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1 2 PUBBLICO IMPIEGO CARTOON IN EDICOLA 2 SETTIMANE 52 modi (leciti) per assentarsi dal lavoro Peppa Pig vale più di un miliardo Su “Origami” racconti e consigli degli scrittori Giuseppe Salvaggiulo A PAGINA 9 Luigi Grassia A PAGINA 19 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 1 ANNO 150 N. 222 1 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Emergenza a Milano e Como Per la prima volta Renzi autorizza una missione in base al decreto post-Bataclan: decine di uomini addestrano le milizie contro mine e cecchini Container e caserme per i migranti Libia, in azione unità speciali italiane Il governo non decide sulla questione migranti anche se il Viminale ha approntato un piano per far fronte all’ennesima emergenza dopo i casi di Ventimiglia, Como e Milano. Tre le direttrici: utilizzo di container e caserme messe a disposizione dal ministero della Difesa, incentivi per invogliare i Comuni ad accogliere i profughi, pressioni sull’Unione europea affinché si faccia carico dei rimpatri. 1 Le forze governative annunciano la conquista del quartier generale del Califfo a Sirte Per la prima volta Renzi autorizza una missione in Libia in base al decreto postBataclan: sul campo decine di uomini non con compiti di combattimento ma per «formare, addestrare» e supportare le milizie impegnate nella battaglia contro l’Isis. Intanto a Sirte le forze governative annunciano la conquista del quartier generale dell’Isis in fuga verso il mare. 1 Gorla, La Mattina, Longo, Menduni e Moscatelli ALLE PAG. 6 E 7 LA NUOVA STRATEGIA A PAGINA 5 CONTINUA A PAGINA 23 IL FRONTE IRACHENO RENZI A CACCIA elicotteri volano DEL SÌ DI PRODI oltre le linee Isis Recuperano i piloti Usa abbattuti dai jihadisti T ra un’autocritica, qualche polemica e il tentativo di consolidare o acquisire alleanze di peso (da Napolitano a Romano Prodi), Matteo Renzi è al lavoro per correggere la rotta che lo condurrà alla «madre di tutte le battaglie». Infatti, affrontata col passo lieve di una scampagnata, la strada verso il referendum costituzionale di fine novembre si è da tempo rivelata tortuosa e piena di insidie: al punto da render necessari - forse perfino con qualche ritardo correzioni di toni e di passo. Intendiamoci: non ci sono né abiure né retromarce: ma già il «sì, ho sbagliato anche io a personalizzare troppo il referendum», sembra rappresentare una mano tesa ai critici (soprattutto interni al Pd) che fin dalla prima ora avevano contestato l’impostazione data alla campagna dal premier-segretario. Pellegrini, lacrime di rabbia N Grignetti e Paci Pitoni, Schianchi, Scolari e Semprini ALLE PAG. 2 E 3 I GIOCHI DI RIO, IERI UN ARGENTO NEL TIRO A VOLO GIUSEPPE CUCCHI on c’è da meravigliarsi se le forze di Misurata hanno stentato a completare la conquista di Sirte, procedendo a rilento nella avanzata malgrado l’appoggio di fuoco fornito loro dalla aeronautica americana. Stanare combattenti decisi a vendere cara la pelle arroccati fra cumuli di macerie è sempre stato particolarmente duro. Nella seconda guerra mondiale per prendere Montecassino presidiata dai paracadutisti tedeschi i bombardamenti non furono sufficienti. REFERENDUM A Mosul i nostri FEDERICO GEREMICCA Gli sminatori dal Kurdistan alla Tripolitania SYNCSTUDIO Schwazer, sogno svanito Con una nuova crisi, il colosso tedesco senza capitali Berlino replica gli esami “Deutsche Bank rischia” Il Ft: istituti italiani problema per l’Ue «Deutsche Bank la peggiore in Europa, così rischia». Berlino rifà gli stress test agli istituti di credito e rileva che il colosso tedesco in caso di una nuova crisi non avrebbe capitali sufficienti. I timori del Financial Times: l’allarme per le banche italiane potrebbe estendersi nel resto del continente. 1 Gli errori delle banche centrali ALBERTO MINGARDI Alviani e Fornovo A PAGINA 12 CONTINUA A PAGINA 23 GIANCARLO COLOMBO/ANSA Doping, 8 anni di squalifica al marciatore altoatesino: per lui carriera finita Quelli che non vincono mai L’esercito degli anonimi quando l’importante è partecipare Casaccia e Condio A PAGINA 36 Gianni Riotta A PAGINA 35 A PAGINA 13 L’acqua del Monviso Jamie in vetta al Cervino non arriva più al Po senza braccia né gambe GIULIA SCATOLERO, LETIZIA TORTELLO HERVÉ BARMASSE 9 771122 176003 TORINO I l Po nasce sul Monviso e in questa stagione, dopo 33 chilometri, è già morto. Secco. Prosciugato. All’altezza di Revello, provincia di Cuneo, a 45 minuti di strada in macchina e a qualche ora di cammino a piedi, il suo alveo è un bel paesaggio di pietre arse dal sole e vegetazione rigogliosa. CONTINUA A PAG. 17 A PAGINA 31 Quelli che vincono sempre Rudic: il mio Brasile in finale con l’Italia Velasco: la mia Argentina farà bene LE STORIE 60811 Zonca A PAGINA 32 Federica Pellegrini solo quarta nei 200 sl: «Non voglio finire così» L a forza di volontà, la motivazione, l’amore per la vita e la passione per la montagna sono le caratteristiche più importanti nel carattere di Jamie Andrew, un alpinista fuori dal comune. CONTINUA A PAGINA 23 Enrico Martinet A PAGINA 17 2 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Espugnato il quartier generale A Sirte l’Isis in fuga verso il mare 29 raid Compiuti dal 1° agosto dagli Stati Uniti su Sirte a cui si uniscono le attività delle forze speciali inviate da diversi Paesi 500 islamisti Presenti ancora in città Prima dell’assedio erano 4500: alcuni sono stati uccisi mentre altri sono fuggiti 40 italiani La pattuglia di italiani presenti in Libia è di 40 unità, con gli istruttori scortati e protetti da altri soldati Le milizie di Misurata entrano in città sostenute da corpi d’élite stranieri e raid americani Jihadisti ed ex gheddafiani asserragliati sulla costa protetti da cecchini e batterie di missili FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Si sgretola giorno dopo giorno l’ultimo bastione di resistenza dello Stato islamico a Sirte, feudo delle bandiere nere dell’Isis da circa un anno. L’offensiva terra-aria, con l’ausilio di truppe speciali occidentali, ha dato una spallata all’Isis facendo perdere loro il Centro congressi Ouagadougou, considerato la grande cabina di regia dei terroristi. Secondo Reda Issa, portavoce delle forze di terra fedeli al Governo di accordo nazionale di Tripoli, gli jihadisti avrebbero trovato però nuovo riparo in tre aree residenziali della città e in un complesso di ville a ridosso del mare che rientrano in quelle che tecnicamente sono chiamate «Area 1» e «Area 2», una superficie che si estende per oltre un chilometro. Sul numero degli irriducibili rimasti non ci sono indicazioni, ma sembra che ci siano molti ex gheddafiani e che abbiano preparato la manovra di copertura già da tempo. Alla caduta di Ouagadougou si è arrivati dopo una manovra a tenaglia portata avanti dalle milizie di Misurata dopo aver occupato il campus dell’Università, a sud di Ouagadougou, e il «Ibn Sina Hospital» a nord. Si tratta di un passo in avanti per le forze anti-Isis, ma che non si traduce nella vittoria definitiva: «L’annuncio della liberazione di Sirte sarà fatto solo quando l’intera città sarà liberata», avverte Issa. Anche perché a difesa dell’ultimo manipolo di jihadisti potrebbe esserci un tappeto di ordigni rudimentali, cecchini e le ultime batterie missilistiche collocate in punti strategici. La spallata tuttavia è stata possibile grazie ai bombardamenti aerei «chirurgici» delle forze Usa nell’ambito della missione «Operation Odyssey Lightning», giunti su richiesta specifica del capo del governo sostenuto dalla comunità internazionale, Fayez al-Sarraj. Sono 29 i raid compiuti dal 1 ago- sto a cui si uniscono le attività delle forze speciali inviate da diversi Paesi. Ci sono anche gli italiani, o meglio già erano presenti da prima, una quindicina in supporto ai servizi di intelligence. Secondo fonti informate il numero sarebbe cresciuto in maniera marginale e unirebbero al supporto degli 007 anche quello di addestramento mirato alle attività di bonifica da mine e contro-cecchinaggio. «Due aspetti su cui le nostre forze sono altamente preparate come si vede dai corsi tenuti in Iraq a ROLLA SCOLARI La fortezza della resistenza dello Stato Islamico a Sirte, il Centro congressi Ouagadougou, è caduto ieri assieme ad altre roccaforti dell’Isis nella città, l’ospedale Ibn Sina e l’università. Centro Ouagadougou non è un nome scelto a caso. L’enorme complesso, squallido e impersonale come molta architettura libica degli Anni 80 e 90, rac- conta a perfezione le manie di grandezza dell’ex presidente Muammar Gheddafi. Il colonnello, dopo la sua ascesa al potere nel 1969, ha fatto di tutto per trasformare la sua città natale, un piccolo borgo di pescatori 450 chilometri a Est di Tripoli, in una seconda capitale. Per un certo periodo, importanti istituzioni furono spostate nella cittadina, più o meno delle dimensioni di Varese. Il fastoso centro congressi, finito delle forze speciali è stata possibile senza passaggio parlamentare grazie alla facoltà conferita al premier Matteo Renzi da un provvedimento ad hoc varato a inizio anno. La variegata platea delle forze speciali vede ovviamente gli americani, la cui presenza era stata anticipata da «La Stampa» il 2 agosto, in concomitanza con l’inizio dei raid. L’impegno per loro si spinge alle prime linee con l’illuminazione di obiettivi e il coordinamento tra milizie libiche e forze aeree, oltre che il supporto logistico. Ci sono poi i britannici che hanno compiti simili: fanno da consiglieri ai miliziani e, come i colleghi Usa, si spingono sulle prime linee. Sono stati loro i primi ad arrivare a Sirte. Meno chiaro invece il ruolo dei francesi che pur essendo presenti nella prima ora tra Tripoli e Misurata si stanno sfilando per spingersi a Est, al fianco delle forze del generale Khalid Haftar impegnate contro le forze islamiste tra Bengasi e Derna. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La battaglia finale A1 Centro Congressi Ougadougou Ospedale Ibn Sina Deposito militare, bunker Jihadisti in fuga verso le aree residenziali sul mare disseminate di trappole e rampe lanciamissili (Area 1 + Area 2) A2 SIRTE Ex compound di Gheddai Luogo Lu Luo Luog Luogo ogo go o dell della del b de d ba battaglia inale espug espugn espu esp es e espugnato spugn pugnat pugna ugnatt dalle milizie libiche con l’aiuto di corpi speciali stranieri e raid Usa Università Le truppe in campo a sostegno delle milizie libiche Tripoli A protezione dei palazzi del potere Tunisia Al Baida Misurata Francesi Inglesi Americani Yefren Derna Tobruk Bengasi Zintan Italiani Mar Mediterraneo Mitiga Il centro Ouagadougou Quel simbolo dei tempi di Gheddafi diventato fortezza dei seguaci del Califfo sostegno dei Peshmerga», spiegano fonti militari. A questo si uniscono la fornitura dei visori, importantissimi per il confronto notturno e in zone «non illuminate», e dell’attrezzatura di protezione, come i giubbotti anti-schegge e antiproiettile. C’è infine un’ultima attività cruciale che è l’evacuazione dei feriti con la messa in sicurezza e il trasporto in strutture ospedaliere, azione in linea con l’impegno del governo italiano nell’assicurare assistenza medica generale. L’attivazione Sirte Sidra Brega Egitto Al Qaryah Gadames Ras Lanuf Algeria REGIONE IL FEZZAN LIBIA Sabah - LA STAMPA di costruire alla fine degli Anni 90 da Gheddafi, ha preso il nome di una capitale africana, quella del Burkina Faso. È in questo edificio, con le sue sale di marmo, la sua cupola in metallo e i suoi slogan contro il colonialismo occidentale lungo i muri, che il raiss immaginava concretizzare la sua visione: gli Stati Uniti d’Africa. E qui, il 9 settembre 1999, con la firma della Dichiarazione di Sirte, è nata l’idea alla base del- l’Unione Africana. Nei piani di Gheddafi, la piccola e periferica Sirte con il suo Ouagadougou, costruito per accogliere i summit internazionali e soprattutto panafricani, sarebbe dovuta diventare il cuore amministrativo di questa alleanza fra nazioni: una specie di Bruxelles africana di cui il centro congressi avrebbe dovuto essere il Rond-point Schuman. Il centro Ouagadougou, tanto vasto da aver a suo tempo richiesto l’acquisto di golf cart per trasportare i capi di Stato e di governo in visita, è diventato invece negli ultimi sei anni una fortezza: prima per le forze di Gheddafi che nel 2011 hanno combattuto asserragliate nelle immense sale la loro ultima battaglia contro i ribelli, poi per i miliziani dello Stato islamico, allontanati ieri dalla loro roccaforte dalla lenta avanzata delle forze di Misurata sostenute dai raid aerei ame- ricani, iniziati dieci giorni fa. Nel 2016, i combattenti jihadisti che avevano fatto del centro conferenze il loro quartier generale militare, appendendo lo stendardo nero del «Califfato» ai muri sporchi e sbrecciati dell’edificio, lo avevano rinominato centro Falluja, dal nome della città irachena conquistata dagli uomini di Abu Bakr alBaghdadi nel gennaio 2016. E persa pochi mesi fa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Primo Piano .3 . IL CONFLITTO IN LIBIA Retroscena FRANCESCA SCHIANCHI ROMA enza clamori e grazie ai nuovi poteri approvati dal Parlamento, il premier Matteo Renzi ha autorizzato per la prima volta una missione di forze speciali in zona di guerra. Lo ha fatto in Libia, come conferma un documento rivelato dall’Huffington Post e ricevuto di recente dal Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. I protagonisti della missione sono uomini del Reggimento «Col Moschin», del gruppo operativo incursori del Comsubin, del gruppo intervento speciale dei carabinieri e incursori dell’aeronautica militare. Sono arrivati sul terreno per affiancare forze speciali americane di stanza a Tripoli e Misurata in missioni di addestramento di milizie locali impegnate a combattere i jihadisti dello Stato Islamico (Isis) di Abu Bakr al-Baghdadi. L’intervento è stato autorizzato da Renzi su esplicita richiesta del governo libico di Fayez Al Sarraj e a confermare il consolidamento dei rapporti bilaterali è arrivata, ieri sera, la decisione del Consiglio dei ministri di compiere un passo importante verso la riapertura della nostra ambasciata a Tripoli nominando alla sua guida Giuseppe Perrone, attuale vicedirettore degli Affari Politici alla Farnesina. Sono alcune decine i militari italiani partiti con il compito di fare da istruttori alle milizie libiche di Sarraj e delle tribù di Misurata, addestrandole alle operazioni di sminamento e a difendersi dai cecchini dell’Isis, attraverso l’uso di strumenti di precisione come i binocoli termici infrarossi. Perché sono queste - gli ordigni celati nel terreno come la mira dei tiratori - le armi più efficaci nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico arroccati nell’area di Sirte: sono ancora 500 rispetto ai 4500 iniziali, e siccome non tutti sono stati uccisi, alle nostre truppe speciali è richiesta anche un’azione di intelligence per monitorarne gli spostamenti e scovarli sul teatro di operazioni libico. In tutto, la pattuglia di italiani è per ora di alcune decine di unità, con gli istruttori scortati e protetti da altri soldati. La missione italiana avviene sulla base dei nuovi poteri assegnati al presidente del Consiglio dal decreto sulle missioni all’estero approvato dalle Camere alla fine dell’anno scorso, e più precisamente all’articolo 7 bis votato tanto dalla maggioranza quanto da Forza Italia, M5S, Lega Nord e Fdi (si distinse Si), pensato per consentire al governo velocità di reazione nella risposta alle minacce dei terroristi dopo gli attentati di Parigi. Si tratta di una norma che, per ventiquattro mesi, permette al presidente del Consiglio di autorizzare missioni all’estero di forze speciali – in situazioni di crisi o di emergenza, con pericolo per la nostra sicurezza nazionale o di nostri connazionali all’estero – inserendole sotto la catena di comando dei servizi segreti. Dando quindi loro, per il tempo necessario alla missione, tutte le immunità previste per gli agenti dell’intelligence. E S GORAN TOMASEVIC/REUTERS Miliziani fedeli al governo di Tripoli osservano il lancio di un missile contro gli jihadisti asserragliati a Sirte Istruttori e missioni d’intelligence La prima guerra segreta di Renzi Le nostre forze speciali addestrano i miliziani anti-Isis e cercano i terroristi L’intervento richiesto da Sarraj. E Roma si prepara a riaprire l’ambasciata L’articolo 7 bis del decreto missioni L’autorizzazione di Renzi alla missione delle truppe speciali in Libia avviene sulla base del provvedimento di legge approvato dal Parlamento a fine 2015. Si tratta dell’articolo 7 bis. Fu approvato con voto favorevole di maggioranza, Cinque Stelle, Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Ecco che cosa prevede il testo: 1 Il premier può ordinare operazioni di intelligence all’estero che coinvolgono le forze speciali della Difesa, dal Gis dei Carabinieri al Comsubin della Marina Militare. 2 Le forze speciali vengono adoperate sotto il comando dell’intelligence e il governo ne informa il Parlamento attraverso il Copasir. 3 Tali operazioni d’intelligence possono essere autorizzate in casi estremi di grave pericolo per la sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero, e i militari godono delle garanzie funzionali attribuite agli 007. di farlo dunque informando il Copasir senza dove passare attraverso un voto di Camera e Senato come invece avviene nel caso delle missioni militari sotto l’egida del ministero della Difesa. Il 10 febbraio scorso un decreto della presidenza del Consiglio in cinque articoli è stato approvato, e subito secretato, per definire le modalità di attuazione dei nuovi poteri del premier. È per questo che il governo non parla di «missione di guerra» né di «operazioni di combattimento» in Libia in maniera analoga a quanto fanno i governi alleati di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia che hanno truppe speciali all’opera sotto il comando dei rispettivi servizi di intelligence in più Pa- esi, in Nord Africa e Medio Oriente. La presenza di nostre truppe speciali in Libia apre comunque nuove scenari al possibile intervento dell’Italia in zone di crisi al fine di tutelare i propri interessi nazionali, a cominciare dalla sicurezza dei connazionali. Per comprendere l’entità della svolta bisogna tornare al 2012 quando un italiano ed un britannico vennero sequestrati da un gruppo di terroristi islamici in Nigeria e l’Italia, non avendo allora le norme necessarie per inviare truppe speciali all’estero, lasciò l’iniziativa alla Gran Bretagna, le cui teste di cuoio misero a segno un blitz fallimentare che portò alla morte dei entrambi gli ostaggi. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La polemica Sinistra e M5S sulle barricate “Grave non passare dall’Aula” ANTONIO PITONI ROMA La Libia diventa un caso. L’impiego dei corpi speciali italiani, autorizzato da Palazzo Chigi sotto la catena di comando dell’intelligence, per attività di addestramento dei militari del governo di unità nazionale di Sarraj, finisce nel mirino delle opposizioni. È «gravissimo», tuonano deputati e senatori delle commissioni Esteri e Difesa del M5S, apprendere «dalla stampa e non dal governo, che sino ad oggi ha nascosto la verità al Parlamento», che il Paese «è militarmente impegnato in Libia». Sotto accusa finisce l’articolo 7-bis del decreto missioni che ha dato all’esecutivo il potere di disporre l’im- piego di militari senza l’autorizzazione delle Camere. «Quell’articolo parla chiaramente dell’invio di uomini a supporto di operazioni di intelligence, che niente hanno a che vedere con quello che le nostre forze speciali stanno facendo in Libia», aggiungono. Secondo i grillini, «prima con la concessione delle basi aeree e ora con i proprio uomini sul campo», il governo «ha di fatto coinvolto l’Italia in un teatro di guerra senza passare per il Parlamento». Anche perché, fa notare Manlio Di Stefano, «gli Usa stanno bombardando e noi diamo supporto». Quindi, «il contesto è quello di una missione di guerra». E aggiunge: «Renzi sa perfettamente che l’opinione pubblica italiana non condivide un intervento militare in Libia e si è mosso quasi di nascosto per tenere bassa l’attenzione, ricorrendo al decreto missioni anziché chiedere l’autorizzazione al Parlamento». Senza contare un altro aspetto. «Chi stiamo davvero aiutando e addestrando? si chiede il deputato M5S -. Siamo davvero certi che i nostri alleati di oggi non diventeranno i nemici di domani come la storia ha più volte insegnato?». Duro anche l’affondo del capogruppo alla Camera di Sinistra italiana, Arturo Scotto: «Non accetteremo che il coinvolgimento in un teatro di guerra del nostro Paese passi senza un voto formale del Parlamento». Dal Copasir, il collega di partito Ciccio Ferrara avverte: «Si pone un problema di sicu- FABIO CIMAGLIA / LAPRESSE rezza nazionale perché ora rischiamo che l’Italia diventi un bersaglio diretto dei terroristi dell’Isis - spiega -. È vero che in Libia c’è un governo che l’Occidente ha riconosciuto ma è altrettanto vero che non tutta la Libia lo ha riconosciuto, come nel caso del generale Haftar e di diverse tribù del Paese». In questa situazione, conclude, il via libera di Palazzo Chigi è stato un «errore politico». Una situazione «che va seguita», la definisce, sempre dal Copasir, il dem Felice Casson. «Ci è stata trasmessa una sintetica comunicazione - spiega senza dettagli dell’attività delle nostre forze militari in Libia perché così prevede la normativa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Jena Vacanze Finalmente la Libia torna alla normalità, c’è chi già ci va in vacanza come le nostre forze speciali 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI [email protected] 12345678998A13BC38DE9F LA STAMPA LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Primo Piano .5 . IRAQ: L’ALTRO FRONTE 8 elicotteri Sono quelli impegnati nella missione italiana con base a Erbil nel Kurdistan iracheno Per proteggerli dal grande caldo che impedirebbe ai velivoli di funzionare al meglio i nostri genieri si sono «inventati» un hangar costruito con pezzi di teloni Appello ai lupi solitari «Colpite in Europa» 1 Un canale jihadista su Telegram, ritenuto vicino al sedicente Stato islamico (Isis), ha lanciato un appello ai cosiddetti «lupi solitari» affinché colpiscano di nuovo in Europa. Lo ha riferito sul suo account Twitter «Site», il sito di monitoraggio del terrorismo jihadista, secondo il quale il messaggio contiene minacce specifiche al Belgio, definito «un obiettivo dell’Islam» A Mosul gli elicotteri italiani volano oltre le linee dell’Isis Si prepara l’offensiva sulla città, il nostro contingente ha l’incarico di guidare le azioni di recupero dei piloti alleati abbattuti dai miliziani Turchia Reportage Zakho FRANCESCO GRIGNETTI INVIATO A ERBIL (IRAQ) BAGHDAD Dahuk Rabia è una nostra missione da combattimento contro l’Isis di cui non s’è ancora parlato abbastanza. È ufficialmente operativa da un mese a Erbil, in Iraq, regione autonoma del Kurdistan. Una missione difficile, pericolosa, di cui i nostri militari sono giustamente molto orgogliosi. In gergo Nato è chiamata «Operazione di personnel recovery», di recupero del personale, ma tra i soldati è più conosciuta con il soprannome di Operazione Guardian Angels. A Erbil gli italiani schierano 8 elicotteri - quattro da trasporto, quattro da combattimento con relativi piloti, motoristi, meccanici, più un gruppo di incursori delle forze speciali. La missione, per dirla semplicemente, consiste nel recuperare, se servisse anche combattendo, un pilota alleato che si sia dovuto lanciare con il paracadute ol- C’ tre le linee di Isis. Finora non è mai servito. Ma capiterà. Già, perché i «Guardian Angels» italiani, al pari di due altri team statunitensi schierati più a Nord e più a Sud, sono stati predisposti lungo il confine tra Kurdistan e area controllata da Isis in vista della battaglia di Mosul. La battaglia per la riconquista di Sirte, in Libia, ci racconta molto di quale incubo sia riprendersi le città occupate dai terroristi di Isis. Dappertutto bombe artigianali, cunicoli, cecchini, attacchi suicidi. Incuranti delle loro perdite, e indifferenti alla sorte della popolazione, ogni città si trasforma in una piccola Stalingrado. La battaglia di Mosul, nel cuore dell’Iraq, non sarà diversa, ma prevedibilmente sarà molto più sanguinosa perché Isis ha avuto tre anni di tempo per prepararsi. Ed ecco perché la Coalizione Siria Al Qanat 500 militari italiani 40 tecnici Khanik IRAQ DIGA DI MOSUL Data di apertura: 1984 LA STAMPA Monte Sinjar MOSUL Lunghezza: 3.200 m Altezza: oltre 100 m Produzione 750 Mw dei 64 Paesi anti-terrorismo a guida statunitense sta prendendo tempo. Per Mosul si prevede un attacco coordinato di peshmerga curdi, reparti scelti dell’esercito iracheno, milizie sciite. L’attacco sarà però preceduto da una lunga campagna aerea. E qui c’entrano gli italiani. Gli aerei della Coalizione Distanza dalla città: 60 km martelleranno per settimane su Mosul prima di mandare all’assalto le truppe irachene. Ma i raid comportano rischi. E gli elicotteristi e incursori che l’Italia ha inviato a Erbil saranno gli «angeli custodi» per i piloti. Per il team tricolore è una prima volta. Mai prima d’oggi, né in Afghanistan, né in Iraq, né nei Balcani, eravamo stati reputati all’altezza. Stavolta ce l’hanno chiesto, noi abbiamo accettato, il Parlamento ha deliberato con l’ultimo decreto Missioni. Gli elicotteri sono stati trasferiti a pezzi in Iraq e lì rimontati, e dopo un puntiglioso esame in loco, dal mese scorso abbiamo ottenuto il via libera dello stato maggiore Usa. I nostri «Guardian Angels», che a turno dormono accanto ai velivoli, garantiscono di essere pronti a decollare nel giro di un’ora, giorno o notte, e di poter volare in profondità nel territorio ostile. E qui c’è stato il primo problema tecnico non indifferente, risolto grazie all’italica arte di arrangiarsi. Un elicottero, infatti, per motivi di aerodinamica, va in crisi se la temperatura al suolo supera i 50 gradi. E in Iraq, d’estate, succede spesso. Così gli italiani, tutti assieme, dai piloti ai mitraglieri, si sono rimboccati le maniche e assemblando pezzi di tendone hanno creato dal nulla un paio di hangar dove proteggere almeno gli elicotteri Mangusta dal solleone. Secondo problema risolto, la visione d’insieme. Gli americani sono abituati a seguire il volo degli elicotteri dalla sala operativa attraverso i loro satelliti. Gli italiani hanno trovato un’ingegnosa soluzione con una app per Ipad: il risultato è lo stesso, il costo non è comparabile. Ora gli americani vorrebbero comprare il nostro software. Infine le procedure. Una missione di «personnel recupery» è quanto di più complesso e serrato si possa immaginare. Il pilota che sia costretto a lanciarsi con il paracadute attiva l’Sos. La centrale operativa sposta immediatamente sul punto un aereo-radar di tipo Awacs che è in grado di «vedere» quanto accade a terra. Decollano intanto aerei particolarmente potenti, detti «cannoniere volanti», che dovranno spazzare l’area dove si trova il pilota se si avvicinassero automezzi nemici - le cannoniere volanti oggi partirebbero dalla base di Incirlick, in Turchia, domani chissà - e i droni per una protezione più ravvicinata. È chiaramente una corsa contro il tempo. Più si tarda ad arrivare, più il pilota rischia la cattura. Gli elicotteri in questo meccanismo sono i mezzi più lenti e i più esposti al fuoco nemico. È previsto che arrivino per ultimi nell’area dove c’è la persona da prelevare. Con droni e cannoniere viene creat un anello di fuoco, teoricamente insuperabile. E a questo punto tocca ai Guardian Angels: atterrano, recuperano il pilota, ripartono per le linee amiche. Se va bene, senza sparare. Se va male, abbattendo tutto quello che si muove. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI I russi annunciano l’intesa. In quattro giorni di battaglia oltre mille miliziani uccisi Tre ore di tregua al giorno ad Aleppo per far arrivare gli aiuti umanitari FRANCESCA PACI ROMA Non saranno le tre ore giornaliere di tregua promesse ieri dallo Stato maggiore russo a cambiare la sorte degli abitanti di Aleppo da 4 giorni privi di elettricità e soprattutto di acqua corrente: a pochi minuti dall’annuncio di Mosca l’Onu boccia il cessate il fuoco spiegando che per portare dentro i convogli umanitari servirebbero «almeno due linee di approvvigionamento e 48 ore». Eppure pare che bisognerà accontentarsi di questa finestra per evitare alla popolazione, ostaggio della più lunga delle battaglie tra forze governative e ribelli, la sorte già toccata al campo palestinese di Yarmouk, di cui nel 2014 vedemmo prima le manzoniane code per il pane e poi il volto della piccola Israa al Masri, morta di fame. Aleppo è una pedina importantissima della guerra siriana (costata già la vita ad almeno 300 mila persone), la riconquista della seconda città del paese è quanto servirebbe ad Assad per opporsi alla partizione della Siria. Dopo 4 anni di assedio, che gli analisti paragonano a quello di Sarajevo, si contano 40mila morti e 300mila civili in trappola. All’indomani della visita-disgelo del presidente tur- co Erdogan al Cremlino una delegazione di Ankara si è messa al lavoro con gli uomini di Putin per trovare una chiave. Secondo Mosca, che combatte a fianco di Damasco, negli ultimi 4 giorni ci sarebbero «oltre 1.000 militanti uccisi e 2.000 feriti». Ma nelle aree orientali, in mano agli insorti, almeno 300.000 persone, di cui un terzo bambini, bevono l’acqua dai pozzi. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI RODI SAID/REUTERS Membri dell’Esercito di liberazione siriano ad Aleppo 6 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Migranti, stallo su Expo Il governo spera nei sindaci Il decreto di Alfano: incentivi ai Comuni e 25 rifugiati ogni mille abitanti GIAN MATTIA D’ALBERTO / LAPRESSE La proposta AMEDEO LA MATTINA ROMA Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha proposto di utilizzare caserme o l’ex villaggio Expo per accogliere i migranti La questione dei migranti non è stata discussa al consiglio dei ministri. Neanche sfiorate la crisi di Milano, Como e Ventimiglia. Non c’erano provvedimenti da prendere: se ne occupano direttamente il ministero dell’Interno e le prefetture delle città interessate. Non è stata presa minimamente in considerazione la proposta di Roberto Maroni secondo il quale il governo dovrebbe fare «quello che Silvio Berlusconi fece nel 2011: dichiarare lo stato di emergenza ai sensi della legge del 1992». Lo stesso governatore 3000 migranti Sono quelli privi di una sistemazione a Milano Per ora c’è l’ipotesi di sistemarli nella caserma Montello lombardo osserva che per Renzi e Alfano sarebbe come ammettere di aver gestito male la situazione. «Solo una provocazione, una squallida operazione propagandistica», dicono a Palazzo Chigi. E’ stata questa la valutazione fatta in maniera informale nei colloqui tra ministri dopo la riunione. Una valutazione che si aggiunge a una constatazione: sarà difficile a Milano poter utilizzare alcune strutture dell’Expo senza il consenso della Regione Lombardia, con Maroni di traverso. Sala sospetta che nemmeno il prefetto di Milano Marangoni sia d’accordo. E Frontiera Secondo il sindaco di Milano la città è ormai diventata una città «di frontiera» si chiede se abbia indicazioni da Roma, dal governo. Sospetti e indicazioni totalmente smentiti in ambienti del Viminale. C’è semmai un ostracismo leghista nel territorio. Tutto strumentale. Su questo il sindaco di Milano non ha dubbi: «Il centrodestra dice di no a tutto. E’ una strategia. No al campo base di Rho. No alla caserma. No a vederli in giro per le strade». La soluzione momentanea per gli oltre tremila migranti rimane quella di sistemarli nella caserma Montello in via Caracciolo. Tuttavia il problema si ripresenterà perché, come precisa lo stesso Sala, que- Finalmente c’è una soluzione all’orizzonte, ma serve ancora del tempo il caso COMO Mario Lucini Sindaco di Como ilano attende risposte dal faccia a faccia con il prefetto annunciato per oggi dal sindaco Beppe Sala. Como, che dell’emergenza migranti è stata il primo fronte lombardo, quelle risposte le ha ottenute ieri dopo una serie di riunioni infruttuose. In serata è infatti giunta la conferma che il Viminale sta inviando nella città lariana alcuni moduli prefabbricati per dare un riparo notturno ai quasi 500 profughi accampati da settimane davanti alla stazione San Giovanni. Il confine con la Svizzera rimane bloccato e il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha annunciato che a settembre aprirà un centro da 150 posti dove tenere per una notte gli stranieri da rimandare in Italia. Il rischio di trasformare la Como dei turisti in un’altra Ventimiglia - palcoscenico nel week end degli scontri fra polizia e No Borders - fa paura un po’ a tutti. Anche perché Villa d’Este è vicinissima (meno di 5 chilometri) e il 2 M Il banchetto Luciana Carnevale, la volontaria che raccoglie i dati dei migranti MATTIA VACCA A Como arrivano i container È passata la paura di diventare città-dormitorio Via dalla stazione i profughi accampati settembre, come ogni anno, i leader della politica e dell’economia sono attesi a Cernobbio per il Forum Ambrosetti. La prima spia d’allarme è stata la comparsa, ieri mattina, di scritte sui muri cittadini. Gli slogan sono quelli degli antago- 500 migranti Sono accampati davanti alla stazione San Giovanni nisti: «Fuoco ai Cie», «Solidarietà ai migranti» e «No alle frontiere né a Como né altrove». Il sindaco ha denunciato il fatto alla Questura, che sta visionando i filmati delle telecamere di sicurezza. La speranza è che, una volta In un mese almeno 25 persone sono passate in Svizzera solo perché lì hanno dei parenti Luciana Carnevale Volontaria definita l’area in cui verranno installati i container, la tensione cali. «Stiamo verificando le proprietà di un paio di aree nel raggio di due chilometri dalla stazione - spiega il primo cittadino Mario Lucini - . Cercare altrove non avrebbe senso perché i migranti non vogliono allontanarsi troppo dalla frontiera. Posso dire che finalmente vediamo una soluzione all’orizzonte». In stazione i numeri delle presenze cambiano di ora in ora. Chi ha davvero il polso della situazione sono i volontari. Luciana Carnevale, 79 anni, da sta è una situazione destinata a durare essendo Milano diventata una “città di frontiera”. «Tra due settimane non sarà diverso. Non appartengo alla categoria di chi cerca di raccontare storie per tranquillizzare o per drammatizzare ma va detta sempre la verità alla gente: è una situazione strutturale e dobbiamo gestirla sapendo che i milanesi hanno il diritto di vivere tranquilli». Dunque è il governo che deve trovare una soluzione altrettanto strutturale. Intanto «bisogna dare sostegno agli enti territoriali che devono fare la loro parte. Come si è visto chiaramente Milano sta facendo più della sua parte», ricorda il sindaco. Fondi e incentivi ai comuni, in sostanza, nonostante dalla Lega arrivi un fuoco di fila per invitare i propri sindaci a boicottare la distribuzione nel territorio di profughi e richiedenti asilo (per loro sono solo clandestini da rispedire nei loro Paesi). Al Viminale viene spiegato che si sta facendo tutto ciò che è necessario. «Certo - dice il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione - se poi si cerca di mettere i bastoni tra le ruote e i comuni con le Regioni non collaborano tutto si complica. C’è comunque un punto chiaro da cui partire: il decreto ministeriale di Alfano già pienamente in vigore in questi giorni». Manzione spiega che si tratta di un provvedimento che semplifica la creazione dei centri Sprar per l’accoglienza di richiedenti asilo e profughi. Un sistema che fissa un tetto massimo di migranti per comune (25 ogni mille abitanti), prevede lo sblocco del turn over del personale nei municipi e più risorse. Gli enti locali possono presentare alle prefetture dei progetti e, se ricorrono i requisiti previsti, verranno inseriti in una graduatoria. In questo modo il sindaco evita che un prefetto annunci all’improvviso l’arrivo di nuovi migranti nel suo territorio. È quello che si aspetta nelle prossime settimane facciano in Lombardia e altrove. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI trenta giorni sistema il suo banchetto davanti all’ingresso e si siede con una penna e una risma di fogli A4. «Prendo nota di tutto. Nomi, cognomi, destinazione finale del viaggio, tentativi falliti di passare il confine, contatti di amici e parenti in Svizzera. Oggi ho contato 42 nuovi arrivi». Luciana ha guardato negli occhi uno per uno tutti i migranti passati da Como e il suo numero di cellulare gira via sms anche a Milano. Tutti la cercano. Il motivo? I suoi tabulati sono uno dei pochi canali per poter entrare in Svizzera legalmente. «A fine giornata faccio un report alla deputata del partito socialista ticinese Lisa Bosia Mirra – spiega -. Lei raccoglie i dati di tutti quelli che hanno fratelli e cugini a Zurigo o a Berna, li contatta per avere da loro una conferma scritta del legame con i ragazzi in attesa a Como e si attiva con le autorità elvetiche per farli passare. In un mese posso dire che almeno 25 ce l’hanno fatta in questo modo». Altre strade non ci sono. Lo dimostra il caso degli 11 migranti fermati martedì notte dalla polizia svizzera. Cercavano di passare il confine a piedi tra le gole di Gondo, il primo paese del Canton Vallese. Sono stati respinti e consegnati alla polizia di Domodossola. [SIM. GOR.- FRA. MOS.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Primo Piano .7 . IMMIGRAZIONE COMUNI A CONFRONTO Genova, polizia in strada La battaglia quotidiana nella zona dell’Acquario In quell’area c’è la maggior presenza di migranti Più controlli nei luoghi che attraggono i turisti Via Lazzaro Palazzi, l’«Asmarina», a pochi metri dai giardini di Porta Venezia Milano, la tappa degli eritrei nella “piccola Asmara” tra speranza e disperazione Da oltre mezzo secolo via Lazzaro Palazzi è il punto di riferimento per chi abbandona il Corno d’Africa SIMONE GORLA FRANCESCO MOSCATELLI MILANO n via Lazzaro Palazzi, a pochi metri dai giardini di Porta Venezia, la giornata inizia presto. Quando ai residenti più mattinieri, uscendo dal portone di casa, capita di inciampare sui corpi di chi dorme sul marciapiede. Sono gli ultimi migranti arrivati in città durante la notte. Gruppetti di eritrei che, invece di andare nei centri di accoglienza comunali, preferiscono venire qui, nella via che da quasi mezzo secolo è la Asmarina di Milano. «Questa zona era già il luogo di riferimento per chi arrivava dal corno d’Africa quando sono partito io, quarant’anni fa», racconta uno dei negozianti storici, i primi ad aiutare i connazionali. Informazioni, qualcosa da mangiare e una dritta per contattare casa. Tra loro c’è Weldmariam Woldegaber Fishay. Al civico 7 vende vestiti, detersivi e telefoni cellulari: «Tutti sanno cosa succede in Eritrea. Noi diamo una mano anche se rischiamo di avere problemi con la polizia» spiega mentre chiede ad alcune donne di non sostare troppo a lungo davanti alle stesse vetrine. Non tutti sono così ben disposti. Il titolare del ristorante «Da Oscar», al civico 4, teme che questa situazione gli rovini gli affari: «Li tengo lontani perché non voglio perdere i miei clienti. Non è cattiveria. È sopravvivenza». Di ondate migratorie ne sono passate tante, da queste parti. Nel primo pomeriggio il lato all’ombra della strada è affollato di giovani madri con i loro figli, alcuni di pochi mesi. I mariti o sono già all’estero o stanno cercando un modo per varcare il confine. Molti dei nuovi arrivati sono poco più che bambini: viaggiano soli tra coetanei, senza soldi, informa- I via Lazzaro Palazzi MILANO zioni e documenti. Alcuni finiscono nelle mani dei trafficanti, che gli spillano fino all’ultimo centesimo. Gli abitanti di via Palazzi li vedono passare in furgone o in auto. Quando adocchiano un capannello di disperati accostano e iniziano le contrattazioni. Cento euro per andare da Milano a Como. Dieci euro solo per accompagnarli dalla Centrale a via Palazzi, meno di 500 metri di distanza. I ragazzini non sanno, hanno paura e pagano. Simon e Hilawe, trent’anni in due, stanno cambiando la scheda sim al cellulare. Sono appena arrivati a Milano con addosso le magliette ricevute al centro Baobab di Roma: una è con il logo della Lambretta, l’altra è una polo azzurra della nazionale italiana di volley. Il loro viaggio, iniziato un anno fa, è già costato 6 mila dollari a testa. Hanno lasciato il loro villaggio nel sud dell’Eritrea, attraversato il Sahara, il Sudan e la Libia. «Un Paese pericoloso, pieno di bad people, uomini crudeli. Lì polizia e ladri sono la stessa cosa racconta Hilawe - ho passato tre mesi in prigione». Il sogno è quello di raggiungere i parenti in Nord Europa. Hilawe ha un fratello in Norvegia, Simon uno zio in Inghilterra. Non sanno nulla di confini chiusi, richieste di asilo, ricongiungimenti. Nella loro mente c’è l’esempio degli amici che ce l’hanno fatta. «Domani partiamo per Como in treno. Non abbiamo soldi, si può prendere il treno senza biglietto?». Proveranno a passare an- che se, dopo che gli sono state prese le impronte digitali in Italia, non sarà semplice rimanere in Germania e in Norvegia. Per i loro connazionali arrivati in Italia anni fa, questi ragazzi non dovrebbero essere qui. «Perché le loro famiglie li lasciano partire?» si chiede la titolare del ristorante Asmara, da 33 anni un’istituzione della cucina etnica a Milano, mentre li osserva giocare a rincorrersi in mezzo alla strada. «Devono ancora finire la scuola. Sono bambini, non hanno ancora il problema del servizio militare obbligatorio. Perché partono?». La risposta è sempre quella. Lo fanno tutti. È la grande illusione dell’Europa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ASTRID FORNETTI/FREAKLANCE Un gruppo di venditori abusivi nella zona del Porto Antico MARCO MENDUNI GENOVA GENOVA heikh è un senegalese alto e imponente che a tutti i costi cerca di rifilarti un elefantino di legno: «Regalo, regalo». Altro che regalo, è un copione già scritto: davanti all’Acquario Cheik si guadagna la giornata con una questua ingentilita da quell’oggettino di artigianato. Sta lì con tre connazionali, vicino alle biglietterie. Non è aggressivo né maleducato. Soprattutto, è uno dei pochi. Poco più in là, sotto il sontuoso Palazzo San Giorgio sede dell’Autorità portuale, i venditori abusivi ripongono la merce nei sacchi: i carabinieri li stanno sorvegliando. C Nuova sezione della Finanza Controlli sui finanziamenti al jihad 1 L’allarme è alto: le cellule jihadiste vengono finan- ziate anche con micro trasferimenti di denaro. Di qui l’istituzione di un gruppo speciale della Finanza, Gruppo investigativo sul finanziamento al terrorismo (Gift in sigla), all’interno del Nucleo Valutario per approfondire le movimentazioni di denaro a rischio, un continuo scambio informativo con le agenzie d’intelligence e le altre forze di polizia. Un progetto voluto espressamente dal comandante generale Giorgio Toschi e che nei primi sei mesi dell’anno registra 597 segnalazioni di operazioni sospette, rispetto alle 579 dell’intero 2015. E numeri analoghi li registra anche l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia: 412 operazioni sospette nel primo semestre 2016 contro le 348 di tutto il 2015. Non è detto che l’aumento di segnalazioni equivalga ad un incremento di denaro a favore dei militanti dell’Isis, ma confermano l’emergenza. Sotto la lente d’ingrandimento del Gift money transfer, compro oro, soggetti accusati di appartenere ad organizzazioni terroristiche inseriti nelle black list di Onu e Unione europea. [GRA. LON] Porto Antico (Acquario) La buona notizia è che, grazie a un impegno straordinario delle forze dell’ordine, quella parte di Genova che fino a pochissimo tempo fa sembrava una polveriera destinata ad esplodere è tornata a godere di una certa tranquillità. Se sia solo una tregua, lo dirà il tempo. Intanto, però, gli indicatori di sicurezza risalgono verso l’alto. La polizia, oltre al personale di due commissariati (Centro e Pré) e delle volanti, ha messo in campo anche i rinforzi del reparto prevenzione crimine e persino gli agenti del reparto mobile per sorvegliare il territorio. Risultato: a ogni giro di controllo, ci sono dai 12 ai 15 uomini in più rispetto al passato. Poi ci sono i carabinieri e la Finanza. Problema, se non risolto, arginato. Perché la contraddizione di Genova stava tutta lì. Un successo turistico dai numeri a due cifre (le presenze crescono del 10% rispetto al 2015), visitatori che affollano le vie del centro storico e della city, mostre e musei con numeri da record. Nel contempo, esattamente negli stessi luoghi, una serie impressionante di criticità tutte legate all’immigrazione. Nugoli di parcheggiatori abusivi al limite dell’estorsione: ci sono volute retate e denunce per debellare il fenomeno. Venditori di merci contraffatte che occupavano ogni spazio disponibile, con un assalto continuo ai turisti. Poi richiedenti asilo, evidentemente affidati a strutture che non garantivano altro che il vitto e un letto, abbandonati a sé per giornate intere. Ancora, stranieri che facevano la questua, sfruttati dai racket, come denunciato negli ultimi giorni dagli enti di assistenza. Fin qui, eravamo entro la soglia dell’inquietudine per chi frequenta la zona. Ma sono arrivate anche le ripercussioni dello spaccio che affligge i vicini vicoli e quella sensazione si è trasformata in paura. A giugno la rissa a due passi da San Lorenzo, la cattedrale, tra due bande di pusher: marocchini contro tunisini. Coltelli, sangue, urla, tre feriti sotto gli occhi dei turisti inorriditi. La svolta è arrivata con la decisione di mettere molti più uomini sul campo. «Fatta la proporzione con l’estensione del territorio, probabilmente Genova in questo momento è seconda solo a Roma per quantità di controlli», azzardano in questura. Tanto che Beppe Costa, presidente e amministratore delegato dell’Acquario, per anni impegnato nella denuncia del degrado che circondava uno dei gioielli della città, può dire: «La situazione è migliorata su tutti i fronti e i controlli delle forze dell’ordine sono stati decisivi». Non è l’Eden e quando cala il buio l’atmosfera torna a farsi pesante: però le camionette stazionano, le forze dell’ordine vigilano e cercano di stoppare un altro fenomeno: il mercatino abusivo notturno, che si forma nei portici di Sottoripa, quelli in cui si muoveva anche Jean Gabin nell’Oscar Le mura di Malapaga di Renè Clement. Con l’allarme terrorismo, i controlli sono aumentati. «Non abbiamo mai ricevuto - spiega Ariel dello Strologo, presidente di Porto Antico e Fiera - segnalazioni di pericoli particolari, ma questa zona è assai vigilata. L’effetto collaterale è che molte problematiche anche del recente passato sono molto, molto attenuate». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 8 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Taglio soft delle partecipate Rinviata la stretta sui dirigenti Corleone comune sciolto per mafia Via libera a tre decreti della riforma Madia. Camere di Commercio salve ALESSANDRO BARBERA ROMA 1 Lea Savona, La riunione prometteva di più: Marianna Madia era convinta di ottenere il sì al decreto sulla dirigenza pubblica, ma la lobby ha avuto la meglio. Risultato: conferenza stampa cancellata e rinvio al 25 agosto, ultimo giorno utile prima che la delega parlamentare scada e uccida la riforma nella culla. Il Consiglio dei ministri ieri ha approvato in via definitiva un’altra riforma, quella che promette la chiusura di almeno cinquemila delle oltre ottomila società controllate dallo Stato e dagli enti locali. Attenzione però: come è chiaro dal testo e come insegna la storia, fra gli atti e i fatti c’è molta strada da fare. Sui tempi, anzitutto: il testo impone un piano di alienazione, vendita o aggregazione di tutte le società interessate dalla riforma entro sei mesi. Da allora - sarà più o meno febbraio del 2017 - ci sarà un altro anno per attuare le misure. La riforma riguarderebbe tutte quelle con una soglia di fatturato al di sotto del milione e con meno dipendenti che amministratori. Secondo il censimento fatto dall’allora commissario alla spesa Carlo Cottarelli, le prime sono almeno 2500, circa 1300 quelle senza dipendenti, 2000 quelle con più amministratori che dipendenti. sindaca di Corleone eletta alle ultime amministrative con una lista civica di centrodestra, deve fare le valigie. Il Consiglio dei ministri, su proposta del titolare dell’Interno Alfano, ha sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune. Oltre a Corleone, il governo ha preso analoga decisione anche per i Comuni di Tropea (Vibo Valentia), Bovalino (Reggio Calabria) e Arzano (Napoli). il caso ANNAMARIA COLUCCIA GENOVA n attacco durissimo all’Europa «dei diritti che discrimina il cristianesimo», ai tanti «imperatori» del mondo che, in modi diversi, «perseguitano» la Chiesa, e a un’Unione Europea «arrogante» che, in nome dell’uguaglianza, «azzera le identità culturali». È una severissima requisitoria contro l’Occidente e le politiche dell’Unione europea l’omelia che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Genova, pronuncia nella sua città nel giorno di San Lorenzo, durante la messa solenne celebrata ieri nella cattedrale del capoluogo ligure. Bagnasco parte proprio da San Lorenzo, perseguitato nel terzo secolo dall’imperatore Valeriano, per dire innanzitutto che «il martire non è colui che perde la vita nel tentativo di toglierla ad altri, ma chi la offre perché altri abbiano la vita». Un riferimento chiaro a coloro che oggi si professano martiri, non cristiani, per seminare attorno morte e distruzione. Subito dopo arriva il pesante atto di accusa contro l’Europa, sferrato con toni duri e inusuali. Contro quell’Europa che, secondo il presidente della Cei, quasi si vergogna delle sue radici cristiane. E nella quale invece Bagnasco rivendica, con toni forti, il riconoscimento di uno spazio per il MASSIMO PERCOSSI/ANSA Marianna Madia è ministro per la semplificazio ne e la P.a. Secondo le stime analitiche del ministero della Pubblica amministrazione ce ne sono 3035 con meno di cinque dipendenti, altre 2093 che non hanno dichiarato il proprio organico. L’efficacia della riforma passa da qui: chi controllerà se e quali società saranno effettivamente comprese nella lista? E quanti Comuni cercheranno di aggira- re i paletti della riforma aumentando le assunzioni di quel tanto sufficiente a superare il limite di legge? Quanti ritoccheranno i bilanci delle controllate (il Parlamento aveva proposto di abbassarlo a 500 mila euro) oltre il quale scatterebbe la tagliola? Il decreto concede da sé alcune non trascurabili deroghe: nella lista vanno incluse tutte le società in rosso per quattro dei cinque esercizi precedenti, ma solo se «il risultato negativo è di ammontare non inferiore al cinque per cento del fatturato». Inoltre c’è l’esclusione ad hoc di alcune aziende, da Invitalia a Coni servizi, dalle fiere a tutte quelle che gestiscono servizi di funivia. Potenza delle Regioni di confine. Si dirà: riformare la macchina pubblica è la più difficile delle arti di governo. Come aspettarsi dalla burocrazia il sostegno necessario a imporre i tagli alla burocrazia stessa? Non si spiega altrimenti l’ennesimo rinvio del decreto di riordino delle Camere di Commercio (circola sui tavoli da oltre un anno, dovrebbero scendere da 106 a 60) e l’annacquamento della norma che dal 12 agosto avrebbe dovuto imporre l’abolizione della carta nella pubblica amministrazione: se ne riparlerà in un decreto successivo. Figuriamoci se poi c’è in ballo la sopravvivenza dei privilegi della dirigenza pubblica. Le indiscrezioni raccontano che l’approvazione del decreto si è arenata sulla norma che impone le nuove regole a tutti i funzionari in servizio. La riforma - almeno nel testo circolato finora - prevede l’introduzione del «ruolo unico dei dirigenti», o meglio di quattro ruoli: Stato, Regioni, enti locali, autorità indipendenti. L’incarico non durerebbe più di quattro anni, prorogabile per due, al termine dei quali si dovrebbe rientrare nell’incarico precedente con la valutazione sul lavoro svolto. Se il giudizio è buono, si potrebbe aspirare ad un nuovo incarico. Troppo per chi finora ha potuto contare su premi di produttività senza produttività. Twitter @alexbarbera 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Bagnasco bacchetta l’Europa “Emargina il cristianesimo” “Avanti sulla strada dei diritti La Chiesa non può fermarli” Il capo dei vescovi: “Ue percepita come arrogante” Benedetto Della Vedova sottosegretario agli Esteri U Cardinale Angelo Bagnasco è il presidente della Conferenza episcopale italiana DAVIDE GENTILE/FREAKLANCE cristianesimo anche nell’ambito pubblico. Parla, infatti, delle «moltitudini di valeriani» che oggi mettono in atto «tante forme di persecuzione, raffinate e anche legalizzate» nei confronti del cristianesimo. «Si vuole emarginare la religione dall’ambito pubblico sperando che così si cancelli anche dall’animo umano?» chiede quasi provocatoriamente. Poi sembra alludere anche al dibattito politico italiano, quando dice che «i vari imperatori del mondo possono spogliare la chiesa di ogni risorsa (e ci tentano), screditarla in ogni modo, ma nessuno potrà mai toglierle il Vangelo». «Emarginare il cristiane- 5 domande a simo dalla sfera pubblica - denuncia - è segno non di intelligenza ma di paura». Poi ancora contro le «democrazie apparenti» e «le falsità». «Oggi, in nome di valori come l’uguaglianza, la tolleranza, i diritti, si pretende di emarginare il cristianesimo, e si vuole creare un ordine mondiale senza Dio, dove le diversità da una parte vengono esaltate e dall’altra vengono schiacciate. Ciò vale per i cittadini del continente europeo e vale per i popoli e le Nazioni». «Ma - aggiunge - se guardiamo i risultati, dobbiamo concludere che si è partiti con buone intenzioni ma con decisioni sbagliate. La volontà prepotente di omologare, di voler condizionare le visioni profonde della vita e dei comportamenti, il sistematico azzeramento delle identità culturali, assomigliano non ad un cammino rispettoso verso un’ Unione Europea armonica e solidale, certamente necessaria, ma piuttosto verso una dannosa rifondazione continentale che i popoli sentono pesante e arrogante, dove il cristianesimo viene considerato divisivo perché non si prostra agli imperatori di turno». E la condanna è senza appello: «La storia insegna che quando i potenti si concentrano sulla propria sopravvivenza per ambizioni personali, e rinunciano alla res publica, è l’ora della decadenza». Senatore e sottosegretario agli Esteri, ex radicale e liberale, Benedetto Dell Vedova ammette che l’Europa «ha un problema di immagine», ma non crede affatto che questo derivi dal «presunto tentativo di emarginare il cristianesimo denunciato dal presidente della Cei». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Quindi Bagnasco sbaglia? «Sì. Le gerarchie cattoliche ripropongono il meccanismo che abbiamo conosciuto con la battaglia sul divorzio ostacolando il cammino sulla strada dei diritti. Se fosse stato per la Chiesa non avremmo né l’aborto, né la fecondazione assistita e l’Italia sarebbe l’unico Paese Ue a non riconoscere le coppie omosessuali». In Europa esiste un pericolo di omologazione e azzeramento delle identità culturali? «C’era più omologazione quando esisteva un’unica dottrina morale ed etica dominante quella cattolica - che condizionava la politica». Quindi la Chiesa non ha più voce in capitolo? «Io distinguo tra religiosità e religioni. L’Europa è un luogo plurale in cui le persone sono libere di esprimersi e seguire le proprie convinzioni grazie ad un patto sociale basato sulla libertà, sullo stato di diritto e sulla parità tra uomini e donne. E questo patto non può essere violato da nessuno». Tra i diritti può esserci anche la poligamia, come invocato da uno dei fondatori dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia? «No, perché la poligamia discrimina le donne. Implicherebbe la loro subordinazione legale agli uomini. La tradizione europea, cristiana e illuminista, è quella di progredire sulla via delle libertà senza fermarsi ai dettami delle religioni». Resta il fatto che le istituzioni europee stanno scontando una crisi di popolarità. «È vero. Dobbiamo essere più efficaci a spiegare che senza Europa riacquisteremmo una sovranità di cartone, come per la Brexit. L’Ue non diventi capro espiatorio, dobbiamo gridare senza remore che l’Europa non è il problema ma può essere la soluzione». [GAB.MAR.] LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Primo Piano .9 . PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 3,7 miliardi Secondo Confindustria, ridurre l’assenteismo del pubblico ai livelli del privato farebbe risparmiare 3,7 miliardi di euro all’anno MASSIMO D’ALEO/AGF Statali, 52 modi per non lavorare (pagati) Ogni anno i dipendenti pubblici ottengono in media 19 giorni di assenze retribuite. Quelli delle aziende private 11 Nella scuola boom di prof e segretari con parenti disabili. Migliaia di netturbini e autisti di bus nei seggi elettorali GIUSEPPE SALVAGGIULO I Come funziona l’assenza retribuita 1 Dalla donazione del midollo osseo al volontariato per soccorso alpino: il costituzionalista Alfonso Celotto ha messo in fila tutte le forme di assenza giustificata nella P.a. 1 Talvolta basta un’autocertificazione, talaltra serve l’attestazione di un ufficio. Persino la partecipazione ai Comitati per le Comunicazioni, organi delle Regioni, garantisce l’assenza retribuita netturbini romani mobilitati per le elezioni come in una sezione Pci negli Anni 50. I professori sardi devoti all’assistenza ai disabili. Gli autisti dei bus pubblici impegnati in massa in trattative sindacali. Tutti giustificati, retribuiti e apparentemente in regola. Non timbrature in mutande, ma assenze giustificate per cause previste da leggi e contratti a tutela del lavoratore. E come gran parte delle cose giuste in Italia, a rischio di essere corrotta da abusi e privilegi, a danno non solo degli utenti, ma anche dei legittimi beneficiari, penalizzati dalle generalizzazioni. Nella pubblica amministrazione si sono sedimentate 52 forme di assenza giustificata e retribuita. Dalla donazione del midollo osseo alla comparizione in tribunale come testimone, dal volontariato per soccorso alpino all’aspettativa per i cooperanti allo sviluppo, dall’assenza per fare lo scrutatore alle elezioni ai permessi per il ricongiungimento con il coniuge all’estero. La Stampa ha incrociato dossier della Ragioneria generale dello Stato e di Confindustria: al netto delle ferie, nel 2014 (ultimi dati disponibili) un dipendente pubblico ha usufruito in media di 19 giorni di permessi retribuiti, uno del settore privato solo di 11. L’anno prima il rapporto era 19 a 13. Secondo Confindustria, ridurre l’assenteismo del pubblico ai livelli del privato farebbe risparmiare 3,7 miliardi di euro l’anno. A catalogare le «causali di assenza» - tra moduli, formulari, documenti giustificativi sempre e comunque «per motivate esigenze e ai sensi e per gli effetti della normativa vigente» - è stato Alfonso Celotto, costituzionalista e cultore della pubblica amministrazione, al punto da ricavarne un alter ego letterario, «il dott. Ciro Amendola direttore della Gazzetta Ufficiale». «Selva selvaggia dice citando Dante -. Negli anni le tipologie si sono arricchite e diversificate creando diritti e aspettative difficili da rimuo- 20 18 Malattia 19 19 LA STAMPA 9 9 16 14 12 Altre assenze retribuite Assenteismo pubblico e privato 13 11 6 10 5 10 8 6 10 7 6 4 2 GIORNI PROCAPITE 0 13 per cento La concentrazione di parenti disabili esplode nella scuola. Il 13% dei prof di ruolo beneficia dei permessi retribuiti contro una media dell’1,5% dei dipendenti delle aziende private Privato 2013 vere». Al punto che ciascuna amministrazione distribuisce circolari con istruzioni operative. L’università di Pavia ha sfornato una «guida alle assenze dal servizio» lunga 32 pagine fitte e nemmeno esaustiva. «Nel manuale - recita la premessa - sono riassunti alcuni tra gli istituti giuridici di assenza...». Segue il rimando a sei contratti collettivi (siglati tra il 2000 e il 2009), tre leggi, un regolamento, tre decreti legislativi, due decreti del governo e altrettanti del presidente della Repubblica. Tutti vigenti. Contando quelli abrogati, questa pagina non sarebbe sufficiente. Studio e famiglia Tutte le causali, lette in una prospettiva storica, sono conquiste della civiltà del lavoro. La maternità (introdotta per legge nel 1971) si declina in astensione obbligatoria e facoltativa, congedo parentale, permesso per visite pre-natali e per malattia del figlio entro i 3 anni o del bambino da 0 a 8 anni se con ricovero ospedaliero. Il permesso per lutto (tre giorni) si estende fino ai parenti entro il secondo grado e agli affini (suoceri, nuore e generi). Quello per esami e concorsi può al- Pubblico Privato lungarsi fino a otto giorni in un anno. Tre giorni per la grave infermità del parente. Fino a 150 ore retribuite per la frequenza di corsi scolastici o universitari. Diciotto per «motivi di famiglia» che includono visite specialistiche, divorzio e decesso di parenti lontani ma anche calamità naturali, adempimenti presso i vigili del fuoco e «altri gravi motivi che discrezionalmente potranno essere valutati». Addirittura tre anni per i dottorati di ricerca. C’è che ne inanella in serie e si fa vedere dopo una decina d’anni. Al voto, al voto! Talvolta basta un’autocertificazione, talaltra serve l’attestazione di un altro ufficio pubblico. Persino la partecipazione ai Comitati per le Comunicazioni, organi delle Regioni, garantisce l’assenza pagata. I consiglieri comunali possono assentarsi non solo durante le sedute, ma anche nelle otto ore successive e per l’interno giorno dopo se la seduta si protrae oltre la mezzanotte (cosa frequente). Chi lavora nei seggi elettorali ha diritto a due giorni compensativi di assenza retribuita. Se lo spoglio supera la mezza- 2014 Pubblico notte, i giorni diventano tre per recuperare le energie. Per le regionali del 2015, a Napoli circa 750 dipendenti su 3.000 chiesero l’esonero all’azienda municipale dei trasporti. Due mesi fa l’Atac, azienda pubblica dei trasporti di Roma, s’è vista costretta a sospendere i permessi elettorali, dopo l’arrivo di 850 richieste - 30 scrutatori e 820 rappresentanti di lista su 12 mila dipendenti - in vista delle comunali. Risultato: un bus su tre senza autisti. Del resto l’Atac, già gravata da oltre un miliardi di debiti, vanta un tasso di assenteismo dell’11% e 131 mila ore l’anno di permessi sindacali retribuiti (11 mila più di quelli pattuiti), che costano 3,7 milioni di euro. Anche in un’altra azienda pubblica romana, l’Ama (rifiuti), la passione politica dilaga. Alle ultime elezioni comunali erano mille dipendenti su 7800 (e 400 netturbini) a fruire del permesso. Due anni fa si erano raggiunti picchi di assenteismo del 19%. E il 3,4% dei dipendenti usa i permessi della legge 104: tre giorni al mese per assistere i parenti non autosufficienti. Un anno fa l’azienda ingaggiò un’agenzia di investigazione privata che scoprì due dipendenti in palestra nei giorni in cui invocavano i permessi per assistere parenti malati. Licenziati. Lontano dalle classi La concentrazione di parenti disabili esplode nella scuola. Il 13% dei docenti di ruolo e il 5% dei precari beneficia dei permessi retribuiti contro una media dell’1,5% dei dipendenti delle aziende private, a parità di regole. Il record spetta ai docenti sardi: 18,27%, tasso di permessi per disabilità più che doppio rispetto ai piemontesi (8,96%). In Umbria la percentuale è il 17,17, in Sicilia il 16,75, nel Lazio il 16,36, in Puglia il 15,95 e in Campania il 15,77. Tassi sotto il 10% si registrano, oltre che in Piemonte, in Veneto (9,71%) e in Toscana (9,84%). Per il personale tecnico amministrativo (Ata) il tasso medio nazionale è del 17% con picchi del 26,27% in Umbria, del 24,78% nel Lazio e del 23,33% in Sardegna. Anche per questi impiegati il tasso più basso è in Piemonte (11,87%). Mario Rusconi, vicepresidente associazione nazionale presidi, ha raccontato recentemente di una professoressa che chiedeva permessi ai sensi della legge 104 per tre diversi parenti: padre, madre e sorella. «Io dicevo che aveva la 312, ovvero la 104 per tre». In realtà si scoprì che nei 9 giorni mensili di assenza retribuita faceva un secondo lavoro. Ma in tribunale fu assolta «perché il fatto non costituisce reato». Il ministero ha deciso di accendere un faro dopo aver scoperto alcuni casi clamorosi come quello di una scuola di Menfi, in provincia di Agrigento: l’Istituto Santi Bivona aveva 70 insegnanti beneficiari dei permessi per parenti disabili su un totale di 170. Quasi il 42%. Se fossero davvero tutti malati, piuttosto che da ministero e Inps sarebbe stato un caso da sottoporre all’Organizzazione mondiale della sanità. (Ha collaborato Margaret Spiegelman) 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 10 .Primo Piano Casamonica Nuovo funerale show STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Raggi: a Roma è emergenza sanitaria 1 Le esequie di Nicandro Casamonica, il 27enne morto il 7 agosto scorso mentre tentava di dare fuoco ad una abitazione di un suo parente per vendicare l’onore della famiglia dopo che la sorella era fuggita con un cugino già sposato, tornano a far parlare per lo sfarzo. Come avvenne per i funerali show, di Vittorio Casamonica, capofamiglia del clan al centro di numerose indagini al funerale del giovane lancio di petali e auto di lusso e oltre 300 persone in via Francesco Di Benedetto, nella zona della Romanina La prima cittadina della capitale interviene sul disastro della spazzatura e annuncia nuovi impianti per lo smaltimento. Poi attacca il Pd: sui rifiuti in 40 anni non ha fatto nulla GRAZIA LONGO ROMA Virginia Raggi ha stravinto le elezioni e si vede. A partire dagli applausi del pubblico grillino che non ha voluto perdersi il consiglio straordinario sull’emergenza rifiuti e il caso dell’assessora all’ambiente Paola Muraro. E pazienza se il battimani esplode anche in occasione di affermazioni contraddittorie. Due su tutte. «La città è più pulita e i cittadini lo vedono, ma l’allarme sanitario è dietro l’angolo» dichiara la sindaca. Eppure poco prima aveva ribadito di «non aver provveduto alla requisizione dell’impianto di Rocca di Cencia perché si può procedere solo nel caso di uno stato d’emergenza». Le quasi nove ore dell’assemblea capitolina sono l’occasione per annunciare le tappe del piano rifiuti, per i prossimi sei mesi, puntualmente boicottate dell’opposizione, a tratti anche con cori del Pd e sceneggiate dei FdI con tanto di fotomontaggio Olimpionico della «Muraro medaglia d’oro per le consulenze». Quanto alla Muraro, si registra, a margine del consiglio, un laconico «Sono serena e fiduciosa nella magistratura». L’ombra di un possibile avviso di garanzia a settembre è il convitato di pietra di questo consiglio, ma si tira dritto. E dunque: a partire da oggi, annuncia la sindaca, si insedierà un tavolo «istituzionale con Regione, prefettura e Ama» per trovare un luogo adatto a raccogliere il surplus di rifiuti provenienti da Roma e «avviare un piano di manutenzione. Perché purtroppo le amministrazioni precedenti non hanno pensato a costruire impianti alternativi». Entro dicembre sarà pronto «un progetto impiantistico, funzionale al programma del M5S verso il rifiuti zero». Raggi non specifica l’uso degli impianti e accenna vagamente a un coinvolgimento di quelli «Acea perché in parte sono nostri». Nell’immediato si punterà al «mantenimento strutturale del servizio messo in campo negli ultimi 20 giorni. Poi la ripresa immediata del servizio ritiro ingombranti e la ripresa immediata della raccolta carta-cartone stradale». E ancora: «l’apertura delle isole ecologiche e una immediata verifica dei contratti di conferimento presso impianti di terzi». Non manca la stoccata al Pd e alla sinistra «che per 40 anni, a parte la pausa Alemanno, ha governato Roma e in questi 40 anni la gestione dei rifiuti è stata affidata a Manlio Insieme Virginia Raggi con l’assessore all’Ambiente Paola Muraro, quest’ultima travolta dalle polemiche per gli anni in cui è stata consulente proprio dell’Ama LAPRESSE Michela contro Virginia La sfida al femminile si consuma in Campidoglio Botta e risposta tra sindaca e capogruppo Pd Personaggi FLAVIA AMABILE ROMA Altri consulenti in Ama hanno ricevuto compensi ben più onerosi e mai nessuno ha detto nulla Virginia Raggi how da quattro soldi come sostiene il pubblico grillino giunto in gran numero per non far mancare il suo appoggio alla prima sindaca M5s? Oppure prove di un futuro grande scontro alle prossime elezioni del sindaco di Roma? Quello andato in scena ieri mattina nella sala Giulio Cesare del Campidoglio è stato un botta e risposta preparato, cercato e curato nei minimi dettagli da entrambe le protagoniste: Virginia Raggi, sindaca di Roma e Michela Di Biase, capogruppo Pd in Campidoglio e fra cinque anni chissà. Il primo affondo spetta a Michela Di Biase. È il primo intervento, una mossa voluta per avere il massimo dell’attenzione. Si alza, il busto e il volto rivolti sempre soltanto verso la sindaca, le mani appoggiate al banco quasi per cercare un sostegno. Senza l’ombra di un sor- S Sindaco di Roma Risposte lacunose e non sufficienti. Sindaco, vogliamo fatti, non chiacchiere Michela De Biase Capogruppo Pd in Campidoglio ALESSANDRO SERRANÒ/AGF riso fa i complimenti alla sindaca per l’esposizione più «fluida» rispetto ai precedenti interventi, per la capacità di esporre con parole sue. Incassa i rimbrotti del presidente De Vito che le chiede di non divagare, e prosegue con quattro domande sull’assessore Muraro sempre senza staccare gli occhi da Virginia Raggi e chiamandola ripetutamente «sindaco» anche se In Aula La capogruppo Pd Michela Di Biase con il presidente dell’Assemblea Capitolina De Vito la sua rivale ha più volte avvertito di preferire la finale in «a». Le domande riguardano il ruolo dell’assessore, i compensi, le altre consulenze e, infine, il contenuto del dossier, quella che Michela Di Biase definisce «la cosa più sfiziosa». Sono domande note da tempo, Virginia Raggi ha un pacco di fogli con le risposte pronte. Prima però replica ai compli- menti sulla sua maggiore fluidità di parola: «Ringrazio la consigliera per la precisa interrogazione. La rassicuro, ho scritto anche le risposte perché comunque sono lunghe e non avendo una memoria così brillante per ricordare venti pagine di intervento, mi aiuto con degli appunti. Migliorerò, sa, sto imparando a fare la sindaca, sarò sempre più fluida, non tema». Cerroni, l’ottavo re di Roma». Per il resto Raggi blinda l’assessora all’ambiente: «Muraro sta mettendo il dito nelle piaghe che vanno toccate e quindi spaventa, ed è proprio questo il motivo per cui l’abbiamo scelta. L’ho scelta in base al curriculum, alle competenze e al fatto che conosce perfettamente Ama, i suoi malfunzionamenti e le sue irregolarità». E poco importa se il tanto sbandierato dossier della Muraro ancora non sia stato consegnato alla procura. Il candidato a sindaco Pd sconfitto, Roberto Giachetti, insiste sul conflitto di interessi dell’assessora e chiede a Raggi: «Visto che lei imputa al passato la stragrande maggioranza di cose che non vanno in materia di rifiuti, non vede un conflitto di interessi con la nomina di uno che è stato consulente in Ama negli anni scorsi?». Duro il presidente nazionale del partito Matteo Orfini che twitta: «Una volta Raggi invocava trasparenza, ora rivendica di aver riconsegnato la gestione dei rifiuti al sistema Alemanno-Panzironi». Alla fine, l’assemblea approva un Ordine del giorno, proposto dal consigliere comunale di Sinistra italiana Stefano Fassina, che chiede la creazione «di un Osservatorio cittadino Rifiuti Zero, articolato in Osservatori Municipali». Bocciato invece quello FdI per la revoca dell’incarico alla Muraro. Anche perché la sfiducia può essere richiesta solo per il sindaco. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Fine della parentesi, da quel momento in poi l’intervento prosegue con le risposte attese. A differenza della sua rivale politica Virginia Raggi parla guardando l’aula gremita di amici. Appare lo stesso poco a suo agio. Aggiusta di continuo una camicia di seta che ha il difetto di aprirsi un po’ troppo sulla scollatura e tormenta i capelli liscissimi, che starebbero benissimo in ordine senza alcun intervento. Fa confusione con i fogli quando passa da una pagina all’altra, nessuno le ha spiegato che se fossero liberi invece che spillati sarebbe tutto più semplice. Termina troppo spesso con un «Bah» le frasi ad effetto. Ma, come ha ammesso, sta imparando: anche questi dettagli saranno presto superati. La risposta fila via rinnovando la sua fiducia piena all’assessore Muraro con un linguaggio ancora da avvocato: «Non si può eccepire che non sia competente, forse è diventata troppo scomoda?» Sfora i cinque minuti previsti dal regolamento. Il presidente De Vito concede una replica a Michela Di Biase. La capogruppo del Pd dichiara tutta la sua insoddisfazione per la risposta della sindaca e conclude con un cavallo di battaglia dem di questi giorni: che cosa avrebbe fatto il M5s se fossero emersi contatti del Pd attuale con Buzzi e Cerroni. Obiezione giusta ma, nella foga, scivola malamente su un congiuntivo. La tribuna grillina esplode in un boato di fischi e urla. La capogruppo Pd aspetta con calma che smettano e ricomincia a parlare. Con tutti i congiuntivi al loro posto. Il primo round è un pareggio. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Primo Piano .11 . I PARTITI Intervista RICCARDO BARENGHI ROMA Tensioni Ha detto Il segretario del Pd Matteo Renzi con il leader della minoranza interna Gianni Cuperlo Dire che 500 milioni di risparmi sul Senato andranno ai poveri è solo propaganda Sulla riforma elettorale Renzi apra una vera discussione e faccia un patto con il partito N Priorità Cuperlo non nasconde che mentre nel partito ci si «accapiglia», c’è l’emergenza profughi in Italia e il Medio Oriente è in fiamme Questione morale Il leader della minoranza chiede al segretario Renzi di fare pulizia interna al partito e di occuparsi della classe dirigente on gli sono piaciuti affatto gli ultimi discorsi di Matteo Renzi e di Maria Elena Boschi, pensa che andando avanti con questi toni e questi contenuti, non si va da nessuna parte e alla fine «ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità». Aggiunge però che la sua corrente, la minoranza del Pd, «deve riflettere sul fatto che malgrado avessimo detto cose giuste non siamo ancora stati capaci di allargare il campo e trovare nuove leadership. La questione del “Papa straniero”, o della Papessa visto che si parla di Bianca Berlinguer, che ha una popolarità che parla a un mondo molto più ampio della sinistra Pd, ci dice che noi dobbiamo ancora fare i conti con noi stessi». Ma prima , Gianni Cuperlo vuole fare una premessa, prego. «Vorrei solo segnalare lo scarto che esiste tra i toni di queste ore e i drammi dell’estate: i migranti, l’emergenza di Milano, i bombardamenti in Libia, l’intesa tra Putin e Erdogan. Ci accapigliamo su vicende che non risolveranno i mali del mondo mentre trascuriamo problemi che meriterebbero ben altra attenzione». Purtroppo però dobbiamo tornare al nostro cortile, il referendum, la ministra Boschi, il premier Renzi. «Ecco, io mi auguravo una correzione di rotta ma purtroppo non l’ho notato. se una persona qualsiasi avesse detto che chi vota No non rispetta il Parlamento sarebbe stata una dichiarazione sbagliata e poi grave. Ma se lo dice la ministra delle riforme, allora è prima grave e poi sbagliata». E Renzi invece, in fondo ha fatto un’autocritica. «L’ho notata ovviamente. Ma subito dopo è tornato quello dei toni divisivi mentre un leader della il caso FRANCESCA PACI ROMA Sul referendum non voglio la rottura, ma il segretario deve iniziare ad ascoltarci Gianni Cuperlo Leader della minoranza Pd PAOLO CERRONI/IMAGOECONOMICA “La sinistra Pd non ha un leader Va cercato fuori dal partito” Cuperlo: abbiamo detto cose giuste ma non siamo riusciti ad allargare il campo. La Berlinguer potrebbe diventarlo sinistra deve saper unire il suo campo e il suo partito. Che poi era il motivo per cui gli dissi che non ha la struttura del leader anche se a volte coltiva l’arroganza del capo». Però ha annunciato un importante provvedimento contro la povertà. «Non scherziamo sul dramma di tanti. Promettere che 500 milioni di risparmi sul Senato andranno a contrastare la povertà significa solo spingere sul pedale della propaganda. Ricordo a Renzi che per far uscire il 91 per cento delle famiglie dalla soglia di povertà servono 7 miliardi: e lui che è a palazzo Chigi da più di due anni ha stanziato 600 milioni per quest’anno, il che è un bene ma ha anche preferito tagliare l’Imu a tutti. Risorse che avrebbero sì fatto la differenza. Fare uno spot è facile ma il potere, quello che consente di fare, ce l’ha lui». E adesso, nei prossimi mesi, cosa dovrebbe fare il premier? Autocritica Gianni Cuperlo fa autocritica, ma non intende fare sconti al premier Renzi «Non trasformare il referendum in una traversata del Mar Rosso, discutere senza pregiudizi sulle riforme, aprire un confronto sulle politiche del governo, fare pulizia interna al Pd e mettere mano alla classe dirigente, del partito e del governo. Se si muove in questa direzione esiste la possibilità di giocare una partita comune. Assuma lui l’iniziativa di un patto alla luce del sole con tutto il suo partito». E se invece continua sulla sua strada, voi della minoranza non pensate che dovreste avere il coraggio di schierarvi per il No al referendum senza aspettare le mosse del premier? «Io non voglio la rottura, vorrei che da parte del nostro segretario ci fosse disponibilità ad ascoltarci. Al momento non la vedo ma aspetto ancora un atto politico di Renzi». E se quest’atto non arriva? «Allora ognuno si assumerà le proprie responsabilità». La lunga estate del sessismo Quando la politica gioca al ribasso Insulti, provocazioni e cattiva satira su Boschi, Boldrini e Raggi ici, sarà il caldo. Sarà lo stress di dover imparare un acronimo dopo l’altro, Isis, Daesh, Brexit, Brrd... Sarà che le città (quasi) senza automobili riducono al minimo le opportunità di vomitare la rabbia addosso al vicino di semaforo. Però, con buona pace dei politicamente scorretti, il sessismo di quest’estate 2016 sta uscendo dagli argini. Magari, archivio alla mano, sarà stato così pure in passato: ma oggi, con la crisi economica che non finisce più, il Mediterraneo in ebollizione, il macabro conto alla rovescia per il prossimo attentato terroristico, il tiro all’offesa fisica-estetica contro l’avversaria politica non fa veramente più nemmeno sorridere, non serve a nulla, è gratuitamente sguaiato. La vignetta del quotidiano «Il Fatto», in cui ministro delle Riforme Maria Elena Boschi è ritratta in abito corto e tornite gambe accavallate sotto la scritta «Lo stato delle cosce» è solo l’ultima in ordi- D Immagini, gesti e dichiarazioni oltre il «politicamente scorretto» Il Fatto e la Boschi La vignetta de «Il Fatto» di ieri fa ironia sulle gambe della ministra ne di tempo di una deprimente gara al ribasso, l’Olimpiade di chi non ha argomenti. Abbiamo dovuto vedere le foto del nuovo sindaco di Roma Virginia Raggi, immortalata (inconsapevole) sul balcone di casa mentre, in pigiama, scrolla il tappeto del figlio. Scatti che, ANSA ANSA Salvini e Boldrini Il leader della Lega e la bambola gonfiabile «sosia» della Boldrini inutili al dibattito romano, cercano solo di cogliere la location non glamour, il volto senza trucco, i capelli arruffati, la mise trascurata (come se i voyeuristi a cui è indirizzato il messaggio si svegliassero prontissimi per la copertina di «Vogue»). Sempre a lei, l’icona delle ammini- De Luca e la Raggi Il Governatore della Campania dà della «bambolina imbambolata» alla Raggi strazioni pentastellate, erano poco prima toccate in sorte le parole di memorabile acume politico del governatore campano Vincenzo De Luca, «bambolina imbambolata». Fiato alle trombe ahinoi, e alle più stonate. Come nel caso del grottesco show del segreta- rio della Lega Matteo Salvini che una ventina di giorni fa, sul palco della festa del Carroccio a Soncino, si è presentato con una bambola gonfiabile presentandola ai fan scatenati come «la sosia della Boldrini». Dici, è satira. Ma dov’è la sottile letteratura che arricchiva le A proposito di responsabilità, possibile che voi della sinistra non abbiate ancora trovato un leader? Sarà Bianca Berlinguer la vostra Papessa straniera? «Lei è una donna che gode di una popolarità e di una forza che parlano a un mondo ampio della sinistra, più ampio della nostra parte. L’ultima vicenda tra l’altro le ha consegnato un ruolo che forse lei neanche cercava o voleva. Ma al di là di Bianca, se si evoca la possibilità di un Papa straniero significa che noi abbiamo un problema di autorevolezza che dovrebbe farci seriamente riflettere. Come mai siamo ancora sospesi tra la classe dirigente rottamata da Renzi e il vuoto di personalità nuove? Non siamo stati troppo disobbedienti ma semmai poco eretici. E questo ha impedito a nuovi leader di imporsi: Renzi la sua svolta l’ha fatta, noi ancora no. Chiunque si candiderà dovrà allargare il nostro campo. E questa discussione sul Papa o sulla Papessa stranieri ci dice anche qualcosa sui peccati che non abbiamo avuto il coraggio di compiere». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI critiche politiche del poeta greco Aristofane? Non c’è traccia di gusto né di sagacia nel candidato Pd alle comunali di Casalnuovo Gerardo Giannone che poco più di un anno fa gridava «zoccola» all’avversaria del M5Stelle Paola Taverna. E non ce n’è nel deputato grillino Massimo Felice De Rosa che ancor prima inveiva contro le colleghe del partito democratico con analisi raffinate, «siete qui perché siete brave solo...», facendo riferimento a rapporti sessuali. Sarà questione di zeitgeist, lo spirito del tempo. Perchè non c’è bisogno di essere fanatici del leggendario film di Frank Capra «Mr. Smith va a Washington» per sentire la mancanza di un’ars retorica e politica degna di questo nome. L’improperio, l’insulto e il sessismo assurti a semiotica, la vocazione alla rozzezza (ideologica e lessicale) dei populismi di ogni colore, sono oggigiorno talmente diffusi da far perfino simpatizzare per il direttore del Quotidiano Sportivo rimosso per il titolo sulle tre atlete «cicciottelle». Poi uno pensa Obama, che si congeda dalla presidenza degli Stati Uniti con un lungo articolo su «Glamour» in cui parlando delle due figlie scrive che sì, «è importante che il loro papà sia un femminista perché ora è quanto si aspetteranno da ogni uomo», e si mette a piangere. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 “Deutsche bank la peggiore nell’Ue” Berlino rifà gli stress test sulle banche I timori del Financial Times: l’allarme Italia può estendersi nel resto dell’Europa La Bce: separare le cariche di ad e presidente 1 La Banca centrale europea invoca «una chiara separazione tra le funzioni esecutive e non esecutive negli enti creditizi e che la separazione tra le funzioni di presidente e di amministratore delegato debba costituire la regola». Lo si legge nell’Addendum alla Guida della Bce sulle opzioni e sulle discrezionalità previste dal diritto dell’Unione, pubblicato dalla Vigilanza bancaria europea. Nella parte sui dispositivi di governance e di vigilanza prudenziale la Bce scrive inoltre che «sani principi di governo societario richiedono che entrambe le funzioni siano esercitate in linea con le rispettive responsabilità e i rispettivi obblighi di rispondere del proprio operato». Intervista LUCA FORNOVO TORINO risultati dell’istituto tedesco Zew non mi sorprendono: alcuni centri studi italiani avevano già anticipato questo scenario. Se vengono conteggiati tutti i rischi, e ripeto tutti i rischi, le banche italiane possono fare una figura decisamente migliore di quelle tedesche e francesi». Antonio Patuelli, 65 anni, presidente dell’Associazione bancaria italiana (Abi), incassa, sornione, i numeri dei tedeschi che, una volta tanto, giocano a favore dell’Italia. «I Ma se fosse Dante in quali gironi metterebbe le banche tedesche e in quali quelle italiane? ALESSANDRO ALVIANI BERLINO A meno di due settimane dalla diffusione degli stress test dell’autorità bancaria europea (Eba) tornano ad accendersi in Germania i riflettori sulla base patrimoniale di Deutsche Bank. A riaprire la discussione è uno studio dell’istituto economico Zew secondo il quale, nel caso di una nuova crisi, il primo istituto tedesco non avrebbe capitali propri sufficienti per affrontare le probabili perdite che ne deriverebbero. Nell’ipotesi di un nuovo, pesante shock economico Deutsche Bank si ritroverebbe a fare i conti con un “buco” di capitale di circa 19 miliardi di euro. La strada dell’aumento di capitale si presenterebbe difficilmente percorribile, dal momento che il valore in borsa dell’istituto guidato dal manager britannico John Cryan ammonta a 17 miliardi. Da Londra arriva un altro allarme, stavolta sulle banche italiane: scrive il quotidiano economico Financial Times (Ft) che la loro debolezza «mette a rischio il resto del sistema finanziario dell’Eurozona, ma questo rischio ne oscura uno più grande, che potrebbe far deragliare futuro politico oltre che economico della zona euro». Il fondo Atlante 2 «ha raccolto con difficoltà 1,7 miliardi di euro», a fronte di «un settore bancario italiano gravato da 360 miliardi di debiti problematici,pari a un quinto del Pil». Il resto d’Europa è in condizioni non dissimili: «Le sofferenze erano oltre il 9% del Pil alla fine del 2014, pari a 1200 miliardi di euro, più del doppio del 2009». La ragione per cui i numeri si sono deteriorati, scrive l’Ft «in Italia come nel resto della zona euro», è perché sotto al problema dei crediti «se ne nasconde uno più grande: la persistente mancanza di crescita economica», che ha «il potenziale per far deragliare il futuro politico dell’Italia» ma anche quello del- Il capitale in meno secondo i test Zew l’Europa intera. Tornando allo scenario dell’indagine di Zew Deutsche Bank sarebbe, tra i 51 istituti esaminati – gli stessi dello stress test dell’Eba - quello col gap di capitale più ampio. Seguono Société Générale (13 miliardi), Bnp Paribas (10 miliardi), Unicredit (8,8 miliardi) e Monte dei Paschi (8,5 miliardi). Più staccata, al decimo posto, con un “buco” di 5 miliardi, si piazza Commerzbank. Deutsche Bank ha respinto le conclusioni dello studio dello Zew. Dai recenti stress test non è emerso «nessun fabbisogno acuto di capitale per Deutsche Bank», ha notato un portavoce, ricordando che l’indagine dell’Eba aveva evidenziato un coefficiente di solidità patrimoniale (Cet1) in caso di scenario avverso del 7,8%, un dato migliore dello stress test del 2014, nonostante criteri più severi rispetto a due anni fa. Lo studio dello Zew, precisa il portavoce, applica alle banche europee gli stessi standard americani sull’indebitamento complessivo, il che non prende in considerazione le differenze strutturali tra i bilanci degli istituti europei e americani. «Per questo i risultati di questa indagine sono estremamente fuorvianti», aggiunge. Gli autori dello studio - il professor Sascha Steffen dello Zew e dell’università di Mannheim, Viral Acharya della New York University Stern School of Business e Diane Pierret dell’università di Losanna – hanno condotto un proprio stress test, applicando condizioni più severe rispetto a quelle dell’Eba. Nel complesso lo studio attesta un buco di capitale complessivo di 123 miliardi di euro per le 51 banche analizzate. Secondo il professor Steffen «gli Usa hanno tratto le loro conclusioni e preso già nel 2008 ampie misure per la ricapitalizzazione del settore bancario americano; in Europa manca la volontà politica in questo senso». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI -19 miliardi Deutsche Bank -13 miliardi Société Générale - 10 miliardi Bnp Paribas -9 miliardi Unicredit -9 miliardi Monte dei Paschi KLAUS OHLENSCHLÄGER/PICTURE-ALLIANCE/DPA/AP Sede di Deutsche Bank a Francoforte “Gli istituti italiani sono competitivi Possono fare meglio dei rivali europei” vi flussi dei prestiti in sofferenza stanno rallentando. Ciò significa che ci sono meno aziende che vanno in crisi, la recessione frena mentre la ripresa germoglia anche se non è ancora esplosa». Patuelli (Abi): l’Unione bancaria è nata zoppa, servono regole uniche nell’Ue Ritiene che il premier Renzi troverà un accordo con l’Europa sugli aiuti pubblici per le banche? Mi domando se il tema degli aiuti pubblici alle banche sia ancora sul tappeto a livello europeo, al momento si stanno prediligendo soluzioni di mercato, come il fondo Atlante mente il rischio di credito che è un rischio, ma non l’unico. Non ha invece conteggiato tutti i derivati e i risultati sono differenti perché, a differenza di tedesche e francesi, le banche italiane hanno una bassa esposizione, sotto la media europea, verso questi strumenti finanziari«. Anche il Fmi conteggia i derivati, immagino che quindi all’Ue chieda più omogeneità sulle regole... Antonio Patuelli Presidente dell’Abi ANSA «Niente Inferno per nessuna, caso mai un po’ di Purgatorio per alcune e per altre il Paradiso, ma di nomi non gliene faccio». metodi di valutazione adottati dall’Eba. Cosa c’è che non va negli stress test condotti dall’Autorità bancaria europea? Da tempo è in polemica con i «L’Eba ha valutato principal- Al vertice Antonio Patuelli, presidente dell’Abi «L’Europa è al guado ormai da dieci anni, il primo impasse c’è stato quando la Francia non ha ratificato la costituzione europea, poi è stata colpita dalla crisi dei subprime e ora si è incartata su un’unione bancaria zoppa: c’è la vigilanza unica ma non tutte le regole sono identiche. Manca un testo unico europeo sulle banche, sulla finanza, non c’è diritto fallimentare unico e neppure per quello penale». Quali sono i pericoli per l’Italia? «C’è il rischio che il nostro Paese venga “meridionalizzato”: subisca un processo in cui si accentuino le disparità e che anche la parte più efficiente e produttiva venga penalizzata un po’ come è successo al nostro Mezzogiorno e come descrisse l’economista e statista Francesco Saverio Nitti in «Nord e Sud». Dobbiamo accelerare per uscire da questo guado e aprire un cantiere sulle regole in Europa». Torniamo alle banche, il Fondo Atlante 2 ha appena raccolto 1,7 miliardi ed è pronto a partire per alleggerire gli istituti dai prestiti in sofferenza Che ne pensa? «Il Fondo va nella direzione giusta e sarà favorito se ci sarà la ripresa economica. Ultimamente, come ha certificato martedì la Banca d’Italia, i nuo- «Mi domando se il tema sia ancora sul tappeto a livello europeo, al momento mi sembra che si stia prediligendo soluzioni privatisiche e di mercato, come il fondo Atlante». A settembre le banche saranno una priorità dell’agenda economica di Renzi? «Se ne devono occupare innanzitutto le autorità di vigilanza. Governo e Parlamento devono occuparsi di regole, di come rendere competitive le norme italiane e qui torno al punto di prima: serve un diritto penale unificato per attrarre i capitali esteri in fuga da Londra per la Brexit, un fisco meno pesante come in altri Paesi Ue e velocizzare ulteriormente i tempi della giustizia civile anche per risolvere più in fretta il problema delle sofferenze». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Primo Piano .13 . IL CONFRONTO SUL CREDITO Analisi ALBERTO MINGARDI mparare dai nostri errori è sempre difficile, anche nella vita di tutti i giorni: ma quando si passa dalla scelta individuale alle scelte collettive sembra quasi sia impossibile. Nel 2007/2008 il mondo occidentale ha vissuto una grave crisi finanziaria, innescata dallo scoppio della bolla immobiliare americana. Come per tutti gli eventi complessi, sulla cause della crisi è ancora aperto il dibattito. Diversa la diagnosi, diversa la terapia: per uscirne, furono avanzate proposte più liberali e proposte più dirigiste. L’obiettivo però era convergente, ovvero cercare di creare un sistema finanziario più “responsabilizzato”, nel quale rischi e guadagni fossero meglio allineati. I 0,0% Tassi Bce ll valore del tasso di rifinanziamento è al minimo storico 80 miliardi È quanto ogni mese la Bce inietta nel sistema comprando titoli europei Tassi sotto zero e liquidità non bastano La cura delle banche centrali non funziona Così fallisce il tentativo di creare una finanza più responsabile dei rischi Sofferenze in calo Borse, sì alle nozze Londra-Berlino Banche (cifre in miliardi di euro) TOTALE 200 AL VALORE DI REALIZZO 197,9 84,9 maggio 2016 giugno 2016 maggio 2016 1 Nonostante la Brexit i soci della Borsa di Franco- TASSO CRESCITA 83,7 giugno 2016 3,2% 1,1% maggio 2016 giugno 2016 - LA STAMPA Fonte: Bankitalia tratto), nell’impasto delle salsicce c’era troppo grasso, cioè troppi mutui a rischio insolvenza, e troppa poca carne, ovvero mutui buoni. La complessità di questi prodotti li rendeva spesso incomprensibili agli stessi manager delle banche. Per risolvere il problema dei crediti incagliati (non performing loans), stiamo di fatto tornando a confezionare salsicce. Il tabù della finanza derivata è scomparso, dinanzi a un problema politico gigantesco come Mps. Allungare la catena del rischio è l’unico modo per ridurne il peso sul sistema bancario. Ci si attendono rendimenti non disprezzabili. Speriamo, anche le salsicce subprime erano vendute come insaccati pregiati. La terapia Otto anni dopo, gli istituti di credito appaiono ancora fragili, non solo in Italia. Le banche centrali continuano a inondare i mercati di liquidità. Politiche emergenziali e temporanee sono diventate la “nuova normalità”. E di quelle proposte, che ne è stato? Per ridurre i rischi, si voleva meglio perimetrare l’attività bancaria e limitare il ricorso alla finanza derivata. Per evitare altri eventi “sistemici”, si auspicava che non ci fossero più banche “troppo grandi per fallire”. Le idee hanno conseguenze, ma non sono l’unica cosa ad averne. Politica e regolazione hanno una loro fisiologia. Sia il politico sia il regolatore cercano di massimizzare il loro potere discrezionale, per quanto possibile schivando scelte controverse. Per questo i grandi cambiamenti avvengono soltanto quando si è al limite del collasso. La crisi del 2008 non è bastata. Molti esperti suggerivano che si dovessero introdurre norme che restringessero fortemente il campo delle attività bancarie, riportandole ai loro compiti tradizionali: raccogliere il risparmio, fare prestiti con rischio nullo o comunque basso, gestire il sistema dei pagamenti. Ma per uscire dalla crisi, le banche forte dicono sì alla fusione con Londra con due giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia. I tedeschi hanno apportato il 75 per cento dei titoli del gruppo all’offerta pubblica di HoldCo, la società in cui confluiranno la Borsa di Londra e quella di Francoforte dopo la fusione, raggiungendo la soglia minima prevista e dando così il via libera di fatto all’operazione. Il termine era stato inizialmente fissato per il 12 luglio, poi lo slittamento di un mese. Il 25% di indecisi e refrattari ha ancora due giorni per cambiare idea. Risale invece al 4 luglio il via libera dei soci di London Stock Exchange, che hanno votato a favore al 99,98% in assemblea. STEFANO RELLANDINI/REUTERS centrali hanno azzerato i tassi d’interesse. Tassi d’interesse permanentemente bassi quando non negativi significano margini ridottissimi per l’attività bancaria tradizionale. È impossibile guadagnare prestando quattrini. Visto che di una strategia di uscita (cioè di un innalzamento dei tassi) a breve non c’è traccia, le banche centrali ci stanno spingendo sempre più lontano da quella “attività bancaria lineare” che auspicavamo per riprenderci dalla sbornia di complessità. La crisi dei subprime I mutui subprime erano inseriti in prodotti finanziari “salsiccia”, nei quali questi mutui rischiosi erano in teoria giustapposti ad altri meno rischiosi, per poi essere collocati su un mercato secondario. Di per sé non c’è nulla di male nelle cartolarizzazioni, come non c’è nulla di male nei titoli “derivati”: sono strumenti per gestire rischi complessi. Come spiega bene “The Big Short” (sia il libro di Michael Lewis sia il film che ne è stato Mps La banca senese Montepaschi non ha superato gli stress test condotti dall’Autorità bancaria europea (Eba) Il risiko in Italia Se le banche non sono diventate più “lineari”, non sono nemmeno diventate più piccole. In Italia la tendenza, al contrario, è verso altre fusioni. In parte, questo è legato allo stato della nostra economia: in un Paese che sembra aver rinunciato alla crescita, avere un portafoglio crediti più ampio può significare avere un portafoglio crediti più diversificato. Ci sono economie di scala per reti di vendita e sistemi informativi. Ma quando si parla di fusioni bancarie, il management tende a pensare tanto a sé quanto all’istituto di credito per cui la- vora: chi avesse dubbi legga il bel libro di Fabio Innocenzi, “Sabbie mobili” (Codice Edizione), nelle pagine sul tentativo fallito di fusione fra Banco Popolare e Bnl. Il management vuole evitare che si faccia economia di poltrone, nel nuovo istituto, e limitare i propri, personali rischi. Essere grandi è meglio, fino a che si diventa una “banca d’interesse sistemico”. La supervisione più stringente da parte della Banca centrale, cui questi istituti sono sottoposti, è in parte anche una condivisione di responsabilità. E una polizza vita: implica la promessa di un salvataggio pubblico, se mai le cose andassero male. Ci sono stati anche passi nella direzione opposta: tentativi più o meno riusciti di maggiore trasparenza (gli stress test) e di aumentare la capitalizzazione delle banche, per renderle più resilienti. Una promessa mantenuta di maggiore responsabilizzazione è quella del criticassimo «bail in». L’intento era di evitare che tutti i contribuenti pagassero per salvare gli istituti male amministrati. Ma la classe politica sa bene che ad applicare la regola aurea del capitalismo, «chi rompe paga», non si guadagnano voti. Il capitalismo tornerà buono giusto come spauracchio, all’avvicinarsi della prossima crisi. Twitter @amingardi 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9AB5CDE3223F9B1B382 LA STAMPA 2 LA STAMPA . GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Congresso. Un segnale dall’elettorato repubblicano che dovrebbe ulteriormente preoccupare Trump, il quale in un primo momento si era rifiutato di dare il suo appoggio a Ryan salvo poi ricredersi dietro le pressioni del partito. Segni di preoccupazione Trump non ne mostra affatto e anzi cavalca a modo suo la vittoria di Ryan. È il suo modo di far fronte «all’indignazione perbenista» con la retorica populista, e lo fa parlando alla pancia degli americani. Nel vero senso della parola: noncurante delle tendenze in atto per un’alimentazione sana e dell’ossessione per il biologico, Trump non fa mistero del suo amore per patatine e hamburger. Una delizia che, non esclude, potrebbe essere offerta anche alla Casa Bianca al posto delle cene di Stato, per risparmiare tempo e tagliare i costi. Se Barack Obama, sotto il rigido controllo di Michelle, mangia legumi e mandorle salate, e George W. Bush era un patito dell’esercizio fisico, Trump dice con orgoglio: «I big Mac sono fantastici». L’ultimo sondaggio DONALD TRUMP/INSTAGRAM Bloomberg dà la Clinton al 50% dei Panini consensi contro il 44% del tycoDonald Trump on. C’è chi attribuisce il recupeama il Big ro al piano economico illustrato Mac e ha da Trump, con tagli generalizzadetto che se to delle tasse. C’è chi invece lo riandrà alla conduce alla memoria storica Casa Bianca dell’America, ovvero al fatto che potrebbe ci fu un altro presidente che ricorrere agli amava finire le sue corse da hamburger McDonald’s. Ironia della sorte si nei pranzi chiamava Bill Clinton. Trump, la rincorsa a Hillary parte da un hamburger Il New York Times lo definisce “ripugnante”, per la Clinton è oltre i limiti Il magnate dichiara il suo amore per il junk food. E cresce nei sondaggi il caso FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK 6 punti Sono quelli che separano secondo l’ultimo rilevamento Bloomberg Trump da Hillary: la settimana scorsa il divario era di undici punti onald Trump non conosce giorno senza finire al centro di una bufera politica, complice la leggerezza dei suoi toni a dir poco provocatori. Eppure il candidato repubblicano, schiaffeggiato da sinistra e da destra, non vacilla, anzi incassa e risponde suonando la carica al suo popolo, quello «magico» delle primarie, e lo fa parlando loro alla pancia. E con puntuali colpi di reni nei sondaggi. Certo la battuta choc che evoca uno stop forzato della rivale Hillary Clinton con il ricorso alle armi da parte del «popolo del Secondo emendamento», (quello che consente di possedere pistole per difesa personale) ha sollevato indignazione bipartisan. Monta il pressing affinché il tycoon si faccia da parte: volontariamente o «scaricato» con un gesto coraggioso del partito che lo ha candidato. «Questo non è più un gioco», titola indignato il Daily News, ma l’attacco più duro arriva dal New York Times, con due editoriali senza precedenti per i toni usati nei confronti di un candidato presidenziale, definito D «un essere ripugnante». «I figli dovrebbero vergognarsi», afferma Thomas Friedman, opinionista di punta del giornale, mentre l’Editorial Board scrive: «È giunta l’ora per i repubblicani di ripudiare Trump una volta per tutte». Fanno effetto anche le invettive della figlia di Martin Luther King, Bernice, che parla di parole «sgradevoli, inquietanti e pericolose». Ma a lasciare il segno sono soprattutto gli attacchi che vengono dall’interno del Partito repubblicano, ultimo dei quali quello di John Negroponte, ex numero uno dell’intelligence Usa con George W. Bush, che annuncia il sostegno alla Clinton. Un atto di coraggio viene chiesto anche ad altre icone del Gop, come lo speaker della Camera Paul Ryan che vince a mani basse le primarie per la rielezione in IL FIGLIO HUGH, AMICO DEL PRINCIPE HARRY, EREDE DI UNA FORTUNA DA 8,3 MILIARDI Addio al Duca di Westminster Proprietario della Londra dei vip Fra i più ricchi al mondo VITTORIO SABADIN È morto improvvisamente di infarto, a 65 anni, Gerald Cavendish Grosvenor, VI duca di Westminster. Il titolo e le proprietà sono passate ieri a suo figlio, il conte Hugh Richard Lewis Grosvenor: sarà lui ora, a soli 25 anni, il terzo uomo più ricco della Gran Bretagna e il 68° più ricco del mondo, con una fortuna personale di 8,3 miliardi di sterline, circa 9,6 miliardi di euro. I Grosvenor sono molto famosi a Londra. Un loro antenato, Sir Thomas, aveva sposato nel 1677 una ricca ereditiera, Mary Davies, che aveva portato alla famiglia ampi appezzamenti di terreni paludosi poche miglia a Ovest del London Bridge. Su quei terreni ora sorgono Buckingham Palace, i quartieri di Mayfair (dove si trova Grosvenor square) e di Belgravia, e i più eleganti e lussuosi palazzi di Londra. Il duca di Westminster possiede 121 ettari di terreno nel centro della città, oltre a terreni, palazzi e fabbricati nel Lancashire, nel Cheshire, nell’Oxfordshire, in Scozia, in Spagna, a Hong Kong, Shanghai e Tokyo. La principale società di famiglia si occupa di costruzioni ed è la più importante del Regno Unito. Gerald Cavendish avrebbe preferito non nascere così ricco, e si lamentava di non poter cedere nulla di quello che ave- Gerald Cavendish Grosvenor, VI duca di Westminster. è morto a 64 anni di infarto Amico personale di Carlo, possedeva proprietà a Belgravia e Chelsea TOBY MELVILLE/XGTY/AFP va, perché non apparteneva a lui, ma alla sua famiglia. Avrebbe preferito la carriera militare (era generale) e recentemente aveva sofferto di depressione e ansia. Alla sua buona salute non ha certo contribuito la Brexit, che lo ha privato in poche settimane di 700 milioni di sterline a causa del crollo del valore degli immobili. Il VI duca di Westminster era molto legato a Carlo, alla Regina e alla famiglia reale. Suo figlio Hugh è amico di William e Kate, che lo avevano scelto come padrino del principe George. Hugh ha ereditato il titolo nonostante abbia due sorelle più vecchie di lui, grazie alle norme sulla primogenitura introdotte dai Normanni nel 1066. La legge che vuole abolirle, chiamata Downton Abbey Law, langue in Parlamento. Del VII duca di Westminster, che lavora in un’azienda di biocombustibili, si ricorda per ora solo la festa che ha organizzato per il suo 21° compleanno, costata 5 milioni di sterline. Era presente anche il principe Harry, fino a ieri lo scapolo più ambito della Gran Bretagna. Ma nonostante il rango e la simpatia che emana, Harry passerà ora in secondo piano: la caccia al ragazzo più ricco del mondo è ufficialmente cominciata. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ufficiali E’ mancato all’affetto dei suoi cari Umberto Donda (Nini) Lo annunciano la moglie, le figlie, i nipoti e tutti i famigliari. Santo Rosario giovedì 11 ore 19. Funerali venerdì 12 ore 10,30, parrocchia Regina Mundi, Nichelino. - Nichelino, 10 agosto 2016 Ciao NINI sarai sempre nei nostri cuori. Giuseppina, Mario e famiglia. Ciao zio NINI ci mancherà il tuo sorriso. La Mega ricorda con affetto il grande valore umano e professionale del signor Umberto Donda - Torino, 10 agosto 2016 E’ tornato alla Casa del Padre Gaudenzio Cirio (Franco) Partigiano e anziano C.R.T. di anni 90 esempio di rettitudine ed integrità per tutti coloro che lo hanno conosciuto. Ne danno il triste annuncio la moglie Marisa, le amate figlie Paola, Cristina con Eduardo e gli adorati nipoti Andrea e Stefano, il fratello Luciano e parenti tutti. Un particolare ringraziamento a Veronica, al dottor Neirotti e al personale dell’ospedale di Susa. Funerale venerdì 12 agosto alle ore 11, parrocchia La Pentecoste. Rosario oggi ore 18,30 in parrocchia. - Susa, 9 agosto 2016 Giubileo 011.8181 Ci ha lasciato Maura Soliani ved. Muscionico Lo annunciano Simona con Giovanni e Gabriele. Il Funerale avrà luogo venerdì 12 agosto ore 11, chiesa di Santa Teresina a Torino. La salma proseguirà per il cimitero di Maslianico (CO) per la tumulazione alle ore 14,30. - Bologna, 10 agosto 2016 Vicini a Simona e famiglia ricordiamo MAURA con grande affetto. Gian, Adriana, Roberta, Alessandro e Stefano. Estero .15 L’APPELLO DI AMNESTY “L’Italia neghi l’estradizione di Khosravi a Teheran” ROMA Fermare l’estradizione di Mehdi Khosravi. Sull’arresto del cittadino iraniano fermato a Lecco il 6 agosto in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dai magistrati di Teheran, scende in campo Amnesty International. «In attesa di approfondire il caso, chiediamo che l’Italia si astenga dall’attivare procedure, come ad esempio quella legata alla richiesta iraniana di estradare Mehdi Khosravi – chiede Antonio Marchesi, presidente dell’organizzazione non governativa per il rispetto dei diritti umani -. Ciò soprattutto alla luce del fatto, riportato dalla stampa, che la persona arrestata in Italia sarebbe un blogger e attivista per i diritti umani costretto a lasciare l’Iran nel 2009 e titolare dello status di rifugiato politico nel Regno Unito». Una richiesta che Amnesty sollecita ricordando che «la gestione dei mandati Interpol da parte dell’Italia risulta da tempo problematica». Come dimostrano i precedenti dell’estradizione scampata nel 2015 di un «noto difensore dei diritti umani algerino» grazie «alla sensibilità dei giudici» di Torino e il caso, nel 2013, dell’espulsione di Alma Shalabayeva e Alua Ablyazov, moglie e figlia di Mukhtar Ablyazov, oppositore politico del Kazakhstan. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ha finalmente raggiunto il suo amato Benno nella grande Luce di Dio la Serenamente ha raggiunto i suoi cari Lucia Barral ved. Dematteis Professoressa Andreina Post Baracchi Ne danno l’annuncio la sorella Giuliana, i nipoti Marta, Paolo e Luca con le loro famiglie. Un particolare ringraziamento alla signora Maria e a tutta l’équipe della casa di riposo Ebraica. Funerali oggi ore 11 parrocchia Santi Pietro e Paolo. - Torino, 9 agosto 2016 Genta dal 1848 - Torino Mamma e nonna esemplare di anni 104 Rimarrai sempre nei nostri cuori: le nipoti, i pronipoti, il genero, le nuore. Funerali in Giaveno venerdì 12 c. alle ore 15, chiesa parrocchiale San Lorenzo. - Giaveno, 10 agosto 2016 E’ mancata Cristianamente è mancato Mario Gamarra (Stantedöi) anni 77 L’annunciano la moglie Piera Tempo, parenti tutti. Funerali in Feletto venerdì 12 ore 10,30 nella chiesa parrocchiale. Veglia di Preghiera in chiesa parrocchiale di Leinì giovedì 11 ore 20,30. - Chivasso, 10 agosto 2016 O.F. Mecca & Chiadò - Cirié E’ mancata Liliana Staduan ved. Boretto Lo annunciano: Gualtiero, Riccardo, Mariagrazia, Claudia, Paola, Massimo, Cecilia, Lorenzo e Carola. Funerali venerdì 12 agosto alle ore 14,30. Parrocchia Assunzione di Maria Vergine, via Nizza 355, Torino. - Torino, 10 agosto 2016 O.F. Abat Jour - Moncalieri E’ mancato Paolo Petrarca Lo annuncia la famiglia. Per orari telefonare 14 - 18. - Torino, 9 agosto 2016 Giubileo 011.8181 assistenza e professionalità E’ mancato Giovanni Tamiazzo Lo annuncia la famiglia. Per orari telefonare 14 - 18. - Torino, 10 agosto 2016 Giubileo 011.8181 assistenza e professionalità Ernesta De Santis Bianchi Muschio Lo annuncia la famiglia. - Torino, 9 agosto 2016 Giubileo 011.8181 assistenza e professionalità Laura, Giorgio e Gianluca, dipendenti e collaboratori tutti dello Studio Governa-Gissi e Associati, profondamente addolorati si stringono commossi all’amico Teresio e famiglia per la scomparsa della carissima Maria Teresa Berardo - Savigliano, 10 agosto 2016 ANNIVERSARI 2015 11 agosto 2016 Dottoressa Angela Clementina Vallò Cipollone Signore proteggi la mia dolce Angela. Angela continua a proteggermi. Dario. 2012 2016 ing. Alfredo Desogus Eppure sembra ieri... ma oggi sono io che mi chiedo se c’ero. Grazie ancora per gli irripetibili 40anni passati insieme. Come sempre per sempre. Anima. 2004 2016 Fulvio Traverso Sempre nei nostri cuori. 16 .Cronache STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 LA VITTIMA, 43 ANNI, NON SI SEPARAVA MAI DALLA SUA PISTOLA: «MI DEVO GUARDARE» Le immagini del delitto Difendeva i capi delle cosche Freddato nel giardino di casa Lamezia Terme, l’agguato all’avvocato Pagliuso ripreso dalle telecamere Napoli, 2 feriti Raffica di spari in pieno giorno 1 È stata l’ ennesima «stesa» (raffiche di proiettili esplosi a scopo intimidatorio) a ferire ieri due giovani incensurati al Rione Traiano di Napoli. Valentino Esposito, 19 anni, è stato colpito al torace ed è in prognosi riservata. Coinvolta anche una 25enne, Anna Pulcrano, raggiunta da una pallottola alla gamba mentre stendeva i panni. ANSA L'avvocato è stato ucciso con due colpi di pistola, uno alla tempia e l’altro al collo mezia Terme con due colpi di pistola, uno alla tempia e l’altro al collo. GAETANO MAZZUCA LAMEZIA TERME (CATANZARO) Telecamere a circuito chiuso, un sofisticato sistema d’allarme antiintrusione e anche una pistola da cui, dicono i colleghi, non si separava mai. L’avvocato Francesco Pagliuso sapeva di fare una professione difficile in una terra pericolosa. «Mi devo guardare» aveva confidato a chi gli chiedeva del perché di tante precauzioni. Martedì sera le sue paure hanno trovato tragica conferma: lo hanno freddato nel giardino della sua casa a La- Tra i penalisti più noti Noto penalista Francesco Pagliuso era impegnano nei più importanti processi ai boss Termina così una carriera fulminante che nel giro di pochi anni lo aveva portato a essere uno dei penalisti più noti della Calabria. Da Cosenza a Reggio Calabria, l’avvocato 43enne, segretario della camera penale lametina, era impegnato nei più importanti processi contro la ’ndrangheta. Tra i suoi assistiti figurano esponenti di primo piano delle gerarchie mafiose, im- Ucciso nella sua auto Dalle immagini si vede l’auto dell’avvocato varcare il cancello elettrico intorno alle 22,30. Poco dopo al finestrino si avvicina un uomo che esplode due colpi prenditori «borderline» ma anche amministratori pubblici e colletti bianchi. E proprio sulla sua attività professionale si concentrano le attenzioni degli inquirenti. Questa mattina gli investigatori dell’Arma e i magistrati della Procura di Lamezia hanno ascoltato i collaboratori del penalista. Un lungo sopralluogo è stato effettuato nel suo studio, i militari hanno cercato elementi utili nella sua agenda e nei faldoni dei suoi clienti. Pagliuso era anche socio in due locali molto frequentati a Lamezia. L’agguato è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Un’azione rapidissima racchiusa in pochi fotogrammi. Dalle immagini si vede l’auto dell’avvocato varcare il cancello elettrico poco dopo le 22,30, neanche il tempo di fermarsi che al finestrino si avvicina una figura che esplode due colpi in rapida successione per poi uscire velocemente dall’inquadratura. Il viso del sicario non sarebbe però riconoscibile. A scoprire il cadavere di Pagliuso sono stati i carabinieri intorno alle 3 di notte allertati dai familiari che non avevano notizie dell’avvocato. Accanto al corpo i militari hanno trovato il suo cane rimasto a vegliare per tutta la notte il padrone ormai senza vita. Un piano ben studiato, la rete di recinzione del giardino infatti era stata tagliata in un punto per creare, probabilmente, una via di fuga alternativa. Oggi verrà effettuata l’autopsia subito dopo il fascicolo sarà affidato alla Direzione distrettuale antimafia guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Un caso reso ancor più complesso dalle attuali dinamiche criminali nella città calabrese. Negli ultimi anni i clan storici sono stati decimati dalle importanti operazioni messe a segno dalla Dda. Gli spazi lasciati scoperti sono ora l’obiettivo delle nuove leve che con sempre maggiore frequenza e violenza tentano di imporre le loro regole alle attività economiche lametine. Un far west fatto di bombe, attentati incendiari e minacce. Una situazione allarmante che ha spinto il presidente e i giudici del Tribunale di Lamezia Terme a scrivere ieri una lettera al premier Matteo Renzi e al ministro dell’Interno Angelo Alfano per chiedere «la massima attenzione dello Stato». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Un rudere abbandonato Cosa resta del luogo in cui Marconi creò la radio A Capo Figari (Olbia) le prime trasmissioni Il Fai lancia una petizione per recuperare l’area GIUSEPPE PIRISINU Degrado L’avventura della radio è nata a Capo Figari, nell’ex semaforo della Marina militare. Oggi la struttura è sepolta dall’incuria e dal degrado La storia NICOLA PINNA GOLFO ARANCI (OLBIA) 1932 L’evento L’11 agosto di 84 anni fa Marconi riuscì a comunicare da Rocca di Papa a Capo Figari i tempi della banda larga e delle connessioni superveloci sembra una questione poco importante. Ma la storia delle comunicazioni in tempo reale è iniziata tutta qui: su questo promontorio, a 342 metri sul mare. Sulle rocce di Capo Figari la vista si perde nell’azzurro, mare e cielo si mescolano, ma a 270 chilometri da questo strapiombo c’è il Lazio e c’è Rocca di Papa. La straordinaria avventura della radio è iniziata così: «Sono lieto di comunicare che ieri, per mezzo di apparecchi a onde ultra corte di piccola potenza, utilizzanti onde di 57 centimetri e forniti di riflettori portatili, abbiamo potuto comunicare chiaramente da Rocca di Papa a Capo Figari, in Sardegna, attraverso una distanza di 270 A chilometri». Parole di Guglielmo Marconi, era l’11 agosto del 1932. A distanza di 84 anni la storia sembra già dimenticata. Sepolta dall’incuria e dal degrado. Più che un museo dedicato alla radio e a questa grandiosa scoperta, a Capo Figari oggi c’è soltanto un rudere. Nell’ex semaforo della Marina militare, la struttura dove Marconi sperimentò il suo sistema, i vandali e il tempo hanno distrutto quasi tutto. È rimasta a malapena una targa, resa quasi invisibile dalle scritte lasciate dai teppisti su ogni angolo delle pareti. Arrivarci è un’avventura. Dalla zona di Cala Moresca a Capo Figari bisogna affrontare una stradina in pendenza. Cinque chilometri di polvere, senza alcuna indicazione. Nessuno si aspetterebbe una guida turistica, ma questa è davvero terra di nessuno. Affrontando la salita si incontra qualche turista: prima un gruppetto di inglesi e poi due olandesi, tutti arrivati fin qui per vedere il luogo in cui è nata la ra- dio. Non per ammirare un panorama che di per sé meriterebbe tutta la fatica, ma per fare un affascinante viaggio nella storia. All’ingresso c’è una sbarra, ma nessuno si ferma. Giuseppe Pirisinu è un architetto che ha inserito nella sua tesi di laurea un progetto per salvare e valorizzare il semaforo di Marconi. «La vedetta è venuta giù e la situazione all’interno è diventata indecente: non possiamo assistere inermi alla cancellazione di una pagina così importante della SUL MONTE ROSA Due alpinisti tedeschi precipitano da 4mila metri AOSTA È stata una guida alpina svizzera a notare i corpi sul ghiacciaio e a dare l’allarme: i due alpinisti tedeschi erano precipitati qualche ora prima nel gruppo del Monte Rosa, senza che nessuno li vedesse. Ai soccorritori è toccato oggi l’ennesimo recupero di morti in montagna. Lui, 31 anni, lei, 57, entrambi della Baviera, sono caduti dai quattromila metri della cresta del Breithorn centrale, mentre affrontavano un delicato passaggio di roccia. Partiti ieri dalla cittadina svizzera di Zermatt, erano impegnati in una lunga traversata che li avrebbe condotti oggi al rifugio delle Guide della Val d’Ayas (Aosta). I loro corpi, ancora legati in cordata, sono stati recuperati dal Soccorso alpino valdostano 150 metri sotto la cresta, sul ghiaccio Verra. Uno dei due potrebbe aver commesso un errore, scivolando e trascinando con sé l’altro. Sull’incidente indaga il Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia. Quella del Monte Rosa è solo l’ultima tragedia di una lunga serie che sta funestando l’estate sulle Alpi con un bilancio di una trentina di morti. Lo scorso fine settimana sul Cervino due scalatori inglesi di 67 anni sono morti assiderati a 4000 metri di quota: senza un abbigliamento adeguato, erano rimasti bloccati a causa di una violenta perturbazione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI storia della scienza». Il primo collegamento radio, secondo i piani di Guglielmo Marconi, si sarebbe dovuto attivare tra la cittadina laziale di Rocca di Papa e la nave Elettra che in quei giorni attraversava il Mar Tirreno. Ma dopo qualche tentativo andato a vuoto lo scienziato bolognese scelse di portare a terra tutta la strumentazione e di sfruttare il semaforo di Capo Figari. «Da non confondere con un faro – spiega Pirisinu – La funzione era più o meno la stessa, ma nel semaforo si utilizzavano tecniche di comunicazione diverse rispetto alle classiche luci dei fari. Per dare indicazioni alle imbarcazioni di passaggio si sfruttavano i palloni o grandi bandiere». L’asta utilizzata per le segnalazioni c’è ancora: arrugginita e semidivelta dai fulmini. Quel che resta del semaforo di Capo Figari è proprietà dell’agenzia regionale della Conservatoria della coste. Il Comune di Golfo Aranci vorrebbe acquisire la vecchia struttura militare, ma la Regione non accetta la proposta. «Ci accontenteremmo anche di una concessione temporanea – dice il sindaco di Golfo Aranci, Giuseppe Fasolino – Un monumento alla scienza non può essere distrutto dal degrado». Il Fai (Fondo ambiente italiano) ha fatto partire una grande petizione on line perché il semaforo di Capo Figari diventi «luogo del cuore» e ottenga un finanziamento. Ma la figuraccia di fronte ai turisti tedeschi è già fatta: «Perché voi italiani non siete orgogliosi di questa grande scoperta?». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Cronache .17 . LE STORIE 1 4 Chivasso 4 Susa Oulx Pian del Re Sorgente Avigliana 3 fiume Sangone fiume Po Torino Asti PIEMONTE Pinerolo Bra Alba 2 1 Sampeyre ALBERTO GIACHINO/REPORTERS Il fiume a Torino Saluzzo Il Po invaso dalle alghe di origine tropicale - LA STAMPA 2 3 DANILO DONADONI/MARKA MAURIZIO BOSIO/REPORTERS La sorgente Il primo tratto Il Sangone Il fiume più grande d’Italia nasce al Pian del Re, sul Monviso, in provincia di Cuneo Un tratto del fiume in secca tra Revello e Martiniana Po nel Saluzzese Il torrente in secca a Rivalta vicino alla confluenza con il Po Al Po non arriva più l’acqua del Monviso La denuncia di Legambiente: le coltivazioni agricole ne prelevano troppa Così è minacciata la fauna ittica e diminuisce la possibilità di diluire gli inquinanti 2020 metri di altitudine La sorgente del Po in Località Pian del Re (Comune di Crissolo in provincia di Cuneo) sulle Alpi Cozie ai piedi del Monviso GIULIA SCATOLERO LETIZIA TORTELLO TORINO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ltro che chiare, fresche e dolci acque di montagna che, sorgendo dalle Alpi Cozie e lambendo i territori della città di Saluzzo, arrivano fino in pianura. Torino, delle acque del Pian del Re, da giugno e per tutta l’estate, non vede nemmeno un goccio. Le coltivazioni agricole, dai frutteti al mais, si stanno mangiando sempre più centimetri cubi di fiume. Seccando anche il letto di molti affluenti: il Pellice, il Chisone, il Varaita, il Maira, il Sangone. Le A 652 Km di lunghezza Il Po è il più lungo fiume italiano, quello con il bacino più esteso (71000 km²) e anche quello con la massima portata alla foce acque del Po riprendono a scorrere verso Staffarda, dopo 10 chilometri di black out. Sono acque delle risorgive, che riaffiorano da sottoterra. A denunciare l’emergenza è Legambiente, che in questi giorni ha ricevuto numerose segnalazioni dai paesi del cuneese e del torinese, da Revello a Rivalta, da Garzigliana a Campiglione: il Po, il «dolce gigante» della Pianura Padana e i suoi fratelli minori che gli portano acqua, sono asciutti. «L’eccesso di prelievi irrigui e idroelettrici spinge il sistema idrografico della regione vicino al collasso ambientale e al peggioramento della qualità dell’acqua, per mancanza di auto depurazione», spiega in termini tecnici Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Tradotto: «È ora di alzare la voce, Torino deve prendere in mano la situazione, far rispettare le regole e sanzionare i trasgressori». In primis i consorzi irrigui, come puntualizza Massimiliano Borgia, che sul tema ha scritto un libro, «Fiumi senz’acqua»: «Perchè ci troviamo in questa situazione? A causa dei prelievi per bagnare i campi di mais che spesso sono superiori al limite consentito. La maggior parte dei canali irrigui non è dotata di un misuratore di portata, è impossi- bile stabilire se la quantità prelevata sia quella legalmente concessa oppure no». Va bene che è stato un anno poco piovoso e che le riserve perenni dei ghiacciai sono in costante diminuzione, ma il fenomeno del «disseccamento» del Po e degli affluenti, che va avanti dalla fine degli anni ’80, ma che pian piano sta peggiorando, non è solo estivo. La legge regionale, di per sé, stabilisce i valori del flusso minimo vitale dei fiumi, ma di fatto non sono rispettati. E le multe, in capo alla Città Metropolitana, non scattano. Mancanza di personale da dedicare ai controlli, ma non solo. La caccia ai Jamie in vetta al Cervino senza braccia né gambe Amputato dopo un incidente sul Bianco, non si è mai arreso ENRICO MARTINET AOSTA othing is impossible». Retorica? No, realtà. Almeno per un manager di 47 anni in un’azienda di sicurezza sul lavoro che con protesi a braccia e gambe è riuscito in uno dei suoi sogni, scalare il Cervino. Jamie Andrew, scozzese, sposato tre figli, al medico che nell’inverno del 1999 gli amputò le gambe all’altezza del ginocchio e le braccia dal gomito disse due settimane dopo l’operazione: «Vedrai, qui tornerò». Passarono tre anni e Jamie riuscì a raggiungere la vetta del Mont Maudit dal rifugio Cosmiques sul Monte Bianco, versante francese. «L’impossibile» per lui era stato spazzato via. Anche «N la paura, l’avversione che avrebbe dovuto avere per la montagna che lo aveva costretto a reinventarsi la vita. «Aspetto la fine, ma la morte non arriva», scrive Andrew nel libro «Life and limb» nel 2004. A fine gennaio del 1999 restò bloccato per cinque notti nella «brèche» della parete Nord de Les Droites, Monte Bianco, versante di Chamonix. È insieme a un altro Jamie, Fisher, amico, compagno di cordata in altre avventure. Mentre salgono i mille metri di ghiaccio e roccia comincia a nevicare. Non si fermano. E arrivati quasi in vetta, a 4.000 metri di quota, cercano riparo nella piccola cengia, la «brèche». È bufera, oltre mezzo metro di neve, temperature a meno 30. Fisher cede al freddo l’ultima notte, Andrew, si sveglia tra le braccia dei soccorsi La scalata Jamie Andrew, scozzese, al medico che nel ’99 gli amputò le gambe disse «Qui tornerò» arrivati in elicottero, le guidemilitari del Plotone di alta montagna di Chamonix. Ma non sente più braccia e gambe, il gelo le ha perdute. Il suo corpo è a 33 gradi, è cosciente e il dottor Emmanuel Cauchy, specialista in congelamenti dell’ospedale di Chamonix, gli annuncia che L’arrivo Il 4 agosto raggiunge la cima del Cervino con due guide inglesi, seguendo la via dell’Hornli furbetti è partita. Più che nei confronti dei consorzi agricoli, delle ditte che si occupano di produzione di energia idroelettrica: «Nell’ultimo anno sono stati controllati circa 30 impianti di derivazione, per la maggior parte dedicati alla produzione di idroelettrico spiega Giuseppe Formichella, direttore generale della Città Metroppolitan di Torino -. Di solito, facciamo prima verbali di accertamento, le sanzioni scattano solo se gli impianti non si adeguano». Ma quali sono le conseguenze di questo fenomeno? «Prelevare più acqua del dovuto e seccare i fiumi significa far morire la fauna ittica, oltre che diminuire la possibilità di diluire le sostanze inquinanti presenti». Se il fiume rimane asciutto «si potrebbe prefigurare anche il reato di disastro ambientale», aggiunge Borgia. Le multe, come si diceva, sarebbero salate, dai 2 mila ai 20 mila euro, per tutelare le acque dolci del Po. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI deve tagliare perché l’infezione è già in corso. Jamie Andrew pochi mesi dopo riesce già a guidare l’auto. La montagna resta il suo chiodo fisso: la verticalità, il vuoto fanno parte del suo lavoro perché la sua azienda è specializzata in strutture di sicurezza su grattacieli, ponti, piattaforme. Forma anche un’associazione per coloro che hanno perso gli arti: «La vita vale più di mani e piedi». Nel 2004 è in vetta al Kilimangiaro, 5.885 metri. E il 4 agosto raggiunge con due guide alpine inglesi la cima del Cervino, la montagna per eccellenza che lo aveva respinto nel 2014. Segue la via dell’Hornli, la cresta scelta da sir Edward Whymper nel 1865, per essere il primo uomo sul Cervino. Jamie impiega sei ore a salire, mezz’ora in più a scendere, neanche tre ore di differenza secondo l’indicazione della normale tabella di marcia. Per darsi equilibrio si è legato due bastoncini telescopici agli avambracci d’acciaio, metodo già sperimentato anche sul Monte Bianco, quando mancò la cima per duecento metri a causa del maltempo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345678998A13BC38DE9F LA STAMPA 9 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Il punto della giornata economica ECONOMIA FINANZA Italia FTSE/MIB -0,03% 16.791 punti FTSE Italia All Share -0,06% . 19 & A TRAINARE IL PRODOTTO LORDO SONO SOPRATTUTTO LE REGIONI DEI DISTRETTI INDUSTRIALI, INADEGUATO IL CONTRIBUTO DI SERVIZI E TURISMO Petrolio Berlino l’unica capitale europea che non riesce a spingere la crescita dollaro/barile 41,71 Se la città non ci fosse, la Germania sarebbe più ricca. L’opposto di Parigi, Londra e Roma EuroDollaro Cambio 1,1184 ALESSANDRO ALVIANI BERLINO All’estero Dow Jones (New York) -0,20% Nasdaq (New York) -0,40% Dax (Francoforte) -0,39% Ftse (Londra) +0,22% Oro Euro/grammo 39,99 Il sospetto circolava da tempo, almeno da quando, nel 2003, l’ex sindaco Klaus Wowereit pronunciò una frase destinata a diventare un fortunato slogan: «Berlino è povera, ma sexy». Ora arriva la conferma: senza Berlino la Germania se la passerebbe economicamente meglio. Mentre tutte le altre capitali europee rappresentano un motore per la crescita del proprio Paese, Berlino ha piuttosto una funzione di freno per la locomotiva di Eurolandia e abbassa il prodotto interno lordo pro capite tedesco dello 0,2 per cento. A rivelarlo è l’istituto economico di Colonia Iw, che si è posto una domanda: come cambierebbe l’economia di uno Stato se non si tenesse conto del contributo dato dalla sua capitale al Pil? Tutti i Paesi europei assisterebbero a un calo del proprio benessere. Tutti, tranne uno: la Germania. Il Paese europeo la cui economia dipende in misura maggiore dalla propria capitale è la Grecia. Senza Atene il Pil pro capite ellenico scenderebbe del 19,9%. Segue la Francia che, se dovesse rinunciare a Parigi, si ritroverebbe a fare i conti con un crollo del Pil pro capite del 15%. Un effetto della struttura centralistica del Paese, che fa sì che nell’Îlede-France (la regione di Parigi) abbiano sede molti big economici, da Renault a Total. Il risultato: qui vive un Come sarebbe il Pil pro capite dei Paesi europei senza conteggiare la capitale -19,9% -15,0% -14,2% -13,7% Grecia senza Atene Francia senza Parigi Repubblica Ceca senza Praga Portogallo senza Lisbona -13,3% -12,9% -11,7 -11,2% Danimarca senza Copenaghen Finlandia senza Helsinki Svezia senza Stoccolma Regno Unito senza Londra -9,6% -8,7% -6,1% -6,0% Polonia senza Varsavia Belgio senza Bruxelles Austria senza Vienna Spagna senza Madrid -4,8% -2,1% +0,2% Olanda senza Amsterdam Italia senza Roma Germania senza Berlino quinto di tutti i francesi, ma viene prodotto un terzo del Pil nazionale. Se non ci fosse Londra, il Regno Unito sconterebbe invece un calo del Pil pro capite dell’11,2%. E Roma? È notevolmente staccata: senza la Città eterna il Pil pro capite italiano scenderebbe del 2,1% o, detto altrimenti, di 546 euro per abitante. Un valore, quest’ultimo, lontano dai 3874 euro di Londra per la Gran Bretagna o dai 4837 euro di Parigi per la Francia. Un discorso ben diverso vale per Berlino: escludendo la metropoli sulla Sprea, il pro- dotto interno lordo pro capite tedesco aumenterebbe di 75 euro. Una somma che, come rivelano Matthias Diermeier e Henry Goecke, gli esperti dell’istituto IW che hanno condotto l’analisi, salirebbe ulteriormente senza i trasferimenti miliardari di cui gode la capitale. Solo lo scorso anno, nell’ambito del meccanismo di perequazione finanziaria che sposta finanziamenti dalle regioni tedesche più ricche a quelle più povere, Berlino ha incassato 3,6 miliardi di euro, più di qualsiasi altro Land (regione autonoma). La capitale Un miliardo di sterline non basta Peppa Pig non sarà venduta La casa di distribuzione boccia la maxi-offerta dell’inglese Itv LUIGI GRASSIA Peppa Pig è la protagonista di un cartone animato che piace tantissimo ai bambini. A dir la verità la grafica è scadente, l’animazione rudimentale; ormai si fanno cartoni animati così sofisticati, con effetto a tre dimensioni, che sembrano veri. Non così Peppa Pig e i suoi amici maialini come lei, piatti e dai movimenti rigidi. I bambini, anche i più piccoli, sono diventati molto esigenti per quanto riguarda la grafica in televisione e al computer, ma evidentemente per Peppa +19 per cento Il premio sul valore delle azioni rispetto ai corsi di Borsa proposto dall’offerta di Itv per Entertainment One Pig fanno un’eccezione, sono conquistati dalle storie. Su questo si è creato dal 2004 un impero dell’intrattenimento che comprende trasmissioni in centottanta Paesi del mondo e una fiorente attività di vendita di pupazzi, magliette eccetera. Ma quanto vale questo impero? Finora non si sapeva, adesso la legge della domanda e dell’offerta lo ha stabilito: Peppa Pig vale più di un miliardo di sterline, cioè (mal contati) un miliardo e duecento milioni di euro. A stabilirlo sono state una proposta di acquisto e un rifiuto. Il gruppo inglese Indepen- dent Television (Itv) ha lanciato un’offerta che attribuisce appunto il valore di un miliardo di sterline alla società Entertainment One (canadese, ma quotata a Londra) che controlla i diritti di Peppa Pig. Per dirla tutta, in pancia la Entertainment One ha anche altro: un patrimonio di oltre 40.000 titoli fra film e serie televisive fra cui «Il caso Spotlight», Oscar 2016, e di recente il gruppo si è associato con la Mark Gordon Company, che controlla «Grey’s Anatomy». Quindi non c’è in ballo solo Peppa Pig. Ma quello è il prodotto di punta sconta la perdita del suo tessuto industriale seguita prima alla costruzione, poi alla caduta del Muro, e una trasformazione strutturale che ne ha fatto una città che oggi punta molto su turismo, servizi e startup. Settori che non hanno però creato ancora abbastanza posti di lavoro, tanto che il tasso di disoccupazione è al 9,5%, ben al di sopra della media nazionale del 6%. Il ruolo tutt’altro che centrale di Berlino per l’economia tedesca, notano gli autori, non è tipico per l’Europa, ma lo è per la Germania, che si basa su un sistema federale. Le capitali economiche tedesche sono altre: quelle, non a caso, a più forte vocazione industriale. Stando ai dati forniti da Diermeier (riferiti al 2013), la lista delle aree col Pil pro capite più alto è guidata da Wolfsburg (la città sede di Volkswagen), con 143.700 euro, seguita da Ingolstadt (Audi) con 122.700 euro e Monaco e provincia (Bmw, Siemens) con 96.900. A titolo di paragone: la provincia di Roma si ferma a 34.900 euro, la città metropolitana di Milano a 49.500. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI della Entertainment One. Nel tentativo di mangiarsi questo grosso boccone la Itv ha messo sul piatto 2,36 pence per azione, una cifra superiore del 19% alla quotazione attuale della compagnia. Ma il consiglio di amministrazione, dopo aver ponderato bene, ha respinto la proposta all’unanimità, e anche in termini duri: «Sottovaluta sostanzialmente la nostra azienda, accettarla ne minerebbe le prospettive». Quali prospettive? L’espansione in Estremo Oriente, soprattutto. Dall’anno scorso, Peppa Pig con pupazzi e accessori è in vendita nei supermercati Wal-Mart, la più grande catena di supermercati degli Stati Uniti, e adesso si prepara alla conquista della Cina, del Giappone e della Corea del Sud. Nessuna intenzione di farsi acquisire dal primo che passa con un assegnuccio da un miliardo di sterline. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 20 .Economia STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 LE MODIFICHE ALLA PREVIDENZA: 500 MILIONI PER LE RICONGIUNZIONI E 260 PER ESTENDERE L’ESENZIONE FISCALE Pensioni, 1,8 miliardi ai baby lavoratori Pagare più quattordicesime costa 800 milioni, anticipare il ritiro altri 700 milioni ROMA L’intervento più costoso del pacchetto pensioni è lo scivolo per i lavoratori precoci: i primi calcoli sull’impatto oscillano tra 1,2 e 1,8 miliardi. Invece per raddoppiare i beneficiari della quattordicesima servirebbero 800 milioni all’anno. L’Ape, cioè l’anticipo dell’età della pensione, costerebbe 600-700 milioni. Lo stanziamento massimo di 1,5 miliardi, ipotizzato nei giorni scorsi, non basterebbe. La Cgil sottolinea che «servono più di due miliardi». I precoci. Fare uno sconto Margini stretti a coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni avrebbe costi che oscillano tra 1,2 e 1,8 miliardi a regime (cioè dopo i 10 anni). Il riconoscimento di un bonus di 4 mesi per ogni anno di contribuzione prima dei 18 anni di età (a partire da 14) avrebbe un valore tra 1,5 e 1,8 miliardi, sempre a regime. Riducendo il bonus a 3 mesi si andrebbe da 1,2 a 1,4 miliardi. Sarebbe di 60-67mila la platea annua degli interessati. Allo studio anche la possibilità di un’uscita secca dopo 41 anni di contributi per chi ha accumulato un certo numero di mesi di versamenti prima Accettare tutte le ipotesi di cambiamento delle pensioni costerebbe più del miliardo e mezzo di euro che il governo ipotizza come massimo della maggiore età. Quattordicesima. Passare da 1,2 a 2,4 milioni di ultra-sessantaquattrenni con diritto all’aggiunta costerebbe 800 milioni. La maggiorazione sarebbe graduata, come già accade ora, sui contributi (336 euro se sotto i 10 anni, 425 fino ai 20 anni e 506 oltre i 25 anni di versamenti). L’allargamento del bacino si otterrebbe alzando l’asticella dell’assegno su cui caricare la quattordicesima (oggi è 750 euro mensili). Ape. Il costo dell’anticipo pensionistico tramite prestito varierebbe tra i 600 e i 700 milioni di euro, destinati soprat- ANSA Il Cipe sblocca lavori per 40 miliardi di euro Uno e mezzo per completare il Terzo Valico Fra gli interventi l’allungamento della Metro a Torino e la sistemazione della statale Jonica il caso LORENZO CRESCI 1630 Milioni Lo stanziamento per i lavori dell’alta velocità GenovaMilano attraverso il Valico dei Giovi C’ è anche il quarto lotto del Terzo valico, per un totale di 1,63 miliardi di euro, fra le opere che hanno ottenuto il via libera dal Cipe. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha espresso «soddisfazione per questa importante notizia, che conferma gli impegni del governo per un’opera altamente strategica per il Piemonte. «Ora ci sono tutte le condizioni per avanzare con velocità nella realizzazione e confermare gli impegni sottoscritti recentemente con Cociv per l’impiego di manodopera locale», ha aggiunto Chiamparino, ringraziando il ministro Graziano Delrio «per l’attenzione che ha finora dimostrato per questa importante infrastruttura». Una notizia attesa nel nord ovest del Paese, visto che l’opera consentirà di svoltare dal punto di vista dei collegamenti tra Genova e Milano e, quindi, a proseguire verso il nord Europa. Un corridoio fondamentale per i traffici commerciali e per quelli passeggeri. E con questo via libera, è possibile avviare così la realizzazione del quarto lotto costruttivo. Un ok che ar- riva dopo non poche sollecitazioni e missioni liguri-piemontesi nel palazzi romani per una infrastruttura che, nei decenni, è stata più volte al centro di discussioni relative alla propria strategicità. Ma il Comitato di ieri ha deciso di spingere a fondo sulle reti ferroviarie: è stato infatti approvato anche il progetto definitivo dell’adegua- AZIENDA REGIONALE EMERGENZA SANITARIA ARES 118 - LAZIO AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO CIG: 64700527CF. CUP: J89D15002310003. Amministrazione aggiudicatrice: Azienda Regionale Emergenza Sanitaria ARES 118 Via Portuense 240, 00149 Roma - Importo a base d’asta: € 344.400,00. CPV: 33172200S. Procedura aperta per la fornitura di n. 19 monitor defibrillatori manuali per l’utilizzo su mezzo di soccorso occorrenti all’ARES 118. Offerte ricevute: n. 6. Valore finale dell’appalto: € 308.795,15. Data aggiudicazione: 21.06.2016. Ditta aggiudicataria: Vincal Srl. Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Presentazione del ricorso: 30 gg dalla data di ricezione comunicazione ex art. 79 del Dlgs 163 06. Pubblicazione Bando di gara GURI 30.11.2015. Pubblicazione Avviso di Appalto Aggiudicato GURI: 30/07/2016. Invio Avviso di Appalto Aggiudicato GUUE 26/07/2016. Responsabile del procedimento: Dr.ssa Patrizia D’Erasmo. IL DIRETTORE GENERALE (Dr.ssa Maria Paola Corradi) mento tecnologico e infrastrutturale di una galleria della Linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria e, in generale, 8,9 miliardi vengono destinati proprio al programma di Rfi per migliorare l’offerta del trasporto sia merci sia passeggeri, a partire da “investimenti di sviluppo a carattere regionale”. Il pacchetto complessivo delle opere approvate vale 40 miliardi di euro e interviene LUCA ZENNARO/ANSA anche nel potenziamento delle meLa Regione tropolitane italiane: in particoPer Chiampa- lare, il Comitato ha approvato rino «Ora ci interventi per migliorare gli sono tutte le impianti di alimentazione e condizioni per trazione elettrica della linea 2 avanzare con della metropolitana di Milano velocità nella «allo scopo di migliorare stanrealizzazione dard di sicurezza ed affidabilidell’opera e tà» e ha assegnato 28,9 milioni confermare di euro a favore del Comune di gli impegni» Torino per la linea 1 della me- CITTÀ DI TORINO ESTRATTO AVVISO DI PROCEDURA APERTA AI SENSI DEL D.LGS. N. 50/2016 PER LA FORNITURA E LA MANUTENZIONE DI LICENZE SOFTWARE VMWARE DI TIPO ENTERPRISE LICENSE AGREEMENT (ELA) PER UTILIZZO IN IPZS Si rende noto che, ai sensi del D.Lgs. 50/2016, è stato pubblicato nel Supplemento alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 02/08/2016 con il numero di riferimento n. 266459-2016-IT, nella Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 90 del 05/08/2016 e sul sito www.eproc.ipzs.it il bando relativo alla procedura aperta per la fornitura e la manutenzione di licenze software VMware di tipo Enterprise License Agreement (ELA) per utilizzo in IPZS. Gli operatori economici interessati possono far pervenire le offerte, secondo le modalità previste dal suddetto bando, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 13/09/2016 tramite il Sistema telematico di acquisto accessibile all’indirizzo www.eproc.ipzs.it. Il Direttore Acquisti - avv. Alessio Alfonso Chimenti PROCEDURA APERTA n. 42/2016 del 29 luglio 2016 per il servizio di copertura assicurativa multigaranzia per bambini e operatori scolastici dei nidi e delle scuole dell’infanzia della Città. Comunicazione a norma dell’art. 98 del D.Lgs. n. 50/2016. Sistema di aggiudicazione: ai sensi dell’art. 95 c. 2 del D.Lgs. 50/2016. Ha presentato offerta n. 1 ditta. È risultata aggiudicataria la ditta: SOCIETA’ REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI, con sede in Torino, via Corte d’Appello 11 con il punteggio totale di punti 100. Torino, 08.08.2016 IL DIRIGENTE DELL’AREA APPALTI ED ECONOMATO Dott.ssa Monica SCIAJNO FONDO DI ASSISTENZA PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA DI STATO ENTE DI DIRITTO PUBBLICO - (Legge 12/11/1964, n. 1279 - D.P.R. 29/10/2010 n. 244) AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA Centostazioni S.p.A., ha pubblicato - G.U.U.E. n. 2016/S 153-277310 e G.U.R.I. n. 92 del 10/08/2016 - bando di gara a procedura aperta (prezzo più basso), “Fornitura energia elettrica 2017” (CIG: 6776152187). Importo € 2.200.000,00 IVA esclusa. Termine presentazione domande di partecipazione: 28/09/2016, ore 10:00. Bando integrale è sul sito www.centostazioni.it. RUP: Avv. M.G. Lodato. L’Amministratore Delegato Dott. Luca Preziosi AVVISO GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA - CIG n. 6733620701 Il Fondo di Assistenza per il Personale della Polizia di Stato (L. 12.11.1964, n. 1279 - D.P.R. 29/10/2010, n. 244) rende noto che, a seguito della deliberazione del C. di A. n. 293 del 5 maggio 2016, ha indetto una gara europea a procedura aperta preordinata alla scelta di una società concessionaria per la raccolta pubblicitaria sul mensile ufficiale della polizia di Stato “Poliziamoderna”. Il bando di gara è stato pubblicato sulla G.U.U.E. n 2016/S 133-240468 del 13 luglio 2016 e sulla G.U.R.I. n. 86 del 27 luglio 2016. Coloro che intendono partecipare possono presentare offerta alle condizioni descritte negli atti di gara, disponibili sul sito www.poliziadistato.it (per il cittadino - bandi di gara - Fondo Assistenza). Gli interessati potranno chiedere informazioni ai punti di contatto indicati negli atti di gara, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì, telefono 0646572507 / 0646547305, fax 0646572360, e-mail: [email protected]. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO - Terribile tutto a coprire le detrazioni per le categorie più svantaggiate, come i disoccupati. Ricongiunzione. Mettere in fila i contributi versati per la pensione in diverse gestioni costerebbe 500 milioni a regime. La cifra stimata includerebbe anche il riscatto della laurea (senza questo, la spesa si abbasserebbe a 440 milioni). Nel primo anno il costo sarebbe pari a 87 milioni. Esenzione fiscale. Esonerare dal fisco i pensionati con le stesse regole dei dipendenti costerebbe 260 milioni l’anno. Molto più alta la spesa per portare tutte le detrazioni allo stesso livello (1,9 miliardi). Lavori usuranti. Favorire il pensionamento di chi ha svolto le attività più faticose costerebbe 72 milioni di euro a regime (20 milioni il primo anno). La cifra aumenta se si estende l’agevolazione ad altre categorie (220 milioni se si includono gli operai edili). [R. E.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI tropolitana, tratta Lingotto Bengasi. Interventi anche nel settore portuale, con l’approvazione del progetto definitivo del potenziamento degli impianti ferroviari di “La Spezia Marittima”, all’interno del porto commerciale cittadino, assegnando 38,98 milioni di euro. Il Cipe ha, in più, riapprovato il Progetto definitivo di riqualificazione e potenziamento della S.P. ex S.S. 415 “Paullese” e rimodulato il quadro complessivo del Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo ad opere di interesse strategico. Ha approvato il progetto preliminare del primo lotto del Sistema tangenziale di Lucca con la copertura finanziaria di 79,9 milioni di euro, riguardante la viabilità cittadina, lo stralcio nord del progetto “Nodo ferro stradale di Casalecchio di Reno”. Oltre metà del totale degli investimenti è destinato al sud del Paese e, in particolare, 13,4 miliardi sono stati destinati agli interventi previsti nei patti per il Mezzogiorno. E mentre si blocca, dopo tanto tempo, la situazione della Statale 106 “Jonica”, e tra le novità si trova lo stanziamento per l’adeguamento tecnologico e infrastrutturale di una galleria della Linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria, grande interesse viene destinato anche alle bonifiche dei siti di interesse nazionale e e delle discariche: “Rilanciamo la sfida della sostenibilità”, esulta in ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Borsa .21 LA STAMPA . GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 LEGENDA AZIONI: Il prezzo di chiusura rappresenta l’ultima quotazione dei titoli al termine della giornata di scambi. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro. il punto Panorama LUIGI GRASSIA IL MIGLIORE +8,51% Zucchi rnc IL PEGGIORE -7,06% E.ON 8,695 0,1785 Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer BENE LEONARDO E LUXOTTICA ARRETRANO SAIPEM E FERRAGAMO I ndici immobili alla chiusura della Borsa di Milano con il Ftse Mib -0,03% a 16.791 punti e l’All Share -0,06%. Chiusura mista per le altre Borse europee: Londra +0,22%, Parigi -0,36% e Francoforte -0,39%. Per Madrid una chiusura statica come quella di Piazza Affari (-0,08%). A Milano bene i titoli finanziari (Unicredit +0,79%, Intesa Sanpaolo +0,88%, Generali +0,08%, Mps +0,49%) con l’eccezione di Mediobanca che dopo i recenti rialzi ha perso lo 0,69%. Negativi gli energetici (Saipem -1,40%, Enel 0,20%, Eni -0,30%) e Telecom Italia che ha chiuso con una flessione dello 0,85% nonostante un report positivo dagli analisti di Mediobanca. Per quanto riguarda gli industriali, Leonardo/ Finmeccanica +1,18%, Fiat Chrysler +0,16% e Ferrari +0,23%. Nel lusso Ferragamo -1,40% e Luxottica +0,99%. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Cairo compra ma è sotto il 50% del suo gruppo Urbano Cairo mirava a risalire in Cairo Communication al 50 per cento più un’azione, dopo che l’Opas lanciata su Rcs lo aveva fatto scendere dal 72,8% al 48,8%. Ma non ha centrato il risultato: è riuscito a comprare un altro 0,81% del capitale, portandosi così al 49,61%. Per acquistare nuove quote, ha lanciato un’offerta a chi ne fosse titolare, fra gli investitori qualificati in Italia e quelli istituzionali esteri. Non è detto che l’editore si sia arreso: è probabile che continui a operare per tornare ad avere la maggioranza assoluta della Cairo Communication. A livello pratico non cambia nulla. L’editore continua ad avere il controllo della Cairo Communication che, a sua volta, controlla Rcs, di cui possiede il 59,7%, dopo l’Opas. La necessità di tornare ad avere leve più solide nella Cairo Communication è legata al fatto che con l’Opas la posizione di Cairo si è diluita, visto che ha ceduto le azioni della sua società in cambio di quelle Rcs. Esselunga, i figli di Caprotti ricorrono in Cassazione Eni, dissequestro definitivo per l’impianto di Potenza La guerra dei Caprotti per il controllo di Esselunga si avvia alle battute finali. In concomitanza con le voci di una possibile cessione della catena dei supermercati italiani, i primi due figli di Bernardo Caprotti, fondatore dell’impero, fanno ricorso in Cassazione dopo aver perso il 19 maggio il giudizio in appello, che aveva confermato l’esclusiva presa del capostipite sul gruppo. Se in terzo grado dovessero spuntarla i figli, la proprietà di Esselunga dovrebbe essere di nuovo ripartita fra Caprotti e gli eredi, che l’imprenditore aveva escluso nel febbraio del 2011. Nel frattempo Caprotti non è più presidente ma è rimasto nel consiglio della capogruppo Supermarkets Italiani, con diverse deleghe operative. Finisce dopo circa 130 giorni la vicenda giudiziaria del Centro Olio dell’Eni a Viggiano (Potenza). L’impianto era stato parzialmente sequestrato il 31 marzo su richiesta della Procura di Potenza; dopo un dissequestro temporaneo disposto a giugno per permettere alcuni lavori di modifica, ieri il giudice delle indagini preliminari Tiziana Petrocelli ha disposto il dissequestro definitivo. Il sequestro del 31 marzo era avvenuto nell’ambito di un’inchiesta sullo smaltimento degli scarti di produzione. La vicenda ha messo a rischio i posti di circa duemila lavoratori (fra occupati diretti e dell’indotto) e ha fatto perdere ala Regione Basilicata diversi milioni di euro di diritti di sfruttamento. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il Mercato Azionario del 10-08-2016 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acsm-Agam Aedes Aegon Ageas Agronomia Ahold Del Alba Alcatel Lucent Alerion Allianz SE Ambienthesis Ambromobiliare Anima Holding ASTM Atlantia Autogrill Spa Autostrade Meridionali Axa SA Azimut Prezzo chiusura Var. % ultima. 0,4464 1,2370 12,4300 1,6850 0,3691 3,8300 31,8900 0,0450 21,5200 2,6860 3,4780 1,8110 135,8000 0,3704 2,8520 4,6060 10,0800 22,2900 7,7950 16,8500 18,6000 14,5500 +1,4500 -0,4000 -0,2400 +0,3000 -0,0800 +1,1600 +4,0500 +0,0000 +1,2700 +1,3600 +0,0000 +4,6800 +1,1900 -0,9900 +0,0000 +0,1300 -1,5600 -0,7100 +0,4500 +0,8400 +1,9700 +0,6900 Minimi anno Massimi anno Dati forniti da FIDA-Finanza Dati Analisi Var. % annua. Cap. mln AZIONI Prezzo chiusura 0,4939 -8,6700 0,3700 1,2870 -1,3600 0,9560 9,8400 14,2500 -12,4600 1,7170 +5,3100 1,2640 0,5195 -28,9500 0,3156 5,4650 -27,1900 3,0380 28,8900 43,2700 -26,3000 0,1412 -68,1300 0,0220 18,7588 21,8400 +12,2000 3,0980 -11,5300 2,2120 3,7760 -3,9200 2,8980 2,4480 -24,5400 1,5210 119,0000 163,9000 -17,1400 0,4620 -17,6900 0,3560 5,2705 -45,8900 2,5900 8,0200 -42,5700 3,9240 8,9350 11,9200 -12,7300 20,9400 24,6500 -9,0200 8,8200 -11,6200 6,2150 15,9800 17,8900 -5,2800 16,2500 25,3900 -26,7400 12,9100 23,0600 -36,9000 177 3875 2647 129 118 0 1 26 79 61524 4 7 1381 887 18407 1983 74 2084 Edison rnc EEMS Enel Enertronica Enervit ENGIE ENI ERG Ergycapital Eukedos EXOR 0,6670 0,0940 4,0540 5,0500 2,3800 14,5900 13,5100 10,2500 0,0462 0,9545 35,8400 F Ferrari Fiat Chrysler Automobiles Fincantieri Finecobank Fintel Energia Group First Capital FNM Frendy Energy Fullsix 43,0500 6,2000 0,3810 5,2700 3,5500 0,7930 0,4102 0,4000 1,2170 G Gabetti Property Solutions B C D E 1,2620 -75,5800 0,2854 49,9000 99,9000 -20,6700 16,0200 29,1800 -35,7800 2,2500 -35,9100 1,2710 7,7300 -13,2700 5,3150 1,2320 -79,9300 0,2430 7,0400 -49,3200 2,5820 0,9210 -57,3100 0,3464 4,1520 -44,1700 2,1260 0,2699 -37,6100 0,1602 2,7880 -37,8300 1,5850 2,5400 -28,8500 1,7220 8,2650 -27,8300 5,6900 9,5042 -76,0700 1,8300 4,6600 -16,9300 3,2900 56,8000 73,0000 +2,3300 4,8500 -34,7200 2,6980 1,6500 -32,4700 1,0050 84,6500 117,0000 -16,7500 0,4779 -23,2700 0,3540 0,7215 -16,9600 0,4768 2,8600 -4,1700 2,3000 0,3793 -16,7500 0,2305 0,2810 -50,8900 0,1140 10,3300 15,3900 -24,7200 5,8050 -32,7800 3,7000 0,3740 -43,3000 0,1890 65,0500 97,9500 -18,2200 36,7000 52,5000 -14,9100 17,5000 22,3000 -11,6600 16,5900 19,1000 -3,2200 0,2900 -5,7600 0,2500 0,3900 -12,3100 0,3420 0,0879 -45,5100 0,0452 13,2800 17,8800 +5,9400 12,1000 18,7900 +13,1900 7,3500 10,5000 -0,1000 256 2 2179 223 4683 725 1717 1727 1051 114 201 24 39 1882 55515 193 132 73 1316 22 34 5 168 42 7 86 144 10 0 38 1176 3107 414 +0,0000 0,8735 +0,0000 1,7850 +0,0000 0,7395 -0,5200 6,9400 -0,0800 1,1070 +0,9900 21,2200 -1,5400 5,2300 +0,0000 0,6510 -0,6500 6,1450 -3,1300 0,0153 -0,4900 0,1700 +3,9500 0,7640 -2,1300 0,3400 +1,2000 5,1700 -0,3900 0,3164 +0,0000 0,2005 -0,0900 4,9800 +0,4900 7,0950 +0,6900 0,3226 +0,1000 0,7755 -0,8700 0,2741 1,1700 2,3600 1,0000 9,6800 1,9260 27,1500 7,3400 0,7295 7,9050 0,0338 0,2305 1,1100 0,6950 6,9200 0,4306 0,3190 6,8550 10,9100 1,0910 1,2340 1,1600 +11,5000 -13,9800 -20,0000 +18,7500 -36,2400 -17,4600 -26,0900 -6,9300 -0,6500 -54,1400 -21,4800 +5,8800 -50,3500 +6,4700 -13,5100 -29,2700 -21,5900 -24,4700 -67,9400 -2,1700 -72,3900 17 244 100 5518 56 946 8 1492 5 17 816 33 9200 259 10 1787 388 35 90 51,4500 0,8990 13,4000 10,8000 57,7000 18,9300 11,2000 13,9000 42,6800 3,7300 1,5730 1,0400 77,9500 1,2150 20,1000 14,6900 68,7000 27,6700 22,6300 16,6100 60,8500 5,8000 2,3480 1,9900 -19,3100 -17,1500 -0,5700 -1,6000 +9,2200 -14,0200 -43,3900 -5,7800 +25,5900 -35,1300 -33,0100 -44,3200 82 715 523 3557 3404 18 22 2 Banca Carige Banca Carige ris Banca Generali Banca Intermobiliare Banca Mediolanum Banca Monte Paschi Siena Banca Pop. Emilia Romagna Banca Popolare di Milano Banca Popolare di Sondrio Banca Profilo Banco di Desio e Brianza Banco di Desio e Brianza rnc Banco di Sardegna risp Banco Popolare Banco Santander Basf Basicnet Bastogi Bayer Beghelli Beni Stabili Best Union Company Bialetti Industrie Biancamano Bio On Biodue Bioera BMW BNP Paribas Boero Bonifiche Ferraresi Borgosesia Borgosesia r Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 0,3082 66,4000 18,7400 1,4280 6,3400 0,2473 3,5680 0,3932 2,3180 0,1684 1,7210 1,8000 5,9650 2,2740 3,8460 72,5500 3,1660 1,0670 97,4000 0,3667 0,5800 2,3000 0,3147 0,1380 11,4500 3,7880 0,2078 80,1000 44,6700 19,7000 18,3300 0,2733 0,3420 0,0479 17,2900 18,7900 10,1800 -1,4400 +0,0000 +0,1600 +2,0000 -0,5500 +0,4900 -0,6100 -0,4600 -0,6900 +1,4500 +0,0600 -6,4400 -1,2400 -0,4400 +1,7500 +0,2100 -0,1300 +0,0000 -1,3700 +0,1900 +0,2600 +0,0000 -0,4100 +2,2200 +0,1700 +2,3800 -1,0500 -0,3700 -0,3300 +0,0000 +1,5000 +0,0000 +0,0000 -0,2100 +1,5300 +0,4300 +0,3000 Caleffi Caltagirone Caltagirone Editore Campari Carraro Carrefour Cattolica Assicurazioni CdR Advance Capital Cerved Information Solutions CHL CIA Cir Class Editori CNH Industrial Cofide Conafi Prestito' Credem Credit Agricole Credito Valtellinese CSP CTI Biopharma 1,1150 2,0300 0,8000 9,5000 1,2280 22,4100 5,4250 0,6515 7,6500 0,0155 0,1810 1,0270 0,3451 6,7500 0,3598 0,2189 5,3750 8,2400 0,3498 1,0390 0,3192 Daimler Damiani Danieli Danieli rnc Danone De' Longhi Deutsche Bank Deutsche Telekom Diasorin Digital Magics DigiTouch DMail Group 62,9000 0,9900 17,5000 12,9400 68,7000 23,7900 12,8100 15,6500 60,8500 3,7300 1,5730 1,1080 +0,0800 -1,0000 -0,1700 +0,6200 +0,8100 +0,4200 +3,3900 -0,7000 +0,3300 -2,4600 +0,0000 +2,5000 E.ON Ed. L'Espresso 8,6950 -7,0600 0,7550 -0,7200 7,9500 0,6960 9,6200 -3,0700 1,0300 -25,4000 0 311 Mercati Fondi su LaStampa.it I fondi di investimento sono on line su LaStampa.it Per consultarli l’indirizzo è www.lastampa.it/fondi 0,4810 2,6980 Gas Plus 12,1100 Generali 2,4540 Geox 9,7000 Glenalta Food Gruppo Ceramiche Ricchetti 0,1584 0,1770 Gruppo Waste Italia HHera I I Grandi Viaggi Il Sole 24 Ore IMMSI Industria e Innovazione Ing Groep NV Intek Group Intek Group risp Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Investimenti e Sviluppo Iren Italcementi Italia Independent Italiaonline Italiaonline R Italmobiliare Italmobiliare rnc J Juventus FC K K.R.Energy Kering Ki Group L L'Oreal Leonardo-Finmeccanica Leone Film Group Lucisano Media Group Luxottica LVenture Group Lvmh M M&C Mailup Maire Tecnimont MC-link Mediacontech Mediaset Mediobanca Meridie Methorios Capital Mid Industry Capital Mittel Molmed Moncler Mondadori Mondo TV France Monrif MP7 Italia Munich Re Ag N Net Insurance Neurosoft Noemalife Nokia Corporation Notorious Pictures Nova Re O Olidata Orange OVS P Parmalat Philips NV Piaggio Pierrel Var. % ultima. Minimi anno Massimi anno Var. % annua. Cap. mln AZIONI Prezzo chiusura +0,3800 0,6045 +1,5100 0,0603 -0,2000 3,3980 +0,0000 3,8380 +0,0000 1,9720 -0,4100 13,0600 -0,3000 10,9300 -0,1000 9,4950 +0,0000 0,0420 +2,6300 0,8780 +0,5300 23,6100 0,7230 0,1190 4,1260 6,0800 3,1620 16,5300 14,9000 11,9016 0,0787 1,0680 42,0900 -7,7500 -5,6200 +4,1600 +31,5800 -15,9600 -11,7400 -2,1000 -13,8800 -41,1500 -10,2100 -14,8500 74 4 41216 17 42 49098 1541 8 22 8637 Pininfarina Piquadro Poligrafici Editoriale Poligrafici Printing Poste Italiane Prelios Premuda ord Primi Sui Motori Prysmian 1,7000 1,1500 0,1775 0,2890 6,4700 0,0804 0,0540 0,9895 21,7800 +0,2300 28,0000 +0,1600 5,1100 -1,3500 0,2700 -0,3800 5,1100 +0,0000 3,5020 +0,0000 0,7560 -1,0600 0,3408 +0,0000 0,3680 +0,0000 0,9900 44,6000 8,5196 0,4100 7,6250 4,3880 0,8900 0,5045 0,5740 1,7790 -27,2300 -4,8200 -30,8900 -19,1000 -8,8500 -15,0700 -30,3100 -31,2000 8348 7967 645 3198 91 20 178 20 14 0,4649 2,4800 9,8150 2,3520 9,5000 0,1549 0,1653 0,8295 3,6900 16,9200 4,0820 10,3000 0,2465 0,7350 -42,0100 -25,2600 -28,4300 -39,8800 -3,0000 -33,5600 -75,5900 28 121 18890 636 78 13 10 -1,6000 -0,3700 +0,0800 -0,5700 +0,2100 +0,0000 +0,0000 2,4800 -2,5900 0,9225 0,5050 0,3874 0,1138 10,5000 0,2013 0,3780 1,9500 1,8290 0,0404 1,4850 10,5700 6,1000 2,6400 304,9000 39,6500 33,0100 2,3100 2,6580 +1,2200 0,9555 +2,5000 +0,0000 0,6975 0,6450 -21,7100 +1,0000 0,4527 0,4680 -17,2200 +0,5700 0,3292 0,3006 -61,8100 -3,4000 0,1050 -0,4700 8,5500 12,5800 -16,5300 0,3164 -36,3800 -0,3500 0,1888 0,4817 -21,4800 -0,6800 0,3780 3,0880 -36,8500 +0,8800 1,5500 2,8340 -35,4600 +0,0500 1,4930 0,0941 -56,7000 +5,2100 0,0352 1,6690 -0,3400 +0,3400 1,2700 -0,1900 9,7600 10,6000 +3,1200 +1,6700 5,0000 26,2000 -76,7200 3,5000 -14,8400 +1,8500 1,7540 +0,0000 292,7000 320,0000 +4,1700 +1,7200 30,1200 42,1000 -5,8200 +1,5700 22,2300 33,0100 +10,4000 3694 44 22 132 3 40549 70 19 30926 1706 0 1755 3692 13 303 2 880 539 0,2950 +11,1500 291 0,6710 -28,9900 0,4765 -0,7900 0,3707 170,0000 -1,1600 137,0000 172,5000 +5,5900 2,9725 -0,7300 2,5720 +0,0000 2,3013 16 0 14 +9,5900 -23,8400 -15,7300 -34,2900 -27,0500 -23,6100 +3,3200 5680 32 18 21320 13 - 0,2890 -0,1700 172,6000 9,8250 2,2500 1,2420 44,0600 0,5040 152,7000 0,2310 +0,8200 144,9000 177,0000 +1,1800 8,3800 12,9000 3,0100 +0,0000 2,1500 2,0840 +0,0000 1,2240 +0,9900 42,3000 60,4000 0,7142 -1,3700 0,3961 +0,1300 130,8000 160,5000 0,1650 +0,0000 0,1142 2,5000 +0,0000 1,8550 2,7200 -1,5000 1,8550 6,0300 +0,0000 4,8800 1,6500 -2,0800 0,6700 4,0700 +0,8700 2,5920 8,8850 -0,6900 4,6320 0,1151 +0,0000 0,0960 0,2510 -3,5100 0,0468 4,6000 +5,1300 3,9000 1,5740 +0,6800 1,2900 0,3874 -1,7100 0,2398 -1,2200 12,1900 16,0000 1,0680 -0,3100 0,7140 0,1807 -0,7200 0,1140 0,2657 -0,0500 0,1640 2,1700 +0,0000 1,1310 +0,0000 140,8000 185,5000 +21,6200 -17,2100 -16,3300 -17,2900 +36,5600 -27,1900 -26,6200 -16,5900 -81,3500 +2,5000 -5,9500 -5,4700 +19,3500 -5,9700 -24,1300 -23,1700 -45,6200 -11,7300 78 22 642 16 2 3296 5679 5 6 17 129 146 3858 255 14 30 7 - 17,9800 1,9010 7,8100 6,7792 2,0720 0,5540 -54,1900 +23,6700 +9,6700 -21,5900 -50,6800 -51,2600 56 47 62 23 4 0,1540 +0,0000 0,1193 13,8800 +0,2900 13,4500 5,1900 -0,3800 4,8440 0,1991 -18,0900 16,5400 -11,0300 6,4200 -19,1600 5 1178 -1,1800 2,3040 +1,7100 20,9000 +0,6600 1,4620 -1,6000 0,2434 2,4560 -1,6700 25,5700 +4,1700 2,3260 -27,7700 0,5490 -50,7300 4360 607 15 0,1637 1,9170 2,1000 4,8800 1,1300 2,7900 6,5200 0,0960 0,0468 4,1000 1,4700 0,3456 15,4200 0,9770 0,1371 0,2029 1,1800 161,1000 8,2000 1,8180 7,3750 5,0700 1,0190 0,2700 2,3500 25,0000 1,6800 0,2705 +0,0000 -2,7300 -1,0100 +0,4000 -2,0200 +0,0000 8,2000 1,3150 6,4800 4,4457 0,9200 0,2660 R Rai Way Ratti RCS Mediagroup ord Recordati Renault Retelit Risanamento Rosss RWE S S.S. Lazio Safe Bag Safilo Group Saipem Saipem rnc Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Salvatore Ferragamo Sanofi SAP Saras Save SIAS Siemens Sintesi Snai Snam Societe Generale Softec Sol Stefanel Stefanel rcv STMicroelectronics T TAS TBS Group TE Wind Telecom Italia Telecom Italia R Telefonica Tenaris Terna Tiscali Tod's Toscana Aeroporti Total Trevi U UBI Banca UniCredit UniCredit rnc Unilever Unipol UnipolSai V Valsoia 4,0540 2,1720 0,8805 28,4000 75,8000 0,7180 0,0906 0,5790 15,0600 0,4635 0,7450 7,8850 0,3943 5,6500 2,5500 7,0000 20,4300 71,0000 78,8000 1,3240 13,7100 8,2250 105,5000 0,0158 0,7135 5,0650 31,7500 2,0000 8,2600 0,1953 145,0000 6,5650 Var. % ultima. Minimi anno Massimi anno Var. % annua. Cap. mln -1,1600 1,5800 -0,9500 0,9825 -2,9500 0,1580 -1,3700 0,2210 +0,1500 5,1700 +1,0100 0,0702 -1,1000 0,0498 +1,0200 0,9500 +0,6900 16,4500 3,7000 1,3880 0,2588 0,3065 7,2000 0,2694 0,1886 3,2858 22,3400 -54,0500 -13,9900 -30,0900 +3,2100 -8,8700 -70,1600 -71,2200 -69,8900 +7,5000 51 58 23 9 8451 93 10 4 4720 -0,4900 3,4440 +1,5000 2,1380 +2,0300 0,4080 -0,1800 19,4300 -1,8100 65,2500 +1,2700 0,4267 +0,1100 0,0720 +0,0000 0,5355 -3,5900 10,1500 -2,3800 -2,7400 -2,6500 -1,0800 -1,7400 -0,3100 +0,4300 -1,4000 -2,6700 +1,2200 -1,4100 +1,7800 -3,8600 -0,4700 +1,9400 -0,9000 -0,6900 +1,4100 +0,0000 -0,4200 -1,3600 +0,0000 -1,2800 4,7860 2,5780 0,9895 29,3600 94,1000 0,7280 0,1256 0,9500 16,0000 -14,0700 -8,3500 +41,9000 +17,8900 -19,4500 +18,4800 -27,8700 -39,0500 +28,6100 1103 59 460 5939 118 163 7 - 0,5235 -10,0000 0,3919 1,1890 -6,9300 0,6000 6,2700 10,7100 -26,3800 0,9429 -58,1800 0,3014 9,5000 -3,0400 3,9000 4,0100 -36,4100 2,4780 9,5100 -26,3900 6,2650 17,5300 22,8100 -6,0700 67,3500 79,9500 -11,1900 65,4500 78,8000 +8,3200 1,9520 -25,7800 1,2300 11,2700 13,7100 +5,4600 9,8000 -16,0700 7,5100 79,0000 106,0000 +17,8800 0,0355 -54,8600 0,0140 0,8925 -20,0600 0,5290 5,5300 +4,8700 4,7220 26,1600 43,3200 -26,7100 6,3200 -68,3500 1,9800 9,0850 +0,0000 7,0800 0,2500 -18,1500 0,1420 145,0000 145,0000 +0,0000 6,6650 +4,7900 4,5900 31 10 494 3986 1 1255 11 3448 1259 759 1871 1 134 17731 4 749 17 0 5981 0,5460 1,5840 0,2952 0,7555 0,6230 8,9750 12,4600 4,7440 0,0452 52,4500 14,7200 43,1200 1,1930 +0,9200 0,3850 +0,0000 1,3000 +0,0000 0,2448 -0,8500 0,6335 +0,0800 0,5115 +0,0600 7,5750 -0,4800 8,6400 -1,1700 4,5000 -2,5900 0,0375 -0,3800 46,0000 +0,0000 12,9700 -0,6500 36,0500 +0,5900 1,1210 0,5800 1,6260 0,5390 1,1750 0,9510 10,4900 13,1900 5,0800 0,0577 73,7500 15,5000 45,0000 1,8300 +28,7700 +5,2500 -45,1800 -35,7000 -34,4900 -14,4400 +13,8900 -0,2500 -21,6600 -28,2000 -0,7400 +3,7000 -34,8100 23 67 3 10199 3755 0 14709 9535 142 1736 274 197 2,3760 2,0500 5,8750 41,0600 2,5600 1,5260 +0,2500 2,3120 +0,7900 1,7530 -2,0000 5,8750 +0,5400 36,7600 -0,3900 1,9400 -0,3300 1,2600 6,2000 5,1350 8,2900 43,0000 4,7640 2,3600 -61,6800 -60,0800 -28,0000 +0,8800 -46,2600 -35,3400 2143 12665 15 1837 4318 17,2900 1,1420 0,0960 0,0630 18,0000 -0,3500 16,8400 +0,1800 1,1400 -5,4200 0,0960 +0,0000 0,0612 +1,0100 15,2600 21,9161 -16,9500 1,2980 -5,5400 0,3668 -73,8300 0,0898 -28,4900 20,0200 -8,6800 184 34 2 1 - W War Ambromobiliare 2011-20170,0580 0,0476 0,0001 0,0050 0,1899 -67,5800 0,0067 -90,9100 0,0204 -58,8200 0 0 0 27,8000 +2,0600 19,6000 34,5500 -19,5400 2468 Vianini Visibilia Editore Vita Societa' Editoriale Vivendi STAR Acotel Group 6,0200 -2,1100 5,4950 9,0100 -29,7100 25 Aeffe 1,0330 +0,7800 0,9450 1,4890 -30,6200 111 Aeroporto Marconi di Bologna 8,3400 -0,6600 6,1000 10,4500 +36,7200 301 Amplifon 9,1950 +1,1600 6,7550 9,1950 +15,0100 2077 Y Yoox Net-A-Porter Group Z Zucchi Zucchi rnc +0,0000 0,0006 +0,0000 0,0084 +0,0000 0,0193 +1,0500 0,1785 +8,5100 0,0080 0,1150 MONETE AUREE 0,0402 -51,9900 0,2095 +55,2200 7 1 Quotazioni del 10-08-2016 Dati elaborati da Bolaffi Metalli Preziosi S.p.a. ACQUISTO Marengo 220,56 - 243,07 Sterlina 278,05 - 306,42 4 Ducati 523,01 - 576,38 20 $ Liberty 1.143,17 - 1.259,82 Krugerrand 1.182,19 - 1.302,83 50 Pesos 1.424,61 - 1.569,97 VENDITA Massimi anno Var. % annua. 10,4200 +0,7700 +5,5700 2084 Ascopiave 2,8500 -2,0600 2,0100 2,9100 +30,4900 668 Astaldi 3,5420 +0,4500 3,4760 5,6150 -36,9200 349 B&C Speakers 7,1500 -0,6900 6,2400 7,8100 -7,3800 79 Banca Finnat 0,3200 +0,0000 0,2991 0,4322 -25,9600 116 20,2900 +2,2200 16,6600 29,1100 9,7350 10,7000 -29,6200 1092 Banca Sistema 2,0720 +2,8800 1,8600 4,0000 -46,6800 167 Banzai 2,9700 -0,6000 2,4660 4,5700 -33,2600 122 46,0300 -1,3300 36,9400 54,1800 -15,0400 2550 Banca Ifis BB Biotech 0,5540 -2,3200 68 Biesse 12,7800 +1,4300 10,3600 15,9200 -19,7200 350 Brembo 52,3000 -0,5700 32,7800 53,9500 +17,0500 3493 BE 0,5045 -0,1000 0,3584 CAD IT 3,7700 -0,7900 3,4000 4,3320 -8,5000 34 Cairo Communication 4,1100 +1,7300 3,3700 4,9900 -10,0700 552 13,3500 +0,0000 12,3500 14,2500 -3,9600 227 Cementir 3,9600 -1,3000 3,3800 5,9050 -32,9400 630 Centrale del Latte di Torino 2,8500 -2,2000 2,5700 3,3400 -14,3600 29 Cembre D'Amico 0,3330 +0,8500 0,3074 0,6935 -51,9800 143 Dada 2,2300 +0,0000 1,9900 2,7320 +3,6200 37 17,2200 -3,4200 12,5200 17,8300 +5,0000 1006 -21,0900 311 Datalogic Dea Capital 1,0150 -0,4900 1,0100 1,2863 Digital Bros 8,3000 +8,2100 3,8860 8,3000 +11,7100 117 -22,6400 1302 8,9375 15,3900 +53,1300 297 Ei Towers 46,0700 -1,7700 41,5900 59,5500 EL.EN. 15,3900 +0,5900 Elica 1,7000 +1,1900 1,4020 1,9850 -14,3600 108 Emak 0,6775 +0,0000 0,6045 0,8185 -11,9600 111 Esprinet 5,6000 +0,0000 4,6640 8,6850 -34,2000 293 Eurotech 1,3880 -0,0700 1,1000 1,6180 -13,7900 49 Exprivia 0,6555 -0,1500 0,6075 0,8150 -13,6900 34 Falck Renewables 0,7810 +2,3600 0,6500 1,1060 -29,3900 228 Fidia 5,6450 +0,5300 4,1420 6,9250 -11,5200 29 Fiera Milano 1,5620 -0,1300 1,3570 2,3180 -32,6100 112 9,8500 13,0200 +17,5100 442 Fila 12,7500 -0,0800 Gefran 2,1240 +0,0900 1,4300 2,1240 +23,1300 31 IGD 0,7600 +0,2000 0,6320 0,8865 -14,2700 618 Ima 54,1500 +1,3100 41,2900 58,6000 +12,8400 2126 Interpump 15,0600 +1,0100 10,4500 15,0600 +5,1700 1640 Irce 1,7600 +0,0000 1,6410 2,1340 -17,5300 50 Isagro 1,3200 -0,6800 0,9040 1,5000 -12,0000 32 Isagro Azioni Sviluppo 1,1570 +0,0900 0,7255 1,1820 +11,3600 16 It Way 1,4430 -0,4100 1,1340 1,8200 -10,3700 11 9,8400 13,2900 -10,6500 361 La Doria Landi Renzo Marr 11,6600 -1,8500 0,7575 -36,2900 53 18,2500 +0,1600 15,7400 19,0800 -4,3500 1214 0,4743 -0,2700 0,3900 QUOTAZIONI BOT SCADENZA 31-08-2016 14-09-2016 30-09-2016 14-10-2016 31-10-2016 14-11-2016 30-11-2016 14-12-2016 30-12-2016 13-01-2017 31-01-2017 14-02-2017 14-03-2017 13-04-2017 12-05-2017 14-06-2017 14-07-2017 GIORNI PREZZO TASSO % 21 35 51 65 82 96 112 126 142 156 174 188 216 246 275 308 338 100,0180 100,0350 100,0390 100,0570 100,0810 100,0800 100,0940 100,0790 100,1020 100,1090 100,1060 100,1250 100,1290 100,1610 100,1950 100,2220 100,1950 -0,2734 -0,2580 -0,3171 -0,2540 -0,2744 -0,2656 -0,2959 -0,2401 -0,2428 -0,2292 -0,2207 -0,2221 -0,2357 -0,2091 -0,2133 -0,2350 -0,1900 EURIBOR PER. TA. 360 1 mese 2 mesi 3 mesi -0,3690 -0,3740 6 mesi -0,3340 -0,3390 9 mesi -0,2980 -0,3020 12 mesi TA. 365 TA. 360 PER. CAMBI VALUTE QUOT. MERCATI Corona Ceca Corona Danese Corona Islandese Corona Norvegese Corona Svedese Dollaro Dollaro Australiano Dollaro Canadese Dollaro di Hong Kong Dollaro N. Zelanda Dollaro Singapore Fiorino Ungherese Franco Svizzero Leu Rumeno Lev Bulgaro Lira Turca Rand Sud Africano Sterlina Won Sud Coreano Yen 27,0250 7,4384 132,2934 9,2571 9,4811 1,1184 1,4450 1,4557 8,6748 1,5418 1,4968 310,4100 1,0923 4,4585 1,9558 3,3030 14,8482 0,8554 1.223,5300 113,0900 X EURO 7,8000 +1,0400 6,4200 9,5050 -17,9400 268 2,1500 +0,4700 1,3440 2,3200 +26,3200 457 Mondo TV 4,4900 -0,4000 3,1880 6,0600 -24,8500 124 Mutuionline 7,4500 -1,5900 6,6600 8,2500 -6,8200 294 METALLI PREZIOSI Nice 2,7780 -0,0700 1,9030 2,7800 +13,2000 322 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un'oncia Troy=gr.31,1035 Openjobmetis 7,1900 +1,7000 6,5250 7,5000 -1,5100 99 Panariagroup 3,0900 -0,9600 2,2820 3,9400 -12,2200 140 Poligrafica S.Faustino 4,5000 -2,5100 4,1180 5,9400 -24,1100 5 8,7500 14,8200 -14,3000 133 0,3679 -19,7900 111 121,7000 -1,4600 105,0000 135,9000 -3,3400 1138 12,7000 -2,0100 Reno De Medici 0,2951 -1,9600 Reply 0,2838 9,1300 -0,5400 8,7750 11,4800 -19,5600 105 12,6000 +1,2900 8,9850 14,0000 -2,4000 185 Saes Getters rnc 8,9300 -0,6700 6,7500 10,5500 -10,3000 66 Servizi Italia 3,5900 -0,8300 3,1480 3,8700 -5,5300 114 14,6000 -1,3500 12,5000 15,6800 Sabaf Saes Getters -6,5300 229 Sogefi 1,6320 -0,6100 1,1600 2,1660 -24,6500 194 Tamburi 3,7180 +0,0000 2,5900 3,7180 +9,7400 550 TerniEnergia 0,9000 +2,5100 0,6950 1,5820 -43,1100 36 Tesmec 0,5000 -1,1900 0,4561 0,6500 -23,0800 54 TXT e-solutions 7,4250 -0,2000 6,9900 8,1300 -8,6700 97 Vittoria Assicurazioni 9,4900 +1,5000 7,7650 10,0400 -5,4800 639 Zignago Vetro 5,4000 -0,1800 5,0000 6,0650 -10,9600 475 % 3,7003 -0,0100 100 1,3444 +0,0200 10 0,7559 -0,3600 100 1,0803 -1,0700 10 1,0547 -0,0700 10 0,8941 +0,9600 1 0,6920 -0,0900 1 0,6870 -0,0700 1 0,1153 +0,9300 1 0,6486 -0,6700 1 0,6681 +0,2500 1 0,3222 +0,0100 100 0,9155 +0,2200 1 10000 2.242,9068 -0,0300 0,5113 +0,0000 1 0,3028 +0,0500 1 0,0673 -1,0600 1 1,1690 +0,1700 1 0,8173 -0,0900 1000 0,8843 -0,1600 100 Moleskine Prima Industrie TA. 365 -0,1870 -0,1900 -0,1170 -0,1190 -0,0470 -0,0480 Massimo Zanetti Beverage 10-08-2016 PRECEDENTE VAR.% DESCRIZIONE Argento Milano (Euro/kg) 581,0200 568,0900 +2,2800 Oro Londra P.M. (Usd/oz) 1.347,7000 1.341,0000 +0,5000 39,9900 39,9400 +0,1300 Oro Milano P.M. (Euro/gr) BORSE ESTERE MERCATI Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) EuroParigi (Cac 40) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (FTSE 100) Madrid (Ibex 35) Sidney (AllOrd) Tokyo (Nikkei 225) Zurigo (SMI) QUOTAZ. VAR.% 452,0100 3.490,5200 4.452,0100 10.650,8900 22.492,4300 6.866,4200 8.658,9000 5.628,2000 16.735,1200 8.208,9000 -0,3900 -0,0900 -0,3600 -0,3900 +0,1200 +0,2200 -0,0800 -0,1500 -0,1800 -0,2500 OBBLIGAZIONI 10-08-2016 TITOLI MONETE Minimi anno Ansaldo Sts Sesa War Ergycapital 2016 War First Capital 2010-2016 Var. % ultima. Cap. mln Prezzo chiusura AZIONI Autostrade 1.625% 12.06.2023 B.IMI USD Fix Rate 26.06.2022 B.Popolare Sub Tier 2 TV 2022 B.Popolare TF Amm.Per. 11/2020 BNP Arb.TF 10% BRL 02.12.2017 Btp 3.25% 01.09.2046 Btp 4% 01.02.2037 Btp Italia 20.04.2023 Bund 1% 15.08.2025 Cassa D.Prestiti TM 2015-2022 Cct 01.03.2017 Ind Cct EU Euribor+0.7% 15.12.2022 Cct EU Euribor+1.2% 15.11.2019 PREZZO 106,9400 103,0300 102,0500 102,9000 96,1700 128,0700 139,1200 102,1600 111,0000 100,6500 100,1700 101,6200 103,4400 TITOLI Comit 1998/2028 ZC Ctz ZC 27.02.2017 EBRD ZAR ZC Notes 30.12.2027 EIB BRL 10% Bonds 17.12.2018 EIB MXN 4% Bonds 25.02.2020 EIB SEK 2.75% Bonds 13.11.2023 EIB ZAR 6.00% Bonds 21.10.2019 EIB ZAR 7.50% Bonds 21.12.2018 EIB ZAR 8.50% Bonds 17.09.2024 G.Sachs Fixed Float 26.11.2027 GS Ten-Year USD 3.5% Call.2025 IVS Group 4.5% 15.11.2022 Med.Lombardo 99/2019 3^Rev.Fl. PREZZO 78,6900 100,1100 39,7300 100,2200 97,2600 115,4000 94,4000 102,0800 100,2200 101,0000 102,9900 105,0700 109,8200 TITOLI Mediob.Carattere 2023 LowTier2 Mediob.II Atto 5% 2020LowTier2 Mediob.IV Atto TV 2021 L.Tier2 Mediobanca TV Floor 2015-2025 MPS 2017 TM Cap&Floor BPosta 3 Oat 0.5% 25.05.2025 Obligaciones 1.60% 30.04.2025 RBS Ottobre 19 Royal Fisso-Var Rep.of Italy 5.375% 15.06.2033 Rep.Polonia 3% Notes 17.3.2023 SG $100 Mln Notes 23.06.2025 Sg 7.25% Idr 375 Mld 29.1.2019 SG Issuer RUB 10.5% 27.04.2018 PREZZO 115,5500 109,7200 107,3700 102,3600 100,3800 104,2800 106,0200 98,9200 123,2200 105,0800 100,8100 100,3100 106,5600 22 .Lettere e Commenti STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 #estatedellavita JOSEPH RIVOLIN vevo quattro anni nel 1960, quando mia madre mi fece scoprire il mare. Fu per lei l’occasione di ritornare nei luoghi della sua adolescenza, la campagna di La Collesur-Loup, nell’entroterra della Costa Azzurra, dove, all’inizio degli Anni Trenta, mio nonno Giovanni Magliano - trasferitosi da Baldissero d’Alba ad Aosta una decina d’anni prima - si era stabilito, trovando soffocante il clima littorio instauratosi in Italia e riconvertendosi da commerciante a contadino. I ricordi di quella mia prima avventura lontano da casa sono frammentari ma vividi: la partenza da Aosta all’alba sulla «Carolina» dello zio Giôanin con la mamma e la zia Maria, l’attraversamento di una Torino priva di circonvallazioni, la ghiotta pasticceria di piazza Galimberti a Cuneo, il pic-nic in val Vermenagna, i resti degli arditi viadotti ferroviari della linea Cuneo-Nizza, bombardati durante la seconda guerra mondiale, e finalmente – oltre il tunnel di Tenda – la stupefacente visione del mare. Dopo l’interminabile attraversamento di Nizza, lungo una Promenade des Anglais intasata dal traffico, l’arrivo (finalmente) alla meta, la vecchia casa all’incrocio delle tre strade che portavano al capoluogo di La Colle-sur-Loup, a Cagnes-surMer e a Saint-Paul-de-Vence. Nella cascina del nonno, disabitata da anni, non c’era la luce elettrica e l’acqua del pozzo non era potabile: supplivano le candele, la limonade e l’orangeade comprate nel vicino bistrot-bazar-alimentation gestito da una virago, anche lei originaria della Provincia Granda, nota come «madama Giari» («signora Pantegana»), così soprannominata per le sospette condizioni igieniche del locale. La vacanza trascorse serenamente nella campagna di La Colle e sulle spiagge, sassose ma libere, di Nizza, Antibes e Cannes; con puntate alla chiesa di Villeneuve-Loubet per la messa domenicale, all’aeroporto di Saint-Laurent-du-Var per vedere il viavai degli aerei, nei grandi magazzini nizzardi dotati di scale mobili (incredibili meraviglie ai miei occhi di bambino) e nel Principato di Monaco, in ricordo della mitica cugina del nonno, Teresa, che dal ruolo di ballerina dell’Opera di Montecarlo (motivo di scandalo e di emarginazione in famiglia) era passata alla condizione di moglie di Mohammed Aga Khan III, madre di Alì Khan e suocera di Rita Hayworth (motivo di rapida riabilitazione presso il parentado). Quello fu il primo di vari soggiorni tra mare e campagna, che ebbero termine a metà de- gli Anni Settanta. Ogni volta che ritornavo, rilevavo con un sottile senso di nostalgia i cambiamenti sempre più radicali di un paesaggio che, da rurale, si trasformava progressivamente in suburbano. Oggi è cambiato tutto. Al posto della cascina del nonno c’è un banale supermercato; i campi intorno sono ricoperti di asfalto e cemento; la costa è stata spietatamente rapallizzata e i canneti hanno lasciato il posto ad anonimi condomini. Resta il ricordo delle libere corse nei prati, quando ancora c’erano. relazione al numero di veicoli che percorrono la stessa tratta. È infatti evidente che una strada molto più trafficata di un’altra a parità di sicurezza e di struttura avrà un maggior numero di incidenti. E non stupisce che le due autostrade principali italiane, la A1 e la A14 siano emerse come autostrade con un maggior numero di incidenti. Se rapportate, come è corretto che sia, al traffico invece la situazione cambia sostanzialmente. Per questo l’analisi risulta fuorviante e concettualmente sbagliata, e rischia di fornire ai lettori segnalazioni di natura allarmistica distogliendo l’attenzione dalle cautele necessarie per la maggiore sicurezza possibile del viaggio. Infatti distrazioni alla guida, imprudenza e problemi tecnici del veicolo sono alla base di oltre il 90% degli incidenti. Ciò premesso teniamo a confermare come la sicurezza resti il primo obiettivo della gestione aziendale. Grazie ai numerosi investimenti e iniziative, tra cui la introduzione del Tutor che si è rivelato particolarmente efficace, negli ultimi 10 anni, il tasso di incidentalità è diminuito del 31% e la mortalità del 50%. La stessa mortalità, sempre misurata in rapporto al traffico, si è ridotta di oltre il 75% dal momento della privatizzazione nel 2000, con un risparmio annuo di vite umane superiore a 300. A c. contatti Le lettere vanno inviate a LA STAMPA Via Lugaro 15, 10126 Torino E-MAIL: [email protected] Anna Masera Garante del lettore: [email protected] FAX: 011 6568924 Autostrade, i numeri degli incidenti 1 In riferimento all’articolo «Ecco le autostrade più pericolose» pubblicato su La Stampa ieri, Autostrade per l’Italia intende segnalare che l’analisi proposta nell’articolo, che si limita a considerare per ogni tratta il rapporto tra numero di chilometri e numero di incidenti verificatisi è metodologicamente inappropriata e normalmente non utilizzata. Per una analisi affidabile del fenomeno è infatti normalmente calcolato il numero di incidenti in La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. Nizza, 1960: da sinistra a destra, l’autore del racconto Joseph Rivolin, la madre Vittoria Magliano Rivolin e gli zii Giovanni e Maria Magliano Quella vacanza in Costa Azzurra “Così scoprii il mare” 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI UFFICIO STAMPA AUTOSTRADE PER L’ITALIA Sono felice che Autostrade abbia suggerito una seconda metodologia di ricerca e a questo punto mi aspetto un’analisi sul flusso veicolare e relativi incidenti per ogni km autostradale. Darò la mia email per riceverla. Quanto al fatto che leggere un articolo causerebbe distrazioni e quindi possibili incidenti, è talmente metodologicamente inappropriata come correlazione da far dubitare che sia stata anche solo ipotizzata. (r. z.) Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 402,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 Mandateci i vostri ricordi La rubrica «#estatedellavita» ospita i racconti e i ricordi dei nostri lettori. Per tutto agosto pubblicheremo i loro contributi (3000 battute corredate da foto). Abbiamo iniziato con i racconti di quattro scrittori (Giuseppe Culicchia, Bruno Gambarotta, Ester Armanino e Gianni Farinetti) per poi proseguire con quelli dei lettori. Resta comunque uno spazio per lettere, interventi e precisazioni. LA STAMPA Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MAURIZIO MOLINARI VICEDIRETTORI LUCA UBALDESCHI (VICARIO), MASSIMO VINCENZI, MARCO ZATTERIN REDATTORE CAPO CENTRALE FLAVIO CORAZZA CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA FRANCESCO BEI CAPO DELLA REDAZIONE MILANESE PAOLO COLONNELLO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO COORDINATORI MACRODESK GIANNI ARMAND-PILON ATTUALITÀ, ALBERTO INFELISE STILI DI VITA, GUIDO TIBERGA CRONACHE, MARCO SODANO DIGITALE REDAZIONI GIUSEPPE SALVAGGIULO ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, TEODORO CHIARELLI ECONOMIA E FINANZA, ANDREA MALAGUTI INCHIESTE, MAURIZIO ASSALTO CULTURA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SPETTACOLI, RAFFAELLA SILIPO SOCIETÀ, PAOLO BRUSORIO SPORT, LAURA CARASSAI EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA, GUIDO BOFFO CRONACA DI TORINO 2 ITALIANA EDITRICE SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN VICEPRESIDENTE CARLO PERRONE AMMINISTRATORI LUCA ASCANI, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE AMMINISTRATORE DELEGATO LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE MAURIZIO SCANAVINO DIRETTORE EDITORIALE MAURIZIO MOLINARI DIRETTORE CREATIVO MASSIMO GRAMELLINI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI DI USO REDAZIONALE (D. LGS.196/2003): MAURIZIO MOLINARI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA: ITALIANA EDITRICE S.P.A., VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO 5, ELMAS (CAGLIARI) ©2016 ITALIANA EDITRICE S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 8107 DEL 06/04/2016. LA TIRATURA DI MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2016 È STATA DI 239.976 COPIE TM oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano. Telefono 02/2584.6543 - [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 REFERENDUM RENZI A CACCIA DEL SÌ DI PRODI FEDERICO GEREMICCA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ifficile dire se la scelta di toni più concilianti possa esser considerata definitiva, perché al cuore (ed al carattere...) non si comanda. Ma il fatto che Matteo Renzi ci provi - nonostante la gran quantità di insulti reciproci già passata sotto i ponti - è comunque una novità che la minoranza interna (e i nemici esterni) sbaglierebbero a ignorare o a sottovalutare. Non è solo il premier, infatti, ad aver personalizzato la battaglia: anche gli avversari - e da tempo - hanno fatto del referendum una clava per abbattere il governo e il suo presidente. E se oggi alcuni sondaggi sembrano premiare il «no», non è detto che in autunno le cose stiano ancora così. Prudenza e dialo- D Illustrazione di Dariush Radpour go, dunque, potrebbero giovare a tutti: e prima di tutto ad una discussione che, degenerata fino ai toni offensivi e grevi di questi giorni, appare inutile alla causa (la modifica della Costituzione) e dannosa per il sistema. Provando a interpretare le ultimissime uscite del segretario-presidente, non si sfugge ad una sensazione: e cioè che, oltre a ricercare «consenso popolare» al «sì» al referendum (con uscite tacciate di populismo: come i 500 milioni di euro che, risparmiati con la riforma, verrebbero dirottati versi «i poveri») Renzi stia provando ad acquisire il «sì» di padri nobili del centrosinistra, così da dare maggior sostanza, peso e credibilità alla sua personalissima battaglia. Il sostegno di Giorgio Napolitano è noto, e il premier non manca di ricordarlo: «Questa riforma ha un padre, si chiama Napolitano». Ma il «sì» che manca - e che cambierebbe molte delle posizioni in campo - è quello di Romano Prodi, padre dell’Ulivo, del Pd e icona ancora amatissima nel centrosinistra. Il Professore - infatti - se ne sta in disparte, forse incerto o forse addirittura turbato dalla violenza dello scontro in atto. Nessuna dichiarazione ufficiale per il «sì» o per il «no», lunghi silenzi sui fatti di politica interna ed attenzione quasi esclusiva verso temi economici (la crisi delle banche) e scenari internazionali. Oggi come oggi, il suo pronunciamento - il suo «scalpo», per dir così - è il più ambito, sia dalla maggioranza renziana che dalla minoranza interna al Pd. Quanto possa essere importante il sostegno del Padre Fondatore - che ha con Renzi, però, rapporti assai altalenanti - al premier è chiarissimo: e ha dunque cominciato un esplicito corteggiamento. Gli auguri per il compleanno inviati al Professore dal palco di una festa de l’Unità, l’attacco a Fausto Bertinotti («Uno che chiede sempre di più per poi perdere quello che ha») e l’affondo ben mirato contro Massimo D’Alema («Ha fatto più contro me e Prodi che contro Berlusconi»), sono lì a dimostrarlo. Il «sì» di Romano Prodi è evidente - legittimerebbe l’intera campagna referendaria di Matteo Renzi. La riforma - e non solo questa riforma - non sarebbe più la scommessa demagogica di un premier troppo giovane, troppo spiccio e troppo arrogante, ma si trasformerebbe in un inveramento del programma e della natura del Partito democratico. Perché è vero che l’ipotesi di riforma che verrà sottoposta ai cittadini ha già un padre autorevolissimo: Napolitano. Ma è certo che, se ne avesse due, sarebbe notevolmente meglio. e sue gesta non servono a glorificare se stesso, ma ad aprire gli occhi. Perché la sua scalata al Cervino - lui che è senza gambe e braccia per un incidente sul Monte Bianco - è un’impresa che va oltre il successo sportivo. Lo scalatore scozzese è l’esempio di chi riesce a superare difficoltà più grandi e importanti di quelle incontrate sulla cresta L dell’Hornli, che sono quelle del pregiudizio. Purtroppo molti ritengono che una persona diversamente abile non abbia diritto di vivere le stesse grandi emozioni dei normodotati e che, una menomazione fisica, possa cancellare sentimenti e ambizioni. Per fortuna non è così. Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere persone simili nei problemi fisici e nelle motivazioni a quelli di Jamie. Ad esempio Urko Carmona, il fuoriclasse spagnolo dell’arrampicata sportiva GLI SMINATORI DAL KURDISTAN ALLA TRIPOLITANIA GIUSEPPE CUCCHI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Hervé Barmasse, alpinista, tiene un dialogo ogni domenica con i lettori della Stampa con la rubrica «In cordata» www.lastampa.it/montagna gli alleati prevalsero soltanto allorché mandarono all’attacco i marocchini del generale Juin, sperimentati soldati di fanteria - Boots on the ground! che combattevano con il pugnale alla mano. Nel caso di Sirte poi la presenza di numerosi civili nell’area ancora tenuta dall’Isis ha costretto gli americani ad utilizzare una particolare cautela per evitare quanto più possibile i cosiddetti «danni collaterali». L’intervento aereo, così condizionato, ha finito quindi col divenire pressoché inutile, sempre che non si consideri l’impatto psicologico che esso ha certamente avuto su entrambi i contendenti. C’è da tener presente poi come le forze residue dell’Isis fossero composte da personale che ben sapeva di aver perduta la battaglia per la Libia e che si vedeva preclusa ogni via di fuga. In simili condizioni la sua massima aspirazione era rimasta quella di vendere molto cara la pelle prima di cadere sotto il fuoco nemico. Un compito che i combattenti del Califfato hanno svolto sino all’ultimo molto bene, con un efficacissimo e costante ricorso a cecchini, a mine e ad ordigni esplosivi improvvisati, gli Improvised Explosive Devices - Ied in acronimo - della terminologia ufficiale Nato. Per un attimo lo scontro ha persino rischiato di divenire impari, con la prevalenza in numero delle milizie di Misurata abbondantemente compensata dal fatto che esse sembravano avere ormai raggiunto il limite di perdite che i combattenti e l’intera città potevano tollerare. Perché i misuratini riuscissero a questo punto a progredire ulteriormente ed a completare l’operazione iniziata occorreva evidentemente che i loro reparti effettuassero un deciso salto di qualità, tanto nel campo dell’equipaggiamento quanto in quello dell’addestramento. In sostegno ai combattenti di Misurata sono così intervenuti, con funzioni essenzialmente addestrative, contingenti di forze speciali di vari paesi dell’Occidente. E’ inutile e probabilmente anche dannoso chiedersi ora, anche se Sirte sembra definitivamente caduta, a quali Stati essi appartenessero, ove fossero dislocati e quali fossero i precisi confini della loro azione. Le imprese delle forze speciali si raccontano soltanto dopo, allorché si è sicuri che l’azione è definitivamente conclusa, e non prima o durante, allorché ogni indiscrezione può danneggiare gli uomini sul terreno. E del resto tutti i governi, il nostro compreso, dispongono di norma di strumenti di legge che consentono loro di mantenere segreto per un certo periodo quanto sta accadendo. A questo punto dunque sarà sufficiente sottolineare come sia elevata la capacità delle forze armate italiane di fornire un altissimo livello di addestramento a combattenti stranieri magari valorosi e sperimentati individualmente ma privi di qualsiasi esperienza di azioni di reparto. Inquadrati nell’ambito della Nato abbiamo contribuito a formare le forze armate e la polizia afghane ed ancora rimaniamo con un forte contingente di addestratori in quel martoriato paese. In Mali facciamo parte della forza europea che provvede all’addestramento dei locali reparti. Il nostro fiore all’occhiello rimane in ogni caso in questo momento la missione che manteniamo ad Erbil, in Iraq e che nel tempo ha formato circa la metà dei peshmerga curdi che ora combattono con successo contro l’Isis in quel paese. Soprattutto nel campo delle mine, degli Ied e delle cosiddette «Booby Traps» - le trappole esplosive allestite per «gli ingenui» - la nostra lunga esperienza potrebbe aver avuto modo di rivelarsi particolarmente preziosa. In merito c’è da ricordare come, pur avendo ratificato la Convenzione di Ottawa del 1997 per la messa al bando delle mine antiuomo, l’Italia abbia dovuto costantemente confrontarsi con il problema ogni volta che ha inviato un contingente di pace su un fronte che era stato sino al giorno prima un fronte caldo. Abbiamo così elaborato tecniche e preparato specialisti, sviluppando una competenza che ci è universalmente riconosciuta. Le Nazioni Unite ci convocarono, insieme ad Usa e Germania, per gestire la Operazione Salaam con cui a Quetta, in Pakistan, dal 1998 al 2000, insegnammo ai profughi afghani alla vigilia del rientro in patria dopo il ritiro russo come muoversi con sicurezza in un paese costellato da residui esplosivi. Nel 2006 poi, al termine della cosiddetta terza guerra israelo-palestinese, fummo noi che ripulimmo dalle decine di migliaia di bombette e piccole mine inesplose tutto il territorio libanese ove dovevano operare le forze Onu. Potremmo dunque essere risultati molto, molto utili nell’aiutare le forze di Misurata, instradandole sulla via del successo. Contribuendo così anche alla affermazione di quel governo Sarraj installato a Tripoli che ancora stenta a consolidarsi come governo unico della Libia ed a cui abbiamo promesso tutto il nostro appoggio per porlo in condizione di colmare rapidamente i gap nei settori fondamentali per il suo successo. È ancora comunque molto presto per gioire delle notizie positive che iniziano a giungere da Sirte. Imponiamoci quindi una ragionata calma e ricordiamoci magari ancora una volta che è soltanto dopo la sicura conclusione di una azione, non mentre essa è ancora in corso e gli esiti non sono ancora sicuri, che si raccontano le imprese delle forze speciali! 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI JAMIE IN VETTA AL CERVINO SENZA BRACCIA NÉ GAMBE HERVÉ BARMASSE SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Lettere e Commenti .23 . che riesce a scalare vie sopra l’ottavo grado su pareti strapiombanti nonostante abbia perso una gamba; o Oliviero Bellinzona, che nel 2007 riuscì nella salita della cresta del Leone proprio sul Cervino. Chi riesce a trasformare le difficoltà in motivazione, al di là del risultato raggiunto, è un fuoriclasse. E 24 STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 In MOTO sulle più BELLE STRADE delle ALPI Consigli ai Viaggiatori Aland Tra la Finlandia e la Svezia, sono isole decisamente rock. È l’arcipelago più grande del mondo con 6.700 unità, di cui un centinaio ancora senza nome e tuttora non abitate, ma partendo dalla più grande, la bella Mariehamn, affittando un barca si può andare alla scoperta di questi paradisi in granito in cui pescare, nuotare, fare la sauna, chiacchierare con i suoi rari vivaci un po’ vichinghi abitanti, fieri della propria indipendenza da Helsinki Non solo Ibiza e Santorini le isole “diverse” d’Europa Da Nord a Sud, gioielli poco conosciuti per una vacanza in relax Lopud Un’isoletta di appena 5 kmq di superficie, nelle croate Elafiti, a poche bracciate da Dubrovnik. Una gemma dell’Adriatico con tante minuscole chiese da visitare LUCA BERGAMIN N on solo Ibiza, Capri, Santorini. L’Europa è piena di isole «diverse», magari poco conosciute, in cui lo spirito di avventura, il contatto ravvicinato con la natura più primordiale, il bisogno di libertà, di stare dentro il mare, si possono pienamente godere. Frisone Asinara Una delle perle ancora poco note della Sardegna anche perché sino a pochi anni fa era un carcere. Oggi è un Parco Nazionale. Raggiungibile da Porto Torres Texel Le Frisone Olandesi Occidentali sono un mosaico di verdi radure, foreste di conifere, paludi abitate da milioni di uccelli migratori, spiagge rallegrate dalla simpatia delle foche Il viaggio comincia a Nord, alle Frisone Olandesi Occidentali (si raggiungono in 20’ di nave da Den Helder), un mosaico di dune bionde, verdi radure dove pascolano le omonime mucche, foreste di conifere, paludi abitate da milioni di uccelli migratori, spiagge del Mare del Nord rallegrate dalla simpatia delle foche, pittoresche e accoglienti case coloniche, villaggi in cui il tempo sembra essersi fermato all’inizio del secolo anche perché i contadini calzano ancora gli zoccoli. Ci si sposta in traghetto tra le cinque isole che le compongono, Texel, Vlieland, Terschelling, Ameland e Schiermonnikoog e poi una volta sulla terra ferra, si va tutti rigorosamente in bicicletta e generalmente si campeggia per viverne al meglio le bellezze: il parco delle dune, il faro di Eierland, le riserve naturali di Muy e De Slufter a Texel, il boat tour per vedere le foche a Vlieland, i pranzi a base di agnello, formaggio e mirtilli rossi nelle bucoliche fattorie di Terchelling. Aland Anche le Aland, tra la Finlandia e la Svezia, sono isole decisamente rock. Per visitarle tutte ci vorrebbero anni, visto che Anafi Bellissima, a due ore di traghetto dalla mondana Santorini, abitata da sole 300 persone, rifugio di scrittori e taverne per pescatori questo è l’arcipelago più grande del mondo con 6.700 unità, di cui un centinaio ancora senza nome e tuttora non abitate, ma partendo dalla più grande, la bella Mariehamn, affittando un barca si può andare alla scoperta di questi paradisi in granito in cui pescare, nuotare, fare la sauna, chiacchierare con i suoi rari vivaci un po’ vichinghi abitanti, fieri della propria indipendenza amministrativa da Helsinki. A Mariehamn ci sono antichi spettacolari forti da visitare come quello di Bomarsund con i suoi archi e Notvirkstornet in cui la vista spazia lontano sulle foreste, i campi, il Mar Baltico. Si scoprono ex caserme militari russe diventate birrifici artigianali e sedi di concerti all’aperto come Stallhagen, mulini a vento, serre trasformate in caffè dove Lotta, la proprietaria, serve deliziose torte alle fragole colte nei boschi quali Sticksstugan, mentre Smakbyn a Kastelholm è una distilleria prelibata oltre che un ristorante in cui eccellono nel cucinare il salmone. Asinara Scendendo verso Ovest, alla ricerca del più caldo Mediterraneo, eccoci all’Asinara, una delle perle ancora poco conosciute della Sardegna, anche perché sino a pochi anni fa questa piccola isola raggiungibile da Porto Torres era una carcere. Oggi è uno splendido Parco Nazionale che si può sia visitare in giornata sia scegliere come meta di un breve soggiorno, dormendo all’Ostello di Cala d’Oliva nell’ex caserma degli agenti di custodia. Gli asinelli bianchi sono la mascotte, i sentieri per il trekking alla cave di granito, al faro, tra i lecci, le spiagge, gli stagni, l‘antica colonia penale lasceranno ricordi indelebili. Anafi Anafi è ancora più calda e solinga. Bellissima, a due ore di tra- ghetto dalla mondana Santorini, abitata da sole trecento persone, rifugio di scrittori che sanno di trovare qui ispirazione per le loro storie, taverne per pescare personaggi tra i… pescatori che accettano volentieri di condividere le proprie avventure in balia del mare se li aiuti un po’ a rammendare le reti. Si nuota nell’indaco mare, si scala prima dell’imbrunire il monte Kalamos per guardare dalla sua cima le altre Cicladi, si rubano fichi dagli alberi, si contratta il formaggio dalle donne di nero vestite che sfoggiano bellissimi rosari di legno. E poi, quando è calato il buio ed è arrivato quel gradito ospite del vento, tutti si riversano nelle stradine che si dipanano intorno alla Chora, il villaggio alle pendici della fortezza che i veneziani pensarono bene di erigere in questo segreto pulviscolo di terra ellenica. Lopud Dopo tanta natura, sabbie intime, viene magari anche un po’ voglia di trascorrere qualche giorno su di una spiaggia trendy. Ecco dunque l’isoletta di Lopud, 5 kmq di superficie, nelle croate Elafiti, a poche… bracciate da Dubrovnik. Tra gli 11 km di costa, il gioiello è Sunj, una striscia di arena così morbida e sinuosa che pare di essere accoccolati sul divano. Invece è un dono della natura e dell’azzurrissimo mare che la bagna. Su questa gemma dell’Adriatico ci sono tante minuscole chiese da visitare e un solo resort in cui soggiornare. Anche se alla moda, Lopud resta insomma un’isola diversa. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 e vacanze più belle degli ultimi anni sono quelle passate nelle Marche, fra Ostra e Senigaglia. Ci sono tornato una sera, per andare a provare la cucina dialettale di Rolando Ramoscelli a San Costanzo. E lì ho scoperto la fragranza avvincente di questo Verdicchio che nasce sulle colline di Corinaldo, suggestivo borgo che diede i natali a santa Maria Goretti. Giordano Spallacci produce appena 14 mila bottiglie e la sua è una storia simile a quella di molti vignaioli del nostro Paese. A un certo punto della sua vita, l’azienda agricola di famiglia dedita alla vendita di uve e di vino sfuso gli appare stretta e decide così di investire sul prodotto in bottiglia. La sfida è qualitativa, per cui rinnova i vigneti esistenti e acquisisce nuovi terreni. Dopo vent’anni, Giordano Spallacci si ritrova una proprietà di otto ettari vitati collinari, a ridosso del confine tra l’anconetano e il pesarese. Il suo Verdicchio di Jesi Il Villano 2015, da una vendemmia leggermente tardiva, cadenzata a fine settembre delle L Doctor Chef Doctor1Chef Il gusto della focaccia si perde tra sabbia e caffè FEDERICO F. FERRERO l sole non si è ancora arrabbiato nel budello, quando l’Esterina alza la serranda miagolante di fronte al capannello di ginocchia cotte dal sole, che la accoglie mugugnando. Mario grugnisce all’offerta di un pezzo centrale col bordo e ritira l’incarto oleoso, tiepido, buttando sul banco una moneta e un ci vediamo. Ciondola fino ai bagni, che sono solo a mezza sigaretta di distanza e, in fondo ai quattro scalini, trova il giornale e il cappuccino caldo della signora Nella. «Pega» la focaccia nella schiuma di latte e lascia nel caffè qualche rotondo occhio di grasso, mentre sventola il quadrato addentato a Giovanni, che procede verso il molo, rifiutando il bianchetto. Rotola il secchio dalla scala, seguito da due mocciosi, che arrembano urlando il nome di un gelato. Un espresso e un cornetto surgelato spariscono sotto a un cappello di vimini dalla tesa fuori misura. Tre giovani bikini ordinano centrifugati zenzero e carota, e fanno tremolare per un attimo il baffo di schiuma sul labbro di Mario, che vorrebbe metter in moto un buongiorno, ma sfilano ormai verso l’ombrellone ammainato, di fronte al bagnasciuga. All’ora di spalmare la crema un pezzo di focaccia giace, mezzo impanato di sabbia, sotto al lettino della terza fila, che si consola facendo scoppiare una salva di merendine. Ma quando l’aria si fa immobile, l’Esterina ha ancora la fila fuori, perché, per fortuna, esiste ancora qualcuno che sa mettere in rima mare con sapore. I È IN EDICOLA PAOLO MASSOBRIO Nelle Marche il verdicchio in porchetta GIORDANO SPALLACCI CORINALDO (AN) VIA DELLE VILLE, 50 TEL. 07167093; 3334806878 UNA BOTTIGLIA DI VERDICCHIO DI JESI “IL VILLANO” 2015: EURO 12 omonime uve in purezza, è davvero eccellente. Fa una selezione accurata delle migliori uve e vinifica solo in acciaio, con riposo in bottiglia per almeno un anno. Ha il colore brillante del paglierino carico, al naso senti il caratteristico biancospino, in bocca lo avverti elegante, poi fresco, con la spinta acidula che ti accompagna in una persistenza lunga. Fa anche un verdicchio da uve raccol- te a metà settembre e due vini rossi. Il Rosso Piceno Umor 2015, blend di uve montepulciano (settanta per cento) e sangiovese (trenta per cento) vinificate separatamente e quindi assemblate in acciaio. Ha colore rubino, eleganti note floreali, secco e giustamente tannico al palato. Quindi un rosso dall’autoctona uva lacrima, che deve il nome al fatto che quando l’acino è maturo trasuda piccole gocce di succo. Il suo Giordi è vinificato solo in acciaio, rivela un profumo vinoso e di frutti di bosco, mentre al palato è deciso, con piacevole retrogusto amarognolo. È un vino da tutto pasto, ma soprattutto è il perfetto compendio (insieme al Verdicchio aggiungo io) del coniglio in porchetta che si cucina fra queste colline a Ferragosto. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il bello & il buono Souvenir 1 In inverno nel paese vicino, in estate davanti al parco di Acqui Terme, è sempre una festa l’assaggio o la spesa da Giovanni Verdese, pimpante nonostante i decenni a preparare: grande gelato, inarrivabili amaretti ed il suo storico indimenticabile torrone (Porta Paolo Canelin, viale Antiche Terme 16, Acqui Terme, Al, 0144.323340). [E.RAS.] L’albergo Mister Chef Mammoliti, nelle Langhe un tocco francese Le pagelle di Raspelli ROCCO MOLITERNI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI on solo soltanto mele, non ci sono solo le golden che hanno fatto e fanno la fortuna e la vita delle centinaia di coltivatori raccolti nella super cooperativa Melinda; ci sono anche i campi coltivati ancora a grano, orzo, segale e paesotti come questo che regalano panorami d’incanto, giornate di silenzio, albergotti di buona ospitalità e valida cucina. Questo Belvedere è appollaiato in straordinaria posizione panoramica appena sopra la strada principale, nel verde e nel silenzio: farete scendere le vostre valigie nella inclinata rampetta d’arrivo (nessuno vi aiuterà) e poi sposterete la vostra macchina negli spazi riservati appena sotto l’ampia struttura rusticoelegante di questo accogliente familiare Belsoggiorno. Lo manda avanti da mezzo secolo l’ampia famiglia Marini, quasi tutti più che sorridenti ed educatamente cordiali, in una struttura di buon livello: immacolate sale comuni dove predomina il classico arredo di legno chiaro, corridoi ovattati , camere linde accoglienti e complete (manca, però, il frigobar), balconi affacciati sulle placide montagne della Val di Non, menu dei pensionanti legato al territorio, alle sue ricette, alle sue produzioni e prima colazione di livello buono come tutto il resto. N 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI «L 25 In cantina federicofrancescoferrero.com a natura dona la vita e noi artigiani della cucina non possiamo far altro che riconoscerne la bellezza e ringraziare in qualche modo per la fortuna ricevuta. Come? Offrendo, a tutti coloro che decideranno di varcare la soglia del mio ristorante, nuove emozioni». Così scrive Michelangelo Mammoliti, sul sito della Madernassa, il ristorante dell’omonimo resort che domina le colline di Langa. A Guarene Michelangelo, che è nato a Giaveno (località che ha dato i natali anche a Baronetto del Cambio), è approdato dopo tappe importanti in Italia e in giro per il mondo (Francia, Svizzera, Libano, ma anche Tokyo). «Ma considero - spiega - il mio vero maestro Yannick Alleno. Da lui ho imparato il rigore, ma anche la voglia di osare». E che questa voglia venga usata soprattutto per creare emozioni, o condividere emozioni lo si capisce da piatti come Infanzia, che è un carciofo stufato e confit in olio di prosciutto oppure in Spaghetti Bbq. «Nel primo - racconta Mammoliti volevo ridare le sensazioni dei carciofi ripieni della mia infanzia. Nel secondo, pur usando gli spaghetti, mi interessava ricreare in qualche modo il gusto delle costine di maiale che preparava mia nonna». Ci riesce in entrambi i casi: il richiamo alla memoria è sotto traccia, i due piatti sono molto contemporanei. Come contemporanea è all’attenzione all’orto e alle sue erbe: «L’ho allargato a un’area tutt’intorno al ristorante. Ci passo delle ore, molto spesso è proprio nell’orto che nascono le ispirazioni per i miei piatti». . Pollo alla cacciatora e melanzane ripiene A Cartosio è come ritornare a mangiare dalla mamma Il ristorante come tornare dalla mamma; è come andare dalla nonna a mangiare; è come ritornare indietro alla propria infanzia, alla nostra giovinezza, quando la materia prima sapeva di qualcosa, quando le zucchine erano zucchine e quando il pollo sapeva di pollo. Non avevano ancora inventato la supremazia delle mousse (e passi), non erano ancora arrivate «schiuma, aria, carbone, terra, polvere, pomata» e la cucina ti prendeva per la gola per la sua ghiotta intelligente avvolgente saporosità. Tutto questo pensavo mentre assaporavo, inatteso cliente pagante, i piatti di questo antico locale, dove la famiglia Milano officia da decenni, attraversando le generazioni tra sala e cucina e rispettando la grandezza gastronomica del Piemonte. Coraggio e professiona- È lità ancor più da applaudire visto anche che chi lavora è un giovane adulto, non un vecchio decrepito lodatore del tempo passato. La cucina dell’amore, la cucina del cuore perché, come scrive anche Suor Germana, «il cuore è vicino allo stomaco e senza uno non ci può essere l’altro, senza l’anima non si ottiene un buon piatto ». Non ci può essere la buona cucina se lo chef non ci mette anche passione ed entusiasmo. Ecco, allora, che la giovane mamma ha preso in mano le redini della suocera (non anzianissima ma in meritato riposo) e propone nel ristorante di famiglia i patti di sempre legati a il voto 16/20 Terra Territorio e Tradizione, portati in sala con educata professionale semplicità e correttezza da marito e suocero. Nel silenzioso centro del paese, nello scampolo verde o nella sala fresca e candida, eccovi le delizie: salame cotto e crudo (da Tortona), funghi sottolio e giardiniera, melanzane ripiene, frittata alle erbe, straordinari soavi fiori di zucchine profumati di menta leggera, ravioli al burro e salvia, merluzzo (viene da Spigno), pollo alla cacciatora, coniglio, i sorbetti casalinghi, focaccia e grissini inarrivabili. 60-70 euro per la gioia del palato e, in più, quella della vista, scavallando la montagna per andare a Spigno tra dolci paradisiache colline. CACCIATORI CARTOSIO (AL) ,VIA MORENO 30 TEL. 0144.40123 WWW.CACCIATORICARTOSIO. COM ULTIMA PROVA: 17-7-2016 12IBY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVAT BELSOGGIORNO MALOSCO (TN) , V. MIRAVALLE 7 TEL.E FAX. 0463.831205 WWW.H-BELSOGGIORNO.COM ULTIMA PROVA:21-7-2016 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI il voto 14,5/20 26 STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Origami, la passione di leggere Il tema di questo numero di Origami, da oggi in edicola per due settimane, è Leggere allunga l’estate. Un solo foglio e tanti racconti: Edoardo Albinati, Simonetta Agnello Hornby, Chiara Gamberale, Massimo Gramellini, Fabio Geda, Maurizio Maggiani, Bruno Ventavoli, Sebastian Fitzek, Hanif Kureishi e Leila Slimani. Questo numero speciale, in attesa del successivo Origami in edicola dal 25 agosto, è illustrato dai disegni di Matteo Pericoli. & CULTURA SOCIETA’ SPETTACOLI EDUARDO DI BAIA/AP I golpisti pattugliano Plaza de Mayo a Buenos Aires il 24 marzo 1976 BOB DAUGHERTY)/AP Jimmy Carter con il presidente argentino Jorge R. Videla durante un incontro alla Casa Bianca nel 1977 Tra il 1976 e il 1983, si calcola che in Argentina, sotto il regime della Giunta militare, siano scomparsi fino a 30 mila dissidenti o sospettati tali (9 mila accertati su 40 mila vittime in totale). Gli scomparsi sono noti nel mondo con il nome di desaparecidos Intervista FRANCESCO RIGATELLI TORINO el dibattito sul nuovo protagonismo della filosofia italiana interviene Germana Pareti, ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Torino e autrice con Antonio Zippo di Che fare, quando fare, se fare (Rosenberg&Sellier). N Professoressa, c’è una rinascita della filosofia italiana? «Certamente ci sono dei filosofi teoretici nostrani conosciuti “Le nostre priorità sono le stesse ma attenti ai diritti” Argentina, svelato il carteggio Carter-Videla FILIPPO FIORINI BUENOS AIRES a cortesia e la fermezza. Sono questi gli strumenti che l’ex presidente americano Jimmy Carter utilizzò tra il 1977 e il 1981, per trattare con la dittatura militare argentina. I generali a Buenos Aires stavano massacrando gli oppositori politici, in un’offensiva interna che era iniziata l’anno prima e che sarebbe durata fino a quello successivo. Tuttavia, continuavano a essere un partner indispensabile nella L Guerra Fredda e, in certi casi, addirittura degli amici. Lo si sapeva da tempo, ma la conferma e i dettagli della vicenda sono arrivati solo ieri, insieme ad alcune lettere che il presidente democratico scambiò coi suoi omologhi golpisti a sud del Rio de la Plata: i generali Jorge Videla e Roberto Viola, nonché l’ammiraglio Emilio Massera. Gli scritti si trovavano sparsi nelle 1080 pagine di documenti segreti, che il governo americano ha appena declassificato su richiesta di Buenos Aires, con la promessa di diffondere presto altro materiale. Il primo a prendere carta e penna fu proprio Jimmy Carter, che scrisse a Videla. È l’11 ottobre del ’77, lui è al governo da 10 mesi, mentre la dittatura argentina ha già un anno e mezzo di vita. La Junta Militar sente che l’aria in arrivo da Nord sta cambiando, mentre finora ha avuto sempre carta bianca dal repubblicano Gerald Ford e dal suo segretario di Stato, Henry Kissinger. «Mi permetta di ricordarle il piacere che mi ha fatto incontrarla a Washington - scrive Carter - mi sono rimaste impresse le sue parole per cui en- “I filosofi italiani? Non credo che siano poi così originali” Interviene Germana Pareti dell’Università di Torino all’estero. I nomi più rilevanti sono Cacciari, Vattimo, Severino, Ferraris. Una certa crisi del pensiero di altri paesi ci facilita, ma da storica non so quanti di noi rimarranno. Ho avuto come maestro Carlo Augusto Viano e soffro di un’impostazione rigorosa. La grande stagione per me è stata quella di Pietro Rossi, di Paolo Rossi e poi di Stefano Poggi». Di fatto lei contrappone i filosofi teoretici agli storici? «Ognuno fa il suo mestiere. I primi mi sembrano oggi meno originali e autonomi di quanto ammettano però. Sono abili venditori di se stessi, ma riprendono per lo più l’hegelismo. Bisogna vedere cosa rimarrà di sostanziale». Colpisce l’assenza di nomi femminili, come D’Agostini e De Monticelli. Perché le filosofe sono poco considerate? «Quelle che ho incrociato si oc- cupano di morale o di tematiche molto specifiche. Un discorso di genere mi interessa poco, anche se noto che docenti ordinarie donne non ce ne sono tante. Fino a qualche decennio fa le ragazze si occupavano poco di studi filosofici, mentre ora ci aspettano generazioni di filosofe. Soprattutto chi si dedica alla ricerca è donna. Gli uomini vogliono guadagnare di più. Nei corridoi vedo solo ragazze. Un trambi abbiamo le stesse priorità in agenda». Si tratta dell’appoggio argentino agli accordi sul canale di Panama e per la non proliferazione nucleare in America Latina. Fin qui, tutto bene. Poi, però, Carter arriva al punto: «Bisogna ammettere che l’Argentina viene spesso accusata di violazione dei diritti umani. Lei ha ragione nel dire che i terroristi cercano di isolare il Paese con la propaganda, ma sono sicuro che la loro voce perderà forza, se permettesse l’indagine di una commissione internazionale». Le violazioni di cui parla Carter sarebbero state quantificate due anni dopo «nell’ordine di migliaia di sequestri, tra tremila e ventimila», in un memorandum del Dipartimento di Stato compreso nello stesso pacchetto di documenti appena desegretato. La propaganda a cui fa riferimento era stata montata in Usa ed Europa da associazioni per il ritrovamento dei prigionieri politici e dagli stessi gruppi della sinistra armata. La commissione proposta, invece, sarebbe arrivata per conto degli Stati Americani (Osa) nel settembre ’79, e avrebbe chiesto di «porre in libertà i detenuti senza giusta causa» e «sanzionare chi applica la tortura». Nella lettera, Carter si scusa «anche con la signora Videla» per non aver potuto partecipare al matrimonio del loro figlio. Il dittatore risponde a distanza di pochi giorni. Glissa sui reclami di cambiar regi- Il dibattito Intervista FRANCESCO RIGATELLI Remo Bodei: la filosofia italiana? È un carattere non un marchio “Finalmente pensiamo in grande. Da Dante in poi abbiamo una vocazione civile, il nostro modello è Lampedusa” siste uno stile filosofico italiano diventato riconoscibile in tutto il mondo, come ha scritto ieri su La Stampa Federico Vercellone? Lo domandiamo a Remo Bodei, filosofo, docente all’Università della California a Los Angeles e presidente del comitato scientifico del Festival Filosofia di Modena, questo settembre incentrato sull'agonismo che per lui è «la base del pensiero, il combattere contro noi stessi, la religione, il diavolo, il peccato». E Professore, nonostante la globalizzazione riusciamo a distinguerci? «Le università delle due coste americane sono molto sensibili agli europei, da Habermas a Derrida. E vengono studiati i nostri Agamben, Esposito, Severino, Vattimo e questo dà l’impressione di una teoria italiana». Ma c’è davvero? «C’è una maggiore presenza, che non vorrei diventasse uno slogan di comodo per i meno colti come il Pensiero debole». Allora che cos’è? «La filosofia italiana si è nutrita per anni di pensieri estranei. Dopo la disputa tra crociani e gentiliani i nostri filosofi sono stati concessionari di marchi stranieri: Husserl, Marx, Schmitt. In Italia si è tradotto molto dall’estero, un segno di provincialismo ma pure di curiosità. Così non si è pensato autonomamente oltre a mancarci una filosofia dell’interiorità alla Pascal, forse per la presenza della Chiesa, e alla pochezza di pensiero scientifico per via dell’Umanesimo. Ora riprendiamo fiducia e ricominciamo a proporci». Ci avvantaggia la crisi della fi- pensiero contemporaneo è un arcipelago da esplorare e che dalle trasformazioni in atto verrà fuori una nuova umanità». Il dibattito Nell’Italia delle mille crisi La filosofia è in ottima salute Pensa all’immigrazione? Una vocazione a misurarsi sui terreni scivolosi della politica e dell’arte come alternativa all’egemonia del modello anglosassone FEDERICO V ERCELLONE a globalizzazione, come era inevitabile, interessa anche la filosofia. Tutto questo ha un profondo significato per quanto riguarda le identità nazionali che vengono quasi cancellate, private delle loro peculiarità da un modello argomentativo derivato dalla filosofia di modello anglosassone, quella «analitica», che tende, sia pure con molti meriti, a depauperare l’argomentazione del suo contesto storico a favore di formalizzazioni non sempre plausibili. È davvero possibile formalizzare tesi e argomentazioni che hanno percorso lungo due millenni e più la vicenda del pensiero occidentale senza perdere, per mancanza di contestualizzazione, la loro cifra reale, il loro vero significato nella vicenda speculativa? L Uno sguardo diverso Roberto Esposito Insegna Filosofia teoretica alla Scuola Normale Superiore. Ha parlato di «teoria Italiana» Emanuele Severino Tra i più celebri filosofi italiani centra la sua riflessione sulla opposizione tra essere e non essere Remo Bodei Insegna in America e in Italia Grande interprete di Hegel, studia il pensiero utopico E partendo da qui, ci si muove su altri territori. Vengono così in mente libri che si sono di recente proposti con forza sulla scena filosofica come Vita quotidiana di En- Il filosofo Federico Vercellone argomentava ieri su La Stampa che esiste uno stile filosofico italiano. 1 Remo Bodei, insegna all’Università della California a Los Angeles «Certamente. Gadamer diceva che era il panno per pulire gli occhiali, nel senso che faceva vedere più chiaro, ma non collegava i fenomeni. Molti analitici europei sono scomparsi. Anche negli Stati Uniti quell’impostazione svanisce e si riscoprono classici ignorati, come l’idealismo di Hegel e lo spiritualismo di Leibniz e Meister Eckhart. Tradizioni rifiutate finora perché cadevano nella condanna della metafisica». Che filosofi sono gli italiani? «Della ragione impura, nel senso che da Dante in poi abbiamo una vocazione civile. I nostri filosofi parlano a un pubblico più ampio di studiosi e studenti e se c’è uno stato unitario è dovuto più a ragioni culturali che politiche. La nostra filosofia non è legata allo stato, alla religione, è pre-politica e paradossalmente condiziona di più per questo». Esiste dunque una teoria italiana? «Se non parliamo di un marchio, ma di un carattere simile sì. Non si può dire che i filosofi italiani abbiano le stesse idee, ma una si- Le biotecnologie saranno un problema Si va verso uomini artificiali che generano conflitti Remo Bodei Università della California a Los Angeles Chi sono i fautori di questa presa di coraggio? «Da una parte Vattimo, che appoggiandosi a Heidegger, è stato uno dei primi a pensare in proprio. E dall’altro Severino, la cui riflessione è indubbiamente originale. La loro propositività li rende riconoscibili come la loro diversità. Che l’Italia offra un ventaglio di idee è un’altra ricchezza infatti. Penso alla visione del futuro di Esposito, al pensiero tragico di Givone, ad Agamben, molto conosciuto negli Stati Uniti e capace di discorsi extraparrocchiali. Da un lato ci si è analizzante dei pensatori esterni e dall’altra si è cercata una strada comune per far fronte a problemi inediti come la bioetica». Intravede la strada comune? «Stare all’avanguardia sul fronte dei problemi. Invece di essere il riflesso italico di quello che si dice fuori, per la prima volta da tempo pensiamo in grande. Nessun nuovo Rinascimento, ma una filosofia positiva e propositiva». Quali sono le questioni maggiori da affrontare? «Le biotecnologie: si va verso uomini artificiali, trapiantati, più longevi e dai sensi aumentati, ma che generano conflitti, creano famiglie nuove, usano la genetica. L’altro grande tema è l’incontro tra culture separate da millenni, che talvolta è uno scontro. Davanti a questo bisogna avere un doppio coraggio: da un lato abbandonare l’universalismo, cioè che i nostri valori siano assoluti, e dall’altro creare un razionalismo aperto, che non rinunci a diritti, uguaglianza, rispetto, ma sia al tem- «Anche. Non dobbiamo promuovere né l’assimilazione né il cambiamento degli altri, ma un’integrazione reciproca e tranquilla. La globalizzazione è come la rottura di una placenta. Le civiltà sono destinate a fondersi. E le filosofie devono trovare una dimensione globale. Quella italiana può avere un ruolo: proprio per la sua arretratezza e legame con la tradizione aderisce agli stili di vita, è più umana. Il modello Lampedusa vale anche in filosofia. Siamo un crocevia del Mediterraneo e siamo abituati alle novità. Non siamo come il “melting pot” americano dove le fusioni in realtà non sono avvenute e si nota dai problemi razziali». Con gli occhi della filosofia, come ci si può porre davanti alle tante incertezze contemporanee? «Bisogna prendere coscienza che viviamo in una morale provvisoria permanente. A lungo si è provata sicurezza grazie a Dio, alla tradizione, alla classe sociale, alla lotta, a una ragione universale. Questi ancoraggi non esistono più. La filosofia deve dire che non abbiamo probabilmente bisogno di una morale assoluta. Dobbiamo dare valore alle conquiste fragili che facciamo. Che non vengono dal Cristianesimo o dal giusnaturalismo, ma dalla presa di responsabilità di ognuno. D’altra parte vivere isolatamente in forma di depressione non aiuta. Meglio imprendere, coalizzarsi, volersi bene. L’alternativa è di finire come quei tre milioni di giovani italiani che non studiano né lavorano». La filosofia italiana ha uno suo stile riconoscibile nel mondo? Continua il dibattito aperto su La Stampa da Federcio Vercellone e seguito ieri da Remo Bodei. 1 stro in politica interna e si concentra su un fatto personale: Carter ha chiesto notizie dei Deutsch, una famiglia di ebrei comunisti finita in mano al regime. Il lessico è marziale: «Sono membri attivi del “Partido Comunista Revolucionario” fuggiti all’estero. I loro figli sono in prigione in attesa di essere sottoposti ai tribunali militari». Il dettaglio suona come una campana da morto. Anche i genitori, infatti, sono detenuti in celle da cui difficilmente si esce vivi. Invece, poi, la buona parola fa effetto e si salveranno tutti. L’unica cosa che portò l’Argentina a moderare la repressione, invece, fu l’efficacia dei propri metodi. Henry Kissinger lo disse chiaramente quando scese da privato cittadino nel Paese, per vedere i Mondiali del ’78. «Ha suonato la musica che volevano sentire i militari», dicono i diplomatici di Carter imbestialiti, nelle lettere che mandano a Washington. Per non raffreddare le relazioni, si fa vivo prima l’ammiraglio Massera, poi il successore di Videla, il generale Viola. Il loro tono rasenta la cessione di sovranità: «Abbiamo avuto punti di vista diversi, ma siamo uniti da una cosa che supera le frontiere: il principio d’Occidente, che è l’amore, la speranza e la misericordia», scrive l’ammiraglio. Il Dipartimento di Stato raccomanderà di non credergli, perché è solo «un opportunista di talento». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI grande nome internazionale, che ammiro molto, è invece Adina Roskies, che continua gli studi neurofisiologici di Patricia Churchland». Lei è una storica della filosofia che sconfina nel campo della scienza e nel suo libro indaga il libero arbitrio dopo le ultime scoperte sul cervello. «Mi faccio suggestionare dalle novità perché come nel Settecento si studiava lo spirito e nel Novecento la mente, oggi non si può fare lo stesso senza gli strumenti della scienza. Per esempio il libero arbitrio ha ancora senso, ma bisogna approfondire le aree corticali frontali che attivano meccanismi automatici di decisione finalizzati a risparmiare energia». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 PAOLO GALLARATI Colonna sonora Mariotti esalta la forza guerriera n’esecuzione rivelatrice ha inaugurato il Festival Rossini di Pesaro. La donna del lago (Napoli 1819) è sempre stata pensata come un idillio romantico, ambientato tra laghi e boschi nella Scozia di Walter Scott, e condizionato dal giudizio di Leopardi: «Una cosa stupenda, e potrei piangere anch’io, se il dono delle lagrime non mi fosse stato sospeso». Ma in questo capola- U voro non c’è solo l’elegia. Mariotti ha evidenziato la forza guerriera e l’impeto di molte scene, mettendo Rossini in una prospettiva predonizettiana: idea progressista realizzata con perizia infallibile. Lo hanno assecondato i cantanti. Juan Diego Florez (il Re) canta con la forza necessaria a render virile, come voleva Rossini, la parte del tenore acuto. Il contralto Warduhi Abrahamyan (Mal- colm) sfoggia un timbro caldo e acrobazie nettissime; Salome Jicia (Elena), soprano, ha voce robusta ma saettante nei passi di agilità; Michael Spyres è un “baritenore” un po’ da raffinare, ma efficace nel dare al gorgheggiante Rodrigo impeto guerriero. La regia di Damiano Michieletto, tecnicamente raffinata, è piena di fantasia, ma punta sovente su effetti senza causa: la presenza della natura, che dà all’opera la sua tinta, è imprigionata dentro un palazzo semidiroccato con vetrate rotte, divani e poltrone, un letto, un soppalco in bilico, e ciuffi d’erba alta, che diventano alla fine un campo di spighe, illuminato da nove lampadari di cristallo. Un uomo e una donna anziani decorano l’azione in silenzio, con movimenti enigmatici e dolorosi. Parecchi gesti sono in- . 27 comprensibili, senza una spiegazione. Il nostro cervello è quindi occupato in un lavoro di decifrazione che impegna troppo chi vuole ascoltare e godere la musica. Chiudere gli occhi , dunque, è spesso necessario. Solo così Rossini può giganteggiare, imponendosi su ogni intellettualismo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI LA DONNA DEL LAGO **** Salome, la donna del lago “Grazie Italia, mi hai scoperto” Intervista ALBERTO MATTIOLI INVIATO A PESARO La soprano georgiana, 30 anni, conquista il Rossini Festival “Ho visto il pubblico felice, voi vi fate emozionare dall’arte” uonissima la prima. Il Rossini Opera Festival di Pesaro (semplicemente Rof per i rossinofili di stretta osservanza) ha aperto lunedì con una nuova Donna del lago che entra subito nella lista delle produzioni rossiniane storiche, e anche nelle posizioni di testa della classifica. Data la congiunzione di una compagnia stellare (Juan Diego Florez - o Jdf per gli habitués di cui sopra -, Varduhi Abrahamyan, Michael Spyres), della direzione di Michele Mariotti e della regia di Damiano Michieletto, il successo era prevedibile. Imprevedibili le sue dimensioni, con il pubblico che alla fine è rimasto molti minuti a battere, oltre le mani, anche i piedi. E il pavimento ligneo dell’Adriatic Arena è particolarmente risuonante. Fra i vari pregi, questa produzione ha anche quello di rivelare una nuova cantante. La donna del titolo è una ragazza di trent’anni, finora nota solo agli addetti ai lavori rossiniani e nemmeno a tutti. Si chiama Salome Jicia, è georgiana, soprano, debuttante o quasi, simpaticissima. Parla cinque lingue, compreso un italiano rudimentale ma saporoso. Dice che il suo personaggio si chiama Elèna, eppure in scena i lunghi versi scioglilingua del libretto dell’abate Tottola erano perfetti per dizione e accento. Poi la voce è importante benché non colossale, un leggero vibrato B slavo non spiacevole, le agilità fluide, il timbro scuro quello giusto per la parte, la presenza scenica notevole. Insomma, se non è nata una stella poco ci manca. Intanto, come si pronuncia Jicia? «Si dice Gichia». E com’è arrivata dalla Georgia a Pesaro? «Ho fatto il conservatorio a Tbilisi, prima come pianista. Poi hanno trovato che avevo una bella voce e ho iniziato a studiare canto. La svolta è stata una masterclass con Renata Scotto, a Roma. È lei che mi ha consigliato di cantare Rossini. L’anno scorso ero qui a Pesaro, all’Accademia rossiniana, a cantare la Folleville del Viaggio a Reims. Mariotti mi ha fatto un’audizione, ed eccomi qui». Una nuova stella Ho studiato a Tbilisi, prima come pianista La svolta è stata una masterclass a Roma La soprano Salome Jicia in una scena della «Donna del lago» che ha aperto il Rossini Opera Festival «È stato il regista Michieletto che mi ha aiutato a capire fino in fondo il mio personaggio racconta abbiamo provato moltissimo» Certo che avevo timore di questa prima, ma il mio lavoro è anche controllare l’ansia Salome Jicia Soprano, parla 5 lingue, compreso l’italiano Quante volte aveva cantato un’opera in scena, prima? di Tbilisi. In Georgia c’è un’antica tradizione d’opera, specie quella italiana. Detto questo, adoro l’Italia». L’inaugurazione del Rof non è uno scherzo, però lei non sembrava emozionata... «No, ero troppo contenta». «Tre in tutto». Dopo la prima è riuscita a dormire? A Pesaro è nata una star? «Lo ero, moltissimo. Ma il nostro lavoro è anche quello di controllare l’emozione». «Ma no! È stata un’occasione magnifica per me e sono grata al maestro Mariotti di avermi dato questa opportunità. Però io continuo a studiare e a cantare». Lo spettacolo di Michieletto è poetico, ma anche complicatissimo. Sul palco, lei sembrava una veterana. «Abbiamo provato moltissimo e io sono stata felicissima di lavorare con lui. È Michieletto che mi ha aiutato a capire il personaggio di Elena. Poi, se vogliamo, ha deciso di raccontare la storia dell’opera in un altro modo rispetto a quello cui siamo abituati. Io lo trovo coerente, forte e suggestivo». Il momento più difficile? Appunto: cosa e dove? STUDIO AMATI BACCIARDI «Stranamente, più i recitativi delle arie. Sono lunghi, difficili e bisogna dare un senso alle parole». Quando ha capito che era andata, e molto bene? «Quando sono uscita a prendere gli applausi e ho visto un mare di facce felici. E’ questo che mi piace di voi italiani». Cosa? Il trentennale della manifestazione culturale Il neodirettore Guarducci: “Serve un po’ di discontinuità” Il Festival di Todi cambia mano. Dunque altre energie, una visione diversa dello spettacolo e delle sue commistioni più o meno spurie. E proprio nel trentennale, la manifestazione perde il suo ideatore e fondatore, Silvano Spada che ne ha fatto uno degli appuntamenti culturali italiani più interessanti e guadagna Eugenio Guarducci, indicato proprio da Spada come suo successore. Considerando il percorso del nuovo diret- tore artistico si comprende meglio il perchè abbia voluto che la contaminazione fosse il tema portante di questa edizione che si aprirà a Todi il 27 agosto per terminare il 4 settembre. Guarducci, ma lei come si definirebbe? «Io sono un architetto, ho allestito il Festival dell’Eurociocolat a Perugia e la rassegna del cioccolato a Torino, ho varato un format culturale di sharing economy. Sono assessore esterno alla cultura e al turismo della città di Assisi. Un manager fuori dai giochi, Spada mi ha chiamato e io ho accettato la sfi- da. Il risvolto della medaglia e il mio vantaggio è che non ho pregiudizi, il mio mestiere è decidere ma anche annusare quello che può piacere ascoltando gli esperti di cui mi fido e misurandomi con altre collaborazioni». Che cosa sarà il suo Festival? «Contaminazione di mondi che qui non erano mai entrati. Musica elettronica, il circo contemporaneo, collaboriamo con Paolo Stratta di Torino e con il Festival del doppiaggio di Imperia. Abbiamo trovato location suggestive oltre al centro storico, parliamo del decentramento in borghi e colline. Ab- Vive in Italia? biamo undici debutti di prosa, in chiusura abbiamo fatto il grande sforzo produttivo di portare Ezio Bosso, Concerto Piano Solo, nella cornice suggestiva di Piazza del Popolo a Todi. Per la prima volta in Italia si potrà godere del ritmo travolgente di Cambuyon dai porti delle Canarie. Pensato solo per noi Tre Amici a Todi con il grande clarinettista Gabriele Mirabassi che incontra Erri de Luca e Roberto Taufic. E per inaugu- Non è proprio un’agenda da giovin principiante. Sempre e solo Mozart e Rossini? «No, a Tbilisi con mio marito che fa l’attore. Faccio parte della compagnia stabile del teatro «No, anche Verdi e Puccini. Ma non adesso. Fra dieci anni». Il classico que che comprende anche il cabaret circense Kabaret Vertigo. E poi, attori di fama internazionale come Maddalena Crippa, autori come Sergio Cammariere e tanta arte con Piero Pizzi Cannella». Il Festival di Todi si terrà dal 27 agosto al 4 settembre Tra gli ospiti più attesi, Ezio Bosso e il suo «Concerto Piano Solo» “Musica elettronica e circo La sfida è contaminare Todi” MICHELA TAMBURRINO «Che vi fate emozionare dall’arte». «Semiramide a Nancy, La clemenza di Tito a Losanna, la ripresa di questa Donna del lago a Liegi, Così fan tutte al Covent Garden nel 1918». rare il 27 agosto, ecco il debutto nazionale di Le Lien di Amanda Sthers, giovane autrice parigina già consacrata in Francia e mai rappresentata in Italia. Una storia di danno e d’amore che vede protagonisti Marie e Paul, (Lucia Bendia e Francesco Bonomo), che si scoprono fratelli alla morte del padre, una nostra co-produzione. Ma non finisce qui... «Novità assoluta per il Festival, La Journée du Nouveau Cir- 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Non sarà un po’ troppo? «Assolutamente no e il pubblico sta premiando il cartellone considerando la prevendita al botteghino. Abbiamo aperto anche al territorio umbro, coinvolgendo le realtà locali come Oplà Studio, contenitore di danza contemporanea. Vogliamo far capire che ricerca e sperimentazione vanno allargate a tutte le arti. E persino al cibo». Non si rischia di snaturare il Festival tramutandolo in una sagra? «Sono pillole invisibili di discontinuità, un segno garbato di cambiamento che oltre all’arte prevede il cibo e i libri e tra gli eventi collaterali anche una curiosa street performance. Un trentennale va festeggiato e noi abbiamo messo in campo il meglio». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 28 .Spettacoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 MASOLINO D’AMICO Teatro “Il gabbiano” Ma non è il solito Cecov AP AP Anni 60, la prima formazione con Syd Barrett Il celebre maiale rosa gonfiabile sopra Londra, 1977 Gilmour (a sin.) e Waters al Live 8, Londra 2005 Rivoluzione Pink Floyd Londra ne celebra l’epopea rock Savincenko e Nedzinskas Z Due mostre sulla band più creativa e influente tra gli anni Sessanta e Settanta FRANCO GIUBILEI TORINO Ormai è ufficiale: anche il rock è un pezzo da museo. Lo dice l’età da nonni di molti protagonisti dell’età dell’oro dell’ex musica ribelle, dai Rolling Stones a The Who, che si ostinano, spesso con successo, ad esibirsi in tour mondiali malgrado abbiano cominciato a furoreggiare mezzo secolo fa, ma lo dicono soprattutto le istituzioni ufficiali. Il Victoria and Albert Museum di Londra, che nel 2013 aveva allestito una grande mostra su David Bowie andata sold out e traslocata pari pari al Museo d’arte moderna di Bologna dallo scorso luglio, ora si appresta a celebrare un altro monumento della cultura popolare mondiale: i Pink Floyd saranno al centro di due eventi, il primo già fissato per questo autunno, in buona compagnia con altri protagonisti della scena pop-psichedelica londinese fra il 1966 e il 1970. Titolo, molto evocativo: «You say you want a revolution? Records and Rebels», per ricordare come il primo periodo di benessere dopo la Seconda guerra mondiale fu terra fertile per un’esplosione creativa senza precedenti. In quegli anni a Londra, nei club come UFO e Tottenham Court Road, si faceva strada una band guidata da un ragazzo dallo sguardo incredibilmente profondo, Syd Barrett, lo stesso che sarebbe stato ricordato in Shine on you Crazy Diamond perché quegli occhi nel frattempo si erano trasformati in «buchi neri nel cielo». Intervista GIANMARIA TAMMARO NAPOLI a quindici anni, Ilenia Lazzarin è uno dei volti di Un posto al sole, la soap opera di Rai3. Il suo personaggio, Viola, è una ragazza che si trasferisce con la famiglia da Milano a Napoli: una storia che Ilenia condivide visto che anche lei, nata a Busto Arsizio, residente a Vercelli da quando aveva undici anni, si è dovuta spostare nel capoluogo campano per lavoro. Laureata in Scienze dell’Educazione e appassionata di psicologia, da piccola Ilenia voleva fare la cantante: «Ho partecipato a tutti i concorsi e a tutte le rassegne canore. I Pink Floyd (da sinistra, David Gilmour, Nick Mason, Roger Waters and Rick Wright in concerto a Los Angeles, Memorial Sports Arena, nell’aprile del 1975 Sullo sfondo, la copertina di «The dark side of the Moon» MICHAEL OCHS ARCHIVES/GETTY I concerti, con i compagni d’arme Waters, Wright e Mason, inseguivano un connubio fra suoni e immagini che sarebbe rimasto il marchio inconfondibile dei Pink Floyd fino alla fine, alcuni decenni più tardi. In capo a qualche anno, con l’uscita dal gruppo di Barrett per gli eccessi da acido lisergico (l’ex front man è morto proprio dieci anni fa, ndr), la band si riassestò con l’innesto di David Gilmour e nel 1973 piazzò un colpo da maestri assoluti con The Dark Side of The Moon, splendido disco e campione d’incassi con 45 milioni di copie vendute (il terzo album di tutti i il colossale maiale gonfiabile che sorvolò Londra per il lancio di Animals, una bella esposizione se la meritava proprio. E allora ecco il racconto per immagini, oggetti e documenti del cammino live della band, centrato fin dagli albori su pionieristici giochi di luci psichedeliche, per proseguire con effetti speciali sempre più sofisticati, fino all’aeroplano che si schiantava sul palco di The Wall dove, fra l’altro, un muro gigantesco veniva costruito durante il concerto fra il pubblico e i musicisti. Tutto questo mentre i disegni animati di Gerald Scarfe venivano proiettati sul muro. Il Victoria & Albert, che per la mostra si avvarrà della collaborazione dei superstiti del gruppo, esporrà questo e altro, compreso il lavoro compiuto per l’elaborazione delle copertine indimenticabili di The Dark Side of The Moon e Wish You Were Here, ideate da Hipgnosis. Ci sarebbe anche qualcosa di italiano nella mostra londinese sui Floyd: è il lavoro di preparazione per un evento analogo che si sarebbe dovuto tenere a Milano nel 2014 e che abortì a biglietti già prenotati e pagati, per problemi di soldi e diritti fra organizzazione e legali dei musicisti. “Prendo il testimone dalla Ventura Il bello è che devo improvvisare” copione. Da un punto di vista umano, devo dire che conto molto sulla mia preparazione in psicologia». Ilenia Lazzarin dalla soap alla conduzione di un reality «È la prima volta che il contadino cerca moglie... e marito. Sarà molto interessante». D «Il contadino cerca moglie» Ilenia Lazzarin conduce il reality dal 19 ottobre su Fox Life tempi). I Pink Floyd erano diventati un monumento, consolidatosi negli anni con Wish You Were Here, Animals e infine con quel grandioso pas d’adieu del padre-padrone Waters che è stato The Wall nel 1979. Un aereo contro il muro E qui arriva la seconda mostra progettata dal Victoria and Albert Museum, i cui punti principali sono stati anticipati dal Guardian: perché un gruppo così influente, che per almeno un decennio ha dettato legge per qualità della musica, ingegneria del suono, soluzioni sceniche e idee di promozione, come Andavo ovunque». Il cinema e la televisione sono arrivati quasi per caso: «Un’amica di mia madre le parlò di un’agenzia di pubblicità a Milano, dove c’erano tutte ragazze. Mia madre prese fiducia e venne con me a tutti i provini». Ora, con Il Contadino cerca moglie, dal 19 ottobre su Fox Life, arriva il passaggio alla conduzione: «È una vera sfida», racconta. Prende una pausa, carica un po’ la voce. «Perché tutto è nuovo e perché tutto è nelle mie mani». C’è stato anche il passaggio di testimone con Simona Ventura, che ha condotto il programma l’anno scorso. «Lei è un’icona della tv, un’icona che io adoro. Per me è impensabile fare una cosa al posto suo. Spero di essere almeno all’altezza del programma». Mi diceva che in campagna si trova a suo agio. «Ci sono nata. Dagli undici ai diciotto ho vissuto in una casa sul fiume, a giocare con le rane, andavo a pescare con il nonno e a fare i bagni al Lago Maggiore». Dai concorrenti, invece, che cosa si aspetta? «Questo è il vero punto interrogativo. Essendo un reality può succedere di tutto. Le emozioni vanno gestite e non c’è nessun uvedra, ossia Il gabbiano (di Cecov) sembra sulla carta, e probabilmente è stato, se non forse il migliore, certo il più affidabile spettacolo della Biennale Teatro di Venezia. Nel senso che l’allestimento del regista lituano Oskaras Korsunovas, classe 1969, offre un felice esempio di fusione (stavo per scrivere compromesso) tra l’esigenza di ripresentare un classico e quella di sottolineare al pubblico di oggi appunto che l’operazione avviene oggi, e che il linguaggio non può essere che quello di oggi. Così, naturalmente, personaggi vestiti come la gente che incontriamo per strada; per scenografia, solo sedie di metallo pieghevoli, più all’ultim’atto un tavolino per la partita a carte e un divano di cuoio nero (ma possibilità di proiettare le acque del lago sullo schermo dove scorrono i soprattitoli della traduzione simultanea). Gli interpreti, tutti in parte, recitano, benissimo, con gesti e intonazioni moderne, e anche con qualche moderna intemperanza tipo violenza al mobilio; solo il medico Dorn è un po’ più stravagante degli altri, coi suoi atteggiamenti da seguace di dottrine ayurvediche. Moderna è anche, nella riduzione per il resto moderata (il tutto dura 170’), l’abolizione dei domestici. D’altro canto, sintonizzatici ben presto con questo stile disinvolto e stimolati dai frequenti appelli diretti agli spettatori, ascoltiamo volentieri una consegna del testo rispettosa e puntuale. Paradossalmente, proprio la mancanza di distrazioni visive, unita alla chiarezza della dizione (gli attori parlano senza sforzarsi, tanto qui non li capirebbe nessuno; ma malgrado il ritmo sostenuto, li si segue agevolmente anche leggendo, il che significa che la regia punta all’ascolto) finisce per produrre un non spiacevole effetto radiofonico. Così riascoltando l’arcinoto capolavoro ne apprezziamo lati che altre volte avevamo sorvolato, come, per dirne uno, l’importanza dei richiami allo Shakespeare di Amleto in questo quasi debutto di Cecov nel grande teatro: e non solo per le formidabili scene madre-figlio. A momenti si pensa addirittura a una nuova versione della tragedia, con Ofelia innamorata di Claudio... Ma Cecov, si sa, è un autore corale, e qui come al solito si impone il concertato dei vari individui ciascuno dei quali, immerso in se stesso, è incapace di rapportarsi con gli altri: vera metafora della società in cui viviamo ancora. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Quest’anno ci sono delle novità: un concorrente donna e uno omosessuale. Parliamo della sua esperienza in «Un posto al sole». «All’inizio è stato difficile perché abbiamo dei ritmi folli: giriamo una scena in venti minuti e facciamo diciotto, venti scene al giorno. Dobbiamo portare a casa una puntata alla fine della giornata». Quali sono i suoi progetti per il futuro? Continuare a condurre o recitare a tempo pieno? «Mi piacerebbe continuare a fare tutte e due le cose. Ogni volta che c’è una nuova sfida, mi dico che ce la devo fare, sono più stimolata. È questo che rende il mio lavoro così incredibile». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI ZUVEDRA (IL GABBIANO) Regia di Oskaras Korsunovas Biennale di Venezia *** LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 . Spettacoli .29 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi dell’11 agosto 2016 Rai 1 Rai 2 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Estate 10.35 Velvet Telefilm 11.25 Un passo dal cielo 2 Fiction Nuove avventure per Pietro, che ha fatto della difesa della vita e della natura la sua missione 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.05 Estate in diretta 15.30 Legàmi Telenovela 16.25 Tg 1 16.45 Estate in diretta 18.45 Reazione a catena Gioco Amadeus conduce il gioco sull’associazione logica fra le parole 20.00 Telegiornale 20.30 Techetechetè 2016... Stasera con noi 6.00 Rio de Janeiro 2016 - Giochi della 31ª Olimpiade 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Rio de Janeiro 2016 - Giochi della 31ª Olimpiade Golf: torneo M Canottaggio: semifinali e finali 14.00 Tiro a segno F: Carabina 50m 3 posizioni qualificazioni 15.20 Pallanuoto F: Italia-Australia 17.00 Tiro a segno F: Carabina 50m 3 posizioni finale 18.00 Nuoto: batterie 18.15 Canoa slalom F: Kayak K1 F semifinale 20.00 Canoa slalom F: Kayak K1 F finale 20.30 Tg 2 20.30 Rai 3 6.00 RAInews 24 6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale 8.00 Agorà estate Attualità 10.05 C’era una volta Film (fant., 1967) ★★ 12.00 Tg 3. Tgr Meteo 12.15 Doc Martin Telefilm 13.00 Geo Magazine 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Tg Regione Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Piazza Affari 14.55 Tg3 Lis 15.00 La casa nella prateria TF 15.50 Un commissario a Roma Telefilm 17.50 Geo Magazine 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Cuori in cucina Sitcom Canale 5 Italia 1 Rete 4 La 7 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.55 Traffico 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Baciati dall’amore TFt 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.10 Una vita Soap opera 14.45 Cherry Season - La stagione del cuore Telenovela 15.45 I misteri di Laura Fiction 16.45 Rosamunde Pilcher - Il tesoro nascosto Film-tv 18.45 Il segreto Telenovela La serie ambientata nella Spagna rurale dell’inizio del XX secolo 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Paperissima sprint estate Varietà 6.55 Settimo cielo Telefilm 7.45 Pippi calzelunghe TF 8.10 Belle e Sebastien Cartoni 8.35 Georgie Cartoni animati 9.00 Sailor moon Cartoni 9.25 Chuck Telefilm 11.25 White Collar Telefilm 12.25 Studio Aperto 13.05 Sport Mediaset Sport 13.45 I Simpson Cartoni 14.35 I Griffin Telefilm 15.00 American Dad Telefilm 15.25 My name is Earl Telefilm 16.00 Due uomini e mezzo TF 16.30 Suburgatory Telefilm 17.00 Friends Telefilm 18.00 Dharma & Greg Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.00 Mistero Adventure. Appunti di viaggio 19.25 The Mentalist Telefilm 20.20 CSI Miami Telefilm 6.35 Kojak Telefilm 8.30 Cuore ribelle Telenovela 9.30 Tierra de Lobos Telefilm 10.40 Ricette all’italiana Attualità 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Glades Telefilm 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Flikken - Coppia in giallo Telefilm 16.35 Il provinciale Film (comm., 1971) con Gianni Morandi, Maria Grazia Buccella, Sergio Leonardi, Franco Fabrizi. Regia di Luciano Salce ★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Dentro la notizia 19.55 Tempesta d’amore SO 20.30 Dalla vostra parte 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus Attualità 9.40 Coffee break Attualità 11.00 L’aria d’estate Attualità Il programma all’insegna dell’approfondimento politico e dell’attualità condotto da Andrea Pancani 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache Attualità Il programma, a cura della redazione News, dedicato alla cronaca 14.20 Katia regina senza corona Film 16.25 L’ispettore Tibbs Telefilm 18.15 Joséphine ange gardien Telefilm 20.00 Tg La7 20.35 In onda Attualità 21.25 Don Matteo 9 21.00 Olimpiadi Rio 2016 21.10 I magnifici sette ★★★ 21.10 The Words FICTION. Don Matteo e Cecchi- SPORT. Tra le gare di questa sera FILM. (western, 1960) con Yul ni vengono coinvolti in una rapina in banca. L’autore è una vecchia conoscenza dei carabinieri ma si capisce subito che c’è qualcosa che non torna c’è anche il ciclismo su pista: Team Sprint, semifinali e finali; inseguimento a squadre, qualifiche. Fra gli atleti in evidenza, Jason Kenny e François Pervis Brynner, Steve McQueen. Regia di John Sturges. Un villaggio messicano, tormentato dai banditi, chiede aiuto a un pistolero circondato da giustizieri 23.35 Supereroi - Carlo Verdone 0.30 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.05 Sottovoce Attualità 1.35 I bambini sanno Film (doc., 2015) 3.25 Ricomincio da ottanta Film 21.30 Giochi della 31ª Olimpiade Beach Volley M - Tennis 1.30 Pallavolo M: ItaliaMessico 2.00 Beach Volley F 3.00 Nuoto: semifinali e finali 23.30 Tg3 Linea notte estate Notiziario 0.05 In grazia di Dio Film 2.05 Rai Cultura Testimoni del tempo Attualità 2.35 Rainews 24 Notiziario 21.10 Emigratis 21.15 Stalker FILM. (dramm., 2012) con B. Coo- VARIETÀ. Il programma di intrat- TELEFILM. Nina Preston, una gio- per, J. Irons. Regia di B. Klugman, L. Sternthal. Clay è un celebre scrittore corteggiato da una seducente dottoranda affascinata dal suo romanzo tenimento condotto dal duo comico Pio e Amedeo. A commentare, la voce fuori campo di Francesco Pannofino. In ogni città un vip da importunare vane attrice di successo, è assediata dai paparazzi e tormentata dagli stalker. Tra tutti Robert, ma il più pericoloso è un insospettabile 23.30 Squadra antimafia 7 Fiction 1.20 Tg 5 Notte. Meteo.it 2.05 Paperissima sprint estate Varietà 2.35 Parenthood Telefilm 5.15 Tg 5. Meteo.it 23.20 American Pie Film (comm., 1999) con Jason Biggs, Thomas Ian Nicholas. Regia di John Weitz ★★ 1.20 Italian pro surfer Reality show ★★★ 21.10 Mickey occhi blu ★★★ (comm., 1999) con H. Grant, J. Tripplehorn. Regia di K. Makin. Michael, un banditore d’aste, s’innamora di Gina, la figlia di un gangster FILM. 23.10 Convoy - Trincea d’asfalto Film (avv., 1978) con Kris Kristofferson, Ali MacGraw, Ernest Borgnine, Burt Young, Madge Sinclair, Cassie Yates ★★★ 23.05 I gemelli Film (comm., 1988) con Arnold Schwarzenegger, Danny De Vito ★★★ 1.05 In onda Attualità 1.40 Il commissario Navarro Telefilm digitale terrestre RAI 4 14.20 15.50 18.05 18.10 19.40 21.10 22.40 0.10 1.30 1.35 1.40 21 Rookie Blue Serie Numbers Serie Rai News - Giorno Private Practice Serie Desperate Housewives Serie Scorpion Serie Supernatural Serie Zombeavers Film Rai News - Notte Notiziario Anica appuntamento al cinema The Collector Serie RAI 5 23 18.15 Roma: La Nuova Drammaturgia 18.45 Rai News - Giorno 18.50 Piano Pianissimo 19.10 Passepartout Arti Decorative 19.40 This Is Opera 20.25 Concorso Internazionale 2 Agosto 21.15 Riccardo Muti: Prove Dorchestra 22.15 Riccardo Muti: Prove Dorchestra Musicale RAI STORIA 54 19.45 I padrini-Joe Valachi 20.30 Il giorno e la storia 20.45 Il tempo e la storia. Il regno del Sud con il prof.Giovanni Sabbatucci 21.30 a.C.d.C. Il Limes,una barriera contro i barbari Documentari 22.30 a.C.d.C. Il Limes, pericolo alla frontiera Documentari RAI MOVIE 12.40 14.20 15.55 17.20 17.25 20.00 21.15 23.00 0.50 film 19.25 Spongebob - Fuori dall’acqua Spongebob approda nel nostro mondo per una supereroica avventura SKY CINEMA FAMILY Celtic Pride Rapimento per sport Il Boston Celtics rischia la retrocessione. Due tifosi sono disposti a tutto SKY COMEDY 21.00 SkyCineNewsPomeriggio da starReese... SKY CINEMA 1 Annie - La felicità è contagiosa Un classico di Broadway, vincitore di 7 Tony Awards. Protagonista Jamie Foxx SKY CINEMA FAMILY L’erba del vicino è sempre più verde I nobili Robert Mitchum e Cary Grant aprono il loro castello al pubblico SKY CLASSICS Il paramedico SKY COMEDY Arsenico e vecchi confetti Chris Cooper, sposato con Patricia Clarckson, ha una relazione extraconiugale SKY PASSION The Divergent Series Insurgent Tratto dal secondo capitolo della trilogia della scrittrice Veronica Roth SKY MAX 21.10 The Prince - Tempo di uccidere Paul, in cerca della figlia, sarà costret- to a un duro confronto col suo passato SKY HITS Boulevard Diciottenne parigino abbandona la casa paterna e si stabilisce in una soffitta SKY CINEMA 1 22.40 Love is all you Need Una pellicola romantica ambientata dentro una cartolina di Sorrento SKY PASSION 22.45 Quel momento imbarazzante Tre amici alle prese con il loro giuramento e le loro contraddizioni SKY HITS Mrs. Doubtfire Robin Williams si traveste da anziana governante per poter vedere i figli SKY CINEMA 1 Head of State Un politico sta per finire fuori gioco, ma un candidato alla presidenza muore SKY COMEDY 22.50 I girasoli Sophia Loren scopre che il marito Marcello Mastroianni si è rifatto una famiglia SKY CLASSICS 23.00 Paddington Ispirato ai libri di Michael Bond tradotti in 40 lingue famosi in tutto il mondo SKY CINEMA FAMILY 23.05 Cleanskin Un agente dei servizi segreti sulle tracce di un attentatore suicida SKY MAX IRIS 24 Killers Film Cleaner Film Nord Film Rai News - Giorno Notiziario La battaglia della Neretva Film Stanlio e Ollio La ragazza di Boemia Film The Company Men Film Treno di notte per Lisbona Film Rai News - Notte serie tv 16.05 NCIS FOX CRIME 16.25 The Big Bang Theory 11.40 Il merlo maschio Film 13.50 Il ladro di crimini Film 15.40 Da parte degli amici: firmato mafia! Film 17.35 Italiani a Rio Film 19.20 Supercar Telefilm 20.05 Walker Texas Ranger Telefilm 21.00 Beautiful Lies Film 23.05 Sotto falso nome Film 1.20 Inch’allah Film LIFE 17.15 2 Broke Girls FOX 17.40 American Dad FOX 17.45 Criminal Minds FOX CRIME 17.50 Ci pensa Mainardi FOX LIFE 18.05 American Dad FOX 18.15 Scandal FOX LIFE 18.30 I Griffin FOX 18.35 Criminal Minds FOX CRIME 18.55 I Griffin FOX 19.15 Grey’s Anatomy FOX LIFE 19.20 Bones FOX CRIME La vita secondo Jim FOX 19.40 La vita secondo Jim FOX 20.10 Bones FOX CRIME Grey’s Anatomy DISCOVERY CHANNEL Stupidi al quadrato FOX The Big Bang Theory FOX 20.35 2 Broke Girls FOX 21.00 Lebowitz vs Lebowitz FOX CRIME Outlander FOX LIFE Legends FOX 21.45 Legends FOX 22.00 Criminal Minds FOX CRIME Outlander FOX LIFE 22.35 The Grinder FOX 22.50 Criminal Minds FOX CRIME NATIONAL GEOGRAPHIC 19.25 A caccia di auto 26 13.15 MasterChef Australia Varietà 14.15 MasterChef Italia 4 Varietà 16.15 Buying & Selling 17.00 Case in rendita 18.15 Fratelli in affari 19.00 Top Gear UK Varietà 19.45 Affari di famiglia 21.15 Squadre da incubo Varietà 23.15 Non faccio la guerra, faccio l’amore Film TV8 8 17.45 Eredità da star 18.30 Alessandro Borghese - 4 ristoranti Varietà 19.15 Alessandro Borghese Kitchen Sound Varietà 19.30 Cucine da incubo 2 Varietà 20.15 House of Gag 21.15 Soldato Jane Film 23.45 Indiana Jones e il tempio maledetto Film 2.00 Body Shock REAL TIME NATIONAL GEOGRAPHIC SOS veterinario SKY UNO 19.50 Lucarelli - Muse Inquietanti: Pollock 19.55 18.25 Gente comune Sconvolto dalla morte del fratello, Timothy Hutton tenta il suicidio. 4 Oscar PREMIUM UNIVERSAL A caccia di auto 18.30 The Good ShepherdL’ombra Del Potere DISCOVERY CHANNEL SOS veterinario SKY UNO 18.45 Carnera-The Walking Mountain PREMIUM ARTE 20.00 Le megastrutture di Hitler NATIONAL GEOGRAPHIC 20.15 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL 20.20 Master of Photography: Il nudo ARTE SKY UNO 20.55 Il futuro secondo Hawking NATIONAL GEOGRAPHIC 21.05 Acquari di famiglia DISCOVERY CHANNEL 21.10 Master of Photography: Ritratto d’attore ARTE Master of Photography SKY UNO 21.55 MythBusters DISCOVERY CHANNEL Cosmos. Odissea nello spazio NATIONAL GEOGRAPHIC 31 16.50 Due abiti per una sposa Varietà 17.40 Quattro matrimoni - Australia 19.20 Alta infedeltà 21.10 Skin Tight: la mia nuova pelle 22.10 Vite al limite Documentari 0.00 Malattie imbarazzanti - Australia 1.50 ER: storie incredibili Documentari 4.25 Alta infedeltà Documentari DMAX PREMIUM CINEMA EMOTION CINEMA 19.05 Il Bounty L’equipaggio, guidato da Mel Gibson, si ribella al capitano Anthony Hopkins PREMIUM CINEMA ENERGY 19.20 Il Cielo E’ Sempre Piu’ Blu PREMIUM COMEDY 19.25 Pallottole cinesi Nel vecchio West, una guardia imperiale cinese deve salvare una principessa PREMIUM COMEDY 20.45 Brunch Per Due PREMIUM CINEMA 21.15 Il Paradiso all’improvviso Leonardo Pieraccioni, effettista teatral-cinematografico, conosce Angie Cepeda PREMIUM COMEDY Dragon Trainer 2 Secondo capitolo dell’epica trilogia torna con il fantastico mondo di Hiccup PREMIUM CINEMA Scream 2 Alla prima del film tratto dai fattacci qualcuno emula l’assassino dello schermo PREMIUM UNIVERSAL To Rome with love Stavolta Woody Allen gira a Roma e racconta un intreccio di molte storie PREMIUM CINEMA EMOTION Getaway - Senza via di fuga insieme a una giovane hacker, Ethan Hawke è alla ricerca della moglie rapita PREMIUM CINEMA ENERGY 22.45 Bangkok Dangerous Un sicario sordo si innamora di una farmacista e inizia a pensare alla sua vita PREMIUM CINEMA ENERGY 22.55 E’ Un Mondo Difficile PREMIUM COMEDY 23.00 Bagnomaria Versilia: storie di quattro personaggi, tutti interpretati da Giorgio Panariello PREMIUM COMEDY 23.05 Poliziotti fuori - Due sbirri a piede libero Bruce Willis e Traacy Morgan sono due poliziotti in coppia da anni PREMIUM CINEMA Now Is Good Tessa ha 17 anni e ama la vita. Ma le hanno diagnosticato una malattia terminale PREMIUM CINEMA 52 14.10 Baywatch Australia - 1^TV 15.05 100 cose da non fare a casa 15.55 Cattivissimi amici 16.50 Formula (sotto) zero Varietà 17.45 Giganti in vendita 18.35 Affari in valigia 19.30 Te l’avevo detto 20.20 Jail: dietro le sbarre Documentari 21.10 Te l’avevo detto 22.55 Ciak, ti sfido! Reality show film 17.30 Il seme della follia Scrittore horror scompare. Il detective Trent inizia la ricerca. Di J. Carpenter PREMIUM CINEMA ENERGY DISCOVERY CHANNEL 19.30 Stupidi al quadrato E poi c’è Cattelan LIFE CIELO intrattenimento 19.05 A caccia di auto FOX 16.50 2 Broke Girls FOX 16.55 NCIS FOX CRIME Drop Dead Diva FOX 22 serie tv 14.45 The Mysteries Of Laura STORIES 14.55 Hart Of Dixie JOI 15.45 Psych JOI Hamburg distretto 21 TOP CRIME 16.00 Fringe ACTION 16.30 Parks And Recreation JOI 16.50 Dracula ACTION 17.25 2 Broke Girls JOI 17.35 Suits TOP CRIME 17.40 Supernatural ACTION 17.55 Parenthood STORIES 18.05 Quelli Di Joi JOI 18.20 Big Bang Theory JOI 19.05 Mom JOI 19.15 Fringe ACTION 19.25 Mya Mag STORIES Law & Order: Unita’ Speciale TOP CRIME 19.30 Una mamma per amica JOI 19.35 Pretty Little Liars STORIES 19.55 Constantine ACTION 20.15 Due Uomini E 1/2 JOI 20.55 Speciali Joi JOI 21.10 Bones TOP CRIME 21.15 Mr. Robot STORIES The Goldbergs JOI The Vampire diaries ACTION 21.55 Speciali Joi JOI 22.00 The Originals ACTION 22.10 Big Bang Theory JOI 22.50 American Odyssey ACTION Law & Order: Unita’ Speciale TOP CRIME 23.20 The Night shift STORIES 23.25 Due Uomini E 1/2 JOI 30 STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 SPORT Inseguivo questo risultato da vent’anni, è un messaggio per chi come me non ha il posto fisso nei corpi dello Stato Marco Innocenti Argento nel double trap, prima medaglia italiana a Rio fuori dai corpi dello Stato I precedenti 1996 Pera Albano Pera è argento ad Atlanta ’96 2000 Gelisio Deborah Gelisio secondo posto a Sydney 2000 IL DECIMO PODIO DELLA SPEDIZIONE ITALIANA Italia in tiro Altra medaglia azzurra dai piattelli: Innocenti argento nel double trap “Ho pianto di gioia prima della finale Io sparo e lavoro ma ce l’ho fatta” ROBERTO CONDIO INVIATO A RIO DE JANEIRO 2008 D’Aniello Francesco D’Aniello 2º a Pechino Oggi in Tv 13,05 Sport Mediaset Italia 1 13,30 Olimpiadi di Rio Raidue, Rai Sport 1, Rai Sport 2 15,00 Ciclismo. Arctic race of Norway Eurosport 18,45 Italia Beach soccer tour Fox Sports 20,05 Tg olimpionico Raidue 20,30 Calcio. Premier League world Sky Sport 1 23,00 Calciomercato Sky Sport 24 23,30 Sport estremi. Red Bull air race 2016 Fox Sports 24,00 Night Line Sky Sport 24 1,30 Olimpiadi di Rio. Pallavolo maschile, Italia-Messico Raidue Argento come Pellielo. Con la differenza che per «Johnny» quella del trap è stata la quarta medaglia olimpica, mentre Marco Innocenti, 38 anni da compiere martedì prossimo, ha preso la prima al terzo tentativo. «La inseguivo da 20 anni garantisce lo specialista del double trap - e sapevo che questa era l’ultima occasione». Perché il pratese di Montemurlo non è come tutti gli altri azzurri del tiro a volo. «Io non faccio parte dei corpi di Stato. Con la famiglia conduco una delle armerie più grandi d’Italia: lavoro e sparo, ho fatto questo scelta. E qui a Rio spero di aver dato un messaggio a chi come me non ha il posto fisso dei gruppi sportivi ma continua a tirare mettendoci passione, determinazione e volontà. Sapete, chi come me gareggia per un club privato spara un terzo di cartucce in meno in allenamento. Ma io alla fine ce l’ho fatta. Perché, come amo dire, volere è potere». La decima medaglia Il senso del ragionamento di Innocenti va oltre il tiro. La sua è stata la decima medaglia azzurra in questi Giochi, in assoluto la prima non conquistata da poliziotti o militari. Tipo schivo, il marito di Francesca e padre di Alessia e Irene, sparò il primo colpo a 10 anni. Da juniores due volte campione mondiale, era considerato un fenomeno. Poi, dovendo anche pensare a mandare avanti l’armeria fondata dal nonno, ha un po’ frenato. Il suo successo più importante era prima di ieri la fi- nale di Coppa del Mondo 2004. Si piazzava sempre, vinceva pochino. Ma non mollava la sua passionaccia. «Sparano anche mia sorella Laura, mia cugina Elena e mio zio è consigliere federale». Le Olimpiadi restavano comunque il suo nervo scoperto: ottavo nel 2000, solo 17° nel 2004, fuori a Pechino e Londra. Anche questa volta sembrava mettersi male. «Ho avuto una stagione piena di alti e bassi, non riuscivo a trovare la forma ed ero preoccupato. Poi, un mese prima di partire, ho fatto bene a Baku. Ma qui sono tornato a sparare male. È un campo difficile, questo. Non me l’aspettavo proprio di farcela». Una giornata complicata Innocenti è andato in altalena anche ieri. Primo dopo 90 colpi delle qualifiche, quinto alla chiusura dei 150. Dentro i sei semifinalisti, comunque. «È stata una giornata complicata, piena di su e giù. C’è stata pioggia, vento, mai un piattello uguale all’altro. Serviva sì la tecnica ma anche molta esperienza e un pizzico di fortuna». Così, quando ha rotto l’ultimo dei 27 dischetti su 30 che gli hanno dato la finale per l’oro con il kuwaitiano Aldeehani, ammonito dal giudice di gara per eccesso di esultanza, è scoppiato in lacrime. «E mentre i due inglesi si giocavano il bronzo, io sono uscito per qualche minuto dal campo. Sono andato in bagno perché ne avevo bisogno ma anche per poter continuare a piangere. Almeno l’argento era al sicuro. E io a una medaglia ci tenevo troppo». Poteva anche essere d’oro, e sarebbe stato il primo della storia azzurra ai Giochi, ma l’arabo che all’ora di pranzo si era qualificato per un soffio vincendo uno spareggio a tre ha sparato meglio fin da subito. C’è stata parità solo dopo i primi 4 doppietti, poi il doppio errore all’ottavo nella pedana 4 che a Marco già era stata fatale due volte in semifinale ha chiuso il conto. «Abbiamo fatto punteggi bassi, ma in queste condizioni c’era da aspettarselo. L’unica cosa che conta, però, è che io la mia medaglia olimpica finalmente l’abbia presa». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La federazione del Kuwait è stata espulsa dal Cio Lo strano trionfo di Aldeehani primo oro senza bandiera INVIATO A RIO DE JANEIRO Fehaid Aldeehani, 50 anni ad ottobre, ieri è andato a prendere la medaglia d’oro del double trap come se andasse al bar per un caffè. Felpa scura con cappuccio e zip, pantaloni in tono, nessun segno di appartenenza. E quando è partito l’inno del Paese del vincitore, ecco quello del Cio. Molti dei pochi spettatori sono rimasti con la curiosità: ma da dove arriva quello lì? Tre ragazzini brasiliani a caccia di foto glielo avevano chiesto direttamente mentre aspettava REUTERS Al centro Fehaid Aldeehani, 50 anni, con l’oro del double trap 1 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Volley, azzurre travolte dall’Olanda (3-0) e quasi fuori. Bonitta: «Rifarei tutto» Un altro 0-3, il terzo, e per l’Italvolley delle donne i Giochi, di fatto, sono già finiti. Eliminate senza aver mai lasciato il segno: persino chiudere battendo Portorico (doveroso) e gli Usa (impossibile, giocando così) sarebbe insufficiente per volare ai quarti. Dopo Serbia e Cina, ieri anche l’Olanda di Guidetti ha infierito sulle azzurre, nonostante l’assenza della sua miglior schiacciatrice. Non era certo da medaglia, questa Italia, ma tra le prime otto dei Giochi nelle ultime tre edizioni c’era sempre arrivata. Rincaserà tra i rimpianti e le polemiche, considerata anche l’esclusione in extremis di Valentina Diouf. Lasceranno l’azzurro Del Core e Lo Bianco (anche ieri impiegata col contagocce), mollerà pure il ct Bonitta, che aveva già annunciato l’addio mesi Recidivo Marco Innocenti, 37 anni, esulta dopo l’argento nel double trap Alex Schwazer, 31 anni, vinse l’oro nella 50 km di marcia ai Giochi di Pechino 2008 Dopo il caso di positività prima di Londra 2012 fu squalificato tre anni e sei mesi 0 ori Vinti dal double trap italiano alle Olimpiadi (6 nel trap e 3 nello skeet) 4 argenti 5º posto Di Innocenti al termine delle qualifiche (punti azzerati in finale) TULLIO M. PUGLIA/GETTY GIULIA ZONCA INVIATA A RIO DE JANEIRO La carriera di Alex Schwazer finisce a Copacabana. E non è una gara di addio, non è l’Olimpiade che aveva scelto come rinascita, è solo una mail arrivata all’indirizzo degli avvocati che lo congeda dalla marcia: squalificato per otto anni. Il verdetto del Tribunale dello sport, riunito in sede straordinaria a Rio de Janeiro, era prevedibile, il viaggio del marciatore disperato, la coda del processo già annunciata. Le carte passeranno alla magistratura, altri gradi di giudizio, altro merito per la sentenza, ma lo sport ha deciso di non credere alla versione di Schwazer e non tornerà indietro. Il marciatore, già squalificato per Epo nel 2012, ha basato la difesa sul vizio di forma e non ha saputo spiegare i motivi di questa nuova positività contestata. E dibattuta. Schwazer al capolinea La stangata del Tas: otto anni di squalifica Doping, la sentenza accoglie le richieste della Iaaf Per il marciatore azzurro carriera conclusa 21 giugno Viene resa nota la positività a un test della Iaaf risalente a gennaio Tra dubbi e dibattiti La decisione è destinata ad alimentare dibattiti e dubbi. Il tecnico di Schwazer, Sandro Donati, si è sempre detto pessimista sull’esito della crociata. ma intende andare avanti. A questo punto più per la reputazione che per la riabilitazione. Otto stagioni di assenza non contemplano ipotesi di ri- torno, non all’età di Schwazer che ha già 31 anni. Lui ha diritto di fare tutto quello che ritiene per il suo nome però l’atletica ha bisogno di prendere atto e andare avanti. Commissione indipendente Resterà la divisione tra complottisti e scettici e pure molte altre spaccature. Il Tas ha 10 luglio I legali di Schwazer presentano ricorso al Tas dopo le contro-analisi positive ANSA la premiazione: «Scusa, ma tu da dove vieni?». «Dal Kuwait», ha risposto orgogliosamente il grilletto più veloce del tiro mondiale, con quei doppietti fulminanti. Ma siccome il suo comitato olimpico è stato sospeso dal 27 ottobre 2015 «per interferenze politiche del governo», Fehaid ha gareggiato nel gruppo degli «atleti olimpici indipendenti». E sotto la sigla di Ioa (all’inglese) ha aggiornato la storia. Sicuramente perché mai prima d’ora un atleta targato Cio era salito sul podio. Ma, con la sua età, ha una serissima chance di diventare il più vecchio medagliato di Rio 2016. La grande gioia è però per un trionfo, arpionato dopo aver rischiato di non fare nemmeno la semifinale, che arriva dopo i bronzi del 2000 e, nel trap, del 2012. Con una sola ombra: «Che dispiacere non aver potuto sentire il mio inno sul podio». [R. CON.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 31 fa. «Cosa lascio in eredità? I bilanci li faremo alla fine. Di certo, non ho rimpianti: rifarei tutto. Ho fatto quel che pensavo fosse giusto per far vincere la squadra». Invece, ha sempre perso male, mai mostrando una vera identità di gioco. Non ha funzionato il tentativo di mixare le veterane alle giovanissime. Tra queste, almeno, c’è Paola Egonu, non ancora 18enne, che s’è confermata patrimonio vero della Nazionale. Debuttante, è stata sempre o quasi la migliore. Col fucile Il bottino del double trap (uno tra le donne e tre con gli uomini) . accettato la richiesta della Iaaf che non ha mai avuto dubbi sull’esito del ricorso. Secondo l’entourage di Schwazer arroganza, secondo la federazione internazionale la convinzione di avere in mano un caso solido. Nelle ore in cui arriva il verdetto la Iaaf è a Ipanema, a pochi chilometri dall’albergo di Schwazer, riunita nel consiglio che di solito precede la settimana dell’atletica ai Giochi. Il doping è uno dei temi sul tavolo e il presidente Sebastian Coe annuncia cambi radicali nella struttura con una commissione antidoping indipendente. Coe si dispiace perché la wild card per Stepanova, l’ex dopata degli 800 metri, testimone chiave nell’inchiesta che ha portato al bando dei russi è stata respinta dal Cio. Fa capire pure che preferirebbe non vedere Gatlin campione olimpico dei 100 metri. Schwazer si sente perseguitato ma il grado di allerta su chi tenta di barare si è alzato e l’insofferenza che circola al Villaggio olimpico sul tema è evidente. Non è la rivolta contro un nome ed è difficile considerarlo accanimento. L’atletica cerca di ricostruire una credibilità, minata da anni di scandali. Non hanno improvvisamente guadagnato la patente dell’infallibilità ma hanno osato con il caso Russia e soprattutto prodotto un’indagine che ha retto all’esame del Tas anche se ci si muoveva su un terreno inedito. Serrano le fila, Schwazer si sente estratto a sorte come cavia. Se è così sono in tanti. Domani la 20 km Domani inizia l’atletica e subito con la 20 km di marcia, una delle due gare a cui ambiva Schwazer. Si parlerà ancora di lui, Elisa Rigaudo, sua compagna di allenamenti nel 2008, ai tempi della medaglia d’oro, aveva fotografato la situazione già quattro anni fa: «Sono tre Olimpiadi che giriamo intorno al suo nome, a Pechino quando ha vinto, poi a Londra quando lo hanno trovato positivo e succederà anche la prossima volta». Aveva ragione. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI «Tatanka» eliminato da Tishchenko, polemiche sul verdetto Il film di Russo senza lieto fine: “Un furto” 2 argenti Ai Giochi per Russo (2008 e 2012) in 4 edizioni (dal 2004 al 2016). Ora pensa a Tokyo 2020 DALL’INVIATO A RIO DE JANEIRO Un brutto film e anche Clemente Russo è fuori dai Giochi. Alla Rocky Balboa contro quell’Ivan Drago di Evgeny Tishchenko, ma dopo la riammissione del campione russo c’è stato anche il contestatissimo verdetto di ieri a suo favore: 3-0. «Anche chi non capisce un cavolo di pugilato ha visto che avevo vinto. Nel secondo round ho messo a segno dai 7 ai 10 colpi, lui mi ha toccato solo di striscio. Dal 2012 in poi è ricominciato lo schifo di prima, del resto i giudici sono uomini». Tatanka carica: «E mi incazzo con stupidi ex pugili che fanno i commentatori…». Riferimento a Patrizio Oliva. Il ct dell’ItalBoxe, Francesco Damiani, rincara: «Un furto, un autentico scandalo, una vergogna. Questi signori devono andare tutti a casa. Questo non è sport, ma politica per favorire quelli dell’est Europa». Sconfitto Sfortunato Deludente Valentino Manfredonia Vincenzo Mangiacapre Carmine Tommasone «Non mi ritiro» Ring geopolitico e tanta rabbia. Ma Russo annuncia che, pur dandosi nuovamente a tv (Grande Fratello vip) e cinema (dopo «Tatanka», un film su Mys, pugile dell’antichità), non si ritirerà per fare l’attore a tempo pieno. «Ho ancora due anni per combattere – dice il medagliato di Pechino e Londra - magari mi fanno fare un Mondiale contro Wilder. Nel 2018 vedrò, se sto Clemente Russo, 34 anni bene potrei pensare a Tokyo. Adesso però mi prendo dei mesi di vacanza e poi mi rimetto a fare cavolate in tv, così farò schiattare molti per l’invidia». Finora sta «schiattando» la boxe azzur- ra a Rio. Deludenti Cappai, Manfredonia e il pro Tommasone, sfortunato Mangiacapre (vincente ma con frattura dello zigomo, a casa), furioso Russo. Al momento, bilancio fallimentare. Restano solo il supermassimo Guido Vianello, qualificato in extremis ai Giochi, e la 18enne Irma Testa. La speranza è con il [M. CAS.] gigante e la bambina. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 32 .Sport STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Ciclismo, la crono a Cancellara Donne, terzo oro di fila Armstrong Fabian Cancellara fa bis. Dopo l’oro di Pechino del 2008, lo svizzero vince anche la prova a cronometro di Rio: «Spartacus» trionfa in 1h12’15”, alla media record di 45,25 km/h, battendo così l’olandese Tom Dumoulin e il britannico Chris Froome, fresco conquistatore del Tour de France. L’azzurro Damiano Caruso chiude al 27° posto. Kristin Armstrong ha vinto l’oro (il terzo di fila) nella prova a cronometro di ciclismo. La statunitense ha percorso i 29,8 km con il tempo di 44’26”4 precedendo la russa Olga Zabelinskaya (44’31”97) e l’olandese Anna van der Breggen (44’37”80). Quinto posto per l’azzurra Elisa Longo Borghini (44’51”94). Due podi in quattro edizioni LAPRESSE La prima medaglia L’unico oro olimpico La grande delusione Argento nei 200 ad Atene 2004, all’età di 16 anni Prima nei 200 e record mondiale a Pechino 2008 Solo quinta nei 200 a Londra 2012 Magnini: «Mi sento vecchio» Anche Filippo Magnini, fidanzato di Federica Pellegrini, ha evocato l’ipotesi del ritiro. Così su Instagram: «Mi sento sconfitto, sconfitto forse dal nemico più grande per un atleta... il tempo che passa...» Le finali di ieri Canoa slalom K1 U: 1. Clarke (Gbr), 2. Kauzer (Slo), 3. Prskavec (R. Cec). Ciclismo strada Crono U: 1. Cancellara (Svi), 2. Dumoulin (Ola), 3. Froome (Gbr). Crono D: 1. Armstrong (Usa), 2. Zabelinskaya (Rus), 3. Van der Breggen (Ola). Ginn. artistica Concorso a squadre D*: 1. Stati Uniti, 2. Russia, 3. Cina. Judo 70 kg D: 1. Tachimoto (Giap), 2. Alvear (Col), 3. Conway (Gbr) e Koch (Ger). 90 kg U: 1. Baker (Giap), 2. Liparteliani (Geo), 3. Cheng (Cina) e Gwak (Scor) Nuoto 200 sl D*: 1. Ledecky (Usa), 2. Sjoestroem (Sve), 3. McKeon (Aus) 200 farfalla U*: 1. Phelps (Usa), 2. Sakai (Giap), 3. Kenderesi (Ung). 200 misti D*: 1. Hosszu (Ung), 2. O’Connor (Gbr), 3. DiRado (Usa). 4x200 sl U*: 1. Stati Uniti, 2. Gran Bretagna, 3. Giappone. Pesi 69 kg U*: 1. Shi (Cina), 2. Ismayilov (Tur), 3. Artykov (Kyr). 69 kg D: 1. Xiang (Cina), 2. Zhapparkul (Kaz), 3. Ahmed (Egi). Tiro a segno Pistola 50m U: 1. Jin (S. Cor), 2. Hoang (Vie), 3. Kim (N. Cor). Tiro a volo Double trap U: 1. Aldeehani (Ioa), 2. Innocenti (Ita), 3. Scott (Gbr). Tufi Sincro 3m U: 1. Laugher-Mears (Gbr), 2. Dorman-Hixon (Usa), 3. Cao-Qin (Cina). * Nella notte tra martedì e mercoledì GIULIA ZONCA INVIATA A RIO DE JANEIRO Le Olimpiadi non sono mai state troppo generose con Federica Pellegrini, una carriera straordinaria sempre in collusione con i cinque cerchi. Anche in anni di dominio, i suoi Giochi sono sempre stati difficili da decifrare. Forse gli unici senza storia sono stati quelli del 2012, presi male e vissuti peggio. Non avevano niente da dare, anonimi e opprimenti, andavano solo cancellati. Questi vanno digeriti e non sarà facile perché restano un’occasione mancata: «Ho pianto tutto quello che c’era da piangere, per la fatica fatta, per quelle sensazioni finalmente positive che chissà dove sono andate a finire. Non riuscire a centrare l’obiettivo per così poco fa un male assurdo». Le lacrime sono esaurite e anche quel «basta», postato dal balcone del Villaggio, perde tono perché i 200 stile libero sono casa sua e non li può lasciare così: «Ricordarli con la sofferenza che mi portavo in corpo durante la gara sarebbe assurdo». Ed è il solito film che si riavvolge. I 200 di Atene che potevano essere oro perché le gambe nel 2004 c’erano e valevano la prima piazza, mancava l’esperienza per controllare le rivali. I 200 di Pechino, domati con un record potente, però anche lì dopo essere stata disarcionata nei 400 che quell’anno erano da portare a casa. I 200 da archiviare di Londra, naufragata nel disastro del nuoto italiano, trauma collettivo evidentemente ancora da superare, vista la media dei risultati brasiliani. E i 200 di Rio, ultimo tormento: «Ho dato l’anima, magari ero dalla parte sbagliata della vasca, vedendole poteva cambiare qualcosa o magari no. Che ne so, però con quel tempo Ledecky ci ha vinto un Mondiale». Appunto, un Mondiale: terreno su cui fila sempre tutto liscio per l’azzurra che lì ha portato a casa ben nove medaglie, una degna eredità. Alle Olimpiadi restano due, belle, memorabili e la storia le rende- ANSA Federica Pellegrini, 28 anni, alla sua quarta Olimpiade, delusa dopo il quarto posto nei 200 stile libero L’AZZURRA SOLO QUARTA NEGLI AMATI 200 SL: ORO A SUPER LEDECKY Oltre la Fede rà perfette, solo che adesso sembrano un disegno incompiuto. La corsa al riscatto è finita 25 metri prima del traguardo, «mi ero ripromessa di non vivere più una delusione così». Prevale la stanchezza Sarebbe tempo di decidere, ma si fa già fatica a respirare e i progetti sono slanci senza anima. Partono e si spengono in quattro parole: «Ho speso il massimo ogni giorno e non so se riesco a fare altri quattro anni così. Ho sempre cambiato pagina molto in fretta. Sfumata la medaglia ero nerissima, adesso sono solo stanca». Smaltire il bronzo perso è un esercizio complicato. Federica cerca energie nei messaggi di sostegno: «Tanto da tanti mondi, mi hanno scritto Emma Marro- 9 medaglie Conquistate in tutto dalla Pellegrini in sei Mondiali disputati: 2 ori, 4 argento e un bronzo nei 200, e due ori nei 400 ne, Cesare Cremonini, tutte parole che scaldano e ce n’era bisogno. Devo riposare mente, corpo e anima poi deciderò». Il problema è l’orizzonte, «se vado avanti tiro fino alle prossime Olimpiadi» e gli anni a quel punto sarebbero 32, uno più di Phelps oggi. Non ci si confronta con i marziani, è pericoloso. Così come inseguire il saluto perfetto, si rischia di compromettere il ricordo. Il futuro è un rebus Lasciare ora significa portarsi dietro questo strazio, continuare obbliga a ipotecare altri sogni. Il rebus non offre vie d’uscita. «Potrei pure fermarmi per un anno e tornare ritemprata, oppure restare con altri parametri...». Gesticola come se potesse davvero incastrare i pezzi e costruire la strada per il futuro. Una notte a Delusione Pellegrini, dubbi sul futuro e quei Giochi di traverso “Non reggerei un’altra delusione ma non posso salutare così” 16 anni L’età di Federica quando ha vinto la prima medaglia olimpica, argento ad Atene 2004 nei 200 stile libero pensare all’addio, dopo 12 anni da protagonista: vittorie, sfuriate, fughe, amori, gelosie, abbandoni, copertine, fidanzamenti e rotture. Un vortice di emozioni placato sempre dall’acqua. Non si può restare lì, alla soglia dei 30 anni è giusto cercare altrove: «Ho voglia di fare altro, ma la passione per il nuoto non se ne andrà mai». Il dilemma si è messo in moto: «Non potrei reggere ancora un incubo così e nemmeno salutare in questo modo, fra le lacrime». La soluzione non esiste, si può solo aspettare che le Olimpiadi passino. Di solito si portano via ogni inquietudine eppure restano la grande ossessione. Come Moby Dick. E capire quando è il momento di smettere di dare la caccia alla balena è quasi impossibile. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Sport .33 . Canottaggio, tre speranze per l’Italia Pallanuoto, tris per il Settebello Beach volley, il Brasile batte l’Italia Dopo il rinvio per maltempo, l’Italia del canottaggio oggi si gioca la possibilità di andare a medaglia con tre equipaggi maschili. Apre il «due senza» (Abagnale e Di Costanzo) alle 15,44, poi tocca al «due di coppia» (Battisti e Fossi) alle 16,24 ed infine al «4 senza» con Goretti, La Padula, Oppo e Ruta (ore 16,44). La Nazionale italiana di pallanuoto maschile si aggiudica la terza vittoria di fila ai Giochi. Dopo le vittorie su Spagna e Francia, il Settebello di Sandro Campagna ha sconfitto per 6-5 il Montenegro in una partita del girone B delle eliminatorie. Le reti azzurre sono state di Di Fulvio (3), Gallo, Figlioli e Presciutti. La coppia azzurra del beach volley maschile, Ranghieri-Carambula, è stata battuta per 2-0 (21-19, 21-16) dai brasiliani Alison e Schmidt. La sconfitta non pregiudica il cammino olimpico degli italiani, che si erano già qualificati agli ottavi. Entrambe le squadre hanno disputato 3 partite e hanno 5 punti. UNA SQUADRA ALLERGICA ALLE OLIMPIADI DALL’INVIATA A RIO DE JANEIRO I l nuoto azzurro è verde come la vasca dei tuffi. Allergico alle Olimpiadi. Un quadriennio per archiviare la brutta figura di Londra e il progetto sembrava giusto: un Mondiale vivace nel 2013, uno trionfale nel 2015, risultati in crescendo e giovani in evidenza. Tutto sensato fino a Rio, dove la medaglia c’è, e probabilmente non resterà da sola, ma il collettivo latita. Cronometri alti e imprevedibili, controprestazioni a raffica. Gli azzurri in finale sono una rarità, tant’è che per evitare di contare le perdite qualcuno sparisce proprio dalle liste di partenza. Il morale è piuttosto basso e in attesa dei 1500 della coppia Paltrinieri-Detti, la truppa è destabilizzata. Federico Turrini salta i 200 misti, forse per un problema di stomaco o forse no, Martina De Memme viene cancellata dagli 800. Non le uniche defezioni su un programma che viene contingentato, rimodellato. Come se fosse meglio evitare di esporsi e si fosse capito che, punte a parte, il gruppo non sta bene. Solo che i depennati ci restano malissimo e la frustrazione è contagiosa. Certo, ci si aspettava altro e non si parla di podi ma di tempi e morale. I ragazzi sono agitati, c’è chi crede di essere stato accantonato per prevenire figuracce. Ogni ct ha il diritto della scelta, ma una squadra senza fiducia è peggio di una squadra scarsa. [G. ZON.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI IL MEDAGLIERE LE TA TO O Z ON BR O NT GE AR RO O 1 Stati Uniti 10 9 9 28 2 Cina 9 3 8 20 3 Giappone 5 1 10 16 4 Corea del Sud 4 2 2 8 5 Ungheria 4 1 1 6 6 Australia 4 0 5 9 7 Russia 3 7 3 13 8 ITALIA 3 5 2 10 9 Gran Bretagna 3 3 5 11 10 Francia 2 3 1 6 11 Thailandia 2 1 1 4 12 Germania 1 2 1 4 13 Svezia 1 2 0 3 14 Olanda 1 1 2 4 15 Brasile 1 1 0 Aggiornato alle ore 23 2 La sua collezione Atene 2004 100 farfalla 200 farfalla 200 misti 400 misti 4x200 sl 4x100 misti 200 sl 4x100 sl 8 MEDAGLIE 6 ORI 2 Pechino 2008 100 farfalla 200 farfalla 200 sl 200 misti 400 misti 4x100 sl 4x200 sl 4x100 mista BRONZI 8 MEDAGLIE 8 Londra 2012 farfalla 200 misti 4x200 sl 4x100 misti 6 200 farfalla 4x100 sl 3 200 farfalla 4x100 sl MEDAGLIE D’ORO MEDAGLIE 4 ORI ORI - LA STAMPA RIO 2016 2 ARGENTI I PIÙ MEDAGLIATI NELLA STORIA OLIMPICA 25 18 12 11 10 4x200 sl Michael Phelps (Nuoto, 2004-2016) Larissa Latynina (Ginnastica, 1956-1964) Paavo Nurmi (Atletica, 1920-1928) Mark Spitz (Nuoto, 1968-1972) Carl Lewis (Atletica, 1984-1996) mer, quel bebè di tre mesi appollaiato sulla spalla di mamma Nicole perché Michael Phelps da Baltimora facesse quello che tutti i neo papà fanno quando tornano a casa dal lavoro: danno un bacio alla piccola creatura. In acqua un ruggito che si poteva quasi sentire, il busto fuori dalla vasca, maestoso, scolpito. A cavalcioni sulla corsia, domata come fosse un cavallo imbizzarrito. E poi prima del calar della notte di Rio, il motore riacceso per sigillare il primo posto Usa nella 4x200. I baci al figlio Michael Phelps, 31 anni, in azione. In alto a destra, nel tondo, bacia la moglie Nicole che ha il piccolo Boomer di tre mesi in braccio Phelps, medaglie e cuore Il nuoto non ha più limiti L’americano vince altri tre ori ed entra nella leggenda “Sono venuto a Rio per una missione e l’ho compiuta” PAOLO BRUSORIO INVIATO A RIO DE JANEIRO La missione è compiuta. «Io nell’acqua scompaio, mi sento a casa. Quello è il mondo cui appartengo». Così parlava un giovane Michael Phelps quando si era già capito che stava nella categoria fenomeni, ma non ancora marziani. Ora dopo quello che ha combinato nella notte di Rio nei 200 farfalla, quella distanza che ha sempre considerata sua tanto da essere tornato in vasca per scacciare dal regno l’usurpatore Le Clos, ecco dopo quello che ha combinato il suo mondo è definitivamente cambiato. Non c’è più solo l’acqua. Ci sono volute 21 medaglie d’oro olimpiche, venticinque in totale (per distanza incolmabile è il più medagliato di tutta la storia dei Giochi) per togliergli il cloro di dosso e farci vedere che sotto le squame batte un cuore, Phelps reloaded. C’è voluto soprattutto Boo- 93 12 nazioni titoli I paesi, tra quelli medagliati, che hanno vinto meno ori di Phelps nella storia dei Giochi Olimpici Phelps ha vinto 12 ori in gare individuali, come il corridore Leonidas (tra il 164 e 152 dC) che detiene il record negli antichi Giochi AP TUFFI, ANOMALIA NELL’IMPIANTO Cagnotto: «Che schifo l’acqua verde in vasca» 1 Stupore e preoccupazione fra i tuffatori, che si sono ritrovati da- vanti una piscina dall’acqua color verde. La nostra Tania Cagnotto (in gara da domani nei 3 metri) ha commentato col tweet «Abbiamo provato anche l’ebbrezza di tuffarci in un lago oggi», accompagnato dagli hashtag «che schifo» e «filtri rotti». Il primo ad accorgersi dell’anomalia dell’impianto Maria Lenk è stato il britannico Tom Daley. Gli organizzatori si sono scusati: «Solo una questione di alcalinità dell’acqua». L’operazione coming back è riuscita. La storia dello sport abbonda di patetici tentativi di ritorno alle gare. Perché se uno come Phelps diceva di appartenere all’acqua, se poi l’acqua te la tolgono puoi anche sbiellare. Non abbiamo dimenticato la figuraccia di Ian Thorpe, quel maldestro tentativo di qualificarsi ai Giochi di Londra: il più forte nuotatore australiano fuori dalla vasca non sapeva che fare (se non bere troppo) per scacciare la depressione. Come è finita è lì da vedere. Phelps correva questo rischio, la mamma non l’ha mai mollato e lui con quella faccia da nerd ha deciso di prendersi il proprio tempo. E poi di ricominciare a macinare vasche. I 200 farfalla sono la Distanza. Il meglio è arrivato nel 2008 e quel tempo (1’52”03) resta la pietra miliare di un’esperienza irripetibile. Il primo Michael, quello niente ciccia ma tanti brufoli di Sidney nuotò 4”47 sopra la sottile linea rossa del record, quello di Rio 1”33. Nella forbice di questi tempi ci sono le 25 medaglie olimpiche, ottanta se contiamo tutte le competizioni internazionali, la piscina di Baltimora intitolata a lui (quella in cui lui non si voleva buttare perché l’acqua, allora, gli faceva paura) la fondazione per far conoscere il nuoto ai bambini. Preparazione diversa Per tornare, dopo Londra, doveva per forza cambiare preparazione: più potenza e meno resistenza, i 200 metri ormai sono le colonne d’ercole, vietato spingersi oltre per non naufragare. Anche un Cannibale deve saper mettere dei limiti alla voracità. Da qui alla fine ha ancora due gare, i 100 farfalla e i 200 misti, e chissà come finirà il raccolto olimpico, ma era qui per i 200 farfalla: «Avevo una missione a Rio, lo compiuta». Nessuno prima di lui ha spinto la frontiera del nuoto così oltre: arriveranno altri record, non altri Phelps. Anni fa ne studiarono il fisico: l’apertura alare superava (e supera) la sua altezza, 2 metri e 4 centimetri contro 1 metro e 93, un booster in acqua. E tante grazie a Madre Natura. Lui sta in un’altra dimensione e ora gli viene anche da ridere. Come ha fatto sul podio dopo i 200 farfalla. «Se voi sapeste cosa cantano i tifosi dei Baltimnore Orioles durante l’inno capireste perché mi sono girato verso di loro quando li ho riconosciuti e mi è scappata una risata». Rio è il suo traguardo finale. Lui è la storia: a Tokyo, tra 4 anni, si tornerà alla cronaca. 1 34 .Sport STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 In breve Vela: dopo 6 gare Tartaglini in testa 1 Flavia Tartaglini resta in testa nella categoria RS:X della vela (windsurf) dopo le prime due giornate. La romana guida la classifica dopo sei prove, altre sei sono in programma prima della finale di domenica. Voglio dire a tutti, non arrendetevi: è una responsabilità rappresentare 60 milioni di rifugiati Da Aleppo a Rio Tiro con l’arco Subito fuori gli azzurri 1 Male Spero di fare un selfie con Phelps, il mio mito. Ho scelto i 100 farfalla per imitarlo, per ora ho una foto con Nadal Rami Anis, 25 anni, è originario di Aleppo, in Siria Fuggito in Turchia nel 2011 ha poi vissuto in Grecia e in Belgio, dove ha sempre continuato a allenarsi come nuotatore gli azzurri dell’arco nella prova individuale. Marco Galiazzo, campione ad Atene 2004, è stato eliminato al 1° turno dal canadese Duenas. David Pasqualucci, invece, è uscito al 2° turno contro lo Fernandez (Spa). Ai sedicesimi Guendalina Sartori. Tennis, altro ko eccellente Williams eliminata Rami Anis Nuotatore siriano residente in Belgio AFP Rami, la Siria invisibile “Mi manca la bandiera la sventolo nei sogni” Anis fa parte della squadra dei rifugiati “A Tokyo voglio gareggiare per la mia patria” GIULIA ZONCA INVIATA A RIO DE JANEIRO Aggrappato alle Olimpiadi, Rami Anis mette nella batteria dei 100 stile libero tutta la forza che ha. Miglior tempo della vita, 54”25, cronometro che non passa il primo turno ma passa il confine: «Arriverà a casa». Casa è la Siria, Aleppo travolta dalla guerra e segnata da un esodo di migranti di cui ora lui è la faccia, il sorriso, la speranza. Gareggia senza bandiera, nella squadra di rifugiati messa in piedi dal Cio e dalle Nazioni Unite, ma nessuno più di lui rappresenta un popolo. In viaggio. Nel gruppo dei dieci esuli c’è anche una ragazza di Damasco, nuota pure lei, Yusra IMMOBILIARE VENDITA Liguria CERIALE In centro a 100 metri mare bilocale con balconata angolare. € 125.000. 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Come ha vissuto il debutto olimpico? «È sempre stato il mio sogno stare qui, giocavo anche alle Olimpiadi da piccolo, certo quando me le immaginavo non pensavo che sarebbero arrivate così». Da rifugiato... «Qui mi manca soprattutto la bandiera perché nei miei sogni la sventolo sempre». Quando ha lasciato la Siria? «Nel 2011, sono scappato in Turchia e già facevo parte di una squadra di nuoto. Sono stato ai Giochi Asiatici, prima della guerra, credevo di andare a Londra, nel 2012...». Ci racconta il suo viaggio? «No, non qui. Mi sono fermato un po’ in Turchia, ho attraversato tanti Paesi, sono arrivato in Belgio. Ma questo lo sapete già, a Rio io sono un professionista che nuota e non voglio parlare di anni disperati». Quegli anni disperati per la Siria continuano. 60 milioni I rifugiati rappresentati dalla squadra messa in piedi dal Cio e dalle Nazioni Unite e di cui il nuotatore Rami Anis fa parte «Lo vedo ogni giorno, ma questo è il mio momento speciale e non mi voglio svegliare adesso. Voglio che duri il più possibile». Oggi ha un’altra gara, i 100 farfalla. «La mia specialità, scelta per imitare Phelps». Lo ha incontrato? «No, l’obiettivo è arrivare ad aver un selfie con lui. Per ora missione sospesa, ha troppa gente intorno. Ma ho fatto una foto con Nadal. Prima della fine sono sicuro che avrò anche lo scatto con il mio mito». Al Villaggio siete stati portati in trionfo, in piscina standing ovation. Perché i rifugiati sono accolti bene solo alle Olimpiadi? «Le emergenze spaventano, proprio per questo noi abbiamo il compito di cambiare la percezione. Dobbiamo dare la miglior immagine possibile, è una bella responsabilità essere la voce di 60 milioni di rifugiati. Voglio dire a tutti quelli che sono dovuti scappare: non arrendetevi». Pensa che un giorno potrà rappresentare la Siria? «Tra quattro anni, a Tokyo, voglio nuotare per la mia patria che adesso è un Paese diviso e sofferente. È stato strano sfilare con i simboli del Cio, la prossima volta sarà per la terra dove sono nato». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Serena Williams eliminata 1 Dopo l’eliminazione nel doppio con Venus, Serena Williams esce anche nel torneo individuale. Battuta dalla Svitolina (Ukr) al 3° turno per 6-4 6-3. Rapina a Copacabana Judoka belga ferito 1 Il belga Dirk Van Tichelt, bronzo nel judo 63 kg, è stato ferito al volto durante una rapina a Copacabana. «È stato colpito con un pugno ad un occhio - dice il comitato olimpico belga -, mentre inseguiva un uomo che aveva rubato il cellulare di un compagno di squadra». Calcio, addio Giochi Argentina eliminata 1 Argentina eliminata. Dopo la sconfitta con il Portogallo, la Seleccion non va oltre l’1-1 contro l’Honduras, uscendo di scena. 1 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 L’importante è (solo) partecipare l’allegro esercito dei perdenti Il nuotatore etiope, la ginnasta messicana, l’arciere libico: anonimi con stile GIANNI RIOTTA RIO DE JANEIRO L a Pellegrini attacca tutti «a cazzotti», la schermitrice Errigo il suo coach Tommasini, Montano atletashowman se la prende con i russi, il pugile Russo con i giudici. Vincere è difficile, perdere Italian Style di più. Ci sono ai Giochi Olimpici di Rio, ieri sotto la pioggia battente, 11.000 atleti per 306 discipline, moltiplicando per oro, a rge n t o e bronzo e considerando gli sport di squadra, poche centinaia di sportivi tornano a casa vincendo. Vincere con stile è dura, il sudafricano Le Clos provoca il rivale americano Phelps nel nuoto, sbattendogli sulla faccia i muscoli in riscaldamento, Phelps, cappuccio dell’accappatoio levato come un monaco, lo folgora con uno sguardo di odio che il web adora. C’è chi perde ed entra nella leggenda, il maratoneta Dorando Pietri, squalificato a Londra 1908. Il “brocco” Eddie “Aquila” Edwards, saltatore con gli sci, e il bob della Giamaica, finiscono i m m o r t a l at i nei film di Hollywood per la loro bizzarria. A Los Angeles 1984 la maratona femminile va a Joan Benoit, la folla idolatra la svizzera Gaby AndersenSchiess, che, contratta dagli spasmi della disidratazione, impiega 5 minuti per l’ultimo giro. Ettore perde contro Achille nell’Iliade, ma la sua gloria –l’eroe lo sa e accetta il destino- non è minore. Che sconfitta è quella di Yusra Mardini, nuotatrice profuga, celebrata per nobiltà d’animo? L’etiope Habte arriva nei 100 metri stile libero 15 secondi dopo gli altri, ma fa innamorare gli spettatori, emulo di Eric «Anguilla» Moussambani, che ai Giochi del 2000, per la Guinea Equatoriale, si tuffa per la prima volta in una piscina olimpica, nuota come un pensionato a Ferragosto, impiega il doppio del vincitore, e a sorpresa vince, gli altri concorrenti squalificati per falsa partenza. Non è vera sconfitta perdere entrando nel cuore dei tifosi. Ritardatario in vasca Robel Kiros Habte, il nuotatore etiope arrivato al traguardo con 15 secondi di ritardo in una batteria dei 100 stile libero Pensate invece a chi arriva a Rio de Janeiro, viaggiando per migliaia di chilometri, e in pochi secondi è eliminato e dimenticato. Alexa Moreno, ginnasta messicana, viene sbeffeggiata dai trolls del web «troppo pingue», e tantissimi corrono in suo sostegno, come per le arcieri italiane, che chili o no, i video di youTube consacrano in eterno. L’arciere libico Ali El Ghrari, superato dall’americano Elli- son, suscita curiosità mentre i due paesi, un tempo nemici, combattono con armi più cruente i terroristi di Isis. I veri «perdenti» delle Olimpiadi sono allora gli atleti anonimi, Nina Rangelova, 25 anni, bulgara di Plovdiv subito eliminata nel nuoto, l’italiano Alessandro De Marchi, con 6 ore e 30 minuti è ultimo classificato nel ciclismo su strada al 63esimo posto, al traguardo 20 Nel mirino del web Alexa Moreno, ginnasta messicana, presa in giro in Rete per la forma fisica. Al di là del risultato però ha mostrato ottima agilità in pedana minuti dopo il campione belga Van Avermaet? Dietro De Marchi ci sono ancora, però, i corridori fuori tempo massimo o ritirati, ultimissimo nella puntigliosa classifica ufficiale il russo Aleksei Kurbatov. Cercate online sue notizie e imparate di Aleksei Kurbatov, servo della gleba ai tempi dello Zar Pietro, inventore delle tasse postali russe, assurto al rango di ministro e morto nel 1721, o del com- Sport .35 . Il programma di oggi FINALI Azzurri in gara Medaglie CANOTTAGGIO 14,52-15,04 2 senza (U) Abagnale - Di Costanzo 15,04-15,14 2 di coppia (D) Battisti - Fossi 15,24-15,34 2 di coppia (U) 15,44-15,54 4 senza PL (U) Goretti-La PadulaOppio-Ruta TIRO A SEGNO 17-18 Carabina 50m 3 posizioni (D) ev. Zublasing CANOA 19,15-19,45 Slalom C2 (U) 20-20,30 Slalom K1 (D) ev. Horn GINNASTICA 21-22,55 All-around individuale (D) Ferlito e Ferrari TIRO CON L'ARCO 21,43-21,56 Individuale (D) JUDO 22,20-22,40 78 kg (D) 22,20-22,40 100 kg (U) CICLISMO SU PISTA 23,21-23,29 Sprint a squadre (U) RUGBY 24-0,30 Finale (U) Le frecce libiche Mentre il suo Paese è in fiamme, Ali El Ghrari, arciere libico, 19 anni ha lottato alle Olimpiadi nel tiro con l’arco, i risultati non sono stati un granché: 63º La crisi politica in Brasile Impeachment a un passo per la presidente Rousseff 1 Mentre si susseguono le gare, il Brasile passa i giorni più drammatici della sua storia politica. Nella notte tra martedì e mercoledì si è vissuta un’altra tappa nel cammino dell’impeachment di Dilma Rousseff, la presidente della repubblica sospesa dal parlamento con l’accusa di «attentato alla Costituzione» per aver autorizzato presunte pratiche contabili illegali. Un ultimo passaggio in attesa della destituzione formale che arriverà probabilmente il prossimo 25 agosto. Aspettando quella data il Senato di Brasilia ha formalizzato l’accusa contro Dilma, la quale continua a gridare al golpe: «Sono stata eletta dai cittadini». I voti a favore dell’impeachment sono stati 59, cinque in più della soglia dei due terzi dei senatori che sarà necessaria per la destituzione definitiva, tra due settimane. Il clima di tensione si è avvertito durante l’inaugurazione dei Giochi, con i fischi del Maracanà a Michel Temer, capo dello Stato ad interim, accusato di essere la mente del complotto che ha fatto fuori la Rousseff, la quale manda segnali: «Non sarà così facile farmi fuori». positore Aleksei Kurbatov, nato nel 1983, ma del Kurbatov ciclista nulla. «Maglia nera» si diceva ai tempi ruggenti dei primi Giri d’Italia, quando l’ultimo in classifica riceveva piccoli premi e il furbo Malabrocca forava apposta per aggiudicarseli. Riserva delle ultime Eppure Kurbatov, che non ha finito la gara, è meno «ultimo» di Alison Williams. Alison è una strepitosa atleta americana di 26 anni, campionessa di nuoto sincronizzato. Si allena dal 2000 per le Olimpiadi, passando fino a 6 ore al giorno in piscina, in California, pinzetta al naso, nelle moine acquatiche rese celebri dall’attrice Esther Williams, che mascherano fatica bestiale. Ma Alison è riserva, in gara andranno le compagne Koroleva e Alvarez. A meno di infortuni Alison le guarderà in tv, più ultima di Aleksei. Destino infausto? C’è di peggio, c’è la squadra americana di pallamano che da cinque Olimpiadi non arriva alla fase finale e ha fallito perfino la qualificazione al torneo di qualificazione per Rio 2016. Kurbatov c’è, la Williams, a bordo vasca, pure, la pallamano Usa resta a casa, la sconfitta assoluta condivisa da migliaia di sportivi in ogni nazione. Come è possibile, lamentano i tifosi, che gli Usa di Lebron James e del basket Nba non producano una squadra decente di pallamano? «Non lo so» confessa desolato l’allenatore Garcia-Cuesta. Lo scrittore Kipling definiva Vittoria e Sconfitta «due impostori» e il tempio del tennis, Wimbledon, ne immortala i versi nello spogliatoio. A Rio perdersi tra i miraggi dorati dell’impostore Vittoria è facile, accettare la sua compagna di truffe, Sconfitta, troppo difficile per troppi narcisi vestiti d’azzurro. Facebook riotta.it 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI TENNISTAVOLO 2-3,30 Singolare (U) NUOTO 3,17-3,23 200 rana (D) 3,26-3,32 200 dorso (U) 4,01-4,07 200 misti (U) 4,18-4,23 100 stile libero (D) QUALIFICAZIONI BADMINTON 13 (U,D) BASKET 17,15 (U,D) BEACH VOLLEY 15 (U,D) EQUITAZIONE (U,D) GOLF 12,30 (U) HOCKEY SU PRATO 15 (U,D) PALLAMANO 14,30 (U) PALLANUOTO 15,20 Italia-Australia (D) PUGILATO 16 (U) TENNIS 15,45 (U,D) VELA 18,05 (U,D) VOLLEY 1,30 Italia-Messico (U) - LA STAMPA 36 .Sport STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Golf al via con Manassero e Bertasio Canoa slalom, 7° posto per De Gennaro Al via oggi il torneo di golf maschile, con gli azzurri Matteo Manassero (foto) e Nino Bertasio. Le gare sono in programma alle 12,30 e alle 21 all’Olympic golf course di Barra da Tijuca. Sessanta concorrenti si affronteranno sul green. Dal 17 agosto toccherà alle donne, con le nostre Giulia Molinaro e Giulia Sergas. Si infrange al settimo posto il sogno olimpico di Giovanni De Gennaro. Dopo esser stato il più veloce nelle batterie della canoa slalom specialità K1, l’azzurro ha chiuso la finale con 91.77. L’oro è andato al britannico Joseph Clarke (88.53). Oggi, invece, tocca a Stefanie Horn nella stessa disciplina (ore 18,15). I maestri giramondo vincono ancora Rudic e Velasco, chi si rivede Storici ct dell’Italia di pallanuoto e pallavolo, stupiscono anche a Rio DALL’INVIATO A RIO DE JANEIRO Rieccoli, i nostri cari ex re Mida. Arrivati da stranieri, erano diventati presto italiani in tutto. E noi avevamo imparato ad amarli. Per il loro carattere, le loro idee, i loro trionfi. Julio Velasco sdoganò la pallavolo azzurra da una mediocrità raramente interrotta. Ratko Ru- L’oro del ’92 La squadra italiana di pallanuoto allenata da Ratko Rudic, vincitrice dell’oro ai Giochi di Barcellona 1992 battendo la Spagna in finale dic riportò la pallanuoto al top. Cicli d’oro per entrambi. L’argentino vinse tutto, più volte, dal 1989 al 1996, con un solo buco nero. Già, proprio le Olimpiadi. Quelle dei Giochi, invece, sono sempre state le piscine preferite dal croato: ne ha vinti quattro, con tre nazioni. E con il Settebello, tra il 1991 e il 2000, ha pure raccolto ogni altro titolo. Da noi, per trionfare, Quante lamentele dagli italiani, dicevano che li spremevo. Poi l’oro a Barcellona mise fine alle proteste Il successo sui russi mi rende felicissimo perché io sono cresciuto imparando da loro Ratko Rudic Julio Velasco Ct del Brasile di pallanuoto Allenatore dell’Argentina di pallavolo hanno dovuto rompere convenzioni, spazzare luoghi comuni. Over 60 da un po’, continuano a farlo altrove. In patria Velasco, in Brasile Rudic. E a Rio sono partiti benissimo. Stupendo ancora, come fanno da quando hanno cominciato ad allenare, tirando fuori il meglio da ogni gruppo avuto a disposizione. [R. CON.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Europei ’89 La squadra azzurra allenata da Velasco dopo l’oro vinto agli Europei del 1989 in Svezia, primo trionfo con l’Italia per l’allenatore argentino Sulla panchina di casa Julio ci riprova con l’Argentina “Fare bene sempre e comunque” ROBERTO CONDIO INVIATO A RIO DE JANEIRO Il sergente di ferro alla guida del Brasile Ratko non passa mai il testimone “Azzurri, ci rivediamo in finale” 13 MAURO CASACCIA INVIATO A RIO DE JANEIRO Ratko sorride anche se dice di essere triolimpiadi ste. Il Maestro ha fatto 13 e non è totopalConsecutive lanuoto, ma pallanuoto tutta che deve molto al Maestro Rudic. Compresa l’Ita- per Rudic (68 anni), da lia oggi guidata dall’allievo prediletto, Messico ’68 Sandro Campagna, suo giocatore nel decennio fantastico fino al 2000 in cui il a Rio 2016, sia da giocatore tecnico slavo tanto contribuì al sorgere e (anche da affermarsi di un Settebello da mito. Ora riserva o la tredicesima Olimpiade, a ricostruire infortunato, con il Brasile. L’highlander della vasca cammina ancora sbilenco, per via di quando rimaun’operazione all’anca, ma il passo si è se con i comsciolto. È il samba? Ratko il duro ammor- pagni a Monbidito dal Carnevale di Rio? «Ci sono an- treal ’76) che dato una volta, meraviglioso. Ma piove- da allenatore va… Così sono tornato subito al lavoro». 4 ori olimpici da allenatore Giocatore e poi allenatore, mai lontano dai Giochi da Messico ’68 a Rio 2016. «Eh, un po’ triste… Il dato rivela un segreto: sto invecchiando…». Eppure il guru dei 4 ori olimpici in panchina (Jugoslavia 1984 e 1988, Italia 1992, Croazia 2012) è sempre all’avanguardia, capace di mutare. «Una volta ero diverso da oggi. Prendevo le decisioni senza spiegarle, i giocatori jugoslavi obbedivano senza questioni. Invece gli italiani non erano abituati a quel tipo di lavoro, si lamenta- vano perché li spremevo. Poi l’oro a Barcellona ’92 e fine delle lamentele». Le origini del Settebello d’oggi sono un po’ anche in quel conflittuale ed esaltante periodo con Ratko il rude Rudic. Per lui verdeoro, due vittorie alle Maria Lenk con Australia e Giappone. «Vediamo dove arriviamo. Magari a un’altra finale con Sandro Campagna… Scherzo eh…». «Ho visto la strage di Monaco» Sotto i baffi ora grigi, da gatto sornione. Ha 68 anni ma l’età olimpica ringiovanisce: son 5 (cerchi) per 13, fa 65. In Messico erano 20. «Vincemmo l’oro con la Jugoslavia, io ero il dodicesimo giocatore, riserva, e gareggiai anche nel nuoto stile libero. Allora andavi in giro, a visitare la città, a socializzare con la gente. Poi le cose sono cambiate». Quattro anni dopo, Monaco ’72, l’assalto mortale dei palestinesi di Settembre Nero agli alloggi di Israele al Villaggio. «Sono stato testimone oculare di quella tragedia, le nostre abitazioni erano proprio accanto. Fino ad allora al Villaggio si entrava senza problemi, c’erano buchi nella recinzione che gli stessi atleti facevano per andare alle feste di notte. Perciò i terroristi entrarono senza problemi. Poi è iniziata l’era dell’ansia». Attraversa anche questa Ratko. E in vasca non ha intenzione di passare il testimone. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ha i capelli grigi, è diventato nonno, ma è sempre Julio Velasco. A 64 anni, di nuovo alle Olimpiadi, l’unica conquista sfuggitagli. Mancava dal 1996, Atlanta: la Generazione dei Fenomeni di nuovo bocciata dall’Olanda, questa volta in finale, con un 17-15 al 5° set. Era un volley che si giocava ai 15 e senza libero. Il tocco di piede era bandito, il net in battuta fallo. Un altro sport, quasi. Quando è cambiato, Velasco s’è dato al calcio, dirigente di Lazio e Inter, idee nuove anche qui. Una lotta continua alla cultura degli alibi, il gruppo davanti a tutto. 5 trionfi Con l’Italia per Julio Velasco, 64 anni: 2 Mondali (1990 e 1994) e 3 Europei (Svezia 1989, Finlandia 1993 e Grecia 1995) Nel 2001, però, ha vinto il richiamo del grande amore. È ripartito dalla panchina ceca, è tornato ad allenare club in Italia. Poi, dal 2008, sempre e solo ct. Nazionali da consolidare, come la Spagna campione d’Europa a sorpresa con Anastasi, o da far sbarcare nell’élite, come l’Iran, portato nel 2011 al primo titolo asiatico. Se domenica il volley della repubblica islamica ha debuttato ai Giochi molto lo deve ai progressi compiuti nel triennio con Velasco a imporre regole, convincere, spiegare. Ma quando è arrivata la chiamata di mamma Argentina, Julio ha detto sì al volo. Due anni fa, alla presentazione a Buenos Aires, si commosse: «È un onore e un lusso, per me. Mi passa per la testa tutta la mia vita pallavolistica. Sarà una grande responsabilità: l’obiettivo principale è che la gente sia orgogliosa di noi». «Cresciuto imparando dai russi» Mica semplice, il ritorno a casa. «Si diceva che certe cose non si potevano fare perché siamo in Argentina... Non scherziamo: io pretendo efficienza, le cose bisogna farle bene sempre e ovunque». Ha cominciato con un povero 11° posto ai Mondiali 2014, ma poco alla volta ha ricostruito una squadra vera. L’ultimo innesto, decisivo, è stato quello di un talento vero, il ventenne schiacciatore Lima. A Rio è arrivato a fari spenti, pensando soprattutto a togliere scuse ai giocatori: «Gli alloggi del villaggio non sono pronti, l’organizzazione è un po’ così? Nessun problema, noi ci alleniamo per risolverli». La risposta sul campo è stata splendida: 3-0 all’Iran, 3-1 alla Russia campione uscente. La stampa argentina ha parlato di vittoria «historica», Velasco ha tirato il freno: «Il successo sui russi mi rende felicissimo perché io sono cresciuto imparando da loro. Ora, però, stiamo calmi. Bisogna continuare a bilanciare bene fiducia e umiltà». Magari per riportare l’Albiceleste sul podio: vi è salita solo nel 1988, bronzo con i punti di Hugo Conte, papà di Facundo, stella di oggi e sua copia carbone. Da allora, al massimo un 4° posto, con ko nella finalina contro l’Italia. Azzurri, occhio a un nuovo incrocio, adesso: Julio è tornato. LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Gli U21 più cari della A Personaggio GIANLUCA ODDENINO TORINO iguain, Dybala e Pjanic sono calciatori eccellenti, ma non mi impressionano: anche io sono un buon giocatore devo competere con loro». Le idee chiare e la forte personalità non mancano proprio al croato Marko Pjaca, visto il biglietto da visita offerto alla Juve. Meglio non farsi ingannare dalla faccia da ragazzino e dalla presenza dei genitori nel giorno della presentazione ufficiale, allo Juventus Stadium. Con una madre campionessa di judo e un padre lottatore, Pjaca non ha paura nel dover mostrare i muscoli per essere protagonista nella squadra di Allegri. «Sono qui per crescere, fare la Champions e vincere», sintetizza questo jolly di qualità abile sia da esterno offensivo che a centrocampo. «Ronaldinho è stata un’ispirazione per me dice -: cerco di ripetere i suoi movimenti, le sue strategie e anche il giocare sempre col sorriso in faccia». «H Sulla scia di Dybala Nell’estate pazza del mercato, con trasferimenti record da centinaia di milioni di euro, l’acquisto di un 21enne riserva nella propria nazionale per 23 milioni di euro sembra essere diventata la normalità. Ed invece l’arrivo di Pjaca alla Juve è un colpo grosso, anche perché a quell’età in pochi possono vantare una valutazione del genere. Su tutti spicca Paulo Dybala, preso un anno fa dai bianconeri per 40 milioni ed ora già nella categoria Jolly Dybala LAPRESSE Pjaca, gioventù dorata in cerca di gloria “La Juve ha speso bene” È costato 23 milioni: “Nessuna pressione” gol Segnati con le due squadre di Zagabria, Lokomotiv e Dinamo, in 149 gare tra campionato e coppe Trofeo Tim a Reggio Emilia Milan, Celta ko ai rigori 1 Il Milan ha battuto il Cel- Marko Pjaca, 21 anni, nella Juve ha debuttato domenica a Londra contro il West Ham prendendo il posto di Dybala 39 In breve dei top player internazionali, ma nella speciale classifica degli Under 21 comprati dai club italiani ci sono due fuoriclasse assoluti come Cassano e Ronaldo, che Roma e Inter ingaggiarono rispettivamente a 18 e 20 anni per 28 milioni di euro. Pjaca è costato più di gente come Pato e Morata, ma questo sembra stuzzicarlo ulteriormente. «Sono costato tantissimi soldi conferma l’ex Dinamo Zagabria, che prenderà il 20 portafortuna di Padoin -, ma non mi sento sotto pressione. La Juve ha speso di più per altri giocatori e io cercherò di dimostrare a tutti che quei milioni sono stati ben investiti». La Juve l’ha acquistato un anno fa dal Palermo per 32 milioni più 8 di bonus 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Inter: annullato per pioggia De Boer, niente debutto 1 Il maltempo e le cattive condizioni del campo di Ancona hanno portato alla cancellazione dell’amichevole Inter-Borussia M’gladbach. Intanto il Napoli insiste per Icardi e offre 62 milioni. E. League, per Stella Rossa Sassuolo a rischio ultrà 1 L’andata Cassano Nel 2001 la Roma prese il 19enne Cassano per 60 miliardi di lire (30 mln euro) dei playoff di Europa League tra Sassuolo e Stella Rossa Belgrado, in programma il 18 agosto a Reggio Emilia, è stata giudicata «a rischio tre» dall’Osservatorio del Viminale . Leicester, fino al 2020 Ranieri super rinnovo 1 A pochi giorni del debut- Gabigol, duello con l’Inter Nell’attacco juventino le grandi manovre non sono finite dopo l’arrivo di Higuain. Zaza può finire al Wolfsburg e con quei 30 milioni la Juve può prendere Gabigol (il duello è con l’Inter, che pensa ad Insigne in alternativa). Anche se serve soprattutto un centrocampista e non solo perché Mandragora si è operato al piede destro e starà fuori altri 4 mesi. Non tutta la meglio gioventù è dorata o fortunata. ta Vigo 4-2 ai rigori nella prima sfida del Trofeo Tim a R. Emilia. Il club rossonero, intanto, prosegue la trattativa per Bentancur, opzionato dalla Juve nell’affare Tevez. I bianconeri, però, non sarebbero interessati al centrocampista del Boca Juniors. to in Premier da campione in carica, il Leicester ha rinnovato il contratto di Claudio Ranieri: guadagnerà 5 milioni a stagione fino al 2020. Formula 1: fuori Haryanto Ronaldo L’Inter lo ingaggiò dal Barça nel ’97 a 20 anni per 51 miliardi lire (26 mln) La Manor prende Ocon 1 Il francese Esteban Ocon, pilota di riserva della Renault e vincitore della Gp3 Series 2015, prende il posto dell’indonesiano Rio Haryanto alla Manor. Sport .37 . RINFORZI A CENTROCAMPO Non solo Kucka Il Toro chiede Poli al Milan FRANCESCO MANASSERO TORINO Il Toro ripensa ad Andrea Poli, uno dei mediani in esubero del Milan. I tre arrivi in poco più di una settimana non hanno placato i venti di rivoluzione alimentati da Mihajlovic, l’impronta del quale per ora si vede soprattutto a centrocampo. Un reparto in continua evoluzione: per liberare le idee del tecnico, Gazzi e Farnerud sono finiti a Palermo e all’Hacken da dove proviene il neo volto Toro, Gustafson. Anche Vives lascerà i granata insieme ad uno tra Obi e Acquah. Così Poli è finito di nuovo nel mirino del ds Petrachi, che già l’aveva sondato. Maksimovic, 25 milioni Il rossonero, sebbene non sia un regista classico, rappresenta quel tipo di innesto che (ancora) cerca il serbo per cucire una solida cerniera: è abile in tutti i ruoli, assistito da una buona esplosività e un piede preciso. E anche l’età (26 anni) è dalla sua. I granata per l’ex Samp hanno riaperto il canale con il Milan, con cui il fronte varia dal portiere (Gabriel) a Kucka. E Valdifiori? Il play di Sarri è frenato dalla trattativa per Maksimovic, che però è pronta a decollare stante il pressing asfissiante del Napoli: De Laurentiis ha in mente l’offerta da 25 milioni. E il Toro per sostituirlo guarda al 22enne croato Jozo Simunovic(Celtic): sono pronti 2,5 milioni di euro. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 9AB5CDE3223F9B1B382 LA STAMPA 9A 12345367318 POLEMICA TRA L’ASSESSORA E IL PD Oggi il Po sarà ripulito dall’alga “I volontari? Persone capaci” Prenderà il via all’alba l’operazione per la bonifica del Po dal Myriophyllum spicatum, che ha infestato il fiume ed è di intralcio per la navigazione di barche e canoe. È un primo intervento, che non sarà risolutivo e sarà realizzato Che tempo fa con l’aiuto di volontari. E proprio questo aspetto ha scatenato le polemiche. Silvio Viale, Pd: «Non vorrei che diventasse l’unico modo anche per tagliare l’erba e potare le siepi». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Servizio A PAGINA 42 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail: [email protected] B [email protected] Facebook: La Stampa Torino B Twitter: @StampaTorino REPORTERS Il «Myriophyllum spicatum» ha infestato le acque del fiume TORINO & PROVINCIA Situazione Con la rimonta dell’anticiclone delle Azzorre si avvia un lungo periodo di tempo stabile con giornate soleggiate, ma fresche al mattino. Caldo in aumento a Ferragosto. Il prolungamento della linea tra Lingotto e Bengasi. Soldi anche per il terzo valico Metro 1, sbloccati 29 milioni Segnale di Renzi ad Appendino Il governo si farà carico del 75% della quota che gravava sul Comune 15° 27° AL VALENTINO SOSTANZE NASCOSTE SUI MURETTI E NELLE BUCHE. IL 25% DEI PUSHER È RICHIEDENTE ASILO Oggi Ben soleggiato salvo residui addensamenti nel primo mattino e poche nubi sparse sui rilievi nelle ore pomeridiane. Temperature in calo. 14° 28° Il Consiglio dei ministri ha sbloccato 29 milioni di euro che serviranno a finanziare il prolungamento della linea 1 della metropolitana nel tratto tra Lingotto e piazza Bengasi. Un intervento sollecitato negli ultimi due anni da Piero Fassino e che adesso assume la valenza di un gesto di apertura di Matteo Renzi nei confronti della giunta grillina di Appendino. In questo modo il governo si farà carico del 75% della quota che gravava sul Comune. Servizio Domani A PAGINA 43 Ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo lievi velature e poche nubi sparse sui rilievi nelle ore pomeridiane. Temperature stazionarie. DOPO BASILONE 15° 29° Sabato Ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo poche nubi sparse sui rilievi nelle ore pomeridiane. Temperature in aumento. Tav, la missione del nuovo prefetto REPORTERS Droga, blitz tra i cacciatori di Pokémon Massimiliano Peggio A PAGINA 45 Renato Saccone ha lavorato al tavolo Expo ed è esperto di infrastrutture pubbliche Servizio A PAGINA 43 In arrivo da Taiwan To Bike, cambiano le bici Pneumatici più larghi Beppe Minello A PAGINA 41 IL CASO L’omaggio della Bocconi alla sindaca LETIZIA TORTELLO a Bocconi li ha chiamati «Talenti nel mondo». Chiara Appendino è una di questi. La sindaca 5 Stelle è entrata a far parte del Pantheon degli uomini e delle donne più in vista tra gli ex allievi della prestigiosa università economica di Milano. Matricola 1174044, laureata nel 2008 con una tesi sui bilanci delle società sportive e sul calciomercato, con particolare attenzione alla gestione finanziaria della Juventus dopo la penalizzazione in B, Appendino figura nell’elenco dei bocconiani illustri dell’Alumni Association insieme al collega di Milano, e avversario politico, il sindaco Pd Giuseppe Sala. Chissà che, proprio nelle settimane di guerra aperta tra Torino e Milano, per la corsa ad organizzare prima e meglio il salone del libro, Sala e Appendino non trovino un terreno di dialogo partendo da qui. Dalla Bocconi, che li ha visti sedere tra gli stessi banchi all’università. Nella lista dei famosi, accanto a loro, sono stati iscritti anche altri volti più o meno noti della politica, tra cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, e uomini del mondo dell’economia e della finanza, come il nuovo direttore generale del Gruppo bancario Iccrea, Leonardo Rubattu, o ancora il direttore generale del Gruppo Generali Alberto Minali. L 12345367318 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 network La città che cambia 1 L’intervento della Gtt per provare a testare l’effetto che fa l’asfalto disegnato a mo’ di lose in via Po ha scatenato sui social network una pioggia di polemiche. Il primo a postare la foto sulla pagina di Torino Sostenibile è stato un attivista, Mauro Ponzio. Il taccone tutt’altro che aulico, in pieno centro storico, in pochi minuti ha radunato commenti non della manutenzione delle strade auliche del centro, sempre da riparare. Ma l’intervento su soli dieci metri di via Po si è tirato dietro un mare di polemiche. E anche la neo assessora alla Viabilità del Comune, Maria Lapietra, esprime il suo secco «no» al taccone d’asfalto. Ma una soluzione per la cura della pavimentazione del centro va trovata. Soprattutto alla luce dei risparmi che Gtt è tenuta a fare nei prossimi mesi, per affrontare una situazione finanziaria complicata. La cura dimagrante comincia anche dalle lose. Il passaggio continuo dei mezzi pesanti come i bus, infatti, stressa le pietre di via Po, che sono sempre sconnesse, con conseguenti disagi alla viabilità di auto e biciclette, e rappresenta anche un pericolo per i pedoni che attraversano la strada, perché rischiano di inciamparsi. Basti pensare che per riparare le principali vie lastricate di pietre, l’azienda dei trasporti e il Comune hanno predisposto due squadre «pronto intervento», che girano tutto il giorno solo in centro. del tram Ieri sulla «Stampa» REPORTERS Dalle strade del centro sta sparendo la pietra In via Po le lose sono d’asfalto Gtt: 800 mila euro risparmiati Ma il Comune boccia l’esperimento: così non va, rifaremo tutta la via Abbiamo raccontato la storia dell’intervento sul selciato di via Po. Per la prima volta nella storia Gtt ha pensato di non dover sostituire le lose danneggiate dal passaggio dei tram (sarebbe stata la quinta volta in dieci anni), ma risolvere la questione dipingendo le finte lose sull’asfalto Il test poco turistico Correre ai ripari era neces- Via Pietro Micca Piazza San Carlo REPORTERS REPORTERS La Chiesa di troppo Il restauro totale Una delle foto più rare della Torino storica. La chiesa di San Tommaso ancora in mezzo alla carreggiata di via Pietro Micca. Venne poi demolita negli anni fra il 1885 e il 1897 per modificare il tracciato in obliquo della via, che divenne così una delle prime a rompere l’ortogonia delle strade del centro; grazie al suo disegno obliquo fu soprannominata Diagonale. Una bella fetta di piazza San Carlo, progettata dal Castellamonte, venne demolita durante la Seconda Guerra mondiale, il 13 Luglio 1943. Per ricostruire questa fetta di piazza venne bandito un concorso (in cui arrivò secondo un nome come quello di Carlo Mollino). Fu rifatta apparentemente identica ma con tecniche di ricostruzione diverse. REPORTERS In via Po il selciato «trompe-l’œil» Secondo Gtt l’aver disegnato le lose sull’asfalto (anziché sostituirle) ha fatto risparmiare al Comune 800 mila euro: ma il risultato è molto discutibile sia per l’effetto sia per il metodo GLI ADATTAMENTI NON SEMPRE APPREZZATI Piazza San Giovanni Fac-simile Porte Palatine Dopo il caso delle lose disegnate in mezzo ai binari la città si interroga sull’importanza dell’originale EMANUELA MINUCCI REPORTERS L’ex «Palazzaccio» Il Palazzo Richelmy (Palas dij Pòrti), costruito dal Castellamonte nel 1622 e demolito dal regime fascista nel 1936, insieme all’antica Isola di Santa Lucia, nell’ambito di una riqualificazione che mirava ad affermare la “romanità” di Torino. Nel 1965 fu costruito al suo posto il Palazzaccio, l’Ufficio dei lavori pubblici. Ad agosto succedono cose strane in città. Può anche accadere che qualcuno, armato di pennello, si metta a disegnare lo scheletro di Torino, anziché aggiustarlo. É successo, complice il silenzio delle grandi vacanze, due giorni fa in via Po. Le lose che da secoli caratterizzano l’asse dei portici che va da piazza XVIII Dicembre a piazza Vittorio sono state eliminate nel tratto di via Po confinante con via Carlo Alberto. Al loro posto, come nei cartoni animati, due colpi di pennello. Un modo sbrigativo per cancellare anche una spesa da 800 mila euro, dicono i tecnici di Gtt. Al di là dei giudizi e dei provvedimenti che vorrà o meno assumere la Soprintendenza, questa surreale sostituzione pone un interrogativo. Siamo di fronte al primo falso storico nell’architettura torinese o il «fake», il tarocco più o meno dichiarato è una scorciatoia già adottata qualche secolo fa? Il caso delle Porte Palatine Come fa notare la soprintenden- te Luisa Papotti, se fossimo dotati di una scala abbastanza alta o di un cannocchiale, osservando la sommità della torre Est delle Porte Palatine ci accorgeremmo che non è stata costruita con mattoni autentici bensì, anche in quel caso, con materiali meno nobili camuffati in seguito appunto da mattone. Evidentemente la ricostruzione post-bellica venne fatta al risparmio e rapidamente. Sempre con l’aiuto di storici della città, si scopre anche che la diagonalissima via Pietro Micca che nacque con un’angolazione ortogonale rispetto a piazza Castello dovette rinunciare per il suo restyling alla Chiesa di San Tommaso: fu abbattuta, ricostruita e spostata di una decina di metri. Avvenne tutto fra il 1885 e il 1897: mosso l’ingombrante luogo di culto, via Pietro Micca guadagnò il secondo nome di «Diagonale». Prima del Palazzaccio Grazie allo storico della città Carlo Olmo scopriamo due «fake» di natura opposta. Il primo, ricostruttivo e fedele, ri- guarda una bella fetta di piazza San Carlo, il cuore stesso della città, il secondo il «nonno» del palazzaccio dei Lavori Pubblici in piazza San Giovanni. «La piazza del Caval ’d Brons - spiega lo storico - venne bombardata nel luglio del 1943: per rifare la fetta che ora sta sopra al Caffè Torino e Paissa venne indetto un concorso. E anche allora fioccarono le polemiche anche perché gente come Carlo Mollino arrivò soltanto seconda». L’effetto finale fu identico a prima: ma una cosa è certa, quella parte di piazza San Carlo non è originale. Secondo caso, piazza San Giovanni: il tanto vituperato palazzaccio disegnato da un maestro come il Passanti, andò a sostituire l’ex Palazzo Richelmy (Palas dij Pòrti), costruito dal Castellamonte nel 1622 e demolito dal regime fascista nel 1936. Anche quello a suo modo è un «fake» spiega Olmo: «Perché nel progetto originale richiesto dalla committenza doveva essere la versione porticata e moderna del Palazzo Richelmy». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI REPORTERS I mattoni «dipinti» Porta Palatina fu restaurata una prima volta nella seconda metà del XIX secolo. Poi fu di nuovo oggetto di restauro dal 1934 al 1938, su iniziativa del governo fascista. Se ben si osserva la Torre Ovest (raffigurata sopra) si può notare che i mattoni sono soltanto disegnati sulla superficie: un intervento al risparmio. 12345367318 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 . Cronaca di Torino .41 Ç Ç Londra, le migliori Milano, troppo pesanti Soprannominate «Boris Bikes», dal nome dell’ex sindaco Boris Johnson, le due ruote che circolano a Londra sono considerate un punto di riferimento, anche se giudicate un po’ troppo tecnologiche Magari un giorno i milanesi copieranno le nostre bici Made in Taiwan, per ora quelle circolanti sotto il Duomo sono poco apprezzate dai tecnici di ToBike che le considerano troppo pesanti. Si aggiungeranno alla flotta esistente E le nuove bici del ToBike arrivano da Taiwan I prototipi di un veicolo più piccolo e confortevole, con un cambio nuovo, testati a settembre Retroscena BEPPE MINELLO S aranno una sorpresa anche per chi amministra ToBike. Una piccola flotta composta da 4-5 prototipi della nuova bicicletta che andrà a sostituire il modello in circolazione ormai da sei anni in città, arriverà a Torino in aereo entro fine mese, forse già subito dopo Ferragosto. Provengono da Taiwan dove si produce gran parte dei diversi componenti delle bicicletta, e non solo quelle di ToBike, che verranno poi assemblati in Italia. Nel Far East, a Taiwan, si realizzano le bici di più alta qualità, mentre Attualmente la flotta del quelle più ToBike conta un migliaio economidi mezzi destinati ancora che arrivaa crescere no dalla vicina Repubblica popolare cinese. In ogni caso, i tecnici taiwanesi hanno preparato un modello seguendo le indicazioni della società torinese che in questi anni di esercizio e successo tumultuoso - oltre 25 mila abbonati e 133 stazioni alle quali presto se ne aggiungeranno altre 52 - ha maturato un’esperienza preziosa sui punti deboli o anche solo da migliorare delle due ruote attualmente in circolazione. «Che ne vedono di tutti i colori - spiega Gianluca Pin, direttore commerciale del Gruppo Comunicare che gestisce il noleggio del migliaio di mezzi del ToBike - perché La nuova bici, cosa cambia 1000 biciclette - LA STAMPA Pneumatici più larghi Nuovo cambio inserito nel mozzo (si può cambiare da fermi) Ruote più piccole (da 28” a 26”) Luci a led completamente riviste Cestino portaoggetti più robusto ci sono biciclette che vengono usate in maniera imbarazzante». Imbarazzante? «Nel senso che passano di mano anche 1015 volte al giorno. Immagini di prestare la sua bici a 15 diverse persone nell’arco di una giornata e vedrà». Quasi un modo elegante per anticipare le critiche che vengono rivolte alle troppe biciclette danneggiate in servizio: con la catena giù, il sellino a penzoloni, le gomme sgonfie... Gianluca Pin sorride e rivolta la frittata: «Vero, ma non è forse il prezzo da pagare per il successo che riscuotiamo? Ci sono problemi certo, ma che cerchiamo di affrontare nel migliore dei modi. In questo periodo agostano, ad esempio, il parco bici a disposizione dei clienti è ridotto. Nella nostra ciclofficina vicino San Mauro, a “pacchi” di 2300 pezzi per volta, stiamo facendo il tagliando a tutti i nostri mezzi in circolazione». Il prototipo in arrivo da Taiwan avrà un nuovo cestello: «Molto più robusto e integrato nel telaio. L’attuale, visto l’utilizzo dei clienti che ci trasportano qualsiasi cosa, s’è rivelato inadatto». La nuova «ToBike», sempre in alluminio, di colore giallo, sarà più piccola dell’attuale. «Il diametro delle ruote da 28 pollici passerà a 26, gli pneumatici avranno sempre la doppia camera ma la sezione sarà leggermente più larga». Una benedizione per chi teme di infilare la ruota tra le lose stradali e i sanpietrini sconnessi. «La nuova bici sarà più confortevole spiega ancora Pin - manterrà il sellino di gel mentre il cambio sarà tutto nuovo». Il modello richiesto cioè, non sarà a vista, ma il un meccanismo sarà all’interno del mozzo della ruota: «Si potrà cambiare da fermi». Chi va abitualmente in bici in città, dove tra semafori e auto le fermate sono numerose, apprezzerà la differenza. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 42 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Al via l’intervento di ripulitura parziale del Po Scatta all’alba l’“Operazione millefoglio” Polemica sull’utilizzo dei volontari. Viale (Pd): “Non vorrei che toccasse a loro anche potare le siepi” LETIZIA TORTELLO Il millefoglio del Po ha le ore contate. L’operazione di ripulitura del fiume incomincerà oggi di buon mattino e potrebbe andare avanti tutto il giorno. Prima la Protezione civile stenderà una rete a maglie strette, a valle dell’intervento, come è stato suggerito dagli studiosi dell’Istituto per le piante da legno e l’ambiente (Ipla), che hanno individuato per primi il fenomeno del millefoglio tropicale, originario dal Rio delle Amazzoni. In questo modo si dovrebbero trattenere gli eventuali residui. Il metodo delle mondine, quello fai da te che oggi adotteranno i volontari del Comune, coordinati dai vigili urbani, è stato scelto perché a costo zero (una ditta specializzata costerebbe quasi 50 mila euro), ma pare essere anche il migliore. Lo spiega Alberto Selvaggi, scienziato dell’Ipla: «Sfalciare con “tosaerba acquatici” il Myriophyllum sarebbe stato controproducente. Avrebbe favorito la dispersione della pianta invasiva, i pezzi residui avrebbero potuto infestare tutto il Po». Il Comune, dunque, ha optato per l’unica strada low cost percorribile. Che però non ha mancato di trascinare dietro di sé polemiche politiche e disappunto. A sollevare la questione è il radicale Silvio Viale, Pd: «Confesso che la storia dei volontari per un lavoro del Comune non mi piace molto», scrive in un tweet. E parte con l’attacco velenoso: «Sono certo che l’amministrazione avrà previsto la copertura assicurativa per loro. Se qualcuno cade nel Po? E poi, non vorrei che domani si cominciasse a dire che i volontari sono l’unico modo per falciare l’erba o potare le siepi in città». Alle accuse l’assessora Maria Lapietra ha risposto a tono, ribadendo quanto detto negli scorsi giorni: 300 37 metri specie È il tratto di fiume dove è previsto l’intervento programmato dal Comune per questa mattina L’Unione Europea ha inserito il «Myriophyllum spicatum» tra le 37specie considerate più invasive «Non siamo avventati - afferma -, non abbiamo chiesto l’aiuto di volontari presi a caso, impiegheremo personale del Comune, barche dei vigili urbani e delle associazioni. Tutti sele- zionati e capaci di muoversi sul fiume». Oggi, Lapietra parteciperà all’intervento, ed è confermata anche la presenza della sindaca Appendino (a riva), verso tarda mattinata. Ma quali erano, realisticamente le altre strade percorribili per debellare il millefoglio? Selvaggi ne aveva ipotizzata un’altra al Comune: «Un intervento di dragatura del Po, ma bisognava coinvolgere l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo, ndr)», che però avrebbe dato autorizzazione chissà quando, mentre il millefoglio del Rio delle Amazzoni avanza deciso e si riproduce rapido. Lo studioso, però, mette in guardia assessore, vigili urbani e Legambiente: «Il Myriophyllum viene via a mano, ma il limite di quest’intervento potrebbe essere che non se ne sradicano bene le radici, 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Non abbiamo chiesto l’aiuto di volontari presi a caso, selezionate persone capaci di muoversi sul fiume Maria Lapietra assessora alla Viabilità La rete Intervista o fa per Torino, ma anche molto per sé: «Un mese fa ho rischiato di ribaltarmi in acqua, mi si è impigliato un remo nelle piante mentre andavo veloce e me la sono vista brutta». Carlo Manzella, 52 anni, di mestiere dentista, appassionato di canottaggio fin da ragazzo, quando faceva agonismo, membro del consiglio direttivo del circolo Caprera, stamane scenderà sul Po, ma non per allenarsi. È uno dei volontari che daranno una mano per estirpare il millefoglio acquatico, la pianta infestante che va rimossa con urgenza, prima che invada tutto il Po, trascinata dalla corrente. Le alghe nel Po saranno estirpate a partire da questa mattina. La tecnica scelta per l’intervento comporta anche l’utilizzo di una rete per raccogliere i residui re e a un certo punto essere trattenuto per un braccio. È un pericolo» L Carlo Manzella, il suo sarà un aiuto non proprio disinteressato. Piante e alghe nel Po quanto intralciano la vostra attività sportiva? «A essere onesti, ci danno molto fastidio. Con queste piante che si sono sviluppate ormai su centinaia di metri quadrati lungo il fiume, abbiamo molta difficoltà ad uscire in barca. Quando l’assessorato si è messo in Noi canottieri abbiamo aderito alla richiesta del Comune. Speriamo che ripuliscano anche da altre specie si riprodurrà in futuro», continua. Per questa ragione aveva suggerito anche di impiegare dei sommozzatori, ma i vigili del fuoco non avrebbero accettato di svolgere questo servizio e c’era fretta di intervenire. Per debellare il fenomeno, resta comunque la necessità di una progettazione più a lungo termine della manutenzione del Po, come solleva la stessa Legambiente: «Occorre tornare a investire in piccoli e medi interventi di cura del fiume, a partire dalla pulizia dei sedimenti nel tratto cittadino, che da troppi anni non viene fatta». Un avviso anche ai torinesi: «Fate attenzione a dove gettate le piante esotiche degli acquari di casa». Se il millefoglio si trova a 3 o 4 euro nei negozi specializzati, gli effetti che produce nel Po sono disastrosi e il costo per sradicarlo è una cifra a quattro zeri. Lei dunque aiuterà in canoa? «No, usciremo io e un amico con la barca dell’allenatore con la chiglia piatta, in canoa non sarei d’aiuto, sarei instabile e non potrei sradicare le alghe». REPORTERS Parla Carlo Manzella (circolo Caprera) “Togliamo pure quelle alghe ma il problema non è risolto” contatto con le società remiere, non ha trovato molte risposte perché sono tutti in vacanza. Noi abbiamo deciso di aderire con entusiasmo. Io sono in ferie, ma sono a Torino. Dedico volentieri il mio tempo alla città, sperando che poi ripuliscano il Po anche dalle altre specie». tiene rifiuti e ramaglie, ci rallenta e facciamo doppia fatica per non farci frenare. Inoltre, noi che remiamo all’inglese, cioè andando all’indietro, rischiamo sempre incidente». Con altre barche? «Esatto. Ormai l’attività sportiva si è fatta molto difficoltosa, cerchiamo di passare nei corridoi liberi dalle piante, ma spostandoci a centro fiume il pericolo è di cozzare contro i colleghi che stanno remando nella direzione opposta. Dobbiamo remare e girarci indietro per vedere la strada». Oltre al «pericoloso» Myriophyllum spicatum, quel che vi intralcia di più è anche la lenticchia d’acqua, non è vero? «Sì sono le altre piante quelle che ci intralciano di più. Immaginate le nostre barche come un coltello che taglia l’acqua. Prendiamo velocità quando andiamo decisi, le nostre sono imbarcazioni molto leggere in fibra di carbonio. Rischiamo di impigliarci e capottarci continuamente nel verde che prolifera sott’acqua, che oltretutto danneggia le imbarcazioni perché trat- Dopo stamane, però, la situazione non sarà risolta. In acqua Il circolo Caprera ha dato la disponibilità ad aiutare il Comune a estirpare le piante che intralciano la navigazione di barche e canoe sulle acque del Po «Lo so, per questo do il mio aiuto al Comune volentieri, ma spero che riprenda subito lo sfalcio delle altre piante e che si liberi il Po. Per far capire ai profani, l’effetto è un po’ quello della bicicletta: se il remo si impiglia, è come pedala- Come si articolerà l’intervento e quanto durerà? «Non sappiamo bene come si svolgerà. Abbiamo fatto un sopralluogo lunedì mattina, con tutte le autorità competenti. Ciascuno ha detto la sua, io da cittadino dico che quest’anno c’è un proliferare pazzesco di piante ed alghe, come non avevamo mai visto. Bene ha fatto il Comune a correre ai ripari, anche se con un metodo artigianale, che speriamo funzioni». A sua memoria, quest’anno è una situazione eccezionale, dunque? «Sì, io ho più di 50 anni, ricordo quando da ragazzo facevo l’agonismo che c’era una draga che passava a pulire il fondo del fiume. Il Po è una risorsa, bisognerebbe pianificarne meglio la manutenzione. [L. TOR.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Quegli intralci costringono ad andare verso il centro del fiume, così rischiamo collisioni con altre barche 12345367318 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 . Cronaca di Torino .43 REPORTERS «Masha» pronta in piazza Bengasi Lo scorso maggio, durante la campagna elettorale per l’elezione del sindaco, nel cantiere della metropolitana in piazza Bengasi è stata effettuata la posa delle fresa «Masha», che scaverà a partire da settembre Il provvedimento del Consiglio dei Ministri Roma sblocca i fondi per la linea 1 della metro Da Palazzo Chigi un segnale di apertura alla giunta Appendino LETIZIA TORTELLO Il governo fa un regalo a Torino da 28,9 milioni di euro. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri lo sblocco dei fondi che serviranno per pagare parte del prolungamento della metropolitana da Lingotto a piazza Bengasi. Due fermate, 1,8 chilometri di linea, attualmente in costruzione, e si taglierà il nastro (con ritardo) nel 2018. La talpa Masha è stata calata a maggio, ma deve essere completata, per iniziare a scavare. Per finanziare il tratto finale della Linea 1, opera da 193 milioni, però, mancava parte della quota del Comune. Renzi se ne è fatto carico, dimostrando un segnale di apertura nei confronti dell’amministrazione grillina di Chiara Appendino. Da due anni la giunta Fassino lavorava per ottenere i 29 milioni, seguita a 28,9 193 milioni milioni È l’importo dei fondi con cui il Cdm si è fatto carico di parte della quota dei lavori dovuta dal Comune Il costo complessivo del prolungamento della tratta della metropolitana fino alla stazione Bengasi Roma passo passo dal senatore Stefano Esposito. Lo scorso 2 febbraio, l’ex sindaco ha inviato al governo la lettera che chiedeva di dirottare sulla Linea 1 i soldi mai erogati da Roma per un progetto risalente al 2008 di un tratto a se stante della Linea 2, da stazione Rebaudengo all’ospedale San Giovanni Bosco. Ora, con Appendino, quei soldi sono stati confermati. Il completamento fino in piazza Bengasi sarebbe dovuto costare 40 milioni al Comune, 35 alla Regione, 7,4 a Infrato (la società della Città proprietaria della Linea 1), 111 al ministero. Il quale si è accollato la quota maggiore del Comune, quasi 29 milioni. In carico a Torino ne restano 10 (1 è già stato dato), che l’assessore 5 Stelle Sergio Rolando si è impegnato nelle scorse settimane, con una lettera a InfraTo, a finanziare attraverso mutui. Certo, la sorpresa del governo ha stupito piacevolmente un po’ tutti, a partire dalla stessa InfraTo: «È un bel risultato di un lavoro di squadra - dice l’amministratore unico, Giancarlo Guiati -. Questo permette di alleggerire la pressione finanziaria su Torino e di completare in tutta tranquillità il tratto Lingotto-Bengasi». Altre città, come Firenze, i soldi dei progetti vecchi li hanno irrimediabilmente persi. Festeggiando per la tenacia dimostrata a Roma e per il risultato, Torino attende ora «lo sblocco dal Mef - continua Esposito - dei fondi per la Linea 2, per portare al più presto al Cipe le stazioni di Collegno e Cascine Vica». Ma ieri, dal governo, è arrivato un altro segnale nei confronti del Piemonte: il Consiglio dei ministri ha autorizzato il finanziamento del quarto lotto della linea ferroviaria ad alta velocità del Terzo valico dei Giovi, che vale 1 miliardo 630 milioni di euro. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Renato Saccone arriva da Siena Il nuovo prefetto scelto per gestire la rivoluzione Tav Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha approvato ieri la nomina del nuovo prefetto di Torino. Si tratta di Renato Saccone, 60 anni, dal 2 aprile 2012 ricopre lo stesso incarico a Siena. Prende così il posto lasciato a maggio da Paola Basilone, scelta dal Governo a guidare la prefettura di Roma. Saccone, originario di Santa Maria Capua Vetere, laurea in Giurisprudenza, ha frequentato il corso di formazione per funzionari della carriera direttiva amministrativa dello Stato presso la Scuola Superiore della Pubblica Am- ministrazione entrando nell’Amministrazione civile dell’Interno - carriera prefettizia il 15 dicembre 1982. Ampio curriculum. Incarichi a Firenze, a Roma presso il Ministero, Caserta, Massa e Carrara, Milano e Monza. Si è occupato di opere pubbliche e sinergie territoriali, facendo parte del segreteria tecnica del «Tavolo istituzionale Milano» che tra le sue funzioni, oltre a gestire le criticità infrastrutturali dell’area milanese, è servito a «promuovere la scelta della Città di Milano come candidata del Governo per ospitare l’Expo 2015». Una scelta mirata per Torino e i lavori dell’Alta Veloci- Incarico Renato Saccone è stato membro del tavolo tecnico che ha aperto la strada alla candidatura di Milano per l’Expo tà. Vice commissario per l’emergenza nomadi in Lombardia fino al dicembre 2009. Prefetto dal primo settembre 2009 con «l’incarico - si legge nel sua biografia- di compiere gli interventi per il completa- mento degli uffici della provincia di Monza e della Brianza, curando poi l’aggregazione alla Provincia di MB di ulteriori 5 Comuni, dal 2011 è stato prefetto di Monza e Brianza». [M.PEG.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Saranno accese dalle 14 alle 18 e dalle 20 a mezzanotte PRECISAZIONE Stretta sulle slot Orari ridotti in diciotto Comuni Ci scrive la società 24 Ore Cultura: «Facciamo riferimento all’articolo “Palazzo Chiablese offresi per nuove mostre” comparso il 6 agosto, per segnalarvi il nostro disappunto riguardo alle informazioni ivi riportate, non veritiere e prive di fondamento alcuno. Nell’articolo, a firma Emanuela Minucci, viene statuito che la scrivente società avrebbe “sospeso le attività espositive in tutta Italia” per asseriti “problemi organizzativi, si dice”. Tale informazioni, peraltro prive di fonte, non corrispondono certamente al vero. Basti pensare che 24 Ore Cultura è attualmente concessionaria del Mudec di Milano, e che sta attualmente avviando mostre in tale location e altre in tutta Italia. Per appurare ciò, sarebbe bastato visitare il sito Internet dalla società e del Mudec. Riteniamo che quanto riportato in riferimento a 24 Ore Cultura sia una informazione falsa e assolutamente priva di fondamento e chiediamo la rettifica immediata, stanti le gravi e approssimative affermazioni, certamente lesive della scrivente società». Cuscinetto di 200 km, ora all’appello manca Torino 1 Sudoku È quanto solo in Piemonte viene bruciato ogni anno dai giocatori attraverso le macchinette dei sindaci di Druento, Sangano, Alpignano, Rosta, Grugliasco, Venaria Reale, Buttigliera Alta, San Gillio e Givoletto che impongono ai gestori l’accensione delle macchinette esclusivamente dalle 14 alle 18 e dalle 20 a mezzanotte. Ci sono poi Rivoli, che aveva già un’ordinanza che limitava l’utilizzo fra mezzogiorno e le 23 e che entro settembre ratificherà i nuovi orari, Luserna e Torre Pellice, Piossasco, Rivalta, Sangano e Volvera. Insomma, «una stretta senza precedenti che rende ancora più evidente la mancanza all’appello del Comune di Torino, che a differenza di molti altri capoluoghi d’Italia non ne ha limitato l’utilizzo», afferma Paolo Jarre, direttore del Dipartimento delle dipendenze dell’Asl To3, capofila del progetto. «Oggi in città le slot possono funzionare 24 ore su 24 e soprattutto Il sudoku Junior 1 Junior 2 6 3 4 4 6 6 3 2 2 2 6 3 4 2 5 1 1 3 Junior 1 2 5 4 1 6 3 3 4 6 6 1 5 5 3 2 4 2 1 1 5 2 4 6 3 6 2 1 3 4 5 3 4 5 2 1 6 Junior 2 4 6 2 3 1 5 2 4 1 6 5 3 1 3 4 5 2 6 3 2 6 1 5 4 5 6 3 4 2 1 1 4 5 2 6 3 state studiate per proteggere anziani e studenti e l’orario è stato spezzato, con interruzione dalle 18 alle 20, proprio per evitare sessioni troppo lunghe e disincentivare gli esercizi generalisti dall’installare nuovi apparecchi». Ora si spera che anche Torino faccia lo stesso. «L’amministrazione si è appena insediata, ma speriamo si unisca alla nostra battaglia: basta un’ordinanza del sindaco, il tempo di una firma», conclude. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 8 7 8 6 4 2 9 7 7 8 5 4 1 8 5 5 3 4 2 6 2 8 La soluzione dei giochi di ieri 3 1 8 7 1 7 4 8 4 9 9 6 2 2 3 5 7 3 4 3 Ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo temporanee velature per nubi alte e sottili e poche nubi sparse sui rilievi nelle ore pomeridiane. Venti a regime di brezza nelle vallate e lungo le coste liguri, mare calmo o poco mosso. Ancora fresco al mattino presto. Residui addensamenti nel primo mattino a ridosso delle Alpi Liguri e Marittime e sul Ponente Ligure in rapido diradamento con passaggio a condizioni ovunque soleggiate. Poche nubi sparse sui rilievi nelle ore pomeridiane. In Liguria venti di Tramontana e Grecale, in attenuazione. 13 16 14 15 15 15 16 16 14 15 21 22 22 24 27 26 27 28 27 28 29 25 28 25 26 25 La perturbazione temporalesca scorre lungo l’Adriatico e correnti settentrionali fresche e asciutte riportano condizioni ben soleggiate, ma con temperature relativamente basse al mattino, diffusamente sotto i 15 gradi in pianura. Da domani con la rimonta dell’anticiclone delle Azzorre si avvierà una lunga fase di tempo stabile con prevalenza di cielo sereno e temperature in aumento nel corso del fine settimana, su valori massimi di nuovo fino a 32-34 °C nella giornata di Ferragosto. 12 15 13 14 14 14 14 15 13 14 21 21 22 AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 26 27 27 28 29 28 29 30 26 28 26 26 25 14.53 00.31 6.23 13.34 20.45 18 AGO 25 AGO 01 SET 2 8 7 5 1 6 4 9 3 6 1 3 2 4 9 8 5 7 5 4 2 3 9 1 7 6 8 9 7 1 4 6 8 2 3 5 3 6 8 7 5 2 9 1 4 8 9 5 1 3 4 6 7 2 7 2 6 9 8 5 3 4 1 1 3 4 6 2 7 5 8 9 6 3 2 7 4 9 1 5 8 5 9 1 3 8 6 7 2 4 4 7 8 1 5 2 9 6 3 7 2 6 5 9 4 8 3 1 1 4 3 8 6 7 5 9 2 9 8 5 2 1 3 4 7 6 8 1 7 6 3 5 2 4 9 3 5 4 9 2 8 6 1 7 2 6 9 4 7 1 3 8 5 1 6 4 9 9 5 7 1 4 5 9 8 7 3 1 2 6 2 Il tempo: tanto sole, ma fresco al mattino. Temperature in aumento nel weekend. AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA In realtà l’articolo era incentrato sul fatto che la suddetta società non era più intenzionata a organizzare nell’immediato futuro mostre a Torino, come peraltro confermato [E. M.] dagli enti locali. Difficile 3 Junior Sudoku 4 chi abita nella prima cintura potrebbe spostarsi di qualche chilometro per giocare comunque». Solo il Piemonte brucia più di un miliardo di euro l’anno nelle macchinette. Quindi «questo importante passo, il primo in Italia di questa portata, era più urgente che mai, e arriva nei giorni in cui è passato anche il decreto sulla pubblicità, che vieta la promozione dei giochi d’azzardo sulle reti televisive nazionali dalle 7 alle 22. Le fasce orarie – prosegue Jarre –, sono Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 5 3 1 Hanno aderito tra gli altri Pianezza, Collegno, Druento, Alpignano, Grugliasco, Venaria. Rivoli aveva già fasce orarie Medio A rriva la stretta sulle slot machine. Per la prima volta in Italia, diciotto Comuni della provincia hanno fatto cerchio creando un cuscinetto di oltre duecento chilometri quadrati contro il gioco d’azzardo. Un’area dove slot e videolottery saranno accese solo otto ore al giorno, fuori dagli orari più frequentati da giovanissimi e anziani. Dopo Pianezza (fine giugno) e Collegno (fine luglio), ora sono arrivate le ordinanze Il limite miliardo NOEMI PENNA Difficile il caso 09 SET 12345367318 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 . Cronaca di Torino .45 In carcere Sale sul tetto per protesta il caso MASSIMILIANO PEGGIO 1 Il compagno di La nuova mania Il successo Ristoranti, negozi, ma anche i musei di Torino hanno «aperto le porte» ai Pokémon, con addirittura biglietti in palio a chi scova i mostriciattoli L’allarme A pochi giorni dal lancio del videogioco, il comandante dei vigili Gregnanini ha lanciato l’appello a non rischiare incidenti per distrazione La multa Nella notte del 24 luglio la prima multa a un motociclista 25enne che zigzagava a caccia di Pokémon a Porta Palazzo, sanzionato per l’articolo sui cellulari alla guida ai arrendersi: pusher o mostriciattoli è pur sempre una caccia. Reale per i poliziotti, virtuale, si fa per dire, per i maniaci di Pokémon Go. L’altro ieri, mentre gli agenti del commissariato Barriera Nizza erano impegnati nell’ennesimo blitz contro gli spacciatori che hanno colonizzato il parco del Valentino disseminando aiuole e muretti di dosi, poco più in là più oltre 200 players si erano dati appuntamento per catturare i mostri più ambiti, in balia della mania dell’estate. Certo, pure i Pokémon possono diventare una droga, ma questa volta è andata bene anche alla polizia, di certo favorita dal fiuto dei cani antidroga. Oltre alla solita «erba», questa volta si sono imbattuti in alcuni involucri di sostanza simile all’«Ice», droga in cristalli, mescolata a eroina. Una bomba stimolante. Per il solito mercato del Valentino, regno ormai incontrastato di hashish e marijuana, è un po’ come acciuffare uno Snorlax, mostriciattolo ambito, il cui tasso di cattura è del 25%. Un fatto è certo: il blitz in corso non ha scoraggiato i cacciatori di Pokémon. M Le collinette Sono le due collinette a ridosso di corso Massimo il vivaio di spacciatori. Piccole colonie di venditori, vedette, cassieri. Da una parte senegalesi, ivoriani, ghanesi, sulla collinetta all’angolo con corso Vittorio Emanuele. Lì regna per lo più la marijuana. A poco più di trecento metri, in uno spiazzo circondato da siepi che danno l’idea di un piccolo fortino, c’è la collinetta degli «egiziani», fornitori di hashish. In mezzo, una fetta di parco, una sorta di nascondiglio a cielo aperto di droga. In meno di una settimana gli agenti del commissariato hanno recuperato più di mezzo chilo di stupefacente, in sacchetti e bustine. «Ogni posto è buono per nascondere le dosi. Altro che Pokémon. È difficile venire qua e non trovare droga» dicono gli agenti, ormai esperti in questa caccia, che non è un gioco. La nascondono tra le fessure dei muretti lungo i sentieri, in buche sotto l’erba, tra gli incavi degli alberi. L’altra sera i poliziotti, con l’aiuto di cani e del- REPORTERS I nascondigli cella russa, lui chiede di cambiare sistemazione. Ricevuta una risposta negativa, decide si salire sul tetto. Così, alle 13,30 Mohamed D., 30 anni, marocchino, ha raggiunto il tetto del «padiglione A», dove ha strappato un’antenna usata come arma per distruggere i faretti di illuminazione del padiglione. Il giovane è in carcere per droga e avrebbe finito di scontare la pena il 9 settembre. Con la «bravata» di oggi, rischia di allungare la permanenza al «Lorusso e Cutugno»: è stato denunciato per minacce a pubblico ufficiale, danneggiamento e procurato allarme. Mohamed D. aveva già inscenato una protesta simile nel carcere di Biella, dove era recluso fino a qualche mese fa. Gli spacciatori utilizzano un’ampia porzione del Parco del Valentino per nascondere le dosi: tra le fessure dei muretti che costeggiano i sentieri, nelle buche sotto l’erba, tra gli incavi degli alberi In meno di una settimana recuperato nel parco più di un chilo di droga Tra i pusher del Valentino il 25% ha chiesto asilo Il blitz antidroga ha incrociato 200 “cacciatori” di Pokémon l’unità a cavallo, hanno scovato vari sacchetti di marijuana tra i cespugli sul retro della discoteca Life. «Dopo ogni controllo cambiano nascondigli e la caccia ricomincia». Gli spacciatori Un conto è trovare la droga, un altro è smascherare i pusher. La tecnica per non avere guai con la giustizia è proprio questa: non farsi trovare con le dosi addosso. Ecco perché serve un lavoro di squadra. C’è chi fa il primo contatto col cliente, chi passa l’ordine, chi si occupa del prelievo della sostanza e della consegna. E chi incassa il denaro. Il tutto sempre sotto i controllo delle vedette. Ecco per- Una delle dosi trovate dai poliziotti ché è così difficile beccare i pusher. Un lavoro corale che si ripete più volte nella giornata. «Dai cento ai trecento clienti al giorno, a seconda del periodo dell’anno». Il boom nel fine settimana. Così l’altra sera, mentre i 200 player davano a caccia ai Pokémon sfoderando smartphone a raffica, i poliziotti hanno fermato e identificato 24 persone, di cui 16 extracomunitari. Tre persone sono state accompagnate in Questura. Molti di quei ragazzi africani sospettati di gestire il traffico della «collinetta della marijuana» sono richiedenti asilo. «Almeno un 25 per cento» dicono al commissariato. Incidente Bimbo di 16 mesi ferito nell’urto 1 Quattro persone sono rimaste ferite, tra cui un bimbo di 16 mesi, in un incidente avvenuto ieri intorno alle 18 in lungo Dora Voghera. Una Fiat Bravo si è ribaltata andando a urtate un’auto parcheggiata. Tre feriti sono stati portati al Pronto Soccorso del Maria Vittoria, il quarto al San Giovanni Bosco. Nessuno è in condizioni gravi. Il conducente della Bravo, stando ai primi rilievi dei vigili urbani, stava percorrendo lungo Dora Voghera verso il centro città quando improvvisamente ha perso il controllo, finendo contro un’auto in sosta. Nell’urto la vettura ha invaso il marciapiede e si è capovolta. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 1 1234456789368A3B26 Un lettore scrive: 2 «Perché non mettere un tetto alle ingenti vincite degli scommettitori? Il superenalotto, per esempio, è arrivato ad una somma che supera i 100 milioni di euro; con un provvedimento di legge si potrebbe avere la possibilità di vincere fino a 20-30 milioni; tutto ciò che eccede dovrebbe essere destinato alla ricerca, in campo genetico, medico, ambientale, sociale, insomma a tutto ciò che è veramente utile per l’umanità. Con 30 milioni, con tutta la mia fantasia, si potrebbero comprare appartamenti per 10 figli (e resterebbe anche qualcosa da mandare a Panama!). Abbiamo ancora bisogno di tempo per capire la priorità delle cose? Certamente anche il panorama televisivo non ci aiuta a maturare queste riflessioni: vecchie sostituzioni e sempre più vecchi avvicendamenti 1 1234456789AB9434489C8D5E6D396DD39F5B54396D958899169D358B39E3D967659 18B3C49E3D96A53395B3C39915C34489395D96546B8963DD89 1 che servono solo a loro stessi, ci danno la misura dello stato di abbandono di una società civile che esiste, ma sta da tutt’altra parte. Viva solo i soldi che possono soddisfare necessità e migliori prospettive di vita e abbasso quelli per inscrivere le persone in scenari ingestibili e patologici. Cordiali saluti, GABRIELLA MERLONGHI Un lettore scrive: sulla rubrica di domenica che un lettore si lamenta per il prezzo di 7.5 euro per un Campari Soda pratica- 2 «Leggo to da un bar di corso Vittorio. I prezzi sono di libero mercato e, se giudicati eccessivi, basta praticare la formula adottata dal sottoscritto: non metterci più piede. Semplice!». FRANCO LUCATO Un lettore scrive: 2 «Da un po’ di tempo ho ab- bandonato il mio parrucchiere italiano in quanto, dopo avermi tagliato i capelli più lavaggio, mi richiedeva 15 euro per la prestazione non rilasciandomi mai la ricevuta fiscale. Da notare inoltre che il blocchetto delle ricevute era li accanto alla cassa, aperto ma senza una sola ricevuta staccata. Così sono passato ad uno di quei famigerati parrucchieri cinesi che la lettrice di questa rubrica in data odierna affermava a gran voce essere evasori fiscali e privi di condizioni igieniche. Devo dire che per 8 euro ho avuto il medesimo trattamento del parrucchiere italiano, con la differenza che il cinese la ricevuta me l’ha data eccome (lui). «Piacevole sorpresa il fatto che nel locale ci fossero anche lavoranti di nazionalità italiana e topi in giro non ne ho mai evidenziati. «In realtà gli esercizi cinesi hanno avuto un notevole impulso non perché non pagano le tasse o chissà cos’altro, ma semplicemente perché applicano prezzi decisamente più convenienti e, mi si consenta dirlo, più onesti. «Dimenticavo: il mio ex parrucchiere italiano ha completamente rifatto gli interni del suo locale. E ci credo». MICHELE DI LEVA Un lettore scrive: ho notato casualmente al cimitero monu- 2 «Stamane mentale di Torino che il bassorilievo in ricordo del capitano degli Alpini Vincenzo Arbarello (a cui è dedicata un’importante piazza torinese e una caserma a Bardonecchia) sta arrugginendo. Non è neppure più leggibile il nome. Arbarello è il leggendario conquistatore, nella Grande Guerra, del Monte Nero che ispirò un noto canto degli Alpini. «Morì al fronte nel 1917, vittima di una valanga. Fu decorato di due medaglie d’argento. «Sarebbe possibile far qualcosa per evitare la sensazione di abbandono che si ha, visitando il cimitero di Torino? Anche in una guida il Comune lo segnalò come un torinese degno di ricordo». PIER FRANCO QUAGLIENI [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi 12314 46 STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio Stazione Porta Nuova, dalle 7,00 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Traiano 73; via Gorizia 133; corso Vittorio Emanuele II 34; corso Grosseto 165; corso Turati 74; corso Francia 175; via delle Orfane 25; corso Potenza 92; piazza Respighi 3; via Monginevro 105; Circoscrizione 1 via Piffetti 31 bis; via Maria Vittoria 3; corso Casale 316. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Aperte anche di notte: via Nizza 65; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org In corso Pascoli l’erba è così alta da nascondere la segnaletica orizzontale e da rovinare il porfido, rimesso a nuovo nemmeno un anno fa. «Le sterpaglie coprono anche gli ostacoli di cemento - spiega il consigliere della Uno, Davide Balena - E pochi mesi fa, una signora, guidando, è andata contro un piccolo arco in pietra, nascosto dall’erba». [L. CAS.] I tagli dei servizi Poco personale e costi alti Biblioteche chiuse d’estate Dalla prossima settimana una su due sospende tutte le attività PAOLO COCCORESE Ore 17. All’ingresso della Civica Centrale in via della Cittadella, Claudio Massili, 72 anni, pensionato, sorride quando gli chiediamo che ci fa in biblioteca in pieno agosto. «È semplice: non vado in vacanza – racconta -. E, quando non sono da mia figlia, vengo a trascorrere il tempo qui. È gratis e c’è l’aria condizionata. Meglio dei bar e dei giardinetti». Biblioteche spazio di cultura e oasi per chi resta in città. Soprattutto nei due mesi di luglio e agosto, segnati da una contraddizione: il numero dei preSono le biblioteche civiche stiti sale delche restano aperte in tutta l’8% arrivanla città nella settimana do a quota 77 di ferragosto mila in totale, ma è anche il periodo della riduzioni di orario e delle chiusure. La settimana di Ferragosto lavoreranno appena sette su sedici. Come tradizione. Colpa degli organici e delle risorse ridotte all’osso. È difficile trovare una definizione che corrisponda a tutti i bisogni a cui i servizi bibliotecari danno una risposta. Sono luogo di scambio di cultura. Democratico. Si Sono libri, dvd e cd musicali possono che si possono prendere prendere in contemporaneamente in prestito fino a prestito in una biblioteca 40 documenti (libri, ma anche dvd o cd musicali), incontrare un professionista (vedasi gli sportelli con architetti), seguire un corso di lingua. D’estate diventano il passatempo per i torinesi d’agosto: quelli che restano a 7 aperte 8 Tanta richiesta Durante le vacanze le richieste di libri in prestito sono più alte rispetto al resto dell’anno 40 i documenti 2 per cento ore in più È la crescita media dei numero di prestiti nei mesi di luglio e agosto secondo i dati dell’estate 2015 È l’orario prolungato della Civica che in questo periodo non chiude più alle 16 ma alle 18 casa per motivi economici o per colpa della tesi come Emanuele Marini, 21 anni, studente di Filosofia. «Qui convivono gli studenti con i clochard», racconta. I dati comunque parlano chiaro: in estate la gente si rivolge con maggiore frequenza alle biblioteche. Come dimostra l’aumento del numero dei libri in uscita. E tra luglio e agosto si supera la soglia dei 77 mila contro i 71 di media mensile durante l’anno (dati 2015). La Civica tira la volata. In 60 giorni, sfiora gli 11 mila prestiti. Seguono Villa Amoretti (9 mila), la Bonhoeffer (8 mila) e la Centro (7 mila). Nella settimana di Ferragosto chiuderà una su due. Il servizio stringe i denti, ma non abbandona il campo. In attesa che la nuova sindaca, Chiara Appendino, rispetti la promessa fatta in campagna elettorale, «biblioteche aperte a tempo pieno», quest’estate il direttore, Paolo Messina, ha scelto di puntare su uno schema a «tre punte». «Manterremo operative, in particolare, la Don Milani della Falchera e la Pavese di Mirafiori che sono le più distanti e chiudono solo il sabato. E la Civica Centrale che lavora due ore in più nel pomeriggio e chiude alle 18». Circoscrizione 5 / Borgo Vittoria Orari e chiusure di agosto Prima di correre a prendere in prestito un libro meglio verificare che la biblioteca si aperta. In questi giorni gli orari sono stati rivoluzionati. E nella settima di Ferragosto rimarranno aperte solo in sette. A partire dalla Civica (via della Cittadella 5) che non chiude ad agosto. Rinuncia al sabato, ma fino al 3 settembre lavora dalle 9 alle 18: l’anno scorso si fermava alle 16 lasciando tanti lettori lastminute a bocca asciutta. Discorso simile per le due sedi periferiche della rete delle biblioteche. La Don Milani (via dei Pioppi), accantona l’apertura del sabato, ma rimane aperta senza tregua fino al 27. Identico copione per la Cesare Pavese (via Candiolo 79). Che si ferma il sabato e – come tutte – solo il 15 agosto. E per chi abita in altre parti di città? La Musicale «Della Corte» (corso Francia all’interno della Tesoriera): è operativa dal lunedì al giovedì fino alle 16,45, mentre il venerdì anticipa la chiusura alle 14,45. In corso Corsica, la Bonhoeffer, fino al 27 agosto recita il copione: 8,30-16. È lo stesso della Primo Levi (via Leoncavallo) in Barriera di Milano. Chiudono tutte il sabato come la Torino Centro (piazzetta Università). Alla Barca, la Rita Atria si ferma dieci giorni in più rispetto al 2015. Dal 13 al 9 sarà in ferie. La Calvino (Lungo 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Circoscrizione 4 / San Donato Doveva riqualificare il quartiere Gli arbusti al posto del cinema Diana ma l’opera di Piano ora cade a pezzi adesso raggiungono gli alloggi Il «rammendo» delle periferie si è trasformato in un buco ancora più grosso dell’originale. Non è andato a buon fine il progetto del gruppo di architetti del G124, squadra di giovani professionisti scelti da Renzo Piano per «salvare le periferie» italiane proponendo un innovativo punto di vista sui loro problemi. A Torino, due anni fa, si sono messi alla prova in Borgo Vittoria, nel giardino «senza nome» di corso Grosseto angolo via Fossata e, dopo un bel lavoro con le scuole e le parrocchie, hanno prodotto un porticato che doveva rivitalizzare l’angolo dimenticato del borgo. E, invece, non è andata così. L’opera, fatta con materiali di recupero, sta venendo lentamente giù e ha aumentato la sensazione di abbandono – già fortissima di suo – che si respira in questo spazio verde costruito sopra un parcheggio. I teloni della copertura, dove dovevano ritrovarsi i residenti, svolazzano come bandiere dell’incuria. «Tirateli giù o riaggiustateli. Così, è un pugno in un occhio per l’intera zona», lamentano i residenti del vicinato. [P.COC.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Una volta era l’epicentro della vita del borgo. Oggi, l’angolo dimenticato di un quartiere che chiede al Comune di dettare una volta per tutte la parola fine su una situazione di degrado. Topi, scarafaggi, piante che invadono cortili e balconi. In corso Regina Margherita dove c’era l’edificio dell’ex cinema Diana, è rimasto un angolo di terra incolto che è un «buco nero» di San Donato. «Fino al 2002, l’area dove sorgeva il cinema che è crollato nel ’82 era pulita dalla Città», dice la signora Ida Zucco che abita a poca distanza. A nome dei residenti ha scritto a Palazzo di Città pretendendo un intervento di bonifica. «Le piante sono cresciute a dismisura e, oltre ad invadere i cortili vicini di via Ascoli, sono diventate un pericolo perchè sfiorano anche gli alloggi», si legge nella sua lettera. «E un pericolo igienico sanitario: sono necessari interventi urgentissimi», dicono dal borgo dove l’esasperazione ha superato il limiti di guardia. «Dobbiamo dar fuoco al terreno per farlo pulire?», si chiedono in corso Regina. [P.COC.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12314 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Mandate le vostre segnalazioni, foto e video a [email protected] . 47 QUARTIERI Per le vostre segnalazioni [email protected] Mirafiori Sud A settembre Gli archivi della città aperti di notte La “Primo Levi” riapre a settembre Al civico 490 di corso Unione Sovietica, il cancello è sbarrato. Ad andare in vacanza non solo gli studenti della scuola superiore «Primo Levi» ma anche la biblioteca civica di Mirafiori, che non riaprirà sino al 31 agosto. «Da queste parti non c’è proprio nulla da fare - sbottano, dopo una lunga giornata lavorativa, Valentina D’Anna ed Eleonora Nava, 26enni, - In questo mese i negozi hanno tutti le serrande abbassate. Rimangono solo il tabaccaio, il gelataio e qualche bar». «Noi - ammettono - non andiamo in biblioteca. Non abbiamo il tempo. Però sarebbe bello se rimanesse aperta, per i ragazzi che trascorrono l’estate in città». Nel quartiere, comunque, dal 6 e fino al 27 agosto, il servizio è garantito dalla «Cesare Pavese» di via Candiolo 79. Chiusa solo nei giorni di sabato e il lunedì di ferragosto. Ma con 20mila volumi, quasi 6mila cd, dvd e videocassette, 32 posti di lettura, due postazioni internet e la connessione wifi, la «Mirafiori» è un punto d’incontro importante per la zona. Inaugurata nell’ottobre 1999, è stata la prima biblioteca dell’estrema periferia sud di Torino. Tra gli iniziare dal giardino, nel pomeriggio utilizzato come parcheggio, proprio davanti alla biblioteca. Che la sera diventa zona franca. L’area sarà chiusa, come la biblioteca, nelle prossime settimane. Ma il degrado resta. «Per combatterlo bisogna partire da luoghi come la civica continuano Liana e Mario - In cui gli adulti e soprattutto i bambini possono imparare, conoscere e confrontarsi tra loro». E la struttura di corso Vercelli ha anche un’area dedicata ai più piccoli. [I. FAM.] Immaginereste mai di passare una serata in un archivio storico, tra i suoi scaffali alti fino al soffitto ricolmi di fogli e di schedari? Se la risposta è no, iniziate a ricredervi. In città, venerdì 16 settembre sarà la Notte degli archivi, organizzata dall’associazione Archivissima e ideata da Promemoria che sperano di riuscire a cancellare l’immagine cupa e impolverata di solito associata a questi luoghi. Per farcela sono stati invitati 17 scrittori che, uno per location, racconteranno la storia dell’archivio, ne sveleranno le curiosità e ambienteranno nei suoi spazi vicende nate dalla loro fantasia. Sarà uno show a ingresso gratuito. Dove tutto questo succederà è, però, già una certezza. Si va dall’archivio storico della Città di Torino a quello del Museo della Montagna, da quello del Teatro Regio a quello del Polo del ’900. E ancora: apriranno le loro porte gli archivi dell’Università, l’Accademia delle Scienze, la Compagnia di San Paolo, l’Italgas, il Museo Lombroso, la Reale Mutua, l’Accademia di Agricoltura, i Musei reali e il Centro studi Sereno Regis. La chicca: Enrico Pandiani e Giusi Marchetta parleranno dell’archivio storico di Gtt su due antichi tram. All’Archivio di Stato i protagonisti saranno Alessandro Perissinotto e Nadia Terranova, con uno spettacolo per i bambini. Sono proprio loro i protagonisti dello spot dell’evento sui social. «Vorremmo far capire che senza gli archivi la memoria della nostra storia e di ciò che siamo oggi sarebbe perduta. Sono miniere ricche di tesori, ma ancora [LOR.CAS.] poco esplorate». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI alti palazzoni di via Onorato Vigliani, strada del Drosso, corso Settembrini, poco dopo l’area industriale Fiat, la civica rappresenta un punto di aggregazione fondamentale. «Non è soltanto un luogo dove cercare e prendere in prestito un volume da leggere» interviene Annalisa Caligaris, pensionata che per un po’ di tempo ha raccolto libri da donare alle sale lettura. «Ma è soprattutto, un luogo di formazione e di scambio culturale. Che nella Torino periferica e industriale dovrebbe essere incentivato e valorizzato». [I. FAM.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Barriera di Milano Da sabato la Marchesa abbassa le serrande Dora Agrigento) invece, è chiusa fino al 27 come la Cognasso (corso Cincinnato 115) a Lucento. Vacanze lunghissime per la Geisser (corso Casale 5) nel Parco Michelotti: chiusa dal 13 agosto al 3 settembre. Va meglio per la Ginzburg di via Lombroso a San Salvario. Ferma fino al 20 agosto, riaprirà con settimana ridotto (lunedì e mercoledì chiusura anticipata alle 19,45) fino al 7 settembre. La Passerin d’Entrèves di via Guido Reni riapre con orario estivo il 20 agosto, Villa Moretti è fuori servizio fino al 27 agosto e la Mirafiori ha tutte le attività sospese fino all’ultimo giorno del mese. [P. COC.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI «Sono venuto con mia moglie a prendere un po’ di libri e di riviste per agosto. La biblioteca chiude e non voglio trovarmi senza nulla da leggere». Emanuele Orvoni abita in piazza Sofia e, d’estate, ogni settimana passa dalla biblioteca civica «Cascina Marchesa». Da sabato 13 a sabato 27 agosto, però, le porte di corso Vercelli 141/7 saranno chiuse e lui non vuole essere impreparato. «Una buona lettura è il miglior rimedio contro il grande caldo». Con più di 80mila titoli e circa 9mila iscritti al prestito d’uso, la «Cascina» è un importante punto di ritrovo per chi abita nel quartiere. E non solo. Sono in molti, infatti, a considerarla più che una semplice biblioteca. «È un luogo di formazione e di cultura. Centrale in un borgo come Barriera di Milano» commentano Liana Gesualdi e Mario Toso, mentre cercano qualche volume per le settimane a venire. Dallo spaccio al bivacco alla delinquenza giovanile, infatti, i problemi al fondo di corso Vercelli non mancano. Negli ultimi anni c’è stato un progressivo impoverimento del tessuto sociale. A Circoscrizione 7/ Aurora Circoscrizione 8/ San Salvario Finita la bonifica dall’amianto delle case Atc di via Cuneo Cento ragazzi al Valentino per l’Estate ragazzi della parrocchia Iniziati nel 2004, in questi giorni si sono conclusi i lavori di bonifica dell’amianto degli appartamenti Atc di via Cuneo e via Damiano. Sono 121 gli alloggi interessati, per un investimento totale dell’Agenzia di un milione e centomila euro. Gli stabili, che risalgono agli anni 30, erano da rimettere completamente a posto. Ad iniziare dai bagni. «Durante una prima ristrutturazione, negli anni 70 e 80, le tubature erano state ricoperte con numerosi pannelli d’amianto, particolarmente utilizzati in quel periodo - spiegano da Atc - Con il passare del tempo, la bonifica è diventata necessaria. Bastava cercare di far spazio a una mensola, per correre il rischio di disintegrare il materiale. «Durante il periodo dei lavori alcune famiglie hanno scelto di traslocare temporaneamente in altre case popolari che erano state messe a loro disposizione. Altre, invece, hanno preferito restare in via Cuneo e hanno vissuto in un residence per tutta la durata dell’intervento. Altre ancora sono andate a stabilirsi da parenti». [I. FAM.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Sono quasi un centinaio i giovani che, ogni giorno, al Valentino, partecipano a «Spazio anch’io» il progetto di educativa di strada della parrocchia «Santi Pietro e Paolo» di largo Saluzzo. Per tutto agosto, dalle 15 alle 19.30, nel grande parco sulle sponde del Po, un gruppo di due educatori e otto animatori, si ritrovano con ragazzi di ogni etnia ed età. Per chi arriva dall’Egitto, dal Senegal, dalla Tunisia, dal Marocco, dall’Albania (circa una trentina) c’è il corso di italiano, mentre per gli studenti delle medie rimasti in città c’è il «momento dei compiti». E poi giochi e attività sportive all’aria aperta. «Nel mese di agosto gli oratori generalmente sono chiusi spiega il parroco di San Salvario, don Mauro Mergola - E chi resta a Torino, si ritrova senza un luogo di riferimento in cui divertirsi e imparare. Noi siamo ar- rivati al Valentino nel 2009, per evitare che i giovani marocchini finissero nelle mani degli spacciatori. E da allora siamo rimasti lì con il nostro camper e i nostri gazebo. Ma sempre con più ragazzi al seguito». [I. FAM.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345316 789ABCD3223E79F19362 LA STAMPA 12345367318 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Rivalta, un camion danneggia l’arco L’amministrazione ha deciso di chiudere ad auto e pedoni via Bianca della Valle dopo la caduta di alcuni mattoni dallo storico arco che immette nel centro. A causare la rottura della parete potrebbe essere stato il passaggio di un camion. [M. MAS.] . 49 ETROPOLI M Per le vostre segnalazioni [email protected] Candiolo, i banditi messi in fuga Diario Sorprende i tre ladri in casa Si ritrova un coltello alla gola Orbassano Il proprietario è riuscito a scappare e liberare i suoi tre cani MASSIMO MASSENZIO «Noi siamo in cinque, e se non stai fermo ti ammazziamo». Probabilmente si trattava di un bluff, ma quando si ha di fronte uno sconosciuto con un coltellaccio in mano è difficile anche solo ragionare. Santo Marletta, 35 anni, ha mantenuto invece la calma e ha deciso di affrontare i rapinatori che aveva sorpreso all’interno del suo appartamento. Questione di un attimo, una sola frazione di secondo. Ha aspettato il momento buono ed è corso fuori di casa a prendere un palanchino di ferro, ha liberato i suoi rottweiller e ha messo in fuga i banditi. Pericolo scampato, ma all’imprenditore candiolese, che gestisce un’impresa di demolizioni al confine con None è rimasto l’amaro in bocca: «Io non ho paura e queste persone non possono farla sempre franca». È di 245 multe in cinque mesi il bilancio dell’attività del vista red di via Nazario Sauro, il quarto «semaforo» intelligente installato dall’amministrazione comunale sulla circonvallazione interna. I numeri sono decisamente bassi specialmente se rapportati a quelli degli impianti gemelli posizionati in strada Torino, strada Volvera e via È in via Nazario Sauro Frejus. Secondo la polizia municipale è la dimostrazione che, nonostante le polemiche, gli automobilisti si sono abituati molto in fretta alla novità e in compenso gli incidenti al pericoloso incrocio di fronte al cimitero sono stati praticamente azzerati. [M. MAS.] 1 Collegno «Erano tutti italiani» Un ricovero abusivo nel cortile dell’azienda: salvati 31 gatti Qui sopra Santo Marletta, 35 anni Accanto la casa in cui vive insieme al padre, con cui gestisce un’impresa di demolizioni Aveva creato un ricovero per gatti nel cortile della sua azienda, ma le condizioni igieniche erano disastrose ed è stato denunciato per maltrattamenti dopo un blitz della polizia municipale. Nei guai è finito un imprenditore di Collegno che aveva «radunato» ben 31 felini, per lo più di razza persiana, in un container recintato. Gli L’intervento dei vigili agenti, accompagnati dai veterinari dell’Asl To 3, hanno trovato diversi animali feriti e in cattive condizioni di salute che sono stati affidati al gattile comunale. Il proprietario della struttura, ora sotto sequestro, sarà interrogato al ritorno dalle vacanze. [M. MAS.] 1 FOTO MASSENZIO racconta l’imprenditore – Erano già stati al piano di sopra e avevano trovato il mio portafogli e un computer. Erano italiani e quando sono entrato in casa uno mi ha puntato un coltello e mi ha minacciato di morte». Rapina in villa L’assalto è avvenuto domenica scorsa, in una villetta alle spalle della provinciale 23, talmente isolata che non la trovano nemmeno i navigatori satellitari. Una banda di ladri, non più di tre, ha preso di mira il fabbricato a due piani dove vivono Santo e suo padre, accanto dal deposito di rottami ferrosi dell’azienda di famiglia: «Stavo facendo qualche lavoretto nel capannone, saranno state le 15,30 e improvvisamente ho sentito i cani abbaiare». I due rottweiller e il pastore tedesco di Marletta erano chiusi all’interno di un recinto, ma avevano fiutato la presenza degli estranei: «Sono andato a controllare, ma non pensavo di trovarmi di fronte dei rapinatori, altrimenti avrei portato con me almeno un bastone – Vista red, multe in calo automobilisti più disciplinati Banditi in fuga FIOTO MASSENZIO MONCALIERI La volpe di sera scende a cenare al S. Croce 1 Una volpe affamata si aggira sulla collina di Moncalieri avvici- nandosi sempre di più alle case di via Galilei per rovistare nei bidoni della spazzatura. Nelle scorse notti è stata fotografata di fronte all’ingresso del pronto soccorso del Santa Croce, ma la direzione sanitaria precisa: «Nei locali del Dea non è mai entrata». [M. MAS.] In pochi secondi Santo ha cercato di farsi un quadro della situazione. Altri due banditi erano seminascosti tra il tinello e la cucina ed erano tutti armati: «Non sono stato a ragionare troppo. Ho pensato che la cosa migliore fosse correre a liberare i miei cani». Il primo a uscire fuori dal recinto è stato Toro, un enorme rottweiller che ha cercato di raggiungere i rapinatori, ma non ha fatto in tempo: «Quando sono tornato indietro erano già scappati con la refurtiva. Purtroppo». Sulla rapina indagano i carabinieri della compagnia di Moncalieri. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Asl To4 Il ticket ora si può pagare comodamente online All’Asl TO4 (Settimo, Chivasso, Ivrea, Ciriè) il ticket si può pagare anche online. Il servizio è stato attivato per agevolare gli utenti, che da ora in poi possono pagare le prestazioni ambulatoriali comodamente da casa attraverso computer, tablet e smarphone, in qualsiasi momento della giornata, con carta di credito. E’ una solu- Niente code per pagare zione semplice e veloce: basta collegarsi al portale regionale Sistemapiemonte, cui si può accedere attraverso il sito www.aslto4.piemonte.it nella sezione servizi online della homepage. «Il nostro web è la strategia vincente per semplificare la vita ai cittadini». [N. BER.] 1 12345367318 50 STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 & I Beatles incontrano l’Oriente CULTURA SPETTACOLI Legata alla mostra «Nothing is real. Quando i Beatles incontrano l’Oriente», alle 18 al Mao (via San Domenico 11) proiezione del film di Joe Massot «Wonderwall» del 1968, con le musiche di George Harrison. Ingresso libero. Gli appuntamenti culturali Oggi Groscavallo e la Resistenza Reggia le sere d’estate Un’estate «speciale» quella proposta ai visitatori alla Reggia di Venaria, ancora aperta domani e sabato eccezionalmente dalle 19 alle 23,30 (ingresso 10 euro). Con gli stessi orari e costo evento finale di «Sere d’Estate alla Reggia» sarà il «Gran Galà di Ferragosto» domenica 14: oltre al percorso di visita, dj set e fuochi d’artificio e ultimo ingresso alle 0,30. 1 Ritorna sul tema della Resistenza l’appuntamento annuale del progetto «Dentro la storia», che si inaugura oggi alle 21 nel salone dell’Albergo Setugrino di Pialpetta a Groscavallo (corso Roma 10): ci si addentra nella guerra partigiana affrontando «L’altra Resistenza», ovvero le vicende degli internati militari italiani della Val Grande Lanzo. Organizzato dal gruppo consiliare Groscavallo Domani affiancato dall’Anrp e dal Centro Studi Giorgio Catti, entrambi membri del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte l’evento vedrà la partecipazione di Luigi (Gino) Poma, ceresino, ex carabiniere, reduce e testimone, che racconterà l’esperienza vissuta nel lager tedesco di Kustrin, come internato militare italiano. Con lui interverranno Andrea Parodi, giornalista e storico, autore del libro pubblicato per i tipi di Mursia «Gli eroi di Unterluss», e Marco Castagneri, studioso della Resistenza nelle Valli di Lanzo e nel Canavese. Reading teatrale con testimonianze e lettere interpretate da Mario Parodi. [T. PL.] Cosa fare in montagna prima di Ferragosto È partito il conto alla rovescia per il Ferragosto, che nelle valli torinesi avrà come evento principale il concerto nell’anfiteatro naturale di Sestriere diretto dal maestro Antonio Tappero Merlo. In attesa di trasferirsi sin dal primo mattino a Monterotta per godersi le prove, la montagna offre altre interessanti attività culturali. Come, ad esempio, l’ annuale appuntamen- to con la grande storia organizzato a Groscavallo in cui si parla di Resistenza. E se a Sestriere gli scultori del legno stanno ultimando proprio in questi giorni le loro opere, nel weekend a Pragelato si tiene la 34ª edizione della Festa della ghironda, full immersion nel mondo di questo strumento della tradizione occitana. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Il concerto di Ferragosto in località Monterotta a Sestriere inizierà alle 13 Domani A Sestriere le fasi finali dello «Scalpello d’oro» 1 Domani ci sarà il gran finale dell’edi- zione 2016 dello Scalpello d’oro, iniziativa che torna ad animare l’estate di Sestriere. Per la ventunesima edizione, come nelle precedenti, non mancheranno trucioli, scalpelli e frese, ma si è cambiata impostazione. Non sono stati più selezionati gli scultori che mandavano i loro bozzetti per poi venir scelti da una giuria, prima di operare singolarmente sotto l’occhi del pubblico. Quest’anno il gioco è stato di squadra. Nell’area di lavorazione allestita in via Louset sono stati formati due gruppi di artisti del legno che hanno lavorato in altrettante diverse settimane su blocchi di larice alti tre metri e trenta per dare rispettivamente vita ad un ciclista e ad uno sciatore. Lunedì scorso è entrato in azione il secondo team, quello guidato dal trentino Egidio De Petri, che ultimerà la sua scultura entro domani. Da sabato entrambe le opere potranno essere ammirate in via Louset, in attesa di trovare una sistemazione definitiva in vista della prossima stagione invernale. può essere un malinteso, genera a catena una serie di reazioni che alla fine portano, come nel caso di queste storie, addirittura a dei delitti». Dopo tanti romanzi è passato al racconto: come mai? Da dove nasce il titolo? FRANCA CASSINE amore per i calembour e un certo gusto per il paradosso Bruno Gambarotta lo esprime soprattutto nei suoi scritti, dagli articoli ai libri. Non è da meno la sua ultima fatica intitolata «Non si piange sul latte macchiato», una serie di racconti usciti per l’editore L’ «Sono un appassionato di umorismo involontario, raccolgo libri, articoli e ne vado a caccia. In questo caso mi è venuto in mente uno dei miei direttori quando lavoravo in Rai, che parlava di latte “macchiato” anziché “versato”. Mi piacciono i giochi dovuti a fraintendimenti, l’idea è quella della palla di neve che diventa valanga. Un fatto apparentemente minimo come tiene nel weekend a Pragelato la 34ª edizione della Festa della ghironda, full immersion nel mondo dello strumento cardine della tradizione occitana. La festa inaugurale si tiene venerdì alle 19,30, con polenta per tutti e concerto del Duo Bottasso alle 21,30. Non il classico spettacolo folk, ma un ricercato live di livello internazionale in cui i suoni delle Alpi dialogano con suggestioni in arrivo da altre latitudini. Sabato sarà giornata di workshop: al mattino Gabriele Bermond insegnerà i rudimenti base della ghironda, al pomeriggio i francesi Decibal riveleranno i segreti della danze della regione del Berry. Alle 19,30 grigliata, poi alle 21,30 un nuovo gruppo locale, Lou Tacounaurs, terrà il concerto finale, cui seguirà una jam con musicisti e ballerini scatenati tra improvvisazioni e balli folk. Domenica la giornata di chiusura, con altri stage al mattino e il gran ballo finale. Tutto alla frazione Rivet con ingresso gratuito; per gli stage si prenota al 346/153.84.73. Sabato e domenica il centro di Pragelato ospiterà il mercatino dell’antiquariato. [P. FER.] Bruno Gambarotta, 79 anni, presenta oggi al Palazzo delle Feste il suo libro di racconti «Non si piange sul latte macchiato» Con lui, Bruno Maria Ferraro Gambarotta: “Nei miei racconti l’umorismo è nei malintesi” Manni che lui stesso, accompagnato da Bruno Maria Ferraro, presenterà oggi alle 18 al Palazzo delle Feste di Bardonecchia all’interno del Festival Teatro & Letteratura (ingresso libero, tel. 0122/99.032). 1 Si L’ultimo libro Bardonecchia, stasera alle 18 Intervista Nel weekend A Pragelato la ghironda Sono un appassionato della comicità involontaria e vado a caccia di libri e di articoli «Perché regala molta più libertà. Nel romanzo il protagonista è il tempo che lavora sul personaggio e lo trasforma, è una sorta di film. Il racconto, invece, è una fotografia, un’istantanea, si può spaziare meglio». Come li ha messi insieme? «Tutto è iniziato dall’offerta arrivata da Manni, un piccolo e raffinato editore di Lecce. Ave- vano espresso il desiderio di lavorare con me e così gli ho proposto dei racconti. Con Agnese Manni, la direttrice editoriale, abbiamo portato avanti il progetto utilizzando alcune storie che avevo da parte». A quale di queste è più affezionato? «A tutte, ma se dovessi scegliere citerei la prima che è nata da un’intuizione. Una volta, trovandomi a passare da Montalto Dora, vidi un cartello che diceva “benvenuti nel paese del cavolo” (che è poi il cavolo verza). La cosa mi aveva colpito, così mi sono inventato “benvenuti a San Venanzio, il paese del maiale” ed è venuta fuori un’avventura ambientata in una sagra dedicata al suino». Prossimi progetti? «Ho appena finito di girare con Abatantuono “I babysitter”, una commedia nella quale interpreto un curioso personaggio. Ho addirittura girato una scena appeso a una gru a 12 metri di altezza». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 . 51 Le serenate di Mozart L’Italia è un giardino Il vento leggero L’ensemble di fiati «Le Risonanze», diretto da Sergio Delmastro, alle 16,30 si esibirà nella Casa delle Lapidi a Bousson di Cesana per il festival «Altenote»: eseguirà serenate di Mozart e arie del Barbiere rossiniano. Lo scrittore Elvio Fassone è il primo ospite di oggi al festival «Pralibro», a Prali: alle 18 parlerà del volume «Fine pena ora» con Camillo Losano. Alle 21 Tiziano Fratus presenta «L’Italia è un giardino». Liberamente tratto dai Vangeli Apocrifi, da «In nome della madre» di Erri De Luca e da «La buona novella» di De Andrè, va in scena alle 21 al Forte di Fenestrelle «Vento leggero» di Assemblea Teatro. Intervista Ceresole Sabato un live set a lume di candela PAOLO FERRARI omenica 14 Dolcenera è protagonista del tradizionale concerto estivo in altura proposto dal Comune di Sauze d’Oulx con l’agenzia Lucas alla Capanna Kind di Sportina. L’appuntamento è alle 11,30, si sale a piedi o in seggiovia. I biglietti per la seggiovia si possono acquistare in prevendita all’ufficio del turismo di Sauze d’Oulx. Il concerto è gratuito all’aperto nell’anfiteatro naturale di Sportinia. D Dolcenera, lei è nata e cresciuta in Salento: che effetto le fa viaggiare verso le montagne olimpiche mentre migliaia di piemontesi si dirigono in Puglia per le vacanze? «È tutto così strano. La montagna, che ho scoperto a 27 anni, prima non c’ero mai stata e adesso mi piace; l’idea che ci portino su in elicottero; l’orario mattiniero; il palco, che non c’è. Sono curiosissima». È stata di recente al Torino Pride: le piace la città? «Fin da piccola, attraverso i racconti di mio padre che ci visse e che l’amava molto. Tornarci è sempre un piacere, mi dà l’idea di un posto dove puoi trovare tutto, e poi è così curata. Ci potrei vivere senza problemi». Il Pride ha portato fortuna, qualche giorno fa si è celebrato il primo matrimonio di una coppia gay tra due signo- Non bisogna snobbare i talent e pensare che fare qualche cover in tivù sia avvilente 39 anni Dolcenera è il nome d’arte della salentina Emanuela Trane che ha raggiunto la notorietà nel 2002 vincendo il programma «Destinazione Sanremo» 1 L’avveniristico gu- Sauze d’Oulx, domenica ore 11,30 Dolcenera: “Canto in quota ma penso alle Olimpiadi” Il concerto gratuito si tiene nell’anfiteatro naturale di Sportinia ri che stavano insieme da 50 anni, lo ha saputo? «No, ma ne sono felice. Quando sento storie così penso subito al dolore che si accumula nelle persone che si amano e che non possono raccontarlo alla famiglia, agli amici. In una grande città magari è un po’ più facile, ma nei nostri paesi al Sud è una tragedia. Abbraccio con affetto quei signori». Che concerto sarà quello di domenica? «Acustico, perché montare un set rock senza palco sarebbe velleitario. Tuttavia l’energia sarà una componente importante, le mie canzoni nascono con un concetto di scrittura rivolta al mondo elettrico, per cui anche quando suono in acustico arriva la cosiddetta cassa in quattro, il ritmo. Possono portarlo le percussioni, ma pure l’unico piede libero che mi lascia il pianoforte e che batto a tempo per terra». Suona sulle montagne olimpiche: intanto sta seguendo Rio? «Sono malata di sport, non farei altro tutto il giorno. Il mio grande amore è il tennis, ho scaricato tutte le app possibili in materia. Del resto ho sempre fatto sport, anche a livello agonistico; tennis, nuoto, corsa. Ora pratico il Cros- sfit e il Tacfit, tecniche di allenamento che applicano anche protocolli militari. Per me lo sport è confronto con me stessa, senza occuparmi di quel che fanno gli altri». Analogie tra sport e musica? «Ho imparato che la fase di preparazione di un evento è più importante dell’evento stesso, una nozione base molto utile anche per il mio lavoro». Da prima donna al mondo vincitrice di «The Voice» nel ruolo di coach, che consiglio darebbe a una ragazza che vuole fare la cantautrice? «Studiare a fondo uno stru- mento è un mezzo espressivo indispensabile per essere originale. Non snobbare i talent, non pensare che fare qualche cover in tivù sia avvilente. Cercare sempre la perfezione, perché esiste. Lo ha dimostrato David Bowie con “Heroes”, la ascolto sempre quando cerco di capire se sono pronta o no per scrivere una canzone nuova». Deve il suo nome a un brano di De André: pensa mai a lui? «Eccome, cerco di capire come faceva a interagire con tanti colleghi restando sempre univoco stilisticamente. Mi sono fatta raccontare mol- Continua a proporre rock dal vivo il Blah Blah di via Po 21, dove questa sera dalle 21,30 ruotano sul palco tre band statunitensi. La scuola è quella californiana della Bay Area, il gruppo di punta è il quintetto Apache. Una combriccola di cinque amici d’infanzia cresciuti insieme a El Paso (quello in Texas, non 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Ascolto sempre Bowie quando cerco di capire se sono pronta o meno per scrivere una nuova canzone Il gruppo degli Apache è composto da cinque amici d’infanzia cresciuti insieme a El Paso, in Texas, prima di trasferirsi a San Francisco, la mecca del punk mondiale Apache, l’impegno militante della band di scuola californiana l’asilo occupato torinese) e trasferitisi in una mecca del punk mondiale, San Francisco. Aggressiva eppure melodica, la band imbottita di musicisti di radici ispaniche è considerata un’originale sintesi tra i Ramones e i Kiss, con le radici affondate nel mito New York Dolls. Roba forte, insomma, venata dalla vocazione dei cinque per l’approccio garage punk e rock’n’roll. Se l’album «Radical Sabbatical» riassume nel titolo la voglia di abbinare critica sociale e riti tribali, un 45 giri come «Civil Disobbedience» rimanda direttamente all’impegno militante. Il nuovo album si intitola «Alcatraz» ed è tissime cose da chi ci ha lavorato: Mauro Pagani, Lucio Fabbri, la PFM, grandi artisti con cui ho avuto la fortuna di collaborare anch’io». Da El Paso Blah Blah, stasera alle 21,30 Suoni melodici ma aggressivi venati di rock’n’roll e garage punk scio del PalaMila di Ceresole Reale, accanto al rifugio Massimo Mila, ospiterà sabato alle 21,30 un evento insolito. Il musicista electro ambient Philippe Renard, molto attivo sia nel circuito techno che nel giro etno-digitale con i progetti Discoforticut e Discoforgia, proporrà un live set a lume di candela basato sul suo disco «Femmes» immerso in una suggestiva scenografia a tema. L’artista concluderà così una residenza a Ceresole durante la quale ha prelevato campioni di suoni e immagini del parco locale da inserire nel suo prossimo EP e nei relativi video. Ingresso a offerta libera. [P. FER.] il trampolino di lancio per la tournée intercontinentale. Tra chi apprezza c’è Alice Cooper, vecchia gloria del rock americano, che ne propone regolarmente alcuni brani nel suo show radiofonico. I gruppi d’appoggio Per la tournée europea, che debutta nella nostra città, gli Apache viaggiano in compagnia di due gruppi affini. Tutto un programma in materia di politically correct il nome della band Big Tits, letteralmente «grosse tette». Il glam pop a bassa fedeltà del gruppo nato a Brooklyn e poi approdato in California, in que- sto caso un quartetto, è tutto da sudare, tra cascate di capelli stile Sweet del chitarrista e canottiere da spiaggia del massiccio cantante, che ama dialogare con il pubblico spruzzando birra sulle prime file. I Big Tits lanciano anche così il disco «Bustin’Out». Completa il tabellone della serata lo show degli Slick!, formazione nata di recente nella stessa Bay Area e capitanata dal carisma del cantante Nicky che fa affidamento sulle canzoni raccolte lo scorso an- no nell’omonimo album di debutto. Nell’organico figurano anche due componenti degli Apache, a completare il quadretto di un rumoroso raduno di famiglia. L’ingresso è a offerta libera. [P. FER.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI 12345367318 52 .Cultura & Spettacoli STAMPA .LA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Musei La festa della cultura ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel 011/0897370). Orario: lun, mar, giov, ven, sab, dom e festivi: 10-18. A Ferragosto musei aperti tutto il giorno Ultimo ingresso alle ore 17.30. Mercoledì chiuso. Mostra «Andrea Gastaldi» (fino al 04/09). A... COME AMBIENTE (c.so Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-19, ultimo ingresso alle 18. ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, tel. 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. Stasera al Polo Reale una visita speciale dalle 19 alle 22 TIZIANA PLATZER Festa della cultura con i musei statali aperti in tutta Italia e per tutto il giorno anche a Ferragosto: l’ha lanciata anche quest’anno il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. E nell’offerta dei principali siti culturali della penisola ci sono i Musei Reali di Torino, che comprendono Armeria, Biblioteca e Palazzo Reale, Galleria Sabauda e Museo Archeologico o di Antichità. La biglietteria unica per accedere alle collezioni ha sede a Palazzo Reale (piazzetta Reale; info: tel. 011/4361455) e l’orario, in questo caso esteso anche a Ferragosto pur cadendo di lunedì, consueto giorno di chiusura - che la prossima settimana sarà il 16 agosto - è dalle 9 alle 18. Il Polo Reale offre anche un’altra bella occasione di visita estiva: l’apertura al tramonto. Stasera, come ogni giovedì del mese di agosto, dalle 19 alle 22 è in vigore un biglietto speciale al costo di due euro per visitare la mostra «Venere incontra Venere» in Galleria Sabauda, come tutte le location del Polo. Chi è in città potrà organizzare un percorso museale ferragostiano a cominciare dal Museo Egizio, aperto dalle 9 alle 18,30. Stessa scelta REPORTERS 2 euro Il costo del biglietto per la mostra «Venere incontra Venere» in Galleria Sabauda Stessa tariffa in tutto il Polo Reale per il Museo Nazionale del Cinema, visitabile dalle 9 alle 20 e che alle 11 proporrà una visita per bambini e famiglie dedicata alla «Storia dei disegni animati» e alle 16 su «Alla scoperta del Museo del Cinema». Il Museo Nazionale del Risorgimento sarà aperto dalle 10 alle 20 e alle 16,30 proporrà il laboratorio itinerante «L’enigma del Risorgimento». Stessa occasione offerta - con ingresso ad un euro - dai Musei Civici: battenti aperti a Ferragosto al Mao, Palazzo Madama, Gam e Rocca del Borgo Medievale dalle 11 alle 19; invece il Borgo Medievale si può visitare dalle 9 alle 20. Aperto il Museo dell’Automobile dalle 10 alle 19, la Pinacoteca Agnelli dalle 10 alle 19 con la mostra «Omaggio a Gae Aulenti» e il Museo della Resistenza dalle 14 alle 22. Apertura straordinaria anche al Castello di Rivoli, dalle 10 alle 19 con biglietto a un euro. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Mostra: «Storie di archivi, storia di uomini. L’Archivio di Stato di Torino tra guerra e Resistenza», fino al 30 novembre. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, 011 4431811). Or.: lun-ven 8,30-18,30, dom 10,30-18,30. ARMERIA REALE (bigl. unica Palazzo Reale p. Castello 191, tel. 011 543889). Or.: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Lun-dom 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven 10-18, sabato 9,30-19, dom 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, tel. 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sab 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, tel. 011/4431701). Orario Borgo: tutti i giorni 9-19. Rocca: mar-dom 11-20 . www.borgomedievaletorino.it FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: gio-dom 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel.011837688 interno 3). Orario: da mar a ven: 1013/14-18; sab. e festivi: 10-13/14/19. Mostre: «I maestri dell’Accademia Albertina. Andrea Gastaldi, le opere e i giorni», sino al 4 settembre. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 11-19, lun chiuso. Mostre: «Organismi. Dall’Art Nouveau di Émile Gallé alla Bioarchitettura» fino al 6 novembre, «Braco Dimitrijevic», «VideotecaGAM - Piero Gilardi. May days in Turin». «Vuoi parlare alla GAM?» Dal martedì alla domenica alle 12 in punto in Arena Paolini. La biglietteria chiude un’ora prima. www.gamtorino.it JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-merc-gio-ven 10,30-18, sab-dom e festivi 10,30-19,30, mar chiuso. Aperto anche il giorno gara. Per info www.juventus.com MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (Via San Domenico 11, tel 011/4436927) Or. mar-dom 11-19, lun chiuso. Mostre: «Bushi – Ninja e Samurai», «Nothing is real». Quando i Beatles incontrarono l’Oriente». La biglietteria chiude un’ora prima. www.maotorino.it MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLA SINDONE (via San Domenico 28, tel. 0114365832). Or. tutti i giorni 9/12 e 15/19. Ultimo ingr. un’ora prima della chiusura. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19,30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE CESARE LOMBROSO (via P. Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DI STORIA NATURALE DON BOSCO DELL’ISTITUTO VALSALICE (viale Thovez 37, 011 6601066). Sab e dom 14,30-18,30. Previa prenotazione lun-ven 9-12,30 e 14,30-18,30. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, tel 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30; lun 9-14. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO ETTORE FICO (via F. Cigna 114, 011 853065). Orario: da merc a ven ore 14 -19, sab e dom 11-19 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mer- gio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, tel. 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, martedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (p.le Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Da mar. a dom. 10-18. Chiuso il lunedì. Mostre: «Un principe in copertina. Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi» sino all’11 settembre; «Ex Libris delle Montagne. Incisori di vette» sino al 27 novembre. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, 011 5621147). Or. da mar a dom dalle 10 alle 18 (ult. ingresso ore 17). Visite guidate sab e dom alle 15.30. Mostra «Torino e la Grande guerra 1915-1918» (fino al 22 gennaio ). MUSEO PIETRO MICCA (Via Guicciardini 7/a tel. 011 54 63 17). Mar-dom 10-18 (ultimo ingresso 17). Visite guidate 10,30, 14,30, 16,30. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. MUSEO STORICO REALE MUTUA (Via Garibaldi 22) . Mar e gio 16-18, primo e terzo weekend del mese sab 14,30 – 18, dom 10 - 18. Su prenotazione lun- gio 9 – 13. MUSLI – MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA (Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c, tel. 011/197.84.944). lun-ven 9,30-12,30; dom. 15,30-18,30. Visita guidata 5 euro. www.fondazionetancredidibarolo.com PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501). Collezioni permanenti: lun 11-19; mer-dom 11-19. Mar chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. Mostre: «Marilyn Monroe. La donna oltre il mito»; «Gioielli Vertiginosi. Ada Minola e le avanguardie artistiche a Torino nel secondo dopoguerra». www.palazzomadamatorino.it PALAZZO REALE (p. Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun chiuso, sab visite 9,30 - 18,10. PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or. ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713). Orario: mar-dom 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Mar-sab 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Lun-ven 9-19, sab 15-19, dom e fest 15-19. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione - Visite serali: museo+redazione+stabilimento. TEMPORARY MUSEUM (c.so Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Mer-ven 15-19, sab-dom 10-19. CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, tel. 011 9565220/22). Or.: mar- ven 10-17, sab-dom 1019, lun chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da gio a lun 10-17; chiuso mar e mer. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, tel. 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Mostre: «Meraviglie degli Zar. I Romanov e il palazzo Imperiale di Peterhof»; «La Regia Scuderia. Il Bucintoro e le Carrozze Regali»; «Il mondo di Steve Mc Curry». Mar, merc e giov 1016; ven, sab e dom 10-19. Sere d’Estate alla Reggia: (venerdì e sabato + domenica 14 agosto): dalle 19 alle 23.30. Biglietterie e ingressi chiudono 1 ora prima. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza P. Amedeo 7, Stupinigi). Da mar a ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sab, dom e festivi 10-18.30 (ultimo ingresso 18) . Tel. 011/6200634 , www.ordinemauriziano.it [email protected] 12345367318 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 I Cinema Le trame dell’11 agosto 2016 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 rid., militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. 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Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 rid., Aiace, over, studenti fino a 26 anni, under 14 1001 Grammi P 15.00-18.45-22.30 El abrazo de la serpiente VO P 16.40-20.30 (sott.it.) DUE GIARDINI ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18, primo spettacolo; 1001 Grammi Nirvana P 16.30-21.30 El abrazo de la serpiente Nirvana P 18.30 La vita è facile ad occhi chiusi Ombrerosse P 16.45 Tom a la ferme Ombrerosse P 18.45 El abrazo de la serpiente Ombrerosse P 21.15 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, over 60, 1° spettacolo; Abb. 14 € 4,60 Chiusura estiva Eliseo Grande Chiusura estiva Eliseo Blu P Chiusura estiva Eliseo Rosso P F.LLI MARX ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18, primo spettacolo; Ghostbusters Sala Groucho P 16.30-18.50-21.30 Seconda primavera Sala Chico P 16.30 Microbo & Gasolina Sala Chico P 18.45 Il piano di Maggie Sala Chico P 21.15 Carol Sala Harpo P 16.30-21.30 Peggy Guggenheim: Art Addict Sala Harpo P 19.00 Dove andiamo .53 . GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 rid., militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 La pazza gioia Sala 1 P 20.30-22.30 Il piano di Maggie Sala 2 P 20.30 Kiki & i segreti del sesso Sala 2 P 22.30 L’uomo che vide l’infinito Sala 3 P 20.30 Julieta Sala 3 P 22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis; € 5,00 over 65, Club Iren (martedì e giovedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Il drago invisibile P 16.00-18.10-20.20-22.30 La notte del giudizio - Election Year P 15.30-17.50-20.10-22.30 Ghostbusters P 15.45-18.00-20.15 The legend of Tarzan P 22.30 Star Trek Beyond P 15.15-17.40-20.05-22.30 Lights Out - Terrore nel buio P 16.30-18.30-20.30-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 rid., militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Il drago invisibile Sala 1 P 20.30-22.30 Star Trek Beyond Sala 2 P 20.30 La notte del giudizio - Election Year Sala 2 P 22.30 Ghostbusters Sala 3 P 20.30-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Chiusura estiva Massimo 1 P Chiusura estiva Massimo 2 P Chiusura estiva Massimo 3 P NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, over 60, 1° spettacolo; Abb. 14 € 4,60 Chiusura estiva Nazionale 1 Chiusura estiva Nazionale 2 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 4,50 over 60; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Il drago invisibile 3D P 15.00-17.30-20.00-22.30 (int. 10,00 - rid. 8,00) La pazza gioia P 15.15-17.40-20.05-22.30 Il drago invisibile P 15.30-17.50-20.20-22.30 (int. 7,50 - rid. 5,50) The legend of Tarzan P 15.15-17.40-20.05-22.30 Ghostbusters 15.00-17.30-20.00-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 6,00 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,60 La corte Sala 1 P 16.30-18.45-21.00 La canzone perduta Sala 2 P 16.30-21.00 Vulcano VO Sala 2 P 18.45 (sott.it.) Non per soldi... ma per denaro Sala 3 P 16.30-18.45-21.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Lights Out - Terrore nel buio Sala 1 P 17.35-19.45-21.55 Il drago invisibile Sala 2 P 16.45-19.15-21.45 Ghostbusters Sala 3 P 18.45-21.30 Equals Sala 4 P 16.50-19.30-22.00 Ghostbusters Sala 5 P 19.15-22.05 La notte del giudizio - Election Year Sala 6 P 16.40-19.25-22.10 The legend of Tarzan Sala 7 P 18.55-21.40 Il drago invisibile Sala 8 P 18.50 Star Trek Beyond Sala 8 P 21.25 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,20 int.; € 6,50 rid., ragazzi fino a 14 anni, over 65; € 6,50 Lunedì e Mercoledì; € 5,00 Matinee. Proiezioni 3D: int. € 10,50, rid. € 9,00 Angry birds - Il film P 16.50-19.25-21.50 La notte del giudizio - Election Year P 16.40-19.20-22.10 Star Trek Beyond P 16.30-19.10-22.00 Il drago invisibile P 17.10-19.40-22.15 Il drago invisibile P 16.40-19.15-21.45 Lights Out - Terrore nel buio P 17.00-19.10-21.20 Ghostbusters P 16.30-19.15-22.10 Equals P 17.00-19.40-22.10 Ghostbusters P 16.30-19.15-22.10 The legend of Tarzan P 16.40-19.15-21.50 Il drago invisibile 3D P 16.50-19.25-22.15 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla ANGRY BIRDS - IL FILM Animazione. Regia di Clay Kaytis e Fergal Reilly. Durata: 97 minuti. Le avventure di Chuck, Red e Bomb, uccelli buffi e variopinti che popolano un’isola da sogno. ··· BASTILLE DAY: IL COLPO DEL SECOLO Azione. Regia di James Watkins, con Idris Elba e Richard Madden. Durata: 92 minuti. A Parigi un agente Cia e un borseggiatore americano cominciano a collaborare per sventare una rapina alla Banca Nazionale di Francia. Dal cineasta di «The woman in black». ··· EL ABRAZO DE LA SERPIENTE ··· Avventura. Regia di Ciro Guerra, con Jan Bijvoet. Durata: 125 minuti. Nella vita solitaria e isolata di Karamakate nella giungla irrompe un botanico americano in cerca di una pianta speciale. Produzione sudamericana. IL DRAGO INVISIBILE ··· Fantasy. Regia di David Lowery, con Bryce Dallas Howard e Karl Urban. Durata: 102 minuti. Il signor Meachan, intagliatore del legno, ha per anni affascinato i bambini della sua città raccontando la storia di un drago che si nasconde nella foresta. Un giorno sua figlia, guardia forestale, incontra Pete, un bambino che dice di vivere nella foresta con un gigantesco drago verde. Nel cast, Robert Redford. Produce la Walt Disney. EQUALS ··· Fantascienza. Regia di Drake Doremus, con Kristen Stewart e Nicholas Hoult Durata: 101 minuti, Nia e Silas si amano in un mondo del futuro dove gli esseri umani sono stati geneticamente modificati e privati di emozioni: nel loro caso il tentativo del governo di sopprimere i sentimenti non è evidentemente andato a buon fine. Produce Ridley Scott. FLORIDA ··· Commedia drammatica. Regia di Philippe Le Guay, Cinema:Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. GHOSTBUSTERS Riposo Commedia. Regia di Paul Feig, con Melissa McCarthy e Kristen Wiig. Durata: 108 minuti. Versione al femminile della bizzara storia degli acchiappafantasmi portati al successo negli anni Ottanta da Bill Murray e Dan Aykroyd, vede quattro donne unite dall’idea di liberare New York dai fantasmi.Dirige lo specialista in commedie Feig, il cineasta dei successi americani «Le amiche della sposa» e «Spy». ··· CINEMA A PALAZZO REALE cortile di Palazzo Reale. I mostri con Jean Rochefort e Sandrine Kiberlain. Durata: 110 minuti. Proprietario di un’importante cartiera di Annecy, l’ottantenne Claude Leminhier inizia a sentire, senza volerli ammettere, i primi segni di demenza senile: la figlia Carole si occupa di lui, mentre egli intende raggiungere a tutti i costi l’altra figlia che vive in Florida. 22.00 CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Chiusura estiva JULIETA CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 32488.68.183. Chiusura estiva ···· Drammatico. Regia di Pedro Almodóvar, con Em- ma Suarèz e Adriana Ugarte, Durata: 98 minuti. In procinto di partire per il Portogallo, Julieta incontra Beatriz, un’amica di sua figlia Antía, della quale non ha notizie da anni. Annullata la partenza, comincia a scrivere su un quaderno tutto ciò che non è mai riuscita a raccontare ad Antía. Dal romanzo di Alice Munro. LIGHTS OUT MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo ··· Horror. Regia di David F. Sandberg, con Teresa Palmer e Gabriel Bateman. Durata: 81 minuti. Una misteriosa e minacciosa entità riaffiora nella vita di Rebecca, perseguitata in casa quando era bambina. MARGUERITE ···· Commedia drammatica. Regia di Xavier Giannoli, con Catherine Frot. Durata: 127 minuti. Nel 1921, non lontano da Parigi, sono in corso come ogni anno i preparativi per la festa al castello di Marguerite Dumont: amanti della musica si riuniscono in casa della proprietaria per il suo concerto. Come sempre stonato. Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia AVIGLIANA CUORGNÈ ARENA ESTIVA via Cavalieri di Vittorio Veneto 3 (presso Scuola Media D. Ferrari). Qualcosa di buono 22.00 MARGHERITA 0124657.523. Il drago invisibile 3D BARDONECCHIA SABRINA 012299.633. Alice attraverso lo specchio Money Monster Il caso Spotlight Now you see me 2 - I maghi del crimine 16.30 18.30 20.15 22.30 SAUZE D’OULX 21.30 IVREA BOARO 0125641.480. Il drago invisibile 16.00 18.00 SESTRIERE 21.00 MONCALIERI THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Ghostbusters Sala 1 17.00-19.35-22.15 Il drago invisibile Sala 2 17.00-19.25-21.50 Star Trek Beyond Sala 3 17.00-19.45-22.30 Le sorelle perfette Sala 4 18.55-21.40 La notte del giudizio - Election Year Sala 5 18.55-21.30 Lights Out - Terrore nel buio Sala 6 18.10-20.15-22.20 Il drago invisibile Sala 7 18.00 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra Sala 7 20.25 Ghostbusters Sala 8 18.30 Equals Sala 8 21.10 The legend of Tarzan Sala 9 18.50 Una spia e mezzo Sala 9 21.20 UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Il drago invisibile P 17.15-20.00-22.25 Il drago invisibile P 18.00-21.00 Il drago invisibile P 19.15-21.40 Il drago invisibile 3D P 17.00-19.30-22.00 Lights Out - Terrore nel buio P 17.15-19.20-21.30 Ghostbusters P 16.55-19.30-22.15 The legend of Tarzan P 17.05-19.40-22.10 La notte del giudizio - Election Year P 17.10-19.45-22.20 Angry birds - Il film P 17.30 Bastille Day P 19.45 Lights Out - Terrore nel buio P 22.00 Le sorelle perfette P 17.00-19.35-22.15 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra P 17.05-19.40-22.10 Equals P 17.30-20.00-22.20 Una spia e mezzo P 17.10-19.40-22.10 Star Trek Beyond P 18.00-21.30 COLLEGNO RIVALTA CINEMA PARADISO piazza Bruno Trentin 1. Ghostbusters 16.00-18.15-20.30 ARENA RIVALTA via Balegno 6. Heidi BEINASCO SAYONARA 0122859.652. Il libro della giungla Il drago invisibile 21.30 FRAITEVE. Franny La pazza gioia P 17.00 P 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Ghostbusters La notte del giudizio - Election Year Il drago invisibile 1001 GRAMMI ··· Commedia drammatica. Regia di Bent Hamer, con Ane Dahl Torp e Laurent Stocker. Durata: 93 minuti. La vita della trentacinquenne Marie, scienziata scandinava, cambia quando va a Parigi per un seminario e conosce il francese Jacques. Dall’autore norvegese de «Il mondo di Horten». MY BAKERY IN BROOKLYN P 21.00 ··· Commedia drammatica. Regia di Gustavo Ron, con Aimee Teegarden e Linda Lavin. Durata: 118 minuti. Due cugine ereditano la pasticceria di loro zia Isabelle a Brooklyn: Chloe ha intenzione di rinnovarla, Vivien non vuol cambiare nulla. P 21.00 MR. COBBLER E LA BOTTEGA MAGICA P 21.00 Cinema chiusi oggi AVIGLIANA AUDITORIUM E. FASSINO - ALMESE AUDITORIUM MAGNETTO - BORGARO TORINESE ITALIA CARMAGNOLA ELIOS - CASCINEVICA-RIVOLI DON BOSCO - CHIERI SPLENDOR - CHIVASSO POLITEAMA COLLEGNO ARPINO - CONDOVE CONDOVE - GIAVENO SAN LORENZO - IVREA POLITEAMA - LEINÌ AUDITORIUM - NONE EDEN - PIANEZZA LUMIERE - PINEROLO HOLLYWOOD - PINEROLO MULTISALA ITALIA - PINEROLO RITZ - PIOSSASCO IL MULINO - RIVOLI BORGONUOVO - SAN MAURO TORINESE GOBETTI - SETTIMO TORINESE PETRARCA - SUSA CENISIO - VILLAR PEROSA NUOVO - VILLASTELLONE JOLLY - VINOVO AUDITORIUM DIGITAL ·· Fantasy. Regia di Thomas McCarthy, con Adam Sandler e Ellen Barkin. Durata: 99 minuti. Max Simkin ripara calzature nel negozio di proprietà della sua famiglia da generazioni. Un giorno, trova per caso un cimelio che gli permette di mettersi nei panni dei suoi clienti e vedere così il mondo da una prospettiva diversa. Film precedente al premio Oscar «Il caso Spotlight» di McCarthy. LA NOTTE DEL GIUDIZIO - ELECTION DAY ··· Azione. Regia di James DeMonaco, con Frank Gril- lo e Elizabeth Mitchell. Durata: 105 minuti. Terzo capitolo della serie incentrata sulle dodici ore di anarchia totale messe in atto una volta all’anno dal governo americano in un ipotetico futuro: al centro di questa ennesima «Notte dello Sfogo», una senatrice intenzionata ad abolire la ricorrenza e la sua guardia del corpo. LA PAZZA GIOIA ···· Commedia drammatica. Regia di Paolo Virzì, con Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi. Durata: 118 minuti. L’amicizia che nasce a Villa Biondi, nei dintorni di Pistoia in Toscana, tra Donatella e Beatrice, in fuga dalla comunità per donne con disturbi mentali. IL PIANO DI MAGGIE ··· Commedia. Regia di Rebecca Miller, con Greta Ge- Teatri dell’11 agosto 2016 AGIESSE - ALFA TEATRO via Casalborgone 16/I, tel. 333 6387963. Martedì6settembreOre21.00per MITOConcertoSenzaErediconLucianiviolino,Motterlepianoforte, musiche di Schubert, Ravel, Brahms. Sabato 15 ottobre Ore 21.00 Inaugurazione stagione 2016/2017, Domenica ore 16.30 Primo spettacolo stagione “Giorni di festa” con Gianduja nella terra dei gigantidi e con Marco Grilli. Sono disponibile abbonamenti stagione operette e prosa ALFIERI piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Prosegue la campagna abbonamenti a tutti i cartelloni 2016-17 nei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello! In vendita biglietti singoli per la rassegna Piemonte in scena, Festival Cultura Classica e Festival Operetta. 12 settembre scadenza prelazione per i “vecchi abbonamenti”siainrelazioneaipostifissi occupati nella passata stagione, sia in relazione agli sconti per il rinnovo CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Biglietteria chiusa. Prosegue la vendita on-line di ab- bonamenti e biglietti Torinodanza. Venerdì 2 settembre riaperturabiglietteriaviaRossini8-dalleore 13.00alleore19.00,domenicaelunedì riposo, tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 CASA TEATRO RAGAZZI E GIOVANI corso G. Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. La Casa del Teatro Ragazzi e Giovani è chiusa da venerdì 5 a domenica 28 agosto. Riapertura lunedì 29 agosto. A partire da sabato 3 settembre tornerà “MITO Settembre Musica”. Da sabato 10 settembre saranno in vendita gli Abbonamenti della Stagione 2016/2017 COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034. Il Teatro e’ chiuso per ferie fino al 21 agosto, riapertura il 22 agosto. Info e prenotazioniwww.teatrocolosseo.it ERBA corso Moncalieri 241, tel. 011 66.15.447. Prosegue la campagna abbonamenti a tutti i cartelloni 2016-17 nei Teatri Erba,AlfierieGioiello.Invenditabiglietti singoli per la rassegna Piemonte in scena, Festival Cultura Classica e Festival Operetta. 12 settembre scadenza prelazione per i “vecchi abbona- menti”siainrelazioneaipostifissi occupati nella passata stagione, sia in relazione agli sconti per il rinnovox GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo31bis,tel.0115805768. Prosegue la campagna abbonamenti a tutti i cartelloni 201617neiTeatriErba,AlfierieGioiello. In vendita biglietti singoli per la rassegna Piemonte in scena, Festival Cultura Classica e Festival Operetta. 12 settembre scadenza prelazione per i “vecchi abbonamenti” sia in relazione ai posti fissi occupati nella passata stagione, sia in relazione agli sconti per il rinnovo GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Biglietteria chiusa. Prosegue la vendita on-line di abbonamenti e biglietti Torinodanza. Venerdì 2 settembre riaperturabiglietteriaviaRossini8-dalleore 13.00alleore19.00,domenicaelunedì riposo, tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 ICONCERTIDELPOMERIGGIOpiazza Solferino 4. Prelazione e rinnovo abbonamenti posti numerati stagione 2016-2017 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Conferenzadipresentazionedella stagione 2016-2017 giovedì 13 ottobre ore 11.30 al Teatro Alfieri. Ingresso gratuito. Inaugurazione stagione: Dalle danzediBrahmsallaRapsodiainBlue diGershwinconilduopianisticoa quattromaniformatodaSabrina Dente e Anna Maria Garibaldi LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno),tel.01140.33.800.Savona, Fortezza del Priamar, Balletto teatro di Torino in Il corpo sussurrandocoreografieItzikgalili, Marco de Alteriis, musiche diFrèdericChopin.Domenica31. Ore 21.30 LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16, tel. 0161 840.796. Sono aperte le iscrizioni alla “Scuola di Teatro e delle Figure” per bambini, ragazzi e adulti e alla scuola di Hip Hop Teatral Coreografico per bambini e ragazzi. In preparazione la Tredicesima Stagione di Teatro di Figura per Famiglie “Le Figure dell’Inverno” al Teatro Educatorio della Provvidenza a Torino dal 16 ottobre 2016 al 20 marzo 2017 MONTEROSAviaBrandizzo65,tel. 01123.04.153.E’inallestimentola stagione teatrale e cinematografica 2016/2017 con Teatro in Lingua Piemontese, Teatro di Prosa eTeatroperleScuole,grandieventi in diretta live di Opere Liriche, Balletto,LaGrandeArtealCinema PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI. La Biglietteria è chiusa; riapertura il 23/8. I Concerti 2016-2017: 12 appuntamenti con l’Orchestra e Coro del Teatro Regio e la FilarmonicaTeatroRegio.Dal23/8al9/9 rinnovo abbonamenti a 11 concerti. Dal 10/9 vendita nuovi abbonamenti. Biglietti dall’1/10 TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute 17/b, tel. 011 22.15.161.Èinallestimentolastagioneteatrale2016/2017.Inquesto periodo saggi scolastici, di danza e recitazione TANGRAM TEATRO via Don Orione5,tel.011338.698.FestivalTeatro & Letteratura 2016 - dal 30 luglioal20agosto.Giovedì11 ore 18 al Palazzo delle Feste di Bardonecchia (TO) – Non si piange sul latte macchiato (novità editoriale)conBrunoGambarottae Bruno Maria Ferraro. TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel.01130.42.808.Dall’8al12agosto spettacoli alla Fortezza di Fenestrelle tel. 012183600 e dal 13 al15agosto“Festaperchiresta”al MausoleodelaBelaRosinaTorino TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESE via dei Parti- giani4-SettimoTorinese,tel.011 80.28.501. Santibriganti Teatro con teatranza e Teatrulla presentano“Estateconilteatro”dal 22 agosto al 9 settembre TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141.. Dal 19 settembre riprendono in Corsi di Danza, Teatro, Canto e Musica. Sabato 23 ore 21 e Domenica 24 Ottobre ore 16, Inaugurazione della nuova stagione 2016/17 “BarrieraDanza”presentazionedelcartellone “Gran Galà di Stelle dello Spettacolo” TEATRO REGIO. La Biglietteria è chiusa; riapertura martedì 23/8. Stagione d’Opera e di Balletto 2016-2017: La bohème, Sansone e Dalila, West Side Story, La bella addormentata, Pagliacci, Katia Kabanova, Manon Lescaut, L’incoronazione di Dario, Il flauto magico, Macbeth rwig e Ethan Hawke. Durata: 98 minuti. L’insegnante di arte Maggie fa perdere la testa a John, antropologo che lascia la moglie per lei: dopo alcuni anni e stanca di lui, Maggie cerca di rimettere insieme la coppia. SKIPTRACE - MISSIONE HONG KONG ·· Azione. Regia di Renny Harlin, con Jackie Chan e Johnny Knoxville. Durata: 107 minuti.Il detective Bernie Chan bracca in tutto il mondo il boss della malavita di Hong Kong è internazionale: sulla sua strada, anche il giocatore d’azzardo americano Connor Watts. Dietro la macchina da presa c’è il regista finlandese di «Cliffhanger» e «Die Hard 2». LE SORELLE PERFETTE ··· Commedia. Regia di Jason Moore, con Tina Fey e Amy Poehler. Durata: 118 minuti. I loro genitori sono prossimi a vendere la casa dove sono cresciute cosicchè due sorelle, Jane e Maura, si ritrovano per mettere ordine nella stanza della loro infanzia e organizzare una festa con i vecchi compagni di scuola. STAR TREK BEYOND ··· Fantascienza. Regia di Justin Lin, con Zoe Saldana e Chris Pine. Durata: 122 minuti. Tredicesimo capitolo cinematografico della saga, vede Kirk e l’equipaggio della Enterprise attaccati dagli alieni finire su un pianeta sconosciuto. Dall’autore di quattro film di «Fast & Furious». THE LEGEND OF TARZAN ··· Avventura. Regia di David Yates, con Alexander Skarsgård e Margot Robbie. Durata: 109 minuti. Il ritorno del re della giungla sullo schermo comincia a Londra dove vive con la moglie: il governo lo invita a tornare in Africa, egli in un primo tempo rifiuta ma poi decide di partire. Dietro la macchina da presa, il regista di quattro «Harry Potter». Nel cast, Christoph Waltz. L’UOMO CHE VIDE L’INFINITO ···· Commedia drammatica. Regia di Matt Brown, con Dev Patel e Jeremy Irons. Durata: 108 minuti. Da una storia vera, il rapporto di amicizia che nasce a Cambridge agli inizi del ’900 tra un genio della matematica originario dell’India e un eccentrico professore. 12345367318 9AB5CDE3223F9B1B382 LA STAMPA DALL’ 11 AL 27 AGOSTO SCONTI FINO AL ALCUNI ESEMPI POLLO PER GRIGLIA PESCHE GIALLE € 4,28 € 1,92 al kg PROSCIUTTO CRUDO DEL POGGIO CITTERIO al kg 30 a fette, 120 g € 3,56 40 % al kg 30 % al kg € 2,99 (€ 29,67 al kg) € 1,15 % € 2,49 Z NFE ION O 2 PEZZI E C (€ 20,75 al kg) PETTO DI TACCHINO AL FORNO AEQUILIBRIUM AIA STRACCHINO CUORE TENERO PETTINICCHIO TONNO NOSTROMO a fette, conf. 2x140 g 170 g € 4,98 € 2,49 € 3,29 (€ 17,79 al kg) 50 all’olio di oliva conf. 3x80 g (€ 14,65 al kg) 50 % (€ 13,71 al kg) 40 % % € 2,49 € 1,24 € 1,97 (€ 8,89 al kg) (€ 7,29 al kg) (€ 8,21 al kg) BIRRA MENABREA ORIGINAL OLIO EXTRA VERGINE ACHILLE OLEARIA CLEMENTE GELATO CARTE D’OR 66 cl € 1,42 1 litro Classici gusti assortiti, 530 g (€ 2,15 al litro) 30 € 3,89 € 1,89 % € 0,99 (€ 1,50 al litro) (€ 3,57 al kg) RMATO FO ACQUA MINERALE NATURALE VERA SP naturale o frizzante 6x1,5 litri - midi, 172 pezzi - maxi, 160 pezzi - junior, 144 pezzi (€ 0,22 al litro) 40 % € 1,18 (€ 0,13 al litro) FINO AD ESAURIMENTO SCORTE PANNOLINI PAMPERS BABY DRY PROMOZIONE VALIDA NEI NEGOZI DEL PIEMONTE/SESTO CALENDE (VA). € 34,90 GLI SCONTI FÌDATY SONO RISERVATI AI POSSESSORI DI CARTE FÌDATY € 1,98 ECIALE 1234534634137839A39B3A63CD31E3B73B9 LA STAMPA GIOVEDÌ 11 AGOSTO 2016 Il tempo Qualche temporale al Sud e lungo l’Adriatico, soleggiato al Nord ma fresco al mattino LE PREVISIONI DI OGGI SITUAZIONE Correnti fresche settentrionali collegate a una saccatura sui Balcani attivano ancora qualche temporale lungo l’Adriatico e al Sud, mentre altrove torna a prevalere il sereno con clima fresco al mattino presto. Tempo stabile nei prossimi giorni grazie all’anticiclone delle Azzorre, più caldo a Ferragosto. SOLE NUVOLOSO POCO NUVOLOSO NORD DOMANI VARIABILE Variabilità sull’Appennino e lungo le regioni adriatiche con annuvolamenti cumuliformi più estesi dalle ore centrali su Sud delle Marche, Abruzzo, Molise con temporali sparsi, isolati nel pomeriggio anche sulle zone interne del Lazio. Ben soleggiato altrove. PIOGGIA DEBOLE-MODERATA IN EUROPA Il Sole CENTRO Residui addensamenti nel primo mattino a ridosso dei rilievi del Cuneese e in Romagna, in diradamento con passaggio a condizioni ovunque ben soleggiate salvo poche nubi sparse sui rilievi nelle ore pomeridiane. COPERTO Tempo .55 . PIOGGIA INTENSA TEMPORALE SUD Inizialmente soleggiato salvo addensamenti sul Gargano e sul Nord della Puglia e lungo le coste tirreniche. Più instabile in giornata con passaggio di temporali su Puglia, Basilicata e zone interne della Campania, meno probabili altrove. Rimane soleggiato tra Sicilia e Sud della Calabria. NEBBIA NEVE Sorge alle ore 6.12 Culmina alle ore 13.15 Tramonta alle ore 20.18 Orari medi Italia LUNA PIENA La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 00.16 14.27 18 AGO VENTO MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO Un fronte temporalesco si estende dai Balcani, alla Romania e alla Russia con fenomeni localmente intensi. Alle sue spalle aria più fresca porta un calo delle temperature, con rovesci su Isole Britanniche, Scandinavia, Mare del Nord e Baltico e maggiori schiarite altrove. Più soleggiato altrove. MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE Temperature in calo, fresco al mattino al Nord con minime anche sotto i 15 °C. Rimangono punte oltre i 30 °C solo in Sicilia. Trento Trieste 12 26 Aosta Venezia Milano 15 28 13 24 Bologna 15 28 Torino 15 27 15 26 14 26 Genova 21 25 Firenze Ancona 16 29 Perugia 19 25 15 26 Passaggi nuvolosi sulle Alpi orientali e qualche addensamento sul Basso versante tirrenico, soleggiato altrove. DEBOLI L‘Aquila 13 26 Roma Campobasso 17 30 DOPODOMANI 15 21 Foggia FORTI MOLTOFORTI Vigilanza meteo di oggi e domani 20 26 Bari Napoli 21 28 21 29 Alghero MODERATE Passaggio di temporali lungo le regioni adriatiche, isolati al Sud. Potenza 13 25 20 28 Cagliari Catanzaro 19 29 18 30 Palermo Reggio Calabria 24 30 20 31 Catania 22 33 Ovunque ben soleggiato con cielo generalmente sereno salvo poche nubi sparse sui rilievi. Fresco al mattino. NESSUNA Acura di www.nimbus.it ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN °C MAX °C OGGI 20 19 29 28 26 26 17 8 13 26 21 22 8 14 25 33 25 21 27 25 5 21 31 25 19 26 5 27 21 11 25 28 26 29 27 23 26 30 35 47 34 32 30 30 19 24 33 27 34 23 26 30 44 35 31 33 36 22 30 42 34 27 31 15 32 32 23 34 33 33 33 32 29 36 CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTAMBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN °C MAX °C OGGI 9 22 21 15 8 10 11 8 19 12 10 11 12 13 21 20 13 12 14 18 9 10 18 7 11 17 9 14 19 9 11 17 13 10 12 9 15 37 25 18 19 18 21 16 35 20 18 17 15 17 33 35 20 22 29 28 16 21 32 18 15 30 16 15 33 17 18 31 19 20 17 21 ELEVATA ESTREMA Giovedì Che fare del weekend Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ MODERATA Possibili temporali localmente intensi sul medio e basso versante adriatico e, più isolati, al Sud. Tanto sole e temperature estive gradevoli Caldo in aumento solo a Ferragosto DANIELE CAT BERRO S arà l’anticiclone delle Azzorre il grande protagonista del ponte di Ferragosto con giornate sempre ben soleggiate e temperature estive gradevoli, ma almeno fino a domenica senza caldo eccessivo. Anzi, il fronte temporalesco che ancora oggi interessa marginalmente il Sud, soprattutto sul versante adriatico, è seguito da correnti fresche da Nord che inizialmente faranno scendere le temperature di qualche grado. Una diminuzione più avvertibile domani nei valori minimi notturni, con i termometri che potranno scendere anche sotto i 15 °C sulla Pianura Padana, soprattutto nelle aree extraurbane, mentre le massime si manterranno praticamente ovunque sotto i 30°. Nel corso del fine settimana, col consolidarsi dell’alta pressione, le temperature torneranno ad aumentare e a Ferragosto si potranno di nuovo toccare punte di 33-35 °C al CentroNord, ma con scarsa umidità e sensazione di afa limitata. Il tempo splendido non condizionerà quindi le attività all’aria aperta. In montagna saranno modesti anche i tradizionali annuvolamenti pomeridiani e lo zero termico, tra oggi e domani intorno ai 3000-3500 metri sulle Alpi, risalirà oltre i 4000 nel weekend. Solo lunedì qualche acquazzone potrà attivarsi qua e là sulle Alpi occidentali e friulane, ma il rischio è molto basso e non dovrebbe pregiudicare gite e escursioni. Splendide giornate di sole anche sulle spiagge, ma i forti venti di tramontana e maestrale renderanno fino a sabato il mare mosso o molto mosso tra il Basso Tirreno, i Canali di Sardegna e di Sicilia, lo Ionio e soprattutto il Canale d’Otranto, men- tre sui bacini settentrionali i venti si disporranno a regime di brezza e tra domenica e lunedì i mari torneranno ovunque calmi o poco mossi. Cielo praticamente sempre sereno anche nelle città d’arte con mattinate fresche al Nord fino a sabato (minime sui 14-16 °C a Bologna e Milano, 17-18 a Venezia) e temperature in aumento domenica quando i termometri torneranno a superare diffusamente i 30 °C. Lunedì il caldo si farà un po’ sentire con 32-33 °C a Torino e Milano, fino a 35 °C a Roma, Firenze e nelle città emiliane, qualche grado in meno al Sud, ma l’umidità rimarrà ancora relativamente bassa e la scarsa sensazione di afa limiterà il disagio. Infine, dopo il tramonto, le notti serene consentiranno di osservare al meglio le stelle cadenti: il picco delle Perseidi è previsto tra venerdì e sabato. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,30 CON «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA»; € 1,40 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA»; C 1,50 CON «PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. 1234534634137839A39B3A63CD31E3B73B9 F86B32234F6163E2 LA STAMPA