L`Ospedale coste troppo - Ordine dei Farmacisti di Vicenza
Transcript
L`Ospedale coste troppo - Ordine dei Farmacisti di Vicenza
SCHIO-THIENE Il nuovo ospedale ha già bisogno di restauro SANTORSO Denuncia congiunta di sindacati e Conferenza dei sindaci «L'Ospedale coste troppo» Contestate le spese sostenuteper la costruzione del nuovo polo sanitario Valerio Bassotto SANTORSO Su una cosa sono d'accordo sindacati e Conferenza dei sindaci Alto Vicentino: Zaia deve mantenere la promessa fatta e rivedere i conti del financing project. Partendo da posizioni diametralmente diverse, Alberto Toldo per la Conferenza dei sindaci e Cgil, Cisl e Uil per il sindacato giudicano il costo dell'ospedale unico di Santorso eccessivo. Il sindacato se la cava come al solito addossando al Governo sia esso nazionale o regionale ogni responsabilità e chiede da parte di quest'ultimo quello che i vicentini riassumono in una frase: «botte piena e moiere imbriaga», dimenticando che senza il project finan- cing l'ospedale non si sarebbe fatto e gli alto vicentini oggi si troverebbero con due «baracconi» uno a Thiene e uno a Schio, mangiasoldi e privi di ogni capacità competitiva nel mondo della moderna medicina. I sindaci invece sembra non abbiano capito che l'attacco che in questo periodo hanno subito non è stato tanto per l'aver accettato il financing project, quanto per non averlo controllato e vigilato al momento delle firme, bloccando l'inevitabile speculazione e annesso clientelismo che segue sempre nel nostro Paese opere del genere. In ogni caso, come è stato detto da più parti venerdì durante l'inaugurazione l'ospedale c'è e i conti si devono fare con esso. Così, messe da parte le diver- genze di idee spesso più dovute a imminenze elettorali che a veri e propri «misfatti» entrambi le parti sembra abbiano trovato finalmente un punto comune su cui impegnare Zaia e soci. Punto riassunto dal presidente Toldo al termine del suo intervento: «È necessario l'allineamento delle risorse sanitarie tra le Aziende sanitarie, i costi standard di casa nostra se vogliamo, pretenderli ancor più credibilmente in tutto il Paese. Serve molto più coraggio sulle schede ospedaliere e sulla programmazione territoriale, dove, siamo chiari, serve la razionalizzazione delle strutture ospedaliere ovunque per dirci fino in fondo che davvero il nostro è modello per la sanità veneta». © riproduzione riservata SANITÀ VENETO ISTITUZIONALE A.ULSS N. 4 Pag. 1 POLO OSPEDALIERO II nuovo complesso di Santorso SANITÀ VENETO ISTITUZIONALE A.ULSS N. 4 Pag. 2 OLTRE LA CRISI. Il Patto sociale è stato presentato ieri nella sede della Fondazione Cariverona Sos lavoro, oltre 2 milioni per formazione e tirocini Il progettofinoraha creato occupazione con 370 nuovi contratti Si replicheranno i tirocini nelle aziende per la formazione continua Chiara Roverotto La sfida per il futuro passa anche attraverso il coraggio di trovare soluzioni innovative. Soprattutto quando i momenti congiunturali lo richiedono in una provincia come Vicenza, dove nel 2002 il tasso di disoccupazione era al 2,5 %, mentre dal 2008 ha iniziato a salire fino a raggiungere il 6,8 %. Non sono le percentuali nazionali, ma rappresentano comunque cifre preoccupanti. E c'è chi ha capito, più di altri, che bisognava puntare sul lavoro, sul problema della disoccupazione per invertire una tendenza che si stava consolidando. Lo ha intuito ancora nel 2009 F Amministrazione provinciale, guidata da Attilio Schneck che con la Fondazione Cariverona, le quattro conferenze dei sindaci delle Ulss, Cgil, Cisl e Uil, Confindustria, Artigiani, Apindustria, Ascom , Cna e tutti i 112 Comuni ha dato vita a quello che in seguito è stato chiamato "Il Patto sociale per il lavoro". Un finanziamento di 5 milioni di euro ( 3,9 a carico della Fondazione il resto uscito dalle tasche degli altri partner). Duefilonid'intervento: il primo gestito dagli enti locali con assistenza al reddito e lavori di pubblica utilità. Il secondo con tirocini in azienda e con rimborso a carico del Patto sociale. E proprio quest'ultimo passaggio ha coinvolto 840 imprese del territorio ed ha permesso a 867 persone di mettere piede in un'azienda e il 40% pari a 370 disoccupati, è riuscito a trasformare il tirocinio in un contratto di lavoro. Si tratta della prima esperienza in Italia che ha dato frutti positivi che ieri sono stati presentati nella sede della Fondazione Cariverona dal vicepresidente, Silvano Spiller, dal commissario straordinario della Provincia, Attilio Schneck e dal presidente della conferenza dei sindaci delllJlss 4, Alberto Toldo. «I risultati si sono rivelati postivi anche perchè riuscire afare rete è stato l'elemento più importante in un momento di grossa difficoltà economica». E per questo la Fondazione ha deciso di metterci altri soldi: un milione e settecentomila euro che, con gli altri partner, arriverà a quota due milioni e mezzo per coprire il 2013 e il 2014 con la medesima tipologia di progetti. «Restafondamentare dare risposte alla disoccupazione ha precisato Schneck - noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato altre strade, che poi hanno portato a risultati importanti perchè non H I risultati sono stati positivi Ecco perché abbiamo deciso di continuare SILVANO SPILLER VICE PRESIDENTE FONDAZIONE abbiamo abbandonato la nostra gente». Positive anche le considerazioni di Alberto Toldo che si è soffermato sul concetto di rete, sulla fiducia e sul totale coinvolgimento che i Comuni e non solo hanno avuto in questi anni. «E soprattutto - ha concluso - bisogna pensare a chi esce dal lavoro, ma anche alle aziende che non hanno agevolazioni nell'assumere, mentre adesso ci sono». Or a si riprende con nuova linfa, con altri due milioni e mezzo che saranno concentrati sui tirocini in azienda «dal momento che si tratta di una soluzione strutturale e non emergenziale», ha dichiarato Spiller. I dirigenti della Provincia che hanno lavorato al Patto: Elisabetta Bolisani e Guido Guiotto hanno fornito cifre, dati e questionari sul gradimento sia da parte delle aziende che dei fruitori dell'iniziativa. Per tutti è stata considerata positiva. Ieri a parlare della sua esperienza anche una giovane artigiana, BarbaraZanetti. «In pochi mesi ho dovuto chiudere la mia attività e poi ho vissuto facendo la barista, lababy sitter. Guardando su internet ho scoperto il "patto" e mi sono iscritta alle liste dei centri per l'impiego. Ho avuto fortuna, adesso ho un lavoro e direi ai giovani che non devono abbandonare creatività e personalità. Se c'è sconforto manca l'intraprendenza e senza quest'ultima non si va avanti».* © RI PRODUZIONE RI SERVATA SANITÀ VENETO ISTITUZIONALE A.ULSS N. 4 Pag. 3 Le cifre 2.290 5 GLI INTERVENTI CHE SONO STATI MESSI IN CAMPO 40% I MILIONI DI EURO UTILIZZATI IN DUE ANNI È RIUSCITO AD OTTENERE UN CONTRATTO IN AZIENDA Due i canali del Patto sociale: il primo gestito dai Comuni che prevedeva assistenza al reddito, il secondo proponeva un tirocinio in azienda con rimborso a carico del Patto Tre milioni e 900 mila euro sono stati a carico della Fondazione Cariverona, gli altri sono stati messi a disposizione dai diversi partner che hanno aderito al progetto nei due anni dal 2011-2013 Le persone che ne hanno beneficiato sono state 1.102, la maggioranza italiani. E per 370 di loro il tirocinio in azienda si è trasformato in un contratto di lavoro Da sinistra Sante Bressan, Attilio Schneck, Silvano Spiller e Alberto Toldo SANITÀ VENETO ISTITUZIONALE A.ULSS N. 4 Pag. 4 AMBIENTE. La puzza avvertita a sud della città parte da un'azienda. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con i titolari Odori sgradevoli, individuata la causa Vertice in municipio a Thiene ieri mattina tra Amministrazione e Arpav per fare il punto sul problema degli odori nauseabondi che da qualche tempo rendono irrespirabile l'aria della zona industriale cittadina e delle vicine frazioni. Un incontro cui hanno preso parte il sindaco Gianni Casarotto, l'assessore all'ambiente Andrea Zorzan, il presidente della seconda commissione Giampietro Marsetti, i tecnici Arpav, alcuni dirigenti dell'Ulss 4 e i vigili del fuoco di Schio. La riunione è servita innanzitutto ad individuare la fonte di questa puzza sgradevole, che sta esasperando i thienesi residenti al Santo-Lampertico e a Rozzampia, e che a quanto pare è prodotta dalla Tintess spa di via dell'Industria. «Questa azienda - ha spiegato l'assessore Zorzan - opera non solo nel settore dellatintura ma anche in quello del trattamento e recupero di rifiuti per conto terzi. Sembra che proprio il ciclo di depurazione delle acque, in alcune particolari condizioni, sia il responsabile di questo odore sgradevole che si sente in zona industriale e nelle frazioni limitrofe». Al di là della puzza, a preoccupare maggiormente i cittadini della zona sud di Thiene è la qualità dell'aria che stanno respirando da quando è sorto il problema. «Ad oggi non abbiamo in mano un campionamento puntuale dell'aria - ha precisato l'assessore Zorzan - perché questo tipo di analisi richiede tempi più lunghi. In ogni caso non abbiamo dati Der dire che si tratta di sostanze nocive o pericolose». Scattatalafoto della situazione, ora rimane da capire come l'Amministrazione intende muoversi per risolvere il problema. «Nel giro di qualche giorno convocheremo l'azienda - ha aggiunto Andrea Zorzan - con la quale abbiamo già avuto dei colloqui informali, per chiederle di attivarsi al più presto per attuare le misure necessarie a ridurre gli odori. Nella stessariunione, abbiamo voluto invitare anche i vigili del fuoco perché sembrano esserci delle criticità sul versante della sicurezza e abbiamo preferito avere in mano tutti gli elementi, in modo da presentare alla ditta una richiesta di intervento precisa e completa». «A.D.I. La zona industriale. È da qui che partono gli odori sgradevoli SANITÀ VENETO ISTITUZIONALE A.ULSS N. 4 Pag. 5 LONIGO. Era molto conosciuto in città Stroncato nel sonno F ex consigliere Bari Ayeva 59 anni Abitava con moglie e figli da qualche anno ad Monte e apparteneva a una nota famiglia di commercianti LinoZonin Se ne andato nel sonno, nelle prime ore di lunedì mattina. Paolo Bari, 59 anni, persona conosciutissima a Lonigo, dove era nato, e ad Alonte dove abitava da qualche anno, è spirato così, senza un lamento, lasciando nello sconforto i famigliari e gli amici. La sera prima si era coricato come sempre senza accusare particolari disturbi. Con i famigliari aveva parlato dei suoi impegni imminenti, di faccende quotidiane, nulla che lasciasse presagire il dramma. Poi, verso le 2 di lunedì, la moglie lo ha sentito respirare affannosamente e, quando gli si è rivolta per sapere come stava, per Paolo non c'era già più niente da fare. La moglie ha dato immediatamente l'allarme al Suem e un'ambulanza del 118 con il medico si è recata ad Alonte, per tentare di rianimarlo, ma senza esito. Le cause del decesso parlano di un arresto cardio-respiratorio. Il corpo è stato quindi trasportato all'ospedale di Arzignano per l'esame autoptico, il cui esi- Paolo Bari, aveva 59 anni to non è al momento conosciuto. Paolo Bari era il secondogenito di una famiglia di commercianti in abbigliamento molto stimata in città. Da giovane aveva anche svolto attività politica ricoprendo per qualche anno la carica di consigliere comunale a Lonigo. Dopo aver lasciato l'attività di famiglia aveva avviato un'attività di agente librario. Di temperamento mite e riflessivo era, al tempo stesso, attento e acuto nelle osservazioni. Un uomo buono e intelligente che ora la moglie Emanuela, i figli Tommaso e Francesco, di soli 12 e 9 anni, i parenti e gli amici piangono sconsolati. I funerali si svolgeranno domani alle 10,30 nella chiesetta di Corlanzone di Alonte. • © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ VENETO ISTITUZIONALE A.ULSS N. 5 Pag. 6 SCUOLA fi SOCIETÀ Parrocchie, associazioni, Asl 3 e Comune da tempo hanno costituito una rete con capofila la Fondazione Pirani-Cremona 1.500 bambini delle pantane oggi promuovono i loro diritti BASSANO - (R.F.) Saranno i bambini i principali protagonisti dell'annuale programma di iniziative predisposto dal Coordinamento per la promozione dei diritti dei minori in occasione della giornata internazionale dedicata ai più piccoli che si celebra oggi. Realtà del privato sociale, parrocchie, scuole, associazioni, Asl 3 e Comune da tempo hanno costituito una rete con capofila la Fondazione Pirani-Cremona per promuovere l'attenzione e la cultura verso l'infanzia e l'adolescenza. Quest'anno, il ventaglio delle proposte raccolte nel cartellone «Festa dei diritti di tutti i bambini e bambine» punta a sviluppare una consapevolezza nei più piccoli affinché si sentano cittadini a pieno diritto. Sono numerosi i momenti che si snoderanno fino a febbraio prossimo. Quest'oggi, circa 1500 bimbi delle scuole dell'infanzia paritarie della città alla stessa ora nelle rispettive sedi, affronteranno il tema dei diritti dei minori attraverso l'animazione di alcune letture. Anche alla primaria Cremona, alle 10, saranno propo- Oggi alla stessa ora nelle rispettive sedi affronteranno il tema dei minori sti filmati e letture sulla giornata. Nella sala esposizioni della libreria Cedis, in via Da Ponte, fino a domenica è visitabile una mostra fotografica sull'infanzia negata. Il percorso intitolato «UnChildren» raccoglie le illustrazioni di Stefania Spanò ed è curato dall'associazione Famiglie affidatane di Bassano. Abbinato ad esso, un concorso riservato ai ragazzi delle medie inferiori e superiori, invitati a produrre un elaborato, a loro scelta entro il 27 febbraio, sui diritti negati ai più piccoli. In palio, ci sono 200 euro da spendere in materiale didattico o in libri. Il calendario delle iniziative prevede altri appuntamenti, per lunedì 25 novembre e poi il 2 dicembre con le letture animate pensate per i piccoli della fascia di età che va dai 18 ai 36 mesi. Il primo dicembre, al Ridotto Remondini, alle 16, il gruppo di Mamme & Co proporrà Storie di Biscotti, laboratorio con Giulia Landini. Completano il cartellone, una mattinata di studi sull'azione pedagogica di Tarcisio Frigo, in agenda per il 16 febbraio nei locali della Fondazione Pirani-Cremona e ancora, un incontro con il pedagogista Daniele Novara e la serie di conferenze per operatori intitolata «Ogni bambino ha il diritto di essere aiutato a crescere bene e in salute». La guerra delie cifre Bambini di una scuola bassanese I SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 7 E c'è anche la procreazione assistita Unico centro nel Norditalia, segue l'intero processo, dall'analisi dell'embrione alla preparazione al parto •> UNA SPERANZA PER TANTE COPPIE MAROSTICA - Non solo medicina via web a Marostica. Nella nuova struttura di via Fermi è attivo uno dei pochissimi centri in Italia, l'unico al nord, che si occupa di diagnosi prenatale e di procreazione assistita. Ad essa si rivolgono coppie di aspiranti genitori provenienti da tutta Italia: «Esistiamo dal 2007 come centro di procreazione - spiega Lorenzo Bertacco - ed il nostro intento è quello di consentire alle coppie di avere figli, sani. Attraverso una serie di specialisti seguiamo tutto il processo, dall'analisi delle cellule dell'embrione alla preparazione della paziente fino al completamento del processo. Il tutto all'interno dei nostri locali: sala operatoria, laboratori specifici, stanze di degenza, palestra. Non lasciamo nulla al caso e ogni anno inviamo al Ministero della Sanità un report sulle nostre attività». Tra le caratteristiche principali del centro di medicina scaligero anche la presenza, oltre che di specialisti, di giovani neolaureati che non sono costretti a scappare dall'Italia per lavorare in maniera specializzata ma trovano nel cuore del Veneto un centro in linea con gli standard internazionali. «Come gruppo Salus siamo diventati da tempo un punto di riferimento per questo tipo di medicina - prosegue Bertacco - ed è bello sottolineare come sono tanti i giovani medici e ricercatori che chiedono di poter collaborare con noi; non possiamo dire di sì a tutti, ovviamente, ma, nei limiti del possibile, e delle necessià, siamo ben felici di avvalerci della collaborazione di persone che solitamente vediamo fuggire in altri Paesi». L'eccellenza quindi al servizio dei pazienti, delle giovani generazioni e del territorio; dalle metodologie classiche della medicina passando per il web e arrivando fino alle futuristiche, ma oggi più che mai attuali tecniche di procreazione medicalmente assistita. J.L. SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 8 SALUS, UN VALIDO SUPPORTO Salute, ormai un italiano su tre si rivolge ad internet (J.L.) Dopo Stati Uniti e Israele, Paesi leader in questo settore, anche da noi la webmedicine sta prendendo piede. Ne è dimostrazione una recente indagine del Forum per la ricerca biomedica del Censis secondo la quale un italiano su tre utilizza internet per ottenere informazioni sulla salute. Di questi, il 90,4% effettua ricerche su specifiche patologie, il 58,6% cerca medici e strutture a cui rivolgersi mentre il 15,4% prenota visite ed esami attraverso la rete. Anche la sanità pubblica, negli anni, si è sempre più avvicinata a questo approccio, quantomeno per la prenotazione delle visite e l'invio di documentazione clinica. Ma c'è ancora da lavorare. «Webmedicine.it ha impresso un'accelerazione al processo - avverte aggiunge Bertacco - non vogliamo sostituirci alla visita tradizionale poiché siamo convinti che il contatto diretto sia essenziale. Ma in particolari esigenze il web e la consulenza on-line hanno valore e sono di assoluta qualità». SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 9 Visite via web e procreazione assistita alla Salus // Centro diMarostica, unico privato in Italia abilitato per la procreazione assistita, ora lancia l'idea di webmedicine.it, primo portale di consulenze medico-sanitarie on line CENTRO SALUS Attrezzato per la procreazione assistita • ddella medicina WEBMEDICINE Ideata da Bertacco e Davanzo a Marostica punta a diventare la prima piattaforma italiana SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 10 I REPARTI Si va dalla patologia clinica alla psicologa e persino a consulti sulle cellule staminali Il dottore riceve on-line Visite ed esamiida aa casa Johnny Lazzarotto MAROSTICA Il nostro obiettivo e' \ \ quello di diventare la prima piattaforma italiana di consulenza medica on-line entro un anno; in tre anni puntiamo a diventare leader in Europa». Si spiega così, senza troppi giri di parole, l'idea di webmedicine.it, portale di consulenze medico-sanitarie on-line nato a Marostica nell'ambito del Centro Salus dall'idea di Lorenzo Bertacco e Stefano Davanzo. Ed e' proprio Bertacco, volto noto della politica marosticense fino alla precedente tornata elettorale, a illustrare i dettagli di un progetto che coinvolge oggi decine e decine di pazienti e professionisti: «Quello che proponiamo é un rapporto diretto tra medico e paziente con la possibilità, da casa e con orari che vanno ben oltre i normali standard lavorativi, di ricevere consulti e indicazioni ma anche di inviare esami e radiografie. Sulla base delle richieste e della disponibili- tà dello specialista fissiamo un appuntamento in giornata e il tutto si svolge su una piattaforma riservata e blindata dal punto di vista della privacy dei pazienti. In videoconferenza si instaura un rapporto diretto con il medico, tanto diretto che al termine della consultazione il paziente ha la possibilità di esprimere un giudizio sul servizio e sull'interazione appena avuta con lo specialista». Al momento sono una quarantina le tipologie di consulenza che si possono richiedere attraverso il portale webmedicine.it al quale, dopo essersi registrati, si accede di volta in volta alla propria area di interesse. Si va dalla genetica ai consulti sulle cellule staminali, passando per psicologia, patologia clinica, andrologia e ostetricia, arrivando poi ai rami legati alla nutrizione e ai disturbi gastrointestinali. «E costo di ciascuna consulenza è on-line e a disposizione di tutti - prosegue Bertacco ci sono persone che spesso, per problemi lavorativi, non riescono ad essere in ospedale o in ambulatorio nei classici orari di visita. Ecco che attraverso il nostro portale ci si può avvalere della consulenza di un medico specializzato dalle 7 del mattino fino alle 23.30». I costi vanno dai 40 euro per una semplice consulenza psicologica di 30 minuti fino ad un massimo di 120 euro per un'ora di consulenza relativa alla nutrizione in gravidanza o durante l'adolescenza. Ci sono poi casi specifici e tariffe più elevate per quanto riguarda il delicato settore delle cellule staminali con 90 minuti di consulenza su cure e approfondimenti con un costo di circa 220 euro. Il tutto rimanendo comodamente seduti alla propria scrivania, di fronte al proprio computer e nella più completa privacy. «I medici che collaborano con webmedicine sono accuratamen- SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 11 te selezionati e devono rispettare il codice etico che il portale si è dato - prosegue Bertacco - a loro chiediamo la presentazione del curri- culum in maniera chiara ma chiediamo anche di sottoporsi ad un continuo feedback di valutazione al termine di ogni consulenza, così da avere tutti gli elementi per capire il livello della prestazione di volta in volta erogata». Un continuo scambio e confronto quindi che da Marostica, punta a portare l'Italia sempre più al passo con i tempi. Una sala operatoria, un laboratorio e la hall del Centro Salus Marostica. Sopra, Lorenzo Bertacco, uno dei fondatori della clinica privata: «In tre anni puntiamo a diventare leader in Italia» SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 12 L'INIZIATIVA Oggi raccolta dì medicine peri bimbi dei paesi poveri Oggi in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia, la Fondazione Francesca Rava propone una iniziativa che coinvolge anche il Vicentino. L'appello della Fondazione, che ha a cuore soprattutto i bambini dei paesi più poveri del mondo, consiste nel raccogliere prodotti baby care, come termometri, pannolini, garze, cerotti, biberon, oltre a farmaci da banco ad uso pediatrico, da destinare alle Case or- fanotrofio NPH in Haiti, in America Latina e per enti per l'infanzia bisognosi in varie città d'Italia. Nonostante la Carta dei diritti dell'infanzia sia stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989, ancor oggi, a milioni di bambini nel mondo sono negati anche i diritti basilari. Per questo la Fondazione ha scelto di agire con un'azione di sostegno concreto. Tutti i prodotti che verranno acquistati saranno contestualmente consegnati ai volontari della Fondazione presenti nelle farmacie aderenti, riconoscibili dall'apposita pettorina. Nel Vicentino le farmacie che hanno aderito sono: Farmacia Campedello (Vicenza); Farmacia Europa (Grisignano); Farmacia Pasubio (Schio); Farmacia Cogato dott. Gianantonio (Marano Vicentino); Farmacia Comunale (Bassano del Grappa).* SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 13 MEDICINA. A Villa Margherita di Arcugnano parte un test sull'efficacia della sostanza vegetale contro l'invecchiamento La papaya anti-stress nasce a Vicenza Lo studio condotto dal primario Risultati anche con il Parkinson Bosello, cattedratico veronese di clinica geriatrica e un lungo curriculum scientifico (esperMisurare lo stress ossidativo to di invecchiamento e nutriper capire se sei malato e se po- zione, ha fondato la Società itatrai ammalarti. A Villa Mar- liana per l'obesità e la Società gherita di Arcugnano parte italiana per lo studio dei diuna ricerca inedita, la prima sturbi del comportamento alidel genere in Italia. Ma cos'è lo mentare) e di un team operatistress ossidativo ? Sembra un vo di cui farà parte il direttore oggetto misterioso. Invece è la del laboratorio Andrea Bon. crisi provocata dall'ammutinaCome primo atto uno studio mento dei radicali liberi all'in- "a doppio cieco". terno dell'organismo. Sono Nel senso che, per eliminare molecole di ossigeno impazzi- la possibilità di errori, metà te che cominciano ad attacca- dei pazienti assumerà effettire e a danneggiare i tessuti, an- vamente una farmaco di cui si cora più man mano che si in- vuole valutare l'efficacia, menvecchia per il cedimento delle tre l'altra metà prenderà una difese immunitarie e delle bar- sostanza placebo assolutariere antiossidanti. Insomma, mente indistinguibile. proiettili vaganti che lesionaNordera recluterà 40 pazienno le cellule ma possono inne- ti e 40 familiari, che verranno scare una serie di malattie di- sottoposti a dei test. ventando la spia di problemi In particolare per accertare molto più pericolosi che maga- il valore del coenzima Q10, un ri già insidiano la salute. potente antiossidante che si Importante, dunque, control- trova in tutte le cellule del corlare lo stadio dell'ossidazione po, tramuta il cibo in energia e per battere sul tempo i fattori avrebbe effetti benefici nelle che possono scatenare malat- malattie cardiache, nel posttie anche incurabili. Per que- infarto, nel diabete, ma anche sto a dicembre all'interno del- per contrastare ipertensione e la casa di cura Villa Margheri- colesterolo alto. ta nasce il centro per lo studio Questo innovativo esperidello stress ossidativo. Una no- mento prevede tre step. I 40 vità assoluta, appunto, nella pazienti e i 40 familiari, a partigeografia della sanità. Lo gui- re da aprile 2014, avranno 6 derà il primario neurologo del- mesi di trattamento. Poi una la struttura Giampietro Nor- sospensione di 3 mesi. Quindi, dera, che si avvarrà della con- nuovi esami paralleli. Non sosulenza scientifica di Ottavio lo, ma, come detto, metà delle Franco Pepe persone scelte a caso assumeranno ogni giorno una dose di 4 grammi e mezzo di polvere di papaia, che è inserita fra gli alimenti ricchi di vitamina C in grado di garantire il giusto livello di antiossidanti, e, quindi di fungere da scudo contro gli effetti devastanti dei radicali liberi. In pratica a Villa Margherita si vuole verificare la capacità della papaia fermentata anche come anti-stress ossidativo dopo che un precedente studio, che ha richiamato l'interesse anche del Centro Caritas del Vaticano (tanto che Nordera è stato invitato a relazionare a Roma) ne ha accertato in qualche misura l'incidenza, nell'ambito della malattia di Parkinson, sul principale marker che altera il Dna della cellula. «Con 9 grammi di papaia al giorno - spiega Nordera - dopo 3 mesi la situazione si è normalizzata, i sintomi motori dei pazienti sono migliorati del 15 per cento, il tremore è diminuito». Insomma si vuole capire fino a che punto lo stress ossidativo riesca a svelare lo stato di salute di una persona, sia in grado di predire future malattie vascolari, cardiologiche, neurologiche e autoimmuni e se la papaia possa diventare un'"arma" utile per queste patologie.* La ricerca QUELLA TERAPIA CHE PIACE AL VATICANO Fu a gennaio del 2012, quando papa era ancora Benedetto XVI, che Giampietro Nordera venne chiamato a Roma nella sede della Fondazione del Buon Samaritano per parlare della ricerca portata avanti nel laboratorio di Villa Margherita sull'uso della papaia fermentata. Ad ascoltare il direttore della casa di cura di Arcugnano i due massimi esponenti ecclesiali in chiave di sanità, l'arcivescovo polacco Zygmunt Zimowski che guida il "ministero" vaticano della salute e il monsignore congolese Jean-Marie Mupendawatu sottosegretario del Pontifìcio Consiglio per gli operatori sanitari. Ma anche il prof. Vittorio Colizzi, ordinario all'università Tor Vergata di Roma, immunologo che SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 14 collabora con il Premio Nobel Lue Montagnier. La papaia fermentata, per il suo costo relativo, potrebbe infatti diventare una terapia di elezione per combattere sia l'Aids e sia il morbo di Parkinson nei Paesi più poveri e a costi molto bassi, «F.P. Un laboratorio a Villa Margherita sulle malattie degenerative SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 15 Entro il 2015 tutto attivo anche sul territorio Tre mesi di tempo ai dg per fare il piano attuativo VENEZIA Oltre alle dotazioni di reparti di ciascun ospedale - con 17.448 posti letto in tutto - la delibera varata ieri e definita da Zaia il "business pian"della sanità regionale indica anche le schede territoriali. NUMERI SULTERRITORIO. Ci saranno in tutto 26 Distretti socio-sanitari (nel Vicentino, solo miss 6 della città ne avrà due). E poi vanno riorganizzate le Cure primarie con le aggregazioni funzionali tra medici di base per la "medicina di gruppo": ne sono previste in tutto 198 (per un totale di 3293 medici) di cui 13 per lUlss di Vicenza, 7 ciascuna per le Ulss di Bassano e dell'Ovest, e 8 per quella dell'Alto Vicentino. C'è poi la programmazione appunto dei posti-letto nelle strutture sanitarie intermedie, con il criterio base di avere 1,2 posti ogni mille abitanti: cene saranno 3mila e 38 in tutto il Veneto (1263 sono da creare, gli altri ci sono distribuiti tra hospice, ospedali di comunità e unità riabilitative), di cui 420 per il Vicentino. Infine c'è il controllo della capacità di accoglienza dei centri di servizio per anziani: 34 mila posti in tutta la regione. NOVITÀ DECISE IN GIUNTA. La commissione"5anità" ha fatto inserire anche una unità di "Psicologia ospedaliera" in ogni Ulss capoluogo di provincia. Quanto a dettagli rispetto al piano complessivo decisi invece dalla Giunta nella sua autonomia, a Verona ci sarà una "terapia intensiva pediatrica"con 10 posti letto, e a Valdagno resta l'otorinolaringoiatria con 10 posti letto e un primariato fino a che non verrà costruito il nuovo ospedale dell'Ovest Vicentino. ORA I PIANI DEI DG. Per i direttori generali delle Ulss ora inizia lo sforzo maggiore: entro tre mesi dalla pubblicazione sul Bur della delibera varata ieri dovranno formulare un loro "Piano aziendale"indicando come nell'arco dei due anni che hanno davanti attueranno gli obiettivi stabiliti dalla Regione anche per quello che riguarda l'attivazione dei posti-letto "territoriali" e l'organizzazione dei medici di base e della guardia medica che deve coprire 7giorni su 7 l'assistenza. In questa "assistenza territoriale" sarà decisiva l'istituzione delle "Centrali operative territoriali" che la Regione ha immaginato come veri e propri centralini"118 del territorio" Quanto alle nuove assunzioni nelle Ulss, continua la stretta decisa tempo fa: potranno essere autorizzate solo dalla Regione, «RE. SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 16 GIUNTA REGIONALE. Dopo sei mesi dal primo voto, via libera al provvedimento con le modifiche chieste dal Consiglio Sanità, c'è il piano regolatore Definitivamente approvate le schede ospedaliere anche se Zaia preannuncia alcune «correzioni» Inseriti i 320 posti letto in più per "foresti" Piero Erte inviato a VENEZIA Questa volta l'iter è finito, anche se non completo. La sanità veneta ha il suo nuovo "piano regolatore" che stabilisce, Ulss per Ulss, come riorganizzare le strutture ospedaliere e quelle territoriali. La Giunta regionale ieri ha approvato definitivamente le "schede" per le strutture ospedaliere - anche quelle private - e per quelle del territorio. Sono passati quasi sei mesi dalla prima adozione, ma non ci saranno ritardi: la delibera stabilisce infatti che i direttori generali delle singole Ulss avranno tempo fino aliatine del 2015, e cioè fino alla scadenza del loro mandato - come era stato stabilito già dall'inizio - per applicare in pieno il piano stesso. Anche sulla rete oncologica veneta, sottolinea Zaia, ci sarà un ragionamento che metta al centro lo Iov come struttura di eccellenza in rete con i reparti disseminati in Veneto. di tutto potranno trovare allocazione in strutture ospedaliere attuali». I 320 POSTI LETTO IN PIÙ PER I "FORESTI" Peraltro a fronte dei tagli passa definitivamenPOSTI LETTO: DALL'OSPEDALE te la proposta lanciata dalla AL TERRITORIO. « U n lavoro del commissione "Sanità" di Pagenere - aggiunge con soddi- drin: individuare un "pacco" sfazione l'assessore Coletto - di 320 posti letto in più che mancava da 12 anni. Prima si non rientrano nel calcolo deera rattoppato qua e là, ora vie- gli standard (cioè 3,7 posti per ne rifatto su misura il vestito mille abitanti) perché sono dedella sanità veneta. Con una stinati ai pazienti extra-regiorazionalizzazione che non si è ne. Sono 100 ciascuna per le basata sui tagli lineari ma su aziende ospedaliere di Padova una riorganizzazione della re- e Verona (che però possono sate, secondo lo schema degli lire anche a 120) e poi 30 a Mal"hub", cioè ospedali dotati di cesine (Ulss di Bussolengo: in quelle alte specialità che devo- sostanza li paga il Trentino), no servire a un bacino di uten- 30 a Feltre e 20 ciascuna a Veti di 1 milione di persone, e de- nezia, Treviso e Vicenza. Quegli "spoke", cioè gli ospedali sti posti in più potranno essecon tute le specialità che devo- re aggiudicati anche alle strutno servire un bacino di ture private convenzionate (fiI RINVÌI: AMBULANZE. D I E T O - 2-300mila abitanti». Rispetto no al massimo del 15% in più LOGIA, I0V. Il governatore Luca ai posti-letto ospedalieri, osZaia da una parte ha sottoline- serva Coletto, «il Veneto era dei posti letto già accreditati). ato con forza il passaggio stori- già quasi in linea con l'obiettico, ringraziando l'assessore vo dei 3,7 posti letto per mille LE CRITICHE Nel pomeriggio Luca Coletto, la struttura tec- abitanti fissato ora dalla legge sono emersi i primi interventi nica guidata dal dirigente Do- nazionale. Ma abbiamo co- critici. «Di rivoluzionaria, nel menico Mantoan e la commis- munque riorganizzato il servi- ridisegno della sanità veneta, sione "Sanità" guidata dal for- zio con un taglio di 1219 posti c'è solo la sfrontatezza del presidente Zaia, che spaccia per zista Leonardo Padrin, il cui letto ospedalieri che sarà però epocale una riforma che lasceparere è stato quasi intera- compensato da 1263 posti-let- rà tutto com'è per molti anni a mente recepito ieri dalla Giun- to in più "extraospedalieri", venire», attacca Gerardo Colata stessa, esclusi alcuni parti- cioè ricavati in strutture sani- marco, segretario regionale colari. Dall'altra ha però mes- tarie intermedie che portano Uil. E per il consigliere Clauso le mani avanti annuncian- l'assistenza più vicina alle sin- dio Sinigaglia (Pd) si tratta sodo che ci saranno anche altre gole aree venete. Nello stesso lo di tagli e poi «basta chiededelibere di "aggiustamento" tempo questi posti letto ci co- re agli addetti ospedalieri per del piano attuale. Due casi di stano 150 euro al giorno, con- capire che le schede approvate questi sono già scritti nero su tro i 6-700 degli ospedali. Ora presentano molte scelte sbabianco: le dotazioni di mezzi ci sarà un confronto con le gliate, non a caso lo stesso Zaper i servizi di ambulanze per Conferenze dei sindaci delle ia ammette che verranno corl'emergenza e l'istituzione del- singole Ulss per stabilire dove rette per tranquillizzare chi la rete delle strutture diabeto- indicare questi posti "territo- protesta».* logiche sul territorio veneto. riali", che ovviamente prima SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 17 Il governatore Luca Zaia coi dg delle Ulss e l'assessore Luca Coletto SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 18 SANITÀ. Tempi ridotti e più programmazione Sangue, da febbraio le donazioni online Nella sala convegni dell'ospedale si è svolta una riunione indetta dal Centro trasfusionale alla quale hanno partecipato i gruppi che operano nel campo del volontariato: Reparto Monte Grappa, Fidas, Avis, donatori di sangue di Campese. La responsabile del settore trasfusionale, Armanda Diamantini, ha fatto presente che, nel corso del 2012, negli ospedali di Bassano e Asiago, si è proceduto alla trasfusione di 6.878 unità di emazie, 635 di plasma e 221 di piastrine, per un totale di 7.734 interventi. È stato sottolineato il ruolo fondamenta- le svolto dalle associazioni di volontariato, per garantire la disponibilità costante di sangue e di emoderivati. Si è auspicato l'arrivo di giovani donatori, al fine di garantire il ricambio generazionale. Dal febbraio del prossimo anno, la gestione delle donazioni sarà regolata dalla prenotazione on-line. Ai donatori saranno inviate le indicazioni per eseguire da casa, con breve passaggi, via Internet, la prenotazione. Una novità che permetterà di ridurre i tempi di attesa e migliorerà la programmazione. «M.B. SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 19 Novità approvata nella riforma sanitaria. Verifiche continue e pagelle per gli ospedali La Regione dà i voti ai reparti I primari rischieranno il posto VENEZIA—Rivoluzione sanità. La Regione darà le «pagelle» ai primari. Le «Unità operative complesse» che per due anni nonraggiungeranoi parametri ministeriali saranno sottoposte a «verifica». Se il giudizio sarà negativo salterà il responsabile del reparto, cherischieràla chiusura. Le «pagelle» per i reparti I primari rischiano il posto Approvata Mtima versione della riforma sanitaria VENEZIA — La novità più importante riguarda «la pagella» dei primari. Le Unità operative complesse che per due anni non raggiungerano i parametri ministeriali (per esempio un basso indice di mortalità a 30 giorni per le Cardiologie, una percentuale indicata di interventi in laparoscopia per le Chirurgie 0 un numero di cesarei non superiore al 22% del totale parti per le Ginecologie) saranno infatti sottoposte a «una puntuale verifica» dalla Regione. Palazzo Balbi manderà i risultati di tale revisione all'Agenas (l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari) e se il giudizio sarà negativo salterà il responsabile del reparto «in osservazione», che rischierà la chiusura. E' uno dei paletti introdotti dalle schede ospedaliere ieri definitivamente approvate dalla giunta Zaia dopo il passaggio in commissione Sanità, della quale sono state recepite diverse modifiche e respinte altre. Questo passaggio ha trovato l'ok di entrambi gli organi, perchè finalizzato a «mantenere alta la qualità in tutti i reparti». «Ce ne sono alcuni che vanno molto bene e altri meno — spiega Domenico Mantoan, segretario regionale della Sanità—la valutazione dei primari servirà proprio a garantire omogeneità di assistenza in ogni struttura del territorio». E' invece riservata ai disabili e ai soggetti fragili come malati di Aids e anziani non abbienti l'introduzione dell'Odontoiatria di comunità, che ogni Usi dovrà garantire non in ospedale ma sul territorio, anche ricorrendo a convenzioni con altre Usi 0 con privati accreditati, per assicurare le cure gratis ai soggetti citati. In scaletta poi l'atti- vazione nelle sette Usi capoluogo di un'Unità semplice di Psicologia ospedaliera, la creazione di una rete diabetologica e di 600 posti letto aggiuntivi riservati ai malati di fuori regione. Per i centri convenzionati sono il 15% del totale, che sale al 30% per i centri psichiatrici. Quanto al pubblico ne sono stati assegnati fino a 120 ciascuna alle due Aziende ospedaliere di Padova e Verona, 30 l'uno ai nosocomi di Feltre e Malcesine, 20 ognuno a quelli di Venezia, Treviso e Vicenza. Infine, dopo due anni e mezzo di blocco del turn-over, le richieste di nuove assunzioni da parte delle aziende torneranno ad essere indirizzate alla segreteria della Sanità, non più alla giunta. Sono i passaggi salienti dell'ultima versione della riforma della sanità, inizialmente prevista nel triennio 2013/2015 e ora da attuare nei due anni che restano. Si opererà la riduzione di 1219 letti ospedalieri (rispetto ai 18.667 del 2012) a fronte di altri 1263 posti da riservare alle strutture di ricovero intermedie sul territorio (già forti di 1775), sul quale dovranno sorgere anche gli ambulatori I124 («troveremo l'accordo con i medici di famiglia, i soldi per aprirli ci sono», dice l'assessore alla Sanità, Luca Coletto). Il taglio dei letti ospedalieri e la creazione di quelli territoriali (dove metterli lo decideranno Conferenze dei sindaci, direttori generali delle Usi e medici di base) dovrà essere contestuale. Tra le novità più «tecniche», la conferma della Terapia intensiva pediatrica con 10 letti in Azienda ospedaliera a Verona, l'Ortopedia a «Villa Salus» a Mestre, il primariato di Endocrinologia in Azienda ospedaliera a Padova, 50 letti aggiuntivi in strutture intermedie nell'Usi 12, 20 dei quali SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 20 all'ospedale civile di Venezia. Una riorganizzazione che dovrebbe partire il prossimo febbraio, perchè adesso i direttori generali hanno 90 giorni di tempo per presentare alla Regione il proprio piano aziendale per il 2014 e il 2015, nel quale indicare «le azioni da intraprendere per l'adeguamento della dotazione assistenziale, nel rispetto dell'equilibrio di bilancio». «Il 98% del lavoro è stato fatto — dice il governatore Luca Zaia — ora, un po' alla volta, apporteremo aggiustamenti con altre delibere». La prima contempla la scelta, da parte dello stesso Zaia con i rettori, di quanti tra gli 80 primariati l'una delle Aziende ospedaliere di Padova e Rovigo dovranno andare ai medici ospedalieri e quanti agli universitari. «Il fine della riforma è di riorganiz- zare il sistema in base ai bisogni della popolazione, all'appropriatezza dell'assistenza e a una più equa e uniforme distribuzione delle risorse, ma senza operare tagli orizzontali e indiscriminati — aggiunge Coletto —. Possiamo dire di aver rifatto l'abito alla sanità, un abito su misura, che assicura le cure il più vicino possibile al paziente, compatibilmente all'alta qualità, alla sicurezza e all'efficacia». Ma l'opposizione storce il naso. «Macché rivoluzione, vengono fatte promesse poi non mantenute — sbotta Claudio Sinigaglia (Pd) — le schede sono piene di scelte sbagliate, a partire dal territorio, dove non è previsto nulla in termini di strutture intermedie». Michela Nicolussi Moro Per i più fragili Cure odontoiatriche gratis per i disabili e per i soggetti deboli, come anziani disagiati e malati di Aids In reparto Un infermiere al lavoro al letto di un paziente SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 21 Primo caso in Veneto Il test del Dna arriva in farmacia PADOVA - Di solito viene prelevato dalla polizia scientifica dopo un omicidio, o sulla «scena del crimine» dei telefilm americani. A Padova, invece, il test del Dna approda in farmacia: non certo per individuare il colpevole di un delitto, ma per prevenire patologie e disfunzioni dovute a una cattiva alimentazione, n servizio (una novità assoluta in Veneto) è venuto in mente al titolare della farmacia «Savonarola» nell'omonima via della Città del Santo, e prevede due tipi di test, sufficienti una volta sola in tutta la vita: da un lato quelli per le intolleranze alimentari come celiachia ed allergia al lattosio, con cui si può capire se esiste una predisposizione alle reazioni autoimmuni; dall'altro quelli metabolici, che permettono di scoprire la quantità di calcio, vitamina D, Mari, omocisteina e colesterolo presenti nel metabolismo. «Qualche cliente ha già provato, ma non abbiamo ancora ricevuto l'esito - dice Pangrazio -. Per ora il costo del servizio è di 165 euro». Alessandro Macciò SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 22 Caso Cariolaro Prof grave in Cina, pronta équipe per rimpatriarlo Grave David Cariolaro PADOVA —Un'equipe padovana è pronta a volare in Cina e riportare in patria David Cariolaro, 44enne padovano da oltre 50 giorni ricoverato in gravi condizioni a Suzhou, città a 100 chilometri da Shanghai dove da otto anni insegna Matematica alla «Xianjiatong-LiverpooL». n docente, vittima di un brutto incidente, ha subito un politrauma encefalico-midollare con complicazioni polmonari ed è in coma ma i medici cinesi non sono in grado di operarlo, perciò è vitale per lui il rientro in Italia. Dopo gli appelli lanciati dal padre Gianfranco, costretto a pagare 1500 euro al giorno per la degenza, il premier Enrico Letta ha autorizzato 10 giorni fa il trasferimento con un volo di Stato. Un improvviso aggravamento di Cariolaro ne ha però rinviato l'arrivo all'ospedale della città del Santo. «Nelle ultime ore la situazione si è stabilizzata e ora sembra che il paziente sia trasportabile — annuncia il governatore Luca Zaia, allertato dal console generale a Shanghai, Vincenzo De Luca —. Vogliamo andare a riprendercelo, deve essere qui per la fine della settimana». Zaia ha firmato le autorizzazioni necessarie all'invio a bordo del Falcon di un'equipe composta dal primario della Neurochirurgia dell'Azienda osDedaliera padovana, professor Renato Scienza, della responsabile della Terapia intensiva dello stesso reparto, dottoressa Marina Munari, di un altro anestesista e di due infermieri. «Noi siamo pronti, i documenti anche e abbiamo dato all'Aeronautica militare indicazioni per l'allestimento di una sorta di Rianimazione mobile», dice Scienza. M.N.M. SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 23 L'Angelo di Mestre Vetrate a vela, servono rocciatori francesi Pulire lefinestredell'ospedale costa 270mila euro in 5 anni L'ospedale di Mestre L'Usi: «Stiamo rivedendo la spesa del servizio» Rocciatorifrancesiper pulire le vetrate a vela dell'Angelo Il conto? 270.000 euro in 5 anni La Regione: «Mausolei ingestibili, lontani dai malati» VENEZIA — Ma è possibile che per pulire la grande vetrata a vela dell'ospedale dell'Angelo bisogna scomodare l'uomo ragno? O meglio, la sua declinazione al secolo, cioè un gruppo di esperti tra speleologi e alpinisti francesi procurati dalla società «Air process Mediterranée» alla Sodexo, la multinazionale che ha in gestione le pulizia del polo di Mestre. Professionisti abituati a far splendere gli esterni di grattacieli e aereporti e che, in turni di dieci per altrettanti giorni, si calano lungo i 7 mila metri quadri della grande vela di vetro, lunga 180, partendo dal tetto. Protetti da una speciale imbracatura, utilizzando la doppia corda per la discesa e la messa in sicurezza e muovendosi con ventose applicate alle scarpe, i rocciatori scendono lungo le superfici rimuovendo lo sporco. Dapprima passano un rullo imbevuto di sostanza sgrassante, poi un tergivetro per dare brillantezza alle superfici. Il tutto al prezzo di 30 mila euro a intervento, moltiplicato per tre volte nei primi anni a partire dal 2009, e per 12 mesi negli ultimi. Facendo i conti della serva, se per 2009 e 2010 si sono spesi 180 mila euro in totale e per il triennio 2011/2013 altri 90 mila, la spesa ammonta già a 270 mila euro. Solo per la pulizia di un vetro. Poi c'è quella dei 16 mila metri quadrati di finestre a specchio delle stanze di degenza, rivolte sia all'esterno che nella hall, e dei quattro «pozzi di luce» interni, alti 31 metri. Insomma, il conto è da capogiro. «L'operazione è a carico di "Veneta Sanitaria", il concessionario del project che ha costruito l'ospedale ed è impegnato a garantire il servizio — fa sapere l'Usi 12 veneziana — insieme agli altri compresi nell'accordo, secondo i capitolati concordati con noi e secondo gli standard da noi stabiliti. Nel quadro della revisione degli accordi sul project financing, in atto a Venezia, sta comunque per essere ridiscusso anche questo costo, nell'ottica di un complessivo sforzo di contenimento delle uscite». Va ricordato che il project contempla SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 24 241 milioni di spese di costruzione, con un investimento di 141 milioni da parte del privato, al quale la Regione deve pagare un canone di 40 milioni all'anno per 24 anni. In più il privato si tiene gli introiti di alcuni servizi che ha ricevuto in gestione, come bar e servizio alberghiero. «La pulizia viene ripetuta in base alle necessità, variabili a seconda degli eventi atmosferici, che possono influire sporcando 0, al contrario, contribuendo a tenere pulita la vetrata — precisa l'Usi 12 —. Nei primi anni è stata ripetuta anche tre volte l'anno, ma in seguito si è ritenuto che per le superfici esterne, mai a contatto con l'utenza, fosse sufficiente in media un intervento ogni 12 mesi». Uno spreco lo stesso secondo il governatore Luca Zaia, che ha ingaggiato una battaglia contro «gli ospedali-mausoleo poco utili ai malati e difficilmente gestibili». «E' ora di abbandonare i progetti di edilizia ospedaliera che comportano sprechi inaccettabili — attacca il presidente del Vene- to — mi riferisco per esempio alle grandi hall, agli spazi commerciali, alle vetrate dell'Angelo, che appunto dobbiamo pulire con i rocciatori. Non discuto la bellezza architettonica e non voglio andare contro gli archistar, ma solo puntualizzare che gli edifici pubblici devono essere semplici e fruibili. Non abbiamo bisogno di opere faraoniche, che costano e magari sono poco funzionali, perchè costringono a concentrare in poco spazio i posti letto. I progettisti devono essere vicini ai malati, costruire quello che serve loro, non puntare a centri mastodontici lontani dalle esigenze della gente». Secondo Zaia il «surplus», ovvero l'inutile abbellimento architettonico, in un appalto vale tra il 25% e il 30%, perciò induce l'esborso di milioni di euro. «Soldi che potremmo dedicare all'acquisto di macchinari e alta tecnologia, indispensabili a curare i cittadini», chiude il governatore. n Ogni intervento di pulizia con dieci speleologi costa 30 mila euro. Prima l'operazione veniva ripetuta 3 volte l'anno, ora una sola M.N.M. 99 Luca Zaia Non c'è bisogno di opere faraoniche, che tolgono spazio ai posti letto L'uomo ragno Uno dei rocciatori francesi ingaggiati per pulire la vetrata a vela dell'Angelo SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 25 L'impero di Ponzano Benetton, doppia mossa tra farmeceutici e profumi TREVISO — Alessandro Benetton uno e due. Nella duplice veste di leader del gruppo del casual di Ponzano e di presidente di 21 Partners, l'imprenditore ha fatto ieri parlare di sé due volte per altrettante operazioni di rilievo. Benetton Group ha reso nota un'intesa con la spagnola Puig per una licenza in esclusiva per creare, sviluppare e distribuire nuove linee di profumi United Colors. Il contratto diventerà operativo il 1. gennaio con la distribuzione sia nei negozi di cosmesi sia nei punti vendita Benetton di una fragranza femminile. Come 21 Partners, sigla nata nel 2009 dopo la riorganizzazione della merchant bank 21 Investimenti, Alessandro Benetton ha comunicato l'acquisizione di una larga maggioranza di Synerlab, società della farmaceutica, da Ardian, soggetto del private equity che deriva dalla parigina Axa. Ardian, azionista di Synerlab dall' aprile 2007, resterà nel capitale con una quota di minoranza. Il gruppo, specializzato nella produzione di medicinali per conto terzi, ha un giro d'affari valutato intorno ai 100 milioni di euro ed occupa oltre 600 dipendenti nei 4 siti di produzione e nel centro di ricerca, tutti in Francia. e> RIPRODUZIONE RISERVATA Alessandro Benetton, presidente di Benetton group SANITÀ VENETO CRONACA A.ULSS VICENTINE Pag. 26 Tumori al seno: 800 casi all'anno, 9 guarigioni su 10 (F.Capp.) Ottocento nuovi casi l'anno a Padova, più di quattromila nel Veneto. La possibilità di ammalarsi per una donna su nove, di guarire per nove su dieci. Questo grazie a terapie sempre più personalizzate, farmaci sempre più mirati, una diagnostica molecolare sempre più precisa. È ancora il tumore al seno la bestia nera, ma quel nero si sta progressivamente schiarendo, lasciando ampio spazio alla speranza. «Il trattamento precoce può ridurre significativamente la mortalità: questo successo spiega il professor Pier Franco Conte, direttore Oncologia medica 2 dello Iov - è il risultato dii notevoli progressi nella conoscenza della biologia del cancro al seno, i programmi di screening, l'imaging avanzato, i farmaci a bersaglio molecolare». ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 27 Oggi la raccolta umanitaria di farmaci pediatrici per i bambini in difficoltà (F.Capp.) La farmacia Al pozzo d'oro (via San Clemente), la farmacia comunale San Bellino (via Bramante) a Padova e la farmacia Alla Provvidenza (viale Europa) a San Martino di Lupari: sono questi tre i punti vendita nel Padovano a partecipare oggi alla raccolta umanitaria della Fondazione Francesca Rava in favore dei bambini in difficoltà. La cittadinanza potrà entrare nelle farmacie e donare sciroppi per la tosse, latte in polvere, detergenti, pappe per lo svezzamento, aspiratori nasali per bambini, paracetamolo, termometri, soluzioni fisiologiche e molti altri prodotti per la salute e la cura dei più piccoli. Il 50% dei prodotti pediatrici, raccolti grazie alla generosità della popolazione e alle donazioni delle farmacie, andrà ai bambini seguiti ad Haiti dalla Fondazione Rava mentre il restante 50% ai bambini bisognosi del Veneto e la successiva consegna avverrà tramite associazioni umanitarie del territorio. «Nasce quest'anno una iniziativa di alto valore socio-sanitario che vede il Veneto in prima linea nella cura dei bambini in difficoltà» dice la farmacista Elena Vecchioni, responsabile per il Veneto dell'iniziativa umanitaria. ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 28 SANITÀ Il test del Dna da oggi si fa in farmacia SALUTE La "Savonarola" apripista per l'ultima frontiera delle analisi metaboliche e preventive Il test del Dna? Si fa in farmacia Con 80-150 euro e un sempliceprelievo sipossono scoprire intolleranze e predisposizioni Federica Cappellata Svela i segreti della nostra "essenza", cosa ci fa star bene, cosa potrebbe farci star meglio. È il test del Dna, che ora a un prezzo popolare (dagli 80 ai 150 euro, secondo la soluzione prescelta), si può fare in farmacia. A Padova apripista è la farmacia Savonarola nella via omonima: qui in pochi secondi è possibile raccogliere informazioni per conoscere, con assoluta certezza scientifica, le nostre caratteristiche metaboliche e quali alimenti ci fanno campare a lungo. Con questo nuovo approccio personalizzato alla prevenzione e al benessere individuale, si prevengono indirettamente malattie cardiovascolari, osteoporosi, ipertensione, aterosclerosi, diabete e altre patologie derivate dalla formazione dei radicali liberi. «In città siamo il presidio di un progetto avviato in Emilia Romagna dalla Ngb Genetics, spin off dell'Università di Ferrara, che a Bologna realizza test genetici anche in ambito forense per conto di procure e forze di polizia - spiega il titolare della farmacia Savonarola, Franco Pangrazio -. Il test si basa su un auto prelievo di saliva effettuato da parte del cliente che è sempre assistito, soprattutto nella successiva lettura del risultato, da personale qualificato: aspetto indispensabile per interpretare correttamente i dati ottenuti, pur non trattandosi di diagnosi». I test si effettuano prelevando, con un semplice tampone, qualche cellula dalle pareti della bocca: cellule esaminate poi nei laboratori della Ngb Genetics che si avvalgono delle più moderne tecnologie di biologia molecolare. In 15 giorni il diretto interessato riceve la risposta assieme ai suggerimenti per rendere l'alimentazione e lo stile di vita più corretti e personalizzati. «Un esame del sangue, per quanto preciso, legge sempre lo stato di salute del momento - prosegue Pangrazio - e quindi può essere influenzato da fattori contingenti; il test genetico invece determina con assoluta certezza la presenza o l'assenza di determinati fattori strutturali che possono determinare problemi anche gravi». Così l'esame sulla celiachia permette di sapere se esiste una predisposizione genetica a questo disturbo, quello sull'intolleranza al lattosio aiuta a comprendere se alcuni fastidi gastrointestinali possono essere dovuti all'assunzione di latte; vi è poi il test che dà risposte sul metabolismo, evidenziando se è opportuno integrare la dieta con acido folico, calcio o vitamina D. PIONIERE Il farmacista Franco Pangrazio ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 29 VJLLANOVA La lista "Civica Villanova" contro il sindaco che replica sull'associazione di volontariato È scontro politico sul "Club Tre" Lorena Levorato VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO Un complotto contro il Club Tre. È questa la nuova accusa che i consiglieri della lista "Civica Villanova" rivolgono al sindaco e alla sua amministrazione comunale. Sullo sfondo l'associazione di volontariato "Club Tre", che si occupa del trasporto sociale e attività a favore degli anziani. «Continua la vicenda che coinvolge il Club Tre ed è emerso in tutta la sua violenza e volgarità il piano di eliminare il direttivo da parte di, oramai ben individuati personaggi. Anche dell'amministrazione», dice il capogruppo consiliare Lucio Caccin. Il consigliere parla di una missiva di Loris Tommasini, volontario del Club Tre, che è stata «erroneamente, dallo stesso, resa pubblica su una pagina del social network facebook l'8 novembre scorso - prosegue Caccin - Nella lettera Tommasini tranquillizzava una tale Elena dicendole che stava lentamente maturando l'alternativa. Sempre ad Elena, approfittando del suo ruolo di dipendente dell'Ulss 15, si chiedeva di approfondire la questione di rimborsi al Club Tre». La donna in questione è Elena Paggetta, vicesindaco e assessore ai servizi alla persona del Comune di Villanova. «Siamo preoccupati per le gravi anomalie che si registrano ogni giorno nell'operato e nel comportamento della giunta che è apertamente manovrata e tenuta a bacchetta da Dersone estranee all'ammini- strazione in quanto non elette. Vogliamo sapere se il sindaco è al corrente degli intrighi che si stanno perpetrando ai danni dell'associazione». Chiamato in causa, il sindaco Cristian Bottaro respinge ogni ipotesi di intrigo o complotto. «I rapporti con il Club Tre non sono come li dipinge "Civica Villanova", e siamo già pronti a rinnovare la convenzione. Ci dispiace che l'opposizione continui a strumentalizzare politicamente le associazioni comunali. Noi non abbiamo tempo per alimentare polemiche né per stare su facebook. Il post scritto è stato subito cancellato, e ribadisco il nostro impegno su cose più serie e importanti di cui occuparci e tra queste non rientrano i messaggi sui social network». ANOMALIE Lucio Caccin chiama in causa il sindaco su anomalie della giunta e gli intrighi ai danni della associazione ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 30 REGIONE Approvate definitivamente le "schede" ospedaliere La sanità cambia faccia (F.Capp.) Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco: si temeva venisse chiuso, in realtà sarà rilaciato. Posti letto negli ospedali capoluogo: si paventava una drastica riduzione, nel concreto sarà invece una rimodulazione. Meno cure ospedaliere, più assistenza territoriale, con l'asse spostato dal ricovero in senso tradizionale alla cura in strutture cosiddette "intermedie": questa la filosofia che sottende la nuova geografia sanitaria, licenziata ieri in via definitiva dalla Giunta regionale, che ha approvato le schede ospedaliere, dando il placet alla versione approvata sei settimane fa dalla Commissione sanità. L'Azienda ospedaliera dedicherà 120 nuovi posti letto ai pazienti da fuori Veneto, un aumento del 15% della capacità ricettiva è riservato alle strutture private accreditate. In via Giustiniani una delle apicalità per la medicina generale dovrà essere ad indirizzo endocrinologico. Nella Saccisica si irrobustiscono ostetricia e ginecologia con l'attivazione di un centro di procreazione medicalmente assistita; potenziato l'Istituto oncologico veneto con l'istituzione di nuovi primariati, a Camposampiero nascita di un Cto, centro traumatologico ortopedico. Il Policlinico di Abano diventa polo di riferimento regionale per la cura del piede diabetico; a Monselice consolidamento di radioterapia e ortopedia. Nel territorio dell'Ulss 16 i distretti socio-sanitari scendono da sei a due, ma un terzo verrà presto aggiunto. «Sono contento che sia stato apprezzato il lavoro svolto in Commissione - commenta il suo presidente Leo Padrin - e ringrazio pubblicamente l'assessore alla sanità Luca Coletto che si è comportato in modo esemplare. Mi pare molto bene, su tutta la linea». «Inizia una nuova era: per Piove è una grande occasione di integrazione con l'ospedale Sant'Antonio di Padova - commenta il dg dell'Ulss 16 Urbano Brazzale - grazie alla Regione che ha ritenuto l'Immacolata concezione un polo degno di potenziamento». Quanto al calo numerico dei distretti, il dg precisa che «i servizi sul territorio rimarranno invariati per la cittadinanza, solo le sedi di gestione saranno accorpate, accorciando così la catena di comando». ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 31 DOMANI POMERIGGIO AL PALAZZO MONTE DI PIETÀ L'associazione Daccapo presenta il suo progetto 'Work up? Why not!" per il post trauma cranico Domani, alle 17.30 alla sala convegni del Palazzo del Monte di Pietà (piazza Duomo) verrà presentato il progetto "Work up? Why not!". Durante l'incontro saranno illustrati gli obiettivi e le attività previste dal progetto, che avrà come destinatari le persone con "grave cerebrolesione acquisita". In breve si fratta di tutti quei ragazzi ma anche tanti adulti vittime di gravi incidenti, che devono affrontare lunghe degenze in ospedale e ancora più lunghe riabilitazioni. L'incontro di domani diventa anche l'occasione per evidenziare e discutere le problematiche riabilitativo - assistenziali, che le persone affette da grave cerebrolesione acquisita e le loro famiglie in- contrano nella fase del reinserimento sodale-lavorativo. L'iniziativa è dell'associazione di volontariato Daccapo, nata nel 2005 dopo l'esperienza negativa di un gruppo di giovani e le loro famiglie, che si sono ùovati ad affrontale un'inadeguata assistenza post-ospedaliera dopo gravi incidenti. All'incontro parteciperanno i rappresentanti degli enti che collaboreranno alla realizzazione del progetto, come la Ulss 15e 16, l'Inail Padova, il dipartimento di Psicologia generale, quello di medicina dello sport dell'Università di Padova, l'associazione MetaArte&Cultura, la Parrocchia San Giovanni Bosco e la S.S.Darl. Elan Vital. Info 049 652071. ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 32 Franceschi ricoverato Ilfratello:«Il digiuno lo ha debilitato» L'autonomista che ha sparato al direttore generale della Bcc ha iniziato un mese fa lo sciopero della fame in carcere di Giusy Andreoli » BORGORICCO Da giovedì scorso Luciano Franceschi è stato trasferito dal carcere Due Palazzi di Padova all'ospedale cittadino. Il lungo digiuno che ha iniziato un mese fa lo ha debilitato, tanto da impedirgli di presentarsi, la settimana scorsa, alla visita dei parenti. «Quello che si temeva alla fine è successo. Luciano Franceschi, l'indipendentista veneto, membro del parlamento veneto e ministro ancora in carica alle questioni monetarie venete, è stato ricoverato d'urgenza», dichiara Albert Gardin, che ieri ha divulgato la notizia del ricovero del detenuto Franceschi, accusato di tentato omicidio nei confronti del direttore generale della Bcc di Campodarsego Pierluigi Gambarotto. Il ricovero dell'indipendentista è confermato dal fratello Enzo: «Luciano è molto debilitato a causa dello sciopero del- la fame, ma è fermo nelle sue posizioni», dichiara Enzo Franceschi. Secondo quanto affermato da Gardin, Franceschi ha iniziato lo sciopero della fame «per raggiungere gli stessi obiettivi: indurre il sistema bancario a una trattativa con l'imprenditoria veneta e denunciare lo stato di colonizzazione attuato dall'Italia sulla Venezia». Fatto sta che Franceschi è stato ricoverato giovedì sera nel reparto di Medicina, al quarto piano dell'ospedale civile. «Presentava problemi di salute. Naturalmente è piantonato», aggiunge il fratello. «L'altro ieri, lunedì, il figlio e nostra madre hanno potuto incontrarlo, hanno parlato assieme. È stato un colloquio sereno, fatto con le guardie presenti in stanza. Lui è sotto monitoraggio per i problemi cardiaci che ha, è sotto flebo ed è molto debilitato. Questo è il terzo ricovero in strutture civili, senza contare il periodo a Verona in struttura carceraria». Ieri Gardin ha lanciato un appello a Franceschi «di interrompere subito il digiuno a oltranza, assicurandogli che i suoi obiettivi sono negli impegni del Governo Veneto e che il suo conflitto processuale con la Bcc sarà avocato, per competenza giuridica e territoriale, dalla Corte di Giustizia Veneta che istruirà il processo: "Luciano Franceschi contro il sistema bancario italiano e la politica antiveneta dello Stato italiano». Franceschi comunque è sotto processo nel Tribunale di Padova per tentato omicidio. L'11 febbraio scorso, avuta la conferma che la Bcc non gli avrebbe concesso un prestito, andò in banca e sparò a Gambarotto, 62 anni, colpendolo due volte all'addome: il funzionario rimase per settimane tra la vita e la morte. Franceschi, 56 anni, commerciante di Borgoricco, rimase poi immobile con l'arma in pugno, lasciandosi arrestare. ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 33 L'ospedale di Padova, in basso a sinistra Luciano Franceschi ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 34 Zaia: «Su Iov e oncologia investiremo» Zaia e il nuovo acceleratore «Sullo Iov (Istituto oncologico veneto) vogliamo investire: è uno dei pilastri della nostra azione in campo sanitario» ha osservato il presidente del Veneto Luca Zaia. E ha ribadito: «Il settore ha bisogno di una rete di network con tutta l'oncologia del Veneto, di cui sentiremo parlare nei prossimi anni, poi di dotazioni tecnologiche di livello. E il nuovo acceleratore linea- re di Padova (modernissima apparecchiatura di radioterapia) è solo l'inizio: abbiamo dato disposizione di acquistare una tomografia che ci farà entrare nel clan dell'oncologia mondiale». E per quanto riguarda il prossimo direttore generale? Sul successore del professor Muzio «... non escludo di utilizzare un bando già fatto, quello aperto con 270 candidati già vagliati». ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 35 LA RICERCA Centomila euro peri bambini • • Martedì prossimo alle 11.30 al ristorante Le Calandre la onlus "Il Gusto per la Ricerca" consegnerà 105.350 euro al la "Fondazione Città della Speranza, che sarà rappresentatadalla dottoressa Stefania Fochesato e all'Hospice Pediatrico dell'Azienda ospedalieradi Padova, rappresentatadalla dottoressa Franca Benini. ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 36 Usi 16, distretti sanitari ridotti da sei a due La giunta regionale ieri ha approvato le schede ospedaliere, entreranno in vigore nel 2015 Mesi di tira e molla e battaglie. Sullo sfondo la minaccia di tagli draconiani al numero dei posti letto degli ospedali padovani. Ieri la giunta regionale ha approvato in via definitiva le schede di dotazione ospedaliera, il "disegno" della sanità del domani. Un domani nemmeno cosi lontano, dato che entreranno in vigore a partire dal 2015. I direttori generali di azienda ospedaliera, Usi 16 e Iov, rispettivamente Claudio Dario, Urbano Brazzale e Pier Carlo Muzzio (che si dimetterà il 31 dicembre) avranno tempo un anno per preparare le strutture sanitarie alla rivoluzione. Se i camici bianchi erano molto preoccupati per il taglio dei posti letto, la sorpresa che accompagna le schede riguarda in particolare i distretti sanitari: saranno ridotti di un terzo, passeranno da sei a due. Una riduzione drastica che non ha tenuto conto nemmeno delle indicazioni fornite dalle stesse schede, che prevedevano un distretto ogni centomila abitanti. L'Usi 16, azienda sanitaria territoriale più grande del Veneto, di utenti ne conta quasi 500 mila, ma si dovrà accontentare di soli due distretti, area del Piovese compresa. Per converso però Padova potrà contare su venti aggregazioni funzionali territoriali (Aft), strutture che accoglieranno i medici di medicina generale riuniti in rete per fornire un servizio sette giorni su sette. Sul territorio poi, per compensare i tagli ai posti letto degli ospedali padovani, saranno attivati 115 posti. Schede ospedaliere e piano socio-sanitario ridimensioneranno di molto il volume dei letti delle strutture assistenziali per acuti. Via Giustiniani vedrà ac- crescere il suo ruolo di ospedale di terzo livello, con un potenziamento della trapiantistica e dell'alta specializzazione. Saranno attivati cento posti letto per i pazienti che arrivano da fuori regioni. Nei lunghi passaggi che hanno contraddistinto l'approvazione delle schede le modifiche apportate sono minime: le medicine (otto in origine) passano da tre a quattro, confermato il taglio alle chirurgie generali e a tutti i reparti considerati doppione. A pagare il prezzo più alto dei tagli sarà l'ospedale di Piove di Sacco, presidio Usi 16, che vedrà scomparire reparti come l'Oncologia, la Neurologia, mentre altre attività saranno garantite solo in sinergia con il Sant'Antonio, che perderà buona parte dell'attività riabilitativa. Fabiana Pesci La sede del distretto 1 di via degli Scrovegni ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 37 Tagli alla spesa, scure sulla sanità Ma il commissario Cottarelli è sott'attacco. Seconda rata Imu, scontro su terreni agricoli e case di lusso » ROMA L'ultimo passo sarà domani (al massimo venerdì), con la riunione del Consiglio dei ministri che approverà il decreto legge per la cancellazione della seconda rata Imu, anche se rimane al momento ancora aperto il nodo - diventato scottante in questi giorni - di terreni e fabbricati agricoli. Il settore potrebbe infatti essere escluso dal provvedimento ed essere quindi costretto al pagamento della tranche di dicembre. Con un "risparmio" per le casse dello Stato di circa 400 milioni di euro sui 2,4 miliardi per i quali si cerca copertura negli acconti Ires e Irap di banche e assicurazioni e nel risparmio amministrato. L'ipotesi di escludere i terreni ha però scatenato le ire dei fuoriusciti del Pdl che hanno tirato in ballo i rappresentanti del Nuovo centrodestra all'interno del governo (ministro De Girolamo in primis) in difesa del comparto agricolo e della linea no tax. Il discorso resta in sospeso anche per le case di lusso, sulle quali si starebbe ancora cercando una defini- zione esatta, per vedere cioè quali categorie di immobili includere tra quelle di prestigio a cui far pagare la tassa. Atteso per questa settimana anche il pacchetto sviluppo del ministro Zanonato, per il quale non è ancora stata decisa in via definitiva la forma legislativa. Quello che era partito come un decreto, potrebbe infatti trasformarsi in un disegno di legge collegato alla legge di stabilità che approderebbe in un secondo Consiglio dei ministri convocato per venerdì. Rispetto alle prime versioni, il ddl si articola, a quanto si apprende, in una quindicina di norme suddivise in capitoli energia, immobiliare, politica industriale con credito d'imposta e mini bond. Rimangono forti le polemiche anche sul reale impatto della spending review. «Se non si fa una spending review reale, reinvestendo i risparmi nel sistema, ma ci si limita a sottrarre risorse si darà un colpo mortale al Servizio sanitario nazionale» ha detto a margine della riunione della commissione Affari sociali della Came- ra, il presidente Pierpaolo Vargiu, a proposito delle voci che iniziano a circolare su possibili risparmi in sanità del commissario Cottarelli. «È fondamentale - ha ribadito - reinvestire i risparmi in sanità perché abbiamo davanti due sfide fondamentali, l'innovazione e la cronicità, e senza soldi non si vince né una né l'altra». Netta la posizione del presidente degli industriali: «Le cifre circolate sono confortanti. Speriamo che si vada fino in fondo e che si riesca a fare un vero intervento di taglio della spesa», ha sottolineato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, commentando il programma del commissario per la spending review, Carlo Cottarelli, «Cottarelli - ha aggiunto è una persona di grande determinazione e conoscenza, con un'esperienza di 28 anni al Fondo monetario internazionale». Intorno alla spending review ieri è andato in scena anche lo scontro tra Cicchitto e la Prestigiacomo, che ha accusato l'ex capogruppo di essere incoerente per aver sposato la linea del governo Letta anche sulla spending review. (a. d. s.) ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 38 MIGLIORA IL DOCENTE Equipe medica vola in Cina perriprendereCariolaro » PADOVA Un'equipe medica dell'azienda ospedaliera di Padova volerà in Cina per riportare in Italia, dove sarà operato, un professore padovano, David Cariolaro, ricoverato in stato di coma, dopo un grave incidente, in un ospedale ad un centinaio di km da Shanghai. Il presidente del Veneto ha reso noto di aver firmato le necessarie autorizzazioni per l'invio del gruppo di medici nel paese orientale. Già nelle scorse settimane si era pensato ad un volo straordinario per riportare in patria il docente, ma poi l'aggravamento della sua situazione aveva fatto posticipare la cosa. L'uomo deve essere sot- toposto ad un delicato intervento al cervello, che sarà eseguito nella neurochirurgia dell' Azienda ospedaliera padovana. «Non sia mai detto - ha commentato Zaia - che il Veneto lasci un suo cittadino dall'altra parte del mondo nelle condizioni di Cariolaro. Sarà un' impresa difficile e non priva di rischi, ma vale la pena di correrli». Il professore era stato vittima di un grave incidente alcune settimane fa nel quale aveva riportato un politrauma cranio-encefalo midollare e toracico. Le sue condizioni sono ora migliorate, al punto da consentirne il trasporto in Italia: un viaggio stimato in circa 19 ore dal momento della partenza da Shanghai. ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 39 WELFARE VENETO » LE SCHEDE OSPEDALIERE Sì definitivo al piano sanità Meno 1200 posti e più cure Taglio delle capienze per acuti e nuove aperture territoriali saranno contestuali La nomina dei primari universitari sarà concordata tra Zaia e i rettori degli atenei riformista del presidente Leonardo Padrin - sono state accolte pressoché integralmente, soNel prossimo triennio la sanità prattutto per quanto i riguarda i del Veneto subirà una riduzio- "saldi" nei posti letto e gli interne di risorse statali stimata in- venti di razionalizzazione dei torno al miliardo. Il "sistema reparti. Con due novità signifidella salute" attuale (fondato cative rispetto alla formulaziocom'è su una fitta rete ospeda- ne originale. L'abbandono delliera generalista non immune la logica dei due tempi (prima da sprechi e duplicati) non è in le chiusura, poi le nuove attivagrado di reggere questa mazza- zioni in un rapporto di 1775 a ta, pena compromettere la qua- 1027) fortemente contestata lità delle prestazioni erogate. dall'opposizione: «L'attivazioUrge invertire la rotta, allegge- ne delle strutture di ricovero inrendo la pressione sugli ospeda- termedio dev'essere contestuali attraverso una redistribuzio- le alla riduzione dei posti letti ne della medicina sul territorio: ospedaliero», affermala delibericoveri ridotti al minimo nei poli tradizionali; cure moltipli- ra, specificando che - in via cate in hospice, ospedali di co- prioritaria, entro il 2015 - i presìmunità, centri riabilitativi e resi- di di medicina territoriale dodenze temporanee. Il vantaggio vranno essere istituiti in sedi di- sulla carta, almeno - è duplice; strettuali e ospedali parzialabbattimento dei costi, perché mente o totalmente dismessi. la degenza in reparto costa L'altra variazione (il diavolo si 6-700 euro al giorno mentre nasconde nei dettagli, già) riquella "territoriale" flette a 150; guarda la nomina dei primari e riduzione del disagio per il pa- delle cliniche universitarie; il ziente, che ha l'opportunità di Consiglio aveva rivendicato essere dimesso in tempi brevi ri- una voce - consultiva - in capicevendo le terapie necessarie a tolo ma il governatore Luca Zabreve distanza da casa o addirit- ia è stato di parere diverso: a indicare i destinatari delle ambite tura a domicilio. poltrone sarà lui stesso d'intesa È questa la ratio che ispira le con i rettori degli atenei di Paschede di programmazione del dova e Verona. Piano socio-sanitario approvaCe n'è abbastanza per indurte ieri, in via definitiva, dalla giunta di Palazzo Balbi. Le os- re Zaia al colpo di grancassa: servazioni del Consiglio regio- «Adesso il Veneto dispone di un nale - che aveva radiografato e "piano industriale" vero e prointegrato il documento in com- prio e di una vera programmamissione sanità, sotto la spinta zione in materia sanitaria, che il di Filippo Tosatto » VENEZIA cittadino avrà la certezza di vedere governata al cento per cento». «Abbiamo ricucito su misura l'abito della nostra sanità», fa eco l'assessore Luca Coletto «e l'opera di ammodernamento non avverrà a suon di tagli lineari, come quelli imposti sistematicamente da Roma, ma attraverso il buon senso. La razionalizzazione dei posti letto, per citare il punto più importante, ha portato sì a tagliare circa 1.200 posti per acuti, ma riversandoli sul territorio, visto che abbiamo ottenuto addirittura una trentina di posti in più tra posti a bassa-media intensità e posti di cura nei cosiddetti ospedali di comunità, con forti risparmi che tuttavia non incideranno sull'eccellenza delle prestazioni mediche fornite». Citi non condivide tanto entusiasmo è Claudio Sinigaglia, l'esperto del Pd in materia di welfare: «Basta chiedere agli addetti ospedalieri e ai cittadini di realtà come Dolo, Belluno, Asiago, Rovigo, Adria, Castelfranco, San Dona, Verona o Padova per capire che le schede presentano molte scelte sbagliate», commenta il consigliere «che si tratti solo si tagli è confermato dal fatto che mancano risorse certe per realizzare le promesse, facile prevedere che non saranno mantenute». Nota a margine, ma neanche tanto. Caposaldo della rete oncologica preventiva e curativa è ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 40 senz'altro l'Iov, il cui direttore generale Pier Carlo Muzzio lascerà l'incarico a fine anno. Un'eredità importante che richiede un successore all'altezza. «Non escludo di nominarlo utilizzando il bando in atto 270 candidati che sono stati già vagliati», fa sapere Zaia, definendo l'Istituto di Padova «un pilastro strategico» meritevole di di dotazioni tecnologiche di livel- lo: «Il nuovo acceleratore lineare è solo l'inizio, abbiamo dato disposizione di acquistare quella tomografia che ci permetterà di entrare nel clan della grande oncologia mo ndiale». LA RIFORMA DELLA SALUTE IN CIFRE 1.207 l posti letto per pazienti acuti che saranno eliminati 6-700 euro Costo medio quotidiano del ricovero ospedaliero 1.775 [\,< i posti letto sul territorio che saranno attivati, dei quali: -•*^-!8lHospice 621 — nelle Comunità terapeutiche protette 184 negli Istituti e Centri di riabilitazione 236 Ospedali di Comunità 553 di Unità riabilitativa territoriale 150 euro costo medio quotidiano del ricovero territoriale 7,5 giorni degenza media degli acuti nel 2012 18.667 posti letto utilizzati attualmente, pari all'84% del totale standard percentuale posti letto/abitanti da conseguire entro il 2015:3,7 per mille standard attuale: 3,9 per mille 4 8 8 riservati ai pazienti extra-regionali ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 41 Città della Speranza Torre della ricerca, affittati i 2 piani riservati dia Capua PADOVA — Si è chiuso il braccio di ferro tra Fondazione «Città della Speranza», Istituto zooprofilattico e Regione per il trasferimento di Ilaria Capua nella torre della ricerca pediatrica costruita dalla onlus. Dopo il rifiuto dello Zooprofilattico di comprare uno degli ultimi due piani riservati alla virologa (l'altro lo avrebbe acquistato la Regione), la «Città della Speranza» li ha affittati entrambi. «Il nono ospiterà la società "Research & Innovation" (promuove T'outsourcing" tecnologico specializzato in servizi nel campo biomedico e farmacologico, ndr), il decimo un gruppo di ricerca americano e uno tedesco — spiega Franco Masello, presidente dell'Istituto di ricerca —. Il contratto di affitto dura sei anni ed è prorogabile per altri sei, le nuove équipe entreranno il primo gennaio 2014. Così la torre sarà al completo: al momento al lavoro ci sono già 120 scienziati». La Capua continuerà a stare nella struttura con la «Fondazione Penta», che si occupa di Aids pediatrico e di altre malattie infettive nei bambini e le ha messo a disposizione uno studio e una collaborazione. Ieri intanto la «Città della Speranza» ha presentato a Palazzo Ferro Fini il i2esimo volume del «Cantastorie», in vendita a 13 euro su www.cittadellasperanza.org. Il ricavato va a sostegno della ricerca pediatrica. ULSS 15 E SANITA' LOCALE PIANO E SERV. SANIT REG.VEN. Pag. 42