Come fotografare sotto la pioggia

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Come fotografare sotto la pioggia
Occhiovivo PhotoGraphers
Come fotografare sotto la pioggia
Fotografare sotto la pioggia
Ciò che normalmente si preferisce fare, o che viene più spontaneo quando la giornata non butta al meglio, è lasciare
l’attrezzatura fotografica in casa … niente di più sbagliato!
Sono proprio le condizioni metereologiche avverse a creare spesso degli scenari molto particolari e sta a noi cominciare
a saperli cogliere, dando quel tocco magico in più ai ns. scatti quello che fa la differenza catturando l’occhio
attento di chi li osserverà.
In fotografia c'è il detto che "il brutto tempo è il bel tempo".
Vediamo come metterlo in pratica.
PROTEZIONE: Poche semplici regole
La fotografia sotto la pioggia crea numerosi disagi, sia dal punto di vista personale, che da quello tecnico. Inutile
sottolineare qui come ci si deve vestire in questi casi. Più importanti possono essere alcuni suggerimenti volti a
proteggere la nostra preziosa attrezzatura. A meno che non si abbia la fortuna di possedere corpi macchina
"tropicalizzati" (cioè resistenti alla polvere ed alla pioggia), ed obiettivi impermeabili, dobbiamo infatti proteggere le nostre
reflex "normali". Un rimedio semplice, efficace ed alla portata di tutti è quello che possiamo realizzare con l'aiuto di
sacchetti di plastica (tipo surgelati) e qualche elastico. Inseriamo la nostra fotocamera nel sacchetto e blocchiamolo
sull'obiettivo con un elastico. Il tutto deve essere un po' lasco, per permettere di effettuare i movimenti necessari allo
scatto.
Oltre a proteggere sempre la lente frontale tramite un filtro skylight o UV, è molto utile l'uso del paraluce, che riduce la
quantità di gocce sul frontale. A questo proposito, ci permettiamo qui di fare una piccola critica alle case costruttrici: non è
infrequente, infatti, che le confezioni d'acquisto degli obiettivi siano prive di questo economico ma importantissimo
accessorio. A volte non sono nemmeno disponibili separatamente, e se lo sono hanno un prezzo troppo elevato. Un
semplice pezzo di plastica in più non crediamo che rovinerebbe economicamente dei colossi multinazionali, ma
risolverebbe molti problemi a noi fotografi, sia con il bello che con il cattivo tempo.
Ovviamente, quando ci troviamo a fotografare nei giorni piovosi, non sempre è necessario utilizzare precauzioni
particolari. Sotto una pioggerellina leggera può bastare un ombrello per ripararci e qualche eventuale goccia non rovinerà
certo la nostra attrezzatura. Ricordiamo di portare sempre con noi l'occorrente per la pulizia delle lenti, un panno pulito
per asciugare macchina ed obiettivi e riponiamo sempre il tutto in una borsa impermeabile.
TECNICA DI RIPRESA: con un colpo di flash … con un tempo di scatto breve oppure oppure con un tempo di
scatto lungo?
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Generata: 15 March, 2017, 23:10
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Se abbiamo intenzione di uscire in un giorno di pioggia, la prima cosa da fare è quella di caricare in macchina una
pellicola sensibile. Almeno 400 Iso, anche se non è sempre detto che alla presenza della pioggia si associ
costantemente una ridotta luminosità. Inoltre, le condizioni climatiche possono essere molto variabili. Ad esempio, è
capitato a chi scrive di passare in due ore da un cielo plumbeo, con la presenza di pioggia e persino nevischio, ad una
strepitosa giornata di sole e cielo azzurro. Come sempre, chi possiede una digitale può adattare la sensibilità Iso alle
diverse condizioni anche per ogni singola fotografia. Obiettivi luminosi o stabilizzati sono un degno corredo di ripresa da
innestare sulla fotocamera in caso di pioggia. E' anche consigliabile utilizzare zoom che non ci costringano a cambiare
spesso le lenti in situazioni scomode, rischiando così di riempire l'interno del corpo macchina di tante belle gocce d'acqua.
Per quanto riguarda le tecniche di ripresa vera e propria, sono le stesse che utilizziamo regolarmente in base ai nostri
soggetti preferiti. Sottolineiamo qui solamente alcuni spunti, direttamente legati alla presenza della pioggia. L'utilizzo di
focali lunghe (medio tele o più) permette di evidenziare più facilmente la presenza delle gocce di pioggia, mentre l'uso di
un grandangolo ci permette di escluderle dall'inquadratura. Tempi di scatto lenti sottolineano le traiettorie, al contrario di
quelli veloci che fermano le singole gocce durante il loro viaggio. La visibilità delle stesse gocce dipenderà anche dal
contrasto con lo sfondo: se quest'ultimo è scuro, le renderà più evidenti.
Una possibile via di sperimentazione in questo senso è data dall'uso del flash: quest'ultimo, infatti, provocherà tutta una
serie di riflessi che assumeranno forme differenti a seconda della distanza, dell'intensità della pioggia e del tempo di
scatto. Facciamo molta attenzione in questo caso a ripararci bene sotto il nostro ombrello. Il contatto dell'acqua con le
elevate cariche elettriche prodotte dal flash potrebbe generare scariche assolutamente spiacevoli da subire.
Durante i temporali ci sono anche i fulmini: se sufficientemente distanti (e quindi non pericolosi per chi va in giro con un
ombrello sopra la testa), possono essere inquadrati anche da noi semplici appassionati (ci sono infatti dei veri e propri
specialisti). La possibilità di un solido appoggio è fondamentale, un tempo di scatto di 1 o 2 secondi e l'uso di un comando
a distanza, per evitare il mosso, ci permetteranno di riprendere questi meravigliosi e, nello stesso tempo, terribili
manifestazioni delle forze naturali.
Fuori fa freddo, il cielo è grigio e carico di nuvole, ha appena iniziato a piovere. Ecco un'altra giornata sprecata! Meglio
rimanere in casa a leggere qualche articolo, a riguardare le foto fatte in estate ed a fantasticare su quella nuova reflex o
su quel nuovo obiettivo... Avevamo in mente un certo giro ma, come al solito siamo sfortunati: "Anche questa domenica
piove!". O no?
Già, perché a meno che voi non siate interessati esclusivamente alla fotografia in interni, questo è un giorno come un
altro per raccogliere la nostra attrezzatura ed uscire di casa. La fotografia è il racconto delle storie della vita, è
espressione di pensiero ed idee, è documentazione di fatti, luoghi ed avvenimenti. E' sentimento, emozione,
comunicazione a vari livelli di profondità. E tutto questo, là fuori, avviene anche oggi. La vita non si ferma di certo perché
oggi piove e, le sorprese, son sempre dietro l'angolo!
Un paesaggio diverso
Certo, nei giorni di pioggia il paesaggio cambia, i colori sono diversi, le luci creano meno contrasti, sono più uniformi ed
immergono i soggetti in un'atmosfera particolare. Gli stessi ritmi della vita quotidiana sono alterati dalla presenza della
pioggia. Il nostro stesso stato d'animo è diverso: spesso più malinconico, meno portato all'azione.
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Ma, è proprio in questo caso che dobbiamo, in un certo senso, forzarci ad agire, ad uscire ed a cogliere quello che il
mondo oggi ci proporrà.
Quando piove, prendiamo esempio dai "semplici" turisti: hanno pagato, hanno solo poco tempo e quindi, imperterriti ed
incuranti delle condizioni atmosferiche, fanno regolarmente i giri previsti dai loro tour, scattano accanitamente le loro foto
ricordo avendo bene in mente che, forse, quei luoghi non li rivedranno mai più. Saranno solo foto ricordo, ma son
sempre fotografie che noi, rimanendo in casa, non avremo fatto.
Proviamo quindi a sperimentare quali possono essere gli aspetti fotografici interessanti, recandoci negli stessi luoghi che
avevamo in mente nel caso di una bella giornata. Volevamo andare in qualche specifica zona della nostra città?
Volevamo fare una piccola gita? Assistere a qualche evento sportivo o artistico? Qualsiasi sia il nostro proposito iniziale,
seguiamolo, e stiamo a vedere cosa accade.
Ombrelli & Company
Una volta, gli ombrelli erano tutti rigorosamente ed esclusivamente neri. E gli impermeabili, anch'essi scuri. Andava
bene per chi fotografava in bianconero, ma per i colori…
Ora non è più così. La moda impone ombrelli coloratissimi, con scritte e disegni, impermeabili e stivali multicolori e
quindi, anche per chi non ama il bianconero è sempre possibile giocare con i cromatismi. Il contrasto tra questi accessori
colorati, (tipici ed esclusivi delle giornate di maltempo) e la ridotta gamma cromatica dell'ambiente circostante, è già un
valido spunto d'interesse fotografico. Sotto gli ombrelli, ci sono poi le persone, con i loro gesti, le loro espressioni, la loro
vita quotidiana. Se siete appassionati di questo genere, non c'è alcun motivo per non continuare a farlo anche sotto la
pioggia.
Dalla goccia alla pozzanghera
Gli altri possibili soggetti rimangono invariati ma, quando piove, ce ne sono alcuni che non potremmo fotografare
altrimenti. C'è la pioggia stessa, ci sono le sue gocce che scendono più o meno intensamente su di noi, sugli oggetti che
ci circondano. Le strade si bagnano, si formano le pozzanghere, ed entrambe riflettono in qualche modo l'ambiente
circostante. E' nostro compito osservare attentamente questi fenomeni per vedere le cose da un diverso punto di vista.
Sperimentiamo, cambiamo posizione di ripresa, alterniamo le focali ed i diaframmi, fino ad ottenere un risultato
interessante. Anche i fulmini, a volte, possono arricchire i nostri scatti con un tocco di drammaticità.
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La vita dietro ad un vetro
Quando piove, altri interessanti spunti possono essere offerti dalla visione attraverso i vetri. Nelle nostre case,
dall'interno delle nostre automobili, dietro le vetrine dei negozi. E' una specie di mondo distorto e surreale, con le gocce
che imperlano i vetri stessi e, dall'altra parte qualcosa che accade. Non dimentichiamo poi, che sugli stessi vetri possono
venire a formarsi i riflessi. Una visione ancor più magica e sospesa della realtà che noi dobbiamo cercar di cogliere ed
inquadrare attraverso il mirino.
In conclusione, c'è poco altro da dire, dal punto di vista "filosofico": è una questione di "testa"! Se non siamo disposti a
subire gli inevitabili disagi apportati dal maltempo, se non abbiamo voglia di bagnarci un po', se non riusciamo ad
immaginare un intero mondo di possibili soggetti fotografici che esistono, vivono, amano, lavorano anche quando piove,
se preferiamo il tepore e le comodità della nostra casa, perderemo sicuramente qualcosa. Perderemo la possibilità di fare
belle fotografie, ma non potremo lamentarci con nessuno, solo con noi stessi.
(thanks to Donato Chirulli & Reflex.it)
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