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AL CARAMBOLAGE SI P.A.R.T.E.
Esce il secondo disco del nuovo progetto del Paolo Fresu Quintet
Un incrocio di destini, di date, di note. Un personaggio speciale, di una umiltà che
solo i grandi sanno mantenere e quattro amici che il tempo non è riuscito a dividere.
Un gruppo che fa jazz da 20 anni e che ri-"parte" quest'anno con un progetto
inusuale. I francesi li chiamano ormai "Italian Quintet", ma, a dispetto di questa
definizione, il gruppo non è mai cambiato, nessuno è stato sostituito, pochissime le
volte in cui uno di loro non ha potuto partecipare ad un concerto. Perchè alla base
delle motivazioni dello stare insieme non c'è tanto un contratto di lavoro, ma la voglia
di fare musica, e di crescere insieme.
Questa sera al Carambolage di Bolzano li possiamo ascoltare di nuovo, per la
promozione del nuovo disco "P.A.R.T.E.", interamente composto dal contrabassista
Attilio Zanchi, che in questa opera discografica è il principale protagonista, insieme
ad altre 12 composizioni che formano il colorato caleidoscopio musicale di questo
secondo album del gruppo, che Paolo ha definito poetico, quasi nostalgico.
"Questo è un progetto molto impegnativo, frutto di una serata forse troppo etilica"
confida Paolo mentre descrive l'uscita dei 5 dischi che il Paolo Fresu Quintet ha
messo in programma tra il 2005 e il 2007. "Ho chiesto ad ogni musicista di comporre
un disco e di aggiungere anche un brano non proprio, che possa contribuire a
raccontare se stesso ed i propri amori musicali, nonché la magnifica storia di questo
gruppo". L'idea di incidere addirittura cinque dischi, ciascuno dedicato alla musica
scritta da uno dei componenti del quintetto, nell’arco di poco più di due anni è stata
inizialmente presa per uno scherzo. Ma tutti sanno che la caparbietà di Paolo avrebbe
avuto la meglio anche questa volta.
Il primo cd, Kosmopolites, uscito a Gennaio, è di Roberto Cipelli: " Solitamente
quando uno scrive musica si concentra sul fatto che ciò che poi verrà eseguito sia il
più vicino possibile a quello che immaginava, per cui si dà un gran daffare per
scrivere in modo chiaro, preciso. Ma con questo gruppo la musica, alla resa dei conti,
assume degli aspetti che spesso sono al di fuori del controllo dei singoli elementi.
Sembra quasi avere una vita propria ed un’identità sonora ben precisa che ogni volta
compare per incanto. Conscio di questo strano fenomeno, ho scritto brani che
soprattutto mettessero in risalto ciò che nella mia visione della musica è irrinunciabile
: la melodia. Al resto ha pensato il “Quintetto”. Kosmopolites vuole quindi essere la
testimonianza di un “viaggio” musicale condiviso da vent’anni".
Se il progetto è stato possibile è grazie alla complicità della EMI italiana, nella
persona di Patrizio Romano, e di Vittorio Albani, agente di Paolo Fresu. A lui infatti
si devono le frequentazioni bolzanine di Paolo, che non manca mai nella
programmazione del Carambolage. "E' sempre un piacere suonare in questo locale,a
volte teatro, a volte così intimo da sembrare un jazz-club. Inoltre giovedì 1 dicembre
al conservatorio parte un altro importante progetto, il primo di 5 work-shop in cui
vado a riscoprire la storia del jazz attraverso 5 grandi trombettisti. Partiamo giovedì
con Armstrong, accompagnati da Stefano Zenni."