Il fenomeno condensa
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Il fenomeno condensa
Il fenomeno condensa La condensa è un fenomeno naturale molto frequente e presente in vari tipi di abitazioni; è un fenomeno piuttosto fastidioso ed insidioso, anche perché comporta effetti negativi dannosi e permanenti alla struttura dell’abitazione. È dunque importante correggere le cause che lo provocano al fine di ridurre o eliminare completamente il fenomeno, ciò al fine di evitare, col perdurare nel tempo, interventi radicali alla struttura abitativa nel suo complesso. La definizione recita: La condensazione (anche detta liquefazione) è la transizione di fase dalla fase aeriforme alla fase liquida di una sostanza All’atto pratico ciò si traduce in: Il vapore acqueo presente nell’aria condensa a contatto con le pareti fredde, dovuto all’evaporazione dell’acqua presente nell’aria. A temperature elevate infatti, l’aria assorbe il vapore acqueo fino alla saturazione e aumenta il volume; raffreddandosi l’aria espelle il vapore che a contatto con una superficie più fredda, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua. Il motivo per cui la condensa appare principalmente sulle finestre di casa è perché il vetro della finestra è la parte più fredda presente in casa e dunque sulle finestre si ha condensazione a causa della differenza di temperatura tra gli ambienti che stanno dalle due parti del vetro, cioè tra l’esterno e l’interno dell’abitazione. In nessun caso la presenza di condensa sul vetro di una finestra è dovuta ad un difetto del serramento. Il fenomeno condensa è sempre più frequente nelle nuove abitazioni, e le cause sono tante, legate tuttavia ai seguenti fattori: Condizioni climatiche interne ed esterne Condizioni abitative, numero di abitanti, cucina e bagni Condizioni delle strutture murarie Si pensi che una famiglia media genera all’incirca 15 litri di acqua al giorno, solo tramite il normale “vivere la casa”; la cucina, i bagni, le persone stesse, etc.. generano umidità in casa. a ciò si aggiunge un’elevata umidità dei muri, specie delle nuove abitazioni che prima di essere abitate non sono sottoposte ad un accurato trattamento di “asciugatura” degli intonaci; in seguito, per eliminare l’umidità dai muri è necessario un lungo periodo di riscaldamento costante. Intanto è necessario adottare alcuni piccoli accorgimenti per ridurre l’umidità in casa, quali: Non asciugare la biancheria in casa Chiudere le porte durante uso di bagno e cucina Limitare il numero di piante Può essere consigliato anche l’uso di un deumidificatori nelle stanze di casa in cui maggiore è la produzione di umidità. I deumidificatori rimuovono l’umidità che si forma nell’aria e che favorisce la condensa. Per sfruttarli al meglio, sistemali il più vicino possibile alle finestre. A tali rimedi pratici si aggiungono i rimedi tecnici: Mantenere un giusto equilibrio tra temperatura ed umidità relativa; ciò significa che la temperatura interna deve essere intorno ai 20° e il grado di umidità non deve superare 45/50% Ventilare frequentemente in modo da sostituire l’aria interna ricca di vapore acqueo con quella esterna che invece ne è povera Utilizzare finestre ad elevata trasmittanza termica la trasmittanza termica (indicata con g) è una grandezza fisica che misura la quantità di calore scambiato da un materiale o un corpo per unità di superficie e unità di temperatura e definisce la capacità isolante di un elemento. Minore è il valore Uw espresso dalla finestra maggiore è la sua capacità isolante; confronta la tabella esemplificativa: Gli effetti dell’umidità L’umidità presente in casa deve essere sempre controllata ed attuare tutti i possibili accorgimenti, sia pratici che tecnici come descritti nei paragrafi precedenti, affinchè si limitino gli effetti molto dannosi su tutta la struttura ed anche sul benessere delle persone che vivono in casa. Abbiamo detto che il vapore acqueo “condensa” a contatto delle superfici più fredde ed il vetro della finestra è la parte più fredda di tutta la stanza. Tuttavia altre sono le parti fredde dove avviene la condensazione e se a lungo sottoposte a tale situazione possono subire danni molto seri con gravi conseguenze per l’abitabilità degli ambienti. Le parti più fredde in cui si deposita l’umidità sono i cosiddetti ponti termici, cioè parti della muratura non isolate termicamente, i pavimenti, al di sotto die quali si possono generare muffe che ne causano il distacco futuro, i rivestimenti in parquet, che potrebbero rigonfiarsi per l’assorbimento dell’umidità. Il tasso di umidità e la qualità dell’aria all’interno della vostra abitazione sono elementi che influenzano il confort e la salute della famiglia. Da studi effettuati si è riscontrato che il fisico umano riesce a tollerare in modo eccellente una temperatura compresa tra i 16-22 gradi C° ed un’umidità che oscilla tra il 42%-55%. Un ambiente domestico malsano in cui è forte la presenza di umidità, rappresenta un rischio per la salute degli abitanti della casa. Gli effetti della condensa sono tanti, dalle infiltrazioni, dai muri umidi, dalla presenza della muffa, degli acari ed altri parassiti possono peggiorare le condizioni di salute delle persone presenti in casa; ovviamente i primi a risentirne saranno le persone più deboli, dunque persone anziane e bambini. Importanti studi in tal senso hanno rilevato che le peggiori condizioni abitative sono quelle legate ad ambienti umidi, rispetto ad ambienti eccessivamente secchi. Le patologie che possono maggiormente svilupparsi sono tutte legate principalmente al sistema respiratorio, quindi asma, bronchite e polmonite, difficoltà nella respirazione e una serie di allergie respiratorie. Infine è importante evitare gli acari i quali prediligono ambienti caldi, umidi e mal ventilati. È stato dimostrato che, purificando l’ambiente di un bimbo dalla sua nascita, il 50% del rischio allergico può essere evitato. I gesti per prevenire sono semplici: eliminare la moquette, ventilare ed arieggiare gli ambienti, diminuire l’umidità dove proliferano i batteri. I muri risentono particolarmente dell’umidità interna; ne risultano danni a lungo raggio di vario genere, estetici e strutturali. È importante operare interventi di risanamento dell’edificio mirati ad eliminare prima di tutto queste cause che generano seri problemi al confort e benessere abitativo al fine di non vanificare tutti i lavori di ristrutturazione; nel caso di nuovi edifici invece sarà importante considerare gli aspetti di esposizione della nuova casa e gli isolamenti adeguati al clima esterno nonché l’esposizione al sole. Prima di tutto è fondamentale curare e risolvere il problema dei ponti termici ed utilizzare materiali isolanti; nel caso della condensa è di primaria importanza la scelta di serramenti adatti ad alto risparmio energetico; il primo effetto da ricercare nella costruzione o ristrutturazione di un’abitazione è l’alta efficienza energetica e dunque un ridotto consumo nonché eliminazione degli sprechi energetici; nello scegliere la finestra bisognerà chiedere anche l’impiego di materiali adeguati a garantire una corretta installazione della stessa, dopo un’attenta valutazione anche del vano murario. Infine bisognerà prestare attenzione ad assicurare in ogni caso una buona ventilazione. È possibile concludere nel sostenere che il rimedio migliore per prevenire il fenomeno condensa è la ventilazione degli ambienti; a tal fine si consideri che anche se fuori piove o c’è nebbia, l’aria esterna è sempre meno umida di quella interna. Per questi motivi nella costruzione di una nuova casa vengono considerati fin dall’inizio i sistemi di ventilazione meccanica, richiesti ormai dalla maggior parte dei protocolli volontari e non che indicano i criteri di costruzioni di edifici a basso consumo energetico. Nei casi invece di sostituzione dei vecchi infissi è sufficiente considerare la necessità di arieggiare maggiormente i locali mantenendo comunque la temperatura interna il più possibile costante.