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passare presso una bella casetta (ore 4.30). Si scende a zig zag nel bosco fino alla stradina
iniziale.
NOTIZIARIO DELLA SEZIONE
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: ANGHEBENI 650 M - QUOTA MASSIMA RAGGIUNTA: 1761 M
DISLIVELLO: SALITA M 1100 - DISCESA M 1100 - TEMPO DI PERCORRENZA: 6.00 ORE.
Iscrizioni ed informazioni presso la sede entro il giorno 19 settembre.
Supplemento n°3 al n° 2 - 2016 Bollettino S.a.t. - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. In L.27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DBC Trento - Taxe Perçue
Gruppo del Catinaccio
24 - 25 SETTEMBRE
FESTA DELLO SPORT
Il gruppo del Catinaccio (in tedesco Rosengartengruppe o solo Rosengarten, in ladino
Ciadenac o Vaiolon) è un massiccio delle Dolomiti situato tra la valle di Tires, la val d'Ega e
la val di Fassa nel Parco naturale dello Sciliar. Altre valli interne alla catena montuosa sono
PALESTRA DI ARRAMPICATA
In occasione della “Festa dello Sport“ a Cognola, in piazza Argentario presso il Centro
(da ovest a est) il Vael, la val di Vajolet, la val di Udai, la val di Dona e la val Duron.
Esistono due nomi originari, relativi ai due versanti della catena che funge da confine
Civico sarà allestita una palestra di arrampicata a disposizione dei ragazzi che volessero
linguistico tra il mondo ladino e quello germanofono. Quello ladino, "Ciadenac",
iniziare a cimentarsi con questa bellissima e emozionante attività sportiva.
"Catenaccio", costituisce anche la base della forma italiana più recente ed è da riferirsi,
secondo Karl Felix Wolff alla ghiaia dolomitica tipica della catena. L'altro nome, quello
La Guida Alpina WALTER MARGOLA sarà a disposizione dei ragazzi per mettere a loro
tedesco di "Rosengarten", in uso dal versante sudtirolese, è attestato già dal XV secolo (1497
disposizione tutta la sua esperienza.
Rosengarten, 1506 Kofl am Rosengarten), ed è riferito alla leggenda del mitico Re Laurino e
Tutta l’attrezzatura ( corde – imbraghi – ecc.) sarà messa a diposizione dalla Sezione Sat di
pertanto di carattere eziologico, volendo dare una spiegazione al fenomeno dell'enrosadira.
Cognola.
Si inizia Sabato pomeriggio alle ore 14,30.
La saga del giardino ha anche dato il nome al cosiddetto Gartl (la zona ghiaiosa centrale
della cima più alta) che da lontano appare come zona bianca, perché spesso imbiancata di
neve già nelle stagioni intermedie.
Una delle caratteristiche peculiari del Catinaccio è la colorazione rosata che assume al
29 SETTEMBRE - 2 OTTOBRE
MOSTRA
1864 - 2014 Centocinquanta
La nascita dell’Alpinismo in Trentino
“Centocinquanta anni fa l’alpinismo approdava sulle nostre montagne”
tramonto. Il fenomeno è dovuto alla composizione delle pareti rocciose delle Dolomiti
(formate dalla dolomia contenente dolomite, un composto di carbonato di calcio e
magnesio). In ladino il fenomeno prende il nome di enrosadira, che letteralmente significa
"diventare di color rosa". Senza dubbio è più suggestiva la spiegazione offerta da una delle
più celebri leggende delle Dolomiti, la “leggenda di Re Laurino”, un re dei nani che aveva
sul Catinaccio uno splendido giardino di rose (il significato della parola tedesca Rosengarten
La Mostra sarà allestita presso la Sala Polivalente del Centro Civico di Cognola a partire da
è appunto giardino di rose). Un giorno il principe del Latemar incuriosito dalla presenza
giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre 2016.
delle rose si inoltrò nel regno di re Laurino, ne vide la figlia Ladina, se ne innamorò e la rapì
Giovedì 29 settembre 2016 inaugurazione della mostra alle ore 20.00.
per farne la sua sposa. Laurino, disperato lanciò una maledizione sul suo giardino di rose
Alle ore 20.30 serata con Riccardo Decarli (Biblioteca della Montagna Sat) e Fabrizio
Torchio (giornalista dell’Adige) che illustreranno la “scoperta” delle Dolomiti e delle
colpevole di aver tradito la posizione del suo regno: né di giorno, né di notte alcun occhio
umano avrebbe potuto più ammirarlo. Laurino dimenticò però il tramonto e l'alba quando,
ancora oggi, il giardino e i suoi colori divengono visibili.
montagne del Trentino.
Orari di apertura: mattino 10,00-12,00 pomeriggio 15,00-19,00
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11 SETTEMBRE
E Escursionismo
Val d’Ambiez (gruppo di Brenta)
(Coordinatore gita: Daniele Ravanelli per info: 347/3381943)
Traversata della parte meridionale del gruppo di Brenta che partendo da San Lorenzo in
Banale conduce a Molveno per le valli di Ambiez e Ceda.
Da Baesa (903 m) si percorre in fuoristrada la bassa valle a fianco del torrente fino al
3 - 4 SETTEMBRE
E - EEA Escursionismo
(2410 m - ore 1.50). Per il sentiero Palmieri si giunge alla Forcolotta di Noghera (2415 m. -
GRUPPO DEL CATINACCIO
ore 1.00) per poi scendere attraverso la Val di Ceda al Lago di Molveno (3.50 ore).
Escursione di due giorni in collaborazione con C.a.i. Val D’Enza.
PUNTO DI PARTENZA E ARRIVO: RIF. CACCIATORE 1821 M - LAGO DI MOLVENO 864 M
QUOTA MASSIMA RAGGIUNTA: 2415 M
DISLIVELLO: SALITA M 600 - DISCESA M 1600 - TEMPO DI PERCORRENZA: 6.00 ORE CIRCA.
(Coordinatore gita: Stefano Bernard per info: 340/4962440)
Sabato 3:
Partenza dal Passo Costalunga (1745 m) per il segnavia numero 548 con direzione rifugio
Roda di Vael (2280 m - ore 1.30).
Itinerario A: Dal rifugio per sentiero panoramico delle Feide in circa 2.00 ore arriviamo al
Rifugio Ciampediè (1997 m).
Itinerario B: Dal rifugio per il sentiero numero nr. 541 ci si alza in direzione Passo delle
Cigolade (2550 m - 0.50 ore dal Rifugio Roda di Vael) per poi scendere con sentiero nr. 540,
verso la conca del Gardeccia per poi arrivare con comoda sterrata al Rifugio Ciampediè.
Domenica 4:
Itinerario A - Difficoltà E: Dal rifugio Ciampediè con sentiero numero 540 si prosegue verso
la conca del Gardeccia. Per il largo sentiero numero 546 ci si alza portandosi sotto lo
spallone dove sono ubicati i rifugi Preuss e Vaiolet. Poco prima dei rifugi a sinistra per il
passo delle Coronelle (2630 m. ) cresta dei Davoi con sentiero numero 541. Dal passo si
scende con passo sicuro il canalone molto suggestivo di rocce e detriti con direzione rifugio
Fronza alle Coronelle ( 2.339 m.) Ora con sentiero numero 552 direzione rif Paoline e quindi
al punto di partenza del giorno prima .Passo Costalunga. (ore 5/6 circa )
Itinerario B - Difficoltà EEA: Dal rifugio Ciampediè per il Passo del Vaiolon (2560 m),
sentiero delle Feide, Da qui inizia la ferrata Di Vael con la omonima cima alta 2806 metri.
Lo spettacolo è unico per tutta la durata della ferrata poco difficile.
Dopo un passaggio chiave, ci si abbassa velocemente verso il rifugio Roda di Vael per poi
proseguire sul sentiero del giorno prima. ( (ore 5/6 circa )
Merenda finale all’ agriturismo Majon da Mont di Vigo di Fassa
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Rifugio Cacciatore (1821 m). Da qui a piedi si prosegue in direzione del Rifugio Agostini
Iscrizioni ed informazioni presso la sede entro il giorno 9 settembre.
18 SETTEMBRE
E Escursionismo
Corno Battisti, sui sentieri della guerra
(Coordinatore gita: Lino Miori - per info: sede SAT in orario apertura 340/0850191)
Dal parcheggio di Anghebeni (650 m - Vallarsa), si sale per la Val di Foxi. A circa 1500 mt si
esce dalla Bocchetta di Foxi (1720 m - ore 2.30). Si piega a sinistra in leggera salita per
prati (segnale 122), si passa un boschetto rado a quota 1778 quindi, con leggero saliscendi,
si arriva alla Selletta Battisti (m.1718 - altare).
Dalla selletta si risale la schiena d’asino lungo i resti di una trincea fino alla vetta del Corno
Battisti (m.1761 - ore 3.00).
Tornati alla selletta, una buona traccia scende aggirando il Corno Battisti, per giungere
vicino all’imbocco di una galleria (sulla sx, serve la pila). Il sentiero invece cala (segni) per
un canaletto avvicinando un’altra entrata in galleria (a sx, la si può prendere anche senza
pila).
Arrivati alla Selletta del Trappola (ore 4.30) si seguono i segni del Sentiero Franco Galli che
scende sulla dx per un canaletto. Si passa una corta e bassissima galleria, si cala
ripidamente per gradini, ancora un ripido canaletto (corda) che porta ad una galleria sulla dx
(a sx prosegue il sentiero più facile), la si passa arrivando ad un canale attrezzato (corda) e
più in basso ci si ricongiunge con il sentiero normale. Ora si piega a sx nel bosco;
all’incrocio (tabella) si va a sx con il 122B (a destra per Valmorbia), pianeggiando finoad un
altro incrocio (tabella): si va a sx per la Val di Grobe con il 122B calando nel bosco fino a
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