Emanuela, postina 10 e lode «Il sorriso è il mio segreto

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Emanuela, postina 10 e lode «Il sorriso è il mio segreto
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L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 8 MARZO 2013
8 marzo
Donne protagoniste
a
IN BREVE
Emanuela, postina 10 e lode
«Il sorriso è il mio segreto»
TEATRO SOCIALE
Lo spettacolo
«Ominidi 2.0»
Impiegata al Centro distribuzione, è stata premiata come miglior agente lombardo
Unica donna in ufficio. «Credo nel lavoro di squadra e nella forza dei rapporti umani»
DIANA NORIS
a Non ha i sandali alati ai
piedi ma viaggia con una Panda.
E le sue missive non sono di certo «divine», anche se contengono raccomandante con contenuti importanti. Emanuela Lamanna ha 38 anni, un portamento da ragazzina e rappresenta una nuova generazione di
portalettere, Mercuri contemporanei che hanno ben poco a
che vedere con il classico «postino».
Emanuela è tanto brava nel
suo lavoro che lo scorso anno è
stata premiata a livello regionale come «Migliore agente di Poste italiane per te», un nuovo
servizio di cui si occupa da oltre
due anni al Centro distribuzione di Bergamo. «Una grandissima soddisfazione – racconta
Emanuela –. Ero ad un incontro
di Poste italiane a Milano, ma
non ci speravo, anche perché in
ufficio siamo in cinque. E invece io, unica donna del gruppo, ho
vinto». Sì, perché il lavoro dell’agente postale non è così semplice, soprattutto quando si è la sola a rappresentare il gentil sesso. Ma Emanuela è convinta che
le «donne siano più precise» ed
è stata molto abile a lavorare
con i suoi colleghi «maschietti»,
diventando il loro punto di riferimento. Il segreto? Prima di
tutto il sorriso, «sempre e soprattutto con i clienti», precisa
Emanuela, e il lavoro in team:
«Dico sempre ai miei colleghi
che siamo una squadra, solo così si possono raggiungere dei risultati – spiega sorridente –. Anche il riconoscimento che ho ricevuto è in gran parte merito del
lavoro fatto insieme. Cerco di
coinvolgerli in qualsiasi occasione e poi ho un vantaggio, i miei
colleghi sono tutti più giovani di
me, sono la loro sorella maggiore».
Emanuela è perfettamente a
suo agio tra le mille cose da fare,
perché un «Asi» (l’addetto all’articolazione servizi operativi, figura nata nel 2010 ed evoluzione del portalettere) si destreggia
tra il backoffice e il lavoro a domicilio, come il ritiro e la spedizione della corrispondenza, il
pagamento dei bollettini o la
consegna personalizzata al destinatario. «Insomma, noi coccoliamo i nostri clienti e loro si
fidano di noi – spiega Emanuela –. Facciamo orari particolari,
fino alle 20, e siamo sempre a disposizione. La cosa che mi dà
più soddisfazione è riuscire ad
aiutarli, per questo cerco sempre di essere informata. È bello
vedere che si fidano di te e ti
consigliano ad amici o colleghi
perché lavori in un certo modo».
Al primo posto, i rapporti umani: «Sin da quando facevo la postina è stato fondamentale il
rapporto con le persone – racconta entusiasta l’agente di Poste italiane –. È bello vedere come la signora anziana ti aspetti
tutte le mattine per ricevere la
posta ma anche per scambiare
due chiacchiere. L’aspetto delle
relazioni non deve essere sottovalutato, scambiare due parole,
non è una perdita di tempo, ma
un valore aggiunto». Emanuela
ci accompagna nei meandri del
Centro di distribuzione di Poste
Italiane di via Galimberti e con
il suo entusiasmo ci fa scoprire
ALLE 16
La storia rosa
all’Archeologico
Emanuela Lamanna è la postina premiata come miglior agente della Lombardia FOTO BEDOLIS
Alzano
A
E a Nese un ufficio in rosa
«Bel clima e team affiatato»
A
Un ufficio postale tutto in rosa. È
quello di Nese, frazione di Alzano
Lombardo dedicato alle imprese.
Aperto dal giugno 2011 è diretto da
Antonella Bergamini: «Sono orgogliosa di essere riuscita a creare un
clima sereno, costruttivo e mai competitivo nel mio team di sole donne» racconta. Con lei lavorano due
specialiste settore merceologico
Maria Rosa Silvia e Concetta Albanese e una sportellista Antonella Di
Buono da pochi giorni in maternità.
AGATA DI DALMINE
Mamma e camionista
«In viaggio fin dai 6 anni»
«N
on sono una donna speciale. Sono
una donna con
una passione». A dirlo è Agata
De Rosa, 32 anni, mamma in attesa del secondo figlio, imprenditrice, moglie, che di mestiere
fa l’autista di camion. Una passione quella per gli autocarri
che ha ereditato dal padre, camionista anche lui, che fin dalla prima elementare la portava
con se in giro per l’Europa.
«Non c’è un momento della mia
vita dove la strada e i camion
non ci siano. Fanno parte di me.
Fin da quando avevo 6 anni accompagnavo mio padre nei suoi
viaggi, le mie vacanze estive le
passavo sul camion. Mio marito, Simone, fa il mio stesso lavoro. Il mio primo figlio è nato a
luglio, io a settembre ero già in
viaggio, con lui al seguito, ovviamente. Ora che sono incinta di
otto mesi sono ferma ma se mi
dovessero chiamare e chiedere
di andare a Lugano ci andrei subito, al massimo partorisco in
Svizzera».
È tosta Agata e anche se lei non
vuole sentirselo dire un po’ speciale, questa donna camionista,
lo è davvero. A cominciare dal
fatto che ha vinto un premio importante. Nata a Napoli ma residente a Dalmine, Agata sarà
infatti premiata con il Sabo Rosa 2013 ovvero uno speciale ammortizzatore per veicolo industriale prodotto in edizione limitata (un pezzo all’anno) e conferito, fin dalla prima edizione,
a Bologna, oggi nel giorno della
Stasera alle 20,30 per la
Giornata della donna, al
Teatro sociale spettacolo
«Ominidi 2.0», piece teatrale di Alan Poloni, con
Paolo Zambon e Michele
Marinini, danzatrice
martine Bucci, produzione Maria Teresa Birolini,
elementi scenici Luigi radici, musiche di Michele
Mutti. L’evento è organizzato dal Consiglio delle
donne. Domenica, ore
16,30, spettacolo «Io femmina, e tu?», breviario comico poetico sugli stereotipi di genere, di Fabrizio
Cassanelli, con Federico
Raffaelli e Laura Rossi,
regia di Letizia Pardi e
Francesca Pompeo; produzione La Città del Teatro.
Agata De Rosa con il suo camion
come dietro all’immagine un po’
polverosa degli uffici postali «si
nasconde tutto un mondo da
scoprire». La passione per il lavoro Emanuela se la porta anche quando è in vacanza:
«Quando posso scappo in Croazia, me ne sono innamorata,
tanto da chiedere al mio capo di
trasferirmi – scherza Emanuela –. Sono curiosa e sono andata
in un ufficio postale in Croazia
per vedere come lavorano. Soprattutto nei paesi più piccoli,
come nell’isola di Krk, ci sono
uffici che sono dei piccoli minimarket, si vende di tutto. Ed è
bello vedere come mantengono
le tradizioni, con il biciclettone
parcheggiato all’entrata e il mare davanti all’ufficio». ■
Le dipendenti dell’ufficio di Nese
Festa della Donna. A decidere
l’assegnazione del premio una
giuria d’eccezione composta da
13 donne dipendenti del Gruppo Roberto Nuti Spa che ha visto nella camionista di Dalmine
un esempio di donna forte, madre, lavoratrice ma sopratutto
espressione del lavoro di migliaia di piccole imprese italiane che ogni giorno combattono
per restare in piedi. «Una donna che fa l’autista di camion per
dimostrare che è una superdonna sbaglia» tiene a precisare
Agata. «Non devo dimostrare
nulla a nessuno. Non devo dimostrare che sono in grado di fare
il lavoro di un uomo. Lo faccio
perché ho scelto di farlo. Perché
quando guidi, sei tu, il tuo camion, i tuoi pensieri, i tuoi sogni
e basta. Il camion non è solo un
pezzo di ferro, diventa parte di
te. Per questo quando sei al volante non stai facendo una cosa
eccezionale ma solamente un
qualcosa che hai scelto di fare.
Se devo essere sincera, il difficile è altro, è essere una donna imprenditrice oggi nel settore dei
trasporti. Non veniamo pagati
da novembre. Le grandi aziende
di trasporti cercano prestazioni a basso prezzo e per questo si
©RIPRODUZIONE RISERVATA
rivolgono sempre più ad autisti
di altri Paesi, sopratutto dell’Est e per noi è sempre più difficile». Ha girato le strade italiane
ed europee in lungo e in largo.
Dopo la patente B, ha preso la E
a 21 anni. Ha iniziato con le tratte nazionali e ha anche trasportato esplosivo per l’esercito.
Non nasconde le difficoltà di
conciliare la famiglia con un lavoro che ti tiene lontano da casa
5 giorni su 7 ma non ha mai pensato di mollare, mai. «Ora che
sono in maternità la strada mi
manca, i colleghi, la solitudine,
tutto. Ho sempre incontrato
persone stupende e sopratutto
rispettose, e poi hai il tuo camion, che non è più un mezzo di
lavoro ma quasi una persona,
arrivi anche a parlarci e confidarti con lui». Dedicherà il premio ai due uomini più importanti della sua vita, il padre, che
ormai non c’è più, e il marito,
con cui condivide non solo la famiglia ma anche il lavoro. «Devo moltissimo a Simone, che mi
ha sempre sostenuto e capito.
Mi ha promesso che appena nascerà Emma, posso prendermi
una settimana tutta per me per
un viaggio in Europa».
Gloria Vitali
Oggi alle 16, ci sarà il tradizionale appuntamento
(ingresso gratuito) al Museo Archeologico di Piazza Cittadella, con visita
guidata, tè e un piccolo
rinfresco. «Da vent’anni
festeggiamo l’8 marzo
con iniziative culturali –
spiega il direttore del museo, Stefania Casini –,
mostreremo la figura
femminile attraverso i
nostri reperti, che vanno
dalla preistoria all’Alto
Medioevo. Casualmente
al museo lavorano solo
donne, perciò siamo particolarmente sensibili al
tema».
ORIOCENTER
Autorità pedalano
per solidarietà
A Oriocenter la festa della donna sarà con «Love
Energy». Fino al 30 aprile i clienti saranno invitati a pedalare su speciali bicigeneratori, biciclette in grado di produrre
energia pulita. Al termine dell’evento, l’energia
prodotta sarà convertita
in denaro da donare al
Centro di accoglienza
femminile «SaraCasa» di
Bergamo, che ospita
donne bisognose di aiuto. Oggi dalle ore 14, nell’area Love Energy in zona ristorazione, Oriocenter sarà teatro di una
grande kermesse che
avrà come ospiti d’eccezione alcune tra le più alte cariche pubbliche del
territorio: il prefetto di
Camillo Andreana, il sindaco di Bergamo Franco
Tentorio, il sindaco di
Orio Gianluigi Pievani, il
presidente del consiglio
di rappresentanza dei
sindaci Leonio Callioni,
la direttrice generale dell’Asl Mara Azzi e il direttore della Caritas don
Claudio Visconti. Tutte
le autorità presenti pedaleranno per contribuire
alla raccolta fondi.