programma workshop - ContemporaryArt Torino Piemonte
Transcript
programma workshop - ContemporaryArt Torino Piemonte
TORINO CITY OF DESIGN 2015 Venerdì 4 dicembre Torino Incontra/Circolo del Design, via Giolitti 26/A: 12:00 - 13:00, Sala Giolitti Torino si apre al design Meeting. Apertura e presentazione del logo Torino Città Creativa Unesco per il Design. Intervengono: le autorità cittadine, le autorità UNESCO di Parigi e Torino, le autrici del logo. 14:30 – 17:00, Sala Giolitti Essere città del design. Opportunità e prospettive Meeting. Intervengono: i rappresentanti delle Città Creative UNESCO di Helsinki, Saint-Etienne e Fabriano. Sabato 5 dicembre, workshop - dalle ore 10.00 alle 13.00 Automotive innovaTO. Sinergia scuola-impresa per riconfigurare la vocazione industriale di Torino dall'automotive all'open innovation. Abstract: Il cambiamento profondo dopo la crisi economica e sociale del modello industriale manifatturiero occidentale, riguarda il passaggio da una vocazione industriale, dominata dai settori legati all’automotive, ad una trasformazione aperta all’innovazione nel campo delle tecnologie, della cultura, delle arti e del turismo. Esiste una filiera storica dell’innovazione: nel XVI secolo l’affermarsi protoindustriale delle officine delle armi e poi dei carrozzieri, il formarsi di un milieu urbano (expertise, capacità imprenditoriale, maestranze, siti …) fra fine del XIX e inizio del XX secolo per il nascere del nuovo settore automobilistico, l’affermarsi con la prima guerra mondiale della grande industria in parallelo al crescere della capacità progettuale, il progressivo passaggio dal design interno all’azienda di produzione al mercato internazionale di offerta dei servizi del settore (progetti, modelli, prototipi) e delle tecnologie connesse – nei campi ICT, mobilità sostenibile, motori ecologici - a scala internazionale. La stessa tradizione più propriamente motoristica è coerente alla presenza di strutture di ricerca di eccellenza internazionale, dal design allo sviluppo prodotto e al manufacturing, dai materiali ai processi e alle tecnologie powertrain. L’automotive si sta riconfigurando, ci sono processi innovativi, coerenti alla pervasività delle tecnologie e all’innovazione legati, inoltre, alle reti dei servizi per la mobilità, come concept innovativi e sostenibili di interfacce uomo-veicolocontesto, progetti e sistemi di ottimizzazione e integrazione della mobilità dei cittadini e delle merci in ambito metropolitano. Questions: • Che cos’è l’innovazione tecnologica contemporanea legata all’automotive, come si riversa e potrà riversarsi sugli altri settori nel territorio? • L’innovazione e la ricerca automotive sono conosciute sul territorio e riconosciute come parte della sua identità? Come si comunicano nella città? • Automobile e mobilità urbana: quali prospettive nel territorio dell’eco-environmental sustainability? • Il network delle Città Creative come potrà contribuire ad accrescere l’attrattività locale dei settori connessi all’automotive nella formazione, nella ricerca, nell’attività delle piccole imprese...? Sabato 5 dicembre, workshop - dalle ore 15.00 alle 18.00 Design e Creative Industry. Valorizzare un'impresa con la cultura del progetto. Abstract: Il design torinese nasce dalla fabbrica, in stretta relazione con le tecnologie e la capacità artigianale. La stima del valore del design in Piemonte (dati 2012) è pari circa al 10% del fatturato globale della regione, vi contribuiscono le imprese produttrici di beni per il 79%, gli studi per il 12% e i servizi per il 10%. L’attività regionale di design si concentra per quasi il 60% sul product design, seguito da grafica e comunicazione (29%), moda e tessile (10%) e transportation (9%), ma quest’ultimo settore contribuisce per quasi il 41% alla creazione di fatturato, mentre grafica e comunicazione producono solo l’1% del fatturato, moda e tessile il 5%. Le imprese si orientano sui mercati internazionali (36%) o si concentrano, per necessità, sul mercato locale (43%). Si ha una crescita della cultura del design all’interno delle imprese, in particolare manifatturiere, la dotazione diretta di competenze progettuali può permettere di alzare lo standard produttivo. La design industry riguarda oggi non secondariamente le piccole imprese, le nuove tecnologie del design business, coinvolgendo giovani creativi. La creative industry include industria e produzione, culturale e artistica, in cui il prodotto o servizio contiene un elemento sostanziale dello sforzo creativo, comprendendo attività come l'architettura e la pubblicità (UNESCO). La pluralità dell’offerta formativa sul territorio si riflette anche sull’imprenditorialità giovanile, con la crescita di nuove attività e nuovi studi di progettazione. Prospettive sono quelle di fabLab in cui digitale e fisico si incontrano per un produrre innovativo e collaborativo che integra ricerca e innovazione, di progetti open-source per la social innovation, di riuso come waste fab lab e di DIY - do it yourself dove manualità e creatività integrano il digitale. Questions: • Come si può meglio sviluppare la correlazione fra saper tecnico, innovazione, design creativo e capacità d’impresa? • Quali supporti per i Maker - artigiani digitali, che usano strumenti, software e componenti elettronici per trasformare l’informazione in materia (stampanti 3D, taglio laser, hardware open source, software di progettazione ….)? • Quali le influenze della Manifattura 4.0 (integrazione crescente di servizi, internet e tecnologie informatiche nella produzione) sul design? • Quali, allora, le necessità e le opportunità nella promozione di un Distretto del design a Torino? Domenica 6 dicembre, workshop - dalle ore 10.00 alle 13.00 Conservazione, conversione, turismo. Costruire il territorial brand dell'automotive torinese. Abstract: “Torino capitale dell’automobile” ha una tradizione più che centenaria, nel 1906 - anno della IV Esposizione Internazionale di Automobili di Torino con 146 espositori e 35.512 visitatori - sono stimate 111 imprese del comparto automobilistico, fra motoristi, carrozzieri, garage, fabbriche di pneumatici e componenti. Il territorio è oggi forse il più rilevante in Europa per musei, permanenze dei luoghi delle fabbriche e delle infrastrutture, collezioni di autoveicoli, archivi di impresa e lavoro, di marchi e brevetti. La cultura storica, materiale e immateriale, è solo in parte riconosciuta, divulgata e valorizzata, malgrado la presenza di luoghi simbolo, di iniziative dell’auto motorismo storico, di studi e di istituzioni museali. La competitività del sistema turistico industriale riguarda l’integrazione dell’offerta attraverso strumenti digitali e reali. Torino presenta servizi in rete di conoscenza e divulgazione da potenziare che riguardano il patrimonio automobilistico, mobile e immobile, fra cui Museo Torino, Storia Industria, Museo Nazionale dell’Automobile. Se sempre più significativo è il ruolo del turismo sul territorio negli ambiti di city break, arte e cultura, meeting industry, con una crescita del 173,7% (2002-11) degli arrivi e una crescente internazionalizzazione, il turismo legato all’automotive heritage è in gran parte da costruire, considerando i modelli di altre mo-town internazionali. Il 2015 è stato dichiarato, inoltre, European Industrial and Technical Heritage Year. Nella lunga transizione di Torino da luogo principale della produzione materiale a centro di creazione e diffusione della conoscenza, centrale è l’approccio interdisciplinare legato alle filiere dell’automotive e del design, nella cultura del progetto e della produzione. La transizione ha lasciato, ad oggi, una serie di siti di valore storico-testimoniale ancora in attesa di conservazione/trasformazione – ex SCAT, Diatto, Ghia, Bertone… A livello locale ed internazionale, le architetture industriali e del passato automobilistico hanno, infine, rilevanti potenziali per il riuso funzionale in attività di design e creative industry – Officina 83 di Mirafiori, Tool box, Cantieri OGR,… Questions: • • • • Come fare divulgazione a Torino fra i musei aziendali, le collezioni private, i saloni tematici, le diverse memorie sul territorio? Come costruire un territorial brand dell’automotive industrial heritage, di valenza locale e internazionale (e in relazione alla rete Creative Cities UNESCO)? Il turismo automobilistico - industriale può essere un settore emergente nella città? Contribuire ad innovarne l’immagine? Come siti ex produttivi, trasformati ed in attesa di trasformazione, possono essere promossi e riusati anche temporaneamente, a supporto di nuove attività di design e creative industry? Domenica 6 dicembre, workshop - dalle ore 15.00 alle 18.00 Dal cucchiaio alla città. Comunicare il design alle imprese e al grande pubblico. Abstract “Il design è un'attività progettuale interdisciplinare, è la capacità di fare evolvere la realtà a partire da un agire programmato di risorse disponibili, in tempi pianificati e con un risultato definito mediando tra gli interessi del sistema di produzione e quello di consumo. Il design è progetto pensato a tutto tondo: dalla ragione industriale all'emozione estetica, dall'attenzione per l'ambiente alla ragionevolezza funzionale. Riguarda non solo i prodotti ma anche i servizi, i processi, i sistemi, le strategie e le esperienze” (Tomàs Maldonado, Flaviano Celaschi, Luca De Biase, Politecnico di Torino – Design). Negli ultimi decenni emerge un ruolo del consumatore come produttore o “prosumer”, ma nello stesso tempo la percezione del “design” da parte del cittadino medio appare ancora limitata e settoriale. Grandi eventi espositivi hanno già posto l’attenzione al tema del grande pubblico, nel 1995 la mostra “I territori dell’auto” ha fatto conoscere il design torinese in 22 paesi, la mostra itinerante sul design territoriale “Torino Design” ha esposto oltre 400 prodotti disegnati e/o prodotti in Piemonte (1995-2000), con Sistema Design Italia (2001) si è costituito un osservatorio sul sistema design territoriale, nel 2008 con il titolo di “World Design Capital” sono state ospitate in un anno oltre 300 iniziative tra mostre, eventi, workshop e convegni internazionali. Sono presenti annualmente iniziative di mercato e workshop del design, che coinvolgono giovani creativi ed esperti, anche nella prospettiva del design antiprodotto. L’allargamento di visione del concetto di design – dal design sistemico all’interaction design, al design thinking incentrato sulla persona (human-centered) – così come l’attenzione alle diverse scale, non sembrano toccare ancora significativamente il grande pubblico. La formazione scolastica generale, ad eccezione degli indirizzi specialistici, non affronta il temi del design alle diverse scale, “dal cucchiaio alla città”. Questions: • Quali strumenti mediali per comunicare meglio il design e le sue evoluzioni a tutti i cittadini? • Come potenziare la formazione a partire dai bambini e le scuole? • L’allargamento di visione del concetto di design può incidere sulla predisposizione al progetto delle imprese piccole e medie, di prodotto e di servizio? • La rete Creative Cities UNESCO che apporti potrà dare nella comunicazione alle imprese e alle nuove imprese? Lunedì 7 dicembre - dalle ore 10.00 alle 13.00. Salone d’Onore della Facoltà di Architettura, Castello del Valentino, viale Mattioli, Torino Convention Sistema Torino Design. Elaborare un piano strategico condiviso per il rilancio del design torinese.