Bordighera Book Festival – edizione 2016

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Bordighera Book Festival – edizione 2016
Bordighera Book Festival – edizione 2016
Presentazione del libro “Ezio Benigni – fotografo”
Il Comune di Bordighera è stato uno tra i primi in Italia ad istituire ufficialmente una collana
editoriale, con il chiaro intento di affidare ad essa tracce indelebili della propria storia, della
memoria collettiva, del proprio glorioso passato nobilitato anche da frequentazioni di personaggi
illustri. In virtù di ciò la collana si intitola proprio “RITRATTI DI BORDIGHERA…una città che resta
nel cuore…” e si lega in maniera indissolubile con la figura un po’ storica e un po’ mitologica di
Magiargé, la cui silohuette è incisa nella fustella delle sovraccoperte dei volumi.
Nel corso degli anni sono così apparsi
BORDIGHERA IERI a cura di Ezio Bernardini e Giuseppe E. Bessone;
LODOVICO WINTER GIARDINIERE IN BORDIGHERA di Luigi Viacava;
SANT’AMPELIO di N. Marinangeli, N. Lamboglia e A. M. Ceriolo Verrando;
MONET A BORDIGHERA a cura di Silvia Alborno;
JEAN COCTEAU, PEGGY GUGGENHEIM E LE MOSTRE DI PITTURA AMERICANA A BORDIGHERA
1952-1957 a cura di Leo Lecci.
Dopo il 2004 – a parte l’edizione di alcuni volumi fuori collana quale, ad esempio, la ristampa
della guida “Bordighera and neighbourhood” originariamente edita nel 1900 da A. Bruckmann
Publisher di Monaco di Baviera nelle Bruckmann’s Illustrated Guides – l’attività si è interrotta a
causa della difficoltà a reperire risorse economiche ed autori con validi progetti circa la storia
cittadina.
Recentemente l’amministrazione comunale ha deciso di riprendere l’attività editoriale
dedicando un volume a colui che è da tutti conosciuto e riconosciuto come “il fotografo di
Bordighera”: Ezio Benigni al quale, nel 1992, era stata dedicata presso la ex-chiesa anglicana la
mostra “Bordighera vista da Ezio Benigni” il cui catalogo è ormai introvabile.
Dopo otto mesi di paziente lavoro, attingendo allo sconfinato e prezioso materiale d’archivio
costituito dalle lastre originali del Benigni stesso (oggi di proprietà del Comune di Bordighera),
grazie all’opera di ricerca e selezione curato dai dipendenti della Biblioteca Civica, al
coordinamento di Dario Grassano e Luca Moreno, alla progettazione e realizzazione grafica di
Raffaella Pallanca, al prezioso ed amichevole aiuto di Ferruccio Poggi e Giuseppe Bessone, vede
la luce il 7° volume della collana: “Ezio Benigni – fotografo” che racchiude circa 130 fotografie
“…..di un artista innamorato della sua città, capace di donare ad ogni immagine profondità e
spirito evocativo, si tratti di luoghi, di personaggi illustri, di figure del popolo che fatica o indugia,
breve attimo che fugge, a fissare l’obiettivo”.
Il libro sarà presentato ufficialmente dal prof. Alberto Moreno – presenti il Sindaco Giacomo
Pallanca ed alcuni membri della famiglia Benigni – giovedì 1° settembre 2016, alle ore 17.30,
presso il “punto incontro Buga Buga” di Corso Italia, nell’ambito della terza edizione di
Bordighera Book Festival. Il volume sarà posto in vendita contemporaneamente presso lo stand
della Biblioteca Civica - sempre in Coso Italia, dove sono riuniti tutte le case editrici che
partecipano all’edizione 2016 di BBF - e nella sede storica di Via Romana 52.
Una piccola esposizione di opere di Ezio Benigni potrà essere ammirata presso la Biblioteca
Civica Internazionale:
- da giovedì 1 a sabato 3 settembre: orario 9.00/13.00 – 17.00/19.00
- domenica 4 settembre: orario 10.00/12.00 – 17.00/19.00
Era il 1992 quando, inatteso, apparve il catalogo della mostra “Bordighera vista da Ezio Benigni”.
Ricordo ancora il susseguirsi di quelle immagini in bianco e nero tra le navate della ex-chiesa
anglicana, quei paesaggi, quei volti, quegli scorci di una città quasi fiabesca ma incredibilmente
terrena dove ancora ogni giorno, abitudine inconsapevole, eravamo soliti portare il passo.
Leggevo, negli occhi dei visitatori, una moltitudine di sentimenti: un po’ di nostalgia, una
palpabile emozione, il piacere manifesto nel riconoscere luoghi e persone. Per me non era
ancora il tempo della nostalgia ma delle speranze eccessive, delle illimitate possibilità; sentivo
però, forte, il legame con le mie radici, con quel terreno aspro e sempre poco generoso, il
susseguirsi irregolare di pietre dei muri a secco, l’essenza ritorta degli olivi e, appena più
lontano, il mare.
Oggi, vita inoltrata ma immutato sguardo di ragazzo, la sorte benevola mi riserva la gioia di
presentare come Sindaco di Bordighera il secondo volume delle fotografie di un artista
innamorato della sua città, capace di donare ad ogni immagine profondità e spirito evocativo,
si tratti di luoghi, di personaggi illustri, di figure del popolo che fatica o indugia, breve attimo che
fugge, a fissare l’obiettivo.
Restituire ai bordigotti l’essenza autentica di un tempo che è rimasto intrappolato nelle facciate
delle ville d’epoca, nelle foglie delle palme, nell’eterna lotta del mare contro la scogliera che,
stoicamente, si modella ma non arretra, non cede, non cade, eterna protezione della chiesetta
del Divo Ampelio. Insieme a questo riprendere il cammino che ha visto il Comune di Bordighera
farsi custode della memoria attraverso la pubblicazione dei volumi della collana “Ritratti di
Bordighera…una città che resta nel cuore…”. Lodovico Winter Claude Monet, Peggy
Guggenheim e le mostre di pittura americana, passione, arte, genio. Questo il nostro duplice
obiettivo...che altro?
Affido il compito di concludere questa prefazione, scritta con l’intemperanza dovuta all’amore
per la mia città, ad una frase di Jeremy Irons: “Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo.
Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni“