Scienza pag 38_39
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SCIENZA Scienza Il BIO nel piatto Cibi biologici, tra verità e leggenda. “D immi quel che mangi e ti dirò chi per diffondere la sensibilità verso il tema, Dalla Grande sei”. La massima è di J.A. Brillatanche in vista dell'entrata in vigore della Mela alla Vecchia nuova direttiva. Qui si spiegano i principi Savarin, uno che di cibo se ne intendeva Europa si parecchio. Oggi, che dire delle nostre scelte dell'agricoltura e dell'allevamento biologici, in fatto di alimentazione? Sicuramente siamo moltiplicano i fan un “sistema” per offrire al consumatore un diventati consumatori “attenti”. La tendenza prodotto fresco, gustoso, genuino, nel della spesa rispetto della natura, minimizzando l'impatto sperando non sia moda - è quella di vagliare “organic”. bene i cibi nel piatto: genuinità, sull'ambiente, valorizzando le risorse locali, attuando il risparmio energetico. Bandito il (rin)tracciabilità, valori nutrizionali sono più possibile l'intervento della chimica - pesticidi, fattori di scelta determinanti, spesso più di gusto e prezzo d'acquisto. fertilizzanti, antibiotici, additivi e coadiuvanti -; proibito, almeno per ora in Italia, l'uso di OGM. Sempre di tendenza - e qui i maligni parlerebbero L'Unione Europea stabilisce le regole da rispettare e senz'altro di moda - è la corsa al cibo biologico. Solo annualmente verifica che questo avvenga, non solo a qualche anno fa questi alimenti facevano timido livello di produzione, ma anche di trasformazione e, capolino da angoli sperduti di negozi specializzati, oggi trionfano sugli scaffali dei supermercati, nelle infine, di distribuzione, con particolare riguardo all'etichettatura, “specchio dell'anima” del prodotto. Un mense scolastiche e nei menù dei ristoranti chic. E i siti che vendono on line, con consegna a domicilio, si logo comunitario, obbligatorio con la nuova direttiva, farà fede di garanzia di diffondono a macchia d'olio (naturalmente bio!). origine e qualità in un Secondo Coldiretti, durante gli ultimi acquisti premercato che cresce del 10- Un “sistema” per natalizi, sarebbe cresciuto del 26% il numero degli ecooffrire al consumatore 15% annuo. consumatori, confermando un trend che dalla Grande prodotti freschi, Pur essendo le sue radici Mela alla Vecchia Europa vede moltiplicarsi i fan della legate al locale, con la spesa “organic”. gustosi e genuini, nel vendita diretta dal La Direzione Generale dell'Agricoltura della rispetto della natura. produttore al consumatore Commissione Europea ha predisposto un sito ad hoc 38 VARESEFOCUS - Anno X - n.1 (che, tra l'altro, permette di Le voci fuori dal coro: autonomia, fabbricano sostanze rispettare i tempi di maturazione di la questione ruota tossiche (come la mandorla che frutta e verdura), il bio è oggi produce cianuro per difendersi dai intorno al contributo entrato a buon diritto nell'industria della chimica. roditori o la eco-patata che crea alimentare. I vantaggi di questa solanina). I biologici sarebbero produzione eco-responsabile quindi “scatenatori di guai” per chi sarebbero innumerevoli sia per la natura, voglia cibarsene, per i predatori ma anche per l'uomo. sia per il consumatore che Chi se ne nutre in maniera esclusiva sarebbe più “guadagnerebbe” in termini di salute nel esposto agli attacchi ad esempio della salmonella e piatto. Guadagnerebbe, a dirla tutta, è dell’escherichia coli. Il biologo Bruce Ames avrebbe inappropriato: chiunque abbia acquistato dimostrato come i pesticidi naturali, isolati in bio, sa bene come questi generi siano laboratorio, sarebbero per la metà cancerogeni. Senza quasi sempre più cari rispetto agli contare che, a livello quantitativo, il rischio di ingerire omonimi “tradizionali”. Le motivazioni antiparassitari “autoprodotti” da un alimento è andrebbero ricercate nei diversi costi di maggiore di quanto accadrebbe se fosse trattato realizzazione-trasformazione, mentre non chimicamente. Degli antiparassitari di sintesi (che nei bisogna credere che ci sia una differenza frutti si fermano nella buccia e di produttività tra agricoltura biologica e che durante i controlli annuali tradizionale, a parità di aree sfruttate, risultano sempre sotto i limiti di Le sostanze “naturali” talvolta come conferma uno studio dell'Università legge, a livello di residui) si fabbricano tossine di Cornell. Comunque, prezzi maggiori conoscono eventuali rischi, per combattere in potrebbero essere considerati scotto, o mentre le sostanze “naturali” addirittura garanzia, di maggiore potrebbero portare proprio malattie e qualità. conseguenze ignote, anche parassiti. Va, però, sfatato un mito: i cibi bio non gravi, nel tempo. Piuttosto, se i sono più gustosi degli altri (studi della pesticidi, grazie alla ricerca, stessa UE confermano scientificamente la sono migliorati, alcuni prodotti importati da aree non prova palato). Semmai sarebbe una sfumatura di globalizzate (le tanto diffuse erbe, tisane, spezie...) sapore più genuino a spingere numerosi chef a potrebbero essere ancora trattati con sostanze superate. diventarne sostenitori. Nemmeno si può parlare di E bisognerebbe riflettere, anche grazie ad un'analisi valori nutritivi particolari, come sostiene l'Istituto di del '97 condotta dal National Cancer Institute Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione. canadese, sul fatto che il rischio cancerogeno da Difficile, tuttavia, non subire il pesticida è inferiore migliaia di volte a quello da cattiva fascino del bio-food. E anche conservazione di cibo e dal tabacco. incosciente, visto l'allarmismo Un altro limite del bio consisterebbe nell'uso di insetti Un mito da per la presenza di sostanze predatori come pesticidi alternativi, con il rischio di sfatare: i cibi bio tossiche negli alimenti... Ma, creare scompensi negli habitat naturali e nella catena non sono più come sempre, quando i temi alimentare. Ulteriori perplessità riguardano metodi e gustosi degli altri. coinvolgono da una parte sostanze di trasformazione, che - se uguali a quelli interessi economici, dall’altra dell'industria alimentare tradizionale - inficerebbero i estremismi ambientalistici, le voci fuori dal coro non benefici del bio. O, ancora, l'adozione di rimedi sono poche. Il nocciolo della questione ruota intorno al omeopatici, sulla cui reale efficacia la comunità contributo della sintesi chimica, in special modo degli scientifica è tuttora spaccata. antiparassitari. Secondo alcuni studiosi, tra cui l’oramai Le questioni “sul tavolo” non sono poche. Difficile noto Franco Battaglia, bisognerebbe piuttosto che orientarsi tra lo scetticismo radicale e il bio come boicottarli, investire in ricerca per migliorarne sicurezza religione. Forse la soluzione per la salute sta davvero e compatibilità, considerandoli essenziali nell’economia nella tradizione della cucina italiana: variare, variare, agricola. Se, infatti, si auspicano soluzioni naturali ai variare... per non avvelenarsi! Silvia Giovannini problemi della natura, è altrettanto vero che questa, se “incontrollata”, genera pericoli. Lo sintetizza Per approfondimenti: l'illuminante articolo di Nico Valerio “I cibi non violenti http://ec.europa.eu/agriculture/organic/home_it si vendicano di chi li mangia”: i vegetali, fabbricando le proprie difese per combattere malattie e parassiti in Anno X - n.1 SCIENZA Scienza - VARESEFOCUS 39