Il mercato dei capitali in Italia: un`opportunità per investitori e

Transcript

Il mercato dei capitali in Italia: un`opportunità per investitori e
Il mercato dei capitali in Italia:
un’opportunità per investitori e
imprese
Giorgio Gobbi
Servizio Stabilità finanziaria
Banca d’Italia
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
Traccia dell’intervento
Negli ultimi mesi la situazione finanziaria delle imprese si è
stabilizzata ed emergono segnali di miglioramento
Cresce l’accesso al mercato, che però riguarda una fascia
ristretta di aziende
Ancora una volta si presentano le condizioni per avviare un
cambiamento strutturale nel sistema finanziario italiano, in cui
mercati e investitori istituzionali abbiano un ruolo più rilevante
La storia recente mostra come il percorso sia difficile e richieda
costanza e coerenza nell’impegno riformatore
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
2
Le condizioni finanziarie delle imprese
Migliorano le condizioni di liquidità delle imprese
Indici di liquidità
(valori percentuali; per PIL cumulati di quattro trimestri)
21
230
19
210
190
17
170
15
150
13
130
11
110
9
90
7
70
5
50
1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013 2014
In % del totale delle passività
In % del PIL
In % degli investimenti fissi lordi delle imprese (scala di destra)
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
4
Si attenua il razionamento del credito
Quota di imprese razionate
(valori percentuali)
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014
totale
1-49 addetti
Istat
50-249 addetti
Banca d'Italia
almeno 250 addetti
BCE
Istat: solo imprese manifatturiere.
Banca d’Italia: non include le imprese con meno di 20 addetti.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
5
Il credito rimane difficile per le imprese con leva elevata
Deleveraging e razionamento del credito
(valori percentuali)
40
40
20
20
0
0
-20
-20
-40
-40
-60
-60
1°
2°
3°
quartili di leverage
variazione % dei debiti finanziari 2007-12
4°
variazione del leverage 2007-12
quota di imprese razionate: media 2010-13
Fonte: Banca d’Italia, Istat e Cerved Group.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
6
Ma migliora anche la struttura del passivo
Indebitamento delle imprese
(valori percentuali)
50
85,0
48
80,0
46
75,0
44
70,0
42
65,0
40
60,0
1
2
3
2009
4
1
2
3
4
2010
1
2
3
2011
Leverage
4
1
2
3
4
2012
1
2
3
4
1
2013
2
3
2014
Debiti finanziari / PIL (scala di destra)
.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
7
Cresce il ricorso al mercato obbligazionario
Nuovi emittenti di obbligazioni
(unità e valori percentuali)
160
16,0
140
14,0
120
12,0
100
10,0
80
8,0
60
6,0
40
4,0
20
2,0
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
peso dei nuovi emittenti sulle emissioni lorde complessive (scala destra)
Numero di emittenti - totale
Numero di emittenti - PMI
Numero di emittenti - imprese grandi
Fonte: Banca d’Italia e Dealogic.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
8
Il mercato obbligazionario è però selettivo
Nostre analisi statistiche mostrano che le imprese che hanno
emesso obbligazioni per la prima volta negli anni recenti:
-
sono di dimensione medio-grande (spesso quotate)
-
investono e crescono in misura superiore alla media
-
sono inizialmente meno indebitate
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
9
Come confermano anche i dati di bilancio
Composizione del passivo delle imprese italiane
(dati di bilancio del 2012; valori percentuali )
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
micro
piccole
Patrimonio
Debito bancario
medie
Obbligazioni
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
medio grandi
grandissime
Altri debiti finanziari
10
Tendenze di medio termine
L’accesso al mercato obbligazionario
Valore delle emissioni e numero degli emittenti
(miliardi di euro; numero)
45
350
40
300
35
250
30
25
200
20
150
15
100
10
50
5
-
0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
.
importi
numero di emissioni (scala di destra)
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
12
L’accesso al mercato azionario
Società non finanziarie italiane quotate in borsa
50
250
40
220
30
190
20
160
10
130
0
100
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Prima quotazione
Delisted
Quotate (scala di destra)
Fonte: Elaborazioni su dati Borsa Italiana.
Nota: Il dato non include le società delisted per fallimento, per incorporazione in società terze e per mancanza di requisiti tecnici.
I dati dal 1996 al 1998 non includono le società quotate sul mercato ristretto.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
13
La parabola del risparmio gestito
Fondi comuni aperti: raccolta netta
(milioni di euro)
200.000
150.000
100.000
50.000
0
-50.000
-100.000
-150.000
'90 '91 '92 '93 '94 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 '10 '11 '12 '13 '14
Fonte: Assogestioni, Banca d'Italia.
Dati fino al terzo trim. 2014. Sono inclusi i fondi di diritto estero promossi da intermediari italiani.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
14
La propensione delle famiglie a investire in strumenti rischiosi
Composizione di portafogli
(percentuali sul totale delle attività finanziarie)
30%
8%
28%
7%
26%
6%
24%
5%
22%
4%
20%
3%
18%
2%
16%
1%
14%
0%
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
risparmio gestito
azioni quotate e obbligazioni imprese (scala di destra)
Note: il totale include i depositi e gli altri conti attivi.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
15
Ampi margini per riprendere il processo di diversificazione
Composizione del portafoglio delle famiglie
(in rapporto al reddito disponibile; 2013)
5,00
4,50
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
2007
2013
Italia
2007
2013
Francia
2007
2013
Germania
risparmio gestito
2007
2013
Spagna
2007
2013
Area dell'euro
obbligazioni
2007
2013
2007
Regno Unito
2013
Stati Uniti
azioni e altre partecipazioni
Fonte: Conti finanziari (consistenze) e contabilità nazionale.
Note: Il risparmio gestito include fondi comuni e riserve assicurative e previdenziali.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
16
Famiglie con risparmio gestito da investitori istituzionali
Distribuzione per quintili di ricchezza netta
(valori percentuali; 2010)
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Primo
Area dell'euro
Secondo
Germania
Terzo
Spagna
Quarto
Francia
Quinto
Italia
Fonte: HFCS, 2013.
Note: Il risparmio gestito include fondi comuni, gestioni patrimoniali, riserve previdenziali e assicurative.
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
17
Alcune lezioni dalle tendenze di medio termine
Condizioni favorevoli allo sviluppo del mercato dei capitali si
ripropongono ciclicamente. È questa volta differente?
Questioni cruciali:
-
certezza del quadro normativo (fiscale in primo luogo)
-
rischiosità degli investimenti e fiducia degli investitori
-
ampliamento della platea delle imprese che possono accedere
ai mercati
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
18
Il mercato dei capitali in Italia:
un’opportunità per investitori e imprese
Grazie per l’attenzione!
Giorgio Gobbi – Università Bocconi - 22 gennaio 2015
19