Regolamento 2015 CSD Foresteria Valdese Venezia

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Regolamento 2015 CSD Foresteria Valdese Venezia
Diaconia Valdese - CSD
Regolamento
della CSD – Foresteria valdese di Venezia
(approvato dalla CSD nelle sedute del 16-17 giugno 2015)
Preambolo
La Foresteria valdese di Venezia è sorta nel 1968 su iniziativa della Tavola valdese per rendere un
servizio di testimonianza evangelica alla città. Con atto n. 81 del Sinodo 1997 la Foresteria valdese di
Venezia è stata affidata alla Commissione Sinodale per la Diaconia (CSD).
Art. 1 – Natura giuridica, denominazione, sede
La Foresteria valdese di Venezia è un’Opera affidata, ai sensi dell'Ordinamento Valdese, della cui
autonomia e indipendenza si dà atto con l’Intesa tra lo Stato italiano e la Tavola valdese approvata con L.
11 agosto 1984, n. 449, alla CSd, ente ecclesiastico munito di personalità giuridica.
L’Opera assume la denominazione di CSD - Foresteria valdese di Venezia.
L’Opera ha sede operativa e amministrativa in Venezia, Castello 5170, presso il Palazzo Cavagnis.
L’Opera, ai sensi dell’Ordinamento Civile, è una unità operativa della CSD.
Art. 2 – Scopi
La Foresteria valdese di Venezia intende:
- esercitare l’ospitalità nei confronti di membri e simpatizzanti delle chiese evangeliche, italiane ed
estere, proponendosi in tal modo di favorire l’incontro, lo scambio, il dialogo, il turismo e il riposo
in ambiente evangelico;
- perseguire scopi di solidarietà tra gli istituti e le Opere della CSD quali parti di un unico corpo
organizzativo, per sostenere la comune testimonianza e per favorire il rafforzamento e la
qualificazione dell'azione comune. In particolare è coinvolta nel sostegno, anche economico,
dell’attività diaconale delle Opere di assistenza.
- perseguire scopi di sostenibilità ambientale.
L'Opera esprime una sezione cultura tramite il “Centro Culturale Protestante Palazzo Cavagnis” che si
propone di approfondire gli aspetti religiosi, culturali e sociali particolarmente significativi collegati alla
realtà protestante sia italiana che di altri Paesi. Promuove iniziative di interesse biblico, teologico,
culturale e sociale in dialogo con altre componenti della società a mezzo conferenze, aggiornamento
didattico/informativo e professionale, mostre, ed ogni altra opportuna iniziativa. Il “Centro Culturale
Protestante Palazzo Cavagnis” opera in base a proprio regolamento da emanarsi a cura del Comitato
della Foresteria valdese di Venezia.
L'Opera non ha scopo di lucro.
Art. 3 – Patrimonio
La Foresteria valdese di Venezia, in armonia con le norme dell’Ordinamento Valdese, provvede al
conseguimento dei suoi scopi mediante corrispettivi per servizi resi, offerte, doni, lasciti e contributi di
persone fisiche ed enti privati o pubblici.
La CSD assegna all'Opera i beni patrimoniali necessari per il perseguimento dei suoi scopi.
Il patrimonio può essere incrementato con eredità, donazioni, oblazioni, legati e erogazioni liberali in
genere di Chiese, italiane ed estere, e di quanti abbiano a cuore il potenziamento dell’Opera.
L'Opera è responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio assegnatole, fatta
salva, per gli atti di carattere straordinario, l'autorizzazione della CSD e, per quanto di sua competenza,
della Tavola valdese.
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L’esercizio finanziario segue l’anno solare.
Art. 4 – Organi e uffici
L'Opera è retta:
- dal Comitato;
- dal Presidente;
- dal Direttore dell’Area Accoglienza;
- dal Responsabile di struttura.
Art. 5 – Nomina e composizione del Comitato
La CSD nomina annualmente il Comitato e, tra i membri che compongono il Comitato, il suo Presidente.
Il Comitato è composto da almeno tre membri con diritto di voto, tra cui il Presidente, un membro
designato dalla Chiesa valdese di Venezia ed un membro nominato dalla CSD d’intesa con la FGEI.
I membri del Comitato durano in carica un anno, dall’1 ottobre al 30 settembre, e non possono essere
rinominati più di sei volte consecutive; qualora un membro del Comitato venga nominato Presidente, il
suo settennato ricomincia.
Il Direttore dell’Area Accoglienza e il Responsabile di struttura dell’Opera partecipano alle riunioni del
Comitato con voce consultiva.
Partecipa altresì alle riunioni del Comitato, con voce consultiva, il delegato della CSD ai sensi dell’art. 3
dello statuto della CSD.
Art. 6 – Attribuzioni e funzionamento del Comitato
Il Comitato è convocato dal Presidente almeno una volta ogni tre mesi, in base alle necessità di
conduzione dell’Opera; deve altresì essere convocato se ne fa richiesta la maggioranza dei membri del
Comitato.
Il delegato della CSD convoca la prima riunione di ogni anno, concordando l’ordine del giorno con il
Presidente del Comitato.
Il Comitato elegge tra i suoi membri il Vice Presidente ed il Segretario.
Le sedute sono valide se vi partecipa la maggioranza dei membri del Comitato con diritto di voto e le
deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei membri presenti. Le maggioranze possono
raggiungersi anche mediante partecipazione alla seduta in videoconferenza, purché detta partecipazione
sia continuativa e di essa sia dato atto a verbale.
I verbali e gli atti conseguenti delle riunioni del Comitato sono redatti dal Segretario e sottoscritti dal
Presidente e dal Segretario, che ne cura l’invio alla CSD.
Il Comitato ha la responsabilità della gestione ordinaria dell'Opera e in particolare:
1. stabilisce le direttive generali per la conduzione dell'Opera, tenendo conto delle linee di indirizzo
della CSD e verificandone il funzionamento, con particolare attenzione al carattere evangelico
dell’Opera;
2. garantisce l’osservanza del regolamento della CSD, degli indirizzi stabiliti dalla medesima e del
presente regolamento;
3. individua e stabilisce eventuali norme regolamentari interne;
4. ottempera, per quanto di sua competenza, agli adempimenti di legge;
5. orienta e valuta, sulla base degli obiettivi annuali indicati dalla CSD, il bilancio di previsione per
l’anno successivo e lo sottopone all’approvazione della CSD. Al bilancio annuale di previsione è
allegata una relazione programmatica nella quale sono evidenziati i programmi di attività,
l’articolazione dei servizi offerti e gli interventi ritenuti necessari. Nel bilancio devono essere
esplicitate le voci che riguardano la sicurezza.
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6. esamina e prende atto del bilancio consuntivo annuale, accompagnandolo con una relazione che
valuta i risultati conseguiti in rapporto ai programmi e ai costi sostenuti e analizza gli eventuali
scostamenti intervenuti rispetto agli obiettivi concordati con la CSD al momento della approvazione
del bilancio preventivo, motivando le cause che li hanno determinati;
7. valuta periodicamente l’andamento economico ed organizzativo dell’Opera in relazione al bilancio
preventivo sulla base dei risultati del controllo di gestione periodico;
8. amministra in via ordinaria il patrimonio di cui l’Opera è dotata; gli atti relativi alle spese ed ai contratti
quando impegnino il bilancio oltre l’anno, esclusi quelli relativi alla somministrazione e fornitura di
beni e servizi a carattere continuativo, sono sottoposti alla verifica e all’approvazione preliminare
della CSD;
9. propone alla CSD atti di straordinaria amministrazione, ivi compresa quella del patrimonio;
10. nell’ambito della pianta organica approvata dalla CSD:
a. esprime parere in merito alla nomina, di competenza della CSD, del Responsabile di struttura;
b. sovrintende alle condizioni di lavoro di dipendenti, collaboratori e volontari;
c. esamina, valuta e approva l’operato del Direttore dell’Area Accoglienza e del Responsabile di
struttura in merito alla gestione del personale;
d. è informato dal Direttore dell’Area Accoglienza in merito ai provvedimenti disciplinari, delibera
inoltre su eventuali sospensioni e licenziamenti. Questi ultimi devono essere sottoposti
all’approvazione della CSD;
e. presenta alla CSD proposte di variazione di pianta organica, progressione di carriera e
inquadramenti del personale;
f. valuta ed approva il piano di formazione annuale per il personale, con particolare attenzione
all'evangelicità dell'impostazione, alla qualità dei servizi, alla sicurezza degli ospiti e dei
dipendenti;
g. è informato dal Direttore dell'Area Accoglienza in merito alle relazioni sindacali;
11. cura i rapporti con il territorio, gli enti locali e la pubblica amministrazione;
12. nell’ambito delle proprie competenze, stipula accordi, convenzioni e contratti con gli enti pubblici;
13. gestisce le iniziative di raccolta fondi all’interno e all’esterno dell’ambito ecclesiastico in
collaborazione con gli uffici preposti della CSD;
14. cura i rapporti con le chiese evangeliche, i sostenitori e le altre Opere aventi parte nell’Ordinamento
Valdese, incentivando iniziative di coinvolgimento e promozione;
15. prepara annualmente per il consiglio di circuito e per la commissione esecutiva distrettuale
competente per territorio una nota informativa e la sottopone all’approvazione preventiva della CSD;
16. sviluppa interventi di salvaguardia ambientale;
17. valuta ed approva eventuali nuovi progetti presentati dal Direttore dell'Area Accoglienza e dal
Responsabile di struttura;
18. nomina i membri nella Commissione del Centro Culturale di cui all’art. 2; definisce insieme alla
Commissione del Centro Culturale l’indirizzo generale delle attività del Centro stesso, valutandone i
relativi impegni finanziari, ed approva il regolamento del Centro.
Art. 7 – Attribuzioni e compiti del Presidente, Vice Presidente e Segretario
Il Presidente rappresenta l'Opera in base alle competenze e attribuzioni conferitegli dalla CSD e dal
Presidente della CSD con formale procura.
In particolare:
1. sovraintende al buon andamento dell'Opera;
2. convoca e presiede il Comitato;
3. vigila sull’esecuzione degli atti approvati dal Comitato;
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assume, di concerto con il Direttore dell’Area Accoglienza, iniziative atte a fronteggiare situazioni di
emergenza, presentandole alla ratifica del Comitato stesso nella prima riunione successiva;
5. sottoscrive la corrispondenza ufficiale, gli atti adottati dal Comitato e le dichiarazioni di legge
conseguenti dalla procura ricevuta.
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento.
Il Segretario cura la redazione e la raccolta dei verbali e degli atti di ogni riunione del Comitato e il loro
inoltro alla CSD.
4.
Art. 8 – Nomina del Direttore dell’Area Accoglienza
Il Direttore dell’Area Accoglienza è nominato, e se del caso assunto, dalla CSD, cui è sottoposto per gli
aspetti disciplinari ed in ordine alla formazione e allo sviluppo di carriera. Partecipa alle sedute del
Comitato con voce consultiva.
Art. 9 – Attribuzioni e compiti del Direttore dell’Area Accoglienza
Il Direttore dell’Area Accoglienza dipende funzionalmente dal Segretario Esecutivo ed esplica le sue
funzioni nel rispetto delle direttive generali del Comitato, per quanto di competenza di quest’ultimo.
In particolare:
1. è responsabile dell’organizzazione e del funzionamento dell’Area Accoglienza;
2. coordina, controlla e sovrintende i servizi condivisi e ne predispone il programma e in particolare:
a. gestisce a livello generale i processi per la gestione della qualità delle strutture e della
soddisfazione del cliente;
b. raccoglie le necessità di formazione dei Responsabili di struttura dell’Area Accoglienza per la
predisposizione del piano di formazione annuale da presentare alla CSD;
c. coordina le azioni di comunicazione e marketing dell’Area Accoglienza;
d. coordina a livello generale le iniziative di salvaguardia dell’ambiente;
3. esprime parere in merito all’assunzione del Responsabile di struttura;
4. coordina, controlla e sovrintende l’attività del Responsabile di struttura e in particolare:
a. supporta il Responsabile di struttura nella predisposizione di eventuali regolamentazioni interne;
b. elabora con il Responsabile di struttura il bilancio preventivo e consuntivo da sottoporre al
Comitato;
c. effettua il controllo di gestione periodico con la collaborazione del Responsabile di struttura e ne
comunica gli esiti al Comitato;
d. definisce, in collaborazione con il Responsabile di struttura, la politica dei prezzi;
e. ha la responsabilità della gestione e manutenzione degli immobili dell'Opera in collaborazione
con il Responsabile di struttura.
f. supporta il Responsabile di struttura nell’elaborazione di proposte di atti di straordinaria
amministrazione da presentare al Comitato;
g. supporta il Responsabile di struttura nella gestione del personale (dipendenti, collaboratori,
volontari), in ordine alla selezione, assunzione (escluse le modifiche alla pianta organica),
all’affidamento di mansioni e responsabilità, alla mobilità interna all’organizzazione, agli orari;
h. valuta e presenta al Comitato, su proposta del Responsabile di struttura, variazioni di pianta
organica, progressioni di carriera e inquadramenti per il personale, da sottoporre
all’approvazione della CSD;
i. raccoglie, in collaborazione con il Responsabile di struttura, le necessità di formazione del
personale, da sottoporre al Comitato per la predisposizione del piano di formazione annuale;
j. gestisce le relazioni con le Organizzazioni Sindacali con il supporto del Responsabile di
struttura;
k. coordina con il Responsabile di struttura le azioni di comunicazione e marketing dell’Opera;
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predispone, d'intesa con il Responsabile di struttura, eventuali nuovi progetti da proporre al
Comitato;
ha facoltà di emettere direttamente provvedimenti di rimprovero scritto, di comminare multe e, a
seguito di delibera del Comitato, di procedere alle sospensioni;
provvede a sottoporre al Comitato proposte di licenziamento, che devono essere deliberate dal
Comitato stesso e dalla CSD.
Art. 10 – Nomina del Responsabile di struttura
Il Responsabile di struttura è nominato, e se del caso assunto, dalla CSD, sentito il parere del Comitato e
del Direttore dell’Area Accoglienza. Partecipa alle sedute del Comitato con voce consultiva.
Art. 11 – Attribuzioni e compiti del Responsabile di struttura
Il Responsabile di struttura dipende funzionalmente dal Direttore dell’Area Accoglienza, nel rispetto delle
direttive del Comitato per quanto di competenza di quest’ultimo.
Nell’ambito delle relazioni con enti o altre realtà esterne alla Diaconia Valdese è autorizzato ad avvalersi
del titolo di Direttore della Foresteria valdese di Venezia.
Il Responsabile di struttura esplica tutte le funzioni relative alla gestione e amministrazione ordinaria e
sovrintende al funzionamento ordinario dell’Opera.
In particolare:
1. pianifica, coordina e controlla l’attività ordinaria, l’erogazione e la qualità del servizio;
2. esegue le delibere del Comitato che sono di sua competenza;
3. elabora, con il supporto del Direttore dell’Area Accoglienza, eventuali regolamentazioni interne;
4. elabora con il Direttore dell’Area Accoglienza il bilancio preventivo e consuntivo da sottoporre al
Comitato;
5. collabora con il Direttore dell’Area Accoglienza nel controllo di gestione;
6. nell’ambito della politica di prezzi definita con il Direttore dell’Area Accoglienza, gestisce i
corrispettivi per i servizi resi, ivi incluse le promozioni;
7. ha la responsabilità della tenuta delle scritture contabili per quanto di sua competenza;
8. collabora con il Direttore dell’Area Accoglienza nella gestione e manutenzione degli stabili di
competenza dell’Opera;
9. elabora, con il supporto del Direttore dell'Area Accoglienza, proposte di atti di straordinaria
amministrazione da presentare al Comitato;
10. con il supporto del Direttore dell’Area Accoglienza gestisce il personale (dipendenti, collaboratori,
volontari), in ordine alla selezione, assunzione (escluse le modifiche alla pianta organica),
all’affidamento di mansioni e responsabilità, alla mobilità interna all’organizzazione, agli orari e ne
informa il Comitato;
11. in relazione alla gestione disciplinare del personale, ha facoltà di effettuare le contestazioni di
addebito dandone comunicazione al Direttore dell’Area Accoglienza;
12. propone al Direttore dell’Area Accoglienza modifiche alla pianta organica che dovranno essere
approvate dal Comitato e dalla CSD;
13. raccoglie, in collaborazione con il Direttore dell’Area Accoglienza, le esigenze formative del
personale ai fini della predisposizione del Piano di Formazione;
14. collabora con il Direttore dell’Area Accoglienza nella gestione dei rapporti con i Sindacati;
15. è responsabile della gestione della sicurezza per i lavoratori e per gli ospiti e in quanto tale è
responsabile della gestione delle voci relative approvate nel bilancio preventivo;
16. cura i rapporti con gli ospiti;
17. cura le azioni di comunicazione e marketing dell'Opera in collaborazione con il Direttore dell’Area
Accoglienza;
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18. gestisce le azioni di salvaguardia dell’ambiente all’interno dell’Opera;
19. conserva tutta la documentazione ed è responsabile dell’applicazione delle normative relative alla
sicurezza dei dati;
20. predispone, d'intesa con il Direttore dell'Area Accoglienza, eventuali nuovi progetti da proporre al
Comitato.
Art. 12 – Solidarietà fra le Opere
La Foresteria valdese di Venezia svolge la propria attività anche in collegamento con altre Opere facenti
parte dell’Ordinamento Valdese, al fine di realizzare principi di solidarietà e di reciproco sostegno, anche
economico. In questa prospettiva l’Opera si avvale del servizio di Tesoreria centralizzata di cui all’art. 22
del regolamento CSD e degli uffici e dei servizi messi a disposizione dalla CSD.
Art. 13 – Cessazione dell’attività
La cessazione dell’attività dell’Opera è deliberata dal Sinodo, su proposta della CSD o della Tavola;
spetta alla CSD la decisione in merito alla destinazione del patrimonio.
Art. 14 – Approvazione del regolamento
Nell’ambito dell’organizzazione della CSD, disciplinata dall’Ordinamento Valdese, dallo statuto della CSD
e dal regolamento della CSD, il presente regolamento è approvato dalla CSD che ne informa il Sinodo.
Le modifiche al regolamento sono di competenza della CSD, udito il Comitato, ovvero su sua proposta.
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