POT secondaria Pianoro
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POT secondaria Pianoro
TRASPORTI GRATUITI NELL’AMBITO DEL POT In linea e a sostegno degli obbiettivi che si vuole raggiungere con la proposta di progetti legati all’ambiente e all’educazione stradale e al fine di promuove un ulteriore contenimento delle spese, per l’anno in corso, saranno previsti gli spostamenti con i mezzi comunali solo quando strettamente necessario. Pur consapevoli delle maggiori difficoltà che questo può comportare crediamo che incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici o del cammino a piedi possa essere una forma di educazione civica ed educazione ambientale. Invitiamo gli/le insegnanti, ove possibile, a sostenere questa scelta e a spiegarla sia agli alunni che ai genitori. INDICAZIONI OPERATIVE: Per alcuni progetti presenti nel POT sono garantiti i trasporti gratuiti. L’elenco di questi progetti e le relative indicazioni rispetto al trasporto sono indicate nell’indice del POT. Poiché i trasporti vengono effettuati con gli stessi scuolabus che effettuano il trasporto scolastico, la disponibilità dei mezzi è subordinata agli orari di entrata e uscita da scuola degli alunni. Riportiamo le fasce orarie in cui sono disponibili gli scuolabus per i progetti POT: MATTINA POMERIGGIO Rientro a Partenza da scuola entro scuola alle le Partenza da scuola alle Rientro a scuola entro le Scuolabus 1 30 posti 8.35 12.30 14.00 15.45 Scuolabus 2 33 posti Scuolabus 3 43 posti 9.00 12.30 14.30 15.45 8.35 12.30 14.30 15.45 Scuolabus 4 29 posti 8.35 12.30 14.30 15.45 Negli orari precedenti e seguenti quelli indicati gli scuolabus sono impegnati nel normale trasporto scolastico di entrata e uscita dalla scuola, non sono pertanto in grado di garantire altri trasporti. Si invitano pertanto gli/le insegnanti ad essere il più puntuali possibile rispetto agli orari definiti, al fine di non ritardare la presenza degli scuolabus negli orari di uscita degli alunni dalle scuole. 5 Gli scuolabus NON POSSONO RIMANERE A DISPOSIZIONE DELLA CLASSE DURANTE L’USCITA. Se si necessita di un mezzo che rimanga fuori con la classe andranno utilizzati pullman da granturismo chiedendo sempre alla Km autotrasporti che provvederà a far avere un preventivo dalla cooperativa COSEPURI (e comunque il costo non sarà a carico del Comune) PROCEDURA PER INOLTRARE LA RICHIESTA: -Gli/Le insegnanti in accordo con gli enti/associazioni proponenti le attività definiscono gli orari dell’attività e compilano la scheda di richiesta e la consegnano in segreteria -La segreteria verifica l’effettiva disponibilità dei mezzi nel giorno e negli orari indicati con i gestori degli scuolabus -La richiesta di trasporto viene inoltrata dalla segreteria della scuola all’Ufficio Politiche Giovanili almeno 15gg prima della data dell’uscita (via fax o mail) -L’uscita si intende autorizzata solo dopo che l’Ufficio Politiche giovanili ne ha dato conferma tramite mail alla segreteria della scuola 6 AMBIENTE E TERRITORIO 7 ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITÀ EMILIA ORIENTALE Sede legale: Piazza XX Settembre, 1 – Marzabotto BO Sede operativa: Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa Via Jussi, 171 – 40068 Farneto San Lazzaro di Savena Pagine Verdi 2016/2017 Proposte di Educazione Ambientale ed alla Sostenibilità per la Scuola Secondaria di primo grado del Comune di Pianoro PARCO DEI GESSI BOLOGNESI (IV, V) - IL COMUNE METTE A DISPOSIZIONE DUE PROGETTI E TRASPORTI A SEZIONE. IN ALCUNI PROGETTI DEL PARCO DEI GESSI (CHE SUPERANO I 105,00 EURO DI COSTO) È PREVISTA UNA QUOTA A CARICO DELLA CLASSE. AL PAGAMENTO PROVVEDERÀ DIRETTAMENTE L’ISTITUTO COMPRENSIVO AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO IN UN’ UNICA SOLUZIONE. PER MOTIVI TECNICI LEGATI AI TRASPORTI, IN ACCORDO CON IL PARCO, GLI ACCESSI AI LUOGHI PER LE VISITE, SONO CONCORDATI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO. 8 LE PAGINE VERDI ANNO SCOLASTICO 2016/17 Le Pagine Verdi raccolgono le proposte di informazione, didattica ed educazione ambientale e alla sostenibilità per le Scuole del Comune di Pianoro. Tocchiamo otto concetti esperienze chiave per la scuola secondaria di secondo grado. Ci sta a cuore ascoltare e raccogliere, i vostri suggerimenti e proposte per il futuro. Vi chiederemo di suggerirci modifiche, integrazione, sviluppi progettuali per voi interessanti, per far crescere ancora la nostra collaborazione. GESSI E CARSISMO FATTORIE DIDATTICHE IL TEMPO E L’UOMO ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI CONCETTI ED ESPERIENZE CHIAVE ESPLORAZIONE E MOVIMENTO CALANCHI E GEOLOGIA ACQUE IMPRONTA ECOLOGICA Che cosa offrono Le Pagine Verdi illustrano i Progetti educativi e le Visite guidate su vari temi ambientali, principalmente legati alle caratteristiche geologiche e naturalistiche dell’Area Protetta (i gessi, i calanchi, le zone umide…), ma anche pratiche agricole sostenibili, rifiuti, impronta ecologica, energia, …. I progetti si svolgono in parte o interamente a scuola o nei dintorni. I progetti sono differenziati a seconda dell’età. Gli/Le insegnanti che vogliono realizzare assieme al Parco un proprio progetto originale troveranno nella sezione “FuoriClasse” alcune proposte personalizzabili, come “La Vostra idea”, pensate per integrare i Moduli scelti. Ancora c’è un’ampia scelta di visite guidate e laboratori. Sul sito del Parco sono inoltre disponibili i depliant “Le grotte del Parco”, “Una giornata al Parco” e “Proposte verdi a Villa Torre”. 9 Come prenotare Compilare la scheda di adesione riportata -nel sito www.comune.pianoro.bo.it nella sezione scuola e istruzione POT 2016/2017 oppure -sul sito del Parco (www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi) Consegnarla alla segreteria della scuola unitamente alla scheda di adesione al POT. Quanto costano Per ogni proposta viene specificato il costo; sarà possibile usufruire dello sconto di 10 euro per moduli che costano fino a 105 euro e di 20 euro per moduli che costano più di 105 euro, nel caso l’attività venisse svolta tutta entro marzo 2017. Sconto di ulteriore 5 euro per classi abbinate, gli/le insegnanti dovranno programmare congiuntamente lo stesso modulo e svolgere le attività nella stessa giornata. Cosa succede dopo l’invio della scheda di adesione Le richieste verranno accolte in ordine d’arrivo e realizzate fino ad esaurimento delle risorse economiche disponibili. Dopo l’adesione, il Parco incaricherà un proprio Operatore di contattare l’insegnante di riferimento, col quale verrà fissato al più presto possibile un incontro di programmazione, per discutere e definire in dettaglio il percorso didattico, fissando le date delle attività. Come organizzarsi Nel caso in cui si scelga di effettuare escursioni nel Parco, si raccomanda un abbigliamento adatto (i nostri Operatori potranno consigliarvi al riguardo). Per precauzione tutti i bambini dovranno avere con sé un k-way per la pioggia ed un cambio completo di vestiario (scarpe, calzini, pantaloni lunghi e felpa). In caso di necessità di trasporto scolastico, si consiglia di verificare la disponibilità con gli Uffici competenti prima dell’adesione al modulo. Si ricorda che alcuni itinerari sono serviti da mezzi pubblici. Quando è possibile, vi consigliamo di scegliere il mezzo pubblico, o nei dintorni delle scuole, gli spostamenti a piedi: scegliere come muoversi è educazione ambientale. Mostra concorso “Il Parco secondo voi” Realizzando un lavoro di documentazione, che racconti o sviluppi il tema delle attività realizzate col Parco, le classi potranno partecipare all'annuale mostra/concorso organizzata per le scuole ed i genitori alla fine dell’anno scolastico. Richiedete la scheda di adesione 10 oppure scaricatela direttamente dal sito www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi nella pagina dell’Educazione Ambientale. Questa Mostra è molto importante per far conoscere i lavori dei ragazzi! Ci saranno premi/sconti per le classi partecipanti selezionate. Le guide del Parco La gran parte delle attività vengono svolte da Guide del Parco che collaborano da anni con l’Area Protetta. INFO E CONTATTI Per documentazione e/o informazioni: Centro Parco "Casa Fantini" via Jussi 171 – 40068 Farneto, San Lazzaro di Savena (BO) – tel. 051 6254821, fax 051 6254521 – [email protected] - www.enteparchi.bo.it/parco.gessi.bolognesi PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA SOSTENIBILITA’ 2015/2016 PROGETTI FUORI-CLASSE LA VOSTRA IDEA FINO A UN MAX 110 EURO ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO I LICHENI E LA QUALITÀ DELL’ARIA 105 EURO 105 EURO ACQUE I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI 105 EURO 105 EURO L’IMPRONTA ECOLOGICA CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ? MA QUALE SOSTENIBILITA’? L’ORTO A SCUOLA ENERGIZZABILE 90 EURO 105 EURO 140 EURO 90 EURO CALANCHI E GEOLOGIA I CALANCHI MINERALI E ROCCE 105 EURO GESSI E CARSISMO I GESSI DEL PARCO LE GROTTE DEL PARCO 105 EURO 165 EURO ESPLORAZIONE E MOVIMENTO ORIENTEERING SCOPRIAMO LE PIETRE DI BOLOGNA 160 EURO 160 EURO 11 IL TEMPO E L’UOMO LA SELENITE NELLA STORIA 140 EURO LUOGHI PER LE USCITE PROGETTI FUORI CLASSE PIANORO LA VOSTRA IDEA ANIMALI, PIANTE, ECOSISTEMI LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO I LICHENI E LA QUALITÀ DELL’ARIA PIANORO RASTIGNANO SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA - GAIBOLA SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA - GAIBOLA SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA SCUOLA E/O DOLINA DELLA SPIPOLA ACQUE PIANORO I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA ECOSISTEMI ACQUATICI L’IMPRONTA ECOLOGICA MA QUALE SOSTENIBILITA’ ? L’ORTO A SCUOLA ENERGIZZABILE CALANCHI E GEOLOGIA I GESSI DEL PARCO LE GROTTE DEL PARCO TORRENTE SAVENA STAZIONE ECOLOGICA (PIAN DI MACINA) SCUOLA SCUOLA SCUOLA PIANORO DOLINA DELLA SPIPOLA O DI GAIBOLA GROTTA DELLA SPIPOLA O FARNETO ORIENTEERING SCOPRIAMO LE PIETRE DI BOLOGNA LA SELENITE NELLA STORIA TORRENTE SAVENA PIANORO ESPLORAZIONE E MOVIMENTO IL TEMPO E L’UOMO TORRENTE SAVENA CALANCHI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO E DINTORNI (MONTE CALVO) GESSI E CARSISMO RASTIGNANO TORRENTE SAVENA PIANORO CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ? I CALANCHI: MINERALI E ROCCE RASTIGNANO DA DECIDERE IN RELAZIONE DA DECIDERE IN RELAZIONE ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL ALL’ATTIVITÀ SCELTA NEL TERRITORIO TERRITORIO DEL COMUNE DI DEL COMUNE DI PIANORO PIANORO PIANORO SCUOLA SCUOLA E BOLOGNA PIANORO RASTIGNANO STAZIONE ECOLOGICA (PIAN DI MACINA) SCUOLA SCUOLA SCUOLA RASTIGNANO CALANCHI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PIANORO E DINTORNI (MONTE CALVO) RASTIGNANO DOLINA DELLA SPIPOLA GROTTA DELLA SPIPOLA RASTIGNANO SCUOLA O PALEOTTO SCUOLA E BOLOGNA RASTIGNANO BOLOGNA CON BUS DI LINEA E BOLOGNA CON BUS DI LINEA E DOLINA DELLA SPIPOLA DOLINA DELLA SPIPOLA 12 LA VOSTRA IDEA TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Progetti fuori-classe DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI I progetti sono differenziati a seconda dell’età. Questa proposta nasce per venire incontro all’esigenza degli/delle insegnanti che desiderano realizzare propri percorsi originali in cui serve il supporto di un Esperto o di un Operatore, ma che esulano dalle proposte dei Moduli educativi del Parco o che vanno nella direzione di più specifici approfondimenti. Giardino delle piante aromatiche, alberi e stagioni, catene alimentari, animali della notte, biodiversità domestica, rifiuti ed energia, mobilità e sostenibilità, ne sono alcuni esempi. Ogni proposta verrà valutata in base a criteri di coerenza e di compatibilità economica e ambientale. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, fino a 4 ore di attività in classe o sul territorio PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco COSTI Fino a un massimo di 110 euro 13 LA BIODIVERSITA’ NEL PARCO TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali, piante ecosistemi DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI La Biodiversità è patrimonio di tutti, insostituibile e necessaria alla qualità della vita e alla sopravvivenza dell’uomo. Durante l’escursione i ragazzi scopriranno la ricchezza della vita nelle sue varie forme, osservando gli habitat e gli adattamenti evolutivi che si esprimono nella diversità biologica. Misureremo la Biodiversità attraverso un censimento delle specie animali e vegetali presenti in un’area naturale ed in un’area urbana, mettendo a confronto gli indici ottenuti. Ricaveremo indicazioni sui nostri ambienti di vita, sul funzionamento degli ecosistemi e sulle strategie per fermare la perdita della Biodiversità. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio. PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in classe 105 euro, per classi abbinate 100 euro COSTI NOTE Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro Possibilità di effettuare attività aggiuntive e di utilizzare i mezzi pubblici 14 I LICHENI E LA QUALITA’ DELL’ARIA TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Animali piante ecosistemi DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI I bioindicatori rappresentano un importante strumento a disposizione del Naturalista. I ragazzi diventeranno ricercatori in grado di comprendere lo stato di salute dell’ambiente. I bioindicatori come apprendimento del metodo sperimentale, dall’osservazione alla formulazione delle ipotesi, per favorire nei ragazzi la competenza di analisi sullo stato di salute dell’ambiente in cui viviamo e da cui dipendiamo. Confrontare gli ambienti vicini alla scuola con altri che si trovano nel Parco e misurarne la “qualità” può aiutarci a capire tante cose... i licheni ci consentono di valutare attraverso il cosiddetto “Indice di Purezza Atmosferica” la qualità dell’aria che respiriamo. Attraverso incontri in classe e uscite di campionamento saremo in grado di elaborare un documento sulla qualità dell’aria nei luoghi scelti per il monitoraggio. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio. PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco 105 euro, per classi abbinate 100 euro COSTI Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro NOTE Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici 15 I MACROINVERTEBRATI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA TIPOLOGIA Progetto didattico. AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Acque DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI La libellula è un bioindicatore. Insieme ad altri macroinvertebrati, e attraverso particolari metodiche (ad esempio I.B.E.) che prevedono la loro raccolta e classificazione, consentono di valutare la qualità degli ambienti fluviali. Dopo aver appreso e simulato in classe la metodica ed averla sperimentata durante l'uscita sul corso d'acqua prescelto, i ragazzi potranno elaborare un documento sullo stato di salute dell’ambiente scelto. Il Parco metterà a disposizione l’attrezzatura necessaria. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora di programmazione, 5 ore in classe e/o sul territorio. PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco 105 euro, per classi abbinate 100 euro COSTI Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro NOTE Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici 16 ECOSISTEMI ACQUATICI: AMBIENTI MINACCIATI TIPOLOGIA Modulo didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Acque DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI Osservazione con i binocoli e ricerca su campo. Verranno illustrati i diversi ecosistemi acquatici distinguendo le due grandi categorie: lotico e lentico. Con l’aiuto delle cartine si ricercano le diverse tipologie nel territorio del Parco, dalla grande zona umida di Ca’ de Mandorli, alle piccole pozze fino ai torrenti. Dal concetto di Biotopo si passa al concetto di Biocenosi: osserveremo insetti, pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi che sono legati all’acqua, in maniera più o meno stretta, cercando di capire le diverse relazioni. Rifletteremo sulle fragilità di questi ecosistemi, sempre più minacciati dalla diminuzione delle risorse idriche e dai cambiamenti climatici che si stanno verificando negli ultimi anni. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio. PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco COSTI NOTE 17 L’uscita sul territorio si può realizzare prima dell’incontro in classe 105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro Possibilità di utilizzare i mezzi pubblici CHE FINE FANNO I NOSTRI RIFIUTI ? TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI TEMI TRATTATI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado Seguiamo il percorso dei diversi materiali che compongono i nostri rifiuti, dai cassonetti ai luoghi di raccolta, smaltimento, trasformazione e recupero. Tutte le caffettiere italiane sono in alluminio riciclato, lo sapevi ? Ma quante plastiche ci sono ? Non si ricicla tutto allo stesso modo! Problematiche sul recupero dei materiali e proposte per ridurre i rifiuti. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio. PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e/o alla Stazione Ecologica COSTI NOTE 90 euro, per classi abbinate 85 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro Possibilità di realizzare attività aggiuntive 18 MA QUALE SOSTENIBILITA? TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI Giochi di ruolo, simulazioni, riflessioni intorno ai nostri stili di vita, per riuscire ad elaborare delle strategie concrete e delle proposte che guardino al futuro con speranza. Una riflessione curiosa sui nostri comportamenti e sulle conseguenze dei nostri consumi, sia a livello individuale che a livello collettivo. Useremo lo strumento dell’Impronta ecologica, che calcola quanta superficie di terra usiamo con il nostro personale stile di vita. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco 105 euro, per classi abbinate 100 euro COSTI 19 Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro L’ORTO A SCUOLA TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI Avete voglia di coinvolgervi come insegnanti o con l’aiuto di un nonno o di un genitore? L’orto biologico è la vostra opportunità per conoscere la botanica, creare con le mani un’ agricoltura sinergica, fare i giovani contadini sperimentando cosa significa questo per l’alimentazione e la salute, cosa comporta per l’economia dei cibi (prodotti a chilometri zero, mercati contadini) e per la sostenibilità (trasporti, chimica in agricoltura). Il giardino scolastico è l’aula didattica a cielo aperto dove si intrecciano tante differenti educazioni e dove i ragazzi imparano la cura e il rispetto per la natura con gesti semplici ogni giorno di scuola ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 6 ore attività in classe e/o in Fattoria Didattica PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco COSTI 140 euro, per classi abbinate 135 euro NOTE La fase del trapianto delle piantine dovrà essere seguita dell’insegnante senza l’intervento dell’operatore. 20 ENERGIZZABILE TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: L’impronta ecologica DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI La nostra società si basa sul consumo di energie fossili, non rinnovabili: ma quanto costerà alle prossime generazioni? Se andiamo al supermercato troviamo le fragole tutto l’anno, ma da dove arrivano? Faremo un’analisi energetica di questo processo, analizzando quanto tempo si è speso, mezzi di trasporto, carburanti e risorse. Cos’è e quanto fa risparmiare lo scooter elettrico, il ricarica cellulare fotovoltaico, l’interruttore elimina stand by di radio computer e stereo, e tante tecnologie disponibili anche per i ragazzi e a portata di mano e portafoglio. Possibilità di visita ad uno spazio pubblico che funziona con energie rinnovabili (nel Parco o in città) e risparmio energetico. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 4 ore attività in classe e/o sul territorio. PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco COSTI 21 90 euro, per classi abbinate 85 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro I CALANCHI: MINERALI E ROCCE TIPOLOGIA Modulo didattico AREA Educazione Ambientale Concetti ed esperienze chiave: Calanchi e geologia DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI Le rocce dei calanchi, le più antiche formazioni geologiche del Parco, risalgono a 180 milioni di anni fa, arrivano dal lontano bacino ligure - piemontese. Sono colline d’argilla in continua evoluzione che nascondono minerali come pirite, gesso e barite. La Ginestra odorosa, la Sulla e l’Astro Spillo d’oro, sono le piante pioniere caratteristiche di quest’ambiente. Tra gli animali: i rapaci diurni e notturni, i cinghiali, i caprioli e i coloratissimi gruccioni che annunciano l’arrivo dell’estate. Non ci si può infine scordare di rettili e anfibi che colonizzano le pozze alla base di queste montagne di argilla. ESPERTI DURATA COMPLESSIVA Operatori del Parco 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco COSTI 105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro 22 I GESSI DEL PARCO TIPOLOGIA Progetto didattico. AREA Educazione Ambientale DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo TEMI TRATTATI Gli affioramenti gessosi sono imponenti depositi salini di origine marina risalenti a oltre 5 milioni di anni fa’. La natura carsica di questa roccia determina un particolare paesaggio fatto di grandi e piccole doline, valli cieche e altopiani gessosi, candele e bolle di scollamento ed infine, nel sottosuolo, centinaia di grotte. Queste forme carsiche creano condizioni microclimatiche particolari che permettono la presenza di una grande diversità biologica. L’uscita nel Parco sarà l’occasione per osservare direttamente sia i fenomeni carsici, sia la tipica flora e fauna. ESPERTI DURATA COMPLESSIVA PERIODO SEDE COSTI 23 Operatori del Parco 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o sul territorio L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 Scuola e Parco 105 euro, per classi abbinate 100 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro LE GROTTE DEL PARCO TIPOLOGIA Progetto didattico. AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Gessi e carsismo DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI Non perdete la possibilità di visitare la Grotta del Farneto... ma non dimenticate la "prestigiosa" Grotta della Spipola. Principale emergenza del Parco sono gli affioramenti gessosi e i fenomeni carsici caratteristici di un’area unica nel panorama regionale, con oltre un centinaio di grotte, alcune anche molto estese. Origine e caratteristiche dei gessi, l’ecosistema grotta, gli adattamenti degli animali e delle piante al buio e all’elevata umidità, le fragilissime e sorprendenti relazioni tra l’ambiente fisico e quello vivente. L’uscita sarà l’occasione per osservare i fenomeni carsici sotterranei e vivere emozioni uniche attraverso l’esperienza della visita speleologica. ESPERTI DURATA COMPLESSIVA PERIODO SEDE Operatori del Parco 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe e/o al Parco L’uscita si può realizzare prima dell’incontro in classe Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 Scuola e Parco 165 euro, per classi abbinate 160 euro COSTI Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 20 euro 24 ORIENTEERING TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI Il modulo prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla lettura delle carte, da svolgersi a scuola in preparazione all’uscita, momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi dovranno seguire un percorso predefinito, con l’ausilio di una bussola e della carta topografica. E’ un’attività all’aria aperta, piacevole, utile per conoscere e muoversi in autonomia in uno specifico territorio, nel Parco ma anche in città. Tecnica affine all'educazione motoria, consente anche di riflettere sulla mobilità urbana. Per realizzare questo modulo è indispensabile che gli alunni conoscano il concetto di “angolo” e sappiano come si misura. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 5 ore attività in classe o in altre località vicine da concordare PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco COSTI 25 160 euro, per classi abbinate 155 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 10 euro SCOPRIAMO LE PIETRE DI BOLOGNA TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Esplorazione e movimento DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado Il progetto prevede esercitazioni sull’uso della bussola e sulla lettura delle carte, da svolgersi a scuola e un’uscita a Bologna. Quest’ultimo sarà il momento in cui i ragazzi a piccoli gruppi TEMI TRATTATI dovranno seguire un percorso predefinito alla ricerca di punti di interesse storico, archeologico, naturalistico, con l’ausilio di una bussola e della cartina. ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 incontro di programmazione, 1 incontri in classe e 1 uscita di sul territorio. PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco 160 euro per classi abbinate 155 COSTI NOTE Sconto di € 20 per progetti realizzati entro Marzo 2016. Possibilità di effettuare attività aggiuntive 26 LA SELENITE NELLA STORIA TIPOLOGIA Progetto didattico AREA Educazione Ambientale ed alla sostenibilità Concetti ed esperienze chiave: Il tempo e l’uomo DESTINATARI Alunni/e della Scuola Secondaria di primo grado TEMI TRATTATI Viaggio tra ambiente e cultura, tra storia e natura, alla scoperta delle origini del gesso e del suo impiego nella città di Bologna, dove la Selenite è stata protagonista sin dall’antichità. Camminando per le strade del centro cittadino, tra le torri medioevali, i capitelli di antiche chiese, le vecchie mura, scopriremo il legame tra l’uomo e il territorio, il rapporto tra Bologna ed i suoi gessi, la loro conservazione nei monumenti cittadini e altro ancora… All'uscita in città seguirà un’escursione al Parco per vedere la selenite in natura ed i luoghi da cui è stata estratta. N.B.: Il trasporto è garantito solo per una delle due uscite previste (in alternativa: il centro cittadino di Bologna o il Parco dei Gessi). ESPERTI Operatori del Parco DURATA COMPLESSIVA 1 ora per programmare, 7 ore attività in classe e/o sul territorio PERIODO Da Ottobre 2016 a Maggio 2017 SEDE Scuola e Parco COSTI 27 140 euro, per classi abbinate 135 euro Sconti sui progetti realizzati entro Marzo 2016: 20 euro 28 EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA 29 PARTECIPARE ALLA VITA DEMOCRATICA a Cura di Istituto Parri e Comune di Pianoro TITOLO PROGETTO DESTINATARI Classi II - Riflettere sui cittadinanza TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE PRATICA: RESPONSABILE DEL PROGETTO delle parole democrazia e - Fare in modo che i ragazzi possano percepirsi come cittadini appartenenti a un territorio e ad una comunità - Rendere i giovani partecipi e consapevoli - Dare ai ragazzi un’opportunità di confronto diretto con l’Istituzione politica a loro più vicina OBIETTIVI METODOLOGIA DI LAVORO/DESCRIZIO NE DELL’INTERVENTO significati Il progetto prevede due fasi: Prima fase: Laboratorio “La Costituzione in gioco” Promosso da Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R Laboratorio didattico - esperienziale articolato in due incontri sulla nascita della Costituzione Italiana. Attraverso un gioco di ruolo gli studenti sono chiamati a interagire per comprendere i meccanismi della democrazia partecipata. Seconda fase: “Cose in Comune” Incontro delle classi con gli amministratori del Comune di Pianoro (Sindaco, Assessori e Consiglieri).L’incontro avverrà nella sala dove abitualmente si svolge il consiglio comunale e gli amministratori saranno a disposizione della classe per spiegare funzionamento degli organi democratici del Comune, per rispondere a domande degli alunni precedentemente preparate (“interrogazioni1” – “question time”) o nate sul momento. Tre incontri della durata di 2 ore ciascuno Tre incontri complessivi: due incontri in classe più un incontro che avverrà nella sala dove abitualmente si svolge il consiglio comunale (Piazza dei Martiri 1 – Pianoro). Ufficio Politiche Giovanili Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 652 91 08 -75 Alice Milano [email protected] Laura Raite [email protected] 30 TITOLO PROGETTO DESTINATARI OBIETTIVI TEMPI CAMMINANDO A MONTE SOLE Classi III Il progetto intende educare i ragazzi delle scuole secondarie al tema della pace attraverso la conoscenza della memoria storica del proprio territorio. Una giornata così strutturata: 08.00: Partenza da scuola 09.00: Percorso a piedi lungo sentieri e luoghi della memoria accompagnati da un testimone della strage e della storia del luogo o da una guida. Ampio spazio a domande e riflessioni. 12.00: Pranzo al sacco 15.00: Rientro (arrivo previsto per le ore 16.00) Monte Sole, la cui liberazione è avvenuta a seguito di un’accanita battaglia tra l’esercito tedesco e le truppe Alleate, tra le quali un consistente contributo fu dato dalle truppe della 6a Divisione Sudafricana, l 16 aprile 1945. LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ 31 Durante il cammino, ricordate il sacrificio di queste persone, dei civili, dei partigiani, e osservate ciò che a violenza della guerra ha lasciato. Immaginate i campi coltivati, le case abitate da famiglie numerose, il bestiame nelle stalle. Molti dei sentieri che percorrerete saranno gli stessi un tempo utilizzati dagli abitanti di Monte Sole e, durante la guerra, dai partigiani. Vari ruderi, testimonianze in pietra di quegli eventi drammatici, emergeranno tra campi, alberi e cespugli, in località quasi tutte teatro d’eccidio, come altre non direttamente toccate da questo itinerario. A S. Martino, dove troverete i resti della chiesa e di un’abitazione, i nazisti infierirono con violenza il 30 settembre 1944. Vicino al cimitero un cippo ricorda i religiosi uccisi dai nazifascisti nel 1944. (…) Caprara di Sotto ci ricorda tempi antichi in cui la maggioranza della popolazione abitava sulla montagna. I ruderi che potete intravedere sono quelli di una casa in sasso, che ospitò la sede comunale fino al 1828. Quelli di Caprara di Sopra riportano invece al massacro, il 29 settembre del ’44, di una cinquantina di persone che si erano radunate nell’osteria-drogheria che qui sorgeva. Presso Casaglia sono visibili i ruderi della Chiesa di S. Maria Assunta e il cimitero, dove vennero massacrate circa 80 persone e dove ora riposa don Giuseppe Dossetti, fondatore della Comunità della Piccola Famiglia dell’Annunziata ospitata dai due monasteri di Casetta e Podella. A Cerpiano il massacro durò due giorni, fu perpetrato all’interno dell’oratorio di cui ora restano i ruderi. Altre località d’eccidio che potrete raggiungere sono Dizzola e Brigadello, San Giovanni di Sotto, Prunaro di Sopra, Prunaro di Sotto, Aravecchia e Cadotto, dove fu ucciso tra gli altri il comandante della Stella Rossa “Lupo”, Maccagnano, Termine, Creda, Colulla di Sopra e Colulla di Sotto. A Pioppe di Salvaro merita di essere ricordata l’ex canapiera, nelle cui vasche caddero molte vittime nazifasciste. Molti di questi luoghi, come Brigadello, Prunaro di Sopra e Prunaro di Sotto furono, in momenti diversi, sedi del comando o dei vari gruppi in cui era suddivisa la Brigata Stella Rossa. Lungo tutto il percorso si incontrano cippi, targhe e croci, poste negli anni da soggetti pubblici e privati per mantenere la memoria della strage. Su Monte Sole troverete anfratti nella roccia che servirono da rifugio e riparo per chi combatté in questi luoghi nel 1944-45, e trinceramenti costruiti dall’esercito tedesco durante l’ultima guerra, visibili anche su Monte Caprara. Sulla vetta, un cippo in pietra a ricordo della Brigata Stella Rossa. Membri della brigata erano prevalentemente giovani dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana e dei comuni vicini, oltre ad alcuni partigiani provenienti dalla città di Bologna e dalla pianura circostante; inoltre nella Stella Rossa combatterono alcuni soldati stranieri, soprattutto russi e cecoslovacchi, liberati dai partigiani, e alcuni carabinieri. Più della metà dei partigiani aveva meno di 25 anni. Fecero parte della Stella Rossa anche alcune donne che operarono soprattutto come staffette; inoltre aiutarono i partigiani cucinando, curando i feriti e cucendo i vestiti. L’attività della brigata ebbe nella maggioranza dei casi l’appoggio della popolazione del luogo, che forniva riparo, cibo, cure mediche, vestiario. Il 29 settembre 1944, a fronte dei circa 400 - 500 uomini della Stella Rossa i nazisti schierarono circa 1500 soldati, perfettamente armati. Tra i caduti, 150 persone hanno avuto la qualifica di partigiano. La bellissima vista che si può godere dalla vetta riporta alle motivazioni di tipo strategico che spinsero i nazisti a voler occupare quest’area, le cui cime permettono di dominare le vallate dei fiumi Setta e Reno e le due linee stradali e ferroviarie che qui corrono. Pressati dall’esercito alleato che avanzava da Sud, i nazisti vollero garantirsi la ritirata e il controllo di quest’area, che ottennero, forti della cultura dell’odio e del terrore di cui il nazismo era impregnato, senza alcuna pietà per le persone che qui abitavano, per il loro sesso o la loro età, considerandole tutte “banditi” o “collaboratori”. Di questi 216 erano bambini, 316 donne, 142 anziani. La popolazione venne braccata e sterminata nelle case, nelle aie, nei fienili, nelle chiese, nei campi, lasciando sfogare la violenza in maniera spietata. Altri 721 abitanti dei tre comuni morirono al fronte, nei campi di prigionia e di lavoro, a causa di bombardamenti aerei, scoppio di mine o proiettili o per malattie legate allo stato di guerra. Ora la natura ha, in buona parte, riconquistato ciò che l’uomo ha 32 dovuto abbandonare. Subito dopo la guerra, infatti, le strade erano difficilmente percorribili, le case distrutte, le mine disseminate ovunque e i ricordi troppo dolorosi. Vorremmo che la pace e il silenzio che incontrerete sul vostro cammino vi lascino un ricordo positivo di questi luoghi, simbolo dell’orrore ma anche della forza della memoria. (Tratto da sito internet Parco Storico di Montesole) ORGANIZZAZIONE PRATICA: RESPONSABILE DEL PROGETTO TERMINE PER DEFINIRE IL CALENDARIO CON LE INSEGNATI COSTI 33 Ufficio Politiche Giovanili Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 652 91 08 -75 Alice Milano [email protected] Laura Raite [email protected] Prenotare entro fine novembre Il viaggio, a carico del Comune di Pianoro, è possibile grazie al contributo di ANPI PIANORO. Sul sito del parco potete trovare numerosi strumenti didattici propedeutici alla visita (www.parcostoricodimontesole.it percorso: visitare il parco – scuole - materiali utili). GIORNATA DELLA MEMORIA Proiezione del Film In occasione della Giornata della Memoria proponiamo, in collaborazione con il Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro, un percorso storico sulla tematica della memoria. La giornata si articolerà in due momenti: - un primo momento consisterà nella proiezione del film “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, che racconta la strage di Monte Sole attraverso gli occhi di una bambina di otto anni. - in un secondo momento, gli alunni avranno la possibilità di visitare una mostra a tema allestita per l’occasione dallo stesso Museo di Arti e Mestieri. Per le scuole di Pianoro: La proiezione del film “L’uomo che verrà” sarà organizzata presso il Museo di Arti e Mestieri, le date verranno definite in accordo con le scuole. Destinatari: classi III Modalità organizzative Si invitano le insegnanti delle classi interessate a contattare l’Ufficio Politiche Giovanili del Comune al fine di definire l’organizzazione delle proiezioni. Tel: 051 652 91 08 -75 L’UOMO CHE VERRÁ Regia: Giorgio Diritti Anno: 2009 Durata: 117 minuti Lingua: Dialetto Bolognese con sottotitoli in Italiano SINOSSI Nell'inverno 1943-1944 sull'appennino emiliano, la piccola Martina, di otto anni, vive con i genitori e con la numerosa famiglia contadina, che fatica ogni giorno per sopravvivere. Dalla morte del fratello più piccolo Martina ha smesso di parlare e questo la rende oggetto di scherno da parte dei coetanei, tuttavia il suo sguardo sul mondo che la circonda è molto profondo. Lena, la madre della bambina, resta nuovamente incinta e Martina segue con attenzione i nove mesi della gestazione, mentre le complesse vicende della guerra si intersecano con la quotidianità della vita contadina: il bucato, le ceste intrecciate nella stalla, la macellazione del maiale, gli amoreggiamenti dei giovani. Il fratellino di Martina nasce in casa, a fine settembre del 1944. Allo spuntar del giorno le SS, appoggiati da reparti di soldati dell'esercito, arrivano nelle campagne bolognesi, mettendo in atto un feroce rastrellamento, che verrà ricordato come strage di Marzabotto: vecchi, donne e bambini vengono trucidati, dopo esser stati raccolti nei cimiteri, nelle chiese e nei 34 casolari. Martina, che era riuscita a fuggire, viene scoperta e rinchiusa in una piccola chiesa insieme a decine di altre persone e, dopo avere chiuso le porte, attraverso le finestre i soldati lanciano all'interno delle granate che fanno strage. La bambina resta miracolosamente illesa e torna a casa, trovando solo stanze vuote e silenzio: prende la cesta con il fratellino e si rifugia nella canonica di don Fornasini, uno dei parroci della zona, e, dopo che la strage si è compiuta, fa ritorno al casolare di famiglia, dove si prende cura del fratellino intonando per lui una ninna nanna, riacquistando l'uso della parola. LA STORIA DI MONTE SOLE CENNI STORICI Sulla fine del 1943, dopo l’armistizio firmato dal re e Badoglio con gli alleati, l’Italia è divisa in due, occupata a sud dall’esercito anglo-americano, al centro e al nord dai tedeschi, che hanno anche liberato Mussolini e lo hanno posto a capo di uno stato fantoccio, la cosiddetta Repubblica di Salò. È in questo periodo che nella zona di Monte Sole, compresa tra il torrente Setta e il fiume Reno, a una trentina di chilometri a sud di Bologna, comincia spontaneamente a formarsi una brigata partigiana, la Brigata Stella Rossa. I partigiani sono i figli e i fratelli dei contadini che abitano la zona e lavorano la terra a mezzadria per conto dei proprietari terrieri, che in genere stanno in pianura. Il territorio è boscoso, il terreno difficile da coltivare e i raccolti scarsi. Le famiglie, spesso numerose, fanno sempre più fatica perché il fascismo prima e la guerra poi le hanno rese ancora più povere di quanto non fossero già. I partigiani incarnano un atteggiamento di ribellione diffuso e nei mesi successivi con le loro azioni di guerriglia creano grossi problemi a tedeschi e fascisti, già incalzati dall’avanzata dell’esercito anglo-americano. Il 29 settembre del 1944 le SS, mettono a ferro e fuoco il territorio di Monte Sole. Circa 770 persone, per lo più bambini, donne e anziani, vengono massacrate: un eccidio immane rimasto nella storia come “la strage di Marzabotto”, dal nome del comune a cui appartiene la maggior parte del territorio. Nel 2006 ha avuto inizio il processo contro 17 imputati, tutti ufficiali e sottufficiali delle SS. L'istruzione dei procedimenti ha avuto luogo grazie alla scoperta, avvenuta nel 1994, di 695 fascicoli di inchiesta presso la sede della Corte Militare d'Appello di Roma. Questi fascicoli, segnati con il timbro della "archiviazione provvisoria”datata 1960 e conservati in un armadio rivolto verso il muro, il cosiddetto "armadio della vergogna", rimasto chiuso fino alla scoperta avvenuta nel 1994, contenevano i dati riferiti a numerosi ufficiali delle SS responsabili di crimini di guerra dal 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Il 13 gennaio 2007 il Tribunale Militare della Spezia ha condannato all'ergastolo dieci imputati per l'eccidio di Monte Sole, ritenuti colpevoli di violenza pluriaggravata e continuata con omicidio. NOTE DI REGIA Alcuni anni fa è iniziato un lungo lavoro di ricerca per realizzare un film che narrasse il dramma della strage avvenuta sull’Appennino bolognese nelle borgate circostanti il Monte Sole, nei comuni di Marzabotto, Vado-Monzuno e Grizzana-Morandi, conosciuta nella cultura comune e scolastica come la strage di Marzabotto. Un eccidio cruento e di particolare ferocia in cui vennero annientate circa 770 persone, per la maggior parte donne, bambini e anziani. 35 L’approccio ad un film di tale importanza storica non è stato semplice. A distanza di sessanta anni da quei tragici eventi tutto appare sfocato dal tempo, si sente il peso della storia, si avvertono ancora faziosità, differenti interpretazioni o strumentalizzazioni politiche. Il lavoro di ricerca sulla bibliografia già esistente, unito ad una raccolta di testimonianze dirette, in collaborazione con l’Istituto Storico per la Resistenza “Parri” di Bologna, ottenute con interviste ai sopravvissuti alla strage e a partigiani, ha progressivamente messo in luce l’importanza di non dimenticare tale sacrificio e soprattutto ha riportato ai nostri occhi volti, racconti, persone, famiglie. “L’uomo che verrà” vuol essere un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli uomini. Nel film, nello scenario suggestivo dell’Appennino, si racconta di uomini, donne e bambini, del loro vivere quotidiano, dove ad un certo punto le schermaglie del conflitto mondiale si inseriscono tra borgate e casolari, come un fenomeno abnorme, inspiegabile. L’evolversi dei racconti è l’evolversi di quei tempi, dove la grande “Storia”, quella che troviamo nei libri e negli studi accademici, entra nelle case, sui sagrati, nelle chiese, ed uccide. Dalla ricostruzione delle vicende emerge come protagonista una comunità che, al di là degli episodi legati alle formazioni partigiane, oppone allo strapotere nazista una resistenza che, come cita don Giuseppe Dossetti nell’introduzione bibliografica al libro “Le querce di Monte Sole” di Monsignor Luciano Gherardi, “… è innanzitutto un atteggiamento morale, una rivolta interiore contro ogni prevaricazione, ogni violenza eretta a sistema, ogni sopruso, ogni ingiustizia, ogni ricatto. È tenace affermazione dei diritti dell’uomo, di ogni uomo, volontà di pace nella libertà; testimonianza di solidarietà umana al di sopra di ogni discriminazione; sfida dell’amore all’odio, della fede alla disperazione, della vita alla morte”. Giorgio Diritti COLLABORAZIONI E RICONOSCIMENTI Il progetto, ancora in fase di scrittura, ha ottenuto una serie di patrocini importanti sia sul territorio che a livello nazionale e internazionale, come quello della Robert F. Kennedy Foundation Europe. Nel 2008 ha ottenuto un finanziamento da parte della Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Essenziale, l'interesse per il film espresso dalla Toscana Film Commission e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che hanno reso concreto il loro sostegno al progetto con un finanziamento. Ma altrettanto rilevante per la riuscita del film, tutto realizzato a Bologna e dintorni, è stata la partecipazione di alcune realtà locali che, fin dall'inizio, hanno compreso e condiviso l’importanza del progetto, e ad esso hanno fattivamente collaborato: tra tutti si evidenzia il contributo della Regione Emilia Romagna e quello della Cineteca di Bologna, nonché la collaborazione dei comuni nei quali sono state realizzate le riprese come Monte San Pietro e Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna e Radicondoli e Casole d’Elsa su territorio toscano, le cui amministrazioni hanno aderito con entusiasmo. Tra gli altri, anche il nostro comune ha avuto modo di collaborare alla sua realizzazione attraverso il Museo di Arti e Mestieri che ha prestato diversi oggetti originali dell’epoca e che sono stati usati sul set. TRA REALTA’ E FINZIONE Il cast è composto sia da attori professionisti che da persone che abitano nel luogo difatti, 36 Nei titoli di coda si dichiara che i personaggi e le vicende del film sono frutto di finzione, mentre lo sfondo storico (la strage di Marzabotto) è reale. Tuttavia alcuni personaggi del film sono realmente esistiti: -don Giovanni Fornasini, giovane parroco antifascista -don Ubaldo Marchioni, che fu ucciso davanti all'altare della chiesa di Casaglia: la pisside che teneva in mano al momento dell'uccisione si conserva ancora, con una pallottola incastrata sul fianco -il partigiano Lupo, della brigata Stella Rossa -la donna storpia uccisa in chiesa, perché non aveva potuto ubbidire ai soldati tedeschi che le avevano ordinato di uscire subito -il gruppo di ottantaquattro persone che fu realmente ucciso con le mitragliatrici nel cimitero di Casaglia -il gruppo di una settantina di persone che fu realmente ucciso all'interno di una chiesa con il lancio di bombe a mano Anche la vita contadina di quegli anni è ripresa con realismo e ricchezza di dettagli 37 TITOLO PROGETTO DESTINATARI OBIETTIVI DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE PRATICA: RESPONSABILE DEL PROGETTO LEGALITA’ DA BENE CONFISCATO A BENE COMUNE Testimonianza Tutte le classi – massimo 3 classi L’incontro ha valore informativo e di sensibilizzazione al tema della lotta alle mafie ed è inteso come un’occasione di confronto, di conoscenza e di diffusione della cultura della legalità. Lo scopo è quello di riuscire a: - far conoscere il progetto “Campiano 12 Bene comune” - introdurre il tema dei beni confiscati - raccontare agli studenti dell’esperienza del gruppo di volontari che nell’estate 2016 ha partecipato al campo di volontariato a Isola Capo Rizzuto, in Calabria, nella Cooperativa “Terre Joniche – Libera Terra”. Se possibile verrà organizzata la visita al bene confiscato di Via di Campiano 12, raggiungibile con una passeggiata a piedi. Durante la giornata: Gli alunni delle classi presenti incontreranno i partecipanti al campo di volontariato. Verrà illustrata ai ragazzi la storia della villetta confiscata e di come la stessa sia stata trasformata con lo scopo di realizzare un’area verde aperta al pubblico. Due ore e mezza circa L’incontro si svolge presso l’area verde in Via di Campiano, 12 a Rastignano o in classe Ufficio Politiche Giovanili Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 652 91 08 -75 Alice Milano [email protected] Laura Raite [email protected] 38 TITOLO PROGETTO DESTINATARI OBIETTIVI METODOLOGIA DI LAVORO/DESCRIZIO NE DELL’INTERVENTO 39 LEGALITA’ GITA SCOLASTICA PRESSO LIBERA PIEMONTE – CASCINA CACCIA Una classe III per polo scolastico Scegliere di passare qualche giorno in Cascina Caccia significa molte cose: formazione sui temi della mafia, sulla sostenibilità ambientale, poiché uno degli obiettivi della Cascina è sensibilizzare sul tema dell'ambiente, imparare a stare insieme condividendo gli spazi e affrontando le esigenze quotidiane di ciascuno e del gruppo, prendersi cura concretamente di un bene confiscato. IPOTESI CONTENUTI PROPOSTI, DA DEFINIRE CON GLI/LE INSEGNANTI Primo giorno: Arrivo e sistemazione nelle stanze nel primo pomeriggio; Eventuale pranzo al sacco; Pomeriggio di formazione: Conoscenza del gruppo classe attraverso attività di presentazione Formazione: “Le organizzazione criminali di stampo mafioso” Emersione della consapevolezza del fenomeno mafia da parte dei ragazzi Definizione di mafia partendo dalle conoscenze degli studenti, parallelismo tra mafia e bullismo; Cena, preparata a cura dei ragazzi; Serata: gioco di ruolo: “Baciamo le mani”. Gioco di ruolo ideato dalla segreteria di Libera Piemonte per comprendere il ruolo fondamentale dei cittadini consapevoli all'interno della cittadina di Golasecca , tenuta sotto scacco da imprenditori corrotti e da una famiglia mafiosa. Secondo giorno: Colazione; Mattina: partenza per Torino verso il “Bar Italia Libera” in Via Veglia. Bene sequestrato alla 'ndrangheta nell'ambito dell'operazione Minotauro e gestito dalla Cooperativa Nanà. Formazione: “Mafia al nord: dall'infiltrazione al radicamento” Pranzo presso il Bar Italia Libera (già compreso nel preventivo); Pomeriggio libero: possibilità di visitare Torino oppure rientro in Cascina e possibilità di inserire altra attività; Cena, preparata a cura dei ragazzi; Serata di formazione: “La 'ndrangheta e Cascina Caccia: come dove quando e perchè” Terzo giorno: Colazione, Mattino: pulizia delle camere e dei bagni e attività di bilancio dell'esperienza; Pranzo, preparato a cura dei ragazzi; Pomeriggio: partenza. TEMPI 2 notti e 3 giorni che potrebbero essere così strutturati: Sveglia h. 8 Colazione h. 8,30 Lavori h. 9- 12 Pranzo h. 12,30 Lavori h. 15-17,30 Cena h. 19,30 Serata h. 21 Cascina Bruno e Carla Caccia si trova a San Sebastiano da Po, piccolo centro a due passi da Chivasso, Questo casolare di mille metri quadrati, circondato da un ettaro di terreno coltivabile, è stato per lungo tempo un immobile della mafia. Di proprietà della famiglia Belfiore, che annovera alcuni suoi componenti nelle fila della criminalità organizzata torinese, è oggi un luogo restituito alla collettività. LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ Domenico Belfiore, il capo famiglia, è stato condannato nel 1992 alla pena dell’ergastolo per essere il mandante dell’omicidio del procuratore Bruno Caccia. La misura di prevenzione patrimoniale, che ha permesso a questa struttura di essere confiscata, è stata emessa, nel 1996, a carico di Salvatore Belfiore, fratello di Domenico, con diversi reati alle spalle legati al 416 bis. Solo il 17 maggio 2007 questa struttura è stata liberata definitivamente dagli ultimi residenti, ma l’iter della sua confisca è iniziato 11 anni prima. Il bene, come spesso accade tra gli affiliati delle cosce, era stato intestato ad un soggetto non legato agli affari illeciti della famiglia, in questo caso ad un fratello incensurato. La confisca definitiva dell’immobile è stata effettuata 3 anni dopo, nel dicembre del 1999. Solo nel 2005, il bene, (da 2 anni di proprietà del comune di San Sebastiano da Po) per volontà e tenacia dimostrata dell’amministrazione guidata dal Sindaco Paola Cunetta, viene destinato, per la sua riutilizzazione a fini sociali, al Gruppo Abele. Due anni dopo, gli ultimi inquilini della casa, hanno lasciato definitivamente la struttura. E, il 12 luglio di quest’anno, con l’insediamento di quattro residenti e con la collaborazione di Acmos e Libera, l’avventura di Cascina Bruno e Carla Caccia, ha avuto ufficialmente inizio. Tratto da http://cascinacaccia.net/?page_id=9 40 ORGANIZZAZIONE PRATICA RESPONSABILE DEL PROGETTO TERMINE PER DEFINIRE IL CALENDARIO CON LE INSEGNATI COSTI ANNO 2015/2016 NOTE 41 Ufficio Politiche Giovanili Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 652 91 08 -75 Alice Milano [email protected] Laura Raite [email protected] Per aderire a questa proposta di gita scolastica occorrerà dare la propria adesione entro il 15/10/2016 utilizzando la scheda di adesione generale. Formazione: € 300,00 più IVA al 22% (Per una classe per plesso scolastico, quota a carico del Comune di Pianoro). Spese di vitto e alloggio: € 100,00 a partecipante – quota da calcolare anche per gli accompagnatori (comprensivo del pranzo presso il Bar Italia Libera). Viaggio: Ipotesi di preventivo di Cosepuri con pulman al seguito: € 1.350,00 Sito internet Cascina Caccia: http://cascinacaccia.net/ TITOLO PROGETTO LEGALITA’ TORNEO DI CALCIO A 5 “DAI UN CALCIO ALLE MAFIE IN MEMORIA DI DODÒ” In collaborazione con A.S.D. Sporting Pianorese 1955 DESTINATARI Tutti gli alunni delle scuole secondarie di primo grado Promuovere lo sport come strumento di legalità (nel rispetto OBIETTIVI delle regole e come autodisciplina) e di incontro con l'altro, attraverso la pratica del gioco del calcio. L’attività prevede la partecipazione ad un torneo di calcio a 5 che ha come sfondo tematico la legalità, la lotta alla criminalità organizzata presente anche nel mondo del calcio e lo spirito che è alla base di uno sport “pulito”. Per questo motivo, le partite saranno basate sul principio dell’auto-arbitraggio volto ad accrescere la responsabilità, il rispetto reciproco sia all’interno di una corretta competizione METODOLOGIA DI sportiva, che all’interno della vita quotidiana. Sempre sulla base LAVORO/DESCRIZIO di questi principi, il torneo incentiva la partecipazione di squadre NE miste composte da ragazzi e ragazze. DELL’INTERVENTO All’interno della giornata saranno presenti anche le Associazioni “Libera”, “Avviso Pubblico” e testimoni significativi che proporranno momenti di confronto prima e dopo l’evento sportivo. Il torneo è dedicato a Dodò, Domenico Grabriele, la cui vita fu stroncata per mano della 'Ndrangheta a soli 11 anni su un campo da calcio. Alla fine della giornata sarà prevista anche una premiazione simbolica per tutti i partecipanti al torneo. TEMPI Il torneo si realizzerà durante la stagione primaverile 2017 LUOGO DI Campo sportivo di Pianoro Nuovo. SVOLGIMENTO ORGANIZZAZIONE Sarà possibile partecipare al torneo sia come classi sia come PRATICA: singoli alunni. Ufficio Politiche Giovanili RESPONSABILE DEL Tel. 051 652 91 08 -75 PROGETTO Alice Milano [email protected] Laura Raite [email protected] LOCANDINA DELL’ANNO SCORSO 42 TITOLO PROGETTO OBIETTIVI DESTINATARI METODOLOGIA DI LAVORO 43 MEDIAZIONE CULTURALE A SCUOLA NEL MONDO – CINA A CURA DI ASSOCIAZIONE DIVERSAMENTE Sostenere insegnanti e alunni nel rapporto con i compagni di origine straniera e le rispettive famiglie. Conoscere le diversità, approfondire e problematizzare in modo aperto i ruoli e le aspettative degli attori coinvolti: alunni, insegnanti. Cosa si aspettano i ragazzi dalla scuola? Che ruolo le attribuiscono? Quali sono le aspettative degli insegnanti rispetto al rapporto con la famiglia? Parlare apertamente dei confini e delle aspettative è utile per mettere in luce come esse possano essere culturalmente condizionate. Pertanto le incomprensioni che emergono, spesso interpretate come disinteresse o disaffezione possono invece essere attribuite a differenti modi di pensare e vivere la scuola. Costruire insieme agli insegnanti degli strumenti di dialogo e collaborazione che siano replicabili. Approfondire la conoscenza e il confronto tra il sistema scolastico italiano e quello cinese. Una classe II o III (e una di riserva nel caso non venga scelto da Rastignano) La scuola è una delle principali agenzie di socializzazione e, in quanto tale, deve saper accogliere la sfida della globalizzazione e della differenza. La presenza crescente di alunni di origine straniera, il rapporto con le famiglie, può rappresentare una difficoltà sia per gli insegnanti che per gli alunni. Si rende perciò necessario sostenere entrambi nella gestione del rapporto e confronto reciproco. Spesso a scuola non c’è lo spazio ed il tempo per parlare e riflettere “sulla scuola stessa”. Il sistema educativo non è universale, così come i compiti e i doveri che gli sono delegati. Il laboratorio si divide in due momenti rivolti a target differenti: gli insegnanti e gli alunni. Perché una metodologia multidisciplinare. L'associazione Diversa/mente, attiva nel territorio di Bologna dal 2000, si occupa dell'incontro tra culture ed in particolare del lavoro di cura (ed educativo) a favore di persone (adulti, bambini, famiglie...) che hanno una storia migratoria. Ha collaborato con numerosi Istituti scolastici, anche nell’ambito del Progetto Sei Più, di questo lavoro testimoniano alcune pubblicazioni (vedi www. associazionediversamente.org) e del Progetto INS-insieme nella scuola, entrambi finanziati dalla Fondazione del Monte e aventi lo scopo di ridurre il tasso di dispersione scolastica tra gli allievi stranieri e promuovere, secondo un'ottica sistemica, i concetti di accoglienza, integrazione e incontro culturale. La metodologia dell’Associazione Diversa/mente prende spunto dagli approcci clinici della psicologia transculturale, dell’etnopsichiatria e dell’etno-psicoanalisi. Per questo motivo un elemento essenziale del suo lavoro riguarda la pratica del confronto tra professionalità e visioni differenti, nell'ottica di un reciproco riconoscimento. Ogni progetto coinvolge più di una figura professionale (psicologi, antropologi, mediatori), per avere uno sguardo il più completo possibile, raccogliendo ed integrando prospettive e letture differenti sui fenomeni. La multidisciplinarietà è la sola prospettiva che permette di non rinunciare ad una lettura della complessità, cogliendo in essa le difficoltà e le ricchezze che la caratterizzano, nella convinzione che non esistono soluzioni definitive ma processi di negoziazione e di cocostruzione partecipata. In quest’ottica l’associazione rivolge una particolare attenzione alle figure di riferimento. Nel caso specifico della scuola, la formazione per e con gli insegnanti è propedeutica e fondamentale per l’intervento con i ragazzi e le ragazze al fine di creare degli strumenti dialogati e condivisi che possano concretamente rappresentare un arricchimento per discenti e alunni. Una prospettiva multifocale Gli interventi saranno preparati e condotti da un’antropologa e una psicologa, sarà prevista la presenza in classe del mediatore culturale. Antropologo: effettua una micro-etnografia concentrandosi sull’analisi degli eventi che si verificano in classe, a scuola e in famiglia, integrata da una “etnografia multilivello” che allarga l’osservazione dalle agenzie di socializzazione agli eventi storici e sociali più vasti. Questo doppio sguardo consente di dare pari dignità a tutte le appartenenze culturali, evitando l’identificazione con una solo di esse. L’antropologia, quindi, mette a disposizione una tecnica di indagine che permette l’esplicitazione di tutte le culture in gioco (alunni, insegnanti, genitori, ecc.) aprendo alla riflessività, all’ascolto, nell’intento di riconoscere la complessità delle situazioni e creare una riflessione partecipata che permetta di aprire un dialogo permanente tra le parti. Psicologo/Psicoterapeuta con formazione transculturale: conosce i processi psicologici che vengono determinati e condizionati dalle esperienze legate alla migrazione e dal contesto familiare. Offre, inoltre, importanti indicazioni su quali percorsi intraprendere per reperire le risorse individuali necessarie per potere sostenere cambiamenti e trasformazioni, nonché gli apprendimenti. Mediatore culturale: costituisce il ponte tra la cultura che si vuole conoscere e quella ospite operando in maniera biunivoca. Da un lato il suo contributo va al di là della semplice traduzione in lingua: si tratta di una comunicazione e condivisione di significati che attengono a comportamenti, regole, valori. Nello stesso tempo è importante anche cercare di far comprendere all’alunno ( ma anche al genitore) di origine straniera, quali sono la cultura e le regole del paese 44 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ in cui ora si trovano: come ci si comporta a scuola e come funziona la scuola in Italia. Primo step: consulenza e formazione con le insegnanti. Poiché, tra gli obiettivi, è prevista la creazione di strumenti di dialogo e collaborazione che siano replicabili nel tessuto scolastico, il momento di consulenza con gli insegnanti è fondamentale. In concreto: viene raccolto il bisogno specifico in relazione alla rappresentanza culturale cinese. Tramite brainstorming si confrontano le conoscenze, eventuali punti critici nel rapportarsi con alunni e genitori. Viene approfondito il sistema scolastico cinese con uno sguardo antropologico sulla storia, la cultura e il sistema familiare Viene chiesto alle insegnanti di mettere in atto quanto appreso interpretando e semplificando alcune regole dell’istituto. Al termine dell’incontro viene chiesto alle insegnanti di realizzare, all’interno delle normali attività scolastiche, un momento di preparazione degli alunni, tenendo presente che questo sarà propedeutico allo step successivo. Secondo step: rivolto alle alunne e agli alunni. sotto forma di quiz viene indagata la conoscenza del sistema scolastico della cultura presa in esame. secondariamente, con l’aiuto di un mediatore verrà proposta la simulazione di una giornata tipo nella scuole del paese in oggetto. TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ 45 Terzo step: incontro di restituzione che coinvolge entrambe le classi, finalizzato alla condivisione degli strumenti appresi e al confronto sulle tematiche affrontate. Nel caso in cui le classi coinvolte appartengano ad istituti differenti, e non fosse possibile riunirle, si effettuerà una restituzione di mezz’ora a classe, negli istituti coinvolti, accordandosi per fissare due appuntamenti ad orari differenti nella stessa mattinata. Ore complessive di laboratorio: 6 da realizzarsi preferibilmente nei mesi di febbraio/marzo. I. STEP: 1 incontro da 2 h con le insegnanti II. STEP: 1 incontro da 1:30 h per una classe 1 incontro da 1:30 h per una classe III. STEP: 1 incontro da 1:00 h di restituzione allargato da fare unendo le due classi nella stessa mattinata insieme alle insegnanti. (oppure 2 restituzioni da 0:30 minuti per classe da effettuare nella stessa mattinata ad orari diversi.) In classe ORGANIZZAZIONE PRATICA Materiale utile: cartelloni, post-it, pennarelli. Concordare con le insegnanti un calendario per gli incontri Alice Milano – Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 6529175 E-mail: [email protected] CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ Laura Raitè – Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 6529108 E-mail: [email protected] Dott.ssa Filomena Cillo – Associazione DiversaMente: Cell. 347 9091373 [email protected] TERMINE PER DEFINIRE IL CALENDARIO CON LE INSEGNANTI Entro metà Novembre COSTI DEL PROGETTO A carico del Comune di Pianoro NOTE Questo progetto è proposto pensando alla presenza di alunni cinesi ma può, su richiesta dei docenti, essere realizzato in relazione ad altri Paesi. 46 TITOLO PROGETTO DESTINATARI OBIETTIVI EUROPA Classi II Promuovere la conoscenza dell’Europa Promuovere la conoscenza delle Istituzioni Europee e dei diritti e doveri dei cittadini europei Informare sulle possibilità di mobilità europea attraverso delle testimonianze I contenuti del laboratorio potranno essere definiti dalle insegnati insieme agli operatori dell’ufficio politiche giovanili e potranno sviluppare le seguenti tematiche: -i diritti e i doveri dei cittadini europei (attraverso il laboratorio “Diritti si nasce”, nato per veicolare i contenuti della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’attività ha lo scopo di educare al riconoscimento dei diritti e doveri promuovendo i valori della tolleranza e del rispetto in chiave europea. Durante il gioco, le squadre si sfidano ad indovinare/disegnare/mimare le parole legate ai diritti, riflettendo sui concetti di dignità, libertà, uguaglianza, cittadinanza, solidarietà, giustizia. Il laboratorio, gratuito, si basa sull’utilizzo del kit didattico “Diritti si nasce” fornito dal Centro Europe Direct della Regione Emilia-Romagna per approfondire http://www.assemblea.emr.it/paceediritti/servizi/percorsi-nellescuole/diritti-si-nasce-1) -le Istituzioni Europee e il loro funzionamento Al termine del percorso scelto l’incontro potrà essere arricchito dalla presenza di un testimone (es: uno studente Erasmus, un volontario straniero presente a Bologna, un volontario italiano all’estero, ecc…) METODOLOGIA DI LAVORO/ DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE PRATICA 47 Lezioni frontali, giochi di ruolo, lezioni interattive, racconto di esperienze. 1 o 2 ore In classe Ufficio politiche giovanili Tel. 051 652 91 08 -75 [email protected] [email protected] 48 ORIENTAMENTO 49 TITOLO PROGETTO INCONTRI DI ORIENTAMENTO AI SERVIZI DEL TERRITORIO PER I GIOVANI PIANORESI DESTINATARI Classi III OBIETTIVI Conoscenza delle opportunità offerte dal Comune e dal territorio di Pianoro ai giovani METODOLOGIA DI LAVORO/DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO MATERIALE E STRUMENTI TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE PRATICA: RESPONSABILE DEL PROGETTO Agli alunni verranno presentate le diverse opportunità che il Comune di Pianoro e più in generale il territorio di Pianoro offre loro. Alcuni di questi servizi possono interessare gli alunni da subito, altri potranno invece essere loro utili in momenti successivi. Si ritiene comunque opportuno presentare anche questi ultimi in quanto negli alunni delle classi III del nostro territorio sono più difficilmente raggiungibili negli anni successivi. Durante l’incontro vengono presentati i servizi offerti da: -Servizio CIOP (Centro di Informazione e Orientamento Professionale) -Sportello Europa (servizio di orientamento alle opportunità di mobilità europea: tirocini, volontariato, scambi giovanili, studio, ecc) -Centro Culturale Giovanile (apertura, servizi e opportunità offerte) -Opportunità nell’ambito Culturale e dello Sport -Servizi offerti dalle Biblioteche -Video -Testimonianze -Distribuzione di un opuscolo descrittivo dei servizi di cui si è parlato. L’intervento ha una durata di 1 ora per classe E’ possibile organizzare una presentazione incontrando contemporaneamente gli alunni di due classi In classe Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 65 29 108 – 175 Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raite – E-mail: [email protected] 50 TITOLO PROGETTO ATTIVITÀ DESTINATARI PERCORSI DI ORIENTAMENTO per i GENITORI Incontri di orientamento rivolti ai genitori volti ad offrire strumenti per sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole superiori. Genitori degli alunni delle classi II e III Il Comune di Pianoro attraverso i propri servizi orientativi e in collaborazione con professionisti esterni, metterà a disposizione delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, alcuni momenti dedicati all’informazione e all’orientamento rivolti ad alunni e genitori. In particolare: Per i genitori degli alunni frequentanti le classi terze della scuola secondaria di primo grado: Gli incontri rivolti ai genitori di alunni che dovranno compiere la scelta scolastica avranno la finalità di offrire agli stessi strumenti utili a sostenere i propri figli nel passaggio scuole medie-scuole superiori. DESCRIZIONE INTERVENTO In particolare, gli obiettivi prefigurati sono: - informare i genitori sulle opportunità offerte dal territorio e sulle caratteristiche dei canali esistenti per la prosecuzione degli studi e sull'assolvimento dell’obbligo scolastico - sensibilizzare e preparare i genitori a sostenere i propri figli nello sviluppo di una propria progettualità personale, nella preparazione alla scelta; fornire alcune competenze adatte a monitorare il percorso di transizione tra i cicli e prevenire il rischio di insuccesso/abbandono scolastico - sensibilizzare i genitori ad agire in sinergia con l'istituzione scolastica in modo da facilitare il monitoraggio delle variabili chiave per l'efficacia del percorso formativo e di studio REALIZZAZIONE INTERVENTO DURATA PER INFORMAZIONI 51 A cura dell’Ufficio Ciop del Comune di Pianoro Due incontri della durata di due ore, mese di dicembre indicativamente nel Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 65 29 108 – 175 Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raite – E-mail: [email protected] STRUMENTI E RISORSE PER GLI/LE INSEGNANTI L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO Classi II e III Il materiale è stato consegnato in apposito quaderno con il POT 2010-2011. E’ possibile richiederne copia. MATERIALI TRATTI DA: PORTALE DEL CENTRO RISORSE PER L’ORIENTAMENTO C/O Istituzione G. F Minguzzi Via S. Isaia n. 90 Tel 051 5288526 Orari: Mercoledì 9.00-13.00 / 15.00 – 17.00 Venerdì 9.00-13.00 [email protected] sito internet: www.portaleorientamento.provincia.bologna.it L’Ufficio Formazione e Orientamento Professionale del Comune di Pianoro offre agli/alle insegnanti informazioni e consulenza al fine di favorire l’utilizzo degli strumenti contenuti nel presente dossier. Il Centro Risorse per l’Orientamento può offrire invece una consulenza più approfondita sulla strutturazione dei percorsi e/o sull’analisi dei lavori realizzati in classe. 52 SALUTE E PREVENZIONE 53 ISTITUTO RAMAZZINI Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. L’Istituto Nazionale per lo Studio ed il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali “Bernardino Ramazzini”, costituito nel 1987, è una cooperativa ONLUS, della quale attualmente fanno parte oltre 25.000 Soci, dei quali circa il 90% distribuiti nel territorio della Provincia di Bologna. La missione “Prevenire è meglio che curare”, costituisce l’eredità più importante lasciataci dal medico Carpigiano Bernardino Ramazzini (1633-1714), padre della Medicina del Lavoro. Tutti i nostri sforzi e le nostre attività nel campo della lotta contro il cancro sono guidati da questo importante principio; nei laboratori di ricerca, nei nostri ambulatori, nei nostri incontri con i cittadini, cerchiamo di infondere la cultura della prevenzione, perché solo attraverso essa possiamo pensare di vincere questa difficile sfida. Le attività dell’Istituto Ramazzini sono incentrate principalmente in tre aree di intervento: 1. La prevenzione primaria, prevenzione primaria dei tumori con la promozione della ricerca scientifica 2. La messa in atto di programmi clinici di diagnosi precoce dei tumori 3. la diffusione dell’informazione sui rischi cancerogeni ambientali e professionali. In particolare, la Ricerca Scientifica viene svolta presso il Centro di Ricerca sul Cancro “ Cesare Maltoni “ nel Castello di Bentivoglio dove, da oltre 40 anni, vengono condotti studi sperimentali di cancerogenicità su animali da laboratorio, finalizzati alla identificazione e quantificazione dei rischi cancerogeni di composti, agenti e tecnologie presenti negli ambienti di vita generale e di lavoro. Proposta: Intervento di informazione in aula sulle tematiche legate alla ricerca scientifica in campo oncologico e sui possibili interventi di prevenzione. Destinatari: Classi seconde della scuola secondaria di primo grado (abbinate a gruppi di due classi – massimo tre) 54 Gli incontri saranno tenuti da ricercatori del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini e dal Dottor Alceste Masina, nato a Bologna il 17/10/1946 e residente a Pianoro; Socio dell’Istituto Ramazzini dalla sua fondazione, Collaboratore del Professor Cesare Maltoni, laureato in Medicina e Chirurgia, e Specialista in Oncologia ed in Scienza dell’Alimentazione. Fino al Gennaio 2010 ha diretto l’Unità Operativa Complessa di Oncologia e l’Hospice dell’Azienda USL di Imola. Durata: -un incontro della durata di un’ora e mezza (o se non è possibile per ragioni organizzative di un’ora) Tematiche degli incontri: Durante gli incontri verranno sviluppate le seguenti tematiche: -Educazione Sanitaria ed i corretti comportamenti di vita, al fine di mantenere lo stato di salute e di evitare, nei limiti del possibile, l’insorgenza di malattie neoplastiche. -la Prevenzione Primaria, con particolare riguardo ai fattori cancerogeni presenti nell’ambiente di vita generale e di lavoro, quali: alcuni agenti chimici (benzene, pesticidi, i dolcificanti alimentari, ecc…), alcuni agenti fisici (l’amianto, le radiazioni ionizzanti, i campi elettromagnetici generati dalla corrente elettrica e dai telefoni cellulari). -la Ricerca scientifica: potenzialità, risultati e limiti. Il lavoro svolto dall’Istituto Ramazzini. Potrebbe essere utile prevedere una visita ai Laboratori sperimentali di Bentivoglio al fine di presentare agli studenti una realtà di lavoro molto particolare, poco conosciuta e fra i pochi esempi nel nostro Paese. Organizzazione: Per l’organizzazione degli incontri contattare: Ufficio Politiche Giovanili Tel: 051 65 29 108 – 175 Email: [email protected] [email protected] COSTI: Nessuno 55 CORSO DI PRIMO SOCCORSO TITOLO PROGETTO a cura della Pubblica Assistenza di Pianoro e Lions Club Bologna Pianoro degli Ariosto DESTINATARI Classi II LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ Spazio retrostante la Sala Arcipelago di Pianoro DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ In plenaria: -Piccolo corso di Primo Soccorso -Indicazioni relative a come comportarsi in un situazione di emergenza (telefonata al 118, informazioni da dare, ecc) -Simulazione di un intervento di soccorso con ambulanza Divisi in gruppi classe: -Sperimentazione dell’attività di rianimazione con manichino A fine attività verrà distribuito a tutti gli alunni in piccolo manuale di primo soccorso. L’attività si svolgerà un sabato mattina (la data andrà definita in accordo tra i due istituti comprensivi e la Pubblica Assistenza) e avrà la durata di circa un’ora e trenta. ORGANIZZAZIONE PRATICA Potranno assistere e partecipare alla presentazione anche gli alunni che al sabato non sono a scuola, accompagnati dai genitori. Per concordare la data contattate: Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 65 29 108 – 175 Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raite – E-mail: [email protected] 56 TITOLO PROGETTO CHI E’ L’AVIS? OBIETTIVI DESTINATARI DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ METODOLOGIA DI LAVORO TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE PRATICA RESPONSABILE DEL PROGETTO 57 AVIS: DONARE IL SANGUE E’ UN GESTO DI SOLIDARIETA’ L’AVIS è un’Associazione di volontariato costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente, periodicamente e anonimamente il proprio sangue. Fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano, l’AVIS è oggi un ente privato con personalità giuridica e finalità pubblica e concorre ai fini del Servizio Sanitario Nazionale in favore della collettività. Fonda la sua attività istituzionale ed associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento insostituibile di solidarietà umana. Informare e sensibilizzare gli alunni alla donazione del sangue e approfondirne la conoscenza a chi non ha ancora avuto l’opportunità di conoscerla. Classi III L’ AVIS Comunale Pianoro propone anche per l’anno scolastico 2016/2017 una serie di incontri con gli studenti per informare e sensibilizzare gli alunni alla donazione del sangue. Gli incontri, tenuti da un volontario AVIS e da un medico, il dott. Alceste Masina, saranno incentrati sulla migliore conoscenza del corpo umano e sul valore della donazione, atto gratuito volontario e di grande solidarietà. Da concordare con gli/le insegnanti. Scuole Due incontri di due ore per classe. Massimo Polga, cell. 338 7512138, AVIS Comunale Pianoro TITOLO PROGETTO OBIETTIVI DESTINATARI DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ COSTI DEL PROGETTO “TUTTI SU PER AVIS” Spettacolo teatrale -Informare e sensibilizzare gli alunni sulla donazione del sangue -Approfondire la conoscenza della donazione del sangue -Promuovere il senso civico Classi II (massimo tre classi per ogni spettacolo per circa 60-70 ragazzi) Intervento di animazione teatrale realizzato da due Attori-Clown che, attraverso giochi di ruolo con i ragazzi, questionari e “la catena umana” di solidarietà aiuteranno a riflettere sui contenuti del progetto. Lo spettacolo è ambientato a Bologna, con sfondi preparati appositamente dal noto vignettista Giorgio Serra, alias Matitaccia, che la rappresenta come: - la rossa (il colore del sangue e dell’amore) per spiegare l’importanza del dono del sangue, - la grassa (le torri golose) riferimenti a concetti di un buon stile di vita e una buona alimentazione, - la dotta (colta, autorevole) sempre aperta a qualsiasi necessità socioetico-culturale, - la solidale (l’Emilia Romagna è fra le tre regioni più generose per donazioni di sangue). Definire la data dello spettacolo entro fine novembre. Durata dello spettacolo animazione ca. 1 ora e 40’. Lo spettacolo si svolgerà in aula magna, in palestra o in un ambiente similare di adeguata capienza da concordare con le insegnanti che dovranno essere presenti durante la rappresentazione. Per Informazioni contattare: Ufficio Politiche Giovanili Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raitè – E-mail: [email protected] Tel. 051 65 29 108-175 “Valigie Leggere”: Stefania Milia Cell. 340 5066187 E-mail: [email protected] Il lunedì dalle 10 alle 14 e dal martedì al venerdì dalle 12 alle 14. I costi sono totalmente a carico di AVIS Pianoro 58 ADOLESCENZA, CRESCITA, SESSUALITÀ TITOLO PROGETTO Progetto del Distretto di San Lazzaro – Spazio Giovani RESPONSABILE DOTT.SSA CARLA CALANCHINI DESTINATARI Studenti e studentesse delle classi terze medie Finalità: - Favorire il benessere psico-fisico e la consapevolezza delle possibili problematiche legate alla sessualità ed a nuovi stili di divertimento. - Obiettivi: Ampliare le conoscenze relative allo sviluppo sessuale ed alle modificazioni psicorelazionali del periodo adolesecenziale - Ampliare la consapevolezza dei rischi connessi ai nuovi stili di divertimento - Fornire elementi di conoscenza relativi alla contraccezione, alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse ed AIDS. OBIETTIVI METODOLOGIA DI LAVORO/DESCRIZIO NE DELL’INTERVENTO TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE 59 Il metodo di lavoro utilizza la discussione in piccolo gruppo ed in plenaria; le attivazioni prevedono brain storming, role playing e la compilazione di schede di lavoro. Contenuti : - Modificazioni corporee, psicologiche e relazionali in preadolescenza e adolescenza - Relazioni con i coetanei, con l’altro sesso e con i genitori - Appartenenza al gruppo, trasgressione e stili di divertimento - Sessualità e affettività - Contraccezione e malattie sessualmente trasmesse Due incontri di 2 ore ciascuno o un incontro da 3 ore. Scuola Contattare l’ufficio Politiche Giovanili al fine di concordare le date PRATICA: RESPONSABILE DEL PROGETTO NOTE degli incontri Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 65 29 108 – 175 Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raite – E-mail: [email protected] Nel corso di quest’annualità potrà essere introdotto un incontro rivolto ad insegnanti e genitori con l’obiettivo di dare maggiore continuità alle attività svolte con gli studenti. Spazio Giovani, nell’ambito dei Piani per la Salute, propone alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado un progetto volto a favorire il benessere psicofisico e relazionale nella preadolescenza. La delicata fase di transizione che i ragazzi e le ragazze affrontano a questa età, contraddistinta dalle trasformazioni corporee e da un maggior bisogno di autonomia e di inserimento nel gruppo dei pari, necessita di una specifica attenzione e di spazi di approfondimento. Gli incontri con figure esperte quali ginecologa, psicologa ed educatore possono rappresentare momenti di confronto utili per riflettere su ciò che caratterizza il periodo evolutivo, per chiarire dubbi ed informazioni distorte e per fare conoscere ai ragazzi ed alle ragazze un servizio, lo Spazio Giovani, a loro dedicato. La metodologia di lavoro utilizza il gruppo classe come ambito di confronto tra pari e di esplicitazione delle problematiche condivise. Fino ad oggi gli incontri si sono svolti presso i diversi Istituti Comprensivi coinvolti. Dal novembre 2009, per favorire l’accesso per i giovani dei Comuni di Monghidoro, Loiano e Pianoro, presso i locali del Centro Civico di Rastignano, il Comune di Pianoro in collaborazione con l’AUSL ha aperto un punto di accesso dello Spazio Giovani. In considerazione degli ampi spazi disponibili e della funzionalità dedicata, gli incontri avverranno presso tale sede, che diventerà così nota agli studenti quale Servizio di riferimento sul territorio. Operatori coinvolti: Dott.ssa Carla Calanchini- ginecologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro- Tel.0516224202Email [email protected] Dott.ssa Elena Greco- psicologa del Consultorio Familiare e Spazio Giovani del Distretto di San Lazzaro- 0516224283 e Spazio Giovani Collaborano al progetto ed allo svolgimento degli incontri educatori professionali che lavorano all’interno di progetti educativi dei Comuni o del Distretto su delega dell’AUSL 60 PROGETTO PATCHWORK E KISMET ANNO SCOLASTICO 2016-17 CONSULENZA PSICOLOGICA PER SCUOLE E FAMIGLIE Il progetto Patchwork e Kismet verrà illustrato alle scuole appena disponibile. Azienda USL Bologna Distretto di San Lazzaro di Savena 61 TITOLO PROGETTO OBIETTIVI DESTINATARI DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO ATTRAVERSO LA RETE Progetto per la costruzione di una sana cultura della navigazione su Internet per le scuole e le famiglie del territorio, a cura dei Progetti Kismet e Patchwork del Comune di Pianoro Fornire strumenti per una navigazione consapevole Condividere problematiche educative connesse all’utilizzo di Internet Valorizzare le risorse personali attraverso il web Sensibilizzare e coinvolgere i genitori sul tema del cyber bullismo Studenti e docenti delle classi prime delle scuole secondarie di I grado di Pianoro e Rastignano Genitori Oggi nove ragazzi su dieci sono connessi a Internet ove giocano, chattano, comprano, imparano, scoprono. Internet è diventata nel bene o nel male la piattaforma sulla quale e attraverso la quale i giovani di oggi passano buona parte della loro giornata e non è più tempo di domandarsi se questo è giusto o sbagliato perché questa è la realtà, attuale e certa, del prossimo futuro, con cui oltre ai ragazzi anche gli adulti devono fare i conti. Questa realtà diventa il territorio (per certi aspetti nuovo) su cui si può realizzare una nuova sfida educativa che coinvolga le famiglie e le scuole per usufruire al meglio delle immense migliorìe che ha portato alla nostra vita le Rete, ma anche per cominciare a riflettere su come proteggere e proteggersi dalle trappole e dai pericoli della stessa. Pericoli che vengono spesso sottovalutati perché facenti parte di un mondo “virtuale” e quindi potenzialmente “astratti”. Ogni mese che passa invece (perché i cambiamenti della Rete sono cambiamenti veloci, quasi quotidiani) ci rendiamo conto che tutto quello che succede sulla Rete è incredibilmente VERO, CONCRETO, MATERIALE e quindi REALE, così che le relazioni diventano vere come quelle NON virtuali. Il Comune di Pianoro, da tempo sensibile a questo argomento, proporrà alle scuole e alle famiglie un percorso a doppio filo, sperimentale, grazie al quale poter fornire ai ragazzi strumenti di utilizzo e di comprensione per una navigazione consapevole e sana, e alle famiglie momenti di condivisione su temi di attualità. TEMPI Attività proposte: Laboratori in classe condotti da educatori Kismet per mettere a punto una “cassetta degli attrezzi” per una navigazione consapevole, con l’affiancamento di uno psicologo nell’ambito del progetto Patchwork; Incontri divulgativi in gruppo Due o tre incontri per classe 62 Un’ora e mezza per ciascun incontro Il progetto verrà calendarizzato come segue: Ottobre: incontro introduttivo con le famiglie (tema e data da definire) Ottobre-Marzo: realizzazione delle attività nelle scuole secondarie Gennaio: incontro con le famiglie sul tema del cyberbullismo Aprile: incontro conclusivo con le famiglie (tema e data da definire) LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ In classe ORGANIZZAZIONE PRATICA Gli insegnanti che aderiscono al progetto sono invitati a contattare l’Ufficio Politiche Giovanili per definire le date degli incontri che saranno infine comunicate agli psicologi ed educatori che CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ COSTI DEL PROGETTO 63 Alice Milano – Ufficio Politiche Giovanili E-mail: [email protected] Tel. 051 6529175 Laura Raitè – Ufficio Politiche Giovanili E-mail: [email protected] Tel. 051 6529108 Gratuito 64 CINEMA E TEATRO 65 ZONA DI CONFINE Laboratorio teatrale da realizzare in orario extra curriculare Associazione Culturale Ca’ Rossa Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) Descrizione dell’attività Il laboratorio è uno spazio di confronto, un percorso di studio delle tecniche di base della recitazione, attraverso cui i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie capacità espressive e delle dinamiche di relazione interne al gruppo di lavoro. A partire dal concetto di confine, inteso come limite da superare nel processo della conoscenza, indagheremo il tema della migrazione, mettendone in evidenza l’universalità. Il viaggio come percorso di uscita da se stessi, dal proprio confine fisico e geografico, per andare alla ricerca di una condizione nuova capace di integrare sia ciò che ci si è lasciati alle spalle che ciò verso cui si procede, creando connessioni e legami che vadano ad arricchire il proprio bagaglio esperienziale e a migliorare le proprie condizioni di esistenza. I partecipanti al laboratorio saranno invitati a contribuire alla produzione di un testo da mettere in scena, attraverso spunti e riflessioni relativi ai concetti di integrazione e accoglienza. Obiettivi generali Promozione della cultura come strumento di supporto nella crescita Valorizzazione delle relazioni interpersonali nel contesto scolastico Educazione al confronto e al dialogo Rafforzamento della fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di analisi ed espressive Promozione dell’attività teatrale come strumento ludico di incontro e di relazione Obiettivi specifici Apprendimento delle tecniche teatrali Educazione al movimento espressivo Educazione alla collaborazione nella realizzazione di un obiettivo comune Realizzazione di risultati artistici (lo spettacolo) che possano fornire uno strumento di verifica delle capacità acquisite durante il percorso 66 Destinatari Un gruppo di massimo 20 Alunni/e selezionati tra le Classi I-II-III della Scuola Media Vincenzo Neri. Insegnanti di riferimento. Famiglie di riferimento. Metodologia adottata Ogni incontro sarà diviso in due fasi principali La prima, finalizzata all’apprendimento delle tecniche di recitazione, attraverso giochi di relazione ed esercizi espressivi, mirati, oltre che all’apprendimento della tecnica, alla formazione di un gruppo di lavoro capace di confrontarsi in modo condiviso con il momento di verifica finale. La seconda, finalizzata all’analisi del tema e all’elaborazione delle varie possibilità di messa in scena, attraverso esercizi di improvvisazione e composizione. Gli ultimi incontri saranno dedicati alle prove generali dello spettacolo. Tempi di realizzazione Da Ottobre 2016 a Marzo 2017 Luogo di svolgimento dell’attività Il Centro Giovanile Pianoro Factory, lo spettacolo finale verrà realizzato nella Sala Arcipelago di Pianoro. Frequenza Un incontro a settimana di 2 ore ciascuno Due pomeriggi intensivi prima dello spettacolo finale Durata 13 incontri più i 2 giorni di prove generali e spettacoli Direzione Didattica Rossella Dassu Per Ca’Rossa Associazione Culturale Organizzazione pratica Per una buona organizzazione del progetto è necessario identificare un insegnante di riferimento che possa fare tra intermediario tra l’Ufficio Scuola e l’operatore teatrale nella definizione del calendario e dei giorni e nella raccolta delle adesioni dei ragazzi nella formazione del gruppo che non può superare i 20 iscritti. Termine per definire il calendario con gli/le insegnanti Prima settimana di ottobre 2016 Risultati attesi Apprendimento delle tecniche di recitazione. Coinvolgimento dei due gruppi di lavoro nella realizzazione di un obiettivo comune. Realizzazione di un evento finale capace di coinvolgere la comunità scolastica e l’ambito familiare di riferimento. 67 SPETTACOLO TEATRALE Lo spettacolo teatrale, in via di definizione, aprirà una riflessione sulle seguenti tematiche: Rispetto delle differenze: di genere, di nazionalità e di abilità/disabilità fisiche Stereotipi e pregiudizi Data dello spettacolo: DA DEFINIRE Luogo di svolgimento dell’attività: Sala Arcipelago - via della Resistenza, 201 – Pianoro (BO) Lo spettacolo prevede il costo di un biglietto d’ingresso Responsabile del progetto: Maurizio Sangirardi, Associazione Ca’ Rossa Per informazioni: Ufficio Politiche Giovanili Tel:. 051 65 29 175/108 Mail: [email protected] [email protected] 68 CINEMA RAGAZZI Rassegna Cinematografica A cura di Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Pianoro (per tutte le classi) Gli/Le insegnanti referenti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di definire il calendario delle proiezioni. -CINEMA E LEGALITA’ (classi I) Questo progetto ha lo scopo di promuovere tematiche relative a la convivenza civile, la salvaguardia e il rispetto dei principi e delle regole della democrazia; il cinema, ritenuto in generale valido strumento di comunicazione e di forte impatto emotivo nonché di rilevante valore educativo, costituisce il mezzo privilegiato mediante cui diffondere e rafforzare, in questo contesto, la cultura della legalità. I titoli in programma affrontano argomenti come la lotta alle mafie, le ingiustizie sociali e il valore di scelte divergenti, gettando uno sguardo sulla società italiana di oggi. I film proposti sono i seguenti: I cento passi Alla luce del sole La mafia uccide solo d’estate -RAGAZZI, CINEMA ED EMOZIONI La sfera emozionale affettiva riveste una notevole importanza nello sviluppo dell'individuo, soprattutto nelle fasi di vita della preadolescenza e dell’adolescenza, in cui il ragazzo e la ragazza cominciano a definire le proprie scelte personali e sociali. Il ruolo che l'educazione socio-affettiva può svolgere è quello di facilitare gli studenti ad acquisire conoscenza e consapevolezza delle emozioni proprie e degli altri, insieme alla valorizzazione delle proprie risorse di gestione della comunicazione interpersonale e di autentici rapporti con i pari e con gli adulti. Tale approccio consente un pieno sviluppo della capacità di apprendimento non solo cognitivo, di risoluzione di problemi, di capacità di compiere scelte adeguate e di essere protagonista del proprio percorso di vita, ma anche di apprendimento emotivo che consenta all'individuo di realizzarsi pienamente come adulto. Abbiamo raccolto una serie di film che possono essere utili per un dibattito e un confronto. I film proposti sono i seguenti: Stella Il mio amico Nanuk Edward Mani di Forbice 69 La Ragazza delle Balene Billy Elliot Inside Out -IL CINEMA NEL MONDO CONTEMPORANEO All’interno di un percorso didattico sui conflitti, il Cinema può diventare un dispositivo pedagogico interessante per introdurre l’argomento, per stimolare discussioni, per approfondire alcune tematiche, per far sentire gli studenti “dentro il problema”, per facilitare l’assunzione di punti di vista decentrati e, al tempo stesso, per aiutare gli studenti a parlare – attraverso le esperienze vissute dai protagonisti dei film – magari anche di sé in maniera più mediata e rassicurante. Certi film infatti, a partire dalle reazioni emotiveempatiche che suscitano, consentono di ragionare sulla formazione di modelli, comportamenti, atteggiamenti e così facendo aiutano a riflettere sulla propria immagine ed a “parlare di sé”, parlando di altri. I testi filmici che vanno in questa direzione sono molteplici. I film proposti sono i seguenti: Malala Io sto con la sposa Fuocoammare Iqbal Una tomba per le lucciole La rassegna sarà effettuata presso il centro culturale giovanile Pianoro Factory probabilmente nelle giornate di martedì e mercoledì. Ogni classe potrà partecipare massimo a due proiezioni. Si invitano gli/le insegnanti a provare ad organizzarsi in gruppi di almeno due classi. ORGANIZZAZIONE: I referenti degli/delle insegnanti potranno prendere contatti con l’Ufficio Politiche Giovanili al fine di definire il calendario delle proiezioni. Tel: 051 65 29 108 - 175 E-mail: [email protected] [email protected] 70 “I cento passi” Regia: Marco Tullio Giordana Genere: Drammatico Classi consigliate: I classi Interpreti: Origine: Anno: Durata: Trama: 71 Luigi Lo Cascio (Peppino Impastato), Luigi Maria Burruano (Luigi Impastato), Lucia Sardo (Felicia Impastato), Paolo Briguglia (Giovanni Impastato), Tony Sperandeo (Gaetano Badalamenti), Andrea Tidona (Stefano Venuti), Claudio Gioè (Salvo Vitale), Domenico Centamore (Vito), Ninni Bruschetta (cugino Anthony), Paola Pace (Cosima), Simona Cavalieri (Felicetta, fidanzata di Giovanni), Pippo Montalbano (Cesare Manzella), Gaspare Cucinella (zio Gasparo), Dario Veca (cugino Paolo Schillirò), Mimmo Mignemi (maresciallo dei Carabinieri), Lena Guthorsen (Teresa Ann Savoy), Lorenzo Randazzo (Peppino Impastato da bambino), Silvia Russo (Silvia), Elio Lo Cascio (Andrea), Roberto Zibetti (Carlo), Carlo Ferreri (Carmelo), Francesco Giuffrida (Mauro). Italia 2000 114 min. Cento sono i passi che occorre fare a Cinisi, per colmare la distanza tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Il giovane Peppino Impastato vive cercando di sfuggire a quest'inesorabile legame con l'ambiente mafioso che il padre, Luigi Impastato, un po' per inerzia, un po' perché ha una moglie da proteggere e due figli da crescere, non ha la forza di rompere. Anche di fronte alla vulnerabilità sua e della propria famiglia, Peppino, animato da uno spirito civico irrefrenabile, non esita, con l'involontaria complicità del fratello Giovanni, ad attaccare "don Tano" e a denunciarne pubblicamente le malefatte. Il percorso "controcorrente" di Peppino nasce quando, bambino, vede scorrere davanti a sé gli albori della lotta politica contro la mafia e il potere a essa colluso, lotta a cui poi prenderà attiva parte una volta adolescente e poi da adulto. La morte violenta dello zio capomafia, l'incontro con il pittore comunista Stefano Venuti, il rifiuto del padre biologico e della famiglia intesa in senso mafioso e il formarsi con il pittore idealista, suo vero "padre etico", sono i punti di svolta della vita di Peppino bambino, che lo segneranno per il resto della sua esistenza. La sua tragica morte giunge quando ormai è diventato troppo scomodo ai mafiosi e il padre, morto in un oscuro incidente, non lo può più proteggere da don Tano. Viene ucciso soprattutto per l'operato dell'irriverente Radio Aut, dai microfoni della quale si è scagliato senza freni a denunciare la mafia e i suoi misfatti. Critica 1: Autore critica: Fonte critica Data critica: Critica 2: Dalle note di regia: "Questo non è un film sulla mafia, non appartiene al genere. È piuttosto un film sull'energia, sulla voglia di costruire, sull'immaginazione e la felicità di un gruppo di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo nell'illusione di cambiarlo. È un film sul conflitto familiare, sull'amore e la disillusione, sulla vergogna di appartenere a uno stesso sangue. È un film su ciò che di buono i ragazzi del'68 sono riusciti a fare, sulle loro utopie, sul loro coraggio. Se oggi la Sicilia è cambiata e nessuno può fingere che la mafia non esista (ma questo non riguarda solo i siciliani) molto si deve all'esempio di persone come Peppino, alla loro fantasia, al loro dolore, alla loro allegra disobbedienza. "Si capisce che il film sia stato accolto con lunghi applausi dalla stampa. Ma Giordana, che cita "Le mani sulla città" di Rosi e abbonda in canzoni d'epoca, evita ogni retorica concentrandosi giustamente sulla dimensione famigliare. Il padre che non capisce, non può capire, la ribellione del figlio che vola in America per cercare una via d'uscita; la madre che lo difende in segreto; gli "zii" mafiosi che da bambino lo tenevano sulle ginocchia e oggi lo blandiscono e minacciano insieme. Per un'assurda coincidenza, alla sua morte Impastato non fece notizia. Chissà che questo film non entri nella leggenda". Fabio Ferzetti Il messaggero Settembre 2000 […] film costruito in finezza, frammento dopo frammento, sempre in crescendo, su una storia emozionante e brutale, in cui si intrecciano la liberazione di un giovane dalla famiglia (sull'onda del Sessantotto) e la sua più dura liberazione dalla famiglia mafiosa che incombe sulla città e sulla cultura familiare. I cento passi del titolo sono quelli che separano la casa di Peppino dall'abitazione del boss mafioso Tano Badalamenti che, dopo un lungo silenzio della giustizia, per questo assassinio è stato finalmente incriminato. Cento passi che nonostante tutto 72 congiuri per farglieli percorrere - la storia familiare, la debolezza di suo padre, l'omertoso clima cittadino - Peppino non percorrerà mai, scoprendo fin da ragazzino, attraverso l'amico e maestro pittore Stefano Venuti, l'impegno politico con il Pci, poi allontanandosene per le troppe prudenze che impone, infine inventandosi attraverso una radio messa su con gli amici un canale fantasioso e irriverente per parlare e dire la sua verità: Badalamenti diventa Tano Seduto, Cinisi è ribattezzata Mafiopoli e il ridicolo è un'arma che dà molto fastidio agli intoccabili. Marco Tullio Giordana, in quello che è il suo film migliore, più forte, più diretto, ibrida con successo il cinema di impegno civile (viene citato Le mani sulla città) con umori più personali e generazionali (ci ritroverete un po' di Radio Freccia alla siciliana), intreccia la denuncia e il ritratto toccante e autentico di un angelo ribelle. E se la sceneggiatura (che il regista firma con Claudio Fava e Monica Zappelli) è scritta con inconsueta precisione, schivando retorica e colore, gran parte della riuscita del film la si deve a una squadra di attori di sorprendente bravura, guidati senza sbavature da Giordana. Autore critica: Irene Bignardi Fonte critica: La Repubblica Data critica: 01/09/2000 73 “Alla luce del sole” Regia: Genere: Classi consigliate: Interpreti: Origine: Anno: Roberto Faenza Drammatico I classi Luca Zingaretti (don Pino Puglisi), Alessia Goria (suor Carolina), Corrado Fortuna (Gregorio), Giovanna Bozzolo (Anita), Francesco Foti (Filippo Graviano), Piero Nicosia (Giuseppe Graviano), Lollo Franco (Gaspare), Lorenzo Randazzo (Domenico), Mario Giunta (Saro), Gabriele Castagna (Rosario), Salvo Scelta (Carmelo), Mimmo Mignemi (Leoluca Bagarella) Italia 2005 Durata: 90 min. Trama: Questo film è tratto dalla storia vera di padre Giuseppe "Pino" Puglisi, una vittima della mafia. È ambientato a Palermo, nel quartiere di Brancaccio, nel 1991. Don Puglisi è il sacerdote della chiesa del quartiere e si accorge ben presto di una dura verità: i bambini della zona sono coinvolti nella malavita e molti hanno genitori mafiosi. Don Puglisi cerca quindi di cambiare la situazione, dicendo loro di andare a scuola, in chiesa e di non rubare. Ai ragazzi piace andare a trovare don Pino in parrocchia: è infatti un momento in cui si possono sfogare giocando, soprattutto a calcio. I genitori mafiosi, al contrario, sembrano non gradire gli insegnamenti del sacerdote: per esempio, ad un ragazzino di nome Domenico viene impedito di frequentare la parrocchia e addirittura, quando disobbedisce, egli viene frustato dal padre. Padre Puglisi manda comunque dei messaggi chiari ai mafiosi di Palermo, facendo dei discorsi nella piazzetta della chiesa, ma non viene ascoltato praticamente da nessuno. Il suo messaggio per i cosiddetti “uomini d'onore” era di presentarsi “alla luce del sole” e di non agire nell'ombra. Don Puglisi si rende allora conto di essere in pericolo e che potrebbe essere ucciso in qualsiasi momento. Infatti, il giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, viene ucciso per strada da un gruppo di mafiosi che lo avevano seguito in auto. Le ultime parole da lui pronunciate sono state: “Vi aspettavo”. Nell'ultima scena, in cui viene celebrato il funerale, sono presenti tutti i bambini della parrocchia. 74 Critica: 75 «Rompere le scatole», questo indica come impegno morale Don Pino Puglisi. Per esser più chiaro, il prete salta su una scatola di cartone, di fronte agli occhi sorpresi dei suoi allievi. Bisogna conoscere, spiega, bisogna capire e poi, se lo si ritiene giusto, bisogna saper dire di no. Siamo in una scuola di Palermo, nel ‘92. Ancora vivono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Presto, il 23 maggio e il 19 luglio, i due magistrati saranno ammazzati perché smettano di romperle, le scatole. E perché tanti altri non osino più dire di no. Dopo di loro, il 15 settembre del 1993, la mafia ammazzerà anche il parroco della comunità di San Gaetano. Non racconta una storia “edificante“, Alla luce del sole (Italia, 2005, 91’). Roberto Faenza e Luca Zingaretti – certo il più bravo, tra i nostri attori – non fanno di Don Puglisi un eroe. Del resto, quella dell’eroe è una retorica del consenso, poco interessata alla “rottura di scatole“. Soprattutto, poi, il prete del quartiere Brancaccio è troppo preoccupato della vita dei ragazzini che toglie dalla strada, sottraendoli alla mafia, per pensare alla morte – alla propria morte – come a un valore appunto eroico. Valori per lui sono invece la dignità, il rispetto di sé e degli altri, la condivisione critica e consapevole di regole civili, l’assunzione aperta di responsabilità, la concreta e orgogliosa pretesa di diritti. Su ben altri e ben tristi valori si apre il film di Faenza. Con una passività già diventata abitudine, con una sconcia disponibilità di ragazzini si presta a far da piccola manovalanza per i combattimenti clandestini fra cani. Senza rispetto per la vita (gioiscono per il sangue e per i lamenti delle bestie) e senza rispetto per sé (nemmeno sospettano che si possa dire di no), imparano a considerare naturali la subordinazione, lo spettacolo della morte, la crudeltà. In cambio, ne hanno poche migliaia di lire, da dividere fra tutti. Il prezzo della dignità è basso, quando la miseria materiale e ancor più quella morale si fanno cultura, autorità, e addirittura mondo. Insomma, si preparano a diventare mafiosi, quei ragazzini. Si preparano a considerare ovvio che gli uomini si dividano tra i molti che camminano tenendo lo sguardo chino, e i pochi che li costringono a farlo. Pare che a Brancaccio nel 1993 – e altrove, e in altri anni – regga su questa temibile ovvietà. Alla luce del sole non lo nasconde. Anche a costo di rompere le scatole, appunto, Faenza mostra le connivenze indirette, le complicità aperte, la collusione tra politica e mafia, tra finanza e mafia, tra senso comune e mafia. Nel suo cinema non c’è posto per la retorica narrativa (non solo hollywoodiana) che vuole l’uomo d’onore ora stratega cinico e ruffiano, ora fascinoso cavaliere del male. I mafiosi che uccidono Don Puglisi – tanto quelli che gli sparano o che ne danno l’ordine, quanto quelli che ne lucrano in silenzio – sono niente altro che volgari imprenditori di morte. Sono criminali che governano la paura e la miseria, e che fanno della paura e della miseria strumenti di dominio, e di corruzione morale. D’altra parte, la sceneggiatura non si perde in questo versante umano negativo. Con la stessa passione del suo protagonista, Alla luce del sole si interessa alla vita, alla ricchezza e alla possibilità di futuro che, esposte al rischio, stanno in ognuno dei ragazzini, e meglio ancora dei piccoli uomini e delle piccole donne abbandonati alle strade e alla miseria del quartiere Brancaccio. A loro, con la gioia e la pazienza d’un prete nato e cresciuto in quelle stesse strade e in quella stessa miseria, Don Puglisi dedica quello che nessuno ha dedicato: attenzione, ascolto, rispetto. Lo fa, ancora una volta, non in una prospettiva eroica, ma concreta e quotidiana, più paterna che coraggiosa. Appunto come un vero padre, dà a loro con amore diretto, dà a loro per dare a loro, e non a un qualche ideale attraverso di loro. E per questo che, a loro volta, i ragazzini gli prestano attenzione, ascolto, rispetto. Nell’agguato di quel 15 settembre i suoi giovani assassini lo chiamano parrino: prete in siciliano, ma con un’ assonanza e una radice che rimandano al padre. Questo fanno, che lo sappiano o non lo sappiano: uccidono un padre, e con lui continuano a uccidere la loro stessa speranza. E però, alla fine del film ce n’è ancora, di speranza. La si legge negli occhi del “signor” Carmelo (Salvo Scelta), un ladruncolo, un bambino che il prete aveva saputo capire e conquistare. Sorride, Carme, chissà che già oggi, forte di quel sorriso, da qualche parte in Sicilia non stia rompendo le scatole. Autore critica: Fonte critica Data critica: Roberto Escobar Il sole 24 ore 30/01/2005 76 “La mafia uccide solo d’estate” Regia: Diliberto Pierfrancesco “Pif” Genere: Classi consigliate: Commedia Interpreti: I classi Pif (Arturo), Cristiana Capotondi (Flora), Claudio Gioè (Francesco), Ninni Bruschetta (Fra Giacinto), Alex Bisconti (Arturo bambino), Ginevra Antona (Flora bambina), Maurizio Marchetti (Jean Pierre), Rosario Lisma (padre di Arturo), Barbara Tabita (madre di Arturo), Antonio Alveario (Totò Riina) Origine: Italia Anno: 2013 Durata: 90 min. Trama: Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti. Cresciuto in una famiglia passiva, in una città 'muta' e tra cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un'intervista (il Generale Dalla Chiesa). L'unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione televisiva gli impartisce un'ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini della giustizia vengono falciati, sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se stesso, ossequiante e 'svenduto' in una televisione locale e nella campagna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente. Critica 1: 77 La mafia uccide solo d'estate è quasi un miracolo. Ha un ritmo incalzante (brillantissimo il montaggio di Cristiano Travaglioli) e tiene in equilibrio il difficilissimo mix fra ricordi personali, amori infantili e omicidi di mafia. Il protagonista (che da adulto è interpretato dallo stesso Diliberto, mentre da bambino ha il volto azzeccatissimo del piccolo Alex Bisconti) è Arturo, un bimbo nato negli anni 70 che ha vent'anni o poco più quando le guerre di mafia culminano negli omicidi di Salvo Lima, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ad Arturo, da piccolo, i genitori non raccontano che la mafia non esiste. Fanno di peggio: gli raccontano che non è pericolosa. «La mia generazione racconta Diliberto - è cresciuta non nella negazione della mafia, ma nella sua accettazione, che forse è una cosa persino peggiore. Ci dicevano che non era una cosa brutta, e che in fondo non ci riguardava. E quando in città si parlava di qualche omicidio perché proprio non se ne poteva fare a meno, poteva capitare che un papà dicesse al figlio: stai tranquillo, ora siamo in inverno e la mafia uccide solo d'estate». Arturo cresce pensando, fino ai vent'anni, solo a una cosa: il disperato amore per Flora, la compagna di classe più caruccia (Ginevra Antona da bambina, Cristiana Capotondi da grande). Ma questo suo amore si sviluppa in parallelo alle vicende mafiose: ad esempio, Flora vive nello stesso palazzo del giudice Chinnici, che è ironico complice del goffo amore del bambino; e l'esplosione della bomba che lo uccide impedisce a Flora di leggere il messaggio che Arturo le ha lasciato scritto sul marciapiede. Per altro il bimbo è nato lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino è divenuto sindaco di Palermo, e l'unico vero mito della sua vita è Giulio Andreotti. Ci vorranno molte morti violente per fargli aprire gli occhi. E lui sarà testimone involontario di tutte, dal generale Dalla Chiesa a Salvo Lima, fino a quel tragico momento – le morti di Falcone e Borsellino – in cui molti siciliani saranno costretti ad ammettere che la mafia è una cosa orrenda... Giocando quasi tutto il film sul registro della commedia grottesca, Diliberto ha creato un apologo che denuncia uno degli aspetti più importanti del fenomeno-mafia: la sua tranquilla coesistenza con la vita delle persone normali, il considerarla una sorta di fenomeno atmosferico, come il cambio delle stagioni. È da questo che la Sicilia e l'Italia tutta devono svegliarsi, e per farlo bisogna distruggere tutti i miti, non crearne di nuovi: «Sarebbe un errore – aggiunge Diliberto – considerare Falcone e Borsellino come dei supereroi. Erano persone vere, straordinarie nella dedizione al loro lavoro, ma normali nel modo in cui convivevano con i problemi quotidiani che abbiamo anche tutti noi. Se loro hanno lottato contro la mafia, tutti possiamo farlo». Il finale del film, quando Arturo e Flora portano il loro bimbo a vedere le lapidi delle quali 78 Palermo è tappezzata, strappa la lacrima: perché, come dice Arturo/Pierfrancesco, bisogna insegnare ai bambini come riconoscere il male. È il primo passo per sconfiggerlo. Autore critica: Fonte critica Data critica: Alberto Crespi L’Unità 25/11/2013 La mafia uccide solo d'estate,opera prima di Pif, è la Critica 2: 79 realizzazione del sogno di un ragazzo nato a Palermo nel 1972, non troppo brillante a scuola («ma la maturità l'ho presa, ristabiliamo la verità, se no mia madre s'arrabbia»), cresciuto negli anni 80 e 90 in una città soffocata dalla mafia dove la gente per bene, per sopravvivere, faceva finta di niente. È un film che in modo leggero dice cosa serie, a partire dalla dedica nei titoli di testa ai poliziotti e ai magistrati caduti sul campo. Parla del lavoro di Rocco Chinnici, Pio La Torre, del generale Dalla Chiesa, di Falcone e Borsellino. Lo fa prendendo come filo conduttore la vita di Arturo (Pif ), che sin da bambino ama una sua compagna di scuola (Cristiana Capotondi), ha come mito Andreotti ed è circondato senza saperlo da picciotti, capi mafia e politici corrotti. Gli aneddoti narrati, anche i più stravaganti, sono veri: «Con Marco Martani e Michele Astori, per scrivere la sceneggiatura abbiamo letto pagine e pagine di documenti e articoli di giornale. Totò Riina che non capisce come si usa il telecomando del condizionatore è vero. Come è vero che Bagarella si era innamorato della cantante Spagna e la voleva rapire». Le immagini di fiction si confondono con quelle di repertorio e alla fine, quando rivedi la rabbia dei palermitani al funerale di Paolo Borsellino, ti commuovi e ti chiedi: oggi la mafia è stata sconfitta almeno un po'? «Già, bella domanda, ho anche pensato di farci una puntata del Testimone. L'ho chiesto anch'io a poliziotti e magistrati: dicono che la mafia ha perso quando ha deciso di fare guerra allo Stato, quando ci va a braccetto e si nasconde lavora meglio. Non bisogna abbassare la guardia». La visione di Pif è ottimista: il sacrificio degli uomini caduti durante la guerra a Cosa nostra degli anni Ottanta è servito a cambiare la coscienza dei palermitani. «Tutti i mafiosi di cui parlo nel film sono in carcere e questa è già una vittoria. Sono cresciuto in una società dove gli adulti rimuovevano la presenza della mafia per poter vivere in pace: quando qualcuno veniva ammazzato era o per debiti di gioco o per donne. La morte di Falcone e Borsellino ha cambiato la mentalità dei palermitani. Ma i giovani non conosco bene il passato. Per questo mi piacerebbe che il mio film fosse proiettato nelle scuole». Autore critica: Federica Lamberti Zanardi Fonte critica: Il venerdì di repubblica Data critica: 22/11/2013 80 “Stella” Regia: Sylvie Verheyde Genere: drammatico, biografico Tematiche: Pubertà, relazioni con i genitori, accettazione da parte del gruppo dei pari, primi innamoramenti, scuola. Classi consigliate: Tutte le classi Interpreti: Léora Barbara (Stella), Mélissa Rodriguès (Gladys), Laëtitia Guerard (Geneviève), Karole Rocher (Roselyne, la madre di Stella), Benjamin Biolay (Serge, il padre di Stella), Guillaume Depardieu (Alain Bernard), Johan Libéreau (Loïc), Jeannick Gravelines (Bubu) Origine: Francia Anno: 2008 Durata: 103 Min Trama: Stella è una ragazzina di 11 anni che vive nelle periferie di Parigi sopra il bar gestito dai genitori, luogo d'incontro/scontro di tanti personaggi più o meno strani tra cui Alain, 'angelo custode' fuori tempo massimo. Tra nuove e vecchie amicizie, una scuola d'alto livello, i primi amori, piccoli-grandi problemi di tutti i giorni, Stella imparerà a crescere in un mondo tutt'altro che semplice. Racconto autobiografico della regista Sylvie Verheyde. Critica1: 81 […]La regista, Sylvie Verheyde, affronta con sensibilità e senza eccessi di retorica (nemmeno nella voce fuori campo) un tema non facile, quello della (sua) crescita, con un film di formazione tutto raccontato dal punto di vista di Stella, quasi una piccola Amelie: i primi amori, il difficile rapporto con la famiglia e la scuola, la scoperta della letteratura (Cocteau), la musica (Tozzi...), la vera amicizia. Protagonista è la bravissima Léora Barbara, attrice di grande talento e potenzialità tali da permetterle di reggere quasi tutto il film sulle sue spalle; dopo pochi minuti viene naturale l’empatia, attratti da quello sguardo da bambina ma adulto al tempo stesso; ci affezioniamo a lei, al suo imparare a giocarsi (bene) le carte della sua esistenza. Come Antoine Doinel nel finale de I 400 colpi, anche Stella corre incontro alla vità perchè ha deciso di viverla appieno, senza tirarsi indietro. Più di un secolo fa Goethe disse, “l’audacia ha in sè genio, potere e magia; se sogni di far qualcosa, inizia a farla. Ora.”. Aveva ragione. Distribuisce Nanni Moretti con la sua Sacher Film. Doveroso plauso per chi si prodiga alla ricerca di piccoli/grandi film. Ancor di più se si sfiora il capolavoro, come in questo caso. Autore critica: Fonte critica: Critica 2: Autore critica: Fonte critica: Alessandro M. Naboni www.storiadeifilm.it Il terzo lungometraggio di Sylvie Verheyde, oltre che un film ricco, pieno e ben equilibrato, è un'autobiografia. Di un tipo difficile da scrivere - e leggere - perché si da' per immagini, si costruisce su un'architettura di scene, musiche, battute, in un montaggio cinematografico di volti altrui, estranei. Ma se volessimo identificare la creatura con il creatore, 'Stella' ne sarebbe un ottimo esempio: pellicola capace di restituire più di quanto la regista vi abbia messo dentro, come se le intime emozioni di parigina adolescente, regalate al personaggio di Stella (Léora Barbara) dalla Verheyde, si siano in esso amplificate, chiarite e siano rifluite come risacca a colpire il pubblico, lasciandolo piacevolmente sorpreso. Che altro dire? E' molto difficile giudicare una composizione quando questa è un intreccio armonico di accordi: da dove iniziare? Svelarne la trama toglierebbe la magia della curiosità, difficilmente si coglierebbe il piccolo dramma di essere fulcro di due realtà entrambe allettanti, ma doverne scegliere solamente una: crescere, quando i propri modelli, i propri angeli custodi, hanno deciso di fermarsi a metà. La voce della protagonista narra fuoricampo gli eventi, al presente, e quelli possono susseguirsi disordinati come disordinata è la mente di un bambino. Nella stessa misura in cui questo scarta cambiando repentinamente fuoco d'attenzione, i segmenti si snodano apparentemente caotici, esaurendosi come ricordi. […]E' un racconto di bambini, narrato attraverso i loro sguardi ilari, divertiti, di cinica innocenza. Ciò che di marcio li circonda può essere velocemente metabolizzato, superato, può genuinamente stimolare un'emozione. Stella è un'eroina che trasmette con semplicità e immediatezza i propri stati d'animo. E non bisogna dimenticare che l'attrice, Léora Barbara, è al suo esordio. Marco Trani www.cinema4stelle.it 82 Critica 3: Autore critica: Fonte critica: 83 […]Il personaggio di Stella, la sua evoluzione e la sua finale presa di coscienza insomma avvincono, coinvolgono, colpiscono le emozioni dello spettatore, inutile negarlo. La Verheyde si è in qualche modo allontanata dai paragoni cinematografici usati per questo film: "I 400 colpi" (nel quale comunque ritroviamo il rapporto conflittuale con i genitori, interessati più alla gestione del microcosmo del bar che alle vicende della figlia, e quello letterario con Balzac) e l'ultimo "La classe" (per l'ambientazione scolastica, che difatti è troppo poco), rivendicando come nascita della storia l'aspetto autobiografico e un'osservazione della realtà derivata proprio dalla sua esperienza personale (un po' come faceva Truffaut con Antoine Doinel). Punto di vista che qui ritroviamo perfettamente: l'uso "realistico" della macchina da presa, così come la voce fuori campo di Stella, non stonano mai e anzi, ci avvicinano e rendono più partecipi col mondo della ragazzina, fatto di musica (quella pop francese dell'epoca, quella elettronica della colonna sonora originale, e persino un Tozzi d'annata nella scena più commuovente), riflessioni esistenziali ("sapevo tutto sul flipper, sul biliardo, sul gioco delle carte e anche su come nascevano i bambini, ma niente di tutto il resto"), e personaggi particolari (gli habituès del bar, tra i quali spicca un romanticissimo "angelo azzurro" Guillame Depardieu, poi scomparso poco dopo le riprese). E su tutto la recitazione naturale, essenziale e efficacissima della giovane Léora Barbara, alter ego perfetto della protagonista con quel viso delicato e due occhi che parlano da soli. La pellicola ci lascia con le parole di una canzone, che suonano come un manifesto o una dichiarazione di cambiamento, e nelle quali leggiamo benissimo tutta la storia del film: "Mi chiamo Stella, vado veloce, vado lontano, non ho più paura". Non ne dubitiamo, e siamo tutti con te. Rocco Castagnoli www.ondacinema.it “Il mio amico Nanuk” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Libro: Durata: Trama: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Roger Spottiswoode, Brando Quilici Avventura Amicizia, natura, rapporto con gli animali, crescita. Tutte le classi USA, Canada, Italia 2014 Esiste un romanzo omonimo pubblicato con l’uscita del film da B. Quilici 98 min Il mio amico Nanuk è un'avventura che si svolge nelle terre dell'Artico Canadese. Protagonisti Luke, ragazzo di 13 anni e Nanuk, un cucciolo di orso di 4 mesi. Il giovane Luke sfida i pericolosi elementi naturali per riportare il cucciolo di orso polare, altrimenti destinato a finire in uno zoo, alla madre orso catturata dai rangers della cittadina di Devon, dove Luke vive, e trasportata in elicottero nel grande Nord. Lo aiuta nella difficile impresa Muktuk, guida di origini Inuit che conosce bene la regione degli orsi polari. Nel rischioso viaggio fino all'estremo nord, una tempesta e il crollo di giganteschi ammassi di ghiaccio separano Muktuk da Luke e il cucciolo. Abbandonati a se stessi, i due devono vedersela da soli con branchi di orsi polari, iceberg giganti, orche e lo scioglimento primaverile della banchisa polare. Alla fine Nanuk ritorna dalla mamma orsa e Luke ritorna dalla sua famiglia. Nanuk in cerca della mamma. Il giovane Luke si ritrova, in garage, un cucciolo d'orso polare, disorientato dopo che sua mamma è stata catturata e trasferita nei ghiacci dell'estremo nord. Il ragazzino decide, così, di far ricongiungere i due orsi. Un'impresa difficile, pericolosa, ma che farà nascere, tra il l4enne e l'orsachiotto Nanuk, una insolita amicizia. Tratto da un soggetto di Brando Quilici, il film, a target famigliare e natalizio, gode anche di una meravigliosa fotografia. Maurizio Acerbi Il Giornale 13 novembre 2014 84 “Edward mani di forbice” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Trama: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Critica: 85 Tim Burton Fantasy Tutte le classi Usa 1990 103 min. Una bimba chiede l'origine della neve alla nonna che le racconta la storia di Edward, con forbici al posto delle mani. Lasciato incompiuto dal suo inventore, morto quando stava per terminare l'opera, Edward ha vissuto solitario in un castello, finché Peg non lo ha condotto in famiglia. I vicini lo accolgono bene, colpiti dalla sua abilità nel tagliare. Ma quando Edward rifiuta le avance dell'attempata Marge e manda a rotoli una trasmissione televisiva, viene visto con sospetto. È innamorato di Kim, figlia di Peg, ma il suo fidanzato Jim fa di tutto per ostacolarlo. Intristito, Edward regala a Kim una scultura di ghiaccio: mentre la sta ultimando sembra che nevichi. Anche Kim ama Edward, ma Jim s'ingelosisce. In uno scontro cruento al castello Jim muore. Edward dovrà restare da solo per sempre. L'anziana Kim finisce la storia: ogni volta che nevica sa che Edward pensa a lei. Pur con qualche ingorgo verso la fine, è la favola più originale uscita da Hollywood da molti anni, nella sua miscela di tenerezza e crudeltà. Il talento grafico di Burton (il quartiere residenziale di pistacchio e caramello, l'assurdo e minaccioso castello, Edward che con le sue cesoie tosa i cani e modella cespugli) è al servizio di un universo intensamente "poetico". Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli Il film appare in primo luogo una riflessione sulla dialettica tra inclusione ed esclusione, accettazione e rifiuto. Edward è un diverso, non solo fisicamente ma anche socialmente: non conosce i codici di comportamento del villaggio e deve imparare molte cose, come un bambino, pur sapendone fare molte altre. Il suo handicap, le mani di forbice come simbolo di una mancanza, può apparire una limitazione - nella sequenza a tavola o sul letto ad acqua - ma a ben vedere spesso risulta una risorsa. La sua maestria nel tagliare diventa presto l'ultima moda per le annoiate signore del vicinato, dalle siepi ai cagnolini fino a giungere, in un'irriverente e divertita sostituzione, alle pettinature. Burton riflette quindi sul fatto che l'attribuzione di diversità sia spesso soggettiva, a seconda di come la si valuti. La parabola del protagonista, che da curiosità aliena si trasforma gradualmente in ospite imbarazzante e infine in presenza dichiaratamente non gradita, contro cui riversare le proprie frustrazioni e ossessioni, esemplifica bene il funzionamento del pregiudizio, che letteralmente attribuisce un giudizio - sia esso positivo o negativo, conta poco - a prescindere da un reale confronto con l'altro. Lo slittamento verso il negativo traduce definitivamente il pregiudizio in discriminazione. Queste tematiche sono generali, ma nel film la presenza adolescenziale le connota in modo particolare. Di fronte ai sentimenti vissuti da Edward e Kim, alla loro necessità di andare oltre ogni apparenza e convenzione sociale, spicca non tanto la mostruosità del diverso, ma di quella diffusa "normalità" adulta che nei fatti si rivela assolutamente invivibile e artefatta. In questo senso, la provincia ideale messa in scena dal film, non appare tanto una categoria geografica, ma piuttosto uno stato mentale. I colori pastello delle case che fanno pendant con le auto e i vestiti, l'incapacità di essere originali, per cui ogni moda si diffonde all'istante, gli stessi ritmi di vita scanditi dai mariti che vanno o tornano dal lavoro, le rigidissime divisioni di genere, traducono nei comportamenti ciò che Burton ha reso scenograficamente: un'assoluta orizzontalità, piattezza quotidiana che dietro l'apparenza leggiadra cela un vuoto pneumatico. Autore critica: Fonte critica: Note: Michele Marangi Aiace Torino 86 “La ragazza delle balene” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Trama: Critica: 87 Niki Caro Drammatico Classi I Nuova Zelanda 2003 104 min. In un piccolo villaggio sulle coste neozelandesi, la tribù di Maori che lo popola rivendica la sua discendenza da Paikea, colei che per prima raggiunse le coste sul dorso di una balena, e da allora è tradizione che il capo della tribù sia un suo discendente maschio. Il vecchio Koro, l'attuale capo villaggio, desidera che il figlio Porourangi prenda il suo posto alla guida della tribù, ma questi, sconvolto per la morte della moglie e di uno dei due gemelli appena nati, abbandona il villaggio, lasciando la piccola Pai, sopravvissuta al fratello, alle cure dei nonni. Non essendoci alcun discendente maschio, Pai dovrebbe prendere il posto del nonno, ma Koro non accetta che il suo successore sia una donna e si mette alla ricerca fra gli altri bambini di un maschio adatto allo scopo. Quando Pai compie undici anni sente di doversi confrontare con lui e con una tradizione millenaria, per dimostrare a se stessa, a suo nonno e a tutta la comunità di avere le doti di un leader. L'elemento più interessante del film di Niki Caro, il cui titolo originale è Whale rider, è il ribaltamento di un meccanismo narrativo classico: non è più l'eletto o discepolo di turno a rifutare in un primo momento gli insegnamenti dell'anziano mentore ma, al contrario, il mentore a non accettare l'eletto. Un ribaltamento che porterà addirittura i due a scambiarsi i ruoli... Il motivo del rifiuto? L'eletto è un'eletta, e per giunta ha undici anni. Siamo in Nuova Zelanda, in un piccolo villaggio Maori sul mare, e la vicenda, che prende vita dalla locale mitologia sulle balene, finisce col piazzarsi al limite della favola. La forza, l'amore e la presa di autocoscienza della piccola protagonista sono essenziali per e nello sviluppo della storia. Una storia senza dubbio commovente, in cui è in ballo la leadership di una comunità che sta vivendo una fase difficile, di transizione; a questo proposito le parole della regista sono propedeutiche: «[...]il leader è colui che si mette al servizio degli altri e crea un ambiente in cui la gente possa fare del proprio meglio, in cui si senta spronata a lavorare al meglio delle sue possibilità; di spingersi laddove non andrebbe normalmente, di sentirsi sicura e coraggiosa nel fare le cose.» Ma La ragazza delle balene è soprattutto una storia «trasversale», i cui punti nodali toccano persone di culture diverse e possono appassionare persone di tutte le età. Non è un caso se il film Fonte critica: Critica: Autore critica: Fonte critica: ha ricevuto due Premi del pubblico a due festival importanti e geograficamente distanti come quelli di Toronto e San Sebastian. cut-up.net Dimenticate gli shock violenti, l’autodistruzione e la decomposizione familiare, il sangue raggrumato, le alterazioni cromatiche tra il rosso ed il nero, la rabbia istintiva dilatata dall’alcool di Once were warriors di Lee Tamahori, ritratto privato di un gruppo Maori frantumato dall’emarginazione, smarrito nella memoria, dopo aver dimenticato l’antica spiritualità guerriera. Perché La ragazza delle balene, che ha fatto incetta di premi del pubblico a numerosi festival internazionali, è un gentile racconto di formazione sulla trasmissione generazionale dell’esperienza, filtrata con sensibilità ed emozionante misura ed avvolta in atmosfera magicamente irreale. Niki Caro, tra finzione e documento, aggiunge un tocco delicatamente femminile e costruisce un piccolo film sulla forza della volontà di Koro, figlia del capo predestinata al comando, ma avversata dagli anziani perché inadatta al ruolo, e filtra ogni impressione attraverso le premonizioni, le esperienze e gli occhi della bambina e la sua consapevolezza della percezione del dolore. Con un’ attenzione ai più piccoli dettagli, la regista filma i volti dei protagonisti, la lotta secolare contro tradizioni e condizionamenti soffocanti e la discriminazione femminile. Non è riduttivamente un film per bambini, ma La ragazza delle balene mette insieme pezzi di cultura e letteratura infantile, puntando tutto su chi soffre per interpretare i segni del destino e l’impossibilità di educare e capire nuovi percorsi dell’esistenza. Se Tamahori, nel suo saggio sulla difesa ed offesa del corpo e sul culto protettivo dei tatuaggi calcava la mano sull’uso dell’aggressività, senza cadere nella retorica semplicistica del vittimismo e dello sgretolamento materialista delle radici Maori, Niki Caro non si interessa della sociologia della distruzione delle conoscenze degli anziani della tribù, ma con intelligenza pone la sua eroina in uno spazio fuori dal tempo, collocandola in una dimensione astratta e religiosa, scandita da segni, ma orgogliosamente protesa al rispetto delle origini ed alla salvaguardia della memoria. La ragazza delle balene è un film istintivo, materno e fragile, costruito con elegante sobrietà, e pensato come una favola moderna di apprendimento dei principi morali della sopravvivenza; nel quale gli equilibri restano saldi, per indirizzare la libertà e l’autodeterminazione dell’individuo, rispettando gli equilibri naturali. Domenico Barone Vivi il cinema 88 “Billy Elliot” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Trama: Critica: 89 Stephen Daldry Drammatico Tutte le classi Gran Bretagna 2000 110 min. La cittadina mineraria del nord dove Billy vive con il padre, il fratello e la nonna afflitta dall'Alzheimer, ha colori grigi e spenti, cieli lividi e abitanti incattiviti da uno sciopero che dura da troppi mesi e che li ha ridotti a una povertà tangibile. A casa di Billy i pochi soldi bastano appena per i generi di sussistenza e per le lezioni settimanali di pugilato, tradizione di famiglia a cui ci si aspetta che anche il ragazzino renderà onore. Ma la palestra dove Billy prende molti più pugni di quanti riesca a darne, condivide gli spazi con il corso di danza classica tenuto dalla signora Wilkinson. Uno sparuto gruppo di goffe anatroccole in tutù, che però si muovono seguendo un codice che parla direttamente al cuore di Billy. Quando Billy accetta la sfida di unirsi al gruppo di ragazze, forse sa già di aver compiuto una scelta fondamentale. Ovviamente, dimostra subito di avere un talento naturale. E la maestra, dalla lingua tagliente, la sigaretta a catena e il cuore d'oro, già lo vede sfuggire a un destino di mediocrità, sfolgorante su un palcoscenico. Ma prima occorre sfondare i pregiudizi di un padre e un fratello che considerano la danza una cosa "da ragazze e invertiti", superare l'ostacolo di ristrettezze economiche che costringono a distruggere il pianoforte della madre morta per farne legna da ardere, dimostrare che può accendersi il fuoco bruciante della passione anche in mezzo alla disperazione di chi si sente predestinato alla sconfitta. C'è uno miniera in sciopero in una città dell’Inghilterra del Nord del 1984 (gli anni del thatcherismo più duro). C'è lo scorcio insolito di una strada che si butta direttamente nel mare. Ci sono tutte le cose allineate che abbiamo imparato a riconoscere fin dalla fine Anni '50 con il free cinema e i dintorni. E i minatori sull'orlo della disperazione, i poliziotti allineati con gli scudi, i padri e i fratelli maggiori ruvidi, attaccati alla boxe, ai picchetti, alla birra. E poi c'è un ragazzino di undici anni che ai guantoni da pugile (tramandati da suo nonno a suo padre e a lui) preferisce le scarpette con le punte rinforzate da ballerino classico. “Ma non vuol dire essere finocchio!”, esclama Billy davanti allo stupore adirato del padre e del fratello maggiore. Vuol dire solo uno passione e un talento, vuol dire uscire (con uno metafora visivo un po' troppo esplicita) dalla prigione di mattoni e carbone che la vita ha predisposto dalla sua nascita. Figlio di minatori, Billy invece vuol fare il ballerino, il cigno bianco del lago (che apparirà nella scena finale, nel famoso allestimento londinese di tre anni fa, danzato da soli uomini). Un po' di Loach e, soprattutto, tanto Mark Herman di Grazie, signora Thatcher!, dove al posto del balletto e del futuro di un ragazzino (“Diamo almeno a Billy una possibilità”, dice il padre quando si convince) erano in gioco la passione per la musica e l'onore della banda dei minatori: lo sceneggiatore Lee Hall (che ha seminato nella storia pezzi della sua vita di adolescente a Newcastle) e il regista Stephen Daldry non nascondono i loro rimandi, anche se li lavorano dalla prospettiva dell'adolescenza e del sogno della danza. I balletti improvvisati da Billy (soprattutto quello centrale, tra i muri, sul tetto, per strada) entrano con piglio antirealistico. La retorica dei sentimenti e delle riconciliazioni è tenuta sotto stretto controllo, tanto stretto, però, che rischia di riaffacciarsi e apparire più ingombrante (mentre nel film di Herman era trionfalmente, popolarmente esibita, e perciò "giusta"). Ma la miscela funziona, il ritmo non si allenta, gli attori (in testa la grande Julie Walters maestra di danza) sono perfetti. E poi, chi non ha mai ballato da solo per sfogarsi? Autore critica: Fonte critica: Data critica: Critica: Emanuela Martini Film TV 27 Febbraio 2001 Billy vive in una famiglia di minatori, in cui la sopravvivenza si fa sempre più difficile e i rapporti diventano sempre più conflittuali e tesi man mano il duro sciopero si prolunga. Billy frequenta la scuola e ha la responsabilità della nonna non autosufficiente. La madre, morta, è sempre presente nei suoi pensieri; gli ha lasciato in eredità il pianoforte e la passione per la musica, l’aspirazione alla bellezza, e una lettera per il giorno del suo diciottesimo compleanno, che egli ha già aperto e recita a memoria per sentire parole di tenerezza, stima e fiducia, che non sente dal padre che pure lo ama. Questi desidera per Billy un destino diverso, come altri padri vede una prospettiva possibile di riscatto nella boxe e lo costringe a frequentare la palestra, con i calzoncini e i guantoni del nonno. Il bambino invece sogna Fred Astaire, il ballerino preferito dalla madre, e appena può suona il piano. Quando il padre scopre il suo interesse per la danza, scoppia lo scontro e si determina una forte incomprensione: per il padre, come per il fratello, infatti, secondo stereotipi radicati della differenza di genere, i ragazzi fanno pallone, pugilato, lotta, il balletto è cosa per ragazze o omosessuali. La danza è invece la grande passione di Billy, un forte elemento di costruzione della sua identità: inizialmente è un desiderio di cui egli stesso deve riconoscere la legittimità per non sentirsi una femminuccia, quando da una parte della palestra i sui compagni si allenano sul ring e dall’altra lui, unico 90 maschio tra le bambine in tutù, esegue i primi esercizi sulle scarpine a punta. Per coltivare la sua passione non esita poi a contrapporsi al padre, a prendere lezioni di nascosto, a esibirsi con fierezza davanti a lui nella palestra la notte di Natale. È questa sua dimostrazione di volontà a modificare l’atteggiamento negativo del padre che capisce come la danza sia per Billy la sola occasione di riscatto sociale e farà di tutto, anche essere tentato di tradire i compagni in sciopero, per realizzare il desiderio del figlio e sostenerlo nelle fasi di incertezza e di paura. Da questo momento anche il fratello cambierà atteggiamento e i rapporti fra i tre diventeranno più affettuosi e intensi. Il ruolo di sostegno della scelta di Billy, che non può essere svolto dalla madre se non indirettamente attraverso le parole della lettera “sii sempre te stesso”, è assunto da Mrs. Wilkinson, l’insegnante di danza. Ella ha un atteggiamento burbero e severo rispetto alle incertezze di Billy, è attenta e a suo modo amorevole ma senza mai sostituirsi alla madre, è ferma nella convinzione di vedere giusto, coraggiosa nello sfidare i pregiudizi maschili e le resistenze del padre e del fratello, pronta a favorire il distacco del ragazzo da lei e la sua autonomia. La sessualità e l’identità sessuale sono un tema presente nel film, oggetto dei discorsi tra Billy e Debbie e tra Billy e Michael. Debbie, anche se la più piccola, sembra dei tre la più sciolta e sicura: gli parla dei rapporti sessuali dei genitori, dell’insoddisfazione della madre, cosa che fa sospettare a Billy di piacere a Mrs. Wilkinson; dopo una lotta con i cuscini sul letto della sua cameretta, inizia un innocente tentativo di seduzione; quando Billy sta per partire per Londra, osa andare un po’ oltre nelle sue timide avance, senza successo. Michael è il compagno di scuola, l’amico con cui Billy si misura rispetto all’identità sessuale, con cui riflette sul rapporto tra danza e omosessualità, di cui accetta amichevolmente l’affetto. Lo ritroviamo, adulto, vestito da donna, al balletto del Covent Garden a contemplare commosso l’esibizione dell’amico. Autore critica: Fonte critica: 91 Carla Colombelli Aiace Torino “Inside Out” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Trama: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Critica: Fonte critica: Data critica: Pete Docter Animazione Tutte le classi USA 2015 102 min. Crescere può essere faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni: Gioia, Paura, Collera, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel centro di controllo che si trova all'interno della sua mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l'emozione principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre emozioni non sono d'accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola. Il film è delicato, intelligente e davvero toccante. Nonostante la connotazione “cartoon” , ogni cosa e ogni personaggio appaiono magicamente reali e profondi, perfettamente in grado di conquistare spettatori di tutte le età. Francesca Petretto Il fatto quotidiano 8 Ottobre 2015 Benissimo. I critici cinematografici concordano sul fatto che Inside Out è ben scritto, divertente ma anche acuto. Variety ha scritto che la rappresentazione delle emozioni, personificate in figure dalla forma e voce diversa, è molto efficace e trasversale: «è uno dei pochi film che vanno oltre il mezzo con cui vengono trasmessi: come l’allunaggio di Méliès, o gli zombie di Romero». A. O. Scott ha lodato sul New York Times la capacità del film di aver risolto uno dei grandi problemi dell’arte: cioè in che modo rappresentare i processi decisionali interiori in maniera credibile e immediata. Il post 19 Settembre 2015 92 “Malala” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Davis Guggenheim Documentario Istruzione, differenze di genere, diritti umani Per tutte le classi USA 2015 93 min. Malala è un ritratto intimo e personale del Premio Nobel per la Pace Trama: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Critica: 93 Malala Yousafzai, divenuta un obiettivo dei talebani e rimasta gravemente ferita da una raffica di proiettili durante un ritorno a casa sul bus scolastico, nella valle dello Swat in Pakistan. Allora quindicenne (ha compiuto 18 anni lo scorso luglio) era stata presa di mira, insieme a suo padre, per la sua battaglia a favore dell’istruzione femminile e l’attentato di cui rimase vittima ha suscitato l’indignazione e le proteste di sostenitori da tutto il mondo. Miracolosamente sopravvissuta, ora conduce una campagna globale per il diritto all’istruzione delle bambine e dei bambini nel mondo, come co-fondatrice del Fondo Malala. "Anche se il suo nome, Malala, ha origini nella leggenda - quella di Malalai di Maiwand, guerriera e poetessa pashtun del XIX secolo che fu uccisa per aver parlato liberamente -, la sua vita non è affatto una fiaba. (...) Il film 'Malala' (...) diretto dal celebre documentarista Davis Guggenheim, è il ritratto intimo di questa ragazzina pachistana vissuta nel distretto di Swat e che, per la follia del regime talebano di cui è stata bersaglio e vittima, è divenuta un simbolo di giustizia e libertà. (...) Il film cerca di riportare questo personaggio, sottoposto a una fortissima pressione mediatica, alla sua dimensione umana e familiare, dominata dalla premurosa presenza del padre Ziauddin (...). Il film, che è soprattutto la voce di Malala, i suoi ricordi - che prendono forma con l'aiuto di una delicata animazione -, le sue confessioni e aspirazioni, è costruito attorno ad una giornata quotidiana: il rapporto piuttosto turbolento con i due fratellini, i compiti con le amiche, i voti a scuola, guardare i 'Minions' sul tablet, pensare a quando incontrerà il primo ragazzo e se ne innamorerà. (...) Gugghenheim capovolge [così] la prospettiva della distruzione (…):«Vorrei che riuscisse a mostrare come l’istruzione di Malala le abbia dato la forza di provare a cambiare il mondo – conclude –." Luca Pellegrini Avvenire 5 novembre 2015 "Diretto dal premio Oscar Davis Guggenheim, questo film documentario racconta proprio quello che è sfuggito ai media: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Note: Malala non è una giustiziera solitaria. La sua è, prima di tutto, una storia d'amore: familiare, amicale, sociale. Malala esprime infatti un mondo, di coraggio e ideali, che ha respirato fin da bambina, in casa e tra gli amici. La sua battaglia ha radici profonde, plasmate dall'educazione ricevuta dai genitori." Francesca D'Angelo Libero 5 novembre 2015 Malala Yousafzai vince il premio Nobel per la pace nel 2014, diventando così a 17 anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel. 94 “Io sto con la sposa” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Trama: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Critica: Fonte critica: Data critica: Autore critica: 95 Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro, Khaled Soliman Al Nassiry Documentario Classi II e III Italia 2014 98 min. Un poeta palestinese e un giornalista italiano aiutano cinque profughi siriani e palestinesi, arrivati a Milano dopo essere sbarcati a Lampedusa, a raggiungere la Svezia senza essere arrestati dalle autorità. Coinvolgendo allora anche una giovane ragazza siriana con passaporto tedesco il gruppo inscena un corteo nuziale, visto che "nessuno oserebbe mai fermare un corteo nuziale". E così, durante il viaggio di quattro giorni tra Milano e Stoccolma, passando per la Francia, il Lussemburgo, la Germania e la Danimarca, i protagonisti raccontano le loro storie e i loro sogni sperando soprattutto in un futuro senza più né guerre né frontiere. Da un sentimento di solidarietà e vicinanza personale, il film porta ad una chiamata, alla responsabilità collettiva. Chi non vuole morti stia dalla parte della sposa, dalla parte di chi abbatte i confini. Di chi si è tirato a lucido, ha comprato un abito da matrimonio ed è partito verso l'ignoto. Scommessa vinta, ma solo per i veri sognatori. E una promessa degli autori: "C'è un'Europa sconosciuta. Un'Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza". Loro l'hanno incontrata. Raffaella Cosentino Repubblica 19 Maggio 2014 Il successo clamoroso di questo esperimento, in fondo, è la prova che le grida sguaiate e rabbiose contro chi fugge da guerre e miseria, sono solo il pensiero marginale, disarticolato e confuso di minoranze un po’ paranoiche e rumorose che rappresentano niente altro, per fortuna, che una minima parte della popolazione italiana. il fatto quotidiano 11 Luglio 2014 Massimiliano Sfregola “Fuocoammare” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Gianfranco Rosi Documentario Migranti, accoglienza, diversità Tutte classi Italia, Francia 2016 108 min. Trama: Samuele ha 12 anni e vive su un'isola di pochi abitanti lontano dalla terraferma. Come tutti i bambini della sua età gioca e va a scuola. Tira con la fionda, costruita con meticolosità, su barattoli e fichi d’India. Ha un amico al quale insegna come andare a caccia e un compagno di scuola che gli insegna a remare tra i natanti del porto vecchio. A Samuele, però, piacciono i giochi di terra, anche se tutto intorno a lui parla di mare e di uomini, donne e bambini che cercano di attraversarlo per raggiungere proprio la sua piccola isola di sassi e rovi. Ma la sua non è un’isola come le altre. Si chiama Lampedusa ed è il confine più simbolico d’Europa, il luogo dove si è concentrato negli ultimi venti anni il destino di centinaia di migliaia di migranti in fuga da guerra e fame per assicurarsi un pezzo di libertà. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi. Critica: "Bisognerebbe dimenticare il termine «documentario» che sempre più spesso sta diventando sinonimo di «inchiesta» e considerare 'Fuocoammare' per quello che è: un film a tutti gli effetti. Con quello che ne consegue: nessuna tesi da dimostrare, tante cose invece da far vedere. Anche se il campo d'azione del regista Gianfranco Rosi è l'isola di Lampedusa, che la maggior parte degli italiani associa immediatamente al problema degli sbarchi di clandestini, all'accoglienza dei migranti, alle lotte politiche (e alle propagande elettorali) che accedono i titoli dei giornali e i talk show televisivi. No, 'Fuocoammare' (...) è altra cosa, talmente diversa che rischia di spiazzare lo spettatore. (...) l'ingresso nel film del medico con i suoi ricordi strazianti e le immagini apocalittiche dell'abbordaggio da parte della Marina Militare di un barcone alla deriva, con il suo carico di corpi vivi e morti, diventano il percorso coerente e necessario di chi vuole raccontare la realtà di Lampedusa e non sfruttarne l'impatto per far colpo sullo spettatore. Anche i campi d'accoglienza sono filmati con pudore e rispetto. Non c'è mai voyeurismo nelle immagini di Rosi, piuttosto lo sforzo di mostrare quello che occhi troppo «pigri» fingono di non vedere. Grazie a un 96 Autore critica: Fonte critica: Data critica: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Note: 97 cinema che si identifica per prima cosa in uno strumento di conoscenza e non di propaganda o di assoluzione e condanna." Paolo Mereghetti Corriere della Sera 14 febbraio 2016 "Per 108 minuti la narrazione di «Fuocoammare» corre su due binari, da una parte la quiete antica degli isolani, abituati a vivere con il mare e con le sue conseguenze, dall'altra le ondate di migranti, gli avvistamenti, gli sbarchi, le visite mediche, la breve euforia dei sopravvissuti, le lacrime, la conta dei morti. Ma i piani, in modi curiosi e imprevedibili, si intrecciano." Fulvia Caprara La Stampa 14 febbraio 2016 Orso d’oro al Festival di Berlino 2016 “Iqbal – Bambini senza paura” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Michel Fuzellier, Babak Payami Animazione Coraggio, amicizia, sfruttamento del lavoro minorile, libertà classi quarte e quinte scuola primaria Classi prime scuola secondaria Italia, Francia 2015 90 min. Il bambino pachistano simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile rivive in questo piccolo, ingenuo e sentito film d'animazione. Trama: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Note: Iqbal è sveglio, generoso e con un innato senso di giustizia. Suo fratello è malato e lui decide di scappare in cerca dei soldi per curarlo. Raggirato, finisce nelle mani di uno schiavista che lo costringe a lavorare nella sua fabbrica di tappeti insieme ad altri bambini. Presto Iqbal capisce che quel debito non sarà mai ripagato. Ma insieme si può! Si può scappare. Così, con coraggio e intraprendenza, Iqbal pianifica la fuga e insieme ai suoi amici riconquista l'infanzia e la libertà. "È una storia vera quella del bimbo pakistano divenuto simbolo di questa lotta. Un tema delicato, raccontato a misura di bambino." Maurizio Acerbi Il Giornale 19 novembre 2015 Film riconosciuto di interesse culturale con il contributo economico del Ministero Italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. È realizzato in collaborazione con il Comitato Italiano per l’UNICEF. 98 “Una tomba per le lucciole” Regia: Genere e tematiche: Classi consigliate: Origine: Anno: Durata: Trama: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Critica: Autore critica: 99 Isao Takahata Orientale, Drammatico, Storia, Animazione Scuola secondaria. Classe terza. Giappone 1988 89 min. Giappone, 1945: siamo a pochi mesi dalla tragedia atomica che porterà definitivamente a conclusione il secondo conflitto mondiale. Il paese è comunque già sfinito e resiste solo per il radicato orgoglio nazionale; gli americani, ormai riconquistata tutta l'area del Pacifico e vicini al Giappone, bombardano incessantemente seminando distruzione e morte tra i civili; questi si riparano alla meglio ma dai cieli giunge devastazione praticamente ogni giorno. Seita e Setsuko, figli d'un ufficiale della marina, hanno trascorso questo orrendo periodo in una relativa quiete con la loro madre, donna piena di bontà. La situazione per loro volge al peggio quando, in uno dei tanti bombardamenti, perisce anche lei, lasciandoli senza un parente prossimo da cui rifugiarsi, oltre che senza un tetto dove vivere (in quella stessa occasione viene infatti distrutta anche la loro casa). I due bambini andranno temporaneamente a vivere dalla loro zia, che poco dopo li induce ad andarsene, in quanto mirava solo a ottenere i loro risparmi. Le poche settimane che mancano alla fine del conflitto e i patimenti che i due protagonisti vivranno, saranno infine fatali. “Una tomba per le lucciole conquista i cuori degli spettatori e un posto nella storia del cinema per la lievità e il pudore con cui tratta i momenti e i sentimenti più delicati, causando uno struggimento lieve tanto quanto implacabile e inesorabile. Un’opera che commuove, anche grazie al sagace e controllato uso degli accenni più “fantastici” (pochi, ma importanti), senza bisogno di ricattare, ma anche in questo caso con estrema naturalezza, e che è diventata fondamentale per lo sviluppo di un cinema d’animazione consapevolmente adulto.” Edoardo Peretti Media critica 13 Giugno 2015 “Bello e terribile, senza un’inquadratura che non sia essenziale e con una naturalezza che colpisce al cuore prima di arrivare al cervello. Una tomba per le lucciole è un film che non si dimentica e che pur essendo espressione di una cultura molto diversa dalla nostra riesce, come succede con le migliori opere d’ingegno, a raccontare con grande potenza e semplicità una tragedia universale.” Daniela Catelli Fonte critica: Data critica: Critica: Autore critica: Fonte critica: Data critica: Note: Comingsoon 9 Novembre 2015 “La fiaba di Takahata nel segno dello Studio Ghibli (...) è un manifesto contro la guerra e contro la sua violenza che cancella qualsiasi segno di umanità. Ma nella vitalità meravigliosa dei suoi protagonisti, e nella bellezza del disegno, prendono vita sentimenti universali, la paura dell'abbandono, il dolore della perdita. Nel paesaggio di acquerelli e di trasparenti, la realtà si mescola caustica, prepotente alla cifra fantastica. (...) Non c'è nulla di ideologico in questo film, è la ragione del suo essere universale, la critica al suo Paese, pure presente, il regista la sposta in una visione del mondo e della Storia più ampi. Ma senza mai generalizzare, rimanendo sempre accanto ai due bambini, nella loro voce, nella loro piccola grandissima sfida." Cristina Piccino Il Manifesto 10 novembre 2015 Tratto dall’omonimo romanzo breve di Akiyuki Nosaka. 100 LE BIBLIOTECHE DEL COMUNE DI PIANORO “SILVIO MUCINI” e “DON LORENZO MILANI” PRESENTANO ALLA SCUOLA SECONDARIA I LORO SERVIZI E I PROGETTI DI PROMOZIONE ALLA LETTURA 101 - INDICE – A) “UNA BIBLIOTECA AMICA” – I servizi per conoscere la biblioteca - La prima visita - Le visite tematiche Il prestito I servizi multimediali - Le bibliografie B) INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA - CIAK, letture da vedere - “Guardare vicino, guardare lontano. Alla scoperta della biblioteca e dell’astronomia” Le attività si effettuano solamente su prenotazione, orari particolari di prestito potranno essere concordati con le bibliotecarie. Dopo aver comunicato ai referenti PT del Comune l’adesione delle classi, il calendario degli incontri e delle attività dovrà essere concordato direttamente tra le insegnanti e le biblioteche di: - Rastignano - Manuela Zocca: martedì e mercoledì (9.00 - 13.30), giovedì (14.00 - 16.00) Tel. 051-6260675. - Pianoro - Milena Zuppiroli (cooperativa Open Group) e Silvia Cuppini: mercoledì, giovedì (9.00 – 13.30) Tel. 051-774654 102 A) UNA BIBLIOTECA AMICA - I servizi per conoscere la biblioteca – “PRIMA VISITA GUIDATA” È un primo contatto con la biblioteca e i suoi servizi: viene effettuata in ambedue le sedi e una sola volta per classe durante tutti tre anni; vengono brevemente spiegati gli scopi che si prefigge una biblioteca di pubblica lettura e i modi per usufruire dei servizi che essa offre. Il livello esplicativo è adeguato all'età dei ragazzi, alle loro capacità di attenzione e alle loro conoscenze. Il tempo medio per una “prima visita” si aggira sulle due ore, durante le quali vengono mostrati anche i servizi non strettamente bibliotecari: l’ascolto musica, il servizio video e i servizi multimediali. Al termine di ogni incontro si potranno prendere i libri a prestito. “ VISITE TEMATICHE ” a) è possibile richiedere incontri a tema condotti dalle bibliotecarie in cui utilizzare particolari bibliografie o affrontare temi specifici. b) si organizzano, inoltre, incontri specifici per guidare gli studenti all’utilizzo degli strumenti di ricerca presenti in biblioteca come il catalogo OPAC, enciclopedie, dizionari, cd rom, banche dati e altro materiale in consultazione. Questi incontri dovranno essere concordati anticipatamente e potranno essere effettuati solo in base alla disponibilità delle biblioteche, in relazione al numero delle richieste. “ PRESTITO “ I ragazzi, guidati dai bibliotecari e dagli insegnanti, possono scegliere i libri da riportare in classe; salvo particolari eccezioni è consentito il prestito di un libro ad alunno, per le insegnanti non ci sono limiti. Ricordiamo che il prestito è effettuato alla classe nel suo complesso e che gli insegnanti stessi ne sono responsabili. Ciò significa che eventuali disguidi (come smarrimenti o ritardi nelle restituzioni) dovranno essere risolti con i bibliotecari dall'insegnante che ha accompagnato i ragazzi in biblioteca. Le classi possono effettuare i CAMBI LIBRO, come sempre su prenotazione; gli insegnanti che vorranno effettuare personalmente le operazioni di prestito con la consulenza specifica dei bibliotecari, dovranno concordare il servizio. “ SERVIZI MULTIMEDIALI“ Il patrimonio di videocassette e DVD comprende opere di divulgazione (prevalentemente scientifica e storica), opere cinematografiche e cartoni animati. Per la consultazione di questo materiale è reperibile consultando i cataloghi Opac Sebina delle biblioteche di Pianoro e Rastignano: http://sol.unibo.it/SebinaOpac/Opac?sysb=UBORANR 103 Il servizio viene effettuato nelle salette video delle biblioteche : Pianoro circa 30 posti; Rastignano circa 40 posti. Sono inoltre disponibili CD musicali, AUDIO libri e CD ROM. Tutto il patrimonio multimediale è disponibile al prestito per quegli insegnanti che lo ritengano utile nel lavoro scolastico. Su richiesta delle insegnanti, con qualche giorno di anticipo, il patrimonio multimediale può essere trasferito da una sede all’altra. “BIBLIOGRAFIE PERMANENTI, CONSULENZE SU PERCORSI TEMATICI E SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI LIBRI E MATERIALE AUDIOVISIVO” In questi anni le biblioteche si sono attivate nella stesura di una serie di bibliografie a supporto di iniziative fatte sul territorio e anche per le scuole, che continuano ad essere aggiornate attraverso l’acquisto di libri e materiale multimediale inerente. Le insegnanti che lo desiderano potranno richiedere alle biblioteche di Pianoro e Rastignano le bibliografie di cui vogliono fare uso. Sono a disposizione su richiesta: 1- UNA BIBLIOTECA MULTICULTURALE Questa raccolta è stata pensata per sollecitare la conoscenza e il dialogo tra le varie culture attraverso racconti e testimonianze di usi e tradizioni; non costituisce una sezione a sé stante ma un percorso trasversale tra le letterature e i generi, composto da: a) documenti identificabili nelle collezioni delle sezione ragazzi delle biblioteche attraverso un’apposita etichetta e disponibili al prestito. b) dizionari e testi per ragazzi in varie lingue originali, bilingue e multilingue raccolti insieme in un unico scaffale. 2- LASCIAMO UN SEGNO – Cittadinanza attiva, educazione alla legalità e lotta alle mafie Nata inizialmente dalla collaborazione tra il Servizio Biblioteche, l’Assessorato Pace e Diritti e l’associazione Libera Terra, questa bibliografia è una proposta di riflessione sulle tematiche dell’educazione alla legalità e alla convivenza civile per gli adulti, i bambini e i loro educatori, attraverso il patrimonio librario delle biblioteche di Pianoro e Rastignano. Le bibliotecarie, a richiesta delle insegnanti e su prenotazione, sono a disposizione anche per stilare bibliografie su specifici argomenti, all’interno del patrimonio delle biblioteche. Inoltre, per mantenere la “buona prassi” della frequentazione delle biblioteche da parte dei bambini anche durante le vacanze estive, è possibile concordare un elenco di consigli di lettura di libri che potranno trovare nelle biblioteche. ………………………………………………………………………………………………………… ……………. 104 B) INIZIATIVE DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA LETTURA “CIAK! LETTURE DA VEDERE” Il progetto si rivolge alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado con l'obiettivo di offrire loro l'opportunità di conoscere ed esplorare alcuni dei principali generi letterari proponendo la lettura e la visione della trasposizione cinematografica di alcuni grandi romanzi di autori contemporanei e di classici della letteratura per ragazzi presenti nel patrimonio librario delle nostre biblioteche. Attraverso la visione di film tratti prevalentemente dalla letteratura per ragazzi, si propone una selezione di romanzi contemporanei particolarmente significativi e di classici per ragazzi, con l'obiettivo di avvicinare i giovani studenti alla conoscenza di quelle opere letterarie che rappresentano parte del patrimonio culturale collettivo aiutandoli così a cogliere il loro valore. Come ci ricorda, infatti, Italo Calvino, un classico è quasi sempre ricco di contaminazioni, di principi, di elementi che hanno già influito fortemente sulla storia dell'uomo, di cui sono parte costitutiva, integrante e, per questo, sempre validi, opportuni di riferimento (I. Calvino, Perchè leggere i classici?, 1991). Il percorso rappresenta inoltre per studenti ed insegnanti un'occasione per acquisire spunti di riflessione utili per scoprire il passaggio della letteratura ad altri linguaggi legati dalla stessa vocazione di raccontare storie (dal romanzo al film, dal romanzo al videogioco, dal fumetto al film... e viceversa). La suddivisione delle opere nei genere letterari indicati è da considerarsi uno delle possibili chiavi di lettura in quanto, con il passare del tempo, i generi si mescolano e si contaminano, mutano con la nascita di nuove tendenze sociali e culturali riflettendo i cambiamenti nelle relazioni e nei costumi dell'intera società umana. Le insegnanti che aderiranno al progetto potranno scegliere dalla filmografia di seguito indicata uno o più film da visionare in biblioteca con la classe, previo appuntamento telefonico almeno 20 giorni prima dalla data richiesta. Per garantire il coinvolgimento dei ragazzi e la piena comprensione dei contenuti proposti, prima della proiezione del film verrà fatta una sintetica presentazione del genere letterario di riferimento e letti ad alta voce dalle bibliotecarie alcuni brani tratti dal libro relativo. Al termine dell’incontro è consigliato il prestito di libri e di altri materiali consigliati dalla biblioteca, in continuità tematica col progetto. 105 “CIAK! LETTURE DA VEDERE” filmografia per genere : AVVENTURA FILM REGIA DURATA LETTURA CONSIGLIATA CONSIGLIATO PER Alla ricerca dell'isola di Nim Mark Levin, Jennifer Flackett 1 DVD (ca. 92 min.) Alla ricerca dell'isola di Nim / Wendy Orr tutte le classi Peter Pan Paul J. Hogan 1 DVD (ca. 109min.) Peter Pan / James Matthew Barrie tutte le classi Alessio Boni legge Peter Pan / di James Matthew Barri (Audiolibro) I tre moschettieri Stephen Herek 1 DVD (ca. 101 min.) I tre moschettieri / Alexandre Dumas tutte le classi Le avventure di Huck Finn Stephen Sommers 1 DVD (ca. 103 min.) Le avventure di Huckleberry Finn / Mark Twain tutte le classi Hugo Cabret Martin Scorzese 2 DVD (ca. 127 min.) La straordinaria invenzione di tutte le classi Hugo Cabret: un romanzo per parole e immagini / Brian Selznick I viaggi di Gulliver Duncan Kenworthy 1 VHS (ca. 180 min.) I viaggi di Gulliver / Jonathan Swift Jack Sher 1 DVD (ca. 100 min.) tutte le classi Zanna bianca, un piccolo Randal Kleiser 1 DVD Zanna bianca / Jack London grande lupo (ca. 105 min.) tutte le classi Sandokan tutte le classi Sergio Sollima 3 DVD Sandokan alla riscossa / Emilio 6 puntate Salgari dello sceneggiato tv (ca. 349 min.) Visione a puntate Il Grinta Henry Hathaway 1 DVD (ca. 128 min.) Il Grinta / Portis Charles tutte le classi I ragazzi della via Pal Maurizio Zaccaro 2 DVD (184 min.) I ragazzi della via Pal / Ferenc Molnar tutte le classi Vita di Pi Oscar Ang Lee 1 DVD (118 min.) Vita di Pi / Yann Martel tutte le classi La guerra dei bottoni Yves Robert La guerra dei bottoni / Louis Pergaud tutte le classi 1 DVD (90 min.) 106 Il libro della giungla Zoltan Korda 1 DVD (109 min.) Il libro della giungla / Rudyard Kipling tutte le classi Il libro della giungla: Rudyard AUDIOLIBRO Kipling; riscritto in chiave moderna da Alessandro Spanghero Il richiamo della foresta Ken Annakin 1 DVD (100 min.) Il richiamo della foresta / Jack London tutte le classi AUDIOLIBRO Marco Baliani legge Il richiamo della foresta / Jack London (Audiolibro) I pirati della Malesia Umberto Lenzi 1 DVD (ca. 110 min.) I pirati della Malesia / Emilio Salgari tutte le classi Il corsaro nero Vincent Thomas 1 DVD (ca. 90 min.) Il corsaro nero / Emilio Salgari tutte le classi Stand by me. Ricordo di un'estate Rob Reiner 1 DVD (ca. 85 min.) Stagioni diverse, con il terze classi racconto Stand by me: ricordo di un'estate / Stephen King Il signore delle mosche Harry Hook 1 DVD (ca. 87 min.) Il signore delle mosche / William Golding terze classi L'ultimo dei Mohicani Michael Mann 1 DVD (108 min.) L'ultimo dei Mohicani / James Fenimore Cooper terze classi FORMAZIONE FILM REGIA DURATA LETTURA CONSIGLIATA CONSIGLIATO PER Capitani coraggiosi Victor Fleming 1 DVD (ca 146 min.) Capitani coraggiosi / Rudyard Kipling tutte le classi Il giardino segreto Agnieszka Holland 1 DVD (ca. 97 min.) Il giardino segreto / Frances Hodgson Burnett tutte le classi Oliver Twist Roman Polansk 2 DVD (ca. 125 min.) Oliver Twist / Charles Dickens tutte le classi Piccole donne Gillian Armstrong 1 DVD (ca. 114 min.) Piccole donne / Louisa May Alcott tutte le classi Jonathan Livingston Hall Bartlett 1 DVD (ca. 103 min.) Il gabbiano Jonathan Livingston tutte le classi / Richard Bach AUDIOLIBRO Il gabbiano Jonathan Livingston / Richard Bach; interpretato da Enzo Decaro 107 Diario di una schiappa. Il film Il buio oltre la siepe Thor Freudenthal 1 DVD (ca. 92 min.) Diario di una schiappa / Kinney Jeff AUDIOLIBRO Neri Marcorè legge Diario di una schiappa / Jeff Kinney Horton Foote AUDIOLIBRO tutte le classi In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie Il buio oltre la siepe / Harper Lee Il buio oltre la siepe / Harper Lee; letto da Alba Rohrwacher terze classi The help Tate Taylor 1 DVD (ca 146 min.) The help / Kathryn Stockett terze classi Io non ho paura Gabriele Salvatores 1 DVD (ca. 105 min.) Io non ho paura / Niccolò Ammaniti terze classi AUDIOLIBRO Michele Riondino legge Io non ho paura / Niccolo Ammaniti About a boy: un ragazzo Chris Weitz, Paul Weit 1 DVD (ca. 97 min.) Un ragazzo / Nick Hornby terze classi Billy Elliot Stephen Daldry 1 DVD (ca. 106 min.) Billy Elliot / Melvin Burgess terze classi GIALLO FILM REGIA DURATA LETTURA CONSIGLIATA CONSIGLIATO PER Assassinio sull'Orient express Sidney Lumet 1VHS (ca.127 min.) 1 DVD (ca.127 min.) Assassinio sull'Orient expres tutte le classi Dieci piccoli indiani George Pollock 1 DVD (ca. 91 min.) Dieci piccoli indiani : (... e poi non tutte le classi rimase nessuno) / Agatha Christie Il mastino di Baskerville Rodney Gibbons 1 DVD (ca. 90 min.) Il mastino di Baskerville / Arthur Conan Doyle Sherlock Holmes Guy Ritchie 1 DVD (ca. 130 min.) Le avventure di Sherlock Holmes / tutte le classi Arthur Conan Doyle Sherlock Holmes Gioco di ombre Guy Ritchie 1 DVD (ca. 129 min.) Piramide di paura Barry Levinson; John Lasseter 1 DVD (ca. 105 min.) tutte le classi Le indagini di Sherlock Holmes / Arthur Conan Doyle Piramide di paura: la prima avventura del giovane Sherlock Holmes: romanzo / Alan Arnold I libri della collana YoungSherlock Holmes / Andrew Lane 108 ROSA FILM REGIA DURATA LETTURA CONSIGLIATA Quattro amiche e un paio di jeans Ken Kwapis 1 DVD (ca. 114 min.) Quattro amiche e un paio di jeans tutte le classi / Ann Brashares Twilight Catherine Hardwicke 1 DVD (ca. 117 min.) Twilight / Stephenie Meyer tutte le classi In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie Noi siamo infinito Stephen Chbosky 1 DVD (ca. 101 min.) Noi siamo infinito. Ragazzo da parete / Chbosky Stephen terze classi Romeo e Giulietta Franco Zeffirelli 1 DVD (ca. 133 min.) Romeo e Giulietta / William Shakespeare terze classi Romeo and Juliet Sergei Prokofiev 1 DVD (ca. 128 min.) William Shakespeare's Romeo + Giulietta Baz Luhrmann 1 DVD (ca. 115 min.) Ragione e sentimento Ang Lee 1 DVD (ca. 117 min.) Ragione e sentimento / Jane Austen terze classi AUDIOLIBRO Ragione e sentimento letto da Paola Cortellesi. Audiolibro / Jane Austen Joe Wright 1 DVD (ca. 121 min.) Orgoglio e pregiudizio / Jane Austen Simon Langton 4 DVD (ca. 260 min.) Orgoglio e pregiudizio AUDIOLIBRO Orgoglio e pregiudizio letto da Paola Cortellesi / Jane Austen CONSIGLIATO PER terze classi Colpa delle stelle Josh Boone 1 DVD (ca. 125 min.) Colpa delle stelle / John Green Rossa come il sangue bianca come il latte Giacomo Campiott 1 DVD (ca. 101 min.) Bianca come il latte, rossa come il terze classi sangue: romanzo / Alessandro D'Avenia 109 terze classi FANTASY E FANTASCIENZA FILM REGIA DURATA LETTURA CONSIGLIATA CONSIGLIATO PER Timeline: ai confini del tempo Richard Donner 1 DVD (ca. 111 min.) Timeline / Michael Crichton tutte le classi L'invasione degli ultra corpi Don Siegel 1 VHS (ca. 81 min) L'invasione degli ultracorpi / Jack Finney tutte le classi A.I. Intelligenza artificiale Steven (fantascienza) Spielberg 2 DVD (ca. 140 min.) A.I. Intelligenza artificiale / Brian Aldiss tutte le classi Il ragazzo invisibile Gabriele Salvatores 1 DVD (ca. 100 min.) Il ragazzo invisibile / Fabbri Alessandro, Rampoldi Ludovica, Sardo Stefano tutte le classi Jurassic Park Steven Spielberg 1 DVD (ca. 123 min.) Jurassic Park / Michael Crichton tutte le classi 1 DVD (ca. 127 min.) 20.000 leghe sotto i mari / Jules Verne tutte le classi tutte le classi (fantascienza) (fantascienza) (fantascienza) (fantascienza) 20.000 leghe sotto i mari (fantascienza) La storia infinita Wolfgang Petersen 1 DVD (ca. 90 min.) La storia infinita: dalla a alla z / Michael Ende Shadowhunters. Città di ossa Harald Zwart 1 DVD (ca. 129 min.) Shadowhunters. Città di ossa / Cassandra Clare Divergent Neil Burger 1 DVD (ca. 134 min.) Divergent / Veronica Roth tutte le classi Hunger games: il mondo Gary Ross starà a guardare 2 DVD video (ca. 136 min.) Hunger games / Suzanne Collins tutte le classi In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie Harry Potter e la pietra filosofale 1 DVD (ca. 152 min.) Harry Potter e la pietra filosofale tutte le classi In biblioteca si / possono trovare J. K. Rowling (fantasy) (urban fantasy) (urban fantasy/distopico) (urban fantasy/distopico) (fantasy) Chris Columbus tutte le classi In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie gli altri film della serie Lo Hobbit. Un viaggio inaspettato Peter Jackson 2 DVD (ca. 163 min.) Lo hobbit, o La riconquista del tesoro / J. R. R. Tolkien tutte le classi Spiderwick: le cronache (fantasy) Mark Waters 1 DVD (ca. 92 min.) Spiderwick : le cronache / Tony DiTerlizzi e Holly Black tutte le classi In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie La bussola d'oro Chris Weitz La bussola d'oro tutte le classi (fantasy) 1 DVD In biblioteca si possono trovare gli altri film della serie 110 (fantasy) (ca. 108 min.) Philip Pullman In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio Andrew Adamson 1 DVD (ca. 137 min.) Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio / C. S. Lewis tutte le classi Eragon Stefen Fangmeier 1 DVD (ca. 100 min.) Eragon / Christopher Paolini tutte le classi In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie Il signore degli anelli. La compagnia dell'anello Peter Jackson 2 DVD video (ca. 178 min.) Il signore degli anelli / John Ronald Reuel Tolkien tutte le classi In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie La guerra dei mondi Steven Spielberg 2 DVD (ca. 103 min.) La guerra dei mondi / Herbert George Wells terze classi Io sono leggenda (fantascienza) Francis Lawrence 1 DVD (ca. 96 min.) Io sono leggenda: romanzo / Richard Matheson terze classi Io robot Alex Proyas 2 DVD (ca. 115 min,) Io, Robot / Isaac Asimov terze classi (fantasy) (fantasy) (fantasy) (fantascienza) (fantascienza) In biblioteca si possono trovare gli altri libri e film della serie MITI, LEGGENDE E FIABE POPOLARI FILM REGIA DURATA LETTURA CONSIGLIATA CONSIGLIATO PER The water Horse: la leggenda degli abissi (leggenda) Jay Russell 1 DVD (ca. 191 min.) Water Horse: la leggenda degli abissi : romanzo / Dick King-Smith tutte le classi L'Odissea (poema epico - miti) F. Rossi, M. Bava 2 DVD (ca. 370 min.) visione a puntate Odissea / Omero La storia di Ulisse e Argo / raccontata da Mino Milani tutte le classi Il viaggio d'Ulisse / Tommaso Monicelli L'avventura di Ulisse / Andrea Molesini Il grande libro della mitologia: Iliade, Odissea, Eneide / illustrazioni: Libico Maraja e Piero Cattaneo; adattamento testi: Stelio Martelli e Stefania Stefani 111 Ulisse dalle mille astuzie: dall'Odissea di Omero / Yvan Pommaux Percy Jackson & gli dei Chris dell'Olimpo: Il ladro di Columbus fulmini (miti) 1 DVD (ca. 118 min.) Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: il ladro di fulmini / Rick Riordan Il tesoro dell'Olimpo: le storie immortali degli dei e degli eroi / Elena Mutti, Aldo Berti tutte le classi In biblioteca sono disponibili altri film e romanzi della serie “Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo” Storie di bambini molto antichi / Laura Orvieto Le metamorfosi: storie di mitologia / Roberto Piumini Il libro della mitologia / presentazione di Colette Estin e Hélène Laporte Il cacciatore di giganti (fiaba) Bryan Singer 1 DVD (ca. 114 min.) Fiabe popolari inglesi / Katharine Briggs seconde e terze classi Giacomino e il fagiolo magico. Un racconto popolare illustrato / da Harriet Russell Troy (poema epico - miti) Wolfgang Petersen 1 DVD (ca. 156 min.) Iliade: l'assedio della città di Troia / il poema di Omero; raccontato ai ragazzi da Ezio Savino terze classi La guerra di Troia: che sempre ricomincia: dall'Iliade di Omero / Yvan Pommaux Omero, Iliade / Alessandro Baricco AUDIOLIBRO Iliade: l'aspra contesa / Omero; letto da Massimo Popolizio; con Manuela Mandracchia Il grande libro della mitologia: Iliade, Odissea, Eneide / illustrazioni: Libico Maraja e Piero Cattaneo; adattamento testi: Stelio Martelli e Stefania Stefani 112 “GUARDARE VICINO, GUARDARE LONTANO” Alla scoperta della biblioteca e dell’astronomia Per l’anno scolastico 2016 -2017 le Biblioteche del Distretto Culturale di San Lazzaro, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica spaziale e Fisica Cosmica di Bologna (I.N.A.F), hanno deciso di proporre agli Istituti Comprensivi dei propri Comuni un progetto di promozione e di divulgazione della cultura scientifica e del relativo patrimonio delle biblioteche e di valorizzazione del positivo rinforzo dell’apprendimento scolastico con le risorse del territorio attraverso incontri e laboratori condotti da esperti dell’Osservatorio astronomico di Bologna. In particolare il progetto “Guardare vicino, guardare lontano” si prefissa i seguenti obiettivi: far conoscere a ragazzi e insegnanti l’importante patrimonio di divulgazione (libri e materiale multimediale) che è presente nelle biblioteche, da utilizzare per la scoperta e l’apprendimento della cultura scientifica; proporre la biblioteca come luogo di conoscenza a tutto campo e come partner nell’approfondimento di ogni materia curricolare e non soltanto delle discipline umanistiche; promuovere l’Osservatorio Astronomico di Loiano come eccellenza tecnico scientifica presente sui nostri territori, e promuovere le competenze dei ricercatori di I.N.A.F e S.O.F.O.S. ( Ass. per la divulgazione della scienza), che condurranno direttamente incontri e laboratori previsti dal progetto; far scaturire nei ragazzi curiosità e nuovi interessi di conoscenza, nonché promuovere la frequentazione dei “luoghi della scienza” con le scuole e le famiglie. Il progetto si costituisce PER OGNI CLASSE di differenti esperienze di avvicinamento alla scienza astronomica, con spettacoli e momenti di approfondimento che coinvolgono sia l’intera classe che gli studenti singolarmente. In particolare: 1. UNO SPETTACOLO con il PLANETARIO MOBILE “DIGITARIUM”, della durata di 60 minuti, attraverso il quale è possibile simulare il cielo e i principali fenomeni astronomici all’interno di una cupola – schermo di 4 metri di diametro con la guida di esperti divulgatori. Sarà possibile non solo osservare il cielo, alla scoperta delle sue bellezze, ma anche effettuare un’esplorazione spaziale, sorvolando da vicino i pianeti del sistema solare. 2. DUE LEZIONI FRONTALI CON EXHIBIT condotti con l’ausilio di diverse tipologie di strumentazione tecnica (laser, prisma, spettri di luce, camera termica, spettrografo…), che potranno essere utilizzati singolarmente da studente. I temi degli incontri del Planetario e delle lezioni Exhibits saranno indicati dalle insegnanti fra quelli allegati nelle schede successive. Destinatari del progetto e adesioni: il progetto è rivolto a tutte le classi III della scuola secondaria di 1°grado degli Istituti Comprensivi di Pianoro e di Rastignano (e alle classi V della scuola primaria). Nel caso in cui non aderissero tutte le classi III sarà estesa la possibilità di partecipazione al progetto alle classi I e II, fino a completamento dei posti disponibili. ENTRO IL 01/01/1900, LA REFERENTE P.O.T. di ogni Istituto Comprensivo DOVRA’ COMUNICARE ALLA BIBLIOTECA S. MUCINI (Assistente di biblioteca Silvia Cuppini, 113 merc.- giove. 9-14 051/774654) le date e gli orari individuati per ogni attività e i titoli di spettacoli ed exhibits scelti per ogni classe tra quelli allegati. fino a completamentoSECONDARIA dei posti disponibili. DI RASTIGNANO: - SPETTACOLO CON PLANETARIO MOBILE: si svolgerà il 01/01/1900 o, in alternativa, il 01/01/1900 presso la palestra della scuola primaria di Rastignano, una classe per volta, 5 classi in un’unica giornata (due classi V della primaria e tre classi III della secondaria) con spettacoli programmati nei seguenti orari: 1- 8.10 - 9.10 secondaria 2- 9.20 - 10.20 primaria 3- 10.40 - 11.40 primaria 4- 11.50 - 12.50 secondaria 5- 14.00 – 15.00 primaria Le cinque classi dovranno accordarsi per la scelta di un’unica data tra quelle indicate e degli orari di fruizione dello spettacolo. - EXHIBIT: gli incontri si terranno presso la Biblioteca di Rastignano, il 01/01/1900 e il 01/01/1900, una classe per volta, tre classi per giornata. SECONDARIA DI PIANORO: - SPETTACOLO CON PLANETARIO MOBILE: si svolgerà il 01/01/1900 presso la palestra delle scuole Vincenzo Neri, una classe per volta, 4 classi in un’unica giornata, con spettacoli programmati nei seguenti orari: 1- 8.10 - 9.10 2- 9.20 – 10.20 3- 10.40 – 11.40 4- 11.50 – 12.50 Le quattro classi III dovranno accordarsi per scegliere gli orari di fruizione dello spettacolo, tra quelli proposti. - EHXIBITS: si svolgeranno presso la Biblioteca di Pianoro in due giornate il 01/01/1900 e il 01/01/1900, una classe per volta, quattro classi per giornata, nei seguenti orari: 1- 8.10 - 9.10 2- 9.20 – 10.20 3- 10.40 – 11.40 4- 11.50 – 12.50 Le quattro classi dovranno accordarsi per scegliere gli orari di fruizione tra quelli proposti. ESEMPI DI SPETTACOLO C 114 SPETTACOLI CON IL PLANETARIO MOBILE Viaggio nel Sistema Solare Durata: 45’ Attività base Nella periferia della nostra galassia, la Via Lattea, c'è una piccola stella chiamata Sole attorno alla quale orbitano otto pianeti e innumerevoli corpi di dimensioni minori; insieme formano il Sistema Solare. Il planetario si trasformerà in un’astronave che ci permetterà di sorvolare questi mondi, così diversi dal nostro pianeta Terra e a volte molto bizzarri. Visiteremo il caldissimo Venere dove piove acido solforico, cercheremo di svelare i misteri di Marte per scoprire che fine abbiano fatto gli oceani, vedremo delle strane lune segnate dalle eruzioni di vulcani freddi e pianeti giganti fatti di gas. Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle, A caccia di esopianeti. Attività complementari: Passeggiata planetaria, Sistema a tuttotondo, Tele..scopro Le grandi civiltà e le loro costellazioni Durata: 45’ Attività base Osservando il cielo l’uomo ha sempre cercato di dare un significato a quei puntini luminosi che ciclicamente tornano visibili ogni notte. Con la fantasia che lo ha sempre contraddistinto ha immaginato di riconoscere figure di divinità, eroi leggendari e animali mitologici, proiettando in questo modo il suo mondo, interiore ed esteriore, nel grande palcoscenico della volta celeste. Tutte le civiltà umane hanno avuto le loro costellazioni; e noi, discendenti diretti della cultura greca e romana, abbiamo come cultura di riferimento principalmente la loro. Ma le altre civiltà, come per esempio quella precolombiana o mesopotamica, quali figure riconoscevano tra le stelle? Il nostro viaggio ci farà esplorare la fantasiosa e complessa cultura umana nel suo intimo abbraccio con l'immensità dello spazio siderale. Percorsi successivi: Viaggio nel Sistema Solare Il cielo del mese Durata: 45’ Attività base Il legame tra l’uomo e il cielo stellato è sempre stato profondo, sin dagli albori della sua storia. Lo spettacolo del cielo notturno ha da sempre stimolato la curiosità dell’uomo che, con la fantasia che lo ha sempre contraddistinto, ha iniziato a riconoscere delle figure che chiamiamo costellazioni. In questo spettacolo andremo alla scoperta delle meraviglie che popolano le nostre notti. Grazie al planetario, che riprodurrà fedelmente la volta celeste, riconosceremo le principali costellazioni, le stelle più brillanti e impareremo ad orientarci trovando la Stella Polare. Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle, Viaggio nel Sistema solare. Attività complementari: Passeggiata planetaria. Alla ricerca della vita Durata: 45’ Attività base 115 L’acqua è l’elemento fondamentale di ogni essere vivente, ad essa è dovuta l'origine della vita sul nostro pianeta. Il nostro viaggio alla scoperta degli incredibili segreti dell'acqua avrà un'insolita prospettiva: quella delle stelle. Partiremo dal cielo notturno alla ricerca delle costellazioni legate ai miti delle creature acquatiche, per poi esplorare l'infinitamente piccolo alla scoperta delle caratteristiche e delle proprietà di questa preziosa molecola, fondamentale nei processi biologici. Percorreremo miliardi di chilometri per cercare l'acqua in altri mondi e nelle vaste nubi interstellari dove nascono le stelle. La troveremo? Percorsi successivi: Viaggio nel Sistema Solare Attività complementari: Alla scoperta dell’alieno Alla scoperta delle comete Durata: 45’ Attività di approfondimento Il planetario ci svelerà i segreti degli astri chiomati: le comete. Con la loro lunga e luminosa coda, le comete hanno sempre affascinato e spaventato l'uomo per la loro improvvisa apparizione nel cielo. Molte popolazioni ritenevano che fossero presagio di sventura. L’artista Giotto, invece, credeva che fosse una cometa l'astro della Natività e la dipinse nell'Adorazione dei Magi. Scopriremo in che modo la loro storia si sia intrecciata nei secoli con quella dell'uomo e, grazie alle moderne scoperte Viaggio nel Cosmo a cavallo di un raggio di luce Durata: 45’ Attività base Guardando le stelle ci domandiamo quanto siano distanti da noi e tra di loro. Apparentemente ci sembrano vicine le une alle altre perché ci appaiono come dei punti dipinti su una tela che ci avvolge. Muovendoci nelle tre dimensioni ci accorgiamo invece che le distanze sono enormi e differenti. In questo spettacolo cercheremo di comprendere le dimensioni del nostro Sistema Solare, della nostra galassia e dell'universo osservabile. Incontreremo, durante il nostro viaggio, stelle molto diverse dal nostro Sole, altri sistemi planetari, nebulose e galassie lontane. Viaggeremo nello spazio e nel tempo usando la nostra immaginazione per varcare il limite della velocità della luce. Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle, A caccia di esopianeti, Origini Attività complementari: Passeggiata planetaria, Tele..scopro, Specchi delle mie brame, L’arcobaleno in scatola. A caccia di esopianeti Durata: 45’ Attività di approfondimento Negli ultimi vent'anni una rivoluzione ha scosso il mondo dell'astrofisica: sono stati scoperti oltre duemila pianeti orbitanti intorno a stelle diverse dal Sole. Gli “infiniti mondi” immaginati da Giordano Bruno nel XVI sec. esistono e vengono chiamati esopianeti, ma come si scoprono? Come sono fatti? È possibile che da qualche parte, nella Galassia, esista un pianeta come il nostro? Nel corso dello spettacolo proveremo a rispondere a queste 116 domande, immaginando cosa potrebbe osservare un ipotetico abitante di questi lontani mondi. Andremo alla scoperta di sistemi planetari molto diversi dal nostro che neppure la miglior fantascienza avrebbe potuto immaginare. Percorsi successivi: Il Sole e le altre stelle Attività complementari: L’arcobaleno in scatola L’orologio celeste Durata: 45’ Attività base Fin dall'antichità l’uomo ha sempre cercato di comprendere il grande mistero del tempo. Osservando il cielo si accorse che i movimenti ciclici degli astri potevano permettergli di suddividerlo, nacquero quindi i primi calendari legati alle stagioni e alle fasi lunari. Questa rivoluzione favorì lo sviluppo dell’agricoltura, cambiando per sempre la storia dell’umanità. Grazie al planetario digitale osserveremo, da differenti prospettive, i movimenti della Terra e dei pianeti, faremo passare rapidamente il tempo per comprendere l’origine dei mutamenti stagionali e dei moti apparenti dei corpi celesti nella volta stellata. Percorsi successivi: Viaggio nel Sistema solare, il Sole e le altre stelle. Attività complementari: Meridiane e gnomoni. Il Sole e le altre stelle Durata: 45’ Attività di approfondimento Il Sole è solo una dei duecento miliardi di stelle che popolano la nostra Galassia. Ma come hanno avuto origine le stelle? Sono tutte uguali? Il planetario ci porterà nel cuore di questi astri per svelare l’origine dell’energia che sprigionano. Sorvoleremo le grandi nebulose dalle quali hanno avuto origine, osserveremo stelle giganti e danzanti. Faremo passare miliardi di anni in pochi attimi per assistere alla loro straordinaria evoluzione. Percorsi successivi: L’orologio celeste, A caccia di esopianeti. Attività complementari: L’arcobaleno in scatola, Tele…scopro, Specchi delle mie brame. Origini Durata: 45’ Attività di approfondimento Osservando il cielo notturno, la nostra finestra sul cosmo che ci mostra tutte le sue meraviglie, inizieremo a interrogarci sull’origine dell’universo e del nostro pianeta. Il planetario diventerà un’astronave che si sposterà rapidamente attraverso lo sconfinato spazio-tempo. Per comprendere meglio la lunga cronologia del nostro universo, utilizzeremo un’idea dell’astrofisico Carl Sagan, il “Calendario Cosmico”, in cui in un singolo anno terrestre viene compressa l’intera esistenza del nostro universo, oltre 13 miliardi di anni. Si ha così che in questo calendario il Big bang è segnato il primo gennaio, mentre nell’ultimo secondo del 31 dicembre sono racchiusi gli ultimi 500 anni della civiltà umana. Percorsi successivi: Viaggio nel Cosmo. Attività complementari: Passeggiata planetaria. 117 StellArte Durata: 45’ Attività di approfondimento Il legame tra arte e astronomia è sempre stato molto profondo, fin dagli albori della civiltà umana. Dalle pitture rupestri risalenti al paleolitico fino alle costellazioni di Mirò, passando per gli antichi atlanti celesti. L'arte e l'astronomia si sono evolute insieme regalandoci meravigliosi capolavori. Come il celebre dipinto “Notte Stellata” di Van Gogh che grazie al planetario potremo ammirare in tutto il suo splendore riproducendo il cielo che vide l’artista la notte in cui lo dipinse. Sarà un viaggio attraverso le emozioni che ha suscitato nell’uomo la più grande opera d’arte che possiamo ammirare: il cielo stellato. LEZIONI FRONTALI CON EXHIBIT Alla scoperta dell’alieno Durata: 60 Attività base L’anatomia umana è fortemente legata agli elementi chimici di cui siamo composti e alle caratteristiche del nostro pianeta. Ma cosa sarebbe successo se le grandi risorse d’acqua sulla Terra fossero state distese di metano? E se invece d’ossigeno l’atmosfera fosse stata ricca di zolfo? Noi umani avremmo comunque avuto due gambe, due braccia e una testa? Partendo da questo punto di domanda, i bambini saranno invitati a comporre il corpo di un possibile alieno, tenendo conto di alcuni fondamentali parametri fisici ambientali e astronomici Giocare con la luce: dal visibile all’invisibile Durata: 60 Attività base Una serie di exhibit sulla luce con le spiegazioni di un divulgatore scientifico. Dall’esperimento di Herschel, che mostra l’infrarosso come luce che scalda, alle dimostrazioni con i prismi, da spettrografi con varie tipologie di lampadine alle lampade UV e IR, fino agli esperimenti per dimostrare la natura ondulatoria della luce. Nell'ultima parte con il gioco si introdurranno nozioni di luce non visibile e per i più grandi di efEtàtto Doppler. Percorso: Prisma,Exhibit spettri, exhibit Herschel, pistola 'segna-velocità' Attività complementare: L'arcobaleno in scatola L’Ottica: questa sconosciuta Durata: 60 Attività base Riflessione, diffrazione e rifrazione: cosa sono? Perché i raggi di luce cambiano percorso? Quanti sono i colori della luce? Insieme alle spiegazioni di un divulgatore scientifico 118 utilizzeremo vari strumenti e vedremo come la luce ci porta messaggi visibili e nascosti.(Si potrebbe utilizzare l'exhibit del fascio di luce convergente,divergente etc). Percorso: Recipienti acqua, laser, specchio, prisma, exhibit. Attività complementare: Lab. Scherzi di luce, Lab. Costruzione del telescopio, Lab.Costruzione del periscopio. Vedere il calore Durata: 60 Attività base Il calore è dappertutto attorno a noi. Ma si vede? Lo si può visualizzare con camere termiche. Riproducendo l’esperimento di Schlieren, potremo vedere l’aria muoversi e capire, per esempio, perché le stelle scintillano. Percorso: Camera Termica, esperimento di Schlieren, spettrografo di Herschel. Attività complementare: il Forno Solare. 119 120 ALTRE PROPOSTE 121 Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini − Pianoro (BO) OFFERTA EDUCATIVA a.s. 2016/2017 FINALITÀ Valorizzare il patrimonio storico-culturale della passata civiltà contadina e artigianale del territorio delle vallate del Savena, dell’Idice e del Setta. Promuovere attività di ricerca e di studio per il recupero e la conoscenza della storia e delle tadizioni locali. 122 ATTIVITÀ PROPOSTE VISITE GUIDATE A TEMA 1. La casa rurale La cucina, la camera da letto, la stanza del telaio, la cantina, la stalla. L’osservazione attenta degli oggetti d’uso quotidiano condurrà i ragazzi alla conoscenza dei modi di vita e delle necessità di una famiglia contadina. Proiezione di foto e filmati per mostrare la casa colonica, gli edifici rurali annessi, gli animali allevati e l’orto. 2. L’alimentazione contadina Grano e pane Granoturco e polenta Latte e formaggio Maiale e salumi Bosco e castagna Visita alle sezioni “Lavorazione del terreno”, “Lavorazione del latte”, “Il maiale”e “Il bosco”. “La cucina”, Per la scuola d’infanzia: Laboratorio ludico/sensoriale “Mani in pasta”. Visita alle sezioni riguardanti i cereali ( 30 minuti) e lezione pratica di preparazione dell’impasto e della sfoglia (ore 2 circa). 3. Visita a una moderna azienda agricola Presso il Podere Riosto, verranno mostrate le parti dell’azienda legate alle fasi della viticoltura moderna e del processo di vinificazione. Sarà possibile andare nella vigna e osservare dal vivo le viti. Partenza dal Museo alle ore 9.00 e ritorno al Museo verso le ore 12,00. Il trasporto è a carico della classe/scuola. 4. I lavori a veglia La treccia di paglia di grano, la filatura della lana, l’intreccio di vimini per cesti e di erba palustre per impagliare sedie, la manutenzione degli attrezzi agricoli. Visita alla sezione “La stalla”. Dimostrazione di intreccio e prova pratica per i ragazzi. 123 5. Le attività artigianali Attraverso la visita alle sezioni dedicate alle Botteghe del fabbro, falegname, calzolaio, barbiere, sarto, materassaio e ai lavori degli ambulanti, i ragazzi impareranno a riconoscere materiali, strumenti di lavoro e manufatti. Gioco finale. 6. I lavori agricoli Gli attrezzi agricoli e le foto illustreranno ai ragazzi: il lavoro dei campi: l’aratura, la semina, la mietitura, la trebbiatura del grano; la pianta del granoturco, raccolta, sfogliatura, sgranatura; il mulino per macinare il grano e la castagna; il taglio del fieno e il pagliaio, le macchine e i carri agricoli. La visita alla sezione mostra l’evoluzione che portò dalla falce alla mietitrebbiatrice a documento dei rivoluzionari progressi fatti dall’uomo. 7. Il teatro di figura I burattini della tradizione, spettacolo itinerante di fantasia, in mostra nel loro teatrino. Proiezione di filmati per conoscere i segreti del movimento e della voce. 8. Medicina popolare I segni della devozione nelle sale del museo riconducono a pratiche fra il magico e il religioso con le quali la cultura contadina curava i mali delle persone e degli animali domestici. È presente inoltre una sezione dedicata ai pesi e alle misure, di cui alcuni anteriori all’introduzione del Sistema Metrico Decimale. ULTERIORI INFORMAZIONI Livello scolastico consigliato Dalla scuola Primaria alle scuole Superiori. Ogni singolo percorso sarà strutturato secondo le diverse fasce di età. ORARIO DI VISITA Martedì – Mercoledì – Giovedì: ore 9.00 - 13.00 DURATA Circa due ore. PRENOTAZIONI: tel. 338 7738701 124 TITOLO PROGETTO LEGALITA’ DA BENE CONFISCATO A BENE COMUNE Laboratorio in classe OBIETTIVI - Informare e sensibilizzare sul tema della lotta alle mafie, intesa come occasione di confronto, di conoscenza e di diffusione della cultura della legalità -Far conoscere la storia e il progetto del bene confiscato presente sul territorio del Comune di Pianoro, in Via Campiano, 12. - Far partecipare le classi al percorso partecipato, rivolto a tutta la cittadinanza, che porterà all’intitolazione del Giardino di Campiano, sorto al posto del bene confiscato. DESTINATARI Classi II (da definire il numero di classi) DESCRZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO L’Associazione Libera Formazione in accordo col Comune di Pianoro proporrà un laboratorio, di due o tre incontri, da svolgere in classe di accompagnamento al percorso partecipato (rivolto alla cittadinanza) che porterà all’intitolazione del Giardino di Campiano. Numero incontri e durata di ogni incontro da definire. TEMPI Il laboratorio verrà realizzato in corrispondenza con “Civica Iniziative di cultura antimafia a Bologna e provincia” dal 21 marzo al 9 maggio ca. LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE PRATICA Da definire CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ Ufficio Politiche Giovanili Tel. 051 65 29 108 – 175 Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raite – E-mail: [email protected] 125 IN-CORPO-REO A) Laboratorio teatrale: “Il gioco delle carte” B) Replica spettacolo “In-corpo-reo” Performance sul tema del corpo come luogo di scrittura di se stessi Associazione Culturale Ca’ Rossa Sede legale: Via Croara 6, 40068 San Lazzaro di Savena (BO) A) LABORATORIO TEATRALE: “IL GIOCO DELLE CARTE” Laboratorio di scrittura teatrale e di educazione e sensibilizzazione alle differenze di genere Descrizione dell’iniziativa 2 Laboratori rivolti rispettivamente a 2 Classi della Scuola Secondaria di I Grado di Pianoro. Ciascun laboratorio si suddivide in 3 incontri di 2 ore ciascuno da realizzarsi in orario curricolare I laboratori vogliono offrire uno spazio di dialogo partecipato tra gli esperti e le classi, in cui avviare un’indagine sulla percezione del corpo da parte degli adolescenti. Il lavoro si struttura a partire da un mazzo di 20 carte da gioco, raffiguranti corpi differenti per cultura, età e genere. Metodologia di lavoro Ogni classe viene divisa in gruppi e ad ogni gruppo viene assegnata una carta, a partire dalla quale viene elaborato un racconto immaginario sulla storia della persona rappresentata nell’immagine, i racconti verranno poi teatralizzati e messi in scena attraverso l’uso del corpo e della voce, per arrivare all’ultimo incontro alla narrazione di se e del proprio corpo come luogo di scrittura di una storia. Frequenza Un incontro a settimana di 2 ore ciascuno Durata 3 settimane 126 Obiettivi Sviluppo della consapevolezza di sé durante la crescita Sviluppo della coscienza critica nei confronti dei mass media Sensibilizzazione e prevenzione della discriminazione di genere Educazione al rispetto e alla differenza Prevenzione del disagio fisico e sociale Potenziamento dell’interdisciplinarietà in ambito scolastico Destinatari 2 Classi (tra le seconde e le terze) della Scuola Secondaria di Primo Grado di Pianoro Tempi di realizzazione Da ottobre 2016 a gennaio 2017 Modalità, luoghi di realizzazione e organizzazione pratica I laboratori possono svolgersi sia in spazi scolastici consoni ad un’attività ludico didattica che in sale da definirsi tra gli spazi del Comune di Pianoro, gli/le insegnanti interessati possono rivolgersi direttamente all’Ufficio Politiche Giovanili che provvederà a metterli in contatto con gli operatori per la definizione dei calendari. Responsabile Didattica Rossella Dassu Termine per definire il calendario con gli/le insegnanti 01 Novembre 2016 Si comunica che il progetto IN-CORPO-REO prevede un’ulteriore momento di restituzione delle fasi di laboratorio, in cui tutte le classi che vi hanno aderito, verranno invitate a partecipare ad una giornata di studio sul tema del corpo e della prevenzione delle discriminazioni di genere in cui verranno presentati alcuni materiali prodotti durante i laboratori. La giornata di incontro e di studio è prevista per venerdì 13 gennaio 2017 e sarà aperta a tutta la cittadinanza. B) REPLICA SPETTACOLO “IN-CORPO-REO” Performance sul tema del corpo come luogo di scrittura di se stessi Parlare di corpo come luogo di scrittura di se stessi, oltre che necessario, può essere preventivo non solo rispetto a quei disagi che sempre di più si manifestano nella fase della crescita (malattie affettivo alimentari, difficoltà relazionali, autolesionismo, depressione, desiderio di intervenire sul proprio corpo attraverso la chirurgia plastica) ma anche rispetto alla formazione dei pregiudizi e delle diffidenze sociali nei confronti di ciò che si racchiude nella categoria della diversità. La performance affronta il tema della corporeità a partire dalla paura generata dalla scoperta di se stessi e della propria trasformazione nel passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza, mettendo l’accento sulla separazione generata dal pensiero occidentale (da Platone in poi) tra il corpo e l’anima. Accompagnata dalla proiezioni di una serie di immagini che illustrano l’evoluzione dei canoni estetici nel corso della storia e nelle diverse 127 culture del mondo, l’attrice indaga il rapporto tra il corpo e i modelli dominanti proposti dalla società contemporanea per concludere con la narrazione della loro storia attraverso i segni fisici che l’hanno caratterizzata e accompagnata. In occasione della giornata del Venerdì 13 gennaio 2017, verrà presentata in mattinata una replica della performance “In-corpo-reo” aperta a tutte le classi che non hanno potuto partecipare alle repliche realizzate nel precedente anno scolastico. Destinatari: classi II e III Partecipazione gratuita. 128 TITOLO PROGETTO OBIETTIVI DESTINATARI Laboratorio LA COPERTA DELLA PACE A cura delle associazioni femminili della città impegnate contro la guerra Educare al rispetto dell’altro, del diverso e delle differenze partendo da sé Informare e sensibilizzare i giovani sul tema della pace fra uomini e donne e fra i popoli Una classe III della scuola secondaria di I grado di Pianoro Le associazioni femminili della città impegnate contro la guerra (Donne in nero, UDI, Anpi Donne, Dentro al nido, Gruppo 98 Poesia, Donne di Sasso) organizzano un’attività di informazione e confronto sul tema della pace allo scopo di sensibilizzare i giovani e farli riflettere sull’attualità dell’argomento. In particolare, verrà utilizzata una “coperta della pace”, che fa le veci della bandiera della pace realizzata nel 2° dopoguerra dalle donne dei Gruppi di Difesa con gli avanzi dei tessuti, per trasmettere un’idea di popolo multietnico, di una società pacifica di esseri umani con gli stessi diritti. È possibile organizzare il lavoro da svolgere in classe concordandolo con le insegnanti. DESCRZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO 129 Metodologia di lavoro Primo incontro – lavoro di gruppo (circa 1 ora e mezza): in ogni classe, saranno formati alcuni gruppi di lavoro, ciascuno dei quali sceglierà al suo interno un referente. Dalla “coperta della pace” (portata dalle organizzatrici del progetto), costituita da un mosaico di tessere colorate, ogni gruppo sceglierà un numero che corrisponde a un’area tematica specifica (es.: canzoni, poesie, donne Nobel per la pace, frasi celebri, diritti, parole per la pace, ecc.). Ogni area corrisponde a un insieme di testi scritti: il gruppo ne sceglierà uno e, dopo averlo letto, si confronterà al suo interno, rispondendo alle domande precedentemente consegnate al referente. Secondo incontro – lavoro individuale (circa 1 ora e mezza): - ogni alunno rappresenterà il proprio concetto di pace tramite la produzione di uno slogan, di un simbolo, alcuni possibili sinonimi, o quali sono le possibili motivazioni delle guerre, presentandolo poi alla classe. - “Che fare?”: l’incontro termina con una riflessione comune su come favorire un clima di pace all’interno del contesto scolastico e in particolare della classe. Si forniranno inoltre, indicazioni sulle realtà locali impegnate per la pace. Verrà organizzata una mostra finale in cui confluiscono i prodotti realizzati da tutti gli studenti che hanno aderito al progetto. Data e luogo verranno comunicati in tempi utili. TEMPI Eventualmente, i docenti possono approfondire ulteriormente il tema tramite proiezioni di film (è disponibile una filmografia), letture tematiche e/o incontri con associazioni e realtà del territorio. Due incontri per classe Circa 2 ore (eventuale intervallo compreso) Le attività si svolgeranno nella prima parte dell’anno scolastico LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ In classe ORGANIZZAZIONE PRATICA Materiali necessari: 4 cartelloni da affiggere in aula, pennarelli colorati, banchi disposti per lavoro di gruppo, possibilità di fotocopiare in anticipo i testi, possibilità di proiettare immagini e video. CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ TERMINE PER DEFINIRE IL CALENDARIO CON LE INSEGNANTI COSTI DEL PROGETTO Ufficio Politiche Giovanili Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raitè – E-mail: [email protected] Tel. 051 65 29 108 - 175 Gli interventi con le classi si svolgeranno nella prima parte dell’anno (ottobre, novembre, dicembre). Entro il mese di aprile si allestirà la mostra con i materiali prodotti. La mostra finale, se le classi partecipanti saranno numerose, potrebbe essere allestita in un palazzo a Bologna messo a disposizione dalle Istituzioni; in alternativa, ogni Comune potrà ospitarla in un luogo del territorio ad essa deputato (a Pianoro il Museo di Arti e Mestieri si è già offerto di accoglierla). Impegno gratuito delle volontarie delle associazioni promotrici 130 LABORATORIO DI MEDIAZIONE CULTURALE Tu che (stereo)Tipo sei? Breve viaggio nel mondo delle diversità a cura dell'Associazione MondoDonna Pianoro: 2 classi tra prime e terze (più una di riserva nel caso il progetto non venga scelto da Rastignano) Proposta per le classi I OBIETTIVI DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO 131 Gli obiettivi generali del progetto mirano a: - rafforzare il gruppo classe in preparazione del lavoro da svolgere insieme; - indagare su cosa ci differenzia da una persona diversa da noi; - conoscere la differenza tra stereotipi e pregiudizi; - fornire strumenti di comunicazione non verbale; - capire chi è lo straniero e cosa lo porta in Italia, quali sono i bisogni e come si trasformano in diritti fondamentali; - focus sul richiedente asilo, chi sono i bambini che arrivano sulle navi; - dare dei concetti chiave sulle leggi che regolano i diritti dei bambini e degli adolescenti; Gli obiettivi specifici del progetto verranno valutati con l'insegnante interessata, in modo da dare degli strumenti adatti al gruppo classe, sulla base del programma scolastico e della specificità dei singoli alunni. La metodologia di lavoro è quella dell'educazione non formale, che prevede l'utilizzo di metodi diversi di lavoro di gruppo e individuale, al fine di dare a tutti la stessa possibilità di esprimersi seguendo le abilità personali. Lo scopo importante dell'educazione non formale è quello di avere chiaro l'obiettivo, ma dare al gruppo classe solo delle indicazioni per raggiungerlo, in modo da dare massimo spazio al contributo personale di ognuno dei partecipanti. I partecipanti saranno chiamati a lavorare sia individualmente che in gruppo, i gruppi saranno creati ogni volta in maniera diversa, in modo da avere combinazioni sempre diverse tra gli alunni. Nello specifico le attività previste saranno: - ICEBREAKING E ATTIVITA' DI TEAM BUILDING: giochi per rompere il ghiaccio e costruire il gruppo, attraverso modalità di comunicazione non verbale; - FAI UN PASSO AVANTI: attività di educazione non formale che prevede l'assegnazione di un personaggio a ogni alunno, ognuno TEMPI LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ caratterizzato da una condizione socio-economica; a seguito di domande sulla possibilità di fare o meno delle cose i ragazzi faranno un passo avanti. Alla fine delle attività si valuta chi è riuscito a fare dei passi avanti e chi è rimasto indietro, riflettendo su cosa li contraddistingueva e riportando la situazione nella realtà; - EURORAIL: attività di educazione non formale per comprendere cosa sono stereotipi e pregiudizi; - PICTIONARY: l'attività prevede la spiegazione degli argomenti trattati attraverso il disegno; - LETTURA DI IMMAGINI: capire il messaggio dietro l'immagine, costruendo da questa base una piccola storia; - LA MARGHERITA DEI BISOGNI E DEI DIRITTI: si disegnerà una margherita, ogni petalo corrisponderà a un bisogno che poi trasformerà in un diritto; - DEBRIEFING: al termine degli incontri si valuterà il lavoro fatto. Numero incontri: ogni laboratorio sarà costituito da n. 3 incontri; Durata di ogni incontro: 2 ore I laboratori possono essere attivati nel periodo Ottobre/Aprile. Ogni laboratorio avrà una cadenza settimanale. Le attività si svolgeranno in classe, che dovrà essere trasformata in uno spazio neutro, addossando banchi e sedia ai muri, in modo da avere la possibilità di muoversi liberamente. Associazione MondoDonna Onlus Sito web: http://www.mondodonna-onlus.it Referente: Alessia Coracci Cell. 349/1753846 E-mail: [email protected] TERMINE PER DEFINIRE IL CALENDARIO CON LE INSEGNANTI 15/10/2016 NOTE È importante la partecipazione dell'insegnante interessata per la definizione degli obiettivi specifici e per raccogliere i feedback degli alunni. 132 Proposta per le classi III OBIETTIVI Gli obiettivi generali del progetto mirano a: - conoscere la differenza tra stereotipi e pregiudizi; - indagare tra i pregiudizi sugli stranieri, cosa ci viene trasmesso dai media e cosa viviamo in prima persona; - dare informazioni sulle diverse tipologie di “straniero” sulla base del motivo per cui è in Italia, con un focus sul richiedente asilo; - conoscere storie di richiedenti asilo, per capire il motivo del viaggio e i loro bisogni, quanto noi ci saremmo comportati in maniera diversa? - trasmettere conoscenze base sulle leggi sull'immigrazione in Italia e in Europa; - riflettere insieme sulla situazione attuale partendo dalle testate dei giornali. Gli obiettivi specifici del progetto verranno valutati con l'insegnante interessata, in modo da dare degli strumenti adatti al gruppo classe, sulla base del programma scolastico e della specificità dei singoli alunni. La metodologia di lavoro è quella dell'educazione non formale, che prevede l'utilizzo di metodi diversi di lavoro di gruppo e individuale, al fine di dare a tutti la stessa possibilità di esprimersi seguendo le abilità personali. Lo scopo importante dell'educazione non formale è quello di avere chiaro l'obiettivo, ma dare al gruppo classe solo delle indicazioni per raggiungerlo, in modo da dare massimo spazio al contributo personale di ognuno dei partecipanti. I partecipanti saranno chiamati a lavorare sia individualmente che in gruppo, i gruppi saranno creati ogni volta in maniera diversa, in modo da avere combinazioni sempre diverse tra gli alunni. DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO TEMPI 133 Nello specifico le attività previste saranno: - EURORAIL: attività di educazione non formale per comprendere cosa sono stereotipi e pregiudizi; - BRAINSTORMING: contributi diretti da parte della classe su un argomento specifico; - LETTURA DI IMMAGINI: capire il messaggio dietro l'immagine, costruendo da questa base una piccola storia; - GIOCHI DI RUOLO: ognuno dei partecipanti avrà un foglietto su cui ci saranno delle informazioni su una persona straniera, da lì si daranno delle informazioni sulla persona che sottolineeranno a partire da stereotipi e pregiudizi i diversi tipi di straniero in Italia; - LO ZAINO: i partecipanti disegneranno in piccoli gruppi lo zaino che farebbero se dovessero lasciare le loro case per scappare, dopo averli presentati in plenaria verrà mostrato un reportage sugli zaini dei richiedenti asilo, per mostrare le differenze/uguaglianze; - DEBRIEFING: al termine degli incontri si valuterà il lavoro fatto e si giungerà a delle riflessioni legate anche alla lettura di testate di media. Numero incontri: ogni laboratorio sarà costituito da n. 3 incontri; Durata di ogni incontro: 2 ore I laboratori possono essere attivati nel periodo Ottobre/Aprile. Ogni laboratorio avrà una cadenza settimanale. LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ Le attività si svolgeranno in classe, che dovrà essere trasformata in uno spazio neutro, addossando banchi e sedia ai muri, in modo da avere la possibilità di muoversi liberamente. Associazione MondoDonna Onlus Sito web: http://www.mondodonna-onlus.it Referente: Alessia Coracci Cell. 349 17 53 846 E-mail: [email protected] TERMINE PER DEFINIRE IL CALENDARIO CON LE INSEGNANTI 15/10/2016 NOTE È importante la partecipazione dell'insegnante interessata per la definizione degli obiettivi specifici e per raccogliere i feedback degli alunni. 134 TITOLO PROGETTO “PICCOLO FUORI, GRANDE DENTRO” A cura dei Comitati Commercianti del Comune di Pianoro OBIETTIVI - Promuovere e valorizzare il commercio di vicinato - Conoscere il territorio e collaborare insieme per migliorarne i servizi e l’offerta DESTINATARI Per tutte le classi degli Istituti Comprensivi di Pianoro e Rastignano La partecipazione è aperta a tutte le classi (non è possibile partecipare singolarmente come alunni). L’attività proposta si articola in tre fasi: - Nella prima fase le insegnanti di ciascuna classe forniranno tematiche e spunti di riflessione ai propri alunni per svolgere il lavoro a casa; - Successivamente, i bambini potranno scattare foto dei negozi del territorio, fare disegni, scrivere frasi, sui temi definiti in precedenza; - Infine, in classe si rielaborerà il materiale individuale raccolto, costruendo un prodotto comune (es.: poster, video, slogan, poesie, cartelloni, ecc.) DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO Tematiche e spunti di lavoro a casa: - “Il cliente felice”– (la clientela) - “Ciò che ci serve è .. dietro l’angolo” (il prodotto) - “Piccolo fuori, grande dentro” (sottinteso: il negozio) - “Fidarsi è meglio” (il negoziante) - “Sogno una Pianoro…” - “Pianoro è speciale perché…” Gli elaborati dovranno essere consegnati alla segreteria entro la data di scadenza del concorso, Indicando solo la scuola di riferimento. La valutazione degli elaborati verrà effettuata da 1-2 referenti per ciascun comitato commercianti e L’Assessore di riferimento, secondo i seguenti criteri proposti: Grado di collaborazione tra gli alunni della classe Creatività del prodotto finale proposto Per ogni scuola verranno premiate le seguenti classi: IC Pianoro_Scuola Secondaria: 3 classi IC Pianoro_Scuola Primaria: 4 classi IC Pianoro_Scuola Infanzia: 2 classi IC Rastigano_Scuola Secondaria: 2 classi IC Rastigano _Scuola Primaria: 3 classi IC Rastigano _Scuola Infanzia: 2 classi 135 Il premio finale per ogni classe vincitrice sarà un buono da 150€ da spendere in trasporti (il comitato commercianti verserà il contributo all’Istituto Comprensivo). TEMPI Il prodotto finale dovrà essere presentato entro il 31/01/2017 LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ In classe e nei negozi del territorio PER INFORMAZIONI Ufficio Politiche Giovanili Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raitè – E-mail: [email protected] Tel. 051 65 29 108 - 175 COSTI DEL PROGETTO Il progetto è realizzato grazie al contributo dei Commercianti del Comune di Pianoro. Eventualmente, se in accordo con le disposizioni in materia di privacy, il materiale pervenuto nell’ambito del concorso, verrà pubblicato tramite alcuni canali ufficiali del Comune di Pianoro (sito ufficiale, pagina Facebook) o esposto al pubblico con una mostra. NOTE I materiali prodotti potranno essere utilizzati dal Comune per fini istituzionali. Alcuni negozi avranno cura di esporre gli elaborati pervenuti. 136 ASTRONOMIA SUI COLLI BOLOGNESI TITOLO PROGETTO A cura dell’Istituto Nazionale di AstroFisica-Osservatorio Astronomico di Bologna (INAF-OABO) OBIETTIVI Sensibilizzare i bambini e i ragazzi alla scienza astronomica e alla conoscenza dei fenomeni celesti e introdurli allo studio di discipline scientifiche. Offrire agli insegnanti un supporto per la didattica dell’astronomia e dar loro l’opportunità di divulgazione e di educazione scientifica sul territorio. DESTINATARI Scuole Primarie e Scuole Secondarie DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ METODOLOGIA DI LAVORO Spettacoli e documentari di carattere astronomico (nascita e morte delle stelle, pianeti extrasolari, i buchi neri e l’evoluzione dell’Universo …), le cui immagini verranno proiettate sulla cupola del planetario con ottica fish-eye e commentate e spiegate da astronomi professionisti. Le attività, sebbene rivolte principalmente a studenti della scuola primaria e secondaria, si possono sia per bambini di 4-5 anni che per adulti. All’interno dell’Aula Didattica e’ possibile assistere ad altri spettacoli (sempre di carattere astronomico) e partecipare a minilaboratori interattivi (es. bilancia e bicicletta cosmica per sperimentare la gravita sugli altri pianeti, etc etc.). TEMPI La proiezione dello spettacolo al Planetario ha una durata di circa 45 minuti. La durata delle attività presso l’Aula Didattica dipende dall’età degli studenti, ma si può stimare fra i 30 e 45 minuti. LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ Istituto Nazionale di AstroFisica-Osservatorio Astronomico di Bologna (INAF-OABO), presso Loiano. COSTI Per il progetto è previsto un costo di 3 euro ad alunno comprensivi di visita di Planetario e Aula Didattica. Opzionale e al costo di 1 euro aggiuntivo sono i laboratori o piccoli esperimenti astronomici dove i bambini possono costruire semplici strumenti. TRASPORTI Per recarsi all’Osservatorio è necessario utilizzare un servizio di trasporto privato. Tale costo non è coperto dal Comune. Lo scorso anno il costo del trasporto fornito da Cosepuri è stato di 130€ più Iva. 137 LINK SITO http://www.iatcollibolognesi.it/iatcollibolognesi/ PER INFORMAZIONI Ufficio Politiche Giovanili Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raitè – E-mail: [email protected] Tel. 051 65 29 108 - 175 NOTE La presenza di una stazione astronomica con due cupole e altrettanti telescopi professionali, uno dei quali dedicato espressamente alla divulgazione; il percorso in scala “Il Sistema solare” lungo i sentieri boschivi della stessa stazione astronomica; decine di aperture serali al pubblico: da anni, tutto questo rende Loiano, sull’Appennino Bolognese, un apprezzato centro di divulgazione astronomica a livello regionale. Da Settembre 2016 l’attività di divulgazione si rinnova e si arricchisce grazie alla disponibilità, di una sala espositiva multimediale presso la foresteria della stazione astronomica e di un planetario digitale di ultima generazione, la cui cupola di sei metri di diametro, può ospitare trenta-quaranta persone. 138 “MEMORIE IN CAMMINO” Laboratorio di educazione civica a tema storico TITOLO PROGETTO in occasione del 70° anniversario del voto alle donne A cura dei volontari di Servizio Civile Nazionale OBIETTIVI Conoscere diversi percorsi di partecipazione attiva e in particolare quello del Servizio Civile Nazionale Approfondire il tema del voto alle donne in occasione del suo 70° anniversario e in particolare l’impegno civile e politico di Diana Sabbi (prima donna a ricoprire un incarico politico nel Comune di Pianoro) Approfondire il tema della Resistenza partigiana sul territorio bolognese e il ruolo rivestito da Diana Sabbi durante la II Guerra Mondiale Fornire agli alunni uno strumento digitale per acquisire contenuti a tema storico DESTINATARI Classi III (massimo 2 classi) Il tema della difesa della patria non armata e non violenta, l’impegno civile e la volontà di partecipare attivamente come cittadini favorendo l’inclusione e la solidarietà costituiscono i valori fondanti del Servizio Civile Nazionale. I volontari di Servizio Civile interverranno in classe per illustrare la loro esperienza presso il Comune di Pianoro, un percorso di partecipazione attiva al servizio della cittadinanza e dello Stato. DESCRZIONE DELL’ATTIVITA’/ METODOLOGIA DI LAVORO Questo percorso si lega, condividendone i valori, all’impegno politico di Diana Sabbi, una figura di spicco della Resistenza italiana sul territorio del Comune di Pianoro, nonché prima donna eletta nell’amministrazione comunale in occasione del primo voto femminile nell’aprile del 1946. Diana Sabbi fu inoltre dirigente sindacale della CGIL, consigliera e assessore alla Provincia di Bologna e presidente dell’UDI di Bologna, nonché vicepresidente provinciale dell’Anpi. I volontari la presenteranno, in particolare, attraverso l’ausilio della piattaforma Memorieincammino.it, un portale online realizzato dall’Istituto Alcide Cervi, che nasce dalla volontà di rappresentare attraverso le fonti e i luoghi, la grande ricchezza delle memorie italiane inerente alla storia del primo '900. Tale piattaforma è un'esperienza virtuale attraverso la storia e i luoghi, un viaggio tra biografie, eventi, temi e soprattutto fonti storiche strettamente legate ai territori di provenienza. A seguito dell’intervento dei volontari, i docenti, con l’ausilio degli strumenti mostrati, potranno approfondire le tematiche affrontate in 139 classe e nello specifico: - il voto alle donne e la rilevanza della figura femminile di Diana Sabbi, la quale si è distinta per la dedizione, il coraggio e l’impegno civile - la Resistenza partigiana come fenomeno locale durante la II Guerra Mondiale - l’impegno civile e l’importanza della partecipazione come cittadini attivi e consapevoli TEMPI Numero incontri: Un incontro per classe Durata di ogni incontro: Un’ora circa LUOGO DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ In classe ORGANIZZAZIONE PRATICA È necessaria una L.I.M. in classe per poter mostrare il portale online CONTATTI PER ORGANIZZARE L’ATTIVITA’ Ufficio Politiche Giovanili – Comune di Pianoro Alice Milano – E-mail: [email protected] Laura Raitè – E-mail: [email protected] Tel. 051 6529108-175 140 SCHEDE DI ADESIONE: POT: online al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/1P7tfhVweT10BP8vYqrfQ5fY_BzyC knh60OQn0WT4Isk/edit PARCO DEI GESSI TRASPORTI scaricabili dal sito del Comune di Pianoro, sezione scuola e istruzione – Piano dell’Offerta Territoriale (POT) 2016-17 141