La Goccia n10/16hot!
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La Goccia n10/16hot!
2 n. 10 - 14 maggio 2016 n. 10 - 14 maggio 2016 Sommario La Goccia n. 10 - 14 maggio 2016 La Goccia REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N. 430/92 DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084 PROPRIETÀ PRO.GE.CO. SOC. COOP. A R.L. VIALE M. D’UNGHERIA, 52 – GINOSA DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO GIOVE DIREZIONE: GIULIO PINTO ADELE CARRERA COMITATO DI REDAZIONE ROSAMARIA BUSTO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: GIUSEPPE CARRERA MARIO D’ALCONZO GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE GIOVANNI MATERA BALDASSARRE D’ANGELO CANTA STORIE MASSIMILIANO DORO GIUSEPPE PIZZULLI CARMELO MONACO M. C. OLIVARI stad davide ranaldo marisa tocci michele pacciano pietro zanelli vita matarrese francesca d’alconzo lucia laterza lucrezia di tinco giovanni esposito savio sergio erica calabrese maria cardinale giovanna scala palma matarrese agostino sabato alessandro de iacovo vincenzo calabrese fOTO: ERASMO MAZZONE MICHELE GRECUCCI Maria c. Olivari gianni lamuraglia AMMINISTRAZIONE VITO CONTE IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE STAMPA www.GRAFICAM.it Candidati alla… Facciamo il punto… Incontro co… Maria Giannini… Una giornata… Intervista.. La preside… Le poesie… Note di… Alcuni ricordi… Giovani archeologi… Le liste… Le favole di Grim Laterza… Notte bianca… Il commento Il brigantaggio… Il Touring… Notizie flash... Gara… I versi avversi... Vito Parisi… Gara nazionale… Iohn Ronald… Marco Galante… Ricerca e… di Giulio Pinto pag. 11 di Giovanni Matera pag. 28 Vive Live Al via… Sanità… di Stefano Giove pagg. 12/13 di Canta Storie pag. 31 Viale Trieste… Noi e… Furto al… 1º Maggio… di Mario D’Alconzo pag. 14 di Maria Carmela Olivari pag. 9 Donazione e… Raffaele Nigro… di Lucrezia Di Tinco pag. 32 Ginosa, buon pari… di Marisa Tocci pag. 14 Vestiamoci… Desdemona… Medicina e sport… di Savio Sergio pag. 17 di Giovanni Esposito pag. 32 Al via Piccoli lettori… di Stefano Giove pag. 4 di Canta Storie pag. 5 di Michele Pacciana pag. 6 di Agostino Sabato pagg. 6 e 9 di Grim pag. 7 di StAd pag. 7 di Giulio Pinto pag. 8 di Canta Storie pagg. 10/11 di Stefano Giove pagg. 18/19 di Maria Rosaria Nigro pag. 20 di Maria Cardinale pag. 21 di Carmelo Monaco pag. 21 di Alessandro De Iacovo pag. 21 di Maria Carmela Olivari pag. 21 di Vincenzo Calabrese pagg. 24/25 di Vita Matarrese pag. 26 di Lucia Laterza pag. 27 di Erica Calabrese pag. 33 di Luigi Serra pag. 33 di Giovanni Scala pag. 34 di Palma Matarrese pag. 33 di Stefano Giove pag. 33 di Canta Storie pag. 37 di Maria Carmela Olivari pag. 37 di Pietro Zanelli pag. 38 di Francesca D’Alconzo pag. 39 di Canta Storie pag. 40 di Giulio Pinto pag. 40 di Michele Pacciana pag. 40 di Domenico Ranaldo pag. 41 di Davide Ranaldo pag. 42 Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 12.00 del 12 maggio 2016 3 4 n. 10 - 14 maggio 2016 Candidati alla Corrida? Ci siamo! Ormai i nomi dei candidati alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale sono ufficiali e per noi elettori è arrivato il momento di valutare e scegliere. Le elezioni altro non sono che una prassi democratica, attraverso la quale si scelgono coloro i quali avranno la responsabilità di amministrare la nostra cittadina. Avere 6 candidati sindaci e oltre 280 candidati al Consiglio comunale (senza considerare che una lista è stata ricusata), mi pare sia un numero piuttosto alto di pretendenti, rispetto alla reale partecipazione dei cittadini alla vita politica. Se non ricordo male, la presenza di 6 candidati sindaci, rappresenta il numero più alto, fin qui avuto, di pretendenti alla carica di Primo Cittadino. Una così folta partecipazione è la dimostrazione più evidente della frammentazione politica, che caratterizza questa fase politica. Le divisioni riguardano tutti i partiti sia di destra che di sinistra. Dei 6 candidati sindaci, 3 si possono iscrivere all’area del centro destra: De Palma, Calabrese e Sorrenti. Tutti e tre sono stati, in passato, candidati con liste di centro destra e oggi, ognuno corre per fatti suoi. D’altra parte non possiamo dimenticare che proprio le divisioni del centro destra, hanno portato alla gestione commissariale. Gli altri tre candidati sindaci: Inglese, Pizzulli e Parisi, possono essere (pur con differenti tonalità) espressione del centro sinistra. Ma anche qui (fatto salvo il M5S), per le altre due coalizioni è la rappresentazione plastica di quelle che sono le perenni divisioni della sinistra ginosina. Da questa frammentazione e dall’elevato numero di candidati sindaci è facile prevedere che al primo turno sarà difficile che qualcuno superi l’asticella del 50+1%. L’unico sindaco eletto al primo turno (per ben due volte) è stato Luigi Montanaro che poteva contare sulla forza di Alleanza Nazionale prima e del PdL poi. Certo è un azzardo sbilanciarsi in pronostici, tenuto conto che in Italia nemmeno i sondaggi riescono a far conoscere, in anticipo, le reali intenzioni di voto. Per questo noi vogliamo considerare tutti e sei i candidati come possibili vincitori, il problema semmai è come si orienteranno gli elettori ginosini e marinesi nella scelta, quali sono gli argomenti sui quali, ogni candidato dovrà cimentarsi con gli altri e fornire proposte convincenti? Di solito le campagne elettorali diventano “un sognare infinito” con le proposte più accattivanti e i progetti più arditi. In tanti anni di campagne elettorali abbiamo avuto modo di ascoltare le proposte più incredibili, puntualmente svanite il giorno dopo le elezioni. A mio giudizio piuttosto che seguire i “voli pindarici”, gli elettori dovrebbero sviluppare un ragionamento molto semplice per arrivare a scegliere il candidato sindaco adeguato alla nostra comunità. Intanto è necessario che tutti noi elettori consideriamo il Comune e l’amministrazione comunale come nostro patrimonio e quindi il ragionamento da fare prima di scegliere chi votare è questo: “se dovessi affidare un mio patrimonio personale in gestione, chi sceglierei tra i diversi candidati?”. Molto spesso le scelte sono determinate da altri fattori quali: l’amicizia, l’essere parenti, una promessa elettorale e via di questo passo. Eppure se consideriamo il ruolo e la funzione del nuovo sindaco, dobbiamo renderci conto che affidiamo nelle sue mani il destino nostro e dei nostri figli. Dobbiamo avere chiara la consapevolezza che oggi siamo chiamati a decidere e scegliere per stabilire chi nei prossimi cinque anni, avrà un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo economico e sociale di Ginosa e Marina di Ginosa. Ci sono argomenti di grande rilevanza, dalle questioni legate al tema del lavoro a quelle dei servizi alla persona, dalla tutela ambientale allo sviluppo turistico. Si tratterà di fare delle scelte difficili, a volte anche impopolari ma che possono e devono essere tali da far superare le difficoltà di questo momento. La speranza è che i toni della campagna elettorale siano tali da poter consentire una serena valutazione delle proposte programmatiche e che tutti i candidati sindaci abbiano la consapevolezza che dopo il 5 di giugno, indipendentemente dal risultato elettorale, e dal proprio ruolo, tutti, dico tutti sono chiamati a dare il proprio apporto per risolvere i problemi. Credo che il vero salto di qualità sia quello di aver compreso la lezione che ci viene da questi ultimi anni e che le contrapposizioni perenni non aiutano a risolvere i problemi e noi abbiamo un maledetto bisogni di “unità d’intenti” per tirarci fuori da questa situazione complicata, determinata da tanti fattori oggetti e soggettivi. Bisogna dire, tuttavia, che il sistema elettorale non aiuta a creare un clima l’editoriale Pubblicità Concessionario esclusivo per la pubblicità PRO GE CO Viale Martiri D’Ungheria, 52 74013 Ginosa (Ta) Arretrati (costo € 2,50) I numeri arretrati si richiedono in edicola Per inviare e-mail a “La Goccia” [email protected] Per inviare lettere a “La Goccia” Le lettere al giornale vanno inviate presso: La Goccia Via M. D’Ungheria n. 52 74013 Ginosa (TA) indirizzo di posta elettronica: [email protected] La Goccia on line arcipikkia.it Tel. 099.8294879 - Cell. 3474969189 Cell. 368.3561703 - 330.624347 unitario. Io sarei perché ogni candidato sindaco avesse una sola lista a suo sostegno e che le dimissioni dei consiglieri comunali non determinassero un’automatica gestione commissariale. Certo bisogna fare i conti con la legge vigente… mi chiedo, però: che senso ha, avere un candidato al Consiglio comunale ogni 40 elettori? Dove stavano tutte queste persone prima delle elezioni, in quali circostanze si sono occupati dei problemi della comunità? Qualcuno di loro (quelli che hanno le famiglie più numerose o il sostegno di gruppi) siederà in Consiglio pur non avendo la più pallida idea del ruolo chiamato a ricoprire. In passato, quando nei partiti si componevano le liste vi era una selezione dura (persino feroce), questo permetteva di selezionare i candidati con la conseguenza di avere gruppi consiliari preparati… oggi più che candidati al consiglio comunale sembrano tanti partecipanti alla “Corrida dilettanti allo sbaraglio”. Poi ci chiediamo perché la politica vive questa crisi profonda e i cittadini stanno perdendo la fiducia nelle istituzioni. Questo succede perché è diffuso il pensiero che l’amministrare la Cosa Pubblica sia una pratica che si possa improvvisare. Voglio essere ottimista e pensare che la saggezza degli elettori saprà dare a tutti noi, amministratori capaci e competenti oltre che onesti. Una nota, infine, la voglio spendere sul ruolo dell’informazione. Noi, per quanto ci riguarda, daremo le stesse opportunità a tutti i candidati, pertanto chiediamo pubblicamente a tutti i candidati sindaci di inviarci il loro programma, al fine di poterne pubblicare una sintesi e dare la possibilità ai nostri lettori di poter valutare le diverse proposte programmatiche. Stefano Giove cronaca n. 10 - 14 maggio 2016 5 ‘Maria Giannini: un nome una storia’ Le verrà dedicata la Biblioteca comunale. L’iniziativa è dell’Associazione culturale ‘Orizzonti 2001’. L’annuncio è stato fatto in una serata di commemorazione, nel corso della quale si sono succeduti ricordi e testimonianze. -La Biblioteca comunale, verrà intitolata alla memoria della professoressa Maria Giannini Santoro. Sono trascorsi otto anni e tre mesi dalla sua scomparsa. Per la dedica marmorea, però, dovrà essere necessario una deroga alla legge 1188 del 23 giugno del 1927, che ne prevede dieci. Allo scopo, verrà inoltrata formale richiesta al Prefetto di Taranto, Umberto Guidato, tramite la commissaria del Comune, Malgari Trematerra. A supporto di ciò, vi sarà una petizione di firme. L’iniziativa è stata promossa dalla locale Associazione culturale ‘Orizzonti 2001’, presieduta da Giuseppe Di Lena, ed annunciata nella serata di commemorazione tenuta nei giorni scorsi, presso il Teatro Alcanices. E’ intervenuto un numerosissimo pubblico per ricordare e testimoniare i più vivi sentimenti di apprezzamento e gratitudine per l’umanità e l’alto valore etico della sua missione in vita. Che è stata prima dedicata all’insegnamento della lingua italiana e latino e, successivamente, al ruolo di Preside. Quest’ultimo, svolto per 34 anni alla Scuola Media Carducci di Ginosa e sette alla pari grado Michelangelo di Laterza. In un tempo così difficile e complesso, l’esempio della professoressa Giannini rappresenta una speranza concreta affinchè si ristabilisca un giusto ordine di valori tale da rimettere la persona al centro della vita sociale e delle dinamiche di crescita. Le caratteristiche del suo operare ispirano sensi di condivisione e suscitano una profonda riflessione sull’impegno di ciascuno in modo che tali valori si affermino e diventino patrimonio comune. La professoressa Giannini è stata una grande donna di cultura, innovatrice, con straordinaria capacità comunicativa e didattica. E’ conosciuta affettuosamente da tutti come ‘La Preside’. Coloro i quali sono intervenuti per ricordarla hanno altresì messo in evidenza il suo amore per il mondo della scuola, per gli studenti, per la famiglia, nonché per Ginosa (cui si dedicava con attivismo per la tutela dei diritti socio-sanitari), la musica: tutto condensato in at- timi di pura emozione. La sua opera è ben più alta di un semplice ricordo. E’ tangibile il solco che identifica soprattutto la valorizzazione della scuola, di quello che ha lasciato in dono ai posteri. Vedeva un modello integrato di insegnamento, senza steccati tra aree disciplinari, a favore della formazione degli studenti, che in questo modo ne guadagnava tantissimo, specie sotto l’aspetto umano. Le sue idee erano all’avanguardia ed è stata la prima in Italia a capire che gli studenti andavano formati alla musica. Difatti, prima in modo sperimentale, poi con specifici corsi, la Media Carducci è stata antesignana nella correlazione musica e cultura a scuola. L’orchestra multi strumentale e quella di sole Diamoniche sono state esempio per la provincia jonico-salentina. Addirittura di stimolo al gemellaggio come quella sigillata tra la Carducci e la Media di Modena, a suo tempo diretta dalla tarantina Marcella Battafarano. Lungimirante, poi, il contrasto all’abbandono scolastico: istituì corsi/laboratori artigianali e di restauro del legno, convenzionati con maestri di setto- re. Quarant’anni fa, a Ginosa, la dispersione scolastica era un problema crescente. Diceva la professoressa Giannini: “Questi giovani vanno salvati dall’emarginazione sociale. Dall’imboccare pericolosi sentieri, come sono l’uso e l’abuso di alcol e di droghe, fino alla delinquenza minorile. Contrastare l’abbandono significa prevenire questi problemi, piuttosto che reprimerli quando è troppo tardi, ed è un vero dovere civico”. Questo suo concetto/pensiero ha riportato ragazzi ginosini a dedicarsi volentieri allo studio, ad amarlo fino a conseguire diplomi superiori, ad avere successo nel campo della musica come esecutori o docenti. Va elogiata, quindi, la sua velocità di lettura dei fatti e l’interpretazione di anticiparli, anche con il rapportarsi amichevolmente con lo studente al fine di aiutarlo ad acquisire fiducia di sé ed a riconoscere e sviluppare le sue capacità; in breve, ad auto stimarsi. La Biblioteca comunale, dunque, verrà a lei dedicata, ma non guasterebbe creare un Centro Culturale Maria Giannini. Un luogo di confronto, di studio, che porti avanti i suoi progetti. Oltre ai familiari della Giannini e alla professoressa Battafarno, sono intervenute le docenti Nina Mele, Marirosa Messia, Eugenia Stano (ha declamato la poesia di William Shakespeare: ‘Le cose che ho imparato’), il Dirigente scolastico, professor Vincenzo Calabrese. La responsabile Cultura di Orizzonti 2001, Rosa Laurenzano, ha dedicato alla memoria della Giannini la poesia di Raymond Carver ‘Le dita del piede’. Il presidente della locale sezione Avis, Mario Grieco, ha donato ai figli della Giannini, Ornella e Lelio, una pergamena attestante quando la loro genitrice era socia dell’associazione. Appassionata la relazione di Tina Costantino (coordinatrice Lions Club Ginosa ‘Le Gravine) e del maestro ebanista ginosino, Cesare Lenge. Hanno eseguito brani, il Gruppo musicale del Comprensivo Calò; Michele Mele (pianoforte); i docenti di musica Antonio Rugolo e Nicoletta Di Sabato (rispettivamente chitarra e flauto), Giuseppe Scarati e sua figlia Doriana (Serpentone e pianoforte). La serata è stata presentata da Florinda Galante. Canta Storie 6 cronaca n. 10 - 14 maggio 2016 LA PRESIDE GIANNINI, GINOSA RICORDA … Se fosse vissuta, lo scorso 23 aprile Maria Giannini avrebbe compiuto 80 anni. La sua famiglia, con il supporto logistico e organizzativo dell’associazione Orizzonti 2001 ha voluto festeggiare il suo compleanno ricordandola in una serata di musica e racconti al teatro Alcanices di Ginosa che, gremito di gente, amici e colleghi che l’hanno conosciuta e stimata, ha lasciato spazio alla commozione e ad un ricordo personale, intimo e collettivo di una persona che con competenza, lealtà e determinazione ha segnato la storia è la vita di centinaia di alunni divenendo una figura emblematica della scuola a tutto tondo, anche aldilà del territorio tarantino. Ne è venuto fuori un ritratto a più voci, appassionato e mai agiografico che ha risvegliato nella memoria di tutti il vivo interesse per una donna che ha fatto dell’insegnare una missione e una visione laica del mondo,nel senso più alto del termine, laddove l’impegno pedagogico si sposa con la volontà sociale di lasciare il segno su un territorio in cui ognuno deve scoprire e valorizzare le proprie possibilità e sensibilità. Non importa da quali punti si parta, l’importante e raggiungere propri traguardi e arrivare insieme alla conoscenza di sé e degli altri. La scuola, non deve solo formare, ma dare gli strumenti cognitivi per affrontare il mondo e la vita con l’unica arma che l’uomo ha, la conoscenza e la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Questo era Maria Giannini. Per tutti era la Preside. Senza aggettivi. Con una personalità complesso e poliedrica ha saputo sempre guardare avanti e oltre. Il suo modo di strutturare pensare la scuola è diventato un modello per ogni docente è discente del Territorio. Ricordava a memoria il nome di tutti gli alunni che negli anni sono passati dalle sue scuole, a cominciare dalla Carducci, la prima scuola statale di Ginosa in cui entrö come docente incaricata nel 1959 ancora prima di laurearsi in Lettere Classiche a pieni voti all’Università di Bari, passando poi, col suo primo incarico di dirigente scolastico alla Michelangelo di Laterza, per tornare poi alla Carducci di Ginosa,come Preside,con diversi incarichi di prestigio anche a livello di Provveditorato e di distretto scolastico provinciale. Non è stata solo un pezzo di storia di Ginosa, continua ad essere un esempio per tutti noi, nel solco di una eredità che ce la restituisce ogni giorno nella sua capacità, esigente e severa di trarre il meglio da ognuno. A lei si devono i corsi di educazione musicale, che nella scuola media hanno scoperto tanti talenti, laddove la musica e soprattutto introspezione ed emozione, trasmissione di un mondo interiore che arricchisce ciascuno di una nuova sensibilità e fa crescere un nuovo modello di società. Maria Giannini ha portato in provincia metodi e modalità di insegnamento che ancora adesso appaiono innovativi, uno per tutti è la formazione costante degli insegnanti,anche attraverso il metodo Feuerstein per i ragazzi a rischio e per chi ha problemi di apprendimento. Ma lei considerava la scuola soprattutto come palestra, gymnasium, in un rapporto ininterrotto tra studio lavoro e famiglia, in cui nessuno dovesse sentirsi diverso o emarginato. La Preside anticipato le linee guida del nuovo modulo operativo facendo della scuola un luogo accogliente è altamente inclusivo, dove anche gli alunni portatori di handicap gravi fossero e si sentissero parte integrante ed arricchente del contesto classe. Non è stata una serata celebrativa, o commemorativa, piuttosto una festa in famiglia, condita daglida aneddoti che ognuno aveva il piacere di condividere con gli altri, proprio come se incontrasse Maria Giannini e facesse un pezzo di strada con lei. Lo dico in ultimo e con la dovuta ritrosia, lo sapete tutti, Maria Giannini era anche mia zia. Tutto quello che so che sono diventato,come uomo e come persona realizzata, lo devo anche a lei, alla rete di supporti e di relazioni che ha saputo costruire intorno a me, aiutandomi a superare l’handicap e a diventare grande, non a accontentandosi mai e provocandomi sempre, rompendomi le scatole e stimolandomi con Mozart, Beethoven Bach, Proust, Balzac, Singer ed Hemingway. A volte la sua cultura mi spaventava, ma comunque mi inorgogliva e mi spingeva sempre ad andare oltre. Ecco, oltre. Questa era la cifra caratteriale e programmatica di Maria Giannini. La memoria che ci lega a lei è un afflato corale e viscerale che non si ferma nel ricordo ma in cui ognuno si riconosce. Per questo un gruppo di amici, con l’Associazione orizzonti 2001, hanno deciso di anticipare i tempi e di spingere perché le sia intitolata la biblioteca comunale di Ginosa. È già partita la raccolta di firme per fare in modo che il prefetto firmi il decreto che anticipi la titolazione della biblioteca a Maria Giannini. Credo sia un tributo meritato e dovuto. Per tutto questo, e per molto altro, ti dico grazie. E credo che come me lo faccio ogni persona che ti ha conosciuto e ammirato.. Ciao zia, ciao Preside. Michele Pacciana ALCUNI RICORDI DELLA PRESIDE MARIA GIANNINI “Una persona continua a vivere fino a quando non muore l’ultimo uomo che la ricorda”. Scrivere un articolo su Maria Giannini significa allungarle un po’ la vita! Ho conosciuto personalmente Maria nel lontano Settembre 1983. Nel suo primo giorno di scuola da preside alla scuola media “G. Carducci” fui io, nelle vesti di collaboratore del precedente preside, ad accoglierla. Di quel giorno riporto un piccolo episodio: io e la Preside stavamo discutendo in presidenza, quando si affacciò sull’uscio della stanza la bidella Serafina, che tutta sorridente esclamava: “Benvenuta, Presida!” mettendo in evidenza la “a” finale. Colsi, per un attimo, nel volto della Preside, l’intenzione di riprendere la donna per l’errore; fortunatamente si trattenne. Il giorno seguente, per togliermi ogni dubbio, appena arrivai a scuola, chiesi a Serafina “Chi sta in presidenza?” e lei : “la Preside!” “Chi??” “La Presidee!!” (era andata come avevo immaginato!). Dal 1983 passiamo agli ultimi anni Novanta. Una sera di Settembre squillò il mio telefono di casa, andai a rispondere: era la Preside che, dopo i convenevoli, chiese la mia disponibilità ad assumere l’incarico di vicepreside .La mia prima risposta fu: “Non se ne parla proprio!”. Mi tenne al telefono un paio d’ore, alla fine, per sfinimento, cedetti. Maria Giannini sapeva essere molto convincente. Tenendo conto che la telefonata si chiuse intorno alle ore 23:00 e che il Collegio dei Docenti per l’ elezione dei collaboratori del Preside iniziò alle ore 9:00 del giorno seguente, ancora oggi mi chiedo come fece Maria a convincere gran parte dei colleghi a votarmi! segue a pag. 9 scherzi a parte Le favole di Grim n. 10 - 14 maggio 2016 7 Tornei a regola d’arte C’era una volta, non lontano di qui, il paese di Occhiocitrullo e s’era, ormai al tempo della disputa del torneo per designare il vincitore dello scettro del comando del villaggio. Le regole che si dovevano rispettare per essere ammessi a partecipare al torneo erano assai severe! A cominciare da quelle che riguardavano i pretendenti, i quali dovevano superare una serie di esami che dimostrasse la loro “candidità” e particolari capacità per poter scendere nell’agone per dare prova di sé e del proprio valore. Ogni casato ci metteva la massima attenzione nel rispettare tal regolamento, un errore, una svista, una leggerezza potevano essere fatale e provocare l’esclusione dalla contesa! (mai sia!). Quella volta che a Occhiocitrullo si cimentarono ben sei condottieri (tra di loro v’era anche una donzella), capeggianti un esercito infinito di pretendenti valvassori, c’era di che essere davvero preoccupati! Il grande giorno, in cui ogni casato avrebbe presentato ai giudici di campo, le insegne e i cavalieri che si preparavano al cimento, fu quello che aprì la contesa. Il casato dei pentastellati presentò senza intoppi le proprie insegne e i proprio combattenti, d’altra parte loro avevano scelto di scendere in campo con pochi validi combattenti, sicuri com’erano che bisognava essere «picche e buoni!». Anche il casato scudocrociato, della florida dama del Sorrento, non ebbe difficoltà a presentare le sue insegne e il suo seguito, che era un po’ più nutrito (ma non troppo!) di quello del casato che li aveva preceduti. Anche le truppe del casato dei libertini, non ebbero difficoltà a superare il primo ostacolo, quell’ esercito (perché proprio di un vero e proprio esercito si trattava!) era composto da centinaia di uomini e donne, tutti pronti a immolarsi per messer Dellepalmecheviendalmare, ben attrezzati e convinti che questa volta la novite non avrebbe colpito il loro condottiero. Anche il casato del cavaliere cristiano, detto il Bretone, non ebbe alcuna difficoltà a presentare il proprio raggruppamento di truppe. Quando arrivò il momento in cui a presentare i propri armigeri furono gli esponenti del casato degli aPpieDati, ci fu un lieve intoppo: non tutto il preparativo era così come doveva essere e per sistemare il tutto, fu richiesta la consulenza di un sovrintendente della città dei pagliusi, che, in un baleno, risolse la vicenda. Più complicato apparve il compito per il casato dei Civici, guidati dal messere venuto dalle Calabrie e chiamato il Calabrese. Per lui erano un po’ tante le cose da sistemare, sicché il messere chiese aiuto al casato degli aPpieDati, che non glielo negarono. Ma non bastò! Il giovane cavaliere non aveva fatto i conti con l’esercito del casato dei libertini, che quando cominciò a sentire nell’aria il profumo di poter eliminare dal torneo, uno dei pretendenti al trono… e non “uno” qualsiasi ma “uno” che in passato aveva fatto parte delle sue file, non indugiò e cercò in tutti i modi di impedire che le cose si sistemassero… ne scaturì un trambusto che sembrò Poi dicono che a C’è tanta voglia: un anticipo del torneo! E il trambusto fu tale da chiamare in Ginosa non ci sia 6 candidati causa il responsabile dell’ordine e della sicurezza dei tornei, voglia di fare? un maresciallo veneziano di stanza in quel luogo e, proprio sindaci e quasi il maresciallo veneziano disse che alcune armi del casato del 300 candidati Calabrese erano state depositate dopo la chiusura prevista consiglieri dal regolamento. Ciò, per il giovane cavaliere, decretò la perdita di 16 combattenti! Dopo questa fase abbastanza turbolenta, ebbe inizio il combattimento vero e proprio. Tutti scesero in campo col proprio raggruppamento, certi di conquistare il trono di Occhiocitrullo… alle prime schermaglie, che precedevano lo scontro vero e proprio, in ogni STAD 2016 angolo del paese era appostato qualcuno addetto alla consegna, ai passanti, di piccole pergamene, sulle quali erano incisi i ritratti di giovani e vecchi combattenti… tutti sorridenti. Molti volti non rispondevano perfettamente a quello ritratto… ma poco importava… l’importante era sconfiggere l’avversario! Al resto si sarebbe pensato poi. Morale della favola: a caval donato non si guarda in bocca. 8 cronaca n. 10 - 14 maggio 2016 Notizie Flash Rubrica a cura di Giulio Pinto Elezioni comunali 2016: depositate le liste Ormai siamo in campagna elettorale! Dopo le ultime bagarre sulla legittimità di una lista aggregata al candidato ing. Raffaele Calabrese, avanzata dalla lista che si rifà al candidato dott. Vito De Palma, finalmente sono noti i nomi degli oltre trecento candidati in corsa per sedici posti in Consiglio Comunale. Il centro destra è rappresentato dal dott. Vito De Palma, sindaco uscente, candidato con sei liste, dall’ing. Raffaele Calabrese, con tre liste, dalla d.ssa Florinda Sorrenti con due liste. Il centro sinistra è rappresentato dal dott. Franco Pizzulli, già consigliere comunale, con due liste, dall’avv. Cristiano Inglese, con tre liste e dall’ing.Vito Parisi con una lista. Il 5 giugno, giorno delle votazioni, diventerà come sempre “la domenica politica”, giorno in cui si è tutti più buoni, tutti pronti ad aiutare gli altri, tutti pronti a risolvere tutti i problemi di Ginosa. Ci troveremo di fronte candidati che chiedono il voto, spinti dal senso civico e dalla certezza di possedere le soluzioni giuste; candidati che considerando le elezioni un “ascensore sociale” ambiscono a sedersi in consiglio comunale per diventare “persone importanti che decidono il destino del paese” magari non sapendo cos’è un bilancio comunale, cos’è una determina o addirittura chi è il presidente regionale pugliese; candidati per il quale il voto è un ticket di riconoscenza verso colui che gli ha assegnato un progetto o un posto di lavoro o un palo della luce o una bitumatura stradale; candidati inconsapevoli cioè candidati che si ritrovano in lista involontariamente magari per avere firmato un foglio senza sapere che si trattasse di un inserimento in lista, candidati che forti della lunga presenza nel consiglio comunale, in alcuni casi oltre venticinque anni, sperano nella riconferma per ottenere…..la pensione. Ed i problemi di Ginosa? Parafrasando il 5 maggio di Alessandro Manzoni: “ Ai posteri l’ardua sentenza!” SS580: incidenti stradali: quanta responsabilità è della Provincia! A distanza di quindici anni dall’inaugurazio- ne dell’allargamento della SS580, fortemente voluta dalla popolazione ginosina, offesa per il tributo di sangue versato, con la morte di tanti concittadini, il tema sicurezza stradale ex SS580, attualmente SP EX SS580, torna ad interessare l’opinione pubblica ginosina. Troppi i morti, specialmente giovani morti. La strada, praticamente unico collegamento di Ginosa con la provincia, assolve al ruolo di traffico provinciale, ma anche locale rurale. Tanti i mezzi agricoli che la percorrono e che riversano sul pavimento stradale terriccio fangoso rendendo lo stesso molto pericoloso per quel traffico veicolare che percorre l’arteria a 90 km/h. A questo elemento di pericolosità si aggiunge la mancata pulizia delle cunette alla francese di cui la strada è dotata ma MAI MANUTENUTE dalla Provincia. Dalla inaugurazione nulla è stato fatto: nessuna manutenzione, la vegetazione crescendo rigogliosa impedisce alla pioggia di riversarsi nelle cunette e quindi nei canali di raccolta posti lateralmente alla strada, stagnando in grandi pozzanghere, profonde anche 100 mm. Una causa di qualche incidente di veicoli che pur procedendo a bassa velocità hanno perso il controllo dell’autovettura? Qualcuno pare voglia chiamare la provincia di Taranto per concorso in omicidio colposo! Nel frattempo perché non pulire il pavimento e le cunette della SPEXSS580 ed evitare ulteriori morti giovanili? Strade comunali ridotte ad un colabrodo! Nonostante le continue sollecitazioni dei cittadini, che attraverso le pagine de LA GOCCIA chiedono la riparazione delle innumerevoli buche presenti sulle strade comunali, nulla è stato fatto. In questo numero riportiamo la foto delle buche profonde di via Tuseo. Come in tutte le vicende, c’è sempre il lato positivo della medaglia, in questo caso rappresentato dall’attività legale svolta dagli avvocati in difesa di quei cittadini infortunati per incidenti, peraltro ristorati con una cospicua somma di danaro….pubblico! Forse si sarebbe potuto utilizzare meglio risarcendo le buche? Viale Trieste : cederà ancora il pavimento stradale!! Da molti anni il tratto di viale Trieste a Ginosa Marina, posto sul lato destro, tra la rivendita edile D’Onghia e l’incrocio semaforizzato con via Tufarelle è soggetto a continue riparazioni a causa del continuo cedimento del piano stradale. Si pensava che l’intervento “radicale” appaltato dal Comune e completato lo scorso anno, avesse messo fine a questo problema che rende pericoloso quel tratto di strada frequentato, nel periodo estivo , da migliaia di auto di turisti e residenti. Invece, il difetto si è puntualmente presentato con le prime e rare piogge invernali. Ed allora che fare? Pare che questa volta si sia intervenuto realizzando, lungo il tratto ceduto, un cordoletto di cemento armato(?). Domande dei cittadini a cui non siamo in grado di dare risposta: 1) come mai l’opera di contenimento , se pur modesta, non era stata prevista nel progetto originario? 2) Questi lavori aggiuntivi rappresentano una negligenza dell’impresa e del Comune di Ginosa; 3) Quanto dureranno; 4) a chi sono pertanto imputabili, atteso che la strada era stata collaudata solo qualche mese fa. Via Matrice lavori fermi: Zigrino:” Si va avanti giorno per giorno togliendo qualcosa ed assicurandosi che dopo non succeda niente”! La vicenda, come altre che si sviluppano sul territorio nazionale, per essere narrata avrebbe bisogno di molte pagine e chi sa se un giorno mi decida, ultimo scrittore ginosino, a scrivere un libro a cui ho già dato il titolo :” REGOLARMENTE ABUSIVO storie quotidiane in un paese con la p minuscola”. L’approfondimento del Club per l’UNESCO di Ginosa sulla relazione generale descrittiva del progetto esecutivo dei lavori appaltati evidenziava, da pag.13 a pag.19, da pag. 26 a pag.27 e pag 30 la previsione progettuale esecutiva :1) del riempimento con 700 mc di calcestruzzo di un numero imprecisato di ipogei antropici e di valenza archeologica, la demolizione di edifici; 2) la costruzione di un muro di grandi dimensioni di grandi dimensioni posto su via Burrone con funzione da contrafforte per contenere 3) i rifiuti di inerti per stabilizzare il versante compreso tra via Matrice a la sottostante via Burrone ed il nuovo percorso di via Matrice . Nel rispetto dei valori contenuti nell’acronimo UNESCO il club indirizzava una nota conoscitiva agli Enti preposti alla salvaguardia del paesaggio, del territorio. Il 9 marzo la Soprintendenza ai Beni culturali e del paesaggio di Lecce comunicava al Comune di Ginosa una nota con la quale inibiva , in forma cautelativa, in attesa di sollecito e dovuto ri cronaca scontro, avvalendosi dell’art.28 e dell’art.150 del D.Lgs 42/2004, l’esecuzione di ogni lavoro senza autorizzazione o parere, comunque capace di recare pregiudizio ai beni culturali e beni paesaggistici. Immediata la risposta del RUP , ing Zigrino che precisando che : “ la natura dell’appalto non afferisce alla costruzione, demolizione e/o modifica di alcuna opera” (?? ed anche?) concludeva :” Per quanto sopra esposto, e vista la situazione di emergenza dell’area in questione, si comunica che non si ritiene di dover sospendere le opere appaltate, in quanto le stesse non richiedono autorizzazioni e/o pareri e non recano pregiudizio alcuno a beni culturali e paesaggistici. “ Proseguendo di fatto i lavori. Un siffatto braccio di ferro veniva superato dalla nota della Direzione Generale del MIBAC (Ministero beni artistici -culturali ) con nota prot. 7181 del 1503-2016 del Ministero beni Culturali indirizzata alla Soprintendenza beni Culturali Lecce e per conoscenza al club UNESCO di Ginosa con la quale si chiedeva alla Soprin tendenza di relazionare in merito all’esposto del club dandone notizia al gabinetto del Ministro ed al Club UNESCO di Ginosa. Su richiesta della Direzione Regionale della protezione Civile, veniva convocato per lo scorso 5 aprile un tavolo tecnico, a cui partecipavano le Soprintendenze beni paesaggistici e archeologici, il responsabile provinciale del settore sismico, il comando dei Vigili del Fuoco, l’Autorità di Bacino, il Rup, la impresa appaltatrice, i tecnici, ed il responsabile regionale della protezione civile, ing. Lucia Di Lauro. Al termine veniva redatto un verbale. I rappresentanti comunali non comunicavano alla cittadinanza l’esito dell’incontro, fondamentale per le decine di famiglie che vivevano nel quartiere Matrice, trattate da schiavi che non hanno diritto a nulla. Una delusione questa amministrazione commissa riale priva di compassione e di un addetto stampa. Abbiamo appreso i contenuti del tavolo tecnico da una intervista rilasciata sul Quotidiano di Taranto dall’ing. Lucia Di Lauro. “ Una situazione molto complessa per la quale la popolazione dovrà pazientare” Sono le sue esatte parole. Il tavolo tecnico è stato coordinato dall’ing Di Lauro che ha invitato tutti gli enti ritenuti competenti ad esprimere pareri ed opinioni sulle attività svolte dal comune (ndr attività podromica a qualsiasi attività edilizia; il parere agli enti preposti alla tutela si chiede preliminarmente non durante l’esecuzione die lavori!!): dall’incontro non è emerso alcunchè ( ndr : strano se si pensa che si è nella fase operativa supportata da un progetto esecutivo) per cui l’ing Di Lauro ha deciso di rinviare ogni decisione, in attesa della redazione di un piano operativo proposto dal Rup Zigrino, e di “ una ipotesi di completamento dei lavori che al momento non è stata definita”. Anche perché secondo la stessa ing. Di Lauro “sussistono dei pericoli anche per gli stessi operatori”. Al momento quindi “le cavità non sono state riempite, ma solo rilevate.” Il prossimo incontro “che non avverrà a breve, ci sarà solo quando il Comune sottoporrà a noi Protezione Civile , alle Soprintendenze, all’Autorità di Bacino una ipotesi di completamento dell’intervento.” Una riposta che sembra contenere una implicita ma chiara bocciatura del tipo di intervento migliorativo, proposto, dell’inadeguatezza del progetto esecutivo e soprattutto dell’in competenza di coloro che hanno approvato un progetto esecutivo, a cui la protezione civile impone venga sostituito un piano operativo di completamento dell’intervento. Per il momento, precisa il responsabile della Protezione Civile,”anche spostare una pietra diventa pericoloso, lo posso assicurare!!!”Anche da parte comunale si confermano le difficoltà di esecuzione: “il quadro fessurativo è veramente serio – afferma il Rup Zigrino – è attiene anche a proprietà private ( ndr :???) Per questo se bisognerà demolire qualcosa o fare altro, abbiamo chiesto di concordarlo con soprintendenza e decidere caso per caso. L’ipotesi futura quindi dovrà stabilire per le cavità rilevate dove puntellare e dove riempire ( ndr : ancora??). Quindi si è molto lontani dall’avere stabilizzato il versante ma il tutto è sotto controllo. Di certo si è trovata almeno una situazione diversa da quelle previste dal n. 10 - 14 maggio 2016 9 progetto esecutivo che deve essere valutato attentamente. “ Conclude Zigrino:” Si va avanti giorno per giorno togliendo qualcosa ed assicurandosi che dopo non succeda niente”. In sintesi il progetto esecutivo è inadeguato alla situazione dei luoghi ed è sostituito da un piano operativo a cura del RUP ma valutato dalla Protezione civile con il conforto degli altri Enti. Verrà annullata la gara? Come si proseguirà? Risposte che nei prossimi mesi potrà dare il responsabile della Protezione Civile dopo avere ricevuto il piano operativo di intervento preparato dall’ing. Zigrino. Intanto comunque gli ipogei non si riempiono, il muro alto tre metri non si realizza, la scarpata tra via Matrice e via Burrone non verrà riempita di macerie e non ci sarà un nuovo percorso di via Matrice! segue da pag. 6 In qualità di vicepreside, in un’occasione, mi lamentai con lei di un collega. Lei mi rispose che anche quel collega era utile alla scuola, e mi spiegò il perché. Una delle qualità che più apprezzavo in Maria Giannini era proprio la sua capacità di individuare in ognuno di noi i punti di forza, le capacità, le attitudini, per cui riusciva a trarre il meglio da tutto il personale della scuola. Tutti ci sentivamo gratificati e in noi cresceva l’autostima. E naturalmente la Preside voleva che noi insegnanti ci comportassimo allo stesso modo con i nostri alunni. L’ultimo giorno di scuola di Maria Giannini fu un sabato , non ricordo bene se di fine Gennaio o di inizio Febbraio, del 2003. Si era appena conclusa una settimana molto impegnativa per la Preside, a causa degli scrutini del primo Quadrimestre. A mezzogiorno mi chiese di accompagnarla a casa; durante il tragitto mi disse che era soddisfatta del lavoro svolto, pur essendo molto stanca e affaticata. Ci congedammo dandoci appuntamento al lunedì successivo. A scuola non tornò più. Maria Giannini era una persona allegra, amava la vita e aveva uno spiccato senso dell’ umorismo, per cui voglio concludere l’articolo con un bellissimo ricordo: negli anni Novanta lei, molto attenta alle novità in fatto di didattica, di sperimentazione etc… ci fece conoscere il “Metodo Feuerstein”.Apro una parentesi sul suddetto metodo. La finalità del Metodo Feuerstein si può riassumere in due parole: “imparare ad imparare. Cito alcuni obiettivi specifici: Eliminare negli allievi il procedimento per tentativi ed errori; Imparare a pianificare il lavoro e a procedere in maniera sistematica; Divenire consapevoli dei processi mentali che si mettono in atto per risolvere un problema. Io ho sperimentato per anni il Metodo presso la Scuola Media G. Carducci e da due anni lo sto sperimentando presso l’”Università della Terza Età” di Ginosa Marina. Devo confessare che è un piacere vedere la passione con la quale i miei allievi, alcuni ultraottantenni, si cimentano con gli strumenti Feuerstein. La Preside si adoperò molto affinchè, a livello provinciale, ci fosse un corso di aggiornamento sul metodo Feuerstein. Il corso fu organizzato nella forma residenziale e si tenne a Martina Franca, presso l’Hotel San Michele. Fu un corso diviso in più fasi, a cui partecipò la maggior parte delle scuole della provincia. La direttrice del corso fu naturalmente Maria Giannini. Fu in quella occasione che mi resi conto del prestigio, della stima, dell’affetto di cui la nostra Preside godeva in tutta la provincia. L’ultima sera del corso, dopo cena, eravamo tutti a conversare in una grande sala quando alcuni colleghi fecero sedere la direttrice del corso su una grande sedia , la sollevarono sulle loro spalle e la portarono in giro per la sala. Tutti noi, entusiasti, applaudivamo mentre lei dall’alto, sorridendo, ci dava la sua benedizione! Prof. Agostino Sabato 10 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 Vito Parisi, è il ‘Nuovo Inizio’ dei 5Stelle “Se mi sento pronto per fare il sindaco? Sì…”. E ancora: “Trasparenza, onestà, competenza: tre pilastri indispensabili per amministrare la pubblica amministrazione. Ginosa, è un territorio da cambiare; finora, la politica è stata funzionale solo alla costruzione del consenso”. La promessa: “Istituiremo il ‘Patto di città campagna’ e la ‘Consulta dei Giovani’; inoltre, (ri)pianificheremo il territorio con approccio sempre più sostenibile e daremo corso al ‘Piano delle Coste’”. Poi, “…diciamo basta alla povertà e al non dare valore alle potenzialità dei nostri concittadini”. -Con la candidatura a sindaco di Vito Parisi, il Movimento 5Stelle propone una leadership creativa. Parisi ha 29 anni, già ingegnere edile e laureando in architettura, presso l’Università di Parma. Il suo motto di vita lo trae dalla dichiarazione universale della Carta della Terra: “Un nuovo inizio”. Dando anche spiritualità al concetto richiamando, nella sostanza, l’Enciclica ‘Laudato sì’ di Papa Francesco. “Abbiamo urgente bisogno di una diversa visione dei valori fondamentali etici della nostra comunità. Deve emergere la consapevolezza di poter incidere sul cambiamento con azioni quotidiane svolte con trasparenza, onestà e competenza. Tre pilastri indispensabili per governare la pubblica amministrazione. Finora, purtroppo, la politica è stata utilizzata a discapito delle esigenze del territorio. Posso garantire –argomenta l’ingegnere Parisi- che ce la metteremo tutta per coinvolgere i cittadini alla partecipazione attiva. Il tempo della delega è finito! La politica, a Ginosa, deve ritornare ad essere un servizio a disposizione della collettività. E’ un territorio da cambiare, prima che sia troppo tardi. Partecipiamo insieme ad un ‘nuovo inizio’”. La cornice di riferimento che permetterà ai 5Stelle di inquadrare le dinamiche economico-sociali, è un programma col quale intende fornire spunti agli operatori locali anche per capitalizzare meglio le risorse storico-culturali, paesaggistiche e ambientali che caratterizzano il territorio. Il sostegno allo sviluppo economico e alla crescita occupazionale passa, essenzialmente, da tre settori: agricoltura, edilizia, turismo. “Sono risorse complementari tra loro, che disegnano uno scenario di sviluppo sostenibile. Con il ‘Patto di città campagna’, incentiveremo l’acquisto solidale e porremo l’esclusività del marchio sulla produzione locale. Poi, è ora di smetterla di blaterare con loghi sul turismo: siamo il territorio più amato e apprezzato dagli stranieri, ma la loro presenza incide poco o nulla sull’economia. Così come richiede una motivazione strategica la pianificazione del territorio. La definiremo con il ‘Piano delle Coste’ e con strumenti urbanistici di supporto a quella generale. Che perseguiremo con obiettivi di tutela e fruizione, riqualificazione/ristrutturazione. Per esempio, degli immobili pubblici e privati, dell’efficienza energetica e del sistema di mobilità, del potenziamento della raccolta differenziata, valorizzando il rifiuto organico e il riciclo”. La percezione sullo stato dell’arte viene fatta da Parisi con locuzioni precise e senza neologismi: “Negli ultimi anni –spiega- ginosini e marinesi sono stati traditi più volte da una politica industriale di rapina, che ha visto la realizzazione di stabilimenti attraverso fondi pubblici per trasferirli, successivamente, con le stesse modalità all’estero, sbattendo fuori produzione centinaia di lavoratori. E’ stato un errore. Un fallimento. Una scelta ‘industriale’ funzionale solo alla costruzione del consenso. Tutto questo ha danneggiato le piccole imprese, che ne caratterizzano il nostro tessuto economico. Da una visura camerale, si rileva che il 30 per cento è di natura agricola. Un settore che la ‘governance’ non l’ha mai inquadrato nella sua qualità, nella stretta relazione di filiera economico-occupazionale e di rafforzamento del turismo. Attualmente, Ginosa sembra un Comune depresso. Incupito. Invece di contrastare con idee e programmi innovativi il crollo del benessere, dell’accrescimento del disagio e della marginalità, si è quasi contenti a stare fermi. A non fare nulla. Oppure, si preferisce emigrare. Fenomeno, quest’ultimo, che abbraccia tutte le età anagrafiche e di ambo i sessi. Noi, diciamo basta a questo depauperamento delle potenzialità dei nostri concittadini e solleciteremo attualità loro cooperazione e associazionismo quale coscienza di luogo e auto sostenibilità. Diciamo basta anche alla povertà di tanti individui e famiglie, la cui situazione di indigenza non consente neanche cure mediche. Lo affermiamo come imperativo etico-sociale e Speranza per un nuovo inizio. Che non può ignorare l’uguaglianza dei generi e le pari opportunità. Cambiamo Ginosa! Cambiamo anche la mentalità ristretta tutta paesana, di campanile sulle prestazioni sanitarie. Bisogna essere certamente sentinelle affinchè non siano lesi diritti, ma necessita farlo con unità d’intenti con altri Comuni del versante occidentale jonico. L’obiettivo primario deve essere la rivendicazione di una sanità territoriale che funzioni e che non abbia liste d’attesa”. L’esortazione ai giovani: “Costruiamo insieme uno scenario di risveglio dell’amore e la gioia dell’appartenenza alla nostra terra. Se verremo eletti a governare il Comune, la prima cosa che faremo sarà l’istituzione della ‘Consulta’. Lo faremo affinchè i giovani dai 16 ai 23 anni non si sentano più estranei alla vita pubblica, che non vi sia più preclusione nei loro confronti. E’ bene ribadire che il presidente della Consulta potrà partecipare ai Consigli comunali ed avrà diritto di parola. Mettiamocela bene in mente: i giovani possono far cambiare qualunque percorso negativo. Possono incidere sul cambiamento: è sufficiente creare le opportunità e crederci. Se mi sento pronto per fare il sindaco? Sì, soprattutto perché sono sorretto da una squadra di persone e attivisti con alta preparazione tecnico-culturale e accademica”. Canta Storie. foto Erasmo Mazzone n. 10 - 14 maggio 2016 11 Presentata alla presenza di una folla giovanile la candidatura del sindaco pentastellato Marco Galante: “Vito Parisi è leader di un programma e non di un movimento” Lo slogan : “Partecipiamo ad un nuovo inizio, si al cambiamento. Noi ci siamo!!” di Giulio Pinto Coreografia di giovani, per lo più trentenni, ad accogliere con un fragoroso battimani la presentazione di Vito Parisi, primo candidato del M5S all’elezione di sindaco di Ginosa. Un candidato giovane che gli iscritti al meetup locale, figli della tecnologia web, hanno eletto, utilizzando i canali telematici di internet, facebook, twitter, senza condizionamenti, forti del loro convincimento di potere dire la loro e portare un contributo ”pulito” per il cambiamento di una politica e di una classe politica ispirata solo dal danaro e non dall’essere umano. L’incontro di presentazione è avvenuto nella sede locale del Movimentocinquestelle ed è stato preceduto dall’intervento del consigliere regionale pentastellato, Marco Galante. Questi ha illustrato il criterio con cui è stata composta la lista; “Molte sono le aspettative intorno alla lista - ha esordito Galante – e la conferma della indicazione locale da parte dello staff nazionale penta stellato è stata resa nota solo ora. Innanzitutto una sola lista di sedici candidati e non tante liste affiancate, composte, a suo dire, solo per fare numero e la individuazione di candidati che abbiano metabolizzato cosa sta succedendo nella nostra società. Altre caratteristiche : fedina penale pulita, due mandati.” Galante ha quindi sottolineato: “ciò che differenzia il movimento dagli altri gruppi politici è l’obiettivo: al centro della nostra azione politica ci saranno solo i cittadini. Aggrediremo la povertà attivando tutti i canali, per sviluppare iniziative lavorative, dove al cittadino vengano offerte condizioni di lavoro in cui egli sia protagonista delle scelte, senza delega a nessuno e sviluppando un ruolo sinergico con la istituzione regionale da me rappresentata, quale consigliere regionale.” Al termine Galante ha fatto un passaggio sui problemi territoriali di Ginosa : l’Aseco, la Vianini, l’alto numero di tumori e la ricerca delle cause, precisando che il candidato sindaco Vito Parisi è leader di un programma e non di un movimento. A conclusione dell’applauso ha esordito Vito Parisi. Volto nuovo della politica locale, particolarmente emozionato, Parisi ha esordito precisando che :” il fenomeno grillino è iniziato a Ginosa da un po’ , una sorta di rivoluzione culturale, posta in essere da un gruppo di giovani di cui faccio parte che ha voglia di cambiare; sentiamo la responsabilità politica del cambiamento. Ci affacciamo nuovi in un quadro politico dove alcuni rappresentanti siedono in seno al consiglio comunale da oltre venti anni; noi non ci siamo mai stati; gli altri parlano dei rifiuti e nascondono la polvere sotto il tappeto dimenticando la dilagante povertà nei ceti meno abbienti, l’esodo dei giovani che non trovando lavoro emigrano da un territorio che non offre più nulla. Noi non vogliamo alcuna delega dai cittadini ma essere portavoci dei loro bisogni: Nei giorni scorsi abbiamo distribuito un questionario per costruire con i cittadini il percorso amministrativo. “ Parisi ha quindi sintetizzato il programma che sarà presentato nel corso della campagna elettorale: “Dieci punti focalizzati sulla salvaguardia del cittadino, regole certe, trasparenza e partecipazione, avvio urbanistico del territorio con la previsione di piste ciclabili che incentivino una mobilità senza uso di combustibili fossili. Se il territorio funziona ed esprime le sue immense caratteristiche la gente rimane e non emigra.!!” Parisi ha concluso presentando lo slogan del movimento: “Partecipiamo ad un nuovo inizio, sì al cambiamento. Noi ci siamo!!” Una standing ovation ha salutato la chiusura della intervento del candidato pentastellato; sono seguite alcune domande dai giornalisti presenti in sala. Chi è Vito Parisi? “Ho ventinove anni, posseggo una laurea triennale in ingegneria e sono laureando in architettura. Attualmente collaboro con il consigliere Galante ma il mio desiderio è esercitare la libera professione, quindi il mio impegno politico è a tempo.” L’abbondanza di liste lascia prefigurare una elezione al ballottaggio; è noto che i grillini si muovono da soli, vi alleerete in caso di ballottaggio? “Non facciamo previsioni, essendo solo portavoci degli elettori, saranno loro ad indicare i comportamenti da adottare.” foto Erasmo Mazzone 12 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 13 Al via la campagna elettorale con 6 candidati sindaci e 280 candidati al Consiglio comunale Pizzulli: «Vogliamo ridare dignità alla persona» Calabrese: «Non faremo ricorso» De Palma: «Il nostro impegno per la città» Inglese: «Ridare serenità alla nostra comunità» Da sabato 7 maggio, con la deposizione delle liste dei candidati, si è aperta ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 5 giugno prossimo. Infatti a poche ore dalla presentazione delle liste il primo a presentarsi al pubblico, è stato il candidato sindaco del Pd e di una lista civica, il dottor Franco Pizzulli, con un pubblico comizio. Successivamente il M5S ha presentato i suoi candidati a Marina di Ginosa e lo stesso ha fatto il dottor Pizzulli. Nella giornata di martedì, anche le coalizioni guidate da Vito De Palma e Cristiano Inglese hanno presentato programma e candidati. Ma proseguiamo con ordine. Sabato sera (diciamo a freddo), Franco Pizzulli ha presentato, in piazza, il suo programma e i candidati al consiglio comunali, che lo sostengono. Nel corso della serata hanno parlato Il segretario del Pd ginosino Antonello Zicari, il capolista della lista “Guardiamo lontano”, Giovanni Materano, il capolista della lista del Pd, Paolo Costantino. Tutti gli oratori hanno espresso la volontà di evitare polemiche e di guardare al futu- ro facendo tesoro delle cose positive del passato e cambiando radicalmente i comportamenti e le “usanze”, che hanno portato il nostro comune a vivere una situazione molto difficile qual è quella attuale. Franco Pizzulli, nel suo intervento ha dato alcuni accenni a quella che sarà l’azione di governo in caso di vittoria. «Noi vogliamo ridare dignità alla persona e metterla al centro della nostra azione politica.» Tutti gli interventi si sono caratterizzati per la pacatezza e l’assenza di toni forti, nessuna polemica con gli avversari e unico obiettivo, quello di dare alla nostra comunità la possibilità di risalire la china sia sul piano culturale sia sul piano economico e dei servizi. Nella serata di domenica, a Marina di Ginosa, il M5S ha presentato i suoi candidati con l’intervento di ciascuno di loro in cui hanno spiegato le ragioni della loro scelta. Contemporaneamente, a Marina di Ginosa, Franco Pizzulli inaugurava la sede sede elettorale. Lunedì sera, 9 maggio presso il Comitato elettorale di via Matteotti, il candidato sindaco Raffaelle Calabrese ha tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale ha spiegato quale sarebbe stata la risposta alla ricusazione di una sua lista, da parte della Commissione preposta. «La nostra coalizione – ha detto Calabrese – ha subito una ingiustizia enorme. La nostra documentazione è stata consegnata alle 11,33, con anticipo sui tempi. Purtroppo, nell’area dove si consegnavano i documenti vi era una presenza di sostenitori delle liste di centro destra, che hanno innescato una bagarre e alla fine è dovuto intervenire il maresciallo della Pm Giovanni Venezia, che ha redatto un verbale che ha innescato poi l’esclusione della nostra lista. Pur amareggiati per il grave danno subito, non intendiamo alimentare polemiche, perché vogliamo che questa campagna elettorale si svolga nella massima serenità e partecipa zione. Per questa ragione non presenteremo alcun ricorso e lavoreremo solo per permettere alla nostra città di avere un Sindaco e un Consiglio comunale all’altezza della difficile situazione, che è la conseguenza di chi ha amministrato con arroganza e prepotenza. La stessa arroganza e prepotenza manifestatasi sabato mattina.» Nella giornata di martedì 10 maggio, ci sono state le presentazioni delle liste e dei programmi dei candidati sindaci Vito De Palma e Cristiano Inglese. Un teatro Alcanices straripante, un clima da stadio, hanno accolto l’arrivo del candidato sindaco Vito De Palma che ha incassato gli applausi ed ha presentato i delegati delle liste che sostengono la sua candidatura. De Palma ha voluto salutare in primo luogo i Miroglini per la loro presenza a sostegno della sua candidatura e ha detto che «Ho l’obbligo di rendere conto di quanto realizzato in quattro anni di gestione amministrativa. Purtroppo, il comportamento irresponsabile di alcuni ha determinato l’interruzione di questa straordinaria esperienza. Ma noi abbiamo dimostrato di amare Ginosa e Marina di Ginosa e fin dal mese di luglio dello scorso anno abbiamo presentato la nostra coalizione e la mia proposta di candidatura a sindaco, lo abbiamo fatto perché la città ci chiedeva di farlo.» Successivamente, De Palma, con l’apporto di altri componenti la coalizione ha presentato il suo programma che è molto ricco e dettagliato. Quasi in contemporanea, presso la cantina Spinola, in via Bacco, nel cuore del centro storico ginosino, l’avvocato Cristiano Inglese ha presentato il programma e le liste dei candidati. Anche per Inglese vi è stata una grande partecipazione di pubblico anche se il clima era meno “festaiolo”. «Non ho poesie o brani di prosa da recitare – ha esordito Inglese – sono qui per illustrare le ragioni e le motivazioni che ci hanno indotto a candidarci.» Inglese ha ripercorso le diverse fasi che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale e alla caduta dell’amministrazione De Palma. «Vogliamo restituire certezza e serenità alla nostra comunità. Lo vogliamo fare in considerazione delle tante emergenze che si vivono.» Inglese ha spiegato perché ha parlato al plurale di “emergenze” e il suo riferimento era alle emergenze dovute a calamità naturali quali le alluvioni di Marina di Ginosa, e di Ginosa, il crollo di via Matrice e le “emergenze” determinate dalla «sciatta e pessima gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione di centro destra.» Inglese ha elencato quali sono i settori nei quali maggiormente si è dimostrata l’inadeguatezza della Giunta de Palma: «Gestione dei raccolta dei rifiuti, pubblica illuminazione, gestione dei servizi.» Successivamente, Inglese ha presentato le 4 liste che lo sostengono soffermandosi sulla lista civica che vede la presenza di ex consiglieri comunali. Non vi sono stati riferimenti polemici e poi ha risposto ad alcune domande che i giornalisti e il pubblico presente gli hanno rivolto. Ovviamente, la campagna elettorale è solo agli inizi e i toni sono ancora soft. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, quando il clima sicuramente subirà delle impennate. Non dimentichiamo che ci sono 280 candidati al Consiglio comunale e 6 candidati sindaci! Stefano Giove foto Erasmo Mazzone 14 n. 10 - 14 maggio 2016 “ DONAZIONE E RESPONSABILITA’ ” Il 28 dicembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del 2 Novembre 2015 sulle nuove “Disponibilità relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”. Frutto di oltre 3 anni di lavoro tra istituzioni, società scientifiche e volontariato del sangue. Sul tema, il 16 Gennaio si è tenuto a Bologna, un convegno di approfondimento organizzato da Avis, nell’introdurre la nuova norma, il Presidente di Avis, Vincenzo Saturni ha spiegato che è << un ulteriore tassello per allinearci alle indicazioni internazionali in tema di qualità e sicurezza sul triplice versante del paziente, del donatore e della donazione. Tra gli aspetti del decreto occorre sottolineare che le informazioni pre-donazione e il questionario anamnestico sono diventati molto corposi. Non si tratta di eccessiva burocrazia, quanto piuttosto di far capire, da un lato il ruolo dell’associazione per la promozione di comportamenti positivi e dall’altro lato di avere un donatore responsabile e consapevole >>. Il Decreto si compone di 12 allegati tecnici e richiama l’importantissimo ruolo delle associazioni di volontariato, le quali mettono a disposizioni dei donatori e delle donatrici di sangue e di emocomponenti, materiale informativo accurato e adeguatamente comprensibile ai fini della sensibilizzazione e informazione sul valore della donazione volontaria, non remunerata, consapevole e periodica. Tra glia spetti salienti è da considerare il questionario anamnestico che è stato adottato senza modifiche su tutto il territorio nazionale, al fine di garantire la raccolta di informazioni cliniche ed epidemiologiche in modo standardizzato, nonché di consentire ai donatori la comprensione inequivocabile dei quesiti posti per ottenere un elevato grado di veridicità ed esaustività delle risposte. A raccogliere i dati del questionario è il medico responsabile della selezioni. Molte e particolareggiate sono le domande che compongono il questionario: 10 riguardano lo stato di salute attuale del donatore, 20 l’esposizione al rischio di malattie sessualmente trasmissibile, 6 i soggiorni all’estero. L’allegato che analizza i requisiti fisici del donatore, riferisce il peso corporeo non inferiore ai 50 Kg e l’età per donare deve essere compresa fra i 18 e i 65 anni, è consentita la donazione di sangue intero da parte dei donatori periodici di età superiore ai 65 anni fino a 70 previa valutazione clinica da parte del medico di base completo di ECG. Il presidente nazionale Vincenzo Saturni ribadisce il concetto di base: << l’esigenza di mantenere la massima qualità e sicurezza del sistema trasfusionale poiché noi abbiamo delle eccellenze in quanto l’84% dei donatori è periodico e associato e secondo noi, sono persone serie, consapevoli e che sanno cosa implica la loro donazione. Se il questionario anamnestico è esplicito, c’è un motivo. I donatori sono persone responsabili e se hanno scelto di essere donatori ci sono ragioni profonde. L’anamnesi e la selezione iniziale sono un punto essenziale. Se abbiamo paura dei questionari lunghi e complessi, noi abbiamo il dovere di spiegarlo. E’ una cosa seria e delicata che non si fa a caso. Noi, come Avis, siamo i mediatori e richiedere qualche minuto di attenzione in più per il questionario anamnestico è nell’interesse di tutti. Non è burocrazia aggiunta, ma un punto importante del percorso, di un percorso virtuoso ed elevato, dove il donatore è responsabilizzato rispetto ai passi che deve compiere>>. Questionari più dettagliati, donatori più responsabili!! Prossimo appuntamento con l’Avis per donare Mercoledì 18 Maggio pomeriggio , pv dalle ore 16 alle 20 presso il Poliambulatorio di Ginosa. Per tutti coloro che vogliono donare, sarà rispettato l’ordine e sarà agevolato chi dona per la prima volta. Inoltre è stata organizzata la GITA SOCIALE AVIS in Calabria: Pizzo-Calabro e Paola, per DOMENICA 29 MAGGIO pv. Affrettatevi a prenotare! Per ulteriori dubbi o richieste venite a trovarci presso la nostra sede. – AVIS COMUNALE GINOSA Via Poggio n°1 Ginosa (Ta) – Tel. 099/824.4486 E-mail : [email protected] – Pagina Facebook : “Avis Città di Ginosa” – Sito internet : avisginosa.weebly.com Marisa Tocci Avis Comunale Ginosa attualità attualità attualità n. 10 - 14 maggio 2016 Noi e il Fisco Maxi-garanzia per i mutui bancari Il decreto legge 3-5-2016 n. 59 introduce un nuovo istituto di garanzia per gli istituti finanziari relativamente ai mutui contratti dagli imprenditori. La nuova norma prevede che il contratto di finanziamento tra l’imprenditore e la banca o altro sitituto abilitato può essere garantito dal trasferimento, in favore della banca o altro istituto abilitato, della proprietà dell’immobile o di altro diritto reale, in caso di mancato pagamento delle rate del mutuo concesso. Quindi in caso di inadempienza da parte dell’imprenditore l’immobile viene trasferito all’istituto finanziatore che lo può vendere direttamente superando così la procedura esecutiva giudiziale. Il ricavato della vendita andrà ad estinguere il credito vantato dall’istituto finanziatore che, prima della vendita forzata e indipendentemente dalla stessa, provvede a versare al mutuatario inadempiente la differenza tra il valore di stima dell’immobile risultante da perizia giurata di perito nominato dal tribunale e l’importo del debito. L’inadempienza matura nei seguenti casi: - Se l’ammortamento è a rate mensili l’inadempienza scatta quando si verifica il mancato pagamento protratto per oltre sei mesi dalla scadenza di almeno tre rate, anche non consecutive; - Se l’ammortamento è a rate di durata superiore a quella mensile, l’inadempienza scatta con il mancato pagamento anche di una sola rata; - Se la restituzione del finanziamento non è rateale, ovvero se è prevista l’unica soluzione (finanziamento bullet), l’inadempienza scatta con il ritardo nel pagamento di oltre sei mesi rispetto alla data prevista nel contratto. Sono esclusi dalla nuova norma gli immobili dati in garanzia dall’imprenditore che costituiscono abitazione principale dello stesso o del datore di ipoteca, del suo coniuge e dei suoi parenti e affini entro il terzo grado. La nuova norma può essere applicata anche ai mutui in corso purchè la nuova modalità di garanzia venga formalizzata mediante atto notarile. L’obiettivo della nuova norma è quello di evitare le tempistiche proprie delle procedure esecutive, alleggerendo così il peso dei crediti deteriorati. Dott. Mario D’Alconzo Responsabile Sanitario Dott. Francesco Ambrosi Direttore Sanitario: Dott. Francesco Ambrosi 15 15 16 n. 10 - 14 maggio 2016 n. 10 - 14 maggio 2016 17 “Vestiamoci d’arte”: una bella idea L’evento “Vestiamoci d’arte” è nato da una idea dell’artista Rossana Salvino che ha esposto il proprio progetto ai fratelli Castellano, titolari del nogezio “Castellano abbigliamenti”. È notoria la grande disponibilità a trasformare la propria vetrina in un “sito” culturale da parte dei frateli Castellano, che nel corso di questi anni sono stati in grado di imposare eventi veramente interessanti e che fanno di loro due grandi protagonisti della promozione culturale che è la “materia prima” per la crescita del nostro territorio, L’idea dell’artista è stata appunto quella di far emergere la sua passione, la sua vitalità, e le sue emozioni alla gente, attraverso una vetrina, per trasmettere a tutti il messaggio di quanto sia importante l’arte nel nostro paese, inserendola in questo caso, in un contesto che abbraccia il campo dell’abbigliamento. Oltre all’allestimento accurato ed originale delle vetrine, durante le serate del 22 e 23 aprile, l’artista si è esibita in modo spontaneo, facendo esplodere le sue emozioni attraverso vibranti tocchi di colore, realizzando tre dipinti tra cui: due volti, e il famoso ulivo “albero pensante” di Ginosa. È stato emozionante vedere i partecipanti, incuriositi dall’esposizione. L’evento ha riscontrato un favorevole successo, e ancora una volta i fratelli Castellano hanno voluto utilizzare la centralità strategica del loro punto vendita come vetrina di un evento culturale, dove in tante occasioni hanno dimostrato di avere sensibilità artistica. Ginosa ha bisogno di queste sollecitazioni culturali e crediamo sia necessario che l›esempio dei fratelli Castellano possa essere emulato da altri commercianti. Non possiamo sempre lamentarci che “a Ginosa non si fa niente” Savio Sergio 18 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 attualità Al via il progetto “Sinfonia di Sapori” Intervista a Emiliano Costantino che utilizzano nuovi brevetti: cottura a bassa pressione e a bassa temperatura ed abbattimento con attrezzature innovative per conservare i poteri nutrizionali, mantenere le qualità organolettiche, la fragranza e la freschezza degli alimenti e ottimizzare i processi produttivi per garantire la qualità ed il piacere dell’alimentazione italiana. Il perfetto equilibrio nelle vendite di prodotti della caffetteria, gelateria, cioccolateria, pasticceria, estratti di Nelle scorse settimane ha preso il via la promozione di un nuovo progetto imprenditoriae: “Sinfonia dei Sapori” ideato e promosso da Emiliano Costantino. Al noto imprenditore ginosino abbiamo rivolto alcune domande per conoscere nel dettaglio questo progetto. Che cosa è Sinfonia di Sapori? «Sinfonia di Sapori è un progetto ideato da me, Emiliano Costantino, nasce dall’analisi dei settori merceologici che hanno un trend positivo: “alimentazione, ambiente e salute”; questi settori avranno continuativamente nel tempo un ruolo preminente nella cultura italiana, ma soprattutto del Mezzogiorno, territorio vocato per le sue condizioni climatiche all’agricoltura, all’allevamento e al turismo. In estrema sintesi il progetto Sinfonia di Sapori si propone di creare nel settore agro-eno-gastronomico un network di locali nel centro-nord Italia, ma soprattutto all’estero, a filiera diretta, per l’asporto, la somministrazione e la consegna a domicilio di slow-fast-food, senza personale specializzato con prodotti di eccellenza italiani, in particolare del Mezzogiorno d’Italia e specificatamente pugliesi e lucani (area Murgiana), con grande enfatizzazione e presenza di prodotti rivolti alla salute (biologico, senza zucchero, senza sale, senza glutine, senza lattosio, vegetariani, vegani). I prodotti verranno realizzati e conservati con tecnologie innovative verdura, panineria, gastronomia, rosticceria, formaggi e latticini, focacceria, panetteria, salumeria, braceria, friggitoria, enoteca, birreria, fa si che i locali non siano solo dei snack bar e non siano propriamente dei ristoranti. La “filosofia” ideativa, volutamente tradizionale, unita ad un’immagine moderna, attraente e coinvolgente, e alla gestione efficiente ed innovativa, definiscono/identificano un posizionamento unico nel mercato attuale della ristorazione commerciale mondiale.» Chi è Emiliano Costantino? «Io sono nato e cresciuto a Ginosa, ho avuto la fortuna di essere figlio di imprenditori, fin da bambino ho sempre respirato l’aria di business. Ho maturato esperienze formative e lavorative all’estero permetten- domi di aprire la mia mente a 360°, mi sono specializzato nel marketing, nella creazione e gestione di reti vendita e nel franchising.» Perché il progetto Sinfonia di Sapori? «Il Mezzogiorno d’Italia è stato dai tempi antichi crocevia di popoli diversi: fenici, messapi, greci, romani, bizantini, saraceni, normanni, angioini, aragonesi, borboni si sono avvicendati sul territorio lasciando storia, usi e costumi ma si sono fusi sviluppando una civiltà raffinata e tecnologicamente avanzata. Il patrimonio artistico, architettonico, religioso, giuridico, istituzionale, scientifico, linguistico ed eno-gastronomico, del Mezzogiorno sviluppando il senso dell’accoglienza, della tolleranza e dell’integrazione. La cultura poliedrica ha permesso la conoscenza ed ha sviluppato la coscienza per un alimentazione sana e genuina: “La dieta Mediterranea” ora patrimonio dell’umanità. Il progetto Sinfonia di Sapori ha lo scopo di divulgare nel mondo la nostra cultura attraverso lo slow-fast-food e l’offerta turistica, e promuovere l’integrazione fra i popoli. Pone alla sua base il valore aggiunto di una vocazione imprenditoriale che mette al centro dell’arena l’essere umano, l’interscambio culturale, l’ospitalità ed il piacere del convivio.» Entro il mese di luglio 2016 verrà costituita la società SAPORI & SALUTE S.p.A. società che gestirà il network Sinfonia di Sapori. Emiliano Costantino oltre creare una “ideas bank” e a delineare l’impianto strutturale di questo innovativo progetto imprenditoriale, tracciandone i principi filosofici, strategici ed operativi, il marketing e il business plan del network Sinfonia di Sapori e della società SAPORI & SALUTE S.p.A., ha altresì assolto il compito di creare un supporto didattico per la tecnica gestionale, fornendo alcune linee guida e vari esempi di “best practice”. Tutti i componenti del “meccanismo” si intrecciano e concorrono al risultato finale. La passione, la qualità e la professionalità sono principi importantissimi in tutti i settori produttivi, soprattutto nel campo dell’alimentazione e della salute, ed è proprio su questi valori si fonda il progetto del network Sinfonia di Sapori della società SAPORI & SALUTE S.p.A..» Chi sono i destinatari? «Il Mezzogiorno d’Italia è noto come territorio di ottimi produttori di eccellenze nel settore agro-eno-gastronomico (cereali, pane, pasta, olio, vino, latte, latticini, carne, ecc.), però non sempre la capacità produttiva si coniuga con la capacità distributiva. Spesso questi ottimi produttori non hanno conoscenza, o conoscono poco e male il marketing, la comunicazione, il sistema di accorciare la filiera ed ottimizzare i guadagni, divenendo socio fornitore del network, beneficiare oltre che dell’utile produttivo anche della partecipazione all’utile commerciale. È noto inoltre nel Mezzogiorno d’Italia anche l’alto tasso di disoccupazione giovanile nel nostro territorio. Il progetto Sinfonia di Sapori si rivolge prevalentemente a queste due categorie di attori: i produttori e i giovani, ai giovani si rivolve tre volte: una volta direttamente offrendo loro una opportunità di lavoro se sono disponibili a trasferirsi nel centro nord Italia e/o all’estero e a divenire soci lavoratori; una seconda volta inseminandogli una mentalità imprenditoriale affinché dopo un periodo di formazione ed esperienza gestionale nei punti vendita del network possano aprire un loro proprio locale in affiliazione franchising; una terza volta indirettamente perché incrementando le vendite del socio produttore e fornitore del network automaticamente questi incrementeranno la produzione ed assumeranno nuove unità lavorative, creando opportunità per i giovani. Oltre ai giovani soci/dipendenti e ai produttori/fornitori il progetto è aperto al pubblico, a tutti coloro che vogliono investire a partire da 100 Euro in una società che nel breve-medio termine assumerà una valenza multinazionale, permettendo una n. 10 - 14 maggio 2016 buona remunerazione del capitale investito, e piccoli risparmiatori che, a differenza dei bassissimi tassi bancari, avranno l’opportunità di poter ottenere un rendimento maggiore. Soprattutto avranno l’orgoglio di far parte e di aver fatto crescere un’azienda che porterà alto il nome del loro territorio nel mondo ed aver permesso ai propri parenti, amici e conoscenti di aver ottenuto un posto di lavoro oltre che aver creato un miglioramento del proprio stato sociale che ricadrà sempre positivamente sul territorio.» Come si aderisce? «Verrà lanciata una offerta pubblica di sottoscrizione di azioni. Verranno fatte delle riunioni pre-costitutive con la partecipazione del dott. Nicola Mobilio in qualità di notaio e del dott. Giuseppe Ratti e nella doppia veste di commercialista e presidente della BCC Banca di Credito Cooperativo di Marina di Ginosa, i quali potranno rispondere alle domande dei sottoscrittori e chiarire ogni punto dell’offerta e dello statuto della costituenda 19 società. Statuto, programma di sottoscrizione e modulo di sottoscrizione verranno pubblicati sul sito www.ameurasia.com → portfolio → prodotti alimentari → Sinfonia di Sapori. Le date di queste riunioni saranno rese note con l’affissione di manifesti, con la pubblicazione sui social media, con la pubblicazione sul sito www.ameurasia. com → portfolio → prodotti alimentari → Sinfonia di Sapori, oltre che con invio di e-mail a chi ha già dimostrato un interesse al progetto. Si informano i giovani che vogliono divenire soci/dipendenti e i produttori che vogliono divenire soci/fornitori che sono state attivate convenzioni bancarie alla concessione di mutui finalizzati per l’acquisto di azioni nella società SAPORI & SALUTE S.p.A.. Per eventuali informazioni contattate Emiliano Costantino +39-336-836766 oppure inviate una mail a [email protected]» Dove opererà? «A Ginosa verrà impiantata la piattaforma logistica, ove arriveranno i prodotti dai vari fornitori, verranno stoccati nelle celle di surgelazione e/o nelle celle di refrigerazione, dove verranno preparati i pallet misti per la distribuzione ai vari punti vendita ed inviati, senza interruzione della catena del freddo. I punti vendita saranno di tre tipi: punti pilota per un 10%, di totale proprietà della società Sapori & Salute S.p.A.; punti partnership per un 15%, in partecipazione con proprietari immobiliari; punti franchising per un 75%, in affiliazione con liberi imprenditori. I punti vendita pilota ne saranno aperti in Italia solo due: a Roma e a Milano, all’estero a Berlino, Londra, Parigi, New York, Zürich, Wien, München, Tokyo, Osaka, Shanghai, Hong Kong, Los Angeles, Toronto, Pechino. Oppure potranno essere modificate le percentuali in base ai risultati gestionali e programmi di investimento e finanziamenti che si reperiranno. Lo stesso dicasi per le location prescelte, se dovessero pervenire opportunità in location prima di altre, dopo aver effettuato un analisi geomarketing si deciderà di caso in caso.» Stefano Giove 20 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 Lavoro: facciamo il punto rubrica a cura di Maria Rosaria Nigro Super Bonus Occupazione – trasformazione tirocini GARANZIA GIOVANIRADDOPPIATI I BONUS ASSUNZIONE PER LE AZIENDE Grandi opportunita’ in vista per i giovani tirocinanti del programma Garanzia Giovani! bre 2016. Analogamente all’ordinario incentivo previsto dal “Programma Garanzia giovani”, anche il “Superbonus” viene riconosciuto in valori differenti a seconda della profilazione del tirocinante, come di seguito riepilogato in tabella. il “Superbonus” sarà riconosciuto nel limite Per il riconoscimento del bonus i datori di lavoro dovranno presentare una domanda preliminare su apposita modulistica Inps messa a disposizione sul portale. L’Inps, ricevuta la domanda verificherà i dati del tirocinante, la sua regolare registrazione nel programma Grazie al Decreto n. 16 del 3 febbragaranzia giovani e la sua profilazione, quinio 2016, con il quale il Ministero del di comunichera’ al datore di lavoro la positiLavoro è nuovamente intervenuto in meva prenotazione della richiesta di rito al “Programma Garanzia contributo al fine di consentire l’avASSUNZIONE TIROCINANTE A TEMPO INDETERMINATO Giovani”, e’ stato istituito un vio delle procedure di assunzione. ulteriore bonus per la staClasse di Attualmente le procedure inforProfilazione del bilizzazione a tempo indematiche, al fine di accogliere le Giovane terminato di tirocini stipulati istanze volte al riconoscimento di 4 nell’ambito di detto program1 2 3 quest’ultimo incentivo, sono in agma. M O LT O giornamento. Si attende circolare BASSA MEDIA ALTA Insomma oggi i giovani tiroALTA esplicativa dell’INPS con istruzioni cinanti hanno l’opportunita’ c) Assunzione operative. di trovare un’occupazione a t e m p o € 3.000 € 6.000 € 9.000 € 12.000 L’utilizzo dell’incentivo avverrà mee tempo inteterminato, ve- indeterminato diante conguaglio/compensazione dendosi trasformare l’attuaattraverso denunce ( Uniemens o le rapporto di tirocinio in assunzione delle risorse stanziate a tale titolo nell’am- DMAG per i lavoratori agricoli). grazie agli incentivi che vengono ricobito del “Programma Garanzia Giovani”: E’ chiaro che viene richiesto ai datori di lavonosciuti ai datori di lavoro. tale importo viene fissato dal Decreto in ro l’impegno a mantenere l’incremento ocL’incentivo è rivolto a TUTTI i datori di esame in 50.000.000,00 di euro calcolato cupazionale. Ci spieghiamo meglio, al fine di lavoro ( a prescindere dalla circostanza in ambito nazionale. evitare un uso improprio delle risorse da parte che siano imprenditori e quindi anche ai È importante sottolineare che il dei datori di lavoro, perderanno il bonus coloro professionisti) che assumano a tempo Superbonus è cumulabile: che a seguito dell’assunzione del/i giovani tiroindeterminato (anche con contratto di a) con gli altri incentivi di natura eco- cinanti opereranno riduzioni di personale gia’ apprendistato professionalizzante) un nomica e contributiva non selettivi (ad in forza! giovane che: esempio è pienamente cumulabile con Fanno eccezione solo i casi di “dimissioni voa) abbia svolto, o stia svolgendo, l’esonero biennale recentemente intro- lontarie” ( ricordiamo oggi rese molto piu’ comun tirocinio curriculare o extracurriculare dotto dalla Legge di stabilità 2016 e con plesse vista la nuova procedura delle dimissioattivato il contratto di apprendistato professio- ni on-line), invalidita’, pensionamento per ragnell’ambito del “Programma Garanzia nalizzante) giungimento limiti di eta’, riduzione volontaria Giovani”, stipulato entro il 31 gennaio b) con gli altri incentivi di natura econo- dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta 2016, mica e contributiva selettivi nel limite del causa, cosi’ come precisato dall’Inps nella cirb) sia classificabile come NEET al 50% del costo salariale (ad esempio con colare. momento dell’inizio del suo tirocinio, lo sgravio contributivo al 100% previMARIA ROSARIA NIGRO c) risulti assunto a tempo indetermisto per i contratti di apprendistato stiTributarista nato tra il 1° marzo 2016 ed il 31 dicempulati da aziende fino a 9 dipendenti). attualità n. 10 - 14 maggio 2016 21 Giovani archeologi crescono… Oggi, mercoledì 27 Aprile, noi allievi della classe 1^, sezione D dell’Istituto Comprensivo Deledda- Bosco,abbiamo assistito ad una lezione molto interessante ed istruttiva sulla storia locale di Ginosa, illustrataci dall’ archeologo, Dott. Gianbattista Sassi, che ha introdotto l’argomento spiegando il significato del termine “archeologia”,termine derivante dal greco “ἀρχαῖος” e “λόγος,” ( studio antico ). L’ archeologia infatti è una delle tre branche dell’antropologia, che deriva dal greco “ἄνϑρωπος”e “λόγος,”(studio dell’uomo). Egli ci ha spiegato che, scavando nei siti archeologici di Ginosa, ha rinvenuto uno strato di cenere e pomici risalenti a circa 55 milioni di anni fa che seppellì, per via di un’ eruzione vulcanica, gli edifici presenti in loco. Inoltre ,ci ha detto anche che gli archeologi ritrovano reperti sempre più antichi, scavando in profondità. Successivamente, ci ha mostrato dei po- wer point, che parlavano dei diversi siti archeologici di Ginosa, cominciando dal “Passo di Giacobbe” :una collina spianata, dove gli archeologi hanno rinvenuto più di 700 tombe risalenti alla fine dell’ Età del Bronzo, con corpi dotati di corredo funebre, che ha permesso loro di intuire il sesso dei defunti stessi. Il Dott. Sassi ci ha parlato poi di un altro famoso sito, quello dell’ “ Oscurusciuto” nel quale viveva l’uomo di Neanderthal. Esso consiste in un muro naturale in pietra, sormontato da una tettoia nello stesso materiale. Gli archeologi hanno rinvenuto oggetti in pietra e resti di focolari che i nostri antenati accendevano per riscaldarsi durante la notte e, soprattutto, per allontanare gli animali.Inoltre, il Dott. Sassi ci ha detto che l’uomo preistorico cacciava animali molto grossi come l’uro (antenato del bue, ormai estinto che poteva arrivare circa sei metri di lunghezza ), ma in zona vi erano anche leoni , lupi , cerbiatti, cinghiali e cavalli selvatici. Ringraziamo la Prof. Pizzulli Filomena e l’archeologo Gianbattista Sassi per averci dato l’opportunità di conoscere qualcosa in più sulla nostra storia locale e attendiamo con ansia la prossima puntata, che ci vedrà protagonisti di una interessante escursione nella nostra Gravina Chiara Galante ed Alessandra De Iacovo I.C. Deledda- Bosco Classe 1^D Plesso Bosco Laterza: “ SonOra collettiva d’arte contemporanea” Le poesie di Carmelo Monaco Rugiada La vedevo brillare sull’erba del prato me la ricordo, la rugiada al mattino che bagnava quei miei piedi nudi come energia mi entrava nel corpo Sensazione piacevole mi assaliva se solo potessi rivedermi bambino respirare quel tempo per un momento arrampicarmi ancora su un mandorlo Quanta strada hanno fatto quei piedi in quel lungo cammino tanto lontano a guardar un orizzonte che andava oltre che fine ha fatto quel bambino di allora Ora siede e vola con occhi socchiusi a scavar nei ricordi d’un tempo remoto Ad un’infazia felice fatta di poco solo con sogni che non costano niente Io vado È tempo d’andar fuori, prendere il largo per rimaner solo in un mare immenso tirar giù la vela e fermarsi a pensare e lasciarmi cullare da onde gentili È stata inaugurata, il 23 Aprile a Laterza presso il Palazzo Marchesale, la mostra collettiva contemporanea dal titolo: “ SonOra” a cura di Loredana Cacucciolo e Pietro De Scisciolo, orgaE mi circondo di mare e di cielo, nizzata in collaborazione con le Officine Culturali e non sono solo, c’è pure un gabbiano Arthemisia, il Sito dell’Arte e Nicola Zillio. Una dall’ali bianche che stanco riposa mostra che vede protagonisti un gruppo di artisti ed io sono qui per parlare con Dio nazionali ed internazionali, amanti e attivi dell’arte contemporanea. Lo scopo di “SonOra” è quello e chieder perdono per lo sfacelo che c’è di reinterpretare con l’arte i contenitori storici collocati nelle città pugliesi, nei quali, artisti conoabbiamo sciupato il suo paradiso sciuti installano le loro opere. SonOra si colloca ora in mano a chi non prova vergogna come un viaggio tra passato e presente, dove e quei tanti preti oramai privi di fede l’arte diventa protagonista e il suono ha una nuova lettura, come condizione individuale di ognuno di noi. Una mostra che rimarrà aperta fino a fine Ci fosse un Eolo a soffiar via i veleni Maggio. Fatevi coinvolgere da SonOra: “suoni, o un Nettuno adirato a minacciar tempeste arte contemporanea, natura, cultura, fascino e inventati dall’uomo per incuter paure bellezza vi coinvolgeranno fino a riempire i vostri ma anche a dirti che i più sono anime pure sensi e la vostra anima”. Maria Carmela Olivari 22 n. 10 - 14 maggio 2016 la storia la storia n. 10 - 14 maggio 2016 23 24 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 Il brigantaggio nel nostro territorio tra storia, leggenda e tradizione(1 parte) Di Vincenzo Calabrese Cultura e ricerca rappresentano due elementi significativi che ci permettono di esplorare il territorio e con esso la storia delle comunità. In questa sede, in sintonia con le finalità proprie del nostro periodico locale La Goccia, mi propongo di fare una breve trattazione di un fenomeno storico tra i più significativi ed inquietanti del XX secolo: il Brigantaggio. E’ questo un fenomeno che ci porta ad una identità basata su canoni che hanno una loro rilevanza di natura esistenziale. Si inserisce in modo particolare nella storia del Ninco Nanco Mezzogiorno d’Italia e nella sua duplice fase, dal 1789 al 1818 (brigantaggio pre-unitario) e dal 1860 al 1864 (brigantaggio pos-unitario), benchè sotto una stessa denominazione letteraria, racchiude cause e presenta aspetti propri che si possono sintetizzare in due termini: reazione e repressione. Reazione e controreazione di governi tra loro e da parte di ceti oppressi, repressione da parte dei nuovi padroni d’Italia. Questa trattazione farà riferimento al brigantaggio post-unitario, facendo leva sulla ricca e documentata bibliografia sull’argomento in parola, bibliografia di cui lo scrivente ne è appassionato cultore. Come uomo di scuola non posso esimermi dal sottolineare come questa parte della storiografia, che tratta eventi a noi così vicini e che fanno parte delle cognizioni umane acquisite e tramandate, spesso è stata ingiustamente posta ai margini della cono- scenza delle nuove generazioni, soprattutto a livello scolastico. Il brigantaggio è stato un male endemico esploso nel sud nel Regno di Napoli, poi il fenomeno assunse proporzioni enormi e risvolti terribili sotto i Borboni all’indomani dell’Unità d’Italia. Dalla documentata bibliografia e dalle numerose narrazioni, emerge come in quel particolare momento storico, il brigantaggio fosse un fenomeno di una gravità tale da mettere in discussione ogni aspettativa del nuovo Stato Unitario e, soprattutto, capace di intimorire quella parte della borghesia terriera che, aderendo al nuovo ordine delle cose e schierandosi a sostegno dei Savoia, sperava di conservare il bagaglio di privilegi acquisiti e mantenere il possesso dei demani usurpati nel passato. Nel 1860 Garibaldi risaliva la penisola, le popolazioni meridionali furono pervase da una grande euforia, convinte che il Generale venisse a liberare le stesse dalla miseria e dal giogo feudale, ma così non fu. Nel contempo il nuovo Governo, sotto pressioni delle alte gerarchie militari piemontesi, commise l’errore di sciogliere l’esercito borbonico senza preoccuparsi di preservare il bagaglio di esperienze tecniche ed umane e della sua funzione economica nel mantenimento di tante famiglie in situazioni di endemica povertà. Il dissolvimento dell’esercito borbonico e la leva obbligatoria imposta dal governo unitario, legò alla protesta brigantesca circa diecimila uomini renitenti alla leva che si diedero alla macchia. Gli stessi contadini si unirono alla lotta contro l’autorità centrale a seguito degli inasprimenti fiscali per cui il fenomeno degenerò in guerra civile nei confronti della quale la stessa Chiesa manifestò un sostegno motivato dai decreti statali che avevano messi in vendita i beni ecclesiastici. La corte borbonica, ospite dello Stato Pontificio, a sua volta, approfittando della disperazione delle popolazioni meridionali e delle loro disillusioni, cercò di strumentalizzare la situazione in attualità Il capobanda Giuseppe Schiavone essere attraverso un’attività di cospirazione ai danni delle nuove forze risorgimentali. Alcune strutture clandestine riuscirono a fomentare disordini ed insurrezioni che contristarono il Sud d’Italia con gravi bilanci di vittime e devastazioni. Le ribellioni contadine nei confronti della borghesia terriera e del nascente Stato Unitario furono causa di durissime repressioni da parte dei governi provvisori. Il mantenimento dell’ordine pubblico era spesso demandato alle funzioni della Guardia Nazionale e alla debole presenza delle truppe regolari. La risposta dello Stato fu improntata, come si diceva, sulla repressione. Dal1861 al 1864 i soldati impiegati nell’Italia Meridionale passarono da 15000 a 120000, in sostanza un vero e proprio esercito era sceso in campo al comando del Gen. Pallavicini. Tristemente famosa la violenta repressione operata dal Gen. Cialdini nell’estate del 1861 che riuscì a contenere parzialmente la rivolta a fronte di una consistente perdita di vite umane. Con l’applicazione delle leggi speciali contro il brigantaggio si celebrarono 3600 processi con oltre 10000 imputati. Nel periodo sopra indicato furono complessivamente uccisi in combattimento o fucilati, molte volte con processi sommari, oltre 5000 briganti, altri arrestati, altri si costituirono. Le perdite umane dovute alla guerra civile nel Sud dell’Italia furono superiori a quelle delle guerre risorgimentali. Furono istituite alcune commissioni di inchiesta, la più famosa fu varata nel dicembre 1862 ed ebbe come relatore il deputato pugliese Giuseppe Massari di tendenze moderate. Massari, nel valutare le varie cause predisponenti del fenomeno, non tralasciava di accusare il passato malgoverno borbonico ed individuava alcune responsabilità a capo della magistratura spesso corrotta, della Guardia Nazionale, della polizia e del clero stesso, quest’ultimo schieratosi a difesa delle numerose bande che imperversavano nelle campagne.. La successiva Legge Pica sanciva, tra l’altro, il riconoscimento agli imputati del diritto di difesa da parte civile evitando così le fucilazioni sommarie. Numerosi gli studiosi dell’epoca che si occuparono del fenomeno dandone personali possibili spiegazioni: Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti, Pasquale Villari, Tommaso Pedio, Benedetto Croce ed altri. Lo scrittore e poeta lucano Rocco Scotellaro si occupò del fenomeno molti decenni dopo dedicando ai briganti questa poesia dalle n. 10 - 14 maggio 2016 parole struggenti: Non gridatemi dentro, non soffiatemi in cuore i vostri fiati caldi, contadini. Beviamoci insieme una tazza colma di vino! Che all’ilare tempo della sera s’acqueti il vostro vento disperato. Spuntano ai pali ancora le teste dei briganti, e la caverna, l’oasi verde della triste speranza, lindo conserva un guanciale di pietra. Ma nei sentieri non si torna indietro. Altre ali fuggiranno Dalle paglie della cova, perché lungo il perire dei tempi l’alba è nuova, è nuova. Protagonista indiscusso e capo leggendario del brigantaggio post-unitario fu Carmine Crocco, detto Donatelli da Rionero in Vulture. Crocco si da al brigantaggio per aver subito angherie personali, ma soprattutto per diversi soprusi padronali perpetrati nei confronto dei propri genitori. Egli operò come capo banda nel territorio del Vulture-Melfese insieme a Caruso, Ninco Nanco, Locaso, questi ultimi tutti catturati ed uccisi. Durante la macchia Crocco si fregiò dell’appellativo di “generale”, commise insieme ai suoi uomini atti di grande ferocia attaccando numerosi centri abitati, tra i più famosi quello di Ripacandida. Alla banda di Crocco si era affiancato il generale legittimista spagnolo Josè Borgès, inviato dai circoli borbonici per tentare di sollevare le popolazioni contro l’autorità costituita. I rapporti tra i due furono subito improntati sulla reciproca diffidenza, la ferocia dei briganti impressionò Borgès per cui abbandonò il campo e con pochi fedelissimi tentò di raggiungere lo Stato Pontificio, ma a pochi chilometri dal confine verrà catturato e fucilato con i suoi a Tagliacozzo in Abbruzzo (dicembre 1861). Anche Crocco allo stremo e non sempre in grado di controllare la ferocia dei suoi uomini, nei boschi di Sassano in provincia di Salerno, decide lo scioglimento della ban- 25 da. Si dirige verso lo Stato Pontificio e, nella speranza di salvarsi, si consegna fiducioso ai militari papalini, da questi però viene arrestato ed imprigionato. Dopo aver peregrinato tra la Francia e l’Italia, viene associato alle carceri di Caserta e di Avellino, prima di essere condotto a Potenza sede del processo in Corte di Assise. Le imputazioni a suo carico sono tante e pesantissime, devastazioni, saccheggi, stragi per cui il giorno 11 settembre del 1872 viene condannato alla pena di morte poi commutata a carcere a vita. Nel carcere dell’Isola D’Elba il 18 giugno 1905, all’età di 75 anni, Crocco si spegne dopo aver consegnato al capitano Eugenio Massa un manoscritto sulle sue memorie. Tanti i briganti coinvolti nel fenomeno in quegli anni, molte volte alle loro gesta si univano le donne “brigantesse”, unite nelle lotte e votate al sacrificio insieme ai propri compagni. Questo corso di vita che ha per face la illusione e per guida la speranza: che è un misterioso intreccio di affanni e di dolori, d‘insidie, vendette e persecuzioni; ingratitudini, doppiezze e tradimenti; d’inganni e disinganni; di laidezze, miserie, errori e rovine pubbliche e private: tutto male, niente bene; è funestato da scene improvvise di eccidi e distruzioni che- come grandine- si rovesciano sulla umana famiglia sì veementi ed allarmanti da rendere, per tempo più o meno lungo, estatica e quasi impotente la stessa potestà umana……omissis… Questa è la prima parte dell’incipit con cui il Cav. Luigi Miani, illustre concittadino di Ginosa, introduce il suo saggio significativo sul brigantaggio nel territorio di Ginosa e d’intorni. Comandante della 2° compagnia della Guardia Nazionale, Luigi Miani fu protagonista diretto di alcuni importanti episodi legati alla repressione del brigantaggio. Di seguito si riportano i nomi di alcuni briganti legati a vicende che hanno avuto come teatro il nostro territorio, i protagonisti, nel bene e nel male, hanno lasciato una traccia indelebile. Continua al prossimo numero 26 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 GARA NAZIONALE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI La classe 3^B della scuola Calò, guidata dalla professoressa Bonelli, ha di recente partecipato al concorso nazionale “Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia” che consiste nel rimettere a nuovo un monumento presente nel paese e di valorizzarlo per restituirlo alla comunità. L’ istituto ha deciso di “adottare” la piazza Mihaela Atanasiu dedicata alla ballerina romena che ha lasciato in eredità la sua grande passione per la danza classica e che ha insegnato presso la scuola di ballo Les musettes di Ginosa. Questa è l’ unica piazza in Italia dedicata ad un’ artista rumena. Oltre a questo concorso l’ istituto Calò ha aderito al progetto interculturale Lingua, cultura e civiltà rumena organizzando un corso iniziato il 27 ottobre 2015, in collaborazione con un’ insegnante madrelingua romena di nome Anna Maria Tomaziu. Il nostro è stato l’ unico istituto nella provincia di Taranto che ha partecipato a questo progetto rivolto ed aperto non solo ai ragazzi romeni ma a tutti, sia alunni che genitori. Lo scopo del progetto è stato quello dell’ accrescimento culturale degli studenti e della fratellanza fra i popoli. Proprio grazie a questi due progetti il giorno 27 aprile 2016 l’ istituto Calò ha ricevuto l’ Ambasciatore romeno, Sua Eccellenza Dana Costantinescu, accompagnata dall’ artista rumena Paola Mitrache. L’abbiamo attesa trepidanti presso la piazza Mihaela Atanasiu per omaggiare tutti insieme la sua memoria attraverso la scultura dedicata alla ballerina e coreografa romena. Dopo averci ringraziati per il lavoro svolto e aver posto un bouquet di fiori accanto all’ opera d’ arte, si è recata insieme alle classi 3^A e 3^B nella palestra della scuola. Qui è stata accolta dal Dirigente scolastico, prof.ssa Marianna Galli, dalle prof.sse Matarrese, Catucci e Vernoia e dai ragazzi che hanno seguito il corso di lingua, cultura e civiltà romena che le hanno offerto il pane tipico del loro Paese accompagnato da sale e acqua come segno di benvenuto. Le professoresse le hanno mostrato vari video che illustravano le attività svolte du- rante gli incontri pomeridiani del corso e il lavoro realizzato dagli alunni volto al recupero della piazza. Siria Di Taranto, alunna della classe 3^A, ha eseguito l’ inno rumeno al flauto regalando un momento di profonda commozione a tutti i presenti e all’ambasciatore che si è complimentata con lei. La prof.ssa Ana Maria Tomaziu ha presentato i momenti più belli dell’attività scolastica e ha invitato gli alunni romeni a recitare poesie scritte dal grande poeta rumeno Mihai Eminescu. Siamo stati molto felici di ricevere gli elogi da parte di Sua Eccellenza per la nostra attività ed orgogliosi per l’attenzione che la nostra scuola mostra sia alla cultura europea che all’integrazione dei popoli presenti nel nostro territorio. Il Dirigente scolastico e l’ambasciatrice si sono salutati con l’ auspicio di avere collaborazioni future. Particolarmente toccanti i discorsi istituzionali che hanno sottolineato il grande cuore della popolazione ginosina che ha accolto benignamente e con prodigalità le famiglie rumene, in un clima di accettazione che ha sempre caratterizzato questa comunità. Vito Matarrese 3^ B Scuola secondaria I grado I.C. Calò – Ginosa (TA) attualità n. 10 - 14 maggio 2016 27 GARA NAZIONALE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI Nei giorni 21 e 22 aprile 2016, nella Città di Vercelli si è tenuta la gara nazionale dei Servizi SocioSanitari. Due prove che hanno visto come protagonisti i migliori 22 ragazzi che frequentano la classe quarta di questo indirizzo di studi. Le materie prese in considerazione sono proprio quelle caratteristiche del nostro settore d’indirizzo: diritto e legislazione socio-sanitaria, scienze umane e sociali, igiene e cultura medico-sanitaria e metodologie operative. Io, come rappresentante del Bellisario-Sforza con sede a Ginosa, ho avuto la fortuna di parteciparvi. Una grande responsabilità,a cui non ho potuto rinunciare perché significava vivere una grandissima esperienza e capire come realmente si svolgono concorsi di questo genere. Ho iniziato ad approfondire le materie per questa prova qualche mese prima, al fine di poter essere al passo con il programma scolastico e sapere quante più cose possibili, dal momento che, nel caso da analizzare, sarebbe potuto capitare un qualsiasi argomento, era quindi indispensabile avere un bagaglio di competenze e conoscenze molto ampio per affrontare con sicurezza e tranquillità questo importante esame. All’inizio ero davvero molto ansiosa, perché sapevo che anche gli altri partecipanti erano molto agguerriti: l’importante è partecipare, certo, ma vincere sarebbe una cosa davvero irripetibile e inaspettata. La competizione era molto forte, ma già dopo la prima prova noi ragazzi abbiamo fatto amicizia e tra ripetizioni dell’ultimo secondo, consigli e molte preoccupazioni abbiamo superato anche la seconda prova, che a nostro parere era lievemente più difficile della precedente. Una volte finite le due verifiche tutti noi abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo, adesso non resta che incrociare le dita e aspettare la graduatoria finale dei vincitori che sarà pubblicata alla fine del mese di maggio dal Ministero della Pubblica Istruzione Tuttavia, alla fine di questa splendida esperienza, tutti noi abbiamo capito che essere lì e saper affrontare senza troppi problemi questa complicata prova vuole dire avere già vinto; essere consapevoli di saper fare qualcosa e di reggere il confronto con ragazzi di altre scuole provenienti da tutt’ Italia è già un grandissimo risultato e sapendo di aver dato il meglio di me stessa durante la competizione, posso affermare che non conta davvero il posto a cui si è arrivati, ma l’importanza sta nel ricordo di quei due fantastici giorni, le persone con cui abbiamo condiviso tutto ciò e le amicizie che si sono create fra di noi. Infatti se nella mattinata eravamo impegnati nell’ Istituto professionale “Lanino” di Vercelli nello svolgere la prova, il pomeriggio ci è stata data la possibilità di visitare i dintorni della città che ci ha ospitati: abbiamo visto uno dei borghi medievali più belli d’Italia, “Ricetto di Candelo” , e la sera abbiamo, poi, visitato Desana e il suo magnifico castello. Durante il tragitto verso l’ imponente borgo, abbiamo avuto modo di osservare le distese immense di quello che gli abitanti chiamano il “mare a quadretti”, ossia distese vastissime di campi allagati dove viene coltivato il riso; le risaie, appunto, sono la vera ricchezza del territorio vercellese ed offrono un riso ottimo con cui si preparano prelibati risotti. Per tutto questo, e per molto altro vorrei ringraziare di cuore il nostro dirigente scolastico, prof. Agrusta Domenico Elio e il Consiglio di Istituto che hanno reso tutto questo possibile; la docente che mi ha accompagnata, prof. Emilia D’Attoma e tutti gli altri docenti che mi hanno sostenuta ed aiutata a studiare per prepararmi in modo adeguato: a tutti loro, un grande ringraziamento e spero, ovviamente, di non deluderli. Lucia Laterza 28 n. 10 - 14 maggio 2016 n. 10 - 14 maggio 2016 RICERCA & FORMAZIONE Se credi, fai; se fai, ottieni Abbiamo avuto il dono della vita ma ne passiamo la maggior parte correndo dietro qualcosa, senza pensare chi siamo e che cosa vogliamo, arrivando alla conclusione che ciò che abbiamo è il risultato di quello che siamo e in cui crediamo. Non ci vogliono anni di studio per capirlo, basta un po’ di buon senso… ma forse non ne abbiamo poi tanto. Se sei, se veramente sei, allora puoi credere. Se credi, fai; se fai, ottieni. Tutto qui. Ma la cosa non è così facile come può sembrare. È più semplice e “comodo” farsi guidare dagli eventi, piuttosto che fermarsi un momento a riflettere su quello che si è e su ciò che si sta facendo: cosa che spesso non ci piace granchè. Nei miei vari corsi formativi e seminari vedo solitamente persone che in qualche modo hanno compreso l’importanza di aggiungere più conoscenza nella propria vita, per migliorarsi e “fare la differenza”. Chi non è mai presente, invece, sono proprio quelle persone che avrebbero più bisogno di altre, di sapere, conoscere: quelle meno informate, meno preparate, meno formate, appunto. Credo che loro eviteranno di leggere anche il presente articolo - che pure è frutto di approfonditi studi e ricerche che hanno contribuito non solo al salvataggio ma anche al successo di molte imprese (parlo per esperienza personale) – che forse potrebbe tornargli di una certa utilità. Lo leggeranno, bontà loro, i primi che ho citato: quei pochi che si pongono sempre domande, che hanno fame di sapere e voglia di crescere e migliorare. Quei pochi che sanno osare, che sanno rischiare, per rimanere sempre fedeli a se stessi. Mi piace pensare che questo mio piccolo contributo potrebbe servire da stimolo o da riflessione per loro, per quei pochi coraggiosi che hanno in sé il fuoco sacro della curiosità e del cambiamento. Mi sono sempre chiesto perché le persone fanno quello che fanno? Perché si comportano in un certo modo? Come mai alcune sono felici e altre profondamente insoddisfatte? Perché alcune hanno “successo” e altre no? Avevo otto anni, quando mio padre mi “avviò a bottega”, una piccola falegnameria artigianale, il cui maestro, uomo d’altri tempi e di poche chiacchere, mi disse: “Sappi che tutti siamo in grado di fare tutto. Basta che lo vogliamo veramente e che siamo disposti al lavoro duro e al sacrificio. Puoi diventare tutto quello che vuoi, le risorse necessarie le hai dentro di te”. Bello, vero? Al momento non capii il significato di quelle belle parole, che però allora mi sembrarono quasi come una presa in giro. Fu molto tempo dopo che compresi appieno quello che il maestro volesse farmi intendere. Oggi, a distanza di mezzo secolo, molti dei propositi di allora credo di averli raggiunti. Certo, come dico sempre, non è stata una passeggiata. La paura di non farcela è sempre in agguato, ma forse è proprio quella che mi ha dato e mi dà an- cora la forza per superare le avversità e la carica giusta per ripetere a me stesso che “Devo farcela!” In tutto questo tempo ho anche imparato che il miglior modo per superare le proprie paure, è affrontarle. Eliminate quelle, ne arriveranno di nuove, sì, ma intato saremo cresciuti e pronti a sconfiggere anche le successive. “Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò ad aprire e non c’era nessuno”. (Johann Wolfgang Von Gotthe). Cos’è che ci eccita ed entusiasma, ma nello stesso tempo ci impaurisce? Se quello che stiamo facendo non ci fa alcuna paura, forse si tratta di qualcosa di poco importante. Allora, cominciamo a metterci passione e coraggio in quello che facciamo e, oltre alla passione e al coraggio, ricordiamoci sempre di fissare bene nella mente delle mete, chiare e precise, lungo il nostro percorso esistenziale e professionale. C’è un esempio che amo ripetere in ogni occasione opportuna: se l’obiettivo di un alpinista fosse semplicemente quello di arrivare sulla cima della montagna, ci andrebbe tranquillamente in elicottero, risparmiandosi così la grande fatica e i molti pericoli della scalata. La vetta, come punto di arrivo, non è altro che il pretesto per la sfida di affrontare un percorso impervio, pieno di difficoltà e insidie; non è altro che un mettersi alla prova per superare i propri limiti, le proprie paure, appunto, per tentare un affondo dentro di sé alla ricerca di nuove risorse e di nuova linfa vitale. La vita può essere una grande avventura, se non smettiamo mai di essere curiosi, di cercare, di scoprire e, a tale proposito, concluderei con una massima (consiglio) induista che recita così: “Scappate da chi dice di avere la verità e correte al fianco di chi la sta cercando”. Ispirato da: “ La vita che tu Vuoi” di Claudio Bellotti, Sperling & Kupfer Editori S.p.A. Giovanni Matera Per consultare altri miei articoli: www.giovannimatera.it 29 30 n. 10 - 14 maggio 2016 n. 10 - 14 maggio 2016 Sanità: è da abolire il Super Ticket 31 Cittadinanzattiva e il Tribunale del Malato si stanno mobilitando anche per denunciare gli impegni disattesi dal Governo nazionale e regionale. Michele Catiniello, presidente territoriale Cittadinanzattiva: “Stiamo rappresentando la realtà vissuta dai cittadini per agire il cambiamento”. Intanto, il Ministero della Salute annuncia l’abolizione delle Guardie Mediche e la sospensione del Progetto ‘Appropriatezza’, che tagliava 205 prestazioni sanitarie. citroen c1 seduction 2014 bianco citroen c1 seduction 2014 bianco citroen c3 picasso 1.6 hdi 90 cv exlusive 2014 nero m citroen berlingo 1.6 hdi 115 cv seduction 2015argento FIAT panda 1.2 dynamic 2006azzurrino FIAT panda 1.3 m. jet lounge 2014argento FIAT panda 1.3 m. jet lounge 2014argento FIAT grande punto 1.2 5p star 2009 bianco FIAT 500 L 1.3 m. jet pop star 2014grigio moda FIAT 500 L 1.3 m. jet pop star 2014grigio moda FIAT 500 L 1.3 m. jet pop star 2014grigio moda FIAT 500 L 1.3 m. jet trakking 2014grigio moda FIAT 500 L living 1.6 m. jet 105 cv pop star 2014argento FIAT bravo 1.6 m. jet 120 cv easy 2014 nero m FIAT bravo 1.6 m. jet 120 cv easy 2014argento FIAT qubo 1.3 m. jet 75 cv trekking 2013grigio m ford focus 1.6 tdci 115 cv 5p 2014argento ford focus 1.6 tdci 115 cv 5p 2014 bianco ford focus 1.6 tdci 115 cv sw 2014argento ford focus c-max 1.6 tdci 115 cv 2014grigio scuro nissan qasqai 1.5 dci 2011 blu m skoda octavia 1.6 wagon executive 2013grigio medio vw up 1.6 60 cv 5p move asg 2013bianco vw up 1.6 60 cv 5p move asg 2014blu m vw up 1.6 60 cv 5p move asg 2013bianco vw passat Variant busines 1.6 tdi 2013nero m vw passat Variant busines 1.6 tdi 2013nero m km ø FIAT panda 1.2 easy bianco FIAT panda 1.3 m. jet 75 lounge beige FIAT doblo’ 1.6 m. jet 105 cv grigio lancia y 1.2 silvergoldvari colori ford eco sport 1.5 dcibianco ford kuga 2.0 tdci jet 120 2wd vari colori su tutta la gamma fiat con formula rottamazione: panda con clima e radio punto con clima e radio 500 1.2 pop con clima e radio 500 x 1.3 95 m. jet 95 cv pop star lancia y 1.2 silver a a a a a € 7.900,00 € 8.400,00 € 9.900,00 € 16.900,00 € 8.900,00 attenzione solo fino al 31 marzo 2016 -“Salviamo il Servizio Sanitario Nazionale dai tagli irrazionali e dalle inefficienze sempre più diffuse. Riconsegniamolo ai cittadini sempre più esclusi dal diritto alla salute”. Non è uno slogan, bensì un impegno concreto, un’azione quotidiana, un modus agendi di Cittadinanzattiva. L’appello sta coinvolgendo associazioni di cittadini e pazienti, i Comuni italiani, i professionisti della sanità, la cittadinanza tutta. La mobilitazione è generale e si svilupperà per tutto questo mese. Si aggancia alla decima edizione della tutela del diritto del malato, che si tenuta nei giorni scorsi in tutta Europa. Si stanno raccogliendo firme: la petizione servirà per far abolire il super ticket sanitario. A Ginosa, il ‘tavolo notarile’ è itinerante, spaziando tra Piazze, vie, e luoghi pubblici e commerciali. “Stiamo rappresentando la realtà vissuta dai cittadini per agire il cambiamento”. Il Coordinatore territoriale di Cittadinanzattiva, Michele Catiniello, non ha dubbi e aggiunge: “Necessita scuotere lo stallo delle promesse e degli impegni governativi assunti. Per esempio, sono stati disattesi l’aggiornamento dei Livelli essenziali assistenza (Lea), il Regolamento Isee per le fasce di esenzione, il Piano nazionale delle cronicità. In sanità -spiega Catiniello- sono troppi gli ostacoli quotidiani per i cittadini: le risposte sembrano orientate a lasciar cadere nell’oblio; si pensa solo a tagliare a scapito dei diritti”. L’emblema delle doglianze, è costituito dal Patto della Salute 2014/2016. “Avrebbe dovuto offrire soluzioni a molti problemi/distorsioni; invece, ha mancato tutte le scadenze prefissate. Oltre ai Lea, è in alto mare la continuità ospedale-territorio, il miglioramento della rete delle emergenzePronto soccorso e 118, l’aggiornamento elenco malattie croniche e rare, la revisione della disciplina sui ticket, ecc… Ecco, con la petizione, s’intende rimuovere tutte le barriere che ostacolo l’accesso alle cure. Di qui, l’abolizione del super ticket, che il Patto della Salute, tra l’altro, prevedeva la revisione del sistema di compartecipazione, ma anche questo è come se fosse stato scritto sulla sabbia”. La scelta del tema super ticket come cuore della mobilitazione risiede nella constatazione che la tassa di 10 euro sulla ricetta ha reso iniquo il sistema in molte realtà regionali e che una misura nata come straordinaria, è diventata la prassi, spingendo i cittadini a rivolgersi al privato o all’intramoenia (perché più conveniente) o a rinunciare alle cure. La normativa nazionale, come è noto, prevede un ticket massimo sulle prestazioni pari a 36,15 euro e una quota fissa di 10 euro (il cosiddetto ‘super ticket’ reintrodotto con la Legge Finanziaria 111 del 15 luglio 2011), su cui le Regioni hanno potuto agire con ampiezza di scelta. Ed è proprio qui che sono sorte le principali differenze. A parte Bolzano e Basilicata, dove non è previsto il super ticket, nelle altre ci sono quelle in cui vi- ge il surplus da 10 euro e sono Puglia, Calabria, Sicilia, Lazio, Marche, Molise, Friuli, Liguria, Sardegna. Vi sono, poi, Regioni nelle quali si paga in base al reddito. Anche se in varie forme: costo fisso di 10 euro al di sopra di un determinato reddito o costo variabile in base a varie fasce reddituali. In quest’area sono comprese Campania, Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto. Infine, vi è il Piemonte e la Lombardia che si sono modulate in base al costo della prestazione. A tutto ciò, si aggiungono i costi aggiuntivi che in molte Regioni si paga per prestazioni come Tac, Risonanze magnetiche o pacchetti ambulatoriali complessi. In ogni caso, i costi effettivi per il cittadino possono variare tra i 36,15 euro fino a 118 euro. Come se non bastasse, il Governo nazionale annuncia il taglio delle Guardie Mediche. Il progetto prevede di unificare l’istituto con i medici di famiglia nelle aggregazioni territoriali funzionali. Vale a dire, raggruppamenti di medici, che dovranno garantire l’assistenza di base ai cittadini dalle 8 di mattina fino alle 24. Interrogativo: Ci sarà rischio di sovraccarico delle strutture ospedaliere e del 118? Intanto, si tira un sospiro di sollievo per lo stop al progetto dell’appropriatezza. La ministra alla Salute, Beatrice Lorenzin, ed i tecnici dell’attinente ministero stanno monitorando l’erogazione delle prestazioni sanitarie, la cui ‘appropriatezza’ ne tagliava 205 con l’obiettivo di risparmiare 7 miliardi di euro entro il 2017. Di certo, in attesa della (ri)scrizione delle regole, sono stati esclusi dal taglia-prestazioni pazienti oncologici, cronici e invalidi. E nelle caratteristiche dell’utilità, si aspettano anche nuove forme regionali di sostegno ai cittadini che si trovano in condizioni di fragilità economica. Canta Storie Ginosa: furto al cimitero E’ questo il bilancio di venerdì 6 Maggio, un furto eseguito da malviventi durante la notte, a discapito dei nostri cari defunti. I ginosini indignati per un atto vandalico; “spregevole, disonorevole, ignobile come sono gli individui che lo hanno eseguito”. Per rubare cosa? Vasi in rame rosso. Vasi dove le famiglie sistemavano i fiori per i loro cari; “un padre, una madre, un fratello”. Un atto, questo, che non ha bisogno di altre parole, e che non deve essere perdonato da nessuno. Bisogna solo trovare il malvivente o i malviventi che lo hanno compiuto. Almeno i nostri cari lasciamoli riposare in pace. Alle forze dell’ordine l’arduo compito di trovare i responsabili, e trovare soluzioni ad un fenomeno sempre più incalzante nella nostra società. Maria Carmela Olivari 32 il racconto n. 10 - 14 maggio 2016 L’I.C. “G. DELEDDA – S.G.BOSCO” OSPITA RAFFAELE NIGRO Raffeaele Nigro, scrittore, drammaturgo e caporedattore per la sede regionale RAI Puglia, è stato ospite dell’I.C. “ Deledda – S.G.Bosco” il 29 Aprile scorso: un’emozione straordinaria per i ragazzi stare a tu per tu con un autore così prestigioso. L’incontro con l’autore, fortemente voluto dalla D.S., dott.ssa Luciana Lovecchio, fiore all’occhiello del nostro istituto, rientra nel progetto Continuità che, studiato all’inizio dell’anno scolastico e inserito nel POF, cerca con le attività proposte e con gli strumenti utilizzati di agevolare il passaggio degli alunni dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado. Momento sicuramente delicato, che segna una tappa importante dell’apprendimento e della crescita del bambino, viene preparato per tempo e quindi vissuto con serenità. E quest’anno abbiamo scelto di far leggere il libro “Desdemona e Cola Cola” agli alunni di quinta e ai ragazzi di prima media, una bellissima favola che nasconde però una cruda realtà: quella dei barconi della speranza, carichi di materiale umano che lambiscono le nostre coste quotidianamente e dove purtroppo molte volte trovano la morte. Dunque la lettura di questo libro ha condotto gli allievi a profonde riflessioni, supportate da immagini e riprese relative agli ultimi eventi. Raffaele Nigro ha sotto- lineato questo aspetto ed ha invitato all’accoglienza, alla disponibilà, all’amore. Infatti Cola Cola, la gazza con piumaggio nero, si salva grazie all’amore di Desdemona, colomba bianca, che vince i pregiudizi e abbatte gli steccati della diffidenza. È rimasto molto colpito dalle numerose domande rivoltegli; le curiosità erano tante, dal perché dei nomi dei protagonisti alla scelta di Venezia, città dove ha ambientato la storia. L’autore ha trascorso tutta la mattina con gli alunni dei due plessi che lo hanno accolto festosi e con tantissimi lavori realizzati nel corso dell’anno che tappezzavano le pareti della scuola. Alla fine dell’incontro, dopo aver soddisfatto tutte le richieste, ha firmato, uno per uno, con dedica tutti i libri dei ragazzi. Da questi incontri possiamo imparare tutti, perché queste eccellenze oltre a portarci i loro libri, ci trasmettono anche la loro esperienza di uomini e donne che si scontrano quotidianamente con storie di vita che fanno la “Storia” dei nostri tempi. Addetto Stampa Lucrezia Di Tinco L’autore Raffaele Nigro incontra gli alunni dell’ I. C. Deledda-S.G.Bosco “DESDEMONA E COLA COLA” : UN AMORE STRANIERO Il giorno 29 aprile, l’autore Raffaele Nigro ha incontrato gli alunni di quinta elementare e quelli di prima media nel sottopalestra del plesso S.G.Bosco per presentare il suo libro “Desdemona e Cola Cola”. Gli alunni con largo anticipo hanno letto e analizzato il testo ; tutte le classi hanno anche prodotto dei testi con disegni e realizzato dei cartelloni per abbellire il luogo in cui si è tenuto l’incontro. All’arrivo vi è stata una breve presentazione da parte della Dirigente e successivamente si è passati a porre le domande all’autore, che ci ha spie- gato il significato del racconto e alcune notizie della sua vita. Un significato profondo quello del libro, il razzismo e i pre- giudizi che avvolgono il nostro meraviglioso Paese che sarebbe ancora più bello se regnasse l’amore e la serenità e se guardassimo la vita con gli occhi dell’amore. Grazie al Progetto Continuità tra la scuola secondaria e la primaria, abbiamo potuto vivere un’esperienza nuova ed entusiasmante. Ringrazio la D.S. per averci dato questa opportunità e la maestra Mina De Biasi che ci ha fatto conoscere e insegnato nuove strategie di lettura. Giovanni Esposito Classe 5ª C I. C. “DELEDDA S.G.BOSCO” il racconto Piccoli lettori a confronto… Il giorno 28 aprile, noi allievi dell’Istituto Comprensivo Deledda- Bosco di Ginosa in provincia di Taranto, retto dalla Dirigente Luciana Lovecchio, abbiamo assistito all’ incontro con Raffaele Nigro, autore del libro “Desdemona e Cola Cola, nonché noto giornalista televisivo”. L’evento si è tenuto nel sottopalestra della nostra scuola, allestito con cartelloni da noi realizzati insieme alle classi quinte del nostro istituto, che rappresentavano appunto i capitoli del libro e ne hanno mostrato il suo sviluppo. Nell’ attesa del suo arrivo, abbiamo intonato un pezzo dei Modà “ Tappeto di fragole” e, come d’incanto, abbiamo visto giungere un signore brizzolato e simpatico. Prima del suo intervento, c’è stata una introduzione della preside, che ci ha fatto osservare come noi italiani siamo poco propensi alla lettura e che siamo addirittura tra gli ultimi in fatto di libri letti. Subito dopo, noi alunni, abbiamo posto all’ autore molte domande sul libro e sulla sua vita e ci ha molto colpito il fatto che, per acquistare i libri, da piccolo, si prodigava nelle faccende domestiche, in cambio di un compenso. Il suo primo libro acquistato e letto è stato “ Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne. A questo, si aggiunsero tanti altri, fino a riempire la libreria. Era un bisogno, una necessità: anche se non li leggeva, voleva averli. Inoltre, ci ha raccontato che la “sua prima opera” fu una poesia, scritta di getto durante la notte mentre fuori nevicava copiosamente (Raffaele Nigro è nato a Melfi e li ha vissuto il primo periodo della sua vita. Svegliandosi, però,il giorno dopo si accorse che la poesia era perfetta… troppio per essere stata scritta da uno alle prime armi… in realtà aveva commesso un plagio in modo involontario: si trattata di un’opera di Giovanni Pascoli! Diventato adulto e amante della lettura, ha deciso di scrivere i suoi primi libri, tra i quali “Desdemona e Cola Cola”: questo libro tratta della storia di una gazza che, per via di una carestia, decide di fuggire e cercare del cibo nell’ Isola del Grano e del Miglio. Qui,incontra la colomba Desdemona, della quale si innamora perdutamente. Nella storia, personaggio saliente è la luna che, ancora oggi, è considerata un’ amica fedele, con la quale confidarsi. L’autore è stato straordinario ed ha sciolto ogni nostro; ha inoltre sottolineato come sia più semplice dire le cose complesse con un linguaggio adatto ai ragazzi. Terminate le domande, ci siamo diretti per gruppi verso di lui per ricevere il suo autografo e conoscerlo di persona. E’ stato il momento più emozionante della giornata, perchè abbiamo avuto l’ opportunità di incontrare un importante autore contemporaneo. Sicuramente un’ esperienza densa di significato e di certo da ripetere. CLASSE 1^ SEZIONE D ERICA CALABRESE n. 10 - 14 maggio 2016 33 Istituto Comprensivo “Grazia Deledda-S.G.Bosco” Incontro con l’autore Raffaele Nigro Il giorno 28 aprile presso il plesso G. Deledda abbiamo incontrato lo scrittore Raffaele Nigro che ha scritto il libro “Desdemona e Cola Cola” che noi abbiamo letto nell’ora di narrativa. L’ Aula Magna è stata allestita con un pannello sul quale sono stati esposti i nostri disegni che riproducevano i personaggi del libro. Questi erano tutti personaggi fantastici che affrontavano il tema dell’emigrazione. Erano prevalentemente piccioni, gazze e dromedari. Lo scrittore ci ha detto che questo libro lo ha scritto in soli tre mesi. Un altro libro, che come protagonisti ha gli animali parlanti, è intitolato “Gli asini volanti”. Prima di incontrare l’autore io mi sono un pò documentato sulla sua produzione di libri e ho scoperto che ha scritto molti saggi, articoli di giornali, libri, tra cui uno molto importante dal titolo “I fuochi del Basento”; è stato anche redattore-responsabile della “Gazzetta del sud”. Durante questo incarico si occupò del problema degli emigranti in Puglia. Questo argomento lo ha affrontato nel libro che abbiamo letto infatti, attraverso una storia semplice ha voluto raccontare a noi piccoli lettori un problema molto importante. Gli alunni hanno rivolto allo scrittore molte domante ed egli ha risposto pazientemente a tutti. Le risposte che mi sono piaciute di più sono le seguenti: “Appassionatevi alla lettura, perché il libro è come una spada che ti penetra dentro e forma le coscienze; “Il libro va accarezzato, va odorato perché deve entrare nella profondità dell’anima”. “Il libro cambia la coscienza e il modo di guardare il mondo”. “Mi sento una penna che scrive”. “Il deserto di cui parlo nel libro rappresenta il deserto della nostra società dove c’è scarsa comunicazione, isolamento, individualismo”. Alla domanda di una compagna: “Per quale personaggio del suo libro prova più ammirazione?” Egli ha risposto: “Cola Cola. Essa è una gazza che sa cantare, che ha voglia di vivere e di cercare nuovi mondi, sa imporsi in un luogo nuovo dove viene anche rifiutata. Alla fine però vince su tutti”. Alla mia domanda: “Cosa augura a noi piccoli lettori?” ha risposto: “Bisogna prepararsi ad affrontare la vita perché essa è piena di difficoltà. Bisogna imparare a combattere come ha fatto Cola Cola”. Sono contento di aver incontrato e conosciuto una persona così ricca di esperienze e conoscenze. Ringrazio i miei professori e la Dirigente scolastica. Luigi Serra - Classe 1C 34 n. 10 - 14 maggio 2016 Intervista a Kenny Random attualità e la sua ‘’street-art’’ da Padova ... in giro per l’Italia. di Giovanna Scala V A Sc. Prim. Plesso Calò è stato subito gentile e ha risposto con grande attenzione ed entusiasmo a tutte le nostre domande. Quando ha capito che l’arte era la sua … strada? «Ho cominciato subito, disegnavo già da piccolo. In seguito ho lavorato nella moda e nella pubblicità, ma poi ho lasciato ed ho iniziato a fare tutto da solo. Non volevo che i miei disegni fossero legati troppo a degli oggetti o a dei marchi.» Cosa prova quando disegna? «Provo una sensazione di rilassamento. Sin da piccolo disegnavo su carta Kenny Random è molto famoso per le sue opere d’arte sui muri di case e ponti di Padova, ma è conosciuto anche negli Stati Uniti e non solo. Un’arte la sua molto particolare e che trasmette, in chi la guarda, sempre belle sensazioni. Intervistare Kenny è un privilegio raro, visto che l’artista non concede interviste a nessuno, ma per noi oggi ha fatto un’eccezione e ne siamo molto più che onorati: e quando lo faccio provo piacere ed ho una sensazione di grande libertà.» Quale messaggio vuol mandare con la Sua arte? «Qualche volta il messaggio è chiaro e di solito positivo, altre volte ho proprio voglia chele mie opere pongano delle domande in chi le guarda. Ma il più delle volte i disegni vengono dal cuore, senza pensare ad un messaggio vero e proprio, realizzo ciò che sento e basta.» Perché ha scelto proprio la “street-art’’? «Il perché non lo so esattamente, ero piccolo verso gli anni ’80 e girando con la mia BMX, ho visto disegni fatti sui muri, i tram, sotto i ponti e allora anche io decisi di acquistare delle bombolette spray e ho cominciato a disegnare dei murales.» Ha mai pensato che potesse diventare così famoso? «Qualche volta, ma non immaginavo di diventare ‘’famoso’’. È strano il termine, perché ha diversi significati ed io non sono proprio famosissimo.» Qual è la cosa che Le piace di più della sua arte? E dell’arte in generale? «L’arte è libertà di fare ciò che vuoi, è uno spazio aperto, è la possibilità di esprimere tante cose, se stessi ed il mondo.» Cosa consiglierebbe ad una come me che vuol fare l’artista da grande? «Io ho cominciato tardi… è difficile a livello economico fare l’artista, viverci…Se è vero che vuoi fare l’artista lo scoprirai col tempo! Se hai le idee chiare, con tanto sacrificio e volontà, riuscirai a fare ciò che vuoi. Ti dico anche una cosa: è importante il disegno, devi sempre coltivarlo, ma ormai sono fondamentali anche molte altre arti come la fotografia ad esempio, e saper realizzare le opere con strumenti diversi, anche informatici. Grazie mille, Kenny è stato gentilissimo, ora abbiamo le idee più chiare e aver avuto l’opportunità di parlar con lui ci ha dato una spinta in più! Giovanna Scala attualità n. 10 - 14 maggio 2016 35 Note di primavera concerto della solidarità pro-Mato Grosso delle “Simpatiche Note” Quando la soliderietà chiama, la generosita’ risponde! Ed è con grande generosita’ che il pubblico presente al concerto delle Simpatiche Note, svoltosi domenica 1° Maggio nella parrocchia “Cuore Immacolato di Maria “ di Ginosa , ha risposto all’invito a donare , ad “aiutare chi non ce la fa” , come recita una delle dolci canzoni eseguite durante la serata. Il canto, la musica e l’energia di decine di ragazzi e ragazze di tutte le eta’ e la volonta’ di aiutare i nostri fratelli piu’ bisognosi che vivono in Peru’, si ritrovano ormai tutti gli anni a primavera per rispettare questo appuntaLa Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi pervenuti e non pubblicati e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi articoli giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo numero ma che sicuramente saranno pubblicati prossimamente. mento con la Solidarieta’. I bambini del coro si sono radunati sul piazzale antistante la Chiesa portando un palloncino al quale hanno attaccato un biglietto contenete riflessioni e pensieri per i loro coetanei del Perù e prima di farli volare in cielo, insieme alla speranza per un mondo migliore, hanno letto i loro pensieri commuovendo gia’ gli spettatori. La serata si è aperta con la lettura ,da parte di Giuseppe Dragone, di una toccante lettera proveniente dal Peru’ , scritta dal nostro conterraneo Michele Calabrese che ha voluto ringraziare i Ginosini per la loro puntuale generosita’ nell’ aiutare i piu’ bisognosi, tutto questo mentre su uno schermo gigante scorrevano le immagini degli asili che si stanno costruendo grazie anche al contributo del nostro paese. E cosi’ questa emozionante lettera ha immediatamente scaldato i cuori non solo del pubblico, ma anche di noi animatori e cantori ,che col cuore gonfio di speranza abbiamo potuto aprire con un canto gioioso il nostro concerto. Grazie all bravura e alla costanza dei bambini , ma soprattutto alla pazienza e alla disponibilita’ di musicisti come Michele Mele e Piera Sabato, nonche’ di Maria Carmela Giannuzzi e dell’instancabile Giampiero Calabrese , abbiamo potuto eseguire brani piuttosto complessi, come “Io lo seguiro’” e “Salve Regina”(Sister Act).Non sono mancati momenti davvero commoventi durante la serata . Abbiamo voluto ricordare , con due brani a lui molto cari, una delle figure piu’ importani della storia della musica Ginosina: Il maestro Pinuccio Binetti recentemente scomparso. La sua famiglia ci ha messo a disposizione numerosi spartiti e noi abbiamo voluto che fosse presente alla serata per ascoltare questi brani sapientemente eseguiti da musicisti in erba, che sotto la stretta guida di Piera Sabato, che ha riarrangiato le parti, hanno suonato violini, chitarre, tastiera e clarinett commuovendo davvero tutti.. Altro momento di gioia, un canto accompagnato da oltre venti “Chitarre Pazze”, gli allievi del corso di chitarra dell’Arci, tenuto da Giampiero Calabrese che con i loro strimpellii ci hanno regalato ritmo e allegria . Cosa dire?...La musica unisce, sempre e da sempre. Unisce i cuori dei bambini, dei ragazzi, degli adulti che hanno voglia di divertirsi in modo sano e gioioso, unisce e, in questo caso, possiamo affermarlo con orgoglio, “Crea Ponti” , come ama dire sempre il nostro caro Papa Francesco, ponti di soliderieta’ che arrivano lontano, fino in Peru’ a raggiungere i cuori piu’ lontani e piu’ soli. Palma Matarrese 36 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 Candidato Sindaco Vito Parisi M5S Giorgio Acquasanta Concetta I. Bardinelli Sergio Basta Angela Ciannella Amedeo Clemente Tommasina Cossut Lisa D’Amelio Giovanni D’Angelo Romana M. Lippolis Antonio Minei Angelo Moro Vincenzo Pastore Antonio Polignano Nunzio Ricciardi Antonietta Rizzi Vincenzo Tarantini Candidato Sindaco Cristiano Inglese Lista civica Inglese Antonio Cardinale Massimo Castria Giuliana Conte Giuseppe Di Tinco Antonio Galante Agostino Gigante Annunziata Inglese Rosaria Leserri Antonella Moscarelli Giuseppe Pace Annalisa Pignalosa Francesco Pizzulli Domenico Rosato Francesco Santantonio Stella Torraco Cosimo Vavallo LiberaMente Con Inglese Giuseppe Bruno Cosimo Calabrese Oronzo Candela Antonella Caporusso Luigi Di Lena Nicola Eramo Donatella Favale Desiree Inglese Maurizio Limitone Vitalba Matarrese Angela Mongelli Francesco Pizzulli Antonio Pupino Vito Vinc. Ranaldo Anna Sassi Renato Tarantini Uniti per il bene comune Luigi Galante Rosa A. Caprio Annalisa Ciriello Angelo Delfino Francesca Demaglie Margherita Di Maio Carmela Di Stasi Giuseppe Ferrara Amedeo Galante Tiziano C. Leo Domenico Mianulli Carmelo Pupino Michele Zicari Impegno Civico Maria Rosaria Castria Francesco Di Franco Giuseppe Galante Vincenzo Giannico Luigi Guarino Mattia Lombardi Vania Mastromarino Giuseppe Mongelli Giuliano Paiano Claudia Perrone Nunzia Petrelli Giovanni Saracino Marco Sellitti n. 10 - 14 maggio 2016 37 Notte bianca della lettura: grande successo a Ginosa Le liste dei candidati al Consiglio comunale Candidato Sindaco Florinda Sorrenti Insieme Giuseppe Rossi Mario Branà Giovanna Menzella Giacomo Galante Lorenzo Natale Domenica Colella Vita Maria Pagone Rosa Nuzzaco Davide Iannuzzi Antonio Ribecco Nuncio Viggiano Cristian L’Insalata Salvatore Di Trani Marica Scasciamacchia Carmela Lazzazzera Francesco Cardellicchio Lista Città Futura Gianluca Lomagistro Silvano Luisi Vanessa Vitti Angelo Surdo Giovanni Cecere Rosa Amato Francesco Micucci Angela Capurso Giovanna Losavio Antonio Pizzulli Francesco Guarino Francesco Miccoli Daniela Menzella Carmine D’Alessio Rocco Capurso attualità Rosa Venezia Maria Vizzielli Margherita Zanelli Candidato Sindaco Vito De Palma Forza Italia Arianna Bozza Leonardo Bellacicco Antonio Donno Leonardo Galante Anna Stella Iacobellis Giuseppe Marchionna Maria V. Mastrodomenico Vittoria Notaristefano Alessandro Parisi Giovanni Perniola Angela Pizzulli Patrizia Ratti Vincenzo Ribecco Vincenzo Russo Giuseppe Turi Gianfranco Vizzielli Noi con Salvini Giovanni Andrisani Giuseppe Calò Gianluca Castagnoli Annalisa Castria Danilo Conte Pietro D’Ambrosio Nicola Lasorella Francesco Locantore Antonietta Lomastro Cosimo Montanaro Francesca Ribecco Paola Saracino Cosimo Serra Annalisa Vavallo Annamaria Viggiano Fratelli D’Italia Francesco Turitto Michele Amatulli Cinzia Bianco Francesco Calabrese Carmela Caragnano Giuseppe De Tommaso Raffaele Fanelli Pietro Ferente Maria Festa Anna Maria Giannino Pierdani lazzaro Michele Lorusso Raffaella Santangelo Francesco Saponieri Rosalba Scazzarriello Gabriele Sinisi Ginosa Popolare Maria Bruno Giacomo Carpignano Domenico Castria Cosimo Di Tinco Grazia Galli Nicola Giannatelli Domenico Giannuzzi Domenico Lovecchio Cinzia Massanelli Alessandra Matera Bruno Petrelli Felice Pollicoro Maria Rotunno Mariateresa Scaringello Gioacchino Tocci Anna Urro Lista per De Palma Nicola Bianco Nicola Bitella Nicola Boccuzzi Vincenzo Calabrese Donata Cantore Giacomo Cassano Vita Di Canio Filippo Fiore Wanda Galante Otello Gatto Marilisa Mongelli Annabruna Saccomanno Grazia Saracista Giambattista Sassi Giovanna Scarati Francesco Sozio Candidato sindaco Francesco Pizzulli Partito Democratico Paolo Costantino Cosimo Benefico Francesca Bitetti Chiara Bozza Raffaele Calabrese Maria Colamito Maria Curci Gabriella De Vietro Liborio Patimisco Pietro Pizzulli Grazia Posa Emanuele Rosato Pietro Sannelli Marilena Surdo Lorena Trentadue Rosangela Zicari Lista Guardiamo Lontano Giovanni Materano Stefano Buonsanti Filomena Calabrese Danilo Costella Margherita D’Angelo Lucrezia Di Lena Vito Furio Anna Maria Giangipoli Albina Giannuzzi Vito Iacovino Giovanna Latorre Giulia Lorenti Nicola Pizzulli Alfia Scravaglieri Valeria Trullo Candidato sindaco Raffaele Calabrese Forza Ginosa Angela Bosco Marialucia Calbrese Giovanni Ciardo Mariella Di Tinco Fabrizio Giove Angela Grassi Rosalba L’Insalata Paolo Maiullari Antonio Modarelli Giuseppe Panetta Pasqualina Ramunno Alessio Ricciardi Roberto Rizzi Silvestro Sassi Davide Tamborrino Nino Vannella Raffaele Calabrese sindaco Antonella Barlabà Davide Bavaro Domenico Bello Nicola Cardinale Gianrosario Costantino Assunta Esposito Sabrina Giovinazzo Valentina Laterza Cinzia Maraglino Vito Martiello Concetta Panetta Francesco Piccenna Pietro Pilato Biagio Raona Antonello W Salvino Giacomo Toro Civica Venticinque Gerardo russo Teresa Bitetti Nicola Boccuzzi Francesca Bove Filippo Dicecca Antonio Dipierro Cosimo Fumarola Angela Latronico Anna Latronico Angelo Moro Giovanni Rizzi -E’ stato un successo assoluto, la ‘Notte di inchiostro di Puglia’. Tra i 19 Comuni jonici aderenti, Ginosa ha recitato un ruolo da protagonista. L’adesione all’iniziativa da parte dell’Associazione culturale ‘Orizzonti 2001’, ha suscitato nei ginosini entusiasmo e partecipazione. Presso il Palazzo gentilizio Grassi sono echeggiati versi e racconti d’autore che hanno raccolto le emozioni e le suggestioni legati ai paesaggi e alle persone del territorio pugliese. Su tutti, sono stati riletti scrittori come il defunto altamurano Tommaso Fiore e del ginosino Francesco Muzzopappa. Del primo, la lettura ha riguardato ‘Un Popolo di Formiche’, scritto dall’autore nel 1925; del secondo, ‘Affari di Famiglia’, pubblicato due anni fa. Di entrambi, è stato come innamorarsi di nuovo del loro stile narrativo, con nuove emozioni, nuove sensazioni, nuovi richiami, nuove scoperte. Così come ha accumulato prospettive diverse il ‘Don Chisciotte della Mancia’, di Cervantes Saavedra. Al pari di letture di vari scrittori susseguitesi dal noir al verismo, dalla docufiction alla commedia, dalla poesia alla filosofia. Letteratura e scena di una donna, poi, che la ballerina Carmelita Posa ha espresso con una danza in proiezione. Dai cui movimenti e sincronismi si sono elevati sorprendenti piani visivi di un viaggio concettuale del corpo fatto interagire con lo spazio e la gravità, intorno alla carica positiva di una sedia. E’ stato come un affresco di un’esigenza dell’essere, rifiutando i limiti dell’immaginario. Domenica 24 aprile scorso, quindi, in tutta la Puglia e in altre parti d’Italia, si è tenuta la tanto attesa ‘Notte di Inchiostro di Puglia’. L’evento è stato ideato dall’omonimo movimento culturale per promuovere la lettura, soprattutto in Puglia, che, secondo recenti statistiche, si legge poco o nulla. E questo, nonostante vi siano apprezzati scrittori come l’emergente Muzzopappa, Pino D’Aprile, Renato Carrisi, Giancarlo Carofiglio, Annamaria Zito e tanti altri. La manifestazione è nata due anni fa quando Michele Galgano, castellanetano emigrato a Milano per lavoro, decise di creare un blog invitando diversi scrittori pugliesi a scrivere e pubblicare racconti ambientati nelle terre del tacco d’Italia. Ci fu un vero e proprio boom di adesioni che sfociò, appunto, nell’ideazione della ‘Notte di Inchiostro di Puglia’. Un successo fatto di sinergie che poggia su diverse reti di sostegno come il Coordinamento regionale di ArciPuglia e la Fondazione Vassallo. Ognuno, ha voluto dimostrare che il Sud non è morto! Grazie anche al lavoro di volontariato effettuato da circa 400 associazioni, le quali hanno dato vita ad un cartellone di quasi 600 eventi, a costo zero, senza alcun finanziamento pubblico o privato. Giusto per stimolare la lettura, che, nella società attuale, secondo Wood Allen, è da ritenere “Uno strumento di difesa”. Canta Storie Il Touring Club Italiano sceglie Laterza per la quarta tappa della “Penisola del Tesoro 2016” Si è tenuta ieri, a Laterza, nell’ufficio IAT, presso il Palazzo Marchesale, la conferenza stampa per presentare il progetto – “Penisola del Tesoro”. Un progetto nazionale che accende i riflettori sul patrimonio artistico delle città Italiane. Per la stagione 2016 il Touring Club ha selezionato soltanto cinque destinazioni d’eccellenza: a febbraio il Mudec di Milano, a Marzo Scilla in provincia Reggio Calabria con i tesori naturalistici, ad Aprile Benevento con il patrimonio Unesco, a Maggio la tappa pugliese con Laterza tra Terra delle Gravine e maioliche, infine a giugno l’appuntamento sarà a Santarcangelo di Romagna nel Centro Italia. Laterza sarà la quattordicesima città pugliese svelata con la Penisola del Tesoro nel corso di questi 17 anni: il primo Comune della provincia ionica, oltre a Taranto dove la manifestazione si svolse nel 2006, ormai ben dieci anni fa. Domenica 15 maggio sono in programma, visite guidate gratuite, danze in costume d’epoca, con un’intera comunità pronta ad accogliere quanti sceglieranno di trascorrere una domenica speciale in questa perla del Parco delle Gravine. “Le visite guidate si svolgono con partenze programmate dalle 9.30 alle 17.00. Tutte le attività sono gratuite, ma è prevista la prenotazione obbligatoria contattando il numero verde del Pronto Touring (800.888.882), sino a venerdì 6 maggio, oppure rivolgendosi direttamente ai contatti dell’ufficio IAT di Laterza (333.5726138). L’itinerario include i luoghi simbolo della città: dal Palazzo Marchesale con il Museo della Maiolica alla Cantina Spagnola, con un’immancabile tappa al santuario di Mater Domini in questa domenica che precede la festa patronale e che immerge la città in un clima di festa, devozione e gioia. Maria Carmela Olivari 38 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 ISTITUTO COMPRENSIVO “G.DELEDDA-S.G. BOSCO” I versi “avversi” di un marinese eretico MAGGIO MARINESE (ovvero Salmo n.25) Nuotatore senza lampada sulla riva, ricordi di conchiglie e di croste di pane. Questo cuore cerca il liberatore dei morti. La massa dei viventi è ammutinata, scandita da tablets,interrotta da networks, ribelle al richiamo del monte, il monte sacro dei beati, il monte delle visioni. Il Figlio della Promessa aspetta Dietro l’albero della tentazione. Signore delle menti, liberaci dalle illusioni deboli. Vespero arriva, il piccolo porto bagnato è ricolmo di cocci: vasi d’argilla greca, il mio cuore è in ginocchio. Lo specchio e la Bibbia deposti nell’urna, aspettano il traghettatore dell’Arca. ogni figlio lontano, fuggito per fame, ogni primogenito fuggito per gloria agita solo sfondi di canne.. grandi fiumi,una volta, divenuti rigagnoli e paludi. L’ipermercato dei prodotti racconta Storie di riso soffiato, E vende salumi al fosforo. Casa piena di grande lavoro, patrimonio dell’aratro dove sei adesso? Fermati creatura distratta da calzemaglie rosa E da residui inorganici! Riposati Uomo su cumuli di agavi, Lascia che esplodano nel fumo l’arco e la faretra, e la colomba si posi sull’arcobaleno dei santi. Morbida pace, tu non graffi L’immobile ronzio dell’anima Che filtra il bagliore del cielo della promessa. Qui Marina, mese di maggio, KAIRE MARIA… La spiaggia delle Madri, onde della soglia del tempo Cavalcate da figli da crescere, Non è il Salmo dell’angoscia. E’ acqua santificata dall’abbraccio dei ricordi. KOILIAS SU. Ma quante sere abbiamo sognato E quante abbiamo vissuto il cielo E le esplosioni ammorbidite Delle tue stelle, Marina… Eccoci, Madre! vacillanti e tormentati Come il popolo degli aghi del giunco. Figli della terra, caduti dall’eden vigilato dalla spada. L’orizzonte della lampara è nudo all’abbraccio degli occhi. Quante volte a maggio lontane palle galleggianti Hanno attraversato la calma pacata delle schiume allo smeraldo del tuo golfo: conchiglie vergini ,profilo di piedi fanciulli. La nave di Ulisse non ha approdato a questo golfo, e non c ‘è volo di colombe tra ulivi sconosciuti. Il vento acido ha gettato scorie Ed ogni vespero giallo ed ironico accende la seconda stella. Ma noi ancora qui,aspettando il ritorno Della benedizione del Mare. Mese di Maggio... EULOGHEMENE SU EN GHIUNAIXIN KAI EULOGHEMENOS O KARPOS TES Ecco scende malinconico l’angelo dei ricordi; “AGHIA MARIA,METER TOU THEU”. Come stella fuggita alla rotta, ha gettato la sua bussola,allontanando l’inclinazione del vento. Si sente ancora il Rosario dei Semplici Ed il tocco dolce dei remi: Madonna sul Mare. Χαίρε, Μαρία, κεχαριτωμένη οΚύριος μετάΣου, ευλογημένηΣυενγυναιξί, καιευλογημένοςοκαρπός τηςκοιλίαςΣου, οΙησούς. ΑγίαΜαρία, Θεοτόκε...... Auguri piccolo grande Gabriele 8 Maggio 2016 Prima Candelina per il piccolo grande GABRIELE MONGELLI. Tanta felicità per mamma Mina, papà Francesco e per la sorellina Greta. Tanti auguri dai nonni, dagli zii e dai cugini! JOHN RONALD REUEL TOLKIEN 39 ‘Viva il Live’ si terrà in Puglia Il concorso nazionale della musica dal vivo, organizzato dall’Arci, si aggancerà al contest della Puglia ‘Musichiamoli Tutti’. Le iscrizioni sono gratuite e si possono fare fino al prossimo 21 maggio. Che bello leggere e conoscere tanti generi narrativi; a me la lettura piace: mi diverte, mi rilassa, mi fa immaginare. Attraverso lo studio dei testi narrativi mi sono appassionata al genere fantasy, ma soprattutto allo scrittore JOHN RONALD REUEL TOLKIEN. “Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende, Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra, Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende, Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra nera scende. Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli, Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende”. Ho sentito parlare del librone “Il Signore degli anelli”, ho anche visto il film, ma, a scuola, ho voluto approfondire la conoscenza di questo autore. Ho fatto una ricerca sulla sua biografia e ho fatto una grande scoperta: l’esistenza dell’alfabeto elfico. Ora parlo un po’di questo uomo misterioso: John Ronald Reuel Tolkien JOHN RONALD REUEL TOLKIEN è nato il 3 gennaio del 1892 a Bloemfontein (Sudafrica). All’età di tre anni per motivi di salute si trasferì con la madre e il fratello in Inghilterra, e non potè più rivedere il padre che, rimasto in Sudafrica, morì dopo la loro partenza. Per mancanza di soldi dovette abbandona- re la scuola dove studiava, ma dopo alcuni anni vinse una borsa di studio che gli permise di continuare i suoi studi. Nel 1904 la madre di Tolkien morì lasciando al figlio la passione per le lingue e le storie. Tolkien e il fratello, vennero affidati al parroco di fmiglia che li guidò verso la conversione al cattolicesimo. Fin da piccolo Tolkien mostrò la sua passione per le lingue e andando a scuola ne riuscì a imparare molte: Gotico, Finnico, Greco. È da qui che poi riuscì a inventare una nuova lingua, tutta sua e del suo mondo di scrittore. Durante l’adolescenza, Tolkien si concentrò solo sullo studio delle lingue, vincendo anche una borsa di studio. A 21 anni gli fu conferito il titolo di professore a Oxford. Si sposò con Edith da cui ebbe 4 figli: John, Michel, Christopher, Priscilla. Da un’ispirazione in spiaggia è nata la storia dello Hobbit, successivamente scrisse il libro “Il Signore degli anelli” inventando anche nuove lingue come il Nevbrosh, il Naffarin e infine la lingua Elfica. Dopo il ritiro dall’insegnamento si dedica alla stesura del Silmarillion, cominciato nel 1917 e che non riuscirà a concludere. L’opera sarà pubblicata dopo la sua morte nel 1977 dal figlio Christopher. Nel 1973 morì facendo incidere sulla tomba di sua moglie e dei suoi figli il nome di due eroi del romanzo Sillmarillon: Beren e Lúthien, i due amanti protagonisti del libro. Riflettendo sui libri di questo scrittore, dopo aver letto alcuni brani, posso dire che egli mette insieme elementi della fiaba, dell’epica, della mitologia, del fantasy. I temi che affronta sono universali, c’è sempre la lotta tra il male e il bene, e fortunatamente nelle lotte fa vincere sempre il bene! L’uomo vincitore non è mai lasciato solo a se stesso, ma accompagnato da una fedele Compagnia. In classe ci siamo divertiti a scrivere in lingua elfica alcuni pensieri e i nostri nomi. Invito anche voi lettori a farlo. Francesca D’Alconzo 1B -Si terrà in Puglia ‘Viva il Live’, l’appuntamento nazionale sulla musica dal vivo organizzato dall’Arci. Per l’occasione, il presidente regionale pugliese della medesima associazione, Davide Giove, e la relativa dirigenza, annunciano il contest ‘Musichiamoli Tutti’. Il concorso è aperto ad ogni genere musicale e con in palio diversi premi. L’iscrizione è gratuita e si potrà farlo entro il prossimo 21 maggio. Allo scopo, è necessario inviare un file audio all’indirizzo di posta elettronica musichiamolitutti@ gmail.com Nel messaggio va indicato il nome della band, il genere musicale, l’anno di fondazione del Gruppo, i dati anagrafici dei componenti e gli strumenti utilizzati, contatti telefonici e indirizzo e-mail. Non verranno accettate cover. L’unico requisito richiesto per partecipare è che gli artisti debbano essere residenti in Puglia, anche stranieri, con almeno il 50 per cento dei componenti le band stanziali nella stessa Regione pugliese. Le selezioni avverranno in tutte e sei le sue province. I vincitori accederanno ad una prefinale per poi concorrere alla finale nazionale di ‘Viva il Live’, che si terrà il 17 giugno a Santeramo in Colle. L’artista o la band vincitrice si esibirà sul palco di ‘Collisioni Festival 2016’. Tra i semifinalisti saranno inoltre assegnati tre premi speciali: la migliore proposta Reggae si esibirà sul palco del ‘Carroponte di Milano’; la migliore proposta jazz si esibirà al ‘Mantova Jazz Festival 2016’; la migliore proposta Hip Hop guadagnerà uno stage di un giorno in studio con Piotta. Vi sarà anche una sezione speciale dedicata alla musica classica. Sarà aperta a solisti diplomati o diplomandi nei Conservatori. Il premio finale sarà costituito dall’esibizione in concerto con l’accompagnamento dell’Orchestra Senzaspine, realtà sinfonica Arci di Bologna. Ad ogni modo, sul sito dell’Arci Puglia, vi è il bando e il dettaglio delle modalità di partecipazione. Canta Storie 40 n. 10 - 14 maggio 2016 attualità attualità sportiva n. 10 - 14 maggio 2016 41 PRIMA CATEGORIA / Pari esterno contro una diretta rivale per la salvezza 1° MAGGIO ALL’ INSEGNA DELLO SPORT Si è svolta a cura della Polisportiva Vivere solidale con lo sport , con sede in masseria Vaccarella, una intera giornata dedicata al pugilato. La mattina di domenica è stata svolta la 5° tappa del Criterium Giovanile di boxe, con la partecipazione di ragazzi della Puglia e Basilicata dai 5 ai 14 anni, accompagnati da genitori e amici. Dopo le 17,00 ha avuto inizio la selezione del “Torneo Italia Aldo Mura”. Il 20 maggio a Mondovì si svolgeranno le finali. Nove i match, pieni di agonismo e bravura pugilistica. Ha disputato nei 69 kg Carella Salvatore vs Grassi Nunzio, uno dei match interessanti, vinto dal pugile Carella( a parere dei giudice non del pubblico presente) Subito dopo hanno avuto inizio i combattimenti della fase ordinaria; 12 match con la partecipazione dei pugili di Puglia, Basilicata e Campania. Il nostro Gentile Giuseppe senior, 60 kg con 14 match all’ attivo, ha vinto contro il forte pugile Matarrese Mattia con 18 match all’ attivo. Un combattimento dove il pugile Gentile ha controllato con intelligenza gli attacchi del bravo Matarrese. A Gentile mancano pochi punteggi per fare il salto nella categoria elite. Altri match sono stati ; La Barbera Domenico vs Lettieri Alfonso. Incontro pari ma hanno disputato un incontro fortissimo senza un attimo di tregua. Mineo Giannandrea elite 75kg ex Campione Italiano Juniores è ritornato sul ring dopo una anno e ha vinto contro il forte ed esperto pugile campano Cali Alessandro; Mineo ha dimostrato le sue qualità di pugile intelligente e forte. Carlucci Simone vs Vincenzo La Femmina, due elite 60 kg, pugili esperti che hanno dato vita a un bellissimo match con verdetto pari. I due pugili sono stati applauditi per l’agonismo e la tecnica dimostrata. Altro match monto interessante è stato tra i due scoolboys Iaia Luigi e il pugile Cardellicchio Alfredo. I giudici hanno dato la vittoria a Iaia , ma Cardellicchio ha dimostrato miglioramenti, infatti secondo il nostro modestissimo parere aveva vinto la 1° e la 2° ripresa perdendo solo la 3°. I due pugili saranno una promessa per i futuri match. Farina Gianmarco ha vinto con il pugile Zippo Giovanni Michele Pacciana Viale Trieste: pista ciclabile in contrasto con il PRG? L’appalto per la sistemazione di viale Trieste, vinto dall’impresa De Bartolomeo Francesco srl, con la procedura dell’offerta migliorativa economicamente più vantaggiosa, in fase di esecuzione, prevede la realizzazione di una pista ciclabile dall’incrocio con la SS 106 fino all’incrocio semaforizzato. La sua esecuzione sembra evidenziare il palese contrasto con il percorso previsto dalla TAV.21 del PRG che prevede un ampio incrocio canalizzato. Peraltro i lavori ricadendo in area sottoposta a vincolo paesaggistico abbisognerebbero del propedeutico parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici. Ancora una volta una dimenticanza oppure è stato ritenuto un parere non obbligatorio? Giulio Pinto Ginosa, buon pari ad Acquaviva: salvezza diretta quasi matematica I biancazzurri, grazie ad una buona prestazione, escono indenni dal confronto diretto di Acquaviva e portano a casa un punto che sancisce, quasi certamente, la salvezza diretta. Entrambe le reti su rigore: al vantaggio ospite di Lovecchio nel primo tempo, risponde Ferorelli nella ripresa. Domenica, intanto, potrebbe arrivare anche la matematica a certificare il traguardo della salvezza diretta nel match casalingo contro il fanalino di coda US Conversano: un successo dei biancazzurri e la concomitante “non vittoria” del Palagiano, spalancherebbero le porte della meritata salvezza. sviluppi di un calcio piazzato, che sorvola di poco il montante, mentre al 54’ Giampetruzzi si supera su una conclusione ravvicinata di Difonzo. I biancazzurri sono sempre in agguato ed al 60’ R. Bozza lascia partire una sassata dai venti metri che chiama Cottino agli straordinari. La gara scivola via senza grosse emozioni fino al 72’ quando l’arbitro concede, in modo generoso, un penalty all’Acquaviva per una presunta infrazione in area ginosina: il neo entrato Ferorelli trasforma con freddezza la massima punizione fissando il punteggio sull’1-1. Sino alla fine non accade più nulla, con entrambe le squadre ad accontentarsi del punto che muove la classifica. Domenica il Ginosa potrebbe centrare, anche con la Acquaviva e Ginosa non si fanno male e si botta sicura trovando Cottino in vena di matematica, la salvezza diretta qualora superi dividono la posta: un pari che accontenta prodezze che, miracolosamente, tiene al “Miani” il fanalino di coda US Conversano tutti e che sancisce, quasi certamente, la in partita i suoi. Sul finire di tempo è (cosa molto probabile) ed il Palagiano non salvezza diretta per entrambe le compagini. Giampetruzzi ad opporsi con bravura vinca a Crispiano: una salvezza meritata che Gara combattuta da entrambe le squadre ad una staffilata dal limite di M. Tassielli. arriverebbe con tre turni d’anticipo. che, nonostante la posizione tranquilla La ripresa calca la falsa riga della prima Tabellino della gara (Atl. Acquaviva - Ginosa di classifica, non si sono risparmiate. frazione. Padroni di casa pericolosi al 1-1) Partenza decisa dei padroni di casa che 49’ con un tiro dal limite di Vasco, sugli ATL. ACQUAVIVA: Cottino, al 10’ si rendono pericolosi Caffè, Iusco (68’ Ferorelli), RISULTATI E CLASSIFICA con Difonzo il quale, ben Fazio, Disanto, Gesuito, Prima Categoria Pugliese Girone B servito in profondità, viene Vasco (74’ V. Tassielli), stoppato da un superbo Lenoci, Difonzo, M. Tassielli, Giampetruzzi in uscita. Gli Risultati 30^ giornata - 08/05/2016 Prossimo turno (31^ giornata) - 15/05/2016 ore 16,30 Antonicelli. A disp.: Novielli, - GINOSA 1 - 1 - ATL. ACQUAVIVA MASSAFRA ospiti, nonostante siano poco ATL. ACQUAVIVA Bruno, Grandolfo, Dimauro. - NORBA CONVERSANO 2 - 0 D. BOSCO MANDURIA - ATLETICO AZZ. S.RITA pungenti in avanti, tengono BRINDISI All. Di Mauro PALAGIANO - TRULLI E GROTTE 1 - 3 - BRINDISI CAPURSO bene il campo ed al 27’ P.S. LATERZA - D. BOSCO MANDURIA 8 - 0 - U.S. CONVERSANO GINOSA GINOSA: Giampetruzzi, 2 - 2 passano in vantaggio grazie ATLETICO AZZ. S.RITA - TALSANO NORBA CONVERSANO - P.S. LATERZA Pasqualicchio (70’ D’Angelo), - MASSAFRA 1 - 1 - PALAGIANO R.S. CRISPIANO ad un penalty assegnato dal T.C. SURBO Di Lena (62’ Novario), Donno, - CAPURSO UNITED MOTTOLA 2 - 0 - T.C. SURBO SAN MARZANO direttore di gara per un fallo U.S. CONVERSANO - R.S. CRISPIANO 1 - 3 Orfino (80’ Comparato), - UNITED MOTTOLA TRULLI E GROTTE di mani in area: Lovecchio RIPOSA : SAN MARZANO RIPOSA : TALSANO A. Ribecco, De Biasi, R. trasforma con freddezza, Bozza, Paiano, Lovecchio, nonostante Cottino intuisca A. Trigiante. A disp.: Larocca, Classifica la traiettoria. La reazione Capurso. All. Russo SQUADRA PT G V N P GF GS DR dei baresi è immediata ed TRULLI E GROTTE 61 28 19 4 5 64 25 39 ARBITRO: Ruggiero Doronzo alla mezzora Vasco, ben SURBO 55 29 16 7 6 52 29 23 di Barletta. servito da Difonzo, fa la P.S. LATERZA 54 28 17 3 8 60 31 29 RETI: 27’ rig. Lovecchio (G), MASSAFRA 54 28 16 6 6 46 22 24 barba al palo con un tiro 72’ rig. Ferorelli (A). BRINDISI 54 28 16 6 6 47 27 20 maligno ravvicinato, mentre NOTE: Ammoniti Caffè, TALSANO 51 29 14 9 6 51 36 15 al 32’ Lenoci, dal limite, Disanto e Difonzo (A), SAN MARZANO 46 28 15 1 12 55 40 15 impegna severamente Donno, Orfino, A. Ribecco, R.S. CRISPIANO 43 28 11 10 7 45 33 12 Giampetruzzi. Il Ginosa è Paiano, Lovecchio e UNITED MOTTOLA 38 28 12 2 14 52 63 -11 pungente in contropiede ed Novario (G). Espulsi: all’81’ ACQUAVIVA 37 29 10 7 12 49 40 9 al 42’ il raddoppio sembra Orfino (G) dalla panchina GINOSA 36 28 8 12 8 30 30 0 cosa fatta: R. Bozza fugge per comportamento non NORBA CONVERSANO 33 28 10 3 15 46 52 -6 come una lepre sull’out regolamentare, all’88’ Difonzo CAPURSO 32 28 8 8 12 36 42 -6 sinistro e, dal fondo, serve (A) per comportamento non PALAGIANO 27 28 5 12 11 33 43 -10 al centro un pallone invitante regolamentare. DON BOSCO MANDURIA 22 29 6 4 19 20 54 -34 per De Biasi che calcia a Domenico Ranaldo ATLETICO AZZ. S. RITA 20 28 5 5 18 25 70 -45 US CONVERSANO 5 28 1 2 25 19 94 -75 42 attualità n. 10 - 14 maggio 2016 La Goccia di medicina e sport “IL GEL PIASTRINICO: UNA MODA COSTOSA O UNA REALTA’ INNOVATIVA?” Rubrica a cura del Dr. Davide Ranaldo - Chirurgo Ortopedico e Socio aggregato FMSI (Federazione Medici Sportivi Italiani) Il Gel piastrinico viene estratto lavorando con un apposita centrifuga da laboratorio, un prelievo di sangue del paziente. In questi ultimi 3 anni c’è stato un vero boom per questo tipo di trattamento, innovativo ma non troppo!. Infatti già nel 2007 in Clinica Ortopedica a Padova lo usavamo nelle tendinopatie con risultati promettenti, ma il concentrato di fattori di crescita piastrinici (PrP - Plateleth rich plasma) o volgarmente GEL PIASTRINICO, si usa da almeno 20 anni in chirurgia maxillo facciale e chirurgia plastica ricostruttiva. Nel frattempo si sono ampliate le indicazioni e di recente si è diffusa l’idea che questo prodotto possa far rigenerare la cartilagine. Ad oggi un utopia che cambierebbe il mondo dell’ortopedia, della sanità ma soprattutto la longevità del nostro corpo. La tecnica è semplice e poco invasiva e consiste nell’infil- trazione del “centrifugato”, contenente i fattori di crescita, direttamente all’interno delle articolazioni, dei tendini, dei muscoli e dei legamenti anche con il supporto del controllo ecografico o sotto diretto controllo artroscopico. Spesso non bastano 2 applicazioni, ma personalmente non ho mai eseguito più di tre procedure. Le indicazioni che hanno mostrato sin ora evidenza scientifica sono: - tendinopatie (t. di Achille, t. rotuleo, cuffia dei rotatori, fascia plantare, epicondilite…) - difetti cartilaginei superficiali di lieve entità ( condropatia rotulea e femoro/rotulea dei giovani atleti, condropatia astragalica, condropatia dell’anca, rizoartrosi allo stadio I ecc.) La procedura è praticamente esente da complicazioni (descritte rarissime reazioni avverse) ma è importante che sia praticata con un protocollo corretto e autorizzato dal Centro Trasfusionale della ASL di zona. Diffidate quindi se questi criteri non sono rispettati. La letteratura scientifica (per esempio consultate PUBMED, il motore di ricer- ca tipo Google per medici e ricercatori) ha dimostrato invece che non c’è nessuna differenza tra le infiltrazioni di Ac. Ialuronico e il PrP nell’artrosi medio - grave di ginocchio e anca, consigliando quindi l’uso del più diffuso, sicuro ed economico Acido Ialuronico rispetto al gel piastrinico. Infatti il costo delle infiltrazioni di Gel Piastrinico superano di almeno 4 volte quello di una fiala di Acido Ialuronico ad alto peso molecolare. La strada dell’Ortobiologia, così come si chiama questa branca che studia la rigenerazione di ossa, muscoli, tendini, è ancora lunga e tortuosa, ma di certo è quella giusta. Ad oggi vale sempre il consiglio di salvaguardare per quanto possibile il nostro corpo perché unico e insostituibile. Resto disponibile ad affrontare quesiti ed argomenti proposti dai lettori, scrivetemi su FB o per mail. Alla prossima uscita! Seguimi su Ortopedico MD : Davide Ranaldo Chirurgo www.davideranaldo.it [email protected] Vendesi Appartamento 3º Piano via Curtatone, n. 8 Ottimo affare tel. 099/8292452 3357462279 n. 10 - 14 maggio 2016 43