Parliamo di pesca - Maldive On Line

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Parliamo di pesca - Maldive On Line
E se andassimo alle Maldive …..
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(come far felice la moglie e divertirsi con una pesca diversa)
A cura di Ravasi Felice [email protected]
Questo articolo è indirizzato a quei pescatori che hanno un’enorme voglia di sfuggire alla solita pesca e
cercano, oltre ad una pesca differente, una vacanza, anche con la famiglia, durante la quale poter alternare
la pesca a momenti di relax. Le Maldive da questo punto di vista sono veramente una delle mete migliori per
abbinare pesca e relax.
Io frequento le Maldive da ormai 16 anni, mi ci reco 2/3 volte l’anno, una volta a Novembre e/o Gennaio con
mio cognato solo per pescare e nel mese di Aprile, prima o dopo la settimana della Pasqua, con un gruppo
di amici, pescatori e non, che organizzo tutti gli anni.
Le Maldive si estendono nell’oceano Indiano per circa 800 Km e comprendono oltre1000 isole.
Per la loro posizione geografica, sull’equatore, non sono soggette a manifestazioni climatiche di grosso
rilievo e sono battute da due venti dominanti.
Il monsone invernale che spira da Novembre ad Aprile da Nord Est, e genera delle correnti oceaniche
costanti da Est verso Ovest ed il monsone estivo che arriva da Sud Ovest e genera correnti entranti da
Ovest verso Est.
In funzione della stagione, per quanto riguarda la pesca, è utile pescare sul lato di entrata delle correnti
nell’atollo perché è in questa zona che si raduna la fauna marina oggetto delle nostre catture.
La stagione migliore per la pesca alle Maldive è quella compresa tra i mesi di Novembre/Aprile quella cioè
caratterizzata dal monsone di nord/est. Negli altri mesi occorre pescare sul lato esposto ad ovest, la pesca è
sempre buona ma non come nel primo periodo.
Il clima tipico è quello tropicale, caldo e secco da Dicembre ad Aprile, umido e caratterizzato da giornate di
pioggia continua da Maggio a Luglio, umido con giornate di pioggia o brevi temporali con violente piogge da
Agosto a Novembre, la temperatura media è intorno ai 30 gradi così pure quella dell’acqua all’interno della
barriera corallina.
Grazie alla loro straordinaria posizione geografica le Maldive sono ricchissime di pesce stanziale e pelagico.
Pesci Vela-Sailfish, tonni pinna gialla, big eye, wahoo-king fish, carangidi jack trevally, lampughe-dorado,
barracuda, branzini, dentici, cernie sono le prede più comuni presenti in queste acque.
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Come si pesca
I tipi di pesca più' praticati sono la traina con artificiali semplici o abbinati a strisce di pesce, lo spinning, il
Jigging ed il bolentino.
Alle Maldive è possibile pescare in due modi:
• alla Maldiviana ovvero con filo a mano
• con le canne (da portarsi)
I tipi di pesca praticati sono:
• Bolentino con filo a mano fornito dall’equipaggio;
• Bolentino con canna ed attrezzatura da portarsi;
• Traina con dhoni con il filo in mano ed esche fornite dall’equipaggio;
• Traina con dhoni con canne ed esche artificiali da portarsi;
• Traina con barca per la pesca d’altura (forniscono loro canne ed esche);
• Spinning – con canna ed artificiali da portarsi;
• Jigging – con canna e artificiali da portarsi.
Tutti i resort offrono la pesca a traina e al bolentino, con i dhoni (imbarcazione tipica maldiviana) e filo a
mano.
Nei resort viene offerta normalmente la pesca a traina e bolentino.
Per traina si intende:
Uscita al mattino dalle 5.30 alle 9.30 per un massimo di 4/6 pescatori/lenze maldiviane a mano
fornite dall’equipaggio.
Questa traina può avvenire all’interno dell’atollo (alla ricerca dei Bonito) od all’esterno.
Il costo di questo tipo di pesca si aggira intorno ai 120 € / 150 $ da suddividere tra i pescatori.
Per bolentino si intende:
Uscita al tramonto dalle 17.30 alle 20.30
fino a 10/12 pescatori se si pesca ancorati (questa è la pesca normale offerta ai turisti), 5/6 se si
pesca a scarroccio, sempre utilizzando lenze maldiviane a mano fornite dall’equipaggio, il costo è di
20 $ o 20 € a testa.
In alcuni resort esistono anche le classiche imbarcazioni per la pesca d’altura i cui costi sono di:
Circa 400/600 $ il "morning fishing" dalle 06.30 alle 10.30 circa
Circa 800/900 $ il "full day" che si risolve in circa 8 ore di pesca.
I prezzi sono indicativi, variano da isola a isola, sono riferiti ad Aprile 2010.
La traina può essere fatta all’interno dell’atollo, con lenze dello 0,70 mm, alla ricerca dei Bonito o alletterati
(tipo nostri sgombri), molto divertente in quanto sono numerose le catture anche se di piccola taglia o
all'esterno del faruu (che è il reef in maldiviano) in questo caso le lenze salgono a 2 mm di diametro con
legato alla fine un bidone o no, ma ne parliamo poi. Per cui si traina avanti ed indietro vicino al reef e nei
pressi delle Kandu (che sono le pass in maldiviano) dove l’oceano entra nell’atollo.
Se si vuol portare la propria attrezzatura da traina assicurarsi prima che il dhoni del resort dove vi recate sia
dotato di porta canne e/o sedie da combattimento altrimenti per usarla occorre incastrare le canne tra i sedili
del dhoni (vedi foto) ed è indispensabile la cintura da combattimento per il recupero del pesce.
Per il bolentino non ci sono controindicazioni nel portare le canne da casa, ma non dimenticare di portare la
pila frontare per la sera, ai maldiviani piace pescare al buio ed è sempre un problema fargli accendere le
luci.
Indispensabili portare guanti da lavoro se si vuol pescare alla Maldiviana, con il filo a mano.
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N.B. In tutti i resort turistici è vietato pescare da terra e nell'house reef (ovvero nella laguna del villaggio)
mentre non ci sono limitazioni nelle isole dei pescatori (vedi casa Barabaru sotto internet).
I Dhoni, le barche tipiche Maldiviane………
Per comodità (non tutti i resort sono dotati di barche per la pesca d’altura) ma anche per i costi sono
preferibili i dhoni (le imbarcazioni tipiche maldiviane) alle classiche barche per la pesca d’altura.
Dhoni
Sedie da combattimento ->
Interno del dhoni.
I dhoni normalmente non sono dotati di sedie da combattimento e solo in alcuni villaggi è possibile trovarli
attrezzati per le sedie ed i portacanne (tipo dhiggiri ed alimatha). Far chiedere all’agenzia, dove prenotate il
viaggio, il tipo di dhoni in dotazione all’isola dove andrete.
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Pesca alla Maldiviana con filo a mano
Recupero pesce con filo a mano.
Pesca a bolentino
Viene effettuata con del filo di Nylon del diametro dello 0.70 o 0.80 e due piombi conici da circa 60 gr. l’uno,
fermati con un nodo. L’amo che vi daranno in dotazione è un 5/6/7 modello sgombro normalmente ruggine
(consiglio portarseli da casa e sostituire quello dato in dotazione).
Come esca vengono forniti dei tranci di pesce (il migliore è quello di bonito).
La pesca a bolentino è possibile farla anche durante il giorno, in questo caso viene fatta a scarroccio (senza
ancorare la barca) ed eventualmente solo dopo il tramonto si butta l’ancora.
Catture: Cernie – Branzini – Dentici - ma può anche anche capitare Barracuda – squali ecc. specialmente
se non si pesca sul fondo.
Fondali di pesca dai 40 agli 80 metri.
I Maldiviani vi consegneranno una tavoletta con attorcigliato filo, piombo ed amo, attaccata l’esca (un pezzo
di Bonito) occorre calarla in acqua fino a farla arrivare sul fondo. Importante per questa pesca che l’esca
rimanga sul fondo, se ci si sposta (pescando a scarroccio) o la corrente solleva l’esca, occorre dare
continuamente filo in modo da tenerla sul fondo, solo così è possibile la cattura dei pesci. Se si vuole
pescare il barracuda occorre portarsi da casa dei terminali in acciaio e pescare a mezzacqua spostando
continuamente su e giù l’esca, se si pesca con terminali di naylon a mezzacqua vi ritroverete senza amo ed
alcune volte senza piombo.
Il periodo in cui questa pesca rende al massimo è quello compreso nei 5 giorni precedenti la luna piena.
Il momento ideale è quello del tramonto 18.00-20.30
La taglia delle catture può variare dal chilo ai 10 Kg. Le cernie di 15 o 20 kg che si pescavano una decina di
anni fa sono diventate un evento eccezionale; catture di 20/30 pesci delle taglie sopra indicate sono
certamente possibili.
Se si vuole praticare questa pesca è utile portarsi un paio di guanti tipo da giardino.
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Sia pescando alla maldiviana che con canne a bolentino portate da casa è possibile fare le seguenti catture:
Branzini maldiviani !!!!!!!!
Risultato di 2 ore di bolentino serale
Branzino assetato
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Cernia rossa di oltre 10 kg.….
Fritto misto a bolentino
Cernie
Cernie rosse e grigia.
Dentici
Dentici e branzini
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Cernia
Un normale tramonto alle Maldive.
Naturalmente non tutte le uscite a bolentino sono così !!!!!!!
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Pesca alla traina a Vela/tonni/lampughe/barracuda/carangidi di grossa
taglia con filo a mano.
Il periodo migliore per questa pesca è l’alba, sveglia alle 5,30 e subito fuori a pescare!!!. (se si è vicini al reef,
altrimenti anche alle 4 se si deve recarsi sul lato opposto dell’atollo)
Il metodo classico Maldiviano consiste in filo di nylon da 1,5/2 mm., circa 50/70 metri con finale in acciaio ed
un amo del 6/0 o 8/0 o 10/0.
Al lato opposto del filo, quello che rimane in barca, viene
• legato un fustino di plastica, quando il pesce mangia si porta via il fustino, lo si segue con la barca,
dopo aver lasciato stancare il pesce, si recupera il filo con il raffio e a mano, meglio con dei guanti, si
tira il pesce in barca.
• legato al filo precedente altri 50 metri di corda di nylon di circa 5 mm. di diametro che girata attorno
ad un palo della barca, si utilizza come frizione per stancare il pesce.
Il tratto finale con amo e esca è normalmente in cavo d’acciaio (si può utilizzare anche nylon da 2 mm.) o più
fine ma doppiato, ma attenti ai king fish o Whaoo, hanno denti talmente affilati che tagliano tranquillamente il nylon
da 2 mm.
Fustino di plastica trascinato dal pesce.
Come esche è possibile usare
• Un artificiale es. kona di grosse dimensioni (35 cm nei colori bianco-rosso – bianco - rosa) per
pesche di superficie (whaoo/barracuda/lampughe/pesce vela) oppure un Bonita Yo-zuri color
sgombro o lampuga, o Mann’s STRETCH + 30 o + 50 per pesche di profondità (tonni)
• Un esca formata da un filetto di Bonito (tipo sgombro) di circa 20/25 cm., legato con della raffia
sull’amo ed un fiocco di raffia rossa/rosa/bianca legata ad un piombo conico di circa 100 gr. (esca
tipica maldiviana di sicura resa) – vedi foto.
• Un fiocco bianco di ??? canapa/nylon ??? legato ad un piombo conico di circa 100 gr. (solo per il
Vela – Blue Marlin) senza alcun amo ma dove il vela si impiglia con la spada, ruvida come una raspa
e non si libera più (vedi foto)
• Del vivo, l’esca migliore, (piccoli sugarelli – mosscimas in maldiviano ) innestati per la narice con una
traina molto lenta, normalmente non consentita ai turisti ma se si conoscono le persone giuste che vi
procurano il vivo …..
Catture: Pesci Vela 30/50/80 kg. – King fish 20 kg – Aguglie reali – Lampughe anche da 20 kg – Carangidi
10/20 kg – Barracuda – Tonni ma anche dentici, branzini, cernie tropicali.
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Filo da 2 mm.
per traina Maldiviana
legato al palo del dhoni
Traina a mano
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Pesca a traina ai Bonito/branzini/fucilieri/aguglie reali ecc. pesci di piccola/media taglia
Si utilizzano lenze a mano con piumette sintetiche rosa o testine piombate con piume colorate o polipetti o
eventualmente un amo da sgombro con legata della raffia rossa (tipico Maldiviano). Normale la cattura di
Rainbow Runners (non buoni come esca per i grossi pesci ma divertenti) e bonito (ottimi invece come esca).
Viene utilizzato del filo di Nylon del 70/80/100 circa 50 metri.
Pesca divertente, redditizia tutto il giorno, ogni volta che si passa sopra il branco le catture, anche multiple,
se si pesca con più ami, sono assicurate !! (periodo migliore per questa pesca mesi di Novembre-Dicembre)
Sostituendo il filo a mano con le canna ed il mulinello…..
Pesca a bolentino
Per il bolentino occorrono canne di circa 2.50/3 metri adatte a portare fino a 300 gr. di piombo.
Un robusto mulinello con almeno 200 metri di multifibre del 35/50 in bobina. Il multifibre ed il diametro del filo
fino allo 0.50 servono per non perdere tutto quando ci si impiglia nel corallo, cosa abbastanza normale alle
Maldive, specialmente quando si pesca a scarroccio.
Si pesca con piombature da 0 a 300 gr. in funzione della profondità e della corrente, utilizzando 1 o 2 piombi
conici, su fondali da 40/80 metri. E’ sempre meglio utilizzare meno piombo possibile, giusto il sufficiente per
arrivare sul fondo, in modo da aumentare la sensibilità. Come ami io preferisco dei Circle con misura intorno
al 5/0 (la misura dipende dalla marca) ed una montatura con uno o due ami (di seguito è illustrata quella a
due ami). Come trave uso filo del diametro di 1.00 mm. e come bracioli quello di diametro 0.80. Per la pesca
diurna uso del fluorocarbon, per la serale anche del Nylon normale non fa differenza. L’esca (pesce a pezzi)
migliore è il Bonito, viene fornita dall’equipaggio o pescata prima a traina con le pennette, altri pesci hanno
la pelle così dura da rendere difficile infilzarvi l’amo. In questa pesca la cosa più importante è tenere l’esca
sul fondo..
Mulinelli robusti per bolentino con trecciato in bobina.
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Per questa pesca consiglio…..
Canna
PROTEUS UPTIDE 410 della daiwa
• Struttura in carbonio ad alta resistenza, basata su due sezioni;
• Posizione del mulinello relativamente bassa per lavorare con forza impugnando la grip superiore;
• Anelli a doppio gambo con passante in ossido di Alluminio;
• Vetta ad alta visibilità verniciata in arancio fluorescente;
• Porta mulinello a vite con guance in alluminio.
Questa canna di m. 2.90 è proposta ad un prezzo molto interessante (intorno agli 87 €), tenuto conto
delle caratteristiche intrinseche. La grande sensitività della parte alta della vetta è ottimamente
raccordata alla potenza del fusto, mentre la posizione relativamente bassa del porta mulinello e la
lunga grip superiore consentono di forzare il pesce durante il recupero. Perfette per la pesca alle
Maldive. L’anellatura di qualità è idonea a gestire le lenze multifibre, irrinunciabili nella pesca ad alte
profondità.
Seacor – deep sea fighter - Cormoran
Realizzate con tessuto di carbonio e fiberglass ad alta resistenza, sono indicate per la pesca in mare a
grande profondità, in abbinamento ai mulinelli elettrici di recente tecnologia. In grado di offrire una
potenza sufficiente all’uso di lenza armate con piombature fino a 900 grammi, hanno l’impugnatura in
neoprene con crociera alla base per l’utilizzo della cintura da combattimento. Costo intorno ai 150,
lunghezza 2,40 m.
Mulinelli
Mulinelli che io ritengo multiuso si possono utilizzare per bolentino, Jigging, spinnig in mare e la piccola
traina.
Da alcuni anni è il dominatore mondiale nel settore dei mulinelli a bobina fissa per la pesca in
mare. La radice del suo nome (Salt significa “sale”) ha senso proprio perché è stata l’ossessione
per la salsedine a stimolare Daiwa nello sviluppo del mulinello perfetto. Al di là della sua assoluta
resistenza alla corrosione, il Saltiga è un distillato estremo della tecnologia Daiwa e una invincibile
macchina da pesca, specializzata nella gestione delle lenze multifibre grazie a rullino e bordo
bobina rivestiti in Titanio.
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Questo mulinello ufficialmente appartiene alla famiglia Saltiga, ma è un modello “a parte”. La sua
velocità elevatissima consente di ridurre i tempi morti nel Vertical Jigging, con 142 cm di lenza avvolti
sulla bobina per ogni giro di manovella. Il suo motore Hyper Digigear è azionato dalla manovella in
presa diretta sulla Drive Gear: niente anti-ritorno e niente chiusura automatica dell’archetto per una
totale sicurezza e soprattutto per scaricare tutta la potenza su quel malcapitato che ha deciso di
abboccare.
Il prezzo è decisamente elevato, ma è una spesa, viste le elevatissime caratteristiche tecniche, che
vale la pena di fare per chi, come me, pesca spesso in mare, durerà per sempre (costo intorno agli
1.100 €) In bobina fino a 400 m. dello 0,37.
Chi volesse spendere meno può optare per
CAPRICORN-J - daiwa
Mulinello nato per il Vertical Jigging, è strutturato completamente in alluminio per contenere il peso ed
elevare contemporaneamente la potenza di recupero. Durante i picchi di carico, la potenza viene a
mancare perché il corpo si deforma (bastano due decimi di millimetro), impedendo ai meccanismi
interni di girare in libertà. A quel punto i cuscinetti non servono a nulla, e la frenetica azione del VJ resta
una buona intenzione. Il Capricorn ha una bobina di grandissima capacità, il robustissimo archetto
tubolare Air Bail e la manovella ricavata da un monoblocco di alluminio, dotata di un pomello anatomico
simile a quello dei mulinelli da Big Game.
Il prezzo è circa la metà del Saltiga, le caratteristiche tecniche elevate, permettono la pesca a
bolentino, Jigging, spinnig in mare e la piccola traina.
In bobina fino a 315 m dello 0,35, il costo indicativo 235 €.
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E per finire..
BIG BOSS 10 Pi della Cormoran
La qualità a basso costo, solo circa 132 € per questo magnifico mulinello.
Il top della gamma “Big Boss” dei mulinelli Cormoran per la pesca in mare. Realizzato con
componenti non attaccabili dalla salsedine, monta ben 9 cuscinetti a sfere di tipo sigillato, più
uno che attiva il movimento dell’ antiritorno “Infinite Stop”. La specificità della gamma Big Boss
è caratterizzata dall’esclusivo design del gambo, fornito di un ampio foro nel quale inserire il dito
medio della mano per una più confortevole e salda impugnatura di canne e mulinello
In bobina fino a 280 m dello 0,40.
• 9 cuscinetti a sfere sigillati;
• Anti ritorno “Infinite Stop”;
• Trattamento ingranaggi antisalsedine;
• Oscillazione bobina “Worm Shaft”,
a spire incrociate;
• Manovella pieghevole
con pomello “Soft Touch”;
• Bobina forgiata in alluminio;
• Bobina ricambio;• Rullino “Anti-Twist”;• Molla archetto “Longlife”.
Ami
I miei preferiti….
GAMAKATSU
OCTOPUS CIRCLE
HI-CARBON
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MISURE 1-10-20-30
Gli ami “Circle”, caratterizzati da una punta angolata a 90° rispetto al gambo, sono conosciuti a livello
mondiale per l’estrema efficacia ferrante. Quando il pesce inghiotte l’esca, questi ami ruotano e trovano
sempre appiglio in una parete resistente, solitamente in un angolo della bocca. Oltretutto, in tal modo
non causano lesioni gravi e facilitano il rilascio del pesce quando esso è ancora in buone condizioni. In
Italia i Circle Hooks sono divenuti indispensabili da quando il bolentino di profondità, con l’ausilio dei
mulinelli elettrici, ha fatto scoprire opportunità di pesca che prima erano inesplorate. La proposta di
Gamakatsu è concentrata su due serie in acciaio al carbonio, presentate nella classica bustina
azzurra.
GAMAKATSU
LS 5314 N
HI CARBON
È uno degli ami più usati nella pesca dalla barca. La sua punta è molto alta rispetto alla lunghezza del
Gambo, mentre la sua ampia curva è l’ideale appoggio per un trancio di calamaro o di sarda, oppure per il
pezzo di Bonito usato alle Maldive.
Filo
Tora strong zoom 7
Nella pesca a bolentino, nel Vertical Jigging e nello spinnig alle Maldive l’impiego delle lenze multifibre
è una scelta forzata, che comporta un adeguamento verso l’alto della qualità di canne e mulinelli.
Corastrong Zoom 7 è anzitutto un vero multifibre costruito con 1000 micro filamenti intrecciati: la
resistenza all’abrasione diventa così un punto di forza determinante, con positivi riflessi sull’affidabilità e
sulla durata.
La sua sezione trasversale è circolare. Colore verde scuro. Venduto in bobine da 100/300/1000 metri è
distribuito da Daiwa.
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Lenza per Bolentino a due ami
Multifibre 0.35/0.40 proveniente dal mulinello con moschettone
Girella tripla con perlina
Braciolo con 15/30 cm filo nylon del 0.80/0.70
e amo tipo circle 7/0 o 8/0
Lenza madre filo nylon 1.00/0.90 circa 1.50/1.80 m. cm
Lenza finale di circa 1/1,5 m filo nylon 0.80/0.70 con ami circle dal 5/0 al 8/0
Finale con piombo
Composto da moschettone piccolo (deve cedere in caso di incaglio)
Filo 0.80/0.70
Piombo con un peso variabile da 50 a 300 gr
in mancanza di corrente si pesca anche senza piombi
Filo per montature
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Striker
Nato per il Big Game ma ideale anche per i finali a bolentino, questo monofilo soddisfa i requisiti
fissati dall’IGFA per l’omologazione dei record. Il colore di Striker è neutro trasparente. Bobine di 600
metri solo per le misure 12 e 20 lbs, poi di 800 metri.
Spectrum
Nato per offrire i vantaggi del Fluorocarbon agli appassionati del Big Game, e non solo. I carpisti, ad
esempio, lo sfruttano sia nella preparazione delle loro “stiff rigs” che nella costruzione di shock leader.
Longcast
Shock-leader conici, nati per soddisfare le esigenze dei surfcaster. Prodotti in nylon ad elevata
resistenza all’abrasione, sono perfetti per il collegamento a lenze madri di diametro compreso fra 0,18 e
0,23 mm. Grandi vantaggi della conicità sono la creazione di nodi poco voluminosi e l’omogenea
elasticità del primo tratto di shock leader rispetto alla madre lenza.
Pesca alla traina
Per la traina si possono utilizzare canne da traina da 50/80/130 libbre. Per uno scontro sportivo e divertente
consiglio una 50 libbre.
Un robusto mulinello a tamburo rotante con almeno 400 metri di filo di nylon dello 0.50 in bobina, i grossi
pesci disfano, al momento dell’abboccata, almeno 100 metri di filo.
Si pesca utilizzando le esche sopra descritte per la pesca alla traina con filo a mano, od artificiali tipo
testarossa da 7 a 15 cm. I colori degli artificiali che rendono di piu’ sono verdi-giallo-rosso o bianco-rosso.
Robusti ami delle misure tra il 8/0 ed il 10/0 o simili, montati con terminale in acciaio, nylon da 2 mm. o con
un fluorocarbon anche di diametro inferiore ma doppiato nel tratto finale.
Se il dhoni non è fornito di portacanne e sedie da combattimento, le canne da traina possono essere
posizionate in questo modo…. Max 4 canne per barca. Indispensabile la cintura da combattimento.
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Per questa pesca consiglio…..
Canna
SEALINE-x BIG
GAME
Canna in carbonio ad alta resistenza, da 50 libbre, assemblata secondo la tecnologia multistrato,
caratterizzata da una marcata conicità. La Sealine-X All Rollers è dotata di passanti a carrucola.
Caratteristiche tecniche
• Struttura in carbonio ad Alta Resistenza con stratificazione multipla;
• Carrucole fissate con doppie legature;
• Manico staccabile con crociera protetta da cappuccio in gomma.
Costo del modello SL-X BGA 30-50AR intorno ai 120 €
Mulinello
SEALINE SDL-II
Mulinello a tamburo rotante a due velocità.
Negli Stati Uniti è conosciuto come “il carro armato” per la sua resistenza alla fatica e al tempo. Ecco
perché la sua carriera all’interno dell’assortimento Daiwa dura da un decennio: prodotto vincente
non si tocca! Leggero e robustissimo, è caratterizzato da una doppia velocità di recupero ed è in grado
di gestire sia i monofili che le lenze multifibre. Il pulsante sull’asse della manovella consente di variare
istantaneamente la velocità, passando da un rapporto rapido ad uno lentissimo (1,7:1) che sprigiona
una forza inaudita nel corso del combattimento.
• Telaio monoblocco in alluminio;
• Piede di fissaggio alla canna in alluminio;
• Bobina monoblocco in alluminio;
• Doppia velocità di recupero;
• Comando del freno a leva;
• Freno multidisco a sandwich;
• Due cuscinetti schermati più quattro CRBB.
SLD 30 II Per ottenere la massima rigidità
torsionale, il telaio è ricavato da un
monoblocco di alluminio che incorpora
la guancia sinistra (a lato).
Costo intorno ai 490 €)
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Sigillati su entrambi i lati e saturi
di grasso, i fantastici cuscinetti
CAPACITA’
Filo
Striker
Nato per il Big Game ma ideale anche per i finali a bolentino, questo monofilo soddisfa i requisiti
fissati dall’IGFA per l’omologazione dei record. Il colore di Striker è neutro trasparente. Bobine di 600
metri solo per le misure 12 e 20 lbs, poi di 800 metri.
Spectrum
Nato per offrire i vantaggi del Fluorocarbon agli appassionati del Big Game, e non solo. I carpisti, ad
esempio, lo sfruttano sia nella preparazione delle loro “stiff rigs” che nella costruzione di shock leader.
Ami
GAMAKATZU LIVEBAIT HEAVY DUTY CIRCLE
Amo diritto con curva battuta, caratterizzato da grande resistenza (Heavy Duty) e protetto da uno speciale
trattamento anti-corrosione, denominato NS Black. Ideale per la pesca con esche vive, è dotato di occhiello
diritto e di una punta affilatissima, angolata di 90° rispetto al gambo. Con la sua curva ampia è
particolarmente indicato per la pesca in drifting ai tonni e per il bolentino di profondità a cernie e gronghi di
grossa taglia. Le bustine hanno un contenuto variabile a seconda della misura dell’amo.
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GAMAKATZU LS 413 F
Prodotto in acciaio ad elevato tenore di carbonio, con punta affilata chimicamente, il 4123F è l’amo più
robusto dell’intero assortimento Gamakatsu. È presentato nelle classiche bustine azzurre, il cui
contenuto varia in relazione alla dimensione degli ami.
Amo caratterizzato da una robustezza eccezionale, indispensabile nelle misure dal 7/0 al 12/0 per affrontare
i grandi predatori come i tonni e gli squali, perché lunghe ore di attesa possono diventare un incubo se
l’unica abboccata non va a buon fine! Il robustissimo occhiello è in linea con il gambo per consentire la
legatura del terminale direttamente su di esso, nonché l’impiego di terminali metallici. La curva è battuta per
ottenere una superiore resistenza, mentre la punta, affilatissima, è incurvata verso l’interno come un artiglio
che non perdona mai, in grado di penetrare nei palati più duri. Un classico anche in Giappone, che nei nostri
mari gode di un rispetto assoluto da molti anni.
GAMAKATZU 1284
Un mito per il mare. Le misure grandi sono ideali per la cattura di grossi pesci con inneschi voluminosi
o per la traina con esche vive come calamari o aguglie.
LS
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Pesca a spinning
Divertentissima la cattura di grossi carangidi 5/10 kg che disfano di botto 50 metri di filo dal mulinello.
In bobina del trecciato del 35 e come esche dei popper da 10/15 cm colori bianco/giallo/verde/rosso od
artificiali per il jigging.
Una volta che ha abboccato comincia il bello. Il carangide, generalmente dai 3 fino a 15 kg. parte con una
forza impressionante, è quasi inarrestabile se è grosso, e mette a dura prova i muscoli e l'attrezzatura.
Cerca di raggiungere la barriera corallina, e se la raggiunge il filo si taglia immancabilmente. Per questo si
deve usare una attrezzatura molto robusta, con caricato sul mulinello filo intrecciato, almeno dello 0.35 e
finale in acciaio. Attenzione al mulinello, deve essere molto robusto altrimenti verrà distrutto e dovrete
buttarlo via. Come canna una robusta canna da lancio in due pezzi che lancia 50/80 gr.
Canna
Black Bull –S SPINNIG MARE – Fuji - Cormoran
Caratteristiche Tecniche
• Grezzo in SG Power Carbon;
• Anelli super leggeri a doppio ponte in SiC;
• Impugnatura di sughero naturale;
• Porta mulinello ultraleggero a vite;
• Fodero con chiusura a velcro.
INGOMBRO POTENZA PREZZO
Modello per lo spinning in mare costruito in tre sezioni per un più conveniente trasporto.
Lungo 3 m. costa intorno a 115 € - Potenza 40-120
TEAMDAIWA Specialist
Nuova serie di canne per lo spinning che prende vita da grezzi in carbonio Alto Modulo molto
rapidi e scattanti. La serie è composta da ben otto modelli, ciascuno sviluppato per un ben
preciso utilizzo: si va dalla corta 6’6’’, per pescare le trote con rotanti o piccoli minnow, alla più
potente 10 piedi per pescare lucci e siluri o per lo spinning in mare dalla costa. La componentistica
utilizzata per vestire i grezzi è, come pensabile, di alto livello. Il porta mulinello è il famoso “Palming
Grip Seat”, in grado di offrire un’ottima presa durante l’azione di pesca, l’impugnatura, più lunga
sulle canne più potenti della serie, è in neoprene ad alta densità. Un pomello, sempre in neoprene,
sul fondo dell’impugnatura, permette di non rovinare la canna mentre viene appoggiata a terra
per sostituire l’artificiale o rifare un nodo.
• Struttura in carbonio ad Alto Modulo, caratterizzata da estrema rapidità;
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• Impugnatura in neoprene ad alta densità, con pomello in neoprene alla base;
• Porta mulinello Palming Grip per il massimo comfort durante l’azione di pesca;
• Anelli Aluminium Oxide a doppio ponte sulla base e ponte singolo sulla vetta.
Lunghezza 3,05 Potenza 20-80 Costo intorno a 127 €
TEAMDAIWA Italy Heavy Duty
Serie composta da undici canne di diversa potenza ed azione per coprire tutti gli usi di pesca
tradizionali dello spinning italiano. Realizzate con un’impugnatura sdoppiata in sughero naturale, hanno
la caratteristica di un’azione assai rapida ma nel contempo in grado di fornire la necessaria riserva di
potenza quando alle prese con pesci di taglia inusuale. Estremamente bilanciate, danno subito la
percezione di canne d’alta tecnologia, studiate con cura in ogni loro dettaglio, in una gamma di misure
perfette per la Trota più diffidente e il Siluro più combattivo. Il modello Heavy Duty (TD-IT 1002 XHS)
costruito con carbonio ad alta resistenza ed impugnatura in neoprene, è dedicato ad ogni forma di
spinning pesante (acque dolci e mare), sia con artificiali che con esche vive o morte. L’anellatura la
rende utilizzabile sia con mulinelli fissi che rotanti. Testata con successo con i grossi Siluri del Po, ha
un’impugnatura disegnata per ottenere le massime performance.
• Struttura in carbonio ad azione rapida;
• Impugnatura a due sezioni in sughero naturale;
• Anelli con passante in Carburo di Silicio;
• Azioni mirate a molti usi di pesca, incluso lo spinning al Siluro
Lunghezza 3,05 Potenza 100-300 Costo indicativo 134 €
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Artificiali
Popper Team Daiwa
Questo artificiale produce sonorità
e spruzzi in superficie.
Le sferette al suo interno e la
piuma posizionata sull’ancoretta
rendono i Team Daiwa
Popper particolarmente efficaci
e catturant
Daiwa under surface
Lipless somigliante ad un vero
pesce, disegnato per
nuotare con movimento oscillatorio
appena sotto la superficie (30 cm.).
Sfruttando lanci lunghi, grazie alla linea
con la quale è stato concepito, il suo
movimento oscillante stimola gli attacchi
dei predatori.
Saltiga Popper
Il peso, la forma ed il disegno
di questo artificiale per la pesca
in mare consentono da un lato di
lanciare a grandi distanze e dall’altro
di operare perfettamente in superficie.
Un cavetto
metallico che
attraversa l’artificiale
longitudinalmente
lo rende più
resistente ed efficace.
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VERTICAL JIGGING
Molto popolare in Giappone e USA il Vertical Jigging si sta diffondendo velocemente in Europa e nel nostro Paese. La
possibilità di catturare grossi predatori con esche artificiali (tra cui Ricciole, Dentici e Cernie spesso collegate
nell’immaginario quasi esclusivamente alla pesca con il vivo) è stata la molla che ha fatto decollare
questo sistema di pesca.
Daiwa propone per il Vertical Jigging sia i modelli Saltiga Sacrifice che i TD salt Vibration
Nel jigging alle Maldive facile prede cernie, dentici, branzini e barracuda.
Le canne
Grandwave-Z Jigging - Daiwa
Canna dalla potenza insospettabile rispetto al profilo estremamente fine e alla leggerezza complessiva.
Il merito va alla tecnologia multistrato che Daiwa utilizza nella produzione del fusto, ma anche
all'intelligenza del progetto, che si basa, in pratica, su una struttura monopezzo. Ne deriva una
grandissima affidabilità strutturale e una impareggiabile sensitività, perché l'assenza di giunti consente
al grezzo di esprimere tutta la precisione della curva, distribuendo uniformemente le sollecitazioni.
MODELLO LUNGHEZZA NUMERO INGOMBRO POTENZA PREZZO
(m) SEZIONI (cm) (g) INDICATIVO (€)
• Struttura in due sezioni (calcio staccabile e vetta monopezzo);
• Vetta in carbonio Super MSG, leggera, sensibile e altamente reattiva agli impulsi del Jigging;
• Impugnatura staccabile in neoprene con pomello inferiore in gomma per un agevole appoggio;
• Portamulinello in grafite con guance Fuji in alluminio, montato con la parte fissa verso il calcio;
• Anelli Fuji SiC con apicale flangiato per una completa protezione della lenza.
Lunghezza 1,91 Potenza 90-210 Costo indicativo 226 €
Seacor speed jigging – Fuji - Cormoran
Canne realizzate con uno tessuto di carbonio e fibreglass ad alta resistenza, sono i modelli indicati per
la pesca in mare a vertical jigging, tecnica sempre più popolare tra i pescatori sportivi.
L’impugnatura in neoprene con crociera alla base per una sicura applicazione ed il pratico utilizzo della
cintura da combattimento.
Lunghezza 1,63 m Potenza 250 Costo indicativo 108 €
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Gli ami
Assist 60 della Gamakatsu o Assist 510
Serie ad altissima specializzazione, caratterizzata da un
raffinato equilibrio fra la resistenza dell’amo, la tenacia
dell’anellino, il carico di rottura e la flessibilità del bracciolo.
Questa “taratura”, eseguita a livello di ogni singola misura, è
definita “Super Tuning” dagli esperti giapponesi e dà il senso
dell’estrema cura con la quale vengono progettati questi ami.
La serie 60 è composta da ami molto più
grandi rispetto a quelli della serie Assist 510. Semplicemente
splendide le legature e le finiture in lacca rossa.
Gli artificiali
Saltiga sacrifice
È una serie di artificiali per il Vertical Jigging
di grande successo in USA ideali sia per la pesca
di superficie che di fondo. La particolare forma
di questi artificiali, con delle ali, crea delle vibrazioni
nella fase di affondamento mentre durante
il recupero consente all’artificiale di rimanere più a
lungo nella zona di cattura e ne aumenta la stabilità.
Rifinitura a ologramma e occhi 3D.
I TD Salt Vibration sono stati studiati appositamente per l’utilizzo nel Vertical Jigging dalla barca
o per la pesca da rive molto scoscese o a picco sul mare. Dotati di ancorette estremamente
resistenti e anti-ruggine, i TD Salt Vibration sono ideali per predatori marini ma vengono utilizzati
con altrettanta efficacia anche per lucci e lucio-perca. La particolarità del disegno, il sistema
di bilanciamento del peso e le vibrazioni che producono fanno di questi artificiali un’esca
assolutamente irresistibile.
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Esche per la traina
Fiocco di canapa/nylon/???? introvabile in Italia, eccezionale per la cattura del vela. Quando il vela attacca
questa esca artificiale, il fiocco rimane impigliato nella spada (ruvida tipo una lima/raspa) e non si stacca più,
non serve l’amo.
Fiocco.
Fiocco simile a quello utilizzato per le aguglie ma molto più resistente.
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Tipica esca maldiviana costituita da piombo conico da 50/70/100 gr, con legata della raffia rossa/rosa/bianca
a formare un fiocco e sull’amo un filetto di bonito. Eccezionale per catture di Vela e King Fish.
Taglio della parte inferiore del Bonito che
viene poi legato con raffia rossa o filo di rame
all’amo.
Come ottenere da Bonito o tonnetti, dei filetti o strip baits da usare per la pesca dei vela-king fish-ecc.
Con un coltello a lama lunga ma sottile, molto affilato, realizzate il primo taglio parallelo alla spina dorsale
lungo il quarto inferiore del tonnetto vicino alla pinna anale. Col secondo taglio ricavate la prima striscia
strappandola direttamente dalla carne del tonnetto: questa striscia, più piccola, è valida per pesci minori. Col
terzo taglio, più largo del secondo ed un quarto taglio orizzontale diretto verso la pinna laterale, ricavate una
striscia più grande, utile alla pesca del vela o altri grandi predatori. Adesso operate altri due tagli, in modo
tale da ricavare una striscia molto grande, adatta alla pesca al vela e ai marlin. Girate ora il tonnetto dall'altro
lato e ripetete l'operazione per ricavare altre tre strisce.
Rifilate ora in lunghezza le strisce ottenute con il coltello, in modo che si presentino come lunghi triangoli.
Attaccata alla pelle, dovranno esserci soltanto 12mm circa di carne, per cui rimuovete la carne in eccesso
col coltello. Prendete adesso l'amo, al cui occhiello avrete preventivamente legato uno spezzone di filo di
rame o della raffia. Infilatelo nella striscia dal lato della pelle, ad una distanza pari a una volta e mezzo la
misura del gambo dell'amo stesso, partendo dalla parte della base del triangolo. Con il filo di rame o raffia,
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appuntate e fissate al terminale la striscia, così come illustrato nelle foto. A questo punto fate scorrere
l'octopus, il jig, il mold craft o la witch a seconda delle esigenze, sulla striscia.
Altri artificaili che possono sotituire
l’artigianale piombo con raffia
rossa e filetto
L’esca migliore
Sugarello di circa 15 cm per la pesca con il vivo
Artificiale bonita Yu-zuri per la traina, di circa 15 cm abbastanza pesante, notare i morsi…..
Mann’s stretch +30 o + 50
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Quando mangia il Vela…..
Partiamo dall’isola di Thinahoo alle 6.15, dopo un ricca colazione a casa Barabaru, subito le esche in acqua,
piccoli sugarelli pescati in laguna, traina molto lenta per la pesca con il vivo, sono passati solo 15 minuti,
un primo urlo del cicalino del mulinello, uno strattone attenuato, una trazione tenue, che svanisce, prendo la
canna e la infilo nella cintura da combattimento, do filo e recupero, avanti ed indietro, per attirarlo, aspetto
che ritorni. Ha tramortito il sugarello con un potente fendente del rostro, ruvido come una raspa, ora lo
prende in bocca, subito lo sputa, per girarlo nel senso giusto, per inghiottirlo...
Lascio il filo molle, mangia Vela, mangia! Ecco il filo che riparte, ferro deciso, ed eccolo che salta fuori dal
mare…si slamerà? Il Vela non ha denti…e se non inghiotte? E se l’amo non s’infilza saldamente nel rostro?
Potrei perderlo! Salta di nuovo, con la vela blu elettrica spiegata, non lascia la lenza ed eccolo che parte.
Urlo: “su le canne!” mentre il capitano gira la barca e si appresta a seguirlo. Nella fase iniziale di fuga
raggiunge i 100 km/ora; sono in piedi, questo è un dhoni tradizionale, e senza sedie da combattimento mi
appresto alla lotta mentre il mulinello prima canta, poi grida, quindi urla, follemente. Ho una 50 libbre con
400 metri di filo in bobina dello 0,50 , il vela sta filando in superficie mentre il filo si disfa rapidissimo dal
mulinello; ed eccolo che salta di nuovo lontanissimo…basterà il filo? Chiudo la frizione di pochissimo mentre
lui comincia a rallentare, inizia il recupero. Il dhoni naviga verso di lui, io “pompo” per recuperare filo, dopo
15 minuti braccio e schiena cominciano a protestare ma penso che il combattimento volga a mio favore; la
fase della fuga iniziale è terminata, ora comincia il recupero, lungo ma meno rischioso, dopo circa mezz’ora
sembra quasi fatta, finalmente inizia a cedere..
Finale 1: riesco a portarlo sotto barca, lo prendono per la spada..e lo trascinano a bordo..è fatta! Il pesce
tanto agognato è li davanti ai miei piedi.
Finale 2: è ormai vicino alla barca, pronto per essere portato a bordo, ma con un ultimo guizzo si slama,
disperdendosi nelle onde dell'oceano Indiano.
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Comunque vada a finire, vivere un’emozione così, sentire il respiro dell'Oceano, incontrare e vedere il Vela,
fare del proprio meglio nel combattimento con questo bellissimo rostrato, vivere una stupenda giornata di
mare, al di là del reef in mare aperto, vivere la maestosità dell'Oceano, i colori intensi che cambiano al
cambiare della profondità, man mano che ci si allontana dalla costa, lì dove non si scorge più la terraferma,
dove le onde, talvolta, danno la sensazione di stare sulle montagne russe, è qualcosa di bellissimo che
faccio volentieri ogni qualvolta mi si presenta l'occasione e che mi dona la sensazione di totale
appagamento.
Sequenza di finale di tipo 1 - recupero di un pesce vela.
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Altri vela…
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Non pensate che in tutte le uscita di pesca si catturino dei vela… la mia media nel periodo buono è di 5 alla
settimana con dei giorni a zero ed il massimo che mi è capitato 3 in un giorno. Le catture 1 su tre mangiate.
In compenso non mancano altri pesci come king fish – tonnetti – lampughe – ecc..
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Consigli….
In alcuni villaggi è possibile, scelti i pesci più belli farseli cucinare, in altri no, in altri solo pagando.
Il numero e la composizione delle singole barche conviene deciderlo prima di partire, anche in funzione del
tipo di pesca preferito dai pescatori.
Ritengo per la traina che il numero massimo dei pescatori sia 4/6, queste sono infatti le lenze che è possibile
calare in acqua.
Per la pesca a bolentino a scarroccio (utilizzabile un solo lato della barca) e di 6/ 7
Per la pesca a bolentino o Jigging ancorati fino a 10.
Io consiglio traina di prima mattina, poi spinning e per il pomeriggio spinning, jigging e bolentino.
Dove andare a pescare ??
Dopo 15 anni di pesca alle Maldive ritengo che l’atollo più pescoso per la traina sia quello di Felidhoo.
Si trova sotto quello di Malè Sud a circa 90 minuti di barca veloce dall’aeroporto.
E’ un atollo grande con parecchie isole abitate dai Maldiviani e solo due turistiche.
Le due isole sono Alimatha (Bravo club) e Dhiggiri (Francorosso) entrambe del gruppo Alpitour.
Una molto grossa, Alimatha, circa 150 bungalow con i nuovi bellissimi water bungalow e l’altra piccolissima,
Dhigghiri, con solo 25 bungalow sulla terra e 20 sull’acqua.
Altra isola che vi raccomando è Bathala, atollo di Ari, tour operator Azemar, situato direttamente sul reef
esterno dell’atollo permette immediate uscite di pesca a traina ed abbondantissime pescate a bolentino, quì
il pesce pescato vi viene cucinato in modo ottimo dal cuoco maldiviano senza alcun problema.
La mia preferita, l’isola che ogni pescatore sogna, è però l’isola di Thinahoo (vedere il sito internet
http://www.barabaru.com e http://www.maldivepertutti.it/barabaru.asp).
A Casa Barabaru si pesca dalle 5 alle 24, alcune ore bisogna pure dormire, ecco la giornata tipo.
Ore 5 sveglia, subito in spiaggia con gli altri abitanti dell’isola ad aspettare gli attacchi mattutini dei carangidi
I Maldiviani usano una bottiglia di plastica con del filo da 2 mm, noi le canne da spinning con del trecciato
delo 0,35 e finale in acciaio con due ami. Per esca un sugarello morto.
Tra le 5,15 e le 6 i carangidi (dai 5 ai 10 kg di peso) entrano in branco a far colazione con i sugarelli e le
sarde in gruppi di centinaia sotto riva. Fanno normalmente tre o quattro attacchi ed azzannano qualsiasi
cosa capiti loro a tiro, purtroppo si riesce a prenderne al massimo 2 perché dopo averli allamati occorre
tirarli a riva ed occorre almeno 15 minuti.
Alle 6 colazione e quindi in acqua con una canna fissa sui 2,50 metri per pescare i sugarelli da usare come
vivo per la traina.
Recuperati una trentina di sugarelli si esce con il dhoni a fare traina con il vivo fino alle 11.
Trainando con il vivo è possibile catturare King fish, lampughe, carangidi, tonni e barracuda.
Dalle 11 alle 12 si prova con lo spinnig lungo i reef per catturare carangidi ma anche cernie, dentici e aguglie
reali.
Poi si rientra a Casa Barabaru ed il capitano del dhoni chiama il cuoco, che al nostro arrivo in porto recupera
il pescato e ci chiede cosa vogliamo mangiare. Mentre lui prepara facciamo un bagno nello spendido mare
delle Maldive e ci prepariamo per il pranzo.
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Dopo mangiato un’oretta di riposo e verso le 16 fuori di nuovo, un ora di traina oppure jigging e quindi pesca
la bolentino (il tramonto è alle 18) fino alle 20. Numerose le catture di dentici, branzini e cernie su fondali dai
40 agli 80 metri.
Rientro, doccia e cena.
Dopo cena, sotto il magnifico cielo notturno delle Maldive, ultime ore di pesca a fondo dalla spiaggia con
catture di squali, carangidi e pesci vari. Alle 24 il meritato riposo.
Cosa può pretendere di più un pescatore?
Se si viene accompagnati dalla famiglia, il grande Wafir il ”direttore” di casa Barabaru, mentre noi peschiamo
accompagnerà i famigliari a fare snorkeling sulla barriera corallina dell’isola o dei vicini reef, a visitare le isole
dei Maldiviani per fare shopping nei negozi tipici maldiviani, in escursioni su isole deserte e lingue di sabbia
dove sarà possibile anche pranzare al sacco. Sull’isola è anche possibile fare relax lontano dai rumori della
vita moderna, partite a bocce, beach volley, calcetto, il tutto in una magica atmosfera locale ben differente da
quella dei resort turistici tipici della maldive, in una natura selvaggia (parte dell’isola è disabitata).
Vedere filmati su you tube, commenti degli ospiti precedenti e sito internet http://www.barabaru.com .
Torniamo alla pesca….
Il periodo migliore clima/costi/pesca e quello di Marzo/Aprile ma buono per costi/pesca non per il clima
(possono capitare temporali o giornate di pioggia) è anche Novembre/Dicembre/Gennaio (escludere Pasqua
e Natale per i costi)
Ricordatevi, se volete pescare bene a bolentino, di scegliere i 5 giorni antecedenti la luna piena.
Nella valigia pochi indumenti pantaloni corti, magliette e camicie e non dimenticate la crema solare ad alta
protezione, occhiali e cappello.
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Foto di catture a traina
Barracuda e sotto tonno. Che sorriso !!!
Lampughe, si intravvede l’artificiale usato color giallo-rosso
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Carangidi
Tonnetti
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Murena
Dentice
Squalo
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Credetemi alle Maldive i risulati non mancano, l’importante è la scelta dell’isola giusta (possibilmente in atolli
con pochi resort, poco sfruttati dal punto di vista della pesca) ed essere fortunati con l’equipaggio del dhoni
(devono essere pescatori e non solo marinai).
Ultimi consigli……
Evitate l’atollo di Malè Nord troppo sfruttato, cercate atolli meno sfruttati turisticamente (quelli più lontani da
Malè), cercate possibilmente un’isola piccola (max 50 camere) o meglio ancora un’isola non turistica, le più
“maldiviane”, il lusso lo abbiamo anche in Italia.
Se avete bisogno di consigli, se volete venire ad Aprile con il nostro gruppo, scrivetemi…
[email protected] (noi prenotiamo a Dicembre per l’Aprile dell’anno dopo).
Per casa Barabaru non recatevi in agenzia ma vedere il sito www.maldivepertutti.com o scrivere a
[email protected]
Buona vacanza a voi e famiglia !!!
Ciao Felice