Galliano e Dior: il re è nudo
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Galliano e Dior: il re è nudo
Galliano e Dior: il re è nudo Giovedì 03 Marzo 2011 00:00 di Mario Braconi John Galliano, lo stilista “proletario” nato a Gibilterra 51 anni fa, potrebbe diventare l’icona vivente del proverbio “in vino veritas”: a quanto si apprende dalle cronache recenti, infatti, la scorsa settimana, mentre sedeva ubriaco al tavolo di un bar del Marais di Parigi, avrebbe aggredito verbalmente una signora (ebrea?) ed il suo accompagnatore (un uomo di etnia asiatica) condendo il suo exploit con disgustosi epiteti antisemiti. A seguito dell’increscioso incidente, la maison Dior, di cui Galliano è chief designer dal 1996, lo ha immediatamente sospeso dall’incarico. Si vedrà ora quale sarà l’esito delle indagini, giacché lo stilista è stato denunciato dalla coppia per aggressione. L’episodio, in sé intollerabile, avrebbe però potuto forse essere ridimensionato (già arrivavano flebili testimonianze di solidarietà da Giorgio Armani e da John Taylor dei Duran Duran) se non fosse per lo scoop del tabloid britannico The Sun, che il 28 febbraio ha pubblicato sul suo sito un video girato di nascosto presso il bistrot parigino La Perle quattro mesi fa, nel quale un Galliano palesemente sbronzo apostrofa in modo indecente delle ragazze sedute al un tavolino vicino al suo. Anche se le giovani in realtà sono italiane e francesi, agli occhi di Galliano evidentemente 1/3 Galliano e Dior: il re è nudo Giovedì 03 Marzo 2011 00:00 appaiono l’ennesima personificazione di quella fantasia antisemita che per qualche ragione lo ossessiona in modo inesorabile: “Scusa, ma tu, sei biondo e hai gli occhi azzurri?” gli chiede ad un certo punto una delle ragazze, che sembra prenderlo in giro per il suo aspetto ben poco “ariano”. “No”, biascica Galliano, a mo’ di risposta, “ma amo Hitler; gente come te dovrebbe essere morta. I tuoi genitori, i tuoi antenati... tutti avrebbero dovuto finire in una camera a gas”. Anche se l’avvocato di Galliano, Stephane Zerbib, fa quel che può spiegando ai media che la comparsa di un video girato mesi fa appare quanto mai opportunistica, non si può negare che il suo contenuto pesi come un macigno: dimostra infatti che le parole insensate e violente di John Galliano non sono solo delle sciocchezze venute fuori a caso dalla bocca di un ubriaco, ma la dimostrazione di una vera e propria fissazione razzista. A proposito di tempismo, il caso Galliano e la pubblicazione del video della vergogna si verificano proprio in coincidenza con il trionfo di Natalie Portman, fresca aggiudicataria di un Oscar per la sua intepretazione ne “Il Cigno Nero”. La Portman, i cui nonni sono stati assassinati dai nazisti in un campo di concentramento, oltre a quelle dettate dal buon senso, ha dunque ottime ragioni personali per non transigere sulle imbarazzanti esternazioni del direttore artistico della maison della quale, guarda caso, lei è donna-immagine. Le sue parole sono, comprensibilmente, durissime: “Dopo questo video, come persona fiera delle mie origini ebraiche, non desidero essere associata in alcun modo al signor Galliano”. Una vera sentenza di morte per lo stilista, che il capo di Dior, Sidney Toledano, si è affrettato a comminare, commutando tout court la sospensione di Galliano in licenziamento. In effetti, ad una lettura maliziosa, il tempismo con cui i due imbarazzanti episodi sono stati somministrati all’opinione pubblica può risultare sospetto. Al punto che, a lasciar galoppare la fantasia, si potrebbe perfino ipotizzare che l’incidente sia stato creato ad arte per sbarazzarsi di un personaggio divenuto per qualche ragione scomodo per la maison: il marchio di infamia ormai indelebilmente associato al geniale designer di Gibilterra, potrebbe essere un modo per scoraggiare eventuali sue richieste di indennizzi milionari in caso di licenziamento. 2/3 Galliano e Dior: il re è nudo Giovedì 03 Marzo 2011 00:00 Un sia della tutto Marais togliere che commerciali “non dato, passata leciò puzza”, sua sue (ovvero allo appare comunque, “idee” inosservata sgomento (il conferma celebre l’ex oltremodo razziste l’attuale ghetto incuriosisce: esognante aforisma ancora per al di ironico, ribrezzo testimonial ben Parigi), una state di quattordici ill’espulsione Vespasiano, come volta modo suscitato finora ecomprendere perfino la del in sua tollerate anni. cui resto nei dalle imperitura secondo la ilunì locali Soprattutto suo stravagante ilanni) sue fatto all’interno avvocato dove intemerate che cui validità). si ilvita considerando Galliano servono denaro della ossessione antisemite, maison tutti procurato pare alcolici. di razzista che sia per origine sembra Senza di ilovvie dagli top casa di ebraica, manager Galliano nulla ragioni probabile del In ricorda effetti, infatti ilazienda, marchio ilnoto Dior sembra in qualche stregato da un incantesimo filo-nazista: Corriere della Sera dagli 1963 video dichiara Colin organizzato amante archivi a Jordan, laluttuosi Francoise di donna, che John per audiovisivi a giorni che Tyndall, evitare Dior, neonazista porta sposerà nipote francesi alla altra al donna collo l’uomo figura di britannico, salta Christian un che, dialmeno che monile fuori spicco proprio nel che Dior, una filmato del si forma inquietante dal in fondatore nazifascismo coincidenza Regno a le di lei siede svastica, in dell’omonimo Unito intervista un accanto matrimonio con “made come sisegnata professa lesarto effettuata in esternazioni in indesiderata, silenzio. marchio England”. di fervente comodo nell’ottobre Questi di dimoda. inGalliano, nazista quanto é di Nel del e notevole C’è mentre fossero, in anni, eventi splendidi un dopo che passa appunto, patrimonio ild’ispirato abiti. suo in (la rassegna disastroso Ed sua preziosi finanziario in eunica effetti tessuti le figlia terzo testimonianze quella per nella siche matrimonio, sostenere suicidò l’opera voce Francoise amodo di eaprincipe venti sapiente nell’espressione la uno fuggì causa Dior degli con di fascista obbrobri e iluna un suo di grande delusioni segretario leggermente insono assoluti Gran (Jordan Bretagna). diciannovenne), della trasformeranno dallo ebete bruciò storia squilibrio della quasi ilorinatoi di donna, lei da presto 36 Queste devono informazioni essere un’ulteriore maturate ombra possono lesiano nera sue aiutare deliranti sul marchio a scelte di fanatismo di ilfu contesto LVMH, nazista. diretto psicologico Ma, da inevitabilmente, un ed notorio umano fan in di(a cui Hitler. gettano 3/3