Verso il Forum Mondiale dell`acqua
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Verso il Forum Mondiale dell`acqua
C.I.C.U. Comitato Italiano delle Città Unite Sezione italiana dell’Organizzazione Mondiale delle Città e dei Governi Locali Uniti CIRCOLARE N. 2 - 2012 VERSO IL FORUM MONDIALE DELL’ACQUA – Marsiglia 12-19 marzo 2012 Il 6° Forum Mondiale dell’Acqua si avvicina. Potete consultare il programma e iscrivervi all’indirizzo www.worldwaterforum6.org Le giornate del 14 e 15 marzo saranno dedicate alle Autorità Locali e Regionali. Qual’è il ruolo e la posizione della CGLU nei riguardi del dibattito che sta precedendo il 6° Forum Mondiale dell’acqua, che si terrà a Marsiglia il 12-17 marzo 2012 ? E delle altre iniziative alternative al Forum Mondiale che si svolgono e si svolgeranno in parallelo anche come Forum Alternativi ? L’impegno della CGLU nel dibattito sull’acqua si è concretato una prima volta al 4° Forum di Città del Messico nel marzo 2006 con un incontro parallelo dei governi locali. In quella occasione è stata approvata una prima dichiarazione poi integrata nella dichiarazione interministeriale finale del Forum. Tre anni dopo al Forum di Istanbul la CGLU si è fatta promotrice assieme a ICLEI – la rete dei governi Locali per lo sviluppo sostenibile - e il Consiglio Mondiale dell’Acqua della stesura del Patto di Istanbul per l’acqua, approvato sul posto da circa 250 delegati della CGLU. Questa dichiarazione ed impegno è stata successivamente firmato da altri enti e governi locali e la CGLU si pone l’obiettivo di poter raggiungere i 1.000 firmatari alla scadenza del 6° Forum Mondiale di Marsiglia Il Patto per l’acqua di Istanbul riassume gli impegni praticabili in materia di governo dell’acqua, impegni nei riguardi della cooperazione e del raggiungimento degli obiettivi del Millennium e avanza delle indicazioni ai governi e alla Comunità internazionale nonché delle rivendicazioni in materia. In sintesi nel Patto si afferma che: • l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari sono diritti fondamentali di tutti gli esseri umani; • l’acqua è un bene pubblico che deve rimanere sotto il controllo pubblico; • l’igiene pubblica e l’accesso all’acqua potabile devono far parte delle priorità nelle politiche pubbliche; • I governi locali svolgono un ruolo sempre più importante e determinante in materia; • le trasformazioni in atto (come l’urbanizzazione spinta, la crescita delle periferie povere, la crescita della domanda d’acqua e il consumo delle risorse non rinnovabili, i cambiamenti climatici) impongono risposte rapide e appropriate ai problemi dell’accesso all’acqua e all’attuazione di politiche d’igiene pubblica e allo stesso assetto proprietario delle risorse; • È necessario attuare una gestione equa, efficace e sostenibile delle risorse idriche e dei servizi, con un approccio integrato e con responsabilità condivise tra i vari livelli della governance; Comitato Italiano Città Unite – CICU - CIRCOLARE N.2 febbraio 2012 1 • E necessario lavorare per qualificare le capacità locali di gestione dei servizi idrici; • I costi dei servizi idrici ed igienici devono essere controllati perché siano sopportabili ed equi, provvedendo a colmare le sperequazioni di risorse. Il Patto prevede poi l’assunzione di vari impegni comuni, tra i quali l’attivazione di piani di azione a livello locale per una gestione integrata delle politiche sull’acqua e per i servizi igienico sanitari. Nella prospettiva del 6° Forum di Marsiglia la CGLU indica cinque obiettivi specifici per l’operato delle reti dei governi locali nell’evento: • Accrescere la mobilizzazione internazionale delle Autorità locali e regionali per incitarli ad assumere maggiori impegni nell’attuazione di quanto previsto dal Patto; • Allargare e migliorare l’equilibrio geografico dei firmatari del Patto; • Operare in termini di cooperazione e scambio tra esperti per identificare e sviluppare soluzioni concrete ai problemi posti in materia di accesso alle riosrse idriche; • Favorire nuovi partenariati tra Autorità Locali e Regionali a livello internazionale mediante la cooperazione decentrata; • Sviluppare un dialogo costruttivo con gli altri livelli di governo. Per accedere al testo del Patto di Istanbul sull’acqua e agli altri documenti del Forum vi potete collegare al seguente indirizzo: http://www.worldwaterforum6.org/en/commissions/political/local-and-regional-authoritiespolitical-process/?id=220sitemap In allegato inviamo comunque una versione tradotta in italiano del Patto. Per meglio avvicinarsi a questa iniziativa vi invitiamo a inviare le vostre eventuali osservazioni e proposte di modifica che vi augurate possano essere introdotte nel corso degli incontri di Marsiglia. Ogni vostro contributo (in francese, inglese o spagnolo) e i vostri eventuali messaggi politici devono essere inviati direttamente a Mme Céline Dubreuil ([email protected]) oppure a M. Mohamed Boussraoui ([email protected]) oppure se in italiano all’indirizzo di CICU ([email protected]). Il testo della dichiarazione sarà discusso nella 3° Conferenza Internazionale delle Autorità Locali e Regionali per l’Acqua che si svolgerà nelle giornate del 14 e 15 marzo a Marsiglia: il programma provvisorio della Conferenza è posta in allegato. Durante questa conferenza (organizzata localmente dal Consiglio Mondiale dell’acqua) sono attesi più di 350 delegati dei Governi locali del Mondo. I risultati di questi lavori saranno presentati al pomeriggio del giorno seguente (16 marzo) nel corso delle dichiarazioni e discorsi ufficiali dei Ministri. Comitato Italiano Città Unite – CICU - CIRCOLARE N.2 febbraio 2012 2 Agenda provvisoria per la terza Conferenza Internazionale delle Autorità Locali e Regionali per l’acqua Marsiglia - 14-15 Marzo 2012 Mercoledì 14 marzo M a t t i n o Giovedì 15 marzo 8:30 -10:00 Plenaria di apertura dei lavori 8:30 -10:00 Cultura dell’acqua nella Governance locale 10:00-10:30 Pausa caffé 10:00-10:30 Pausa caffé 10:30-12:30 Da Istanbul a Marsiglia: il percorso dei poteri locali e regionali 10:30-12:30 Cooperazione e solidarietà internazionale Contact: [email protected] Contact: [email protected] 12:30-14:00 Pausa pranzo 12:30-14:00 Pausa pranzo P 14:00-15:30 o m e r i 15 :30-17:00 g g i o 17:00-17:30 Governance dell’acqua e dei servizi igienicosanitari 14:00-15:30 L’apporto delle Autorità Locali e Regionali per l’acqua 17:30-19:00 Verso una migliore gestione delle risorse idriche: Le soluzioni degli attori regionali Contact: [email protected] La progettazione degli enti per l’acqua nelle megalopoli Contact: [email protected] 15 :30-15:45 Pausa caffé 15 :45-18:00 Assemblea Generale delle Autorità Locali e Regionali 18:00-19:00 Cerimonia di chiusura contact: [email protected] Pausa caffé Contact:[email protected] Comitato Italiano Città Unite – CICU - CIRCOLARE N.2 febbraio 2012 3 PATTO DI ISTANBUL PER L’ACQUA DEGLI ENTI LOCALI E REGIONALI Riuniti a Istanbul nel marzo 2009, noi sindaci e Autorità locali e regionali delle diverse parti del mondo aderiamo a questo PATTO DI STANBUL PER L’ACQUA al fine di sviluppare strategie per la gestione dell’acqua meglio adattate ai cambiamenti in atto nel nostro pianeta. La “Dichiarazione dei governi locali sull'acqua”, adottata 21 marzo 2006 in occasione del Quarto Forum mondiale dell'acqua in Messico, ha evidenziato il ruolo delle autorità locali e regionali nella gestione delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari e ha proposto ai governi nazionali un partenariato più efficace. Noi riaffermiamo i nostri impegni precedenti e la nostra volontà di attuare approcci integrati nella gestione delle risorse idriche per "costruire passarelle per l'acqua", rafforzare la capacità delle nostre città e regioni di far fronte alle crescenti pressioni esterne e quindi contribuire allo sviluppo sostenibile. PARTE I Dichiarazione e appello all’azione dei governi locali e regionali Mediante questo Patto, noi riconosciamo che: • L’accesso a un’acqua di buona qualità e ai servizi igienico-sanitari sono diritti fondamentali di tutti gli esseri umani1, e svolgono un ruolo essenziale per la tutela della vita, per la salute pubblica e nella lotta contro la povertà; • L’acqua è un bene pubblico che deve rimanere sotto il controllo pubblico, sia che la sua gestione sia delegata o non ai privati; • Il servizio igienico-sanitario è importante come l’accesso all’acqua e deve essere considerato come una priorità nelle politiche dei governi locali, regionali e nazionali; • Il livello locale svolge un ruolo sempre più importante nella approvvigionamento dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari; • I rapidi cambiamenti che si pongono nel mondo, come la crescita demografica, lo sviluppo economico, la migrazione e l'urbanizzazione con più di metà della popolazione vivente oramai in città, esercitano una pressione sempre maggiore sulle infrastrutture e sulle risorse idriche, sui sistemi di distribuzione e di sui servizi igienico sanitari per i cittadini, le imprese, le industrie e le istituzioni. Questi cambiamenti aumentano la 1 Noi sosteniamo in questo senso l’iniziativa della Commissione dei Diritti dell’uomo dell’ONU sul diritto all’acqua. Comitato Italiano Città Unite – CICU - CIRCOLARE N.2 febbraio 2012 4 • • • • • • • • • difficoltà a raggiungere gli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo per quanto riguarda l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari;2 I Quartieri poveri e le zone residenziali precarie nelle città e nelle loro periferie aumentano e la povertà diventa sempre più un fenomeno urbano; ciò impone delle risposte rapide e appropriate ai problemi dell’accesso all’acqua et ai servizi igienicosanitari e allo stesso assetto proprietario. I cambiamenti climatico interessano l'intero ciclo dell'acqua e tutti i cittadini delle nostre comunità: essi produrranno una maggiore scarsità d’acqua, aumentando il rischio di eventi naturali estremi come inondazioni e siccità, limiteranno la ricarica delle nappe freatiche, produrranno l’innalzamento del livello dei mari e della temperatura e renderanno più aleatori i cicli delle precipitazioni e i regimi dei fiumi; La gestione delle risorse idriche a livello locale e regionale può permettere un miglior adattamento al cambiamento globale; La natura, la portata e la dinamica dei problemi legati all’acqua evidenziano analogie e differenze tra le situazioni dei paesi in via di sviluppo e quelli dei paesi sviluppati. Mentre la mancanza d’infrastrutture o il loro invecchiamento è una sfida comune a tutti, il finanziamento, il rafforzamento delle capacità e il miglioramento della legislazione sembrano essere i principali problemi dei paesi in via di sviluppo; E’ necessario un nuovo approccio più coerente per soddisfare la domanda di acqua a livello locale e regionale e per garantire le misure volte all’attenuazione e adattamento per far fronte ai cambiamenti globali. Una gestione equilibrata efficiente e sostenibile delle risorse idriche e dei servizi richiede un approccio integrato, un'azione coordinata e una responsabilità condivisa dai diversi livelli di governance; La dimensione dei servizi igienico-sanitari deve essere integrata nella pianificazione locale e regionale e collegata ad altri settori, quali il sistema di drenaggio delle acque piovane, l'accesso all'acqua potabile, il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti. I servizi igienico-sanitari devono, per quanto possibile, essere attuati attraverso processi decentralizzati e supportati da campagne di educazione pubblica e di sensibilizzazione per migliorare l'igiene familiare; La pianificazione e i progetti locali e regionali devono inoltre considerare la questione delle acque; Gli operatori / fornitori di servizi pubblici svolgono un ruolo centrale nella fornitura di acqua e servizi igienico-sanitari, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, gli attuali meccanismi di sviluppo delle capacità sono insufficienti; L’accesso all'acqua e ai servizi igienico-sanitari di qualità ha dei costi. Tuttavia, la gestione dei servizi idrici e igienico-sanitari per l'accesso all'acqua e ai servizi igienici che permettano l’accesso a questi servizi in quantità e qualità sufficiente deve essere garantita a costi sostenibili ed equi, in particolare adattando dei meccanismi di copertura dei costi per le popolazioni più povere; L'utilizzo di acqua nelle aree urbane e rurali è interdipendente. Una politica di gestione idrica sostenibile a livello locale è essenziale per garantire la produzione agricola e 2 Gli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo, definiti dalle Nazioni Unite, che si pongono l’obiettivo di dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone senza accesso sostenibile all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, sono di pertinenza diretta dei governi locali. Comitato Italiano Città Unite – CICU - CIRCOLARE N.2 febbraio 2012 5 impedire lo spopolamento rurale; le autorità locali dovrebbero essere consapevoli dell'importanza del settore rurale e dell'agricoltura, che svolgono un ruolo importante nel fornire i centri urbani. A sostegno del nostro impegno, in qualità di sindaci e di rappresentanti locali e regionali, noi ci appelliamo ai governi nazionali e alle istituzioni internazionali al fine di: • Fare della sicurezza dell'acqua una priorità politica nazionale e internazionale, partendo dal principio che le risorse devono essere condivise in modo razionale e in modo equo tra gli utilizzatori, per delle ragioni sociali e di salute pubblica, per sostenere occupazione e l'economia, per favorire lo sviluppo culturale e il tempo libero, così come per preservare un ambiente piacevole e sano; • Accelerare l'attuazione degli impegni in materia di accesso all'acqua e ai servizi igienici, e alla lotta contro la povertà, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, al fine di raggiungere gli obiettivi definiti del Piano d'azione di Johannesburg e gli obiettivi del Millennio per lo sviluppo; • Stabilire un meccanismo di dialogo che garantisca alle autorità locali e regionali, attraverso un adeguato trasferimento di competenze e di mezzi, un quadro giuridico, le risorse finanziarie, le capacità istituzionali e le competenze umane e tecniche necessarie per garantire una gestione locale e regionale dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari. Nel rispetto del principio di sussidiarietà e in consultazione con tutte le parti interessate, i governi locali dovrebbero avere la possibilità di scegliere tra diversi modelli di gestione; • Coinvolgere gli enti locali e regionali nella definizione e attuazione di strategie politiche nazionali e sovranazionali per la gestione sostenibile dell'acqua, al fine di migliorare l'accesso all'acqua e ai servizi igienici e per prepararsi ai cambiamenti climatici e altre sfide globali. Questi cambiamenti richiedono l'attuazione di nuovi progetti d’infrastrutture per anticipare i loro effetti sulle risorse idriche, il trattamento delle acque piovane e di altre infrastrutture urbane; • Implementare meccanismi finanziari e degli schemi di regolazione innovativi per facilitare l'accesso dei governi locali e regionali ai finanziamenti diretti, aumentare i finanziamenti destinati alle infrastrutture locali di acqua e servizi igienico-sanitari, al fine di soddisfare le esigenze di tutti, soprattutto i più poveri, e per consentire l'adattamento ai cambiamenti globali. • Includere investimenti nel settore idrico nelle operazioni di riduzione del debito, come lo scambio di debito per gli investimenti nel settore dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari; • Dedicare più attenzione all'analisi delle previsioni del clima, dei cambiamenti demografici e di altre trasformazioni che interessano il ciclo dell'acqua e dei suoi sistemi di gestione a scala nazionale e regionale; condividere le conoscenze acquisite con i governi locali e aiutarli a interpretare il loro impatto sul livello locale; • Creare dei meccanismi efficaci per coinvolgere le autorità locali e regionali nella gestione dei bacini idrografici; • Tenere maggiormente conto dell'impatto delle scelte politiche settoriali sul ciclo dell'acqua, in particolare sulle aree rurali e urbane e sugli ecosistemi; • Sostenere la cooperazione internazionale delle autorità locali e regionali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio in materia di acqua e di servizi igienico-sanitari, in particolare attraverso il finanziamento di partenariati tra governi locali e regionali dei Comitato Italiano Città Unite – CICU - CIRCOLARE N.2 febbraio 2012 6 paesi sviluppati e in via di sviluppo e consentendo, ove possibile, l'assegnazione a tale scopo di una quota dei proventi ottenuti da parte degli utenti dei servizi idrici e igienicosanitari. PARTE II - Impegni dei governi locali e regionali Riconoscendo la necessità urgente di sviluppare strategie più efficaci, le città e le regioni dipendono dall'esistenza di un adeguato quadro giuridico, istituzionale e finanziario adattato così come dalla disponibilità di capacità tecniche e umane. Tuttavia, l'impatto dei cambiamenti climatici, la crescita demografica, l'urbanizzazione, lo sviluppo economico e altri fattori che influenzano le risorse idriche sono fenomeni più rapidi della capacità di risposta dei sistemi politici e sociali. Per tutte queste ragioni, noi, Sindaci ed eletti locali / regionali, firmatari del PATTO di ISTANBUL per l’ACQUA, esprimiamo la nostra volontà politica di affrontare queste sfide, fin da ora e per quanto riguarda le nostre competenze e per ciò che è alla nostra portata e ci impegniamo a fare del nostro meglio per migliorare la governance dell'acqua e orientare le nostre politiche locali verso una gestione sostenibile delle acque e infrastrutture idrauliche. Questo impegno è accompagnato dalla speranza che i governi nazionali e delle istituzioni internazionali riconoscano il ruolo fondamentale dei governi locali e regionali per migliorare l'accesso all'acqua e per l'attuazione delle misure di adattamento settoriali , e per lanciare in un prossimo futuro, le riforme politiche necessarie per rendere gli sforzi dei governi locali e regionali legalmente e tecnicamente fattibili, finanziabili ed efficaci. Per soddisfare il nostro impegno, noi faremo il necessario durante il nostro mandato per sviluppare una gestione sostenibile, integrata e partecipativa della gestione dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari e per lanciare le seguenti azioni nella nostra città / regione, • Una valutazione dei condizionamenti interni ed esterni sulle risorse idriche locali e la biodiversità dei corpi idrici per identificare le principali sfide alla loro conservazione; • Un inventario di politiche, strategie e piani dei governi locali e regionali che devono evolvere per affrontare le sfide globali identificate come potenziali minacce a medio e lungo termine delle risorse e dei sistemi idrici locali; • La creazione di un dialogo con tutte le parti interessate a livello locale / regionale, per identificare una visione comune alle principali parti interessate, e al fine di individuare le priorità locali e i piani d'azione da attuare nel settore dell’acqua; • La definizione di obiettivi e traguardi misurabili adattati ai nostri territori e corrispondenti agli impegni assunti nel Patto di Istanbul per l’Acqua, con un accompagnamento per rendere conto delle nostre strategie e delle nostre azioni; • L'attuazione di piani d'azione per migliorare i servizi idrici e igienico-sanitari e accrescere la capacità di adattamento locale e regionale a fronte dei cambiamenti mondiali. Siamo inoltre impegnati a riferire sulle nostre azioni e a condividere le sfide e i progressi riscontrati nelle nostre città, come parte dell'attuazione delle misure di cui sopra, in occasione del prossimo Forum Mondiale dell'Acqua nel 2012. Comitato Italiano Città Unite – CICU - CIRCOLARE N.2 febbraio 2012 7