non è terra di poeti
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non è terra di poeti
ROAD BOOK PUGLIA TESTO MORENO PISTO FOTOGRAFIE LINDA FERRARI NON È TERRA DI POETI Da Taranto a Bari. Dal Mar Ionio al Mar Adriatico. Senza però toccare località sul mare. Non è la Puglia del Salento o del Gargano, ma quella interna, chiusa come le o del dialetto locale, fatta di terra marrone e campi gialli. E di vita vera Scene da un matrimonio // Un matrimonio inglese fra i trulli di Alberobello (BA), paese da cartolina in Valle d’Itria, zona che ospita altri due borghi fra i più belli d’Italia, Martina Franca e Locorotondo. 154 Riders 07/10 road book road book Riders 07/10 155 Vita agreste // Il mondo di zio Donato comincia davanti a campi e strade dove fave e cicoria crescono spontaneamente, dove le Fiat Tipo e le Ford Escort 1.3 sono ancora un’istituzione, e finisce dritto sulle carte da scopone scientifico di altri tre vecchietti e di Peppo che, tanto è grasso («150 chili di sanità!»), è seduto su due sedie di plastica una sopra l’altra. Il mondo di zio Donato, pantaloni di velluto, giaccone blu, immancabile coppola, occhi stretti come le o del suo dialetto, comincia e finisce fuori da un bar alimentari che gli rinfresca la vita da 87 anni, 87 anni di fatica e saggezza che gli fanno esclamare: «Sopra la Fica si sta da Dio». Non è volgarità ma una rivendicazione territoriale. Perché è proprio vero: in Contrada La Fica, sulla strada secondaria che collega Martina Franca a Cisternino, il tempo e le necessità sembrano essersi fermati. Basta un «panino con mortadella, provolone e un pomodorino passato sopra». I soldi, le donne? «E che te li fai a fare, nun servono a nint». Venite qui poi provate a dargli torto. Se fosse passato di qua Bob Dylan chissà che canzone avrebbe inventato, invece qui Bob Dylan non sanno nemmeno chi è. Questa è terra di contadini e agricoltori, non di poeti. Questa non è la Puglia mediatica del Salento o del Gargano, ma quella fatta di ruderi, campagna, muretti a secco lunghi chilometri, ulivi, ciliegi e mandorli. Da Taranto a Bari. Dal Mar Ionio al Mar Adriatico, senza toccare mai il mare. 156 Riders 07/10 BIVIMMO A BIRRA RAFFO E NINTE CHIÙ Un pugliese emigrato al nord, quando torna in Puglia ha sempre la sensazione che non sarà per l’ultima volta. E durante il viaggio riconosce odori, che per tutti gli altri molto spesso sono puzza. Puzza di cozze, per esempio. Taranto, la città dei due mari, il piccolo e il grande separati dal Ponte Girevole, ne è la capitale. Ma qui vanno pazzi anche per la locale birra Raffo, buonissima. Per capire l’anima di questa città si deve andare al mercato Fadini: Taranto è tutta qua, fra banchetti di vestiti a pochi euro, burrate, stracciatelle, qualsiasi frutto di mare e di terra, con angurie giganti a 80 centesimi e urla e sudore, a due passi dalla Marina Militare e a due minuti di moto dal castello Aragonese e dalla città vecchia. IL PARADISO A UN EURO La Strada Statale 581 va apprezzata in velocità da crociera, meraviglia con una chiesetta bianca che spunta dal niente. Da Ceglie porta dritto in valle d’Itria, a Martina Franca e alla barocca piazza Maria Immacolata, tonda e con le balconate lunghe e strette. Da questa piazza si arriva in paradiso con un euro e 50 e con un mezzo di trasporto che si chiama Boccanotti, un dolce fatto di pasta frolla e strutto di maiale, ripieno di crema, crema e amarena, o ricotta e pera (il gusto crema e amarena è il migliore). Al Caffè Tripoli, aperto nel 1911 e noto per uno spot Lavazza girato qui con Maria Grazia Cucinotta, ne vanno fieri. road book LA SVIZZERA PUGLIESE In Puglia, nei viaggi notturni, si deve stare attenti. Alle stelle. Sono nitide, si vedono benissimo e sono tante: chi non è abituato rischia una crisi mistica (e di finire fuori strada). Pochi chilometri dopo Martina, in alto sulla destra, è arroccata Locorotondo: la chiamano città bianca. Di notte sembra un paese disabitato, ha vie strette e trattorie nascoste. È pulitissima. Sui cartelli che la annunciano c’è scritto «uno dei borghi più belli d’Italia» ed è vero. Ogni primavera i cittadini devono imbiancare le facciate delle abitazioni. Ogni mattina si pulisce davanti casa e ogni due settimane vengono pulite le strade. Sembra un borgo pugliese sotto il governo svizzero: Locorotondo è più affascinante di Ostuni e di Alberobello (che ormai potete vedere anche solo in foto, è troppo turistica). Da sinistra. Un anziano con immancabili giacca e coppola nel mercato del martedì mattina di Locorotondo (BA); una casa tabaccheria nel mezzo del niente, coi panni stesi sui muri bianchi; una grigliata durante il pranzo domenicale all’agriturismo Madonna dell’Assunta ad Altamura (BA). Sotto, i venditori di pesce al mercato Fadini e uno di verdura, a Taranto. Facce e mani rugose, scolpite sotto il sole e dentro i campi. Questa è terra di contadini e agricoltori, non di poeti. Questa è terra di ruderi, campagne, muretti a secco lunghi chilometri, ulivi, ciliegi, mandorli. E di fave e cicoria che crescono spontaneamente VUCCIARI Vale la pena visitare dopo le 20 anche Cisternino, perché la sera si anima. Racconta tutto Pietro De Mola, titolare del ristorante Zio Pietro: «Dieci anni fa le macellerie, per la nascita dei supermercati, vendevano molta meno carne. Allora ho pensato di trasformare la mia attività in un ristorante, servendo carne cotta sul momento. Ho cominciato con due tavolini, adesso ho 80 coperti». E a Cisternino le vucciari, macellerie che fanno anche da ristoranti, sono diventate tante. Dietro il bancone offrono al prezzo massimo di road book Riders 07/10 157 ER ID S Da sinistra, in senso orario. Antiquariato a Taranto; un angolo di Bari vecchia, a pochi passi dalla movida di piazza Ferrarese; palme fra i palazzi di Taranto; la SP 202 nella Murgia. R Puglia, la Regione dei due mari Palme e santini // Sotto le cummerse Via Vittorio Veneto 138, Locorotondo (BA) T 080 4315292 sottolecummerse.it È un albergo diffuso. Significa che le camere sono appartamenti sparsi per il centro storico di Locorotondo. Sei ospite, ma ti senti a casa tua. L’arredamento è da dieci e lode. Doppia da 80 euro. 5 BARI 273 KM (Ruvo di Puglia) 236 km Zio Pietro Via Duca D’Aosta 3, Cisternino (BA) T 080 4448300 Macelleria, rosticceria, ristorante. Carne ordinata, cucinata lì davanti e servita. Non dite di no alle costate impanate e a una chiacchierata con la moglie del titolare, Adele Bungaro: simpaticissima. 4 (Conversano) 134 km 8 (Turi) 144 km KAWASAKI GTR 1400 (Casamassima) 154 km (Altamura) 199 km Pulicchio SP 238, Altamura-Corato, chilometro 39 (BA) I biologi lo hanno eletto a loro posto preferito per la varietà di farfalle che vi si trovano. Da qui si vede la Basilicata e, se volete, potete addentrarvi nel bosco a piedi. Alla moto usata in questo servizio abbiamo dedicato una prova in questo numero: la trovate a pagina 130. (Fasano) 100 km (Alberobello) 81 km FERROVIA QUATTRO EURO AL CHILO Invece la strada che da Cisternino arriva ad Altamura va fatta rigorosamente di giorno, passando per Casamassima, Turi e la foresta di Mercadante. Cambia la vegetazione, dal verde arido al verde acceso e al giallo, fino al rosso del foraggio. E sulla visiera, al posto delle solite mosche, api regina grosse come pollici. Poi mandorli, pochi ulivi, tanti ciliegi. Parlando con gli agricoltori si scopre il perché: «Gli ulivi non convengono più, la raccolta di un albero costa 40 euro, troppo. E solo qui invece si trova una qualità di ciliegie Santeramo chiamata ferrovia, quattro euro al chilo». Santeramo in Colle è l’ultima tappa prima dell’Alta Murgia. Giusto il tempo di un espressino freddo (caffè con gelato al fiordilatte) e di un giro nella piazza centrale dove si riposano solo uomini, tutti vestiti con scarpe a punta squadrata, giacca e coppola, perché le LA BELLA VITA BARESE Bari è a un’ora scarsa di strada. Lo stacco però è impressionante. Corso Vittorio Veneto è invasa di giovani con le macchinone, mentre a piazza Ferrarese, Bari vecchia, ci sono localini, ristoranti alla moda e ragazzine con pantaloni a vita bassa, tatuaggi sull’osso sacro e scollature vertiginose. Dal pane e salame si è passati alle bollicine, anzi dalle friselle olio e pomodoro al caviale, dai prodotti agricoli ai pub con i salatini del supermercato, dalla vita agreste alla bella vita raccontata nei reportage dei quotidiani quando si parlava dell’affarista Tarantini e della escort Patrizia D’Addario. Un altro mondo rispetto a quello di zio Donato, con ancora i gabinetti pubblici dietro ai centri storici, le donne more che la domenica si vestono in tiro, con i tacchi dieci, i pantaloni attillati, i top bianchi a evidenziare le formosità e il trucco a esaltare la carnagione scura. E in sottofondo quel sapore che non c’è bisogno di altro, che bastano queste terre marroni e rugose, l’asino che raglia mentre ti addormenti, lo scopone scientifico. E anche qualche perla di saggezza mascherata da rivendicazione territoriale. 3 (Santeramo in Colle) 181 km 7 donne stanno in casa o, al massimo, sull’uscio con il latte di mandorla e la bottiglia di acqua e menta in frigo. Non è così ad Altamura, città famosa per il pane, al centro di strade fantastiche da fare in moto, come la Provinciale 238: andando verso Corato, poco dopo il chilometro 38, a sinistra trovate il Pulicchio. Da lì si vede la Basilicata e, se volete, potete addentrarvi nel bosco a piedi. Mentre verso Ruvo di Puglia, sulla Provinciale 35, c’è la masseria Madonna dell’Assunta, un’azienda a conduzione familiare da trecento ettari, quattro camere matrimoniali e circa settecento fra pecore, capre, daini, cavalli murgesi, montoni, galli dal fuso orario sbagliato (cantano anche alle quattro del pomeriggio), pavoni, asinelli di Martina Franca, maiali e altri animali. «In queste colline la primavera è verde, l’estate gialla e l’inverno bianco neve» dicono i titolari mentre ci portano a visitare il caseificio, dove ci fanno assaggiare la prima mozzarella calda della nostra vita. (Castellana Grotte) 124 km Trattoria Gesù Cristo Via Cesare Battisti 10, Taranto T 099 4777253 Il nome vale la visita. Antipasti infiniti di pesce (consigliamo polipo, seppioline e cozze gratinate), poi linguine agli scampi e le spuenze, i tartufi di mare. Madonna dell’Assunta SP 35, Altamura-Ruvo di Puglia (BA) T 080 3140006 Non è solo un agriturismo, è una vera azienda zootecnica, con produzione artigianale di formaggi e di carni e vendita diretta. Ci sono quattro camere, il ristorante è aperto nei giorni festivi. Vi addormenterete con il raglio dell’asino. (Locorotondo) 72 km (Martina Franca) 51 km Mercato Fadini Via Principe Amedeo, Taranto Vestiti a prezzi bassi, ma soprattutto mozzarelle, provoloni, verdura e poi qualsiasi frutto di terra e di mare. Qui dentro c’è l’anima della città. TARANTO 0 KM 2 LEGENDA // DOVE MANGIARE DOVE DORMIRE DOVE BERE COSA VEDERE MAR A D R I AT I C O BARI A14 Piazzetta Garibaldi Piazza Garibaldi 17/18, Martina Franca (TA) T 080 4304900 Angelo e Patrizia, i proprietari, vi allieteranno con orecchiette e caserecci fatti a mano, verdura, carne e vini locali. Imperdibili il caciocavallo e il capocollo martinesi. Prezzo medio: 30 euro. (Ceglie) 32 km 1 MOLFETTA (Cisternino) 62 km (Grottaglie) 17 km 6 P Forno antico Santa Caterina Via de’ Giudici 2, Altamura (BA) Dal 1724 sforna il famoso pane di Altamura, ottenuto con l’impasto di semola di grano duro rimacinata. A Grotte di Castellana Piazzale Anelli, Castellana Grotte (BA) T 080 4998211 grottedicastellana.it Grotte formatesi cento milioni di anni fa. In profondità, l’atmosfera è magica. Si possono fare giri di mezzora e di un’ora. Piazza Ferrarese Bari vecchia Localini, ristoranti, pizzerie e tanta tanta gente. La sera comincia la movida. A prezzi modici. I cocktail costano solo tre euro. dieci euro costate impanate, salsicce, involtini d’agnello, puntine di maiale, fegatini di vitello e bombette. Il cicerone di questo viaggio, un pugliese doc, avverte: «D’estate non si riesce nemmeno a camminare dalla gente che c’è». M Dal Mar Ionio al Mar Adriatico, mangiando cozze, spuenze e caciocavallo martinesi, e dormendo in alberghi detti diffusi o in agriturismi dove senti gli asini ragliare anche in piena notte MOLA DI BARI RUVO DI PUGLIA CONVERSANO CASAMASSIMA ACQUAVIVA D. FONTI CASTELLANA GROTTE FASANO TURI P U G L I A ALBEROBELLO ALTAMURA SANTERAMO IN COLLE 1 2 3 4 5 6 7 8 CISTERNINO MARTINA FRANCA CEGLIE A14 MATERA BARI LOCOROTONDO GROTTAGLIE Lago di S. Giuliano PALAGIANO TARANTO 158 B A S I L I C ATA Riders 07/10 road book Golfo di Taranto PUGLIA