D 5.5.6.1.a - LD Didactic

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D 5.5.6.1.a
Strumenti ottici
L’occhio
Formazione dell’immagine e adattamento dell’occhio
Esperimenti di Fisica
Struttura dell’occhio con modello lenticolare e schermo semitrasparente
Oggetto dell’esperimento
1. Formazione dell’immagine e potere di adattamento dell’occhio umano
Setup
Osservazione
L’immagine della candela sullo schermo si ottiene attraverso
la lente.
L’immagine risulta capovolta e rovesciata.
Minore è la distanza dell’oggetto, più grande è la sua immagine.
Al diminuire della distanza dell’oggetto, l’immagine della
fiamma sullo schermo risulta sempre meno a fuoco.
Se aumenta il raggio di curvatura della lente, l’immagine sullo
schermo torna ad essere di nuovo a fuoco.
Se aumenta la distanza dell’oggetto, la sua immagine sullo
schermo non è più a fuoco.
Se il raggio di curvatura della lente diminuisce, l’immagine
sullo schermo risulta di nuovo a fuoco.
Valutazione dei risultati
- Per il montaggio del modello lenticolare tenere presenti le
informazioni della scheda istruzioni 662 402, quindi riempirlo con acqua distillata.
- Eseguire l’esperimento in un ambiente non troppo buio.
Apparecchiatura
1 banco ottico con profilo S1 ................................ 460 310
1 cavaliere con asta di fissaggio........................... 460 313
2 cavalieri con morsetto........................................ 460 311
1 portacandele...................................................... 459 31
1 candela.......................................................da 459 32
1 modello lenticolare............................................. 662 402
1 schermo semitrasparente .................................. 441 53
1 acqua distillata, 1 l ............................................. 675 3400
L’occhio genera sulla retina un’immagine dell’oggetto capovolta e rovesciata.
Al diminuire della distanza tra occhio ed oggetto, l’immagine
tende ad allargarsi.
Poiché la distanza della zona in cui si forma l’immagine è
costante, la messa a fuoco dell’immagine di un oggetto al
variare della distanza si ottiene perché varia la curvatura della
lente elastica che simula il comportamento dell’occhio umano.
L’occhio umano si comporta come una lente elastica; infatti,
maggiore è il suo raggio di curvatura minore è la sua distanza
focale.
La variazione del raggio di curvatura dell’occhio che permette
di ottenere sulla retina un’immagine sempre a fuoco, si chiama potere di adattamento.
Nota:
La minima distanza di un oggetto alla quale un occhio normale
è in grado di adattarsi senza sforzo si aggira attorno a 25 cm
(distanza di visione nitida).
KR 212
Esecuzione dell’esperimento
- Posizionare lo schermo semitrasparente sul banco ottico
ad un terzo della sua lunghezza.
- Posizionare il modello lenticolare di fronte allo schermo ad
una distanza di circa 15 cm. Controllare che inizialmente il
raggio di curvatura della lente sia minimo (quando la siringa
è a riposo le superfici debbono essere appena tese).
- Accendere la candela e spostarla lungo il banco ottico in
modo che l’immagine sullo schermo sia a fuoco. Se necessario, soffiare leggermente sulla fiamma della candela in
modo da individuare meglio la posizione dell’immagine.
- Diminuire la distanza dell’oggetto spostando la candela ed
osservare l’immagine sullo schermo.
- Per mezzo della siringa, iniettare acqua nella lente fino ad
ottenere sullo schermo un’immagine ancora a fuoco.
- Aumentare la distanza dell’oggetto e ripetere l’esperimento.
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