Memoria e identità - Biblioteca Classense

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Memoria e identità - Biblioteca Classense
Memoria e Identità
Dante Gabriel Rossetti – Mnemosyne (1876-1881 circa)
Delaware Art Museum, Samuel and Mary R. Bancroft Memorial
Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense
Bibliografia aggiornata al 14/01/2010
L'etica della memoria / Avishai Margalit. - Bologna : Il mulino, stampa 2006. - 175 p. ; 21 cm.
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Recuperare il passato, rivivere eventi ed emozioni: nella
costruzione morale degli individui così come delle collettività può
essere questo uno dei compiti più dolorosi. Ma ci sono cose che
abbiamo il dovere di ricordare? Può davvero la memoria condivisa
valere a fondare o a rafforzare il sentimento identitario di una
comunità? Esiste insomma un'etica della memoria? Tenendo sin
dal principio ferma la distinzione fra etica e morale, l'autore si
misura con tali interrogativi in pagine dense di riflessioni colte, ma
anche di spunti di cronaca recente, di testimonianze e di ricordi
personali, per giungere infine ad affermare che un'etica della
memoria è un'etica tanto del ricordo quanto dell'oblio e del
perdono, e che dunque la questione cruciale, se ci siano cioè cose
che dobbiamo ricordare, ne comporta una parallela, se ci siano
cose che dobbiamo invece dimenticare.
Il passato, la memoria, l'oblio : otto saggi di storia delle idee / Paolo Rossi. - 2. ed. Bologna : Il mulino, 2001. - 251 p. ; 21 cm.
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Con questo libro Rossi vinse il premio Viareggio 1992. Paolo Rossi è stato uno dei primi studiosi a
occuparsi della tematica della memoria: alle rinascimentali arti della memoria era infatti dedicato il
suo libro del 1960 “Clavis universalis”. Frattanto memoria e oblio sono diventati quasi una moda
culturale. In questo volume l'autore affronta il tema della memoria e dell'oblio all'intersezione fra
storia della scienza e filosofia. I due nuovi saggi comparsi in questa nuova edizione, mettono a
fuoco da un lato i concetti di memoria utilizzati dalle neuroscienze e dall'immunologia e, dall'altro,
discutono i più importanti contributi sull'argomento usciti nell'ultimo decennio.
Vizi e virtù della memoria / Cesare Cornoldi, Rossana De
Beni. - Firenze [etc.] : Giunti, 2005. - 183 p. : ill. ; 20 cm.
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Chi siamo noi? In un certo senso noi siamo “la nostra memoria”. È
la memoria che ci da un passato, ci fa capire chi siamo e ci apre
prospettive sul futuro. In essa confidiamo dunque a ragione, anche
se talvolta in maniera acritica. Attraverso l'esame di sette
situazioni paradigmatiche in cui la memoria ci inganna e di sette in
cui invece ci sostiene, gli autori introducono il lettore al fascinoso
mondo del ricordo.
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Ricordare, dimenticare, perdonare : l'enigma del
passato / Paul Ricoeur ; introduzione di Remo Bodei. - Bologna
: Il mulino, [2004!. - XVII, 124 p. ; 21 cm.(( Trad. dall'originale
francese di Nicoletta Salomon.
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I saggi qui raccolti, contraddistinti dalla piacevole scorrevolezza
delle lezioni da cui originano, costituiscono l'essenza delle
riflessioni di Paul Ricoeur sui temi della memoria e dell'oblio. Ma
sono anche un contributo al dibattito storiografico che
ossessivamente propone di non dimenticare. Ricoeur propugna una
cultura del perdono in cui il passato per quanto doloroso non
venga rimosso, ma alleggerito mediante il riconoscimento del
ricordo dell'Altro. Una ventata d'aria fresca, si potrebbe dire, anche
per il nostro paese dove il furore della memoria accende talvolta il
dibattito pubblico e impedisce analisi più pacate.
Memoria e saperi : percorsi transdisciplinari / a cura di Elena Agazzi e Vita Fortunati. Roma : Meltemi, [2007]. - 767 p. ; 19 cm.
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Memoria e potere, memoria e corpo, memoria e trauma, memoria e religione, memoria e immagini,
i mediatori della memoria (cinema, televisione, pubblicità, giornalismo): sono le questioni centrali
che esperti in differenti settori disciplinari affrontano in queste pagine, partendo da precise parole
chiave - la soggettività, le emozioni, il contesto, il tempo e l'evoluzione, la tensione tra memoria e
oblio, l'informazione e infine la memoria come costruzione. Queste parole costituiscono una sorta di
filo rosso e un potente strumento euristico che unisce le sei sezioni in cui si articola il volume
(scienze sociali; scienze biomediche; cultura visuale; media; scienze umane e studi letterari; studi
religiosi) tra loro accomunate dall'idea che gli studi sulla memoria hanno scardinato le barriere
disciplinari e i saperi codificati, tessendo una rete fitta di rimandi concettuali, indagati con un
metodo inter/transdisciplinare. Questo volume è il risultato del progetto europeo di rete tematica di
studi comparati sulla memoria culturale (ACUME).
Mappe del tempo : memoria collettiva e costruzione sociale del passato / Eviatar
Zerubavel. - Bologna : Il mulino, [2005]. - 233 p. ; 20 cm. ((Trad. di Rinaldo Falcioni.
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Chi furono i primi abitanti del Nordamerica? La palestina appartiene agli arabi o agli israeliani? In
quale punto della storia inizia il conflitto tra serbi e albanesi per il Kosovo? Non è possibile
rispondere a questi interrogativi senza una comprensione adeguata del modo in cui concepiamo il
nostro passato. In questo lavoro sulle mappe della memoria collettiva Zerubavel (docente di
sociologia alla Rutgers University) discute i modelli cognitivi che utilizziamo per organizzare il
passato, le strategie mentali che ci aiutano a connettere eventi tra loro scollegati in sistemi narrativi
coerenti, la grammatica sociale dei conflitti su contrastanti interpretazioni della storia.
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Il percorso e la voce : un'antropologia della memoria / Carlo Severi. - Torino : Einaudi,
[2004]. - XXII, 337 p. : ill. ; 21 cm.
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Una morfologia e un'antropologia delle arti della memoria, che indaga l'uso mnemonico delle
immagini, l'enunciazione rituale e l'uso iconico del linguaggio nelle tradizioni culturali amerinde e
oceaniche. Arti per ordinare le tecniche del pensiero e per restituire alle diverse tradizioni culturali
la loro particolare complessità. Grazie a un lavoro frutto di molti anni di ricerca sul campo, il
volume illustra la materia di cui è composta la memoria di moltissime culture troppo a lungo
definite “orali”: una memoria “mostrata”, che non rappresenta i suoni del linguaggio come la nostra,
ma che costruisce intorno alla rappresentazione mentale una serie di condizioni di enunciazione,
preservandone la traccia nella memoria comune del mito.
Dopo la violenza : costruzioni di memoria nel mondo contemporaneo / a cura di
Alessandro Triulzi. - [Napoli] : L'ancora del Mediterraneo, 2005. - 332 p. : ill. ; 21 cm. ((In testa al
front.: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. - Contiene, in versione rielaborata, le relazioni
presentate ad un convegno tenuto a Cortona nel 2002.
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Da Israele alla Bosnia, dal Ruanda alla Russia sovietica, da
Nairobi a Nanchino, la memoria della violenza statale e di gruppo
attraversa l'età contemporanea creando nuove strutture di
appartenenza basate sul ricordo di traumi subiti o inflitti. Il passato
e i processi di costruzione di memorie di gruppo alimentano nuove
identità collettive (come è avvenuto con i tribunali della verità in
Sudafrica) e costruiscono rifugi dove è possibile sopravvivere.
Oppure, la stessa memoria, rielaborata collettivamente, fomenta
atti di rivendicazione e genera, perciò, nuova violenza. Il volume
conclude la serie di colloqui internazionali realizzati in
collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Sociologia della memoria / Paolo Montesperelli. - Roma etc.! : GLF editori Laterza, 2003. VI, 168 p. ; 21 cm.
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Un viaggio lungo i tortuosi sentieri della memoria, fra le antiche mnemotecniche e le attuali risorse
ermeneutiche. Come la memoria si fa identità individuale e storia collettiva, fascino e minaccia,
legittimazione e conflitto.
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Anima tempo memoria / a cura di Giulio Severino. - Milano : F. Angeli, 2000. - 248 p. ; 23
cm.
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Anima Tempo Memoria: parole semplici e complesse, chiare e oscure, per sé e nelle loro relazioni.
È difficile trovarne altre che più di queste appaiano familiari e ricorrenti nel linguaggio quotidiano,
e insieme strane, inquietanti, ardue ad intendersi. La storia che abbiamo alle spalle, contiene
insieme alti valori e “buchi neri” capaci di inghiottire ogni civiltà. Non sappiamo cosa ci attende,
ma la filosofia può aiutarci nel nostro disorientamento muovendo da una visione
pluriprospettivistica della verità che sia in grado di situarci in un rapporto nuovo e vivente con la
tradizione, e che nel renderci capaci di riprenderne e approfondirne i momenti più alti, ci lasci
intravedere possibili forme del futuro.
Memorie e identità : simboli e strategie del ricordo /
Ugo Fabietti e Vincenzo Matera. - Roma : Meltemi, [1999]. - 211
p. ; 19 cm.
Inventario 335297
Collocazione DEWEY 153.12 14
Questo libro illustra come la memoria sia sempre un fenomeno
culturale, il risultato di una costruzione umana guidata dalle
aspettative, dalle idee, dagli obiettivi specifici che ciascuno
sviluppa nella propria esistenza; una costruzione che investe
eventi, luoghi, oggetti, immagini. Attraverso la presentazione di
numerosi testi storici ed etnografici di noti autori, quali Bloch,
Descola, Kilani, Remotti, Sahlins, viene approfondita la
conoscenza delle condizioni alla base del rapporto fra l'uomo e la
realtà che si organizza nel tempo. Non mancano capitoli che
includono articoli giornalistici e contributi su temi di grande
attualità.
La memoria culturale : scrittura, ricordo e identità politica nelle grandi civiltà
antiche / Jan Assmann. - Torino : Einaudi, [1997]. - XXI, 310 p. ; 21 cm. ((Trad. di Francesco de
Angelis.
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Collocazione DEWEY 302.12 03
In questo volume sulla memoria culturale l'egittologo Jan Assmann si occupa delle relazioni fra i tre
temi del ricordo, dell'identità e della perpetuazione culturale, cioè del costituirsi della tradizione.
La constatazione di partenza è che ogni cultura sviluppa una sorta di struttura connettiva, che agisce
istituendo collegamenti e vincoli entro la dimensione sociale e quella temporale. Infatti la cultura
lega l'uomo al suo prossimo creando uno spazio comune di esperienze, di attese e di azioni, ma lega
anche il passato al presente, modellando e mantenendo attuali i ricordi fondanti, e includendo le
immagini e le storie di un altro tempo entro l'orizzonte del presente, così da generare speranza e
ricordo: questo aspetto della cultura è alla base dei racconti mistici e storici.Gli esempi di cui si
serve Assmann per illustrare lo strutturarsi della memoria culturale sono tratti dall'antichità:
Mesopotamia, Anatolia, Israele e Grecia al pari dell'antico Egitto, con l'obiettivo di ricostruire i
nessi culturali, e più precisamente il nesso fra ricordo (collettivo), cultura dello scritto ed
etnogenesi.
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I campi della memoria / Shlomo Breznitz. - Milano :
Garzanti, 1994. - 147 p. ; 19 cm. ((Trad. di Marco Papi.
Inventario 295065
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Una storia incredibile, rocambolesca, drammatica e commovente,
tutta assolutamente vera. La salvezza di una famiglia di ebrei
slovacchi ad opera delle suore di un convento, raccontata
dall'autore, attualmente professore di psicologia a New York e a
Haifa in Israele, tornato nel suo paese di origine, il paese della
memoria, dopo mezzo secolo, per incontrare una delle sue
salvatrici. Breznitz arricchisce la memoria indelebile di
quell'infanzia con le sue attuali competenze di psicologo e studioso
dello stress.
Alla ricerca della memoria : il cervello, la mente e il passato / Daniel L. Schacter ;
traduzione di Cristiana Mennella. - Torino : Einaudi, 2001. - XXIV, 396 p. : ill. ; 21 cm.
Inventario 346539
Collocazione DEWEY 153.12 16
Non c'è forse niente di più importante della memoria per gli esseri umani. Senza la memoria non
potremmo svolgere le più banali azioni quotidiane, né riconoscere gli amici, leggere, parlare,
costruire il nostro passato o, in definitiva, dare un senso finito al nostro modo di vivere nel mondo.
Eppure per decenni, o per secoli, non abbiamo trovato una teoria plausibile che ci spiegasse cos'è
davvero la memoria. Si tratta di immagini scolpite in qualche punto specifico del nostro cervello? O
forse di files digitali, archiviati come in un computer? Niente di tutto questo. La memoria sembra
essere qualcosa di più complesso, che coinvolge porzioni specifiche del cervello ma anche il
cervello nel suo insieme, attraverso un processo di ricostruzione attiva dei ricordi, che cambiano
giorno per giorno. Forse siamo alle soglie di una teoria rivoluzionaria della memoria, che sta
cambiando radicalmente il nostro modo di guardare dentro noi stessi. Così sembrano dire gli studi
riportati in questo libro affascinante, ricco di storie vere, bizzarre e inquietanti.
Geografie della memoria : case, rovine, oggetti quotidiani / Antonella Tarpino. Torino : Einaudi, [2008]. - VIII, 238 p. : ill. ; 20 cm.
Inventario 449972 Collocazione LETTURA 907.2 TARPINO A
Nella metamorfosi della memoria contemporanea cambiano i luoghi del ricordare. La memoria si
ritrae dagli ambiti tradizionali dello spazio pubblico per privilegiare la sfera più intima della vita
quotidiana. E la casa, l'antica dimora, finisce per costituire il raccordo emblematico fra memoria e
durata. Geografie del ricordo divengono così le millenarie case in pietra dei villaggi rupestri del
Mediterraneo, ma anche le case della mente descritte in tanti romanzi e poi trasfigurate nei remake
cinematografici; mentre una vera e propria guerra delle memorie è custodita, a volerla interrogare,
tra le rovine dolenti di un borgo francese distrutto dai nazisti. O ancora, seguendo un percorso
largamente sperimentale, si possono scorgere nelle periferie delle città, seminascosti da imponenti
caseggiati, i relitti di antiche cascine capaci di narrare la storia del territorio. Tracce di un legame
sempre più incerto e fragile tra il passato e il presente, che solo l'evocazione dei simboli universali
dell'esistenza (il profilo familiare della casa delle origini o una culla annerita fra le macerie di un
villaggio martire) trattiene in vita.
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