m08_05 Philippe Mion

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m08_05 Philippe Mion
Associato a Universitè Europèenne Jean Monnet – A.I.S.B.L. Bruxelles
Sedi di Modena e Reggio Emilia
Programma
Scuola di specializzazione in Musicoterapia
M° Philippe Mion.
Compositore nato nel 1956 a Tournan en Brie in Francia. Ha realizzato gli
studi musicali presso il Conservatorio Nazionale Superiore di Musica a Parigi e
all'Università di musicologia la Sorbonne. L'incontro con Pierre Schaeffer
(musica concreta, musica elettroacustica), di cui ha seguito l'insegnamento e
del quale è divenuto l'assistente, è stato determinante per lo sviluppo delle
proprie composizioni. Ha partecipato alle attività del Gruppo di Ricerche
Musicali dell'INA di Parigi. Oltre alla composizione si è occupato del concerto
elettroacustico (direzione del suono e interpretazione delle opere
elettroacustiche su dispositivi di altoparlanti), della radio (realizzatore delle
trasmissione "risveglio alla musica" a Radio-France da 1979 a 1983),
dell'insegnamento (composizione e analisi) e più genericamente della
pedagogia del processo sperimentale in musica. È abilitato all’insegnamento
della musica elettroacustica. Insegna composizione elettroacustica al
Conservatorio di Vitry sur Seine in periferia di Parigi e analisi musicale al
Conservatorio Reale di Mons in Belgio. Borsista dell'Accademia di Francia a
Roma (Villa Medici) da 1989 a 1991. Premio SACEM 1996 "Stephane
Chapelier" ed premio SACEM 2002 della partitura pedagogica.
Disponibili in CD: L'image éconduite. (INA-Grm); Confidence (Métamkine);
Soupçon-délice (INA-Grm); Léone (Empreintes digitales); Loulou & Pierrotla-Lune et les drôles de sons (Gallimard-jeunesse); Si c'était du jour; Des
jambes de femmes tout le temps. Statue. (Coll. INA-Grm).
Libri: L'envers d'une œuvre (Buchet-Chastel). Analisis pubblicati (CD Rom,
site internet e libri INA-Grm) L. Ferrari. "La grotte" - F. Bayle. "La langue
inconnue" - B. Parmégiani. "L'œil écoute".
Laboratorio di Strumenti di Musica
Finalità
Affrontare una pedagogia musicale che non cerca l'acquisizione di un sapere “solfeggico” o di una padronanza
strumentale ma lo sviluppo della disposizione musicante e della sensibilità dell’ascolto nel senso più ampio del
termine, senza definire un linguaggio o un tipo musicale particolare.
Questo processo potrebbe essere un preliminare a un insegnamento tradizionale della musica ma costituisce
anche un orientamento musicale, una concezione sperimentale della musica come si può trovare nel repertorio
della musica detta "contemporanea" strumentale o elettroacustica.
Metodologia di lavoro
Lezione frontale, lavoro a piccoli gruppi, esercitazioni di gruppo.
Obiettivi - Programma
:: Ricerca di corpi sonori o dispositivi semplice che permettono di emettere suoni e di
giocare in gruppo o da soli. Sviluppo di immagini per trovare oggetti interessanti.
Giochi vocali;
:: Riflessione generica sul mondo dei rumori, archetipi sonori, modelli energetici;
:: Concetto del "modo di suonare". Lavoro del controllo gestuale;
:: Rudimenti di vocabolario del solfeggio di Pierre Schaeffer. Parole precise per
descrivere i suoni, per trasmettere il piacere di fare e di ascoltare. Nozione di
morfologie dei suoni. Forma e materia. Dialettica astratto / concreto nella pratica
musicale;
:: Giochi musicali di gruppi. Proposta di regole semplici come principi di organiz-
zazione musicale;
:: Riflessione sulla costruzione della durata musicale: l'idea musicale, la variazione, le
articolazione, le associazioni di idee, el "mixaggio";
:: Referimenti musicali al repertorio contemporaneo (stumentale, vocale o elettro-
acustico);
:: Ascolti di brani scelti da opere, commenti analitici.
Bibliografia di riferimento
Dispense a cura del docente disponibili sul sistema E-learning (FAD) dell’Istituto per gli iscritti accreditati.
Via Elia Rainusso, 144 - 41100 Modena Tel. 347-3785609 E-mail [email protected] - Portale: www.istituto-meme.it
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