il Vescovo ruggero tra noi
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il Vescovo ruggero tra noi
n. 16 Icone di origine Greca Russa-Rumena Icone di origine Greca Russa-Rumena ARTICOLI SACRI a Senigallia ARTICOLI SACRI a Senigallia via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 5 maggio 2011 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale foto di Luca Ceccacci - 60019.it Un pianeta Confesso che ho sbirciato in tv anche io quello che accadeva, venerdì scorso, nella Londra regale e festante. Lo scorso anno, con un piccolo gruppo ecumenico, ho fatto visita alla chiesa anglicana d’Inghilterra e in quell’occasione è stata molto interessante la visita all’Abbazia di Westminster, centro della vita religiosa e civile inglese. Mi è piaciuto rivedere in tv quei luoghi e pare che oltre me, più di un miliardo di persone siano state attratte dallo sfavillante matrimonio dei giovani reali. Evidentemente, ogni tanto, abbiamo bisogno di favoleggiare un po’, anche se la risonanza mediatica mi è parsa molto esagerata. Il giorno dopo, altra piazza, altri colori, tutt’altra storia: centinaia di migliaia di persone a Roma per pregare accanto a papa Giovanni Paolo II, Beato. La santità di questo gigante della fede, come ha detto Benedetto XVI, aleggiava fin dal giorno dei suoi funerali ed il suo appassionato amore per il Signore e per l’umanità continuerà a sostenere le vite di tantissimi fedeli. Non si era ancora spenta l’eco romana che un’altra notizia, nel cuore della notte, ha fatto trasalire il mondo intero: Bin Laden è stato ucciso in un blitz delle squadre speciali americane in Pakistan. E giù, come è naturale che sia, con analisi, approfondimenti, previsioni geopolitiche. Tre giorni, tre notizie molto diverse l’una dall’altra, che hanno occupato ogni spazio di comunicazione. Tutto questo mi ha fatto pensare non solo alla pressocché illimitata potenza dei media, ma a quanto alcuni fatti ci facciano percepire, nel bene e nel male, famiglia planetaria, una grande famglia umana. Ci sono momenti della storia, a volte frivoli, altre molto più significativi, in cui le distanze si accorciano, siamo attratti (o distratti) dalle stesse cose, sentiamo di vivere per davvero in un unico pianeta. Gesualdo Purziani Le reti quasi vuote L ’attuale momento della pesca nazionale è ca- biologico di 30/60 giorni per tutte le imbarca- Mediterraneo esaminati è sovra sfruttato, tanto ratterizzato da una scarsità di risorse in mare zioni abilitate alla pesca a strascico e volante, da che le catture sono diminuite. E, visto che gli itae da un aumento forsennato del prezzo del car- attuarsi nel periodo giugno-settembre di ciascun liani consumano la stessa quantità di pesce del burante. E’ in questa tenaglia che le imprese di anno dal2011 al 2014”. 1999, c’è bisogno di importare il 37 per cento in pesca rischiano di essere stritolate e costrette La crisi interessa oggi sia il settore del pesce più di prodotto estero”. ad interrompere la loro attività. A fronte di tali bianco che quello azzurro. Se il primo ha visto Dal 30 aprile, secondo il “Fish dependance day” aspetti negativi non si registra una decisa presa un calo produttivo e dei prezzi, il secondo sten- è finita dunque l’autosufficienza alimentare per il di posizione delle Istituzioni che possa prevedere ta addirittura a trovare spazio sul mercato. Una pesce (in Spagna il pesce autoctono si esaurirà l’8 misure a sostegno del settore ed una chiara e de- situazione tanto più grave se si considera che le maggio; in Portogallo il 26 aprile; in Francia il 13 cisa iniziativa in tema di tutela della risorsa ittica. Marche sono la terza regione italiana per pro- giugno; in Germania il 27 aprile; nel Regno Unito Per troppi anni si è intervenuti esclusivamente duzione di pesce (25mila tonnellate, quasi l’11 il 16 luglio), mentre a livello comunitario la data con un arresto temporaneo della pesca nel mese per cento del totale nazionale) e per ricavi, con indicata è quella del 2 luglio. di agosto, che si è rivelato insufficiente a garan- 115 milioni di euro (il 10 per cento del fattura- “Lo sforzo messo in atto negli ultimi 20 anni dai tire una buona riproduzione della specie ed una to tricolore complessivo). Secondo ImprescaPe- sistemi a traino ha superato la capacità di tenuonesta attività di cattura”. sca Coldiretti, le imbarcazioni impegnate oggi ta dell’ecosistema ed è ora di ripensare politiche Inizia così il documento firmato dalle quattro più nelle Marche sono 885, mentre la top-ten delle e regole a partire dal centro e nord Adriatico importanti organizzazioni di categoria marchi- produzioni è guidata dalle vongole (7.256 ton- spiega Tonino Giardini, presidente di Coldiretti giane (Lega Pesca, Federcoopesca Marche, Feder nellate), seguite da acciughe, naselli, pannocchie, ImpresaPesca -. Serve un provvedimento d’urPesca Marche, Agci Pesca Marche) che chiede triglie, seppie, sardine, lumachini, totani, murici. genza per fermare la pesca dal 1° giugno al 30 a gran voce un’immediata azione da parte delle Discreta anche la produzione di cozze. Quelle settembre che preveda la tutela della ristretta faistituzioni per scongiurare la morte di questo che hanno fatturati significativi sono ancora le scia costiera fino a 6 miglia, abbinato a un blocco importante settore dell’economia marchigiana. vongole (20.250.000 euro), davanti a pannocchie, delle attività delle imprese di pesca, almeno in “Cogliendo la disponibilità dell’assessorato re- scampi (il prodotto comunque più caro), sogliola, Adriatico, per 30 o 60 giorni in base alla disponigionale alla pesca - continuano - le scriventi as- nasello, seppie, acciughe, triglie, lumachini, rana bilità economica”. sociazioni di categoria hanno redatto il presen- pescatrice. “Solo richiamandoci a un senso etico della pesca te documento che vuol divenire la base per un Dal 2000, secondo quanto si legge nel dossier - conclude Giardini - potremo essere ascoltati e Piano di Gestione della Regione Marche (...). Le “Fish Dependence Day” presentato da Nef (New la nostra attività condivisa e sostenuta dal cittaseguenti azioni che debbono divenire il Piano Economics Foundation) e Ocean2012, la diffe- dino e dal consumatore, e questo potrà avvenire, di gestione delle Marche, per essere attuate, ne- renza tra la ricchezza dei mari e il prelievo è di- come è avvenuto in agricoltura, sposando politicessitano di un impegno finanziario di 1.500.000 ventata sempre maggiore e il deficit alimentare che che tutti comprendono, che non siano vocate di euro per ogni annualità a favore delle impre- in Italia è cresciuto senza sosta. solo al profitto, in barba ad una corretta gestione se di pesca e del sistema”. Tra le tante proposte, “Il risultato - per Coldiretti ImpresaPesca - è che, del mare”. in evidenza la richiesta di “un periodo di fermo secondo il rapporto, il 54% dei 46 stock ittici del a cura di Laura Mandolini il Vescovo Ruggero tra noi E ’ un bel privilegio il poter avere per qualche giorno tra noi padre Ruggero Franceschini, vescovo di Ismir (Smirne), la vivace e moderna città turca che in molti abbiamo conosciuto due anni fa durante il pellegrinaggio diocesano sulle orme di San Paolo. Lì vicino c’è Efeso, luogo di grande fascino storico e religioso, con la casa dove hanno vissuto l’apostolo Giovanni e Maria. E a Smirne vive una piccola comunità cattolica, inserita nella più ampia, ma numericamente debole, chiesa turca. Padre Ruggero vive quotidianamente la sfida e la bellezza dell’essere pastore in un luogo peculirare, sospeso tra desiderio di modernità e chiusure antiche. Tutto, dalle sue parti, parla delle prime vivaci comunità cristia- ne (Efeso, Tarso, Antiochia sull’Oronte, la Cappadocia...); tanta la fatica di muoversi in un ambiente a dir poco delicato, perennemente alla ricerca dell’equilibrio possibile tra presenza e discrezione, testimonianza e cautela pastorale. Padre Ruggero, francescano, è stato invitato dal Vescovo Orlandoni, (che guidò il pellegrinaggio) anche perché nel tempo i contatti sono stati mantenuti grazie alla presenza per molti mesi all’anno di Anna Guerri, di Morro d’Alba, nella casa vescovile di Smirne. Anna dedica volontariamente un po’ della sua vita alle esigenze di questa comunità. E un po’ della chiesa senigalliese, grazie a lei, vive in Turchia. Ora è padre Ruggero a farci visita. L.M. in questo numero Karol Wojtyla è Beato Le suore a Montale: dedizione e vivacità pagg. 8 - 9 pag. 6 2 5 maggio 2011 attualità Dal 4 maggio fisioterapisti ed infermieri in azione Più di una farmacia N on solo farmaci, ma anche alcune specifiche prestazioni sanitarie. Dal 4 maggio anche fisioterapisti e infermieri potranno svolgere servizi nelle farmacie, così come stabilito da un decreto del ministero della Salute del 16 dicembre 2010 che, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 90 del 14 aprile 2011, entrerà appunto in vigore fra alcuni giorni. Con le nuove disposizioni, dunque, i farmacisti potranno organizzare alcune attività aggiuntive erogate da fisioterapisti e infermieri, e coordinarne il lavoro anche per interventi a domicilio. Ma senza che tutto ciò comporti costi aggiuntivi per la finanza pubblica, specifica il decreto. In particolare in farmacia si potrà andare per avere supporto di un infermiere in caso di auto-test, per effettuare medicazioni e “cicli inattivi intramuscolo” – si legge sul sito del governo - accedere ad “attività concernenti l’educazione sanitaria e la partecipazione a programmi di consulting, anche personalizzato”. Le farmacie potranno anche organizzare “iniziative finalizzate a favorire l’aderenza dei malati alle terapie”. Inoltre, sempre gli infermieri, potranno svolgere sia in farmacia che a domicilio le prestazioni prescritte dal medico di base o dal pediatra, sempre fra quelle effettuabili autonomamente dal paziente. E ancora, sempre a domicilio, gli infermieri potranno partecipare ad iniziative per garantire l’uso corretto e appropriato dei medicinali. Per quanto riguarda invece i fisioterapisti, su prescrizione medica potranno stabilire percorsi di prevenzione e riabilitazione, oltre che attività terapeutica per la “rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive e viscerali utilizzando terapie manuali, massoterapiche ed occupazionali”, e infine potranno valutare gli effetti della terapia rispetto agli obbiettivi di recupero funzionale. Il decreto specifica inoltre che fisioterapisti ed infermieri devono essere in possesso di titolo abilitante ed essere iscritti ai relativi albi professionali, mentre spetta al farmacista accertarsi del possesso dei requisiti da parte dei professionisti che coordinerà all’interno della farmacia, “avvalendosi, se necessario, degli ordini provinciali dei medici, dei collegi provinciali degli infermieri e delle associazioni più rappresentative dei fisioterapisti, così come individuate dal ministero della Salute”. Gina Pavone La Caritas sul ‘reato di immigrazione clandestina’ G li stati europei costruiscano una piattaforma comune sulla quale andare a ripensare le stesse leggi nazionali in tema di immigrazione, anche la stessa Bossi-Fini, e riformularle caratterizzandole anche per la singolarità di ogni stato”. È quanto ha affermato questo pomeriggio Vittorio Nozza, direttore della Caritas nazionale a margine dell’incontro sugli interventi anticrisi messi in campo dalle diocesi italiane commentando la bocciatura da parte della Corte di Giustizia dell’Unione europea del reato di clandestinità e i nuovi sbarchi. “Serve una base comune e che le leggi esistenti in ogni singolo stato siano poi riformulate alla luce di questa sentenza”. Dalla Caritas, aggiunge Nozza, c’è stata subito la massima disponibilità attivando oltre alle Caritas di Lampedusa e siciliane, anche circa 3mila posti destinati all’accoglienza su tutto il territorio nazionale per rispondere all’emergenza sbarchi degli ultimi mesi, ma Nozza ci tiene a ribadire che l’impegno della Caritas e delle diocesi è “la ciliegina sulla torta”. “La nostra disponibilità c’è, ma vogliamo che sia un’aggiunta sull’esistente messo in campo dalle istituzioni”. L’Istat monitora le difficoltà a tirare avanti in Italia Le fatiche familiari A ncora una volta le famiglie italiane risultano in uno stato di sofferenza. I nuclei familiari percepiscono un declino della loro condizione economica e non si riscontrano politiche adeguate. Ci si chiede: fin quando le famiglie potranno continuare a essere una risorsa per il nostro tessuto sociale? La pressione subita è indicata da due rilevazioni, rese pubbliche nel giro di pochi giorni. Da una parte l’Istat mostra lo scoraggiamento dei nuclei familiari nei confronti della propria situazione economica. I consumatori, dice un’indagine periodica, esprimono giudizi negativi rispetto alla situazione attuale e la loro fiducia scende ancora più rapidamente quando guardano al futuro: il saldo tra quelli che rispondono in modo positivo e quelli che rispondono in modo negativo rispetto alla propria situazione economica infatti scende da – 43 a – 44 e la flessione è ancora più ampia per le prospettive future (da –13 a –17), senza contare che il saldo delle risposte sulle opportunità di risparmiare nei prossimi 12 mesi scende da –50 a –59. In sintesi l’Istituto di ricerca ribadisce le difficoltà per le famiglie di tirare avanti la carretta in una situazione di crisi che non accenna a terminare, ma ciò che risulta più grave è la visione pessimistica per il futuro. Dall’altra parte uno studio dell’Ocse rileva l’irrisorio investimento pubblico che l’Italia dedica alla famiglia: nel nostro Paese è appena l’1,4% del Pil, contro il 3,7 della Francia, il 3,6 della Gran Bretagna e il 2,8 della Germania. Nel rapporto si sottolinea come a subire le conseguenze maggiori della scarsa attenzione della politica siano i più deboli: i bambini che nascono appartengono spesso a famiglie monoreddito, più povere delle altre; inoltre le mamme di frequente sono costrette a rinunciare al lavoro perché in Italia ancora non attecchisce un’idea adeguata di flessibilità. Come si può notare è un cane che si morde la coda. Il sistema di welfare italiano spesso tesse le lodi delle nostre famiglie capaci di assistere gli anziani soli non autosufficienti, capaci di ammortizzare gli effetti della precarietà giovanile mantenendo le spese dei propri figli che continuano ad avere collaborazioni senza progetto, sovvenzionando le giovani coppie che altrimenti non riuscirebbero mai a dare un anticipo per acquistarsi una casa, oppure garantendo per loro nel contrarre un mutuo. Le stesse famiglie che poi aiutano i genitori ad accudire i figli, dato che la scuola non ha gli stessi orari degli altri posti lavorativi. Gli ultimi dati sembrano rilevare una stanchezza, perché mancano un orientamento per il futuro e un sostegno nel presente. Viene il dubbio, però, che le politiche per la famiglia, più che la logica della sussidiarietà, seguano la logica della deresponsabilizzazione. E purtroppo pare che ad un certo punto anche la famiglia inizi a sentire stanchezza. Andrea Casavecchia Bin Laden è morto: qualche idea La battaglia e la guerra È il risultato più importante nella lotta al terrorismo. La battaglia non è finita, rimaniamo vigili. La nostra guerra non è contro l’islam”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama ha annunciato alle prime ore di lunedì mattina l’uccisione del terrorista islamico Osama Bin Laden. La morte è avvenuta durante un blitz, di 14 navy seals, nella città di Abbotabad, a circa 50 chilometri da Islamabad dove il leader di Al Qaeda si era rifugiato. Con lui sarebbero morti altri membri della sua famiglia. Appena saputa la notizia, migliaia di persone a Washington, New York e in altre città hanno festeggiato la morte di quello che gli americani consideravano il loro “peggior nemico”. Sui media campeggiano le foto del terrorista ucciso mentre i Capi di Stato di tutto il mondo esprimono le loro congratulazioni. Da parte sua padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha affermato che “Osama Bin Laden ha avuto la gravissima responsabilità di diffondere divisione e odio fra i popoli e di strumentalizzare le religioni a questo fine. Di fronte alla morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma riflette sulle gravi responsabilità di ognuno davanti a Dio e agli uomini, e spera e si impegna perché ogni evento non sia occasione per una crescita ulteriore dell’odio, ma della pace”. Sulla morte dello sceicco del terrore, abbiamo chiesto un parere a Riccardo Redaelli, direttore del “Middle East program” del Landau Network-Centro Volta. Con l’uccisione di Osama Bin Laden si chiude una caccia all’uomo iniziata l’11 settembre 2001, giorno dell’attacco alle Torri Gemelle. Che significato assume questa morte? È una morte dai molti significati: innanzitutto che siamo davanti ad una promessa mantenuta dagli Usa, quella di punire la mente degli attentati dell’11 settembre. In secondo luogo questo blitz dimostra che la potenza statunitense, per quanto percepita come in declino, meno forte rispetto al passato, ha ancora un braccio lungo che sa colpire, che ha i mezzi umani, tecnologici ed economici, oltre che la pazienza, per dare una caccia all’uomo durata dieci anni e costata cifre esorbitanti. Cosa cambia ora per Al Qaeda? A livello operativo per Al Qaeda non moltissimo. L’organizzazione terroristica era cambiata molto rispetto a quando Bin Laden la guidava in prima persona. Osama, infatti, aveva dei tempi di comunicazione lentissimi, perché non usava cellulari e tecnologie simili. Questa morte è, invece, un duro colpo che avrà un impatto notevolissimo sotto l’aspetto mediatico in quanto Al Qaeda è un gruppo che ha sempre puntato sul ritorno mediatico, con attentati spettacolari che hanno avuto effetti enormi sui media. Da questo punto di vista è una sconfitta molto seria. Come si riorganizzerà? Al Qaeda si è già riorganizzata dall’operazione “Enduring freedom” in Afghanistan diventando quasi un brand, un marchio, con un nucleo originale, ma con una ramificazione di cellule che vi si rifanno senza essere veramente coordinate. Penserei più ad un fattore imitativo: ci sono cellule nel Maghreb come anche in Europa che hanno solo un richiamo all’ideologia. Il blitz, nel cuore della città di Abbotabad in un compound fortificato, evidenzia forti complicità pakistane… Questa complicità colpisce più l’opinione pubblica che non gli esperti e le amministrazioni americane che sanno perfettamente che il Pakistan è stato contagiato da Al Qaeda. Del resto con il sostegno e l’appoggio Usa tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, il Pakistan ha creato i talebani. I temibili e potenti servizi segreti pakistani (Isi), questa è una cosa ben nota, non solo hanno responsabilità ma sono connessi strettamente col radicalismo islamico. In Pakistan c’è un forte dualismo che vede da una parte un Governo civile, corrotto e inefficiente, molto poco all’altezza del problema, e dall’altra le Forze armate che si sono ritirate dalla gestione del potere ma che non ammettono interferenze e che sanno che più di tanto non possono agire in quanto hanno al loro interno una forte componente islamista. Come pensa reagirà adesso il mondo musulmano? Ai suoi occhi Bin Laden è un martire o un criminale? Va detto che Bin Laden e Al Qaeda hanno perso parte di quell’appeal che avevano 10 anni fa. Il declino dell’islamismo radicale violento, cioè del terrorismo jihadista, è evidente in tutto il mondo musulmano. Molto spesso nel mondo arabo chi appoggia gli oppositori degli Usa lo fa non tanto perché sostiene Al Qaeda, quanto perché odia gli americani. In molti Paesi arabi moderati la morte di Bin Laden è una buona notizia anche se ora bisogna temere qualche ritorsione e vendetta con cui cercheranno di rispondere. Perché Osama non è stato catturato vivo? Bisogna vedere se l’uccisione sia stata voluta o se piuttosto sia stata una conseguenza del blitz. Se la morte dovesse rivelarsi un’esecuzione non sarebbe una prova di forza ma di debolezza. La cattura, da vivo, avrebbe avuto un altro impatto. Ma forse gli Usa hanno scelto la soluzione più veloce, e meno prolungata difficile da gestire nel tempo successivo. Asteriski * IL PAPA: Wojtyla una roccia”. Oltre un milione e mezzo di persone da ogni parte del mondo, domenica 1 maggio, per la beatificazione di Giovanni Paolo II (servizio in altre pagine). Wojtyla è stato una roccia come Cristo lo ha voluto”, ha detto – fra l’altro – Benedetto XVI. Alcuni numeri dei mass-media: 1.300 televisioni; 250 radio; 700 le testate giornalistiche presenti; 230 i fotografi accreditati. Ma i due “nazionali”: “Corriere della Sera” e “Repubblica” non hanno neppure un titolino, in prima pagina, del 3 maggio 2011! * MONDO: libertà di stampa. “Negli ultimi anni è diminuito il numero di giornalisti uccisi in zone di guerra, mentre sta diventando sempre più difficile individuare i responsabili delle uccisioni di giornalisti perpetrate da bande criminali, gruppi armati, organizzazioni religiose o agenti statali”. Lo afferma Jean-François Julliard, segretario generale di Reporters sans Frontières. Oggi, per il decimo anno consecutivo, l’organizzazione presenta il rapporto 2011 “Predatori della libertà di stampa”, e segnala che nel 2010 sono stati 57 i giornalisti uccisi a causa del loro lavoro contro i 76 del 2009. “Gli operatori dei media vengono assassinati soprattutto da criminali e trafficanti di vario genere”, aggiunge il segretario. * SPAGNA eolico. Una città di 400.000 abitanti sarà “energizzata” con un impianto eolico inaugurato da Zapatero. Se non vogliamo fare la fine del Giappone, le vie naturali rimangono le vie più sicure per l’umanità; anche se alcuni ambientalisti sono fondamentalisti; ma, spesso, non si sa a quale fonte energetica agganciarsi. * BIN LADEN: come Robespierre. Robespierre è stato il terrorista della rivoluzione francese (1789). Ha instaurato il terrore con esecuzioni di massa alla ghigliottina; infine è stato ghigliottinato lui stesso. E’ successo così anche per Bin Laden, terrorista per 10 anni (2001-2011), ucciso come lui uccideva gli altri. Ha ragione la Bibbia: “Ha scavato la fossa per gli altri, ma dentro c’è cascato lui”! * MARCHE: blu. Confermate le Bandiere Blu in 16 località marchigiane, da Gabicce a San Benedetto: Gabicce mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta, Senigallia, Portonovo, Sirolo, Numana, Porto Recanati, Porto Potenza Picena, Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto. Senigallia è alla 15a bandiera. * OSTRA E RIPE: insieme. Sarà istituito un servizio di polizia rurale fra i due Comuni con l’obiettivo di governare il territorio, trattare il suolo con opportune arature, regimentare le acque, controllare i diserbanti. Giuseppe Cionchi 5 maggio 2011 enti locali AMBIENTE Nella provincia di Ancona più differenziata A Camerano, la festa dei lavoratori Meno rifiuti N ella provincia di Ancona cala la produzione dei rifiuti pro capite , dai 575 chilogrammi del 2007 ai 505 del 2010 , e raddoppia la raccolta differenziata, dal 22 al 45 per cento . Il risultato è una drastica diminuzione dei conferimenti in discarica che passano da 210 mila a 153 tonnellate. È quanto emerso nel corso dell’ultima Conferenza delle autonomie locali, in cui la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande e l’assessore all’Ambiente Marcello Mariani hanno presentato ai Comuni lo stato di attuazione del ciclo dei rifiuti. Dati che lasciano ben sperare per il raggiungimento degli obiettivi di legge che fissano al 65 per cento la soglia minima della raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012. In un territorio che da anni dà prova di virtuosità nelle realtà comunali più piccole, incoraggianti appaiono i risultati conseguiti da città come Ancona (50,72%), Senigallia (58,40%) e Jesi (51,21%) . In generale, nel 2010, sono state recuperate oltre 6 mila tonnellate di plastica, 26 mila di carta e cartone, più di 41 mila di rifiuti organici . Grazie al riciclo di queste materie si sono avuti effetti positivi per l’economia e minori emissioni di CO2 per oltre 75 mila tonnellate, equivalenti a 107 mila alberi . Buona la performance per ciò che riguarda i costi gestionali pro capite che si attestano sulla cifra dei 76 euro annui contro i 130 della media nazionale . “Siamo soddisfatti - afferma la presidente Patrizia Casagrande - ma non abbassiamo la guardia. La pianificazione provinciale sta dando risultati importanti anche gra- zie a progetti e campagne di sensibilizzazione mirate come quella degli eco-pannolini e del compostaggio domestico. In questi anni, il nostro territorio è cresciuto molto sotto l’aspetto della cultura ambientale e si sono moltiplicate pratiche di sostenibilità come il riciclo, il risparmio energetico e l’oculata gestione dei beni comuni. Segno che quando l’amministrazione fornisce strumenti e certezze, i cittadini rispondono positivamente a politiche che, spesso, richiedono cambiamenti begli stili di vita e consumo”. Se il potenziamento della raccolta differenziata attraverso l’estensione del “porta a porta” resta l’impegno per raggiungere l’obiettivo “rifiuti zero” , l’attenzione si sposta ora verso il potenziamento dell’impiantistica per ciò che riguarda il recupero. “La parole d’ordine - afferma l’assessore Mariani - deve essere più recupero meno rifiuti in discarica. Ciò è possibile con la diffusione della raccolta differenziata spinta e con la realizzazione della necessaria impiantistica”. Oggi, nel territorio, è presente un unico impianto di trattamento della frazione umida a Corinaldo. “I consorzi Cir33 e Conero Ambiente - continua Mariani - dovranno realizzare entro il 31 dicembre 2013, data in cui scadrà la proroga per il conferimento in discarica dei rifiuti non trattati, l’impiantistica per il trattamento della frazione secca e implementare quella della frazione umida anche attraverso il recupero del metano, oggi disperso in atmosfera, e la produzione di energia”. S.M. Maggio Acli S i è tenuto anche que- soprattutto dai lavoratori st’anno in località Aspio dipendenti, dalle famiglie di Camerano il tradiziona- monoreddito, dagli immile Primo Maggio delle Acli grati e dai giovani”. Molte marchigiane. Nell’interven- famiglie si sono impoverite: to che ha aperto la giornata, lo dimostra il fatto che negli alla presenza di centinaia di ultimi anni i risparmi delle aclisti, il presidente regiona- famiglie sono crollati. Infile delle Acli, Marco Moroni, ne, i consumi anche nel 2011 ha affrontato vari temi. continuano a non riprenderHa iniziato sottolineando la si: è un segno evidente delel novità delle manifestazioni difficoltà di tante famiglie. promosse non molti giorni Che questa situazione sia fa da migliaia di giovani in profondamente ingiusta e numerose piazze d’Italia con quindi inaccettabile lo ha lo slogan “Il nostro tempo è detto con chiarezza il Papa adesso: la vita non aspetta”. in un discorso pronunciato La disoccupazione giovani- in occasione del trentennale le, insieme con la questione della visita di Paolo VI alle educativa sulla quale giu- Acciaierie di Terni. Moroni stamente stanno insistendo ha chiuso il suo intervento i Vescovi, è una delle grandi con un accenno al Congresemergenze dell’Italia di oggi. so Eucaristico Nazionale e “Un Paese che non offre un invitando gli aclisti a rifletfuturo ai giovani - ha det- tere sulle relazioni fra l’euto Moroni - è un Paese che carestia e la vita quotidiana. non ha futuro”. La situazio- Al termine della mattinata ne economica del nostro è stato assegnato il Premio Paese resta grave. I dati pe- Cultura della solidarietà riodicamente resti noti dal- “Bruno Regini”, quest’anno l’Istat dimostrano che nella attribuito a Roberto Zazzetsocietà italiana oggi vi sono ti, che, dopo essere stato vitlarghe fasce di popolazione tima di un incidente stradale, che fanno fatica a vivere in ha dedicato tutta la sua vita modo dignitoso. “I costi del- ai paraplegici ed ai portatori la crisi, dalla quale ancora di handicap, diventandone il non siamo usciti - ha detto rappresentante anche in imMoroni - vengono pagati portanti sede istituzionali. L’8 maggio è la “Festa dei piccoli comuni” P artono dalla Provincia di Macerata i festeggiamenti per l’VIII edizione di Voler Bene all’Italia, la festa dei piccoli comuni che sarà celebrata l’8 maggio. Una grande giornata corale promossa da Legambiente in collaborazione con Enel Green Power e realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare e celebrare le risorse dei nostri borghi, le loro tradizioni, i tesori e i talenti nascosti, insieme alla loro capacità d’innovazione e di sviluppo. Nelle Marche la giornata nazionale della PiccolaGrandeItalia è sostenuta da un vasto comitato promotore che vede la partecipazione di Upi, Anci, Uncem, Protezione Civile-Regione Marche e Coldiretti, a cui quest’anno si è unito per la prima volta l’Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane) Marche, con il patrocinio e contributo della Regione Marche, Giunta e Consiglio, della Camera di Commercio di Macerata e Fondazione Ca.Ri.Ma e con il patrocinio di Symbola Fondazione per le Qualità Italiane. Protagonisti della festa sono i Piccoli Comuni delle eccellenze, quelli che si distinguono per la gestione del territorio, la tutela della biodiversità, le fonti rinnovabili e la gestione dei rifiuti. Sono infatti i Piccoli Comuni che formano una preziosa rete dove si intrecciano e vengono valorizzati i prodotti tipici, le tradizioni, l’artigianato artistico, l’innovazione tecnologica e la soft economy, ma dove si investe anche in politiche di tutela del paesaggio e del patrimonio culturale, nonché nella promozione del turismo responsabile. La presa di posizione dell’Avis provinciale di Ancona Carenze di personale L ’Avis provinciale di Ancona interviene sulla carenza di personale sanitario in diversi centri trasfusionali in cui si raccolgono le donazioni di sangue e sull’ “incompiuta autonomia strutturale” del Dipartimento di medicina trasfusionale chiedendo, con forza, alla politica regionale di risolvere la situazione in tempi rapidi e certi. “Constatando che il problema della carenza di personale sanitario, esploso negli ultimi mesi nella nostra provincia – denuncia il presidente dell’Avis provinciale di Ancona Fabrizio Discepoli - ha messo in crisi diversi centri trasfusionali, che a tutt’oggi rischiano la chiusura o il non accreditamento europeo che andrà fatto entro l’anno 2012, e ritenendo che l’incompiuta autonomia strutturale del Dipartimento da parte della politica regionale, sia un sicuro limite per approcciare nel modo più efficiente ed efficace possibile tale problematica: chiediamo urgentemente e risolutamente di completare il suddetto iter”. La mancanza di personale medico e paramedico addetto alla raccolta, in alcuni casi, provoca il rinvio delle sedute di prelievo o la formazione di liste di attesa dei donatori, e ciò rischia di minare i buoni risultati raggiunti sul numero di donazioni nel 2010. “Qualora l’attuale situazione non abbia soluzione positiva in tempi rapidi e certi - continua Discepoli - l’Avis provinciale ha avuto Nuovo Consiglio di amministrazione Vertici dell’Asa L mandato di esplorare nuove strade, sino ad ’Assemblea dei soci arrivare alla raccolta associativa al fine di aderenti alla Società tamponare o sopperire le problematiche “Azienda Servizi Ambienrilevate, in attesa che la politica sanitaria tali s.r.l.” (A.S.A. s.r.l.) si risolva il problema. Il tutto, mantenendo è riunita presso la Sala inalterata la convinzione che il modello da Consiliare “A. Ciani” del privilegiare sia quello attuale, che prevede Comune di Corinaldo, per la separazione e specializzazione dei ruo- il rinnovo del Consiglio di li, con il compito di raccolta assegnato alla Amministrazione giunto struttura dei centri trasfusionali e il ruo- alla scadenza del termilo di promozione all’Avis”. La posizione è ne, ai sensi dell’art. 2383 emersa nel corso dell’assemblea dei delegati del codice civile. Alla predelle 39 Avis comunali, in rappresentanza sidenza è stato nominadei 16.790 donatori della provincia di An- to Emilio Pierantognetti cona, riunitasi il 27 marzo scorso ad Arce- (foto) consigliere uscente via. In quella sede erano presenti anche i nonché già Vicesindaco Consiglieri regionali Giancarli e Latini ed il nel 1° mandato Scattolini. Consigliere provinciale Balducci, che han- Pierantognetti subentra a no riconosciuto il valore delle Avis ed han- Tonino Dominici, che ha no raccolto le problematiche evidenziate. lasciato l’incarico per imCon l’occasione sono stati messi in luce, pegni professionali. Il vice dall’altro lato, anche i risultati positivi ot- presidente è Roberto Notenuti con l’avvento del Dipartimento, re- cerino, delegato del Colativamente al miglioramento della qualità mune di Senigallia, il terzo del sangue raccolto ed al raggiungimento consigliere è il corinaldese dell’autosufficienza regionale: oltre 100.000 Bernardo Biagini. Il sininfatti, le donazioni nel 2010, delle quali daco Scattolini ha comu35.987 nella provincia di Ancona, con un nicato le nuove nomine al sostanziale risparmio economico per la col- Consiglio comunale, nella lettività marchigiana, derivante dalle siner- seduta del 28 aprile c.m. gie tecniche operative e associative attivate. ed ha ringraziato il presiMonica Cerioni dente uscente Dominici per la sua preziosa attività che ha dato all’A .S.A., sia nel periodo in cui ha ricoperto la carica di A.D. che in quello di presidente della Società. Ha augurato ai nuovi eletti un buon lavoro, con la certezza che sapranno condurre la Società verso nuovi e rinnovati traguardi, consapevole che ciò comporterà benefici economici e soprattutto ambientali alle popolazioni degli undici Comuni soci. Ilario Taus 3 Block Notes Fiere Marche Si chiama “Fiere delle Marche spa” il nuovo sistema fieristico regionale diffuso. Confermati i tre principali appuntamenti regionali, ma sono in fase di studio progetti per fiere legate alle produzioni dei distretti marchigiani. Non erano mancate, nei mesi scorsi, le polemiche sul destino della Fiera di Ancona sul riordino del sistema fieristico regionale. Riorganizzazione che ora diventa una realtà di fatto con la nascita di “Fiere delle Marche spa”, un sistema diffuso (ma soggetto economico unico) che punterà a valorizzare le produzioni del territorio. Dando così il via, secondo il governatore delle Marche Gian Mario Spacca, ad una “nuova filosofia”. “La Regione non deve farsi imprenditrice, ma sostenere la creatività degli imprenditori del territorio”. Ecco perché, prosegue Spacca, “il legame tra distretti e produzioni viene valorizzato con questo nuovo sistema fieristico. Non più legato ai padiglioni, ma ai bisogni delle comunità produttive ed al marketing rivolto ai mercati esteri ed interni”. La vera novità è però la privatizzazione del sistema fieristico regionale, costituito con un capitale sociale di partenza di 1 milione di euro e utilizzando come “veicolo” la Fiera di Pesaro, che è al momento socio di maggioranza con 450mila euro, mentre il socio privato è al momento presente con il 40% delle quote. La privatizzazione, secondo Spacca, “rientra in una logica di semplificazione che porterà la Regione ad avere un ruolo di sostegno e monitoraggio”. Il partner privato sarà la Alfad di Mario Formica, marchigiano (è nato a Piobbico) ma da anni operante a livello nazionale ed internazionale, occupandosi di servizi fieristici integrati ed allestimenti. “Sarà una privatizzazione vera – sostiene Formica – perché dal 2013 potremo diventare socio di maggioranza di Fiere delle Marche con il 51% di capitale sociale, mentre per il 2014 potremmo arrivare al 70%”. L’inizio delle attività del sistema fieristico diffuso delle Marche è previsto nel 2012, e verranno mantenute le tre principali esposizioni (Salone del Mobile a Pesaro, Fiera della Pesca ad Ancona e Fiera Filiera della Calzatura a Civitanova). Ma sono in fase di studio progetti legati alle vocazioni industriali dei distretti del territorio. Edilizia, energie rinnovabili, ceramiche artistiche, argenteria, pelletteria, nautica. “La nuova fiera diffusa dovrà dare risposte al territorio, e per questo auspico la partecipazione delle cinque Camere di Commercio delle Marche, in un’ottica di collaborazione reciproca”. 4 5 maggio 2011 Senigallia La proposta di Confartigianato per l’area Sacelit Raccolta fondi per defibrillatori La ‘torre’ della città Ore per la vita R ilancio del turismo e valorizzazione del centro storico. Sono queste le priorità individuate da Confartigianato. L’associazione, prima in Provincia e in Regione per numero di soci iscritti, dà voce alle esigenze e alle istanze degli artigiani e delle micro e piccole attività produttive del distretto e ritiene che le priorità indicate dal Sindaco siano tutte da “inserire in agenda” in quanto capaci di contribuire concretamente allo sviluppo della città e del territorio. ‘Confartigianato - dice il segretario Giacomo Cicconi Massi - da tempo afferma che un canale efficace alla fine della crescita di Senigallia e del suo distretto passa per il potenziamento dell’offerta turistica e annota con favore quanto proprio verso questa direzione siano indirizzati molti dei progetti proposti dal Sindaco Mangialardi e condivisi dalla Confartigianato: dalla riconferma di eventi che da anni attirano visitatori alcuni dei quali organizzati da Confartigianato, allo studio di nuove aree a destinazione turistica, come il nuovo quartiere residenziale che sorgerà presso l’area dismessa della ex-Sacelit’. Confartigianato a tal proposito propone alla Amministrazione Comunale di valorizzare la ciminiera che svetta sulle ceneri della ex-Sacelit trasformandola in una torre panoramica, alta quaranta metri. Ogni città ha un simbolo, Senigallia ha già la Rotonda e la Rocca Roveresca, ma la torre potrebbe aggiunger- si a questa rassegna di immagini e assurgere a ulteriore segno della città. Dalla sua sommità si potrebbero ammirare tutte le bellezze, dal mare ai borghi dell’entroterra che circondano Senigallia. Una visione altrimenti preclusa, eppure di sicuro impatto su un potenziale visitatore. La visita alla Torre andrebbe inserita nel percorso turistico cittadino e offrirebbe, oltre a una impagabile panorama, anche un momento di riflessione e memoria sul passato di Senigallia, sull’operosità che da sempre contraddistingue questo territorio, che del lavoro delle mani ha fatto tesoro e sviluppo. Così come potrebbero essere valorizzati anche i reperti archeologici che piano piano stanno emergendo all’interno di alcuni cantieri della città. Paola Mengarelli notizie della settimana A un arresto cardiaco si può sopravvivere. A un soccorso in ritardo no.” Con questo slogan di immediata percezione l’Associazione onlus “Trenta ore per la vita” ha lanciato una campagna di sensibilizzazione diretta a promuovere una raccolta fondi per consentire l’acquisto e la donazione di uno o più defibrillatori in favore di scuole e impianti pubblici. L’iniziativa intende infatti sostenere il progetto “Otto minuti per la vita”, presentato dalla Croce Rossa Italiana con l’obiettivo appunto di incrementare la disponibilità di attrezzature mediche salvavita, in particolare nelle scuole statali e nelle strutture sportive pubbliche. Più concretamente, si parla di defibrillatori utilizzabili da personale non medico, ma anche di kit di primo intervento per la rianimazione. Il nome del progetto richiama il concetto per cui è assolutamente cruciale che il primo soccorso di rianimazione a persone colpite da arresto cardiaco venga prestato sul posto entro otto minuti, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Proprio il rispetto di questo tempo può garantire all’infartuato la sopravvivenza. Il gazebo destinato a informare la cittadinanza e a favorire la raccolta fondi a Senigallia sarà collocato nella parte iniziale di corso II Giugno, di fronte alla piazzetta Doria, sia giovedì 5 che venerdì 6 maggio, sia al mattino (dalle ore 9,30 alle 12,30) che il pomeriggio (dalle ore 15,30 alle 19,30). Qui opererà anche personale del Comitato locale della Croce Rossa Italiana, che offrirà dimostrazioni sul posto e soprattutto si è offerta di preparare adeguatamente in futuro il personale delle strutture che saranno beneficiarie delle donazioni, attraverso corsi di formazione interamente gratuiti sulle manovre da compiere in caso di arresto cardiaco e su come eseguire una corretta defibrillazione su adulti e bambini. M.B. Una nuova operazione di contrasto alla pesca abusiva è stata messa in atto nella mattina di venerdì 22 aprile scorso dalla Guardia Costiera di Ancona e dai dipartimenti decentrati, tra cui Senigallia. All’alba è scattata l’operazione, disposta dalla Capitaneria di porto di Ancona: a seguito di appostamenti e mirate verifiche, condotte anche nei giorni scorsi, è stata colta in flagrante una vongolara che nelle acque di Senigallia si era accaparrata più pescato del massimo giornaliero consentito. Dopo la constatazione dell’infrazione, è stata comminata la sanzione amministrativa pari a 2.000 euro di multa e il sequestro di 60 sacchi di vongole per un totale di circa 600 Kg. I molluschi sono poi stati rigettati in mare in quanto ancora vivi. E non è tutto. Nuovi controlli nelle acque di Senigallia contro la pesca abusiva e ancora sequestri di pescato. Nella mattinata di lunedì 2 maggio, la Guardia Costiera ha sequestrato ad un moto peschereccio presso il porto di Senigallia una quantità pari a 2 quintali di vongole.Continua dunque l’attività di controllo da parte dei militari della Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Ancona sulle quantità dipescato giornalieri che i motopescherecci riportano sulla terra ferma: in base alle norme, infatti, la quantità consentita è di 600 chilogrammi. Essendo ancora vive, le vongole confiscate sono state rigettate in mare, mentre a carico del Comandante dell’unità è stato sollevata una sanzione di 2000 euro. Tempo libero colorato C osa c’è di più armonio- mettersi in posa per farsi so del verde della natu- fotografare..? ra che si tocca all’orizzon- E cosa c’è di più divertente te coll’azzurro del cielo..? di giocare con le proprie Cosa c’è di più suggestivo mamme, attente a che il di distendersi su un prato vento non scompigli i loro verde e perdere lo sguar- veli, a pallavolo..? Una do nell’immensità della giornata felice, conclusasi natura circostante..? con un po’ di vento fresco Cosa c’è di più gratificante che avrà portato ad ognudi sentire i ringraziamenti no spunti di riflessione in arabo, urdo o bangla- sulla ricchezza dello stare deshi per essere lì in quel insieme, e a noi che ogni posto mai visitato pri- volta proviamo stupore ma..? Una giornata felice, se quelle mamme desidediversa, in montagna, con rano quello che amiamo i bambini e le mamme anche noi, la voglia di del Centro interculturale continuare a lavorare per Le Rondini. 52 persone il bene di ognuno. in partenza per Arcevia: In questo periodo al Cenzaino in spalla e pranzo al tro vogliamo dar spazio sacco, ognuno con le pro- anche a loro, le mamme, prie ricchezze culinarie, vogliamo coinvolgerle di che allo schiudersi dei co- più nelle nostre attività, perchi, lasciano uscire in- metterci in gioco assieme tensi profumi di spezie. È a loro, insegnargli l’itacosì, incuriositi l’uno del- liano, scambiarci ricette l’altro, che si da inizio allo di cucina, imparare noi scambio di cibi e sapori… a suonare i djembè e a Dopo pranzo, una mam- muoverci a ritmo coi loro ma suona il djembè, che passi. In questo periodo ormai portiamo sempre sentiamo l’urgenza di procon noi, un’ altra batte le muovere il superamento mani, un’altra ancora se- delle paure, dei pregiudigue il ritmo con la testa, e zi e delle indifferenze… e qualcuna timidamente si vorremmo coinvolgere in lascia andare nella danza. questo più persone posE cosa c’è di più tenero di sibili: ci troviamo tutti i veder passeggiare grandi lun-mar-gio-ven dalle ore e piccoli, insieme, mano 15 alle 19 in p.zza Garinella mano lungo un’im- baldi, 3 a Senigallia. Tel. pervia salita..? E cosa c’è 340.3186057. di più sorprendente di osservare ragazzi adoleAnna Del Moro scenti con fiori in mano, Laura Gaggiottini Alla Rotonda un convegno regionale a denti stretti Succede a Senigallia Vongole * Raffica di furti tra sabato e domenica scorsi, quando il colpo più grosso è avvenuto nell’enoteca Barzetti in via Arsilli, in pieno centro storico. Non è chiaro se l’intrusione nell’enoteca sia avvenuta sabato o domenica notte. Il titolare si è infatti accorto solo al momento di riaprire l’attività, dopo la chiusura di sabato pomeriggio. I ladri sono passati forzando una porta che dà sul retro della bottega e si sono impossessati di alcolici per un valore di circa 3.000 euro. * Bandiera Blu d’Europa aggiudicata. Per il 15° anno consecutivo la spiaggia di velluto è stata annoverata tra le migliori del vecchio continente. E’ arrivato l’invito al sindaco, per presentarsi martedì 10 maggio a Roma a ritirare l’ambito vessillo. “E’ grande la soddisfazione – commenta Maurizio Mangialardi -, c’erano tutte le condizioni perché questo riconoscimento ci venisse riconfermato anche quest’anno”. * Il blocco del traffico si è concluso con 2 solo multe, 25 giornate di smog ma un mese di aprile senza sforamenti. Disciplinati quindi gli automobilisti, tranne due che hanno dovuto pagare 155 euro per aver circolato con veicoli inibiti al transito. Il divieto di circolare ha interessato 55 giornate, monitorate attraverso 42 servizi di controllo da parte della polizia municipale che ha fermato 296 veicoli. * L’Associazione ricreativa culturale e sociale ‘Cesano Per’ a.s.d. ringrazia tutti coloro che hanno partecipato sabato pomeriggio 30 aprile all’inaugurazione dell’area giochi dell’oratorio di Cesano. Nonostante il maltempo, grazie alle famiglie intervenute e ai tanti bambini che hanno affollato l’oratorio, si è trascorso un pomeriggio di festa, inaugurando il nuovo spazio del giardino della Chiesa dedicato ai giochi. * “La Direzione della Zona Territoriale n. 4 comunica l’assunzione a tempo indeterminato, con decorrenza 2 maggio 2011, della D.ssa Silvia Rilli, vincitrice di apposito concorso pubblico espletato nella Zona Territoriale senigalliese. La D.ssa Rilli opera nel profilo professionale di “Dirigente Medico di Malattie Metaboliche e Diabetologia” e si occupa, ambulatorialmente, anche di Endocrinologia. Era questo un impegno assunto dall’attuale Direzione fin dal suo insediamento; due gli obiettivi raggiunti: un qualificato supporto alla Diabetologia e la soluzione di varie problematiche di natura endocrinologica”. Le Rodini ed una bella gita ad Arcevia Sport e turismo U n argomento sugge- ecco perché il Coni Marstivo in un ambiente che, la Regione Marche, affascinante, affidato a re- il Comune di Senigallia, latori di indubbio carisma la Provincia di Ancona e e competenza. L’abbina- l’Istituto di Credito spormento tra “Sport e turi- tivo ne hanno condiviso smo” è sempre più attuale l’importanza, organizzane imprescindibile per va- do un momento di approlorizzare le risorse locali, fondimento e confronto a offrire nuove possibilità di 360 gradi. Venerdì 6 magsviluppo e rilanciare l’eco- gio, la Rotonda sul mare nomia in una congiuntu- di Senigallia ospita una ra che risente ancora dei convention dal sottotitolo morsi della crisi ma a cui “idee e opportunità per la serve slancio per riparti- promozione del territore. Il turismo sportivo è rio” muovendo dall’ovvia argomento che si pone in ma forte considerazione maniera trasversale, ab- che “sport e turismo” agbracciando vari ambiti e greghino i benefici dell’atproponendosi come un tività motoria e i fattori prodotto nuovo e fresco, culturali combinandoli a dalle grandi potenzialità: viaggi e soggiorni”. a cura di Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza • In piazza Garibaldi, ed in altre vie dove c’è l’asfalto, ogni tanto si effettuano lavori di “tamponatura delle buche” con breccino e bitume. Lavori che però lasciano il tempo che trovano perché, appunto, non sono definitivi. Occorrerebbe, specialmente in piazza Garibaldi, che è molto “battuta” e dove ogni giovedì c’è il mercato, provvedere ad una radicale nuova asfaltatura in modo che duri nel tempo. • Anche quest’anno, dal 1 al 4 maggio, c’è stato il consueto appuntamento con “Via Carducci in fiore”, organizzato dal Comune e dall’Expò Marche con la collaborazione della Confcommercio. La via è stata abbellita da addobbi di ogni genere, con esposizione di creazioni floreali. Ci sono state anche diverse iniziative sia gastronomiche che di spettacolo. A Porta Lambertina sono stati esposti anche alcuni lavori degli alunni della scuola primaria “Puccini”. • Saranno in totale otto le strutture pubbliche a disposizione degli utenti che verranno collocate sulle spiagge libere per il ricovero notturno di ombrelloni ed altre attrezzature, come previsto dal nuovo Piano degli arenili. Sei saranno collocate sulla spiaggia di ponente e due invece all’altezza di Marzocca. Le strutture saranno in materiale leggero e comunque saranno rimosse a fine stagione. La loro funzione sarà di rimessaggio delle attrezzature dei fruitori delle spiagge libere, che potranno riporle lì per riprenderle il giorno dopo. Questo farà certamente piacere ai tanti pendolari che negli anni passati dovevano “piantare” giornalmente l’ombrellone od altro e quando andavano via toglierlo per poi riposizionarlo il giorno dopo o nei giorni successivi. Ciò era faticoso, specialmente per gli anziani e per chi aveva i bambini piccoli, in quanto già “appensantiti” da tante altre cose utili in spiaggia. 6 5 maggio 2011 chiesa Appunti di vita ecclesiale diocesi Le Suore Francescane a Montale di Arcevia Secoli di dedizione E Al Portone di Senigallia, incontri sugli stili di vita Venerdì 6 maggio: “Come cristiani di fronte all’acqua cosa dice la Bibbia. Salvatore Frigerio, monaco di Monte Giove, ore 21.00 presso i locali della parrocchia del Portone. Domenica 15 maggio: “Come cittadini di fronte all’acqua, il referendum”, Daniele Mori referente di Senigallia “comitati per l’acqua pubblica”, ore 21.00 presso i locali della parrocchia del Portone. Vescovi al santuario di Santa Maria Goretti Nei mesi passati abbiamo incontrato il Vescovo di Biella, Mons. Mana, che ha accompagnato un folto gruppo di suoi diocesani per “celebrare” davanti alla reliquia della Martire e presentare i suoi messaggi sempre più attuali. Nei giorni scorsi, Mons.Gerardo Rocconi - Vescovo di Jesi e corinaldese - ha accompagnato ancora una volta trenta comunicandi di S.Maria Nuova e genitori per un incontro spirituale con S.Messa. Il Vescovo, con il suo tradizionale entusiasmo, ha presentato ai suoi diocesani gli insegnamenti della sua concittadina Martire e speciale patrona dei comunicandi e cresimandi. Con il Vescovo era presente – come ogni anno – il parroco don Francesco Sabbatini. La serata non poteva finire che con una visita alla “Casa natale” di Marietta. Nei giorni scorsi, .Mons.Giovanni Tonucci, Arcivescovo di Loreto, ha presieduto il “Convegno dei Ministranti” delle diverse parrocchie della sua Diocesi, organizzato da don Andrea e padre Lorenzo. La Messa solenne del Vescovo, con le sue appropriate parole sui messaggi della nostra Martire, è stata preceduta da un incontro formativo agli 80 ragazzi/e. Il pranzo si è consumato in un ristorante del centro e poi, come sempre, c’è stata la visita alla Casa natale. Nei prossimi giorni sono attesi dei ragazzi da Recanati, il Raduno “Movimento Fides e Vita”, dei gruppi da Torino, Corridonia e Agrate Brianza. don Franco Morico - rettore I vescovi marchigiani ai giovani L’appuntamento con la Giornata mondiale della Gioventù del prossimo agosto a Madrid, in Spagna, si avvicina. Per questo la pastorale giovanile di Senigallia promuove alcuni incontri per preparare al meglio i partecipanti e per creare amicizia nel gruppo che si recherà in Spagna. Il prossimo appuntamento si terrà a Loreto, sabato 14 maggio 2011, dove alle 21.00 i vescovi marchigiani consegneranno il loro mandato ai giovani in vista di questo importante appuntamento. Raccolta indumenti usati La Caritas raccoglie da anni vestiti usati, che, una volta sterilizzati, vengono messi a disposizione di quanti ne hanno necessità. A gestire questo servizio, detto “l’armadio degli abiti usati”, sono circa 30 volontari, che raccolgono, selezionano e distribuiscono i capi. Chi vuole accedere al servizio per prendere capi di abbigliamento può rivolgersi al Centro tutte le mattine dal lunedì al sabato (dalle 10 alle 12) e i pomeriggi di martedì e venerdì (dalle 17 alle 19). Ma non tutti i vestiti possono essere riutilizzati: fra i tanti ci sono anche stracci, abiti rotti che la Caritas è costretta a smaltire in discarica con costi elevatissimi, facilmente eliminabili se tutti coloro che decidono di donarli ai poveri facessero una prima cernita e portassero al Centro di Solidarietà solo indumenti in buono stato. ra una giornata grigia, nebbiosa, fredda. E stavo uscendo, quando vidi due persone vestite di nero, infreddolite, che mi guardavano... Allora mi avvicinai e ci salutammo. Mi dissero che venivano da Roma, che erano le suore e che il parroco le aveva mandate a cercarmi.” La ‘maestra’ Fulvia (giovanissima novantenne e frizzante icona della ridente località arceviese) rivive l’inizio dell’avventura spirituale ed etica di quelle sorelle, inviate in ‘avanscoperta’ nei primi anni Sessanta a Montale, armate solo di fede coerente e di spirito francescano. Il loro pionierismo si sarebbe presto tradotto in irrinunciabile istituzione cittadina (“...certo che di sacrifici ne hanno fatti tanti!”) attraverso le tappe di un’affinità progressivamente elettiva (“.... a poco a poco, tutta la polazione si diede da fare per procurare loro tutto ciò che non avevano e che era necessario.” Il “Ricordo della signora Fulvia” (insegnante mai andata in pensione...) costituisce la migliore recensione della Mostra “Le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore nel mondo”. In cifre, 150 anni vitali in chiave cattolica (dal greco ‘katholikòs’: universale). Ovvero “Il coraggio di una storia...che anima il presente”. A Montale di Arcevia, il tutto può essere sintetizzato nella foto che vi proponiamo: un’attualità vivida in cui l’umanità e la solidarietà sono intergenerazionali, nel segno del- l’amore e della donazione. La rasse- dagli album fotografici alle dediche, gna mette pienamente a fuoco quel- dai disegni ai ringraziamenti (“...una la Chiesa spesso “senza voce” o con vita passata ‘gratuitamente’ ad anvoce fioca, la quale è all’opposto la nunciare la parola e a concretizzare Chiesa migliore, che è ‘persona vici- l’amore...”). no alla persona’, nella buona e nella Chi fortemente si è speso per gli cattiva sorte. altri non può essere dimenticato A Montale, la Chiesa delle Suo- (un nome per tutti: Zelio Cinti). I re Francescane opera dal 1965. Le momenti della vita sociale, specialprime furono suor Norberta e suor mente quelli educativamente basilaVenanzia. Dal 1977, ecco suor Anna ri, sono squisitamente incorniciati: Luisa, allora Madre Superiora oggi il Coro, l’Oratorio, il Carnevale, il responsabile della Scuola dell’Infan- Teatro, il Presepio... zia “Ferruccio Pasquini” (che ha il La coscienza (morale ed intellettiva) nome del benemerito, il cui lascito ed il senso di responsabilità costituivale sempre moltissimo per la co- scono la struttura portante. Ma non munità). è il grigio della seriosità a imperare. Scolpiti nella memoria montalese Altra è la ‘Chiave del Paradiso’: rimangono i nomi di suor Lorenza “Trova il tempo per pensare. Trova (vulcanica e forte di quella simpa- il tempo per ridere. E’ la fonte del tia formativa che solo dall’Altissimo potere. E’ il più grande potere della poteva provenire), suor Massimina, Terra!” suor Stefania, suor Cristina e, nel Umberto Martinelli presente, suor Rosa Assunta (effervescente insegnante, solida, computerizzata e talmente polivalente dal dare il passo ai tempi). Ogni artistico oggetto ed ogni peculiarità artigianale della mostra rinviano al vissuto (ed al vivente) di Montale: dalla copripiside alla tenda, dal conopeo al sottile ricamo dipinto, diocesi Un giorno da fornai alla scuola d’infanzia ‘Ada Bianchi’ Bambini con le mani in pasta I bambini della Scuola d’infanzia paritaria “Ada Bianchi” per una giorno si sono trasformati in bravi “fornaretti” e hanno così imparato a fare il pane. E il prodotto del loro lavoro, a fine giornata, lo hanno anche mangiato. Una mattinata tra farina, acqua, lievito e mattarelli, sapientemente costruita da suor Mariaugusta e da tutte le mae- passaggio successivo, quando si crea stre dell’Istituto di via Verdi. Grazie la forma del pane e poi ancora il miraalla collaborazione dell’Istituto alber- colo del pane e delle piadine fragranti ghiero “Panzini” e in che escono dal forno della loro scuoparticolare del prof. la. Dopo la parte teorica e d’osservaSamuele Servadio zione è iniziata la parte più esaltante e, soprattutto, dello della mattinata: i bambini muniti di sponsor “Pasta del- grembiulino, cappello, piano di lavoro la Pesa” è stata una e mattarello hanno iniziato a lavorare giornata davvero gli ingredienti sempre sotto la guida speciale per i piccoli del prof.Servadio, che li ha aiutati a allievi della materna. creare la “fontana” con la farina da cui I bambini (mezzani e poi nasce l’impasto. Così ogni piccolo grandi) hanno prima ha potuto, tra nuvole di farina e pezascoltato e poi os- zi d’impasto fuori controllo, creare la servato con la mas- sua piadina. Insomma un’altra giornasima attenzione tut- ta davvero speciale per i bambini della to quanto avveniva “Ada Biachi”’, ancora frutto dell’infinito davanti a loro occhi: amore e della grande professionalità farina, acqua, sale e nei confronti del mondo dell’infanzia anche un pizzico di zucchero, che da da parte di suor Mariaugusta, delle elementi singoli diventano una massa sue consorelle e di tutto il corpo insecolorata e profumata (“come la pan- gnante. cia del mio babbo” ha sottolineato un bambino). E poi il grande stupore nel (foto di Andrea Ferreri) diocesi Restaurati gli storici portoni d’ingresso del palazzo vescovile La Pinacoteca ancor più bella U n nuovo importante tassello si in- provvedere al restauro di queste porserisce nel recupero del patrimo- te, comprese le cornici e gli imbotti, nio artistico senigalliese. La Diocesi in più punti assalite da insetti xilofagi. di Senigallia ha infatti terminato il re- “L’intervento in questione – puntuastauro manutentivo delle grandi por- lizza il Prof. Michele Papi titolare del te lignee conservate nella Pinacoteca laboratorio di restauro che ha condotDiocesana, in Piazza Garibaldi. “Come to l’intervento, sotto la direzione della è noto – spiega il delegato diocesano Soprintendenza di Urbino – ci ha visto per i beni culturali don Domenico Pa- operare con la rimozione delle impurisquini – il museo diocesano trova sede tà presenti sulle superfici. Si è quindi all’interno dell’appartamento settecen- proceduto, tra l’altro, al consolidamentesco al piano nobile dell’Episcopio, un to delle parti staticamente non coese, e tempo dimora del Cardinale Vescovo quindi ad una accurata disinfestazione di Senigallia. Si tratta di grandi am- mediante imbibizione del supporto ed bienti, alcuni affrescati, e dove grandi alla scrupolosa applicazione di idonei porte lignee scandiscono l’avanzare prodotti all’interno dei singoli fori dei delle sale”. L’inesorabile trascorrere tarli. L’intera superficie, al termine, è del tempo, aveva dunque reso urgente stata trattata con cere naturali”. Un intervento urgente, reso possibile dal contributo apportato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. “Non solo il prezioso contenuto della Pinacoteca, ma le stesse sale, arredi ed elementi mobili presenti, costituiscono un insieme importante del percorso storico artistico offerto ai visitatori, e per il quale da anni come Diocesi, grazie anche all’apporto di mecenati pubblici e privati, stiamo lavorando”. La Pinacoteca Diocesana è aperta il sabato e la domenica con orario 9-12 e 16 – 19 sempre ad ingresso gratuito. Per informazioni è possibile telefonare al numero 071 60498/65758 oppure visitare il sito www.diocesisenigallia.it A.B. 5 maggio 2011 chiesa Senigallia Sta per partire il corso base promosso dall’Iner Marche Incontri sulla sessualità L ’Istituto per l’Educazione alla Sessualità ed alla Fertilità Iner-Marche di Senigallia organizza il 19° corso base. L’impegno gratuito degli insegnanti non si limita solo all’insegnamento di una metodica ma anche a promuovere una cultura della sessualità umana vista nella sua interezza e nella sua bellezza. Scopo del corso è quello di insegnare a donne e a coppie a saper riconoscere i propri tempi di fertilità e di sterilità lungo il corso del ciclo femminile. Attraverso l’osservazione dei segni che il corpo della donna naturalmente mostra (muco cervicale, temperatura basale e collo dell’utero, insieme ad altri sintomi minori) e la corretta applicazione di specifiche regole, la donna sa con esattezza in quale fase del ciclo si trova. Durante questi incontri i partecipanti impareranno a capire la differenza tra mestruazioni e perdite ematiche, a riconoscere il momento dell’ovulazione, a capire quando inizia la fase post-ovulatoria, a comprendere perché i cicli non sono sempre di uguale durata, a saper prevedere con esattezza l’arrivo della mestruazione successiva, a sapere quando considerarsi potenzialmente in gravidanza e tanti altri aspetti della sessualità in materia di prevenzione e igiene. Al termine del corso la donna ha sufficienti elementi per iniziare la propria auto-osservazione e continuare con una breve consulenza personalizzata con l’insegnante di riferimento per verificare la correttezza di quanto sta facendo. Da come si può capire, viene offerta una possibilità importante ed unica (il centro di Senigallia è l’unico per le Marche) che sicuramente accresce la consapevolezza di quello che la donna vive. Inoltre verranno affrontate tematiche riguardanti la sessualità di coppia: si cercherà di capire qual è il significato della sessualità umana e dell’atto coitale, quale letture di tipo umanistico e filosofico si possono fare. Si toccherà il tema della relazione tra sessualità e procreazione responsabile, agganciato al grande valore dell’autoconoscenza. Si comprenderà quale ricaduta ha, sulla vita di coppia, l’utilizzo della metodica Roetzer, analizzandone gli aspetti pratici e sessuologici. Verranno affrontati gli aspetti etici e antropologici, anche alla luce del Magistero della Chiesa, cercando di sgomberare il campo da tanti malintesi che spesso prestano il fianco a tante critiche ingiustificate. Data di inizio del corso è il 6 maggio 2011 per cinque venerdì consecutivi, e si svolgerà presso la Casa della Gioventù di Senigallia, in Via Testaferrata 13, con inizio alle ore 21.15. Per partecipare al corso, che è gratuito (sarà richiesto un piccolo rimborso spese ), è necessario iscriversi telefonando al Consultorio UCIPEM: 071.64860. Il corso è organizzato in collaborazione con il Consultorio UCIPEM e con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria U.R. 4 delle Marche, avvalendosi dell’intervento di una ostetrica del Consultorio ASUR. Andrea Ippoliti e Elisabetta Olivi Sabato 7 maggio 2011, ore 17 Incontro conclusivo della Scuola di formazione socio - politica 7 in agenda LA SETTIMANA DEL VESCOVO Giovedì 5 maggio Ore 9.30: Aggiornamento del Clero in Seminario Ore 16.00: Incontro con cresimandi di Mondolfo Ore 18.30: Incontro pellegrinaggio a Fatima (Porto) Sabato 7 maggio Ore 9.30: Riunione regionale Pastorale sociale a Loreto Ore 17.00: S.Cresima a San Martino Ore 19.00: S.Cresima a Stacciola Domenica 8 maggio Ore 9.30: S.Cresima a Mondolfo Ore 11.00: S.Cresima a Castelleone Ore 16.30: S.Messa a S.Medardo (Arcevia) per la Polizia Lunedì 9 maggio Ore 10.00: Riunione della C.E.M. ad Ancona Giovedì 12 maggio Ore 9.45: Riunione Sacerdoti giovani Venerdì 13 maggio Ore 9.00: S.Messa in onore del Beato Pio IX Ore 20.30: Incontro Opera Pia M.F. a Cesano Sabato 14 maggio Ore 17,30: S.Cresima Parrocchia della Pace Ore 21,15: Veglia vocazionale e GMG a Loreto Domenica 15 maggio Ore 9.30: S.Cresima a Filetto Ore 11.00: S.Cresima a Serra de’ Conti Ore 16.30: Inaugurazione Casa di Riposo di Ripe Ore 18.00: Cenacolo mariano alla Madonna della Rosa Cristiani e disagio psichico S abato prossimo 7 maggio, alle 17, presso la Casa della Giovengù di Senigallia si concluderà il nostro cammino, iniziato nel 2009, della “Scuola di formazione all’impegno sociale e politico”: tanti incontri, proposte, provocazioni, idee e progetti soprattutto a misura di giovani Alcuni progetti sono partiti, molti sono, come naturale, nei buoni propositi ma credo ci sia la volontà in tutti di rendere concreti questi progetti nel prossimo periodo. La chiusura di questa bella esperienza è affidata a due relatori di eccezione, l’assessore regionale Marco Lucchetti ed il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli. Ascolteremo come loro stanno facendo politica e ci faremo aiutare ad individuare cosa possiamo fare noi nella nostra realtà. L’incontro è aperto a tutti. Mario Vichi Domenica 8 masggio 2011 Giornata per l’Università Cattolica N el cuore della realtà”. L’Istituto Giuseppe Toniolo di studi superiori ha scelto questa espressione del fondatore, padre Agostino Gemelli, come motto della 87a Giornata per l’Università Cattolica che si terrà domenica prossima, 8 maggio 2011, in tutte le diocesi italiane. Questa espressione – spiega il rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, nel suo messaggio per la Giornata – “indica chiaramente la volontà di fare grata memoria del nostro passato e, nel contempo, di affrontare con rinnovato coraggio le prossime sfide nel campo dell’educazione e della ricerca scientifica, a cui risponderemo con sempre maggior determinazione in forza della vicinanza nella preghiera e dei gesti di concreta amicizia che i fedeli delle diocesi italiane anche quest’anno non ci faranno mancare”. Quello di quest’anno, ricorda Ornaghi, è “un anno davvero speciale” perché “l’Italia festeggia i 150 anni dell’Unità e, per una significativa coincidenza, l’Università Cattolica del Sacro Cuore celebra i 90 dalla sua fondazione”. “La prossima domenica 8 maggio – continua il rettore - l’Università ancora una volta potrà dare testimonianza di quanto sia profondamente entrata nel cuore della realtà nazionale, alle soglie del suo primo secolo di vita”. “Ai giovani, soprattutto vogliamo dedicare il nostro impegno e la nostra attenzione: è sulle generazioni di domani, infatti, che occorre scommettere senza esitazioni, aiutandone la formazione integrale sia professionale sia umana in vista di un modello di sviluppo realmente a favore della persona e della vita”. A.S. “Del disagio psichico si parla poco, fatte salve le promesse elettorali”: lo scrive in una nota diffusa oggi il presidente dell’associazione “Cristiani per Servire”, Franco Previte. “Il processo di superamento degli ex-ospedali psichiatrici normali o giudiziari unito al problema dei malati mentali sul territorio per la carenza di pianificazione della salute mentale, - scrive - sono ‘situazioni’ ormai considerate da tutti i Governi e per taluni irreversibili sul piano formale e sostanziale, per altri molto gravi sul piano pratico per le conseguenze derivanti”. Secondo Previte, “il diritto di assistenza sanitaria ai cittadini italiani sancito dalla Costituzione (art.32) dimostra ancora una volta, la mancata valutazione delle necessità del cittadino ed anche del disagio sociale costituito dalla patologia psichica”. Previte richiama recenti pronunciamenti del card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, a proposito della tutela dei “diritti dei deboli”, e definisce quelli dei malati psichici i “diritti degli ultimi fra gli ultimi”. La nota si conclude ponendo la domanda su “quanto tempo devono aspettare questi ‘malati’, le loro famiglie e l’opinione pubblica per ottenere quei provvedimenti legislativi necessari”, ricordando che esistono ancora tanti piccoli manicomi, comunità terapeutiche o cliniche private, ospedali giudiziari, al cui interno la precarietà è una caratteristica persistente. Sull’antica via Lauretana Da Camerino a Belforte del Chienti una decina di pellegrini, dal 25 aprile, hanno intrapreso il Pellegrinaggio Assisi–Loreto con l’intento di recuperare, valorizzare e riattivare l’antica “Via Lauretana”. A guidarli ci sono don Paolo Giulietti, vicario generale dell’arcidiocesi di Perugia, e don Giampaolo Grieco, vice-direttore del Centro giovanile Giovanni Paolo II di Loreto. Il percorso completo del pellegrinaggio è di circa 150 chilometri ed è terminato il 2 maggio con l’arrivo alla Santa Casa di Loreto. Il 1° maggio il gruppetto si è fermato al Centro Giovanni Paolo II per assistere, in diretta, alla beatificazione di papa Wojtyla attraverso un maxischermo. “Promuovere il recupero dell’antica Via Lauretana - ha affermato mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo di Loreto - significa centrare l’attenzione su di un tratto fondamentale della storia cristiana del nostro Paese. Roma, Assisi e Loreto sono le tappe principali di questo antico itinerario spirituale che offrono al pellegrino la luce della testimonianza e dell’insegnamento di San Pietro, San Francesco e della Vergine Maria”. I pellegrini sono stati accolti, nel monastero della santa Camilla Battista da Varano, da mons. Francesco Brugnaro, arcivescovo di Camerino-San Severino, mentre sabato scorso, arrivati a Macerata, sono stati accolti dal vescovo della diocesi, mons. Claudio Giuliodori. In vista del pellegrinaggio Macerata - Loreto A poco più di un mese dall’evento fervono i preparativi per il XXXIII Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che si terrà sabato 11 giugno, a partire dalle ore 20.30, presso lo Stadio “Helvia Recina” di Macerata. Sarà. Mons. Jean-Louis Bruguès, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, a celebrare la Santa Messa che inizierà il gesto, una volta che avrà fatto il suo ingresso la fiaccola della pace, benedetta come gli altri anni in piazza S. Pietro da Papa Benedetto XVI, e che toccherà quest’anno il versante umbro, dopo il passaggio per due anni in Abruzzo a L’Aquila per solidarietà alle popolazioni terremotate. Una presenza importante quella dell’Arcivescovo francese Bruguès, che riconferma la proposta educativa di un pellegrinaggio che sfida l’umanità di ciascuno. 5 maggio 2011 il paginone 5 maggio 2011 il paginone Il ritorno di un volto L Giovanni Paolo II è stato proclamato Beato domenica 1° maggio 2011 U na festa della fede, della pace e della speranza, riscaldata dal sole di Roma dopo il plumbeo cielo della vigilia. Gioiosa come al tempo dell’esistenza terrena di Karol Wojtyla. Senza quel velo di tristezza che negli ultimi anni attanagliava chi si trovava a passare in piazza San Pietro. Stavolta però la sua immagine non era più sulla loggia centrale della basilica ma sopra, nell’arazzo che compete a chi sta ormai al cospetto di Dio. Quel cielo azzurro è apparso quasi un miracolo, una sfida alle angosce che ogni giorno attanagliano il cuore. Una carezza di Dio di fronte alle tragedie del mondo: ad una pace che si nutre di bombardamenti che non distinguono tra vittime e carnefici, o al groviglio perverso di catastrofi naturali o per mano dell’uomo che in una sequela ininterrotta provocano sofferenza e morte. Giovanni Paolo II beato. Un’isola di pace testimoniata da oltre un milione di uomini e donne cristiani, un messaggio rivolto ai fedeli ma offerto anche a tutti gli uomini di buona volontà, il testamento più autentico del nuovo beato. Dove il sorriso rassicurante della sua immagine, lo sguardo che proiettato lontano, è apparso per contagio sui volti dell’immensa folla, ha sconfitto l’angoscia, ha rievocato in un istante quel grido a non aver paura, a confidare sull’aiuto e sulla misericordia di Dio. Si può ora affermare che proprio mentre Giovanni Paolo II saliva sull’altare, discendeva di nuovo nel mondo, per la perseveranza e la determinazione del suo successore e amico, Benedetto XVI. Ne hanno avuto certezza i fedeli presenti – e tutti gli altri che con il cuore hanno seguito la cerimonia – i quali hanno affrontato da paesi lontani grandi disagi per dire “io c’ero!”. Tutti convocati oltre che dall’affetto per il Pontefice scomparso dal bisogno di rivivere l’essenza del suo magistero, di ricongiungersi a lui almeno con il cuore. Uomini e donne che l’avevano incontrato sulle vie del mondo, o che avevano incrociato il suo sguardo, o che si erano semplicemente innamorati delle sue parole, dei suoi gesti, della sua grande umanità. È stato spesso ripetuto che la Chiesa non crea dei santi, ma ne svela la virtù che è già esistente. Ebbene, Karol Wojtyla vivente, comunicava agli altri la sua santità, la spargeva a piene mani intorno a lui. E i suoi interlocutori ne venivano travolti. Sapeva, oltre la politica, la tv, Facebook, le mode del momento, oltre l’annacquamento o la perdita dei valori, tornare all’essenza dell’annuncio. E far riaffiorare il soffio divino che è in ogni essere umano, trasmetterlo proprio a mondo di oggi, rievangelizzando, come ha ripetuto Benedetto XVI, la cultura, la società, ognuno di noi. Un “gigante della fede”. Quella sua visione della vita e del destino dell’umanità, quell’affidarsi, quell’aprirsi a Cristo per non aver più paura nel nostro cammino quotidiano, era stampato nei volti dell’immensa folla, ed è promessa che non svanirà facilmente. La beatificazione (e forse presto la canonizzazione) fa tornare nella storia, non archivia il magistero di Giovanni Paolo II. Ne è promessa fedele il suo successore, Benedetto XVI: dopo mille anni un Pontefice che eleva sugli altari colui che l’ha preceduto sul trono di Pietro e che, non a caso, ha voluto presiedere la cerimonia indossando i paramenti che erano stati di papa Wojtyla. Ha commosso la commozione di Benedetto XVI, come la conferma, ripetuta e sottolineata, dell’amicizia che ha legato la sua vita a Giovanni Paolo II. Il carico che pesa sulle sue spalle non è certo scemato, semmai accresciuto. I pericoli che minacciano l’umanità e la stessa Chiesa non sono affatto diminuiti, forse più insidiosi. Nel deserto provocato dal peccato, e contro il pessimismo, che giudica il male inevitabile, si era levata la voce del Papa che non aveva paura, perché egli personalmente, con l’intensità della propria fede, l’aveva vinta. Contro gli stessi mostri il popolo di Dio sa di poter contare su chi, dopo di lui, ne ha raccolto l’eredità. Silvano Spaccatrosi Beato te D omenica 1° maggio 2011: il drappo che copre l’arazzo con il ritratto del Beato Giovanni Paolo II scende dopo che Benedetto XVI ha pronunciato la formula di beatificazione e sulla facciata della basilica di San Pietro appare l’immagine del volto di papa Wojtyla. Torna alla mente un suo pensiero colto dal discorso ai vescovi delle Marche e dell’Umbria in occasione della visita “ad limina apostolorum” il 5 dicembre 1981. I santi, aveva detto, “sono delle fotografie riuscite: immagini i cui netti contorni coincidono con le intenzioni divine su di loro. E proprio qui sta la lezione”. Una “fotografia riuscita” ora è in piazza San Pietro: racchiude e comunica il significato più alto e il messaggio più bello di un volto che ha sempre richiamato e ancor oggi richiama il Volto. È una luce a metterli in comunicazione. Una luce, aveva ricordato Giovan- dalle distrazioni e dalle apparenze ni Paolo II nell’omelia dell’Epifania perché grande é il rischio di smarrire 2001, soffermandosi sul “mysterium “la sola cosa” di cui anche l’uomo del lunae” – immagine cara alla teologia nostro tempo ha bisogno. patristica – che non nasce dal vol- Quella “sola cosa” è la felicità che nato dell’uomo ma è il riflettersi dello sce dall’incontro con la Verità. splendore di Dio nella storia attra- Da qui l’appello al “duc in altum” perverso l’uomo. ché alla Verità non si arriva percorMa quale lezione viene dalle “foto- rendo le scorciatoie della mediocrità grafie riuscite” tra le quali è da oggi ma seguendo i sentieri che danno anche quella di papa Wojtyla? “una misura alta” alla vita. Come cogliere la coincidenza tra i Una misura che Karol Wojtyla ha tecontorni delle immagini e le inten- stimoniato fin da ragazzo, giorno per zioni divine? giorno. È lo stesso Giovanni Paolo II a ri- Così quel “santo subito” – dice con rispondere quando, sempre ai vescovi spetto Joaquín Navarro-Valls – chiemarchigiani e umbri, ricordava che sto con affetto e gratitudine, appare questo “ideale è raggiungibile solo quasi una richiesta un po’ tardiva coltivando un rapporto di comunio- perché Karol Wojtyla è stato “santo ne, intimo e stabile, con il Signore. E sempre”. Da questo “sempre” ritorna ciò è possibile riconoscendo il pri- l’invito anche nel silenzio del ritratto mato dello spirituale, dell’interiorità, sulla facciata della basilica vaticana: accogliendo in concreto e nel vissuto “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spaquotidiano la parola di Cristo”. lancate le porte a Cristo!”. È l’invito a non lasciarsi prendere Paolo Bustaffa Sulla soglia della speranza I l passaggio da un secolo all’altro è sempre passaggio epocale, Chi sta sulla soglia può gettare uno sguardo al passato, coglie il apre una nuova dimensione nella storia, propone dinamiche presente ma già si sente proiettato nel futuro, Giovanni Paolo inedite, giovani volti si affacciano e raccolgono il testimone per II visse questa triplice dimensione: raccolse tutta l’eredità della portare avanti l’umanità: verso dove? Verso chi? Chiesa, il grande lavoro dello Spirito con il Vaticano II ma gettò, Una constatazione che deve trasformarsi nell’assunzione espli- simultaneamente, le basi di un futuro, di un tempo in cui rimacita di una responsabilità storica e umana, perché altrimenti ri- nere protesi in attesa, in ascolto. Posture tipiche e ineludibili del sulta solo passaggio convenzionale, obbligato. cristiano ma, soprattutto, di ogni prete, orante, sollecitato e do“Stare sulla soglia della speranza” ci ha insegnato il neo Beato lente per i gravi problemi che affliggono l’umanità, e che non li Giovanni Paolo II e ci ha pure consegnato un “come” che può sfugga da struzzo, ma sia disposto a “diventare un tutt’uno con tradursi in vita quotidiana, essere assimilato passo dopo passo. quel Gesù, che quotidianamente riceve e offre nell’Eucaristia”. Papa Benedetto, nel suo dire piano e incisivo, invita “all’indi- È la fede, quindi, il perno che consente e fonda lo stare sulla cativo”, cioè ad assumere quel vigore che emanava dalla testi- soglia, quell’adesione profonda che sa e vuole pronunciare un monianza dell’uomo polacco Karol Wojtyla che visse i tempi “Amen” al Padre nell’“Amen” che è Gesù Cristo, sempre all’indioscuri della II guerra mondiale, della persecuzione nazista e il cativo e non all’esortativo: “Così è!”. crogiolo del marxismo e, forse proprio per questa sofferta espe- “Amen” pronunciato non come una qualsiasi parola di circorienza, non si smarriva in analisi trite e inutili ma puntava dirit- stanza o di convenienza, ma un “Amen” che gioca tutta la perto al “dove” della sorgente: Gesù Cristo, nostra speranza. Solo sona e tutta la vita, in qualsiasi circostanza, con qualsiasi umore guardando a Lui si può “vivere nella storia con uno spirito di e in qualsiasi affanno che colpisca la nostra umanità: catastrofi ‘avvento’” e, allora, fiorisce: “Pienezza dell’uomo e compimento naturali, dissensi politici, guerre sempre ingiuste, poteri econodelle sue attese di giustizia e di pace”. mici occulti e palesi che rovinano nazioni e persone. È inutile a cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II domenica 1° maggio in piazza San Pietro è stata raccontata soprattutto attraverso le immagini. Così era avvenuto anche per le sue esequie, venerdì 8 aprile 2005, e per i gesti più significativi del suo intero pontificato, sempre ripresi da centinaia di telecamere e macchine fotografiche per essere rilanciati in tutto il mondo. Ma a dare inizio all’evento e a sancirne i passaggi solenni sono state le parole. “Beatissimo Padre, il Vicario Generale di Vostra Santità per la Diocesi di Roma domanda umilmente alla Santità Vostra di voler iscrivere nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa”. Così il cardinale Agostino Vallini ha dato il via al rito, aprendo la cerimonia con la richiesta ufficiale di beatificazione. Alle 10.37 Benedetto XVI ha pronunciato la formula tanto attesa dal milione e mezzo di persone in piazza e dai fedeli di tutto il mondo: “Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Agostino Cardinale Vallini, Nostro Vicario Generale per la Diocesi di Roma, di molti altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa, d’ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni anno il 22 ottobre. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Oltre alle parole, le moltissime immagini: la folla prima in attesa e poi in festa, i primi piani sui volti commossi, assorti in preghiera, gioiosi, l’alternanza fra i totali e i dettagli di un avvenimento mediatico in grande stile. Come tutti gli eventi, soltanto chi l’ha vissuto in diretta televisiva ha potuto immergersi – seppure a distanza – nel clima e nell’atmosfera che avvolgevano la piazza. Le cronache immediatamente successive hanno potuto soltanto fissare alcuni tra i momenti salienti della celebrazione. In internet per tutta la giornata di domenica si sono susseguiti i “flash” e gli aggiornamenti che raccontavano progressivamente lo svolgimento della cerimonia, accompagnati dalle foto istantanee immediatamente riversate in rete. E così anche chi non si è potuto trovare di fronte a uno schermo televisivo ma ha dovuto accontentarsi di quello di un computer o di un iPad ha avuto pane per i suoi occhi. La televisione è stata il mezzo protagonista con la lunga diretta di domenica mattina, preceduta da quella di sabato 30 aprile per la veglia. Successivamente, i primi a riprendere ampi stralci dell’evento sono stati, naturalmente, i telegiornali e i notiziari radiofonici, mentre i quotidiani online hanno pian piano trasformato gli aggiornamenti in cronache compiute. Complice la mancata uscita delle edizioni cartacee lunedì 2 maggio, in conseguenza della Festa del lavoro, per quasi 48 ore sono state proprio le testate telematiche a fungere da punto di riferimento per chi cercava un resoconto dell’accaduto. Quelli che fino alla vigilia erano stati gli spazi dedicati a servizi speciali, approfondimenti e dossier in vista della beatificazione si sono arricchiti delle cronache relative al momento clou e, soprattutto, di crescenti documentazioni fotografiche. Come sempre avviene in questi casi – basti pensare al matrimonio fra William e Kate di venerdì 29 aprile, di tutt’altro tenore – a caldo le gallerie fotografiche sull’evento e sui suoi protagonisti sono state le più cliccate, insieme ai link che mostravano filmati girati durante la celebrazione. Di vario genere i soggetti ripresi, dai gesti di Benedetto XVI alla bara di Giovanni Paolo II, dalla folta schiera dei cardinali alla folla assiepata dovunque, dall’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II agli applausi, dai sorrisi alle lacrime, dagli applausi ai malori, dalle autorità alle pose curiose di volti noti e meno noti, dalla suora miracolata al lumino acceso sul balcone dell’Angelus. Poi, progressivamente, hanno riconquistato spazio anche le cronache, gli approfondimenti e le notazioni sulle tante curiosità che abitualmente accompagnano un evento mediatico. Ma tutto questo dispiegamento di mezzi non ha inficiato la profonda solennità del momento, accompagnata dalla gioia del popolo dei fedeli che, sia in piazza sia a distanza, ha ripreso a scandire l’incitazione che fin dalla morte di papa Wojtyla è diventata slogan: “Santo subito”. Con la beatificazione un altro passo è stato compiuto e un’altra pagina storica è stata scritta, anche attraverso i media, nella vicenda di questo straordinario Pontefice, grande comunicatore e grandissimo uomo. Marco Deriu ricorrere a narcotici o a stordimenti mediatici che facciano vivere qualche ora fiabesca, la realtà è un’altra, dolorosamente un’altra.Giovanni Paolo II l’ha proclamata con il suo semplicissimo stemma, non aristocratico, di sangue blu e perciò caduco ma simbolo di un legame eterno e forte: “Nell’icona biblica di Cristo sulla croce con accanto Maria, sua madre”, che fu per lui il prisma con cui guardare lo scorrere del tempo e il divenire della storia. La sapienza teologica di papa Benedetto ha colto come questa scoperta giovanile del giovane polacco, sia diventata il tessuto connettivo della sua vita sacerdotale, della sua vigoria, della sua accettazione nella dissoluzione che ha corroso le sue giornate di malato, torcendolo ma non piegandolo nella sua oblatività e nel suo “humour”. Maria, prisma biblico ed esistenziale, è per noi, all’indicativo, il modello, il “come” vivere senza cedimenti, perché seppe pronunciare il suo “Amen” alla volontà del Padre. “Amen” di cristallina fede come Maria è (non... sia) per noi il dono del Beato. Cristiana Dobner – carmelitana scalza Voci di pellegrini C entinaia di migliaia di pellegrini hanno affollato fin dalla notte del 30 aprile scorso piazza San Pietro e via della Conciliazione per assistere alla beatificazione di Giovanni Paolo II. Tante le lingue parlate, ancora di più i Paesi di provenienza: oltre all’Italia, sono giunti da Polonia (ovunque si giri lo sguardo, gli stendardi biancorossi stanno sventolando), Spagna, Francia, Stati Uniti, Libano, Albania, Iraq, Ucraina, Messico, solo per citare alcune delle tante bandiere presenti in piazza. Comune il desiderio di rendere omaggio a un Papa che a ciascuno – giovane e meno giovane – ha lasciato un segno profondo. U mento con il santuario di Santa Maria di Guadalupe. V icino ai giovani e al popolo. “Papa Wojtyla aveva i giovani al centro dei suoi pensieri e della sua azione pastorale: per noi era, ed è ancora, un riferimento, che ci esorta ad andare avanti e non avere paura”, ha detto Marie Therese Afeko, della Repubblica Democratica del Congo. E Gildas Daquin Sangou, originario della Repubblica Centrafricana, ha ancora ben viva nella memoria la visita apostolica di Giovanni Paolo II nel suo Paese, il suo “non aver paura di toccare la realtà con mano”. Il suo viaggiare, secondo il centrafricano, era una “testimonianza pastorale itinerante, e per questo viva”: egli “andava incontro a ciascuno, non aveva paura di baciare la terra che visitava, prendere in braccio i bambini anche se sporchi e malconci, toccare con mano la sofferenza della gente” e così dava quella testimonianza, come vicario di Cristo, “che Dio pensa anche a noi”. na presenza “doverosa”. Sono madre e figlia Marie-Anne e Constance Pikus, sono venute dalla Polonia (anzi, precisano, sono una famiglia “franco-polacca”) e hanno rispettivamente 53 e 14 anni. “Giovanni Paolo II è parte della mia vita”, ha raccontato Marie-Anne ricordando come il suo pontificato l’abbia accompagnata dalla giovinezza fino alla maturità. Perciò essere a Roma per la sua beatificazione è “una risposta doverosa” pensando ’invito all’impegno. Tra i volontari, riconoa “quanto egli fece per me e per l’intera Chiesa”. scibili dalla pettorina gialla, un gruppo di Le fa eco la figlia Constance per sottolineare studenti e giovani lavoratori calabresi che come lei abbia conosciuto papa Wojtyla nel proprio pochi mesi fa hanno dato vita a una 2000, “alla Giornata mondiale della gioventù scuola di formazione all’impegno sociopolia Tor Vergata” (Roma). Lei, ha spiegato, aveva, tico a Vibo Valentia intitolata al beato e che “solo tre anni”, ma ricorda ugualmente “quel- come motto ha “Spalancate le porte a Cristo”. l’incontro”. E del pontefice beato ciò che lei ri- “All’origine del nostro impegno – ha spiegato corda soprattutto è “la capacità di viaggiare e Francesco Saverio Profiti, presidente del conandare incontro alle persone”. “Riconoscenza” siglio direttivo della scuola – vi è la Giornata per un Papa che “abbiamo amato quando era mondiale della gioventù del 2000, quando vivo e, nei pochi anni in cui l’abbiamo cono- Giovanni Paolo II ha parlato dei giovani come sciuto, ci ha dato molto” è venuta dalle giovani fuoco, speranza, futuro. Da lì abbiamo colto messicane Lourdes Molina e Regina Castiglia un invito all’impegno che ci ha portato a spenPonce, che proprio ieri sera, al Circo Massimo, derci concretamente nell’ambito associativo assieme agli altri pellegrini arrivati dal Mes- e formativo”. Fino alla presenza “attiva” e “di sico hanno gridato la gioia e la fede del loro servizio” al momento in cui Giovanni Paolo II popolo quando è stato annunciato il collega- viene proclamato beato. L 10 5 maggio 2011 territorio Ad Ostra Vetere una tappa del Premio Montessori Corinaldo: un libro per i 100 anni della Bcc locale I bambini e ‘Favolando’ Storia di terra marchigiana S abato 16 maggio 2011 farà tappa a Ostra Vetere Favolando, Concorso itinerante per bambini Premio Montessori, giunto alla sua 10a edizione D i giorno, 300-400 bambini arriveranno da 400 scuole materne, elementari e medie di tutta Italia per assistere alla premiazione che quest’anno si terrà ad Ostra Vetere. Favolando è uno dei progetti montessoriani dedicati all’infanzia. Il dottor Lucio Lombardi, Direttore della Fondazione Chiaravalle Montessori ce ne racconta la genesi: “Ci siamo accorti che il bambino è sempre destinatario di una letteratura fatta da adulti: Aiutami a fare da solo è una famosa frase di Maria Montessori che caratterizza il suo metodo. Così abbiamo voluto affermare che i bambini devono essere produttori e consumatori delle loro cose”. Il concorso si chiama “Favolando” perché raccoglie favole scritte dai bambini, pub- blicate e raccolte in libri distribuiti nelle scuole in modo che i bambini siano invitati a leggere le loro e le storie degli altri. E’ il famoso “avvio alla lettura”, un concetto un pò rodariano. Un’ulteriore iniziativa che contribuisce alla divulgazione del messaggio montessoriano nel mondo che continua a riscuotere grande successo. In calce al testo del bando del concorso di legge:” Tale percorso si attuerà con la collaborazione e il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona, dei Comuni e degli Enti preposti alla formazione di una coscienza civile e democratica, di scambio culturale, per un’educazione alla pace.” Altra area di forte intervento del Centro Studi Maria Montessori è la formazione. Entro maggio partiranno i corsi di durata annuale per le scuola primaria e per la scuola dell’infanzia (scuola materna). Le iscrizioni sono ancora aperte. Giulia Falaschi La Fondazione ‘Montessori’ di Chiaravalle S enza dubbi più nota all’estero che “in patria”, la Fondazione proviene dal “Centro Studi Maria Montessori” che insiste sulla casa natale della Montessori acquistata nel 1998 dall’amministrazione comunale di Chiaravalle, dal 2000 la fece diventare un centro di studio e approfondimento. Nasce formalmente nel 2007, quando l’amministrazione comunale decide di intraprendere questa nuova strada di partecipazione alla fondazione registrando lo statuto. La Fondazione Montessori si muove in 4 macroaree, ci illustra il dottor Lucio Lombardi, direttore della stessa. La prima è la formazione: a Chiaravalle vi sono corsi per iniziazione didattica, per asilo nido- scuola dell’infanzia e scuola primaria. Si offrono inoltre corsi annuali per tecnico-educatore a minori diversamente abili. Dopo un anno, viene rilasciato un diploma di qualifica, riconosciuto su tutto il territorio nazionale. Per conseguirlo è sufficiente avere un diploma di scuola media superiore. L’università di Macerata ha attivato a Chiaravalle due master, da dirigente scolastico e da coordinatore di istituto per la disabilità. Docenti da vari atenei come Macerata, Perugia, Urbino, Bologna vengono ad insegnare mentre studenti per il loro periodo di stage o tirocinio. La seconda area d’intervento concerne la gestione della casa natale. Ogni anno si accolgono circa 40 scuole e numerosi visitatori. Volutamente la casa natale non è stata immaginata come un museo, ma come un centro dinamico di studio, approfondimento e divulgazione. Il terzo settore è la produzione di materiale montessoriano, gadget e testi. Infine, soggetti dotati di peso specifico all’interno del sistema pedagogico-educativo nazionale, offrono supporto in modo gratuito a studenti che scrivono tesi di laurea sulla Montessori, o chiunque volesse accostarsi a lei. (g.f) U na pietra miliare per Corinaldo, la sua testata dal Direttore della Filiale di Ancona storia, il suo territorio. Non può essere della Banca d’Italia Cosimo Centrone e da considerata diversamente l’opera “Corinaldo, Alessandro Azzi, Presidente nazionale della storia di una Terra marchigiana”, presenta- Federcasse, che con la sua presenza intende ta ufficialmente lo scorso 15 aprile presso il sottolineare il pieno apprezzamento di tutto Teatro Comunale “Goldoni” di Corinaldo. il movimento del credito cooperativo per il Un’opera davvero imponente, come si può ruolo e la crescita assunti dalla Bcc di Corifacilmente evincere anche dai “freddi” nu- naldo nei suoi cento anni di vita. meri che la contraddistinguono: quattro vo- I saluti iniziali sono stati portati dal Sindaco lumi (“Età Medievale”, “Età Moderna”, “Età di Corinaldo, Livio Scattolini. “Da parte mia Contemporanea”, “Territorio, cultura, vita – sottolinea lo stesso Sindaco – non può che cittadina”) per un totale di 2240 pagine giungere un plauso, unito a sentimenti di scritte – in cinque anni di lavoro – da venti riconoscenza a nome della Comunità tutta diversi autori, sotto il coordinamento di uno di Corinaldo, verso la Bcc che nel celebrare storico appassionato: il professor Fabio Ci- cento anni di vita approfitta per omaggiare il ceroni, che del progetto finalmente andato territorio nel quale è nata, cresciuta e svilupalle stampe è stato anche il primo ideatore. pata di un’opera letteraria e documentaria Un progetto che vede la luce grazie al fon- che rimarrà mirabolante memoria perenne damentale contributo della Banca di Credito per tutti noi e le nostre future generazioni.” Cooperativo di Corinaldo che, nell’anno del Dopo i saluti iniziali, si è tenuta la presencentenario della sua fondazione, ha accolto tazione generale dell’opera da parte del suo con favore l’invito a sostenere una iniziati- coordinatore Fabio Ciceroni, cui sono seva così importante. “Per celebrare il nostro guiti brevi e puntuali interventi dei curatori centenario – spiega il Presidente della Bcc di ciascun volume: Virginio Villani per l’età corinaldese Felice Saccinto – abbiamo or- medievale, Carlo Vernelli per l’età moderna, ganizzato iniziative che spaziano in vari Marco Severini per l’età contemporanea e campi: dalla cultura al sociale, dallo sport a lo stesso Ciceroni per il volume dedicato a momenti ricreativi. Volevamo però lasciare territorio, cultura e vita cittadina. Nel corso un segno tangibile e duraturo, del quale pos- dell’anno si terranno altri incontri tematici sano beneficiare anche coloro che verranno di presentazione e approfondimento rivolti dopo di noi: in questo senso, l’opera curata ai contenuti dei singoli volumi, i cui autori dal professor Ciceroni risponde appieno a saranno comunque presenti anche alla ceriquesta aspettativa.” monia di presentazione di venerdì 15 aprile. “Dopo 370 anni da quella fondamentale Lo stesso appuntamento ha dato inoltre del Cimarelli – sostiene lo stesso Cicero- l’occasione per mostrare al pubblico presenni – Corinaldo ha finalmente la sua Storia, te la riproduzione del Bronzetto etrusco di concepita e condotta con le metodologie del Corinaldo. Si tratta del più antico reperto ventunesimo secolo. Un servizio culturale di di valore artistico – viene datato con preciconoscenza reso alla città, al suo territorio sione tra il 500 ed il 480 a.C. – emerso nel vallivo e, quanto meno, a tutte le Marche.” comprensorio di Corinaldo, in seguito ad Un momento importante per tutta la co- un ritrovamento casuale avvenuto nel 1922. munità, dunque, testimoniato anche dalla Il manufatto originale è conservato oggi prevista presenza alla cerimonia di presen- presso il Museo Archeologico Nazionale di tazione di tante autorità ed illustri ospiti: Ancona, mentre la riproduzione – commisrappresentanti istituzionali di Provincia e sionata dalla Bcc di Corinaldo e realizzata Regione, il Vescovo di Senigallia Mons. Giu- dal maestro orafo Goffredo Luzietti – è stata seppe Orlandoni, nonché una significativa presentata per la prima volta nell’occasione. alta rappresentanza del mondo bancario, atFabio Girolimetti Inaugurato nel centro collinare un parco di 515 Kw: il comune è più ecologico Ad Ostra Vetere un fotovoltaico comunale S iamo riusciti a raggiungere un traguardo importante e “Esprimo tutto il mio apprezzamento nei confronti del Sinsignificativo, inaugurando il primo impianto fotovoltaico daco e della Giunta di Ostra Vetere – ha scritto l’On. Angedi proprietà comunale. In questo modo, abbiamo consolida- lilli – perché attraverso il loro impegno dimostrato nell’adeto il nostro impegno per una politica energetica e climatica sione al Patto dei Sindaci per l’energia stanno contribuendo europea sottoscritto a Bruxelles con il Patto dei Sindaci per attivamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che l’energia sostenibile. Per la città di Ostra Vetere si apre una l’Unione europea si è posta per il 2020 sia in termini di ridunuova frontiera che l’Amministrazione comunale ha deciso zione delle emissioni di gas serra che in termini di maggiore di attraversare con l’attuazione di buone pratiche per l’eco- efficienza energetica e di utilizzo di fonti non rinnovabili e sostenibilità dell’ambiente e per l’utilizzo di fonti energeti- non inquinanti.” Altrettanto incisivo l’intervento dell’Assesche alternative.” sore alle Infrastrutture Luigi Viventi, che ha definito “il CoA parlare è il Sindaco di Ostra Vetere e consigliere provin- mune di Ostra Vetere un esempio pubblico da seguire nelciale, Massimo Bello, subito dopo il taglio del nastro inau- l’amministrazione della cosa pubblica e nel raggiungimento gurale del primo impianto fotovoltaico di proprietà comu- di traguardi importanti come quello di realizzare strutture nale, che di fatto apre una nuova era per il piccolo Comune per utilizzare energie rinnovabili e alternative, su cui anche marchigiano da tempo impegnato in una politica ambientale la Regione Marche ha investito risorse e programmi.” L’Ased energetica innovativa e da esempio per la Valle del Misa sessore provinciale Marcello Mariani ha invece definito e del Nevola. Sabato scorso c’erano proprio tutti: gli Asses- “Ostra Vetere un importante valore aggiunto alla produziosori Carlo Casagrande, Mariangela Truffellini e Giordano ne di energia pulita nel territorio provinciale con i suoi 72 Rotatori; i Consiglieri Rolando Rossi, Adriano Giambattisti- impianti a produzione solare, tra cui quello di proprietà coni, Sandro Baldassarri e Sestilio Segoni; i vertici della Banca munale.” Il Consigliere Regionale Giovanni Zinni ha sottodelle Marche e della BCC; le imprese che hanno partecipato lineato, inoltre, “la forza e la determinazione di un piccolo ai lavori e tutti i consulenti, progettisti ed operati che hanno Comune nel sostenere una politica innovativa e lungimiranrealizzato il progetto, la Società della Montenovo Servizi srl te, che rappresenta un punto di riferimento per l’intero terricon la Presidente Carla Coppa, la Pro Loco e tanti cittadini torio marchigiano.” Dal 31 marzo scorso produce già energia intervenuti all’evento. A certificare l’iniziativa del Comune pulita e sostenibile. di Ostra Vetere, c’erano il Governo regionale con l’Assesso- L’investimento è stato di 2.280.000 di euro interamente fire Luigi Viventi, quello provinciale con l’Assessore Marcel- nanziato dal Conto Energia GSE. Un’opera che rappresenta lo Mariani, il Consigliere regionale Giovanni Zinni e il Vice il secondo impianto fotovoltaico di proprietà comunale nelle Presidente del Parlamento Europeo On. Roberta Angelilli, di Marche. La realizzazione dell’impianto fotovoltaico è stato cui è stato letto un messaggio indirizzato al Sindaco Bello. un lavoro di squadra, che ha coinvolto Amministratori, tec- nici, consulenti, ditte e istituzioni private, tutti dediti a seguire l’iter del progetto e l’esecuzione delle opere. L’impianto fotovoltaico si estende su un’area di 5000 mq e la sua potenza è di 515 Kw. “La nostra iniziativa – ha detto ancora il Sindaco Bello – può considerarsi, senza ombra di dubbio, una buona pratica di livello europeo, e fa di questo Comune una città all’avanguardia ed ecosostenibile. Con il nuovo ciclo di gestione dei rifiuti e la realizzazione del nuovo Centro Ambiente, con l’attuazione di una serie di misure finalizzate a contenere il consumo di energia, il nostro impianto fotovoltaico rappresenta un valore aggiunto alla sostenibilità degli obiettivi fissati nella strategia Europa 2020. Il nostro obiettivo è quello di rendere la nostra realtà locale un esempio di efficienza energetica e di utilizzo di energia rinnovabile. Stiamo lavorando anche ad un altro impianto per la produzione e scambio sul posto di energia rinnovabile per destinarla ad alcuni edifici pubblici, tra cui le scuole.” A.M: 5 maggio 2011 territorio A Mondolfo una ricerca degli studenti Ragazzi e Unità d’Italia U n libro frutto di appassionata ricerca da parte degli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Enrico Fermi” di Mondolfo è quello che verrà presentato sabato mattina 7 maggio a Mondolfo presso il Complesso Monumentale di S.Agostino. “150° Anniversario dell’Unità d’Italia – Le Marche nel processo di unificazione. Mondolfo, Pio IX e altri personaggi locali del Risorgimento”. “Il lavoro di ricerca – spiega la professoressa Gigliola Santini coordinatrice del progetto che ha coinvolto gli alunni della 3^ B della scuola media secondaria di primo grado – ha visto gli alunni individuare una serie di personaggi mondolfesi o comunque legati al territorio di Mondolfo, ricostruendo le loro vicende personali e l’apporto che diedero al risorgimento nazionale, anche in base al ruolo rivestito”. Durante l’anno scolastico, la scolaresca ha condotto un paziente lavoro, sia presso le biblioteche del territorio, che presso varie famiglie di Mondolfo e Marotta, depositarie di cimeli legati ai propri antenati. “I ragazzi – ha ripreso la Professoressa Santini – hanno ricercato nelle biblioteche del territorio varie informazioni sui principali avvenimenti occorsi nel risorgimento nel nostro Comune; da qui hanno pure appresso i primi nomi di personaggi locali che, seppure con diversi ruoli, parteciparono al Risorgimento. Non sono mancante neppure visite d’istruzione, come al Museo Pio IX di Senigallia”. Nel libro, stampato grazie ad un contributo della Protecno Mondolfo e del Comune, si legge così di Papa Pio IX, che ragazzo era solito recarsi a Mondolfo per giocare al pallone col bracciale o che, bambino, fu salvato proprio da un contadino mondolfese mentre rischiava di annegare; si legge poi dell’ufficiale Assuero Bernacchia, che prese parte alle guerre d’Indipendenza, o di Gaetano Alegi, garibaldino, la cui camicia rossa è conservata nel Museo Comunale a Mondolfo. “La presentazione in programma alle ore 11 ed aperta a tutta la cittadinanza – ha ripreso l’insegnante – vedrà oltre agli interventi del Preside Vito Antonio Laurino e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Laura Servadio, gli stessi alunni presentare direttamente i vari capitoli e le diverse sezione in cui è articolato il volume, dando così un resoconto diretto e vivace del lavoro da loro condotto, indubbiamente base per ulteriori ed importanti approfondimenti”. Per informazioni: www.istitutocomprensivofermi.it . Alessandro Berluti “Aloe, pianta amica”: un incontro a Chiaravalle D opo il successo riscosso a Stacciola, il piccolo borgo in Comune di San Costanzo a due passi da Mondolfo, si replica ora a Chiaravalle il corso “Aloe: pianta amica”. A tenerlo, presso le due sedi, la professoressa Vanda Sanchioni, docente presso l’ICS “E.Fermi” di Mondolfo che, dal 10 maggio, darà avvio alle quattro lezioni(ore 17,30-19,. “Impareremo a conoscere questa pianta, come coltivarla, quali sono le sue importanti e fondamentali proprietà favorevoli al benessere della persona”. La sede del corso sarà la fattoria didattica “La casa sull’albero bio”: per informazioni ed iscrizioni, tel. 071/9199792. A.B. Corinaldo: il 25 aprile ed una borsa di studio Un premio ricordando Ciani F esteggiata in forma solenne la ricorrenza del 25 aprile. Dopo la deposizione di corone al Cippo del S.Ten. Alfonso Casati, al Sacrario e al Monumento ai Caduti, presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale si è svolta la cerimonia per l’assegnazione della Borsa di Studio Arnaldo Ciani agli studenti della Scuola Media di Corinaldo. Il sindaco Livio Scattolini e il dott. Settimio Ciani sono intervenuti prima della lettura del tema vincitore e di quello segnalato. Il dott. Paolo Pirani, ha quindi provveduto a fare leggere alla studentessa Chiara Carbonari; vincitrice della borsa di studio Arnaldo Ciani 2010-2011 e al secondo classificato il tema dal titolo: “L’Unità d’Italia fu perseguita e conseguita – ha detto il Capo dello Stato nella pubblicazione ‘Per l’Unità d’Italia: Verso il 150° anniversario della fondazione dello Stato nazionale’ – attraverso la confluenza di diverse visioni, strategie e tattiche, la combinazione di trame diplomatiche, iniziative politiche e azioni militari, l’intreccio di componenti moderate e componenti democratico rivoluzionarie. Fu davvero una combinazione prodigiosa, che risultò vincente perché più forte delle tensioni anche aspre che attraversarono” Partendo dall’affermazione del Presiden- te Napoletano, descrivi a grandi linee la fase conclusiva del lungo percorso del Risorgimento italiano, culminata il 17 marzo 1861 con la proclamazione dello Stato unitario. Analizza le cause e le conseguenze di questo significativo momento della nostra storia nazionale. La motivazione del tema premiato: “Perché, al di là di una semplice ancorché e importante elencazione di date e avvenimenti, l’allieva ha mostrato di saper esprimere una personale rielaborazione dell’argomento trattato, con l’impegnativo riferimento alle giovani generazioni quali certezza di un futuro migliore, ciò che assume se possibile ancor più significativo in questo anno celebrativo dell’Unità d’Italia” A Chiara Carbonari , (3ª B) è stato assegnata la Borsa di Studio “Arnaldo Ciani” per l’anno scolastico 2010/2011 di Euro 250,00. Fra i partecipanti al premio è stato segnalato l’elaborato dell’alunno Alessandro Fratini (3ª B). La motivazione “ Per l’intelligente analisi del periodo storico oggetto del componimento, analisi nella quale, con particolare sensibilità, inserisce un riferimento alla questione femminile, alla figura della donna, quale elemento fondamentale per l’articolato cammino storico – sociale che ha condotto all’indipendenza e unità del nostro paese”. Gli altri partecipanti sono: Melissa Anderlini, Giada Dalla Fiora, Federico Polenta e Federico Zingaretti, Lorenzo Antonietti, Alessandro Regni, Agnese Saltarelli, Giulia Coppari, Gaia Catalani, Gerta Sterniqi, Valentina Lattanzio della (3ª A). Giada Gabbianelli, Mirco Valentini, Giovanni Giacomelli, Tomas Rocchetti, Chiara Regni, Silvia Tarsi e Luca Mazzanti della (3ª B). IlarioTaus Ambulanza a rischio I n seguito dell’approvazione delle linee di indirizzo per l’attuazione del Patto per la Salute 2010/2012 e della Legge di stabilità 2011 in materia sanitaria, l’Asur ha redatto la Delibera n°240 del 28/03/2011 che stravolge il trasporto di emergenza nel Distretto Nord della Zona Territoriale 7 di Ancona. Questa delibera prevede la riduzione delle postazioni di standby di Montemarciano e Agugliano rendendole, presumibilmente, complementari l’una con l’altra. Ciò significa che l’attuale ambulanza di emergenza presente all’Avis di Montemarciano, in maniera continuativa da più di trent’anni, subirà un dimezzamento del servizio: ciò presupponendo la sua operatività per sole dodici ore al giorno o in determinati giorni o periodi dell’anno. Nell’anno 2010 l’ambulanza d’emergenza dell’Avis di Montemarciano ha effettuato 1042 servizi di emergenza di cui circa 350 in orario notturno. Tutti servizi svolti perlopiù nel territorio montemarcianese e nei comuni limitrofi, compresa Senigallia, dove nel periodo estivo anche l’Avis interviene, su invio del 118, a supporto delle ambulanze già presenti sul territorio. Assistenza domiciliare I l Comune di Barbara informa che presso i propri uffici è disponibile la modulistica per accedere ai contributi che la Regione Marche concede per l’assistenza domiciliare indiretta a disabili 11 in situazione di particolare gravità, di età compresa tra i 3 e 65 anni. L’intervento è rivolto unicamente ai portatori di handicap in situazione di gravità riconosciuti dalla Commissione Sanitaria di cui all’art. 4 della L. 104/1992, nei quali la stessa abbia valutato la presenza dello stato di handicap di particolare gravità; per poter usufruire dei contributi è quindi necessario produrre la certificazione della valutazione dell’handicap, che viene attestata dall’apposita Commissione di cui sopra. Per ottenere la certificazione, i disabili o le loro famiglie devono presentare entro il 10 maggio 2011 apposita domanda al Presidente della Commissione Sanitaria Provinciale. Frattula ha fatto centro C ome era nelle attese, l’edizione di quest’anno è stata un gran successo. A Frattula in Festa (25 aprile 2011) c’è stata tanta gente e moltissimi giovani interessati agli acquisti delle eccellenze enogastronomiche tipiche locali. Quest’anno si è riscontrato inoltre la presenza di molti turisti in villeggiatura nelle località vicine (diversi stranieri), operatori della ricettività alberghiera e giornalisti di riviste specializzate alla ricerca delle specificità, delle nicchie locali da promuovere anche all’estero. Un bilancio positivo insomma, ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Marco Giardini, ottenuto con il minimo degli investimenti - per note ragioni di crisi economica - che rilancia il tipo di manifestazione anche per il prossimo anno. Barbara, ‘Voler bene all’Italia’, festa dei piccoli comuni U n’edizione all’insegna della tradizione e del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. A Barbara domenica 8 maggio ‘Voler bene all’Italia - Festa dei piccoli Comuni’, promossa dal Comune, dalla Pro loco e dal centro sociale-culturale ‘Santa Barbara’, si articolerà a mò di passeggiata fra le vie cittadine, la storia e le usanze pesane. L’appuntamento è alle ore 10 in piazza Garibaldi, per raggiungere a piedi la colonia Capotondi, fuori dal centro abitato. Nella sua silenziosa e verde cornice è previsto il pranzo, a base di penne tricolori, carne alla brace, affettati vari, fave e dolci. Dalle ore 14 alle 17 ad attendere curiosi e turisti ci sarà ‘Arte e mestieri di ieri.Magia e segreti dei lavori tradizionali’, arricchita da una mostra fotografica. Sono infatti previste una visita guidata all’esposizione degli strumenti utilizzati per gli antichi mestieri, in particolare alla ricca collezione privata dedicata all’agricoltura dai fratelli Capotondi, ed un‘ec- cezionale dimostrazione dal vivo dell’arte del ceramista e della filatrice. Nel centro storico prosegue invece la mostra dedicata al Risorgimento. Oltre ad ampliare l’abituale orario d’apertura ( dalle 9,30 alle 12,30 dalle 16,30 alle 19,30) , domenica 8 maggio la mostra ‘Marchigiani nel Risorgimento. Documenti e cimeli dal 1808 al 1945’, ospitata nelle pregevoli sale di palazzo Mattei e che tra l’altro offre l’opportunità di visionare la documentazione matricolare dei garibaldini di molti comuni marchigiani, farà da cornice all’interessante esposizione ‘Libri ed immagini del Risorgimento marchigiano’. Un buon motivo in più per visitare la rassegna curata dal prof. Ettore Baldetti e i gioielli storico-artistici di Barbara: dai monumenti tardo-medievali (il castello) a quelli sei-settecenteschi (l’antico borgo, la chiesa di Santa Barbara e la chiesa abbaziale, progettata dal Ciarafoni). Leonardo Pasqualini Un libro di Renzo Fiorani e la singolare storia della torre L’orologio della torre di Ripe È uscito il bel volume di Renzo Fiorani su “L’orologio della torre pubblica a Ripe”. Il libro offre uno spaccato della vita cittadina ripese lungo quattro secoli. Tante le notizie riportate alla luce nel documentatissimo lavoro: dal primo impianto della macchina a pesi all’attuale orologio elettronico; dalla costruzione della prima torre ai crolli del Settecento e Ottocento, dai danni del terremoto del 1930 alla “incamiciatura” della vecchia torre danneggiata dalle cannonate durante il passaggio del fronte nella seconda guerra mondiale; dalla realizzazione del primo palazzo comunale sopra la porta di accesso al castello nei primi anni del Seicento all’attuale sede comunale realizzata negli anni ‘40 del secolo scorso; dal primo moderatore dell’orologio, mastro Torquato, all’ultimo incaricato Rambaldo Righini, passando per la “chiassata” con tanto di coltello in mano alla metà del Seicento di uno dei moderatori spalleggiato dal fratello monaco per la mancata conferma nell’incarico; dalle vicende delle relative campane alla requisizione della campana suonata a martello durante la sollevazione di Ripe contro i napoleonici, dal “dono” della cam- pana al duce nel 1942 alle sottoscrizioni per acquistarne una nuova subito dopo la fine della guerra; dal suono delle “tre Ave Maria” alla controversia tra l’incaricato comunale e il sagrestano della chiesa di San Pellegrino per la “cerca del grano” in ricompensa del suono delle campane durante i temporali; dalla costruzione all’interno del castello della chiesa di San Michele Arcangelo, dono del conte Giacomo della Genga, ai crolli e ricostruzioni delle mura cittadine, il tutto con un ricco apparato fotografico in gran parte a colori. L’opera inizia con un interessante capitolo dedicato alla storia della cronometria: dai primi strumenti che sfruttavano la luce del sole o l’acqua contenuta in un recipiente, agli svegliarini monastici; dall’orologio meccanico vero e proprio a quello atomico o molecolare; dalle ore canoniche a quelle temporali e infine alle medie, dalle ore italiane a quelle francesi o oltremontane; dalle mostre ruotanti a quelle fisse, da quelle antiorarie a quelle orarie, dalle mostre di ventiquattro ai mezzi orologi di dodici e a quelli di sei o alla romana. L’uscita della preziosa ricerca coincide con la festa di san Pellegrino patrono di Ripe. Il libro è in vendita presso la libreria-edicola Barchiesi di Ostra. R.F. 12 8 maggio 2011 Cultura sale della comunitàL’Acec ha lanciato un’iniziativa cinematografica dedicata al tema dell’educazione Il grande cinema che fa crescere S i va dal film sull’aldilà di Clint Eastwood cartellone proposto dall’Acec, infatti, troHereafter a Una sconfinata giovinezza viamo il plurivincitore di Oscar Il discorso di Pupi Avati, passando per titoli spiazzanti del re di Tom Hooper, il fantasioso Alice come La pecora nera di Ascanio Celesti- in Wonderland di Tim Burton, American ni. Questi solo alcuni dei 55 film di qualità life di Sam Mendes, Billy Elliot di Stephen che faranno parte della rassegna naziona- Daldry, e gli italiani Caterina va in città di le Il tempo delle scelte - La sfida educati- Paolo Virzì e Mio fratello è figlio unico di va. Dal primo aprile al 15 giugno prossimo Daniele Luchetti. coinvolgerà 51 sale della comunità in tutta “Sono circa mille le sale della comunità Italia, molte delle quali digitalizzate, con sparse in tutta Italia – spiega Giraldo –, più un cartellone di film importanti, spettacoli del 54% si trova in comuni con meno di teatrali, concerti e tavole rotonde intorno diecimila abitanti e sono quindi fortemenal tema della formazione educativa come te legate al territorio e alle famiglie, se percorso culturale per la crescita interiore contiamo che il loro target va dai 35 ai 45 dell’individuo. anni”. Insomma, dei veri e propri centri di Per il settimo anno, Acec (Associazione aggregazione dove c’è ancora spazio per il Cattolica esercenti Cinema), in collabo cinema come proposta culturale. “In alrazione con il Progetto culturale della Cei cune città sono rimaste come uniche sale e il Ministero per i beni e le Attività cultu- d’essai – aggiunge il segretario dell’Acec –. rali, si impegna ad offrire spunti di rifles- Anzi, molte case distributrici le contattano sione attraverso l’intrattenimento culturale. per proporre i film di qualità schiacciati dai “L’educazione è una delle grandi emergenze blockbuster”. Dunque, le sale selezionate del nostro Paese – spiega il segretario ge attraverso un bando di concorso, faranno nerale dell’Acec Francesco Giraldo –. Non parte di questa rassegna dedicata al “tempo è solo un problema di istruzione o di av- delle scelte” e potranno attingere dai titoli viamento al lavoro, è in crisi la capacità di cinematografici indicati dagli organizzatori una generazione di adulti di educare i pro- sul tema. Ad ogni sala spetterà poi il compri figli”. Dunque, perché non unire diver- pito di organizzare dibattiti con personaggi se generazioni davanti al grande schermo della cultura e dello spettacolo, di coinvolattraverso film di grande richiamo? Nel gere le scuole e i cittadini, certi di fare parte Archeologia in città M aggio si preannuncia ricco di novità e “scoperte” per gli appassionati di reperti provenienti dal sottosuolo senigalliese. Il protocollo siglato tra il Comune e l’Università di Bologna (che si occupa anche delle ricognizioni archeologiche nei lavori che interessano il territorio comunale) ha organizzato una serie di iniziative pubbliche per promuovere l’archeologia ancora nascosta della città. Un mese in cui saranno annunciati anche recenti studi che interessano i giardini Catalani, oggetti di un intervento di restauro. Dal 2 al 5 maggio gli studenti senigalliesi sono stati impegnati nella manutenzione e monitoraggio dell’area archeologica La Fenice e del Parco di Suasa e contemporaneamente sarà istituito un premio di studio per la migliore ricerca archeologica sull’antica città di Senigallia. Dal 9 al 13 appuntamento con la scoperta dei resti archeologici nascosti nelle cantine del centro storico senigalliese che i privati metteranno a disposizione per visite guidate. Dal 16 al 20 maggio invece lungo corso II Giugno e nelle principali piazze del centro i tecnici dell’Università effettueranno delle ricerche georadar per scoprire cosa si nasconde nel sottosuolo. Tra ottobre e novembre infine prenderà il via un ciclo di conferenze dedicate all’urbanistica antica mentre il Comune sta predisponendo una pagina dedicata all’archeologia nella home page del sito istituzionale. Angela Calvini - Avvenire arte A Senigallia una mostra di Sanna senigallia Una mostra proposta dalla Cri Sistema, arte d’etichetta Le mine antiuomo S abato 30 aprile 2011, alle ore 17, presso lo spazio “Expo Ex” dei giardini Palazzesi (Rocca roveresca) di Senigallia, è stata inaugurata la mostra personale di Michele Sanna. Promossa da Comune di Senigallia e da Centro sociale Molinello 2, l’esposizione di pittura rimarrà aperta tutti i giorni fino all’8 maggio, con orario 1012 e 16:30-20:30. Torna la ‘Madonna di Senigallia’ Dal 18 giugno al 10 luglio la città di Senigallia tornerà ad ospitare la “Madonna di Senigallia” di Piero Della Francesca: un evento culturale di particolare significato organizzato dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza di Urbino. Questo capolavoro, che molti considerano un simbolo e testimonial della straordinaria ricchezza del patrimonio artistico legato alla nostra città, sarà esposto nei locali della Rocca Roveresca di Senigallia insieme alle foto del restauro dell’opera recentemente eseguito dall’Istituto Centrale per il Restauro e Conservazione di Roma. Questa mostra, che riporta il dipinto a Senigallia, città dove soggiornò per motli secoli nella Chiesa di Santa Maria Delle Grazie, sarà anche il miglior modo per concludere le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, nella consapevolezza che proprio l’arte e la cultura del bello, rappresentati in modo così mirabile nel capolavoro di Piero della Francesca, costituiscono valori fondanti della comunità nazionale. Via Carducci in fiore di un’iniziativa a livello nazionale. Ma come sono stati scelti dall’Acec i film da proporre? “La scelta è stata fatta su film che mettessero in discussione la società – aggiunge Giraldo –. Alcuni titoli sono spiazzanti? È lo sguardo cattolico che deve essere spiazzante, se no si corre il rischio dell’autoreferenzialità. La difficoltà non è dare risposte, ma porre delle domande che facciano sor gere dei dubbi. Il pubblico, sia credente che non credente, apprezza perché in questa iniziativa trova un luogo dove riesce a parlare di fede attraverso un linguaggio attuale”. Quindi il cinema di oggi, fra un kolossal e un cinepanettone, sa ancora parlare alle coscienze? “Certamente, anzi, il cinema italiano, coi suoi alti e bassi, ha una capacità innata di raccontare il sociale. A volte con esiti straordinari. Per esempio, fra quelli da noi scelti, L’uomo che verrà di Giorgio Diritti e Il figlio più piccolo di Pupi Avati”. Quali sono i film da non perdere in questa rassegna? “Il discorso del re che è una chia ra educazione alla responsabilità e La donna che canta - Incendies di Denis Villeneuve, storia di una madre che ha costruito la sua vita difficile sul perdono e l’onore. Due grandi esempi di cinema con l’anima”. E’ tornato l’appuntamento con “Via Carducci in fiore”, evento organizzato dal Comune di Senigallia in collaborazione con Expo Marche. Addobbi floreali di ogni genere, shopping verde, artigianato, giardinaggio, ortaggi e tutte le novità legate al mondo del verde caratterizzano la mostra-mercato in Nella mostra di Michele Sanna il motivo proposto è sempre presente e ripetuto in ogni quadro, sino a divenire a tratti ossessivo. La rete è il leit-motiv di tutta la personale, un marchio, un’etichetta. Il modulo, perfettamente riconoscibile, non è null’altro che la rete di plastica arancione che vediamo nei cantieri edili o ai lati delle strade: la rete involontariamente circonda il nostro quotidiano. La ripetizione di questo segno è lì a rappresentare denuncia e parallelismo con tutto quello che viene proposto dal sistema società. La rete diventa quindi etichetta di uguaglianza, identità, corrispondenza, omologazione circa tutto ciò che ci è attorno. Pose e condizioni globalizzate quasi ad imporre un modus vivendi del mercato dell’apparire, come se farne parte ci renda più credibili, veri. Un nuovo recinto. M.B. C RImine-le mine antiuomo” è il titolo della mostra curata dal Comitato Locale di Senigallia della Croce Rossa Italiana nell’ambito delle prerogative istituzionali dell’Associazione che dedica da sempre una particolare attenzione al Diritto Internazionale Umanitario. La mostra, inaugurata sabato 30 aprile all’ex Ostello in Via Marchetti 73 nelle sale al piano terra di Palazzo del Duca, resterà aperta fino a domenica 8 maggio negli orari 9.00-12.30 e 16.00-19.30. Il materiale, per un totale di oltre 60 ordigni inattivi, sarà fornito dal Museo della Guerra di Rovereto. Saranno esposte anche alcune foto del reporter di guerra Giorgio Pegoli scattate nei principali teatri di guerra degli ultimi decenni che testimoniano del dramma delle popolazioni colpite dagli effetti delle mine antiuomo. La mostra, che riveste un carattere di assoluta originalità ed innovazione ed è stata pensata principalmente per i giovani, è patrocinata dal Comune di Senigallia, dalla Provincia di Ancona e dalla Regione Marche Molto si è parlato negli anni passati del problema mine e anche se ultimamente sembra passato in secondo piano, le mine continuano ad essere costruite e a seminare morte e mutilazione. La mostra, in occasione dell’8 maggio giornata mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ha come obiettivo ricordare agli adulti che il problema mine è ancora tremendamente reale e rappresentarlo ai giovani che forse non lo conoscono adeguatamente. M.P. programma dal primo al 4 maggio lungo via Carducci. Coinvolte numerose associazioni culturali e le scuole nella realizzazioni dei laboratori presso porta Lambertina, nell’area dei giardini della chiesa del Porto i Cavalieri dell’Alto Volo e gli Arcieri Città di Pesaro hanno proposto spettacoli di falconeria e attività didattica con rapaci e lezioni di tiro con l’arco. Cir33 ha presentato il progetto “L’organico di casa tua per il concime di casa tua”. e stalking; Valeria Bochi, componente della Commissione, che avanzerà una proposta riguardo al progetto per le donne migranti; Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia; Paola Curzi, Assessore comunale alle Pari Opportunità; Sara Tontini, Presidente del Consiglio delle Donne; Anna Salvucci, Presidente della Commissione. Quello che le donne dicono Domenica 8 maggio Senigallia è la città della bici: Bicincittà, bimbinbici e giornata del naso rosso. Ritrovo ed iscrizioni dalle ore 9 presso il Foro Annonario. Quota d’iscrizione: € 4,00 con maglietta ricordo e ristoro. Partenza alle ore 10 con il seguente percorso: Foro Annonario Senigallia – via Perilli – Sottopasso – via Bovio – Lungomare Marconi – Piazzale Libertà - Lungomare Alighieri – via Dalmazia – via Rovereto – Viale dei Pini – via Capanna – via Garibaldi – Piazza Vittoria – viale Matteotti .- Largo Puccini – Piazza Saffi – Corso II Giugno – Ponte II Giugno – via XX Settembre – via Gorizia – via Piave - via Pasubio – via Boccherini – via Scarlatti – via Paisiello – via Monteverdi – via Piave - via Montenero – Ponte Cavallotti - Portici Ercolani – Foro Annonario. Arrivo alle ore 11 circa. All’arrivo merenda per tutti. Il ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di materiale da donare alle scuole di Senigallia. La manifestazione proseguirà per tutto il giorno presso il Foro Annonario. Lunedì 2 maggio si sè svolta presso la Mediateca comunale (piazza Manni) una seduta aperta della Commissione speciale delle donne elette nel Consiglio e per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Provincia di Ancona. L’appuntamento è stato programmato con il titolo “Quello che le donne dicono” e rientra nel programma di sedute che la Commissione promuove dall’inizio dello scorso anno per conoscere la realtà femminile e portare la sua voce nelle istituzioni. Obiettivo prioritario della Commissione provinciale per il 2011 è quello di lavorare per prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle donne, con particolare attenzione al fenomeno dello stalking, e promuovere l’analisi di genere delle politiche provinciali. Alla seduta aperta di lunedì ha preso parte tra gli altri di: Margherita Carlini, componente della Commissione, che ha parlato di violenza alle donne Bicincittà in centro e festa per tutti 8 maggio 2011 Spettacolo Senigallia Dal 6 all’8 maggio 2011 si anima il centro La scienza di gioco D opo i successi negli anni precedenti delle rassegne estive “RaM in scienza” e “Notte delle Stelle”, Senigallia ospita “Fosforo 2011”, una vera e della filosofia e dell’arte, che si terranno in piazza del Duca per coinvolgere scuole, famiglie e cittadini. Circa 700 gli studenti coinvolti quest’anno per riflettere sull’importanza della scienza in modo divertente ed accattivante. Mostre, eventi ed animazioni stimoleranno la curiosità e gli interessi rispetto alle tematiche della scienza, non solo riguardo le canoniche scienze dure (matematica, fisica, chimica...), ma anche nell’ambito di una prospettiva sempre più interdisciplinare delle materie. Una scienza, quindi, declinata su più fronti: quello sociale, quello umanistico, senza dimenticare quello più classico e tecnologico. Dimostrazioni di piazza saranno alternate a incontri pubblici con le scuole, installazioni multimediali e mostre interattive, con l’obiettivo di creare una nuova cultura scientifica per animare la città, fare turismo, responsabilizzare cittadini, famiglie e giovani e proporre un diverso e più ricco modo di stare insieme. V.S. propria festa delle scienze che si terrà in Piazza del Duca dal 6 all’8 maggio. La proposta, ideata da “Macro” di Mattia Crivellini e patrocinata dagli assessorati alla cultura e alla promozione dei turismi per sostenere l’attività culturale scientifica, vedrà una serie di attività sul tema della scienza, musica Alla ‘Fenice’ di Senigallia 13 eventi A Serra San Quirico (An) E’ in arrivo Elio Teatro ragazzi È C oncerto extra-tour di “Elio e le storie tese”, a Senigallia, il prossimo 15 maggio, band tra le più amate dagli italiani, che da 30 anni spopola nelle classifiche, in radio e televisione: recentemente a “Parla con me” hanno sprigionato la loro sottile ironia sull’attuale gossip politico con cover di canzoni rock-pop. Tanti dischi di successo, performance da record come le 12 ore di “Ti Amo” con testi inventati al momento, eventi mediatici come la censura in diretta tv del rap sugli scandali della Prima Repubblica al 1° Maggio del 1991 a Roma, vittorie inaspettate come il secondo posto a Sanremo 1996 con “La terra dei cachi”. Dal loro teatro musicale emerge soprattutto la genialità di straordinari ed eclettici musicisti: un esempio per tutti “Pipppero”, il singolo del 1992 con il coro polifonico “Le Mystère des voix bulgares”. Ingresso 35 € posto unico biglietteria 071.7930842 / 335.1776042. partita la Rassegna Nazionale del Teatro della Scuola, evento organizzato dall’Associazione Teatro Giovani, giunto alla sua 29esima edizione, che si svolge dal 30 aprile al 21 maggio 2011. Sono cinquanta le scuole partecipanti, provenienti da tutta Italia, che porteranno in scena altrettanti spettacoli, facendo di Serra San Quirico la capitale italiana del teatro educazione. In totale saranno oltre tremila le persone coinvolte tra ragazzi, insegnanti, operatori teatrali e stagisti provenienti dall’Università di Macerata e dall’Accademia delle belle arti di Macerata e Brera (Milano) che sono già all’opera per l’allestimento del Teatro palestra di Serra San Quirico. Come ogni edizione, anche per la stagione 2010/2011 l’Associazione Teatro Giovani ha scelto, per le proprie attività, un tema guida, un elemento unificante: la scelta è ricaduta sul 150° anniversario dell’unità d’Italia: per l’occasione il manifesto della Rassegna 2011, inerente al tema guida, è stato realizzato dal fumettista Sergio Staino, noto per le sue collaborazioni con le più importanti testate giornalistiche italiane. Oltre agli spettacoli realizzati dai gruppi scolastici in rappresentanza di quattordici regioni italiane, la Rassegna prevede momenti e giornate dedicate a tematiche speciali. Il 7 e l’8 maggio la Rassegna ospiterà Sergio Staino: sabato 7 maggio, alle ore 21:00, il celebre fumettista presenterà Bobo 25, spettacolo che racconta la storia recente attraverso le vignette del personaggio Bobo. Per chi volesse avere maggiori informazioni, c’è il sito dell’Associazione www.teatrogiovani.eu Torna a Belvedere Ostrense ‘Paesepoesia’ A Ripe si prepara la festa del libro Barbara, la mostra sui ‘Marchigiani nel Risorgimento’ Il Comune di Belvedere Ostrense in collaborazione con il Circolo Culturale “La Gioconda” organizza “Paesepoesia”, VII Premio di Poesia dedicato a Biagino Casci. Il concorso prevede la partecipazione, con un massimo di tre poesie a tema libero, inedite e non già premiate in altro concorso, sia per la Sezione Lingua Italiana, sia per la Sezione dialetto marchigiano. Le composizioni dovranno pervenire, entro e non oltre il 21 maggio 2011 (farà fede il timbro postale di spedizione) al seguente indirizzo: Segreteria Circolo Culturale “La Gioconda” Via Filippo Turati, 7 60010 Ostra (An) (Tel. 071-68211/071-7987013). • Premio Speciale Giovani. La Sezione Ragazzi, fuori concorso, è riservata alla partecipazione, con una sola poesia in lingua italiana o in dialetto, diegli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado. La partecipazione potrà essere individuale o per gruppiclasse. Letture, vendita di libri, spettacoli, giochi, musica, laboratori per bambini, teatro, sono i tanti colori che andranno a comporre metaforicamente l’affresco della festa del libro, che si svolgerà a Ripe e nelle frazioni il 21 e il 22 maggio. Promossa dal Comune di Ripe in collaborazione con numerosi gruppi, associazioni ed istituzioni, tra le quali l’Istituto comprensivo di Ripe, la festa, giunta alla seconda edizione, diventerà, anzi sta già diventando, un appuntamento per tutti gli appassionati della lettura del nostro territorio. I preparativi sono in corso, gli organizzatori stanno lavorando per poter offrire un programma interessante e soprattutto un fine settimana piacevole. Per altre informazioni è possibile consultare la pagina Facebook “Festa del Libro – Ripe” oppure il sito del comune www.comune.ripe.an.it. L’appuntamento principale è domenica 22 in Piazza Leopardi a Ripe a partire dalle 16,30 fino a notte inoltrata. Inaugurata lo scorso 17 marzo presso Palazzo Mattei di Barbara, continua la mostra “Marchigiani nel Risorgimento. Documenti e cimeli fra 1808 e 1945” con una novità: si apre a scuole ed associazioni con visite guidate. La mostra si articola in cinque sezioni, nelle quali è possibile visionare i documenti del relativo periodo storico: - i primi albori nel Regno d’Italia napoleonico - le attività insurrezionalistiche contro la Restaurazione - le Guerre d’Indipendenza ed il nuovo Regno d’Italia - nella “Grande Guerra” per l’annessione di Trento e Trieste - il secondo conflitto mondiale e la Guerra di Liberazione. Oltre il consueto orario di apertura (tutti i giorni festivi, dalle ore 17 alle 19), è possibile effettuare visite gratuite guidate e animate dallo storico Ettore Baldetti. Baldetti mette infatti a disposizione la propria competenza per ricevere gruppi interessati ad approfondire il periodo storico oggetto della mostra (telefonare al 366.2609745). libri Don Oreste Benzi raccontato da tante belle voci La vita di un prete buono Valerio Lessi, “Don Oreste Benzi - parroco, cioè padre” , euro 13,00, pagg. 144, edizioni Paoline I il taccuin n Italia e nel mondo tutti conoscono don Oreste Benzi, il presidente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, l’«infaticabile apostolo della carità», come lo ha descritto papa Benedetto XVI nel messaggio in occasione del suo ritorno alla casa del Padre. Tutti conoscono il padre dei poveri, dei diseredati, degli emarginati, di chi non ha voce. Ma non tutti sanno che don Benzi, per ben trentadue anni, dal 1968 al 2000, è stato anche parroco della Resurrezione, al quartiere Grotta Rossa di Rimini, comunità parrocchiale che lui stesso ha fondato, insieme ad altri sacerdoti. Si può affermare che don Oreste Benzi è diventato quella figura di sacerdote che tutti conoscono anche grazie all’esperienza di parroco. E certamente in tale esperienza ha comunicato e alimentato il suo carisma, così da imprimere un marchio inconfondibile alla sua parrocchia. Questo libro racconta nei dettagli lo spirito, le tappe, gli avvenimenti di questa originale avventura pastorale. Un racconto costruito con le parole e le riflessioni dello stesso don Oreste. Cinema multisala Gabbiano www.cinemagabbiano.it - tel. 071.65375 da venerdì 6 maggio L’ ALTRA VERITA’ Un film di Ken Loach. Con Mark Womack, Andrea Lowe, John Bishop, Geoff Bell, Jack Fortune. 109’- Gran Bretagna, Francia, Italia, Belgio, Spagna 2010. Liverpool. Fergus e Frankie sono stati amici sin dall’infanzia sognando, sul traghetto che attraversa il fiume Mersey, viaggi impossibili. Divenuti adulti Fergus ha viaggiato come membro della SAS, le forze armate speciali britanniche. Una volta congedato ha convinto l’amico Frankie (ex paracadutista) ad andare in Iraq con lui. Entrambi operano come contractors (i guardiaspalle armati fino ai denti ingaggiati per proteggere privati). Nel settembre 2007 Frankie viene ucciso sulla Route Irish, la strada più pericolosa del mondo che si trova a Baghdad. Fergus, sconvolto dall’accaduto, non crede alla versione ufficiale e prende ad indagare sulla morte dell’amico. Al suo fianco ha Rachel, la vedova. XXXXXXXXXXXXXXXX EVENTI CULTURA Senigallia - Il circolo Acli di San Silvestro organizza il 6° concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”. Il concorso si articola in tre sezioni: 1 – Poesia in lingua italiana 2 – Poesia in dialetto 3 – Sezione speciale ragazzi. I lavori dovranno essere inviati entro e non oltre il 31 maggio 2011 (farà fede il timbro postale) a: Circolo A.C.L.I. San Silvestro c/o Anna Maria Bernardini Via Intercomunale – San Silvestro 12/b 60019 Senigallia (An) (cell. 339/2921061 dal lunedì al venerdì). Senigallia - Il 2011 è l’Anno europeo del Volontariato. Per l’occasione, la Caritas diocesana di Senigallia, la Fondazione Caritas Senigallia - Onlus e l’Associazione di Volontraiato Il Seme, hanno organizzato un concorso fotografico ‘Scatta il volontariato’. www.caritassenigallia.it, il 5 giugno prossimo è fissata la scadenza per la presentazione delle opere. Castelleone - Sono state riaperte le strutture del Parco Archeologico e del Museo Civico Archeologico “A. Casagrande” di Castelleone di Suasa ed il Museo Civico del Territorio di San Lorenzo in Campo (PU). Le suddette strutture, fino al 30 giugno, avranno il seguente orario: sabato, domenica e festivi dalle ore 15,30 alle ore 19,30. CINEMA Senigallia - Chiusura in grande della rassegna ‘mercoledì d’essai’ al cinema ‘Gabbiano’ di Senigallia: mercoledì 11 maggio, spettacolo unico alle 21.15, un capolavoro del cinema di sempre ‘Luci della città’ di Charlie Chaplin verrà proiettato con musica dal vivo. Un film di Debra Granik. Con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Kevin Breznahan, Dale Dickey, Lauren Sweetser. 100’ - Usa 2010. n una zona montuosa del Missouri, fra le più sinistre profondità situate nel cuore non risponderà al mandato di comparizione, la casa verrà confiscata dalla polizia. 14 5 maggio 2011 sport vigor E’ fatta: la squadra senigalliese conquista la promozione e Senigallia si colora di tifo Vigor, chiusura molto rilassata S OFFAGNA 1 – VIGOR 0 i chiude con una sconfitta in trasferta il “favoloso” campionato della Vigor. A promozione ottenuta, mister Clementi ha fatto bene ad inserire nell’ultimo incontro di questo torneo di promozione quei giocatori che per tanti mesi sono stati relegati in panchina o in tribuna, lasciando ai più esperti compagni l’onere di portare a compimento questa anticipata promozione in Eccellenza. Gioisce l’Offagna per questa vittoria e la sicurezza di non dover disputare i play aut, ma la massima punizione (rigore) concessa dall’arbitro Bolognesi di Fermo è stato un vero regalo, che mai e poi mai sarebbe stato concesso da un fischietto più preparato e attento nelle valutazioni durante la partita. Per la Vigor questa sconfitta non incide minimamente sul risultato finale, unico rammarico per la squadra è l’aver interrotta l’imbattibilità in trasferta in questo campionato. Infatti, su diciassette partite disputate in trasferta, la Vigor ha collezionato di seguito ben sedici risultati utili consecutivi, unica sconfitta quella odierna coll’Offagna. Poche le note da segnalare su questo incontro se non il rigore messo a segno al 31° da Cesaroni e il continuo assalto poi da parte dei vigorini alla porta di Talevi, ma senza alcun risultato. Ora per la squadra di Clementi resta da disputare lo spareggio per la conquista di campione regionale “Campionato di Promozione”. Ciò avverrà quando si saprà chi sarà la vincitrice del campionato di Promozione serie B fra la Monturanese e il Potenza Picena, arrivate in parità in vetta alla classifica. Si pensa che questa finale si giocherà il 15 di maggio. OFFAGNA: Talevi, Franzoni, Martiri, Piccini, Colletta, Cec- Basket maschile serie ‘c 2’ Ciclismo Tempo di semifinali CHIARAVALLE 74 – MARZOCCA 75 MARZOCCA 77 – CHIARAVALLE 53 D opo la sconfitta nei play off dell’altra settimana, in casa per 64-74, il Marzocca si è rifatto prontamente in trasferta sul campo del Chiaravalle vincendo per 75 a 74. Con questo risultato, per derimere chi delle due squadre doveva proseguire il cammino dei play off, è stato necessario un ulteriore incontro disputatosi mercoledì 27 al palazzetto dello sport di via Capanna. E’ stata una serata dove finalmente il Marzocca ha dimostrato il suo valore, dominando un frastornato Chiaravalle, dove i soli Oprandi e Venturi si sono elevati sui compagni. Inizio prodigioso dei biancorossi del Marzocca che con Vico e Pasquinelli dominano il campo. Primo quarto 25 a 13. Nel secondo, il divario in coni Diego, Gatto, Cesaroni (58’ Breccia Ettore), Mazzieri (90’ Guastamacchia), Tarenzi (75’ Rasetti), Castellano. All. Caccia. VIGOR SENIGALLIA: Ulivi, Travaglini, Savelli (46’ Carboni), Giorgini, Sartini (51’ Montalbini), Aguzzi, Pandolfi (80’ Morganti), Giovine, Pesaresi, Cercaci, Candelaresi. All. Clementi. Arbitro: Bolognesi di Fermo. Rete: 31’ Cesaroni (rig.); note: spettatori 100 circa. CLASSIFICA: Vigor Senigallia 70, Cagliese 66, Falconarese 62, Castelfidardo 61, Atl.Gallo 57, Vismara 51, Pergolese 51, Fabriano 46, Rio Salso 45, Osimana 44, Urbinelli 44, Offagna 41, Castelfrettese 38, Vadese 37, Passatempese 36, Ostra Vetere 30, Camerano 29, Brandoni 23. Giancarlo Mazzotti Mencaroni & scalatori campo è ancor più eloquente anche perché Del Cadia è in serata di grazia. Tanti i rimbalzi ottenuti. Chiusura sul 43 a 26. Nel terzo tempo è sempre il Marzocca a tenere la distanza dagli avversari: 55 a 42. Nell’ultimo periodo i biancorossi dilagano chiudendo sul 77 a 53. Con questo risultato il Marzocca passa alle semifinali. Il primo incontro verrà disputato in casa mercoledì 4 maggio alle ore 21,15 presso il palazzetto dello sport contro il Pedaso. MARZOCCA: Del Cadia 11, Gazzetti 7, Vico 19, Spadoni 4, Ferretti 3, Papa, Alessandroni 18, Pasquinelli 13, Piloni 2, Briscoli. All. Nobili. CHIARAVALLE: Conte 4, Oprandi 10, Venturi 12, Trubbiani 6, Salvatelli 3, Anselvini 4, Frittelli 8, Pirani 6, Castelli, Medici. All. Coen. Arbitri: Armuzzi di Ascoli e Cisternino di P.S.Giorgio. L uciano Mencaroni, corinaldese di S.Isidoro, è atteso quale protagonista, insieme ai consoci Luca Pierfelici ed Emanuele Battistelli (tutti in casacca rosanera del Gi.Vi.Plast Tacchificio - Gianmarco G.M. Basket femminile: chiuso in bellezza il campionato CAMPOBASSO 61 – VITALCARE 58 VITALCARE 44 – CAMPOBASSO 61 5, Braida 13, Amadei 8, Redolf 7, Serano 11, Cicetti ne, Zingaretti 8, Marchesini 6. All. Simoncioni. Arbitri: Marino di Parete (Ce) on due consecutive sconfitte di semifi- e Ascendi di Caserta. Parziali: 10-19 15-6 7 nale play off, la Vitalcare chiude il lo- – 16 20 – 11 9-6; parziali progressivi: 10-19 devole campionato di serie B d’Eccellenza, 25-25 32-41 52-52 61-58. dimostrando che anche con i limitati mezzi finanziari è stata una protagonista di que- Nella partita di ritorno del 30 aprile, al pasto importante campionato nazionale serie lazzetto dello sport di Senigallia, la Vitalcare B d’Eccellenza. Le giovani senigalliesi, du- ha retto il confronto per tre tempi, poi per rante tutti questi mesi, guidate da Simone la stanchezza, la mancanza di validi ricamSimoncioni, un tecnico di alte capacità, han- bi a confronto di quelli messi in campo dal no sopperito al loro minor spessore tecnico Campobasso, ha ceduto ma non senza lotlavorando con grande impegno e serietà, tare fino alla fine. Sull’esito di questo condimostrando nel tempo di non temere al- fronto c’è da dire della non felice serata della cun avversario. Anche in questa semifinale coppia arbitrale, incappata in alcune infeliplayoff contro lo strapotere del Campobasso, ci decisioni nei confronti delle biancorosse squadra formata da ragazze in buona parte senigalliesi (vedi, per esempio, l’espulsione che hanno militato in serie A, ha dimostrato nel finale della Di Rocco). La pallacanestro di non temerle. Lo conferma il fatto che al- femminile va in vacanza. Se ne riparlerà a l’andata – mercoledì 27 aprile – sul terreno settembre, ad inizio preparazione per una del Campobasso la Vitalcare ha imposto un nuova avventura. tempo supplementare alle avversarie, tanta è VITALCARE: Di Rocco 16, Braida 9, Amadei stata la bravura delle senigalliesi. 2, Redolf 3, Serano 10, Cicetti, Zingaretti 4, CAMPOBASSO: Ferrazza 12, Vargiu 14, Marchesini, Bonacci, Cattalani. All. SimonVettese ne, Torre 8, Ciminelli 3, Castorani 20, cioni. Arbitri: Biondi di Rimini e Guidi di Maiella ne, Isacchi, Errico 4. All. Ladomorzi. Reggio Emilia. VITALCARE-SAVINI Senigallia: Di Rocco G.M. C Lorenzi - Cicli Cingolani,). Con loro: Luca Capodaglio (Veregra Bike), Migliori (e compagni del Massi Cygling Point) unitamente ai più quotati CicloMiseni ed affini di tosta razza arrampicatrice. Il Trittico dell’Appennino per cicloamatori di livello (‘Sulle strade del Giro d’Italia’) inizierà a metà maggio per svilupparsi e completarsi sotto il sole di luglio ed agosto. Il vernissage si è tenuto a Cagli, nella sede della Comunità Montana Catria e Nerone, il cui omonimo trofeo (realizzato dal noto artista Luigi Campanelli) verrà consegnato al corridore che avrà impiegato il minor tempo complessivo nelle tre sfide agli scogli pesaresi-urbinati. La compattezza del pool promotore è stata testimoniata dal coordinatore Pietro Ciancamerla, che ha reso merito all’attivismo dell’Udace, la cui ragion d’essere è stata resa da Naldo Massi, affiancato da Luigi Piccini. Massimo Ciabocchi, presidente della Comunità, ha focalizzato la formula adottata: ‘Ciclismo & Turismo’, capace di insuperabili punte come quella della tappa rosa del Centerario (seguita su scala planetaria da milioni di telespettatori). Da qui il concepimento del progetto, esplicitamente destinato ai ‘corridori con famiglie al seguito’: a beneficio degli imprenditori delle zone montane, per una bella risposta turistica (immediata nonché a medio e lungo termine). Agonisticamente parlando, il Trittico dell’Appennino (valido anche per il Gp AutoSelli) verrà inaugurato sabato 14 maggio dalla Cronoscalata Cantiano - Monte Catria (km 11,6), allestita dagli Amici del Ciclismo, team presieduto da Gino Traversini, il quale ha fornito agli astanti ogni dettaglio intorno al prestigioso evento (che ha coinciso con il Campionato Europeo di settore, due anni fa). La seconda prova sarà costituita dalla Cronoscalata Pianello-Monte Nerone di sabato 16 luglio (km 13,3), per l’allestimento della società Pianellese, rappresentata da Paolo Viti. Il terzo appuntamento coinciderà con la Cronoscalata Cagli-Monte Petrano, sabato 6 agosto (km 11), griffata dalla Smirra Bike, il cui portavoce è stato l’onnipresente Enzo Ottaviani. Tutte le sfide a cronometro saranno puntualmente seguite da Tvrs. L’intero circuito si avvarrà della capillare visibilità multimediale (grazie principalmente a Maurizio Tansini). Umberto Martinelli Foto (in alto): Il grimpeur corinaldese Luciano Mencaroni straordinario risultato per il pattinaggio locale Linda Rossi sul podio in Francia U no degli eventi più prestigiosi nel calendario internazionale del pattinaggio di velocità e senza dubbio l’evento che anno dopo anno registra il maggior numero di partecipanti al mondo, il trofeo francese delle 3 Piste. 886 gli atleti iscritti, di cui quasi 600 francesi e più di 300 stranieri, un evento che è stato in grado di consolidarsi, ancora una volta, come punto di riferimento nel mondo del pattinaggio. Le nazioni presenti erano oltre alla compagine d’oltralpe: Germania, Austria, Belgio, Colombia, Danimarca, Spagna, Italia, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Qatar, Svizzera, USA e Venezuela. Atleti di tutto il mondo, tra i quali i maggiori protagonisti della coppa del mondo, hanno dato vita ad una battaglia sportiva che ha entusiasmato i numerosisssimi spettatori per 3 lunghi giorni, anche sotto la pioggia che da quelle parti non manca mai. In particolare il maltempo ha fatto slittare di alcune ore l’inizio delle gare del primo giorno a Pibrac, nei pressi di Tolosa. Su una pista difficile e scivolosa, la nostra Linda Rossi (al centro, nella foto) del Team Roller Senigallia si è aggiudicata sia la gara di qualificazione sulla distanza di 2000 mt in linea sia la finale serale davanti a un migliaio di spettatori chiudendo con uno strepitoso sprint finale la lunghezza di 3000 mt in linea. Le gare del secondo giorno si sono svolte sotto un sole cocente nel fantastico impianto di Valence d’Agen, accompagnate dal caloroso tifo di più di 2000 spettatori. Sono state le gare più lunghe e difficili. In una gara ad eliminazione di 15.000 nessun tentativo è valso utile alle dirette avversarie di Linda Rossi, la tedesca Josie Hofmann e la belga Ellen Van De Catsye già incontrate in gara ai campionati europei su pista dello scorso anno a San Benedetto del Tronto, al momento che l’atleta del Team Roller di Senigallia ha lanciato lo sprint all’ultimo giro con un fulmineo scatto in corrispondenza della penultima curva. Le gare del terzo giorno si sono svolte nella cornice della pista di Gujan vicino a Bordeaux. Sono state gare spettacolari in quanto andavano ad assegnare il prestigioso Trofeo delle 3 Piste 2011. In particolare ha dato spettacolo il campione francese Yann Guyader che nelle curve sopraelevate della pista di Gujan sembrava volare. La nostra Linda Rossi anche in questa giornata non ha deluso le aspettative ed ha conquistato ancora una volta la vittoria nella gara in linea di 5000 mt, con un allungo che ha colto tutte le avversarie di sorpresa a 3 giri dal traguardo. Con 3 vittorie su 3 gare Linda Rossi del Team Roller Senigallia, presente con la ditta di materiale tecnico Belotti- Luigino, si aggiudica così il primo posto nella sua categoria davanti rispettivamente alla tedesca Josie Hofmann, alla belga Ellen Van De Catsye, ed alle francesi Cléa Facon e Mounia Talloussi. Team Roller Senigallia 5 maggio 2011 penultima 8 MAGGIO 2010 III domenica di Pasqua LA PAROLA Noi speravamo... DI DIO G At 2,14.22-33 Salmo 15 1Pt 1,17-21 Lc 24,13-35 di Paolo Curtaz esù è risorto, amici, ve ne siete accorti? Alcuni sì, lo so. Si sono preparati con cura, è un momento positivo della loro vita, hanno pregato insieme, hanno atteso con pazienza, sono andati a tutte le celebrazioni della settimana santa, hanno percepito quasi fisicamente lo splendore del risorto. Alcuni in parte, lo sento. Come dei nuovi Tommaso, si sono scontrati col volto arcigno della Chiesa, hanno inciampato nella propria e nell’altrui incoerenza, hanno dovuto ingoiare un amaro calice di dolore prima di incontrare Gesù che li ha invitati a rifugiarsi nelle sue piaghe sanguinanti. Altri no, per niente. Vicissitudini della vita, disillusioni, dolore, hanno impedito loro di esplodere. Gesù è risorto, bene, viva. Ma la cosa non li coinvolge, non li riguarda. Molti fratelli e sorelle guardano alla resurrezione da lontano, come Pietro. O come i fratelli di Emmaus. Benvenuti sulla strada che ci allontana da Gerusalemme, amici. I due discepoli si allontanano dalla città che uccide i profeti. Durante la passeggiata si parla, ovvio. Meglio, ci si lamenta, ci si lava i panni a vicenda. La tristezza è palpabile, la delusione e l’amarezza sono profonde, insostenibili, terribili. C’è un crescendo nel parlare: dallo sfogo lamentoso, attraverso l’approfondimento, fino al dibattito acceso, alla vera e propria discussione con Dio. Con Dio, poi, è un disastro. Lui, di fronte all’idiozia e al vuoto assordante, tace (cfr Lc 22,4-12). Dio ama la discussione, vuole che ci lasciamo coinvolgere nella riflessione, ci chiede di indagare. Dio. rispettoso e discreto, ci considera capaci di conoscere, ci chiede di essere audaci nell’interrogarci. Alla faccia del cristianesimo per beoti. Due discepoli se ne vanno da Gerusalemme, cuore della fede e dell’evento della fede. Sono, ovviamente, turbati, confusi, ripiegati sulle loro emozioni e sul loro dolore. Il problema non è l’assenza di Gesù, ma la vista interiore fioca dei due discepoli. Vista fioca, alle soglie della cecità, perché tutta ripiegata su se stessa, e sul proprio dolore. Parola tagliente è quella di Luca, quasi insostenibile: il problema non è l’assenza di Dio, ma la nostra incapacità indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] nel riconoscerlo, la nostra miopia. Tutti concentrati su noi stessi, sui nostri problemi, non siamo in grado di riconoscerlo mentre cammina accanto a noi. Cammina accanto a noi: anche Dio accetta di cambiare, di adeguarsi; abbandona la rassicurante eternità, la perfetta autosufficienza, l’immobilità beata e si sporca le mani, cammina, si mette in viaggio. Un viaggio lunghissimo: dall’eternità alla finitudine, dall’essere Dio al diventare uomo, dalla perfezione assoluta all’incarnazione. Per amore. Dio non è un masso granitico, immobile e compatto, ma soffre, cambia idea, decide. Ama, e l’amore, sempre, è in movimento. E l’amore, sempre, chiede sofferenza. Gesù attacca bottone, come abbiamo visto. Una domanda impertinente, quasi urtante: “Come mai questa faccia?” I due sono quasi offesi: ma come, non si vede a sufficienza quanto soffrono? Non si nota il loro dolore da lontano? Chi è questo foresto che non rispetta il loro dramma? Gesù sorride e chiede: “Che cosa è successo?” Incredibile Dio. Stanno parlando della sua morte, stanno parlando della sua tortura, del suo dolore, delle sue carni fatte a brandelli, della violenza assurda e scomposta che ha dovuto subire... e lui, niente, nulla, neppure se lo ricorda. Imparassimo da Dio a dimenticare il dolore! A questo punto, Cleopa pronuncia la frase più triste dell’intero Vangelo: “Noi speravamo...” Cioè: che idioti, ci abbiamo creduto. Lì, proprio lì in fondo, alla soglia dell’annientamento, Dio ti ascolta e ti aspetta, cammina con te. Sotto di te, in fondo al pozzo, ti aspetta: è stato così ultimo, dice il grande Charles de Foucauld, che nessuno, mai, gli potrà rubare il posto. “Sciocchi e tardi di cuore!” L’insulto – inatteso – arriva dal viandante disinformato che, almeno fino a quel momento, era parso educato e dabbene. Cleopa e compagno tacciono, stupiti, si girano a guardarlo. Si scalda il cuore ai tiepidi discepoli. Poi il tepore divampa, e diventa fuoco incontenibile. È successa a molti, questa cosa. La Parola si insinua e inquieta, ci apre e ci sguscia, ci obbliga a verità.Il Signore si ferma, per restare con loro. E con noi. arrivati in redazione La droga continua ad uccidere Dopo la morte per overdose di Aldo Valentini Pallotto, il giovane di vent’anni morto tre giorni fa in una discoteca toscana, anche i social network cominciano a prendere coscienza della pericolosità della droga: “Spero che adesso la gente capisca che per divertirsi in discoteca non è necessario esagerare. Da lassù grida a tutti che la droga uccide”. Queste le frasi comparse sul web a poche ore dalla scomparsa del ragazzo. Il Dipartimento Politiche Antidroga, in una nota evidenzia che il “tam tam” circolato sui social network dopo questa tragica morte, avvenuta per un mix letale di ecstasy e oppiacei, testimonia che “dopo il tragico evento, alcuni giovani stanno finalmente recuperando la lucidità e il coraggio di dire che un certo modello di comportamento è sbagliato”, lanciando dei messaggi chiari contro il consumo di droga e lo “sballo”. Per l’ennesima volta, il Dipartimento “sconsiglia fortemente l`assunzione di qualsiasi tipo di queste sostanze, sia per la tossicità acuta che per i pericolosi effetti negativi imprevisti ed imprevedibili che possono procurare sui consumatori con gravi danni alla salute anche a causa dell’effetto sinergico, che deriva dal mix di sostanze e che possono condurre alla morte, come purtroppo nel caso del giovane toscano”. Giacomo Lenci, Senigallia Le bombe fuori segno Per carità, non è mia intenzione difendere il colonnello Gheddafi, ci mancherebbe. Ho appreso comunque con grande tristezza la notizia della morte del figlio e dei suoi piccoli nipoti durante un bombardamento della Nato su Tripoli, con lo scopo ormai palese di far fuori il rais. Come spesso è accaduto nella storia, il bersaglio di azioni mirate spesso è mancato. E a farne le spese sono vite innocenti, le prime vittime di regimi spietati, di calcoli sbagliati. di alleanze scritte e poi tradite, di accordi suggeriti soltanto da interessi precisi. L’uso delle armi è sempre una sconfitta. L.A. RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI Ville dove abita la storia V illa Albani, insieme a Villa Adele e a Villa Sarsina, rappresenta una delle tre maggiori ville di grande interesse architettonico ad Anzio. Oggi nella villa ha sede un centro analisi ed un distaccamento Asur per visite specialistiche. Costruita dal card.Albani e terminata nel 1726, depredata da Napoleone per 294 vari pezzi, finalmena cura di Giuseppe Cionchi 15 IN BREVE MONTERADO Sta riprendendo il servizio dei chierichetti nella nostra parrocchia. Probabilmente è il frutto della partecipazione alla Messa della Famiglia delle ore 11 che – iniziata qualche mese fa – con la presenza attiva dei ragazzi e delle ragazze delle prime classi elementari, fa notare un aumento delle presenze di circa il 20%. Infatti, se precedentemente, le presenze a tale Messa si attestavano su circa 80 persone, attualmente, e in varie domeniche, le statistiche ci dicono che si è sfondata la quota di oltre 100 persone. In effetti, i partecipanti in tenera età hanno la caratteristica di ‘attirare’ alla Messa sia i genitori che i nonni : se non altro, per la curiosità di ascoltare il proprio figlio o nipote al microfono. Il segreto dell’aumento sta proprio qui. Il sabato sera, le catechiste –specie Alessia, Chiara, Valeria, Stefania, Marilena…- in sintonia con il pievano, preparano dei foglietti con frasi molto semplici da leggere, all’inizio della celebrazione, o al “Confesso”, oppure alla preghiera dei fedeli, oppure li preparano per altri gesti che coinvolgono i fanciulli stessi. Ad, esempio, il giorno dopo Pasqua, i ragazzi/e presenti – foglio in mano – hanno letto queste frasi molto semplici, ma molto importanti per loro e per tutti: 1. Pasqua è : Gesù risorge; 2. Pasqua è: Gesù vince la morte; 3. Pasqua è: Gesù vince Satana... Ovviamente i ministranti hanno bisogno di essere guidati… dall’inizio alla fine. Allora intervengono sia Fabrizio che Lamberto i quali con la loro attenzione, con la loro pazienza, con il loro sorriso sanno superare i momenti di crisi e raggiungere quell’equilibrio che non è sempre facile mantenere sull’altare, specie con quelli della prima classe elementare. BENVENUTA, VIOLA! Al nostro abbonato e attivo collaboratore della Parrocchia del Duomo, Nello Casavecchia, il 28 aprile è nata un’altra nipote: è arrivata Viola, che è venuta a far compagnia alla sorella Linda per la felicità dei genitori Angelo e Silvia. Anche la nostra Redazione condivide la loro gioia. IN RICORDO DI DANIELE PETRELLA Il Sabato Santo è tornato alla Casa del Padre il nostro fedele abbonato Daniele Petrella, Ministro dell’Eucarestia, persona stimata e disponibile verso tutti, Maresciallo della Polizia di Stato. Alle figlie Iolanda e Giuseppina e ai parenti tutti la redazione di Voce Misena porge sentite condoglianze. CAMPIONATO TIRO CON L’ARCO Si è concluso il 9° Campionato Italiano a Squadre di Società di tiro con l’arco disputato nella splendida cornice del Foro Annonario di Senigallia. Alla gara organizzata dagli Arcieri ASSTA Senigallia, realizzata grazie al patrocinio del Comune di Senigallia e al contributo della Provincia di Ancona e della Regione Marche, si sono sfidate sulla distanza di 25 metri le migliori 30 squadre (16 maschili e 14 femminili) italiane. Il regolamento prevedeva che le compagini fossero composte da 3 arcieri titolari e 3 riserve, uno per ogni divisione (arco olimpico, arco compound e arco nudo), che si erano qualificate ai play-off, secondo una ranking list formulata sulla base dei risultati conseguiti da tre arcieri appartenenti alla medesima Società che hanno partecipato a gare di calendario federale nel periodo 01 aprile 2010 – 31 marzo 2011. Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) www.vocemisena.it [email protected] Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. 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