Il software per la `Open Automation`

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Il software per la `Open Automation`
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Si può innovare
e produrre in Italia
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Asem accelera il processo di sviluppo e ampliamento della propria
proposta di soluzioni di HMI, controllo e teleassistenza e si conferma
protagonista nel mercato dell’automazione industriale
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Renzo Guerra, amministratore delegato Asem
Iniziativa realizzata in collaborazione con la direzione marketing
.O.: Qual è stato secondo voi
l’andamento del mercato italiano dell’Automazione Industriale nel 2013?
Renzo Guerra, amministratore delegato: L’automazione industriale
made in Italy, dopo il biennio 2010-2011
con crescita a due cifre e la battuta d’arresto
del 2012 con una flessione del giro d’affari
del 7-8%, nel 2013 ha registrato una leggera
contrazione confermando sostanzialmente
i numeri del 2012. Il settore continua a dimostrarsi molto vitale rispetto ad altri grazie
ancora alla buona tenuta delle vendite all’eASEM Headquarters, Artegna (UD)
stero e alla vivacità nelle attività di ricerca
A.O.: E sul fronte degli investimenti?
e sviluppo in particolare da parte delle imprese costruttrici di
macchine automatiche. Infatti l’Italia è il quarto paese al mondo Renzo Guerra: Nell’ultimo triennio Asem ha investito in maniera
rilevante, rispetto alla sua dimensione, in ricerca e sviluppo, pronella produzione di macchine automatiche e robot, secondo in
Europa dopo la Germania. È uno dei pochi segmenti di mer- duzione ed internazionalizzazione. Le tecnologie ‘open & stancato dove l’Italia esprime eccellenza tecnologica e le aziende dard’ dell’informazione e della comunicazione sono ormai una
sono in grado di competere a livello mondiale con un’organiz- necessità funzionale e non è più pensabile produrre macchine
zazione di vendita e supporto nei paesi industrializzati ed emer- automatiche non integrabili in reti informatiche più ampie
genti. L’unico nostro rammarico è che i costruttori italiani di e complesse nelle quali sia possibile condividere dati e informacchine automatiche, anche per la storica mancanza di alter- mazioni. In tal senso la continuità e l’entità degli investimenti
native italiane valide, sono abituati ad acquistare i componenti in Ricerca & Sviluppo, pari a circa il 10% dei ricavi, la profonda
e i sistemi elettronico/informatici per le funzioni di HMI (Human conoscenza delle piattaforme tecnologiche X86 (PC) e ARM e le
Machine Interface), controllo e teleassistenza prevalentemente assunzioni di nuovi profili professionali nello sviluppo firmware
e software, hanno permesso e stanno permettendo all’azienda
da fornitori esteri, in particolare tedeschi.
di anticipare e soddisfare l’evolversi dei bisogni e delle esigenze dei costruttori di macchine automatiche. Le assunzioni
A.O.: E il 2013 di Asem?
Renzo Guerra: Nel 2013 Asem ha registrato una dinamica mi- di personale altamente specializzato sono state facilitate anche
dall’apertura nel 2012 di una nuova unità locale nel comune
gliore rispetto alla media del settore con una crescita dei ricavi
del 10% rispetto al + 2% registrato nel 2012. I ricavi realizzati, di Verona, oltre a quella di Giussano (MB) aperta nel 2006, che
pari a 18,2 milioni di Euro, rappresentano infatti il miglior ri- hanno permesso di ampliare le aree geografiche di riferimento
sultato mai realizzato nello specifico mercato, conseguito gra- per la ricerca del personale. L’organico aziendale ha raggiunto
al 31-12-2013 un totale di 132 dipendenti. Per il 2014 è previzie alle strategie e agli investimenti in ricerca e sviluppo che
hanno permesso alla Società negli ultimi tre anni di proporsi al sta l’assunzione di ulteriori otto persone nelle varie aree della
mercato non solo come produttore di PC Industriali, ma come Ricerca & Sviluppo.
una delle poche aziende italiane specializzate nella progettazione e produzione di sistemi integrati per l’HMI, il controllo A.O.: In che senso avete investito nella produzione?
Renzo Guerra: Asem è oggi una delle poche aziende del sete la teleassistenza.
tore che è in grado di gestire in proprio tutte le fasi della produzione. Fino al 2011 per l’attività di assemblaggio e saldatura
delle schede elettroniche dei propri prodotti e sistemi Asem si
era avvalsa della collaborazione di terzisti nazionali (Contract
Manufacturing) ai quali, per evitare rischi e non dipendere dalla
capacità di acquisto di terzi, aveva fornito in conto lavorazione
il 100% dei componenti, richiedendo esclusivamente la fornitura del servizio. Negli ultimi anni, ed in particolare dopo la
crisi del 2008-2009, l’aumento della pressione competitiva e
lo spostamento di diverse produzioni da parte delle aziende
elettroniche italiane in paesi a basso costo del lavoro, hanno
causato un calo dei ricavi e della marginalità dei fornitori del
servizio di assemblaggio e saldatura delle schede, con la conseguenza che diversi hanno avuto difficoltà spesso sfociate in
pesanti ristrutturazioni, delocalizzazione delle attività nei paesi
dell’est e anche in procedure concorsuali, causando notevoli
disagi rispetto alla qualità del servizio e alla continuità dello
stesso. Pertanto, considerata la ‘precaria’ situazione di diversi
fornitori nazionali e le specifiche esigenze aziendali, Asem ha
deciso di modificare la gestione del processo produttivo assemblando in proprio le schede elettroniche. Nel 2011, 2012 e
2013 sono stati investiti oltre 3,5 milioni di euro per l’acquisto e
per l’adeguamento alle proprie produzioni di uno stabilimento
di 3.250 mq nei pressi della sede centrale di Artegna (UD), per
l’acquisto e l’installazione di una linea completa in SMT (Surface Mount Technology), completata anche con l’automatizzazione del processo di assemblaggio dei componenti tradizionali
‘Through All’, e per l’acquisto di camere climatiche e attrezzature specifiche per il burn-in ed il collaudo funzionale di schede
e sistemi. La scelta di assemblare in proprio le schede elettroniche, rispetto alla delocalizzazione delle attività produttive del
settore elettronico registrata negli ultimi 10 anni, è certamente
in controtendenza ma, dopo oltre due anni, i risultati ottenuti
in termini di qualità, affidabilità e flessibilità soddisfano pienamente e confermano la correttezza della scelta, peraltro molto
apprezzata anche dai clienti.
A.O.: A che punto è il vostro processo di internazionalizzazione?
Elia Guerra, responsabile vendite estero: Nel 2013 Asem
ha realizzato sui mercati esteri il 25% dei ricavi, ma è importante segnalare che la quasi totalità dei ricavi sul territorio
nazionale è realizzata su clienti che utilizzano i prodotti e
le soluzioni Asem su macchine automatiche vendute a loro
volta sui mercati esteri. Gli investimenti per lo sviluppo delle
esportazioni dirette sono stati concentrati in particolare sul
mercato tedesco, di gran lunga il più importante in Europa,
con un’organizzazione oggi composta da un Country Manager, due Area Sales Manager e un Application Engineer per le
attività di supporto tecnico pre e post vendita. La presenza di
Asem nel mercato tedesco si sta consolidando anche grazie
alla partecipazione per sette anni consecutivi all’SPS/IPC/Drives di Norimberga, la fiera più importante del settore a livello
mondiale. Recentemente è stata presa la decisione di attuare
una politica di vendita diretta sui costruttori di macchine automatiche anche in Austria, Svizzera e Slovenia. Asem sta infine
consolidando e ampliando il network di distributori in tutti gli
altri Paesi dell’Europa Occidentale e dell’Est, in America Latina
e nei Paesi Arabi.
A.O.: Come va la collaborazione con il Gruppo KEB?
Renzo Guerra: Precedentemente all’ingresso nella compagine societaria di Asem con l’acquisto del 25% delle azioni costituenti il capitale sociale, perfezionato nel giugno 2012, con
il Gruppo KEB esisteva già da qualche anno una collaudata col-
Alimentatore e motherboard All-in-one del Panel PC HT3000
laborazione tecnico - commerciale attraverso la quale erano
emerse la complementarietà delle competenze tecnologiche
delle aziende e al tempo stesso, insieme, la completezza delle
stesse. È evidente che il rapporto societario ha permesso di
approfondire in continuità e in trasparenza il confronto sulle
strategie di sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni sui quali si
sta lavorando. Il rafforzamento della collaborazione ha anche
accelerato il progetto di KEB di proporsi al mercato quale “Solution Provider”, integrando la propria proposta con le soluzioni Asem e creando al tempo stesso i presupposti per un
possibile significativo aumento nei prossimi anni dei ricavi di
Asem nei confronti del Gruppo stesso.
A.O.: Quali sono le vostre previsioni per il 2014?
Renzo Guerra: Nel secondo trimestre 2013 a livello mondiale
sono emersi segnali positivi rispetto al processo di normalizzazione dei mercati e di ripresa del commercio. Illustri economisti
ritengono che questi miglioramenti continueranno anche nel
2014 e perciò, considerato anche l’incremento degli ordina-
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La famiglia di Panel PAC LP30-31
tivi registrato dai produttori italiani di macchine automatiche
nell’ultimo trimestre, nel 2014 per l’Automazione Industriale
made in Italy si prevede un incremento del volume d’affari del
4-5%. La crescita sarà trainata ancora dall’export i cui volumi
nel 2014 dovrebbero raggiungere il nuovo record storico del
comparto. È auspicabile che la crescita prevista possa trovare
sostegno, dopo anni di contrazione, anche negli investimenti
domestici, anche se riteniamo che i problemi strutturali che affliggono da tempo il Sistema Italia, in tutte le sue componenti,
non siano risolvibili nel breve periodo e non basti una nuova
Legge Sabatini per rilanciare l’attività manifatturiera. Nel contesto descritto, come Azienda, siamo convinti che anche nel
2014 sapremo sfruttare la solidità patrimoniale e finanziaria
e gli investimenti in ricerca e sviluppo e capacità produttiva
degli ultimi anni, per continuare ad esprimere una dinamica di
crescita migliore rispetto a quella del mercato. Il management
dell’azienda ha infatti predisposto un budget per l’esercizio
2014 che ha come obiettivo una crescita dei ricavi del 20%.
A.O.: Come state affrontando l’evoluzione dei sistemi di
Automazione?
Renato Forza, marketing strategico: Il processo di globalizzazione dei mercati e la pesante crisi economica del biennio
2008/2009 hanno obbligato i
costruttori di macchine automatiche a ridurre i costi e recuperare efficienza con processi
di ristrutturazione che hanno
indebolito anche gli organici
dedicati all’attività di ricerca e
sviluppo. Al tempo stesso si è
modificata anche la domanda
ora caratterizzata da richieste sempre più aggressive in
termini di prezzo, di personalizzazione e di riduzione dei
tempi di consegna. Per l’industria produttrice di macchine
automatiche e automazione
industriale, storicamente conservatrice, è quindi necessario ridurre i tempi di sviluppo e
assumere un atteggiamento innovativo che, a nostro parere,
deve prevedere l’utilizzo di componenti elettronico/informatici sviluppati con tecnologie ‘Open & Standard’, integrati
con strumenti di sviluppo software flessibili e facili da usare. Il
completo dominio delle piattaforme tecnologiche X86 (PC) e
ARM e gli investimenti nello sviluppo delle piattaforme di HMI
“Premium HMI”, di teleassistenza “Ubiquity” e l’accordo con
la tedesca 3S Smart Software Solutions GmbH per il SoftPLC
CoDeSys, sono state determinanti nel processo di accreditamento dell’azienda quale Società specializzata nella vendita
di soluzioni integrate con software e strumenti per lo sviluppo
dello stesso.
In particolare nel 2013 abbiamo lavorato molto per ampliare
la proposta di sistemi PAC (Programmable Automation Controller), controllori compatti e modulari che combinano le caratteristiche di un sistema basato su architettura X86 (PC) o
ARM con quelle di un PLC. L’ottima accoglienza nel mercato
e i buoni risultati conseguiti anche nel 2013 dimostrano che
Asem ha saputo interpretare correttamente le esigenze del
mercato e che i clienti riconoscono nella Società un partner
specializzato, competente e flessibile, in grado di accompagnarli in modo sicuro verso la ‘Open Automation’.
HT5000
HT5000 è una nuova famiglia di Panel PC progettata in conformità
ai ‘NEW Asem Standards’ e caratterizzata dalle massime prestazioni, configurabilità ed espandibilità oggi possibili. Sono disponibili
in configurazioni con LCD TFT LED Backlight a 16 milioni di colori
in formato 4/3 (15”), in formato 5/4 (17” e 19”) e in formato
Wide 16/9 (15,6”, 18,5”, 21,5). La mother board all in one è basata sulla
piattaforma Intel Ivy Bridge e processori Celeron Dual Core, Core i3, Core i5 e
Core i7 di terza generazione e sulla stessa è possibile configurare la memoria
di sistema fino a 16GB con 2 moduli Sodimm DDR3 a 1.600 MHz. I sistemi
prevedono due USB 3.0 e due USB 2.0 ad accesso posteriore, un USB 2.0 ad
accesso frontale IP66, tre ethernet 10/100/1000 con supporto funzionalità
‘Jumbo Frame’ e ‘Wake on Lan’, un’interfaccia seriale RS232, uno slot per
CFast Sata II e un’uscita video supplementare VGA o DVI-I ad accesso poste-
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riore. La mother board prevede inoltre un connettore per l’installazione on
board di una SSD mSata III, due slot mini PCI, sui quali è possibile installare le
schede Asem di networking industriale per il supporto dei fieldbus più diffusi,
e la funzionalità RAID 0.1. All’interno dei sistemi è possibile installare due HDD
o SSD Sata III da 2,5” eventualmente anche su supporti meccanici estraibili
ad accesso posteriore. Sui sistemi è possibile installare opzionalmente su uno
slot proprietario in alternativa tra loro altre due USB 2.0, due seriali RS232, una
seriale RS232/422/485 optoisolata e su un altro slot proprietario una ulteriore
Ethernet 10/100/1.000 o in alternativa uno switch Ethernet a quattro porte.
Opzionalmente nelle versioni S1 e S3 dei sistemi sono disponibili configurazioni
da uno o tre slot (massima configurazione 2 PCI e un PCIexpress x4) per l’installazione di ulteriori board. Gli HT5000 prevedono l’alimentazione a 220/110
VAC o in alternativa a 24VDC.
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A.O.: Come avete ampliato la
proposta di PAC?
Renato Forza: Recentemente
Asem ha rilasciato le famiglie
Panel PAC LP30 ed LP31, basate
su processori ARM Cortex A8,
sistema operativo WEC7 e disponibili con i formati di LCD 4/3 e
16/9 da 5,7” a 15,6”. Il consolidato e diffuso SoftPLC CodeSys
(versione 3.5), della società tedesca 3S Smart Software Solutions
GmbH, garantisce l’esecuzione
deterministica della logica di
controllo e la gestione di I/O remoti su fieldbus master Ether- Frontali Multitouch P-CAP
cat, Modbus TCP/IP, Modbus
RTU e CanOpen (LP31). Gli LP30 ed LP31 consentono anche
l’esecuzione contemporanea del software di visualizzazione
Premium HMI e del software per la teleassistenza Ubiquity e
rappresentano la nuova frontiera dei sistemi ‘Ready to Automation’, con un rapporto prezzo/prestazioni estremamente
competitivo. Asem è la prima azienda al mondo a proporre al
mercato sistemi che con una sola CPU (Central Process Unit)
monocore ARM Cortex gestiscono contemporaneamente le
funzioni di SoftPLC, visualizzazione e teleassistenza.
A.O.: Qual è il vostro approccio alla tecnologia Multitouch?
Renato Forza: Sebbene la tecnologia multitouch sia ormai
consolidata nel mercato dell’elettronica di consumo, è ancora
relativamente nuova per il mondo dell’automazione industriale. I costruttori di macchine nel 2013 hanno richiesto le
prime campionature per iniziare a sviluppare le applicazioni
multitouch, percependo i vantaggi di questa tecnologia, comunemente utilizzata su smartphone e tablet, che permette
di migliorare l’interazione con gli operatori e quindi potenzialmente la produttività. Infatti le gesture sono facili da imparare
e veloci da eseguire e consentono di completare un’azione
tre volte più velocemente rispetto all’impiego di tastiere o dispositivi di puntamento. Asem ha presentato a SPS/IPC/Drives
2013 di Norimberga IPC con frontali multitouch P-CAP a quattro tocchi da 15,6”, 18,5” e 21,5” in formato 16/9. I frontali multitouch sono conformi ai New Asem Standard e sono perciò
compatibili e utilizzabili, in alternativa agli altri tipi di frontali,
nelle famiglie di Panel PC HT700, HT2000, HT3000 e HT5000
e negli Industrial Monitor della famiglia MH, garantendo ai
clienti massima flessibilità.
A.O.: Ci sono state evoluzioni delle caratteristiche funzionali della piattaforma software Premium HMI?
Simone Mori, software product manager: Recentemente è
stata rilasciata ufficialmente la piattaforma Premium HMI 4
che, garantendo la totale compatibilità dei progetti realizzati
con Premium HMI 3, ha introdotto un nuovo e potente motore di rendering grafico che supporta le ultime tecnologie di
visualizzazione Microsoft® XAML che consentono la realizzazione di interfacce di HMI tecnologicamente avanzate tipiche
dei dispositivi mobile di ultima generazione. Oltre al supporto
dell’accelerazione grafica hardware, PHMI4 prevede il supporto di 16 milioni di colori per un’ottimale visualizzazione
grafica e dei font e una migliore gestione delle sfumature e
degli effetti di trasparenza. PHMI4 prevede anche una ricca
libreria di oggetti grafici particolarmente curati dal punto di
vista estetico ed ergonomico che consentono lo sviluppo di
progetti di interfaccia utente senza precedenti. La nuova libreria di oggetti grafici Xaml, disponibile per i sistemi operativi
WinCE e Win 32/64, si affianca a quella esistente mantenendo
la piena compatibilità, tanto che l’utente, con un semplice
click del mouse nell’ambiente di sviluppo, può convertire i
progetti esistenti utilizzando i nuovi oggetti grafici senza apportare alcuna modifica, mantenendo eventuali script associati agli oggetti grafici stessi o variabili collegate a proprietà
che cambiano dinamicamente il valore. Le caratteristiche
descritte rendono PHMI4 una piattaforma di HMI unica nel
contesto competitivo e particolarmente interessante perché
consente l’aggiornamento dell’estetica e dell’ergonomia di
progetti già realizzati senza investimenti in nuovi sviluppi e
senza la necessità di ulteriori test dell’applicazione. L’ulteriore
novità assoluta è rappresentata dal fatto che la piattaforma
Premium HMI 4 sarà una delle poche soluzioni disponibili sul
mercato mondiale che permetterà di progettare l’interfaccia
grafica con oggetti Microsoft Xaml in ambiente WinCE. Ci
preme segnalare anche l’arricchimento della piattaforma con
la disponibilità di nuovi Driver (protocolli) di comunicazione,
normalmente non disponibili sui pannelli operatore alternativi a quelli del produttore del PLC e/o dell’Inverter, quali Siemens Simotion, Siemens S7-1200/1500, Omron serie NJ e KEB
DIN66109II.
A.O.: Cos’è esattamente Premium HMI Mobile?
Simone Mori: L’evoluzione delle soluzioni e delle tecnologie
dei device mobile consumer in uso in ogni momento della vita
quotidiana sta influenzando anche l’evoluzione dei prodotti e
le soluzioni per la Factory Automation. Premium HMI Mobile
è una App per i tablet e smartphone iOS e Android, scaricabile
gratuitamente dai rispettivi store, che offre la possibilità di
visualizzare ed interagire con i progetti Premium HMI dando
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accesso diretto ed immediato, in rete locale wifi, a tutte le
schermate dell’interfaccia utente in esecuzione sul terminale
operatore. Con Premium HMI Mobile è possibile garantire una
continua supervisione ed un controllo più efficace e flessi-
Schermata di Premium HMI 4
bile dei macchinari installati in un insediamento produttivo
direttamente dal factory floor. La nativa predisposizione del
Runtime di Premium HMI per la connessione remota di interfacce web rende la gestione dei progetti su PHMI Mobile indipendente rispetto all’utente locale, che può continuare ad
utilizzare normalmente lo specifico HMI di ogni macchinario.
A.O.: Come si è evoluta la piattaforma software per la teleassistenza Ubiquity.
Maurizio Fumagalli, responsabile sviluppo software e sistemi: L’innovativa piattaforma Ubiquity rappresenta senza
alcun dubbio una soluzione di successo con la quale Asem
sta valorizzando gli investimenti degli ultimi anni e che ha
permesso all’azienda di accreditarsi definitivamente, dopo il
successo riscontrato con la piattaforma Premium HMI, anche
come produttore di software. Il costante confronto con i
clienti e la disponibilità a recepire le loro esigenze hanno permesso, anche nel 2013, di arricchire ed evolvere la piattaforma
dal punto di vista ergonomico, funzionale e di garanzia agli
standard di sicurezza per le comunicazioni su internet. Recentemente è stata infatti rilasciata la versione Ubiquity 3 della
quale sinteticamente evidenziamo, fra le tante, le seguenti
principali novità:
Nuova interfaccia utente: la componente Control Center
presenta un’interfaccia utente con una veste grafica completamente rinnovata e basata sugli standard ‘Modern UI’ di ispirazione Microsoft.
Firewall Integrato: Ubiquity 3 dispone di un firewall integrato
che supporta anche protocolli di tipo diverso dall’IP e che permette il controllo totale del traffico dei pacchetti in transito
sulla VPN proprietaria, ottimizzata per rendere la connessione
con il dispositivo remoto di fatto equivalente ad una connessione tramite switch Ethernet virtuale.
Profilatura e controllo accessi: Ubiquity 3 permette la creazione di un numero illimitato di utenti, gruppi di utenti, gruppi
di dispositivi, ognuno con differenti regole di accesso. Le au-
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torizzazioni possono essere configurate abilitando e filtrando
l’accesso di ogni utente ai singoli dispositivi remoti. Gli utenti
possono implementare la propria struttura organizzativa
(composta da utenti, amministratori, power-user, terze parti
coinvolte, utenti limitati, ecc.) per raggiungere in modo flessibile e protetto tutti gli impianti nel mondo.
A.O.: Ci risulta che avete anche ampliato l’infrastruttura
server di Ubiquity.
Simone Mori: Sempre con l’obiettivo di fornire un servizio di
eccellenza, l’infrastruttura server di Ubiquity è stata ampliata
ed ora dispone di sei server dislocati in altrettante farm distribuite geograficamente in tutto il mondo: due farm in Europa
(Monaco ed Amsterdam), due sono negli Stati Uniti (costa
est e costa ovest) e due in Asia (Singapore ed Hong Kong).
Il dimensionamento dell’intera
infrastruttura in
termini di banda
passante è tale
da garantire per
ciascun dominio
un numero illimitato di sessioni di
assistenza contemporanee, le
massime prestazioni in qualsiasi
parte del mondo
si trovi il dispositivo da raggiungere senza limiti
di quantità e di
Nuovi Router RK10 ed RK11
traffico. In automatico l’infrastruttura di Ubiquity seleziona e utilizza il server
che in quel momento può garantire le migliori prestazioni
senza necessità di configurare il server stesso e/o selezionare
i dispositivi a cui connettersi.
A.O.: Sembra che l’ idea di integrare negli HMI e PAC entrylevel il software di teleassistenza Ubiquity sia vincente.
Simone Mori: Sicuramente siamo la prima azienda al mondo
che ha integrato negli HMI e PAC entry level ARM based un
software di teleassistenza con la ricchezza di funzioni e unicità
che contraddistinguono la piattaforma Ubiquity. Con questa
decisione riteniamo di aver ‘spiazzato’ alcuni concorrenti che,
da informazioni ufficiose, probabilmente ‘copieranno’ la nostra idea. Non potendo competere in termini di prezzo con i
produttori cinesi di pannelli operatore entry level l’unica strategia alternativa è quella del valore aggiunto.
A.O.: Quali novità nella famiglia dei Router Ubiquity?
Renato Forza: Per ampliare l’offerta nell’ambito delle soluzioni per la teleassistenza, nel primo semestre 2013, è stato
rilasciato l’Ubiquity Router RK10, la soluzione HW + SW che
permette di portare il servizio anche su impianti dove non è
possibile installare il Runtime di Ubiquity, come ad esempio
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macchinari gestiti
esclusivamente
da PLC o dove
l’IPC o il pannello
operatore hanno
un sistema operativo diverso
da Win 32/64 e
WinCE, o in ogni
caso dove non
sia disponibile la
connessione internet. L’ RK10 è
un sistema basato
sul processore
ARM Cortex A8 e
prevede una rete
Ethernet 10/100
Mbps WAN per
la connessione
internet, una
Elia Guerra, responsabile vendite estero rete Ethernet 100
Mbps LAN per la
connessione ai dispositivi di automazione, un’interfaccia seriale RS 232/422/485/MPI optoisolata e una porta USB 2.0. Sul
sistema sono inoltre disponibili un input digitale a 24 V DC
per la chiave di sicurezza che attiva il Router anche a distanza,
un input digitale a 24 V DC per la funzione di reset a distanza,
un’uscita a relay che permette di remotare la segnalazione
‘Ubiquity RK abilitato alla connessione WAN’ e un’uscita a
relay che permette di remotare la segnalazione di ‘servizio di
teleassistenza in corso’. Nel prossimo mese di aprile sarà in
consegna anche l’Ubiquity RK11 che ha le stesse caratteristiche di base dell’RK10 e in più integra il modem 2G/3G/3G+ e
il quadriband Edge/Hspa compatibile con le reti internazionali
dei cellulari.
A.O.: Con Ubiquity state facendo incetta di premi.
Elia Guerra, marketing communications: Infatti nel 2012, con
la collaborazione della Breton S.p.A. costruttore di centri di
lavoro a controllo numerico ad alta velocità e macchine ed
impianti per lavorazioni industriali, la piattaforma Ubiquity
ha conquistato il “Windows Embedded Intelligent Systems
Partner Excellence Award” nella categoria Global Manufacturing, con cui Microsoft premia ogni anno i partner che si sono
particolarmente distinti con l’offerta al mercato di soluzioni
intelligenti e creative che risolvono specifici problemi ai propri clienti. Lo scorso 4 dicembre, al Mercedes-Benz Center di
Milano, la piattaforma Ubiquity ha conquistato il premio come
miglior progetto partecipante all’”Automazione Industriale
Award 2013”, ancora con il case study Asem Ubiquity per Breton S.p.A.. Secondo il parere della giuria, visti i risultati ottenuti
da BRETON S.p.A. con un risparmi in un anno di 400.000 Euro
sulle spese di trasferta e un risparmio sui costi del servizio post
vendita superiore al 30% il progetto rappresenta un ottimo
esempio delle possibilità di applicazione e dei vantaggi offerti
dal controllo remoto. La giuria, al di là delle caratteristiche
Nuova interfaccia utente del Control Center di Ubiquity 3
oggettive di Ubiquity, ha voluto mettere in risalto il fatto che
un’azienda italiana abbia avuto l’idea e la capacità di realizzare
una soluzione innovativa e unica per un mercato competitivo
popolato da molte multinazionali.
A.O.: Quali saranno le novità più importanti del 2014 a livello di prodotti/sistemi?
Renato Forza: Come già anticipato dal nostro amministratore
delegato anche nel 2014 sono previste assunzioni nell’organico della Ricerca e Sviluppo per ampliare e rinnovare la proposta di IPC, HMI, PAC ed evolvere in coerenza con il trend
delle tecnologie di base le soluzioni software esistenti.
In particolare sul fronte degli IPC stiamo rilasciando le nuove
famiglie di Panel e Box PC HT5000/PB5000 (vedi box) ed è in
corso lo sviluppo di una nuova famiglia di Box PC in versione
‘Bookmount’ e una nuova famiglia di PC full IP65 per montaggio a braccio con LCD da 15,6”, 18,5” e 21,5” formato 16/9, che
prevedono l’utilizzo della piattaforma System on Chip Intel
Haswell ULT con processori di quarta generazione Celeron
dualcore e Core i3, i5 e i7, e la piattaforma System on Chip
eKabini di AMD. Sul fronte dei sistemi PAC e di teleassistenza
con processori ARM Cortex A8 e A9, rispetto al passato, Asem
nel 2014 riserverà particolare attenzione al sistema operativo
Linux, in quanto i Silicon Vendor, quali Freescale e Texas, purtroppo hanno abbandonato il supporto del sistema operativo
Microsoft Windows CE in favore di Linux, molto usato nel consumer, anche per evidenti motivi di costo. Linux risponde perfettamente alla filosofia dell’Open & Standard in quanto open
source e GPL (General Public License) e può contare su un’immensa comunità di sviluppo e di test worldwide. Peraltro offre
anche prestazioni adatte alle applicazioni realtime. I sistemi
LP30 e LP31, nelle versioni RT 30 e RT31, sono già disponibili con Linux per clienti che sviluppano proprie applicazioni
e/o utilizzano la versione Linux del SoftPLC e del SoftMotion
CoDeSys. In poche parole il 2014 sarà come sempre un anno
molto impegnativo durante il quale Asem saprà soddisfare i
bisogni dei propri clienti e le aspettative del mercato. In conclusione un saluto a tutti i lettori di Automazione Oggi ed un
invito a visitarci allo stand dell’SPS di Parma dal 20 al 22 maggio, dove avremo il piacere di ospitarVi.
MARZO 2014 Automazione Oggi 370
di Tiziano Lotti
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