Orphan, un film abbandonato

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Orphan, un film abbandonato
Orphan, un film abbandonato
Scritto da Alessandro Gianotti
Lunedì 26 Ottobre 2009 14:02
Regia: Jaume Collet-Serra
Sceneggiatura: David Johnson
Attori: Peter Sarsgaard, Vera Farmiga, Isabelle Fuhrman, Lorry Ayers, Jimmy Bennett
Fotografia: Jeff Cutter
Montaggio: Timothy Alverson
Produzione: Appian Way, Dark Castle Entertainment, Silver Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Paese: USA 2009
Uscita Cinema: 13/11/2009
Genere: Horror, Thriller
Trama
La tragica perdita del figlio deceduto prima di venire alla luce ha devastato Kate e John,
mettendo in crisi il loro matrimonio e minando la fragile psiche di Kate. La donna è, infatti,
tormentata da incubi e visioni legate al passato (per i primi, pensate, 30 secondi di film).
Lottando per riconquistare una parvenza di normalità, la coppia decide di adottare un bambino
e rimane profondamente colpita dalla piccola Esther, incontrata all'orfanotrofio locale. Ma
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quando Esther si trasferisce nella loro casa, un'allarmante serie di eventi inspiegabili si
manifesta tanto da spingere Kate a credere che nella bambina ci sia qualcosa di sbagliato e che
il suo aspetto angelico nasconda in realtà qualcosa di terribile .
Recensione
Guidato dall'incoscenza e dall'alcool anche la settimana scorsa mi sono avventurato al cinema
o cimena, dipende se avete più o meno di tre anni, tra tutti i bei titoli che si potevano scegliere
ho optato per Orphan. Perchè si sa l'horror tira, in più nella sala semivuota si può limonare
meglio!
Il Film parte alla grandissima con una scena degna del miglior splatter! Sangue a fiumi,
scenario claustrofobico, un'attrice che fà l'infermiera che non oso troppo nel dire sia la sosia
perfetta di Igor (ma si legge Aigor), urla e bambino appena nato già in decomposizione. Perfetto
mi dico, sembra di essere sul set di un buon film alla Peter Jackson (signore degli anelli) dei
primi tempi! Poi il film cambia, diventa fin troppo ordinario, solite tematiche, soliti bambini che
riescono ad abbattere un adulto di 90 kili, solita presunta invincibilità del protagonista malvagio,
per poi essere neutralizzato nel modo più stupido e American Style che sia sia mai visto! (chi tra
voi è fan di Kurt Angle apprezzerà tantissimo).
Personale Punto Di Vista
Il film in sè è di una banilità assurda, tutto verte su una cosa: far male a dei bambini! che per un
certo verso è una tematica che a volte condivido, ma qui è fin troppo sfruttata per far presa
sull'empatia dello spettatore! Ovvio che se vedo minorenni rischiare la vita, se per giunta sono
bellini come giocattoli e sfortuna vuole siano sordo muti, un po' male ci rimango!
Il film punta molto sulla colonna sonora con sbalzi di volume e archi suonati da un violento
falegname, che sembra comunque essere l'ultimo trand dei moderni horror, nonchè sulla
bravura dell'attrice che interpreta la bambina (devo ammetterlo!). In sè una pellicola banale,
senza novità o elementi scoinvolgenti, interessate l'idea dell'acquario....non vi dico nulla lo
scoprirete voi. Il film si gode molto fino alla fine del primo tempo, nel secondo tempo inizia a
diventare un pò troppo ridondante (rischio di morte, salvezza per un pelo, rischio di morte,
salvezza per un pelo, violino violento, si alza il volume, compare la bambina ovunque con più
insistenza di una finestra di popup per una probabile soluzione per le dimensioni del vostro
pene), e anche se vi è una regia tutto sommato buona, la pellicola inizia a stancare.
Voto: 7 buona pellicola, banale la storia, ma quasi ben gestita
Voto di Alle: 4 in un buon horror mi aspettavo più violenza, molta di più ed almeno una
presenza satanica!
2/3
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Scritto da Alessandro Gianotti
Lunedì 26 Ottobre 2009 14:02
Voto trash: 3 non è un buon prodotto, ma c'è troppa serietà dietro alla pellicola
NB. se volete guardarlo gustatevi la chicca della perfetta ricostruzione di un istituto di igiene
mentale in Russia: pareti fatte di pietra, come da tradizione di un qualsiasi castello del male più
assoluto, sbarre e inferriate stile prigione e per finire gente poco normale e potenzialmente
violenta che gira a caso sullo sfondo. La perla: l'infermiere biondiccio e con la pettinatura Emo!
Curiosità: Nel periodo in cui uscì il film nelle sale statunitensi, la pellicola ha sollevato non
poche polemiche a causa dei temi trattati. Molte associazioni pro-adozione hanno accusato la
pellicola di diffondere paure e falsi stereotipi riguardo l'adozione, sostenendo che la pellicola in
sé poteva ledere quella fascia di bambini già "grandi" che già di per sé faticano a trovare una
nuova sistemazione familiare.
Le associazioni pro-adozione hanno contattato il presidente della Warner Bros., Barry Meyer,
chiedendogli di eliminare dal film la frase: Dev'essere difficile amare un figlio adottivo allo
stesso modo di uno tuo
, che la piccola Esther dice
alla madre adottiva, inoltre è stato chiesto che parte degli incassi del film vadano ad orfanotrofi
bisognosi e che alla fine del film sia aggiunto un messaggio pro-adozione (e vedendo il film non
credo che arriverà molto nelle loro tasche...).
3/3