Scheda paese Giappone
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Scheda paese Giappone
Scheda paese Giappone L’economia del Giappone è la seconda al mondo dopo quella degli Stati Uniti, con un prodotto interno lordo di 4,37 milioni di USD. Caratterizzata da un forte dominio da parte di grandi aziende private e dall’elevata qualità di vita della popolazione, vede la prevalenza del settore terziario (banche, assicurazioni, commercio, intrattenimento) e dell’industria (automobili, motociclette, navi, elettronica da consumo, microelettronica, robotica). Il mercato Giapponese applica misure protezionistiche solo in pochi casi, questo perché la politica di liberalizzazione economica ha permesso un più libero scambio di merci, al fine di soddisfare anche la domanda interna. Uscito dall’isolamento feudale nella seconda metà dell’Ottocento, il Giappone vide dapprima un forte sviluppo grazie all’espansione politica e militare, con un successivo collasso nella seconda guerra mondiale. In seguito vi fu una ripresa abbastanza rapida negli anni ‘50 ed ulteriormente una crescita economica negli anni settanta ed ottanta. Nel 1997 il Giappone fu duramente colpito dalla crisi finanziaria asiatica, tanto che nel 1998 il PIL diminuì dell’1%, iniziando una fase di recessione economica. Successivamente vi fu un lungo periodo di riassestamento e riorganizzazione dei settori produttivi giapponesi e dal 2006 la crisi sembra completamente superata. La struttura economica giapponese è caratterizzata dalla forte presenza del settore manifatturiero, che contribuisce per quasi un terzo alla formazione del PIL nazionale. Il settore è fortemente controllato dai colossi industriali multinazionali che, grazie all’evoluzione tecnologica, alla qualità dei prodotti ed all’efficienza dei processi produttivi, hanno dominato per decenni il mercato locale ed internazionale, soprattutto nei settori dell’elettronica e degli autoveicoli. Nel 2007 le importazioni hanno mantenuto un’intensa velocità di crescita a causa del caro petrolio e delle materie prime, mentre le esportazioni si sono rallentate dall’inizio del 2008. Le importazioni del Giappone riguardano essenzialmente paesi come: Australia, Malesia, Cina, USA, mentre a livello europeo vi sono: Francia, Italia, Regno Unito e Russia. Per quanto concerne le esportazioni queste sono aumentate più della metà verso la Cina e i Paesi del Medio Oriente, Singapore, Australia, Russia e Indonesia e USA (negli ultimi anni gli USA hanno perso posizioni cedendo il posto alla Cina, divenuta il primo partner commerciale del Giappone). Per quanto concerne l’interscambio commerciale del Giappone con l’Italia possiamo sottolineare una lieve flessione nei primi mesi del 2008 delle importazioni a cui corrisponde invece un aumento delle esportazioni. Esaminando i flussi di prodotti provenienti dall’Italia, le macrocategorie merceologiche che hanno registrato aumenti sono: gli apparecchi meccanici, i prodotti farmaceutici, i prodotti chimici organici, i vini, la pasta, i pomodori pelati più altri prodotti alimentari. In questi ultimi periodo ci sono state sensibili perdite nel comparto della moda, calzature, mobile, abbigliamento. Storicamente, la composizione del paniere di prodotti provenienti dall’Italia era indirizzata verso la moda, abbigliamento e tempo libero mentre in quest’ultimo decennio si è osservato un cambiamento d’assetto, che ha visto crescere d’importanza il settore metalmeccanico e quello chimico-farmaceutico, peraltro in linea con la tendenza generale dell’importazioni dal mondo. Nello stesso decennio, tuttavia, il settore agroalimentare è quello che sicuramente ha ottenuto i risultati più indicativi. L’Italia vanta quote di esportazioni verso il Giappone di assoluto rilievo riguardo prodotti come: olio di oliva, paste alimentari, pomodori pelati, formaggi e vini fermi.