IL TUO VIAGGIO LASSU`, IN FONDO AL MARE LADAKH

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IL TUO VIAGGIO LASSU`, IN FONDO AL MARE LADAKH
IL TUO VIAGGIO
LASSU', IN FONDO AL MARE
LADAKH - INDIA
IL TUO VIAGGIO
LASSU', IN FONDO AL MARE
LADAKH - INDIA
Circa 43 milioni di anni fa il continente India, figlio del Gondwana, entrò in collisione
con l'Asia meridionale, continuando poi ad infilarsi al di sotto di quest'ultima, cosa che
fa ancora oggi.
L’antico oceano che una volta separava queste terre, e che gli scienziati hanno
chiamato “Tethys”, si è chiuso per sempre, e dall’unione di questi continenti sono nati
l'altopiano tibetano e la catena dell'Himalaya, le parti del nostro pianeta più vicini al
cielo.
Il Ladakh è una di quelle regioni in cui è ancora possibile vedere i resti dei fondali di
quell'oceano scomparso, insieme alle testimonianze di un antico regno buddhista dove
la cultura tibetana è ancora intatta, sopravvissuta anche all’invasione più infida e
recente, quella della modernità e delle lusinghe del progresso.
E' un affascinante, remoto deserto ad alta quota, che beneficia solo in parte dei
monsoni che bagnano il resto dell'India, e in cui ogni albero, e persino ogni filo d'erba ci
parlano dell'uomo e della sua fatica, della sua ostinazione, del suo orgoglio di vivere da
sempre, con poveri e arcaici mezzi materiali ma con tantissima fede, lassù, più vicino al
cielo.
In questo suggestivo itinerario proponiamo un’esplorazione di monasteri tibetani molto
ben conservati, di arte indiana e nepalese di mille anni fa, di passi montuosi che
regalano infine panorami sterminati, delle oasi dal verde abbagliante incastonate nei
fondi valle, accompagnati dalla maestosa visione del fiume Indo...
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IL TUO VIAGGIO
LASSU', IN FONDO AL MARE
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1° giorno (sabato)
Volo Milano - Delhi via Francoforte
2° giorno (domenica)
Arrivo a Delhi e coincidenza con volo per Leh
3° giorno (lunedì)
Intera giornata dedicata alla visita dei monasteri nei dintorni di Leh
4° giorno (martedì)
Partenza da Leh per Uleytokpo (3.040 m.) e visita ai monasteri di Likir, Alchi e Rizong
5° giorno (mercoledì)
Escursione al monastero di Lamayuru (3.510 m.) e rientro a Leh
6° giorno (giovedì)
Attraverso il Passo di Kardung La arriviamo alla Valle di Nubra
7° giorno (venerdì)
Valle di Nubra: escursione a Diskit (3.158 m) e Hunder (3.170 m)
8° giorno (sabato)
Partenza dalla Valle di Nubra; attraverso il passo di Kardung La arriviamo a Leh
9° giorno (domenica)
Partenza in direzione del Lago Tso Moriri e arrivo a Korzok
10° giorno (lunedì)
Viaggio di rientro dal lago Tso Moriri a Leh
11° giorno (martedì)
Giornata dedicata a Shey, Thiksey e Hemis
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12° giorno (mercoledì)
Volo per Delhi e visita orientativa. In serata trasferimento in aeroporto in tempo utile per il
volo per l'Italia
13° giorno (giovedì)
Delhi - Francoforte - Milano
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1° giorno (sabato)
Volo Milano - Delhi via Francoforte
Partenza con volo di linea per Delhi via Francoforte. Arrivo dopo la mezzanotte e, a
seguito formalità doganali, attesa per l’imbarco del volo su Leh.
2° giorno (domenica)
Arrivo a Delhi e coincidenza con volo per Leh
Prima dell’alba partenza con volo di linea per Leh. Dopo circa un’ora di volo,
osservando dall’alto le cime himalayane coperte di neve e ghiaccio, si giunge nella
capitale dell’antico regno del Ladakh, posta a 3.500 metri di altitudine. Trasferimento
in albergo.
Sistemazione al The Zen Ladakh Hotel (www.thezenladakh.com), un buon albergo di
recente costruzione classificato tra i migliori di Leh.
Aperta al turismo solo nel 1974, la città di Leh oggi accoglie numerosi viaggiatori
provenienti da tutti i paesi del mondo, ma i suoi abitanti non sembrano aver modificato
molto il loro modo di vivere, forse perché, fin dal passato sono stati abituati a vedere
passare e soggiornare nella loro capitale stranieri provenienti dai quattro angoli
dell’Asia. Infatti, la città ebbe un passato prestigioso e fu attraversata per lungo tempo
dalle carovane, trovandosi nel cuore d’importanti vie di comunicazione. La sua
posizione geografica la rese un centro privilegiato di scambi commerciali, lungo la via
di comunicazione che collega il Kashmir all’Asia Centrale. Le carovane provenienti dalla
Russia, da Kashgar e dal Turkestan si riunivano a Khotan prima di arrivare a Leh.
Lhasa, la capitale del Tibet, era collegata a Leh attraverso una strada che costeggiava
il versante nord dell’Himalaya. Nel bazar di Leh si poteva vedere una folla pittoresca
dove, i colori incredibili dei costumi tradizionali si mescolavano al cangiante dei
turchesi che ornano le acconciature delle donne ladakhe. A causa dei problemi sorti
nello Xinjiang alla fine degli anni trenta, gli scambi economici tra il Kashmir e l’Asia
Centrale si arrestarono bruscamente e, durante la Seconda Guerra Mondiale le
frontiere diventarono impenetrabili. Se verso la fine degli anni ’70 la città presentava
ancora l’aspetto delle città d’oasi dell’Asia Centrale, dalla metà degli anni ’80, si è
modernizzata.
Pomeriggio a disposizione per riposo e acclimatamento. Pensione completa in albergo.
Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh )
Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101
Jammu & Kashmir (India)
Tel.
+91
1982
253336
3° giorno (lunedì)
Intera giornata dedicata alla visita dei monasteri nei dintorni di Leh (70 km, circa 6
ore incluse le visite)
Iniziamo con la visita al Gompa di Samkar, a 3 km da Leh, residenza ufficiale del capo
dei Lama del Ladakh. Il tempio principale ricorda quello di Spituk e vi si trova una
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statua di Vajrabhairava. All’interno, una cappella con le statue di Tsong Khapa e dei
suoi discepoli principali. Nel portico si possono ammirare i Re delle quattro direzioni,
una Ruota della Vita e il Vecchio uomo di lunga vita. I muri della galleria che si trova
sotto il tempio mostrano illustrazioni della vita monastica. Un tempio, sotto il portico,
contiene una copia di Kanjur e dei Buddha del passato, del presente e del futuro.
Proseguiamo con la visita del palazzo-fortezza che domina la città di Leh. Costruito nel
1600, nell’epoca in cui il re del Ladakh dominava su quasi tutta la totalità del Tibet
occidentale, il palazzo rappresenta un esempio notevole d’architettura monumentale,
allo stesso modo del Potala di Lhasa che fu costruito tra il 1645 e il 695 dal Quinto
Dalai Lama. Nonostante sia circondato dalle montagne che lo fanno sembrare più
piccolo di quanto non sia, rapportato su scala umana è veramente imponente. Infatti, la
sua facciata principale è larga circa 60 metri e alta 58 m. Si erge per nove piani e la sua
costruzione fu voluta dal re Senge Namgyal. E’ rimasto disabitato dal 1834, quando la
famiglia reale fu deposta e si trasferì a Stok. Il palazzo di Leh fa parte di un insieme di
costruzioni che occupano la cima del Namgyal Tsemo. Questo insieme comprende
appunto la fortezza, edificata nel 1520 da Tashi Namgyal, il Gonkhang, il Tempio delle
divinità Guardiane, edificato dallo stesso re, di colore rosso che contiene un’immagine
di Mahakala con sei braccia. Più in basso si trova il tempio dedicato a Maitreya (il
Buddha del futuro). Lungo il crinale si possono vedere i resti di diverse torri di guardia.
Sul versante meridionale del crinale si trova un chorten, sopra il quale si erge un
tempio dedicato a Padmasambhava. Sullo stesso fianco si possono vedere due
scuderie e il Gompa Soma (il nuovo tempio), un edificio a due piani. Sul fianco a sudovest si trovano due templi: uno è consacrato ad Avaloiketesvara e l’altro a Matreya.
Sotto il palazzo si possono ancora vedere diversi edifici interessanti anticamente
dentro le mura della città vecchia di Leh.
Prima di rientrare in albergo per il pranzo esploreremo la labirintica viabilità della città
vecchia che si trova alle spalle della Jama Masjid, la moschea sunnita. Di recente la
gente del posto ha cominciato a restaurare molte delle strutture più pregevoli ed è
cominciata la costruzione del nuovo Central Asian Museum. Non molto lontano da
questo si erge un albero sacro che si narra essere stato piantato nel 1517 da un mistico
sikh, mentre secondo un’altra versione, sarebbe invece nato magicamente da un
bastone da passeggio lasciato qui da Staksang Raspa, il guru del grande re del Ladakh,
Sengee Namgyal. Passeggiata nel polveroso quanto coloratissimo bazar.
Nel pomeriggio partenza per Stakna, a circa 21 Km da Leh, per la visita del suo piccolo
monastero buddhista appartenente alla scuola Drugpa e fondato alla fine del XVI sec.
dal maestro bhutanese Chosje Jamyang Palkar.
Partiamo in direzione del villaggio di Stok, situato sulla riva sinistra dell’Indo,
all’altitudine di Leh da cui dista 14 Km, è diventato la residenza della famiglia reale
dopo essere stato nel passato la residenza di un ministro. Il re Tsepaldondup (17901841) ricostruì il palazzo e vi fece erigere una statua d’argento della divinità femminile
Tara. Qui vi fu esiliata la famiglia reale nel 1834, dopo la sua sconfitta contro l’esercito
di Zorwar Singh. Il palazzo ospita un piccolo museo dove sono esposte le peyrak
(ornamenti da cerimonia) della regina oltre ad una notevole collezione di thanka.
Sosta panoramica al Shanti Stupa e rientro in albergo
Pensione completa in albergo (The Zen Ladakh).
Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh )
8 | IL TUO VIAGGIO
Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101
Jammu & Kashmir (India)
Tel.
+91
1982
253336
4° giorno (martedì)
Partenza da Leh per Uleytokpo (3.040 m.) e visita ai monasteri di Likir, Alchi e
Rizong (100 km, circa 7/8 ore incluse le visite)
Trasferimento ad Uleytokpo con sosta fotografica alla confluenza tra il fiume Indo e il
fiume Zanskar.
Visita in mattinata del monastero di Likir, appartenente alla setta Gelung-Pa
e primo monastero reale in Ladakh durante l’influenza tibetana.
Situato lungo l’antica rotta carovaniera da Basgo al ponte di Khalse, il monastero fu
costruito, secondo la leggenda, in un luogo circondato dai due grandi re naga, Nando e
Tagsako, da cui il nome Lukyil che significa “cerchio degli spiriti delle acque”. Lhachen
Gyalpo, quinto re del Ladakh, offrì questo terreno al lama Drupwang Choedgen per
edificarvi un monastero nel 1065. Nel XV secolo, Likir aderì all’ordine Gelung-pa. Il
tempio principale contiene degli stupa, delle statue di Cakyamuni, Maitreya e Tsong
Khapa, fondatore dell’ordine Gelung-pa. In un altro tempio, più piccolo, i trentacinque
Buddha della confessione e i sedici arhat (santi) sono rappresentati in modo
particolare. Il tempio di Gonkhang ospita un’imponente divinità tutelare rivestita di
un’armatura in oro, mentre la vecchia camera dell’abate contiene una magnifica
collezione di thanka. Circa un centinaio di monaci risiedono nel monastero che è noto
per la sua disciplina rigorosa. Il superiore è un fratello del Dalai Lama.
Nel pomeriggio visita del complesso monastico di Alchi, protetto dall’UNESCO.
Situato sulla riva sinistra del fiume Indo, Alchi è uno dei pochi monasteri dell’XI e XII
secolo esistenti in Ladakh. I restauri intrapresi nel XVI secolo, non sembrano averne
alterato la forma originaria. Le sue pitture mostrano la tradizione, ancora viva all’epoca,
degli artisti kashmiri. Infatti, verso la fine del X secolo, il re Yeshe Oe del Guge inviò
ventun giovani nobili a studiare i precetti del Buddhismo in Kashmir. Dopo sette anni,
solo due sopravvissero e ritornarono nel loro paese. Uno dei due, il celebre Rinchen
Sangpo, fu il motore di una vera rinascita del buddhismo grazie alle sue innumerevoli
traduzioni dei testi sanscriti che gli valsero il titolo di “Grande Traduttore”. Egli si
distinse anche per la sua attività di costruttore e a tale scopo si circondò di trentadue
artisti kashmiri. E’ ad uno dei suoi discepoli che si deve la costruzione di Alchi e
secondo la tradizione, il venerabile salice mezzo secco che si trova all’entrata del
choskhor (enclave religiosa) proviene proprio dal bastone del Traduttore. Nel XV
secolo, in Ladakh fu introdotto l’ordine Gelung-pa e assorbì i monasteri di tradizione
Kadampa ad eccezione di Alchi che venne dimenticato, anche dai restauratori. Da
cento anni, i monaci di Likir si occupano del suo mantenimento. Il complesso di Alchi è
composto di diversi edifici che contengono diverse pitture murali. Questi sono: il Sumtseg, a tre piani; il Dusk-Hang o sale delle riunioni; il Lotsawa Lhakhang o Tempio del
Traduttore; il Jampal Lhakahang o Tempio di Manjusri e il Lhakhang Soma o Tempio
Nuovo. Il tempio di Sum-tseg è formato da tre piani le cui pareti sono interamente
ricoperte di pitture. Al centro dell’edificio si trova un chorten. Sui lati ci sono tre grandi
nicchie che contengono statue dei bodhisattva (Maitreya, Availokitesvara e Manjusri).
All’esterno del tempio un bel porticato in legno intagliato in autentico stile indiano. Il
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tempio successivo è quello di Duskhang, dedicato a Vairocana la cui rappresentazione
occupa la nicchia centrale. Tutti i mandala del tempio sono collegati al ciclo di
Vairocana. Nel Lotsawa Lhakhang, sulla parte centrale si trova il Buddha Sakyamuni
con il traduttore Rinchen Sangpo a sinistra e Availokitesvara con le quattro mani a
destra. Nel Jampal Lhakhang si trovano quattro rappresentazioni di Manjusri in quattro
colori diversi. Le pitture murali del Lhakhang Soma risalgono probabilmente al XIV
secolo e sono più recenti rispetto a quelle degli altri templi di Alchi. Sono molto ricche
sul piano iconografico. Il complesso di Alchi è sicuramente uno dei più spettacolari
esempi di arte religiosa.
Le visite proseguono con il monastero di Rizong.
Ubicato in un sito fantastico, Rizong è uno degli ultimi monasteri costruiti in Ladakh. La
sua storia è conosciuta con precisione. Tsultim Nima, il suo fondatore nacque nel
villaggio di Saspol nel 1790. Per rispettare gli ordini del padre, visse molto attivamente
nel mondo secolare prima d’impegnarsi nella vita religiosa. Dopo aver abbandonato il
villaggio e la famiglia si recò a Tholing dove fu ordinato monaco. Dopo qualche tempo,
si recò in pellegrinaggio sulle rive del lago Manasarovar, dove scelse una grotta delle
montagne circostanti e vi si raccolse in meditazione, vivendo unicamente di tsampa e
acqua dei ghiacciai. Un giorno, un fumo molto denso cominciò a salire dalle sponde del
lago ed egli scese dal suo eremo per prendere dell’acqua calda. Fu estremamente
sorpreso di scoprire sua sorella Garmo tra i pellegrini giunti al lago la quale lo pregò di
ritornare al suo villaggio per fondare una comunità monastica, accusandolo di egoismo
per il suo voler restare solo in meditazione. Poiché egli non voleva sentire ragione, lei
richiese l’arbitraggio dell’abate di Tholing che le diede ragione. Ritornato in Ladakh si
ritirò nell’eremitaggio di Dzonglung dove fu prestò raggiunto da molti altri monaci e
pellegrini e ciò gli fece decidere di trasformare l’eremitaggio in un monastero
scegliendo il sito di Rizong. Verso la fine della sua vita, ormai divenuto famoso, fondò il
monastero di Samtan Ling nella valle di Nubra.
Pasti e pernottamento in accoglienti bungalow all’Uley Ethnic Resort,
www.uleresort.com.
5° giorno (mercoledì)
Escursione al monastero di Lamayuru (3.510 m.) e rientro a Leh (UleytokpoLamayuru 55 Km; Lamayuru-Leh 125 Km, circa 8 ore incluse le visite
)
Circondato da un suggestivo paesaggio di calanchi color giallo ocra e montagne sullo
sfondo, il tranquillo villaggio di Lamayuru è uno dei più spettacolari del Ladakh. Le
case del villaggio sono raccolte attorno alla cima di una collina erosa dagli agenti
atmosferici e circondata di grotte sormontata dal Yungdrung Gompa. Secondo la
leggenda, un tempo un grande lago occupava il fondo della valle. Un discepolo di
Ananda (fedele compagno di Buddha), il santo Madhyamika profetizzò che sarebbe
sorto un monastero. Gettando dei grani d’orzo in offerta agli spiriti naga, creò una
breccia nella montagna, dove si gettarono le acque del lago. In questo modo donò agli
uomini delle terre coltivabili. L’orzo crescendo prese la forma di svastica. A Rinchen
Sangpo, si attribuisce la costruzione di 108 (numero sacro) monasteri nel paese, tra cui
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Lamayuru che comprendeva cinque edifici: uno di questi, il Sengesang, sarebbe
all’origine dell’attuale monastero, mentre delle altre quattro costruzioni non è rimasto
più nulla. Da allora e per seicento anni, Lamayury appartenne all’ordine Kadampa.
Tuttavia, alla fine del XVI secolo, il re Jamyan Namgyal si ammalò di lebbra incurabile,
per effetto della vendetta di uno spirito naga ferito durante la costruzione di un canale
d’irrigazione vicino ad Hemis. Seguendo una profezia, il re fece chiamare un lama
dell’ordine Digungpa che meditava in una grotta del Monte Kailash; il re guarì e in
riconoscenza offrì al monaco il monastero di Lamayuru, al quale accordò molti
privilegi, soprattutto quello di diventare “un’area di liberazione” dove i criminali
godevano di un’impunità totale.
Nel tempio principale, si nota una cavità – chiamata grotta di Naropa – che contiene le
statue in argilla di Naropa, Marpa e Milarepa, tre dei principale maestri della tradizione
Kaguypa.
Il tempio di Sengesang, il più antico, ospita un’ammirevole stucco di Vairocana seduto
su un trono di leoni e sormontato da un baldacchino ornato da un garuda e da
makaras (mostri marini).
Pranzo in ristorante e cena in albergo (The Zen Ladakh).
Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh )
Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101
Jammu & Kashmir (India)
Tel.
+91
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6° giorno (giovedì)
Attraverso il Passo di Kardung La arriviamo alla Valle di Nubra (155 Km, circa 5-6
ore)
Partenza per il passo di Kardung La, il passo transitabile più alto del mondo a 5602
metri sul livello del mare e a 56 km da Leh. All’arrivo sosta fotografica alle possenti e
innevate vette himalayane che si stendono sotto di noi. Le bandiere di preghiera e un
chorten segnano il passo. Vi si trova un presidio militare fisso che tra le altre cose, ha il
compito di tenere pulita la strada dalla neve. Infatti a causa dell’importanza strategica
della strada Nubra, l’esercito indiano si assicura che il passo sia aperto tutto l’anno. La
strada fu costruita nel 1976 e aperto al traffico civile 12 anni dopo. Proseguimento per
la Valle di Nubra. A nord di Leh, chiusa tra la catena montuosa di Leh e le montagne
orientali del Karakorum si trova Nubra – due valli scenografiche solcate da due fiumi e
la loro spettacolare confluenza. Una regione in parte verde, in parte rocciosa ed arida,
come la maggior parte del Ladakh e in parte ‘deserto’. Infatti qui si trovano dune di
sabbia e anche i cammelli, della varietà battriana. Le due valli sono, la valle di Nubra e
quella di Shyok. Il fiume Nubra nasce nel ghiacciaio di Siachen e scorre verso sudest,
verso una valle tra il Saltoro e il Saser Muztagh, delle sottocatene montuose delle
montagne del Karakorum Orientale. Questo fiume incontra il Shyok nella vasta
confluenza a forma di Y nel cuore della regione di Nubra; Shyok, uno dei maggiori
tributari dell’Indo, nasce nella catena montuosa del Saser Muztagh, nei ghiacciai sul
lato orientale. Scorrendo inizialmente verso sud, , fa un’inversione a U prima di deviare
verso nord-ovest per incontrare il Nubra alla confluenza. Continua poi oltre la
confluenza sempre nella stessa direzione fino a defluire nell’Indo in Baltistan, al confine
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tra India e Pakistan. Fu solamente nel 1993 che la Valle di Nubra fu aperta al turismo e
ancora oggi sono necessari dei permessi speciali per andarci. Questa regione nel
passato era attraversata dalle carovane che commerciavano, seta, tappeti, pashmina e
cannabis da Yarkand (ora nella provincia cinese dello Xinjian), in cambio di spezie,
stoffe, coloranti, tè e procedevano verso Leh attraverso il Kardung La e poi in Kashmir
e Punjab. Il significato del commercio a Nubra può essere giudicato dal fatto che,
nell’ultimo quarto del XVI secolo, la popolazione della regione inviò una petizione al re
del tempo, Tsewang Namgyal che era un espansionista, chiedendogli di non portare
avanti i suoi piani di conquista in Asia Centrale, perché il commercio ne avrebbe
risentito. Alcuni decenni dopo tuttavia, furono gli invasori Mongoli dell’Asia Centrale a
razziare Nubra e il Ladakh. Il re Tashi Namgyal riuscì infine a sconfiggere i mongoli e ad
unire l’intero Ladakh e sotto di lui il commercio fiorì nuovamente. Ci fu poi uno stop nel
commercio nel XVII secolo quando Sengee Namgyal, il grande re del Ladakh, impose
un embargo al Kashmir nel 1639 per vendicarsi della sconfitta subita dai Moghul. Tale
embargo fu tolto dal figlio e successore Deldan Namgyal e, nel 1820, quando gli
esploratori inglesi William Moorcroft e George Trebeck visitarono il Ladakh, il
commercio ricominciò a prosperare. Nubra è stata, per lungo tempo, fra le poche
regioni del Ladakh in cui si facevano due raccolti. L’orzo è sempre stato il prodotto
principale, oltre al foraggio alfa alfa, molto richiesto dalle carovane che attraversavano
la regione. Anche le albicocche vi crescono abbondantemente, così come le mele.
Pranzo a picnic, cena e pernottamento al Organic Retreat Camp, a 3170 metri sul
livello del mare (tende con letti). www.nubraorganicretreat.com
Pernottamento (Organic Retreat )
Hunder, Nubra Valley
Leh Ladakh
Tel.
+91
1980
200118
7° giorno (venerdì)
Valle di Nubra: escursione a Diskit (3.158 m) e Hunder (3.170 m) (80 km, 7/8 ore
incluse le visite)
Visita al monastero di Diskit: si annuncia da lontano, con i suoi antichi edifici
aggrappati alla montagna in un labirintico succedersi generato da secoli di lavoro e di
devozione. Per la teologia e la formazione dei monaci, è tuttora il centro più
importante della valle, famoso tra l’altro per la sua immagine del “Buddha della
Medicina”. Il monastero di Diskit risale al XV secolo ed è ricco di storia. Situato 150
metri sopra il villaggio omonimo, su un crinale che lo sovrasta, il monastero si estende
quasi verticalmente lungo una parete scoscesa e le costruzioni che lo compongono
sono costruite una sopra l’altra. Una strada a zig zag conduce al monastero, passando
vicino ad un’enorme statua del Buddha Maitreya. Dal monastero si gode una vista
spettacolare sulla sottostante valle di Shyok. Il monastero appartiene all’ordine dei
Gelung-Pa (Berretti Gialli), la scuola buddhista tibetana predominante e ricade
nell’orbita del Gompa di Thikse. Fu fondato nel 1420 da Shesrab Zangpo, uno dei sei
discepoli principali di Tsongkhapa, il riformatore tibetano che istituì l’ordine Gelung-Pa.
Ci sono circa 80 monaci che risiedono nel monastero e nella sala principale sono
conservate le statue di diverse divinità protettrici, alcune delle quali dall’aspetto
12 | IL TUO VIAGGIO
terrifico. La vista della Valle di Nubra dai tetti dei monasteri è una delle più belle del
Ladakh, paese che certo non lesina gli spettacoli mozzafiato. Proseguimento per il
monastero di Hunder, l’ultimo visitabile nel risalire la valle. Il piccolo monastero è
affidato ormai alle cure di un solo monaco che dovremo andare a cercare per cui
questa visita non può essere garantita. Nella penombra della sala di preghiera
contempleremo pitture murali di insolita ampiezza e anche un’antica rappresentazione
di Lhasa, lontana capitale del Tibet. La fondazione di questo monastero è sicuramente
molto antica e risale a più di 800 anni. Il tempio principale è dedicato a Maitreya; vi si
trovano delle pitture interessanti: una serie di mille Buddha, la vita di Buddha e una
affresco che rappresenta un monastero. Il luogo ospita anche un’immensa statua del
Buddha Maitreya. Al ritorno, sosta per ammirare le dune di sabbia accumulate dal
vento su un lato della valle e a volte ancora attraversate da cammelli battriani, ultimo
pittoresco ricordo di quelle carovane che hanno permesso all’India di comunicare con
l’Asia scavalcando l’Himalaya anche in questi luoghi.
Nel pomeriggio, visita del piacevole villaggio di Sumur (3.110 m), con case graziose e
viali alberati. Il nome Sumur significa ‘tre fiumi’ e probabilmente si riferisce alla vicina
confluenza dei fiumi Nubra e Shyok. Il villaggio è famoso per il Gompa di Samstangling,
il più grande monastero di Nubra. A 45 minuti a piedi dal villaggio, ospita circa 100
lama. Fu fondato nel 1841 da Tsultim Nima, fondatore anche del monastero di Rizong e
appartiene alla scuola Gelung-Pa. L’edificio principale ospita diversi templi: due sale
d’assemblea, due piccole cappelle, un tempio dei Protettori ed una biblioteca.
Pensione completa al Organ Retreat Camp.
Pernottamento (Organic Retreat )
Hunder, Nubra Valley
Leh Ladakh
Tel.
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200118
8° giorno (sabato)
Partenza dalla Valle di Nubra; attraverso il passo di Kardung La arriviamo a Leh (155
km, circa 5-6 ore)
Partenza dalla Valle di Nubra e ritorno a Leh attraversando nuovamente
Kardung La. Tempo libero a Leh, percorso permettendo.
Pranzo, cena e pernottamento in albergo a Leh (The Zen Ladakh).
Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh )
Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101
Jammu & Kashmir (India)
Tel.
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il passo
253336
9° giorno (domenica)
Partenza in direzione del Lago Tso Moriri e arrivo a Korzok (240 km, 7/8 ore)
E’ una lunga giornata per raggiungere il lago Tso Moriri. Inizialmente percorriamo la
Manali highway fino a Upshi (50 km), dove vengono controllati i nostri permessi. La
strada corre lungo la riva nord dell’Indo; il terreno è arido fino al villaggio di Likché (20
km) dove si intravedono delle coltivazioni. Intorno a noi si cominciano a vedere delle
LASSU', IN FONDO AL MARE | 13
montagne colorate. Il successivo insediamento più significativo è Kiari (59 km da
Upshi), dove saranno controllati nuovamente i nostri permessi. Gradatamente, la valle
comincia ad aprirsi e le montagne intorno sono sorprendenti per i loro colori.
Raggiungiamo il grande insediamento di Chumathang (3.950 m), famoso per le sue
sorgenti d’acqua calda. Continuiamo a salire, attraverso un paesaggio spettacolare,
attraversando i villaggi di Mahé (4.170 m) e Nyoma (4.000 m), circondato quest’ultimo
da campi coltivati. Lungo la strada per Tso Moriri attraversiamo un ponte sul fiume
Indo, verso ovest. Presto raggiungiamo il villaggio di Puga Sumdo (20 km da Mahé), un
insediamento Changpa, dove la strada si biforca e a sinistra conduce al lago. Lasciando
i villaggi, la strada sale verso un passo minore, il NamshangLa (4.960 m) e scendendo
si avvista un bel lago di color azzurro circondato da un terreno dalle sfumature
marroni. Costeggiando il lago (chiamato Tso Kiagar), il colore dell’acqua del lago
cambia assumendo delle tinte che vanno dal blu al verde. Qui è facile avvistare dei
nomadi Chang-pa con le loro mandrie di yak, pecore e capre pashmina e anche
avvistare le marmotte. La strada continua a scendere oltre il lago e in lontananza si
avvistano le cime innevate delle montagne. Infine cominciamo ad avvistare il lago Tso
Moriri e il villaggio di Korzok. Il lago è lungo circa 27 km e ha un’ampiezza massima di 8
km. La sua profondità massima è di 40 m. Ad est e a nord del lago, in lontananza si
possono ammirare due delle cime più alte del Ladakh, il Lungser kangri (6.666 m) e il
Chamser Kangri (6.622 m). Le rive del lago, vicino a Korzok sono ricoperte di
vegetazione. Nonostante la sua lontananza, Tso Moriri ha sempre attirato dei
viaggiatori: i primi furono degli esploratori inglesi che giunsero qui nel 1820. Ancora
oggi il lago rappresenta un luogo ideale per i birdwatchers ed è fra i pochi luoghi ove
nidificano le oche indiane (anser indicus) e le gru dal collo nero. Nel villaggio si trova
anche l’omonimo monastero fondato nel 1636 e che appartiene alla scuola dei Drukpa
Kargyu. E’ stato restaurato e ingrandito di recente e dalla sua terrazza si gode
un’ottima vista del lago. Una grande immagine di Buddha Sakyamuni domina l’altare
del Gompa nella sala principale, mentre i suoi muri sono abbelliti con murali
rappresentanti le divinità buddhiste tibetane.
Pranzo a pic-nic.
Cena e pernottamento in campo tendato fisso a Korzok (tende con letti).
Pernottamento (Korzok/Tsomoriri Camp )
Telefono non disponibile
10° giorno (lunedì)
Viaggio di rientro dal lago Tso Moriri a Leh (240 Km, 7/8 ore)
Dopo colazione, rientro a Leh percorrendo lo stesso spettacolare percorso dell’andata.
Possibili incontri con i nomadi Khampa che pascolano greggi di yak e capre in eterno
equilibrio con questa natura selvaggia.
Pranzo a picnic durante il percorso.
Cena e pernottamento in albergo a Leh (The Zen Ladakh).
Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh )
Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101
Jammu & Kashmir (India)
14 | IL TUO VIAGGIO
Tel.
+91
1982
253336
11° giorno (martedì)
Giornata dedicata a Shey, Thiksey e Hemis (90 Km, circa 7 ore incluse le visite)
Partenza per Shey, a 15 km a sud di Leh, un tempo castello dei primi sovrani del
Ladakh e prima capitale del Ladakh fino al XV secolo. Le vestigia del vecchio castello e
della città dominano il villaggio e il palazzo dei primi re del Ladakh. I sovrani diedero
prova di un’insaziabile attività di costruttori, come testimoniano i numerosi chorten e
templi in rovina che la famiglia reale non ha più i mezzi per mantenere. Nella cinta del
vecchio palazzo si trovano due templi. Il tempio inferiore ospita delle pitture molto
belle. In fondo a sinistra, si trova un mandala di Cakrasamvara, a destra un mandala di
Vajradhara e tra i due, il grande maestro Taktsangrepa. Gli altri muri sono ricoperti di
affreschi rappresentanti i mille Buddha. Il tempio superiore ospita una grande statua di
Buddha probabilmente eretta dal re Deldan Namgyal nel XVII secolo. Oggi ne restano
solo poche rovine oltre al gompa, il piccolo monastero buddhista del XVII secolo posto
a dominare la valle in un punto particolarmente impressionante.
Proseguimento per il monastero di Thiksey, appartenente all’ordine dei Gelukpa, che
conserva una notevole raccolta di testi tibetani. Il tempio è uno dei più “vivi” del
Ladakh perché sempre affollato di Lama, di pellegrini e visitatori. Straordinario il
panorama sull’intera vallata che si gode dal tetto.
Situato a 45 km da Leh, in una vallata laterale della riva sinistra del fiume Indo, Hemis è
attualmente il più grande monastero del Ladakh. Fu fondato nel 1602 da Tagtsangrepa,
monaco bhutanese dell’ordine Dugpa-Kagyupa chiamato in Ladakh dal re Senge
Namgyal. Per molti anni, Hemis fu privato del Superiore che era stato fatto prigioniero
dai cinesi, mentre studiava in uno dei collegi di Lhasa. Quando ci si trova nel cortile
interno, guardando la facciata, si notano delle scale che conducono a due templi.
Quello di destra è il Duskhang e quello di sinistra il Tsogkhang. L’architettura interna
del primo è notevole. Di fronte alla porta d’entrata si trova il protettore Pehar e alla sua
destra, la statua della tredicesima incarnazione di Drugchen Rimpoche su un trono. La
statua principale del secondo tempio rappresenta il Buddha. Il Lhakhang Nima
(vecchio tempio) è il più interessante di tutti i templi di Hemis.
Pranzo a picnic, cena e pernottamento in albergo (The Zen Ladakh).
Pernottamento (Hotel The Zen Ladakh )
Sheldon Fort Road, Leh Ladakh -194101
Jammu & Kashmir (India)
Tel.
+91
1982
253336
12° giorno (mercoledì)
Volo per Delhi e visita orientativa. In serata trasferimento in aeroporto in tempo utile
per il volo per l'Italia
Di primo mattino trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Delhi.
Trasferimento all’ Hotel Pride Plaza Aerocity, dove avremo le camere d’appoggio a
partire dalle ore 12.00 e fino alla partenza per l’aeroporto.
LASSU', IN FONDO AL MARE | 15
Il pomeriggio è dedicato ad una visita orientativa della capitale indiana, adagiata sulle
rive del fiume Yamuna. Delhi non è sempre stata la capitale dell’India, ma ha sempre
svolto un ruolo fondamentale nella storia del subcontinente: sorgeva infatti nella
pianura circostante un guado sul fiume Yamuna e lungo la strada di collegamento tra
l’Asia centrale e il Sud-est asiatico. Si ritiene che qui sorgesse Indraprastha, la mitica
città citata nell’epopea del Mahabharata più di 3000 anni fa, anche se le testimonianza
storiche indicano che la zona è abitata da soli 2500 anni. In questo luogo sono state
fondate almeno otto città diverse. Le prime quattro città di Delhi sorsero tutte nella
parte meridionale, intorno all’area dove si trova tuttora il Qutub Minar. La quinta Delhi,
Firozabad, sorgeva a firoz Shah Kotla nell’attuale New Delhi, mentre l’imperatore Sher
Shah fondò la sesta a Purana Qila, sempre a New Delhi. L’imperatore moghul Shah
Jahan costruì la settima Delhi nel XVII secolo; i confini della sua Shahjahanabad
corrispondevano approssimativamente all’attuale New Delhi. Nel 1911 il governo
britannico anunciò l’intenzione di trasferire la capitale da Kolkata (Calcutta) e
procedette alla costruzione di New Delhi che fu inaugurata ufficialmente nel 1931.
Visiteremo il complesso archeologico del Qutub Minar, con il magnifico minareto del
XII secolo, affascinante esempio dell’incontro fra l’architettura araba e l’arte indiana. Gli
splendidi edifici religiosi del complesso risalgono al primo periodo della dominazione
islamica in India e sono uno dei siti più interessanti di Delhi. Oggi sorgono alla periferia
della città, ma in passato queste costruzioni costituivano il cuore della città
musulmana. Il Qutub Minar è un imponente torre della vittoria, simile ad analoghe
costruzioni afghane, utilizzata anche come minareto. La sua costruzione fu iniziata nel
1193 dal sultano musulmano Qutb-ud-din, subito dopo la sconfitta dell’ultimo regno
hindu di Delhi. E’ alta quasi 73 m e il diametro va progressivamente diminuendo dai 15
m della base ai 2,5 m della cima. La torre ha cinque piani distinti, ciascuno segnato da
un balcone aggettante. I primi tre piani sono in arenaria rossa, mentre il quarto e il
quinto sono in marmo e arenaria. Il sultano portò a termine soltanto il primo piano e
furono i suoi successori a completare l’edificio. Ai piedi del minareto sorge la prima
moschea costruita in India, nota come Moschea della Potenza dell’Islam. Anche questo
edificio fu costruito nel 1193, sebbene poi nel corso dei secoli abbia subito diverse
aggiunte e ampliamenti. La moschea originaria fu eretta sulle fondamenta di un tempio
hindu e un’iscrizione sulla porta orientale afferma che fu costruita con materiali
ottenuti dalla demolizione di ’27 templi idolatri’. Molti elementi della moschea
richiamano infatti le origini hindu e jainiste. Nel cortile della moschea si trova la
cosiddetta ‘Colonna di ferro’, nel luogo già molto tempo prima della moschea.
Un’iscrizione di sei righe in sanscrito indica che fu dapprima eretta presso un tempio
dedicato a Vishnu, forse nel Bihar, in memoria di Cahndragupta II che governò dal 375
al 413. Quel che l’iscrizione non dice è come fu realizzata la colonna: il suo ferro è di
una purezza eccezionale e gli scienziati non hanno mai scoperto come sia stato
possibile fondere il metallo, che in quasi 2000 anni non si è arrugginito, con la
tecnologia dell’epoca. Passeremo anche vicino all’Indian Gate, il monumento nazionale
dell’India, disegnato da Sir Edwin Lutyens e che commemora i 70.000 soldati indiani
che hanno perso la vita combattendo con l’Inghilterra durante la Prima Guerra
Mondiale. Attraversando la zona dei Palazzi ministeriali rientreremo in albergo.
Pranzo libero. Cena in albergo.
In serata trasferimento all’aeroporto.
16 | IL TUO VIAGGIO
13° giorno (giovedì)
Delhi - Francoforte - Milano
Dopo mezzanotte partenza con volo di linea per Milano via Francoforte. Arrivo in
mattinata.
LASSU', IN FONDO AL MARE | 17
1. Thiksey 2. Diskit 3. Lamayuru
18 | IL TUO VIAGGIO
PRIMA DELLA PARTENZA
BENE A SAPERSI
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L’altitudine, seppur mediamente inferiore a quella di altri paesi himalayani, può
provocare fastidi e malesseri il primo giorno, per questa ragione il pomeriggio del
giorno di arrivo a Leh non sono previste visite in modo da poter riposare e
favorire l’acclimatamento.
I trasporti in Ladakh saranno effettuati con fuoristrada tipo Toyota Innova o
Mehendra Xylo utilizzati per un massimo di 3 passeggeri + autista. Ci preme
segnalare che l’utilizzo di comode vetture con soli tre passeggeri a bordo,
permette di avere il posto vicino al finestrino e più spazio per il proprio bagaglio
personale.
Telefono e internet: in Ladakh i nostri cellulari non funzionano. C’è la possibilità di
telefonare dall’albergo o dai centri telefonici di Leh. C’è Wi fi in albergo a Leh ma
la connessione non è sempre facile.
A Delhi i cellulari funzionano, c’è Wi fi ma spesso è a pagamento.
I voli interni sono soggetti a ritardi, variazioni e cancellazioni a causa di maltempo,
nebbia o altri imprevisti.
L’ordine delle visite può variare per esigenze tecnico-organizzative senza per
questo alterare le peculiarità del viaggio.
Per questioni operative, meteorologiche o di forza maggiore il programma
potrebbe subire delle variazioni, fermo restando la sostanza delle visite previste.
All’interno del complesso di Alchi è vietato fotografare.
Il monastero di Samstengling ha delle regole molto rigide: alle donne non è
consentito l’accesso prima dell’alba e dopo il tramonto e ne indossare magliette
senza maniche. Inoltre non è consentito fumare e portare sigarette all’interno del
monastero.
I tempi di percorrenza riportati nel programma sono indicativi e dipendono dal
traffico, dalle condizioni delle strade e dalle soste fotografiche richieste dal
gruppo.
Sistemazioni:



a Leh abbiamo previsto uno dei migliori alberghi 4 stelle, di recente costruzione.
Sempre lo stesso albergo per tutti i pernottamenti previsti nel tour evitando così
di doversi portare avanti e indietro tutto il bagaglio (The Zen Ladakh Hotel).
il campo di Uleytokpo è dotato di tende e bungalow. La Kel 12 ha previsto la
sistemazione negli accoglienti bungalow con servizi privati.
l’unica semplice sistemazione è prevista a Korzok (lago Tso Moriri) dove si
pernotterà in campo tendato dotato di tende con letti e coperte ma con bagni
essenziali ed in comune, d’altronde non si può trovare di meglio in questa
LASSU', IN FONDO AL MARE | 19

splendida area che vale la pena di visitare. E’ consigliabile portarsi dall’Italia un
sacco-lenzuolo.
Il campo tendato della Valle di Nubra, è costituito da confortevoli tende con letti
dotati di lenzuola, cuscino e coperte e con tenda toilette annessa. Il
pernottamento in questo campo può essere considerato di buon livello. Il campo
ha la luce elettrica e possibilità di caricare le batterie.
Mance:

Le mance non sono incluse nella quota di partecipazione. Prevedere 90 euro a
persona da dividere tra autisti, guide, Facchini e personale in generale.
Importante
Per questioni operative, di forza maggiore o scelte del corrispondente l’itinerario
potrebbe subire variazioni pur mantenendo le località da visitare e gli hotel potrebbero
essere sostituiti con strutture ricettive di pari qualità.
20 | IL TUO VIAGGIO
Quota Individuale di partecipazione da Milano
Minimo 8 partecipanti
Con Esperto Kel 12.
Massimo 16 partecipanti
€ 3,150.00
Supplementi per persona
Supplemento singola
€ 650.00
Supplemento Tariffa aerea
€ 100.00
Tasse aeroportuali/fuel surcharge
€ 465.00
Alta stagione voli
01/08/2017 - 31/08/2017
€ 200.00
Tasse aeroportuali Business Class
Suppl. partenza da altre città (su richiesta
e soggetto a disponibilità)
Visto
€ 110.00
Spese di ottenimento visto
€ 30.00
Suppl. Business Promozionale
€ 1,100.00
€ 100.00
€ 68.00
Supplementi/Riduzioni da definire
€ Da
quotare.
Spese di ottenimento visto - Urgente
Quota di gestione pratica € 80.00
Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento
del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato
dalla tabella premi seguente:
Costo individuale del viaggio fino a
€ 1.000,00
€ 2.000,00
€ 3.000,00
€ 4.000,00
€ 5.000,00
Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza
Premio individuale
€ 31,00
€ 63,00
€ 94,00
€ 125,00
€ 156,00
3%
Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia
l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di
annullamento.
Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.
LASSU', IN FONDO AL MARE | 21
PENALI DI ANNULLAMENTO
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10% della quota di partecipazione sino a 45 giorni di calendario prima della
partenza;
20% della quota di partecipazione da 44 a 31 giorni di calendario prima della
partenza;
30% della quota di partecipazione da 30 a 18 giorni di calendario prima della
partenza;
50% della quota di partecipazione da 17 a 10 giorni di calendario prima della
partenza;
75% della quota di partecipazione da 9 giorni di calendario prima della partenza
fino a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza;
100% della quota di partecipazione dopo tali termini.
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà
durante lo svolgimento del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il
corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. La
copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno
successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della
partenza.
Prezzi quotati in euro e pertanto non soggetti ad adeguamento valutario.
La quota comprende:
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Volo Lufthansa in classe economica Milano-Francoforte-Delhi A/R
Voli interni Go Air Delhi-Leh-Delhi in classe economica
Franchigia bagaglio aereo Kg. 23 per persona sui voli internazionali, 15 Kg sui voli
domestici
Trasferimenti da/per gli aeroporti all’estero
Trasporti interni in fuoristrada in Ladakh (3 persone + autista per auto)
Sistemazione in camera doppia in albergo di categoria 4* a Leh, in campi tendati
fissi nella Valle di Nubra e a Korzok (Tso Moriri), in bungalow a Uleytopko
Trattamento di pensione completa dal pranzo del 2° giorno alla cena del 12°
giorno (con alcuni pranzi a picnic), ad esclusione del pranzo del 12° giorno
Visite ed escursioni come da programma con guida locale che parla inglese
Assistenza di un esperto accompagnatore Kel 12 al raggiungimento del numero
minimo di partecipanti
Ingressi, tasse e percentuali di servizio
2 piccole bottiglie d’acqua per persona al giorno (1 litro)
22 | IL TUO VIAGGIO
La quota non comprende:
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Bevande, mance, facchinaggio (negli aeroporti e negli alberghi)
Trasferimenti da/per gli aeroporti in Italia
Permessi per macchine fotografiche e videocamere
Eventuali tasse d’imbarco da pagare in uscita dal Paese
Extra personali in genere e tutto quanto indicato come facoltativo
Tutto quanto non espressamente indicato nel programma e al
quota comprende”
Partenza
Rientro
05/08/2017 (sabato)
17/08/2017 (giovedì)
12/08/2017 (sabato)
24/08/2017 (giovedì)
02/09/2017 (sabato)
14/09/2017 (giovedì)
Stagionalità
paragrafo “la
Note
Alta Stagione Voli
Alta Stagione Voli
LASSU', IN FONDO AL MARE | 23
Informazioni pratiche Ladakh
FORMALITA’
Passaporto individuale in corso di validità. Per l’ingresso in India è richiesto il visto
consolare, all’ottenimento del quale può provvedere la nostra organizzazione previo
pagamento dei diritti dovuti. Per l’ottenimento del visto sono richiesti: il passaporto
valido per i successivi sei/otto mesi dalla data di ritorno del viaggio come da specifica
sotto riportata con tre pagine libere, due fototessera a colori formato 5cmx5cm, e il
modulo fornito dall’Ambasciata dell’India debitamente compilato.
L’emissione dei visti è di competenza dell’ Ambasciata di Roma e del Consolato di
Milano, in base ai seguenti criteri:
-i residenti nel Centro-Sud Italia (inclusa Toscana e isole) fanno capo all’ Ambasciata di
Roma che richiede 8 mesi di validità dalla data di partenza, nonostante sul sito ufficiale
del Ministero degli affari esteri sia riportata la validità dei 6 mesi. In caso di validità
inferiore è necessario chiedere previa autorizzazione all’ Ambasciata.
-i residenti nel Nord Italia (Toscana esclusa) fanno capo al consolato di Milano,
che richiede passaporto con validità 6 mesi dalla data di partenza;
Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio
passaporto (che non deve scadere entro sei mesi dalla data di rientro in Italia)e la
presenza di tre pagine libere. Si ricorda che l’organizzazione non ha alcuna
responsabilità nell'impossibilità a partire o ad entrare nel paese di destinazione a causa
di documenti non corretti.
Per maggiori informazioni relative alla validità del passaporto, fare riferimento al sito
del Ministero degli Affari Esteri : www.viaggiaresicuri.it
DISPOSIZIONI SANITARIE
Nessuna vaccinazione è obbligatoria. Consigliamo comunque di consultare il proprio
medico o l'ufficio d'igiene per avere tutte le informazioni sanitarie preventive
aggiornate alla data di partenza. Non dimenticate di portare con voi, oltre ai
medicinali solitamente usati, anche una piccola scorta di farmaci contro disturbi
intestinali, mal di testa, raffreddore.
CLIMA
Il viaggio proposto è programmato nella stagione ideale, giugno – fine settembre. Il sole
è molto forte e riscalda molto, ma non appena viene coperto da una nuvola la
temperatura si abbassa notevolmente. Di notte invece la temperatura è abbastanza
fredda. L'altitudine gioca un altro ruolo importante nella temperatura. In linea di
massima in estate la temperatura di giorno oscilla tra i 20 e 25 °C quando è presente il
sole. In questo periodo, generalmente monsonico per questa zona, il Ladakh è
particolarmente asciutto, grazie alla presenza della grande catena himalayana che è
una naturale barriera per le piogge monsoniche, anche se certo non insuperabile.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
24 | IL TUO VIAGGIO
Ovviamente a “strati” perché la variazione delle temperature è repentina e durante la
giornata si può stare bene sia in maniche di camicia sia con pile e giacca a vento
pesante. Pantaloni lunghi di cotone, jeans, camicie e magliette, maglioni di lana e pile,
scarponcini da montagna e scarpe di tela comode. Un paio di grossi calzini in cotone
possono essere indossati quando si tolgono le scarpe, per accedere ai luoghi sacri.
Inoltre è opportuno portare un cappello, occhiali da sole, burro di cacao,crema solare,
una torcia.
FUSO ORARIO
Ci sono 4 ore e mezzo di differenza tra India e Italia durante l'ora solare.
Nei mesi in cui è in vigore l'ora legale la differenza è di 3 ore e mezzo.
VALUTA
La moneta ufficiale in India è la Rupia indiana (INR) divisa in 100 Paisa.
Vi sono banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 500, 1000 Rupie e monete da 1, 2 e 5 Rupie.
Si può entrare in India con la somma di denaro che si desidera ma se si superano i
10.000 US$ occorre compilare una dichiarazione doganale all’aeroporto di arrivo.
Si consiglia di munirsi di Euro o US$ anche di piccolo taglio per le proprie spese
personali (si ricorda che i dollari emessi prima del 1990 non vengono più né accettati
né cambiati, a causa delle numerose falsificazioni). Si consiglia di cambiare Dollari o
Euro all’inizio del tour.
Le carte di credito, i traveller’s cheque e la valuta indiana sono i modi di pagamento
più comuni.
I bancomat in India sono capillarmente diffusi e se ne trovano in tutte le città attivi 24
ore al giorno. I circuiti bancomat più diffusi sono: Cirrus, Maestro, Mastercard, Visa.
Le banche più sicure e diffuse : Citibank, ICICI, HSBC, HDFC, SBU, Corporation Bank,
State Bank of Bikaner & Jaipur.
In caso di emergenza potete farvi spedire denaro in poco tempo con i servizi Western
Union o Thomas Cook, diffusi nelle grandi città.
Le Rupie non spese possono essere convertite in Euro o US$ alla fine del viaggio
nell’aeroporto d’uscita.
Si consiglia di cambiare Dollari o Euro in Rupie indiane all’arrivo in aeroporto a Delhi
per evitare di perdere tempo nelle banche di Leh. Raccomandiamo di cambiare piccole
somme per volta
Traveller’s cheques e carte di credito sono accettate solo negli alberghi e in qualche
negozio di souvenir. Per poter cambiare le Rupie non spese, alla fine del viaggio
nell’aeroporto d’uscita, bisogna conservare la ricevuta del cambio.
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
Sul volo dall’Europa, verrà consegnato dal personale di bordo un modulo da compilare
con i dati personali e del passaporto, da presentare unitamente al visto e al
passaporto. Deve anche essere compilata sia la parte relativa alla dogana bagaglio,
indicando il numero dei colli del bagaglio, che va consegnata al personale prima di
LASSU', IN FONDO AL MARE | 25
uscire dalla zona extradoganale dell’aeroporto, che la parte relativa alla partenza
dall’India, che deve essere conservata fino all’uscita dal paese.
LINGUA
La maggior parte della popolazione del Ladakh parla il ladakho, ma si parlano anche
altre lingue come il balti, lo shina, il brokshat e il changshat.
Negli hotel e nei ristoranti che hanno maggiori contatti con i turisti il personale parla
inglese e hindi.
RELIGIONE
L'81% della popolazione ladakha è buddhista mentre circa il 15% è musulmana. Piccole
minoranze di indù (3%), sikh e cristiani. Nel Ladakh si pratica il buddhismo tantrico,
religione naturale essenzialmente iniziatica ed esoterica risalente a oltre 15.000 anni fa
e sviluppatosi con vigore nel Nord dell’India tra il X e i XII secolo.
PREFISSI TELEFONICI
Non tutti gli alberghi hanno il collegamento telefonico, dove presente, è opportuno
prendere visione delle tariffe e delle normative. ATTENZIONE: in molti alberghi se
nessuno risponde e avete fatto squillare il telefono più di tre volte, potrebbero
addebitare ugualmente la chiamata. E’ più conveniente fare le telefonate dagli uffici
privati presenti ovunque che espongono l’insegna STD-ISD a prezzi decisamente
inferiori.
Il cellulare italiano generalmente non funziona in Ladakh, anche se dipende dalla zona
dove in cui ci si trova. Consigliamo di contattare il fornitore (Telecom, Vodafone,
Wind…) per maggiori informazioni sugli accordi di roaming internazionale.
Dall'Italia all'India: comporre il prefisso internazionale 0091 più il prefisso urbano senza
0 seguito dal numero dell'abbonato.
Dall’India all’Italia: comporre il prefisso internazionale 0039 più il prefisso urbano con lo
0 seguito dal numero dell’abbonato.
CINE/FOTO
Non esistono limitazioni per cineprese, apparecchi fotografici di qualsiasi tipo o
videocamere. Rispetto e discrezione nel fotografare le persone, soprattutto nei luoghi
di preghiera. E’ buona norma chiedere sempre il permesso.
In alcuni templi o altri luoghi monumentali bisogna pagare una tassa per poter fare
fotografie o filmare. Fotografare aeroporti, luoghi militari e truppe è sempre proibito.
Consigliamo di portate dall’Italia tutto il materiale fotografico (pellicole ed eventuali
pile di scorta) perché in loco è spesso molto costoso e lo stato di conservazione non
garantito (troppo caldo, scadenza).
La tassa da pagare per poter filmare, in alcuni luoghi è piuttosto elevata.
VOLTAGGIO
26 | IL TUO VIAGGIO
Il voltaggio varia dai 220 ai 240 V. L'elettricità è diffusa pressoché ovunque ma i
blackout sono frequenti. Le prese sono come le nostre, rotonde a due buchi.
CUCINA
Il Ladakh offre diverse tradizioni culinarie: la cucina indiana tradizionale, pressoché
vegetariana, ricca di riso e cereali e molto speziata, la cucina tibetana e la cucina
Moghul. Quest’ultima è più vicina a quella del Medio Oriente e dell'Asia centrale ed è
maggiormente ricca di carne e caratterizzata da ingredienti quali la frutta secca, il
kebab e i dessert preparati con mandorle, riso, grano, cocco, zucchero e acqua di rose.
Tra le specialità tipicamente indiane possiamo citare il curry (ma non è una polvere
confezionata in pacchetti come la troviamo in occidente; i cuochi indiani utilizzano circa
25 spezie per ottenere il tipico aroma del curry!), e il Masala misto di spezie tra cui
cumino, coriandolo, cardamomo, pepe nero, chiodi di garofano, noce moscata,
cannella, zenzero, anice, curry e zafferano. Tipica è inoltre la cottura Tandoori,
effettuata in un forno d’argilla.
Anche la cucina del Ladakh, come quella indiana, è per lo più vegetariana, si possono
comunque trovare pesce e carne, fatta eccezione per la mucca e il maiale vietati per
motivi religiosi.
ACQUISTI
La regola fondamentale quando si compra qualcosa è contrattare molto; a Leh ci sono
belle cose da comprare: gioielli tradizionali, tangka, oggetti in metallo, tessuti, statuette
di bronzo, legno intagliato.
LASSU', IN FONDO AL MARE | 27
Informazioni pratiche India
FORMALITA’
Passaporto individuale in corso di validità. Per l’ingresso in India è richiesto il visto
consolare, all’ottenimento del quale può provvedere la nostra organizzazione previo
pagamento dei diritti dovuti. Per l’ottenimento del visto sono richiesti: il passaporto
valido per i successivi sei/otto mesi dalla data di ritorno del viaggio come da specifica
sotto riportata con tre pagine libere, due fototessera a colori formato 5cmx5cm, e il
modulo fornito dall’Ambasciata dell’India debitamente compilato.
L’emissione dei visti è di competenza dell’ Ambasciata di Roma e del Consolato di
Milano, in base ai seguenti criteri:
-i residenti nel Centro-Sud Italia (inclusa Toscana e isole) fanno capo all’ Ambasciata di
Roma che richiede 8 mesi di validità dalla data di partenza, nonostante sul sito ufficiale
del Ministero degli affari esteri sia riportata la validità dei 6 mesi. In caso di validità
inferiore è necessario chiedere previa autorizzazione all’ Ambasciata.
-i residenti nel Nord Italia (Toscana esclusa) fanno capo al consolato di Milano,
che richiede passaporto con validità 6 mesi dalla data di partenza;
Ogni partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio
passaporto (che non deve scadere entro sei mesi dalla data di rientro in Italia)e la
presenza di tre pagine libere. Si ricorda che l’organizzazione non ha alcuna
responsabilità nell'impossibilità a partire o ad entrare nel paese di destinazione a causa
di documenti non corretti.
Per maggiori informazioni relative alla validità del passaporto, fare riferimento al sito
del Ministero degli Affari Esteri : www.viaggiaresicuri.it
DISPOSIZIONI SANITARIE
Nessuna vaccinazione è obbligatoria. Consigliamo comunque di consultare il proprio
medico o l'ufficio d'igiene per avere tutte le informazioni sanitarie preventive aggiornate
alla data di partenza. Non dimenticate di portare con voi, oltre ai medicinali solitamente
usati, anche una piccola scorta di farmaci contro disturbi intestinali, mal di testa,
raffreddore e nei mesi estivi, prodotti repellenti contro le zanzare. Si consiglia inoltre di:
- evitare di mangiare verdure crude e frutta non sbucciata
- non bere acqua corrente e non aggiungere ghiaccio nelle bevande.
CLIMA
L'India comprende una vasta gamma di condizioni meteorologiche e climatiche
Le stagioni sono determinate soprattutto dalle variazioni della piovosità, dovute al
regime dei venti e al fenomeno del monsone.
A partire da gennaio la penisola indiana é investita da correnti di aria fresca e secca.
All’inizio di giugno la circolazione atmosferica si inverte.
Le stagioni ben caratterizzate sono quindi due: quella delle piogge, da giugno a
settembre, più prolungata a sud che a nord, e la stagione secca, da marzo a maggio,
con temperature talvolta superiori ai 40°C e venti torridi. Questa successione é resa
28 | IL TUO VIAGGIO
meno schematica da due stagioni intermedie a clima mite, da settembre a dicembre,
quando il monsone si esaurisce, ma sulla costa nord orientale spirano venti da est che
portano piogge mentre nelle regioni nord orientali si ripristinano gradualmente le
correnti di origine continentale.
I monsoni danno i primi segni a maggio con un alto tasso di umidità, brevi acquazzoni
e violenti temporali. Il monsone estivo é un fenomeno che si manifesta con regolarità .
Le piogge monsoniche cominciano i primi giorni di giugno nell’estremo sud e si
estendono al nord fino a coprire l’intero paese entro i primi di luglio.
Il monsone principale arriva da sudovest, ma la costa sudorientale é colpita dal breve e
umidissimo monsone nordorientale, che porta pioggia dalla metà di ottobre alla fine di
dicembre. Il monsone principale termina verso ottobre, e a dicembre nelle città
dell’India settentrionale domina un clima freddo secco. Nell’estremo sud, dove non fa
mai freddo, si ha un gradevole tepore più che un grande caldo.
In India i fattori climatici sono talmente diversificati che é impossibile scegliere un
periodo meteorologicamente migliore di altri per il viaggio. In linea di massima, però, in
buona parte del paese, i mesi più piacevoli sono quelli che vanno da ottobre a marzo.
Nell’estremo sud i monsoni fanno sì che, tendenzialmente, il periodo migliore vada da
gennaio a settembre, mentre il Sikkim e l’India nordorientale sono più appetibili da
marzo ad agosto e il Kashmir e le regioni montagnose dell’Himachal Pradesh sono più
praticabili tra maggio e settembre. I deserti del Rajasthan e la regione himalayana
nordoccidentale offrono il meglio nella stagione dei monsoni.
La stagione del trekking nell’Himalaya indiano dura pressappoco da aprile a novembre,
anche se varia molto a seconda del percorso, dell’altitudine e della regione.
 India del nord e centrale
(Uttar Pradesh, Madhya Pradesh, Maharashtra, Orissa, Bengala Occidentale, Assam,
Gujarat)
L’India del nord è caratterizzata da tre principali stagioni climatiche: stagione calda,
umida o monsonica e fresca. La stagione calda va da febbraio ad aprile. Maggio e
giugno sono due mesi in cui le temperature raggiungono i 40° e li superano
abbondantemente in alcune zone. Il periodo migliore sotto il profilo climatico va da
ottobre a marzo con temperature massime dai 26° ai 36° , e minime dai 13° ai 21°. Le
piogge monsoniche, si manifestano a partire da maggio sino a settembre.
(Rajasthan)
Nel periodo autunnale le temperature vanno da minime di 15° a massime di 26°.
Durante i mesi più freddi (dicembre e gennaio) le minime scendono a 10° C e le
massime restano intorno ai 20°. Con l'avanzare della primavera aumentano fino a
raggiungere i 40° - 45° nei mesi di maggio e giugno.
Il monsone estivo si manifesta nei mesi di luglio e agosto nella zona orientale e sui
monti Aravalli, mentre nel deserto la sua influenza è limitata ad alcune sporadiche
precipitazioni.
 India himalayana
(Himachal Pradesh, Ladakh, Sikkim, Arunachal Pradesh, Nagaland)
Negli stati indiani che si estendono lungo le pendici himalayane la stagione secca va da
ottobre a marzo con temperature massime tra i 27° e 30° e minime dai 16° ai 22°.
Nonostante il clima mite l’escursione termica tra il giorno e la notte è piuttosto
LASSU', IN FONDO AL MARE | 29
accentuata. Dicembre e gennaio segnano il periodo invernale con clima secco e
freddo. Le piogge intense si verificano in genere nei mesi estivi quando nubi spesse
possono avvolgere le montagne e le strade possono essere percorse con difficoltà. Il
periodo migliore per visitare il Ladakh va da giugno a settembre con temperature
massime a Leh che variano dai 20° ai 25° e minime trai 5° e i 10°.
India del sud
(Andhra Pradesh, Karnataka, Kerala, Tamil Nadu)
Nell’India meridionale si distinguono tre periodi climatici: la stagione calda (da aprile a
giugno) con punte che possono raggiungere i 40°; la stagione delle piogge
monsoniche (da maggio/giugno a settembre) di intensità variabile che investe
soprattutto le regioni sud-occidentali; la stagione più gradevole (da novembre a
marzo) con temperature massime tra i 27° e 30 °, e minime tra i 16° e 22 °. Il monsone
di nord-est, di minore intensità, investe la fascia sud-orientale (Tamil Nadu) da ottobre
a novembre. In Kerala l’inverno è piacevole e caldo, il monsone arriva nei mesi di
giugno e luglio e scema gradualmente da agosto a novembre.

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Jeans, pantaloni di cotone, camicie e magliette, una felpa o un pullover (necessario al
nord nei mesi da dicembre e febbraio e per l'aria condizionata negli alberghi), scarpe
comode, calzini per entrare nei templi (dove è obbligatorio togliersi le scarpe), un
cappellino. Quando si entra nei templi comunemente visitati dalla popolazione locale è
necessario indossare abiti non troppo succinti ed evitare i pantaloni corti. Sono utili
inoltre occhiali da sole, copricapo, burro cacao, creme protettive, repellente per
zanzare, costume da bagno (la maggior parte degli alberghi sono dotati di piscina), un
k-way (per improvvisi acquazzoni).
FUSO ORARIO
Ci sono 4 ore e mezzo di differenza tra l’Italia e l’India, che si riducono a 3 e mezzo
quando in Italia è in vigore l’ora legale
VALUTA
La moneta ufficiale in India è la Rupia indiana (INR) divisa in 100 Paisa.
Vi sono banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 500, 1000 Rupie e monete da 1, 2 e 5 Rupie.
Si può entrare in India con la somma di denaro che si desidera ma se si superano i
10.000 US$ occorre compilare una dichiarazione doganale all’aeroporto di arrivo.
Si consiglia di munirsi di Euro o US$ anche di piccolo taglio per le proprie spese
personali (si ricorda che i dollari emessi prima del 1990 non vengono più né accettati
né cambiati, a causa delle numerose falsificazioni). Si consiglia di cambiare Dollari o
Euro all’inizio del tour.
Le carte di credito, i traveller’s cheque e la valuta indiana sono i modi di pagamento
più comuni.
I bancomat in India sono capillarmente diffusi e se ne trovano in tutte le città attivi 24
ore al giorno. I circuiti bancomat più diffusi sono: Cirrus, Maestro, Mastercard, Visa.
30 | IL TUO VIAGGIO
Le banche più sicure e diffuse : Citibank, ICICI, HSBC, HDFC, SBU, Corporation Bank,
State Bank of Bikaner & Jaipur.
In caso di emergenza potete farvi spedire denaro in poco tempo con i servizi Western
Union o Thomas Cook, diffusi nelle grandi città.
Le Rupie non spese possono essere convertite in Euro o US$ alla fine del viaggio
nell’aeroporto d’uscita.
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
Somme superiori all’equivalente di 5.000 dollari USA in contanti e 10.000 dollari USA
in travellers cheques sono da dichiarare alle autorità doganali all’arrivo in aeroporto,
mentre per l’esportazione di oggetti di grande valore o in grandi quantità è necessario
acquisire un’autorizzazione della dogana prima dell’uscita dal Paese. Non è consentito
esportare oggetti antichi di più di 100 anni, e prodotti derivanti da animali protetti
(avorio, pelle di serpente o di altri animali selvatici) inclusi i prodotti tessili (come lo
shatush) derivanti da animali protetti.
LINGUA
In India vengono parlate più di 1.600 tra lingue e dialetti; le lingue ufficiali sono l’hindi,
parlato da circa il 30% della popolazione, e l’inglese, lingua dell’amministrazione e del
commercio parlata solo da una minoranza della popolazione. La Costituzione indiana
riconosce come lingue ufficiali anche il bengali, il tamil, l’urdu, il telugu, il marathi, il
gujarati, il kannada, il malayalam, l’orya, il punjabi, l’assamese, il kashmiri, il sanscrito e il
sindhi. La maggior parte delle lingue diffuse nelle aree settentrionali del paese (urdu,
hindi e bengali, ma anche punjabi, assamese) appartengono al ceppo indoeuropeo e
derivano dal sanscrito, l’antica lingua con cui fu stilato il vasto corpo di scritture
religiose e laiche che costituisce il nucleo della letteratura indiana.
Per contro, le lingue dravidiche parlate al sud (telugu, kannada, malayalam), traggono
le loro origini dal tamil che, utilizzato anticamente a livello letterario, è ancor oggi
molto diffuso. Il manipuri (parlato nello stato del Manipur, nell’estremo nord-est del
paese) si ritiene appartenga al ceppo sinotibetano. Sin
.
RELIGIONE
I principali gruppi religiosi del paese sono costituiti da induisti (che rappresentano
circa l’82% della popolazione), musulmani (12%), cristiani (2,3%) e sikh (2%). Altre
importanti minoranze sono rappresentate dai buddhisti (0,7%), dai giainisti e dai parsi.
PREFISSI TELEFONICI
Dall'Italia all'India: comporre il prefisso internazionale 0091 più il prefisso urbano senza
0 seguito dal numero dell'abbonato.
Dall’India all’Italia: comporre il prefisso internazionale 0039 più il prefisso urbano con lo
0 seguito dal numero dell’abbonato.
Negli alberghi è possibile telefonare direttamente o tramite operatore. Negli Hotel a 5*
la comunicazione via operatore ha un costo di servizio del 20%. E’ più conveniente fare
LASSU', IN FONDO AL MARE | 31
le telefonate dagli uffici privati presenti ovunque che espongono l’insegna STD-ISD a
prezzi decisamente inferiori.
Telefoni cellulari: In India viene utilizzato il sistema GSM900/1800, quindi i cellulari
italiani funzionano perfettamente. La copertura non è totale nelle regioni desertiche e
nelle valli himalayane più remote. Prima di partire è opportuno accertarsi che la scheda
telefonica sia abilitata al roaming internazionale ed informarsi inoltre sui costi che
comunque per l'India sono meno esosi di molti altri paesi esteri.
Un'altra possibilità è comprare una scheda sim direttamente in India e godere così
delle tariffe più convenienti degli operatori telefonici indiani. Il costo delle chiamate
internazionali con una Sim indiana si aggira intorno alle 25 Rupie al minuto. Per
acquistare la Sim in India è richiesta la fotocopia del passaporto ed una foto tessera
recente e a colori.
Connessioni internet
In tutte le città si trovano piccoli negozi con affissa l'insegna di internet point. Talvolta
il collegamento è un po' lento ma altre volte non ci sarà niente da invidiare alle nostre
velocità di connessione. Il costo per la connessione internet varia molto da negozio a
negozio, da circa 10 a 60-80 Rupie.
CINE/FOTO
È consigliato rifornirsi in Italia di tutto il materiale occorrente: pellicole, micropile, flash,
schede di memoria non sempre facilmente reperibili oppure molto costosi.
VOLTAGGIO
È preferibile munirsi di un adattatore di tipo universale. La corrente elettrica funziona a
220 volts ed ha prese standard in quasi tutti gli hotel. Non funzionano le spine con la
presa terra (spinotto centrale).
CUCINA
La cucina indiana è estremamente varia anche se spesso risulta piuttosto ostica ai palati
occidentali. A questo proposito ricordiamo che le interpretazioni indiane della cucina
occidentale possono essere terribili, di solito è molto meglio limitarsi al cibo indiano.
Esistono delle notevoli differenze regionali dal nord al sud, in parte a causa del clima e in
parte per le influenze succedutesi nel corso della storia. In Rajasthan si mangia più carne
(pollo, montone e agnello) e la cucina è spesso "Moghul style", più vicina a quella del
Medio Oriente e dell'Asia centrale: si fa più uso delle spezie e meno del peperoncino
(chili), si consumano più cereali e pane che riso. Sicuramente la base della cucina indiana
è costituita dal curry (ma non è una polvere confezionata in pacchetti come la troviamo
in occidente; i cuochi indiani utilizzano circa 25 spezie per ottenere il tipico aroma del
curry!). Il curry può essere di verdura, carne (solitamente di agnello o pollo) o pesce. Il
Korma invece è uno stufato ricco e sostanzioso e può essere sia di carne che di verdura.
Il piatto più diffuso e senza dubbio il dhal, che assomiglia molto a un piatto di lenticchie;
è presente quasi sempre per accompagnare il curry. Il tandoori è una specialità delle
regioni settentrionali e si riferisce al forno di argilla in cui il cibo viene cucinato dopo
essere stato marinato nello yogurt; uno dei più diffusi è il tandoori di pollo. La bevanda
più diffusa è il tè zuccherato con il latte. L'eleganza esige di prendere il cibo lentamente
32 | IL TUO VIAGGIO
con le prime tre dita della mano destra, senza sporcarle oltre la prima falange. I pani
più diffusi sono il roti, il chapati, il paratha, e il poori(fritto).
Tutte le pietanze sono servite contemporaneamente, e nel sud il thali, è il grande piatto
rotondo individuale in cui sono presentate tutte le vivande. Le pietanze liquide sono
disposte in ciotoline, i katori, di terracotta, e disposte sul thali.
Ovunque si trova acqua minerale in bottiglia. Viene prodotta un’ottima birra e diverse
qualità di rhum.
ACQUISTI
L’artigianato è molto vario e ci sono moltissime belle cose da comprare ed è facile
caricarsi di oggetti acquistati un po' ovunque. Tra le principali attrazioni per gli amanti
dello shopping ci sono gioielli finemente lavorati, pitture, oggetti in legno, pietra,
metallo e ceramica, tessuti in seta e cotone. La regola fondamentale quando si compra
qualcosa è contrattare. A volte le guide locali possono risultare troppo insistenti nel
portarvi nei negozi da loro conosciuti: in questi casi non sentitevi in obbligo di andare.
LASSU', IN FONDO AL MARE | 33
Informazioni generali
NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO
Biglietto aereo
Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le
disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale
che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di
linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di
viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo
più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio
per i viaggiatori.
Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in
formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto
cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi
verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del
passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli
estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore
aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da
passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato
direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento
della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche
secondo nome o cognome se li avete).
Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano):
 un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza +
profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36
del 28 gennaio 1987)
 una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile
 un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD
 un soprabito o impermeabile
 un ombrello o bastone da passeggio
 un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare
 articoli da lettura per il viaggio
 culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio
 articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno
dell’aeroporto e sugli aeromobili
 medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici
strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i
predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica
 liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o
equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di
plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non
eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20)
separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi,
creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia,
34 | IL TUO VIAGGIO
contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze
in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di
analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve
intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia
necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip
oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta
possa essere richiusa.
É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf,
utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non
includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc.
Bagaglio da spedire a seguito del passeggero
Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito
anche all’interno del bagaglio.
Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso
sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i
limiti imposti, questo può comportare un costo elevato.
Articoli vietati nel bagaglio
 E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli:
 esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi
 gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi)
come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole
lanciarazzi e pistole per starter
 sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi;
sostanze infettive e velenose
 sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti
 congegni di allarme
 torcia subacquea con batterie inserite
Modalità di reclamo:
In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato (il
bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il
“Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN
RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo
contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost
and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente
denominati P.I.R – Property Irregularity Report.
SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto di
smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento, inviare tutta
la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di
risarcimento.
RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del bagaglio,
entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la
documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza
LASSU', IN FONDO AL MARE | 35
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di
risarcimento delle spese sostenute.
Documentazione necessaria per entrambi i casi:
 il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale
della ricevuta in caso di biglietto cartaceo;
 l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto;
 l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale
avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio;
 un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito;
 un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato;
 gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia
della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei
propri effetti personali contenuti nel bagaglio;
 indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca,
codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero e
nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono
all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero di
telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile).
Importante – “Partenze da altre città”
La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi doveroso
darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff addetto alle
prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti.
Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi
sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della tratta
internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche perché
eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei vettori né
della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel modo più
comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e informandovi
che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo internazionale e quelle
che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due biglietti differenti e questo
comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei bagagli. Informandovi inoltre
che la perdita del volo internazionale non comporta riprotezione, rimborsi o
assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della compagnia aerea e di Kel 12.
In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i
passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza
preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di
necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere variati e
non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non assumono
responsabilità per le coincidenze.
INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO
Documenti per l’espatrio
Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le informazioni
relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e riguardano
36 | IL TUO VIAGGIO
esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è tenuto a
controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che normalmente non
deve scadere entro sei mesi dalla data di ingresso nel paese), la presenza di diverse
pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque visti necessari).
Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di
eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali.
L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della mancanza
e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta d'identità,
vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore.
MARCA DA BOLLO ABOLITA DAL 24/6/2014
Dal 24 giugno 2014 è abolita la tassa annuale del passaporto ordinario da € 40,29.
Pertanto tuti i passaporti, anche quelli già emessi, saranno validi fino alla data di
scadenza riportata all'interno del documento per tutti i viaggi, inclusi quelli extra UE,
senza che sia più necessario pagare la tassa annuale da € 40,29
www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/
Segnaliamo a chi viaggia con minori che posso esserci particolari limitazioni per
ciascun paese riguardanti la necessità di avere copia CERTIFICATO di NASCITA, o altri
documenti vi preghiamo di verificarlo con largo anticipo prima della partenza
Norme valutarie in Italia
Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007) ogni
persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di dichiarazione in
DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore
trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro.
Assicurazioni
Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con attenzione la
relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il viaggio, Vi
preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione comunicando il
numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio.
Imprevisti
Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con puntualità e
precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare variazioni nello
svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi possono essere
modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di pari livello. Il
verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni atmosferiche,
calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di terrorismo e banditismo e
altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari
sostenute dal partecipante non potranno pertanto essere rimborsate, e non lo saranno
le prestazioni che per tali cause dovessero venir meno e non fossero recuperabili.
Inoltre l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a
ritardi o cancellazioni dei vettori aerei.
LASSU', IN FONDO AL MARE | 37
Disservizi
Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito a
difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in corso
di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro rappresentante sul
luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro 10 giorni dalla data di
rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a servizi non usufruiti saranno
documentate da una dichiarazione che richiederete al rappresentate locale, e che
attesterà il mancato godimento dei servizi stessi.
Convenzione CITES
Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione alla
Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti di
animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a 130.000 euro
per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali vivi, anche se
acquistati legalmente nel paese di origine.
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n. 38/2006:
“La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la
prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”.
Data ultimo aggiornamento 19/12/2016
38 | IL TUO VIAGGIO