Idee da leggere 2013-2014

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Idee da leggere 2013-2014
SETTEMBRE
CUORI DI CARTA
Autore: Elisa Puricelli Guerra
Casa Editrice: Einaudi
Collana: Carta bianca
Anno di pubblicazione: 2012
Tutto inizia con un messaggio lasciato dentro un libro da una ragazza.
...Ciao chiunque tu sia! Ti avviso che questo non è un messaggio misterioso scritto in codice, è
un'offerta di amicizia. Oggi la biblioteca è così vuota che mi sembra di sentire l'eco quando volto le
pagine del libro di matematica...chissà dove se ne sono andati tutti. Sto cercando di risolvere un
problema difficilissimo, ma non ci riesco, così ho strappato un foglio a quadretti dal quaderno e ti
ho scritto.
E' un esperimento. Vediamo se funziona...
Un compagno di scuola lo trova
...Ehm ciao, mi sento un po' stupido a risponderti, ma ho trovato il tuo biglietto. .... Davvero non è
un messaggio in codice? Peccato! ......
Sei riuscito a risolvere il problema?
Ciao,
Chiunquetusia...
E i due cominciano a scriversi senza incontrarsi mai.
Non si firmano neppure con i loro veri nomi, ma come Una e Dan, i protagonisti del libro. Anche se
non si riconoscono, forse si vedono tutti i giorni.
È Una la rossa che sorride come se si fosse appena ricordata qualcosa di buffo?
È Dan il biondino con gli occhi verdi da gatto che vedono dentro le persone?
I due ragazzi cercano di scoprirsi attraverso quello che si scrivono, si punzecchiano, flirtano, e si
rivelano uno all'altra come forse non sarebbero mai riusciti a fare di persona. A poco a poco, però,
dalle loro parole emerge una realtà sempre più strana e inquietante. Dove si trovano davvero Dan e
Una?
...Nell' Istituto...non ci sono specchi. Ti sei mai chiesto come mai?...
Magari non ci sono specchi perchè le divise sono così brutte che se ci vedessimo ci rifiuteremmo di
indossarle... Sono tutte bianche... sembriamo tanti fantasmi.
Una
Che posto è l'Istituto che frequentano insieme a migliaia di altri ragazzi? Si tratta di un collegio? Di
una scuola speciale? Di un riformatorio? E perché tutti i giorni devono prendere una medicina che
cancella i loro ricordi?
...Io sono fortunato perchè mi hanno assegnato una stanza da tre. E' bianca e anonima come il
resto dell'Istituto. Ci sono tre letti bassi di legno chiaro come le assi del pavimento... Gli armadietti
con le divise pulite sono allineati contro la parete dietro ai letti. Nel corridoio c'è un bagno con 25
docce da usare in due turni di dieci minuti. L'acqua delle docce, dei lavandini e dei WC parte con
una fotocellula. Il sapone e il dentifricio sono in contenitori che erogano la dose giusta a ogni
pressione. Nei bagni non ci sono finestre, ma nelle stanze le vetrate sono a parete e le tende si
sollevano tutte le mattine alle sette in punto.
E poi parte la musica. Assordante...
...Dentro l'istituto c'è sempre la stessa temperatura, d'estate e d'inverno. Venti gradi c'è scritto sul
termostato. Si vede che è la temperatura ideale per gli adolescenti in crescita.
Come se fossimo tanti fiorellini in una serra...
E poi c'è
... la sala comune... Le finestre a parete danno su un giardinetto interno... c'è sempre la stessa
musichetta rilassante e le sedie sono comode...
Gli insegnanti, gli istruttori i tecnici, gli inservienti... hai notato che non pronunciano mai una
parola brusca o un rimprovero? Ci trattano come se avessimo scritto in fronte: Maneggiare con
cura...
...Come le altre volte faccio progressi. Sono sempre un po' in ansia quando il tecnico accende la
macchina... Finisce tutto così in fretta che quasi non me ne accorgo...
... la macchina mette i brividi anche a me. Mi hanno spiegato e rispiegato come funziona. Però è
così fredda e fa quel suono così basso e ronzante che neppure la musica riesce a coprire...
E' stato il medico di famiglia a suggerire ai miei di mandarmi qui... ha parlato degli Istituti e del
nuovo metodo... per risolvere i problemi degli adolescenti...
Dan
Dan e Una continuano a scriversi e a registrare tutto, finché la realtà, più cruda e feroce di qualsiasi
storia nei libri, irrompe nelle loro vite e li costringe a uscire allo scoperto.
OTTOBRE
BOY
Autore: Roald Dahl
Casa Editrice: Salani
Collana: Gl'istrici
Anno di pubblicazione: 2003
Un affascinante libro di memorie sulla giovinezza di Roald Dahl.
Fu un bambino buono, attaccatissimo alla sua mamma, cui scrisse una lettera alla settimana. Un
bambino ingenuo e credulone, sia quando gli raccontarono che la liquirizia era fatta di sangue di
topo pressato che quando gli dissero che ci si poteva ammalare di appendicite inghiottendo un pelo
di spazzolino da denti. L'unico dispetto lo fece alle spalle di un'orrenda venditrice di dolci, una
specie di Sporcella: le mise un topo morto in un barattolo di caramelle e per questo venne picchiato
la prima volta.
I ricordi d'infanzia di Dahl sono costellati da continue frustate e da terribili prepotenze sui bambini
da parte degli adulti. No, Dahl non ha avuto bisogno d'inventare i giganti crudeli, né la Spezzindue,
né la nonna maligna della Magica Medicina, che è mite se confrontata alla sadica venditrice di
dolci. Dahl ci avverte di non credere ai cattivi delle fiabe, e ci fornisce i mezzi per smascherare i
cattivi della vita.
Ricordi autobiografici divertenti e scioccanti proprio come in un romanzo, in cui si mischiano
l'intensità del dramma e la semplicità della fiaba.
LA MAGICA MEDICINA
Autore: Roald Dahl
Casa Editrice: Salani
Collana: Gl'istrici
Anno di pubblicazione: 2007
George ha una nonna insopportabile, che lo disgusta raccontandogli come sono buoni da mangiare
vermi e scarafaggi, che scrocchiano così bene sotto i denti. Cosa può fare allora il povero George,
se non preparare una magica medicina che le cambi un po' il carattere, mescolando deodorante e
polvere antipulci, antigelo e cera da scarpe?
...mise la pentola sul fornello...trovò un cucchiaione di legno...e cominciò a rimestare con forza.
L'intruglio nella pentola stava diventando sempre più caldo...la meravigliosa mistura cominciò a
schiumare e a schiumeggiare.
Un denso fumo azzurro, color pavone, prese a salire dalla superficie del liquido, e un odore di
fuoco e zolfo riempì la cucina, facendo tossire e boccheggiare George...Un odore disgustoso e
dolciastro, sconcertante e concentrato, turbinoso e travolgente, trasudante magia e stregoneria.
Ogni volta che una zaffata gli saliva al naso, gli scoppiavano petardi nel cranio e scosse elettriche
gli percorrevano in su e in giù le gambe... A un certo punto avrebbe potuto giurare d'aver visto
scintille guizzare nel ribollio della schiuma.
E a un tratto George si trovò a ballare attorno alla pignatta fumante, cantando strane parole...
La nonna cambia, eccome! Non potete neanche lontanamente immaginare come cambia!
AGURA TRAT
Autore: Roald Dahl
Casa Editrice: Salani
Collana: I Criceti
Anno di pubblicazione: 2000
Come fa un timido signore in pensione ad attaccar discorso con la vedova dei suoi sogni che abita al
piano di sotto ...
... Oh, se solo... potessi fare qualcosa di strepitoso come salvarle la vita o strapparla dalle mani di
una banda di manigoldi armati, a se potessi compiere qualche grande impresa che mi facesse
apparire un eroe ai suoi occhi...
Lei parla amorosamente solo con la sua tartaruga...
... Eccoti il cuore di lattughina, amor mio... e qui c'è una fettina di pomodoro e una costola di
sedano...
Il signor Hoppy desidera tanto trasformarsi una tartaruga!
Ma una luminosa mattinata di maggio qualcosa cambia...
Per fortuna la tartaruga, Alfio, non cresce abbastanza, e il timido signore ha il modo così di
insegnare all'amata un metodo infallibile per raddoppiare le dimensioni dell'animale: si comincia
col pronunciare il nome tartaruga alla rovescia AURA TRAT e poi...
Poi c'è sotto un piccolo imbroglio... ma servirà a rendere felici due persone?
GLI SPORCELLI
Autore: Roald Dahl
Casa Editrice: Salani
Collana: Gl'istrici
Anno di pubblicazione: 2001
Se ci guardiamo intorno, possiamo renderci conto che non sono infrequenti le persone brutte, cattive
o sporche; ma ci sono anche persone insieme cattive, sporche e brutte, come gli Sporcelli di questo
libro di Dahl.
... Il signor Sporcelli... aveva tutto il viso ricoperto di folti peli...grossi ciuffi di peli gli spuntavano
persino dalle narici e dai buchi delle orecchie...
... era convinto che tutto questo pelame lo facesse apparire molto saggio e importante...
... E ogni quanto se la lavava, il signor Sporcelli, questa sua faccia ispida e irsuta? La risposta è M
A I, neanche la domenica
Non se l'era lavata da anni...
... La signora Sporcelli non era per niente meglio di suo marito.
Naturalmente non aveva la faccia pelosa... un vero peccato... perchè se non altro la barba avrebbe
nascosto almeno in parte la sua raccapricciante bruttezza...
... non era nata brutta. Da giovane, aveva avuto un viso piuttosto grazioso...
ma
... Se una persona ha brutti pensieri... ogni giorno, ogni settimana, ogni anno, il suo viso diventa
sempre più brutto... finchè non sopporti più di guardarlo...
Sembrerebbe poco interessante occuparsi di loro, e invece no. Gli Sporcelli hanno un’indole
malvagia e fanno scherzi orribili: come quando la signora Sporcelli mise il suo occhio di vetro nel
boccale di birra del marito, per fargli sapere che lo teneva sempre sotto controllo!
Fortunatamente, gli Sporcelli non sono inesauribili nelle loro trovate, e un giorno i signori presero...
... a torcersi e a contorcersi, a dimenarsi e a divincolarsi, a piegarsi e ad attorcigliarsi, a
scodinzolare e a guizzare...
e rimangono vittime della loro stessa cattiveria.
NOVEMBRE
WONDER
Autore: R. J. Palacio
Casa Editrice: Giunti
Collana: Biblioteca Junior
Anno di pubblicazione: 2013
Noi, per gli altri e per noi stessi davanti ad uno specchio, siamo quello che vediamo. I margini che
tracciano i confini che ci separano dagli altri definiscono i nostri corpi. I margini del viso si
chiamano lineamenti; il nostro aspetto cambia secondo moti interiori: sorridiamo, piangiamo, siamo
tristi e i tratti del volto seguono le nostre emozioni. Il cambiamento dei margini che ci definiscono
mostra agli altri ciò che proviamo e così entriamo in relazione. Cosa succede quando una terribile
malattia genetica sconvolge i nostri lineamenti, fino a renderci difformi, incredibilmente difformi
dagli altri, e deformi? Cosa succede se la deformità è tale che neppure si coglie sulla nostra faccia
un sorriso o una smorfia di dispiacere?
Occhi quasi in mezzo alla faccia e inclinati verso il basso, che sporgono in fuori perché le cavità
oculari sono troppo piccole per contenere i bulbi; niente sopracciglia, niente ciglia; un occhio
decisamente più in basso dell’altro Niente zigomi. Da una parte all’altra di un naso eccessivo e
carnoso due linee vanno verso il mento, quasi inesistente, i denti sono piccoli e sporgenti e a stento
la bocca riesce a restare chiusa. La testa ha due rientranze nel punto in cui dovrebbero esserci le
orecchie….
Questo è August, Auggi come lo chiamano in famiglia, il protagonista della storia.
E’ nato con la sindrome di Treacher-Collins, malattia che deforma il viso, ma lascia intatta le
capacità intellettive. Sa di essere un ragazzino normale dentro, ma vorrebbe una lampada magica,
per esserlo anche “fuori”.
Io mi sento normale. Voglio dire dentro. Ma so che i ragazzini normali non fanno scappare via gli
altri ragazzini normali tra urla e strepiti ai giardini. E so che la gente non li fissa a bocca aperta
ovunque vadano [ ---] Non mi dilungo a descrivere il mio aspetto. Tanto, qualunque cosa stiate
pensando, probabilmente è molto peggio
L’impietosa condizione della sua deformità e il fatto di aver dovuto subire svariati interventi
chirurgici hanno tenuto Auggi lontano dalla scuola fino agli undici anni, quando incomincia a
frequentare la prima media in un istituto newyorchese.
Per lui le relazioni, da quel momento, non si esauriscono più all’interno della sua tutelante famiglia,
ma si aprono al variegato mondo dei compagni di scuola.
Il suo viso deforme mette in moto i peggiori istinti dei “bulli” che inevitabilmente incontra: quale
migliore occasione dell’incredibile bruttezza di August, che lo rende così diverso da ciò che
comunemente si definisce “normale”, per discriminarlo? E’ Julian, un ragazzino particolarmente
condizionato da vuoti stereotipi, a creare una sorta di leggenda scolastica: chiunque tocchi “il
mostro”, anche solo di sfuggita, prende la peste. E nessuno si avvicina ad August e nessuno sfiora
mai le sue cose.
Da parte di tutti, anche dei più gentili, sono sguardi fugaci e imbarazzati, istintivi moti di
repulsione, fughe. Non è facile per Auggi andare in giro con quella faccia che spaventa, disturba,
conturba. Disagio, paura…Attitudine alla solitudine; e poi in mezzo a questo isolamento sbuca una
ragazzina solare e luminosa come il suo nome, Summer, che si siede al tavolo con lui durante la
mensa, lo guarda mangiucchiare, come fosse un piccolo roditore cosa di cui August è cosciente.
Odio il modo in cui mangio. So quanto può sembrare strano. Da piccolo ho avuto un'operazione
per sistemare la palatoschisi e poi una seconda quando avevo quattro anni, ma ho ancora un buco
nel palato. E anche se qualche anno fa ho fatto un intervento di allineamento della mascella, devo
masticare il cibo con i denti anteriori. Non mi ero nemmeno reso bene conto di che effetto facesse,
finché un giorno non mi sono ritrovato a una festa di compleanno e uno dei bambini ha detto alla
mamma del festeggiato che non voleva sedersi vicino a me, perché ero troppo sporco con tutte
quelle briciole di cibo che mi schizzavano fuori della bocca.
Summer supera l’impatto iniziale indotto dall’aspetto di August e si gode la compagnia del
ragazzino che è ironico, divertente e simpaticissimo. E non sarà la sola a scoprire le doti di Auggi,
per il quale la convivenza scolastica non è un percorso semplice; trova persino dei bigliettini con
scritte violente e disturbanti: “Mostro” e “Via dalla nostra scuola orco!”.
A ritenere August inadatto a frequentare una scuola di “ragazzi normali” sono, purtroppo, anche i
genitori proprio di quei compagni che maggiormente lo osteggiano e lo deridono.
Immagino che la mela non cada troppo lontano dall’albero
riflette dolorosamente la mamma di Auggi.
La storia di August e del suo primo, intero anno scolastico è raccontata da più voci narranti; ognuna
propone il proprio punto di vista e registra le reazioni psicologiche - non solo personali, ma anche
quelle di chi gravita nella propria sfera relazionale - di fronte ad una così evidente diversità. Mondo
degli adolescenti, quindi, ma non solo, da quello che ci descrivono August stesso, Summer e Jack
un amico - vero o fasullo? – che dopo aver fatto la sua conoscenza annota
Tanto per cominciare, bisogna abituarsi a quella faccia. Le prime volte ero tipo “Uau, non mi ci
abituerò mai”. E poi, dopo circa una settimana, ho cominciato a fare tipo “Huh, non è poi così
terribile”. Secondo, August è veramente in gamba. Sì, insomma, è piuttosto divertente. Genere che
un professore dice una cosa e lui mi sussurra subito qualcosa di divertente e mi fa piegare in due
dalle risate
Anche persone più adulte, però, interagiscono e vivono la realtà di August e sono sua sorella Olivia,
Justin il suo fidanzato e l’amica Miranda… O ex amica? Perché l’amicizia ha mille sfaccettature e
mille verità e non dà mai niente per scontato. .
Wonder è un libro bellissimo che ci porta nelle complicate dinamiche delle relazioni e in ciò che la
diversità e la bruttezza fisica implicano, e lo fa commuovendoci e facendoci sorridere.
DICEMBRE
FESTA DI COMPLEANNO
Autore: Paula Fox
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Shorts
Anno di pubblicazione: 2004
…Paul, il fratello maggiore, le mani strette sulle cinghie dello zaino, si allontana a passo svelto sul
vialetto senza rispondere al saluto. Non ha bisogno di vedere Jacob per sapere che è alla finestra,
né di vedere la loro mamma, Nora Coleman, per sapere che è ferma accanto a lui. Non lo perde di
vista un secondo. Quando Jacob mangia, Nora apre e chiude la bocca al ritmo della sua. Quando
Jacob piange le si raggrinzisce il viso. Quando Jacob ride – di solito senza un motivo al mondo,
pensa Paul – ride anche lei…
…Più tardi, nel pomeriggio, quando Paul torna da scuola ed entra di corsa in cucina dalla porta
sul retro, immemore dell’esistenza di Jacob, lei è lì a ricordargliela.
Ti prego – gli dice – Voltati a salutarlo. Lo faresti così felice…
... Una mattina di sette anni prima, Jacob, avvolto in una copertina azzurra, aveva fatto il suo
ingresso[...] nell'appartamento dove vivevano Paul e i suoi genitori...
- Ecco Jacob - disse il nonno, fissando Paul.
Anche la mamma lo fissava. - Ecco tuo fratello - bisbigliò...
... - Ho qualcosa da dirti - annunciò il nonno... - Il tuo fratellino è malato - cominciò. - Una
malattia che si chiama Sindrome di Down. Per dirla in parole povere non imparerà le cose in fretta
come te. Sarà più lento. Dovrai avere pazienza...
Paula Fox, l’autrice di questo libro, sceglie di raccontare i primi anni di vita di Jacob, bambino
affetto dalla sindrome di Down, attraverso gli occhi del fratello Paul che vede la sua vita
stravolgersi in funzione del neo arrivato fratellino. Quello che era un mondo fatto di coccole, giochi
e attenzioni quotidiane diventa d’improvviso un mondo di coccole, giochi e attenzioni quotidiane
che ruotano intorno a un altro bambino, un fratello che Paul non esita a definire “difettoso” . E
questo è troppo da accettare. Paul reagisce con un rifiuto forte, netto, aggressivo, che riduce Jacob
ad una presenza ingombrante e indesiderata e che costringe genitori e nonno a grossi sforzi di
conciliazione e mediazione.
La Fox lascia che Paul racconti se stesso facendo della sua crescita interiore la vera trama del libro.
Inoltre, trovano spazio i piccoli grandi errori commessi in perfetta buona fede dai genitori ed è ben
descritto anche il ruolo importantissimo che può avere in questi casi un nonno in gamba o un amico
sincero.
"Festa di compleanno" è un libro schietto e certamente insolito in cui la gioia e il senso di
esclusione portati dall’arrivo di un fratellino Down si scontrano, si sovrastano e si mescolano di
continuo. Quel che ne risulta è un senso di autenticità e di immedesimazione possibile che ha molto
da raccontare rispetto all’esperienza spesso trascurata di chi vive l’handicap nei panni del fratello o
della sorella.
VACANZE DI NATALE
LEGGERE MEZZ'ORA AL GIORNO PUO' FAR BENE ALLE VACANZE!
BANANA FOOTBALL CLUB
Autore: Roberto Perrone
Casa Editrice: Fabbri
Collana: Narrativa Ragazzi
Anno di pubblicazione: 2005
Pierpaolo Aldrighi-Ferretti, tredici anni, rampollo un po' sovrappeso della Milano bene, viene
spedito a giocare a calcio per dimagrire e farsi nuovi amici. Il bordocampo della Filippo Matrone
F.C., società con un passato illustre, si rivela gremito di genitori ambiziosi che vedono nei loro figli
potenziali campioni. Ma a Pierpaolo non importa: scopre di essere un giocatore accettabile, capisce
che cosa vuol dire lavorare in squadra e soprattutto fa amicizia con Nino detto Foglia Morta,
ragazzino di periferia, l'unico della squadra a possedere un autentico talento... Allenamenti e
passione sportiva aiutano il consolidarsi di questo nuovo rapporto, ma in agguato ci sono i maneggi
scorretti di alcuni adulti che rischiano di rovinare tutto. Sulla scena appaiono procuratori senza
scrupoli, galoppini e dirigenti sportivi corrotti, e la situazione si ingarbuglia al punto da sembrare
senza soluzione. La determinazione di Pierpaolo e l'aiuto di Nonna Pilar fanno però trionfare la
giustizia.
LA SQUADRA SCOMPARSA
Autore: Roberto Perrone
Casa Editrice: Fabbri
Collana:Narrativa Ragazzi
Anno di pubblicazione: 2006
I ragazzi della squadra di Pierpaolo e Foglia Morta sono così bravi che sono stati ammessi a un
torneo internazionale e per la prima volta vanno in trasferta in Spagna. Ma l'atmosfera allegra della
gara sportiva viene turbata dalla sparizione della squadra della Nigeria.
Si pensa che sia solo una fuga, una bravata da ragazzini. I nostri amici però sospettano che sotto ci
sia dell'altro. Aiutato dall'inseparabile amico Nino, da una giovane e nuova amica e dall'inossidabile
Nonna Pilar, Pierpaolo decide di indagare...
DIGUINHO SIAMO NOI
Autore: Roberto Perrone
Casa Editrice: Fabbri Editore
Collana: Narrativa Ragazzi
Anno di pubblicazione: 2007
Un giocatore a rischio. Una squadra per salvarlo.
Diguinho è un giovane talento brasiliano.
Era il quinto di sei fratelli [...] La madre, Maria, viveva di espedienti, di elemosine [...] Ogni tanto
Don Batti andava a trovarla e le portava qualcosa [...] una volta si sentì afferrare per una manica
della maglietta. La madre di Diguinho lo fissava con gli occhi in fiamme per la febbre [...]
"...padre, mi stia a sentire [...] qui tutti sperano di andarsene grazie al calcio, ma pochi ci
riescono... Guardi Diguinho...l'unico che può farcela, l'unico che può uscire da questo buco è lui.
Ha il dono... Padre, aiuti Diguinho"
Quando sbarcò a Milano era il primo week-end di luglio [...] Ad aspettarlo all'aeroporto c'era [...]
un dirigente della primavera dell'Inter... l'anticamera della prima squadra
Sin dalla prima partita, il ragazzo mette in mostra le sue straordinarie qualità.
... l'allenatore lo aveva aggregato alla prima squadra fin dal terzo giorno della sua permanenza
italiana... lui non guardava ai nomi ma al rendimento. Diguinho, sebbene ogni tanto si distraesse
perchè pensava a casa sua, lo aveva impressionato con la sua bravura.
E così:
Dal TG1 delle ore 20.
"Al via il campionato di serie A.
vincono tutte le grandi.
A San Siro l'Inter supera il Cagliari
con due gol di Diguinho,
brasiliano semisconosciuto.
E' nata una stella?"
E i ragazzi della Matrone diventano fans e fondano club dedicato alla nuova stella del calcio
Ma Diguinho in Italia è "solo", è giovane, non c'è nessuno fidato che gli può dare buoni consigli
come faceva Don Batti quando era ancora in Brasile.... Purtroppo il suo rendimento precipita
all'improvviso... La colpa è delle troppe uscite in discoteca, dell'alcool, dei soldi... Gli "amici" che
cominciano ad affiancarlo non sempre sono così onesti.
Per fortuna di Diguinho i suoi più grandi fan sono Nino "Foglia Morta" e Pierpaolo "Due Cognomi"
decisi ad aiutare il loro calciatore preferito a tornare in forma.
Ci riusciranno?
Con Roberto Perrone lo sport inteso come passione e gioco in contrapposizione ai modelli
imperanti del successo sportivo basati su fama e danaro.
I RAGAZZI DELLE BARRICATE
Autore: Daniela Morelli
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Oscar junior
Anno di pubblicazione: 2011
La storia si svolge a Milano tra il dicembre del 1846 e il marzo del 1848. La città è occupata dagli
Austriaci e c'è aria di rivolta. Enrico è un povero orfano del collegio dei Martinitt e da grande
vorrebbe diventare un giudice, per ora fa il garzone in una stamperia. È qui che scopre che Luciano
Manara e Carlo Cattaneo si incontrano nel retrobottega progettando l'insurrezione.
Mentre prende lezioni clandestine di patriottismo spiando i discorsi dei cospiratori, Enrico stringe
amicizia con la coraggiosa Serafina, figlia di un venditore di caldarroste, che fa la fioraia in Piazza
della Scala, e con Malachìa De Cristoforis, rampollo di nobile famiglia, in eterno confronto con
l'eroico fratello maggiore.
Enrico e Malachìa fanno amicizia e scoprono cose che quasi nessuno sapeva.
Per esempio che sotto la vera città di Milano ci sono dei passaggi sotterranei che collegano diverse
strade, palazzi, perfino la stamperia nella quale lavora Enrico e lo stanzino delle punizioni del
collegio dei Martinitt. Dopo lunghe ricerche per scoprire da dove partissero e dove arrivassero
esattamente quelle gallerie, i due ragazzi hanno finalmente un’idea della struttura di una Milano
sotteranea.
Tre orfani nati sotto la dominazione austriaca. Tre ragazzi che non potrebbero essere più diversi per
carattere ed estrazione sociale. Tre amici che sfidano il pericolo e lottano per qualcosa che ancora
non conoscono: la libertà.
Un desiderio che li vedrà uniti sulle barricate delle Cinque Giornate...
MARCOVALDO
Autore: Italo Calvino
Casa Editrice:Garzanti
Collana: Letture per la scuola media
Anno di pubblicazione: 1990
Marcovaldo ovvero Le stagioni in città.
Protagonista di tutti i racconti è Marcovaldo, un magazziniere ingenuo e buono, che vive in un
ambiente urbano e moderno ma che prova nostalgia per il mondo della natura.
I racconti sono ambientati in una grande città imprecisata, simbolo di ogni città, con cemento,
ciminiere, fumo, grattacieli e traffico, e Marcovaldo ne è il Cittadino per antonomasia. Anche la
ditta Sbav, presso cui Marcovaldo lavora, è la Ditta per eccellenza, simbolo di tutte le ditte, e
proprio per questo non si sa né cosa vi si produca, né cosa vi si venda, né il contenuto degli
imballaggi che il protagonista sposta e trasporta tutto il giorno.
I venti racconti che compongono l’opera si presentano come favole contemporanee con uno stile
e un tono che ricordano quelli delle narrazioni orali tradizionali,
Calvino unisce aspetti fiabeschi e ironia per affrontare temi e problematiche attuali: la vita caotica
in città, l’urbanizzazione senza razionalità ed ordine, l’industrializzazione crescente e la povertà
delle fasce più basse della popolazione, la difficoltà dei rapporti umani ed interpersonali.
DEI ED EROI DELL'OLIMPO
Autore: Roberto Piumini
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Contemporanea
Anno di pubblicazione: 2012
Gli antichi miti greci rivivono in tutto il loro fascino.
Un vecchio aedo si siede in mezzo ai ragazzi a narrare.
I giovani ascoltatori trattengono il fiato al racconto del braccio possente di Eracle che strozza il
ruggito del leone. Si emozionano alla nascita di Apollo, i cui strilli sono mescolati alle grida dei
gabbiani, bianchi fiori volanti. Piangono con Aracne, tramutata in un insetto perché osò sfidare la
dea Atena nell'arte della tessitura. Partono per terre lontane e leggendarie con Teseo, volano nel
cielo con Dedalo e Icaro, sobbalzano di paura con Perseo di fronte alla terribile Medusa. E
intraprendono il viaggio infinito della crescita accompagnati dall'eterno e affascinante racconto di
Odisseo...
Attraverso la penna di Roberto Piumini un'avventura potente e carica di emozioni, narrata con voce
calda, forte e poetica che trasforma la mitologia in poesia.
GENNAIO
NO Il rifiuto che sconfisse il razzismo
Autore: Paola Capriolo
Casa Editrice: EL
Collana: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2010
Rosa Parks: cambiò il mondo restando seduta. «La gente racconta che io non mollai il mio posto
perché ero stanca, ma non è vero. Non ero stanca. Non ero vecchia, anche se un sacco di gente ha
un' immagine di me come se io fossi già stata vecchia allora. Avevo 42 anni. No, l' unica cosa di cui
ero stanca era di arrendermi»
E' il primo dicembre del 1955. Siamo a Montgomery, Alabama, uno degli stati del Sud degli Stati
Uniti: una giovane sarta americana di colore, Rosa Parks, rifiuta di cedere il posto a un bianco su un
autobus di linea.
La schiavitù è stata abolita da quasi un secolo, eppure nel Sud della nazione domina ancora la
discriminazione razziale. I neri, pur essendo cittadini come tutti gli altri, in realtà devono sottostare
ad ordinamenti odiosi: hanno diritto di voto, ma per esercitarlo devono sottoporsi ad un umiliante
esame o trovare un bianco disposto a «garantire» per loro; in una terra dove il linciaggio è all'ordine
del giorno ed il Ku Klux Klan agisce indisturbato, nessun tribunale si è mai sognato di condannare
un bianco per l'assassinio di un nero; ai soldati, morti nella Seconda guerra mondiale, toccano
funerali, sepolture e persino necrologi sui giornali rigorosamente separati da quelli dei loro
commilitoni
bianchi.
Nella vita di tutti i giorni, la discriminazione si traduce in un minuzioso sistema di segregazione
razziale, molto simile all'apartheid sudafricano, secondo un codice di leggi chiamato "Jim Crow":
scuole e ospedali sono rigidamente divisi tra quelli per i bianchi e quelli per i "coloured"; un nero
non può entrare liberamente in un qualsiasi bar e farsi servire una tazza di caffè; la legge proibisce
ai neri di provarsi un vestito in un negozio per bianchi per timore che possano "contaminarlo" con
la non purezza della loro razza e con il loro odore. Persino le fontane pubbliche portano una scritta
"White " e "Colored"
Da principio, come molti altri bambini [Rosa Parks],pensò che quelle diciture si riferissero a una
diversa tinta dell'acqua fornita dai rispettivi rubinetti: quella che beveva lei, a quanto sembrava,
era colorata, mentre l'altra doveva essere bianca e magari aveva tutt'altro sapore. Solo più tardi
capì che le scritte non si riferivano al colore dell'acqua, ma a quello della pelle di chi aveva il
diritto di berla.
Anche per quanto riguarda gli autobus è in vigore una forma di segregazione odiosa: le prime file
sono ad uso esclusivo dei bianchi e le ultime sono riservate ai neri; possono anche sedersi in quelle
intermedie, ma con l'obbligo di alzarsi su ordine del conducente se un un bianco non trovi posto a
sedere.
Così vanno le cose in Alabama, finché nel pomeriggio del 1° dicembre 1955, accade qualcosa di
inaspettato: Rosa Parks, sarta, quarantaduenne e nera, che come ogni giorno ha preso l'autobus per
rincasare dal lavoro, all'imposizione dell'autista di lasciare a un bianco il suo posto dice "no".
«No». risponde Rosa semplicemente, con calma, senza provare ombra di apprensione. A quella
risposta l'autista dapprima rimane interdetto. Com'è possibile che quella donna "negra", così
minuta e dall'aria così fragile osi ribellarsi apertamente al suo ordine, anzi, ne è più che convinto,
all'ordine naturale delle cose?
"Guarda che se non ti alzi ti faccio arrestare"
" Sì, lei può farlo"
Viene arrestata: il suo rifiuto di cedere il posto ad un bianco è un reato per la legge dell'Alabama.
Accade, però, un fatto eccezionale: tutta la popolazione nera di Montgomery, stanca delle continue
vessazioni,
si
stringe
attorno
a
Rosa
e
alla
sua
ribellione..
Per iniziativa di un gruppo di persone coraggiose, tra le quali un pastore battista appena
ventiseienne e ancora sconosciuto, Martin Luther King, i neri decidono di organizzare un
boicottaggio: sugli autobus li si tratta in quel modo? Bene, allora andranno tutti a piedi. Ha inizio
così una lotta che presto richiamerà l'attenzione di tutta l'America, anzi, del mondo, suscitando
intorno alla cittadina di Montgomery una straordinaria ondata di solidarietà.
il boicottaggio si prolunga per tredici mesi, mandando quasi in fallimento la compagnia dei
trasporti, e si conclude con una vittoria clamorosa: il 13 novembre 1956, a Corte suprema degli Stati
Uniti dichiara incostituzionale la segregazione sugli autobus, primo passo di un cammino che
condurrà alla piena integrazione razziale e che forse non sarebbe stato possibile senza il coraggio e
la fermezza di una minuta e fragile donna: Rosa Parks.
E questa è la sua storia.
FEBBRAIO
L'ULTIMA STELLA A DESTRA DELLA LUNA
Autore: Silvana De Mari
Casa Editrice: Salani
Collana: Gl'Istrici
Anno di pubblicazione: 2003
La mia scuolla è molto bella. E' completamente ricoperta da piante carnivore rampicanti. I fiori
carnivori tengono sempre la bocca aperta, ci sono dentro un mucchio di denti e gli scola fuori una
bava verdastra che se ci metti il dito sotto poi ti viene una brucciatura. Se il dito lo metti vicino al
fiore poi il numero di diti non è più quello di prima
Artefice di questo scorretto tema dal titolo "La tua Scuola" è Allievo 4/6**5, protagonista
indiscusso della storia; destinataria è l'insegnante Miss Star-One; firmataria dei giudizi non proprio
eclatanti è Individuo 6/8*20@6st, mamma dell'Allievo 4/6**5.
E dov'è mai questo posto in cui le persone non hanno nomi ma sigle e cifre?
In una di quelle notti di vento, quando le costellazioni brillano come fari e sembra di poterle
toccare, cercate nel cielo l'ultima stella a destra della luna: laggiù c'è un pianeta circondato da sei
lune e popolato da bambini e adulti con creste e tentacoli. Sono gli Yukon, dalla pelle viola scuro e
gli Amir, rosa pallido. Anche qui, ad anni luce dalla Terra, è il colore della pelle a fare la differenza
e gli Amir dominano gli Yukon. Anche qui il più forte cerca di imporsi al più debole e di
sopraffarlo
La rigorosissima Legge dell'Ordine ha stabilito che la popolazione di quel pianeta deve dividersi in
due: gli Yukon spediti a vivere nelle paludi e privati di ogni diritto (che non sia pagare le tasse) e gli
Amir destinati a comode case e dotati di tutti i privilegi.
L'Allievo 4/6**5 è uno Yukon.
La mia casa è nelle paludi. Si dice che prima della Legge dell'Ordine c'erano Yukon che avevano
nelle case sulla terra, ma ora è stato rimesso tutto a posto e quelle case sono state bruciate. Agli
Yukon piace vivere nelle paludi, che sono carine, lo sanno tutti e ci sta pure scrito nella Legge
dell'Ordine...
Molti sono i motivi per cui è "carino" - secondo quanto stabilisce la Legge dell'Ordine - vivere nelle
case di paglia delle paludi: la presenza di piante carnivore (per le quali, per altro, è obbligatorio
pagare le tasse), le innumerevoli zanzare killer, l'essere ogni tanto mangiati dagli alligatori complice una momentanea distrazione – e i topi a frotte che gironzolano la notte. E per fortuna ci
sono i gufi che se li mangiano e questa è una cosa davvero buona perché
quando sono troppi, i topi perdono il loro buon carattere e bisogna fare attenzione ai bambini
piccoli
Naturalmente gli Amir vivono in comode case, lontano dai topi, dalla fauci degli alligatori, dalle
zanzare killer e anche al riparo dalle intemperie.
Per gli Yukon, invece, la Legge ha previsto altro, ovviamente per la tutela della loro salute.
D'inverno [nelle case degli Yukon] fa un freddo cane, d'estate si crepa dal caldo. Gli Amir hanno
dei tubi che gli passano per la casa che sono d'inverno pieni di acqua calda e d'estate pieni di
acqua gelata, così a casa loro è come se fosse sempre primavera, solo che non piove. e dagli Amir
non piove neanche quando è primavera, perché a loro gli farebbe male [...] Ma sulla Legge
dell'Ordine c'è spiegato bene che noi Yukon senza lo sbalzo termico ci ammaliamo e allora per
salvarci la salute schiattiamo di freddo d'inverno e di caldo d'estate.
Attraverso lo svolgimento di temi dai vari titoli, assegnati da un'illuminata quanto intimamente
ribelle insegnante, l'Allievo 4/6**5 inizia a riflettere e a mettere in discussione la giustizia della
Legge dell'Ordine. Non è il solo nella classe. La ribellione comincia con la volontà di riacquistare
dignità attraverso la riconquista di un nome che non sia una sigla, per poi riprendersi le altre libertà
negate. Ecco allora che il migliore della classe di Miss Star-One, l'insegnante che ha abituato i suoi
allievi a ragionare nonostante sia contro la Legge dell'Ordine -la cultura fa paura ai dittatori- darà il
via ad una vera e propria rivolta:
2/2*1 che è il primo della classe, e che era vicino a me ha gridato che lui preferiva chiamarsi
BucoDiCuloDiGallinaAsmatica piuttosto che un uno stramaledetto numero e ci hanno cacciato,
meno 2/2*1 che è stato arrestato
Come in ogni rivoluzione, anche in questa ai confini del mondo, c'è qualcuno che si immola in
nome della libertà -la conquista della quale ha sempre un prezzo- e l'allievo 2/2*1, altrimenti noto
come BucoDiCuloDiGallinaAsmatica, è questo qualcuno; dopo la sua ribellione ed il suo sacrificio
tutto cambierà su quello sperduto pianeta della galassia e anche Allievo 4/6**5 avrà finalmente un
nome: sarà NuvolaCheVola.
Piccolo romanzo divertente e al tempo stesso profondo contro ogni forma di dittatura.
MARZO
L'ALFABETO DEL SILENZIO
Autore: Elaine Lobl Konigsburg
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Junior Besteseller
Anno di pubblicazione: 2003
La narrazione inizia con la fedele riproduzione di una telefonata concitata e silenziosa ad un numero
d'emergenza: concitata per le grida disperate, oltre la cornetta, di una voce femminile, e silenziosa
perché Branwell, il protagonista della storia, e artefice materiale della telefonata, ha deciso di non
parlare più. Anche volendo, in realtà, non riuscirebbe a dire niente. L’evento precedente la
chiamata al 911, numero per le emergenze, è stato tale da togliergli ogni possibilità di
comunicazione.
E intanto la voce di donna, dallo spiccato accento inglese, con tono angosciato, grida che c’è una
bambina, piccola, che non respira più. E nel silenzio terrorizzato di Branwell aggiunge: “L’ha fatta
cadere…”.
A raccontarci l’intera e appassionante storia del lunghissimo silenzio di Branwell è Conner, il suo
miglior amico.
Non so spiegare perché io e Branwell siamo diventati amici, L’amicizia secondo me non ha un
perché, e se cerco di pensare alle ragioni per cui io e lui dovremmo essere amici, me ne vengono in
mente altrettante per cui in teoria non dovremmo esserlo. Posso però dire con esattezza dove siamo
diventati amici e da quando. Dove: all’asilo nido. Da quando: da sempre.
Hanno entrambi tredici anni. Branwell è alto, con i capelli rossi, orfano di madre, vive con il padre,
la sua nuova moglie e con Nikki, la figlia nata dal loro matrimonio.
Connor è magro, simpatico, nato dal secondo matrimonio del padre divorziato; ha una sorellastra,
Margaret.
Sarà Conner ad essere il ponte tra la verità ed il silenzio in cui l’amico si è, suo malgrado, rinchiuso
dopo aver trovato la sorellina in coma e quasi senza respiro.
Vivian, la ragazza alla pari, fascinosa e seducente, che si occupa della bambina, lo accusa di aver
volontariamente fatto cadere la piccola e di essere l’unico responsabile della sua tragica situazione.
Insinua anche squallidi sospetti circa l’atteggiamento di Branwell verso la sorellina.
Trasferito in un Centro Comportamentale, accusato di tentato omicidio, Branwell si chiude in un
silenzio da cui solo l’amicizia e la forza dell’affetto di Conner riescono a farlo uscire.
Un libro giallo, dove il mistero e la vicenda thriller passano in secondo piano rispetto
all’approfondita analisi di una bella amicizia, in un’età in cui spesso i cammini si allontanano - e qui
i motivi sono minuziosamente spiegati - e non sempre è facile farli nuovamente procedere
intrecciati.
Conner, trasformandosi con l’aiuto dalla sorella Margaret in investigatore, ci riesce e la verità,
naturalmente, verrà a galla.
Questo romanzo, tagliente e provocatorio, adatto ai più grandi, prende spunto da un noto fatto di
cronaca. L'autrice, con una buona dose di suspense e uno sguardo profondo, penetra la psicologia di
un adolescente e dei problemi della famiglia moderna.
APRILE
LA COMPAGNIA DELLA PIOGGIA
Autore: Angela Nanetti
Casa Editrice: Giunti Junior
Collana: Gru
Anno di pubblicazione:2009
Grande Gra, Occhiditoro, Ditamozze, Pellediluna, Mezzomiglio e Muschio sono le protagoniste
della storia e sono, nientemeno! che delle…rane!. Con loro c’è anche Golia, una gigantesca rana
toro. Una terribile sventura si è abbattuta sullo stagno in cui vivono: è stato del tutto prosciugato da
mesi e mesi di una sciagurata siccità. Eppure le rane sono sicure, sicure, sicure che pioverà. Una
nuvola nera compare nel cielo e si scuote minacciosa sopra di loro. Sembrano sentirla, la pioggia
tanto attesa…
E invece no: nessuna goccia ristoratrice cade sulle loro pelli secche, nessuna acqua buona va a
refrigerare le uova, che stanno seccando nel vortice dell’arsura. E senza uova non ci saranno girini
… Bisogna andare non c’è altro da fare. Andare, ma dove…?
Esiste un posto al mondo, un posto meraviglioso, dove ci sono una vasca immensa e una cascata
continua, che non smette mai. Grande Gra se ne ricorda bene!
“Una volta ho sentito due aironi di passaggio che parlavano di un posto dove c’era una grande
vasca e una cascata. Doveva essere un posto bello perché tornavano lì tutti gli anni”.
“E’ vero” gridò Mezzomiglio “mi ricordo anch’io! Un posto magnifico, una grande vasca e una
cascata…”
E allora che altro fare? Si parte, ma le rane sono litigiose, si sa, e non mancano i contrasti e perfino
una lotta violenta tra Grande Gra e l’immensa Golia. Alla fine, però, la combriccola gracidante,
spaventata e stremata dalla sete, parte.
Il viaggio verso il paradiso promesso è irto di insidie e di avventure. Cammin facendo, alle rane si
uniranno un bizzarro toporagno, Ermete, Tigre la salamandra, e i piccoli ranocchi del popolo dei
Ro.
Non è mai facile conquistare una meta e superare gli ostacoli per raggiungere un obiettivo e questa
simpatica compagnia di ranocchi lo dimostra.
Durante il loro lungo percorso, infatti, incontreranno un killer feroce, il barbagianni
...udirono sull’albero un rumore di becco e un battere di ali. E la voce di Ditamozze sempre più
debole; poi più niente.
“Che cos’è? Che cosa succede?...” balbettò Pellediluna tremando tutta.
“Il barbagianni” bisbigliò qualcuno vicino a loro “E’ là, sul ramo”
e anche un rospo velenoso …Impareranno sulla loro pelle cosa significhi il dolore per la morte e
per la separazione. Alla fine, però, sorretti dalla speranza e dalla forza dell’affetto reciproco,
andranno incontro al loro destino…
MAGGIO
SUSSURRI
Autore: Angela Johonson
Casa Editrice: Mondadori
Collana: Shorts
Anno di pubblicazione: 1999
Mia sorella Nicole dice che quello fu il giorno in cui sentì i sussurri per la prima volta. L’avevano
attirata fuori dal negozio…lei rimase ferma in mezzo al traffico del parcheggio…Allora Nicole
aveva quattordici anni.
Se ne stanno sospesi nell’aria tutt’intorno a noi, anche se a volte non si fanno sentire per giorni,
addirittura per mesi…
Ora guarda fuori dalla finestra e aspetta Loro. Non vuole dirci…chi siano Loro…ci sediamo e
restiamo lì a guardare…Vorremmo credere che sono andati via per sempre…Sono dieci anni…
Sophie vive nel cuore di una grande città, teme i temporali, va pazza per il caffè e vuol diventare
una brava ballerina, la più brava che si sia mai esibita su un palcoscenico. Ma nella sua vita non c’è
solo la danza: c’è anche Nikki, la bellissima sorella maggiore…che ha un problema.
…mia sorella Nicole…la sorella che canta a voce spiegata negli ascensori e risistema i vestiti sui
manichini nei negozi. Lo so. La conosco. So come sarebbe senza la malattia, le medicine i dottori.
Sarebbe una ragazza di 24 anni sul punto di laurearsi, invece di seguire faticosamente i corsi nei
periodi in cui la cura funziona.
Ed è Nikki il fulcro della vita di Sophie, che l’adora e al tempo stesso la odia, perché teme di
diventare come lei e sa di non poterla aiutare a liberarsi dai mille arcani sussurri che le attraversano
la mente…
…Zia Shirley dice che il sole continua a splendere e che ogni mattina ci alziamo sapendo che in
certi giorni è più luminoso. Non ci alziamo mai pensando che sia sparito. E’ il suo modo per dire: Dobbiamo convivere con tutto questo”. E noi lo facciamo.
…Mia sorella. E’ tutta la famiglia che ho…lei e zia Shirley…I nostri genitori, un giorno uscirono
per andare ad un concerto e non tornarono più…
Una storia commovente, ironica, dolorosa e allegra al tempo stesso, in cui una grande scrittrice
afroamericana racconta la vita così com’è, regalandoci straordinarie emozioni.
GIUGNO
RECALCITRANTI CALCIATORI
Autore: Coleman/Formenton
Casa Editrice: Salani Editore
Collana: Una Cultura Pazzesca
Anno di pubblicazione: 2006
All'inizio bastava gonfiare la vescica di un maiale e prenderla a calci;
era un gioco senza regole e poco divertente (soprattutto per il maiale).
Poi le regole di Cambridge cercarono di mettere un po' d'ordine:
erano molto precise e ben congegnate, peccato che non le rispettasse nessuno.
Oggi il calcio è diventato il gioco più bello e più praticato al mondo,
ma questo non significa che si giochi sempre pulito, anzi...
Questo libro vi spiega tutto quello che vi serve sapere sul calcio,
e in più risponde alle grandi domande che ogni tifoso si è sempre posto, come:
E' vero che una volta si giocava senza la traversa?
Chi fu a rubare la Coppa del Mondo nel 1966 (sia in campo che fuori)?
Che differenza c'è tra la Coppa del Nonno e la Coppa Intertoto?
Be', allora cosa fate ancora fermi lì? Tutti in campo, e l'ultimo sta in porta!
TRUCIDO TEMPO
Autore: Anita Ganeri
Casa Editrice: Salani
Collana: Brutta Geografia
Anno di pubblicazione: 2007
La geografia non vi va proprio giù?
Siete stanchi di atlanti allucinanti, soporifere sorgenti, località logoranti e malaugurati massicci
montagnosi?
Dite addio alle noiose lezioni di geografia:
Trucido tempo vi spazzerà via!
Boccheggerete leggendo di...
una pazzesca pioggia di tartarughe gelate
meritevoli metereologi trasportati nell'occhio del ciclone
un malcapitato centrato sette volte dal fulmine, ma ancora arzillo.
E se questo non vi pare abbastanza trucido,
costruite un rifugio anticiclone, lasciatevi sballottare
dal terrificante Tornado tour, scoprite come un semplice paio di stivali
di gomma può salvarvi la pelle durante un acquazzone.
Un tifone di emozione!
STOMACHEVOLI STORIE
Autore: Deary-Brown
Casa Editrice: Salani
Collana: Brutte Storie
Anno di pubblicazione: 2004
La storia con tutte le sue schifezze!
Dai putridi pirati alle raccapriccianti regole scolastiche di un tempo, passando per disastrosi disastri
e grezzi graffiti romani, Stomachevoli storie racchiude una
mefitica miscellanea di agghiaccianti aneddoti che nessuno ha mai avuto il fegato di raccontare.
Volete sapere:
Come liberarvi del vosro nemico tramite la maledizione delle unghie dei piedi?
La ricetta per ottenere una pelle mostruosamente morbida usando un cane?
Dove avvenne il regicidio più puzzolente della storia?
Spulciando tra strampalate storielle, clamorose curiosità ed esilaranti episodi
storici imparerete a curare la febbre con la pipì di tutta la famiglia, a organizzare
un fetente festino per cannibali e conoscerete alcuni odorosi trucchetti per capire se il vostro
compagno di banco ha la peste:
La storia non è mai stata così brutta!
CAOTICA CHIMICA
Autore: Nick Arnold
Casa Editrice: Salani
Collana: Brutte Scienze
Anno di pubblicazione: 2008
La scienza con tutte le sue schifezze!
Ardete dal desiderio di sapere:
Perchè gli occhi di vetro non sono fatti di vetro?
Come fabbricare la bombetta più puzzolente del mondo?
La ricetta per fare il dentifricio in casa?
Se ne avete lo stomaco, tuffatevi pure nel caotico mondo
della chimica. Saprete così perchè straordinari esperimenti
finirono in catastrofi, scoprirete i segreti degli scenziati
più schizzati e potrete fare pazzeschi esperimenti chimici
nella tranquillità della vostra cucina. Scoperte sconcertanti,
fumetti e scherzetti, e tanti incredibili indovinelli.
Maneggiare con cautela: la Caotica chimica
potrebbe farvi esplodere il cervello!
La scienza non è mai stata così brutta!
ARTE ATROCE
Autore: Michael Cox
Casa Editrice: Salani
Collana: Una Cultura Pazzesca
Anno di pubblicazione: 2003
Dapprima i cavernicoli nascondevano in grotte umide
e buie i loro mammut scarabocchiati
Poi cominciarono a raffigurare e a dipingere di tutto:
piacevoli paesaggi, pezzi di carne rancida e sprazzi
di sogni allucinanti
Ora tutto entra nell'arte: pezzi di mattone, quarti di bue,
e perfino un bidone dell'immondizia!
In questa guida fantasiosa, incontrerete artisti ricchi,
artisti poveri, artisti morti e artisti che fecero davvero
mostra di sè; conoscerete fraudolenti falsari che ne
combinarono di tutti i colori; e imparerete come creare
la vostra personale e inestimabile opera d'arte.
E forse scoprirete di avere un grande talento con il Test
"Possedete un temperamento artistico"?
La cultura non è mai stata così pazzesca!
ALBERT EINSTEIN e il suo universo gonfiabile
Autore: Mike Goldsmith
Casa Editrice: Salani
Collana: Morto che Parla
Anno di pubblicazione: 2003
Forse il suo nome non vi è nuovo...
Albert Einstein è mortalmente famoso perchè:
ha scoperto l'equazione più famosa del mondo
ha avuto qualche problema con la capigliatura
è stato il più cervellotico cervellone del mondo.
Ma probabilmente nessuno vi ha mai detto che il mitico Al...
è stato espulso da scuola
è stato spiato dai nazisti e dall' FBI
ha subito l'asportazione del cervello.
Ebbene sì, anche se è morto da un pezzo, Albert è ancora pieno di sorprese!
Adesso finalmente potrete sapere come sono andate veramente le cose
curiosando nei suoi appunti segreti
e leggendo le ultime notizie sul Corriere dell'Universo.
Imparerete tutto sulle teorie che hanno sconvolto il cosmo,
senza sconvolgere troppo la vostra mente!
Un morto che parla famoso da morire!
HIT PARADE DI SHAKESPEARE
Autore: Terry Deary
Casa Editrice: Salani
Collana: Top Ten
Anno di pubblicazione: 2000
Per che cosa andavano matti al tempo della regina Elisabetta?
Volete sapere quali storie di Shakespeare sono state in cima alle
classifiche fin dal Sedicesimo secolo? Eccovene alcun:
Amleto - dieci cadaveri sono sparpagniati sul palcoscenico.
Orazio è l'indiziato numero uno.
Anche perchè gli altri sono tutti morti...
Sogno di una notte di mezz'estate - stanno accadendo
strane cose nei boschi: Chiappa si trasforna in un mostro
dalla testa d'asino e la regina Titania si innamora di lui! Tutta
colpa di Puck, sbadato folletto fatato...
Re Lear - accecamenti, accoltellamenti.avvelenamenti...
provate a recitare questa tragedia truculenta: svenatevi dal ridere!
E inoltre, 10 sezioni di notizie straordinarie: i "dietro le quinte",
gli spietati spettatori, la Top Ten dei talenti teatrali,
e la maledizione del teoatro scozzese...
Shakespeare come mai ve lo sareste immaginato!