POT secondaria Pianoro

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POT secondaria Pianoro
TRASPORTI GRATUITI NELL’AMBITO DEL POT
In linea e a sostegno degli obbiettivi che si vuole raggiungere con la proposta di progetti
legati all’ambiente e all’educazione stradale e al fine di promuove un ulteriore
contenimento delle spese, per l’anno in corso, saranno previsti gli spostamenti con i mezzi
comunali solo quando strettamente necessario.
Pur consapevoli delle maggiori difficoltà che questo può comportare crediamo che
incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici o del cammino a piedi possa essere una forma di
educazione civica ed educazione ambientale.
Invitiamo gli/le insegnanti, ove possibile, a sostenere questa scelta e a spiegarla sia agli
alunni che ai genitori.
INDICAZIONI OPERATIVE:
Per alcuni progetti presenti nel POT sono garantiti i trasporti gratuiti. L’elenco di questi
progetti e le relative indicazioni rispetto al trasporto sono indicate nell’indice del POT.
Poiché i trasporti vengono effettuati con gli stessi scuolabus che effettuano il trasporto
scolastico, la disponibilità dei mezzi è subordinata agli orari di entrata e uscita da scuola
degli alunni.
Riportiamo le fasce orarie in cui sono disponibili gli scuolabus per i progetti POT:
MATTINA
POMERIGGIO
Rientro a
Partenza da
scuola entro
scuola alle
le
Partenza da
scuola alle
Rientro a
scuola entro le
Scuolabus 1
30 posti
8.35
12.30
14.00
15.45
Scuolabus 2
33 posti
Scuolabus 3
43 posti
9.00
12.30
14.30
15.45
8.35
12.30
14.30
15.45
Scuolabus 4
29 posti
8.35
12.30
14.30
15.45
Negli orari precedenti e seguenti quelli indicati gli scuolabus sono impegnati nel normale
trasporto scolastico di entrata e uscita dalla scuola, non sono pertanto in grado di garantire
altri trasporti.
Si invitano pertanto gli/le insegnanti ad essere il più puntuali possibile rispetto agli orari
definiti, al fine di non ritardare la presenza degli scuolabus negli orari di uscita degli alunni
dalle scuole.
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Gli scuolabus NON POSSONO RIMANERE A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE DURANTE
L’USCITA.
Se si necessita di un mezzo che rimanga fuori con la classe andranno utilizzati pullman da
granturismo chiedendo sempre alla Km autotrasporti che provvederà a far avere un
preventivo dalla cooperativa COSEPURI (e comunque il costo non sarà a carico del
Comune)
PROCEDURA PER INOLTRARE LA RICHIESTA:
-Gli/Le insegnanti in accordo con gli enti/associazioni proponenti le attività definiscono gli
orari dell’attività e compilano la scheda di richiesta e la consegnano in segreteria
-La segreteria verifica l’effettiva disponibilità dei mezzi nel giorno e negli orari indicati con i
gestori degli scuolabus
-La richiesta di trasporto viene inoltrata dalla segreteria della scuola all’Ufficio Politiche
Giovanili almeno 15gg prima della data dell’uscita (via fax o mail)
-L’uscita si intende autorizzata solo dopo che l’Ufficio Politiche giovanili ne ha dato
conferma tramite mail alla segreteria della scuola
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AMBIENTE E TERRITORIO
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ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ EMILIA ORIENTALE
Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 – Marzabotto BO
Sede operativa: Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa
Via Jussi, 171 – 40068 Farneto San Lazzaro di Savena
Pagine Verdi 2016/2017
Proposte di
Educazione
Ambientale
ed alla
Sostenibilità
per la Scuola
Secondaria di
primo grado
del Comune
di Pianoro
PARCO DEI GESSI BOLOGNESI (IV, V) - IL COMUNE METTE A DISPOSIZIONE DUE PROGETTI E
TRASPORTI A SEZIONE. IN ALCUNI PROGETTI DEL PARCO DEI GESSI (CHE SUPERANO I 105,00
EURO DI COSTO) È PREVISTA UNA QUOTA A CARICO DELLA CLASSE. AL PAGAMENTO
PROVVEDERÀ DIRETTAMENTE L’ISTITUTO COMPRENSIVO AL TERMINE DELL’ANNO
SCOLASTICO IN UN’ UNICA SOLUZIONE.
PER MOTIVI TECNICI LEGATI AI TRASPORTI, IN ACCORDO CON IL PARCO, GLI ACCESSI AI
LUOGHI PER LE VISITE, SONO CONCORDATI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO.
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LE PAGINE VERDI ANNO SCOLASTICO 2016/17
Le Pagine Verdi raccolgono le proposte di informazione, didattica ed educazione
ambientale e alla sostenibilità per le Scuole del Comune di Pianoro.
Tocchiamo otto concetti esperienze chiave per la scuola secondaria di secondo grado. Ci sta
a cuore ascoltare e raccogliere, i vostri suggerimenti e proposte per il futuro. Vi chiederemo
di suggerirci modifiche, integrazione, sviluppi progettuali per voi interessanti, per far
crescere ancora la nostra collaborazione.
GESSI E
CARSISMO
FATTORIE
DIDATTICHE
IL TEMPO
E L’UOMO
ANIMALI, PIANTE,
ECOSISTEMI
CONCETTI ED
ESPERIENZE CHIAVE
ESPLORAZIONE E
MOVIMENTO
CALANCHI
E GEOLOGIA
ACQUE
IMPRONTA
ECOLOGICA
Che cosa offrono
Le Pagine Verdi illustrano i Progetti educativi e le Visite guidate su vari temi ambientali,
principalmente legati alle caratteristiche geologiche e naturalistiche dell’Area Protetta (i
gessi, i calanchi, le zone umide…), ma anche pratiche agricole sostenibili, rifiuti, impronta
ecologica, energia, …. I progetti si svolgono in parte o interamente a scuola o nei dintorni.
I progetti sono differenziati a seconda dell’età.
Gli/Le insegnanti che vogliono realizzare assieme al Parco un proprio progetto originale
troveranno nella sezione “FuoriClasse” alcune proposte personalizzabili, come “La Vostra
idea”, pensate per integrare i Moduli scelti. Ancora c’è un’ampia scelta di visite guidate e
laboratori. Sul sito del Parco sono inoltre disponibili i depliant “Le grotte del Parco”, “Una
giornata al Parco” e “Proposte verdi a Villa Torre”.
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Come prenotare
Compilare la scheda di adesione riportata
-nel sito www.comune.pianoro.bo.it nella sezione scuola e istruzione  POT 2016/2017
oppure
-sul sito del Parco (www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi)
Consegnarla alla segreteria della scuola unitamente alla scheda di adesione al POT.
Quanto costano
Per ogni proposta viene specificato il costo; sarà possibile usufruire dello sconto di 10 euro
per moduli che costano fino a 105 euro e di 20 euro per moduli che costano più di 105
euro, nel caso l’attività venisse svolta tutta entro marzo 2017. Sconto di ulteriore 5 euro per
classi abbinate, gli/le insegnanti dovranno programmare congiuntamente lo stesso modulo e
svolgere le attività nella stessa giornata.
Cosa succede dopo l’invio della scheda di adesione
Le richieste verranno accolte in ordine d’arrivo e realizzate fino ad esaurimento delle risorse
economiche disponibili. Dopo l’adesione, il Parco incaricherà un proprio Operatore di
contattare l’insegnante di riferimento, col quale verrà fissato al più presto possibile un
incontro di programmazione, per discutere e definire in dettaglio il percorso didattico,
fissando le date delle attività.
Come organizzarsi
Nel caso in cui si scelga di effettuare escursioni nel Parco, si raccomanda un abbigliamento
adatto (i nostri Operatori potranno consigliarvi al riguardo). Per precauzione tutti i bambini
dovranno avere con sé un k-way per la pioggia ed un cambio completo di vestiario (scarpe,
calzini, pantaloni lunghi e felpa). In caso di necessità di trasporto scolastico, si consiglia di
verificare la disponibilità con gli Uffici competenti prima dell’adesione al modulo. Si ricorda
che alcuni itinerari sono serviti da mezzi pubblici. Quando è possibile, vi consigliamo di
scegliere il mezzo pubblico, o nei dintorni delle scuole, gli spostamenti a piedi: scegliere
come muoversi è educazione ambientale.
Mostra concorso “Il Parco secondo voi”
Realizzando un lavoro di documentazione, che racconti o sviluppi il tema delle attività
realizzate col Parco, le classi potranno partecipare all'annuale mostra/concorso organizzata
per le scuole ed i genitori alla fine dell’anno scolastico. Richiedete la scheda di adesione
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oppure scaricatela direttamente dal sito www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi nella
pagina dell’Educazione Ambientale. Questa Mostra è molto importante per far conoscere i
lavori dei ragazzi! Ci saranno premi/sconti per le classi partecipanti selezionate.
Le guide del Parco
La gran parte delle attività vengono svolte da Guide del Parco che collaborano da anni con
l’Area Protetta.
INFO E CONTATTI
Per documentazione e/o informazioni: Centro Parco "Casa Fantini" via Jussi 171 – 40068
Farneto, San Lazzaro di Savena (BO) – tel. 051 6254821, fax 051 6254521 –
[email protected] - www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi
PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA SOSTENIBILITA’ 2015/2016
PROGETTI FUORI-CLASSE
LA VOSTRA IDEA
FINO A UN MAX 110 EURO
ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI
LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO
I LICHENI E LA QUALITÀ DELL’ARIA
105 EURO
105 EURO
ACQUE
I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI
105 EURO
105 EURO
L’IMPRONTA ECOLOGICA
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
MA QUALE SOSTENIBILITA’?
L’ORTO A SCUOLA
ENERGIZZABILE
90 EURO
105 EURO
140 EURO
90 EURO
CALANCHI E GEOLOGIA
I CALANCHI MINERALI E ROCCE
105 EURO
GESSI E CARSISMO
I GESSI DEL PARCO
LE GROTTE DEL PARCO
105 EURO
165 EURO
ESPLORAZIONE E MOVIMENTO
ORIENTEERING
SCOPRIAMO LE PIETRE DI BOLOGNA
160 EURO
160 EURO
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IL TEMPO E L’UOMO
LA SELENITE NELLA STORIA
140 EURO
LUOGHI PER LE USCITE
PROGETTI FUORI CLASSE
PIANORO
LA VOSTRA IDEA
ANIMALI, PIANTE,
ECOSISTEMI
LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO
I LICHENI E LA QUALITÀ
DELL’ARIA
PIANORO
RASTIGNANO
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA
- GAIBOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
SCUOLA E/O DOLINA DELLA
SPIPOLA
ACQUE
PIANORO
I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ
DELL’ACQUA
ECOSISTEMI ACQUATICI
L’IMPRONTA ECOLOGICA
MA QUALE SOSTENIBILITA’ ?
L’ORTO A SCUOLA
ENERGIZZABILE
CALANCHI E GEOLOGIA
I GESSI DEL PARCO
LE GROTTE DEL PARCO
TORRENTE SAVENA
STAZIONE ECOLOGICA
(PIAN DI MACINA)
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
PIANORO
DOLINA DELLA SPIPOLA O DI
GAIBOLA
GROTTA DELLA SPIPOLA O
FARNETO
ORIENTEERING
SCOPRIAMO LE PIETRE DI BOLOGNA
LA SELENITE NELLA STORIA
TORRENTE SAVENA
PIANORO
ESPLORAZIONE E MOVIMENTO
IL TEMPO E L’UOMO
TORRENTE SAVENA
CALANCHI NEL TERRITORIO
DEL COMUNE DI PIANORO E
DINTORNI (MONTE CALVO)
GESSI E CARSISMO
RASTIGNANO
TORRENTE SAVENA
PIANORO
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
I CALANCHI: MINERALI E
ROCCE
RASTIGNANO
DA DECIDERE IN RELAZIONE DA
DECIDERE
IN
RELAZIONE
ALL’ATTIVITÀ
SCELTA
NEL ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO
TERRITORIO DEL COMUNE DI DEL COMUNE DI PIANORO
PIANORO
PIANORO
SCUOLA
SCUOLA E BOLOGNA
PIANORO
RASTIGNANO
STAZIONE ECOLOGICA
(PIAN DI MACINA)
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
RASTIGNANO
CALANCHI NEL TERRITORIO DEL
COMUNE DI PIANORO E DINTORNI
(MONTE CALVO)
RASTIGNANO
DOLINA DELLA SPIPOLA
GROTTA DELLA SPIPOLA
RASTIGNANO
SCUOLA O PALEOTTO
SCUOLA E BOLOGNA
RASTIGNANO
BOLOGNA CON BUS DI LINEA E BOLOGNA CON BUS DI LINEA E
DOLINA DELLA SPIPOLA
DOLINA DELLA SPIPOLA
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LA VOSTRA IDEA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Progetti fuori-classe
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
I progetti sono differenziati a seconda dell’età. Questa proposta nasce
per venire incontro all’esigenza degli/delle insegnanti che desiderano
realizzare propri percorsi originali in cui serve il supporto di un
Esperto o di un Operatore, ma che esulano dalle proposte dei
Moduli educativi del Parco o che vanno nella direzione di più
specifici approfondimenti. Giardino delle piante aromatiche, alberi e
stagioni,
catene
alimentari,
animali
della
notte,
biodiversità
domestica, rifiuti ed energia, mobilità e sostenibilità, ne sono alcuni
esempi. Ogni proposta verrà valutata in base a criteri di coerenza e di
compatibilità economica e ambientale.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, fino a 4 ore di attività in classe o sul
territorio
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
Fino a un massimo di 110 euro
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LA BIODIVERSITA’ NEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ecosistemi
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
La Biodiversità è patrimonio di tutti, insostituibile e necessaria alla
qualità
della
vita
e
alla
sopravvivenza
dell’uomo.
Durante
l’escursione i ragazzi scopriranno la ricchezza della vita nelle sue varie
forme, osservando gli habitat e gli adattamenti evolutivi che si
esprimono nella diversità biologica. Misureremo la Biodiversità
attraverso un censimento delle specie animali e vegetali presenti in
un’area naturale ed in un’area urbana, mettendo a confronto gli
indici ottenuti. Ricaveremo indicazioni sui nostri ambienti di vita, sul
funzionamento degli ecosistemi e sulle strategie per fermare la perdita
della Biodiversità.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in classe
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
NOTE
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
Possibilità di effettuare attività aggiuntive e di utilizzare i mezzi
pubblici
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I LICHENI E LA QUALITA’ DELL’ARIA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
I bioindicatori rappresentano un importante strumento a disposizione del
Naturalista. I ragazzi diventeranno ricercatori in grado di comprendere lo
stato di salute dell’ambiente. I bioindicatori come apprendimento del
metodo sperimentale, dall’osservazione alla formulazione delle ipotesi, per
favorire nei ragazzi la competenza di analisi sullo stato di salute
dell’ambiente in cui viviamo e da cui dipendiamo. Confrontare gli ambienti
vicini alla scuola con altri che si trovano nel Parco e misurarne la “qualità”
può aiutarci a capire tante cose... i licheni ci consentono di valutare
attraverso il cosiddetto “Indice di Purezza Atmosferica” la qualità dell’aria
che respiriamo. Attraverso incontri in classe e uscite di campionamento
saremo in grado di elaborare un documento sulla qualità dell’aria nei luoghi
scelti per il monitoraggio.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
NOTE
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
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I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Acque
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
La libellula è un bioindicatore. Insieme ad altri macroinvertebrati, e
attraverso particolari metodiche (ad esempio I.B.E.) che prevedono la
loro raccolta e classificazione, consentono di valutare la qualità degli
ambienti fluviali. Dopo aver appreso e simulato in classe la metodica
ed averla sperimentata durante l'uscita sul corso d'acqua prescelto, i
ragazzi potranno elaborare un documento sullo stato di salute
dell’ambiente scelto. Il Parco metterà a disposizione l’attrezzatura
necessaria.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora di programmazione, 5 ore in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
NOTE
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
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ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Acque
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Osservazione con i binocoli e ricerca su campo. Verranno illustrati i diversi
ecosistemi acquatici distinguendo le due grandi categorie: lotico e lentico.
Con l’aiuto delle cartine si ricercano le diverse tipologie nel territorio del
Parco, dalla grande zona umida di Ca’ de Mandorli, alle piccole pozze fino
ai torrenti. Dal concetto di Biotopo si passa al concetto di Biocenosi:
osserveremo insetti, pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi che sono legati
all’acqua, in maniera più o meno stretta, cercando di capire le diverse
relazioni. Rifletteremo sulle fragilità di questi ecosistemi, sempre più
minacciati dalla diminuzione delle risorse idriche e dai cambiamenti
climatici che si stanno verificando negli ultimi anni.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
NOTE
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L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in classe
105 euro, per classi abbinate 100 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici
CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ?
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
TEMI TRATTATI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
Seguiamo il percorso dei diversi materiali che compongono i nostri
rifiuti,
dai
cassonetti
ai
luoghi
di
raccolta,
smaltimento,
trasformazione e recupero. Tutte le caffettiere italiane sono in
alluminio riciclato, lo sapevi ? Ma quante plastiche ci sono ? Non si
ricicla tutto allo stesso modo! Problematiche sul recupero dei
materiali e proposte per ridurre i rifiuti.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e/o alla Stazione Ecologica
COSTI
NOTE
90 euro, per classi abbinate 85 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
Possibilità di realizzare attività aggiuntive
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MA QUALE SOSTENIBILITA?
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Giochi di ruolo, simulazioni, riflessioni intorno ai nostri stili di vita,
per riuscire ad elaborare delle strategie concrete e delle proposte che
guardino al futuro con speranza. Una riflessione curiosa sui nostri
comportamenti e sulle conseguenze dei nostri consumi, sia a livello
individuale che a livello collettivo. Useremo lo strumento
dell’Impronta ecologica, che calcola quanta superficie di terra usiamo
con il nostro personale stile di vita.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
COSTI
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Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
L’ORTO A SCUOLA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Avete voglia di coinvolgervi come insegnanti o con l’aiuto di un
nonno o di un genitore? L’orto biologico è la vostra opportunità per
conoscere la botanica, creare con le mani un’ agricoltura sinergica,
fare i giovani contadini sperimentando cosa significa questo per
l’alimentazione e la salute, cosa comporta per l’economia dei cibi
(prodotti a chilometri zero, mercati contadini) e per la sostenibilità
(trasporti, chimica in agricoltura). Il giardino scolastico è l’aula
didattica a cielo aperto dove si intrecciano
tante differenti
educazioni e dove i ragazzi imparano la cura e il rispetto per la
natura con gesti semplici ogni giorno di scuola
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o in Fattoria
Didattica
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
140 euro, per classi abbinate 135 euro
NOTE
La fase del trapianto delle piantine dovrà essere seguita
dell’insegnante senza l’intervento dell’operatore.
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ENERGIZZABILE
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
La nostra società si basa sul consumo di energie fossili, non
rinnovabili: ma quanto costerà alle prossime generazioni? Se
andiamo al supermercato troviamo le fragole tutto l’anno, ma da
dove arrivano? Faremo un’analisi energetica di questo processo,
analizzando quanto tempo si è speso, mezzi di trasporto, carburanti
e risorse. Cos’è e quanto fa risparmiare lo scooter elettrico, il ricarica
cellulare fotovoltaico, l’interruttore elimina stand by di radio
computer e stereo, e tante tecnologie disponibili anche per i ragazzi
e a portata di mano e portafoglio. Possibilità di visita ad uno spazio
pubblico che funziona con energie rinnovabili (nel Parco o in città) e
risparmio energetico.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
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90 euro, per classi abbinate 85 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
I CALANCHI: MINERALI E ROCCE
TIPOLOGIA
Modulo didattico
AREA
Educazione Ambientale
Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Le rocce dei calanchi, le più antiche formazioni geologiche del Parco,
risalgono a 180 milioni di anni fa, arrivano dal lontano bacino ligure
- piemontese. Sono colline d’argilla in continua evoluzione che
nascondono minerali come pirite, gesso e barite. La Ginestra
odorosa, la Sulla e l’Astro Spillo d’oro, sono le piante pioniere
caratteristiche di quest’ambiente. Tra gli animali: i rapaci diurni e
notturni, i cinghiali, i caprioli e i coloratissimi gruccioni che
annunciano l’arrivo dell’estate. Non ci si può infine scordare di rettili
e anfibi che colonizzano le pozze alla base di queste montagne di
argilla.
ESPERTI
DURATA
COMPLESSIVA
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
105 euro, per classi abbinate 100 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
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I GESSI DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo
TEMI TRATTATI
Gli affioramenti gessosi sono imponenti depositi salini di origine
marina risalenti a oltre 5 milioni di anni fa’. La natura carsica di
questa roccia determina un particolare paesaggio fatto di grandi e
piccole doline, valli cieche e altopiani gessosi, candele e bolle di
scollamento ed infine, nel sottosuolo, centinaia di grotte. Queste
forme carsiche creano condizioni microclimatiche particolari che
permettono la presenza di una grande diversità biologica. L’uscita
nel Parco sarà l’occasione per osservare direttamente sia i fenomeni
carsici, sia la tipica flora e fauna.
ESPERTI
DURATA
COMPLESSIVA
PERIODO
SEDE
COSTI
23
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
Scuola e Parco
105 euro, per classi abbinate 100 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
LE GROTTE DEL PARCO
TIPOLOGIA
Progetto didattico.
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Non perdete la possibilità di visitare la Grotta del Farneto... ma non
dimenticate
la
"prestigiosa"
Grotta
della
Spipola.
Principale
emergenza del Parco sono gli affioramenti gessosi e i fenomeni carsici
caratteristici di un’area unica nel panorama regionale, con oltre un
centinaio
di
grotte,
alcune
anche
molto
estese.
Origine
e
caratteristiche dei gessi, l’ecosistema grotta, gli adattamenti degli
animali e delle piante al buio e all’elevata umidità, le fragilissime e
sorprendenti relazioni tra l’ambiente fisico e quello vivente. L’uscita
sarà l’occasione per osservare i fenomeni carsici sotterranei e vivere
emozioni uniche attraverso l’esperienza della visita speleologica.
ESPERTI
DURATA
COMPLESSIVA
PERIODO
SEDE
Operatori del Parco
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o al Parco
L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
Scuola e Parco
165 euro, per classi abbinate 160 euro
COSTI
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 20 euro
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ORIENTEERING
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Il modulo prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla lettura
delle carte, da svolgersi a scuola in preparazione all’uscita,
momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi dovranno seguire un
percorso predefinito, con l’ausilio di una bussola e della carta
topografica. E’ un’attività all’aria aperta, piacevole, utile per
conoscere e muoversi in autonomia in uno specifico territorio, nel
Parco ma anche in città. Tecnica affine all'educazione motoria,
consente anche di riflettere sulla mobilità urbana. Per realizzare
questo modulo è indispensabile che gli alunni conoscano il concetto
di “angolo” e sappiano come si misura.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 5 ore attività in classe o in altre località
vicine da concordare
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
25
160 euro, per classi abbinate 155 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro
SCOPRIAMO LE PIETRE DI BOLOGNA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
Il progetto prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla
lettura delle carte, da svolgersi a scuola e un’uscita a Bologna.
Quest’ultimo sarà il momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi
TEMI TRATTATI
dovranno seguire un percorso predefinito alla ricerca di punti
di interesse storico, archeologico, naturalistico, con l’ausilio di
una bussola e della cartina.
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA COMPLESSIVA
1 incontro di programmazione, 1 incontri in classe e 1 uscita di
sul territorio.
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
160 euro per classi abbinate 155
COSTI
NOTE
Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2016.
Possibilità di effettuare attività aggiuntive
26
LA SELENITE NELLA STORIA
TIPOLOGIA
Progetto didattico
AREA
Educazione Ambientale ed alla sostenibilità
Concetti ed esperienze chiave: Il tempo e l’uomo
DESTINATARI
Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado
TEMI TRATTATI
Viaggio tra ambiente e cultura, tra storia e natura, alla scoperta delle
origini del gesso e del suo impiego nella città di Bologna, dove la
Selenite è stata protagonista sin dall’antichità. Camminando per le
strade del centro cittadino, tra le torri medioevali, i capitelli di
antiche chiese, le vecchie mura, scopriremo il legame tra l’uomo e il
territorio, il rapporto tra Bologna ed i suoi gessi, la loro
conservazione nei monumenti cittadini e altro ancora… All'uscita in
città seguirà un’escursione al Parco per vedere la selenite in natura ed
i luoghi da cui è stata estratta.
N.B.: Il trasporto è garantito solo per una delle due uscite previste (in
alternativa: il centro cittadino di Bologna o il Parco dei Gessi).
ESPERTI
Operatori del Parco
DURATA
COMPLESSIVA
1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio
PERIODO
Da Ottobre 2016 a Maggio 2017
SEDE
Scuola e Parco
COSTI
27
140 euro, per classi abbinate 135 euro
Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 20 euro
28
EDUCAZIONE
ALLA
CITTADINANZA
29
PARTECIPARE ALLA VITA DEMOCRATICA
a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro
TITOLO PROGETTO
DESTINATARI
Classi II
- Riflettere
sui
cittadinanza
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
ORGANIZZAZIONE
PRATICA:
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
delle
parole
democrazia
e
-
Fare in modo che i ragazzi possano percepirsi come cittadini
appartenenti a un territorio e ad una comunità
-
Rendere i giovani partecipi e consapevoli
-
Dare ai ragazzi un’opportunità di confronto diretto con
l’Istituzione politica a loro più vicina
OBIETTIVI
METODOLOGIA DI
LAVORO/DESCRIZIO
NE
DELL’INTERVENTO
significati
Il progetto prevede due fasi:
Prima fase: Laboratorio “La Costituzione in gioco”
Promosso da Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento
Parri E-R
Laboratorio didattico - esperienziale articolato in due incontri sulla
nascita della Costituzione Italiana. Attraverso un gioco di ruolo gli
studenti sono chiamati a interagire per comprendere i meccanismi
della democrazia partecipata.
Seconda fase: “Cose in Comune”
Incontro delle classi con gli amministratori del Comune di Pianoro
(Sindaco, Assessori e Consiglieri).L’incontro avverrà nella sala dove
abitualmente si svolge il consiglio comunale e gli amministratori
saranno a disposizione della classe per spiegare funzionamento
degli organi democratici del Comune, per rispondere a domande
degli alunni precedentemente preparate (“interrogazioni1” –
“question time”) o nate sul momento.
Tre incontri della durata di 2 ore ciascuno
Tre incontri complessivi: due incontri in classe più un incontro che
avverrà nella sala dove abitualmente si svolge il consiglio comunale
(Piazza dei Martiri 1 – Pianoro).
Ufficio Politiche Giovanili
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 652 91 08 -75
Alice Milano [email protected]
Laura Raite [email protected]
30
TITOLO PROGETTO
DESTINATARI
OBIETTIVI
TEMPI
CAMMINANDO A MONTE SOLE
Classi III
Il progetto intende educare i ragazzi delle scuole secondarie al
tema della pace attraverso la conoscenza della memoria storica del
proprio territorio.
Una giornata così strutturata:
08.00: Partenza da scuola
09.00: Percorso a piedi lungo sentieri e luoghi della memoria
accompagnati da un testimone della strage e della storia del luogo
o da una guida.
Ampio spazio a domande e riflessioni.
12.00: Pranzo al sacco
15.00: Rientro (arrivo previsto per le ore 16.00)
Monte Sole, la cui liberazione è avvenuta a seguito di un’accanita
battaglia tra l’esercito tedesco e le truppe Alleate, tra le quali un
consistente contributo fu dato dalle truppe della 6a Divisione
Sudafricana, l 16 aprile 1945.
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
31
Durante il cammino, ricordate il sacrificio di queste persone, dei
civili, dei partigiani, e osservate ciò che a violenza della guerra ha
lasciato. Immaginate i campi coltivati, le case abitate da famiglie
numerose, il bestiame nelle stalle. Molti dei sentieri che
percorrerete saranno gli stessi un tempo utilizzati dagli abitanti di
Monte Sole e, durante la guerra, dai partigiani. Vari ruderi,
testimonianze in pietra di quegli eventi drammatici, emergeranno
tra campi, alberi e cespugli, in località quasi tutte teatro d’eccidio,
come altre non direttamente toccate da questo itinerario.
A S. Martino, dove troverete i resti della chiesa e di un’abitazione, i
nazisti infierirono con violenza il 30 settembre 1944. Vicino al
cimitero un cippo ricorda i religiosi uccisi dai nazifascisti nel 1944.
(…) Caprara di Sotto ci ricorda tempi antichi in cui la maggioranza
della popolazione abitava sulla montagna. I ruderi che potete
intravedere sono quelli di una casa in sasso, che ospitò la sede
comunale fino al 1828. Quelli di Caprara di Sopra riportano invece
al massacro, il 29 settembre del ’44, di una cinquantina di persone
che si erano radunate nell’osteria-drogheria che qui sorgeva. Presso
Casaglia sono visibili i ruderi della Chiesa di S. Maria Assunta e il
cimitero, dove vennero massacrate circa 80 persone e dove ora
riposa don Giuseppe Dossetti, fondatore della Comunità della
Piccola Famiglia dell’Annunziata ospitata dai due monasteri di
Casetta e Podella. A Cerpiano il massacro durò due giorni, fu
perpetrato all’interno dell’oratorio di cui ora restano i ruderi. Altre
località d’eccidio che potrete raggiungere sono Dizzola e
Brigadello, San Giovanni di Sotto, Prunaro di Sopra, Prunaro di
Sotto, Aravecchia e Cadotto, dove fu ucciso tra gli altri il
comandante della Stella Rossa “Lupo”, Maccagnano, Termine,
Creda, Colulla di Sopra e Colulla di Sotto. A Pioppe di Salvaro
merita di essere ricordata l’ex canapiera, nelle cui vasche caddero
molte vittime nazifasciste.
Molti di questi luoghi, come Brigadello, Prunaro di Sopra e
Prunaro di Sotto furono, in momenti diversi, sedi del comando o
dei vari gruppi in cui era suddivisa la Brigata Stella Rossa.
Lungo tutto il percorso si incontrano cippi, targhe e croci, poste
negli anni da soggetti pubblici e privati per mantenere la memoria
della strage.
Su Monte Sole troverete anfratti nella roccia che servirono da
rifugio e riparo per chi combatté in questi luoghi nel 1944-45, e
trinceramenti costruiti dall’esercito tedesco durante l’ultima guerra,
visibili anche su Monte Caprara. Sulla vetta, un cippo in pietra a
ricordo della Brigata Stella Rossa. Membri della brigata erano
prevalentemente giovani dei comuni di Marzabotto, Monzuno e
Grizzana e dei comuni vicini, oltre ad alcuni partigiani provenienti
dalla città di Bologna e dalla pianura circostante; inoltre nella Stella
Rossa combatterono alcuni soldati stranieri, soprattutto russi e
cecoslovacchi, liberati dai partigiani, e alcuni carabinieri. Più della
metà dei partigiani aveva meno di 25 anni. Fecero parte della
Stella Rossa anche alcune donne che operarono soprattutto come
staffette; inoltre aiutarono i partigiani cucinando, curando i feriti e
cucendo i vestiti. L’attività della brigata ebbe nella maggioranza dei
casi l’appoggio della popolazione del luogo, che forniva riparo,
cibo, cure mediche, vestiario.
Il 29 settembre 1944, a fronte dei circa 400 - 500 uomini della
Stella Rossa i nazisti schierarono circa 1500 soldati, perfettamente
armati. Tra i caduti, 150 persone hanno avuto la qualifica di
partigiano.
La bellissima vista che si può godere dalla vetta riporta alle
motivazioni di tipo strategico che spinsero i nazisti a voler
occupare quest’area, le cui cime permettono di dominare le vallate
dei fiumi Setta e Reno e le due linee stradali e ferroviarie che qui
corrono. Pressati dall’esercito alleato che avanzava da Sud, i nazisti
vollero garantirsi la ritirata e il controllo di quest’area, che
ottennero, forti della cultura dell’odio e del terrore di cui il
nazismo era impregnato, senza alcuna pietà per le persone che qui
abitavano, per il loro sesso o la loro età, considerandole tutte
“banditi” o “collaboratori”. Di questi 216 erano bambini, 316
donne, 142 anziani. La popolazione venne braccata e sterminata
nelle case, nelle aie, nei fienili, nelle chiese, nei campi, lasciando
sfogare la violenza in maniera spietata.
Altri 721 abitanti dei tre comuni morirono al fronte, nei campi di
prigionia e di lavoro, a causa di
bombardamenti aerei, scoppio di mine o proiettili o per malattie
legate allo stato di guerra.
Ora la natura ha, in buona parte, riconquistato ciò che l’uomo ha
32
dovuto abbandonare. Subito dopo la guerra, infatti, le strade erano
difficilmente percorribili, le case distrutte, le mine disseminate
ovunque e i ricordi troppo dolorosi.
Vorremmo che la pace e il silenzio che incontrerete sul vostro
cammino vi lascino un ricordo positivo di questi luoghi, simbolo
dell’orrore ma anche della forza della memoria. (Tratto da sito
internet Parco Storico di Montesole)
ORGANIZZAZIONE
PRATICA:
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
TERMINE PER
DEFINIRE IL
CALENDARIO CON
LE INSEGNATI
COSTI
33
Ufficio Politiche Giovanili
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 652 91 08 -75
Alice Milano [email protected]
Laura Raite [email protected]
Prenotare entro fine novembre
Il viaggio, a carico del Comune di Pianoro, è possibile grazie al
contributo di ANPI PIANORO.
Sul sito del parco potete trovare numerosi strumenti didattici
propedeutici alla visita (www.parcostoricodimontesole.it percorso:
visitare il parco – scuole - materiali utili).
GIORNATA DELLA MEMORIA
Proiezione del Film
In occasione della Giornata della Memoria proponiamo, in collaborazione con il Museo di
Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro, un percorso storico sulla tematica della memoria.
La giornata si articolerà in due momenti:
-
un primo momento consisterà nella proiezione del film “L’uomo che verrà” di
Giorgio Diritti, che racconta la strage di Monte Sole attraverso gli occhi di una
bambina di otto anni.
-
in un secondo momento, gli alunni avranno la possibilità di visitare una mostra a
tema allestita per l’occasione dallo stesso Museo di Arti e Mestieri.
Per le scuole di Pianoro:
La proiezione del film “L’uomo che verrà” sarà organizzata presso il Museo di Arti e
Mestieri, le date verranno definite in accordo con le scuole.
Destinatari: classi III
Modalità organizzative
Si invitano le insegnanti delle classi interessate a contattare l’Ufficio Politiche Giovanili del
Comune al fine di definire l’organizzazione delle proiezioni.
Tel: 051 652 91 08 -75
L’UOMO CHE VERRÁ
Regia: Giorgio Diritti
Anno: 2009
Durata: 117 minuti
Lingua: Dialetto Bolognese con sottotitoli in Italiano
SINOSSI
Nell'inverno 1943-1944 sull'appennino emiliano, la piccola Martina, di otto anni, vive con i
genitori e con la numerosa famiglia contadina, che fatica ogni giorno per sopravvivere.
Dalla morte del fratello più piccolo Martina ha smesso di parlare e questo la rende oggetto
di scherno da parte dei coetanei, tuttavia il suo sguardo sul mondo che la circonda è molto
profondo.
Lena, la madre della bambina, resta nuovamente incinta e Martina segue con attenzione i
nove mesi della gestazione, mentre le complesse vicende della guerra si intersecano con la
quotidianità della vita contadina: il bucato, le ceste intrecciate nella stalla, la macellazione
del maiale, gli amoreggiamenti dei giovani.
Il fratellino di Martina nasce in casa, a fine settembre del 1944. Allo spuntar del giorno le SS,
appoggiati da reparti di soldati dell'esercito, arrivano nelle campagne bolognesi, mettendo
in atto un feroce rastrellamento, che verrà ricordato come strage di Marzabotto: vecchi,
donne e bambini vengono trucidati, dopo esser stati raccolti nei cimiteri, nelle chiese e nei
34
casolari. Martina, che era riuscita a fuggire, viene scoperta e rinchiusa in una piccola chiesa
insieme a decine di altre persone e, dopo avere chiuso le porte, attraverso le finestre i
soldati lanciano all'interno delle granate che fanno strage. La bambina resta
miracolosamente illesa e torna a casa, trovando solo stanze vuote e silenzio: prende la cesta
con il fratellino e si rifugia nella canonica di don Fornasini, uno dei parroci della zona, e,
dopo che la strage si è compiuta, fa ritorno al casolare di famiglia, dove si prende cura del
fratellino intonando per lui una ninna nanna, riacquistando l'uso della parola.
LA STORIA DI MONTE SOLE CENNI STORICI
Sulla fine del 1943, dopo l’armistizio firmato dal re e Badoglio con gli alleati, l’Italia è divisa
in due, occupata a sud dall’esercito anglo-americano, al centro e al nord dai tedeschi, che
hanno anche liberato Mussolini e lo hanno posto a capo di uno stato fantoccio, la
cosiddetta Repubblica di Salò. È in questo periodo che nella zona di Monte Sole, compresa
tra il torrente Setta e il fiume Reno, a una trentina di chilometri a sud di Bologna, comincia
spontaneamente a formarsi una brigata partigiana, la Brigata Stella Rossa. I partigiani sono i
figli e i fratelli dei contadini che abitano la zona e lavorano la terra a mezzadria per conto
dei proprietari terrieri, che in genere stanno in pianura. Il territorio è boscoso, il terreno
difficile da coltivare e i raccolti scarsi. Le famiglie, spesso numerose, fanno sempre più fatica
perché il fascismo prima e la guerra poi le hanno rese ancora più povere di quanto non
fossero già.
I partigiani incarnano un atteggiamento di ribellione diffuso e nei mesi successivi con le loro
azioni di guerriglia creano grossi problemi a tedeschi e fascisti, già incalzati dall’avanzata
dell’esercito anglo-americano. Il 29 settembre del 1944 le SS, mettono a ferro e fuoco il
territorio di Monte Sole.
Circa 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono massacrate: un eccidio
immane rimasto nella storia come “la strage di Marzabotto”, dal nome del comune a cui
appartiene la maggior parte del territorio.
Nel 2006 ha avuto inizio il processo contro 17 imputati, tutti ufficiali e sottufficiali delle SS.
L'istruzione dei procedimenti ha avuto luogo grazie alla scoperta, avvenuta nel 1994, di 695
fascicoli di inchiesta presso la sede della Corte Militare d'Appello di Roma.
Questi fascicoli, segnati con il timbro della "archiviazione provvisoria”datata 1960 e
conservati in un armadio rivolto verso il muro, il cosiddetto "armadio della vergogna",
rimasto chiuso fino alla scoperta avvenuta nel 1994, contenevano i dati riferiti a numerosi
ufficiali delle SS responsabili di crimini di guerra dal 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.
Il 13 gennaio 2007 il Tribunale Militare della Spezia ha condannato all'ergastolo dieci
imputati per l'eccidio di Monte Sole, ritenuti colpevoli di violenza pluriaggravata e
continuata con omicidio.
NOTE DI REGIA
Alcuni anni fa è iniziato un lungo lavoro di ricerca per realizzare un film che narrasse il
dramma della strage avvenuta sull’Appennino bolognese nelle borgate circostanti il Monte
Sole, nei comuni di Marzabotto, Vado-Monzuno e Grizzana-Morandi, conosciuta nella
cultura comune e scolastica come la strage di Marzabotto. Un eccidio cruento e di
particolare ferocia in cui vennero annientate circa 770 persone, per la maggior parte donne,
bambini e anziani.
35
L’approccio ad un film di tale importanza storica non è stato semplice. A distanza di
sessanta anni da quei tragici eventi tutto appare sfocato dal tempo, si sente il peso della
storia, si avvertono ancora faziosità, differenti interpretazioni o strumentalizzazioni
politiche. Il lavoro di ricerca sulla bibliografia già esistente, unito ad una raccolta di
testimonianze dirette, in collaborazione con l’Istituto Storico per la Resistenza “Parri” di
Bologna, ottenute con interviste ai sopravvissuti alla strage e a partigiani, ha
progressivamente messo in luce l’importanza di non dimenticare tale sacrificio e soprattutto
ha riportato ai nostri occhi volti, racconti, persone, famiglie.
“L’uomo che verrà” vuol essere un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la
subisce e si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano
dimenticare le vite degli uomini.
Nel film, nello scenario suggestivo dell’Appennino, si racconta di uomini, donne e bambini,
del loro vivere quotidiano, dove ad un certo punto le schermaglie del conflitto mondiale si
inseriscono tra borgate e casolari, come un fenomeno abnorme, inspiegabile. L’evolversi dei
racconti è l’evolversi di quei tempi, dove la grande “Storia”, quella che troviamo nei libri e
negli studi accademici, entra nelle case, sui sagrati, nelle chiese, ed uccide.
Dalla ricostruzione delle vicende emerge come protagonista una comunità che, al di là degli
episodi legati alle formazioni partigiane, oppone allo strapotere nazista una resistenza che,
come cita don Giuseppe Dossetti nell’introduzione bibliografica al libro “Le querce di
Monte Sole” di Monsignor Luciano Gherardi,
“… è innanzitutto un atteggiamento morale, una rivolta interiore contro ogni
prevaricazione, ogni violenza eretta a sistema, ogni sopruso, ogni ingiustizia, ogni ricatto. È
tenace affermazione dei diritti dell’uomo, di ogni uomo, volontà di pace nella libertà;
testimonianza di solidarietà umana al di sopra di ogni discriminazione; sfida dell’amore
all’odio, della fede alla disperazione, della vita alla morte”. Giorgio Diritti
COLLABORAZIONI E RICONOSCIMENTI
Il progetto, ancora in fase di scrittura, ha ottenuto una serie di patrocini importanti sia sul
territorio che a livello nazionale e internazionale, come quello della Robert F. Kennedy
Foundation Europe.
Nel 2008 ha ottenuto un finanziamento da parte della Direzione Generale per il Cinema
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Essenziale, l'interesse per il film espresso dalla Toscana Film Commission e dalla Fondazione
Cassa di Risparmio in Bologna che hanno reso concreto il loro sostegno al progetto con un
finanziamento.
Ma altrettanto rilevante per la riuscita del film, tutto realizzato a Bologna e dintorni, è stata
la partecipazione di alcune realtà locali che, fin dall'inizio, hanno compreso e condiviso
l’importanza del progetto, e ad esso hanno fattivamente collaborato: tra tutti si evidenzia il
contributo della Regione Emilia Romagna e quello della Cineteca di Bologna, nonché la
collaborazione dei comuni nei quali sono state realizzate le riprese come Monte San Pietro
e Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna e Radicondoli e Casole d’Elsa su territorio
toscano, le cui amministrazioni hanno aderito con entusiasmo. Tra gli altri, anche il nostro
comune ha avuto modo di collaborare alla sua realizzazione attraverso il Museo di Arti e
Mestieri che ha prestato diversi oggetti originali dell’epoca e che sono stati usati sul set.
TRA REALTA’ E FINZIONE
Il cast è composto sia da attori professionisti che da persone che abitano nel luogo difatti,
36
Nei titoli di coda si dichiara che i personaggi e le vicende del film sono frutto di finzione,
mentre lo sfondo storico (la strage di Marzabotto) è reale. Tuttavia alcuni personaggi del
film sono realmente esistiti:
-don Giovanni Fornasini, giovane parroco antifascista
-don Ubaldo Marchioni, che fu ucciso davanti all'altare della chiesa di Casaglia: la pisside
che teneva in mano al momento dell'uccisione si conserva ancora, con una pallottola
incastrata sul fianco
-il partigiano Lupo, della brigata Stella Rossa
-la donna storpia uccisa in chiesa, perché non aveva potuto ubbidire ai soldati tedeschi
che le avevano ordinato di uscire subito
-il gruppo di ottantaquattro persone che fu realmente ucciso con le mitragliatrici nel
cimitero di Casaglia
-il gruppo di una settantina di persone che fu realmente ucciso all'interno di una chiesa
con il lancio di bombe a mano
Anche la vita contadina di quegli anni è ripresa con realismo e ricchezza di dettagli
37
TITOLO PROGETTO
DESTINATARI
OBIETTIVI
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
ORGANIZZAZIONE
PRATICA:
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
LEGALITA’
DA BENE CONFISCATO A BENE COMUNE
Testimonianza
Tutte le classi – massimo 3 classi
L’incontro ha valore informativo e di sensibilizzazione al tema della
lotta alle mafie ed è inteso come un’occasione di confronto, di
conoscenza e di diffusione della cultura della legalità.
Lo scopo è quello di riuscire a:
- far conoscere il progetto “Campiano 12 Bene comune”
- introdurre il tema dei beni confiscati
- raccontare agli studenti dell’esperienza del gruppo di volontari
che nell’estate 2016 ha partecipato al campo di volontariato a
Isola Capo Rizzuto, in Calabria, nella Cooperativa “Terre Joniche –
Libera Terra”.
Se possibile verrà organizzata la visita al bene confiscato di Via di
Campiano 12, raggiungibile con una passeggiata a piedi.
Durante la giornata:
 Gli alunni delle classi presenti incontreranno i partecipanti al
campo di volontariato.
 Verrà illustrata ai ragazzi la storia della villetta confiscata e di
come la stessa sia stata trasformata con lo scopo di realizzare
un’area verde aperta al pubblico.
Due ore e mezza circa
L’incontro si svolge presso l’area verde in Via di Campiano, 12 a
Rastignano o in classe
Ufficio Politiche Giovanili
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 652 91 08 -75
Alice Milano [email protected]
Laura Raite [email protected]
38
TITOLO PROGETTO
DESTINATARI
OBIETTIVI
METODOLOGIA DI
LAVORO/DESCRIZIO
NE
DELL’INTERVENTO
39
LEGALITA’
GITA SCOLASTICA PRESSO LIBERA PIEMONTE –
CASCINA CACCIA
Una classe III per polo scolastico
Scegliere di passare qualche giorno in Cascina Caccia significa molte
cose: formazione sui temi della mafia, sulla sostenibilità ambientale,
poiché uno degli obiettivi della Cascina è sensibilizzare sul tema
dell'ambiente, imparare a stare insieme condividendo gli spazi e
affrontando le esigenze quotidiane di ciascuno e del gruppo,
prendersi cura concretamente di un bene confiscato.
IPOTESI CONTENUTI PROPOSTI, DA DEFINIRE CON GLI/LE
INSEGNANTI
Primo giorno:
Arrivo e sistemazione nelle stanze nel primo pomeriggio;
Eventuale pranzo al sacco;
Pomeriggio di formazione:
Conoscenza del gruppo classe attraverso attività di presentazione
Formazione: “Le organizzazione criminali di stampo mafioso”
Emersione della consapevolezza del fenomeno mafia da parte dei
ragazzi
Definizione di mafia partendo dalle conoscenze degli studenti,
parallelismo tra mafia e bullismo;
Cena, preparata a cura dei ragazzi;
Serata: gioco di ruolo: “Baciamo le mani”.
Gioco di ruolo ideato dalla segreteria di Libera Piemonte per
comprendere il ruolo fondamentale dei cittadini consapevoli
all'interno della cittadina di Golasecca , tenuta sotto scacco da
imprenditori corrotti e da una famiglia mafiosa.
Secondo giorno:
Colazione;
Mattina: partenza per Torino verso il “Bar Italia Libera” in Via
Veglia.
Bene sequestrato alla 'ndrangheta nell'ambito dell'operazione
Minotauro e gestito dalla Cooperativa Nanà.
Formazione: “Mafia al nord: dall'infiltrazione al radicamento”
Pranzo presso il Bar Italia Libera (già compreso nel preventivo);
Pomeriggio libero: possibilità di visitare Torino oppure rientro in
Cascina e possibilità di inserire altra attività;
Cena, preparata a cura dei ragazzi;
Serata di formazione: “La 'ndrangheta e Cascina Caccia: come dove
quando e perchè”
Terzo giorno:
Colazione,
Mattino: pulizia delle camere e dei bagni e attività di bilancio
dell'esperienza;
Pranzo, preparato a cura dei ragazzi;
Pomeriggio: partenza.
TEMPI
2 notti e 3 giorni che potrebbero essere così strutturati:
Sveglia h. 8
Colazione h. 8,30
Lavori h. 9- 12
Pranzo h. 12,30
Lavori h. 15-17,30
Cena h. 19,30
Serata h. 21
Cascina Bruno e Carla Caccia si trova a San Sebastiano da Po,
piccolo centro a due passi da Chivasso,
Questo casolare di mille metri quadrati, circondato da un ettaro di
terreno coltivabile, è stato per lungo tempo un immobile della
mafia.
Di proprietà della famiglia Belfiore, che annovera alcuni suoi
componenti nelle fila della criminalità organizzata torinese, è oggi
un luogo restituito alla collettività.
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
Domenico Belfiore, il capo famiglia, è stato condannato nel 1992
alla pena dell’ergastolo per essere il mandante dell’omicidio del
procuratore Bruno Caccia. La misura di prevenzione patrimoniale,
che ha permesso a questa struttura di essere confiscata, è stata
emessa, nel 1996, a carico di Salvatore Belfiore, fratello di
Domenico, con diversi reati alle spalle legati al 416 bis. Solo il 17
maggio 2007 questa struttura è stata liberata definitivamente dagli
ultimi residenti, ma l’iter della sua confisca è iniziato 11 anni prima.
Il bene, come spesso accade tra gli affiliati delle cosce, era stato
intestato ad un soggetto non legato agli affari illeciti della famiglia,
in questo caso ad un fratello incensurato.
La confisca definitiva dell’immobile è stata effettuata 3 anni dopo,
nel dicembre del 1999. Solo nel 2005, il bene, (da 2 anni di
proprietà del comune di San Sebastiano da Po) per volontà e
tenacia dimostrata dell’amministrazione guidata dal Sindaco Paola
Cunetta, viene destinato, per la sua riutilizzazione a fini sociali, al
Gruppo Abele. Due anni dopo, gli ultimi inquilini della casa, hanno
lasciato definitivamente la struttura. E, il 12 luglio di quest’anno,
con l’insediamento di quattro residenti e con la collaborazione di
Acmos e Libera, l’avventura di Cascina Bruno e Carla Caccia, ha
avuto ufficialmente inizio.
Tratto da http://cascinacaccia.net/?page_id=9
40
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
TERMINE PER
DEFINIRE IL
CALENDARIO CON
LE INSEGNATI
COSTI ANNO
2015/2016
NOTE
41
Ufficio Politiche Giovanili
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 652 91 08 -75
Alice Milano [email protected]
Laura Raite [email protected]
Per aderire a questa proposta di gita scolastica occorrerà dare la
propria adesione entro il 15/10/2016 utilizzando la scheda di
adesione generale.
Formazione: € 300,00 più IVA al 22% (Per una classe per plesso
scolastico, quota a carico del Comune di Pianoro).
Spese di vitto e alloggio: € 100,00 a partecipante – quota da
calcolare anche per gli accompagnatori (comprensivo del pranzo
presso il Bar Italia Libera).
Viaggio: Ipotesi di preventivo di Cosepuri con pulman al seguito: €
1.350,00
Sito internet Cascina Caccia: http://cascinacaccia.net/
TITOLO PROGETTO
LEGALITA’
TORNEO DI CALCIO A 5 “DAI UN CALCIO ALLE
MAFIE IN MEMORIA DI DODÒ”
In collaborazione con A.S.D. Sporting Pianorese
1955
DESTINATARI
Tutti gli alunni delle scuole secondarie di primo grado
Promuovere lo sport come strumento di legalità (nel rispetto
OBIETTIVI
delle regole e come autodisciplina) e di incontro con l'altro,
attraverso la pratica del gioco del calcio.
L’attività prevede la partecipazione ad un torneo di calcio a 5
che ha come sfondo tematico la legalità, la lotta alla criminalità
organizzata presente anche nel mondo del calcio e lo spirito che
è
alla
base
di
uno
sport
“pulito”.
Per questo motivo, le partite saranno basate sul principio
dell’auto-arbitraggio volto ad accrescere la responsabilità, il
rispetto reciproco sia all’interno di una corretta competizione
METODOLOGIA DI
sportiva, che all’interno della vita quotidiana. Sempre sulla base
LAVORO/DESCRIZIO di questi principi, il torneo incentiva la partecipazione di squadre
NE
miste
composte
da
ragazzi
e
ragazze.
DELL’INTERVENTO
All’interno della giornata saranno presenti anche le Associazioni
“Libera”, “Avviso Pubblico” e testimoni significativi che
proporranno momenti di confronto prima e dopo l’evento
sportivo.
Il torneo è dedicato a Dodò, Domenico Grabriele, la cui vita fu
stroncata per mano della 'Ndrangheta a soli 11 anni su un campo
da calcio.
Alla fine della giornata sarà prevista anche una premiazione
simbolica per tutti i partecipanti al torneo.
TEMPI
Il torneo si realizzerà durante la stagione primaverile 2017
LUOGO DI
Campo sportivo di Pianoro Nuovo.
SVOLGIMENTO
ORGANIZZAZIONE
Sarà possibile partecipare al torneo sia come classi sia come
PRATICA:
singoli alunni.
Ufficio Politiche Giovanili
RESPONSABILE DEL
Tel. 051 652 91 08 -75
PROGETTO
Alice Milano [email protected]
Laura Raite [email protected]
LOCANDINA
DELL’ANNO
SCORSO
42
TITOLO PROGETTO
OBIETTIVI
DESTINATARI
METODOLOGIA DI
LAVORO
43
MEDIAZIONE CULTURALE
A SCUOLA NEL MONDO – CINA
A CURA DI ASSOCIAZIONE DIVERSAMENTE
 Sostenere insegnanti e alunni nel rapporto con i compagni di
origine straniera e le rispettive famiglie.
 Conoscere le diversità, approfondire e problematizzare in modo
aperto i ruoli e le aspettative degli attori coinvolti: alunni,
insegnanti. Cosa si aspettano i ragazzi dalla scuola? Che ruolo le
attribuiscono? Quali sono le aspettative degli insegnanti rispetto
al rapporto con la famiglia? Parlare apertamente dei confini e
delle aspettative è utile per mettere in luce come esse possano
essere culturalmente condizionate. Pertanto le incomprensioni
che emergono, spesso interpretate come disinteresse o
disaffezione possono invece essere attribuite a differenti modi di
pensare e vivere la scuola.
 Costruire insieme agli insegnanti degli strumenti di dialogo e
collaborazione che siano replicabili.
 Approfondire la conoscenza e il confronto tra il sistema
scolastico italiano e quello cinese.
Una classe II o III (e una di riserva nel caso non venga scelto da
Rastignano)
La scuola è una delle principali agenzie di socializzazione e, in quanto
tale, deve saper accogliere la sfida della globalizzazione e della
differenza. La presenza crescente di alunni di origine straniera, il
rapporto con le famiglie, può rappresentare una difficoltà sia per gli
insegnanti che per gli alunni. Si rende perciò necessario sostenere
entrambi nella gestione del rapporto e confronto reciproco.
Spesso a scuola non c’è lo spazio ed il tempo per parlare e riflettere
“sulla scuola stessa”. Il sistema educativo non è universale, così come i
compiti e i doveri che gli sono delegati. Il laboratorio si divide in due
momenti rivolti a target differenti: gli insegnanti e gli alunni.
Perché una metodologia multidisciplinare.
L'associazione Diversa/mente, attiva nel territorio di Bologna dal 2000,
si occupa dell'incontro tra culture ed in particolare del lavoro di cura
(ed educativo) a favore di persone (adulti, bambini, famiglie...) che
hanno una storia migratoria.
Ha collaborato con numerosi Istituti scolastici, anche nell’ambito del
Progetto Sei Più, di questo lavoro testimoniano alcune pubblicazioni
(vedi www. associazionediversamente.org) e del Progetto INS-insieme
nella scuola, entrambi finanziati dalla Fondazione del Monte e aventi
lo scopo di ridurre il tasso di dispersione scolastica tra gli allievi
stranieri e promuovere, secondo un'ottica sistemica, i concetti di
accoglienza, integrazione e incontro culturale.
La metodologia dell’Associazione Diversa/mente prende spunto dagli
approcci clinici della psicologia transculturale, dell’etnopsichiatria e
dell’etno-psicoanalisi. Per questo motivo un elemento essenziale del
suo lavoro riguarda la pratica del confronto tra professionalità e visioni
differenti, nell'ottica di un reciproco riconoscimento.
Ogni progetto coinvolge più di una figura professionale (psicologi,
antropologi, mediatori), per avere uno sguardo il più completo
possibile, raccogliendo ed integrando prospettive e letture differenti sui
fenomeni.
La multidisciplinarietà è la sola prospettiva che permette di non
rinunciare ad una lettura della complessità, cogliendo in essa le
difficoltà e le ricchezze che la caratterizzano, nella convinzione che non
esistono soluzioni definitive ma processi di negoziazione e di cocostruzione partecipata.
In quest’ottica l’associazione rivolge una particolare attenzione alle
figure di riferimento. Nel caso specifico della scuola, la formazione per
e con gli insegnanti è propedeutica e fondamentale per l’intervento
con i ragazzi e le ragazze al fine di creare degli strumenti dialogati e
condivisi che possano concretamente rappresentare un arricchimento
per discenti e alunni.
Una prospettiva multifocale
Gli interventi saranno preparati e condotti da un’antropologa e una
psicologa, sarà prevista la presenza in classe del mediatore culturale.
Antropologo: effettua una micro-etnografia concentrandosi sull’analisi
degli eventi che si verificano in classe, a scuola e in famiglia, integrata
da una “etnografia multilivello” che allarga l’osservazione dalle agenzie
di socializzazione agli eventi storici e sociali più vasti. Questo doppio
sguardo consente di dare pari dignità a tutte le appartenenze culturali,
evitando l’identificazione con una solo di esse. L’antropologia, quindi,
mette a disposizione una tecnica di indagine che permette
l’esplicitazione di tutte le culture in gioco (alunni, insegnanti, genitori,
ecc.) aprendo alla riflessività, all’ascolto, nell’intento di riconoscere la
complessità delle situazioni e creare una riflessione partecipata che
permetta di aprire un dialogo permanente tra le parti.
Psicologo/Psicoterapeuta con formazione transculturale: conosce i
processi psicologici che vengono determinati e condizionati dalle
esperienze legate alla migrazione e dal contesto familiare. Offre,
inoltre, importanti indicazioni su quali percorsi intraprendere per
reperire le risorse individuali necessarie per potere sostenere
cambiamenti e trasformazioni, nonché gli apprendimenti.
Mediatore culturale: costituisce il ponte tra la cultura che si vuole
conoscere e quella ospite operando in maniera biunivoca. Da un lato il
suo contributo va al di là della semplice traduzione in lingua: si tratta
di una comunicazione e condivisione di significati che attengono a
comportamenti, regole, valori. Nello stesso tempo è
importante anche cercare di far comprendere all’alunno ( ma anche al
genitore) di origine straniera, quali sono la cultura e le regole del paese
44
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
in cui ora si trovano: come ci si comporta a scuola e come funziona la
scuola in Italia.
Primo step: consulenza e formazione con le insegnanti. Poiché, tra gli
obiettivi, è prevista la creazione di strumenti di dialogo e
collaborazione che siano replicabili nel tessuto scolastico, il momento
di consulenza con gli insegnanti è fondamentale.
In concreto:
 viene raccolto il bisogno specifico in relazione alla
rappresentanza culturale cinese. Tramite brainstorming si
confrontano le conoscenze, eventuali punti critici nel rapportarsi
con alunni e genitori.
 Viene approfondito il sistema scolastico cinese con uno sguardo
antropologico sulla storia, la cultura e il sistema familiare
 Viene chiesto alle insegnanti di mettere in atto quanto appreso
interpretando e semplificando alcune regole dell’istituto.
 Al termine dell’incontro viene chiesto alle insegnanti di
realizzare, all’interno delle normali attività scolastiche, un
momento di preparazione degli alunni, tenendo presente che
questo sarà propedeutico allo step successivo.
Secondo step: rivolto alle alunne e agli alunni.
 sotto forma di quiz viene indagata la conoscenza del sistema
scolastico della cultura presa in esame.
 secondariamente, con l’aiuto di un mediatore verrà proposta la
simulazione di una giornata tipo nella scuole del paese in
oggetto.
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
45
Terzo step: incontro di restituzione che coinvolge entrambe le classi,
finalizzato alla condivisione degli strumenti appresi e al confronto sulle
tematiche affrontate. Nel caso in cui le classi coinvolte appartengano
ad istituti differenti, e non fosse possibile riunirle, si effettuerà una
restituzione di mezz’ora a classe, negli istituti coinvolti, accordandosi
per fissare due appuntamenti ad orari differenti nella stessa mattinata.
Ore complessive di laboratorio: 6 da realizzarsi preferibilmente nei
mesi di febbraio/marzo.
I. STEP: 1 incontro da 2 h con le insegnanti
II. STEP: 1 incontro da 1:30 h per una classe
1 incontro da 1:30 h per una classe
III. STEP: 1 incontro da 1:00 h di restituzione allargato da fare unendo
le due classi nella stessa mattinata insieme alle insegnanti.
(oppure 2 restituzioni da 0:30 minuti per classe da effettuare nella
stessa mattinata ad orari diversi.)
In classe
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
Materiale utile: cartelloni, post-it, pennarelli.
Concordare con le insegnanti un calendario per gli incontri
Alice Milano – Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 6529175
E-mail: [email protected]
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
Laura Raitè – Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 6529108
E-mail: [email protected]
Dott.ssa Filomena Cillo – Associazione DiversaMente:
Cell. 347 9091373 [email protected]
TERMINE PER
DEFINIRE IL
CALENDARIO CON
LE INSEGNANTI
Entro metà Novembre
COSTI DEL
PROGETTO
A carico del Comune di Pianoro
NOTE
Questo progetto è proposto pensando alla presenza di alunni cinesi ma
può, su richiesta dei docenti, essere realizzato in relazione ad altri
Paesi.
46
TITOLO PROGETTO
DESTINATARI
OBIETTIVI
EUROPA
Classi II
 Promuovere la conoscenza dell’Europa
 Promuovere la conoscenza delle Istituzioni Europee e dei
diritti e doveri dei cittadini europei
 Informare sulle possibilità di mobilità europea attraverso
delle testimonianze
I contenuti del laboratorio potranno essere definiti dalle insegnati
insieme agli operatori dell’ufficio politiche giovanili e potranno
sviluppare le seguenti tematiche:
-i diritti e i doveri dei cittadini europei (attraverso il laboratorio
“Diritti si nasce”, nato per veicolare i contenuti della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione Europea. L’attività ha lo scopo di educare
al riconoscimento dei diritti e doveri promuovendo i valori della
tolleranza e del rispetto in chiave europea. Durante il gioco, le
squadre si sfidano ad indovinare/disegnare/mimare le parole legate
ai diritti, riflettendo sui concetti di dignità, libertà, uguaglianza,
cittadinanza, solidarietà, giustizia. Il laboratorio, gratuito, si basa
sull’utilizzo del kit didattico “Diritti si nasce” fornito dal Centro
Europe Direct della Regione Emilia-Romagna
per
approfondire
http://www.assemblea.emr.it/paceediritti/servizi/percorsi-nellescuole/diritti-si-nasce-1)
-le Istituzioni Europee e il loro funzionamento
Al termine del percorso scelto l’incontro potrà essere arricchito dalla
presenza di un testimone (es: uno studente Erasmus, un volontario
straniero presente a Bologna, un volontario italiano all’estero,
ecc…)
METODOLOGIA DI
LAVORO/
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
47
Lezioni frontali, giochi di ruolo, lezioni interattive, racconto di
esperienze.
1 o 2 ore
In classe
Ufficio politiche giovanili
Tel. 051 652 91 08 -75
[email protected]
[email protected]
48
ORIENTAMENTO
49
TITOLO PROGETTO
INCONTRI DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI
DEL TERRITORIO PER I GIOVANI PIANORESI
DESTINATARI
Classi III
OBIETTIVI
Conoscenza delle opportunità offerte dal Comune e dal
territorio di Pianoro ai giovani
METODOLOGIA DI
LAVORO/DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
MATERIALE E STRUMENTI
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
ORGANIZZAZIONE
PRATICA:
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
Agli alunni verranno presentate le diverse opportunità che il
Comune di Pianoro e più in generale il territorio di Pianoro
offre loro.
Alcuni di questi servizi possono interessare gli alunni da
subito, altri potranno invece essere loro utili in momenti
successivi. Si ritiene comunque opportuno presentare anche
questi ultimi in quanto negli alunni delle classi III del nostro
territorio sono più difficilmente raggiungibili negli anni
successivi.
Durante l’incontro vengono presentati i servizi offerti da:
-Servizio CIOP (Centro di Informazione e Orientamento
Professionale)
-Sportello Europa (servizio di orientamento alle opportunità
di mobilità europea: tirocini, volontariato, scambi giovanili,
studio, ecc)
-Centro Culturale Giovanile (apertura, servizi e opportunità
offerte)
-Opportunità nell’ambito Culturale e dello Sport
-Servizi offerti dalle Biblioteche
-Video
-Testimonianze
-Distribuzione di un opuscolo descrittivo dei servizi di cui si è
parlato.
L’intervento ha una durata di 1 ora per classe
E’ possibile organizzare una presentazione incontrando
contemporaneamente gli alunni di due classi
In classe
Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 65 29 108 – 175
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raite – E-mail: [email protected]
50
TITOLO
PROGETTO
ATTIVITÀ
DESTINATARI
PERCORSI DI ORIENTAMENTO
per i GENITORI
Incontri di orientamento rivolti ai genitori volti ad offrire
strumenti per sostenere i propri figli nel passaggio scuole
medie-scuole superiori.
Genitori degli alunni delle classi II e III
Il Comune di Pianoro attraverso i propri servizi orientativi e
in collaborazione con professionisti esterni, metterà a
disposizione delle classi terze della scuola secondaria di primo
grado, alcuni momenti dedicati all’informazione e
all’orientamento rivolti ad alunni e genitori. In particolare:
Per i genitori degli alunni frequentanti le classi terze della
scuola secondaria di primo grado:
Gli incontri rivolti ai genitori di alunni che dovranno
compiere la scelta scolastica avranno la finalità di offrire agli
stessi strumenti utili a sostenere i propri figli nel passaggio
scuole medie-scuole superiori.
DESCRIZIONE
INTERVENTO
In particolare, gli obiettivi prefigurati sono:
- informare i genitori sulle opportunità offerte dal territorio
e sulle caratteristiche dei canali esistenti per la prosecuzione
degli studi e sull'assolvimento dell’obbligo scolastico
- sensibilizzare e preparare i genitori a sostenere i propri
figli nello sviluppo di una propria progettualità personale,
nella preparazione alla scelta; fornire alcune competenze
adatte a monitorare il percorso di transizione tra i cicli e
prevenire il rischio di insuccesso/abbandono scolastico
- sensibilizzare i genitori ad agire in sinergia con l'istituzione
scolastica in modo da facilitare il monitoraggio delle variabili
chiave per l'efficacia del percorso formativo e di studio
REALIZZAZIONE
INTERVENTO
DURATA
PER INFORMAZIONI
51
A cura dell’Ufficio Ciop del Comune di Pianoro
Due incontri della durata di due ore,
mese di dicembre
indicativamente nel
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 65 29 108 – 175
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raite – E-mail: [email protected]
STRUMENTI E RISORSE PER GLI/LE INSEGNANTI
L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Classi II e III
Il materiale è stato consegnato in apposito quaderno con il POT 2010-2011.
E’ possibile richiederne copia.
MATERIALI TRATTI DA:
PORTALE DEL CENTRO RISORSE PER L’ORIENTAMENTO
C/O Istituzione G. F Minguzzi
Via S. Isaia n. 90
Tel 051 5288526
Orari:
Mercoledì 9.00-13.00 / 15.00 – 17.00
Venerdì 9.00-13.00
[email protected]
sito internet: www.portaleorientamento.provincia.bologna.it
L’Ufficio Formazione e Orientamento Professionale del Comune di Pianoro offre
agli/alle insegnanti informazioni e consulenza al fine di favorire l’utilizzo degli
strumenti contenuti nel presente dossier.
Il Centro Risorse per l’Orientamento può offrire invece una consulenza più
approfondita sulla strutturazione dei percorsi e/o sull’analisi dei lavori realizzati in
classe.
52
SALUTE E
PREVENZIONE
53
ISTITUTO RAMAZZINI
Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca
scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione.
L’Istituto Nazionale per lo Studio ed il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali
“Bernardino Ramazzini”, costituito nel 1987, è una cooperativa ONLUS, della quale
attualmente fanno parte oltre 25.000 Soci, dei quali circa il 90% distribuiti nel territorio
della Provincia di Bologna.
La missione
“Prevenire è meglio che curare”, costituisce l’eredità più importante lasciataci dal medico
Carpigiano Bernardino Ramazzini (1633-1714), padre della Medicina del Lavoro.
Tutti i nostri sforzi e le nostre attività nel campo della lotta contro il cancro sono guidati
da questo importante principio; nei laboratori di ricerca, nei nostri ambulatori, nei nostri
incontri con i cittadini, cerchiamo di infondere la cultura della prevenzione, perché solo
attraverso essa possiamo pensare di vincere questa difficile sfida.
Le attività dell’Istituto Ramazzini sono incentrate principalmente in tre aree di intervento:
1. La prevenzione primaria, prevenzione primaria dei tumori con la promozione
della ricerca scientifica
2. La messa in atto di programmi clinici di diagnosi precoce dei tumori
3. la diffusione dell’informazione sui rischi cancerogeni ambientali e professionali.
In particolare, la Ricerca Scientifica viene svolta presso il Centro di Ricerca sul Cancro “
Cesare Maltoni “ nel Castello di Bentivoglio dove, da oltre 40 anni, vengono condotti
studi sperimentali di cancerogenicità su animali da laboratorio, finalizzati alla
identificazione e quantificazione dei rischi cancerogeni di composti, agenti e tecnologie
presenti negli ambienti di vita generale e di lavoro.
Proposta:
Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo
oncologico e sui possibili interventi di prevenzione.
Destinatari:
Classi seconde della scuola secondaria di primo grado (abbinate a gruppi di due classi –
massimo tre)
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Gli incontri saranno tenuti da ricercatori del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni
dell’Istituto Ramazzini e dal Dottor Alceste Masina, nato a Bologna il 17/10/1946 e
residente a Pianoro; Socio dell’Istituto Ramazzini dalla sua fondazione, Collaboratore del
Professor Cesare Maltoni, laureato in Medicina e Chirurgia, e Specialista in Oncologia ed
in Scienza dell’Alimentazione. Fino al Gennaio 2010 ha diretto l’Unità Operativa
Complessa di Oncologia e l’Hospice dell’Azienda USL di Imola.
Durata:
-un incontro della durata di un’ora e mezza (o se non è possibile per ragioni organizzative
di un’ora)
Tematiche degli incontri:
Durante gli incontri verranno sviluppate le seguenti tematiche:
-Educazione Sanitaria ed i corretti comportamenti di vita, al fine di mantenere lo stato di
salute e di evitare, nei limiti del possibile, l’insorgenza di malattie neoplastiche.
-la Prevenzione Primaria, con particolare riguardo ai fattori cancerogeni presenti
nell’ambiente di vita generale e di lavoro, quali: alcuni agenti chimici (benzene, pesticidi, i
dolcificanti alimentari, ecc…), alcuni agenti fisici (l’amianto, le radiazioni ionizzanti, i
campi elettromagnetici generati dalla corrente elettrica e dai telefoni cellulari).
-la Ricerca scientifica: potenzialità, risultati e limiti. Il lavoro svolto dall’Istituto Ramazzini.
Potrebbe essere utile prevedere una visita ai Laboratori sperimentali di Bentivoglio al fine
di presentare agli studenti una realtà di lavoro molto particolare, poco conosciuta e fra i
pochi esempi nel nostro Paese.
Organizzazione:
Per l’organizzazione degli incontri contattare:
Ufficio Politiche Giovanili
Tel: 051 65 29 108 – 175
Email: [email protected]
[email protected]
COSTI: Nessuno
55
CORSO DI PRIMO SOCCORSO
TITOLO PROGETTO
a cura della Pubblica Assistenza di Pianoro e Lions
Club Bologna Pianoro degli Ariosto
DESTINATARI
Classi II
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
Spazio retrostante la Sala Arcipelago di Pianoro
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
In plenaria:
-Piccolo corso di Primo Soccorso
-Indicazioni relative a come comportarsi in un situazione di
emergenza (telefonata al 118, informazioni da dare, ecc)
-Simulazione di un intervento di soccorso con ambulanza
Divisi in gruppi classe:
-Sperimentazione dell’attività di rianimazione con manichino
A fine attività verrà distribuito a tutti gli alunni in piccolo
manuale di primo soccorso.
L’attività si svolgerà un sabato mattina (la data andrà
definita in accordo tra i due istituti comprensivi e la Pubblica
Assistenza) e avrà la durata di circa un’ora e trenta.
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
Potranno assistere e partecipare alla presentazione anche gli
alunni che al sabato non sono a scuola, accompagnati dai
genitori.
Per concordare la data contattate:
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 65 29 108 – 175
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raite – E-mail: [email protected]
56
TITOLO PROGETTO
CHI E’ L’AVIS?
OBIETTIVI
DESTINATARI
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
METODOLOGIA DI
LAVORO
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
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AVIS: DONARE IL SANGUE E’ UN GESTO DI
SOLIDARIETA’
L’AVIS è un’Associazione di volontariato costituita tra coloro
che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente
e anonimamente il proprio sangue. Fondata a Milano nel
1927 dal dott. Vittorio Formentano, l’AVIS è oggi un ente
privato con personalità giuridica e finalità pubblica e
concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazionale in favore
della collettività. Fonda la sua attività istituzionale ed
associativa sui principi costituzionali della democrazia e della
partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento
centrale e strumento insostituibile di solidarietà umana.
Informare e sensibilizzare gli alunni alla donazione del
sangue e approfondirne la conoscenza a chi non ha ancora
avuto l’opportunità di conoscerla.
Classi III
L’ AVIS Comunale Pianoro propone anche per l’anno
scolastico 2016/2017 una serie di incontri con gli studenti per
informare e sensibilizzare gli alunni alla donazione del
sangue.
Gli incontri, tenuti da un volontario AVIS e da un medico, il
dott. Alceste Masina, saranno incentrati sulla migliore
conoscenza del corpo umano e sul valore della donazione,
atto gratuito volontario e di grande solidarietà.
Da concordare con gli/le insegnanti.
Scuole
Due incontri di due ore per classe.
Massimo Polga, cell. 338 7512138, AVIS Comunale Pianoro
TITOLO PROGETTO
OBIETTIVI
DESTINATARI
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
COSTI DEL
PROGETTO
“TUTTI SU PER AVIS”
Spettacolo teatrale
-Informare e sensibilizzare gli alunni sulla donazione del sangue
-Approfondire la conoscenza della donazione del sangue
-Promuovere il senso civico
Classi II (massimo tre classi per ogni spettacolo per circa 60-70
ragazzi)
Intervento di animazione teatrale realizzato da due Attori-Clown che,
attraverso giochi di ruolo con i ragazzi, questionari e “la catena
umana” di solidarietà aiuteranno a riflettere sui contenuti del
progetto.
Lo spettacolo è ambientato a Bologna, con sfondi preparati
appositamente dal noto vignettista Giorgio Serra, alias Matitaccia, che
la rappresenta come:
- la rossa (il colore del sangue e dell’amore) per spiegare l’importanza
del dono del sangue,
- la grassa (le torri golose) riferimenti a concetti di un buon stile di
vita e una buona alimentazione,
- la dotta (colta, autorevole) sempre aperta a qualsiasi necessità socioetico-culturale,
- la solidale (l’Emilia Romagna è fra le tre regioni più generose per
donazioni di sangue).
Definire la data dello spettacolo entro fine novembre.
Durata dello spettacolo animazione ca. 1 ora e 40’.
Lo spettacolo si svolgerà in aula magna, in palestra o in un ambiente
similare di adeguata capienza da concordare con le insegnanti che
dovranno essere presenti durante la rappresentazione.
Per Informazioni contattare:
Ufficio Politiche Giovanili
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raitè – E-mail: [email protected]
Tel. 051 65 29 108-175
“Valigie Leggere”: Stefania Milia
Cell. 340 5066187
E-mail: [email protected]
Il lunedì dalle 10 alle 14 e dal martedì al venerdì dalle 12 alle 14.
I costi sono totalmente a carico di AVIS Pianoro
58
ADOLESCENZA, CRESCITA, SESSUALITÀ
TITOLO PROGETTO
Progetto del Distretto di San Lazzaro – Spazio Giovani
RESPONSABILE DOTT.SSA CARLA CALANCHINI
DESTINATARI
Studenti e studentesse delle classi terze medie
Finalità:
- Favorire il benessere psico-fisico e la consapevolezza delle
possibili problematiche legate alla sessualità ed a nuovi stili
di divertimento.
-
Obiettivi:
Ampliare le conoscenze relative allo sviluppo sessuale ed
alle
modificazioni
psicorelazionali
del
periodo
adolesecenziale
-
Ampliare la consapevolezza dei rischi connessi ai nuovi stili
di divertimento
-
Fornire elementi di conoscenza relativi alla contraccezione,
alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse ed
AIDS.
OBIETTIVI
METODOLOGIA DI
LAVORO/DESCRIZIO
NE
DELL’INTERVENTO
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
ORGANIZZAZIONE
59
Il metodo di lavoro utilizza la discussione in piccolo gruppo ed in
plenaria; le attivazioni prevedono brain storming, role playing e la
compilazione di schede di lavoro.
Contenuti :
- Modificazioni corporee, psicologiche e relazionali in
preadolescenza e adolescenza
-
Relazioni con i coetanei, con l’altro sesso e con i genitori
-
Appartenenza al gruppo, trasgressione e stili di divertimento
-
Sessualità e affettività
-
Contraccezione e malattie sessualmente trasmesse
Due incontri di 2 ore ciascuno o un incontro da 3 ore.
Scuola
Contattare l’ufficio Politiche Giovanili al fine di concordare le date
PRATICA:
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
NOTE
degli incontri
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 65 29 108 – 175
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raite – E-mail: [email protected]
Nel corso di quest’annualità potrà essere introdotto un incontro
rivolto ad insegnanti e genitori con l’obiettivo di dare maggiore
continuità alle attività svolte con gli studenti.
Spazio Giovani, nell’ambito dei Piani per la Salute, propone alle
classi terze delle scuole secondarie di primo grado un progetto
volto a favorire il benessere psicofisico e relazionale nella
preadolescenza. La delicata fase di transizione che i ragazzi e le
ragazze affrontano a questa età, contraddistinta dalle
trasformazioni corporee e da un maggior bisogno di autonomia e
di inserimento nel gruppo dei pari, necessita di una specifica
attenzione e di spazi di approfondimento.
Gli incontri con figure esperte quali ginecologa, psicologa ed
educatore possono rappresentare momenti di confronto utili per
riflettere su ciò che caratterizza il periodo evolutivo, per chiarire
dubbi ed informazioni distorte e per fare conoscere ai ragazzi ed
alle ragazze un servizio, lo Spazio Giovani, a loro dedicato. La
metodologia di lavoro utilizza il gruppo classe come ambito di
confronto tra pari e di
esplicitazione delle problematiche
condivise.
Fino ad oggi gli incontri si sono svolti presso i diversi Istituti
Comprensivi coinvolti. Dal novembre 2009, per favorire l’accesso
per i giovani dei Comuni di Monghidoro, Loiano e Pianoro, presso
i locali del Centro Civico di Rastignano, il Comune di Pianoro in
collaborazione con l’AUSL ha aperto un punto di accesso dello
Spazio Giovani. In considerazione degli ampi spazi disponibili e
della funzionalità dedicata, gli incontri avverranno presso tale sede,
che diventerà così nota agli studenti quale Servizio di riferimento
sul territorio.
Operatori coinvolti:
Dott.ssa Carla Calanchini- ginecologa del Consultorio Familiare e
Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro- Tel.0516224202Email [email protected]
Dott.ssa Elena Greco- psicologa del Consultorio Familiare e Spazio
Giovani del Distretto di San Lazzaro- 0516224283 e Spazio Giovani
Collaborano al progetto ed allo svolgimento degli incontri
educatori professionali che lavorano all’interno di progetti
educativi dei Comuni o del Distretto su delega dell’AUSL
60
PROGETTO PATCHWORK
E KISMET
ANNO SCOLASTICO 2016-17
CONSULENZA PSICOLOGICA PER SCUOLE E FAMIGLIE
Il progetto Patchwork e Kismet verrà illustrato alle scuole
appena disponibile.
Azienda USL Bologna
Distretto di San Lazzaro di Savena
61
TITOLO
PROGETTO
OBIETTIVI
DESTINATARI
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
ATTRAVERSO LA RETE
Progetto per la costruzione di una sana cultura della navigazione su
Internet per le scuole e le famiglie del territorio, a cura dei Progetti
Kismet e Patchwork del Comune di Pianoro
 Fornire strumenti per una navigazione consapevole
 Condividere problematiche educative connesse all’utilizzo di
Internet
 Valorizzare le risorse personali attraverso il web
 Sensibilizzare e coinvolgere i genitori sul tema del cyber bullismo
 Studenti e docenti delle classi prime delle scuole secondarie di I
grado di Pianoro e Rastignano
 Genitori
Oggi nove ragazzi su dieci sono connessi a Internet ove giocano,
chattano, comprano, imparano, scoprono. Internet è diventata nel bene
o nel male la piattaforma sulla quale e attraverso la quale i giovani di
oggi passano buona parte della loro giornata e non è più tempo di
domandarsi se questo è giusto o sbagliato perché questa è la realtà,
attuale e certa, del prossimo futuro, con cui oltre ai ragazzi anche gli
adulti devono fare i conti. Questa realtà diventa il territorio (per certi
aspetti nuovo) su cui si può realizzare una nuova sfida educativa che
coinvolga le famiglie e le scuole per usufruire al meglio delle immense
migliorìe che ha portato alla nostra vita le Rete, ma anche per
cominciare a riflettere su come proteggere e proteggersi dalle trappole e
dai pericoli della stessa. Pericoli che vengono spesso sottovalutati perché
facenti parte di un mondo “virtuale” e quindi potenzialmente “astratti”.
Ogni mese che passa invece (perché i cambiamenti della Rete sono
cambiamenti veloci, quasi quotidiani) ci rendiamo conto che tutto
quello che succede sulla Rete è incredibilmente VERO, CONCRETO,
MATERIALE e quindi REALE, così che le relazioni diventano vere come
quelle NON virtuali.
Il Comune di Pianoro, da tempo sensibile a questo argomento, proporrà
alle scuole e alle famiglie un percorso a doppio filo, sperimentale, grazie
al quale poter fornire ai ragazzi strumenti di utilizzo e di comprensione
per una navigazione consapevole e sana, e alle famiglie momenti di
condivisione su temi di attualità.
TEMPI
Attività proposte:
 Laboratori in classe condotti da educatori Kismet per mettere a
punto una “cassetta degli attrezzi” per una navigazione
consapevole, con l’affiancamento di uno psicologo nell’ambito
del progetto Patchwork;
 Incontri divulgativi in gruppo
Due o tre incontri per classe
62
Un’ora e mezza per ciascun incontro
Il progetto verrà calendarizzato come segue:
Ottobre: incontro introduttivo con le famiglie (tema e data da definire)
Ottobre-Marzo: realizzazione delle attività nelle scuole secondarie
Gennaio: incontro con le famiglie sul tema del cyberbullismo
Aprile: incontro conclusivo con le famiglie (tema e data da definire)
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
In classe
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
Gli insegnanti che aderiscono al progetto sono invitati a contattare
l’Ufficio Politiche Giovanili per definire le date degli incontri che
saranno infine comunicate agli psicologi ed educatori che
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
COSTI DEL
PROGETTO
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Alice Milano – Ufficio Politiche Giovanili
E-mail: [email protected]
Tel. 051 6529175
Laura Raitè – Ufficio Politiche Giovanili
E-mail: [email protected]
Tel. 051 6529108
Gratuito
64
CINEMA
E TEATRO
65
ZONA DI CONFINE
Laboratorio teatrale da realizzare in orario extra curriculare
Associazione Culturale Ca’ Rossa
Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Descrizione dell’attività
Il laboratorio è uno spazio di confronto, un percorso di studio delle tecniche di base della
recitazione, attraverso cui i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare una maggiore
consapevolezza delle proprie capacità espressive e delle dinamiche di relazione interne al
gruppo di lavoro.
A partire dal concetto di confine, inteso come limite da superare nel processo della
conoscenza, indagheremo il tema della migrazione, mettendone in evidenza l’universalità.
Il viaggio come percorso di uscita da se stessi, dal proprio confine fisico e geografico, per
andare alla ricerca di una condizione nuova capace di integrare sia ciò che ci si è lasciati
alle spalle che ciò verso cui si procede, creando connessioni e legami che vadano ad
arricchire il proprio bagaglio esperienziale e a migliorare le proprie condizioni di esistenza.
I partecipanti al laboratorio saranno invitati a contribuire alla produzione di un testo da
mettere in scena, attraverso spunti e riflessioni relativi ai concetti di integrazione e
accoglienza.
Obiettivi generali
Promozione della cultura come strumento di supporto nella crescita
Valorizzazione delle relazioni interpersonali nel contesto scolastico
Educazione al confronto e al dialogo
Rafforzamento della fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di analisi ed espressive
Promozione dell’attività teatrale come strumento ludico di incontro e di relazione
Obiettivi specifici
Apprendimento delle tecniche teatrali
Educazione al movimento espressivo
Educazione alla collaborazione nella realizzazione di un obiettivo comune
Realizzazione di risultati artistici (lo spettacolo) che possano fornire uno strumento di
verifica delle capacità acquisite durante il percorso
66
Destinatari
Un gruppo di massimo 20 Alunni/e selezionati tra le Classi I-II-III della Scuola Media
Vincenzo Neri.
Insegnanti di riferimento.
Famiglie di riferimento.
Metodologia adottata
Ogni incontro sarà diviso in due fasi principali
La prima, finalizzata all’apprendimento delle tecniche di recitazione, attraverso giochi di
relazione ed esercizi espressivi, mirati, oltre che all’apprendimento della tecnica, alla
formazione di un gruppo di lavoro capace di confrontarsi in modo condiviso con il
momento di verifica finale.
La seconda, finalizzata all’analisi del tema e all’elaborazione delle varie possibilità di messa
in scena, attraverso esercizi di improvvisazione e composizione.
Gli ultimi incontri saranno dedicati alle prove generali dello spettacolo.
Tempi di realizzazione
Da Ottobre 2016 a Marzo 2017
Luogo di svolgimento dell’attività
Il Centro Giovanile Pianoro Factory, lo spettacolo finale verrà realizzato nella Sala
Arcipelago di Pianoro.
Frequenza
Un incontro a settimana di 2 ore ciascuno
Due pomeriggi intensivi prima dello spettacolo finale
Durata
13 incontri più i 2 giorni di prove generali e spettacoli
Direzione Didattica
Rossella Dassu
Per Ca’Rossa Associazione Culturale
Organizzazione pratica
Per una buona organizzazione del progetto è necessario identificare un insegnante di
riferimento che possa fare tra intermediario tra l’Ufficio Scuola e l’operatore teatrale nella
definizione del calendario e dei giorni e nella raccolta delle adesioni dei ragazzi nella
formazione del gruppo che non può superare i 20 iscritti.
Termine per definire il calendario con gli/le insegnanti
Prima settimana di ottobre 2016
Risultati attesi
Apprendimento delle tecniche di recitazione.
Coinvolgimento dei due gruppi di lavoro nella realizzazione di un obiettivo comune.
Realizzazione di un evento finale capace di coinvolgere la comunità scolastica e l’ambito
familiare di riferimento.
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SPETTACOLO TEATRALE
Lo spettacolo teatrale, in via di definizione, aprirà una riflessione sulle seguenti tematiche:
 Rispetto delle differenze: di genere, di nazionalità e di abilità/disabilità fisiche
 Stereotipi e pregiudizi
Data dello spettacolo: DA DEFINIRE
Luogo di svolgimento dell’attività: Sala Arcipelago - via della Resistenza, 201 – Pianoro
(BO)
Lo spettacolo prevede il costo di un biglietto d’ingresso
Responsabile del progetto: Maurizio Sangirardi, Associazione Ca’ Rossa
Per informazioni: Ufficio Politiche Giovanili
Tel:. 051 65 29 175/108
Mail: [email protected]
[email protected]
68
CINEMA RAGAZZI
Rassegna Cinematografica
A cura di Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro (per tutte le classi)
Gli/Le insegnanti referenti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche
Giovanili al fine di definire il calendario delle proiezioni.
-CINEMA E LEGALITA’ (classi I)
Questo progetto ha lo scopo di promuovere tematiche relative a la convivenza civile, la
salvaguardia e il rispetto dei principi e delle regole della democrazia; il cinema, ritenuto in
generale valido strumento di comunicazione e di forte impatto emotivo nonché di
rilevante valore educativo, costituisce il mezzo privilegiato mediante cui diffondere e
rafforzare, in questo contesto, la cultura della legalità. I titoli in programma affrontano
argomenti come la lotta alle mafie, le ingiustizie sociali e il valore di scelte divergenti,
gettando
uno
sguardo
sulla
società
italiana
di
oggi.
I film proposti sono i seguenti:

I cento passi

Alla luce del sole

La mafia uccide solo d’estate
-RAGAZZI, CINEMA ED EMOZIONI
La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo
dell'individuo, soprattutto nelle fasi di vita della preadolescenza e dell’adolescenza, in cui
il ragazzo e la ragazza cominciano a definire le proprie scelte personali e sociali. Il ruolo
che l'educazione socio-affettiva può svolgere è quello di facilitare gli studenti ad acquisire
conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri, insieme alla
valorizzazione delle proprie risorse di gestione della comunicazione interpersonale e di
autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio consente un pieno sviluppo
della capacità di apprendimento non solo cognitivo, di risoluzione di problemi, di
capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di vita,
ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente
come adulto. Abbiamo raccolto una serie di film che possono essere utili per un dibattito e
un confronto.
I film proposti sono i seguenti:

Stella

Il mio amico Nanuk

Edward Mani di Forbice
69



La Ragazza delle Balene
Billy Elliot
Inside Out
-IL CINEMA NEL MONDO CONTEMPORANEO
All’interno di un percorso didattico sui conflitti, il Cinema può diventare un dispositivo
pedagogico interessante per introdurre l’argomento, per stimolare discussioni, per
approfondire alcune tematiche, per far sentire gli studenti “dentro il problema”, per
facilitare l’assunzione di punti di vista decentrati e, al tempo stesso, per aiutare gli studenti
a parlare – attraverso le esperienze vissute dai protagonisti dei film – magari anche di sé in
maniera più mediata e rassicurante. Certi film infatti, a partire dalle reazioni emotiveempatiche che suscitano, consentono di ragionare sulla formazione di modelli,
comportamenti, atteggiamenti e così facendo aiutano a riflettere sulla propria immagine
ed a “parlare di sé”, parlando di altri. I testi filmici che vanno in questa direzione sono
molteplici.
I film proposti sono i seguenti:
 Malala
 Io sto con la sposa
 Fuocoammare
 Iqbal
 Una tomba per le lucciole
La rassegna sarà effettuata presso il centro culturale giovanile Pianoro Factory
probabilmente nelle giornate di martedì e mercoledì.
Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni.
Si invitano gli/le insegnanti a provare ad organizzarsi in gruppi di almeno due classi.
ORGANIZZAZIONE:
I referenti degli/delle insegnanti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche
Giovanili al fine di definire il calendario delle proiezioni.
Tel: 051 65 29 108 - 175
E-mail:
[email protected]
[email protected]
70
“I cento passi”
Regia:
Marco Tullio Giordana
Genere:
Drammatico
Classi
consigliate:
I classi
Interpreti:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
71
Luigi Lo Cascio (Peppino Impastato), Luigi Maria
Burruano (Luigi Impastato), Lucia Sardo (Felicia Impastato),
Paolo Briguglia (Giovanni Impastato), Tony
Sperandeo (Gaetano Badalamenti), Andrea Tidona (Stefano
Venuti), Claudio Gioè (Salvo Vitale), Domenico Centamore
(Vito), Ninni Bruschetta (cugino Anthony), Paola Pace
(Cosima), Simona Cavalieri (Felicetta, fidanzata di Giovanni),
Pippo Montalbano (Cesare Manzella), Gaspare Cucinella (zio
Gasparo), Dario Veca (cugino Paolo Schillirò), Mimmo
Mignemi (maresciallo dei Carabinieri), Lena Guthorsen (Teresa
Ann Savoy), Lorenzo Randazzo (Peppino Impastato da
bambino), Silvia Russo (Silvia), Elio Lo Cascio (Andrea),
Roberto Zibetti (Carlo), Carlo Ferreri (Carmelo), Francesco
Giuffrida (Mauro).
Italia
2000
114 min.
Cento sono i passi che occorre fare a Cinisi, per colmare la
distanza tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss
mafioso Gaetano Badalamenti. Il giovane Peppino Impastato
vive cercando di sfuggire a quest'inesorabile legame con
l'ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato, un po' per
inerzia, un po' perché ha una moglie da proteggere e due figli
da crescere, non ha la forza di rompere. Anche di fronte alla
vulnerabilità sua e della propria famiglia, Peppino, animato da
uno spirito civico irrefrenabile, non esita, con l'involontaria
complicità del fratello Giovanni, ad attaccare "don Tano" e a
denunciarne pubblicamente le malefatte. Il percorso
"controcorrente" di Peppino nasce quando, bambino, vede
scorrere davanti a sé gli albori della lotta politica contro la
mafia e il potere a essa colluso, lotta a cui poi prenderà attiva
parte una volta adolescente e poi da adulto. La morte violenta
dello zio capomafia, l'incontro con il pittore comunista Stefano
Venuti, il rifiuto del padre biologico e della famiglia intesa in
senso mafioso e il formarsi con il pittore idealista, suo vero
"padre etico", sono i punti di svolta della vita di Peppino
bambino, che lo segneranno per il resto della sua esistenza. La
sua tragica morte giunge quando ormai è diventato troppo
scomodo ai mafiosi e il padre, morto in un oscuro incidente,
non lo può più proteggere da don Tano. Viene ucciso
soprattutto per l'operato dell'irriverente Radio Aut, dai
microfoni della quale si è scagliato senza freni a denunciare la
mafia e i suoi misfatti.
Critica 1:
Autore critica:
Fonte critica
Data critica:
Critica 2:
Dalle note di regia: "Questo non è un film sulla mafia, non
appartiene al genere. È piuttosto un film sull'energia, sulla
voglia di costruire, sull'immaginazione e la felicità di un gruppo
di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo
nell'illusione di cambiarlo. È un film sul conflitto familiare,
sull'amore e la disillusione, sulla vergogna di appartenere a uno
stesso sangue. È un film su ciò che di buono i ragazzi del'68
sono riusciti a fare, sulle loro utopie, sul loro coraggio. Se oggi
la Sicilia è cambiata e nessuno può fingere che la mafia non
esista (ma questo non riguarda solo i siciliani) molto si deve
all'esempio di persone come Peppino, alla loro fantasia, al loro
dolore, alla loro allegra disobbedienza. "Si capisce che il film sia
stato accolto con lunghi applausi dalla stampa. Ma Giordana,
che cita "Le mani sulla città" di Rosi e abbonda in canzoni
d'epoca, evita ogni retorica concentrandosi giustamente sulla
dimensione famigliare. Il padre che non capisce, non può
capire, la ribellione del figlio che vola in America per cercare
una via d'uscita; la madre che lo difende in segreto; gli "zii"
mafiosi che da bambino lo tenevano sulle ginocchia e oggi lo
blandiscono e minacciano insieme. Per un'assurda coincidenza,
alla sua morte Impastato non fece notizia. Chissà che questo
film non entri nella leggenda".
Fabio Ferzetti
Il messaggero
Settembre 2000
[…] film costruito in finezza, frammento dopo frammento,
sempre in crescendo, su una storia emozionante e brutale, in cui
si intrecciano la liberazione di un giovane dalla famiglia
(sull'onda del Sessantotto) e la sua più dura liberazione dalla
famiglia mafiosa che incombe sulla città e sulla cultura familiare.
I cento passi del titolo sono quelli che separano la casa di
Peppino dall'abitazione del boss mafioso Tano Badalamenti che, dopo un lungo silenzio della giustizia, per questo assassinio
è stato finalmente incriminato. Cento passi che nonostante tutto
72
congiuri per farglieli percorrere - la storia familiare, la debolezza
di suo padre, l'omertoso clima cittadino - Peppino non
percorrerà mai, scoprendo fin da ragazzino, attraverso l'amico e
maestro pittore Stefano Venuti, l'impegno politico con il Pci,
poi allontanandosene per le troppe prudenze che impone,
infine inventandosi attraverso una radio messa su con gli amici
un canale fantasioso e irriverente per parlare e dire la sua
verità: Badalamenti diventa Tano Seduto, Cinisi è ribattezzata
Mafiopoli e il ridicolo è un'arma che dà molto fastidio agli
intoccabili. Marco Tullio Giordana, in quello che è il suo film
migliore, più forte, più diretto, ibrida con successo il cinema di
impegno civile (viene citato Le mani sulla città) con umori più
personali e generazionali (ci ritroverete un po' di Radio
Freccia alla siciliana), intreccia la denuncia e il ritratto toccante e
autentico di un angelo ribelle. E se la sceneggiatura (che il
regista firma con Claudio Fava e Monica Zappelli) è scritta con
inconsueta precisione, schivando retorica e colore, gran parte
della riuscita del film la si deve a una squadra di attori di
sorprendente bravura, guidati senza sbavature da Giordana.
Autore critica:
Irene Bignardi
Fonte critica:
La Repubblica
Data critica:
01/09/2000
73
“Alla luce del sole”
Regia:
Genere:
Classi
consigliate:
Interpreti:
Origine:
Anno:
Roberto Faenza
Drammatico
I classi
Luca Zingaretti (don Pino Puglisi), Alessia Goria (suor Carolina),
Corrado Fortuna (Gregorio), Giovanna Bozzolo (Anita),
Francesco Foti (Filippo Graviano), Piero Nicosia (Giuseppe
Graviano), Lollo Franco (Gaspare), Lorenzo Randazzo
(Domenico), Mario Giunta (Saro), Gabriele Castagna (Rosario),
Salvo Scelta (Carmelo), Mimmo Mignemi (Leoluca Bagarella)
Italia
2005
Durata:
90 min.
Trama:
Questo film è tratto dalla storia vera di padre Giuseppe "Pino"
Puglisi, una vittima della mafia. È ambientato a Palermo, nel
quartiere di Brancaccio, nel 1991. Don Puglisi è il sacerdote della
chiesa del quartiere e si accorge ben presto di una dura verità: i
bambini della zona sono coinvolti nella malavita e molti hanno
genitori mafiosi. Don Puglisi cerca quindi di cambiare la
situazione, dicendo loro di andare a scuola, in chiesa e di non
rubare. Ai ragazzi piace andare a trovare don Pino in
parrocchia: è infatti un momento in cui si possono sfogare
giocando, soprattutto a calcio. I genitori mafiosi, al contrario,
sembrano non gradire gli insegnamenti del sacerdote: per
esempio, ad un ragazzino di nome Domenico viene impedito di
frequentare la parrocchia e addirittura, quando disobbedisce,
egli viene frustato dal padre. Padre Puglisi manda comunque
dei messaggi chiari ai mafiosi di Palermo, facendo dei discorsi
nella piazzetta della chiesa, ma non viene ascoltato
praticamente da nessuno. Il suo messaggio per i cosiddetti
“uomini d'onore” era di presentarsi “alla luce del sole” e di non
agire nell'ombra. Don Puglisi si rende allora conto di essere in
pericolo e che potrebbe essere ucciso in qualsiasi momento.
Infatti, il giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, viene
ucciso per strada da un gruppo di mafiosi che lo avevano
seguito in auto. Le ultime parole da lui pronunciate sono state:
“Vi aspettavo”. Nell'ultima scena, in cui viene celebrato il
funerale, sono presenti tutti i bambini della parrocchia.
74
Critica:
75
«Rompere le scatole», questo indica come impegno morale Don
Pino Puglisi. Per esser più chiaro, il prete salta su una scatola di
cartone, di fronte agli occhi sorpresi dei suoi allievi. Bisogna
conoscere, spiega, bisogna capire e poi, se lo si ritiene giusto,
bisogna saper dire di no. Siamo in una scuola di Palermo, nel
‘92. Ancora vivono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Presto, il 23 maggio e il 19 luglio, i due magistrati saranno
ammazzati perché smettano di romperle, le scatole. E perché
tanti altri non osino più dire di no. Dopo di loro, il 15
settembre del 1993, la mafia ammazzerà anche il parroco della
comunità di San Gaetano. Non racconta una storia “edificante“,
Alla luce del sole (Italia, 2005, 91’). Roberto Faenza e Luca
Zingaretti – certo il più bravo, tra i nostri attori – non fanno di
Don Puglisi un eroe. Del resto, quella dell’eroe è una retorica
del consenso, poco interessata alla “rottura di scatole“.
Soprattutto, poi, il prete del quartiere Brancaccio è troppo
preoccupato della vita dei ragazzini che toglie dalla strada,
sottraendoli alla mafia, per pensare alla morte – alla propria
morte – come a un valore appunto eroico. Valori per lui sono
invece la dignità, il rispetto di sé e degli altri, la condivisione
critica e consapevole di regole civili, l’assunzione aperta di
responsabilità, la concreta e orgogliosa pretesa di diritti. Su ben
altri e ben tristi valori si apre il film di Faenza. Con una passività
già diventata abitudine, con una sconcia disponibilità di
ragazzini si presta a far da piccola manovalanza per i
combattimenti clandestini fra cani. Senza rispetto per la vita
(gioiscono per il sangue e per i lamenti delle bestie) e senza
rispetto per sé (nemmeno sospettano che si possa dire di no),
imparano a considerare naturali la subordinazione, lo
spettacolo della morte, la crudeltà. In cambio, ne hanno poche
migliaia di lire, da dividere fra tutti. Il prezzo della dignità è
basso, quando la miseria materiale e ancor più quella morale si
fanno cultura, autorità, e addirittura mondo. Insomma, si
preparano a diventare mafiosi, quei ragazzini. Si preparano a
considerare ovvio che gli uomini si dividano tra i molti che
camminano tenendo lo sguardo chino, e i pochi che li
costringono a farlo. Pare che a Brancaccio nel 1993 – e altrove,
e in altri anni – regga su questa temibile ovvietà. Alla luce del
sole non lo nasconde. Anche a costo di rompere le scatole,
appunto, Faenza mostra le connivenze indirette, le complicità
aperte, la collusione tra politica e mafia, tra finanza e mafia, tra
senso comune e mafia. Nel suo cinema non c’è posto per la
retorica narrativa (non solo hollywoodiana) che vuole l’uomo
d’onore ora stratega cinico e ruffiano, ora fascinoso cavaliere
del male. I mafiosi che uccidono Don Puglisi – tanto quelli che
gli sparano o che ne danno l’ordine, quanto quelli che ne
lucrano in silenzio – sono niente altro che volgari imprenditori
di morte. Sono criminali che governano la paura e la miseria, e
che fanno della paura e della miseria strumenti di dominio, e di
corruzione morale. D’altra parte, la sceneggiatura non si perde
in questo versante umano negativo. Con la stessa passione del
suo protagonista, Alla luce del sole si interessa alla vita, alla
ricchezza e alla possibilità di futuro che, esposte al rischio,
stanno in ognuno dei ragazzini, e meglio ancora dei piccoli
uomini e delle piccole donne abbandonati alle strade e alla
miseria del quartiere Brancaccio. A loro, con la gioia e la
pazienza d’un prete nato e cresciuto in quelle stesse strade e in
quella stessa miseria, Don Puglisi dedica quello che nessuno ha
dedicato: attenzione, ascolto, rispetto. Lo fa, ancora una volta,
non in una prospettiva eroica, ma concreta e quotidiana, più
paterna che coraggiosa. Appunto come un vero padre, dà a
loro con amore diretto, dà a loro per dare a loro, e non a un
qualche ideale attraverso di loro. E per questo che, a loro volta,
i ragazzini gli prestano attenzione, ascolto, rispetto.
Nell’agguato di quel 15 settembre i suoi giovani assassini lo
chiamano parrino: prete in siciliano, ma con un’ assonanza e
una radice che rimandano al padre. Questo fanno, che lo
sappiano o non lo sappiano: uccidono un padre, e con lui
continuano a uccidere la loro stessa speranza. E però, alla fine
del film ce n’è ancora, di speranza. La si legge negli occhi del
“signor” Carmelo (Salvo Scelta), un ladruncolo, un bambino che
il prete aveva saputo capire e conquistare. Sorride, Carme,
chissà che già oggi, forte di quel sorriso, da qualche parte in
Sicilia non stia rompendo le scatole.
Autore critica:
Fonte critica
Data critica:
Roberto Escobar
Il sole 24 ore
30/01/2005
76
“La mafia uccide solo d’estate”
Regia:
Diliberto Pierfrancesco “Pif”
Genere:
Classi
consigliate:
Commedia
Interpreti:
I classi
Pif (Arturo), Cristiana Capotondi (Flora), Claudio Gioè
(Francesco), Ninni Bruschetta (Fra Giacinto), Alex Bisconti
(Arturo bambino), Ginevra Antona (Flora bambina), Maurizio
Marchetti (Jean Pierre), Rosario Lisma (padre di Arturo),
Barbara Tabita (madre di Arturo), Antonio Alveario (Totò
Riina)
Origine:
Italia
Anno:
2013
Durata:
90 min.
Trama:
Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con
Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha
incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il
giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero
Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero
Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da
quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è
stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti.
Cresciuto in una famiglia passiva, in una città 'muta' e tra
cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra
contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e
un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris
alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono
un'intervista (il Generale Dalla Chiesa). L'unico che proprio non
riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai
giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione
televisiva gli impartisce un'ideale lezione sentimentale da
applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia
cresce in arroganza e crudeltà e i paladini della giustizia
vengono falciati, sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale
a se stesso, ossequiante e 'svenduto' in una televisione locale e
nella campagna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di
Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno
da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente.
Critica 1:
77
La mafia uccide solo d'estate è quasi un miracolo. Ha un ritmo
incalzante (brillantissimo il montaggio di Cristiano Travaglioli) e
tiene in equilibrio il difficilissimo mix fra ricordi personali, amori
infantili
e
omicidi
di
mafia.
Il protagonista (che da adulto è interpretato dallo stesso
Diliberto, mentre da bambino ha il volto azzeccatissimo del
piccolo Alex Bisconti) è Arturo, un bimbo nato negli anni 70
che ha vent'anni o poco più quando le guerre di mafia
culminano negli omicidi di Salvo Lima, Giovanni Falcone e
Paolo Borsellino. Ad Arturo, da piccolo, i genitori non
raccontano che la mafia non esiste. Fanno di peggio: gli
raccontano che non è pericolosa. «La mia generazione racconta Diliberto - è cresciuta non nella negazione della mafia,
ma nella sua accettazione, che forse è una cosa persino
peggiore. Ci dicevano che non era una cosa brutta, e che in
fondo non ci riguardava. E quando in città si parlava di qualche
omicidio perché proprio non se ne poteva fare a meno, poteva
capitare che un papà dicesse al figlio: stai tranquillo, ora siamo
in inverno e la mafia uccide solo d'estate». Arturo cresce
pensando, fino ai vent'anni, solo a una cosa: il disperato amore
per Flora, la compagna di classe più caruccia (Ginevra Antona
da bambina, Cristiana Capotondi da grande). Ma questo suo
amore si sviluppa in parallelo alle vicende mafiose: ad esempio,
Flora vive nello stesso palazzo del giudice Chinnici, che è
ironico complice del goffo amore del bambino; e l'esplosione
della bomba che lo uccide impedisce a Flora di leggere il
messaggio che Arturo le ha lasciato scritto sul marciapiede. Per
altro il bimbo è nato lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino è
divenuto sindaco di Palermo, e l'unico vero mito della sua vita
è Giulio Andreotti. Ci vorranno molte morti violente per fargli
aprire gli occhi. E lui sarà testimone involontario di tutte, dal
generale Dalla Chiesa a Salvo Lima, fino a quel tragico
momento – le morti di Falcone e Borsellino – in cui molti
siciliani saranno costretti ad ammettere che la mafia è una cosa
orrenda...
Giocando quasi tutto il film sul registro della commedia
grottesca, Diliberto ha creato un apologo che denuncia uno
degli aspetti più importanti del fenomeno-mafia: la sua
tranquilla coesistenza con la vita delle persone normali, il
considerarla una sorta di fenomeno atmosferico, come il
cambio delle stagioni. È da questo che la Sicilia e l'Italia tutta
devono svegliarsi, e per farlo bisogna distruggere tutti i miti,
non crearne di nuovi: «Sarebbe un errore – aggiunge Diliberto –
considerare Falcone e Borsellino come dei supereroi. Erano
persone vere, straordinarie nella dedizione al loro lavoro, ma
normali nel modo in cui convivevano con i problemi quotidiani
che abbiamo anche tutti noi. Se loro hanno lottato contro la
mafia, tutti possiamo farlo». Il finale del film, quando Arturo e
Flora portano il loro bimbo a vedere le lapidi delle quali
78
Palermo è tappezzata, strappa la lacrima: perché, come dice
Arturo/Pierfrancesco, bisogna insegnare ai bambini come
riconoscere il male. È il primo passo per sconfiggerlo.
Autore critica:
Fonte critica
Data critica:
Alberto Crespi
L’Unità
25/11/2013
La mafia uccide solo d'estate,opera prima di Pif, è la
Critica 2:
79
realizzazione del sogno di un ragazzo nato a Palermo nel 1972,
non troppo brillante a scuola («ma la maturità l'ho presa,
ristabiliamo la verità, se no mia madre s'arrabbia»), cresciuto
negli anni 80 e 90 in una città soffocata dalla mafia dove la
gente per bene, per sopravvivere, faceva finta di niente. È un
film che in modo leggero dice cosa serie, a partire dalla dedica
nei titoli di testa ai poliziotti e ai magistrati caduti sul campo.
Parla del lavoro di Rocco Chinnici, Pio La Torre, del generale
Dalla Chiesa, di Falcone e Borsellino. Lo fa prendendo come
filo conduttore la vita di Arturo (Pif ), che sin da bambino ama
una sua compagna di scuola (Cristiana Capotondi), ha come
mito Andreotti ed è circondato senza saperlo da picciotti, capi
mafia
e
politici
corrotti.
Gli aneddoti narrati, anche i più stravaganti, sono veri: «Con
Marco Martani e Michele Astori, per scrivere la sceneggiatura
abbiamo letto pagine e pagine di documenti e articoli di
giornale. Totò Riina che non capisce come si usa il telecomando
del condizionatore è vero. Come è vero che Bagarella si era
innamorato della cantante Spagna e la voleva rapire».
Le immagini di fiction si confondono con quelle di repertorio e
alla fine, quando rivedi la rabbia dei palermitani al funerale di
Paolo Borsellino, ti commuovi e ti chiedi: oggi la mafia è stata
sconfitta almeno un po'? «Già, bella domanda, ho anche
pensato di farci una puntata del Testimone. L'ho chiesto anch'io
a poliziotti e magistrati: dicono che la mafia ha perso quando
ha deciso di fare guerra allo Stato, quando ci va a braccetto e si
nasconde lavora meglio. Non bisogna abbassare la guardia».
La visione di Pif è ottimista: il sacrificio degli uomini caduti
durante la guerra a Cosa nostra degli anni Ottanta è servito a
cambiare la coscienza dei palermitani. «Tutti i mafiosi di cui
parlo nel film sono in carcere e questa è già una vittoria. Sono
cresciuto in una società dove gli adulti rimuovevano la presenza
della mafia per poter vivere in pace: quando qualcuno veniva
ammazzato era o per debiti di gioco o per donne. La morte di
Falcone e Borsellino ha cambiato la mentalità dei palermitani.
Ma i giovani non conosco bene il passato. Per questo mi
piacerebbe che il mio film fosse proiettato nelle scuole».
Autore critica:
Federica Lamberti Zanardi
Fonte critica:
Il venerdì di repubblica
Data critica:
22/11/2013
80
“Stella”
Regia:
Sylvie Verheyde
Genere:
drammatico, biografico
Tematiche:
Pubertà, relazioni con i genitori, accettazione da parte del gruppo
dei pari, primi innamoramenti, scuola.
Classi
consigliate:
Tutte le classi
Interpreti:
Léora Barbara (Stella), Mélissa Rodriguès (Gladys), Laëtitia
Guerard (Geneviève), Karole Rocher (Roselyne, la madre di
Stella), Benjamin Biolay (Serge, il padre di Stella), Guillaume
Depardieu (Alain Bernard), Johan Libéreau (Loïc), Jeannick
Gravelines (Bubu)
Origine:
Francia
Anno:
2008
Durata:
103 Min
Trama:
Stella è una ragazzina di 11 anni che vive nelle periferie di Parigi
sopra il bar gestito dai genitori, luogo d'incontro/scontro di tanti
personaggi più o meno strani tra cui Alain, 'angelo custode' fuori
tempo massimo. Tra nuove e vecchie amicizie, una scuola d'alto
livello, i primi amori, piccoli-grandi problemi di tutti i giorni,
Stella imparerà a crescere in un mondo tutt'altro che semplice.
Racconto autobiografico della regista Sylvie Verheyde.
Critica1:
81
[…]La regista, Sylvie Verheyde, affronta con sensibilità e senza
eccessi di retorica (nemmeno nella voce fuori campo) un tema
non facile, quello della (sua) crescita, con un film di formazione
tutto raccontato dal punto di vista di Stella, quasi una piccola
Amelie: i primi amori, il difficile rapporto con la famiglia e la
scuola, la scoperta della letteratura (Cocteau), la musica (Tozzi...),
la vera amicizia.
Protagonista è la bravissima Léora Barbara, attrice di grande
talento e potenzialità tali da permetterle di reggere quasi tutto il
film sulle sue spalle; dopo pochi minuti viene naturale l’empatia,
attratti da quello sguardo da bambina ma adulto al tempo stesso;
ci affezioniamo a lei, al suo imparare a giocarsi (bene) le carte
della sua esistenza. Come Antoine Doinel nel finale de I 400
colpi, anche Stella corre incontro alla vità perchè ha deciso di
viverla appieno, senza tirarsi indietro.
Più di un secolo fa Goethe disse, “l’audacia ha in sè genio, potere
e magia; se sogni di far qualcosa, inizia a farla. Ora.”. Aveva
ragione.
Distribuisce Nanni Moretti con la sua Sacher Film. Doveroso
plauso per chi si prodiga alla ricerca di piccoli/grandi film. Ancor
di più se si sfiora il capolavoro, come in questo caso.
Autore critica:
Fonte critica:
Critica 2:
Autore critica:
Fonte critica:
Alessandro M. Naboni
www.storiadeifilm.it
Il terzo lungometraggio di Sylvie Verheyde, oltre che un film
ricco, pieno e ben equilibrato, è un'autobiografia. Di un tipo
difficile da scrivere - e leggere - perché si da' per immagini, si
costruisce su un'architettura di scene, musiche, battute, in un
montaggio cinematografico di volti altrui, estranei. Ma se
volessimo identificare la creatura con il creatore, 'Stella' ne
sarebbe un ottimo esempio: pellicola capace di restituire più di
quanto la regista vi abbia messo dentro, come se le intime
emozioni di parigina adolescente, regalate al personaggio di Stella
(Léora Barbara) dalla Verheyde, si siano in esso amplificate,
chiarite e siano rifluite come risacca a colpire il pubblico,
lasciandolo piacevolmente sorpreso. Che altro dire? E' molto
difficile giudicare una composizione quando questa è un intreccio
armonico di accordi: da dove iniziare? Svelarne la trama
toglierebbe la magia della curiosità, difficilmente si coglierebbe il
piccolo dramma di essere fulcro di due realtà entrambe allettanti,
ma doverne scegliere solamente una: crescere, quando i propri
modelli, i propri angeli custodi, hanno deciso di fermarsi a metà.
La voce della protagonista narra fuoricampo gli eventi, al
presente, e quelli possono susseguirsi disordinati come disordinata
è la mente di un bambino. Nella stessa misura in cui questo scarta
cambiando repentinamente fuoco d'attenzione, i segmenti si
snodano apparentemente caotici, esaurendosi come ricordi.
[…]E' un racconto di bambini, narrato attraverso i loro sguardi
ilari, divertiti, di cinica innocenza. Ciò che di marcio li circonda
può essere velocemente metabolizzato, superato, può
genuinamente stimolare un'emozione. Stella è un'eroina che
trasmette con semplicità e immediatezza i propri stati d'animo. E
non bisogna dimenticare che l'attrice, Léora Barbara, è al suo
esordio.
Marco Trani
www.cinema4stelle.it
82
Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
83
[…]Il personaggio di Stella, la sua evoluzione e la sua finale presa
di coscienza insomma avvincono, coinvolgono, colpiscono le
emozioni dello spettatore, inutile negarlo. La Verheyde si è in
qualche modo allontanata dai paragoni cinematografici usati per
questo film: "I 400 colpi" (nel quale comunque ritroviamo il
rapporto conflittuale con i genitori, interessati più alla gestione
del microcosmo del bar che alle vicende della figlia, e quello
letterario con Balzac) e l'ultimo "La classe" (per l'ambientazione
scolastica, che difatti è troppo poco), rivendicando come nascita
della storia l'aspetto autobiografico e un'osservazione della realtà
derivata proprio dalla sua esperienza personale (un po' come
faceva Truffaut con Antoine Doinel).
Punto di vista che qui ritroviamo perfettamente: l'uso "realistico"
della macchina da presa, così come la voce fuori campo di Stella,
non stonano mai e anzi, ci avvicinano e rendono più partecipi col
mondo della ragazzina, fatto di musica (quella pop francese
dell'epoca, quella elettronica della colonna sonora originale, e
persino un Tozzi d'annata nella scena più commuovente),
riflessioni esistenziali ("sapevo tutto sul flipper, sul biliardo, sul
gioco delle carte e anche su come nascevano i bambini, ma niente
di tutto il resto"), e personaggi particolari (gli habituès del bar, tra
i quali spicca un romanticissimo "angelo azzurro" Guillame
Depardieu, poi scomparso poco dopo le riprese).
E su tutto la recitazione naturale, essenziale e efficacissima della
giovane Léora Barbara, alter ego perfetto della protagonista con
quel viso delicato e due occhi che parlano da soli.
La pellicola ci lascia con le parole di una canzone, che suonano
come un manifesto o una dichiarazione di cambiamento, e nelle
quali leggiamo benissimo tutta la storia del film: "Mi chiamo
Stella, vado veloce, vado lontano, non ho più paura".
Non ne dubitiamo, e siamo tutti con te.
Rocco Castagnoli
www.ondacinema.it
“Il mio amico Nanuk”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Libro:
Durata:
Trama:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Roger Spottiswoode, Brando Quilici
Avventura
Amicizia, natura, rapporto con gli animali, crescita.
Tutte le classi
USA, Canada, Italia
2014
Esiste un romanzo omonimo pubblicato con l’uscita del film da B.
Quilici
98 min
Il mio amico Nanuk è un'avventura che si svolge nelle terre
dell'Artico Canadese. Protagonisti Luke, ragazzo di 13 anni e
Nanuk, un cucciolo di orso di 4 mesi. Il giovane Luke sfida i
pericolosi elementi naturali per riportare il cucciolo di orso polare,
altrimenti destinato a finire in uno zoo, alla madre orso catturata
dai rangers della cittadina di Devon, dove Luke vive, e trasportata
in elicottero nel grande Nord. Lo aiuta nella difficile impresa
Muktuk, guida di origini Inuit che conosce bene la regione degli
orsi polari. Nel rischioso viaggio fino all'estremo nord, una
tempesta e il crollo di giganteschi ammassi di ghiaccio separano
Muktuk da Luke e il cucciolo. Abbandonati a se stessi, i due
devono vedersela da soli con branchi di orsi polari, iceberg giganti,
orche e lo scioglimento primaverile della banchisa polare. Alla fine
Nanuk ritorna dalla mamma orsa e Luke ritorna dalla sua famiglia.
Nanuk in cerca della mamma.
Il giovane Luke si ritrova, in garage, un cucciolo d'orso polare,
disorientato dopo che sua mamma è stata catturata e trasferita nei
ghiacci dell'estremo nord. Il ragazzino decide, così, di far
ricongiungere i due orsi. Un'impresa difficile, pericolosa, ma che
farà nascere, tra il l4enne e l'orsachiotto Nanuk, una insolita
amicizia. Tratto da un soggetto di Brando Quilici, il film, a target
famigliare e natalizio, gode anche di una meravigliosa fotografia.
Maurizio Acerbi
Il Giornale
13 novembre 2014
84
“Edward mani di forbice”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
85
Tim Burton
Fantasy
Tutte le classi
Usa
1990
103 min.
Una bimba chiede l'origine della neve alla nonna che le racconta la
storia di Edward, con forbici al posto delle mani. Lasciato incompiuto
dal suo
inventore, morto quando stava per terminare l'opera, Edward ha
vissuto solitario in un castello, finché Peg non lo ha condotto in
famiglia. I vicini lo accolgono bene, colpiti dalla sua abilità nel
tagliare. Ma quando Edward rifiuta le avance dell'attempata Marge e
manda a rotoli una trasmissione televisiva, viene visto con sospetto. È
innamorato di Kim, figlia di Peg, ma il suo fidanzato Jim fa di tutto
per ostacolarlo. Intristito, Edward regala a Kim una scultura di
ghiaccio: mentre la sta ultimando sembra che nevichi. Anche Kim
ama Edward, ma Jim s'ingelosisce. In uno scontro cruento al castello
Jim muore. Edward dovrà restare da solo per sempre. L'anziana Kim
finisce la storia: ogni volta che nevica sa che Edward pensa a lei.
Pur con qualche ingorgo verso la fine, è la favola più originale uscita
da Hollywood da molti anni, nella sua miscela di tenerezza e
crudeltà. Il talento grafico di Burton (il quartiere residenziale di
pistacchio e caramello, l'assurdo e minaccioso castello, Edward che
con le sue cesoie tosa i cani e modella cespugli) è al servizio di un
universo intensamente "poetico".
Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
Il film appare in primo luogo una riflessione sulla dialettica tra
inclusione ed esclusione, accettazione e rifiuto. Edward è un diverso,
non solo fisicamente ma anche socialmente: non conosce i codici di
comportamento del villaggio e deve imparare molte cose, come un
bambino, pur sapendone fare molte altre. Il suo handicap, le mani di
forbice come simbolo di una mancanza, può apparire una limitazione
- nella sequenza a tavola o sul letto ad acqua - ma a ben vedere
spesso risulta una risorsa. La sua maestria nel tagliare diventa presto
l'ultima moda per le annoiate signore del vicinato, dalle siepi ai
cagnolini fino a giungere, in un'irriverente e divertita sostituzione, alle
pettinature.
Burton riflette quindi sul fatto che l'attribuzione di diversità sia spesso
soggettiva, a seconda di come la si valuti. La parabola del
protagonista, che da curiosità aliena si trasforma gradualmente in
ospite imbarazzante e infine in presenza dichiaratamente non gradita,
contro cui riversare le proprie frustrazioni e ossessioni, esemplifica
bene il funzionamento del pregiudizio, che letteralmente attribuisce
un giudizio - sia esso positivo o negativo, conta poco - a prescindere
da un reale confronto con l'altro. Lo slittamento verso il negativo
traduce definitivamente il pregiudizio in discriminazione.
Queste tematiche sono generali, ma nel film la presenza
adolescenziale le connota in modo particolare. Di fronte ai
sentimenti vissuti da Edward e Kim, alla loro necessità di andare oltre
ogni apparenza e convenzione sociale, spicca non tanto la
mostruosità del diverso, ma di quella diffusa "normalità" adulta che
nei fatti si rivela assolutamente invivibile e artefatta. In questo senso,
la provincia ideale messa in scena dal film, non appare tanto una
categoria geografica, ma piuttosto uno stato mentale. I colori pastello
delle case che fanno pendant con le auto e i vestiti, l'incapacità di
essere originali, per cui ogni moda si diffonde all'istante, gli stessi
ritmi di vita scanditi dai mariti che vanno o tornano dal lavoro, le
rigidissime divisioni di genere, traducono nei comportamenti ciò che
Burton ha reso scenograficamente: un'assoluta orizzontalità, piattezza
quotidiana che dietro l'apparenza leggiadra cela un vuoto
pneumatico.
Autore critica:
Fonte critica:
Note:
Michele Marangi
Aiace Torino
86
“La ragazza delle balene”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Critica:
87
Niki Caro
Drammatico
Classi I
Nuova Zelanda
2003
104 min.
In un piccolo villaggio sulle coste neozelandesi, la tribù di Maori che
lo popola rivendica la sua discendenza da Paikea, colei che per prima
raggiunse le coste sul dorso di una balena, e da allora è tradizione
che il capo della tribù sia un suo discendente maschio. Il vecchio
Koro, l'attuale capo villaggio, desidera che il figlio Porourangi prenda
il suo posto alla guida della tribù, ma questi, sconvolto per la morte
della moglie e di uno dei due gemelli appena nati, abbandona il
villaggio, lasciando la piccola Pai, sopravvissuta al fratello, alle cure
dei nonni. Non essendoci alcun discendente maschio, Pai dovrebbe
prendere il posto del nonno, ma Koro non accetta che il suo
successore sia una donna e si mette alla ricerca fra gli altri bambini di
un maschio adatto allo scopo. Quando Pai compie undici anni sente
di doversi confrontare con lui e con una tradizione millenaria, per
dimostrare a se stessa, a suo nonno e a tutta la comunità di avere le
doti di un leader.
L'elemento più interessante del film di Niki Caro, il cui titolo originale
è Whale rider, è il ribaltamento di un meccanismo narrativo classico:
non è più l'eletto o discepolo di turno a rifutare in un primo
momento gli insegnamenti dell'anziano mentore ma, al contrario, il
mentore a non accettare l'eletto. Un ribaltamento che porterà
addirittura i due a scambiarsi i ruoli... Il motivo del rifiuto? L'eletto è
un'eletta, e per giunta ha undici anni. Siamo in Nuova Zelanda, in un
piccolo villaggio Maori sul mare, e la vicenda, che prende vita dalla
locale mitologia sulle balene, finisce col piazzarsi al limite della
favola. La forza, l'amore e la presa di autocoscienza della piccola
protagonista sono essenziali per e nello sviluppo della storia. Una
storia senza dubbio commovente, in cui è in ballo la leadership di
una comunità che sta vivendo una fase difficile, di transizione; a
questo proposito le parole della regista sono propedeutiche: «[...]il
leader è colui che si mette al servizio degli altri e crea un ambiente in
cui la gente possa fare del proprio meglio, in cui si senta spronata a
lavorare al meglio delle sue possibilità; di spingersi laddove non
andrebbe normalmente, di sentirsi sicura e coraggiosa nel fare le
cose.» Ma La ragazza delle balene è soprattutto una storia
«trasversale», i cui punti nodali toccano persone di culture diverse e
possono appassionare persone di tutte le età. Non è un caso se il film
Fonte critica:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
ha ricevuto due Premi del pubblico a due festival importanti e
geograficamente distanti come quelli di Toronto e San Sebastian.
cut-up.net
Dimenticate gli shock violenti, l’autodistruzione e la decomposizione
familiare, il sangue raggrumato, le alterazioni cromatiche tra il rosso
ed il nero, la rabbia istintiva dilatata dall’alcool di Once were
warriors di Lee Tamahori, ritratto privato di un gruppo Maori
frantumato dall’emarginazione, smarrito nella memoria, dopo aver
dimenticato l’antica spiritualità guerriera. Perché La ragazza delle
balene, che ha fatto incetta di premi del pubblico a numerosi festival
internazionali, è un gentile racconto di formazione sulla trasmissione
generazionale dell’esperienza, filtrata con sensibilità ed emozionante
misura ed avvolta in atmosfera magicamente irreale.
Niki Caro, tra finzione e documento, aggiunge un tocco
delicatamente femminile e costruisce un piccolo film sulla forza della
volontà di Koro, figlia del capo predestinata al comando, ma
avversata dagli anziani perché inadatta al ruolo, e filtra ogni
impressione attraverso le premonizioni, le esperienze e gli occhi della
bambina e la sua consapevolezza della percezione del dolore. Con
un’ attenzione ai più piccoli dettagli, la regista filma i volti dei
protagonisti, la lotta secolare contro tradizioni e condizionamenti
soffocanti e la discriminazione femminile.
Non è riduttivamente un film per bambini, ma La ragazza delle
balene mette insieme pezzi di cultura e letteratura infantile, puntando
tutto su chi soffre per interpretare i segni del destino e l’impossibilità
di educare e capire nuovi percorsi dell’esistenza. Se Tamahori, nel suo
saggio sulla difesa ed offesa del corpo e sul culto protettivo dei
tatuaggi calcava la mano sull’uso dell’aggressività, senza cadere nella
retorica semplicistica del vittimismo e dello sgretolamento
materialista delle radici Maori, Niki Caro non si interessa della
sociologia della distruzione delle conoscenze degli anziani della tribù,
ma con intelligenza pone la sua eroina in uno spazio fuori dal tempo,
collocandola in una dimensione astratta e religiosa, scandita da segni,
ma orgogliosamente protesa al rispetto delle origini ed alla
salvaguardia della memoria.
La ragazza delle balene è un film istintivo, materno e fragile, costruito
con elegante sobrietà, e pensato come una favola moderna di
apprendimento dei principi morali della sopravvivenza; nel quale gli
equilibri restano saldi, per indirizzare la libertà e
l’autodeterminazione dell’individuo, rispettando gli equilibri naturali.
Domenico Barone
Vivi il cinema
88
“Billy Elliot”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Critica:
89
Stephen Daldry
Drammatico
Tutte le classi
Gran Bretagna
2000
110 min.
La cittadina mineraria del nord dove Billy vive con il padre, il
fratello e la nonna afflitta dall'Alzheimer, ha colori grigi e spenti, cieli
lividi e abitanti incattiviti da uno sciopero che dura da troppi mesi e
che li ha ridotti a una povertà tangibile. A casa di Billy i pochi soldi
bastano appena per i generi di sussistenza e per le lezioni settimanali
di pugilato, tradizione di famiglia a cui ci si aspetta che anche il
ragazzino renderà onore. Ma la palestra dove Billy prende molti più
pugni di quanti riesca a darne, condivide gli spazi con il corso di
danza classica tenuto dalla signora Wilkinson. Uno sparuto gruppo di
goffe anatroccole in tutù, che però si muovono seguendo un codice
che parla direttamente al cuore di Billy. Quando Billy accetta la sfida
di unirsi al gruppo di ragazze, forse sa già di aver compiuto una scelta
fondamentale. Ovviamente, dimostra subito di avere un talento
naturale. E la maestra, dalla lingua tagliente, la sigaretta a catena e il
cuore d'oro, già lo vede sfuggire a un destino di mediocrità,
sfolgorante su un palcoscenico. Ma prima occorre sfondare i
pregiudizi di un padre e un fratello che considerano la danza una
cosa "da ragazze e invertiti", superare l'ostacolo di ristrettezze
economiche che costringono a distruggere il pianoforte della madre
morta per farne legna da ardere, dimostrare che può accendersi il
fuoco bruciante della passione anche in mezzo alla disperazione di
chi si sente predestinato alla sconfitta.
C'è uno miniera in sciopero in una città dell’Inghilterra del Nord del
1984 (gli anni del thatcherismo più duro). C'è lo scorcio insolito di
una strada che si butta direttamente nel mare. Ci sono tutte le cose
allineate che abbiamo imparato a riconoscere fin dalla fine Anni '50
con il free cinema e i dintorni. E i minatori sull'orlo della
disperazione, i poliziotti allineati con gli scudi, i padri e i fratelli
maggiori ruvidi, attaccati alla boxe, ai picchetti, alla birra. E poi c'è un
ragazzino di undici anni che ai guantoni da pugile (tramandati da suo
nonno a suo padre e a lui) preferisce le scarpette con le punte
rinforzate da ballerino classico. “Ma non vuol dire essere finocchio!”,
esclama Billy davanti allo stupore adirato del padre e del fratello
maggiore. Vuol dire solo uno passione e un talento, vuol dire uscire
(con uno metafora visivo un po' troppo esplicita) dalla prigione di
mattoni e carbone che la vita ha predisposto dalla sua nascita. Figlio
di minatori, Billy invece vuol fare il ballerino, il cigno bianco del lago
(che apparirà nella scena finale, nel famoso allestimento londinese di
tre anni fa, danzato da soli uomini). Un po' di Loach e, soprattutto,
tanto Mark Herman di Grazie, signora Thatcher!, dove al posto del
balletto e del futuro di un ragazzino (“Diamo almeno a Billy una
possibilità”, dice il padre quando si convince) erano in gioco la
passione per la musica e l'onore della banda dei minatori: lo
sceneggiatore Lee Hall (che ha seminato nella storia pezzi della sua
vita di adolescente a Newcastle) e il regista Stephen Daldry non
nascondono i loro rimandi, anche se li lavorano dalla prospettiva
dell'adolescenza e del sogno della danza. I balletti improvvisati da
Billy (soprattutto quello centrale, tra i muri, sul tetto, per strada)
entrano con piglio antirealistico. La retorica dei sentimenti e delle
riconciliazioni è tenuta sotto stretto controllo, tanto stretto, però, che
rischia di riaffacciarsi e apparire più ingombrante (mentre nel film di
Herman era trionfalmente, popolarmente esibita, e perciò "giusta").
Ma la miscela funziona, il ritmo non si allenta, gli attori (in testa la
grande Julie Walters maestra di danza) sono perfetti. E poi, chi non
ha mai ballato da solo per sfogarsi?
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
Emanuela Martini
Film TV
27 Febbraio 2001
Billy vive in una famiglia di minatori, in cui la sopravvivenza si
fa sempre più difficile e i rapporti diventano sempre più conflittuali e
tesi man mano il duro sciopero si prolunga. Billy frequenta la scuola e
ha la responsabilità della nonna non autosufficiente. La madre,
morta, è sempre presente nei suoi pensieri; gli ha lasciato in eredità il
pianoforte e la passione per la musica, l’aspirazione alla bellezza, e
una lettera per il giorno del suo diciottesimo compleanno, che egli ha
già aperto e recita a memoria per sentire parole di tenerezza, stima e
fiducia, che non sente dal padre che pure lo ama. Questi desidera per
Billy un destino diverso, come altri padri vede una prospettiva
possibile di riscatto nella boxe e lo costringe a frequentare la palestra,
con i calzoncini e i guantoni del nonno. Il bambino invece sogna Fred
Astaire, il ballerino preferito dalla madre, e appena può suona il
piano. Quando il padre scopre il suo interesse per la danza, scoppia
lo scontro e si determina una forte incomprensione: per il padre,
come per il fratello, infatti, secondo stereotipi radicati della differenza
di genere, i ragazzi fanno pallone, pugilato, lotta, il balletto è
cosa per ragazze o omosessuali. La danza è invece la grande
passione di Billy, un forte elemento di costruzione della sua identità:
inizialmente è un desiderio di cui egli stesso deve riconoscere la
legittimità per non sentirsi una femminuccia, quando da una parte
della palestra i sui compagni si allenano sul ring e dall’altra lui, unico
90
maschio tra le bambine in tutù, esegue i primi esercizi sulle scarpine a
punta. Per coltivare la sua passione non esita poi a contrapporsi al
padre, a prendere lezioni di nascosto, a esibirsi con fierezza davanti a
lui nella palestra la notte di Natale. È questa sua dimostrazione di
volontà a modificare l’atteggiamento negativo del padre che capisce
come la danza sia per Billy la sola occasione di riscatto sociale e farà
di tutto, anche essere tentato di tradire i compagni in sciopero, per
realizzare il desiderio del figlio e sostenerlo nelle fasi di incertezza e di
paura. Da questo momento anche il fratello cambierà atteggiamento
e i rapporti fra i tre diventeranno più affettuosi e intensi. Il ruolo di
sostegno della scelta di Billy, che non può essere svolto dalla madre
se non indirettamente attraverso le parole della lettera “sii sempre te
stesso”, è assunto da Mrs. Wilkinson, l’insegnante di danza. Ella ha un
atteggiamento burbero e severo rispetto alle incertezze di Billy, è
attenta e a suo modo amorevole ma senza mai sostituirsi alla madre,
è ferma nella convinzione di vedere giusto, coraggiosa nello sfidare i
pregiudizi maschili e le resistenze del padre e del fratello, pronta a
favorire il distacco del ragazzo da lei e la sua autonomia. La sessualità
e l’identità sessuale sono un tema presente nel film, oggetto dei
discorsi tra Billy e Debbie e tra Billy e Michael. Debbie, anche se la
più piccola, sembra dei tre la più sciolta e sicura: gli parla dei rapporti
sessuali dei genitori, dell’insoddisfazione della madre, cosa che fa
sospettare a Billy di piacere a Mrs. Wilkinson; dopo una lotta con i
cuscini sul letto della sua cameretta, inizia un innocente tentativo di
seduzione; quando Billy sta per partire per Londra, osa andare un po’
oltre nelle sue timide avance, senza successo. Michael è il compagno
di scuola, l’amico con cui Billy si misura rispetto all’identità sessuale,
con cui riflette sul rapporto tra danza e omosessualità, di cui accetta
amichevolmente l’affetto. Lo ritroviamo, adulto, vestito da donna, al
balletto del Covent Garden a contemplare commosso l’esibizione
dell’amico.
Autore critica:
Fonte critica:
91
Carla Colombelli
Aiace Torino
“Inside Out”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
Fonte critica:
Data critica:
Pete Docter
Animazione
Tutte le classi
USA
2015
102 min.
Crescere può essere faticoso e così succede anche a Riley, che viene
sradicata dalla sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per
lavoro a San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue
emozioni: Gioia, Paura, Collera, Disgusto e Tristezza. Le emozioni
vivono nel centro di controllo che si trova all'interno della sua mente
e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l'emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre emozioni
non sono d'accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in
una nuova casa e in una nuova scuola.
Il film è delicato, intelligente e davvero toccante. Nonostante la
connotazione “cartoon” , ogni cosa e ogni personaggio appaiono
magicamente reali e profondi, perfettamente in grado di conquistare
spettatori di tutte le età.
Francesca Petretto
Il fatto quotidiano
8 Ottobre 2015
Benissimo. I critici cinematografici concordano sul fatto che Inside
Out è ben scritto, divertente ma anche acuto. Variety ha scritto che la
rappresentazione delle emozioni, personificate in figure dalla forma e
voce diversa, è molto efficace e trasversale: «è uno dei pochi film che
vanno oltre il mezzo con cui vengono trasmessi: come l’allunaggio di
Méliès, o gli zombie di Romero». A. O. Scott ha lodato sul New York
Times la capacità del film di aver risolto uno dei grandi problemi
dell’arte: cioè in che modo rappresentare i processi decisionali
interiori in maniera credibile e immediata.
Il post
19 Settembre 2015
92
“Malala”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Davis Guggenheim
Documentario
Istruzione, differenze di genere, diritti umani
Per tutte le classi
USA
2015
93 min.
Malala è un ritratto intimo e personale del Premio Nobel per la Pace
Trama:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
93
Malala Yousafzai, divenuta un obiettivo dei talebani e rimasta
gravemente ferita da una raffica di proiettili durante un ritorno a casa
sul bus scolastico, nella valle dello Swat in Pakistan. Allora
quindicenne (ha compiuto 18 anni lo scorso luglio) era stata presa di
mira, insieme a suo padre, per la sua battaglia a favore dell’istruzione
femminile e l’attentato di cui rimase vittima ha suscitato
l’indignazione e le proteste di sostenitori da tutto il mondo.
Miracolosamente sopravvissuta, ora conduce una campagna globale
per il diritto all’istruzione delle bambine e dei bambini nel mondo,
come co-fondatrice del Fondo Malala.
"Anche se il suo nome, Malala, ha origini nella leggenda - quella di
Malalai di Maiwand, guerriera e poetessa pashtun del XIX secolo che
fu uccisa per aver parlato liberamente -, la sua vita non è affatto una
fiaba. (...) Il film 'Malala' (...) diretto dal celebre documentarista Davis
Guggenheim, è il ritratto intimo di questa ragazzina pachistana vissuta
nel distretto di Swat e che, per la follia del regime talebano di cui è
stata bersaglio e vittima, è divenuta un simbolo di giustizia e libertà.
(...) Il film cerca di riportare questo personaggio, sottoposto a una
fortissima pressione mediatica, alla sua dimensione umana e familiare,
dominata dalla premurosa presenza del padre Ziauddin (...). Il film,
che è soprattutto la voce di Malala, i suoi ricordi - che prendono
forma con l'aiuto di una delicata animazione -, le sue confessioni e
aspirazioni, è costruito attorno ad una giornata quotidiana: il
rapporto piuttosto turbolento con i due fratellini, i compiti con le
amiche, i voti a scuola, guardare i 'Minions' sul tablet, pensare a
quando incontrerà il primo ragazzo e se ne innamorerà. (...)
Gugghenheim capovolge [così] la prospettiva della distruzione
(…):«Vorrei che riuscisse a mostrare come l’istruzione di Malala le
abbia dato la forza di provare a cambiare il mondo – conclude –."
Luca Pellegrini
Avvenire
5 novembre 2015
"Diretto dal premio Oscar Davis Guggenheim, questo film
documentario racconta proprio quello che è sfuggito ai media:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Note:
Malala non è una giustiziera solitaria. La sua è, prima di tutto, una
storia d'amore: familiare, amicale, sociale. Malala esprime infatti un
mondo, di coraggio e ideali, che ha respirato fin da bambina, in casa
e tra gli amici. La sua battaglia ha radici profonde, plasmate
dall'educazione ricevuta dai genitori."
Francesca D'Angelo
Libero
5 novembre 2015
Malala Yousafzai vince il premio Nobel per la pace nel 2014,
diventando così a 17 anni la più giovane vincitrice di un premio
Nobel.
94
“Io sto con la sposa”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
Fonte critica:
Data critica:
Autore critica:
95
Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro, Khaled Soliman Al Nassiry
Documentario
Classi II e III
Italia
2014
98 min.
Un poeta palestinese e un giornalista italiano aiutano cinque profughi
siriani e palestinesi, arrivati a Milano dopo essere sbarcati
a Lampedusa, a raggiungere la Svezia senza essere arrestati dalle
autorità. Coinvolgendo allora anche una giovane ragazza siriana con
passaporto tedesco il gruppo inscena un corteo nuziale, visto che
"nessuno oserebbe mai fermare un corteo nuziale". E così, durante il
viaggio di quattro giorni tra Milano e Stoccolma, passando per
la Francia, il Lussemburgo, la Germania e la Danimarca, i protagonisti
raccontano le loro storie e i loro sogni sperando soprattutto in un
futuro senza più né guerre né frontiere.
Da un sentimento di solidarietà e vicinanza personale, il film porta ad
una chiamata, alla responsabilità collettiva.
Chi non vuole morti stia dalla parte della sposa, dalla parte di chi
abbatte i confini. Di chi si è tirato a lucido, ha comprato un abito da
matrimonio ed è partito verso l'ignoto. Scommessa vinta, ma solo per
i veri sognatori. E una promessa degli autori: "C'è un'Europa
sconosciuta. Un'Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce
a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza". Loro l'hanno
incontrata.
Raffaella Cosentino
Repubblica
19 Maggio 2014
Il successo clamoroso di questo esperimento, in fondo, è la prova
che le grida sguaiate e rabbiose contro chi fugge da guerre e miseria,
sono solo il pensiero marginale, disarticolato e confuso di minoranze
un po’ paranoiche e rumorose che rappresentano niente altro, per
fortuna, che una minima parte della popolazione italiana.
il fatto quotidiano
11 Luglio 2014
Massimiliano Sfregola
“Fuocoammare”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Gianfranco Rosi
Documentario
Migranti, accoglienza, diversità
Tutte classi
Italia, Francia
2016
108 min.
Trama:
Samuele ha 12 anni e vive su un'isola di pochi abitanti lontano dalla
terraferma. Come tutti i bambini della sua età gioca e va a scuola.
Tira con la fionda, costruita con meticolosità, su barattoli e fichi
d’India. Ha un amico al quale insegna come andare a caccia e un
compagno di scuola che gli insegna a remare tra i natanti del porto
vecchio.
A Samuele, però, piacciono i giochi di terra, anche se tutto intorno a
lui parla di mare e di uomini, donne e bambini che cercano di
attraversarlo per raggiungere proprio la sua piccola isola di sassi e
rovi. Ma la sua non è un’isola come le altre. Si chiama Lampedusa ed
è il confine più simbolico d’Europa, il luogo dove si è concentrato
negli ultimi venti anni il destino di centinaia di migliaia di migranti in
fuga da guerra e fame per assicurarsi un pezzo di libertà.
Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a
volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane
dei nostri tempi.
Critica:
"Bisognerebbe dimenticare il termine «documentario» che sempre più
spesso sta diventando sinonimo di «inchiesta» e considerare
'Fuocoammare' per quello che è: un film a tutti gli effetti. Con quello
che ne consegue: nessuna tesi da dimostrare, tante cose invece da far
vedere. Anche se il campo d'azione del regista Gianfranco Rosi è
l'isola di Lampedusa, che la maggior parte degli italiani associa
immediatamente al problema degli sbarchi di clandestini,
all'accoglienza dei migranti, alle lotte politiche (e alle propagande
elettorali) che accedono i titoli dei giornali e i talk show televisivi.
No, 'Fuocoammare' (...) è altra cosa, talmente diversa che rischia di
spiazzare lo spettatore. (...) l'ingresso nel film del medico con i suoi
ricordi strazianti e le immagini apocalittiche dell'abbordaggio da
parte della Marina Militare di un barcone alla deriva, con il suo
carico di corpi vivi e morti, diventano il percorso coerente e
necessario di chi vuole raccontare la realtà di Lampedusa e non
sfruttarne l'impatto per far colpo sullo spettatore. Anche i campi
d'accoglienza sono filmati con pudore e rispetto. Non c'è mai
voyeurismo nelle immagini di Rosi, piuttosto lo sforzo di mostrare
quello che occhi troppo «pigri» fingono di non vedere. Grazie a un
96
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Note:
97
cinema che si identifica per prima cosa in uno strumento di
conoscenza e non di propaganda o di assoluzione e condanna."
Paolo Mereghetti
Corriere della Sera
14 febbraio 2016
"Per 108 minuti la narrazione di «Fuocoammare» corre su due binari,
da una parte la quiete antica degli isolani, abituati a vivere con il
mare e con le sue conseguenze, dall'altra le ondate di migranti, gli
avvistamenti, gli sbarchi, le visite mediche, la breve euforia dei
sopravvissuti, le lacrime, la conta dei morti. Ma i piani, in modi
curiosi e imprevedibili, si intrecciano."
Fulvia Caprara
La Stampa
14 febbraio 2016
Orso d’oro al Festival di Berlino 2016
“Iqbal –
Bambini senza paura”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Michel Fuzellier, Babak Payami
Animazione
Coraggio, amicizia, sfruttamento del lavoro minorile, libertà
classi quarte e quinte scuola primaria
Classi prime scuola secondaria
Italia, Francia
2015
90 min.
Il bambino pachistano simbolo della lotta contro lo sfruttamento
minorile rivive in questo piccolo, ingenuo e sentito film
d'animazione.
Trama:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Note:
Iqbal è sveglio, generoso e con un innato senso di giustizia. Suo
fratello è malato e lui decide di scappare in cerca dei soldi per
curarlo. Raggirato, finisce nelle mani di uno schiavista che lo costringe
a lavorare nella sua fabbrica di tappeti insieme ad altri bambini.
Presto Iqbal capisce che quel debito non sarà mai ripagato. Ma
insieme si può! Si può scappare. Così, con coraggio e intraprendenza,
Iqbal pianifica la fuga e insieme ai suoi amici riconquista l'infanzia e la
libertà.
"È una storia vera quella del bimbo pakistano divenuto simbolo di
questa lotta. Un tema delicato, raccontato a misura di bambino."
Maurizio Acerbi
Il Giornale
19 novembre 2015
Film riconosciuto di interesse culturale con il contributo economico
del Ministero Italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
È realizzato in collaborazione con il Comitato Italiano per l’UNICEF.
98
“Una tomba per le lucciole”
Regia:
Genere e
tematiche:
Classi
consigliate:
Origine:
Anno:
Durata:
Trama:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
Autore critica:
99
Isao Takahata
Orientale, Drammatico, Storia, Animazione
Scuola secondaria. Classe terza.
Giappone
1988
89 min.
Giappone, 1945: siamo a pochi mesi dalla tragedia atomica che
porterà definitivamente a conclusione il secondo conflitto mondiale.
Il paese è comunque già sfinito e resiste solo per il radicato orgoglio
nazionale; gli americani, ormai riconquistata tutta l'area del Pacifico e
vicini al Giappone, bombardano incessantemente seminando
distruzione e morte tra i civili; questi si riparano alla meglio ma dai
cieli giunge devastazione praticamente ogni giorno. Seita e Setsuko,
figli d'un ufficiale della marina, hanno trascorso questo orrendo
periodo in una relativa quiete con la loro madre, donna piena di
bontà. La situazione per loro volge al peggio quando, in uno dei
tanti bombardamenti, perisce anche lei, lasciandoli senza un parente
prossimo da cui rifugiarsi, oltre che senza un tetto dove vivere (in
quella stessa occasione viene infatti distrutta anche la loro casa). I due
bambini andranno temporaneamente a vivere dalla loro zia, che
poco dopo li induce ad andarsene, in quanto mirava solo a ottenere i
loro risparmi. Le poche settimane che mancano alla fine del conflitto
e i patimenti che i due protagonisti vivranno, saranno infine fatali.
“Una tomba per le lucciole conquista i cuori degli spettatori e un
posto nella storia del cinema per la lievità e il pudore con cui tratta i
momenti e i sentimenti più delicati, causando uno struggimento lieve
tanto quanto implacabile e inesorabile. Un’opera che commuove,
anche grazie al sagace e controllato uso degli accenni più “fantastici”
(pochi, ma importanti), senza bisogno di ricattare, ma anche in
questo caso con estrema naturalezza, e che è diventata fondamentale
per lo sviluppo di un cinema d’animazione consapevolmente
adulto.”
Edoardo Peretti
Media critica
13 Giugno 2015
“Bello e terribile, senza un’inquadratura che non sia essenziale e con
una naturalezza che colpisce al cuore prima di arrivare al
cervello. Una tomba per le lucciole è un film che non si dimentica e
che pur essendo espressione di una cultura molto diversa dalla nostra
riesce, come succede con le migliori opere d’ingegno, a raccontare
con grande potenza e semplicità una tragedia universale.”
Daniela Catelli
Fonte critica:
Data critica:
Critica:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:
Note:
Comingsoon
9 Novembre 2015
“La fiaba di Takahata nel segno dello Studio Ghibli (...) è un
manifesto contro la guerra e contro la sua violenza che cancella
qualsiasi segno di umanità. Ma nella vitalità meravigliosa dei suoi
protagonisti, e nella bellezza del disegno, prendono vita sentimenti
universali, la paura dell'abbandono, il dolore della perdita. Nel
paesaggio di acquerelli e di trasparenti, la realtà si mescola caustica,
prepotente alla cifra fantastica. (...) Non c'è nulla di ideologico in
questo film, è la ragione del suo essere universale, la critica al suo
Paese, pure presente, il regista la sposta in una visione del mondo e
della Storia più ampi. Ma senza mai generalizzare, rimanendo sempre
accanto ai due bambini, nella loro voce, nella loro piccola
grandissima sfida."
Cristina Piccino
Il Manifesto
10 novembre 2015
Tratto dall’omonimo romanzo breve di Akiyuki Nosaka.
100
LE BIBLIOTECHE DEL
COMUNE DI PIANORO
“SILVIO MUCINI”
e
“DON LORENZO MILANI”
PRESENTANO ALLA
SCUOLA SECONDARIA
I LORO SERVIZI E I PROGETTI DI
PROMOZIONE ALLA LETTURA
101
- INDICE –
A) “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I servizi per conoscere la biblioteca
- La prima visita
-
Le visite tematiche
Il prestito
I servizi multimediali
- Le bibliografie
B) INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA
LETTURA
-
CIAK, letture da vedere
-
“Guardare vicino, guardare lontano. Alla scoperta della biblioteca e dell’astronomia”
Le attività si effettuano solamente su prenotazione, orari particolari di prestito
potranno essere concordati con le bibliotecarie.
Dopo aver comunicato ai referenti PT del Comune l’adesione delle classi, il
calendario degli incontri e delle attività dovrà essere concordato direttamente tra le
insegnanti e le biblioteche di:
- Rastignano - Manuela Zocca: martedì e mercoledì (9.00 - 13.30),
giovedì (14.00 - 16.00) Tel. 051-6260675.
- Pianoro - Milena Zuppiroli (cooperativa Open Group) e Silvia Cuppini: mercoledì,
giovedì (9.00 – 13.30) Tel. 051-774654
102
A) UNA BIBLIOTECA AMICA
- I servizi per conoscere la biblioteca –
“PRIMA VISITA GUIDATA”
È un primo contatto con la biblioteca e i suoi servizi: viene effettuata in ambedue le sedi e
una sola volta per classe durante tutti tre anni; vengono brevemente spiegati gli scopi che si
prefigge una biblioteca di pubblica lettura e i modi per usufruire dei servizi che essa offre. Il
livello esplicativo è adeguato all'età dei ragazzi, alle loro capacità di attenzione e alle loro
conoscenze.
Il tempo medio per una “prima visita” si aggira sulle due ore, durante le quali vengono
mostrati anche i servizi non strettamente bibliotecari: l’ascolto musica, il servizio video e i
servizi multimediali.
Al termine di ogni incontro si potranno prendere i libri a prestito.
“ VISITE TEMATICHE ”
a) è possibile richiedere incontri a tema condotti dalle bibliotecarie in cui utilizzare
particolari bibliografie o affrontare temi specifici.
b) si organizzano, inoltre, incontri specifici per guidare gli studenti all’utilizzo degli
strumenti di ricerca presenti in biblioteca come il catalogo OPAC, enciclopedie, dizionari, cd
rom, banche dati e altro materiale in consultazione.
Questi incontri dovranno essere concordati anticipatamente e potranno essere effettuati
solo in base alla disponibilità delle biblioteche, in relazione al numero delle richieste.
“ PRESTITO “
I ragazzi, guidati dai bibliotecari e dagli insegnanti, possono scegliere i libri da riportare in
classe; salvo particolari eccezioni è consentito il prestito di un libro ad alunno, per le
insegnanti non ci sono limiti.
Ricordiamo che il prestito è effettuato alla classe nel suo complesso e che gli insegnanti stessi
ne sono responsabili. Ciò significa che eventuali disguidi (come smarrimenti o ritardi nelle
restituzioni) dovranno essere risolti con i bibliotecari dall'insegnante che ha accompagnato i
ragazzi in biblioteca.
Le classi possono effettuare i CAMBI LIBRO, come sempre su prenotazione;
gli insegnanti che vorranno effettuare personalmente le operazioni di prestito con la
consulenza specifica dei bibliotecari, dovranno concordare il servizio.
“ SERVIZI MULTIMEDIALI“
Il patrimonio di videocassette e DVD comprende opere di divulgazione (prevalentemente
scientifica e storica), opere cinematografiche e cartoni animati.
Per la consultazione di questo materiale è reperibile consultando i cataloghi Opac Sebina
delle biblioteche di Pianoro e Rastignano:
http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?sysb=UBORANR
103
Il servizio viene effettuato nelle salette video delle biblioteche : Pianoro circa 30 posti;
Rastignano circa 40 posti.
Sono inoltre disponibili CD musicali, AUDIO libri e CD ROM.
Tutto il patrimonio multimediale è disponibile al prestito per quegli insegnanti che lo
ritengano utile nel lavoro scolastico. Su richiesta delle insegnanti, con qualche giorno di
anticipo, il patrimonio multimediale può essere trasferito da una sede all’altra.
“BIBLIOGRAFIE PERMANENTI, CONSULENZE SU PERCORSI TEMATICI E
SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI LIBRI E MATERIALE AUDIOVISIVO”
In questi anni le biblioteche si sono attivate nella stesura di una serie di bibliografie a
supporto di iniziative fatte sul territorio e anche per le scuole, che continuano ad essere
aggiornate attraverso l’acquisto di libri e materiale multimediale inerente. Le insegnanti che
lo desiderano potranno richiedere alle biblioteche di Pianoro e Rastignano le bibliografie di
cui vogliono fare uso.
Sono a disposizione su richiesta:
1- UNA BIBLIOTECA MULTICULTURALE
Questa raccolta è stata pensata per sollecitare la conoscenza e il dialogo tra le varie culture
attraverso racconti e testimonianze di usi e tradizioni; non costituisce una sezione a sé stante
ma un percorso trasversale tra le letterature e i generi, composto da:
a) documenti identificabili nelle collezioni delle sezione ragazzi delle biblioteche attraverso
un’apposita etichetta e disponibili al prestito.
b) dizionari e testi per ragazzi in varie lingue originali, bilingue e multilingue raccolti insieme
in un unico scaffale.
2- LASCIAMO UN SEGNO – Cittadinanza attiva, educazione alla legalità e lotta alle
mafie
Nata inizialmente dalla collaborazione tra il Servizio Biblioteche, l’Assessorato Pace e Diritti
e l’associazione Libera Terra, questa bibliografia è una proposta di riflessione sulle tematiche
dell’educazione alla legalità e alla convivenza civile per gli adulti, i bambini e i loro
educatori, attraverso il patrimonio librario delle biblioteche di Pianoro e Rastignano.
Le bibliotecarie, a richiesta delle insegnanti e su prenotazione, sono a disposizione anche per
stilare bibliografie su specifici argomenti, all’interno del patrimonio delle biblioteche.
Inoltre, per mantenere la “buona prassi” della frequentazione delle biblioteche da parte dei
bambini anche durante le vacanze estive, è possibile concordare un elenco di consigli di
lettura di libri che potranno trovare nelle biblioteche.
…………………………………………………………………………………………………………
…………….
104
B) INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA
LETTURA
“CIAK! LETTURE DA VEDERE”
Il progetto si rivolge alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado con
l'obiettivo di offrire loro l'opportunità di conoscere ed esplorare alcuni dei principali generi
letterari proponendo la lettura e la visione della trasposizione cinematografica di alcuni
grandi romanzi di autori contemporanei e di classici della letteratura per ragazzi presenti nel
patrimonio librario delle nostre biblioteche.
Attraverso la visione di film tratti prevalentemente dalla letteratura per ragazzi, si propone
una selezione di romanzi contemporanei particolarmente significativi e di classici per
ragazzi, con l'obiettivo di avvicinare i giovani studenti alla conoscenza di quelle opere
letterarie che rappresentano parte del patrimonio culturale collettivo aiutandoli così a
cogliere il loro valore.
Come ci ricorda, infatti, Italo Calvino, un classico è quasi sempre ricco di contaminazioni, di
principi, di elementi che hanno già influito fortemente sulla storia dell'uomo, di cui sono
parte costitutiva, integrante e, per questo, sempre validi, opportuni di riferimento (I.
Calvino, Perchè leggere i classici?, 1991).
Il percorso rappresenta inoltre per studenti ed insegnanti un'occasione per acquisire spunti
di riflessione utili per scoprire il passaggio della letteratura ad altri linguaggi legati dalla
stessa vocazione di raccontare storie (dal romanzo al film, dal romanzo al videogioco, dal
fumetto al film... e viceversa).
La suddivisione delle opere nei genere letterari indicati è da considerarsi uno delle possibili
chiavi di lettura in quanto, con il passare del tempo, i generi si mescolano e si contaminano,
mutano con la nascita di nuove tendenze sociali e culturali riflettendo i cambiamenti nelle
relazioni e nei costumi dell'intera società umana.
Le insegnanti che aderiranno al progetto potranno scegliere dalla filmografia di seguito
indicata uno o più film da visionare in biblioteca con la classe, previo appuntamento
telefonico almeno 20 giorni prima dalla data richiesta.
Per garantire il coinvolgimento dei ragazzi e la piena comprensione dei contenuti proposti,
prima della proiezione del film verrà fatta una sintetica presentazione del genere letterario
di riferimento e letti ad alta voce dalle bibliotecarie alcuni brani tratti dal libro relativo.
Al termine dell’incontro è consigliato il prestito di libri e di altri materiali consigliati dalla
biblioteca, in continuità tematica col progetto.
105
“CIAK! LETTURE DA VEDERE” filmografia per genere :
AVVENTURA
FILM
REGIA
DURATA
LETTURA CONSIGLIATA
CONSIGLIATO PER
Alla ricerca dell'isola
di Nim
Mark Levin,
Jennifer
Flackett
1 DVD
(ca. 92 min.)
Alla ricerca dell'isola di Nim /
Wendy Orr
tutte le classi
Peter Pan
Paul J. Hogan
1 DVD
(ca. 109min.)
Peter Pan /
James Matthew Barrie
tutte le classi
Alessio Boni legge Peter Pan /
di James Matthew Barri
(Audiolibro)
I tre moschettieri
Stephen Herek 1 DVD
(ca. 101 min.)
I tre moschettieri /
Alexandre Dumas
tutte le classi
Le avventure di Huck
Finn
Stephen
Sommers
1 DVD
(ca. 103 min.)
Le avventure di Huckleberry
Finn / Mark Twain
tutte le classi
Hugo Cabret
Martin
Scorzese
2 DVD
(ca. 127 min.)
La straordinaria invenzione di tutte le classi
Hugo Cabret: un romanzo per
parole e immagini /
Brian Selznick
I viaggi di Gulliver
Duncan
Kenworthy
1 VHS
(ca. 180 min.)
I viaggi di Gulliver /
Jonathan Swift
Jack Sher
1 DVD
(ca. 100 min.)
tutte le classi
Zanna bianca, un piccolo Randal Kleiser 1 DVD
Zanna bianca / Jack London
grande lupo
(ca. 105 min.)
tutte le classi
Sandokan
tutte le classi
Sergio Sollima
3 DVD
Sandokan alla riscossa / Emilio
6 puntate
Salgari
dello
sceneggiato tv
(ca. 349 min.)
Visione a
puntate
Il Grinta
Henry
Hathaway
1 DVD
(ca. 128 min.)
Il Grinta / Portis Charles
tutte le classi
I ragazzi della via Pal
Maurizio
Zaccaro
2 DVD
(184 min.)
I ragazzi della via Pal / Ferenc
Molnar
tutte le classi
Vita di Pi
Oscar Ang Lee 1 DVD
(118 min.)
Vita di Pi / Yann Martel
tutte le classi
La guerra dei bottoni
Yves Robert
La guerra dei bottoni /
Louis Pergaud
tutte le classi
1 DVD
(90 min.)
106
Il libro della giungla
Zoltan Korda
1 DVD
(109 min.)
Il libro della giungla /
Rudyard Kipling
tutte le classi
Il libro della giungla: Rudyard
AUDIOLIBRO Kipling; riscritto in chiave
moderna da Alessandro
Spanghero
Il richiamo della foresta
Ken Annakin
1 DVD
(100 min.)
Il richiamo della foresta /
Jack London
tutte le classi
AUDIOLIBRO Marco Baliani legge Il richiamo
della foresta /
Jack London (Audiolibro)
I pirati della Malesia
Umberto Lenzi 1 DVD
(ca. 110 min.)
I pirati della Malesia /
Emilio Salgari
tutte le classi
Il corsaro nero
Vincent
Thomas
1 DVD
(ca. 90 min.)
Il corsaro nero /
Emilio Salgari
tutte le classi
Stand by me.
Ricordo di un'estate
Rob Reiner
1 DVD
(ca. 85 min.)
Stagioni diverse, con il
terze classi
racconto Stand by me: ricordo
di un'estate / Stephen King
Il signore delle mosche
Harry Hook
1 DVD
(ca. 87 min.)
Il signore delle mosche /
William Golding
terze classi
L'ultimo dei Mohicani
Michael Mann 1 DVD
(108 min.)
L'ultimo dei Mohicani / James
Fenimore Cooper
terze classi
FORMAZIONE
FILM
REGIA
DURATA
LETTURA CONSIGLIATA
CONSIGLIATO PER
Capitani coraggiosi
Victor
Fleming
1 DVD
(ca 146 min.)
Capitani coraggiosi /
Rudyard Kipling
tutte le classi
Il giardino segreto
Agnieszka
Holland
1 DVD
(ca. 97 min.)
Il giardino segreto /
Frances Hodgson Burnett
tutte le classi
Oliver Twist
Roman
Polansk
2 DVD
(ca. 125 min.)
Oliver Twist /
Charles Dickens
tutte le classi
Piccole donne
Gillian
Armstrong
1 DVD
(ca. 114 min.)
Piccole donne /
Louisa May Alcott
tutte le classi
Jonathan Livingston
Hall Bartlett
1 DVD
(ca. 103 min.)
Il gabbiano Jonathan Livingston tutte le classi
/ Richard Bach
AUDIOLIBRO
Il gabbiano Jonathan Livingston
/ Richard Bach; interpretato da
Enzo Decaro
107
Diario di una
schiappa. Il film
Il buio oltre la siepe
Thor
Freudenthal
1 DVD
(ca. 92 min.)
Diario di una schiappa /
Kinney Jeff
AUDIOLIBRO
Neri Marcorè legge Diario di
una schiappa / Jeff Kinney
Horton Foote
AUDIOLIBRO
tutte le classi
In biblioteca si
possono trovare gli
altri libri e film della
serie
Il buio oltre la siepe /
Harper Lee
Il buio oltre la siepe /
Harper Lee; letto da Alba
Rohrwacher
terze classi
The help
Tate Taylor
1 DVD
(ca 146 min.)
The help / Kathryn Stockett
terze classi
Io non ho paura
Gabriele
Salvatores
1 DVD
(ca. 105 min.)
Io non ho paura /
Niccolò Ammaniti
terze classi
AUDIOLIBRO
Michele Riondino legge Io non
ho paura / Niccolo Ammaniti
About a boy:
un ragazzo
Chris Weitz,
Paul Weit
1 DVD
(ca. 97 min.)
Un ragazzo / Nick Hornby
terze classi
Billy Elliot
Stephen
Daldry
1 DVD
(ca. 106 min.)
Billy Elliot /
Melvin Burgess
terze classi
GIALLO
FILM
REGIA
DURATA
LETTURA CONSIGLIATA
CONSIGLIATO
PER
Assassinio sull'Orient
express
Sidney
Lumet
1VHS
(ca.127 min.)
1 DVD
(ca.127 min.)
Assassinio sull'Orient expres
tutte le classi
Dieci piccoli indiani
George
Pollock
1 DVD
(ca. 91 min.)
Dieci piccoli indiani : (... e poi non tutte le classi
rimase nessuno) /
Agatha Christie
Il mastino di Baskerville
Rodney
Gibbons
1 DVD
(ca. 90 min.)
Il mastino di Baskerville /
Arthur Conan Doyle
Sherlock Holmes
Guy
Ritchie
1 DVD
(ca. 130 min.)
Le avventure di Sherlock Holmes / tutte le classi
Arthur Conan Doyle
Sherlock Holmes Gioco
di ombre
Guy
Ritchie
1 DVD
(ca. 129 min.)
Piramide di paura
Barry
Levinson;
John
Lasseter
1 DVD
(ca. 105 min.)
tutte le classi
Le indagini di Sherlock Holmes /
Arthur Conan Doyle
Piramide di paura: la prima
avventura del giovane Sherlock
Holmes: romanzo / Alan Arnold
I libri della collana YoungSherlock
Holmes / Andrew Lane
108
ROSA
FILM
REGIA
DURATA
LETTURA CONSIGLIATA
Quattro amiche e un
paio di jeans
Ken Kwapis
1 DVD
(ca. 114 min.)
Quattro amiche e un paio di jeans tutte le classi
/
Ann Brashares
Twilight
Catherine
Hardwicke
1 DVD
(ca. 117 min.)
Twilight /
Stephenie Meyer
tutte le classi
In biblioteca si
possono trovare
gli altri libri e
film della serie
Noi siamo infinito
Stephen
Chbosky
1 DVD
(ca. 101 min.)
Noi siamo infinito.
Ragazzo da parete /
Chbosky Stephen
terze classi
Romeo e Giulietta
Franco
Zeffirelli
1 DVD
(ca. 133 min.)
Romeo e Giulietta /
William Shakespeare
terze classi
Romeo and Juliet
Sergei
Prokofiev
1 DVD
(ca. 128 min.)
William Shakespeare's
Romeo + Giulietta
Baz Luhrmann 1 DVD
(ca. 115 min.)
Ragione e sentimento
Ang Lee
1 DVD
(ca. 117 min.)
Ragione e sentimento /
Jane Austen
terze classi
AUDIOLIBRO
Ragione e sentimento letto da
Paola Cortellesi. Audiolibro /
Jane Austen
Joe Wright
1 DVD
(ca. 121 min.)
Orgoglio e pregiudizio /
Jane Austen
Simon
Langton
4 DVD
(ca. 260 min.)
Orgoglio e pregiudizio
AUDIOLIBRO
Orgoglio e pregiudizio letto da
Paola Cortellesi /
Jane Austen
CONSIGLIATO
PER
terze classi
Colpa delle stelle
Josh Boone
1 DVD
(ca. 125 min.)
Colpa delle stelle /
John Green
Rossa come il sangue
bianca come il latte
Giacomo
Campiott
1 DVD
(ca. 101 min.)
Bianca come il latte, rossa come il terze classi
sangue: romanzo / Alessandro
D'Avenia
109
terze classi
FANTASY E FANTASCIENZA
FILM
REGIA
DURATA
LETTURA CONSIGLIATA
CONSIGLIATO
PER
Timeline: ai confini del
tempo
Richard
Donner
1 DVD
(ca. 111 min.)
Timeline /
Michael Crichton
tutte le classi
L'invasione degli ultra
corpi
Don Siegel
1 VHS
(ca. 81 min)
L'invasione degli ultracorpi /
Jack Finney
tutte le classi
A.I. Intelligenza artificiale Steven
(fantascienza)
Spielberg
2 DVD
(ca. 140 min.)
A.I. Intelligenza artificiale /
Brian Aldiss
tutte le classi
Il ragazzo invisibile
Gabriele
Salvatores
1 DVD
(ca. 100 min.)
Il ragazzo invisibile /
Fabbri Alessandro, Rampoldi
Ludovica, Sardo Stefano
tutte le classi
Jurassic Park
Steven
Spielberg
1 DVD
(ca. 123 min.)
Jurassic Park /
Michael Crichton
tutte le classi
1 DVD
(ca. 127 min.)
20.000 leghe sotto i mari / Jules
Verne
tutte le classi
tutte le classi
(fantascienza)
(fantascienza)
(fantascienza)
(fantascienza)
20.000 leghe
sotto i mari
(fantascienza)
La storia infinita
Wolfgang
Petersen
1 DVD
(ca. 90 min.)
La storia infinita: dalla a alla z /
Michael Ende
Shadowhunters.
Città di ossa
Harald Zwart
1 DVD
(ca. 129 min.)
Shadowhunters. Città di ossa /
Cassandra Clare
Divergent
Neil Burger
1 DVD
(ca. 134 min.)
Divergent / Veronica Roth
tutte le classi
Hunger games: il mondo Gary Ross
starà a guardare
2 DVD video
(ca. 136 min.)
Hunger games /
Suzanne Collins
tutte le classi
In biblioteca si
possono trovare
gli altri libri e film
della serie
Harry Potter e la pietra
filosofale
1 DVD
(ca. 152 min.)
Harry Potter e la pietra filosofale tutte le classi
In biblioteca si
/
possono trovare
J. K. Rowling
(fantasy)
(urban fantasy)
(urban fantasy/distopico)
(urban fantasy/distopico)
(fantasy)
Chris
Columbus
tutte le classi
In biblioteca si
possono trovare
gli altri libri e film
della serie
In biblioteca si
possono trovare
gli altri libri e film
della serie
gli altri film della
serie
Lo Hobbit.
Un viaggio inaspettato
Peter Jackson 2 DVD
(ca. 163 min.)
Lo hobbit, o La riconquista del
tesoro /
J. R. R. Tolkien
tutte le classi
Spiderwick: le cronache
(fantasy)
Mark Waters 1 DVD
(ca. 92 min.)
Spiderwick : le cronache / Tony
DiTerlizzi e Holly Black
tutte le classi
In biblioteca si
possono
trovare gli altri
libri e film della
serie
La bussola d'oro
Chris Weitz
La bussola d'oro
tutte le classi
(fantasy)
1 DVD
In biblioteca si
possono trovare
gli altri film della
serie
110
(fantasy)
(ca. 108 min.)
Philip Pullman
In biblioteca si
possono
trovare gli altri
libri e film della
serie
Le cronache di Narnia: il
leone, la strega e
l'armadio
Andrew
Adamson
1 DVD
(ca. 137 min.)
Le cronache di Narnia: il leone,
la strega e l'armadio /
C. S. Lewis
tutte le classi
Eragon
Stefen
Fangmeier
1 DVD
(ca. 100 min.)
Eragon /
Christopher Paolini
tutte le classi
In biblioteca si
possono
trovare gli altri
libri e film della
serie
Il signore degli anelli. La
compagnia dell'anello
Peter Jackson
2 DVD video
(ca. 178 min.)
Il signore degli anelli /
John Ronald Reuel Tolkien
tutte le classi
In biblioteca si
possono
trovare gli altri
libri e film della
serie
La guerra dei mondi
Steven
Spielberg
2 DVD
(ca. 103 min.)
La guerra dei mondi /
Herbert George Wells
terze classi
Io sono leggenda
(fantascienza)
Francis
Lawrence
1 DVD
(ca. 96 min.)
Io sono leggenda: romanzo /
Richard Matheson
terze classi
Io robot
Alex Proyas
2 DVD
(ca. 115 min,)
Io, Robot /
Isaac Asimov
terze classi
(fantasy)
(fantasy)
(fantasy)
(fantascienza)
(fantascienza)
In biblioteca si
possono
trovare gli altri
libri e film della
serie
MITI, LEGGENDE E FIABE POPOLARI
FILM
REGIA
DURATA
LETTURA CONSIGLIATA
CONSIGLIATO
PER
The water Horse: la
leggenda degli abissi
(leggenda)
Jay Russell
1 DVD
(ca. 191 min.)
Water Horse: la leggenda degli
abissi : romanzo /
Dick King-Smith
tutte le classi
L'Odissea
(poema epico - miti)
F. Rossi,
M. Bava
2 DVD
(ca. 370 min.)
visione a
puntate
Odissea /
Omero
La storia di Ulisse e Argo /
raccontata da Mino Milani
tutte le classi
Il viaggio d'Ulisse /
Tommaso Monicelli
L'avventura di Ulisse /
Andrea Molesini
Il grande libro della mitologia:
Iliade, Odissea, Eneide /
illustrazioni: Libico Maraja e
Piero Cattaneo; adattamento
testi: Stelio Martelli e Stefania
Stefani
111
Ulisse dalle mille astuzie:
dall'Odissea di Omero /
Yvan Pommaux
Percy Jackson & gli dei Chris
dell'Olimpo: Il ladro di Columbus
fulmini
(miti)
1 DVD
(ca. 118 min.)
Percy Jackson e gli dei
dell'Olimpo: il ladro di fulmini /
Rick Riordan
Il tesoro dell'Olimpo: le storie
immortali degli dei e degli eroi /
Elena Mutti, Aldo Berti
tutte le classi
In biblioteca sono
disponibili altri
film e romanzi
della serie “Percy
Jackson e gli dei
dell'Olimpo”
Storie di bambini molto antichi /
Laura Orvieto
Le metamorfosi: storie di
mitologia / Roberto Piumini
Il libro della mitologia /
presentazione di Colette Estin e
Hélène Laporte
Il cacciatore di giganti
(fiaba)
Bryan Singer
1 DVD
(ca. 114 min.)
Fiabe popolari inglesi /
Katharine Briggs
seconde e terze
classi
Giacomino e il fagiolo magico.
Un racconto popolare illustrato /
da Harriet Russell
Troy
(poema epico - miti)
Wolfgang
Petersen
1 DVD
(ca. 156 min.)
Iliade: l'assedio della città di
Troia /
il poema di Omero; raccontato
ai ragazzi da Ezio Savino
terze classi
La guerra di Troia: che sempre
ricomincia: dall'Iliade di Omero /
Yvan Pommaux
Omero, Iliade /
Alessandro Baricco
AUDIOLIBRO
Iliade: l'aspra contesa / Omero;
letto da Massimo Popolizio; con
Manuela Mandracchia
Il grande libro della mitologia:
Iliade, Odissea, Eneide /
illustrazioni: Libico Maraja e
Piero Cattaneo; adattamento
testi: Stelio Martelli e Stefania
Stefani
112
“GUARDARE VICINO, GUARDARE LONTANO”
Alla scoperta della biblioteca e dell’astronomia
Per l’anno scolastico 2016 -2017 le Biblioteche del Distretto Culturale di San Lazzaro, in
collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica spaziale e Fisica Cosmica di Bologna
(I.N.A.F), hanno deciso di proporre agli Istituti Comprensivi dei propri Comuni un progetto
di promozione e di divulgazione della cultura scientifica e del relativo patrimonio delle
biblioteche e di valorizzazione del positivo rinforzo dell’apprendimento scolastico con le
risorse del territorio attraverso incontri e laboratori condotti da esperti dell’Osservatorio
astronomico di Bologna.
In particolare il progetto “Guardare vicino, guardare lontano” si prefissa i seguenti obiettivi:
far conoscere a ragazzi e insegnanti l’importante patrimonio di divulgazione (libri e
materiale multimediale) che è presente nelle biblioteche, da utilizzare per la scoperta e
l’apprendimento della cultura scientifica;
proporre la biblioteca come luogo di conoscenza a tutto campo e come partner
nell’approfondimento di ogni materia curricolare e non soltanto delle discipline
umanistiche;
promuovere l’Osservatorio Astronomico di Loiano come eccellenza tecnico
scientifica presente sui nostri territori, e promuovere le competenze dei ricercatori di
I.N.A.F e S.O.F.O.S. ( Ass. per la divulgazione della scienza), che condurranno direttamente
incontri e laboratori previsti dal progetto;
far scaturire nei ragazzi curiosità e nuovi interessi di conoscenza, nonché promuovere
la frequentazione dei “luoghi della scienza” con le scuole e le famiglie.
Il progetto si costituisce PER OGNI CLASSE di differenti esperienze di avvicinamento alla
scienza astronomica, con spettacoli e momenti di approfondimento che coinvolgono sia
l’intera classe che gli studenti singolarmente. In particolare:
1.
UNO SPETTACOLO con il PLANETARIO MOBILE “DIGITARIUM”, della durata di
60 minuti, attraverso il quale è possibile simulare il cielo e i principali fenomeni astronomici
all’interno di una cupola – schermo di 4 metri di diametro con la guida di esperti
divulgatori. Sarà possibile non solo osservare il cielo, alla scoperta delle sue bellezze, ma
anche effettuare un’esplorazione spaziale, sorvolando da vicino i pianeti del sistema solare.
2.
DUE LEZIONI FRONTALI CON EXHIBIT condotti con l’ausilio di diverse tipologie di
strumentazione tecnica (laser, prisma, spettri di luce, camera termica, spettrografo…), che
potranno essere utilizzati singolarmente da studente.
I temi degli incontri del Planetario e delle lezioni Exhibits saranno indicati dalle insegnanti
fra quelli allegati nelle schede successive.
Destinatari del progetto e adesioni: il progetto è rivolto a tutte le classi III della scuola
secondaria di 1°grado degli Istituti Comprensivi di Pianoro e di Rastignano (e alle classi V
della scuola primaria).
Nel caso in cui non aderissero tutte le classi III sarà estesa la possibilità di partecipazione al
progetto alle classi I e II, fino a completamento dei posti disponibili.
ENTRO IL 01/01/1900, LA REFERENTE P.O.T. di ogni Istituto Comprensivo DOVRA’
COMUNICARE ALLA BIBLIOTECA S. MUCINI (Assistente di biblioteca Silvia Cuppini,
113
merc.- giove. 9-14 051/774654) le date e gli orari individuati per ogni attività e i titoli di
spettacoli ed exhibits scelti per ogni classe tra quelli allegati.
fino a completamentoSECONDARIA
dei posti disponibili.
DI RASTIGNANO:
-
SPETTACOLO CON PLANETARIO MOBILE: si svolgerà il 01/01/1900 o, in
alternativa, il 01/01/1900 presso la palestra della scuola primaria di
Rastignano, una classe per volta, 5 classi in un’unica giornata (due classi V
della primaria e tre classi III della secondaria) con spettacoli programmati nei
seguenti orari:
1- 8.10 - 9.10 secondaria
2- 9.20 - 10.20 primaria
3- 10.40 - 11.40 primaria
4- 11.50 - 12.50 secondaria
5- 14.00 – 15.00 primaria
Le cinque classi dovranno accordarsi per la scelta di un’unica data tra quelle
indicate e degli orari di fruizione dello spettacolo.
-
EXHIBIT: gli incontri si terranno presso la Biblioteca di Rastignano, il
01/01/1900 e il 01/01/1900, una classe per volta, tre classi per giornata.
SECONDARIA DI PIANORO:
-
SPETTACOLO CON PLANETARIO MOBILE: si svolgerà il 01/01/1900 presso
la palestra delle scuole Vincenzo Neri, una classe per volta, 4 classi in
un’unica giornata, con spettacoli programmati nei seguenti orari:
1- 8.10 - 9.10
2- 9.20 – 10.20
3- 10.40 – 11.40
4- 11.50 – 12.50
Le quattro classi III dovranno accordarsi per scegliere gli orari di fruizione
dello spettacolo, tra quelli proposti.
-
EHXIBITS: si svolgeranno presso la Biblioteca di Pianoro in due giornate il
01/01/1900 e il 01/01/1900, una classe per volta, quattro classi per giornata,
nei seguenti orari:
1- 8.10 - 9.10
2- 9.20 – 10.20
3- 10.40 – 11.40
4- 11.50 – 12.50
Le quattro classi dovranno accordarsi per scegliere gli orari di fruizione tra
quelli proposti.
ESEMPI DI SPETTACOLO C
114
SPETTACOLI CON IL PLANETARIO MOBILE
Viaggio nel Sistema Solare
Durata: 45’
Attività base
Nella periferia della nostra galassia, la Via Lattea, c'è una piccola stella chiamata Sole
attorno alla quale orbitano otto pianeti e innumerevoli corpi di dimensioni minori; insieme
formano il Sistema Solare. Il planetario si trasformerà in un’astronave che ci permetterà di
sorvolare questi mondi, così diversi dal nostro pianeta Terra e a volte molto bizzarri.
Visiteremo il caldissimo Venere dove piove acido solforico, cercheremo di svelare i misteri
di Marte per scoprire che fine abbiano fatto gli oceani, vedremo delle strane lune segnate
dalle eruzioni di vulcani freddi e pianeti giganti fatti di gas.
Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle, A caccia di esopianeti.
Attività complementari: Passeggiata planetaria, Sistema a tuttotondo, Tele..scopro
Le grandi civiltà e le loro costellazioni
Durata: 45’
Attività base
Osservando il cielo l’uomo ha sempre cercato di dare un significato a quei puntini luminosi
che ciclicamente tornano visibili ogni notte. Con la fantasia che lo ha sempre
contraddistinto ha immaginato di riconoscere figure di divinità, eroi leggendari e animali
mitologici, proiettando in questo modo il suo mondo, interiore ed esteriore, nel grande
palcoscenico della volta celeste. Tutte le civiltà umane hanno avuto le loro costellazioni; e
noi, discendenti diretti della cultura greca e romana, abbiamo come cultura di riferimento
principalmente la loro. Ma le altre civiltà, come per esempio quella precolombiana o
mesopotamica, quali figure riconoscevano tra le stelle? Il nostro viaggio ci farà esplorare la
fantasiosa e complessa cultura umana nel suo intimo abbraccio con l'immensità dello spazio
siderale.
Percorsi successivi: Viaggio nel Sistema Solare
Il cielo del mese
Durata: 45’
Attività base
Il legame tra l’uomo e il cielo stellato è sempre stato profondo, sin dagli albori della sua
storia. Lo spettacolo del cielo notturno ha da sempre stimolato la curiosità dell’uomo che,
con la fantasia che lo ha sempre contraddistinto, ha iniziato a riconoscere delle figure che
chiamiamo costellazioni. In questo spettacolo andremo alla scoperta delle meraviglie che
popolano le nostre notti. Grazie al planetario, che riprodurrà fedelmente la volta celeste,
riconosceremo le principali costellazioni, le stelle più brillanti e impareremo ad orientarci
trovando la Stella Polare.
Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle, Viaggio nel Sistema solare.
Attività complementari: Passeggiata planetaria.
Alla ricerca della vita
Durata: 45’
Attività base
115
L’acqua è l’elemento fondamentale di ogni essere vivente, ad essa è dovuta l'origine della
vita sul nostro pianeta. Il nostro viaggio alla scoperta degli incredibili segreti dell'acqua avrà
un'insolita prospettiva: quella delle stelle. Partiremo dal cielo notturno alla ricerca delle
costellazioni legate ai miti delle creature acquatiche, per poi esplorare l'infinitamente
piccolo alla scoperta delle caratteristiche e delle proprietà di questa preziosa molecola,
fondamentale nei processi biologici.
Percorreremo miliardi di chilometri per cercare l'acqua in altri mondi e nelle vaste nubi
interstellari dove nascono le stelle. La troveremo?
Percorsi successivi: Viaggio nel Sistema Solare
Attività complementari: Alla scoperta dell’alieno
Alla scoperta delle comete
Durata: 45’
Attività di approfondimento
Il planetario ci svelerà i segreti degli astri chiomati: le comete. Con la loro lunga e luminosa
coda, le comete hanno sempre affascinato e spaventato l'uomo per la loro improvvisa
apparizione nel cielo. Molte popolazioni ritenevano che fossero presagio di sventura.
L’artista Giotto, invece, credeva che fosse una cometa l'astro della Natività e la dipinse
nell'Adorazione dei Magi. Scopriremo in che modo la loro storia si sia intrecciata nei secoli
con quella dell'uomo e, grazie alle moderne scoperte
Viaggio nel Cosmo a cavallo di un raggio di luce
Durata: 45’
Attività base
Guardando le stelle ci domandiamo quanto siano distanti da noi e tra di loro.
Apparentemente ci sembrano vicine le une alle altre perché ci appaiono come dei punti
dipinti su una tela che ci avvolge. Muovendoci nelle tre dimensioni ci accorgiamo invece
che le distanze sono enormi e differenti. In questo spettacolo cercheremo di comprendere le
dimensioni del nostro Sistema Solare, della nostra galassia e dell'universo osservabile.
Incontreremo, durante il nostro viaggio, stelle molto diverse dal nostro Sole, altri sistemi
planetari, nebulose e galassie lontane. Viaggeremo nello spazio e nel tempo usando la
nostra immaginazione per varcare il limite della velocità della luce.
Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle, A caccia di esopianeti, Origini
Attività complementari: Passeggiata planetaria, Tele..scopro, Specchi delle mie brame, L’arcobaleno
in scatola.
A caccia di esopianeti
Durata: 45’
Attività di approfondimento
Negli ultimi vent'anni una rivoluzione ha scosso il mondo dell'astrofisica: sono stati scoperti
oltre duemila pianeti orbitanti intorno a stelle diverse dal Sole. Gli “infiniti mondi”
immaginati da Giordano Bruno nel XVI sec. esistono e vengono chiamati esopianeti, ma
come si scoprono? Come sono fatti? È possibile che da qualche parte, nella Galassia, esista
un pianeta come il nostro? Nel corso dello spettacolo proveremo a rispondere a queste
116
domande, immaginando cosa potrebbe osservare un ipotetico abitante di questi lontani
mondi. Andremo alla scoperta di sistemi planetari molto diversi dal nostro che neppure la
miglior fantascienza avrebbe potuto immaginare.
Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle
Attività complementari: L’arcobaleno in scatola
L’orologio celeste
Durata: 45’
Attività base
Fin dall'antichità l’uomo ha sempre cercato di comprendere il grande mistero del tempo.
Osservando il cielo si accorse che i movimenti ciclici degli astri potevano permettergli di
suddividerlo, nacquero quindi i primi calendari legati alle stagioni e alle fasi lunari. Questa
rivoluzione favorì lo sviluppo dell’agricoltura, cambiando per sempre la storia dell’umanità.
Grazie al planetario digitale osserveremo, da differenti prospettive, i movimenti della
Terra e dei pianeti, faremo passare rapidamente il tempo per comprendere l’origine dei
mutamenti stagionali e dei moti apparenti dei corpi celesti nella volta stellata.
Percorsi successivi: Viaggio nel Sistema solare, il Sole e le altre stelle.
Attività complementari: Meridiane e gnomoni.
Il Sole e le altre stelle
Durata: 45’
Attività di approfondimento
Il Sole è solo una dei duecento miliardi di stelle che popolano la nostra Galassia. Ma come
hanno avuto origine le stelle? Sono tutte uguali? Il planetario ci porterà nel cuore di questi
astri per svelare l’origine dell’energia che sprigionano. Sorvoleremo le grandi nebulose dalle
quali hanno avuto origine, osserveremo stelle giganti e danzanti. Faremo passare miliardi di
anni in pochi attimi per assistere alla loro straordinaria evoluzione.
Percorsi successivi: L’orologio celeste, A caccia di esopianeti.
Attività complementari: L’arcobaleno in scatola, Tele…scopro, Specchi delle mie brame.
Origini
Durata: 45’
Attività di approfondimento
Osservando il cielo notturno, la nostra finestra sul cosmo che ci mostra tutte le sue
meraviglie, inizieremo a interrogarci sull’origine dell’universo e del nostro pianeta. Il
planetario diventerà un’astronave che si sposterà rapidamente attraverso lo sconfinato
spazio-tempo. Per comprendere meglio la lunga cronologia del nostro universo,
utilizzeremo un’idea dell’astrofisico Carl Sagan, il “Calendario Cosmico”, in cui in un singolo
anno terrestre viene compressa l’intera esistenza del nostro universo, oltre 13 miliardi di
anni. Si ha così che in questo calendario il Big bang è segnato il primo gennaio, mentre
nell’ultimo secondo del 31 dicembre sono racchiusi gli ultimi 500 anni della civiltà umana.
Percorsi successivi: Viaggio nel Cosmo.
Attività complementari: Passeggiata planetaria.
117
StellArte
Durata: 45’
Attività di approfondimento
Il legame tra arte e astronomia è sempre stato molto profondo, fin dagli albori della
civiltà umana. Dalle pitture rupestri risalenti al paleolitico fino alle costellazioni di Mirò,
passando per gli antichi atlanti celesti. L'arte e l'astronomia si sono evolute insieme
regalandoci meravigliosi capolavori. Come il celebre dipinto “Notte Stellata” di Van Gogh
che grazie al planetario potremo ammirare in tutto il suo splendore riproducendo il cielo
che vide l’artista la notte in cui lo dipinse. Sarà un viaggio attraverso le emozioni che ha
suscitato nell’uomo la più grande opera d’arte che possiamo ammirare: il cielo stellato.
LEZIONI FRONTALI CON EXHIBIT
Alla scoperta dell’alieno
Durata: 60
Attività base
L’anatomia umana è fortemente legata agli elementi chimici di cui siamo composti e alle
caratteristiche del nostro pianeta. Ma cosa sarebbe successo se le grandi risorse d’acqua
sulla Terra fossero state distese di metano? E se invece d’ossigeno l’atmosfera fosse stata
ricca di zolfo?
Noi umani avremmo comunque avuto due gambe, due braccia e una testa?
Partendo da questo punto di domanda, i bambini saranno invitati a comporre il corpo di
un possibile alieno, tenendo conto di alcuni fondamentali parametri fisici ambientali e
astronomici
Giocare con la luce: dal visibile all’invisibile
Durata: 60
Attività base
Una serie di exhibit sulla luce con le spiegazioni di un divulgatore scientifico.
Dall’esperimento di Herschel, che mostra l’infrarosso come luce che scalda, alle
dimostrazioni con i prismi, da spettrografi con varie tipologie di lampadine alle lampade
UV e IR, fino agli esperimenti per dimostrare la natura ondulatoria della luce. Nell'ultima
parte con il gioco si introdurranno nozioni di luce non visibile e per i più grandi di efEtàtto
Doppler.
Percorso: Prisma,Exhibit spettri, exhibit Herschel, pistola 'segna-velocità'
Attività complementare: L'arcobaleno in scatola
L’Ottica: questa sconosciuta
Durata: 60
Attività base
Riflessione, diffrazione e rifrazione: cosa sono? Perché i raggi di luce cambiano percorso?
Quanti sono i colori della luce? Insieme alle spiegazioni di un divulgatore scientifico
118
utilizzeremo vari strumenti e vedremo come la luce ci porta messaggi visibili e nascosti.(Si
potrebbe utilizzare l'exhibit del fascio di luce convergente,divergente etc).
Percorso: Recipienti acqua, laser, specchio, prisma, exhibit.
Attività complementare: Lab. Scherzi di luce, Lab. Costruzione del telescopio, Lab.Costruzione del
periscopio.
Vedere il calore
Durata: 60
Attività base
Il calore è dappertutto attorno a noi. Ma si vede? Lo si può visualizzare con camere
termiche. Riproducendo l’esperimento di Schlieren, potremo vedere l’aria muoversi e
capire, per esempio, perché le stelle scintillano.
Percorso: Camera Termica, esperimento di Schlieren, spettrografo di Herschel.
Attività complementare: il Forno Solare.
119
120
ALTRE PROPOSTE
121
Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini − Pianoro (BO)
OFFERTA EDUCATIVA a.s. 2016/2017
FINALITÀ
 Valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e artigianale del
territorio delle vallate del Savena, dell’Idice e del Setta.
 Promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della storia e
delle tadizioni locali.
122
ATTIVITÀ PROPOSTE
VISITE GUIDATE A TEMA
1.
La casa rurale
La cucina, la camera da letto, la stanza del telaio, la cantina, la stalla.
L’osservazione attenta degli oggetti d’uso quotidiano condurrà i
ragazzi alla conoscenza dei modi di vita e delle necessità di una
famiglia contadina.
Proiezione di foto e filmati per mostrare la casa colonica, gli edifici
rurali annessi, gli animali allevati e l’orto.
2.
L’alimentazione contadina
Grano e pane
Granoturco e polenta
Latte e formaggio
Maiale e salumi
Bosco e castagna
Visita alle sezioni “Lavorazione del terreno”,
“Lavorazione del latte”, “Il maiale”e “Il bosco”.
“La
cucina”,
Per la scuola d’infanzia: Laboratorio ludico/sensoriale “Mani in pasta”.
Visita alle sezioni riguardanti i cereali ( 30 minuti) e lezione pratica di preparazione
dell’impasto e della sfoglia (ore 2 circa).
3.
Visita a una moderna azienda agricola
Presso il Podere Riosto, verranno mostrate le parti dell’azienda legate alle fasi della
viticoltura moderna e del processo di vinificazione.
Sarà possibile andare nella vigna e osservare dal vivo le viti.
Partenza dal Museo alle ore 9.00 e ritorno al Museo verso le ore 12,00.
Il trasporto è a carico della classe/scuola.
4.
I lavori a veglia
La treccia di paglia di grano, la filatura della lana, l’intreccio
di vimini per cesti e di erba palustre per impagliare sedie, la
manutenzione degli attrezzi agricoli.
Visita alla sezione “La stalla”.
Dimostrazione di intreccio e prova pratica per i ragazzi.
123
5.
Le attività artigianali
Attraverso la visita alle sezioni dedicate alle Botteghe del
fabbro, falegname, calzolaio, barbiere, sarto, materassaio e ai
lavori degli ambulanti, i ragazzi impareranno a riconoscere
materiali, strumenti di lavoro e manufatti. Gioco finale.
6.
I lavori agricoli
Gli attrezzi agricoli e le foto illustreranno ai ragazzi:
 il lavoro dei campi: l’aratura, la semina, la
mietitura, la trebbiatura del grano;
 la pianta del granoturco, raccolta, sfogliatura,
sgranatura;
 il mulino per macinare il grano e la castagna;
 il taglio del fieno e il pagliaio,
 le macchine e i carri agricoli.
La visita alla sezione mostra l’evoluzione che portò dalla
falce alla mietitrebbiatrice a documento dei rivoluzionari progressi fatti dall’uomo.
7.
Il teatro di figura
I burattini della tradizione, spettacolo itinerante di fantasia, in mostra nel loro teatrino.
Proiezione di filmati per conoscere i segreti del movimento e della voce.
8.
Medicina popolare
I segni della devozione nelle sale del museo riconducono a pratiche fra il magico e il
religioso con le quali la cultura contadina curava i mali delle persone e degli animali
domestici.
È presente inoltre una sezione dedicata ai pesi e alle misure, di cui alcuni anteriori
all’introduzione del Sistema Metrico Decimale.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Livello scolastico consigliato
Dalla scuola Primaria alle scuole Superiori.
Ogni singolo percorso sarà strutturato secondo le diverse fasce di età.
ORARIO DI VISITA
Martedì – Mercoledì – Giovedì: ore 9.00 - 13.00
DURATA
Circa due ore.
PRENOTAZIONI: tel. 338 7738701
124
TITOLO PROGETTO
LEGALITA’
DA BENE CONFISCATO A BENE COMUNE
Laboratorio in classe
OBIETTIVI
- Informare e sensibilizzare sul tema della lotta alle mafie, intesa come
occasione di confronto, di conoscenza e di diffusione della cultura
della legalità
-Far conoscere la storia e il progetto del bene confiscato presente sul
territorio del Comune di Pianoro, in Via Campiano, 12.
- Far partecipare le classi al percorso partecipato, rivolto a tutta la
cittadinanza, che porterà all’intitolazione del Giardino di Campiano,
sorto al posto del bene confiscato.
DESTINATARI
Classi II (da definire il numero di classi)
DESCRZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
L’Associazione Libera Formazione in accordo col Comune di Pianoro
proporrà un laboratorio, di due o tre incontri, da svolgere in classe di
accompagnamento al percorso partecipato (rivolto alla cittadinanza)
che porterà all’intitolazione del Giardino di Campiano.
Numero incontri e durata di ogni incontro da definire.
TEMPI
Il laboratorio verrà realizzato in corrispondenza con “Civica Iniziative di cultura antimafia a Bologna e provincia” dal 21 marzo al
9 maggio ca.
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
Da definire
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
Ufficio Politiche Giovanili
Tel. 051 65 29 108 – 175
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raite – E-mail: [email protected]
125
IN-CORPO-REO
A)
Laboratorio teatrale: “Il gioco delle carte”
B) Replica spettacolo “In-corpo-reo”
Performance sul tema del corpo come luogo di scrittura di se stessi
Associazione Culturale Ca’ Rossa
Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
A) LABORATORIO TEATRALE: “IL GIOCO DELLE CARTE”
Laboratorio di scrittura teatrale e di educazione e sensibilizzazione alle differenze di genere
Descrizione dell’iniziativa
2 Laboratori rivolti rispettivamente a 2 Classi della Scuola Secondaria di I Grado di
Pianoro.
Ciascun laboratorio si suddivide in 3 incontri di 2 ore ciascuno da realizzarsi in orario
curricolare
I laboratori vogliono offrire uno spazio di dialogo partecipato tra gli esperti e le classi, in cui
avviare un’indagine sulla percezione del corpo da parte degli adolescenti. Il lavoro si
struttura a partire da un mazzo di 20 carte da gioco, raffiguranti corpi differenti per cultura,
età e genere.
Metodologia di lavoro
Ogni classe viene divisa in gruppi e ad ogni gruppo viene assegnata una carta, a partire
dalla quale viene elaborato un racconto immaginario sulla storia della persona
rappresentata nell’immagine, i racconti verranno poi teatralizzati e messi in scena attraverso
l’uso del corpo e della voce, per arrivare all’ultimo incontro alla narrazione di se e del
proprio corpo come luogo di scrittura di una storia.
Frequenza
Un incontro a settimana di 2 ore ciascuno
Durata
3 settimane
126
Obiettivi
Sviluppo della consapevolezza di sé durante la crescita
Sviluppo della coscienza critica nei confronti dei mass media
Sensibilizzazione e prevenzione della discriminazione di genere
Educazione al rispetto e alla differenza
Prevenzione del disagio fisico e sociale
Potenziamento dell’interdisciplinarietà in ambito scolastico
Destinatari
2 Classi (tra le seconde e le terze) della Scuola Secondaria di Primo Grado di Pianoro
Tempi di realizzazione
Da ottobre 2016 a gennaio 2017
Modalità, luoghi di realizzazione e organizzazione pratica
I laboratori possono svolgersi sia in spazi scolastici consoni ad un’attività ludico didattica
che in sale da definirsi tra gli spazi del Comune di Pianoro, gli/le insegnanti interessati
possono rivolgersi direttamente all’Ufficio Politiche Giovanili che provvederà a metterli in
contatto con gli operatori per la definizione dei calendari.
Responsabile Didattica
Rossella Dassu
Termine per definire il calendario con gli/le insegnanti
01 Novembre 2016
Si comunica che il progetto IN-CORPO-REO prevede un’ulteriore momento di restituzione
delle fasi di laboratorio, in cui tutte le classi che vi hanno aderito, verranno invitate a
partecipare ad una giornata di studio sul tema del corpo e della prevenzione delle
discriminazioni di genere in cui verranno presentati alcuni materiali prodotti durante i
laboratori. La giornata di incontro e di studio è prevista per venerdì 13 gennaio 2017 e sarà
aperta a tutta la cittadinanza.
B) REPLICA SPETTACOLO “IN-CORPO-REO”
Performance sul tema del corpo come luogo di scrittura di se stessi
Parlare di corpo come luogo di scrittura di se stessi, oltre che necessario, può essere
preventivo non solo rispetto a quei disagi che sempre di più si manifestano nella fase della
crescita (malattie affettivo alimentari, difficoltà relazionali, autolesionismo, depressione,
desiderio di intervenire sul proprio corpo attraverso la chirurgia plastica) ma anche rispetto
alla formazione dei pregiudizi e delle diffidenze sociali nei confronti di ciò che si racchiude
nella categoria della diversità.
La performance affronta il tema della corporeità a partire dalla paura generata dalla
scoperta di se stessi e della propria trasformazione nel passaggio tra l’infanzia e
l’adolescenza, mettendo l’accento sulla separazione generata dal pensiero occidentale (da
Platone in poi) tra il corpo e l’anima. Accompagnata dalla proiezioni di una serie di
immagini che illustrano l’evoluzione dei canoni estetici nel corso della storia e nelle diverse
127
culture del mondo, l’attrice indaga il rapporto tra il corpo e i modelli dominanti proposti
dalla società contemporanea per concludere con la narrazione della loro storia attraverso i
segni fisici che l’hanno caratterizzata e accompagnata.
In occasione della giornata del Venerdì 13 gennaio 2017, verrà presentata in mattinata una
replica della performance “In-corpo-reo” aperta a tutte le classi che non hanno potuto
partecipare alle repliche realizzate nel precedente anno scolastico.
Destinatari: classi II e III
Partecipazione gratuita.
128
TITOLO
PROGETTO
OBIETTIVI
DESTINATARI
Laboratorio
LA COPERTA DELLA PACE
A cura delle associazioni femminili della città impegnate
contro la guerra
 Educare al rispetto dell’altro, del diverso e delle differenze
partendo da sé
 Informare e sensibilizzare i giovani sul tema della pace fra uomini
e donne e fra i popoli
Una classe III della scuola secondaria di I grado di Pianoro
Le associazioni femminili della città impegnate contro la guerra (Donne
in nero, UDI, Anpi Donne, Dentro al nido, Gruppo 98 Poesia, Donne di
Sasso) organizzano un’attività di informazione e confronto sul tema
della pace allo scopo di sensibilizzare i giovani e farli riflettere
sull’attualità dell’argomento.
In particolare, verrà utilizzata una “coperta della pace”, che fa le veci
della bandiera della pace realizzata nel 2° dopoguerra dalle donne dei
Gruppi di Difesa con gli avanzi dei tessuti, per trasmettere un’idea di
popolo multietnico, di una società pacifica di esseri umani con gli stessi
diritti.
È possibile organizzare il lavoro da svolgere in classe concordandolo con
le insegnanti.
DESCRZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
129
Metodologia di lavoro
Primo incontro – lavoro di gruppo (circa 1 ora e mezza): in ogni classe,
saranno formati alcuni gruppi di lavoro, ciascuno dei quali sceglierà al
suo interno un referente. Dalla “coperta della pace” (portata dalle
organizzatrici del progetto), costituita da un mosaico di tessere colorate,
ogni gruppo sceglierà un numero che corrisponde a un’area tematica
specifica (es.: canzoni, poesie, donne Nobel per la pace, frasi celebri,
diritti, parole per la pace, ecc.). Ogni area corrisponde a un insieme di
testi scritti: il gruppo ne sceglierà uno e, dopo averlo letto, si
confronterà al suo interno, rispondendo alle domande precedentemente
consegnate al referente.
Secondo incontro – lavoro individuale (circa 1 ora e mezza):
- ogni alunno rappresenterà il proprio concetto di pace tramite la
produzione di uno slogan, di un simbolo, alcuni possibili sinonimi, o
quali sono le possibili motivazioni delle guerre, presentandolo poi alla
classe.
- “Che fare?”: l’incontro termina con una riflessione comune su come
favorire un clima di pace all’interno del contesto scolastico e in
particolare della classe. Si forniranno inoltre, indicazioni sulle realtà
locali impegnate per la pace.
Verrà organizzata una mostra finale in cui confluiscono i prodotti
realizzati da tutti gli studenti che hanno aderito al progetto. Data e
luogo verranno comunicati in tempi utili.
TEMPI
Eventualmente, i docenti possono approfondire ulteriormente il tema
tramite proiezioni di film (è disponibile una filmografia), letture
tematiche e/o incontri con associazioni e realtà del territorio.
Due incontri per classe
Circa 2 ore (eventuale intervallo compreso)
Le attività si svolgeranno nella prima parte dell’anno scolastico
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
In classe
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
Materiali necessari: 4 cartelloni da affiggere in aula, pennarelli colorati,
banchi disposti per lavoro di gruppo, possibilità di fotocopiare in
anticipo i testi, possibilità di proiettare immagini e video.
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
TERMINE PER
DEFINIRE IL
CALENDARIO CON
LE INSEGNANTI
COSTI DEL
PROGETTO
Ufficio Politiche Giovanili
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raitè – E-mail: [email protected]
Tel. 051 65 29 108 - 175
Gli interventi con le classi si svolgeranno nella prima parte dell’anno
(ottobre, novembre, dicembre). Entro il mese di aprile si allestirà la
mostra con i materiali prodotti.
La mostra finale, se le classi partecipanti saranno numerose, potrebbe
essere allestita in un palazzo a Bologna messo a disposizione dalle
Istituzioni; in alternativa, ogni Comune potrà ospitarla in un luogo del
territorio ad essa deputato (a Pianoro il Museo di Arti e Mestieri si è già
offerto di accoglierla).
Impegno gratuito delle volontarie delle associazioni promotrici
130
LABORATORIO DI MEDIAZIONE CULTURALE
Tu che (stereo)Tipo sei?
Breve viaggio nel mondo delle diversità
a cura dell'Associazione MondoDonna
Pianoro: 2 classi tra prime e terze (più una di riserva nel caso il progetto non venga scelto
da Rastignano)
Proposta per le classi I
OBIETTIVI
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
131
Gli obiettivi generali del progetto mirano a:
- rafforzare il gruppo classe in preparazione del lavoro da svolgere
insieme;
- indagare su cosa ci differenzia da una persona diversa da noi;
- conoscere la differenza tra stereotipi e pregiudizi;
- fornire strumenti di comunicazione non verbale;
- capire chi è lo straniero e cosa lo porta in Italia, quali sono i bisogni e
come si trasformano in diritti fondamentali;
- focus sul richiedente asilo, chi sono i bambini che arrivano sulle navi;
- dare dei concetti chiave sulle leggi che regolano i diritti dei bambini e
degli adolescenti;
Gli obiettivi specifici del progetto verranno valutati con l'insegnante
interessata, in modo da dare degli strumenti adatti al gruppo classe, sulla
base del programma scolastico e della specificità dei singoli alunni.
La metodologia di lavoro è quella dell'educazione non formale, che
prevede l'utilizzo di metodi diversi di lavoro di gruppo e individuale, al
fine di dare a tutti la stessa possibilità di esprimersi seguendo le abilità
personali. Lo scopo importante dell'educazione non formale è quello di
avere chiaro l'obiettivo, ma dare al gruppo classe solo delle indicazioni
per raggiungerlo, in modo da dare massimo spazio al contributo
personale di ognuno dei partecipanti.
I partecipanti saranno chiamati a lavorare sia individualmente che in
gruppo, i gruppi saranno creati ogni volta in maniera diversa, in modo
da avere combinazioni sempre diverse tra gli alunni.
Nello specifico le attività previste saranno:
- ICEBREAKING E ATTIVITA' DI TEAM BUILDING: giochi per rompere
il ghiaccio e costruire il gruppo, attraverso modalità di comunicazione
non verbale;
- FAI UN PASSO AVANTI: attività di educazione non formale che
prevede l'assegnazione di un personaggio a ogni alunno, ognuno
TEMPI
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
caratterizzato da una condizione socio-economica; a seguito di domande
sulla possibilità di fare o meno delle cose i ragazzi faranno un passo
avanti. Alla fine delle attività si valuta chi è riuscito a fare dei passi avanti
e chi è rimasto indietro, riflettendo su cosa li contraddistingueva e
riportando la situazione nella realtà;
- EURORAIL: attività di educazione non formale per comprendere cosa
sono stereotipi e pregiudizi;
- PICTIONARY: l'attività prevede la spiegazione degli argomenti trattati
attraverso il disegno;
- LETTURA DI IMMAGINI: capire il messaggio dietro l'immagine,
costruendo da questa base una piccola storia;
- LA MARGHERITA DEI BISOGNI E DEI DIRITTI: si disegnerà una
margherita, ogni petalo corrisponderà a un bisogno che poi trasformerà
in un diritto;
- DEBRIEFING: al termine degli incontri si valuterà il lavoro fatto.
Numero incontri: ogni laboratorio sarà costituito da n. 3 incontri;
Durata di ogni incontro: 2 ore
I laboratori possono essere attivati nel periodo Ottobre/Aprile. Ogni
laboratorio avrà una cadenza settimanale.
Le attività si svolgeranno in classe, che dovrà essere trasformata in uno
spazio neutro, addossando banchi e sedia ai muri, in modo da avere la
possibilità di muoversi liberamente.
Associazione MondoDonna Onlus
Sito web: http://www.mondodonna-onlus.it
Referente: Alessia Coracci
Cell. 349/1753846
E-mail: [email protected]
TERMINE PER
DEFINIRE IL
CALENDARIO CON
LE INSEGNANTI
15/10/2016
NOTE
È importante la partecipazione dell'insegnante interessata per la
definizione degli obiettivi specifici e per raccogliere i feedback degli
alunni.
132
Proposta per le classi III
OBIETTIVI
Gli obiettivi generali del progetto mirano a:
- conoscere la differenza tra stereotipi e pregiudizi;
- indagare tra i pregiudizi sugli stranieri, cosa ci viene trasmesso dai
media e cosa viviamo in prima persona;
- dare informazioni sulle diverse tipologie di “straniero” sulla base del
motivo per cui è in Italia, con un focus sul richiedente asilo;
- conoscere storie di richiedenti asilo, per capire il motivo del viaggio e i
loro bisogni, quanto noi ci saremmo comportati in maniera diversa?
- trasmettere conoscenze base sulle leggi sull'immigrazione in Italia e in
Europa;
- riflettere insieme sulla situazione attuale partendo dalle testate dei
giornali.
Gli obiettivi specifici del progetto verranno valutati con l'insegnante
interessata, in modo da dare degli strumenti adatti al gruppo classe, sulla
base del programma scolastico e della specificità dei singoli alunni.
La metodologia di lavoro è quella dell'educazione non formale, che
prevede l'utilizzo di metodi diversi di lavoro di gruppo e individuale, al
fine di dare a tutti la stessa possibilità di esprimersi seguendo le abilità
personali. Lo scopo importante dell'educazione non formale è quello di
avere chiaro l'obiettivo, ma dare al gruppo classe solo delle indicazioni
per raggiungerlo, in modo da dare massimo spazio al contributo
personale di ognuno dei partecipanti.
I partecipanti saranno chiamati a lavorare sia individualmente che in
gruppo, i gruppi saranno creati ogni volta in maniera diversa, in modo
da avere combinazioni sempre diverse tra gli alunni.
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
TEMPI
133
Nello specifico le attività previste saranno:
- EURORAIL: attività di educazione non formale per comprendere cosa
sono stereotipi e pregiudizi;
- BRAINSTORMING: contributi diretti da parte della classe su un
argomento specifico;
- LETTURA DI IMMAGINI: capire il messaggio dietro l'immagine,
costruendo da questa base una piccola storia;
- GIOCHI DI RUOLO: ognuno dei partecipanti avrà un foglietto su cui ci
saranno delle informazioni su una persona straniera, da lì si daranno
delle informazioni sulla persona che sottolineeranno a partire da
stereotipi e pregiudizi i diversi tipi di straniero in Italia;
- LO ZAINO: i partecipanti disegneranno in piccoli gruppi lo zaino che
farebbero se dovessero lasciare le loro case per scappare, dopo averli
presentati in plenaria verrà mostrato un reportage sugli zaini dei
richiedenti asilo, per mostrare le differenze/uguaglianze;
- DEBRIEFING: al termine degli incontri si valuterà il lavoro fatto e si
giungerà a delle riflessioni legate anche alla lettura di testate di media.
Numero incontri: ogni laboratorio sarà costituito da n. 3 incontri;
Durata di ogni incontro: 2 ore
I laboratori possono essere attivati nel periodo Ottobre/Aprile. Ogni
laboratorio avrà una cadenza settimanale.
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
Le attività si svolgeranno in classe, che dovrà essere trasformata in uno
spazio neutro, addossando banchi e sedia ai muri, in modo da avere la
possibilità di muoversi liberamente.
Associazione MondoDonna Onlus
Sito web: http://www.mondodonna-onlus.it
Referente: Alessia Coracci
Cell. 349 17 53 846
E-mail: [email protected]
TERMINE PER
DEFINIRE IL
CALENDARIO CON
LE INSEGNANTI
15/10/2016
NOTE
È importante la partecipazione dell'insegnante interessata per la
definizione degli obiettivi specifici e per raccogliere i feedback degli
alunni.
134
TITOLO
PROGETTO
“PICCOLO FUORI, GRANDE DENTRO”
A cura dei Comitati Commercianti del Comune di Pianoro
OBIETTIVI
- Promuovere e valorizzare il commercio di vicinato
- Conoscere il territorio e collaborare insieme per migliorarne i servizi e
l’offerta
DESTINATARI
Per tutte le classi degli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano
La partecipazione è aperta a tutte le classi (non è possibile partecipare
singolarmente come alunni).
L’attività proposta si articola in tre fasi:
- Nella prima fase le insegnanti di ciascuna classe forniranno tematiche e
spunti di riflessione ai propri alunni per svolgere il lavoro a casa;
- Successivamente, i bambini potranno scattare foto dei negozi del
territorio, fare disegni, scrivere frasi, sui temi definiti in precedenza;
- Infine, in classe si rielaborerà il materiale individuale raccolto,
costruendo un prodotto comune (es.: poster, video, slogan, poesie,
cartelloni, ecc.)
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
Tematiche e spunti di lavoro a casa:
- “Il cliente felice”– (la clientela)
- “Ciò che ci serve è .. dietro l’angolo” (il prodotto)
- “Piccolo fuori, grande dentro” (sottinteso: il negozio)
- “Fidarsi è meglio” (il negoziante)
- “Sogno una Pianoro…”
- “Pianoro è speciale perché…”
Gli elaborati dovranno essere consegnati alla segreteria entro la data di
scadenza del concorso, Indicando solo la scuola di riferimento.
La valutazione degli elaborati verrà effettuata da 1-2 referenti per
ciascun comitato commercianti e L’Assessore di riferimento, secondo i
seguenti criteri proposti:
 Grado di collaborazione tra gli alunni della classe
 Creatività del prodotto finale proposto
Per ogni scuola verranno premiate le seguenti classi:
IC Pianoro_Scuola Secondaria: 3 classi
IC Pianoro_Scuola Primaria: 4 classi
IC Pianoro_Scuola Infanzia: 2 classi
IC Rastigano_Scuola Secondaria: 2 classi
IC Rastigano _Scuola Primaria: 3 classi
IC Rastigano _Scuola Infanzia: 2 classi
135
Il premio finale per ogni classe vincitrice sarà un buono da 150€ da
spendere in trasporti (il comitato commercianti verserà il contributo
all’Istituto Comprensivo).
TEMPI
Il prodotto finale dovrà essere presentato entro il 31/01/2017
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
In classe e nei negozi del territorio
PER
INFORMAZIONI
Ufficio Politiche Giovanili
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raitè – E-mail: [email protected]
Tel. 051 65 29 108 - 175
COSTI DEL
PROGETTO
Il progetto è realizzato grazie al contributo dei Commercianti del
Comune di Pianoro.
Eventualmente, se in accordo con le disposizioni in materia di privacy, il
materiale pervenuto nell’ambito del concorso, verrà pubblicato tramite
alcuni canali ufficiali del Comune di Pianoro (sito ufficiale, pagina
Facebook) o esposto al pubblico con una mostra.
NOTE
I materiali prodotti potranno essere utilizzati dal Comune per fini
istituzionali.
Alcuni negozi avranno cura di esporre gli elaborati pervenuti.
136
ASTRONOMIA SUI COLLI BOLOGNESI
TITOLO PROGETTO
A cura dell’Istituto Nazionale di AstroFisica-Osservatorio
Astronomico di Bologna (INAF-OABO)
OBIETTIVI
Sensibilizzare i bambini e i ragazzi alla scienza astronomica e alla
conoscenza dei fenomeni celesti e introdurli allo studio di discipline
scientifiche. Offrire agli insegnanti un supporto per la didattica
dell’astronomia e dar loro l’opportunità di divulgazione e di
educazione scientifica sul territorio.
DESTINATARI
Scuole Primarie e Scuole Secondarie
DESCRIZIONE
DELL’ATTIVITA’
METODOLOGIA DI
LAVORO
Spettacoli e documentari di carattere astronomico (nascita e morte
delle stelle, pianeti extrasolari, i buchi neri e l’evoluzione
dell’Universo …), le cui immagini verranno proiettate sulla cupola del
planetario con ottica fish-eye e commentate e spiegate da astronomi
professionisti.
Le attività, sebbene rivolte principalmente a studenti della scuola
primaria e secondaria, si possono sia per bambini di 4-5 anni che per
adulti. All’interno dell’Aula Didattica e’ possibile assistere ad altri
spettacoli (sempre di carattere astronomico) e partecipare a minilaboratori interattivi (es. bilancia e bicicletta cosmica per
sperimentare la gravita sugli altri pianeti, etc etc.).
TEMPI
La proiezione dello spettacolo al Planetario ha una durata di circa 45
minuti. La durata delle attività presso l’Aula Didattica dipende dall’età
degli studenti, ma si può stimare fra i 30 e 45 minuti.
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
Istituto Nazionale di AstroFisica-Osservatorio Astronomico di Bologna
(INAF-OABO), presso Loiano.
COSTI
Per il progetto è previsto un costo di 3 euro ad alunno comprensivi di
visita di Planetario e Aula Didattica.
Opzionale e al costo di 1 euro aggiuntivo sono i laboratori o piccoli
esperimenti astronomici dove i bambini possono costruire semplici
strumenti.
TRASPORTI
Per recarsi all’Osservatorio è necessario utilizzare un servizio di
trasporto privato. Tale costo non è coperto dal Comune.
Lo scorso anno il costo del trasporto fornito da Cosepuri è stato di
130€ più Iva.
137
LINK SITO
http://www.iatcollibolognesi.it/iatcollibolognesi/
PER INFORMAZIONI
Ufficio Politiche Giovanili
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raitè – E-mail: [email protected]
Tel. 051 65 29 108 - 175
NOTE
La presenza di una stazione astronomica con due cupole e altrettanti
telescopi professionali, uno dei quali dedicato espressamente alla
divulgazione; il percorso in scala “Il Sistema solare” lungo i sentieri
boschivi della stessa stazione astronomica; decine di aperture serali al
pubblico: da anni, tutto questo rende Loiano, sull’Appennino
Bolognese, un apprezzato centro di divulgazione astronomica a
livello regionale. Da Settembre 2016 l’attività di divulgazione si
rinnova e si arricchisce grazie alla disponibilità, di una sala espositiva
multimediale presso la foresteria della stazione astronomica e di un
planetario digitale di ultima generazione, la cui cupola di sei metri di
diametro, può ospitare trenta-quaranta persone.
138
“MEMORIE IN CAMMINO”
Laboratorio di educazione civica a tema storico
TITOLO
PROGETTO
in occasione
del 70° anniversario del voto alle donne
A cura dei volontari di Servizio Civile Nazionale
OBIETTIVI
 Conoscere diversi percorsi di partecipazione attiva e in particolare
quello del Servizio Civile Nazionale
 Approfondire il tema del voto alle donne in occasione del suo 70°
anniversario e in particolare l’impegno civile e politico di Diana Sabbi
(prima donna a ricoprire un incarico politico nel Comune di Pianoro)
 Approfondire il tema della Resistenza partigiana sul territorio
bolognese e il ruolo rivestito da Diana Sabbi durante la II Guerra
Mondiale
 Fornire agli alunni uno strumento digitale per acquisire contenuti a
tema storico
DESTINATARI
Classi III (massimo 2 classi)
Il tema della difesa della patria non armata e non violenta, l’impegno
civile e la volontà di partecipare attivamente come cittadini favorendo
l’inclusione e la solidarietà costituiscono i valori fondanti del Servizio
Civile Nazionale.
I volontari di Servizio Civile interverranno in classe per illustrare la loro
esperienza presso il Comune di Pianoro, un percorso di partecipazione
attiva al servizio della cittadinanza e dello Stato.
DESCRZIONE
DELL’ATTIVITA’/
METODOLOGIA DI
LAVORO
Questo percorso si lega, condividendone i valori, all’impegno politico di
Diana Sabbi, una figura di spicco della Resistenza italiana sul territorio
del
Comune
di
Pianoro,
nonché
prima
donna
eletta
nell’amministrazione comunale in occasione del primo voto femminile
nell’aprile del 1946. Diana Sabbi fu inoltre dirigente sindacale della
CGIL, consigliera e assessore alla Provincia di Bologna e presidente
dell’UDI di Bologna, nonché vicepresidente provinciale dell’Anpi.
I volontari la presenteranno, in particolare, attraverso l’ausilio della
piattaforma Memorieincammino.it, un portale online realizzato
dall’Istituto Alcide Cervi, che nasce dalla volontà di rappresentare
attraverso le fonti e i luoghi, la grande ricchezza delle memorie italiane
inerente alla storia del primo '900. Tale piattaforma è un'esperienza
virtuale attraverso la storia e i luoghi, un viaggio tra biografie, eventi,
temi e soprattutto fonti storiche strettamente legate ai territori di
provenienza.
A seguito dell’intervento dei volontari, i docenti, con l’ausilio degli
strumenti mostrati, potranno approfondire le tematiche affrontate in
139
classe e nello specifico:
- il voto alle donne e la rilevanza della figura femminile di Diana Sabbi,
la quale si è distinta per la dedizione, il coraggio e l’impegno civile
- la Resistenza partigiana come fenomeno locale durante la II Guerra
Mondiale
- l’impegno civile e l’importanza della partecipazione come cittadini
attivi e consapevoli
TEMPI
Numero incontri: Un incontro per classe
Durata di ogni incontro: Un’ora circa
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
In classe
ORGANIZZAZIONE
PRATICA
È necessaria una L.I.M. in classe per poter mostrare il portale online
CONTATTI PER
ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’
Ufficio Politiche Giovanili – Comune di Pianoro
Alice Milano – E-mail: [email protected]
Laura Raitè – E-mail: [email protected]
Tel. 051 6529108-175
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SCHEDE DI ADESIONE:
POT:
online al seguente link:
https://docs.google.com/forms/d/1P7tfhVweT10BP8vYqrfQ5fY_BzyC
knh60OQn0WT4Isk/edit
PARCO DEI GESSI
TRASPORTI
scaricabili dal sito del Comune di Pianoro,
sezione scuola e istruzione –
Piano dell’Offerta Territoriale (POT) 2016-17
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