Consegnato a Caserta il premio "Buone notizie"

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di RAFFAELE SARDO
22 gennaio 2017
La consegna del premio "Buone notizie" “La buona notizia è soprattutto la
buona informazione”. Eric Jozsef,
corrispondente dall’Italia del
quotidiano francese “Liberation”
ha voluto sottolineare in questo
modo l’importanza del premio
“Buone notizie” ricevuto a Caserta
nella sala della Biblioteca del
seminario vescovile, insieme a
padre Federico Lombardi,
direttore emerito della Sala
stampa vaticana e di Radio
Vaticana; Safiria Leccese,
conduttrice de “La strada dei
miracoli” su Rete4; e “Il fotografo
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dei papi”, Arturo Mari.
NECROLOGIE
Il premio, istituito nel 2009 dall’ Unione cattolica stampa italiana di Caserta, in
collaborazione con l’Istituto superiore scienze religiose di Caserta,
l'associazione "Scriveremo", è giunto alla nona edizione. Si avvale del patrocinio
dell'Ordine dei giornalisti della Campania ed è in partecipazione con il multiblog
“Buone notizie” del Corriere della Sera.
In una sala gremitissima, è stato proprio il fotografo Arturo Mari, stimolato da
Luigi Ferraiuolo, presidente dell’Ucsi e da Michele De Simone, presidente
dell’Assostampa, ad attirare la curiosità di tutti. Ha raccontato aspetti inediti
della sua esperienza al fianco dei papi (da Pio XII fino a Benedetto XVI), come i
momenti terribili ed eccezionali vissuti in piazza San Pietro, il 13 maggio 1981,
quando Giovanni Paolo II, fu colpito da Ali Agca.
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Per Padre Lombardi, “La buona informazione è alla base delle buone notizie e
nel lavoro alla sala stampa vaticana – ha affermato – mi sono sempre sentito
come un servitore dei mie colleghi piuttosto che un “orientatore” dei loro articoli”.
Safiria Leccese premiata per “La strada dei miracoli”, ha raccontato l’esperienza
umana che c’è dietro la costruzione di un programma che ha avuto tanto
successo: “Vedo le persone che quando ci fermiamo a parlare vogliono
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condividere cose belle e vere, cose che ti cambiano la vita”.
Ma il clou della manifestazione è arrivato con un altro dei premiati, Ernesto
Pellegrini, imprenditore della ristorazione ed ex presidente dell’Inter (premio
“Buona notizia dell’anno 2016)”. Pellegrini è l’ideatore, insieme alla sua famiglia,
del “Ruben”, un ristorante solidale di Milano, che offre la cena a un euro a pasto
a persone in difficoltà temporanea, per aver perso il lavoro o per altri motivi,
segnalate da una rete di 150 associazioni. Non una mensa per poveri, ma un
vero ristorante con tanto di menu a scelta e tanti chef professionisti. “Ruben”, che
porta il nome di un giovane senza tetto che Pellegrini conosceva e ha visto
morire di stenti, è nato due anni fa. Si trova a Milano, in via Gonin 52, nel
quartiere Giambellino. Ad oggi conta 3.800 clienti registrati e ha erogato
108mila pasti.
“Sono figlio di ortolani, persone che lavoravano nei campi, dall’alba al tramonto –
ha detto Ernesto Pellegrini visibilmente emozionato – facendo dei sacrifici per
farmi studiare. A 25 anni mi invento imprenditore. Il capo dell’azienda dove
lavoravo, mi regala 150 mila lire e con quei soldi oggi dirigo un’azienda italiana
che dà lavoro a 8,500 persone. All’alba dei 50 anni di attività- ha aggiunto - ho
sentito il bisogno di ringraziare il buon Dio del tanto che ho avuto e di restituire
qualcosa a chi è stato meno fortunato di me”. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche i riconoscimenti a due
Istituti comprensivi, quello dei Macerata Campania e di Marcianise, che hanno
partecipato alla seconda edizione del concorso “Buone notizie Scuola”, che
prevedeva la realizzazione di clip sul tema “L’ambiente: una risorsa da
recuperare ”.
A conclusione della cerimonia, il vescovo di Caserta, monsignor Giovanni
D’Alise, ha rivolto un appello sindaco di Caserta, Carlo Marino, che era
presente in sala, e a tutta la classe dirigente casertana per fare muro contro la
corruzione dilagante e all’infiltrazione della criminalità nelle istituzioni. “Tutto
quello che di positivo c’è - ha sostento il vescovo D’Alise - deve trasformarsi in
un progetto per la città. Questa volta non dobbiamo deludere. Adesso è il tempo
di risorgere. Facciamo un patto tra galantuomini, per far risorgere Caserta”.
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