IL TUO VIAGGIO LASSU`, IN FONDO AL MARE LADAKH
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IL TUO VIAGGIO LASSU`, IN FONDO AL MARE LADAKH
IL TUO VIAGGIO LASSU', IN FONDO AL MARE LADAKH - INDIA IL TUO VIAGGIO LASSU', IN FONDO AL MARE LADAKH - INDIA Circa 43 milioni di anni fa il continente India, figlio del Gondwana, entrò in collisione con l'Asia meridionale, continuando poi ad infilarsi al di sotto di quest'ultima, cosa che fa ancora oggi. L’antico oceano che una volta separava queste terre, e che gli scienziati hanno chiamato “Tethys”, si è chiuso per sempre, e dall’unione di questi continenti sono nati l'altopiano tibetano e la catena dell'Himalaya, le parti del nostro pianeta più vicini al cielo. Il Ladakh è una di quelle regioni in cui è ancora possibile vedere i resti dei fondali di quell'oceano scomparso, insieme alle testimonianze di un antico regno buddhista dove la cultura tibetana è ancora intatta, sopravvissuta anche all’invasione più infida e recente, quella della modernità e delle lusinghe del progresso. E' un affascinante, remoto deserto ad alta quota, che beneficia solo in parte dei monsoni che bagnano il resto dell'India, e in cui ogni albero, e persino ogni filo d'erba ci parlano dell'uomo e della sua fatica, della sua ostinazione, del suo orgoglio di vivere da sempre, con poveri e arcaici mezzi materiali ma con tantissima fede, lassù, più vicino al cielo. In questo suggestivo itinerario proponiamo un’esplorazione di monasteri tibetani molto ben conservati, di arte indiana e nepalese di mille anni fa, di passi montuosi che regalano infine panorami sterminati, delle oasi dal verde abbagliante incastonate nei fondi valle, accompagnati dalla maestosa visione del fiume Indo... LASSU', IN FONDO AL MARE | 3 4 | IL TUO VIAGGIO IL TUO VIAGGIO LASSU', IN FONDO AL MARE 1° giorno (sabato) Volo Milano - Delhi via Francoforte 2° giorno (domenica) Arrivo a Delhi e coincidenza con volo per Leh 3° giorno (lunedì) Intera giornata dedicata alla visita dei monasteri nei dintorni di Leh 4° giorno (martedì) Partenza da Leh per Uleytokpo (3.040 m.) e visita ai monasteri di Likir, Alchi e Rizong 5° giorno (mercoledì) Escursione al monastero di Lamayuru (3.510 m.) e rientro a Leh 6° giorno (giovedì) Attraverso il Passo di Kardung La arriviamo alla Valle di Nubra 7° giorno (venerdì) Valle di Nubra: escursione a Diskit (3.158 m) e Hunder (3.170 m) 8° giorno (sabato) Partenza dalla Valle di Nubra; attraverso il passo di Kardung La arriviamo a Leh 9° giorno (domenica) Partenza in direzione del Lago Tso Moriri e arrivo a Korzok 10° giorno (lunedì) Viaggio di rientro dal lago Tso Moriri a Leh 11° giorno (martedì) Giornata dedicata a Shey, Thiksey e Hemis LASSU', IN FONDO AL MARE | 5 12° giorno (mercoledì) Volo per Delhi e visita orientativa. In serata trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo per l'Italia 13° giorno (giovedì) Delhi - Francoforte - Milano 6 | IL TUO VIAGGIO 1° giorno (sabato) Volo Milano - Delhi via Francoforte Partenza con volo di linea per Delhi via Francoforte. Arrivo dopo la mezzanotte e, a seguito formalità doganali, attesa per l’imbarco del volo su Leh. 2° giorno (domenica) Arrivo a Delhi e coincidenza con volo per Leh Prima dell’alba partenza con volo di linea per Leh. Dopo circa un’ora di volo, osservando dall’alto le cime himalayane coperte di neve e ghiaccio, si giunge nella capitale dell’antico regno del Ladakh, posta a 3.500 metri di altitudine. Trasferimento in albergo. Sistemazione al The Zen Ladakh Hotel (www.thezenladakh.com), un buon albergo di recente costruzione classificato tra i migliori di Leh. Aperta al turismo solo nel 1974, la città di Leh oggi accoglie numerosi viaggiatori provenienti da tutti i paesi del mondo, ma i suoi abitanti non sembrano aver modificato molto il loro modo di vivere, forse perché, fin dal passato sono stati abituati a vedere passare e soggiornare nella loro capitale stranieri provenienti dai quattro angoli dell’Asia. Infatti, la città ebbe un passato prestigioso e fu attraversata per lungo tempo dalle carovane, trovandosi nel cuore d’importanti vie di comunicazione. La sua posizione geografica la rese un centro privilegiato di scambi commerciali, lungo la via di comunicazione che collega il Kashmir all’Asia Centrale. Le carovane provenienti dalla Russia, da Kashgar e dal Turkestan si riunivano a Khotan prima di arrivare a Leh. Lhasa, la capitale del Tibet, era collegata a Leh attraverso una strada che costeggiava il versante nord dell’Himalaya. Nel bazar di Leh si poteva vedere una folla pittoresca dove, i colori incredibili dei costumi tradizionali si mescolavano al cangiante dei turchesi che ornano le acconciature delle donne ladakhe. A causa dei problemi sorti nello Xinjiang alla fine degli anni trenta, gli scambi economici tra il Kashmir e l’Asia Centrale si arrestarono bruscamente e, durante la Seconda Guerra Mondiale le frontiere diventarono impenetrabili. Se verso la fine degli anni ’70 la città presentava ancora l’aspetto delle città d’oasi dell’Asia Centrale, dalla metà degli anni ’80, si è modernizzata. Pomeriggio a disposizione per riposo e acclimatamento. Pensione completa in albergo. Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh ) Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101 Jammu & Kashmir (India) Tel. +91 1982 253336 3° giorno (lunedì) Intera giornata dedicata alla visita dei monasteri nei dintorni di Leh (70 km, circa 6 ore incluse le visite) Iniziamo con la visita al Gompa di Samkar, a 3 km da Leh, residenza ufficiale del capo dei Lama del Ladakh. Il tempio principale ricorda quello di Spituk e vi si trova una LASSU', IN FONDO AL MARE | 7 statua di Vajrabhairava. All’interno, una cappella con le statue di Tsong Khapa e dei suoi discepoli principali. Nel portico si possono ammirare i Re delle quattro direzioni, una Ruota della Vita e il Vecchio uomo di lunga vita. I muri della galleria che si trova sotto il tempio mostrano illustrazioni della vita monastica. Un tempio, sotto il portico, contiene una copia di Kanjur e dei Buddha del passato, del presente e del futuro. Proseguiamo con la visita del palazzo-fortezza che domina la città di Leh. Costruito nel 1600, nell’epoca in cui il re del Ladakh dominava su quasi tutta la totalità del Tibet occidentale, il palazzo rappresenta un esempio notevole d’architettura monumentale, allo stesso modo del Potala di Lhasa che fu costruito tra il 1645 e il 695 dal Quinto Dalai Lama. Nonostante sia circondato dalle montagne che lo fanno sembrare più piccolo di quanto non sia, rapportato su scala umana è veramente imponente. Infatti, la sua facciata principale è larga circa 60 metri e alta 58 m. Si erge per nove piani e la sua costruzione fu voluta dal re Senge Namgyal. E’ rimasto disabitato dal 1834, quando la famiglia reale fu deposta e si trasferì a Stok. Il palazzo di Leh fa parte di un insieme di costruzioni che occupano la cima del Namgyal Tsemo. Questo insieme comprende appunto la fortezza, edificata nel 1520 da Tashi Namgyal, il Gonkhang, il Tempio delle divinità Guardiane, edificato dallo stesso re, di colore rosso che contiene un’immagine di Mahakala con sei braccia. Più in basso si trova il tempio dedicato a Maitreya (il Buddha del futuro). Lungo il crinale si possono vedere i resti di diverse torri di guardia. Sul versante meridionale del crinale si trova un chorten, sopra il quale si erge un tempio dedicato a Padmasambhava. Sullo stesso fianco si possono vedere due scuderie e il Gompa Soma (il nuovo tempio), un edificio a due piani. Sul fianco a sudovest si trovano due templi: uno è consacrato ad Avaloiketesvara e l’altro a Matreya. Sotto il palazzo si possono ancora vedere diversi edifici interessanti anticamente dentro le mura della città vecchia di Leh. Prima di rientrare in albergo per il pranzo esploreremo la labirintica viabilità della città vecchia che si trova alle spalle della Jama Masjid, la moschea sunnita. Di recente la gente del posto ha cominciato a restaurare molte delle strutture più pregevoli ed è cominciata la costruzione del nuovo Central Asian Museum. Non molto lontano da questo si erge un albero sacro che si narra essere stato piantato nel 1517 da un mistico sikh, mentre secondo un’altra versione, sarebbe invece nato magicamente da un bastone da passeggio lasciato qui da Staksang Raspa, il guru del grande re del Ladakh, Sengee Namgyal. Passeggiata nel polveroso quanto coloratissimo bazar. Nel pomeriggio partenza per Stakna, a circa 21 Km da Leh, per la visita del suo piccolo monastero buddhista appartenente alla scuola Drugpa e fondato alla fine del XVI sec. dal maestro bhutanese Chosje Jamyang Palkar. Partiamo in direzione del villaggio di Stok, situato sulla riva sinistra dell’Indo, all’altitudine di Leh da cui dista 14 Km, è diventato la residenza della famiglia reale dopo essere stato nel passato la residenza di un ministro. Il re Tsepaldondup (17901841) ricostruì il palazzo e vi fece erigere una statua d’argento della divinità femminile Tara. Qui vi fu esiliata la famiglia reale nel 1834, dopo la sua sconfitta contro l’esercito di Zorwar Singh. Il palazzo ospita un piccolo museo dove sono esposte le peyrak (ornamenti da cerimonia) della regina oltre ad una notevole collezione di thanka. Sosta panoramica al Shanti Stupa e rientro in albergo Pensione completa in albergo (The Zen Ladakh). Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh ) 8 | IL TUO VIAGGIO Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101 Jammu & Kashmir (India) Tel. +91 1982 253336 4° giorno (martedì) Partenza da Leh per Uleytokpo (3.040 m.) e visita ai monasteri di Likir, Alchi e Rizong (100 km, circa 7/8 ore incluse le visite) Trasferimento ad Uleytokpo con sosta fotografica alla confluenza tra il fiume Indo e il fiume Zanskar. Visita in mattinata del monastero di Likir, appartenente alla setta Gelung-Pa e primo monastero reale in Ladakh durante l’influenza tibetana. Situato lungo l’antica rotta carovaniera da Basgo al ponte di Khalse, il monastero fu costruito, secondo la leggenda, in un luogo circondato dai due grandi re naga, Nando e Tagsako, da cui il nome Lukyil che significa “cerchio degli spiriti delle acque”. Lhachen Gyalpo, quinto re del Ladakh, offrì questo terreno al lama Drupwang Choedgen per edificarvi un monastero nel 1065. Nel XV secolo, Likir aderì all’ordine Gelung-pa. Il tempio principale contiene degli stupa, delle statue di Cakyamuni, Maitreya e Tsong Khapa, fondatore dell’ordine Gelung-pa. In un altro tempio, più piccolo, i trentacinque Buddha della confessione e i sedici arhat (santi) sono rappresentati in modo particolare. Il tempio di Gonkhang ospita un’imponente divinità tutelare rivestita di un’armatura in oro, mentre la vecchia camera dell’abate contiene una magnifica collezione di thanka. Circa un centinaio di monaci risiedono nel monastero che è noto per la sua disciplina rigorosa. Il superiore è un fratello del Dalai Lama. Nel pomeriggio visita del complesso monastico di Alchi, protetto dall’UNESCO. Situato sulla riva sinistra del fiume Indo, Alchi è uno dei pochi monasteri dell’XI e XII secolo esistenti in Ladakh. I restauri intrapresi nel XVI secolo, non sembrano averne alterato la forma originaria. Le sue pitture mostrano la tradizione, ancora viva all’epoca, degli artisti kashmiri. Infatti, verso la fine del X secolo, il re Yeshe Oe del Guge inviò ventun giovani nobili a studiare i precetti del Buddhismo in Kashmir. Dopo sette anni, solo due sopravvissero e ritornarono nel loro paese. Uno dei due, il celebre Rinchen Sangpo, fu il motore di una vera rinascita del buddhismo grazie alle sue innumerevoli traduzioni dei testi sanscriti che gli valsero il titolo di “Grande Traduttore”. Egli si distinse anche per la sua attività di costruttore e a tale scopo si circondò di trentadue artisti kashmiri. E’ ad uno dei suoi discepoli che si deve la costruzione di Alchi e secondo la tradizione, il venerabile salice mezzo secco che si trova all’entrata del choskhor (enclave religiosa) proviene proprio dal bastone del Traduttore. Nel XV secolo, in Ladakh fu introdotto l’ordine Gelung-pa e assorbì i monasteri di tradizione Kadampa ad eccezione di Alchi che venne dimenticato, anche dai restauratori. Da cento anni, i monaci di Likir si occupano del suo mantenimento. Il complesso di Alchi è composto di diversi edifici che contengono diverse pitture murali. Questi sono: il Sumtseg, a tre piani; il Dusk-Hang o sale delle riunioni; il Lotsawa Lhakhang o Tempio del Traduttore; il Jampal Lhakahang o Tempio di Manjusri e il Lhakhang Soma o Tempio Nuovo. Il tempio di Sum-tseg è formato da tre piani le cui pareti sono interamente ricoperte di pitture. Al centro dell’edificio si trova un chorten. Sui lati ci sono tre grandi nicchie che contengono statue dei bodhisattva (Maitreya, Availokitesvara e Manjusri). All’esterno del tempio un bel porticato in legno intagliato in autentico stile indiano. Il LASSU', IN FONDO AL MARE | 9 tempio successivo è quello di Duskhang, dedicato a Vairocana la cui rappresentazione occupa la nicchia centrale. Tutti i mandala del tempio sono collegati al ciclo di Vairocana. Nel Lotsawa Lhakhang, sulla parte centrale si trova il Buddha Sakyamuni con il traduttore Rinchen Sangpo a sinistra e Availokitesvara con le quattro mani a destra. Nel Jampal Lhakhang si trovano quattro rappresentazioni di Manjusri in quattro colori diversi. Le pitture murali del Lhakhang Soma risalgono probabilmente al XIV secolo e sono più recenti rispetto a quelle degli altri templi di Alchi. Sono molto ricche sul piano iconografico. Il complesso di Alchi è sicuramente uno dei più spettacolari esempi di arte religiosa. Le visite proseguono con il monastero di Rizong. Ubicato in un sito fantastico, Rizong è uno degli ultimi monasteri costruiti in Ladakh. La sua storia è conosciuta con precisione. Tsultim Nima, il suo fondatore nacque nel villaggio di Saspol nel 1790. Per rispettare gli ordini del padre, visse molto attivamente nel mondo secolare prima d’impegnarsi nella vita religiosa. Dopo aver abbandonato il villaggio e la famiglia si recò a Tholing dove fu ordinato monaco. Dopo qualche tempo, si recò in pellegrinaggio sulle rive del lago Manasarovar, dove scelse una grotta delle montagne circostanti e vi si raccolse in meditazione, vivendo unicamente di tsampa e acqua dei ghiacciai. Un giorno, un fumo molto denso cominciò a salire dalle sponde del lago ed egli scese dal suo eremo per prendere dell’acqua calda. Fu estremamente sorpreso di scoprire sua sorella Garmo tra i pellegrini giunti al lago la quale lo pregò di ritornare al suo villaggio per fondare una comunità monastica, accusandolo di egoismo per il suo voler restare solo in meditazione. Poiché egli non voleva sentire ragione, lei richiese l’arbitraggio dell’abate di Tholing che le diede ragione. Ritornato in Ladakh si ritirò nell’eremitaggio di Dzonglung dove fu prestò raggiunto da molti altri monaci e pellegrini e ciò gli fece decidere di trasformare l’eremitaggio in un monastero scegliendo il sito di Rizong. Verso la fine della sua vita, ormai divenuto famoso, fondò il monastero di Samtan Ling nella valle di Nubra. Pasti e pernottamento in accoglienti bungalow all’Uley Ethnic Resort, www.uleresort.com. 5° giorno (mercoledì) Escursione al monastero di Lamayuru (3.510 m.) e rientro a Leh (UleytokpoLamayuru 55 Km; Lamayuru-Leh 125 Km, circa 8 ore incluse le visite ) Circondato da un suggestivo paesaggio di calanchi color giallo ocra e montagne sullo sfondo, il tranquillo villaggio di Lamayuru è uno dei più spettacolari del Ladakh. Le case del villaggio sono raccolte attorno alla cima di una collina erosa dagli agenti atmosferici e circondata di grotte sormontata dal Yungdrung Gompa. Secondo la leggenda, un tempo un grande lago occupava il fondo della valle. Un discepolo di Ananda (fedele compagno di Buddha), il santo Madhyamika profetizzò che sarebbe sorto un monastero. Gettando dei grani d’orzo in offerta agli spiriti naga, creò una breccia nella montagna, dove si gettarono le acque del lago. In questo modo donò agli uomini delle terre coltivabili. L’orzo crescendo prese la forma di svastica. A Rinchen Sangpo, si attribuisce la costruzione di 108 (numero sacro) monasteri nel paese, tra cui 10 | IL TUO VIAGGIO Lamayuru che comprendeva cinque edifici: uno di questi, il Sengesang, sarebbe all’origine dell’attuale monastero, mentre delle altre quattro costruzioni non è rimasto più nulla. Da allora e per seicento anni, Lamayury appartenne all’ordine Kadampa. Tuttavia, alla fine del XVI secolo, il re Jamyan Namgyal si ammalò di lebbra incurabile, per effetto della vendetta di uno spirito naga ferito durante la costruzione di un canale d’irrigazione vicino ad Hemis. Seguendo una profezia, il re fece chiamare un lama dell’ordine Digungpa che meditava in una grotta del Monte Kailash; il re guarì e in riconoscenza offrì al monaco il monastero di Lamayuru, al quale accordò molti privilegi, soprattutto quello di diventare “un’area di liberazione” dove i criminali godevano di un’impunità totale. Nel tempio principale, si nota una cavità – chiamata grotta di Naropa – che contiene le statue in argilla di Naropa, Marpa e Milarepa, tre dei principale maestri della tradizione Kaguypa. Il tempio di Sengesang, il più antico, ospita un’ammirevole stucco di Vairocana seduto su un trono di leoni e sormontato da un baldacchino ornato da un garuda e da makaras (mostri marini). Pranzo in ristorante e cena in albergo (The Zen Ladakh). Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh ) Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101 Jammu & Kashmir (India) Tel. +91 1982 253336 6° giorno (giovedì) Attraverso il Passo di Kardung La arriviamo alla Valle di Nubra (155 Km, circa 5-6 ore) Partenza per il passo di Kardung La, il passo transitabile più alto del mondo a 5602 metri sul livello del mare e a 56 km da Leh. All’arrivo sosta fotografica alle possenti e innevate vette himalayane che si stendono sotto di noi. Le bandiere di preghiera e un chorten segnano il passo. Vi si trova un presidio militare fisso che tra le altre cose, ha il compito di tenere pulita la strada dalla neve. Infatti a causa dell’importanza strategica della strada Nubra, l’esercito indiano si assicura che il passo sia aperto tutto l’anno. La strada fu costruita nel 1976 e aperto al traffico civile 12 anni dopo. Proseguimento per la Valle di Nubra. A nord di Leh, chiusa tra la catena montuosa di Leh e le montagne orientali del Karakorum si trova Nubra – due valli scenografiche solcate da due fiumi e la loro spettacolare confluenza. Una regione in parte verde, in parte rocciosa ed arida, come la maggior parte del Ladakh e in parte ‘deserto’. Infatti qui si trovano dune di sabbia e anche i cammelli, della varietà battriana. Le due valli sono, la valle di Nubra e quella di Shyok. Il fiume Nubra nasce nel ghiacciaio di Siachen e scorre verso sudest, verso una valle tra il Saltoro e il Saser Muztagh, delle sottocatene montuose delle montagne del Karakorum Orientale. Questo fiume incontra il Shyok nella vasta confluenza a forma di Y nel cuore della regione di Nubra; Shyok, uno dei maggiori tributari dell’Indo, nasce nella catena montuosa del Saser Muztagh, nei ghiacciai sul lato orientale. Scorrendo inizialmente verso sud, , fa un’inversione a U prima di deviare verso nord-ovest per incontrare il Nubra alla confluenza. Continua poi oltre la confluenza sempre nella stessa direzione fino a defluire nell’Indo in Baltistan, al confine LASSU', IN FONDO AL MARE | 11 tra India e Pakistan. Fu solamente nel 1993 che la Valle di Nubra fu aperta al turismo e ancora oggi sono necessari dei permessi speciali per andarci. Questa regione nel passato era attraversata dalle carovane che commerciavano, seta, tappeti, pashmina e cannabis da Yarkand (ora nella provincia cinese dello Xinjian), in cambio di spezie, stoffe, coloranti, tè e procedevano verso Leh attraverso il Kardung La e poi in Kashmir e Punjab. Il significato del commercio a Nubra può essere giudicato dal fatto che, nell’ultimo quarto del XVI secolo, la popolazione della regione inviò una petizione al re del tempo, Tsewang Namgyal che era un espansionista, chiedendogli di non portare avanti i suoi piani di conquista in Asia Centrale, perché il commercio ne avrebbe risentito. Alcuni decenni dopo tuttavia, furono gli invasori Mongoli dell’Asia Centrale a razziare Nubra e il Ladakh. Il re Tashi Namgyal riuscì infine a sconfiggere i mongoli e ad unire l’intero Ladakh e sotto di lui il commercio fiorì nuovamente. Ci fu poi uno stop nel commercio nel XVII secolo quando Sengee Namgyal, il grande re del Ladakh, impose un embargo al Kashmir nel 1639 per vendicarsi della sconfitta subita dai Moghul. Tale embargo fu tolto dal figlio e successore Deldan Namgyal e, nel 1820, quando gli esploratori inglesi William Moorcroft e George Trebeck visitarono il Ladakh, il commercio ricominciò a prosperare. Nubra è stata, per lungo tempo, fra le poche regioni del Ladakh in cui si facevano due raccolti. L’orzo è sempre stato il prodotto principale, oltre al foraggio alfa alfa, molto richiesto dalle carovane che attraversavano la regione. Anche le albicocche vi crescono abbondantemente, così come le mele. Pranzo a picnic, cena e pernottamento al Organic Retreat Camp, a 3170 metri sul livello del mare (tende con letti). www.nubraorganicretreat.com Pernottamento (Organic Retreat ) Hunder, Nubra Valley Leh Ladakh Tel. +91 1980 200118 7° giorno (venerdì) Valle di Nubra: escursione a Diskit (3.158 m) e Hunder (3.170 m) (80 km, 7/8 ore incluse le visite) Visita al monastero di Diskit: si annuncia da lontano, con i suoi antichi edifici aggrappati alla montagna in un labirintico succedersi generato da secoli di lavoro e di devozione. Per la teologia e la formazione dei monaci, è tuttora il centro più importante della valle, famoso tra l’altro per la sua immagine del “Buddha della Medicina”. Il monastero di Diskit risale al XV secolo ed è ricco di storia. Situato 150 metri sopra il villaggio omonimo, su un crinale che lo sovrasta, il monastero si estende quasi verticalmente lungo una parete scoscesa e le costruzioni che lo compongono sono costruite una sopra l’altra. Una strada a zig zag conduce al monastero, passando vicino ad un’enorme statua del Buddha Maitreya. Dal monastero si gode una vista spettacolare sulla sottostante valle di Shyok. Il monastero appartiene all’ordine dei Gelung-Pa (Berretti Gialli), la scuola buddhista tibetana predominante e ricade nell’orbita del Gompa di Thikse. Fu fondato nel 1420 da Shesrab Zangpo, uno dei sei discepoli principali di Tsongkhapa, il riformatore tibetano che istituì l’ordine Gelung-Pa. Ci sono circa 80 monaci che risiedono nel monastero e nella sala principale sono conservate le statue di diverse divinità protettrici, alcune delle quali dall’aspetto 12 | IL TUO VIAGGIO terrifico. La vista della Valle di Nubra dai tetti dei monasteri è una delle più belle del Ladakh, paese che certo non lesina gli spettacoli mozzafiato. Proseguimento per il monastero di Hunder, l’ultimo visitabile nel risalire la valle. Il piccolo monastero è affidato ormai alle cure di un solo monaco che dovremo andare a cercare per cui questa visita non può essere garantita. Nella penombra della sala di preghiera contempleremo pitture murali di insolita ampiezza e anche un’antica rappresentazione di Lhasa, lontana capitale del Tibet. La fondazione di questo monastero è sicuramente molto antica e risale a più di 800 anni. Il tempio principale è dedicato a Maitreya; vi si trovano delle pitture interessanti: una serie di mille Buddha, la vita di Buddha e una affresco che rappresenta un monastero. Il luogo ospita anche un’immensa statua del Buddha Maitreya. Al ritorno, sosta per ammirare le dune di sabbia accumulate dal vento su un lato della valle e a volte ancora attraversate da cammelli battriani, ultimo pittoresco ricordo di quelle carovane che hanno permesso all’India di comunicare con l’Asia scavalcando l’Himalaya anche in questi luoghi. Nel pomeriggio, visita del piacevole villaggio di Sumur (3.110 m), con case graziose e viali alberati. Il nome Sumur significa ‘tre fiumi’ e probabilmente si riferisce alla vicina confluenza dei fiumi Nubra e Shyok. Il villaggio è famoso per il Gompa di Samstangling, il più grande monastero di Nubra. A 45 minuti a piedi dal villaggio, ospita circa 100 lama. Fu fondato nel 1841 da Tsultim Nima, fondatore anche del monastero di Rizong e appartiene alla scuola Gelung-Pa. L’edificio principale ospita diversi templi: due sale d’assemblea, due piccole cappelle, un tempio dei Protettori ed una biblioteca. Pensione completa al Organ Retreat Camp. Pernottamento (Organic Retreat ) Hunder, Nubra Valley Leh Ladakh Tel. +91 1980 200118 8° giorno (sabato) Partenza dalla Valle di Nubra; attraverso il passo di Kardung La arriviamo a Leh (155 km, circa 5-6 ore) Partenza dalla Valle di Nubra e ritorno a Leh attraversando nuovamente Kardung La. Tempo libero a Leh, percorso permettendo. Pranzo, cena e pernottamento in albergo a Leh (The Zen Ladakh). Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh ) Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101 Jammu & Kashmir (India) Tel. +91 1982 il passo 253336 9° giorno (domenica) Partenza in direzione del Lago Tso Moriri e arrivo a Korzok (240 km, 7/8 ore) E’ una lunga giornata per raggiungere il lago Tso Moriri. Inizialmente percorriamo la Manali highway fino a Upshi (50 km), dove vengono controllati i nostri permessi. La strada corre lungo la riva nord dell’Indo; il terreno è arido fino al villaggio di Likché (20 km) dove si intravedono delle coltivazioni. Intorno a noi si cominciano a vedere delle LASSU', IN FONDO AL MARE | 13 montagne colorate. Il successivo insediamento più significativo è Kiari (59 km da Upshi), dove saranno controllati nuovamente i nostri permessi. Gradatamente, la valle comincia ad aprirsi e le montagne intorno sono sorprendenti per i loro colori. Raggiungiamo il grande insediamento di Chumathang (3.950 m), famoso per le sue sorgenti d’acqua calda. Continuiamo a salire, attraverso un paesaggio spettacolare, attraversando i villaggi di Mahé (4.170 m) e Nyoma (4.000 m), circondato quest’ultimo da campi coltivati. Lungo la strada per Tso Moriri attraversiamo un ponte sul fiume Indo, verso ovest. Presto raggiungiamo il villaggio di Puga Sumdo (20 km da Mahé), un insediamento Changpa, dove la strada si biforca e a sinistra conduce al lago. Lasciando i villaggi, la strada sale verso un passo minore, il NamshangLa (4.960 m) e scendendo si avvista un bel lago di color azzurro circondato da un terreno dalle sfumature marroni. Costeggiando il lago (chiamato Tso Kiagar), il colore dell’acqua del lago cambia assumendo delle tinte che vanno dal blu al verde. Qui è facile avvistare dei nomadi Chang-pa con le loro mandrie di yak, pecore e capre pashmina e anche avvistare le marmotte. La strada continua a scendere oltre il lago e in lontananza si avvistano le cime innevate delle montagne. Infine cominciamo ad avvistare il lago Tso Moriri e il villaggio di Korzok. Il lago è lungo circa 27 km e ha un’ampiezza massima di 8 km. La sua profondità massima è di 40 m. Ad est e a nord del lago, in lontananza si possono ammirare due delle cime più alte del Ladakh, il Lungser kangri (6.666 m) e il Chamser Kangri (6.622 m). Le rive del lago, vicino a Korzok sono ricoperte di vegetazione. Nonostante la sua lontananza, Tso Moriri ha sempre attirato dei viaggiatori: i primi furono degli esploratori inglesi che giunsero qui nel 1820. Ancora oggi il lago rappresenta un luogo ideale per i birdwatchers ed è fra i pochi luoghi ove nidificano le oche indiane (anser indicus) e le gru dal collo nero. Nel villaggio si trova anche l’omonimo monastero fondato nel 1636 e che appartiene alla scuola dei Drukpa Kargyu. E’ stato restaurato e ingrandito di recente e dalla sua terrazza si gode un’ottima vista del lago. Una grande immagine di Buddha Sakyamuni domina l’altare del Gompa nella sala principale, mentre i suoi muri sono abbelliti con murali rappresentanti le divinità buddhiste tibetane. Pranzo a pic-nic. Cena e pernottamento in campo tendato fisso a Korzok (tende con letti). Pernottamento (Korzok/Tsomoriri Camp ) Telefono non disponibile 10° giorno (lunedì) Viaggio di rientro dal lago Tso Moriri a Leh (240 Km, 7/8 ore) Dopo colazione, rientro a Leh percorrendo lo stesso spettacolare percorso dell’andata. Possibili incontri con i nomadi Khampa che pascolano greggi di yak e capre in eterno equilibrio con questa natura selvaggia. Pranzo a picnic durante il percorso. Cena e pernottamento in albergo a Leh (The Zen Ladakh). Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh ) Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101 Jammu & Kashmir (India) 14 | IL TUO VIAGGIO Tel. +91 1982 253336 11° giorno (martedì) Giornata dedicata a Shey, Thiksey e Hemis (90 Km, circa 7 ore incluse le visite) Partenza per Shey, a 15 km a sud di Leh, un tempo castello dei primi sovrani del Ladakh e prima capitale del Ladakh fino al XV secolo. Le vestigia del vecchio castello e della città dominano il villaggio e il palazzo dei primi re del Ladakh. I sovrani diedero prova di un’insaziabile attività di costruttori, come testimoniano i numerosi chorten e templi in rovina che la famiglia reale non ha più i mezzi per mantenere. Nella cinta del vecchio palazzo si trovano due templi. Il tempio inferiore ospita delle pitture molto belle. In fondo a sinistra, si trova un mandala di Cakrasamvara, a destra un mandala di Vajradhara e tra i due, il grande maestro Taktsangrepa. Gli altri muri sono ricoperti di affreschi rappresentanti i mille Buddha. Il tempio superiore ospita una grande statua di Buddha probabilmente eretta dal re Deldan Namgyal nel XVII secolo. Oggi ne restano solo poche rovine oltre al gompa, il piccolo monastero buddhista del XVII secolo posto a dominare la valle in un punto particolarmente impressionante. Proseguimento per il monastero di Thiksey, appartenente all’ordine dei Gelukpa, che conserva una notevole raccolta di testi tibetani. Il tempio è uno dei più “vivi” del Ladakh perché sempre affollato di Lama, di pellegrini e visitatori. Straordinario il panorama sull’intera vallata che si gode dal tetto. Situato a 45 km da Leh, in una vallata laterale della riva sinistra del fiume Indo, Hemis è attualmente il più grande monastero del Ladakh. Fu fondato nel 1602 da Tagtsangrepa, monaco bhutanese dell’ordine Dugpa-Kagyupa chiamato in Ladakh dal re Senge Namgyal. Per molti anni, Hemis fu privato del Superiore che era stato fatto prigioniero dai cinesi, mentre studiava in uno dei collegi di Lhasa. Quando ci si trova nel cortile interno, guardando la facciata, si notano delle scale che conducono a due templi. Quello di destra è il Duskhang e quello di sinistra il Tsogkhang. L’architettura interna del primo è notevole. Di fronte alla porta d’entrata si trova il protettore Pehar e alla sua destra, la statua della tredicesima incarnazione di Drugchen Rimpoche su un trono. La statua principale del secondo tempio rappresenta il Buddha. Il Lhakhang Nima (vecchio tempio) è il più interessante di tutti i templi di Hemis. Pranzo a picnic, cena e pernottamento in albergo (The Zen Ladakh). Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh ) Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101 Jammu & Kashmir (India) Tel. +91 1982 253336 12° giorno (mercoledì) Volo per Delhi e visita orientativa. In serata trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo per l'Italia Di primo mattino trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Delhi. Trasferimento all’ Hotel Pride Plaza Aerocity, dove avremo le camere d’appoggio a partire dalle ore 12.00 e fino alla partenza per l’aeroporto. LASSU', IN FONDO AL MARE | 15 Il pomeriggio è dedicato ad una visita orientativa della capitale indiana, adagiata sulle rive del fiume Yamuna. Delhi non è sempre stata la capitale dell’India, ma ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella storia del subcontinente: sorgeva infatti nella pianura circostante un guado sul fiume Yamuna e lungo la strada di collegamento tra l’Asia centrale e il Sud-est asiatico. Si ritiene che qui sorgesse Indraprastha, la mitica città citata nell’epopea del Mahabharata più di 3000 anni fa, anche se le testimonianza storiche indicano che la zona è abitata da soli 2500 anni. In questo luogo sono state fondate almeno otto città diverse. Le prime quattro città di Delhi sorsero tutte nella parte meridionale, intorno all’area dove si trova tuttora il Qutub Minar. La quinta Delhi, Firozabad, sorgeva a firoz Shah Kotla nell’attuale New Delhi, mentre l’imperatore Sher Shah fondò la sesta a Purana Qila, sempre a New Delhi. L’imperatore moghul Shah Jahan costruì la settima Delhi nel XVII secolo; i confini della sua Shahjahanabad corrispondevano approssimativamente all’attuale New Delhi. Nel 1911 il governo britannico anunciò l’intenzione di trasferire la capitale da Kolkata (Calcutta) e procedette alla costruzione di New Delhi che fu inaugurata ufficialmente nel 1931. Visiteremo il complesso archeologico del Qutub Minar, con il magnifico minareto del XII secolo, affascinante esempio dell’incontro fra l’architettura araba e l’arte indiana. Gli splendidi edifici religiosi del complesso risalgono al primo periodo della dominazione islamica in India e sono uno dei siti più interessanti di Delhi. Oggi sorgono alla periferia della città, ma in passato queste costruzioni costituivano il cuore della città musulmana. Il Qutub Minar è un imponente torre della vittoria, simile ad analoghe costruzioni afghane, utilizzata anche come minareto. La sua costruzione fu iniziata nel 1193 dal sultano musulmano Qutb-ud-din, subito dopo la sconfitta dell’ultimo regno hindu di Delhi. E’ alta quasi 73 m e il diametro va progressivamente diminuendo dai 15 m della base ai 2,5 m della cima. La torre ha cinque piani distinti, ciascuno segnato da un balcone aggettante. I primi tre piani sono in arenaria rossa, mentre il quarto e il quinto sono in marmo e arenaria. Il sultano portò a termine soltanto il primo piano e furono i suoi successori a completare l’edificio. Ai piedi del minareto sorge la prima moschea costruita in India, nota come Moschea della Potenza dell’Islam. Anche questo edificio fu costruito nel 1193, sebbene poi nel corso dei secoli abbia subito diverse aggiunte e ampliamenti. La moschea originaria fu eretta sulle fondamenta di un tempio hindu e un’iscrizione sulla porta orientale afferma che fu costruita con materiali ottenuti dalla demolizione di ’27 templi idolatri’. Molti elementi della moschea richiamano infatti le origini hindu e jainiste. Nel cortile della moschea si trova la cosiddetta ‘Colonna di ferro’, nel luogo già molto tempo prima della moschea. Un’iscrizione di sei righe in sanscrito indica che fu dapprima eretta presso un tempio dedicato a Vishnu, forse nel Bihar, in memoria di Cahndragupta II che governò dal 375 al 413. Quel che l’iscrizione non dice è come fu realizzata la colonna: il suo ferro è di una purezza eccezionale e gli scienziati non hanno mai scoperto come sia stato possibile fondere il metallo, che in quasi 2000 anni non si è arrugginito, con la tecnologia dell’epoca. Passeremo anche vicino all’Indian Gate, il monumento nazionale dell’India, disegnato da Sir Edwin Lutyens e che commemora i 70.000 soldati indiani che hanno perso la vita combattendo con l’Inghilterra durante la Prima Guerra Mondiale. Attraversando la zona dei Palazzi ministeriali rientreremo in albergo. Pranzo libero. Cena in albergo. In serata trasferimento all’aeroporto. 16 | IL TUO VIAGGIO 13° giorno (giovedì) Delhi - Francoforte - Milano Dopo mezzanotte partenza con volo di linea per Milano via Francoforte. Arrivo in mattinata. LASSU', IN FONDO AL MARE | 17 1. Thiksey 2. Diskit 3. Lamayuru 18 | IL TUO VIAGGIO PRIMA DELLA PARTENZA BENE A SAPERSI L’altitudine, seppur mediamente inferiore a quella di altri paesi himalayani, può provocare fastidi e malesseri il primo giorno, per questa ragione il pomeriggio del giorno di arrivo a Leh non sono previste visite in modo da poter riposare e favorire l’acclimatamento. I trasporti in Ladakh saranno effettuati con fuoristrada tipo Toyota Innova o Mehendra Xylo utilizzati per un massimo di 3 passeggeri + autista. Ci preme segnalare che l’utilizzo di comode vetture con soli tre passeggeri a bordo, permette di avere il posto vicino al finestrino e più spazio per il proprio bagaglio personale. Telefono e internet: in Ladakh i nostri cellulari non funzionano. C’è la possibilità di telefonare dall’albergo o dai centri telefonici di Leh. C’è Wi fi in albergo a Leh ma la connessione non è sempre facile. A Delhi i cellulari funzionano, c’è Wi fi ma spesso è a pagamento. I voli interni sono soggetti a ritardi, variazioni e cancellazioni a causa di maltempo, nebbia o altri imprevisti. L’ordine delle visite può variare per esigenze tecnico-organizzative senza per questo alterare le peculiarità del viaggio. Per questioni operative, meteorologiche o di forza maggiore il programma potrebbe subire delle variazioni, fermo restando la sostanza delle visite previste. All’interno del complesso di Alchi è vietato fotografare. Il monastero di Samstengling ha delle regole molto rigide: alle donne non è consentito l’accesso prima dell’alba e dopo il tramonto e ne indossare magliette senza maniche. Inoltre non è consentito fumare e portare sigarette all’interno del monastero. I tempi di percorrenza riportati nel programma sono indicativi e dipendono dal traffico, dalle condizioni delle strade e dalle soste fotografiche richieste dal gruppo. Sistemazioni: a Leh abbiamo previsto uno dei migliori alberghi 4 stelle, di recente costruzione. Sempre lo stesso albergo per tutti i pernottamenti previsti nel tour evitando così di doversi portare avanti e indietro tutto il bagaglio (The Zen Ladakh Hotel). il campo di Uleytokpo è dotato di tende e bungalow. La Kel 12 ha previsto la sistemazione negli accoglienti bungalow con servizi privati. l’unica semplice sistemazione è prevista a Korzok (lago Tso Moriri) dove si pernotterà in campo tendato dotato di tende con letti e coperte ma con bagni essenziali ed in comune, d’altronde non si può trovare di meglio in questa LASSU', IN FONDO AL MARE | 19 splendida area che vale la pena di visitare. E’ consigliabile portarsi dall’Italia un sacco-lenzuolo. Il campo tendato della Valle di Nubra, è costituito da confortevoli tende con letti dotati di lenzuola, cuscino e coperte e con tenda toilette annessa. Il pernottamento in questo campo può essere considerato di buon livello. Il campo ha la luce elettrica e possibilità di caricare le batterie. Mance: Le mance non sono incluse nella quota di partecipazione. Prevedere 90 euro a persona da dividere tra autisti, guide, Facchini e personale in generale. Importante Per questioni operative, di forza maggiore o scelte del corrispondente l’itinerario potrebbe subire variazioni pur mantenendo le località da visitare e gli hotel potrebbero essere sostituiti con strutture ricettive di pari qualità. 20 | IL TUO VIAGGIO Quota Individuale di partecipazione da Milano Minimo 8 partecipanti Con Esperto Kel 12. Massimo 16 partecipanti € 3,150.00 Supplementi per persona Supplemento singola € 650.00 Supplemento Tariffa aerea € 100.00 Tasse aeroportuali/fuel surcharge € 465.00 Alta stagione voli 01/08/2017 - 31/08/2017 € 200.00 Tasse aeroportuali Business Class Suppl. partenza da altre città (su richiesta e soggetto a disponibilità) Visto € 110.00 Spese di ottenimento visto € 30.00 Suppl. Business Promozionale € 1,100.00 € 100.00 € 68.00 Supplementi/Riduzioni da definire € Da quotare. Spese di ottenimento visto - Urgente Quota di gestione pratica € 80.00 Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato dalla tabella premi seguente: Costo individuale del viaggio fino a € 1.000,00 € 2.000,00 € 3.000,00 € 4.000,00 € 5.000,00 Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza Premio individuale € 31,00 € 63,00 € 94,00 € 125,00 € 156,00 3% Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. LASSU', IN FONDO AL MARE | 21 PENALI DI ANNULLAMENTO 10% della quota di partecipazione sino a 45 giorni di calendario prima della partenza; 20% della quota di partecipazione da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza; 30% della quota di partecipazione da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza; 50% della quota di partecipazione da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza; 75% della quota di partecipazione da 9 giorni di calendario prima della partenza fino a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza; 100% della quota di partecipazione dopo tali termini. Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso. Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto. Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza. Prezzi quotati in euro e pertanto non soggetti ad adeguamento valutario. La quota comprende: Volo Lufthansa in classe economica Milano-Francoforte-Delhi A/R Voli interni Go Air Delhi-Leh-Delhi in classe economica Franchigia bagaglio aereo Kg. 23 per persona sui voli internazionali, 15 Kg sui voli domestici Trasferimenti da/per gli aeroporti all’estero Trasporti interni in fuoristrada in Ladakh (3 persone + autista per auto) Sistemazione in camera doppia in albergo di categoria 4* a Leh, in campi tendati fissi nella Valle di Nubra e a Korzok (Tso Moriri), in bungalow a Uleytopko Trattamento di pensione completa dal pranzo del 2° giorno alla cena del 12° giorno (con alcuni pranzi a picnic), ad esclusione del pranzo del 12° giorno Visite ed escursioni come da programma con guida locale che parla inglese Assistenza di un esperto accompagnatore Kel 12 al raggiungimento del numero minimo di partecipanti Ingressi, tasse e percentuali di servizio 2 piccole bottiglie d’acqua per persona al giorno (1 litro) 22 | IL TUO VIAGGIO La quota non comprende: Bevande, mance, facchinaggio (negli aeroporti e negli alberghi) Trasferimenti da/per gli aeroporti in Italia Permessi per macchine fotografiche e videocamere Eventuali tasse d’imbarco da pagare in uscita dal Paese Extra personali in genere e tutto quanto indicato come facoltativo Tutto quanto non espressamente indicato nel programma e al quota comprende” Partenza Rientro 05/08/2017 (sabato) 17/08/2017 (giovedì) 12/08/2017 (sabato) 24/08/2017 (giovedì) 02/09/2017 (sabato) 14/09/2017 (giovedì) Stagionalità paragrafo “la Note Alta Stagione Voli Alta Stagione Voli LASSU', IN FONDO AL MARE | 23 Informazioni pratiche Ladakh FORMALITA’ Passaporto individuale in corso di validità. Per l’ingresso in India è richiesto il visto consolare, all’ottenimento del quale può provvedere la nostra organizzazione previo pagamento dei diritti dovuti. Per l’ottenimento del visto sono richiesti: il passaporto valido per i successivi sei/otto mesi dalla data di ritorno del viaggio come da specifica sotto riportata con tre pagine libere, due fototessera a colori formato 5cmx5cm, e il modulo fornito dall’Ambasciata dell’India debitamente compilato. L’emissione dei visti è di competenza dell’ Ambasciata di Roma e del Consolato di Milano, in base ai seguenti criteri: -i residenti nel Centro-Sud Italia (inclusa Toscana e isole) fanno capo all’ Ambasciata di Roma che richiede 8 mesi di validità dalla data di partenza, nonostante sul sito ufficiale del Ministero degli affari esteri sia riportata la validità dei 6 mesi. In caso di validità inferiore è necessario chiedere previa autorizzazione all’ Ambasciata. -i residenti nel Nord Italia (Toscana esclusa) fanno capo al consolato di Milano, che richiede passaporto con validità 6 mesi dalla data di partenza; Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che non deve scadere entro sei mesi dalla data di rientro in Italia)e la presenza di tre pagine libere. Si ricorda che l’organizzazione non ha alcuna responsabilità nell'impossibilità a partire o ad entrare nel paese di destinazione a causa di documenti non corretti. Per maggiori informazioni relative alla validità del passaporto, fare riferimento al sito del Ministero degli Affari Esteri : www.viaggiaresicuri.it DISPOSIZIONI SANITARIE Nessuna vaccinazione è obbligatoria. Consigliamo comunque di consultare il proprio medico o l'ufficio d'igiene per avere tutte le informazioni sanitarie preventive aggiornate alla data di partenza. Non dimenticate di portare con voi, oltre ai medicinali solitamente usati, anche una piccola scorta di farmaci contro disturbi intestinali, mal di testa, raffreddore. CLIMA Il viaggio proposto è programmato nella stagione ideale, giugno – fine settembre. Il sole è molto forte e riscalda molto, ma non appena viene coperto da una nuvola la temperatura si abbassa notevolmente. Di notte invece la temperatura è abbastanza fredda. L'altitudine gioca un altro ruolo importante nella temperatura. In linea di massima in estate la temperatura di giorno oscilla tra i 20 e 25 °C quando è presente il sole. In questo periodo, generalmente monsonico per questa zona, il Ladakh è particolarmente asciutto, grazie alla presenza della grande catena himalayana che è una naturale barriera per le piogge monsoniche, anche se certo non insuperabile. ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO 24 | IL TUO VIAGGIO Ovviamente a “strati” perché la variazione delle temperature è repentina e durante la giornata si può stare bene sia in maniche di camicia sia con pile e giacca a vento pesante. Pantaloni lunghi di cotone, jeans, camicie e magliette, maglioni di lana e pile, scarponcini da montagna e scarpe di tela comode. Un paio di grossi calzini in cotone possono essere indossati quando si tolgono le scarpe, per accedere ai luoghi sacri. Inoltre è opportuno portare un cappello, occhiali da sole, burro di cacao,crema solare, una torcia. FUSO ORARIO Ci sono 4 ore e mezzo di differenza tra India e Italia durante l'ora solare. Nei mesi in cui è in vigore l'ora legale la differenza è di 3 ore e mezzo. VALUTA La moneta ufficiale in India è la Rupia indiana (INR) divisa in 100 Paisa. Vi sono banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 500, 1000 Rupie e monete da 1, 2 e 5 Rupie. Si può entrare in India con la somma di denaro che si desidera ma se si superano i 10.000 US$ occorre compilare una dichiarazione doganale all’aeroporto di arrivo. Si consiglia di munirsi di Euro o US$ anche di piccolo taglio per le proprie spese personali (si ricorda che i dollari emessi prima del 1990 non vengono più né accettati né cambiati, a causa delle numerose falsificazioni). Si consiglia di cambiare Dollari o Euro all’inizio del tour. Le carte di credito, i traveller’s cheque e la valuta indiana sono i modi di pagamento più comuni. I bancomat in India sono capillarmente diffusi e se ne trovano in tutte le città attivi 24 ore al giorno. I circuiti bancomat più diffusi sono: Cirrus, Maestro, Mastercard, Visa. Le banche più sicure e diffuse : Citibank, ICICI, HSBC, HDFC, SBU, Corporation Bank, State Bank of Bikaner & Jaipur. In caso di emergenza potete farvi spedire denaro in poco tempo con i servizi Western Union o Thomas Cook, diffusi nelle grandi città. Le Rupie non spese possono essere convertite in Euro o US$ alla fine del viaggio nell’aeroporto d’uscita. Si consiglia di cambiare Dollari o Euro in Rupie indiane all’arrivo in aeroporto a Delhi per evitare di perdere tempo nelle banche di Leh. Raccomandiamo di cambiare piccole somme per volta Traveller’s cheques e carte di credito sono accettate solo negli alberghi e in qualche negozio di souvenir. Per poter cambiare le Rupie non spese, alla fine del viaggio nell’aeroporto d’uscita, bisogna conservare la ricevuta del cambio. DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO Sul volo dall’Europa, verrà consegnato dal personale di bordo un modulo da compilare con i dati personali e del passaporto, da presentare unitamente al visto e al passaporto. Deve anche essere compilata sia la parte relativa alla dogana bagaglio, indicando il numero dei colli del bagaglio, che va consegnata al personale prima di LASSU', IN FONDO AL MARE | 25 uscire dalla zona extradoganale dell’aeroporto, che la parte relativa alla partenza dall’India, che deve essere conservata fino all’uscita dal paese. LINGUA La maggior parte della popolazione del Ladakh parla il ladakho, ma si parlano anche altre lingue come il balti, lo shina, il brokshat e il changshat. Negli hotel e nei ristoranti che hanno maggiori contatti con i turisti il personale parla inglese e hindi. RELIGIONE L'81% della popolazione ladakha è buddhista mentre circa il 15% è musulmana. Piccole minoranze di indù (3%), sikh e cristiani. Nel Ladakh si pratica il buddhismo tantrico, religione naturale essenzialmente iniziatica ed esoterica risalente a oltre 15.000 anni fa e sviluppatosi con vigore nel Nord dell’India tra il X e i XII secolo. PREFISSI TELEFONICI Non tutti gli alberghi hanno il collegamento telefonico, dove presente, è opportuno prendere visione delle tariffe e delle normative. ATTENZIONE: in molti alberghi se nessuno risponde e avete fatto squillare il telefono più di tre volte, potrebbero addebitare ugualmente la chiamata. E’ più conveniente fare le telefonate dagli uffici privati presenti ovunque che espongono l’insegna STD-ISD a prezzi decisamente inferiori. Il cellulare italiano generalmente non funziona in Ladakh, anche se dipende dalla zona dove in cui ci si trova. Consigliamo di contattare il fornitore (Telecom, Vodafone, Wind…) per maggiori informazioni sugli accordi di roaming internazionale. Dall'Italia all'India: comporre il prefisso internazionale 0091 più il prefisso urbano senza 0 seguito dal numero dell'abbonato. Dall’India all’Italia: comporre il prefisso internazionale 0039 più il prefisso urbano con lo 0 seguito dal numero dell’abbonato. CINE/FOTO Non esistono limitazioni per cineprese, apparecchi fotografici di qualsiasi tipo o videocamere. Rispetto e discrezione nel fotografare le persone, soprattutto nei luoghi di preghiera. E’ buona norma chiedere sempre il permesso. In alcuni templi o altri luoghi monumentali bisogna pagare una tassa per poter fare fotografie o filmare. Fotografare aeroporti, luoghi militari e truppe è sempre proibito. Consigliamo di portate dall’Italia tutto il materiale fotografico (pellicole ed eventuali pile di scorta) perché in loco è spesso molto costoso e lo stato di conservazione non garantito (troppo caldo, scadenza). La tassa da pagare per poter filmare, in alcuni luoghi è piuttosto elevata. VOLTAGGIO 26 | IL TUO VIAGGIO Il voltaggio varia dai 220 ai 240 V. L'elettricità è diffusa pressoché ovunque ma i blackout sono frequenti. Le prese sono come le nostre, rotonde a due buchi. CUCINA Il Ladakh offre diverse tradizioni culinarie: la cucina indiana tradizionale, pressoché vegetariana, ricca di riso e cereali e molto speziata, la cucina tibetana e la cucina Moghul. Quest’ultima è più vicina a quella del Medio Oriente e dell'Asia centrale ed è maggiormente ricca di carne e caratterizzata da ingredienti quali la frutta secca, il kebab e i dessert preparati con mandorle, riso, grano, cocco, zucchero e acqua di rose. Tra le specialità tipicamente indiane possiamo citare il curry (ma non è una polvere confezionata in pacchetti come la troviamo in occidente; i cuochi indiani utilizzano circa 25 spezie per ottenere il tipico aroma del curry!), e il Masala misto di spezie tra cui cumino, coriandolo, cardamomo, pepe nero, chiodi di garofano, noce moscata, cannella, zenzero, anice, curry e zafferano. Tipica è inoltre la cottura Tandoori, effettuata in un forno d’argilla. Anche la cucina del Ladakh, come quella indiana, è per lo più vegetariana, si possono comunque trovare pesce e carne, fatta eccezione per la mucca e il maiale vietati per motivi religiosi. ACQUISTI La regola fondamentale quando si compra qualcosa è contrattare molto; a Leh ci sono belle cose da comprare: gioielli tradizionali, tangka, oggetti in metallo, tessuti, statuette di bronzo, legno intagliato. LASSU', IN FONDO AL MARE | 27 Informazioni pratiche India FORMALITA’ Passaporto individuale in corso di validità. Per l’ingresso in India è richiesto il visto consolare, all’ottenimento del quale può provvedere la nostra organizzazione previo pagamento dei diritti dovuti. Per l’ottenimento del visto sono richiesti: il passaporto valido per i successivi sei/otto mesi dalla data di ritorno del viaggio come da specifica sotto riportata con tre pagine libere, due fototessera a colori formato 5cmx5cm, e il modulo fornito dall’Ambasciata dell’India debitamente compilato. L’emissione dei visti è di competenza dell’ Ambasciata di Roma e del Consolato di Milano, in base ai seguenti criteri: -i residenti nel Centro-Sud Italia (inclusa Toscana e isole) fanno capo all’ Ambasciata di Roma che richiede 8 mesi di validità dalla data di partenza, nonostante sul sito ufficiale del Ministero degli affari esteri sia riportata la validità dei 6 mesi. In caso di validità inferiore è necessario chiedere previa autorizzazione all’ Ambasciata. -i residenti nel Nord Italia (Toscana esclusa) fanno capo al consolato di Milano, che richiede passaporto con validità 6 mesi dalla data di partenza; Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che non deve scadere entro sei mesi dalla data di rientro in Italia)e la presenza di tre pagine libere. Si ricorda che l’organizzazione non ha alcuna responsabilità nell'impossibilità a partire o ad entrare nel paese di destinazione a causa di documenti non corretti. Per maggiori informazioni relative alla validità del passaporto, fare riferimento al sito del Ministero degli Affari Esteri : www.viaggiaresicuri.it DISPOSIZIONI SANITARIE Nessuna vaccinazione è obbligatoria. Consigliamo comunque di consultare il proprio medico o l'ufficio d'igiene per avere tutte le informazioni sanitarie preventive aggiornate alla data di partenza. Non dimenticate di portare con voi, oltre ai medicinali solitamente usati, anche una piccola scorta di farmaci contro disturbi intestinali, mal di testa, raffreddore e nei mesi estivi, prodotti repellenti contro le zanzare. Si consiglia inoltre di: - evitare di mangiare verdure crude e frutta non sbucciata - non bere acqua corrente e non aggiungere ghiaccio nelle bevande. CLIMA L'India comprende una vasta gamma di condizioni meteorologiche e climatiche Le stagioni sono determinate soprattutto dalle variazioni della piovosità, dovute al regime dei venti e al fenomeno del monsone. A partire da gennaio la penisola indiana é investita da correnti di aria fresca e secca. All’inizio di giugno la circolazione atmosferica si inverte. Le stagioni ben caratterizzate sono quindi due: quella delle piogge, da giugno a settembre, più prolungata a sud che a nord, e la stagione secca, da marzo a maggio, con temperature talvolta superiori ai 40°C e venti torridi. Questa successione é resa 28 | IL TUO VIAGGIO meno schematica da due stagioni intermedie a clima mite, da settembre a dicembre, quando il monsone si esaurisce, ma sulla costa nord orientale spirano venti da est che portano piogge mentre nelle regioni nord orientali si ripristinano gradualmente le correnti di origine continentale. I monsoni danno i primi segni a maggio con un alto tasso di umidità, brevi acquazzoni e violenti temporali. Il monsone estivo é un fenomeno che si manifesta con regolarità . Le piogge monsoniche cominciano i primi giorni di giugno nell’estremo sud e si estendono al nord fino a coprire l’intero paese entro i primi di luglio. Il monsone principale arriva da sudovest, ma la costa sudorientale é colpita dal breve e umidissimo monsone nordorientale, che porta pioggia dalla metà di ottobre alla fine di dicembre. Il monsone principale termina verso ottobre, e a dicembre nelle città dell’India settentrionale domina un clima freddo secco. Nell’estremo sud, dove non fa mai freddo, si ha un gradevole tepore più che un grande caldo. In India i fattori climatici sono talmente diversificati che é impossibile scegliere un periodo meteorologicamente migliore di altri per il viaggio. In linea di massima, però, in buona parte del paese, i mesi più piacevoli sono quelli che vanno da ottobre a marzo. Nell’estremo sud i monsoni fanno sì che, tendenzialmente, il periodo migliore vada da gennaio a settembre, mentre il Sikkim e l’India nordorientale sono più appetibili da marzo ad agosto e il Kashmir e le regioni montagnose dell’Himachal Pradesh sono più praticabili tra maggio e settembre. I deserti del Rajasthan e la regione himalayana nordoccidentale offrono il meglio nella stagione dei monsoni. La stagione del trekking nell’Himalaya indiano dura pressappoco da aprile a novembre, anche se varia molto a seconda del percorso, dell’altitudine e della regione. India del nord e centrale (Uttar Pradesh, Madhya Pradesh, Maharashtra, Orissa, Bengala Occidentale, Assam, Gujarat) L’India del nord è caratterizzata da tre principali stagioni climatiche: stagione calda, umida o monsonica e fresca. La stagione calda va da febbraio ad aprile. Maggio e giugno sono due mesi in cui le temperature raggiungono i 40° e li superano abbondantemente in alcune zone. Il periodo migliore sotto il profilo climatico va da ottobre a marzo con temperature massime dai 26° ai 36° , e minime dai 13° ai 21°. Le piogge monsoniche, si manifestano a partire da maggio sino a settembre. (Rajasthan) Nel periodo autunnale le temperature vanno da minime di 15° a massime di 26°. Durante i mesi più freddi (dicembre e gennaio) le minime scendono a 10° C e le massime restano intorno ai 20°. Con l'avanzare della primavera aumentano fino a raggiungere i 40° - 45° nei mesi di maggio e giugno. Il monsone estivo si manifesta nei mesi di luglio e agosto nella zona orientale e sui monti Aravalli, mentre nel deserto la sua influenza è limitata ad alcune sporadiche precipitazioni. India himalayana (Himachal Pradesh, Ladakh, Sikkim, Arunachal Pradesh, Nagaland) Negli stati indiani che si estendono lungo le pendici himalayane la stagione secca va da ottobre a marzo con temperature massime tra i 27° e 30° e minime dai 16° ai 22°. Nonostante il clima mite l’escursione termica tra il giorno e la notte è piuttosto LASSU', IN FONDO AL MARE | 29 accentuata. Dicembre e gennaio segnano il periodo invernale con clima secco e freddo. Le piogge intense si verificano in genere nei mesi estivi quando nubi spesse possono avvolgere le montagne e le strade possono essere percorse con difficoltà. Il periodo migliore per visitare il Ladakh va da giugno a settembre con temperature massime a Leh che variano dai 20° ai 25° e minime trai 5° e i 10°. India del sud (Andhra Pradesh, Karnataka, Kerala, Tamil Nadu) Nell’India meridionale si distinguono tre periodi climatici: la stagione calda (da aprile a giugno) con punte che possono raggiungere i 40°; la stagione delle piogge monsoniche (da maggio/giugno a settembre) di intensità variabile che investe soprattutto le regioni sud-occidentali; la stagione più gradevole (da novembre a marzo) con temperature massime tra i 27° e 30 °, e minime tra i 16° e 22 °. Il monsone di nord-est, di minore intensità, investe la fascia sud-orientale (Tamil Nadu) da ottobre a novembre. In Kerala l’inverno è piacevole e caldo, il monsone arriva nei mesi di giugno e luglio e scema gradualmente da agosto a novembre. ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO Jeans, pantaloni di cotone, camicie e magliette, una felpa o un pullover (necessario al nord nei mesi da dicembre e febbraio e per l'aria condizionata negli alberghi), scarpe comode, calzini per entrare nei templi (dove è obbligatorio togliersi le scarpe), un cappellino. Quando si entra nei templi comunemente visitati dalla popolazione locale è necessario indossare abiti non troppo succinti ed evitare i pantaloni corti. Sono utili inoltre occhiali da sole, copricapo, burro cacao, creme protettive, repellente per zanzare, costume da bagno (la maggior parte degli alberghi sono dotati di piscina), un k-way (per improvvisi acquazzoni). FUSO ORARIO Ci sono 4 ore e mezzo di differenza tra l’Italia e l’India, che si riducono a 3 e mezzo quando in Italia è in vigore l’ora legale VALUTA La moneta ufficiale in India è la Rupia indiana (INR) divisa in 100 Paisa. Vi sono banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 500, 1000 Rupie e monete da 1, 2 e 5 Rupie. Si può entrare in India con la somma di denaro che si desidera ma se si superano i 10.000 US$ occorre compilare una dichiarazione doganale all’aeroporto di arrivo. Si consiglia di munirsi di Euro o US$ anche di piccolo taglio per le proprie spese personali (si ricorda che i dollari emessi prima del 1990 non vengono più né accettati né cambiati, a causa delle numerose falsificazioni). Si consiglia di cambiare Dollari o Euro all’inizio del tour. Le carte di credito, i traveller’s cheque e la valuta indiana sono i modi di pagamento più comuni. I bancomat in India sono capillarmente diffusi e se ne trovano in tutte le città attivi 24 ore al giorno. I circuiti bancomat più diffusi sono: Cirrus, Maestro, Mastercard, Visa. 30 | IL TUO VIAGGIO Le banche più sicure e diffuse : Citibank, ICICI, HSBC, HDFC, SBU, Corporation Bank, State Bank of Bikaner & Jaipur. In caso di emergenza potete farvi spedire denaro in poco tempo con i servizi Western Union o Thomas Cook, diffusi nelle grandi città. Le Rupie non spese possono essere convertite in Euro o US$ alla fine del viaggio nell’aeroporto d’uscita. DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO Somme superiori all’equivalente di 5.000 dollari USA in contanti e 10.000 dollari USA in travellers cheques sono da dichiarare alle autorità doganali all’arrivo in aeroporto, mentre per l’esportazione di oggetti di grande valore o in grandi quantità è necessario acquisire un’autorizzazione della dogana prima dell’uscita dal Paese. Non è consentito esportare oggetti antichi di più di 100 anni, e prodotti derivanti da animali protetti (avorio, pelle di serpente o di altri animali selvatici) inclusi i prodotti tessili (come lo shatush) derivanti da animali protetti. LINGUA In India vengono parlate più di 1.600 tra lingue e dialetti; le lingue ufficiali sono l’hindi, parlato da circa il 30% della popolazione, e l’inglese, lingua dell’amministrazione e del commercio parlata solo da una minoranza della popolazione. La Costituzione indiana riconosce come lingue ufficiali anche il bengali, il tamil, l’urdu, il telugu, il marathi, il gujarati, il kannada, il malayalam, l’orya, il punjabi, l’assamese, il kashmiri, il sanscrito e il sindhi. La maggior parte delle lingue diffuse nelle aree settentrionali del paese (urdu, hindi e bengali, ma anche punjabi, assamese) appartengono al ceppo indoeuropeo e derivano dal sanscrito, l’antica lingua con cui fu stilato il vasto corpo di scritture religiose e laiche che costituisce il nucleo della letteratura indiana. Per contro, le lingue dravidiche parlate al sud (telugu, kannada, malayalam), traggono le loro origini dal tamil che, utilizzato anticamente a livello letterario, è ancor oggi molto diffuso. Il manipuri (parlato nello stato del Manipur, nell’estremo nord-est del paese) si ritiene appartenga al ceppo sinotibetano. Sin . RELIGIONE I principali gruppi religiosi del paese sono costituiti da induisti (che rappresentano circa l’82% della popolazione), musulmani (12%), cristiani (2,3%) e sikh (2%). Altre importanti minoranze sono rappresentate dai buddhisti (0,7%), dai giainisti e dai parsi. PREFISSI TELEFONICI Dall'Italia all'India: comporre il prefisso internazionale 0091 più il prefisso urbano senza 0 seguito dal numero dell'abbonato. Dall’India all’Italia: comporre il prefisso internazionale 0039 più il prefisso urbano con lo 0 seguito dal numero dell’abbonato. Negli alberghi è possibile telefonare direttamente o tramite operatore. Negli Hotel a 5* la comunicazione via operatore ha un costo di servizio del 20%. E’ più conveniente fare LASSU', IN FONDO AL MARE | 31 le telefonate dagli uffici privati presenti ovunque che espongono l’insegna STD-ISD a prezzi decisamente inferiori. Telefoni cellulari: In India viene utilizzato il sistema GSM900/1800, quindi i cellulari italiani funzionano perfettamente. La copertura non è totale nelle regioni desertiche e nelle valli himalayane più remote. Prima di partire è opportuno accertarsi che la scheda telefonica sia abilitata al roaming internazionale ed informarsi inoltre sui costi che comunque per l'India sono meno esosi di molti altri paesi esteri. Un'altra possibilità è comprare una scheda sim direttamente in India e godere così delle tariffe più convenienti degli operatori telefonici indiani. Il costo delle chiamate internazionali con una Sim indiana si aggira intorno alle 25 Rupie al minuto. Per acquistare la Sim in India è richiesta la fotocopia del passaporto ed una foto tessera recente e a colori. Connessioni internet In tutte le città si trovano piccoli negozi con affissa l'insegna di internet point. Talvolta il collegamento è un po' lento ma altre volte non ci sarà niente da invidiare alle nostre velocità di connessione. Il costo per la connessione internet varia molto da negozio a negozio, da circa 10 a 60-80 Rupie. CINE/FOTO È consigliato rifornirsi in Italia di tutto il materiale occorrente: pellicole, micropile, flash, schede di memoria non sempre facilmente reperibili oppure molto costosi. VOLTAGGIO È preferibile munirsi di un adattatore di tipo universale. La corrente elettrica funziona a 220 volts ed ha prese standard in quasi tutti gli hotel. Non funzionano le spine con la presa terra (spinotto centrale). CUCINA La cucina indiana è estremamente varia anche se spesso risulta piuttosto ostica ai palati occidentali. A questo proposito ricordiamo che le interpretazioni indiane della cucina occidentale possono essere terribili, di solito è molto meglio limitarsi al cibo indiano. Esistono delle notevoli differenze regionali dal nord al sud, in parte a causa del clima e in parte per le influenze succedutesi nel corso della storia. In Rajasthan si mangia più carne (pollo, montone e agnello) e la cucina è spesso "Moghul style", più vicina a quella del Medio Oriente e dell'Asia centrale: si fa più uso delle spezie e meno del peperoncino (chili), si consumano più cereali e pane che riso. Sicuramente la base della cucina indiana è costituita dal curry (ma non è una polvere confezionata in pacchetti come la troviamo in occidente; i cuochi indiani utilizzano circa 25 spezie per ottenere il tipico aroma del curry!). Il curry può essere di verdura, carne (solitamente di agnello o pollo) o pesce. Il Korma invece è uno stufato ricco e sostanzioso e può essere sia di carne che di verdura. Il piatto più diffuso e senza dubbio il dhal, che assomiglia molto a un piatto di lenticchie; è presente quasi sempre per accompagnare il curry. Il tandoori è una specialità delle regioni settentrionali e si riferisce al forno di argilla in cui il cibo viene cucinato dopo essere stato marinato nello yogurt; uno dei più diffusi è il tandoori di pollo. La bevanda più diffusa è il tè zuccherato con il latte. L'eleganza esige di prendere il cibo lentamente 32 | IL TUO VIAGGIO con le prime tre dita della mano destra, senza sporcarle oltre la prima falange. I pani più diffusi sono il roti, il chapati, il paratha, e il poori(fritto). Tutte le pietanze sono servite contemporaneamente, e nel sud il thali, è il grande piatto rotondo individuale in cui sono presentate tutte le vivande. Le pietanze liquide sono disposte in ciotoline, i katori, di terracotta, e disposte sul thali. Ovunque si trova acqua minerale in bottiglia. Viene prodotta un’ottima birra e diverse qualità di rhum. ACQUISTI L’artigianato è molto vario e ci sono moltissime belle cose da comprare ed è facile caricarsi di oggetti acquistati un po' ovunque. Tra le principali attrazioni per gli amanti dello shopping ci sono gioielli finemente lavorati, pitture, oggetti in legno, pietra, metallo e ceramica, tessuti in seta e cotone. La regola fondamentale quando si compra qualcosa è contrattare. A volte le guide locali possono risultare troppo insistenti nel portarvi nei negozi da loro conosciuti: in questi casi non sentitevi in obbligo di andare. LASSU', IN FONDO AL MARE | 33 Informazioni generali NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO Biglietto aereo Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori. Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete). Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano): un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza + profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36 del 28 gennaio 1987) una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD un soprabito o impermeabile un ombrello o bastone da passeggio un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare articoli da lettura per il viaggio culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano. Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, 34 | IL TUO VIAGGIO contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf, utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc. Bagaglio da spedire a seguito del passeggero Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito anche all’interno del bagaglio. Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare un costo elevato. Articoli vietati nel bagaglio E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli: esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole lanciarazzi e pistole per starter sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi; sostanze infettive e velenose sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti congegni di allarme torcia subacquea con batterie inserite Modalità di reclamo: In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato (il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il “Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente denominati P.I.R – Property Irregularity Report. SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento. RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza LASSU', IN FONDO AL MARE | 35 Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di risarcimento delle spese sostenute. Documentazione necessaria per entrambi i casi: il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo; l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto; l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio; un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito; un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato; gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio; indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca, codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile). Importante – “Partenze da altre città” La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti. Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei vettori né della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della compagnia aerea e di Kel 12. In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non assumono responsabilità per le coincidenze. INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO Documenti per l’espatrio Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le informazioni relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e riguardano 36 | IL TUO VIAGGIO esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che normalmente non deve scadere entro sei mesi dalla data di ingresso nel paese), la presenza di diverse pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque visti necessari). Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali. L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della mancanza e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta d'identità, vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore. MARCA DA BOLLO ABOLITA DAL 24/6/2014 Dal 24 giugno 2014 è abolita la tassa annuale del passaporto ordinario da € 40,29. Pertanto tuti i passaporti, anche quelli già emessi, saranno validi fino alla data di scadenza riportata all'interno del documento per tutti i viaggi, inclusi quelli extra UE, senza che sia più necessario pagare la tassa annuale da € 40,29 www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/ Segnaliamo a chi viaggia con minori che posso esserci particolari limitazioni per ciascun paese riguardanti la necessità di avere copia CERTIFICATO di NASCITA, o altri documenti vi preghiamo di verificarlo con largo anticipo prima della partenza Norme valutarie in Italia Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007) ogni persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di dichiarazione in DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro. Assicurazioni Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con attenzione la relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il viaggio, Vi preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione comunicando il numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio. Imprevisti Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con puntualità e precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare variazioni nello svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di pari livello. Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di terrorismo e banditismo e altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari sostenute dal partecipante non potranno pertanto essere rimborsate, e non lo saranno le prestazioni che per tali cause dovessero venir meno e non fossero recuperabili. Inoltre l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei. LASSU', IN FONDO AL MARE | 37 Disservizi Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito a difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in corso di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro rappresentante sul luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro 10 giorni dalla data di rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a servizi non usufruiti saranno documentate da una dichiarazione che richiederete al rappresentate locale, e che attesterà il mancato godimento dei servizi stessi. Convenzione CITES Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione alla Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti di animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a 130.000 euro per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali vivi, anche se acquistati legalmente nel paese di origine. Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n. 38/2006: “La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”. Data ultimo aggiornamento 19/12/2016 38 | IL TUO VIAGGIO