il Vescovo ruggero tra noi

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il Vescovo ruggero tra noi
n. 16
Icone di origine Greca
Russa-Rumena
Icone di origine Greca
Russa-Rumena
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 5 maggio 2011 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Editoriale
foto di Luca Ceccacci - 60019.it
Un pianeta
Confesso che ho sbirciato in
tv anche io quello che accadeva, venerdì scorso, nella
Londra regale e festante. Lo
scorso anno, con un piccolo
gruppo ecumenico, ho fatto
visita alla chiesa anglicana
d’Inghilterra e in quell’occasione è stata molto interessante la visita all’Abbazia
di Westminster, centro della
vita religiosa e civile inglese.
Mi è piaciuto rivedere in tv
quei luoghi e pare che oltre
me, più di un miliardo di
persone siano state attratte
dallo sfavillante matrimonio
dei giovani reali. Evidentemente, ogni tanto, abbiamo
bisogno di favoleggiare un
po’, anche se la risonanza
mediatica mi è parsa molto
esagerata. Il giorno dopo,
altra piazza, altri colori, tutt’altra storia: centinaia di
migliaia di persone a Roma
per pregare accanto a papa
Giovanni Paolo II, Beato.
La santità di questo gigante della fede, come ha detto
Benedetto XVI, aleggiava
fin dal giorno dei suoi funerali ed il suo appassionato
amore per il Signore e per
l’umanità continuerà a sostenere le vite di tantissimi
fedeli. Non si era ancora
spenta l’eco romana che
un’altra notizia, nel cuore
della notte, ha fatto trasalire
il mondo intero: Bin Laden è
stato ucciso in un blitz delle
squadre speciali americane
in Pakistan. E giù, come è
naturale che sia, con analisi,
approfondimenti, previsioni
geopolitiche. Tre giorni, tre
notizie molto diverse l’una
dall’altra, che hanno occupato ogni spazio di comunicazione. Tutto questo mi ha
fatto pensare non solo alla
pressocché illimitata potenza dei media, ma a quanto
alcuni fatti ci facciano percepire, nel bene e nel male,
famiglia planetaria, una
grande famglia umana. Ci
sono momenti della storia, a
volte frivoli, altre molto più
significativi, in cui le distanze si accorciano, siamo attratti (o distratti) dalle stesse
cose, sentiamo di vivere per
davvero in un unico pianeta.
Gesualdo Purziani
Le reti quasi vuote
L
’attuale momento della pesca nazionale è ca- biologico di 30/60 giorni per tutte le imbarca- Mediterraneo esaminati è sovra sfruttato, tanto
ratterizzato da una scarsità di risorse in mare zioni abilitate alla pesca a strascico e volante, da che le catture sono diminuite. E, visto che gli itae da un aumento forsennato del prezzo del car- attuarsi nel periodo giugno-settembre di ciascun liani consumano la stessa quantità di pesce del
burante. E’ in questa tenaglia che le imprese di anno dal2011 al 2014”.
1999, c’è bisogno di importare il 37 per cento in
pesca rischiano di essere stritolate e costrette La crisi interessa oggi sia il settore del pesce più di prodotto estero”.
ad interrompere la loro attività. A fronte di tali bianco che quello azzurro. Se il primo ha visto Dal 30 aprile, secondo il “Fish dependance day”
aspetti negativi non si registra una decisa presa un calo produttivo e dei prezzi, il secondo sten- è finita dunque l’autosufficienza alimentare per il
di posizione delle Istituzioni che possa prevedere ta addirittura a trovare spazio sul mercato. Una pesce (in Spagna il pesce autoctono si esaurirà l’8
misure a sostegno del settore ed una chiara e de- situazione tanto più grave se si considera che le maggio; in Portogallo il 26 aprile; in Francia il 13
cisa iniziativa in tema di tutela della risorsa ittica. Marche sono la terza regione italiana per pro- giugno; in Germania il 27 aprile; nel Regno Unito
Per troppi anni si è intervenuti esclusivamente duzione di pesce (25mila tonnellate, quasi l’11 il 16 luglio), mentre a livello comunitario la data
con un arresto temporaneo della pesca nel mese per cento del totale nazionale) e per ricavi, con indicata è quella del 2 luglio.
di agosto, che si è rivelato insufficiente a garan- 115 milioni di euro (il 10 per cento del fattura- “Lo sforzo messo in atto negli ultimi 20 anni dai
tire una buona riproduzione della specie ed una to tricolore complessivo). Secondo ImprescaPe- sistemi a traino ha superato la capacità di tenuonesta attività di cattura”.
sca Coldiretti, le imbarcazioni impegnate oggi ta dell’ecosistema ed è ora di ripensare politiche
Inizia così il documento firmato dalle quattro più nelle Marche sono 885, mentre la top-ten delle e regole a partire dal centro e nord Adriatico importanti organizzazioni di categoria marchi- produzioni è guidata dalle vongole (7.256 ton- spiega Tonino Giardini, presidente di Coldiretti
giane (Lega Pesca, Federcoopesca Marche, Feder nellate), seguite da acciughe, naselli, pannocchie, ImpresaPesca -. Serve un provvedimento d’urPesca Marche, Agci Pesca Marche) che chiede triglie, seppie, sardine, lumachini, totani, murici. genza per fermare la pesca dal 1° giugno al 30
a gran voce un’immediata azione da parte delle Discreta anche la produzione di cozze. Quelle settembre che preveda la tutela della ristretta faistituzioni per scongiurare la morte di questo che hanno fatturati significativi sono ancora le scia costiera fino a 6 miglia, abbinato a un blocco
importante settore dell’economia marchigiana.
vongole (20.250.000 euro), davanti a pannocchie, delle attività delle imprese di pesca, almeno in
“Cogliendo la disponibilità dell’assessorato re- scampi (il prodotto comunque più caro), sogliola, Adriatico, per 30 o 60 giorni in base alla disponigionale alla pesca - continuano - le scriventi as- nasello, seppie, acciughe, triglie, lumachini, rana bilità economica”.
sociazioni di categoria hanno redatto il presen- pescatrice.
“Solo richiamandoci a un senso etico della pesca
te documento che vuol divenire la base per un Dal 2000, secondo quanto si legge nel dossier - conclude Giardini - potremo essere ascoltati e
Piano di Gestione della Regione Marche (...). Le “Fish Dependence Day” presentato da Nef (New la nostra attività condivisa e sostenuta dal cittaseguenti azioni che debbono divenire il Piano Economics Foundation) e Ocean2012, la diffe- dino e dal consumatore, e questo potrà avvenire,
di gestione delle Marche, per essere attuate, ne- renza tra la ricchezza dei mari e il prelievo è di- come è avvenuto in agricoltura, sposando politicessitano di un impegno finanziario di 1.500.000 ventata sempre maggiore e il deficit alimentare che che tutti comprendono, che non siano vocate
di euro per ogni annualità a favore delle impre- in Italia è cresciuto senza sosta.
solo al profitto, in barba ad una corretta gestione
se di pesca e del sistema”. Tra le tante proposte, “Il risultato - per Coldiretti ImpresaPesca - è che, del mare”.
in evidenza la richiesta di “un periodo di fermo secondo il rapporto, il 54% dei 46 stock ittici del
a cura di Laura Mandolini
il Vescovo Ruggero tra noi
E
’ un bel privilegio il poter avere per
qualche giorno tra noi padre Ruggero
Franceschini, vescovo di Ismir (Smirne), la
vivace e moderna città turca che in molti
abbiamo conosciuto due anni fa durante il
pellegrinaggio diocesano sulle orme di San
Paolo. Lì vicino c’è Efeso, luogo di grande
fascino storico e religioso, con la casa dove
hanno vissuto l’apostolo Giovanni e Maria. E a Smirne vive una piccola comunità
cattolica, inserita nella più ampia, ma numericamente debole, chiesa turca. Padre
Ruggero vive quotidianamente la sfida e la
bellezza dell’essere pastore in un luogo peculirare, sospeso tra desiderio di modernità e chiusure antiche. Tutto, dalle sue parti,
parla delle prime vivaci comunità cristia-
ne (Efeso, Tarso, Antiochia sull’Oronte, la
Cappadocia...); tanta la fatica di muoversi
in un ambiente a dir poco delicato, perennemente alla ricerca dell’equilibrio possibile tra presenza e discrezione, testimonianza
e cautela pastorale. Padre Ruggero, francescano, è stato invitato dal Vescovo Orlandoni, (che guidò il pellegrinaggio) anche
perché nel tempo i contatti sono stati mantenuti grazie alla presenza per molti mesi
all’anno di Anna Guerri, di Morro d’Alba,
nella casa vescovile di Smirne. Anna dedica volontariamente un po’ della sua vita alle
esigenze di questa comunità. E un po’ della
chiesa senigalliese, grazie a lei, vive in Turchia. Ora è padre Ruggero a farci visita.
L.M.
in questo numero
Karol Wojtyla è Beato
Le suore a Montale: dedizione e vivacità
pagg. 8 - 9
pag. 6
2
5 maggio 2011
attualità
Dal 4 maggio fisioterapisti ed infermieri in azione
Più di una farmacia
N
on solo farmaci, ma anche alcune specifiche prestazioni sanitarie. Dal 4 maggio anche fisioterapisti e infermieri potranno svolgere servizi nelle farmacie,
così come stabilito da un decreto del ministero della Salute del 16 dicembre 2010
che, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 90 del 14 aprile 2011, entrerà appunto in
vigore fra alcuni giorni. Con le nuove disposizioni, dunque, i farmacisti potranno
organizzare alcune attività aggiuntive erogate da fisioterapisti e infermieri, e coordinarne il lavoro anche per interventi a domicilio. Ma senza che tutto ciò comporti costi aggiuntivi per la finanza pubblica, specifica il decreto.
In particolare in farmacia si potrà andare per avere supporto di un infermiere in
caso di auto-test, per effettuare medicazioni e “cicli inattivi intramuscolo” – si
legge sul sito del governo - accedere ad “attività concernenti l’educazione sanitaria
e la partecipazione a programmi di consulting, anche personalizzato”. Le farmacie
potranno anche organizzare “iniziative finalizzate a favorire l’aderenza dei malati
alle terapie”. Inoltre, sempre gli infermieri, potranno svolgere sia in farmacia che
a domicilio le prestazioni prescritte dal medico di base o dal pediatra, sempre fra
quelle effettuabili autonomamente dal paziente. E ancora, sempre a domicilio, gli
infermieri potranno partecipare ad iniziative per garantire l’uso corretto e appropriato dei medicinali.
Per quanto riguarda invece i fisioterapisti, su prescrizione medica potranno
stabilire percorsi di prevenzione e riabilitazione, oltre che attività terapeutica
per la “rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive e viscerali utilizzando terapie manuali, massoterapiche ed occupazionali”, e
infine potranno valutare gli effetti della terapia rispetto agli obbiettivi di recupero
funzionale. Il decreto specifica inoltre che fisioterapisti ed infermieri devono
essere in possesso di titolo abilitante ed essere iscritti ai relativi albi professionali, mentre spetta al farmacista accertarsi del possesso dei requisiti da parte dei
professionisti che coordinerà all’interno della farmacia, “avvalendosi, se necessario, degli ordini provinciali dei medici, dei collegi provinciali degli infermieri e
delle associazioni più rappresentative dei fisioterapisti, così come individuate dal
ministero della Salute”.
Gina Pavone
La Caritas sul ‘reato di immigrazione clandestina’
G
li stati europei costruiscano una piattaforma
comune sulla quale andare a ripensare le stesse
leggi nazionali in tema di immigrazione, anche la stessa
Bossi-Fini, e riformularle caratterizzandole anche per la
singolarità di ogni stato”. È quanto ha affermato questo
pomeriggio Vittorio Nozza, direttore della Caritas nazionale a margine dell’incontro sugli interventi anticrisi
messi in campo dalle diocesi italiane commentando la
bocciatura da parte della Corte di Giustizia dell’Unione europea del reato di clandestinità e i nuovi sbarchi.
“Serve una base comune e che le leggi esistenti in ogni
singolo stato siano poi riformulate alla luce di questa
sentenza”. Dalla Caritas, aggiunge Nozza, c’è stata subito
la massima disponibilità attivando oltre alle Caritas di
Lampedusa e siciliane, anche circa 3mila posti destinati
all’accoglienza su tutto il territorio nazionale per rispondere all’emergenza sbarchi degli ultimi mesi, ma Nozza ci
tiene a ribadire che l’impegno della Caritas e delle diocesi
è “la ciliegina sulla torta”. “La nostra disponibilità c’è,
ma vogliamo che sia un’aggiunta sull’esistente messo in
campo dalle istituzioni”.
L’Istat monitora le difficoltà a tirare avanti in Italia
Le fatiche familiari
A
ncora una volta le famiglie italiane
risultano in uno stato di sofferenza. I
nuclei familiari percepiscono un declino
della loro condizione economica e non si
riscontrano politiche adeguate.
Ci si chiede: fin quando le famiglie potranno continuare a essere una risorsa
per il nostro tessuto sociale? La pressione subita è indicata da due rilevazioni,
rese pubbliche nel giro di pochi giorni.
Da una parte l’Istat mostra lo scoraggiamento dei nuclei familiari nei confronti
della propria situazione economica. I
consumatori, dice un’indagine periodica, esprimono giudizi negativi rispetto
alla situazione attuale e la loro fiducia
scende ancora più rapidamente quando
guardano al futuro: il saldo tra quelli che
rispondono in modo positivo e quelli che
rispondono in modo negativo rispetto
alla propria situazione economica infatti scende da – 43 a – 44 e la flessione è
ancora più ampia per le prospettive future (da –13 a –17), senza contare che il
saldo delle risposte sulle opportunità di
risparmiare nei prossimi 12 mesi scende
da –50 a –59.
In sintesi l’Istituto di ricerca ribadisce le
difficoltà per le famiglie di tirare avanti
la carretta in una situazione di crisi che
non accenna a terminare, ma ciò che risulta più grave è la visione pessimistica
per il futuro. Dall’altra parte uno studio
dell’Ocse rileva l’irrisorio investimento
pubblico che l’Italia dedica alla famiglia: nel nostro Paese è appena l’1,4%
del Pil, contro il 3,7 della Francia, il 3,6
della Gran Bretagna e il 2,8 della Germania. Nel rapporto si sottolinea come
a subire le conseguenze maggiori della
scarsa attenzione della politica siano i
più deboli: i bambini che nascono appartengono spesso a famiglie monoreddito,
più povere delle altre; inoltre le mamme
di frequente sono costrette a rinunciare
al lavoro perché in Italia ancora non attecchisce un’idea adeguata di flessibilità. Come si può notare è un cane che si
morde la coda.
Il sistema di welfare italiano spesso tesse le lodi delle nostre famiglie capaci di
assistere gli anziani soli non autosufficienti, capaci di ammortizzare gli effetti
della precarietà giovanile mantenendo
le spese dei propri figli che continuano
ad avere collaborazioni senza progetto,
sovvenzionando le giovani coppie che altrimenti non riuscirebbero mai a dare un
anticipo per acquistarsi una casa, oppure garantendo per loro nel contrarre un
mutuo. Le stesse famiglie che poi aiutano i genitori ad accudire i figli, dato che
la scuola non ha gli stessi orari degli altri
posti lavorativi.
Gli ultimi dati sembrano rilevare una
stanchezza, perché mancano un orientamento per il futuro e un sostegno nel
presente. Viene il dubbio, però, che le
politiche per la famiglia, più che la logica
della sussidiarietà, seguano la logica della deresponsabilizzazione. E purtroppo
pare che ad un certo punto anche la famiglia inizi a sentire stanchezza.
Andrea Casavecchia
Bin Laden è morto: qualche idea
La battaglia
e la guerra
È
il risultato più importante nella lotta al terrorismo. La
battaglia non è finita, rimaniamo vigili. La nostra guerra
non è contro l’islam”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama ha annunciato alle prime ore di lunedì
mattina l’uccisione del terrorista islamico Osama Bin Laden.
La morte è avvenuta durante un blitz, di 14 navy seals, nella
città di Abbotabad, a circa 50 chilometri da Islamabad dove
il leader di Al Qaeda si era rifugiato. Con lui sarebbero morti altri membri della sua famiglia. Appena saputa la notizia,
migliaia di persone a Washington, New York e in altre città
hanno festeggiato la morte di quello che gli americani consideravano il loro “peggior nemico”. Sui media campeggiano
le foto del terrorista ucciso mentre i Capi di Stato di tutto il
mondo esprimono le loro congratulazioni. Da parte sua padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana,
ha affermato che “Osama Bin Laden ha avuto la gravissima
responsabilità di diffondere divisione e odio fra i popoli e
di strumentalizzare le religioni a questo fine. Di fronte alla
morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma riflette sulle gravi responsabilità di ognuno davanti a Dio e
agli uomini, e spera e si impegna perché ogni evento non sia
occasione per una crescita ulteriore dell’odio, ma della pace”.
Sulla morte dello sceicco del terrore, abbiamo chiesto un
parere a Riccardo Redaelli, direttore del “Middle East
program” del Landau Network-Centro Volta.
Con l’uccisione di Osama Bin Laden si chiude una caccia
all’uomo iniziata l’11 settembre 2001, giorno dell’attacco
alle Torri Gemelle. Che significato assume questa morte?
È una morte dai molti significati: innanzitutto che siamo davanti ad una promessa mantenuta dagli Usa, quella di
punire la mente degli attentati dell’11 settembre.
In secondo luogo questo blitz dimostra che la
potenza statunitense, per quanto percepita
come in declino, meno forte rispetto al passato, ha ancora un braccio lungo che sa
colpire, che ha i mezzi umani, tecnologici
ed economici, oltre che la pazienza, per
dare una caccia all’uomo durata dieci
anni e costata cifre esorbitanti.
Cosa cambia ora per Al Qaeda?
A livello operativo per Al Qaeda non
moltissimo. L’organizzazione terroristica era cambiata molto rispetto a
quando Bin Laden la guidava in prima
persona. Osama, infatti, aveva dei tempi di comunicazione lentissimi, perché
non usava cellulari e tecnologie simili.
Questa morte è, invece, un duro colpo che
avrà un impatto notevolissimo sotto l’aspetto
mediatico in quanto Al Qaeda è un gruppo che
ha sempre puntato sul ritorno mediatico, con attentati spettacolari che hanno avuto effetti enormi sui
media. Da questo punto di vista è una sconfitta molto seria.
Come si riorganizzerà?
Al Qaeda si è già riorganizzata dall’operazione “Enduring
freedom” in Afghanistan diventando quasi un brand, un
marchio, con un nucleo originale, ma con una ramificazione
di cellule che vi si rifanno senza essere veramente coordinate. Penserei più ad un fattore imitativo: ci sono cellule nel
Maghreb come anche in Europa che hanno solo un richiamo
all’ideologia.
Il blitz, nel cuore della città di Abbotabad in un compound fortificato, evidenzia forti complicità pakistane…
Questa complicità colpisce più l’opinione pubblica che non
gli esperti e le amministrazioni americane che sanno perfettamente che il Pakistan è stato contagiato da Al Qaeda. Del
resto con il sostegno e l’appoggio Usa tra la fine degli anni
’80 e l’inizio degli anni ’90, il Pakistan ha creato i talebani. I
temibili e potenti servizi segreti pakistani (Isi), questa è una
cosa ben nota, non solo hanno responsabilità ma sono connessi strettamente col radicalismo islamico. In Pakistan c’è
un forte dualismo che vede da una parte un Governo civile,
corrotto e inefficiente, molto poco all’altezza del problema,
e dall’altra le Forze armate che si sono ritirate dalla gestione
del potere ma che non ammettono interferenze e che sanno
che più di tanto non possono agire in quanto hanno al loro
interno una forte componente islamista.
Come pensa reagirà adesso il mondo musulmano? Ai
suoi occhi Bin Laden è un martire o un criminale?
Va detto che Bin Laden e Al Qaeda hanno perso parte di
quell’appeal che avevano 10 anni fa. Il declino dell’islamismo
radicale violento, cioè del terrorismo jihadista, è evidente in
tutto il mondo musulmano. Molto spesso nel mondo arabo
chi appoggia gli oppositori degli Usa lo fa non tanto perché sostiene Al Qaeda, quanto perché odia gli americani. In
molti Paesi arabi moderati la morte di Bin Laden è una buona notizia anche se ora bisogna temere qualche ritorsione e
vendetta con cui cercheranno di rispondere.
Perché Osama non è stato catturato vivo?
Bisogna vedere se l’uccisione sia stata voluta o se piuttosto
sia stata una conseguenza del blitz. Se la morte dovesse rivelarsi un’esecuzione non sarebbe una prova di forza ma di
debolezza. La cattura, da vivo, avrebbe avuto un altro impatto. Ma forse gli Usa hanno scelto la soluzione più veloce, e
meno prolungata difficile da gestire nel tempo successivo.
Asteriski
* IL PAPA: Wojtyla
una roccia”. Oltre un milione e mezzo di persone
da ogni parte del mondo,
domenica 1 maggio, per la
beatificazione di Giovanni
Paolo II (servizio in altre
pagine). Wojtyla è stato
una roccia come Cristo lo
ha voluto”, ha detto – fra
l’altro – Benedetto XVI. Alcuni numeri dei mass-media: 1.300 televisioni; 250
radio; 700 le testate giornalistiche presenti; 230 i
fotografi accreditati. Ma i
due “nazionali”: “Corriere
della Sera” e “Repubblica”
non hanno neppure un
titolino, in prima pagina,
del 3 maggio 2011!
* MONDO: libertà di stampa. “Negli ultimi anni è
diminuito il numero di
giornalisti uccisi in zone di
guerra, mentre sta diventando sempre più difficile
individuare i responsabili
delle uccisioni di giornalisti perpetrate da bande
criminali, gruppi armati,
organizzazioni
religiose
o agenti statali”. Lo afferma Jean-François Julliard,
segretario generale di Reporters sans Frontières.
Oggi, per il decimo anno
consecutivo, l’organizzazione presenta il rapporto
2011 “Predatori della libertà di stampa”, e segnala
che nel 2010 sono stati 57
i giornalisti uccisi a causa
del loro lavoro contro i 76
del 2009. “Gli operatori dei
media vengono assassinati
soprattutto da criminali e
trafficanti di vario genere”,
aggiunge il segretario.
* SPAGNA eolico. Una città di 400.000 abitanti
sarà “energizzata” con un
impianto eolico inaugurato da Zapatero. Se non
vogliamo fare la fine del
Giappone, le vie naturali
rimangono le vie più sicure per l’umanità; anche se
alcuni ambientalisti sono
fondamentalisti; ma, spesso, non si sa a quale fonte
energetica agganciarsi.
* BIN LADEN: come Robespierre. Robespierre è
stato il terrorista della rivoluzione francese (1789).
Ha instaurato il terrore con
esecuzioni di massa alla
ghigliottina; infine è stato ghigliottinato lui stesso.
E’ successo così anche per
Bin Laden, terrorista per
10 anni (2001-2011), ucciso
come lui uccideva gli altri.
Ha ragione la Bibbia: “Ha
scavato la fossa per gli altri, ma dentro c’è cascato
lui”!
* MARCHE: blu. Confermate
le Bandiere Blu in 16 località marchigiane, da Gabicce
a San Benedetto: Gabicce
mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta, Senigallia,
Portonovo, Sirolo, Numana, Porto Recanati, Porto
Potenza Picena, Civitanova
Marche, Porto Sant’Elpidio,
Porto San Giorgio, Cupra
Marittima, Grottammare,
San Benedetto. Senigallia è
alla 15a bandiera.
* OSTRA E RIPE: insieme.
Sarà istituito un servizio
di polizia rurale fra i due
Comuni con l’obiettivo di
governare il territorio, trattare il suolo con opportune arature, regimentare le
acque, controllare i diserbanti.
Giuseppe Cionchi
5 maggio 2011
enti locali
AMBIENTE Nella provincia di Ancona più differenziata A Camerano, la festa dei lavoratori
Meno rifiuti
N
ella provincia di Ancona cala la produzione dei rifiuti pro capite , dai 575
chilogrammi del 2007 ai 505 del 2010 , e
raddoppia la raccolta differenziata, dal 22
al 45 per cento . Il risultato è una drastica
diminuzione dei conferimenti in discarica
che passano da 210 mila a 153 tonnellate. È quanto emerso nel corso dell’ultima
Conferenza delle autonomie locali, in cui
la presidente della Provincia di Ancona
Patrizia Casagrande e l’assessore all’Ambiente Marcello Mariani hanno presentato ai Comuni lo stato di attuazione del
ciclo dei rifiuti. Dati che lasciano ben
sperare per il raggiungimento degli obiettivi di legge che fissano al 65 per cento la
soglia minima della raccolta differenziata
entro il 31 dicembre 2012.
In un territorio che da anni dà prova di
virtuosità nelle realtà comunali più piccole, incoraggianti appaiono i risultati conseguiti da città come Ancona (50,72%),
Senigallia (58,40%) e Jesi (51,21%) . In
generale, nel 2010, sono state recuperate oltre 6 mila tonnellate di plastica, 26
mila di carta e cartone, più di 41 mila di
rifiuti organici . Grazie al riciclo di queste
materie si sono avuti effetti positivi per
l’economia e minori emissioni di CO2 per
oltre 75 mila tonnellate, equivalenti a 107
mila alberi . Buona la performance per
ciò che riguarda i costi gestionali pro capite che si attestano sulla cifra dei 76 euro
annui contro i 130 della media nazionale .
“Siamo soddisfatti - afferma la presidente
Patrizia Casagrande - ma non abbassiamo
la guardia. La pianificazione provinciale
sta dando risultati importanti anche gra-
zie a progetti e campagne di sensibilizzazione mirate come quella degli eco-pannolini e del compostaggio domestico. In
questi anni, il nostro territorio è cresciuto molto sotto l’aspetto della cultura ambientale e si sono moltiplicate pratiche di
sostenibilità come il riciclo, il risparmio
energetico e l’oculata gestione dei beni
comuni. Segno che quando l’amministrazione fornisce strumenti e certezze, i cittadini rispondono positivamente a politiche che, spesso, richiedono cambiamenti
begli stili di vita e consumo”.
Se il potenziamento della raccolta differenziata attraverso l’estensione del “porta
a porta” resta l’impegno per raggiungere
l’obiettivo “rifiuti zero” , l’attenzione si
sposta ora verso il potenziamento dell’impiantistica per ciò che riguarda il
recupero. “La parole d’ordine - afferma
l’assessore Mariani - deve essere più recupero meno rifiuti in discarica. Ciò è
possibile con la diffusione della raccolta
differenziata spinta e con la realizzazione
della necessaria impiantistica”. Oggi, nel
territorio, è presente un unico impianto di trattamento della frazione umida
a Corinaldo. “I consorzi Cir33 e Conero Ambiente - continua Mariani - dovranno realizzare entro il 31 dicembre
2013, data in cui scadrà la proroga per il
conferimento in discarica dei rifiuti non
trattati, l’impiantistica per il trattamento
della frazione secca e implementare quella della frazione umida anche attraverso
il recupero del metano, oggi disperso in
atmosfera, e la produzione di energia”.
S.M.
Maggio Acli
S
i è tenuto anche que- soprattutto dai lavoratori
st’anno in località Aspio dipendenti, dalle famiglie
di Camerano il tradiziona- monoreddito, dagli immile Primo Maggio delle Acli grati e dai giovani”. Molte
marchigiane. Nell’interven- famiglie si sono impoverite:
to che ha aperto la giornata, lo dimostra il fatto che negli
alla presenza di centinaia di ultimi anni i risparmi delle
aclisti, il presidente regiona- famiglie sono crollati. Infile delle Acli, Marco Moroni, ne, i consumi anche nel 2011
ha affrontato vari temi.
continuano a non riprenderHa iniziato sottolineando la si: è un segno evidente delel
novità delle manifestazioni difficoltà di tante famiglie.
promosse non molti giorni Che questa situazione sia
fa da migliaia di giovani in profondamente ingiusta e
numerose piazze d’Italia con quindi inaccettabile lo ha
lo slogan “Il nostro tempo è detto con chiarezza il Papa
adesso: la vita non aspetta”. in un discorso pronunciato
La disoccupazione giovani- in occasione del trentennale
le, insieme con la questione della visita di Paolo VI alle
educativa sulla quale giu- Acciaierie di Terni. Moroni
stamente stanno insistendo ha chiuso il suo intervento
i Vescovi, è una delle grandi con un accenno al Congresemergenze dell’Italia di oggi. so Eucaristico Nazionale e
“Un Paese che non offre un invitando gli aclisti a rifletfuturo ai giovani - ha det- tere sulle relazioni fra l’euto Moroni - è un Paese che carestia e la vita quotidiana.
non ha futuro”. La situazio- Al termine della mattinata
ne economica del nostro è stato assegnato il Premio
Paese resta grave. I dati pe- Cultura della solidarietà
riodicamente resti noti dal- “Bruno Regini”, quest’anno
l’Istat dimostrano che nella attribuito a Roberto Zazzetsocietà italiana oggi vi sono ti, che, dopo essere stato vitlarghe fasce di popolazione tima di un incidente stradale,
che fanno fatica a vivere in ha dedicato tutta la sua vita
modo dignitoso. “I costi del- ai paraplegici ed ai portatori
la crisi, dalla quale ancora di handicap, diventandone il
non siamo usciti - ha detto rappresentante anche in imMoroni - vengono pagati portanti sede istituzionali.
L’8 maggio è la “Festa dei piccoli comuni”
P
artono dalla Provincia di Macerata i festeggiamenti per l’VIII edizione di Voler Bene all’Italia, la festa dei
piccoli comuni che sarà celebrata l’8 maggio. Una grande giornata corale promossa da Legambiente in collaborazione con Enel Green Power e realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare e celebrare le risorse dei nostri borghi, le loro tradizioni, i tesori e i talenti nascosti, insieme alla loro
capacità d’innovazione e di sviluppo. Nelle Marche la giornata nazionale della PiccolaGrandeItalia è sostenuta da
un vasto comitato promotore che vede la partecipazione di Upi, Anci, Uncem, Protezione Civile-Regione Marche e Coldiretti, a cui quest’anno si è unito per la prima volta l’Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane)
Marche, con il patrocinio e contributo della Regione Marche, Giunta e Consiglio, della Camera di Commercio di
Macerata e Fondazione Ca.Ri.Ma e con il patrocinio di Symbola Fondazione per le Qualità Italiane. Protagonisti
della festa sono i Piccoli Comuni delle eccellenze, quelli che si distinguono per la gestione del territorio, la tutela
della biodiversità, le fonti rinnovabili e la gestione dei rifiuti. Sono infatti i Piccoli Comuni che formano una preziosa rete dove si intrecciano e vengono valorizzati i prodotti tipici, le tradizioni, l’artigianato artistico, l’innovazione tecnologica e la soft economy, ma dove si investe anche in politiche di tutela del paesaggio e del patrimonio
culturale, nonché nella promozione del turismo responsabile.
La presa di posizione dell’Avis provinciale di Ancona
Carenze di personale
L
’Avis provinciale di Ancona interviene
sulla carenza di personale sanitario in
diversi centri trasfusionali in cui si raccolgono le donazioni di sangue e sull’ “incompiuta autonomia strutturale” del Dipartimento di medicina trasfusionale chiedendo,
con forza, alla politica regionale di risolvere
la situazione in tempi rapidi e certi.
“Constatando che il problema della carenza
di personale sanitario, esploso negli ultimi
mesi nella nostra provincia – denuncia il
presidente dell’Avis provinciale di Ancona
Fabrizio Discepoli - ha messo in crisi diversi centri trasfusionali, che a tutt’oggi rischiano la chiusura o il non accreditamento
europeo che andrà fatto entro l’anno 2012,
e ritenendo che l’incompiuta autonomia
strutturale del Dipartimento da parte della
politica regionale, sia un sicuro limite per
approcciare nel modo più efficiente ed efficace possibile tale problematica: chiediamo
urgentemente e risolutamente di completare il suddetto iter”. La mancanza di personale medico e paramedico addetto alla raccolta, in alcuni casi, provoca il rinvio delle
sedute di prelievo o la formazione di liste di
attesa dei donatori, e ciò rischia di minare i
buoni risultati raggiunti sul numero di donazioni nel 2010.
“Qualora l’attuale situazione non abbia soluzione positiva in tempi rapidi e certi - continua Discepoli - l’Avis provinciale ha avuto
Nuovo Consiglio di amministrazione
Vertici dell’Asa
L
mandato di esplorare nuove strade, sino ad
’Assemblea dei soci
arrivare alla raccolta associativa al fine di
aderenti alla Società
tamponare o sopperire le problematiche “Azienda Servizi Ambienrilevate, in attesa che la politica sanitaria tali s.r.l.” (A.S.A. s.r.l.) si
risolva il problema. Il tutto, mantenendo è riunita presso la Sala
inalterata la convinzione che il modello da Consiliare “A. Ciani” del
privilegiare sia quello attuale, che prevede Comune di Corinaldo, per
la separazione e specializzazione dei ruo- il rinnovo del Consiglio di
li, con il compito di raccolta assegnato alla Amministrazione giunto
struttura dei centri trasfusionali e il ruo- alla scadenza del termilo di promozione all’Avis”. La posizione è ne, ai sensi dell’art. 2383
emersa nel corso dell’assemblea dei delegati del codice civile. Alla predelle 39 Avis comunali, in rappresentanza sidenza è stato nominadei 16.790 donatori della provincia di An- to Emilio Pierantognetti
cona, riunitasi il 27 marzo scorso ad Arce- (foto) consigliere uscente
via. In quella sede erano presenti anche i nonché già Vicesindaco
Consiglieri regionali Giancarli e Latini ed il nel 1° mandato Scattolini.
Consigliere provinciale Balducci, che han- Pierantognetti subentra a
no riconosciuto il valore delle Avis ed han- Tonino Dominici, che ha
no raccolto le problematiche evidenziate.
lasciato l’incarico per imCon l’occasione sono stati messi in luce, pegni professionali. Il vice
dall’altro lato, anche i risultati positivi ot- presidente è Roberto Notenuti con l’avvento del Dipartimento, re- cerino, delegato del Colativamente al miglioramento della qualità mune di Senigallia, il terzo
del sangue raccolto ed al raggiungimento consigliere è il corinaldese
dell’autosufficienza regionale: oltre 100.000 Bernardo Biagini. Il sininfatti, le donazioni nel 2010, delle quali daco Scattolini ha comu35.987 nella provincia di Ancona, con un nicato le nuove nomine al
sostanziale risparmio economico per la col- Consiglio comunale, nella
lettività marchigiana, derivante dalle siner- seduta del 28 aprile c.m.
gie tecniche operative e associative attivate. ed ha ringraziato il presiMonica Cerioni dente uscente Dominici
per la sua preziosa attività
che ha dato all’A .S.A., sia
nel periodo in cui ha ricoperto la carica di A.D. che
in quello di presidente della Società. Ha augurato ai
nuovi eletti un buon lavoro, con la certezza che sapranno condurre la Società verso nuovi e rinnovati
traguardi, consapevole che
ciò comporterà benefici
economici e soprattutto
ambientali
alle popolazioni degli undici Comuni
soci.
Ilario Taus
3
Block Notes
Fiere Marche
Si chiama “Fiere delle
Marche spa” il nuovo sistema fieristico regionale
diffuso. Confermati i tre
principali appuntamenti
regionali, ma sono in fase
di studio progetti per fiere legate alle produzioni
dei distretti marchigiani.
Non erano mancate, nei
mesi scorsi, le polemiche
sul destino della Fiera di
Ancona sul riordino del
sistema fieristico regionale. Riorganizzazione che
ora diventa una realtà
di fatto con la nascita di
“Fiere delle Marche spa”,
un sistema diffuso (ma
soggetto economico unico) che punterà a valorizzare le produzioni del territorio. Dando così il via,
secondo il governatore
delle Marche Gian Mario
Spacca, ad una “nuova filosofia”. “La Regione non
deve farsi imprenditrice,
ma sostenere la creatività degli imprenditori del
territorio”. Ecco perché,
prosegue Spacca, “il legame tra distretti e produzioni viene valorizzato
con questo nuovo sistema
fieristico. Non più legato
ai padiglioni, ma ai bisogni delle comunità produttive ed al marketing
rivolto ai mercati esteri
ed interni”.
La vera novità è però la
privatizzazione del sistema fieristico regionale,
costituito con un capitale
sociale di partenza di 1
milione di euro e utilizzando come “veicolo” la
Fiera di Pesaro, che è al
momento socio di maggioranza con 450mila
euro, mentre il socio
privato è al momento
presente con il 40% delle
quote. La privatizzazione,
secondo Spacca, “rientra
in una logica di semplificazione che porterà la
Regione ad avere un ruolo di sostegno e monitoraggio”. Il partner privato sarà la Alfad di Mario
Formica, marchigiano (è
nato a Piobbico) ma da
anni operante a livello
nazionale ed internazionale, occupandosi di servizi fieristici integrati ed
allestimenti.
“Sarà una privatizzazione
vera – sostiene Formica –
perché dal 2013 potremo
diventare socio di maggioranza di Fiere delle
Marche con il 51% di capitale sociale, mentre per il
2014 potremmo arrivare
al 70%”. L’inizio delle attività del sistema fieristico diffuso delle Marche
è previsto nel 2012, e
verranno mantenute le
tre principali esposizioni (Salone del Mobile a
Pesaro, Fiera della Pesca
ad Ancona e Fiera Filiera
della Calzatura a Civitanova). Ma sono in fase di
studio progetti legati alle
vocazioni industriali dei
distretti del territorio. Edilizia, energie rinnovabili,
ceramiche artistiche, argenteria, pelletteria, nautica. “La nuova fiera diffusa dovrà dare risposte
al territorio, e per questo
auspico la partecipazione
delle cinque Camere di
Commercio delle Marche,
in un’ottica di collaborazione reciproca”.
4
5 maggio 2011
Senigallia
La proposta di Confartigianato per l’area Sacelit Raccolta fondi per defibrillatori
La ‘torre’ della città Ore per la vita
R
ilancio del turismo e valorizzazione del centro storico. Sono queste le priorità
individuate da Confartigianato.
L’associazione, prima in Provincia e in Regione per numero di
soci iscritti, dà voce alle esigenze e alle istanze degli artigiani
e delle micro e piccole attività
produttive del distretto e ritiene che le priorità indicate dal
Sindaco siano tutte da “inserire
in agenda” in quanto capaci di
contribuire concretamente allo
sviluppo della città e del territorio. ‘Confartigianato - dice
il segretario Giacomo Cicconi
Massi - da tempo afferma che
un canale efficace alla fine della
crescita di Senigallia e del suo
distretto passa per il potenziamento dell’offerta turistica e annota con favore quanto proprio
verso questa direzione siano indirizzati molti dei progetti proposti dal Sindaco Mangialardi e
condivisi dalla Confartigianato: dalla riconferma di eventi
che da anni attirano visitatori
alcuni dei quali organizzati da
Confartigianato, allo studio di
nuove aree a destinazione turistica, come il nuovo quartiere
residenziale che sorgerà presso
l’area dismessa della ex-Sacelit’.
Confartigianato a tal proposito
propone alla Amministrazione
Comunale di valorizzare la ciminiera che svetta sulle ceneri
della ex-Sacelit trasformandola
in una torre panoramica, alta
quaranta metri. Ogni città ha
un simbolo, Senigallia ha già la
Rotonda e la Rocca Roveresca,
ma la torre potrebbe aggiunger-
si a questa rassegna di immagini e assurgere a ulteriore segno
della città. Dalla sua sommità
si potrebbero ammirare tutte
le bellezze, dal mare ai borghi
dell’entroterra che circondano
Senigallia. Una visione altrimenti preclusa, eppure di sicuro impatto su un potenziale
visitatore. La visita alla Torre
andrebbe inserita nel percorso
turistico cittadino e offrirebbe,
oltre a una impagabile panorama, anche un momento di riflessione e memoria sul passato
di Senigallia, sull’operosità che
da sempre contraddistingue
questo territorio, che del lavoro delle mani ha fatto tesoro e
sviluppo. Così come potrebbero essere valorizzati anche i
reperti archeologici che piano
piano stanno emergendo all’interno di alcuni cantieri della
città.
Paola Mengarelli
notizie della settimana
A
un arresto cardiaco si può sopravvivere.
A un soccorso in ritardo no.”
Con questo slogan di immediata percezione
l’Associazione onlus “Trenta ore per la vita”
ha lanciato una campagna di sensibilizzazione diretta a promuovere una raccolta fondi
per consentire l’acquisto e la donazione di
uno o più defibrillatori in favore di scuole e
impianti pubblici. L’iniziativa intende infatti
sostenere il progetto “Otto minuti per la vita”,
presentato dalla Croce Rossa Italiana con
l’obiettivo appunto di incrementare la disponibilità di attrezzature mediche salvavita, in
particolare nelle scuole statali e nelle strutture sportive pubbliche. Più concretamente, si
parla di defibrillatori utilizzabili da personale
non medico, ma anche di kit di primo intervento per la rianimazione.
Il nome del progetto richiama il concetto
per cui è assolutamente cruciale che il primo soccorso di rianimazione a persone colpite da arresto cardiaco venga prestato sul
posto entro otto minuti, in attesa dell’arrivo
dell’ambulanza. Proprio il rispetto di questo
tempo può garantire all’infartuato la sopravvivenza.
Il gazebo destinato a informare la cittadinanza e a favorire la raccolta fondi a Senigallia
sarà collocato nella parte iniziale di corso
II Giugno, di fronte alla piazzetta Doria, sia
giovedì 5 che venerdì 6 maggio, sia al mattino (dalle ore 9,30 alle 12,30) che il pomeriggio (dalle ore 15,30 alle 19,30). Qui opererà
anche personale del Comitato locale della
Croce Rossa Italiana, che offrirà dimostrazioni sul posto e soprattutto si è offerta di
preparare adeguatamente in futuro il personale delle strutture che saranno beneficiarie
delle donazioni, attraverso corsi di formazione interamente gratuiti sulle manovre
da compiere in caso di arresto cardiaco e su
come eseguire una corretta defibrillazione su
adulti e bambini.
M.B.
Una nuova operazione di contrasto alla pesca abusiva è stata messa in atto nella mattina
di venerdì 22 aprile scorso dalla
Guardia Costiera di Ancona e
dai dipartimenti decentrati, tra
cui Senigallia. All’alba è scattata l’operazione, disposta dalla
Capitaneria di porto di Ancona: a seguito di appostamenti e
mirate verifiche, condotte anche
nei giorni scorsi, è stata colta
in flagrante una vongolara che
nelle acque di Senigallia si era
accaparrata più pescato del
massimo giornaliero consentito.
Dopo la constatazione dell’infrazione, è stata comminata la
sanzione amministrativa pari a
2.000 euro di multa e il sequestro di 60 sacchi di vongole per
un totale di circa 600 Kg. I molluschi sono poi stati rigettati in
mare in quanto ancora vivi.
E non è tutto. Nuovi controlli
nelle acque di Senigallia contro la pesca abusiva e ancora sequestri di pescato. Nella
mattinata di lunedì 2 maggio,
la Guardia Costiera ha sequestrato ad un moto peschereccio
presso il porto di Senigallia una
quantità pari a 2 quintali di
vongole.Continua dunque l’attività di controllo da parte dei
militari della Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Ancona sulle quantità
dipescato giornalieri che i motopescherecci riportano sulla
terra ferma: in base alle norme,
infatti, la quantità consentita
è di 600 chilogrammi. Essendo
ancora vive, le vongole confiscate sono state rigettate in mare,
mentre a carico del Comandante dell’unità è stato sollevata una sanzione di 2000 euro.
Tempo libero colorato
C
osa c’è di più armonio- mettersi in posa per farsi
so del verde della natu- fotografare..?
ra che si tocca all’orizzon- E cosa c’è di più divertente
te coll’azzurro del cielo..? di giocare con le proprie
Cosa c’è di più suggestivo mamme, attente a che il
di distendersi su un prato vento non scompigli i loro
verde e perdere lo sguar- veli, a pallavolo..? Una
do nell’immensità della giornata felice, conclusasi
natura circostante..?
con un po’ di vento fresco
Cosa c’è di più gratificante che avrà portato ad ognudi sentire i ringraziamenti no spunti di riflessione
in arabo, urdo o bangla- sulla ricchezza dello stare
deshi per essere lì in quel insieme, e a noi che ogni
posto mai visitato pri- volta proviamo stupore
ma..? Una giornata felice, se quelle mamme desidediversa, in montagna, con rano quello che amiamo
i bambini e le mamme anche noi, la voglia di
del Centro interculturale continuare a lavorare per
Le Rondini. 52 persone il bene di ognuno.
in partenza per Arcevia: In questo periodo al Cenzaino in spalla e pranzo al tro vogliamo dar spazio
sacco, ognuno con le pro- anche a loro, le mamme,
prie ricchezze culinarie, vogliamo coinvolgerle di
che allo schiudersi dei co- più nelle nostre attività,
perchi, lasciano uscire in- metterci in gioco assieme
tensi profumi di spezie. È a loro, insegnargli l’itacosì, incuriositi l’uno del- liano, scambiarci ricette
l’altro, che si da inizio allo di cucina, imparare noi
scambio di cibi e sapori… a suonare i djembè e a
Dopo pranzo, una mam- muoverci a ritmo coi loro
ma suona il djembè, che passi. In questo periodo
ormai portiamo sempre sentiamo l’urgenza di procon noi, un’ altra batte le muovere il superamento
mani, un’altra ancora se- delle paure, dei pregiudigue il ritmo con la testa, e zi e delle indifferenze… e
qualcuna timidamente si vorremmo coinvolgere in
lascia andare nella danza. questo più persone posE cosa c’è di più tenero di sibili: ci troviamo tutti i
veder passeggiare grandi lun-mar-gio-ven dalle ore
e piccoli, insieme, mano 15 alle 19 in p.zza Garinella mano lungo un’im- baldi, 3 a Senigallia. Tel.
pervia salita..? E cosa c’è 340.3186057.
di più sorprendente di
osservare ragazzi adoleAnna Del Moro
scenti con fiori in mano,
Laura Gaggiottini
Alla Rotonda un convegno regionale
a denti stretti
Succede a Senigallia Vongole
* Raffica di furti tra sabato e domenica scorsi,
quando il colpo più grosso è avvenuto nell’enoteca Barzetti in via Arsilli, in pieno centro storico.
Non è chiaro se l’intrusione nell’enoteca sia avvenuta sabato o domenica notte. Il titolare si è infatti accorto solo al momento di riaprire l’attività,
dopo la chiusura di sabato pomeriggio. I ladri
sono passati forzando una porta che dà sul retro
della bottega e si sono impossessati di alcolici per
un valore di circa 3.000 euro.
* Bandiera Blu d’Europa aggiudicata. Per il
15° anno consecutivo la spiaggia di velluto è
stata annoverata tra le migliori del vecchio
continente. E’ arrivato l’invito al sindaco, per
presentarsi martedì 10 maggio a Roma a ritirare l’ambito vessillo. “E’ grande la soddisfazione
– commenta Maurizio Mangialardi -, c’erano tutte le condizioni perché questo riconoscimento ci
venisse riconfermato anche quest’anno”.
* Il blocco del traffico si è concluso con 2 solo
multe, 25 giornate di smog ma un mese di
aprile senza sforamenti. Disciplinati quindi gli
automobilisti, tranne due che hanno dovuto pagare 155 euro per aver circolato con veicoli inibiti
al transito. Il divieto di circolare ha interessato
55 giornate, monitorate attraverso 42 servizi di
controllo da parte della polizia municipale che ha
fermato 296 veicoli.
* L’Associazione ricreativa culturale e sociale
‘Cesano Per’ a.s.d. ringrazia tutti coloro che
hanno partecipato sabato pomeriggio 30 aprile all’inaugurazione dell’area giochi dell’oratorio di Cesano. Nonostante il maltempo, grazie
alle famiglie intervenute e ai tanti bambini che
hanno affollato l’oratorio, si è trascorso un pomeriggio di festa, inaugurando il nuovo spazio del
giardino della Chiesa dedicato ai giochi.
* “La Direzione della Zona Territoriale n. 4
comunica l’assunzione a tempo indeterminato, con decorrenza 2 maggio 2011, della D.ssa
Silvia Rilli, vincitrice di apposito concorso pubblico espletato nella Zona Territoriale senigalliese. La D.ssa Rilli opera nel profilo professionale
di “Dirigente Medico di Malattie Metaboliche e
Diabetologia” e si occupa, ambulatorialmente,
anche di Endocrinologia. Era questo un impegno
assunto dall’attuale Direzione fin dal suo insediamento; due gli obiettivi raggiunti: un qualificato
supporto alla Diabetologia e la soluzione di varie
problematiche di natura endocrinologica”.
Le Rodini ed una bella gita ad Arcevia
Sport e turismo
U
n argomento sugge- ecco perché il Coni Marstivo in un ambiente che, la Regione Marche,
affascinante, affidato a re- il Comune di Senigallia,
latori di indubbio carisma la Provincia di Ancona e
e competenza. L’abbina- l’Istituto di Credito spormento tra “Sport e turi- tivo ne hanno condiviso
smo” è sempre più attuale l’importanza, organizzane imprescindibile per va- do un momento di approlorizzare le risorse locali, fondimento e confronto a
offrire nuove possibilità di 360 gradi. Venerdì 6 magsviluppo e rilanciare l’eco- gio, la Rotonda sul mare
nomia in una congiuntu- di Senigallia ospita una
ra che risente ancora dei convention dal sottotitolo
morsi della crisi ma a cui “idee e opportunità per la
serve slancio per riparti- promozione del territore. Il turismo sportivo è rio” muovendo dall’ovvia
argomento che si pone in ma forte considerazione
maniera trasversale, ab- che “sport e turismo” agbracciando vari ambiti e greghino i benefici dell’atproponendosi come un tività motoria e i fattori
prodotto nuovo e fresco, culturali combinandoli a
dalle grandi potenzialità: viaggi e soggiorni”.
a cura di
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
• In piazza Garibaldi, ed in altre vie dove
c’è l’asfalto, ogni tanto si effettuano lavori
di “tamponatura delle buche” con breccino
e bitume. Lavori che però lasciano il tempo
che trovano perché, appunto, non sono definitivi. Occorrerebbe, specialmente in piazza
Garibaldi, che è molto “battuta” e dove ogni
giovedì c’è il mercato, provvedere ad una
radicale nuova asfaltatura in modo che duri
nel tempo.
• Anche quest’anno, dal 1 al 4 maggio, c’è
stato il consueto appuntamento con “Via
Carducci in fiore”, organizzato dal Comune
e dall’Expò Marche con la collaborazione
della Confcommercio. La via è stata abbellita da addobbi di ogni genere, con esposizione di creazioni floreali. Ci sono state anche
diverse iniziative sia gastronomiche che di
spettacolo. A Porta Lambertina sono stati
esposti anche alcuni lavori degli alunni della
scuola primaria “Puccini”.
• Saranno in totale otto le strutture pubbliche a disposizione degli utenti che verranno
collocate sulle spiagge libere per il ricovero
notturno di ombrelloni ed altre attrezzature,
come previsto dal nuovo Piano degli arenili.
Sei saranno collocate sulla spiaggia di ponente e due invece all’altezza di Marzocca.
Le strutture saranno in materiale leggero e
comunque saranno rimosse a fine stagione.
La loro funzione sarà di rimessaggio delle
attrezzature dei fruitori delle spiagge libere, che potranno riporle lì per riprenderle il
giorno dopo. Questo farà certamente piacere ai tanti pendolari che negli anni passati
dovevano “piantare” giornalmente l’ombrellone od altro e quando andavano via toglierlo per poi riposizionarlo il giorno dopo o nei
giorni successivi. Ciò era faticoso, specialmente per gli anziani e per chi aveva i bambini piccoli, in quanto già “appensantiti” da
tante altre cose utili in spiaggia.
6
5 maggio 2011
chiesa
Appunti
di vita ecclesiale
diocesi Le Suore Francescane a Montale di Arcevia
Secoli di dedizione
E
Al Portone di Senigallia, incontri sugli stili di vita
Venerdì 6 maggio: “Come cristiani di fronte all’acqua cosa
dice la Bibbia. Salvatore Frigerio, monaco di Monte Giove,
ore 21.00 presso i locali della parrocchia del Portone. Domenica 15 maggio: “Come cittadini di fronte all’acqua, il referendum”, Daniele Mori referente di Senigallia “comitati per
l’acqua pubblica”, ore 21.00 presso i locali della parrocchia
del Portone.
Vescovi al santuario di Santa Maria Goretti
Nei mesi passati abbiamo incontrato il Vescovo di Biella,
Mons. Mana, che ha accompagnato un folto gruppo di suoi
diocesani per “celebrare” davanti alla reliquia della Martire
e presentare i suoi messaggi sempre più attuali. Nei giorni
scorsi, Mons.Gerardo Rocconi - Vescovo di Jesi e corinaldese - ha accompagnato ancora una volta trenta comunicandi
di S.Maria Nuova e genitori per un incontro spirituale con
S.Messa. Il Vescovo, con il suo tradizionale entusiasmo, ha
presentato ai suoi diocesani gli insegnamenti della sua concittadina Martire e speciale patrona dei comunicandi e cresimandi. Con il Vescovo era presente – come ogni anno – il
parroco don Francesco Sabbatini. La serata non poteva finire
che con una visita alla “Casa natale” di Marietta. Nei giorni
scorsi, .Mons.Giovanni Tonucci, Arcivescovo di Loreto, ha
presieduto il “Convegno dei Ministranti” delle diverse parrocchie della sua Diocesi, organizzato da don Andrea e padre
Lorenzo. La Messa solenne del Vescovo, con le sue appropriate parole sui messaggi della nostra Martire, è stata preceduta da un incontro formativo agli 80 ragazzi/e. Il pranzo si
è consumato in un ristorante del centro e poi, come sempre,
c’è stata la visita alla Casa natale. Nei prossimi giorni sono
attesi dei ragazzi da Recanati, il Raduno “Movimento Fides e
Vita”, dei gruppi da Torino, Corridonia e Agrate Brianza.
don Franco Morico - rettore
I vescovi marchigiani ai giovani
L’appuntamento con la Giornata mondiale della Gioventù del
prossimo agosto a Madrid, in Spagna, si avvicina. Per questo
la pastorale giovanile di Senigallia promuove alcuni incontri
per preparare al meglio i partecipanti e per creare amicizia
nel gruppo che si recherà in Spagna. Il prossimo appuntamento si terrà a Loreto, sabato 14 maggio 2011, dove alle
21.00 i vescovi marchigiani consegneranno il loro mandato
ai giovani in vista di questo importante appuntamento.
Raccolta indumenti usati
La Caritas raccoglie da anni vestiti usati, che, una volta sterilizzati, vengono messi a disposizione di quanti ne hanno
necessità. A gestire questo servizio, detto “l’armadio degli
abiti usati”, sono circa 30 volontari, che raccolgono, selezionano e distribuiscono i capi. Chi vuole accedere al servizio
per prendere capi di abbigliamento può rivolgersi al Centro
tutte le mattine dal lunedì al sabato (dalle 10 alle 12) e i pomeriggi di martedì e venerdì (dalle 17 alle 19). Ma non tutti
i vestiti possono essere riutilizzati: fra i tanti ci sono anche
stracci, abiti rotti che la Caritas è costretta a smaltire in discarica con costi elevatissimi, facilmente eliminabili se tutti
coloro che decidono di donarli ai poveri facessero una prima
cernita e portassero al Centro di Solidarietà solo indumenti
in buono stato.
ra una giornata grigia, nebbiosa,
fredda. E stavo uscendo, quando vidi due persone vestite di nero,
infreddolite, che mi guardavano...
Allora mi avvicinai e ci salutammo.
Mi dissero che venivano da Roma,
che erano le suore e che il parroco
le aveva mandate a cercarmi.”
La ‘maestra’ Fulvia (giovanissima
novantenne e frizzante icona della ridente località arceviese) rivive l’inizio dell’avventura spirituale
ed etica di quelle sorelle, inviate in
‘avanscoperta’ nei primi anni Sessanta a Montale, armate solo di fede
coerente e di spirito francescano.
Il loro pionierismo si sarebbe presto
tradotto in irrinunciabile istituzione
cittadina (“...certo che di sacrifici ne
hanno fatti tanti!”) attraverso le tappe di un’affinità progressivamente
elettiva (“.... a poco a poco, tutta la
polazione si diede da fare per procurare loro tutto ciò che non avevano e che era necessario.”
Il “Ricordo della signora Fulvia” (insegnante mai andata in pensione...)
costituisce la migliore recensione
della Mostra “Le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore nel
mondo”.
In cifre, 150 anni vitali in chiave
cattolica (dal greco ‘katholikòs’: universale). Ovvero “Il coraggio di una
storia...che anima il presente”.
A Montale di Arcevia, il tutto può
essere sintetizzato nella foto che vi
proponiamo: un’attualità vivida in
cui l’umanità e la solidarietà sono
intergenerazionali, nel segno del-
l’amore e della donazione. La rasse- dagli album fotografici alle dediche,
gna mette pienamente a fuoco quel- dai disegni ai ringraziamenti (“...una
la Chiesa spesso “senza voce” o con vita passata ‘gratuitamente’ ad anvoce fioca, la quale è all’opposto la nunciare la parola e a concretizzare
Chiesa migliore, che è ‘persona vici- l’amore...”).
no alla persona’, nella buona e nella Chi fortemente si è speso per gli
cattiva sorte.
altri non può essere dimenticato
A Montale, la Chiesa delle Suo- (un nome per tutti: Zelio Cinti). I
re Francescane opera dal 1965. Le momenti della vita sociale, specialprime furono suor Norberta e suor mente quelli educativamente basilaVenanzia. Dal 1977, ecco suor Anna ri, sono squisitamente incorniciati:
Luisa, allora Madre Superiora oggi il Coro, l’Oratorio, il Carnevale, il
responsabile della Scuola dell’Infan- Teatro, il Presepio...
zia “Ferruccio Pasquini” (che ha il La coscienza (morale ed intellettiva)
nome del benemerito, il cui lascito ed il senso di responsabilità costituivale sempre moltissimo per la co- scono la struttura portante. Ma non
munità).
è il grigio della seriosità a imperare.
Scolpiti nella memoria montalese Altra è la ‘Chiave del Paradiso’:
rimangono i nomi di suor Lorenza “Trova il tempo per pensare. Trova
(vulcanica e forte di quella simpa- il tempo per ridere. E’ la fonte del
tia formativa che solo dall’Altissimo potere. E’ il più grande potere della
poteva provenire), suor Massimina, Terra!”
suor Stefania, suor Cristina e, nel
Umberto Martinelli
presente, suor Rosa
Assunta
(effervescente insegnante,
solida, computerizzata e talmente polivalente dal dare il
passo ai tempi).
Ogni artistico oggetto ed ogni peculiarità artigianale
della mostra rinviano al vissuto (ed
al vivente) di Montale: dalla copripiside alla tenda, dal
conopeo al sottile
ricamo
dipinto,
diocesi Un giorno da fornai alla scuola d’infanzia ‘Ada Bianchi’
Bambini con le mani in pasta
I
bambini della Scuola d’infanzia paritaria “Ada Bianchi” per una giorno si
sono trasformati in bravi “fornaretti” e
hanno così imparato a fare il pane. E
il prodotto del loro lavoro, a fine giornata, lo hanno anche mangiato. Una
mattinata tra farina, acqua, lievito e
mattarelli, sapientemente costruita da
suor Mariaugusta e da tutte le mae- passaggio successivo, quando si crea
stre dell’Istituto di via Verdi. Grazie la forma del pane e poi ancora il miraalla collaborazione dell’Istituto alber- colo del pane e delle piadine fragranti
ghiero “Panzini” e in che escono dal forno della loro scuoparticolare del prof. la. Dopo la parte teorica e d’osservaSamuele Servadio zione è iniziata la parte più esaltante
e, soprattutto, dello della mattinata: i bambini muniti di
sponsor “Pasta del- grembiulino, cappello, piano di lavoro
la Pesa” è stata una e mattarello hanno iniziato a lavorare
giornata
davvero gli ingredienti sempre sotto la guida
speciale per i piccoli del prof.Servadio, che li ha aiutati a
allievi della materna. creare la “fontana” con la farina da cui
I bambini (mezzani e poi nasce l’impasto. Così ogni piccolo
grandi) hanno prima ha potuto, tra nuvole di farina e pezascoltato e poi os- zi d’impasto fuori controllo, creare la
servato con la mas- sua piadina. Insomma un’altra giornasima attenzione tut- ta davvero speciale per i bambini della
to quanto avveniva “Ada Biachi”’, ancora frutto dell’infinito
davanti a loro occhi: amore e della grande professionalità
farina, acqua, sale e nei confronti del mondo dell’infanzia
anche un pizzico di zucchero, che da da parte di suor Mariaugusta, delle
elementi singoli diventano una massa sue consorelle e di tutto il corpo insecolorata e profumata (“come la pan- gnante.
cia del mio babbo” ha sottolineato un
bambino). E poi il grande stupore nel
(foto di Andrea Ferreri)
diocesi Restaurati gli storici portoni d’ingresso del palazzo vescovile
La Pinacoteca ancor più bella
U
n nuovo importante tassello si in- provvedere al restauro di queste porserisce nel recupero del patrimo- te, comprese le cornici e gli imbotti,
nio artistico senigalliese. La Diocesi in più punti assalite da insetti xilofagi.
di Senigallia ha infatti terminato il re- “L’intervento in questione – puntuastauro manutentivo delle grandi por- lizza il Prof. Michele Papi titolare del
te lignee conservate nella Pinacoteca laboratorio di restauro che ha condotDiocesana, in Piazza Garibaldi. “Come to l’intervento, sotto la direzione della
è noto – spiega il delegato diocesano Soprintendenza di Urbino – ci ha visto
per i beni culturali don Domenico Pa- operare con la rimozione delle impurisquini – il museo diocesano trova sede tà presenti sulle superfici. Si è quindi
all’interno dell’appartamento settecen- proceduto, tra l’altro, al consolidamentesco al piano nobile dell’Episcopio, un to delle parti staticamente non coese, e
tempo dimora del Cardinale Vescovo quindi ad una accurata disinfestazione
di Senigallia. Si tratta di grandi am- mediante imbibizione del supporto ed
bienti, alcuni affrescati, e dove grandi alla scrupolosa applicazione di idonei
porte lignee scandiscono l’avanzare prodotti all’interno dei singoli fori dei
delle sale”. L’inesorabile trascorrere tarli. L’intera superficie, al termine, è
del tempo, aveva dunque reso urgente stata trattata con cere naturali”. Un
intervento urgente, reso possibile dal
contributo apportato dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Jesi. “Non solo
il prezioso contenuto della Pinacoteca,
ma le stesse sale, arredi ed elementi
mobili presenti, costituiscono un insieme importante del percorso storico artistico offerto ai visitatori, e per il quale
da anni come Diocesi, grazie anche all’apporto di mecenati pubblici e privati,
stiamo lavorando”.
La Pinacoteca Diocesana è aperta il sabato e la domenica con orario 9-12 e
16 – 19 sempre ad ingresso gratuito.
Per informazioni è possibile telefonare
al numero 071 60498/65758 oppure visitare il sito www.diocesisenigallia.it
A.B.
5 maggio 2011
chiesa
Senigallia Sta per partire il corso base promosso dall’Iner Marche
Incontri sulla sessualità
L
’Istituto per l’Educazione alla Sessualità ed alla Fertilità Iner-Marche di
Senigallia organizza il 19° corso base. L’impegno gratuito degli insegnanti
non si limita solo all’insegnamento di una metodica ma anche a promuovere
una cultura della sessualità umana vista nella sua interezza e nella sua bellezza.
Scopo del corso è quello di insegnare a donne e a coppie a saper riconoscere i
propri tempi di fertilità e di sterilità lungo il corso del ciclo femminile. Attraverso l’osservazione dei segni che il corpo della donna naturalmente mostra
(muco cervicale, temperatura basale e collo dell’utero, insieme ad altri sintomi
minori) e la corretta applicazione di specifiche regole, la donna sa con esattezza in quale fase del ciclo si trova. Durante questi incontri i partecipanti
impareranno a capire la differenza tra mestruazioni e perdite ematiche, a riconoscere il momento dell’ovulazione, a capire quando inizia la fase post-ovulatoria, a comprendere perché i cicli non sono sempre di uguale durata, a saper prevedere con esattezza l’arrivo della mestruazione successiva, a sapere
quando considerarsi potenzialmente in gravidanza e tanti altri aspetti della
sessualità in materia di prevenzione e igiene. Al termine del corso la donna
ha sufficienti elementi per iniziare la propria auto-osservazione e continuare
con una breve consulenza personalizzata con l’insegnante di riferimento per
verificare la correttezza di quanto sta facendo. Da come si può capire, viene
offerta una possibilità importante ed unica (il centro di Senigallia è l’unico per
le Marche) che sicuramente accresce la consapevolezza di quello che la donna
vive. Inoltre verranno affrontate tematiche riguardanti la sessualità di coppia:
si cercherà di capire qual è il significato della sessualità umana e dell’atto coitale, quale letture di tipo umanistico e filosofico si possono fare.
Si toccherà il tema della relazione tra sessualità e procreazione responsabile,
agganciato al grande valore dell’autoconoscenza. Si comprenderà quale ricaduta ha, sulla vita di coppia, l’utilizzo della metodica Roetzer, analizzandone
gli aspetti pratici e sessuologici. Verranno affrontati gli aspetti etici e antropologici, anche alla luce del Magistero della Chiesa, cercando di sgomberare
il campo da tanti malintesi che spesso prestano il fianco a tante critiche ingiustificate. Data di inizio del corso è il 6 maggio 2011 per cinque venerdì consecutivi, e si svolgerà presso la Casa della Gioventù di Senigallia, in Via Testaferrata 13, con inizio alle ore 21.15. Per partecipare al corso, che è gratuito (sarà
richiesto un piccolo rimborso spese ), è necessario iscriversi telefonando al
Consultorio UCIPEM: 071.64860. Il corso è organizzato in collaborazione con
il Consultorio UCIPEM e con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria U.R. 4 delle
Marche, avvalendosi dell’intervento di una ostetrica del Consultorio ASUR.
Andrea Ippoliti e Elisabetta Olivi
Sabato 7 maggio 2011, ore 17
Incontro conclusivo
della Scuola di formazione
socio - politica
7
in agenda
LA SETTIMANA DEL VESCOVO
Giovedì 5 maggio
Ore 9.30: Aggiornamento del Clero in Seminario
Ore 16.00: Incontro con cresimandi di Mondolfo
Ore 18.30: Incontro pellegrinaggio a Fatima (Porto)
Sabato 7 maggio
Ore 9.30: Riunione regionale Pastorale sociale a Loreto
Ore 17.00: S.Cresima a San Martino
Ore 19.00: S.Cresima a Stacciola
Domenica 8 maggio
Ore 9.30: S.Cresima a Mondolfo
Ore 11.00: S.Cresima a Castelleone
Ore 16.30: S.Messa a S.Medardo (Arcevia) per la Polizia
Lunedì 9 maggio
Ore 10.00: Riunione della C.E.M. ad Ancona
Giovedì 12 maggio
Ore 9.45: Riunione Sacerdoti giovani
Venerdì 13 maggio
Ore 9.00: S.Messa in onore del Beato Pio IX
Ore 20.30: Incontro Opera Pia M.F. a Cesano
Sabato 14 maggio
Ore 17,30: S.Cresima Parrocchia della Pace
Ore 21,15: Veglia vocazionale e GMG a Loreto
Domenica 15 maggio
Ore 9.30: S.Cresima a Filetto
Ore 11.00: S.Cresima a Serra de’ Conti
Ore 16.30: Inaugurazione Casa di Riposo di Ripe
Ore 18.00: Cenacolo mariano alla Madonna della Rosa
Cristiani e disagio psichico
S
abato prossimo 7 maggio, alle 17, presso la Casa della Giovengù di Senigallia si concluderà il nostro cammino, iniziato nel 2009, della “Scuola
di formazione all’impegno sociale e politico”: tanti incontri, proposte, provocazioni, idee e progetti soprattutto a misura di giovani Alcuni progetti
sono partiti, molti sono, come naturale, nei buoni propositi ma credo ci sia
la volontà in tutti di rendere concreti questi progetti nel prossimo periodo.
La chiusura di questa bella esperienza è affidata a due relatori di eccezione,
l’assessore regionale Marco Lucchetti ed il sindaco di Ascoli Piceno, Guido
Castelli. Ascolteremo come loro stanno facendo politica e ci faremo aiutare
ad individuare cosa possiamo fare noi nella nostra realtà. L’incontro è aperto a tutti.
Mario Vichi
Domenica 8 masggio 2011
Giornata
per l’Università Cattolica
N
el cuore della realtà”. L’Istituto Giuseppe
Toniolo di studi superiori ha scelto questa espressione del fondatore, padre Agostino
Gemelli, come motto della 87a Giornata per
l’Università Cattolica che si terrà domenica
prossima, 8 maggio 2011, in tutte le diocesi
italiane. Questa espressione – spiega il rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, nel suo
messaggio per la Giornata – “indica chiaramente la volontà di fare grata memoria del
nostro passato e, nel contempo, di affrontare
con rinnovato coraggio le prossime sfide nel
campo dell’educazione e della ricerca scientifica, a cui risponderemo con sempre maggior
determinazione in forza della vicinanza nella
preghiera e dei gesti di concreta amicizia che
i fedeli delle diocesi italiane anche quest’anno non ci faranno mancare”. Quello di quest’anno, ricorda Ornaghi, è “un anno davvero
speciale” perché “l’Italia festeggia i 150 anni
dell’Unità e, per una significativa coincidenza,
l’Università Cattolica del Sacro Cuore celebra
i 90 dalla sua fondazione”. “La prossima domenica 8 maggio – continua il rettore - l’Università ancora una volta potrà dare testimonianza di quanto sia profondamente entrata
nel cuore della realtà nazionale, alle soglie del
suo primo secolo di vita”. “Ai giovani, soprattutto vogliamo dedicare il nostro impegno
e la nostra attenzione: è sulle generazioni di
domani, infatti, che occorre scommettere
senza esitazioni, aiutandone la formazione
integrale sia professionale sia umana in vista
di un modello di sviluppo realmente a favore
della persona e della vita”.
A.S.
“Del disagio psichico si parla poco, fatte salve le promesse
elettorali”: lo scrive in una nota diffusa oggi il presidente
dell’associazione “Cristiani per Servire”, Franco Previte. “Il
processo di superamento degli ex-ospedali psichiatrici
normali o giudiziari unito al problema dei malati mentali
sul territorio per la carenza di pianificazione della salute
mentale, - scrive - sono ‘situazioni’ ormai considerate da
tutti i Governi e per taluni irreversibili sul piano formale
e sostanziale, per altri molto gravi sul piano pratico per
le conseguenze derivanti”. Secondo Previte, “il diritto di
assistenza sanitaria ai cittadini italiani sancito dalla Costituzione (art.32) dimostra ancora una volta, la mancata
valutazione delle necessità del cittadino ed anche del disagio sociale costituito dalla patologia psichica”. Previte
richiama recenti pronunciamenti del card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, a proposito della tutela dei
“diritti dei deboli”, e definisce quelli dei malati psichici i
“diritti degli ultimi fra gli ultimi”. La nota si conclude ponendo la domanda su “quanto tempo devono aspettare
questi ‘malati’, le loro famiglie e l’opinione pubblica per
ottenere quei provvedimenti legislativi necessari”, ricordando che esistono ancora tanti piccoli manicomi, comunità terapeutiche o cliniche private, ospedali giudiziari, al
cui interno la precarietà è una caratteristica persistente.
Sull’antica via Lauretana
Da Camerino a Belforte del Chienti una decina di pellegrini, dal 25 aprile, hanno intrapreso il Pellegrinaggio Assisi–Loreto con l’intento di recuperare, valorizzare e riattivare l’antica “Via Lauretana”. A guidarli ci sono don Paolo
Giulietti, vicario generale dell’arcidiocesi di Perugia, e don
Giampaolo Grieco, vice-direttore del Centro giovanile Giovanni Paolo II di Loreto. Il percorso completo del pellegrinaggio è di circa 150 chilometri ed è terminato il 2 maggio
con l’arrivo alla Santa Casa di Loreto. Il 1° maggio il gruppetto si è fermato al Centro Giovanni Paolo II per assistere,
in diretta, alla beatificazione di papa Wojtyla attraverso un
maxischermo. “Promuovere il recupero dell’antica Via Lauretana - ha affermato mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo di Loreto - significa centrare l’attenzione su di un tratto
fondamentale della storia cristiana del nostro Paese. Roma,
Assisi e Loreto sono le tappe principali di questo antico itinerario spirituale che offrono al pellegrino la luce della testimonianza e dell’insegnamento di San Pietro, San Francesco e della Vergine Maria”. I pellegrini sono stati accolti, nel
monastero della santa Camilla Battista da Varano, da mons.
Francesco Brugnaro, arcivescovo di Camerino-San Severino,
mentre sabato scorso, arrivati a Macerata, sono stati accolti
dal vescovo della diocesi, mons. Claudio Giuliodori.
In vista del pellegrinaggio Macerata - Loreto
A poco più di un mese dall’evento fervono i preparativi per
il XXXIII Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che si terrà
sabato 11 giugno, a partire dalle ore 20.30, presso lo Stadio
“Helvia Recina” di Macerata. Sarà. Mons. Jean-Louis Bruguès, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, a celebrare la Santa Messa che inizierà il gesto, una
volta che avrà fatto il suo ingresso la fiaccola della pace,
benedetta come gli altri anni in piazza S. Pietro da Papa
Benedetto XVI, e che toccherà quest’anno il versante umbro, dopo il passaggio per due anni in Abruzzo a L’Aquila
per solidarietà alle popolazioni terremotate. Una presenza
importante quella dell’Arcivescovo francese Bruguès, che
riconferma la proposta educativa di un pellegrinaggio che
sfida l’umanità di ciascuno.
5 maggio 2011
il paginone
5 maggio 2011
il paginone
Il ritorno
di un volto
L
Giovanni Paolo II è stato proclamato
Beato domenica 1° maggio 2011
U
na festa della fede, della pace e della speranza, riscaldata dal sole di Roma dopo il plumbeo cielo della vigilia. Gioiosa come al tempo dell’esistenza terrena di Karol Wojtyla. Senza quel velo di tristezza che negli ultimi
anni attanagliava chi si trovava a passare in piazza San
Pietro. Stavolta però la sua immagine non era più sulla
loggia centrale della basilica ma sopra, nell’arazzo che
compete a chi sta ormai al cospetto di Dio.
Quel cielo azzurro è apparso quasi un miracolo, una sfida
alle angosce che ogni giorno attanagliano il cuore. Una
carezza di Dio di fronte alle tragedie del mondo: ad una
pace che si nutre di bombardamenti che non distinguono
tra vittime e carnefici, o al groviglio perverso di catastrofi
naturali o per mano dell’uomo che in una sequela ininterrotta provocano sofferenza e morte.
Giovanni Paolo II beato. Un’isola di pace testimoniata
da oltre un milione di uomini e donne cristiani, un messaggio rivolto ai fedeli ma offerto anche a tutti gli uomini
di buona volontà, il testamento più autentico del nuovo
beato. Dove il sorriso rassicurante della sua immagine,
lo sguardo che proiettato lontano, è apparso per contagio sui volti dell’immensa folla, ha sconfitto l’angoscia,
ha rievocato in un istante quel grido a non aver paura, a
confidare sull’aiuto e sulla misericordia di Dio.
Si può ora affermare che proprio mentre Giovanni Paolo
II saliva sull’altare, discendeva di nuovo nel mondo, per
la perseveranza e la determinazione del suo successore e
amico, Benedetto XVI. Ne hanno avuto certezza i fedeli
presenti – e tutti gli altri che con il cuore hanno seguito
la cerimonia – i quali hanno affrontato da paesi lontani
grandi disagi per dire “io c’ero!”. Tutti convocati oltre che
dall’affetto per il Pontefice scomparso dal bisogno di rivivere l’essenza del suo magistero, di ricongiungersi a lui
almeno con il cuore.
Uomini e donne che l’avevano incontrato sulle vie del
mondo, o che avevano incrociato il suo sguardo, o che
si erano semplicemente innamorati delle sue parole, dei
suoi gesti, della sua grande umanità. È stato spesso ripetuto che la Chiesa non crea dei santi, ma ne svela la virtù
che è già esistente. Ebbene, Karol Wojtyla vivente, comunicava agli altri la sua santità, la spargeva a piene mani
intorno a lui. E i suoi interlocutori ne venivano travolti. Sapeva, oltre la politica, la tv, Facebook, le mode del
momento, oltre l’annacquamento o la perdita dei valori,
tornare all’essenza dell’annuncio. E far riaffiorare il soffio
divino che è in ogni essere umano, trasmetterlo proprio
a mondo di oggi, rievangelizzando, come ha ripetuto Benedetto XVI, la cultura, la società, ognuno di noi. Un “gigante della fede”.
Quella sua visione della vita e del destino dell’umanità,
quell’affidarsi, quell’aprirsi a Cristo per non aver più paura nel nostro cammino quotidiano, era stampato nei volti
dell’immensa folla, ed è promessa che non svanirà facilmente. La beatificazione (e forse presto la canonizzazione) fa tornare nella storia, non archivia il magistero di
Giovanni Paolo II. Ne è promessa fedele il suo successore,
Benedetto XVI: dopo mille anni un Pontefice che eleva
sugli altari colui che l’ha preceduto sul trono di Pietro e
che, non a caso, ha voluto presiedere la cerimonia indossando i paramenti che erano stati di papa Wojtyla.
Ha commosso la commozione di Benedetto XVI, come
la conferma, ripetuta e sottolineata, dell’amicizia che ha
legato la sua vita a Giovanni Paolo II. Il carico che pesa
sulle sue spalle non è certo scemato, semmai accresciuto.
I pericoli che minacciano l’umanità e la stessa Chiesa non
sono affatto diminuiti, forse più insidiosi. Nel deserto
provocato dal peccato, e contro il pessimismo, che giudica il male inevitabile, si era levata la voce del Papa che
non aveva paura, perché egli personalmente, con l’intensità della propria fede, l’aveva vinta. Contro gli stessi mostri il popolo di Dio sa di poter contare su chi, dopo di lui,
ne ha raccolto l’eredità.
Silvano Spaccatrosi
Beato te
D
omenica 1° maggio 2011: il
drappo che copre l’arazzo con
il ritratto del Beato Giovanni Paolo
II scende dopo che Benedetto XVI
ha pronunciato la formula di beatificazione e sulla facciata della basilica
di San Pietro appare l’immagine del
volto di papa Wojtyla.
Torna alla mente un suo pensiero
colto dal discorso ai vescovi delle
Marche e dell’Umbria in occasione
della visita “ad limina apostolorum”
il 5 dicembre 1981.
I santi, aveva detto, “sono delle fotografie riuscite: immagini i cui netti
contorni coincidono con le intenzioni divine su di loro. E proprio qui sta
la lezione”.
Una “fotografia riuscita” ora è in
piazza San Pietro: racchiude e comunica il significato più alto e il messaggio più bello di un volto che ha sempre richiamato e ancor oggi richiama
il Volto. È una luce a metterli in comunicazione.
Una luce, aveva ricordato Giovan- dalle distrazioni e dalle apparenze
ni Paolo II nell’omelia dell’Epifania perché grande é il rischio di smarrire
2001, soffermandosi sul “mysterium “la sola cosa” di cui anche l’uomo del
lunae” – immagine cara alla teologia nostro tempo ha bisogno.
patristica – che non nasce dal vol- Quella “sola cosa” è la felicità che nato dell’uomo ma è il riflettersi dello sce dall’incontro con la Verità.
splendore di Dio nella storia attra- Da qui l’appello al “duc in altum” perverso l’uomo.
ché alla Verità non si arriva percorMa quale lezione viene dalle “foto- rendo le scorciatoie della mediocrità
grafie riuscite” tra le quali è da oggi ma seguendo i sentieri che danno
anche quella di papa Wojtyla?
“una misura alta” alla vita.
Come cogliere la coincidenza tra i Una misura che Karol Wojtyla ha tecontorni delle immagini e le inten- stimoniato fin da ragazzo, giorno per
zioni divine?
giorno.
È lo stesso Giovanni Paolo II a ri- Così quel “santo subito” – dice con rispondere quando, sempre ai vescovi spetto Joaquín Navarro-Valls – chiemarchigiani e umbri, ricordava che sto con affetto e gratitudine, appare
questo “ideale è raggiungibile solo quasi una richiesta un po’ tardiva
coltivando un rapporto di comunio- perché Karol Wojtyla è stato “santo
ne, intimo e stabile, con il Signore. E sempre”. Da questo “sempre” ritorna
ciò è possibile riconoscendo il pri- l’invito anche nel silenzio del ritratto
mato dello spirituale, dell’interiorità, sulla facciata della basilica vaticana:
accogliendo in concreto e nel vissuto “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spaquotidiano la parola di Cristo”.
lancate le porte a Cristo!”.
È l’invito a non lasciarsi prendere
Paolo Bustaffa
Sulla soglia della speranza
I
l passaggio da un secolo all’altro è sempre passaggio epocale, Chi sta sulla soglia può gettare uno sguardo al passato, coglie il
apre una nuova dimensione nella storia, propone dinamiche presente ma già si sente proiettato nel futuro, Giovanni Paolo
inedite, giovani volti si affacciano e raccolgono il testimone per II visse questa triplice dimensione: raccolse tutta l’eredità della
portare avanti l’umanità: verso dove? Verso chi?
Chiesa, il grande lavoro dello Spirito con il Vaticano II ma gettò,
Una constatazione che deve trasformarsi nell’assunzione espli- simultaneamente, le basi di un futuro, di un tempo in cui rimacita di una responsabilità storica e umana, perché altrimenti ri- nere protesi in attesa, in ascolto. Posture tipiche e ineludibili del
sulta solo passaggio convenzionale, obbligato.
cristiano ma, soprattutto, di ogni prete, orante, sollecitato e do“Stare sulla soglia della speranza” ci ha insegnato il neo Beato lente per i gravi problemi che affliggono l’umanità, e che non li
Giovanni Paolo II e ci ha pure consegnato un “come” che può sfugga da struzzo, ma sia disposto a “diventare un tutt’uno con
tradursi in vita quotidiana, essere assimilato passo dopo passo.
quel Gesù, che quotidianamente riceve e offre nell’Eucaristia”.
Papa Benedetto, nel suo dire piano e incisivo, invita “all’indi- È la fede, quindi, il perno che consente e fonda lo stare sulla
cativo”, cioè ad assumere quel vigore che emanava dalla testi- soglia, quell’adesione profonda che sa e vuole pronunciare un
monianza dell’uomo polacco Karol Wojtyla che visse i tempi “Amen” al Padre nell’“Amen” che è Gesù Cristo, sempre all’indioscuri della II guerra mondiale, della persecuzione nazista e il cativo e non all’esortativo: “Così è!”.
crogiolo del marxismo e, forse proprio per questa sofferta espe- “Amen” pronunciato non come una qualsiasi parola di circorienza, non si smarriva in analisi trite e inutili ma puntava dirit- stanza o di convenienza, ma un “Amen” che gioca tutta la perto al “dove” della sorgente: Gesù Cristo, nostra speranza. Solo sona e tutta la vita, in qualsiasi circostanza, con qualsiasi umore
guardando a Lui si può “vivere nella storia con uno spirito di e in qualsiasi affanno che colpisca la nostra umanità: catastrofi
‘avvento’” e, allora, fiorisce: “Pienezza dell’uomo e compimento naturali, dissensi politici, guerre sempre ingiuste, poteri econodelle sue attese di giustizia e di pace”.
mici occulti e palesi che rovinano nazioni e persone. È inutile
a cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II domenica 1° maggio
in piazza San Pietro è stata raccontata soprattutto attraverso le immagini. Così era avvenuto anche per le sue esequie, venerdì 8 aprile 2005, e per i
gesti più significativi del suo intero pontificato, sempre ripresi da centinaia
di telecamere e macchine fotografiche per essere rilanciati in tutto il mondo.
Ma a dare inizio all’evento e a sancirne i passaggi solenni sono state le parole.
“Beatissimo Padre, il Vicario Generale di Vostra Santità per la Diocesi di
Roma domanda umilmente alla Santità Vostra di voler iscrivere nel numero
dei Beati il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa”. Così il cardinale
Agostino Vallini ha dato il via al rito, aprendo la cerimonia con la richiesta
ufficiale di beatificazione. Alle 10.37 Benedetto XVI ha pronunciato la formula tanto attesa dal milione e mezzo di persone in piazza e dai fedeli di
tutto il mondo: “Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Agostino
Cardinale Vallini, Nostro Vicario Generale per la Diocesi di Roma, di molti
altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della
Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa, d’ora in poi
sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi e secondo
le regole stabilite dal diritto, ogni anno il 22 ottobre. Nel nome del Padre e
del Figlio e dello Spirito Santo”.
Oltre alle parole, le moltissime immagini: la folla prima in attesa e poi in festa, i primi piani sui volti commossi, assorti in preghiera, gioiosi, l’alternanza
fra i totali e i dettagli di un avvenimento mediatico in grande stile. Come tutti
gli eventi, soltanto chi l’ha vissuto in diretta televisiva ha potuto immergersi
– seppure a distanza – nel clima e nell’atmosfera che avvolgevano la piazza.
Le cronache immediatamente successive hanno potuto soltanto fissare alcuni tra i momenti salienti della celebrazione.
In internet per tutta la giornata di domenica si sono susseguiti i “flash” e gli
aggiornamenti che raccontavano progressivamente lo svolgimento della cerimonia, accompagnati dalle foto istantanee immediatamente riversate in rete.
E così anche chi non si è potuto trovare di fronte a uno schermo televisivo
ma ha dovuto accontentarsi di quello di un computer o di un iPad ha avuto
pane per i suoi occhi. La televisione è stata il mezzo protagonista con la lunga diretta di domenica mattina, preceduta da quella di sabato 30 aprile per
la veglia. Successivamente, i primi a riprendere ampi stralci dell’evento sono
stati, naturalmente, i telegiornali e i notiziari radiofonici, mentre i quotidiani
online hanno pian piano trasformato gli aggiornamenti in cronache compiute.
Complice la mancata uscita delle edizioni cartacee lunedì 2 maggio, in conseguenza della Festa del lavoro, per quasi 48 ore sono state proprio le testate
telematiche a fungere da punto di riferimento per chi cercava un resoconto
dell’accaduto. Quelli che fino alla vigilia erano stati gli spazi dedicati a servizi speciali, approfondimenti e dossier in vista della beatificazione si sono
arricchiti delle cronache relative al momento clou e, soprattutto, di crescenti
documentazioni fotografiche.
Come sempre avviene in questi casi – basti pensare al matrimonio fra William e Kate di venerdì 29 aprile, di tutt’altro tenore – a caldo le gallerie fotografiche sull’evento e sui suoi protagonisti sono state le più cliccate, insieme
ai link che mostravano filmati girati durante la celebrazione. Di vario genere i soggetti ripresi, dai gesti di Benedetto XVI alla bara di Giovanni Paolo
II, dalla folta schiera dei cardinali alla folla assiepata dovunque, dall’ampolla
con il sangue di Giovanni Paolo II agli applausi, dai sorrisi alle lacrime, dagli
applausi ai malori, dalle autorità alle pose curiose di volti noti e meno noti,
dalla suora miracolata al lumino acceso sul balcone dell’Angelus. Poi, progressivamente, hanno riconquistato spazio anche le cronache, gli approfondimenti e le notazioni sulle tante curiosità che abitualmente accompagnano
un evento mediatico.
Ma tutto questo dispiegamento di mezzi non ha inficiato la profonda solennità del momento, accompagnata dalla gioia del popolo dei fedeli che, sia in
piazza sia a distanza, ha ripreso a scandire l’incitazione che fin dalla morte
di papa Wojtyla è diventata slogan: “Santo subito”. Con la beatificazione un
altro passo è stato compiuto e un’altra pagina storica è stata scritta, anche
attraverso i media, nella vicenda di questo straordinario Pontefice, grande
comunicatore e grandissimo uomo.
Marco Deriu
ricorrere a narcotici o a stordimenti mediatici che facciano vivere qualche ora fiabesca, la realtà è un’altra, dolorosamente
un’altra.Giovanni Paolo II l’ha proclamata con il suo semplicissimo stemma, non aristocratico, di sangue blu e perciò caduco
ma simbolo di un legame eterno e forte: “Nell’icona biblica di
Cristo sulla croce con accanto Maria, sua madre”, che fu per lui
il prisma con cui guardare lo scorrere del tempo e il divenire
della storia.
La sapienza teologica di papa Benedetto ha colto come questa
scoperta giovanile del giovane polacco, sia diventata il tessuto
connettivo della sua vita sacerdotale, della sua vigoria, della sua
accettazione nella dissoluzione che ha corroso le sue giornate di
malato, torcendolo ma non piegandolo nella sua oblatività e nel
suo “humour”.
Maria, prisma biblico ed esistenziale, è per noi, all’indicativo, il
modello, il “come” vivere senza cedimenti, perché seppe pronunciare il suo “Amen” alla volontà del Padre. “Amen” di cristallina fede come Maria è (non... sia) per noi il dono del Beato.
Cristiana Dobner – carmelitana scalza
Voci di pellegrini
C
entinaia di migliaia di pellegrini hanno affollato fin dalla notte del 30 aprile scorso
piazza San Pietro e via della Conciliazione per
assistere alla beatificazione di Giovanni Paolo
II. Tante le lingue parlate, ancora di più i Paesi
di provenienza: oltre all’Italia, sono giunti da
Polonia (ovunque si giri lo sguardo, gli stendardi biancorossi stanno sventolando), Spagna, Francia, Stati Uniti, Libano, Albania, Iraq,
Ucraina, Messico, solo per citare alcune delle
tante bandiere presenti in piazza. Comune il
desiderio di rendere omaggio a un Papa che a
ciascuno – giovane e meno giovane – ha lasciato un segno profondo.
U
mento con il santuario di Santa Maria di Guadalupe.
V
icino ai giovani e al popolo. “Papa Wojtyla
aveva i giovani al centro dei suoi pensieri
e della sua azione pastorale: per noi era, ed è
ancora, un riferimento, che ci esorta ad andare avanti e non avere paura”, ha detto Marie
Therese Afeko, della Repubblica Democratica del Congo. E Gildas Daquin Sangou,
originario della Repubblica Centrafricana, ha
ancora ben viva nella memoria la visita apostolica di Giovanni Paolo II nel suo Paese, il
suo “non aver paura di toccare la realtà con
mano”. Il suo viaggiare, secondo il centrafricano, era una “testimonianza pastorale itinerante, e per questo viva”: egli “andava incontro a
ciascuno, non aveva paura di baciare la terra
che visitava, prendere in braccio i bambini anche se sporchi e malconci, toccare con mano
la sofferenza della gente” e così dava quella testimonianza, come vicario di Cristo, “che Dio
pensa anche a noi”.
na presenza “doverosa”. Sono madre e
figlia Marie-Anne e Constance Pikus,
sono venute dalla Polonia (anzi, precisano,
sono una famiglia “franco-polacca”) e hanno
rispettivamente 53 e 14 anni. “Giovanni Paolo II è parte della mia vita”, ha raccontato Marie-Anne ricordando come il suo pontificato
l’abbia accompagnata dalla giovinezza fino alla
maturità. Perciò essere a Roma per la sua beatificazione è “una risposta doverosa” pensando
’invito all’impegno. Tra i volontari, riconoa “quanto egli fece per me e per l’intera Chiesa”.
scibili dalla pettorina gialla, un gruppo di
Le fa eco la figlia Constance per sottolineare studenti e giovani lavoratori calabresi che
come lei abbia conosciuto papa Wojtyla nel proprio pochi mesi fa hanno dato vita a una
2000, “alla Giornata mondiale della gioventù scuola di formazione all’impegno sociopolia Tor Vergata” (Roma). Lei, ha spiegato, aveva, tico a Vibo Valentia intitolata al beato e che
“solo tre anni”, ma ricorda ugualmente “quel- come motto ha “Spalancate le porte a Cristo”.
l’incontro”. E del pontefice beato ciò che lei ri- “All’origine del nostro impegno – ha spiegato
corda soprattutto è “la capacità di viaggiare e Francesco Saverio Profiti, presidente del conandare incontro alle persone”. “Riconoscenza” siglio direttivo della scuola – vi è la Giornata
per un Papa che “abbiamo amato quando era mondiale della gioventù del 2000, quando
vivo e, nei pochi anni in cui l’abbiamo cono- Giovanni Paolo II ha parlato dei giovani come
sciuto, ci ha dato molto” è venuta dalle giovani fuoco, speranza, futuro. Da lì abbiamo colto
messicane Lourdes Molina e Regina Castiglia un invito all’impegno che ci ha portato a spenPonce, che proprio ieri sera, al Circo Massimo, derci concretamente nell’ambito associativo
assieme agli altri pellegrini arrivati dal Mes- e formativo”. Fino alla presenza “attiva” e “di
sico hanno gridato la gioia e la fede del loro servizio” al momento in cui Giovanni Paolo II
popolo quando è stato annunciato il collega- viene proclamato beato.
L
10
5 maggio 2011
territorio
Ad Ostra Vetere una tappa del Premio Montessori Corinaldo: un libro per i 100 anni della Bcc locale
I bambini e ‘Favolando’ Storia di terra marchigiana
S
abato 16 maggio 2011 farà tappa a
Ostra Vetere Favolando, Concorso
itinerante per bambini Premio Montessori, giunto alla sua 10a edizione
D
i giorno, 300-400 bambini arriveranno da 400 scuole materne, elementari e medie di tutta Italia per assistere alla
premiazione che quest’anno si terrà ad
Ostra Vetere. Favolando è uno dei progetti montessoriani dedicati all’infanzia.
Il dottor Lucio Lombardi, Direttore della
Fondazione Chiaravalle Montessori ce ne
racconta la genesi: “Ci siamo accorti che il
bambino è sempre destinatario di una letteratura fatta da adulti: Aiutami a fare da
solo è una famosa frase di Maria Montessori che caratterizza il suo metodo. Così
abbiamo voluto affermare che i bambini
devono essere produttori e consumatori
delle loro cose”.
Il concorso si chiama “Favolando” perché
raccoglie favole scritte dai bambini, pub-
blicate e raccolte in libri distribuiti nelle
scuole in modo che i bambini siano invitati a leggere le loro e le storie degli altri. E’
il famoso “avvio alla lettura”, un concetto
un pò rodariano.
Un’ulteriore iniziativa che contribuisce
alla divulgazione del messaggio montessoriano nel mondo che continua a riscuotere
grande successo. In calce al testo del bando del concorso di legge:” Tale percorso si
attuerà con la collaborazione e il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona, dei Comuni e degli Enti
preposti alla formazione di una coscienza
civile e democratica, di scambio culturale,
per un’educazione alla pace.” Altra area di
forte intervento del Centro Studi Maria
Montessori è la formazione. Entro maggio
partiranno i corsi di durata annuale per le
scuola primaria e per la scuola dell’infanzia (scuola materna). Le iscrizioni sono
ancora aperte.
Giulia Falaschi
La Fondazione ‘Montessori’ di Chiaravalle
S
enza dubbi più nota all’estero che “in patria”, la Fondazione proviene dal “Centro
Studi Maria Montessori” che insiste sulla casa natale della Montessori acquistata
nel 1998 dall’amministrazione comunale di Chiaravalle, dal 2000 la fece diventare un
centro di studio e approfondimento. Nasce formalmente nel 2007, quando l’amministrazione comunale decide di intraprendere questa nuova strada di partecipazione
alla fondazione registrando lo statuto. La Fondazione Montessori si muove in 4 macroaree, ci illustra il dottor Lucio Lombardi, direttore della stessa. La prima è la formazione: a Chiaravalle vi sono corsi per iniziazione didattica, per asilo nido- scuola
dell’infanzia e scuola primaria. Si offrono inoltre corsi annuali per tecnico-educatore
a minori diversamente abili. Dopo un anno, viene rilasciato un diploma di qualifica,
riconosciuto su tutto il territorio nazionale. Per conseguirlo è sufficiente avere un diploma di scuola media superiore. L’università di Macerata ha attivato a Chiaravalle
due master, da dirigente scolastico e da coordinatore di istituto per la disabilità. Docenti da vari atenei come Macerata, Perugia, Urbino, Bologna vengono ad insegnare
mentre studenti per il loro periodo di stage o tirocinio. La seconda area d’intervento
concerne la gestione della casa natale. Ogni anno si accolgono circa 40 scuole e numerosi visitatori. Volutamente la casa natale non è stata immaginata come un museo,
ma come un centro dinamico di studio, approfondimento e divulgazione. Il terzo settore è la produzione di materiale montessoriano, gadget e testi. Infine, soggetti dotati di peso specifico all’interno del sistema pedagogico-educativo nazionale, offrono
supporto in modo gratuito a studenti che scrivono tesi di laurea sulla Montessori, o
chiunque volesse accostarsi a lei. (g.f)
U
na pietra miliare per Corinaldo, la sua testata dal Direttore della Filiale di Ancona
storia, il suo territorio. Non può essere della Banca d’Italia Cosimo Centrone e da
considerata diversamente l’opera “Corinaldo, Alessandro Azzi, Presidente nazionale della
storia di una Terra marchigiana”, presenta- Federcasse, che con la sua presenza intende
ta ufficialmente lo scorso 15 aprile presso il sottolineare il pieno apprezzamento di tutto
Teatro Comunale “Goldoni” di Corinaldo.
il movimento del credito cooperativo per il
Un’opera davvero imponente, come si può ruolo e la crescita assunti dalla Bcc di Corifacilmente evincere anche dai “freddi” nu- naldo nei suoi cento anni di vita.
meri che la contraddistinguono: quattro vo- I saluti iniziali sono stati portati dal Sindaco
lumi (“Età Medievale”, “Età Moderna”, “Età di Corinaldo, Livio Scattolini. “Da parte mia
Contemporanea”, “Territorio, cultura, vita – sottolinea lo stesso Sindaco – non può che
cittadina”) per un totale di 2240 pagine giungere un plauso, unito a sentimenti di
scritte – in cinque anni di lavoro – da venti riconoscenza a nome della Comunità tutta
diversi autori, sotto il coordinamento di uno di Corinaldo, verso la Bcc che nel celebrare
storico appassionato: il professor Fabio Ci- cento anni di vita approfitta per omaggiare il
ceroni, che del progetto finalmente andato territorio nel quale è nata, cresciuta e svilupalle stampe è stato anche il primo ideatore. pata di un’opera letteraria e documentaria
Un progetto che vede la luce grazie al fon- che rimarrà mirabolante memoria perenne
damentale contributo della Banca di Credito per tutti noi e le nostre future generazioni.”
Cooperativo di Corinaldo che, nell’anno del Dopo i saluti iniziali, si è tenuta la presencentenario della sua fondazione, ha accolto tazione generale dell’opera da parte del suo
con favore l’invito a sostenere una iniziati- coordinatore Fabio Ciceroni, cui sono seva così importante. “Per celebrare il nostro guiti brevi e puntuali interventi dei curatori
centenario – spiega il Presidente della Bcc di ciascun volume: Virginio Villani per l’età
corinaldese Felice Saccinto – abbiamo or- medievale, Carlo Vernelli per l’età moderna,
ganizzato iniziative che spaziano in vari Marco Severini per l’età contemporanea e
campi: dalla cultura al sociale, dallo sport a lo stesso Ciceroni per il volume dedicato a
momenti ricreativi. Volevamo però lasciare territorio, cultura e vita cittadina. Nel corso
un segno tangibile e duraturo, del quale pos- dell’anno si terranno altri incontri tematici
sano beneficiare anche coloro che verranno di presentazione e approfondimento rivolti
dopo di noi: in questo senso, l’opera curata ai contenuti dei singoli volumi, i cui autori
dal professor Ciceroni risponde appieno a saranno comunque presenti anche alla ceriquesta aspettativa.”
monia di presentazione di venerdì 15 aprile.
“Dopo 370 anni da quella fondamentale Lo stesso appuntamento ha dato inoltre
del Cimarelli – sostiene lo stesso Cicero- l’occasione per mostrare al pubblico presenni – Corinaldo ha finalmente la sua Storia, te la riproduzione del Bronzetto etrusco di
concepita e condotta con le metodologie del Corinaldo. Si tratta del più antico reperto
ventunesimo secolo. Un servizio culturale di di valore artistico – viene datato con preciconoscenza reso alla città, al suo territorio sione tra il 500 ed il 480 a.C. – emerso nel
vallivo e, quanto meno, a tutte le Marche.”
comprensorio di Corinaldo, in seguito ad
Un momento importante per tutta la co- un ritrovamento casuale avvenuto nel 1922.
munità, dunque, testimoniato anche dalla Il manufatto originale è conservato oggi
prevista presenza alla cerimonia di presen- presso il Museo Archeologico Nazionale di
tazione di tante autorità ed illustri ospiti: Ancona, mentre la riproduzione – commisrappresentanti istituzionali di Provincia e sionata dalla Bcc di Corinaldo e realizzata
Regione, il Vescovo di Senigallia Mons. Giu- dal maestro orafo Goffredo Luzietti – è stata
seppe Orlandoni, nonché una significativa presentata per la prima volta nell’occasione.
alta rappresentanza del mondo bancario, atFabio Girolimetti
Inaugurato nel centro collinare un parco di 515 Kw: il comune è più ecologico
Ad Ostra Vetere un fotovoltaico comunale
S
iamo riusciti a raggiungere un traguardo importante e “Esprimo tutto il mio apprezzamento nei confronti del Sinsignificativo, inaugurando il primo impianto fotovoltaico daco e della Giunta di Ostra Vetere – ha scritto l’On. Angedi proprietà comunale. In questo modo, abbiamo consolida- lilli – perché attraverso il loro impegno dimostrato nell’adeto il nostro impegno per una politica energetica e climatica sione al Patto dei Sindaci per l’energia stanno contribuendo
europea sottoscritto a Bruxelles con il Patto dei Sindaci per attivamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che
l’energia sostenibile. Per la città di Ostra Vetere si apre una l’Unione europea si è posta per il 2020 sia in termini di ridunuova frontiera che l’Amministrazione comunale ha deciso zione delle emissioni di gas serra che in termini di maggiore
di attraversare con l’attuazione di buone pratiche per l’eco- efficienza energetica e di utilizzo di fonti non rinnovabili e
sostenibilità dell’ambiente e per l’utilizzo di fonti energeti- non inquinanti.” Altrettanto incisivo l’intervento dell’Assesche alternative.”
sore alle Infrastrutture Luigi Viventi, che ha definito “il CoA parlare è il Sindaco di Ostra Vetere e consigliere provin- mune di Ostra Vetere un esempio pubblico da seguire nelciale, Massimo Bello, subito dopo il taglio del nastro inau- l’amministrazione della cosa pubblica e nel raggiungimento
gurale del primo impianto fotovoltaico di proprietà comu- di traguardi importanti come quello di realizzare strutture
nale, che di fatto apre una nuova era per il piccolo Comune per utilizzare energie rinnovabili e alternative, su cui anche
marchigiano da tempo impegnato in una politica ambientale la Regione Marche ha investito risorse e programmi.” L’Ased energetica innovativa e da esempio per la Valle del Misa sessore provinciale Marcello Mariani ha invece definito
e del Nevola. Sabato scorso c’erano proprio tutti: gli Asses- “Ostra Vetere un importante valore aggiunto alla produziosori Carlo Casagrande, Mariangela Truffellini e Giordano ne di energia pulita nel territorio provinciale con i suoi 72
Rotatori; i Consiglieri Rolando Rossi, Adriano Giambattisti- impianti a produzione solare, tra cui quello di proprietà coni, Sandro Baldassarri e Sestilio Segoni; i vertici della Banca munale.” Il Consigliere Regionale Giovanni Zinni ha sottodelle Marche e della BCC; le imprese che hanno partecipato lineato, inoltre, “la forza e la determinazione di un piccolo
ai lavori e tutti i consulenti, progettisti ed operati che hanno Comune nel sostenere una politica innovativa e lungimiranrealizzato il progetto, la Società della Montenovo Servizi srl te, che rappresenta un punto di riferimento per l’intero terricon la Presidente Carla Coppa, la Pro Loco e tanti cittadini torio marchigiano.” Dal 31 marzo scorso produce già energia
intervenuti all’evento. A certificare l’iniziativa del Comune pulita e sostenibile.
di Ostra Vetere, c’erano il Governo regionale con l’Assesso- L’investimento è stato di 2.280.000 di euro interamente fire Luigi Viventi, quello provinciale con l’Assessore Marcel- nanziato dal Conto Energia GSE. Un’opera che rappresenta
lo Mariani, il Consigliere regionale Giovanni Zinni e il Vice il secondo impianto fotovoltaico di proprietà comunale nelle
Presidente del Parlamento Europeo On. Roberta Angelilli, di Marche. La realizzazione dell’impianto fotovoltaico è stato
cui è stato letto un messaggio indirizzato al Sindaco Bello.
un lavoro di squadra, che ha coinvolto Amministratori, tec-
nici, consulenti, ditte e istituzioni private, tutti dediti a seguire l’iter del progetto e l’esecuzione delle opere. L’impianto
fotovoltaico si estende su un’area di 5000 mq e la sua potenza è di 515 Kw. “La nostra iniziativa – ha detto ancora il Sindaco Bello – può considerarsi, senza ombra di dubbio, una
buona pratica di livello europeo, e fa di questo Comune una
città all’avanguardia ed ecosostenibile. Con il nuovo ciclo di
gestione dei rifiuti e la realizzazione del nuovo Centro Ambiente, con l’attuazione di una serie di misure finalizzate a
contenere il consumo di energia, il nostro impianto fotovoltaico rappresenta un valore aggiunto alla sostenibilità degli
obiettivi fissati nella strategia Europa 2020. Il nostro obiettivo è quello di rendere la nostra realtà locale un esempio di
efficienza energetica e di utilizzo di energia rinnovabile. Stiamo lavorando anche ad un altro impianto per la produzione
e scambio sul posto di energia rinnovabile per destinarla ad
alcuni edifici pubblici, tra cui le scuole.”
A.M:
5 maggio 2011
territorio
A Mondolfo una ricerca degli studenti
Ragazzi e Unità d’Italia
U
n libro frutto di appassionata ricerca
da parte degli studenti dell’Istituto
Comprensivo Statale “Enrico Fermi” di
Mondolfo è quello che verrà presentato sabato mattina 7 maggio a Mondolfo
presso il Complesso Monumentale di
S.Agostino. “150° Anniversario dell’Unità d’Italia – Le Marche nel processo di
unificazione. Mondolfo, Pio IX e altri
personaggi locali del Risorgimento”. “Il
lavoro di ricerca – spiega la professoressa
Gigliola Santini coordinatrice del progetto che ha coinvolto gli alunni della 3^ B
della scuola media secondaria di primo
grado – ha visto gli alunni individuare
una serie di personaggi mondolfesi o comunque legati al territorio di Mondolfo,
ricostruendo le loro vicende personali e
l’apporto che diedero al risorgimento nazionale, anche in base al ruolo rivestito”.
Durante l’anno scolastico, la scolaresca
ha condotto un paziente lavoro, sia presso le biblioteche del territorio, che presso varie famiglie di Mondolfo e Marotta,
depositarie di cimeli legati ai propri antenati. “I ragazzi – ha ripreso la Professoressa Santini – hanno ricercato nelle
biblioteche del territorio varie informazioni sui principali avvenimenti occorsi
nel risorgimento nel nostro Comune; da
qui hanno pure appresso i primi nomi
di personaggi locali che, seppure con diversi ruoli, parteciparono al Risorgimento. Non sono mancante neppure visite
d’istruzione, come al Museo Pio IX di
Senigallia”. Nel libro, stampato grazie ad
un contributo della Protecno Mondolfo
e del Comune, si legge così di Papa Pio
IX, che ragazzo era solito recarsi a Mondolfo per giocare al pallone col bracciale
o che, bambino, fu salvato proprio da un
contadino mondolfese mentre rischiava di annegare; si legge poi dell’ufficiale
Assuero Bernacchia, che prese parte alle
guerre d’Indipendenza, o di Gaetano
Alegi, garibaldino, la cui camicia rossa è
conservata nel Museo Comunale a Mondolfo. “La presentazione in programma
alle ore 11 ed aperta a tutta la cittadinanza – ha ripreso l’insegnante – vedrà oltre
agli interventi del Preside Vito Antonio
Laurino e dell’Assessore alla Pubblica
Istruzione Laura Servadio, gli stessi alunni presentare direttamente i vari capitoli
e le diverse sezione in cui è articolato il
volume, dando così un resoconto diretto
e vivace del lavoro da loro condotto, indubbiamente base per ulteriori ed importanti approfondimenti”. Per informazioni:
www.istitutocomprensivofermi.it .
Alessandro Berluti
“Aloe, pianta amica”: un incontro a Chiaravalle
D
opo il successo riscosso a Stacciola, il piccolo borgo in Comune di San Costanzo
a due passi da Mondolfo, si replica ora a Chiaravalle il corso “Aloe: pianta amica”. A tenerlo, presso le due sedi, la professoressa Vanda Sanchioni, docente presso
l’ICS “E.Fermi” di Mondolfo che, dal 10 maggio, darà avvio alle quattro lezioni(ore
17,30-19,. “Impareremo a conoscere questa pianta, come coltivarla, quali sono le sue
importanti e fondamentali proprietà favorevoli al benessere della persona”. La sede
del corso sarà la fattoria didattica “La casa sull’albero bio”: per informazioni ed iscrizioni, tel. 071/9199792.
A.B.
Corinaldo: il 25 aprile ed una borsa di studio
Un premio ricordando Ciani
F
esteggiata in forma solenne la ricorrenza del 25 aprile. Dopo la deposizione di corone al Cippo del S.Ten. Alfonso Casati, al Sacrario e al Monumento
ai Caduti, presso la Sala Consiliare del
Palazzo Municipale si è svolta la cerimonia per l’assegnazione della Borsa di
Studio Arnaldo Ciani agli studenti della
Scuola Media di Corinaldo. Il sindaco
Livio Scattolini e il dott. Settimio Ciani
sono intervenuti prima della lettura del
tema vincitore e di quello segnalato. Il
dott. Paolo Pirani, ha quindi provveduto a fare leggere alla studentessa Chiara
Carbonari; vincitrice della borsa di studio Arnaldo Ciani 2010-2011 e al secondo classificato il tema dal titolo: “L’Unità
d’Italia fu perseguita e conseguita – ha
detto il Capo dello Stato nella pubblicazione ‘Per l’Unità d’Italia: Verso il 150°
anniversario della fondazione dello Stato nazionale’ – attraverso la confluenza
di diverse visioni, strategie e tattiche, la
combinazione di trame diplomatiche,
iniziative politiche e azioni militari, l’intreccio di componenti moderate e componenti democratico rivoluzionarie. Fu
davvero una combinazione prodigiosa,
che risultò vincente perché più forte delle
tensioni anche aspre che attraversarono”
Partendo dall’affermazione del Presiden-
te Napoletano, descrivi a grandi linee la
fase conclusiva del lungo percorso del
Risorgimento italiano, culminata il 17
marzo 1861 con la proclamazione dello
Stato unitario. Analizza le cause e le conseguenze di questo significativo momento della nostra storia nazionale. La motivazione del tema premiato: “Perché, al di
là di una semplice ancorché e importante
elencazione di date e avvenimenti, l’allieva ha mostrato di saper esprimere una
personale rielaborazione dell’argomento
trattato, con l’impegnativo
riferimento alle giovani generazioni quali certezza di
un futuro migliore, ciò che
assume se possibile ancor
più significativo in questo
anno celebrativo dell’Unità
d’Italia” A Chiara Carbonari , (3ª B) è stato assegnata
la Borsa di Studio “Arnaldo
Ciani” per l’anno scolastico
2010/2011 di Euro 250,00.
Fra i partecipanti al premio
è stato segnalato l’elaborato
dell’alunno Alessandro Fratini (3ª B). La motivazione “
Per l’intelligente analisi del
periodo storico oggetto del componimento, analisi nella quale, con particolare sensibilità, inserisce un riferimento
alla questione femminile, alla figura della
donna, quale elemento fondamentale per
l’articolato cammino storico – sociale
che ha condotto all’indipendenza e unità del nostro paese”. Gli altri partecipanti sono: Melissa Anderlini, Giada Dalla
Fiora, Federico Polenta e Federico Zingaretti, Lorenzo Antonietti, Alessandro
Regni, Agnese Saltarelli, Giulia Coppari,
Gaia Catalani, Gerta Sterniqi, Valentina
Lattanzio della (3ª A). Giada Gabbianelli, Mirco Valentini, Giovanni Giacomelli, Tomas Rocchetti, Chiara Regni, Silvia
Tarsi e Luca Mazzanti della (3ª B).
IlarioTaus
Ambulanza a rischio
I
n seguito dell’approvazione delle linee
di indirizzo per l’attuazione del Patto per la Salute 2010/2012 e della Legge di stabilità 2011 in materia sanitaria,
l’Asur ha redatto la Delibera n°240 del
28/03/2011 che stravolge il trasporto di
emergenza nel Distretto Nord della Zona
Territoriale 7 di Ancona. Questa delibera
prevede la riduzione delle postazioni di
standby di Montemarciano e Agugliano
rendendole, presumibilmente, complementari l’una con l’altra. Ciò significa
che l’attuale ambulanza di emergenza
presente all’Avis di Montemarciano, in
maniera continuativa da più di trent’anni, subirà un dimezzamento del servizio:
ciò presupponendo la sua operatività per
sole dodici ore al giorno o in determinati giorni o periodi dell’anno. Nell’anno
2010 l’ambulanza d’emergenza dell’Avis
di Montemarciano ha effettuato 1042
servizi di emergenza di cui circa 350 in
orario notturno. Tutti servizi svolti perlopiù nel territorio montemarcianese e
nei comuni limitrofi, compresa Senigallia,
dove nel periodo estivo anche l’Avis interviene, su invio del 118, a supporto delle ambulanze già presenti sul territorio.
Assistenza domiciliare
I
l Comune di Barbara informa che
presso i propri uffici è disponibile la
modulistica per accedere ai contributi
che la Regione Marche concede per l’assistenza domiciliare indiretta a disabili
11
in situazione di particolare gravità, di
età compresa tra i 3 e 65 anni. L’intervento è rivolto unicamente ai portatori
di handicap in situazione di gravità riconosciuti dalla Commissione Sanitaria di
cui all’art. 4 della L. 104/1992, nei quali
la stessa abbia valutato la presenza dello stato di handicap di particolare gravità; per poter usufruire dei contributi
è quindi necessario produrre la certificazione della valutazione dell’handicap,
che viene attestata dall’apposita Commissione di cui sopra. Per ottenere la
certificazione, i disabili o le loro famiglie
devono presentare entro il 10 maggio
2011 apposita domanda al Presidente
della Commissione Sanitaria Provinciale.
Frattula ha fatto centro
C
ome era nelle attese, l’edizione di
quest’anno è stata un gran successo. A Frattula in Festa (25 aprile 2011)
c’è stata tanta gente e moltissimi giovani
interessati agli acquisti delle eccellenze
enogastronomiche tipiche locali. Quest’anno si è riscontrato inoltre la presenza di molti turisti in villeggiatura nelle
località vicine (diversi stranieri), operatori della ricettività alberghiera e giornalisti di riviste specializzate alla ricerca
delle specificità, delle nicchie locali da
promuovere anche all’estero. Un bilancio
positivo insomma, ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Marco Giardini,
ottenuto con il minimo degli investimenti - per note ragioni di crisi economica - che rilancia il tipo di manifestazione anche per il prossimo anno.
Barbara, ‘Voler bene all’Italia’, festa dei piccoli comuni
U
n’edizione all’insegna della tradizione e del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia. A Barbara domenica 8 maggio
‘Voler bene all’Italia - Festa dei piccoli Comuni’, promossa dal Comune, dalla Pro
loco e dal centro sociale-culturale ‘Santa
Barbara’, si articolerà a mò di passeggiata
fra le vie cittadine, la storia e le usanze
pesane. L’appuntamento è alle ore 10 in
piazza Garibaldi, per raggiungere a piedi
la colonia Capotondi, fuori dal centro abitato. Nella sua silenziosa e verde cornice
è previsto il pranzo, a base di penne tricolori, carne alla brace, affettati vari, fave
e dolci. Dalle ore 14 alle 17 ad attendere
curiosi e turisti ci sarà ‘Arte e mestieri di
ieri.Magia e segreti dei lavori tradizionali’, arricchita da una mostra fotografica.
Sono infatti previste una visita guidata
all’esposizione degli strumenti utilizzati
per gli antichi mestieri, in particolare alla
ricca collezione privata dedicata all’agricoltura dai fratelli Capotondi, ed un‘ec-
cezionale dimostrazione dal vivo dell’arte
del ceramista e della filatrice. Nel centro
storico prosegue invece la mostra dedicata al Risorgimento. Oltre ad ampliare
l’abituale orario d’apertura ( dalle 9,30
alle 12,30 dalle 16,30 alle 19,30) , domenica 8 maggio la mostra ‘Marchigiani
nel Risorgimento. Documenti e cimeli
dal 1808 al 1945’, ospitata nelle pregevoli sale di palazzo Mattei e che tra l’altro
offre l’opportunità di visionare la documentazione matricolare dei garibaldini di molti comuni marchigiani, farà da
cornice all’interessante esposizione ‘Libri
ed immagini del Risorgimento marchigiano’. Un buon motivo in più per visitare la
rassegna curata dal prof. Ettore Baldetti
e i gioielli storico-artistici di Barbara: dai
monumenti tardo-medievali (il castello)
a quelli sei-settecenteschi (l’antico borgo,
la chiesa di Santa Barbara e la chiesa abbaziale, progettata dal Ciarafoni).
Leonardo Pasqualini
Un libro di Renzo Fiorani e la singolare storia della torre
L’orologio della torre di Ripe
È
uscito il bel volume di Renzo Fiorani su
“L’orologio della torre pubblica a Ripe”. Il
libro offre uno spaccato della vita cittadina
ripese lungo quattro secoli. Tante le notizie
riportate alla luce nel documentatissimo
lavoro: dal primo impianto della macchina
a pesi all’attuale orologio elettronico; dalla
costruzione della prima torre ai crolli del
Settecento e Ottocento, dai danni del terremoto del 1930 alla “incamiciatura” della
vecchia torre danneggiata dalle cannonate
durante il passaggio del fronte nella seconda guerra mondiale; dalla realizzazione del
primo palazzo comunale sopra la porta di
accesso al castello nei primi anni del Seicento all’attuale sede comunale realizzata
negli anni ‘40 del secolo scorso; dal primo
moderatore dell’orologio, mastro Torquato,
all’ultimo
incaricato
Rambaldo Righini, passando per la “chiassata”
con tanto di coltello in
mano alla metà del Seicento di uno dei moderatori spalleggiato dal
fratello monaco per la
mancata conferma nell’incarico; dalle vicende
delle relative campane
alla requisizione della campana suonata
a martello durante la
sollevazione di Ripe
contro i napoleonici,
dal “dono” della cam-
pana al duce nel 1942 alle sottoscrizioni per
acquistarne una nuova subito dopo la fine
della guerra; dal suono delle “tre Ave Maria”
alla controversia tra l’incaricato comunale e
il sagrestano della chiesa di San Pellegrino
per la “cerca del grano” in ricompensa del
suono delle campane durante i temporali; dalla costruzione all’interno del castello della chiesa di San Michele Arcangelo,
dono del conte Giacomo della Genga, ai
crolli e ricostruzioni delle mura cittadine,
il tutto con un ricco apparato fotografico in
gran parte a colori. L’opera inizia con un interessante capitolo dedicato alla storia della
cronometria: dai primi strumenti che sfruttavano la luce del sole o l’acqua contenuta
in un recipiente, agli svegliarini monastici;
dall’orologio meccanico vero
e proprio a quello atomico o
molecolare; dalle ore canoniche a quelle temporali e infine
alle medie, dalle ore italiane a
quelle francesi o oltremontane;
dalle mostre ruotanti a quelle fisse, da quelle antiorarie a
quelle orarie, dalle mostre di
ventiquattro ai mezzi orologi
di dodici e a quelli di sei o alla
romana. L’uscita della preziosa
ricerca coincide con la festa di
san Pellegrino patrono di Ripe.
Il libro è in vendita presso la
libreria-edicola Barchiesi di
Ostra.
R.F.
12
8 maggio 2011
Cultura
sale della comunitàL’Acec ha lanciato un’iniziativa cinematografica dedicata al tema dell’educazione
Il grande cinema che fa crescere
S
i va dal film sull’aldilà di Clint Eastwood cartellone proposto dall’A­cec, infatti, troHereafter a Una scon­finata giovinezza viamo il plurivincito­re di Oscar Il discorso
di Pupi Avati, passando per titoli spiazzanti del re di Tom Hooper, il fantasioso Alice
come La pecora nera di Ascanio Celesti- in Won­derland di Tim Burton, American
ni. Questi solo alcuni dei 55 film di qua­lità li­fe di Sam Mendes, Billy Elliot di Stephen
che faranno parte della rassegna naziona- Daldry, e gli italiani Cateri­na va in città di
le Il tempo delle scelte - La sfida educati- Paolo Virzì e Mio fra­tello è figlio unico di
va. Dal primo aprile al 15 giugno prossimo Daniele Lu­chetti.
coinvolgerà 51 sale della comunità in tutta “Sono circa mille le sale della comu­nità
Italia, molte delle quali digitalizzate, con sparse in tutta Italia – spiega Gi­raldo –, più
un cartellone di film importanti, spettacoli del 54% si trova in co­muni con meno di
teatra­li, concerti e tavole rotonde intorno diecimila abitan­ti e sono quindi fortemenal tema della formazione educativa come te legate al territorio e alle famiglie, se
percorso cul­turale per la crescita interiore contia­mo che il loro target va dai 35 ai 45
dell’indivi­duo.
anni”. Insomma, dei veri e propri centri di
Per il settimo anno, Acec (Associazione aggregazione do­ve c’è ancora spazio per il
Cattolica esercenti Cinema), in collabo­ cinema come proposta culturale. “In alrazione con il Pro­getto culturale della Cei cune città so­no rimaste come u­niche sale
e il Ministero per i beni e le Attività cultu- d’essai – aggiunge il segreta­rio dell’Acec –.
rali, si impegna ad offrire spunti di rifles- Anzi, molte case distribu­trici le contattano
sione attraverso l’intratteni­mento culturale. per proporre i film di qualità schiacciati dai
“L’educazione è u­na delle grandi emergenze blockbuster”. Dunque, le sale selezionate
del no­stro Paese – spiega il segretario ge­ attra­verso un bando di concorso, faran­no
nerale dell’Acec Francesco Giraldo –. Non parte di questa rassegna dedica­ta al “tempo
è solo un problema di istru­zione o di av- delle scelte” e potran­no attingere dai titoli
viamento al lavoro, è in crisi la capacità di cinematogra­fici indicati dagli organizzatori
una generazione di adulti di educare i pro- sul tema. Ad ogni sala spetterà poi il compri figli”. Dunque, perché non unire diver- pito di organizzare dibattiti con personaggi
se generazioni davanti al grande scher­mo della cultura e dello spet­tacolo, di coinvolattraverso film di grande richia­mo? Nel gere le scuole e i cit­tadini, certi di fare parte
Archeologia in città
M
aggio si preannuncia ricco di novità
e “scoperte” per gli appassionati di
reperti provenienti dal sottosuolo senigalliese.
Il protocollo siglato tra il Comune e
l’Università di Bologna (che si occupa anche delle ricognizioni archeologiche nei
lavori che interessano il territorio comunale) ha organizzato una serie di iniziative pubbliche per promuovere l’archeologia ancora nascosta della città. Un mese
in cui saranno annunciati anche recenti
studi che interessano i giardini Catalani,
oggetti di un intervento di restauro.
Dal 2 al 5 maggio gli studenti senigalliesi
sono stati impegnati nella manutenzione
e monitoraggio dell’area archeologica La
Fenice e del Parco di Suasa e contemporaneamente sarà istituito un premio di
studio per la migliore ricerca archeologica sull’antica città di Senigallia. Dal 9
al 13 appuntamento con la scoperta dei
resti archeologici nascosti nelle cantine
del centro storico senigalliese che i privati metteranno a disposizione per visite guidate. Dal 16 al 20 maggio invece
lungo corso II Giugno e nelle principali
piazze del centro i tecnici dell’Università
effettueranno delle ricerche georadar per
scoprire cosa si nasconde nel sottosuolo.
Tra ottobre e novembre infine prenderà
il via un ciclo di conferenze dedicate all’urbanistica antica mentre il Comune
sta predisponendo una pagina dedicata
all’archeologia nella home page del sito
istituzionale.
Angela Calvini - Avvenire
arte A Senigallia una mostra di Sanna
senigallia Una mostra proposta dalla Cri
Sistema, arte d’etichetta Le mine antiuomo
S
abato 30 aprile 2011,
alle ore 17, presso lo
spazio “Expo Ex” dei giardini Palazzesi (Rocca roveresca) di Senigallia, è
stata inaugurata la mostra
personale di Michele Sanna. Promossa da Comune
di Senigallia e da Centro
sociale Molinello 2, l’esposizione di pittura rimarrà
aperta tutti i giorni fino
all’8 maggio, con orario 1012 e 16:30-20:30.
Torna la ‘Madonna di Senigallia’
Dal 18 giugno al 10 luglio la città di Senigallia tornerà ad
ospitare la “Madonna di Senigallia” di Piero Della Francesca:
un evento culturale di particolare significato organizzato dal
Comune in collaborazione con la Soprintendenza di Urbino. Questo capolavoro, che molti considerano un simbolo
e testimonial della straordinaria ricchezza del patrimonio
artistico legato alla nostra città, sarà esposto nei locali della
Rocca Roveresca di Senigallia insieme alle foto del restauro
dell’opera recentemente eseguito dall’Istituto Centrale per
il Restauro e Conservazione di Roma. Questa mostra, che
riporta il dipinto a Senigallia, città dove soggiornò per motli
secoli nella Chiesa di Santa Maria Delle Grazie, sarà anche il
miglior modo per concludere le celebrazioni per i 150 anni
dell’Unità d’Italia, nella consapevolezza che proprio l’arte e
la cultura del bello, rappresentati in modo così mirabile nel
capolavoro di Piero della Francesca, costituiscono valori fondanti della comunità nazionale.
Via Carducci in fiore
di un’ini­ziativa a livello nazionale. Ma come
sono stati scelti dall’Acec i film da proporre? “La scelta è stata fatta su film che mettessero in di­scussione la società – aggiunge
Gi­raldo –. Alcuni titoli sono spiazzan­ti? È
lo sguardo cattolico che deve es­sere spiazzante, se no si corre il ri­schio dell’autoreferenzialità. La dif­ficoltà non è dare risposte,
ma por­re delle domande che facciano sor­
gere dei dubbi. Il pubblico, sia cre­dente che
non credente, apprezza perché in questa
iniziativa trova un luogo dove riesce a parlare di fede attraverso un linguaggio attuale”. Quindi il cinema di oggi, fra un ko­lossal
e un cinepanettone, sa anco­ra parlare alle
coscienze? “Certa­mente, anzi, il cinema italiano, coi suoi alti e bassi, ha una capacità
in­nata di raccontare il sociale. A volte con
esiti straordinari. Per esempio, fra quelli
da noi scelti, L’uomo che verrà di Giorgio
Diritti e Il figlio più piccolo di Pupi Avati”.
Quali sono i film da non perdere in questa
rasse­gna? “Il discorso del re che è una chia­
ra educazione alla responsabilità e La donna che canta - Incendies di De­nis Villeneuve, storia di una madre che ha costruito la
sua vita difficile sul perdono e l’onore. Due
grandi e­sempi di cinema con l’anima”.
E’ tornato l’appuntamento con “Via Carducci in fiore”, evento organizzato dal Comune di Senigallia in collaborazione
con Expo Marche. Addobbi floreali di ogni genere, shopping
verde, artigianato, giardinaggio, ortaggi e tutte le novità legate al mondo del verde caratterizzano la mostra-mercato in
Nella mostra di Michele
Sanna il motivo proposto è
sempre presente e ripetuto
in ogni quadro, sino a divenire a tratti ossessivo. La
rete è il leit-motiv di tutta
la personale, un marchio,
un’etichetta. Il modulo,
perfettamente
riconoscibile, non è null’altro
che la rete di plastica
arancione che vediamo
nei cantieri edili o ai lati
delle strade: la rete involontariamente circonda
il nostro quotidiano.
La ripetizione di questo
segno è lì a rappresentare denuncia e parallelismo con tutto quello
che viene proposto dal
sistema società.
La rete diventa quindi
etichetta di uguaglianza,
identità, corrispondenza,
omologazione circa tutto
ciò che ci è attorno.
Pose e condizioni globalizzate quasi ad imporre un
modus vivendi del mercato
dell’apparire, come se farne
parte ci renda più credibili,
veri. Un nuovo recinto.
M.B.
C
RImine-le mine antiuomo” è il titolo della
mostra curata dal Comitato Locale di Senigallia della
Croce Rossa Italiana nell’ambito delle prerogative
istituzionali dell’Associazione che dedica da sempre
una particolare attenzione
al Diritto Internazionale Umanitario. La mostra,
inaugurata sabato 30 aprile
all’ex Ostello in Via Marchetti 73 nelle sale al piano
terra di Palazzo del Duca,
resterà aperta fino a domenica 8 maggio negli orari
9.00-12.30 e 16.00-19.30.
Il materiale, per un totale
di oltre 60 ordigni inattivi,
sarà fornito dal
Museo
della
Guerra di Rovereto. Saranno esposte anche alcune foto
del reporter di
guerra Giorgio
Pegoli scattate
nei principali
teatri di guerra degli ultimi
decenni che testimoniano del
dramma delle
popolazioni colpite dagli
effetti delle mine antiuomo. La mostra, che riveste
un carattere di assoluta
originalità ed innovazione
ed è stata pensata principalmente per i giovani, è
patrocinata dal Comune di
Senigallia, dalla Provincia
di Ancona e dalla Regione
Marche
Molto si è parlato negli anni
passati del problema mine e
anche se ultimamente sembra passato in secondo piano, le mine continuano ad
essere costruite e a seminare morte e mutilazione. La
mostra, in occasione dell’8
maggio giornata mondiale
della Croce Rossa
e della Mezzaluna Rossa, ha
come obiettivo
ricordare agli
adulti che il problema mine è
ancora tremendamente reale e
rappresentarlo
ai giovani che
forse non lo
conoscono adeguatamente.
M.P.
programma dal primo al 4 maggio lungo via Carducci. Coinvolte numerose associazioni culturali e le scuole nella realizzazioni dei laboratori presso porta Lambertina, nell’area dei
giardini della chiesa del Porto i Cavalieri dell’Alto Volo e gli
Arcieri Città di Pesaro hanno proposto spettacoli di falconeria e attività didattica con rapaci e lezioni di tiro con l’arco.
Cir33 ha presentato il progetto “L’organico di casa tua per il
concime di casa tua”.
e stalking; Valeria Bochi, componente della Commissione,
che avanzerà una proposta riguardo al progetto per le donne
migranti; Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia; Paola
Curzi, Assessore comunale alle Pari Opportunità; Sara Tontini, Presidente del Consiglio delle Donne; Anna Salvucci,
Presidente della Commissione.
Quello che le donne dicono
Domenica 8 maggio Senigallia è la città della bici: Bicincittà,
bimbinbici e giornata del naso rosso. Ritrovo ed iscrizioni
dalle ore 9 presso il Foro Annonario. Quota d’iscrizione: €
4,00 con maglietta ricordo e ristoro. Partenza alle ore 10 con
il seguente percorso: Foro Annonario Senigallia – via Perilli
– Sottopasso – via Bovio – Lungomare Marconi – Piazzale
Libertà - Lungomare Alighieri – via Dalmazia – via Rovereto
– Viale dei Pini – via Capanna – via Garibaldi – Piazza Vittoria – viale Matteotti .- Largo Puccini – Piazza Saffi – Corso
II Giugno – Ponte II Giugno – via XX Settembre – via Gorizia – via Piave - via Pasubio – via Boccherini – via Scarlatti
– via Paisiello – via Monteverdi – via Piave - via Montenero –
Ponte Cavallotti - Portici Ercolani – Foro Annonario. Arrivo
alle ore 11 circa. All’arrivo merenda per tutti. Il ricavato sarà
utilizzato per l’acquisto di materiale da donare alle scuole di
Senigallia. La manifestazione proseguirà per tutto il giorno
presso il Foro Annonario.
Lunedì 2 maggio si sè svolta presso la Mediateca comunale
(piazza Manni) una seduta aperta della Commissione speciale delle donne elette nel Consiglio e per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Provincia di Ancona. L’appuntamento è stato programmato con il titolo “Quello che
le donne dicono” e rientra nel programma di sedute che la
Commissione promuove dall’inizio dello scorso anno per conoscere la realtà femminile e portare la sua voce nelle istituzioni. Obiettivo prioritario della Commissione provinciale
per il 2011 è quello di lavorare per prevenire e contrastare la
violenza nei confronti delle donne, con particolare attenzione al fenomeno dello stalking, e promuovere l’analisi di genere delle politiche provinciali. Alla seduta aperta di lunedì
ha preso parte tra gli altri di: Margherita Carlini, componente della Commissione, che ha parlato di violenza alle donne
Bicincittà in centro e festa per tutti
8 maggio 2011
Spettacolo
Senigallia Dal 6 all’8 maggio 2011 si anima il centro
La scienza di gioco
D
opo i successi negli anni precedenti delle rassegne estive “RaM
in scienza” e “Notte delle Stelle”, Senigallia ospita “Fosforo 2011”, una vera e
della filosofia e dell’arte, che si terranno in piazza del Duca per coinvolgere
scuole, famiglie e cittadini. Circa 700
gli studenti coinvolti quest’anno per
riflettere sull’importanza della scienza
in modo divertente ed accattivante.
Mostre, eventi ed animazioni stimoleranno la curiosità e gli interessi rispetto alle tematiche della scienza, non
solo riguardo le canoniche scienze
dure (matematica, fisica, chimica...),
ma anche nell’ambito di una prospettiva sempre più interdisciplinare delle
materie. Una scienza, quindi, declinata su più fronti: quello sociale, quello
umanistico, senza dimenticare quello
più classico e tecnologico.
Dimostrazioni di piazza saranno alternate a incontri pubblici con le scuole,
installazioni multimediali e mostre interattive, con l’obiettivo di creare una
nuova cultura scientifica per animare
la città, fare turismo, responsabilizzare cittadini, famiglie e giovani e proporre un diverso e più ricco modo di
stare insieme.
V.S.
propria festa delle scienze che si terrà
in Piazza del Duca dal 6 all’8 maggio.
La proposta, ideata da “Macro” di
Mattia Crivellini e patrocinata dagli
assessorati alla cultura e alla promozione dei turismi per sostenere l’attività culturale scientifica, vedrà una
serie di attività sul tema della scienza,
musica Alla ‘Fenice’ di Senigallia
13
eventi A Serra San Quirico (An)
E’ in arrivo Elio Teatro ragazzi
È
C
oncerto extra-tour di “Elio e le storie tese”, a Senigallia, il prossimo 15
maggio, band tra le più amate dagli italiani,
che da 30 anni spopola nelle classifiche, in
radio e televisione: recentemente a “Parla
con me” hanno sprigionato la loro sottile
ironia sull’attuale gossip politico con cover
di canzoni rock-pop. Tanti dischi di successo, performance da record come le 12
ore di “Ti Amo” con testi inventati al momento, eventi mediatici come la censura in
diretta tv del rap sugli scandali della Prima
Repubblica al 1° Maggio del 1991 a Roma,
vittorie inaspettate come il secondo posto
a Sanremo 1996 con “La terra dei cachi”.
Dal loro teatro musicale emerge soprattutto la genialità di straordinari ed eclettici
musicisti: un esempio per tutti “Pipppero”,
il singolo del 1992 con il coro polifonico
“Le Mystère des voix bulgares”. Ingresso
35 € posto unico biglietteria 071.7930842
/ 335.1776042.
partita la Rassegna Nazionale del Teatro della Scuola, evento organizzato
dall’Associazione Teatro Giovani, giunto
alla sua 29esima edizione, che si svolge
dal 30 aprile al 21 maggio 2011. Sono cinquanta le scuole partecipanti, provenienti
da tutta Italia, che porteranno in scena
altrettanti spettacoli, facendo di Serra San
Quirico la capitale italiana del teatro educazione. In totale saranno oltre tremila le
persone coinvolte tra ragazzi, insegnanti,
operatori teatrali e stagisti provenienti
dall’Università di Macerata e dall’Accademia delle belle arti di Macerata e Brera
(Milano) che sono già all’opera per l’allestimento del Teatro palestra di Serra San
Quirico. Come ogni edizione, anche per la
stagione 2010/2011 l’Associazione Teatro
Giovani ha scelto, per le proprie attività,
un tema guida, un elemento unificante: la
scelta è ricaduta sul 150° anniversario dell’unità d’Italia: per l’occasione il manifesto
della Rassegna 2011, inerente al tema guida, è stato realizzato dal fumettista Sergio
Staino, noto per le sue collaborazioni con
le più importanti testate giornalistiche
italiane. Oltre agli spettacoli realizzati
dai gruppi scolastici in rappresentanza
di quattordici regioni italiane, la Rassegna prevede momenti e giornate dedicate
a tematiche speciali. Il 7 e l’8 maggio la
Rassegna ospiterà Sergio Staino: sabato 7
maggio, alle ore 21:00, il celebre fumettista
presenterà Bobo 25, spettacolo che racconta la storia recente attraverso le vignette del personaggio Bobo. Per chi volesse
avere maggiori informazioni, c’è il sito
dell’Associazione www.teatrogiovani.eu
Torna a Belvedere Ostrense ‘Paesepoesia’
A Ripe si prepara la festa del libro
Barbara, la mostra sui ‘Marchigiani nel Risorgimento’
Il Comune di Belvedere Ostrense in collaborazione con il
Circolo Culturale “La Gioconda” organizza “Paesepoesia”,
VII Premio di Poesia dedicato a Biagino Casci. Il concorso
prevede la partecipazione, con un massimo di tre poesie a
tema libero, inedite e non già premiate in altro concorso,
sia per la Sezione Lingua Italiana, sia per la Sezione dialetto marchigiano. Le composizioni dovranno pervenire, entro
e non oltre il 21 maggio 2011 (farà fede il timbro postale
di spedizione) al seguente indirizzo: Segreteria Circolo Culturale “La Gioconda” Via Filippo Turati, 7 60010 Ostra (An)
(Tel. 071-68211/071-7987013). • Premio Speciale Giovani.
La Sezione Ragazzi, fuori concorso, è riservata alla partecipazione, con una sola poesia in lingua italiana o in dialetto,
diegli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado. La partecipazione potrà essere individuale o per gruppiclasse.
Letture, vendita di libri, spettacoli, giochi, musica, laboratori
per bambini, teatro, sono i tanti colori che andranno a comporre metaforicamente l’affresco della festa del libro, che si
svolgerà a Ripe e nelle frazioni il 21 e il 22 maggio. Promossa
dal Comune di Ripe in collaborazione con numerosi gruppi,
associazioni ed istituzioni, tra le quali l’Istituto comprensivo
di Ripe, la festa, giunta alla seconda edizione, diventerà, anzi
sta già diventando, un appuntamento per tutti gli appassionati della lettura del nostro territorio. I preparativi sono in
corso, gli organizzatori stanno lavorando per poter offrire
un programma interessante e soprattutto un fine settimana
piacevole. Per altre informazioni è possibile consultare la pagina Facebook “Festa del Libro – Ripe” oppure il sito del comune www.comune.ripe.an.it. L’appuntamento principale è
domenica 22 in Piazza Leopardi a Ripe a partire dalle 16,30
fino a notte inoltrata.
Inaugurata lo scorso 17 marzo presso Palazzo Mattei di
Barbara, continua la mostra “Marchigiani nel Risorgimento. Documenti e cimeli fra 1808 e 1945” con una novità: si
apre a scuole ed associazioni con visite guidate. La mostra
si articola in cinque sezioni, nelle quali è possibile visionare
i documenti del relativo periodo storico: - i primi albori
nel Regno d’Italia napoleonico - le attività insurrezionalistiche contro la Restaurazione - le Guerre d’Indipendenza ed
il nuovo Regno d’Italia - nella “Grande Guerra” per l’annessione di Trento e Trieste - il secondo conflitto mondiale e la
Guerra di Liberazione. Oltre il consueto orario di apertura
(tutti i giorni festivi, dalle ore 17 alle 19), è possibile effettuare
visite gratuite guidate e animate dallo storico Ettore Baldetti.
Baldetti mette infatti a disposizione la propria competenza
per ricevere gruppi interessati ad approfondire il periodo
storico oggetto della mostra (telefonare al 366.2609745).
libri Don Oreste Benzi raccontato da tante belle voci
La vita di un prete buono
Valerio Lessi, “Don Oreste Benzi - parroco, cioè padre” , euro 13,00, pagg. 144, edizioni Paoline
I
il taccuin
n Italia e nel mondo tutti conoscono don
Oreste Benzi, il presidente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, l’«infaticabile apostolo della carità», come lo ha descritto papa
Benedetto XVI nel messaggio in occasione
del suo ritorno alla casa del Padre. Tutti conoscono il padre dei poveri, dei diseredati,
degli emarginati, di chi non ha voce. Ma non
tutti sanno che don Benzi, per ben trentadue
anni, dal 1968 al 2000, è stato anche parroco
della Resurrezione, al quartiere Grotta Rossa di Rimini, comunità parrocchiale che lui
stesso ha fondato, insieme ad altri sacerdoti.
Si può affermare che don Oreste Benzi è diventato quella figura di sacerdote che tutti
conoscono anche grazie all’esperienza di
parroco. E certamente in tale esperienza ha
comunicato e alimentato il suo carisma, così
da imprimere un marchio inconfondibile
alla sua parrocchia. Questo libro racconta
nei dettagli lo spirito, le tappe, gli avvenimenti di questa originale avventura pastorale. Un racconto costruito con le parole e le
riflessioni dello stesso don Oreste.
Cinema multisala Gabbiano
www.cinemagabbiano.it - tel. 071.65375
da venerdì 6 maggio
L’ ALTRA VERITA’
Un film di Ken Loach. Con Mark Womack, Andrea Lowe, John
Bishop, Geoff Bell, Jack Fortune. 109’- Gran Bretagna, Francia,
Italia, Belgio, Spagna 2010.
Liverpool. Fergus e Frankie sono stati amici sin dall’infanzia
sognando, sul traghetto che attraversa il fiume Mersey, viaggi impossibili. Divenuti adulti Fergus ha viaggiato come membro della
SAS, le forze armate speciali britanniche. Una volta congedato ha
convinto l’amico Frankie (ex paracadutista) ad andare in Iraq con
lui. Entrambi operano come contractors (i guardiaspalle armati
fino ai denti ingaggiati per proteggere privati). Nel settembre 2007
Frankie viene ucciso sulla Route Irish, la strada più pericolosa del
mondo che si trova a Baghdad. Fergus, sconvolto dall’accaduto,
non crede alla versione ufficiale e prende ad indagare sulla morte
dell’amico. Al suo fianco ha Rachel, la vedova.
XXXXXXXXXXXXXXXX
EVENTI
CULTURA
Senigallia - Il circolo Acli di San Silvestro organizza il 6°
concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”. Il concorso si articola
in tre sezioni: 1 – Poesia in lingua italiana 2 – Poesia in dialetto 3 – Sezione speciale ragazzi. I lavori dovranno essere
inviati entro e non oltre il 31 maggio 2011 (farà fede il timbro postale) a: Circolo A.C.L.I. San Silvestro c/o Anna Maria
Bernardini Via Intercomunale – San Silvestro 12/b 60019 Senigallia (An) (cell. 339/2921061 dal lunedì al venerdì).
Senigallia - Il 2011 è l’Anno europeo del Volontariato. Per
l’occasione, la Caritas diocesana di Senigallia, la Fondazione
Caritas Senigallia - Onlus e l’Associazione di Volontraiato Il
Seme, hanno organizzato un concorso fotografico ‘Scatta il
volontariato’. www.caritassenigallia.it, il 5 giugno prossimo
è fissata la scadenza per la presentazione delle opere.
Castelleone - Sono state riaperte le strutture del Parco Archeologico e del Museo Civico Archeologico “A. Casagrande” di Castelleone di Suasa ed il Museo Civico del Territorio di San Lorenzo in Campo (PU). Le suddette strutture,
fino al 30 giugno, avranno il seguente orario: sabato, domenica e festivi dalle ore 15,30 alle ore 19,30.
CINEMA
Senigallia - Chiusura in grande della rassegna ‘mercoledì d’essai’ al cinema ‘Gabbiano’ di Senigallia: mercoledì 11
maggio, spettacolo unico alle 21.15, un capolavoro del cinema di sempre ‘Luci della città’ di Charlie Chaplin verrà
proiettato con musica dal vivo.
Un film di Debra Granik. Con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Kevin
Breznahan, Dale Dickey, Lauren Sweetser. 100’ - Usa 2010.
n una zona montuosa del Missouri, fra le più sinistre profondità
situate nel cuore non risponderà al mandato di comparizione, la
casa verrà confiscata dalla polizia.
14
5 maggio 2011
sport
vigor E’ fatta: la squadra senigalliese conquista la promozione e Senigallia si colora di tifo
Vigor, chiusura molto rilassata
S
OFFAGNA 1 – VIGOR 0
i chiude con una sconfitta in trasferta il “favoloso” campionato della Vigor. A promozione ottenuta, mister Clementi ha fatto bene ad inserire nell’ultimo incontro di questo torneo di promozione quei giocatori che per tanti mesi
sono stati relegati in panchina o in tribuna, lasciando ai più
esperti compagni l’onere di portare a compimento questa
anticipata promozione in Eccellenza. Gioisce l’Offagna per
questa vittoria e la sicurezza di non dover disputare i play
aut, ma la massima punizione (rigore) concessa dall’arbitro
Bolognesi di Fermo è stato un vero regalo, che mai e poi mai
sarebbe stato concesso da un fischietto più preparato e attento nelle valutazioni durante la partita. Per la Vigor questa
sconfitta non incide minimamente sul risultato finale, unico
rammarico per la squadra è l’aver interrotta l’imbattibilità in
trasferta in questo campionato. Infatti, su diciassette partite
disputate in trasferta, la Vigor ha collezionato di seguito ben
sedici risultati utili consecutivi, unica sconfitta quella odierna coll’Offagna. Poche le note da segnalare su questo incontro se non il rigore messo a segno al 31° da Cesaroni e il
continuo assalto poi da parte dei vigorini alla porta di Talevi,
ma senza alcun risultato. Ora per la squadra di Clementi resta da disputare lo spareggio per la conquista di campione
regionale “Campionato di Promozione”. Ciò avverrà quando
si saprà chi sarà la vincitrice del campionato di Promozione serie B fra la Monturanese e il Potenza Picena, arrivate
in parità in vetta alla classifica. Si pensa che questa finale si
giocherà il 15 di maggio.
OFFAGNA: Talevi, Franzoni, Martiri, Piccini, Colletta, Cec-
Basket maschile serie ‘c 2’
Ciclismo
Tempo di semifinali
CHIARAVALLE 74 – MARZOCCA 75
MARZOCCA 77 – CHIARAVALLE 53
D
opo la sconfitta nei play off dell’altra
settimana, in casa per 64-74, il Marzocca si è rifatto prontamente in trasferta sul
campo del Chiaravalle vincendo per 75 a 74.
Con questo risultato, per derimere chi delle
due squadre doveva proseguire il cammino
dei play off, è stato necessario un ulteriore
incontro disputatosi mercoledì 27 al palazzetto dello sport di via Capanna. E’ stata una
serata dove finalmente il Marzocca ha dimostrato il suo valore, dominando un frastornato Chiaravalle, dove i soli Oprandi e Venturi si sono elevati sui compagni.
Inizio prodigioso dei biancorossi del Marzocca
che con Vico e Pasquinelli dominano il campo.
Primo quarto 25 a 13. Nel secondo, il divario in
coni Diego, Gatto, Cesaroni (58’ Breccia Ettore), Mazzieri
(90’ Guastamacchia), Tarenzi (75’ Rasetti), Castellano. All.
Caccia.
VIGOR SENIGALLIA: Ulivi, Travaglini, Savelli (46’ Carboni), Giorgini, Sartini (51’ Montalbini), Aguzzi, Pandolfi (80’
Morganti), Giovine, Pesaresi, Cercaci, Candelaresi. All. Clementi.
Arbitro: Bolognesi di Fermo. Rete: 31’ Cesaroni (rig.); note:
spettatori 100 circa.
CLASSIFICA: Vigor Senigallia 70, Cagliese 66, Falconarese
62, Castelfidardo 61, Atl.Gallo 57, Vismara 51, Pergolese 51,
Fabriano 46, Rio Salso 45, Osimana 44, Urbinelli 44, Offagna
41, Castelfrettese 38, Vadese 37, Passatempese 36, Ostra Vetere 30, Camerano 29, Brandoni 23.
Giancarlo Mazzotti
Mencaroni & scalatori
campo è ancor più eloquente anche perché Del
Cadia è in serata di grazia. Tanti i rimbalzi ottenuti. Chiusura sul 43 a 26. Nel terzo tempo è
sempre il Marzocca a tenere la distanza dagli
avversari: 55 a 42. Nell’ultimo periodo i biancorossi dilagano chiudendo sul 77 a 53. Con questo
risultato il Marzocca passa alle semifinali. Il primo incontro verrà disputato in casa mercoledì 4
maggio alle ore 21,15 presso il palazzetto dello
sport contro il Pedaso.
MARZOCCA: Del Cadia 11, Gazzetti 7, Vico 19,
Spadoni 4, Ferretti 3, Papa, Alessandroni 18, Pasquinelli 13, Piloni 2, Briscoli. All. Nobili.
CHIARAVALLE: Conte 4, Oprandi 10, Venturi
12, Trubbiani 6, Salvatelli 3, Anselvini 4, Frittelli 8,
Pirani 6, Castelli, Medici. All. Coen.
Arbitri: Armuzzi di Ascoli e Cisternino di
P.S.Giorgio.
L
uciano Mencaroni, corinaldese di
S.Isidoro, è atteso quale protagonista,
insieme ai consoci Luca Pierfelici ed Emanuele Battistelli (tutti in casacca rosanera
del Gi.Vi.Plast Tacchificio - Gianmarco
G.M.
Basket femminile: chiuso in bellezza il campionato
CAMPOBASSO 61 – VITALCARE 58
VITALCARE 44 – CAMPOBASSO 61
5, Braida 13, Amadei 8, Redolf 7, Serano 11,
Cicetti ne, Zingaretti 8, Marchesini 6. All.
Simoncioni. Arbitri: Marino di Parete (Ce)
on due consecutive sconfitte di semifi- e Ascendi di Caserta. Parziali: 10-19 15-6 7
nale play off, la Vitalcare chiude il lo- – 16 20 – 11 9-6; parziali progressivi: 10-19
devole campionato di serie B d’Eccellenza, 25-25 32-41 52-52 61-58.
dimostrando che anche con i limitati mezzi
finanziari è stata una protagonista di que- Nella partita di ritorno del 30 aprile, al pasto importante campionato nazionale serie lazzetto dello sport di Senigallia, la Vitalcare
B d’Eccellenza. Le giovani senigalliesi, du- ha retto il confronto per tre tempi, poi per
rante tutti questi mesi, guidate da Simone la stanchezza, la mancanza di validi ricamSimoncioni, un tecnico di alte capacità, han- bi a confronto di quelli messi in campo dal
no sopperito al loro minor spessore tecnico Campobasso, ha ceduto ma non senza lotlavorando con grande impegno e serietà, tare fino alla fine. Sull’esito di questo condimostrando nel tempo di non temere al- fronto c’è da dire della non felice serata della
cun avversario. Anche in questa semifinale coppia arbitrale, incappata in alcune infeliplayoff contro lo strapotere del Campobasso, ci decisioni nei confronti delle biancorosse
squadra formata da ragazze in buona parte senigalliesi (vedi, per esempio, l’espulsione
che hanno militato in serie A, ha dimostrato nel finale della Di Rocco). La pallacanestro
di non temerle. Lo conferma il fatto che al- femminile va in vacanza. Se ne riparlerà a
l’andata – mercoledì 27 aprile – sul terreno settembre, ad inizio preparazione per una
del Campobasso la Vitalcare ha imposto un nuova avventura.
tempo supplementare alle avversarie, tanta è VITALCARE: Di Rocco 16, Braida 9, Amadei
stata la bravura delle senigalliesi.
2, Redolf 3, Serano 10, Cicetti, Zingaretti 4,
CAMPOBASSO: Ferrazza 12, Vargiu 14, Marchesini, Bonacci, Cattalani. All. SimonVettese ne, Torre 8, Ciminelli 3, Castorani 20, cioni. Arbitri: Biondi di Rimini e Guidi di
Maiella ne, Isacchi, Errico 4. All. Ladomorzi. Reggio Emilia.
VITALCARE-SAVINI Senigallia: Di Rocco
G.M.
C
Lorenzi - Cicli Cingolani,). Con loro: Luca
Capodaglio (Veregra Bike), Migliori (e
compagni del Massi Cygling Point) unitamente ai più quotati CicloMiseni ed affini
di tosta razza arrampicatrice.
Il Trittico dell’Appennino per cicloamatori
di livello (‘Sulle strade del Giro d’Italia’) inizierà a metà maggio per svilupparsi e completarsi sotto il sole di luglio ed agosto.
Il vernissage si è tenuto a Cagli, nella sede
della Comunità Montana Catria e Nerone,
il cui omonimo trofeo (realizzato dal noto
artista Luigi Campanelli) verrà consegnato al corridore che avrà impiegato il minor
tempo complessivo nelle tre sfide agli scogli pesaresi-urbinati.
La compattezza del pool promotore è stata
testimoniata dal coordinatore Pietro Ciancamerla, che ha reso merito all’attivismo
dell’Udace, la cui ragion d’essere è stata
resa da Naldo Massi, affiancato da Luigi
Piccini.
Massimo Ciabocchi, presidente della Comunità, ha focalizzato la formula adottata:
‘Ciclismo & Turismo’, capace di insuperabili punte come quella della tappa rosa del
Centerario (seguita su scala planetaria da
milioni di telespettatori).
Da qui il concepimento del progetto, esplicitamente destinato ai ‘corridori con famiglie al seguito’: a beneficio degli imprenditori delle zone montane, per una bella
risposta turistica (immediata nonché a
medio e lungo termine).
Agonisticamente parlando, il Trittico dell’Appennino (valido anche per il Gp AutoSelli) verrà inaugurato sabato 14 maggio dalla Cronoscalata Cantiano - Monte
Catria (km 11,6), allestita dagli Amici del
Ciclismo, team presieduto da Gino Traversini, il quale ha fornito agli astanti ogni
dettaglio intorno al prestigioso evento (che
ha coinciso con il Campionato Europeo di
settore, due anni fa).
La seconda prova sarà costituita dalla Cronoscalata Pianello-Monte Nerone di sabato
16 luglio (km 13,3), per l’allestimento della
società Pianellese, rappresentata da Paolo
Viti. Il terzo appuntamento coinciderà con
la Cronoscalata Cagli-Monte Petrano, sabato 6 agosto (km 11), griffata dalla Smirra
Bike, il cui portavoce è stato l’onnipresente
Enzo Ottaviani.
Tutte le sfide a cronometro saranno puntualmente seguite da Tvrs.
L’intero circuito si avvarrà della capillare
visibilità multimediale (grazie principalmente a Maurizio Tansini).
Umberto Martinelli
Foto (in alto): Il grimpeur corinaldese Luciano Mencaroni
straordinario risultato per il pattinaggio locale
Linda Rossi sul podio in Francia
U
no degli eventi più prestigiosi nel calendario internazionale del pattinaggio di velocità e senza dubbio
l’evento che anno dopo anno registra il maggior numero di
partecipanti al mondo, il trofeo francese delle 3 Piste.
886 gli atleti iscritti, di cui quasi 600 francesi e più di 300
stranieri, un evento che è stato in grado di consolidarsi, ancora una volta, come punto di riferimento nel mondo del
pattinaggio. Le nazioni presenti erano oltre alla compagine
d’oltralpe: Germania, Austria, Belgio, Colombia, Danimarca, Spagna, Italia, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,
Qatar, Svizzera, USA e Venezuela.
Atleti di tutto il mondo, tra i quali i maggiori protagonisti
della coppa del mondo, hanno dato vita ad una battaglia
sportiva che ha entusiasmato i numerosisssimi spettatori per 3 lunghi giorni, anche sotto la pioggia che da quelle
parti non manca mai. In particolare il maltempo ha fatto
slittare di alcune ore l’inizio delle gare del primo giorno a
Pibrac, nei pressi di Tolosa. Su una pista difficile e scivolosa,
la nostra Linda Rossi (al centro, nella foto) del Team Roller
Senigallia si è aggiudicata sia la gara di qualificazione sulla
distanza di 2000 mt in linea sia la finale serale davanti a un
migliaio di spettatori chiudendo con uno strepitoso sprint
finale la lunghezza di 3000 mt in linea.
Le gare del secondo giorno si sono svolte sotto un sole cocente nel fantastico impianto di Valence d’Agen, accompagnate dal caloroso tifo di più di 2000 spettatori. Sono state
le gare più lunghe e difficili. In una gara ad eliminazione di
15.000 nessun tentativo è valso utile alle dirette avversarie
di Linda Rossi, la tedesca Josie Hofmann e la belga Ellen
Van De Catsye già incontrate in gara ai campionati europei
su pista dello scorso anno a San Benedetto del Tronto, al
momento che l’atleta del Team Roller di Senigallia ha lanciato lo sprint all’ultimo giro con un fulmineo scatto in corrispondenza della penultima curva.
Le gare del terzo giorno si sono svolte nella cornice della pista di Gujan vicino a Bordeaux. Sono state gare spettacolari
in quanto andavano ad assegnare il prestigioso Trofeo delle
3 Piste 2011. In particolare ha dato spettacolo il campione
francese Yann Guyader che nelle curve sopraelevate della
pista di Gujan sembrava volare. La nostra Linda Rossi anche in questa giornata non ha deluso le aspettative ed ha
conquistato ancora una volta la vittoria nella gara in linea di
5000 mt, con un allungo che ha colto tutte le avversarie di
sorpresa a 3 giri dal traguardo.
Con 3 vittorie su 3 gare Linda Rossi del Team Roller Senigallia, presente con la ditta di materiale tecnico Belotti- Luigino, si aggiudica così il primo posto nella sua categoria davanti rispettivamente alla tedesca Josie Hofmann, alla belga
Ellen Van De Catsye, ed alle francesi Cléa Facon e Mounia
Talloussi.
Team Roller Senigallia
5 maggio 2011
penultima
8 MAGGIO 2010 III domenica di Pasqua
LA
PAROLA Noi speravamo...
DI DIO G
At 2,14.22-33
Salmo 15
1Pt 1,17-21
Lc 24,13-35
di Paolo Curtaz
esù è risorto, amici, ve ne siete accorti? Alcuni sì, lo so. Si sono preparati con cura, è un momento positivo della
loro vita, hanno pregato insieme, hanno
atteso con pazienza, sono andati a tutte le
celebrazioni della settimana santa, hanno
percepito quasi fisicamente lo splendore del risorto. Alcuni in parte, lo sento.
Come dei nuovi Tommaso, si sono scontrati col volto arcigno della Chiesa, hanno inciampato nella propria e nell’altrui
incoerenza, hanno dovuto ingoiare un
amaro calice di dolore prima di incontrare Gesù che li ha invitati a rifugiarsi nelle
sue piaghe sanguinanti.
Altri no, per niente. Vicissitudini della vita,
disillusioni, dolore, hanno impedito loro
di esplodere. Gesù è risorto, bene, viva.
Ma la cosa non li coinvolge, non li riguarda. Molti fratelli e sorelle guardano alla
resurrezione da lontano, come Pietro. O
come i fratelli di Emmaus. Benvenuti sulla
strada che ci allontana da Gerusalemme,
amici. I due discepoli si allontanano dalla
città che uccide i profeti. Durante la passeggiata si parla, ovvio.
Meglio, ci si lamenta, ci si lava i panni a
vicenda. La tristezza è palpabile, la delusione e l’amarezza sono profonde, insostenibili, terribili. C’è un crescendo nel
parlare: dallo sfogo lamentoso, attraverso
l’approfondimento, fino al dibattito acceso, alla vera e propria discussione con Dio.
Con Dio, poi, è un disastro. Lui, di fronte
all’idiozia e al vuoto assordante, tace (cfr
Lc 22,4-12). Dio ama la discussione, vuole
che ci lasciamo coinvolgere nella riflessione, ci chiede di indagare. Dio. rispettoso e
discreto, ci considera capaci di conoscere,
ci chiede di essere audaci nell’interrogarci. Alla faccia del cristianesimo per beoti. Due discepoli se ne vanno da Gerusalemme, cuore della fede e dell’evento della
fede. Sono, ovviamente, turbati, confusi,
ripiegati sulle loro emozioni e sul loro dolore. Il problema non è l’assenza di Gesù,
ma la vista interiore fioca dei due discepoli. Vista fioca, alle soglie della cecità,
perché tutta ripiegata su se stessa, e sul
proprio dolore. Parola tagliente è quella di
Luca, quasi insostenibile: il problema non
è l’assenza di Dio, ma la nostra incapacità
indirizzare a: La Voce Misena
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071.7914132
e-mail: [email protected]
nel riconoscerlo, la nostra miopia. Tutti
concentrati su noi stessi, sui nostri problemi, non siamo in grado di riconoscerlo
mentre cammina accanto a noi.
Cammina accanto a noi: anche Dio accetta di cambiare, di adeguarsi; abbandona
la rassicurante eternità, la perfetta autosufficienza, l’immobilità beata e si sporca
le mani, cammina, si mette in viaggio. Un
viaggio lunghissimo: dall’eternità alla finitudine, dall’essere Dio al diventare uomo,
dalla perfezione assoluta all’incarnazione.
Per amore. Dio non è un masso granitico,
immobile e compatto, ma soffre, cambia
idea, decide. Ama, e l’amore, sempre, è
in movimento. E l’amore, sempre, chiede
sofferenza. Gesù attacca bottone, come
abbiamo visto. Una domanda impertinente, quasi urtante: “Come mai questa
faccia?” I due sono quasi offesi: ma come,
non si vede a sufficienza quanto soffrono?
Non si nota il loro dolore da lontano? Chi
è questo foresto che non rispetta il loro
dramma? Gesù sorride e chiede: “Che
cosa è successo?” Incredibile Dio.
Stanno parlando della sua morte, stanno
parlando della sua tortura, del suo dolore, delle sue carni fatte a brandelli, della
violenza assurda e scomposta che ha dovuto subire... e lui, niente, nulla, neppure se lo ricorda. Imparassimo da Dio a
dimenticare il dolore! A questo punto,
Cleopa pronuncia la frase più triste dell’intero Vangelo: “Noi speravamo...” Cioè:
che idioti, ci abbiamo creduto. Lì, proprio
lì in fondo, alla soglia dell’annientamento,
Dio ti ascolta e ti aspetta, cammina con te.
Sotto di te, in fondo al pozzo, ti aspetta:
è stato così ultimo, dice il grande Charles
de Foucauld, che nessuno, mai, gli potrà
rubare il posto. “Sciocchi e tardi di cuore!”
L’insulto – inatteso – arriva dal viandante disinformato che, almeno fino a quel
momento, era parso educato e dabbene.
Cleopa e compagno tacciono, stupiti, si
girano a guardarlo. Si scalda il cuore ai
tiepidi discepoli. Poi il tepore divampa, e
diventa fuoco incontenibile.
È successa a molti, questa cosa. La Parola
si insinua e inquieta, ci apre e ci sguscia,
ci obbliga a verità.Il Signore si ferma, per
restare con loro. E con noi.
arrivati in redazione
La droga continua ad uccidere
Dopo la morte per overdose di Aldo
Valentini Pallotto, il giovane di vent’anni morto tre giorni fa in una discoteca
toscana, anche i social network cominciano a prendere coscienza della pericolosità della droga: “Spero che adesso
la gente capisca che per divertirsi in
discoteca non è necessario esagerare.
Da lassù grida a tutti che la droga uccide”. Queste le frasi comparse sul web a
poche ore dalla scomparsa del ragazzo.
Il Dipartimento Politiche Antidroga,
in una nota evidenzia che il “tam tam”
circolato sui social network dopo questa tragica morte, avvenuta per un mix
letale di ecstasy e oppiacei, testimonia
che “dopo il tragico evento, alcuni giovani stanno finalmente recuperando la
lucidità e il coraggio di dire che un certo modello di comportamento è sbagliato”, lanciando dei messaggi chiari
contro il consumo di droga e lo “sballo”.
Per l’ennesima volta, il Dipartimento
“sconsiglia fortemente l`assunzione di
qualsiasi tipo di queste sostanze, sia
per la tossicità acuta che per i pericolosi effetti negativi imprevisti ed imprevedibili che possono procurare sui
consumatori con gravi danni alla salute
anche a causa dell’effetto sinergico, che
deriva dal mix di sostanze e che possono condurre alla morte, come purtroppo nel caso del giovane toscano”.
Giacomo Lenci, Senigallia
Le bombe fuori segno
Per carità, non è mia intenzione difendere il colonnello Gheddafi, ci mancherebbe. Ho appreso comunque con
grande tristezza la notizia della morte
del figlio e dei suoi piccoli nipoti durante un bombardamento della Nato
su Tripoli, con lo scopo ormai palese di
far fuori il rais. Come spesso è accaduto nella storia, il bersaglio di azioni mirate spesso è mancato. E a farne le spese sono vite innocenti, le prime vittime
di regimi spietati, di calcoli sbagliati. di
alleanze scritte e poi tradite, di accordi
suggeriti soltanto da interessi precisi.
L’uso delle armi è sempre una sconfitta.
L.A.
RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI
Ville dove abita la storia
V
illa Albani, insieme a Villa Adele e a Villa Sarsina, rappresenta una delle tre maggiori ville di grande interesse
architettonico ad Anzio. Oggi nella villa ha sede un centro
analisi ed un distaccamento Asur per visite specialistiche.
Costruita dal card.Albani e terminata nel 1726, depredata
da Napoleone per 294 vari pezzi, finalmena cura di Giuseppe Cionchi
15
IN BREVE
MONTERADO
Sta riprendendo il servizio dei chierichetti nella
nostra parrocchia. Probabilmente è il frutto della
partecipazione alla Messa della Famiglia delle ore 11
che – iniziata qualche mese fa – con la presenza attiva
dei ragazzi e delle ragazze delle prime classi elementari,
fa notare un aumento delle presenze di circa il 20%.
Infatti, se precedentemente, le presenze a tale Messa si
attestavano su circa 80 persone, attualmente, e in varie
domeniche, le statistiche ci dicono che si è sfondata la
quota di oltre 100 persone. In effetti, i partecipanti in
tenera età hanno la caratteristica di ‘attirare’ alla Messa
sia i genitori che i nonni : se non altro, per la curiosità di
ascoltare il proprio figlio o nipote al microfono. Il segreto
dell’aumento sta proprio qui. Il sabato sera, le catechiste
–specie Alessia, Chiara, Valeria, Stefania, Marilena…- in
sintonia con il pievano, preparano dei foglietti con frasi
molto semplici da leggere, all’inizio della celebrazione, o
al “Confesso”, oppure alla preghiera dei fedeli, oppure li
preparano per altri gesti che coinvolgono i fanciulli stessi.
Ad, esempio, il giorno dopo Pasqua, i ragazzi/e presenti –
foglio in mano – hanno letto queste frasi molto semplici,
ma molto importanti per loro e per tutti: 1. Pasqua è :
Gesù risorge; 2. Pasqua è: Gesù vince la morte; 3. Pasqua
è: Gesù vince Satana... Ovviamente i ministranti hanno
bisogno di essere guidati… dall’inizio alla fine. Allora
intervengono sia Fabrizio che Lamberto i quali con la loro
attenzione, con la loro pazienza, con il loro sorriso sanno
superare i momenti di crisi e raggiungere quell’equilibrio
che non è sempre facile mantenere sull’altare, specie con
quelli della prima classe elementare.
BENVENUTA, VIOLA!
Al nostro abbonato e attivo collaboratore della Parrocchia
del Duomo, Nello Casavecchia, il 28 aprile è nata un’altra
nipote: è arrivata Viola, che è venuta a far compagnia
alla sorella Linda per la felicità dei genitori Angelo e Silvia.
Anche la nostra Redazione condivide la loro gioia.
IN RICORDO DI DANIELE PETRELLA
Il Sabato Santo è tornato alla Casa del Padre il nostro
fedele abbonato Daniele Petrella, Ministro dell’Eucarestia,
persona stimata e disponibile verso tutti, Maresciallo
della Polizia di Stato. Alle figlie Iolanda e Giuseppina e
ai parenti tutti la redazione di Voce Misena porge sentite
condoglianze.
CAMPIONATO TIRO CON L’ARCO
Si è concluso il 9° Campionato Italiano a Squadre di
Società di tiro con l’arco disputato nella splendida cornice
del Foro Annonario di Senigallia. Alla gara organizzata
dagli Arcieri ASSTA Senigallia, realizzata grazie al
patrocinio del Comune di Senigallia e al contributo della
Provincia di Ancona e della Regione Marche, si sono
sfidate sulla distanza di 25 metri le migliori 30 squadre
(16 maschili e 14 femminili) italiane. Il regolamento
prevedeva che le compagini fossero composte da 3 arcieri
titolari e 3 riserve, uno per ogni divisione (arco olimpico,
arco compound e arco nudo), che si erano qualificate
ai play-off, secondo una ranking list formulata sulla
base dei risultati conseguiti da tre arcieri appartenenti
alla medesima Società che hanno partecipato a gare
di calendario federale nel periodo 01 aprile 2010 – 31
marzo 2011.
Settimanale della
Diocesi di Senigallia
Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132
P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)
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Direttore editoriale: Gesualdo Purziani
Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi
Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli,
Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio
Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi,
Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe
Nicoli, Leonardo Pasqualini, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano
Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli.
Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti,
Mariannina Puerini.
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