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IL CASO BISIO PROGETTI
La vera e propria regina del settore, quella senza cui tutto questo non
sarebbe esisto, è lei: la capsula.
Si tratta di una soluzione che affonda le sue origini negli anni ’90. Inizialmente realizzata in alluminio per i sistemi Nespresso, si è poi evoluta
venendo commercializzata in differenti materiali, anche se la soluzione
maggiormente adottata al giorno d’oggi è il polipropilene. I trend di settore
sono però in costante mutamento, e dipendono fortemente dai desideri
dei consumatori, oltre che dalle strategie di marketing adottate dalle varie
aziende, che a loro volta sono condizionate da normative internazionali in
costante mutamento. Ne abbiamo parlato con Gianluca Capra, responsabile Marketing di Bisio Progetti, realtà facente parte del gruppo internazionale Guala, specializzata nella ricerca, sviluppo e produzione di articoli
termoplastici.
Come si sta muovendo il mercato internazionale delle capsule?
Relativamente all’utilizzo e all’espansione di sistemi porzionati, le ultime
analisi confermano una crescita costante per i prossimi 3-5 anni in mercati
consolidati quali l’Europa e l’America del Nord. Ancora più interessanti sono
però le previsioni sui mercati che si stanno aprendo in aree quali il Sud
America e l’Asia, laddove non esisteva, fino a poco tempo fa, la cultura del
monoporzionato, e in molti casi neppure l’abitudine verso il consumo di
bevande quali caffè e infusi. In paesi quali la Cina, che rappresentano un
bacino potenzialmente ricchissimo, è infatti in atto un vero e proprio cambiamento nella cultura alimentare. Parliamo di un fenomeno che non interessa solo il caffè, ma anche altri tipi di bevande, quali il tè, che da tradizione vengono consumate solo attraverso certe modalità (nel caso specifico
tramite infuso) e che grazie alla tecnologia delle capsule possono venire
fruite in maniera diversa dal passato, mantenendo inalterate le caratteristiche qualitative e le proprietà.
Per quanto riguarda nello
specifico Bisio, in che
modo l’azienda copre le
esigenze relative ai sistemi attualmente in uso e
come si approccia al mercato?
Noi abbiamo recentemente
lanciato sul mercato le capsule compatibili con i sistemi Lavazza e Caffitaly arrivando così a coprire quasi
completamente la gamma
dei sistemi oggi presenti sul
mercato. Esportiamo per circa il 70% della nostra produzione, servendo
paesi e realtà dislocate ai quattro angoli del globo. Guardiamo però con
molta attenzione anche all’Italia, che rappresenta uno dei mercati più interessanti. Per dare un dato quantitativo, la nostra previsione sulla produzione di capsule per il 2016 si attesta sul miliardo e mezzo di unità: un valore
quasi doppio rispetto a quanto fatto lo scorso anno.
In questo contesto, quali sono i trend di sviluppo?
Attualmente, il mercato richiede per il 60% capsule in polipropilene e per
un 39% quelle auto protette. L’ultima arrivata sul mercato è la capsula
compostabile, per la quale prevediamo una crescita importante nell’immediato futuro. L’espansione di tale di tipo di soluzione sarà supportato
dallo sviluppo di normative in paesi quali la Francia o gli Stati Uniti, che
privilegeranno l’utilizzo di sistemi “green”, a basso impatto ambientale.
Anche in questo caso, Bisio è già pronta a fornire una capsula compostabile per i principali sistemi in commercio che risponda alle richieste di tutti
i torrefattori.
IL MERCATO DEL PORZIONATO
DRIVER PER LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE
re che deriva per circa il 33% dall’e-commerce, per un altro 33% dalla
vendita presso i nostri negozi, mentre il restante 33% è fatto nel canale
della GDO.
Tante sono le realtà che hanno provato a cavalcare la diffusione del caffè in
capsule, ma non tutti sono riusciti a restare sulla cresta dell’onda. Il segreto di chi ce l’ha fatta? Un giusto mix tra strategie commerciali avanzate, una
propensione a seguire il cambiamento, il giusto tempismo e… un pizzico di
fortuna. Ne abbiamo parlato con Luca Cocco, uno dei soci della società
caffè Bonini, realtà che nel giro di pochissimo tempo è riuscita ad affermarsi sul mercato nazionale, e che si appresta a diventare un importante player anche in ambito internazionale.
Come si svolgono la produzione e la distribuzione?
Per la produzione, dopo aver valutato l’acquisto di macchinari e spazi dedicati, abbiamo deciso di affidarci in toto a conto-terzisti, una scelta che ci ha
consentito di re-investire i nostri capitali in altri comparti, per esempio nello
sviluppo di strategie di marketing e comunicazione. In effetti, noi dedichiamo molta cura ad aspetti quali il packaging design, che sta diventando
sempre più importante anche per il canale GDO. Allo stesso tempo, poniamo grande attenzione ai nostri punti vendita in franchising, che abbiamo
organizzato in moda da essere più “boutique” che “discount”. Inoltre, investiamo nello stoccaggio di ingenti quantitativi di prodotti, in modo da essere pronti nei casi in cui la domanda di certe tipologie subisca picchi improvvisi. A titolo esemplificativo, solo per i formati compatibili Nespresso, tra
caffè e solubili abbiamo circa 25 tipologie di prodotti differenti stoccati in
grandi quantità. Questo dato, va moltiplicato per tutti i sistemi compatibili
che commercializziamo.
Com’è nata la vostra realtà?
Sia io che i miei soci veniamo da una precedente esperienza nel settore del
commercio delle cartucce per stampante, un tipo di prodotto che presenta
alcune affinità con il settore delle capsule per il caffè. Pur mantenendo
attiva la branca della società che si occupa di questo tipo di business, nel
2011 abbiamo deciso di partire con un’attività di commercio del caffè porzionato in capsule, puntando fin da subito sull’e-commerce. Il periodo era
quello immediatamente successivo alla scadenza del brevetto del sistema
Nespresso, che ha di fatto liberalizzato il mercato, cosa che ci ha sicuramente agevolato. Ciononostante, già all’epoca il mercato della vendita via
web era popolato da numerosi player. Noi abbiamo avuto l’intuizione di
comprare il dominio “www.caffe.com” e siamo riusciti a inserirci in una
nicchia, quella dei sistemi compatibili, nella quale le aziende non si facevano ancora “la guerra” sul prezzo. Infine, abbiamo fatto tesoro delle competenze, nostre e del nostro staff, accumulate nell’e-commerce. Tutti questi
fattori, ci hanno permesso di partire col piede giusto e iniziare a fare da
subito dei bei numeri.
Quali è l’orientamento della vostra azienda per il futuro?
La sfida è quella di continuare l’espansione verso l’estero, scegliendo i
migliori canali distributivi e, al contempo, investire nella forza del nostro
brand, continuando ad adottare strategie commerciali aggressive. Per
quanto riguarda il mercato in generale, credo che nei prossimi anni si vedrà
una flessione delle quote dei piccoli torrefattori, che avranno sempre maggiore difficoltà ad effettuare gli investimenti necessari a restare in un business ormai “maturo” come quello del caffè porzionato.
E poi?
L’anno successivo, nel 2012, sull’onda dei buoni risultati ottenuti con l’ecommerce, siamo partiti con i negozi in franchising, che oggi sono oltre 80
su tutto il territorio nazionale, senza contare le recenti aperture di punti di
vendita in Spagna, Israele e Marocco. All’interno di tali negozi, commercializziamo sia prodotti a marchio “caffè Bonini” che prodotti originali dei
grandi marchi (Lavazza, Illy etc.). Oltre a questo, lavoriamo con la GDO, che
rappresenta da sola circa un terzo del nostro fatturato.
A tal proposito, ci può dare qualche numero?
Nel 2014 abbiamo fatturato circa 2,3 milioni di euro, valore più che raddoppiato nel 2015, quando siamo arrivati a quota 6,3 milioni. Le previsioni per
quest’anno si attestano tra i 9 e i 10 milioni di fatturato. Si tratta di un valo-
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CONFEZIONAMENTO DEL CAFFÈ
GEROSA, SOLUZIONI PER CAPSULE COMPATIBILI
PER MACCHINE DA CAFFÈ
Da anni ormai il mercato propone, oltre alle strutture tradizionali per il confezionamento verticale del
caffè macinato e in grani, l’uso di cialde e capsule monoporzione confezionate singolarmente e contenute in sacchetti multipack (buste lap-seal con soffietti termo-saldati e laminati alta barriera) e sviluppate con svariate strutture:
• PET+Alu+PE
• PET+PETmet+PE
• OPPmat+Alu+PE
• Carta+Alu+PE
Inoltre il Gruppo Gerosa ha introdotto un’interessante innovazione, per rispondere alla crescente
esigenza di ricreare una capsula compatibile per alcune macchine da caffè presenti sul mercato.
Si tratta di una capsula caratterizzata non da un normale triplice per top (PET-Alu-OPP), bensì da un
PET-CAST, date le esigenze di alcune macchine da caffè per una erogazione più prolungata. Viene così
eliminato l’alluminio, per una soluzione più eco-friendly.
Per assicurare in erogazione la tenuta del laminato sulla capsula, si è dapprima studiato un film basso
saldante che garantisse un’ottima adesione ed evitasse delaminazioni. Si è poi passati all’individuazione di film più sottili per migliorare la macchinabilità in fase di confezionamento, diventando così
un’applicazione industriale all’avanguardia.
CAMA TOP PLAYER NELL’IMBALLAGGIO
SECONDARIO PER IL CAFFÈ
L’inarrestabile sviluppo di concept innovativi per l’imballaggio del caffè in
ogni continente risponde alla crescente richiesta del mercato di qualità e
semplicità d’uso. La vision di Cama mira a fornire soluzioni di eccellenza
per questo settore in espansione. Grazie all’esperienza multisettoriale
maturata nell’imballaggio secondario, la tecnologia di Cama si afferma
come soluzione ideale per capsule, stick-pack, sacchetti o barattoli.
Il caffè confezionato sta acquisendo una visibilità sempre maggiore sugli
scaffali dei supermercati di tutto il mondo. Il caffè è un “concept a ombrello” che copre un’ampia gamma di prodotti diversi. Ogni consumatore può
soddisfare la propria voglia di “aroma unico” in molti modi: solubile, filtrato, ghiacciato o macinato, disponibile in una varietà di formati come stickpack, capsule, barattoli, sacchetti o monoporzione. Un’offerta così variegata richiede una moltitudine di diverse soluzioni di packaging e altrettante tecnologie nella movimentazione del prodotto, per rispondere a tutte le
esigenze dei torrefattori di caffè in termini di imballaggio secondario.
I sistemi all’avanguardia di Cama trainano il mercato nelle soluzioni di
imballaggi secondari per il settore del caffè. Nel corso degli ultimi cinque
anni, Cama ha installato oltre 150 linee di confezionamento in tutto il
mondo dedicate al mercato del caffè, in costante espansione. Diamo una
rapida occhiata alle linee di imballaggio del caffè recentemente installate
da Cama in tutto il mondo.
America del Nord
In America Settentrionale, la ripresa del mercato del caffè è stata merito
delle monoporzioni. A partire dalla loro introduzione, avvenuta circa 10
anni fa, miliardi di capsule sono state prodotte e oggi le monoporzioni
possono essere impiegate anche per bevande diverse dal caffè, persino
gassate. Da decenni Cama serve il mercato nordamericano e nel 2011 ha
inaugurato la sede Cama North America per esercitare un’attività diretta
sul territorio. Cama offre soluzioni “chiavi in mano” ad elevata capacità
attraverso l’impiego di robot e
macchinari efficienti, sistemi
completi e altamente affidabili.
Europa
Il caffè, soprattutto espresso, viene consumato in Europa da tempo immemore. In alcune zone
gode di minore popolarità, ma
rimane comunque una delle
bevande privilegiate. Considerando che la Svezia registra il consumo pro capite massimo, è chiaro
che il caffè riveste un ruolo di
bevanda paneuropea. Per molti
anni, il protagonista indiscusso è
stato il caffè disidratato o macinato in sacchetti o barattoli, tuttavia, dopo
l’introduzione delle monoporzioni, la rivoluzione delle capsule ha preso
piede in tutta Europa. La reazione di Cama, 15 anni fa, non si è fatta attendere, con il debutto del primo sistema robotico per la movimentazione
delle capsule di caffè.
Asia
La cultura del tè in India e in Cina non ha bisogno di presentazioni, eppure il consumo di caffè ha registrato una crescita negli ultimi dieci anni. La
capsula è ancora un prodotto giovane, riservato a una nicchia di cultori del
caffè. Il caffè solubile in bustine stick (stick pack) rappresenta il formato
più comune, ma anche bevande fredde in lattina aromatizzate al caffè
godono di ottima popolarità. In relazione a tali soluzioni di facile utilizzo,
Cama ha assistito i produttori locali di caffè con l’introduzione, ormai da
diversi anni, di sistemi automatizzati con conteggio individuale del prodotto, combinati con astucciatrici affidabili. Le macchine multimballo di Cama
vengono impiegate per il confezionamento di lattine nella tradizionale
configurazione 3x2.
Oceania
L’Oceania offre un mix straordinario delle culture orientali e occidentali e,
nel mercato domestico, la produzione di caffè ha registrato un graduale
incremento a partire dall’introduzione della capsula monoporzione. La
comodità delle capsule e la domanda dei consumatori (sia a livello aziendale che familiare) ha indotto produttori e torrefattori a riconoscere l’importanza di investire in nuove tecnologie di confezionamento piuttosto
che importare tali linee, potenziando la produzione per soddisfare la
domanda del mercato. Osservando il mercato del caffè australiano, Cama
ha trovato da un lato una notevole produzione di caffè in Stick Pack, consumata nel mercato interno, ma anche esportata nei Paesi del Sud Est
asiatico, dall’altro una crescente produzione di capsule, prodotte per il
mercato domestico. Cama è ad oggi presente in Australia sia con sistemi
ad elevata capacità per le bustine stick, sia con linee robotiche ad alta
velocità per il confezionamento di capsule.
Cama offre vantaggi evidenti, grazie alla solida esperienza maturata e alla
conoscenza internazionale di questo settore in crescita, e si propone
come partner fidato - particolarmente indispensabile per i nuovi operatori
del mercato - per le soluzioni di imballaggio di fine linea per prodotti a
base di caffè.
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L’ESCLUSIVA PROPOSTA GOGLIO
PER IL MERCATO DEL CAFFÈ
Goglio, leader nel settore dell’imballaggio, ha da sempre fatto sua la missione di soddisfare con soluzioni innovative e di elevata qualità le richieste
del mercato.
Il mercato del caffè, core business del Gruppo Goglio, si presenta oggi
come un settore in grande fermento, con grandi rivoluzioni in atto, prima fra
tutte la crescita del caffè in capsule.
E’ nel settore delle capsule che Goglio ha concentrato le attenzioni e le
risorse degli ultimi anni, portando a compimento la realizzazione di sistemi
di confezionamento dedicati.
Capsulatrici, laminati speciali, capsule e linee per il confezionamento finale
sono gli elementi che insieme al servizio pre e post vendita contraddistinguono la proposta Goglio definita dal marchio “fres-co System®”, da sempre modello di business esclusivo dell’azienda.
La nuovissima gamma di capsulatrici GCap è stata sviluppata in conformità
con i più elevati livelli qualitativi, mettendo a frutto il know-how e la tecnologia che hanno reso Goglio leader indiscusso nel settore del confezionamento tradizionale del caffè.
Progettate per gestire facilmente e con estrema flessibilità capsule e prodotti diversi come caffè, tè e tisane in foglia o prodotti solubili, le linee
GRUPPO IMA, NOVITÀ
NEL CONFEZIONAMENTO DEL TÈ E CAFFÈ
La IMA Tea & Herbs Division vanta
una tradizione di eccellenza e una lunga esperienza nel settore della progettazione e produzione di macchine
automatiche d’avanguardia per il confezionamento di tè e tisane in sacchetti filtro. GIMA, che fa parte del Gruppo
IMA, progetta e produce macchine
automatiche altamente innovative per
il confezionamento di caffè in capsule
e cialde.
Tra le ultime soluzioni di packaging,
ecco alcuni modelli che incarnano perfettamente lo standard del Gruppo
IMA in termini di efficienza e versatilità. La C58 si distingue per l’elevata
velocità di produzione (300 sacchetti al minuto) e per la sorprendente
varietà di soluzioni di confezionamento finale, a cominciare per esempio
da un semplice sacchetto nudo fino al confezionamento finale in scatole
di vari stili e tipologie, nonché addirittura in pacchetti termosaldati. La
tecnologia IMA già consolidata per il trattamento di tè ed erbe si sposa
perfettamente con le nuove soluzioni tecniche messe a punto per la
produzione di un nuovo stile di sacchetto filtro a camera singola con lo
scopo di trasformarlo in un sacchetto che si contraddistingue per eleganza ed unicità. La C58 garantisce un’ottima efficienza in infusione grazie
al nuovo design a “soffietto” che consente al prodotto contenuto nel
sacchetto di muoversi più agevolmente restituendo quindi una migliore
infusione. IMA offre la possibilità di avvolgere il sacchetto C58 in una
busta termosaldata o zigrinata, ma la massima flessibilità è garantita
dalla grande varietà di soluzioni per il confezionamento finale in risposta
ad ogni esigenza di mercato. La CA3 è una macchina monoblocco capace di confezionare, in atmosfera modificata e condizionata, cialde sia
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presentano una costruzione modulare che permette di raggiungere diverse
velocità di produzione a seconda delle esigenze del cliente.
L’esclusivo layout a scacchiera assicura la riduzione della quantità di materiale flessibile necessario per la chiusura delle capsule e la minimizzazione
degli scarti di produzione. Massima precisione di dosatura e di omogeneità
del prodotto, riempimento delle capsule in atmosfera protetta ed estrema
semplificazione delle operazioni di pulizia e manutenzione sono solo alcune
delle caratteristiche che hanno decretato il successo di queste linee fin dal
loro ingresso sul mercato. Diversi i materiali studiati appositamente: accanto ai più tradizionali per il confezionamento secondario, soluzioni alu-free
altissima barriera, compostabili o specifici per rispondere alle esigenze di
saldatura sulle più svariate tipologie di capsule, come ad esempio materiali “auto-perforanti”, film di alluminio ad elevato spessore goffrati e/o stampati, materiali performanti che garantiscono saldabilità perfetta anche ad
elevate velocità. Il ruolo del packaging oggi è cambiato passando sempre
di più da contenitore a strumento di garanzia di eccellenza qualitativa del
prodotto e di differenziazione sui lineari di vendita. Ecco quindi che accanto
alla ricerca di nuovi materiali, dimensioni e forme di confezionamento
Goglio ha di recente integrato la propria proposta affiancando alla tradizionale stampa a rotocalco la nuovissima tecnologia di stampa digitale che
permette di realizzare packaging offrendo una sempre maggiore flessibilità
e una personalizzazione unica.
Da non perdere i prossimi appuntamenti fieristici in cui le soluzioni Goglio
per il mercato del caffè saranno protagonisti: Trieste Espresso Expo - Hall
28 Stand 41 (Trieste, 20-22 Ottobre) e All4Pack Hall - 5A Stand J020 (Parigi,
14-17 Novembre).
soffici che compresse che contengono caffè, di termosaldarle in una
busta esterna protettiva e infine di confezionarle in pacchetti verticali ad
una velocità di produzione di 250 cialde al minuto, come alternativa
all’inscatolatore standard. IMA ha progettato e realizzato la CA3 secondo i criteri di massima efficienza ed in particolare di estrema flessibilità,
garantendo la migliore qualità di prodotto sul mercato. Grazie ad un
sistema avanzato per il dosaggio e la compressione del caffè, la CA3
garantisce una distribuzione omogenea del prodotto nella cialda ed un’elevata precisione del suo profilo.
La 590 è una macchina per il riempimento e la saldatura di capsule in
diversi formati per caffè, tè e prodotti solubili. La 590 è apprezzata dai
cosiddetti big end user per testare le nuove miscele e i nuovi prodotti,
grazie anche alla sua capacità di riempire 200 capsule al minuto. Tra i
vantaggi della 590, rispetto alla sorella più grande (595), ci sono la compattezza, l’economicità e la velocità che, nonostante sia ridotta, garantisce comunque le medesime prestazioni, in spazi ridotti fino al 70%. È
infatti la prima macchina rotativa in termini di flusso di prodotto progettata da GIMA per il confezionamento delle capsule e, grazie a questa
sua caratteristica, garantisce un risparmio in termini di spazio.
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CONFEZIONAMENTO DEL CAFFE
ACMA, EVOLUZIONE, RICERCA E SVILUPPO
NEL CONFEZIONAMENTO
Parte del gruppo Coesia, l’azienda è punto di riferimento per la realizzazione di soluzioni di confezionamento dedicate al mondo consumer goods,
con un importante impegno nel settore del caffè.
L’azienda italiana offre oggi un ampio portafoglio di soluzioni dedicate, che
comprende capsulatrici, imbustatrici, riempitrici e incartatrici.
Qi 500 è frutto di un iter progettuale che ha dedicato particolare attenzione
alla riduzione del consumo di materiali. Per esempio, per quanto riguarda il
materiale utilizzato per sigillare la parte superiore della capsula, si beneficia
di una riduzione degli sfridi carta con risparmio del 50% al 80% dipende
dal diametro della capsula rispetto alle macchine tradizionali. La macchina
è inoltre dotata di un sistema brevettato per la creazione del vuoto, che
garantisce una percentuale di ossigeno residua all’interno della capsula
inferiore all’1%, a garanzia della fragranza del prodotto. Qi è inoltre predisposta all’utilizzo di diversi sistemi di chiusura della capsula: non solo tra-
SEPACK, PARTNER UNICO
PER IL CONFEZIONAMENTO
DEL CAFFÈ PORZIONATO
Con sede nel cuore della packaging valley
bolognese, è una realtà commerciale composta da un pool di professionisti specializzati nel settore del caffè. L’azienda non si
propone solo come interfaccia per l’allestimento di impianti produttivi, ma è partner
dei propri clienti, esprimendo un know how
consolidato nell’ambito del packaging
design e dell’utilizzo di materiali innovativi.
Gianfranco Zanarini il titolare di Sepack
Un bagaglio di conoscenze a servizio del cliente, dalla progettazione
meccanica alla consulenza sui nuovi materiali, accumulate in oltre
trent’anni di attività nel settore: ecco il tipo di offerta che Sepack può
mettere in campo nell’ambito del confezionamento di caffè porzionato.
«Ai nostri clienti – dice Gianfranco Zanarini, titolare - Non offriamo soltanto consulenza nella progettazione delle linee produttive, ma ne analizziamo le reali necessità, partendo da quella che sarà la destinazione del
prodotto, a seconda che questo si rivolga al mondo della grande distribuzione, al vending o ad entrambi. In molti casi, cerchiamo di ampliare le
idee del cliente, offrendogli affiancamento anche nella definizione del
tipo di packaging e dei materiali da utilizzare. Infine, a fronte delle necessità emerse, “costruiamo” l’impianto produttivo vero e proprio, potendo
offrire al cliente un portafoglio di soluzioni adeguato alle più differenti
esigenze, composto da macchine per il confezionamento che vanno a
coprire tutta la linea: dalle incapsulatrici alle flowpacker, fino alle astucciatrici e cartonatrici per il packaging secondario, commercializzate da marchi quali Pfm, Spreafico e Corti Automazioni. Sepack esprime una com-
mite termoformatura ma anche attraverso
impulsi. Grande attenzione è stata data anche
all’ergonomia, pensando a come agevolare le
operazioni di conduzione e pulizia della macchina, studiando al contempo una forma che le consentisse di integrarsi perfettamente all’interno di
differenti contesti produttivi. Utilizzando il perimetro
completo della macchina si riducono al minimo gli spazi di
ingombro e si sviluppa un flusso di produzione in senso orario o antiorario,
in base alla necessità di layout dell’area di produzione. Inoltre, questo consente l’impiego di un ridotto numero di operatori su più macchine, i quali
possono supervisionare il funzionamento di una o più linee. Da ultimo, la
macchina è dotata di sistemi per l’estrazione a sbalzo dei vari gruppi, per
consentire operazioni di pulizia allo stesso tempo più veloci ed accurate. Qi
è inoltre dotata di un sistema per il riavvolgimento automatico della bobina
sul nastro sfrido, un accorgimento in grado di garantire pulizia e ordine
all’interno del contesto produttivo. Sedici piste, ottocento colpi al minuto,
capacità produttive ai vertici della categoria. Ma al di là dei numeri e delle
perfomance, Qi 1000L è la macchina ACMA per il confezionamento in
capsula ad alta velocità, progettata attorno alla piattaforma di macchine
della serie FP prodotte da R.A Jones, realtà del gruppo Coesia. ACMA, ha
quindi lavorato in partnership con l’azienda statunitense per sviluppare una
soluzione in grado di integrarsi all’interno del proprio portafoglio dedicato
all’ambito del riempimento in capsula.
Qi 1000L è equipaggiata con sedici dosatori ad altissima precisione, che
consentono la massima cura e precisione nella dosata, evitando sprechi di
prodotto e garantendo la pulizia dell’ambiente produttivo. La macchina è
inoltre equipaggiata col sistema brevettato R.A Jones MAP (Modified
Atmosphere Packaging) che, lavorando in atmosfera modificata tramite
azoto, consente di produrre capsule con una percentuale residua d’ossigeno inferiore all’1%, a tutto vantaggio della fragranza del prodotto. Qi 1000L
è inoltre dotata di un sistema per la differenziazione degli scarti, che lavora
secondo una modalità “no capsule no dosage”, ed è quindi in grado di prevenire sprechi di capsule, materiale d’incarto e prodotto. Da ultimo, la
macchina è equipaggiabile con il sistema ARA (Advanced Remote Assistance), un tool per il controllo in remoto della funzionalità della macchina
da parte di tecnici specializzati Acma.
Relativamente alle capsulatrici, sono inoltre in fase di sviluppo nuove soluzioni a bassa velocità, per coprire in toto il settore del caffè in capsula.
petenza consolidata anche nel settore dei materiali per il confezionamento, grazie anche alla partnership in atto con realtà quali Bisio Progetti,
azienda con un’esperienza di lungo corso nello sviluppo e produzione di
articoli termoplastici per il settore alimentare e delle bevande. I trend di
mercato e le richieste dei clienti - tanto le aziende quanto i consumatori
finali - chiedono oggi che venga data sempre più attenzione ad aspetti
quali la riduzione degli scarti e l’utilizzo di prodotti e materiali sostenibili,
per cui vengono sempre più spesso richieste soluzioni che prevedano,
per esempio, l’utilizzo di capsule compostabili e biodegradabili o macchine che consentano una significativa riduzione degli sfridi. Non si tratta
soltanto di operare in un’ottica “green”: la conoscenza dei materiali e
delle loro proprietà, tra cui le eventuali funzioni di barriera delle membrane che vanno a sigillare le capsule o le caratteristiche di deformazione del
packaging secondario, permettono infatti di elaborare caso per caso le
soluzioni ottimali per il tipo di confezione, in modo da garantire tanto la
fragranza del prodotto quanto la sua fruibilità, sia che si tratti di confezioni per il mercato vending che di prodotti pensati per la grande distribuzione. Sepack è una struttura commerciale e di marketing in grado di offrire
soluzioni chiavi in mano per il riempimento e confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, chimici e integratori alimentari, con una particolare esperienza nel settore del caffè. Sepack è composta da professionisti che in collaborazione con le aziende costruttrici di macchine automatiche; quali Spreafico, Pfmgroup, Corti Automazioni, Bisio Progetti, TM
srl, che esprimono competenze decennali nel contesto del Packaging.
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MG2, SOLUZIONI SU MISURA
PER I TORREFATTORI
L’azienda bolognese propone una serie di diverse soluzioni per il fine
linea, particolarmente adeguate ad un settore come quello del caffè, che
richiede allo stesso tempo grande flessibilità e prestazioni elevate.
La varietà del portafoglio MG2 consente ai torrefattori di tutto il mondo
di trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, a seconda della
disposizione delle macchine a monte e dei volumi di produzione richiesti.
GTL30 è un’incartonatrice verticale disponibile in due versioni per trattare cartoni di tipo americano in due gamme diverse di formati e per la
chiusura del cartone con colla a caldo o nastro adesivo. Il cambio formato della parte di incartonamento non richiede la sostituzione di parti, ma
avviene agendo su tre volantini che permettono di adattare la macchina
alle nuove dimensioni del cartone da trattare. GTL30 offre diverse tipologie di alimentazione dei prodotti, posizionabili a destra o sinistra del
magazzino cartoni. GTL30 di MG2 è stata scelta, tra gli altri, da Mitaca,
società del gruppo triestino Illy, che l’ha adottata per numerose linee di
confezionamento di caffè e infusi. Tali macchine sono equipaggiate di
robot per ottenere un handling preciso e delicato delle buste contenenti
capsule o cialde, consentendo al contempo flessibilità nel numero e
nella disposizione dei multipack all’interno del cartone. Il pallettizzatore/
depallettizzatore GRP, caratterizzato dall’utilizzo di un robot antropomorfo, ha una struttura modulare componibile che gli permette di essere
configurato con i moduli funzionali necessari: una o due zone di pallettizzazione; l’alimentazione automatica dei pallet vuoti completa di magaz-
SPREAFICO, CONFEZIONAMENTO
COMPATIBILE CON TUTTI I FORMATI
DI CAPSULA
Spreafico è una realtà specializzata nella progettazione e commercializzazione di macchine per il confezionamento in capsule di caffè e prodotti
solubili.
L’azienda, con sede presso Calolziocorte (LC) offre una line up di soluzioni
caratterizzate da differenti velocità e caratteristiche. L’azienda lecchese, con
una reputazione consolidata in termini di affidabilità e robustezza delle
macchine, opera sul mercato globale, in paesi quali Stati Uniti, Canada,
Spagna, Olanda, Russia, Sudafrica, Cina, Tailandia e Australia. Spreafico
continua a mantenere internamente la progettazione, producendo parte
delle componenti per le proprie macchine all’interno della propria officina.
Tra i primati che Spreafico può vantare a livello tecnologico, vi è quello di
essere riuscita per prima a trasformare, per tutti i tipi di capsule auto-protette, gli impianti in atmosfera modificata tramite un tunnel di azoto, riuscendo così ad abbassare notevolmente la presenza dell’ossigeno, che
oggi ha un valore garantito inferiore all’1%. Questo consente al caffè presente all’interno delle capsule di mantenere inalterato l’aroma per un lungo
periodo tempo.
Spreafico per Bialetti
Da oltre 90 anni realtà di riferimento nel panorama internazionale, Bialetti,
a seguito della crescita della domanda relativa alle soluzioni in capsula, ha
deciso di dotarsi di un impianto Spreafico per la propria linea di confezionamento di prodotti solubili. Si tratta di una macchina realizzata ad hoc, che si
discosta dalla produzione standard dell’azienda lecchese, pur condividendo
i principi di funzionamento e le caratteristiche che hanno fatto di Spreafico
un nome di riferimento nel panorama internazionale del packaging. Anzitutto, si tratta di una macchina a tre piste, una configurazione relativamente
insolita, che risponde all’esigenza di avere volumi produttivi consistenti
anche se non estremi. La criticità maggiore è però derivata dal tipo di cap-
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zino pallet vuoti e trasporto in uscita dei
pallet pieni; il magazzino e la relativa alimentazione di un’interfalda da inserire tra
gli strati di prodotti. GRP ha molteplici
punti di forza: per esempio, può essere
convertito dall’utilizzo di pallets europei a
quelli americani e viceversa in qualunque
momento e con l’aggiunta di solo due
distanziali, la disposizione dei prodotti sul
pallet è sempre facilmente riconfigurabile,
i pallets possono essere caricati con i prodotti fino ad un’altezza di 2200 mm. GRP è
il fine linea adatto per le cartonatrici verticali e orizzontali prodotte da MG2, ma può
essere interfacciato con qualunque macchina a monte. GTF60 è una formatrice,
riempitrice e chiuditrice di contenitori e
vassoi completamente elettronica. Impiega motori brushless e offre una gamma di
formato molto ampia, potendo lavorare contenitori, comprensivi di
coperchio, da un minimo di 90x40x40 mm fino a un massimo di
300x300x150 mm. Offre la possibilità di utilizzare diversi tipi di cartone
pressato o cannettato. La scatola può essere chiusa a incastro o a colla,
anche su tre lati. La velocità di funzionamento può arrivare a 60 cicli/
minuto, a seconda del formato scatola e della tipologia di alimentazione
prodotto. L’utilizzo di sistemi chainless riduce le necessità e i tempi di
pulizia e manutenzione. Sono disponibili numerosi sistemi di alimentazione automatica del prodotto: a nastro, a cassetti, a impilaggio e altri. Il
caricamento del prodotto nel vassoio può avvenire per spinta, con un
pick&place originale MG2 oppure con un robot. La disposizione dell’alimentazione, sia in linea che a 90 gradi rispetto alla fustellatrice, garantisce estrema flessibilità ai layout di linea. Infine, è possibile equipaggiare
la macchina con più stazioni di caricamento e diversi gruppi. GSL10 è
un’incartonatrice orizzontale atta a formare, riempire e chiudere cartoni
di tipo americano. Garantisce l’apertura del cartone positiva e forzata,
affidabilità nell’alimentazione e nel posizionamento dei prodotti, un
design ergonomico ed un cambio del formato rapido e semplice. La
chiusura del cartone può essere effettuata a nastro oppure con colla a
caldo. GSL10 permette di trattare fino a 10 cartoni al minuto, in funzione
del formato del cartone e della disposizione del prodotto al suo interno.
L’incartonatrice può essere corredata di gruppi opzionali quali lettori di
codici a barre, stampanti inkjet, etichettatrici e stazione di scarto.
sule in alluminio impiegate durante il processo di confezionamento che,
nelle fasi antecedenti al riempimento col prodotto, richiedono la saldatura
di un filtro di carta sulle pareti interne, operazione particolarmente delicata.
Tale filtro rende inoltre difficoltoso l’insuflaggio dell’azoto. È stato quindi
necessario sviluppare un sistema che, oltre a un handling particolarmente
attento, garantisse cura ed efficacia sia nella fase di saldatura del filtro che
in quella dell’eliminazione dell’ossigeno, così da rispettare lo standard di
riferimento garantito da Spreafico – ossia una percentuale residua inferiore
all’1% -, senza compromettere l’integrità della capsula stessa e del prodotto. Inoltre, la macchina sviluppata per Bialetti presenta un’estrema flessibilità, che le consente di lavorare sia caffè che solubili confezionando. La
macchina condivide i principi progettuali e costruttivi della produzione
Spreafico, ossia sistemi di movimentazione brushless, gruppi facilmente
estraibili e smontabili e un’interfaccia particolarmente avanzata.
La soluzione messa in campo dall’azienda di Lecco si è dimostrata la
migliore a seguito di test comparati effettuati tra differenti player di mercato, sia in termini di handling del prodotto che di qualità del processo di
confezionamento, doti che consentono alla tre piste Spreafico di realizzare
capsule dotate di un’elevata shelf life e, in ultima analisi, un prodotto sempre ai vertici in quanto a fragranza. «Siamo molto soddisfatti della collaborazione avviata con Spreafico - dice Marco Vezzoli, Group Industrial & Purchasing Director - che con grande disponibilità ed impegno ha accettato
una sfida decisamente impegnativa, rispondendo alle nostre esigenze e
progettando quindi un
impianto su misura per le
nostre necessità. Questa
fruttuosa partnership ci
sta permettendo dunque
efficienza e ci garantisce
un totale controllo della
produzione delle nostre
capsule, un aspetto fondamentale per noi che
vogliamo sempre mantenere i massimi standard
qualitativi».
06/09/16 14:31