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Gli italiani si fanno il nido in
affitto: per sei inquilini su dieci
è l'abitazione principale
Inversione di tendenza sui canoni, di nuovo in aumento (+1,7%) dopo
cinque anni di calo. A trainare i prezzi sono i tri e quadrilocali. In
media, un appartamento costa 516 euro: Milano la più cara, poi Roma
e Firenze. Cambio radicale nei costumi, complice la crisi economica: in
un solo anno le famiglie che prendono in affitto un appartamento come
abitazione principale sono aumentate del 10%
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17 dicembre 2015
MILANO - L'Italia che mostra
timidi segnali di ripartenza
economica si vede anche in
un'inversione di rotta del mercato
degli affitti, che dopo cinque anni
torna a segnare un aumento dei
prezzi: +1,7% nel 2015. A
spingere la ripresa sono gli
immobili di quattro e tre locali, che
svelano una tendenza importante
per l'Italia. Nella patria della casa
di proprietà, infatti, dove ci sono
abitazioni per 5mila miliardi di
valore, sempre più famiglie
prendono in affitto un appartamento come "abitazione principale": sono ormai
sei su dieci affitti.
"Dal 2010 al 2014 - afferma in una nota Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti
che ha curato la ricerca insieme a Nomisma - i canoni d'affitto erano diminuiti del
12,5%, quest'anno registriamo una ripartenza con prospettive migliori per il
mercato. Le abitudini degli italiani stanno cambiando e la locazione diventa
sempre più una scelta permanente. Molte famiglie, infatti, prendono casa in
affitto come abitazione principale, anche per ragioni economiche, orientandosi
su ambienti più ampi e confortevoli per i loro bambini".
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Nonostante l'aumento dei prezzi a livello nazionale sia contenuto, ci sono delle
città dove il trend è allarmante, soprattutto se si considera che la dinamica dei
salari difficilmente in questo periodo è stata positiva per i lavoratori. Si arriva
così a rincari in doppia cifra a Bologna (+11,6%), per poi trovare i casi di
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17-12-2015
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Perugia (+9%) e Bari (+8,5%). Oltre la media nazionale l'aumento a Napoli
(+6,3%), Genova (+5,5%) e Catanzaro (+5,2%). A Milano, che già nel 2014
aveva anticipato il trend in risalita sotto la spinta dell'Expo, si registra un +2,4%.
In alcune piazze tuttavia persiste il segno meno. A Palermo la contrazione più
consistente degli affitti: -7,7%. Seguono Potenza e Campobasso (-5%
ciascuno), Roma (-2,2%), Trieste (-1,9%) e Trento (-1,2%). Una generale stabilità
si rileva ad Aosta (+0,8%), Ancona (+0,1%) e Cagliari (-0,4%).
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Come si accennava, gli italiani stanno cercando casa in affitto sempre di più con
l'esigenza di farne la propria abitazione principale: uno dei riflessi della crisi
economica e della divaricazione tra redditi e valori immobiliari, che ha reso
impossibile ai più giovani l'acquisto di una casa contando solo sulle proprie
buste paga. Senza considerare poi gli effetti del precariato, che ha impedito a
molti ragazzi di fare affidamento sul supporto delle banche, che difficilmente
hanno concesso mutui a chi fosse sprovvisto di un contratto stabile.
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Il rapporto di Solo Affitti rileva un significativo cambio dei costumi: "Rispetto
all'ultimo anno, le famiglie che prendono in affitto un appartamento come
abitazione principale sono aumentate di quasi 10 punti percentuali, dal 50,3%
del 2014 al 59,8% del 2015. Il trend è ancora più marcato in città come Palermo
e Trento (80% ciascuno), Campobasso (75%) e Roma (70,4%). Sotto la media
nazionale Trieste (45%), Milano (49%) e Genova (45%), dove più importante è la
richiesta di trasfertisti e studenti. Diminuisce leggermente, a livello nazionale, la
quota di richieste di locazione provenienti da lavoratori in trasferta (da 25,1% nel
2014 a 22,6% nel 2015) e studenti fuori sede (da 22,9% a 16,1%)". La tipologia
di affittuari che va per la maggiore è quella delle coppie senza figlli (oltre il 405),
seguita da quelle con prole (25,8%) e quindi dai single (21,9%). In media ci
vogliono poco più di due mesi per trovare casa.
Ecco infine i costi medi: "Per prendere in affitto un appartamento in Italia
occorrono mediamente 516 euro, che salgono a 558 euro se l'appartamento è
ammobiliato e a 572 se dotato di garage. Milano si conferma anche nel 2015 la
città più cara per gli affitti (canone medio di 916 euro) superando Roma (809) di
oltre un centinaio di euro. Seguono Firenze (645 euro), Bologna (568 euro),
Venezia (566 euro), Napoli (546 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove a
Potenza (379 euro), Campobasso (381 euro), Perugia (396 euro) e Catanzaro
(399 euro)". Quanto alla tassazione, vince ormai la cedolare secca nei confronti
della tassazione Irpef, utilizzata ormai in poco più di 1 contratto su 10 nei
capoluoghi di regione. Da quest'anno, i contratti di locazione con canone
concordato sono diventati i più utilizzati in Italia (dal 37,1% del 2014 al 43,1% del
2015) e superano per la prima volta quelli liberi 4+4, passati dal 39,8% dello
scorso anno al 42,1% del 2015. affitti case immobiliare crisi economica
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