il documento - cgil brescia

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Federazione Lavoratori dell’Agro-Industria
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ALZARE LA TESTA PER DIRE NO !
Il lavoro stagionale in agricoltura, come ad esempio il periodo della raccolta
dell’uva, costituisce spesso la prima esperienza lavorativa dei ragazzi/e del nostro
territorio, per altri un salvagente a compensare parzialmente delle vicissitudini
lavorative negative come la perdita occupazionale, la mobilità , ecc.
La possibilità di percepire una retribuzione per un periodo limitato spinge queste
persone prima o poi, a “fare la stagione” per la necessità familiare, per pagarsi gli
studi, solo a volte per raggiungere un particolare obiettivo personale.
Pertanto, questo breve messaggio informativo, che vogliamo arrivi ai
lavoratori che saranno interessati alla campagna stagionale, costituisce un piccolo
contributo alla legalità.
Diffondere informazioni su diritti e doveri del lavoratore stagionale, può aiutare ad
arginare il fenomeno del lavoro irregolare, che in franciacorta come in altri luoghi
della provincia, registra in questi periodi dell’anno un alto tasso.
In Franciacorta, che è una realtà d’élite per la viticoltura italiana, negli ultimi anni
al sopraggiungere della vendemmia si è assistito ad una corsa al posto di lavoro
fuori dagli schemi e dalle regole, altre volte con reclutamenti di personale tramite
selezioni frutto di accordi privati tra società, agenzie e organizzazioni varie , il
tutto dando sempre vita ad una speranza di lavoro a molte persone che per la
maggior parte poi, sono restate deluse da queste “regole” stabilite da pochi attori.
Un dato è certo; infatti anche quest’anno tra tutte le promesse e propositi fatti
da qualcuno, il numero dei lavoratori che saranno coinvolti nella vendemmia
saranno gli stessi degli anni precedenti.
La Flai Cgil è favorevole a dotare il mercato del lavoro di strumenti per il
collocamento, individuando luoghi di coordinamento istituzionale, a caratteristica
totalmente pubblica, nei quali la gestione dell'avviamento al lavoro avvenga
attraverso un efficace e trasparente programma di governo della domanda e
dell'offerta ma siamo invece fermamente contrari a forme di assunzione che
favoriscano pochi a danno di tutti gli altri e creano sempre più confusione in un
mercato del lavoro che invece ha bisogno di trasparenza e certezza.
La nostra azione per i prossimi giorni sarà improntata a verificare l’effettivo
rispetto dei contratti ed il giusto inquadramento dei lavoratori , informandoli di
quelli che sono i loro doveri ma soprattutto i loro diritti.
La maggior parte del personale addetto alla vendemmia viene assunto in
media con un contratto a tempo determinato dalla durata di 1 - 2 mesi. Questo tipo
di contratto è detto in agricoltura anche “avventizio” poiché la prestazione si
realizza solo nei casi in cui sia richiesta dal datore. In realtà quindi non si lavora
tutti i giorni, ma a seconda del tempo meteo , dalle esigenze delle cantine, o da
“scelte personali dei responsabili o dei capi”.
I lavoratori possono aver stipulato il contratto direttamente con l’Azienda Agricola
o tramite Agenzia Interinale, Cooperative Agr. o
Società di Servizi
( attenzione! ) , ma è essenziale che il rapporto di lavoro sia stipulato sempre in
forma scritta dove sia chiaro la durata, il contratto di lavoro di riferimento, il
livello d’inquadramento e la paga oraria.
Per tutti i lavoratori assunti per la vendemmia, indipendentemente da chi fossero
assunti, devono valere gli stessi diritti e stesse retribuzioni disciplinate dal CPL
degli operi agricoli della provincia di Brescia.
Dal 1 settembre 2013 CPL Brescia Operatore di raccolta ( Area 3 livello 8 )
ORARIO LAVORO GIORNALIERO 6 h e 30 Min. x 6 giorni settimana
QUALIFI PAGA STRAORDINA FESTIVO STRAORDINARIO
CA
ORARIA
RIO + 25%
+ 35%
FESTIVO + 40%
LIVELL
6,489 €
8,109 €
8,637 €
8,900 €
O 8°
+ 0,429
TFR
€ /h
+ 0,498 €/h
Fenomeni da combattere per un lavoro legale:
•
LAVORO “NERO” (poco diffuso) cioè quando il lavoratore svolge una prestazione
lavorativa, non riceve una regolare busta paga (si paga in contanti) e risulta non occupato.
•
LAVORO “GRIGIO” (ormai molto diffuso) cioè un lavoro che “sulla carta” risulta
regolare, ma che contiene in sé elementi di irregolarità come per esempio :
svolgere un orario diverso da quello indicato sul contratto,
•
essere inquadrati ad un livello diverso dalle mansioni effettivamente svolte
•
non vengono rispettati i diritti sindacali (in materia di quantità massima di lavoro
straordinario, ferie, riposi, malattie, rimborsi spese, indennità, tempi di spostamento,
etc.),
•
una parte del pagamento avviene “fuori busta” (non tutte le giornate sono in busta e
quindi denunciate all’Inps)
A chi rivolgersi in questi casi:
Direzione Territoriale del Lavoro (DTL). È un ufficio pubblico, appartenente al Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali, che vigila e controlla sulla regolarità dei rapporti di lavoro.
Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). È un’agenzia pubblica che liquida e paga
le pensioni sia di natura previdenziale, sia di natura assistenziale. All’INPS il lavoratore può
verificare la regolarità e l’entità dei contributi che il datore di lavoro ha versato.
Centro per l’Impiego. È un servizio pubblico provinciale, al quale ci si rivolge non solo per
visionare le opportunità di lavoro del territorio, ma anche per verificare che siano stati
comunicati e registrati regolarmente i rapporti di lavoro svolti o in corso di svolgimento.
Le Organizzazioni Sindacali di categoria. Tutelano i diritti dei lavoratori attraverso un’ampia
gamma di attività e servizi. Forniscono assistenza al lavoratore lungo tutto il percorso
lavorativo e nelle eventuali controversie con il datore.
!!!!!!!
SUGGERIMENTI PER TUTELARSI
!!!!!!!
 Annotare tutte le ore e giorni di lavoro che si svolgono, straordinari compresi
 Fare le copie di tutto il materiale che può provare la presenza continua sul posto di
lavoro
 Annotare le somme ricevute come compenso; in caso di pagamento con assegni,
trascrivere il numero dell’assegno e fare una copia
 Avere testimoni in caso di diverbio con il datore di lavoro o responsabile o “capo”
 Annotare i nomi delle persone, anche esterne all’azienda, che possono confermare e
testimoniare l’effettivo
svolgimento del lavoro
 Cercare di agire insieme ad altri colleghi, in caso di azioni o segnalazioni contro il
datore
È IMPORTANTE AVERE TUTTE LE GIORNATE LAVORATE IN BUSTA
PAGA !!!!!!!
• Con almeno 102 giornate lavorate in agricoltura nel biennio si ha diritto alla
DISOCCUPAZIONE AGRICOLA
• Con almeno 51 si ha diritto alle prestazione e integrazioni per malattia e infortuni da
parte dell'Inps e della Cassa mutua agricola
• Con almeno 51 si hanno diritto all’assegno familiare
 CON TUTTE LE GIORNATE LAVORATE REGOLARMENTE SEGNATE IN
BUSTA PAGA SI HANNO PIÙ TUTELE E RITORNI ECONOMICI ….
 PIÙ CONTRIBUTI UTILI PER LA PENSIONE // MAGGIOR REDDITO PER
RINNOVO PERMESSO SOGGIORNO