CTU Relazione

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CTU Relazione
TRIBUNALE DI VITERBO-Sezione Distaccata di MontefiasconeCausa Civile n………: Tizio c/ Caio.
RELAZIONE DEL CTU
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Premessa e quesiti
Nella udienza del…….., dopo il giuramento di rito, al sottoscritto
Dott. Agr. Prof. Bruno CIRICA, iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e
Forestali di Viterbo al n.14, CTU della Causa in oggetto, venivano posti i
quesiti (All.A), contenuti nella ordinanza del …….. , consistenti in:
“…consulenza tecnica che accerti lo stato dei luoghi, anche con riferimento
all’esatto posizionamento delle piante al confine degli immobili delle parti in
causa, e determini la natura delle piante, la loro vetustà vegetale e
l’eventuale momento di innesto nel terreno”…
Fatto
Con atto di citazione del ……….la sig.ra Tizio, proprietaria di una casa per
abitazione in Montefiascone, Via…………., conveniva in giudizio il Sig.
Caio, proprietario del fondo limitrofo, sul quale insistono alberi di alto fusto
piantati in prossimità della linea confinaria tra i due fondi, chiedendo al
Tribunale adito di accertare il mancato rispetto delle distanze legali della
piantagione, con condanna all’estirpazione e/o all’arretramento di tali alberi,
nonché a recidere comunque i rami che si protenderebbero sul proprio
fondo, oltre al risarcimento dei danni secondo equità e con vittoria
di spese.
Con comparsa di costituzione e risposta del …….. il Sig.Caio chiedeva di
rigettare le domande attrici, eccependo la intervenuta
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prescrizione acquisitiva di mantenere le piante in questione ad una distanza
dal confine inferiore a quella prevista dall’art.892 c.c., per decorso del
ventennio dalla messa a dimora delle piante stesse.
La causa civile veniva iscritta al n.xxxxxx R.G.
Con successivo atto di citazione del …… citava …… a comparire dinanzi al
Tribunale di Viterbo, Sezione Distaccata di Montefiascone, chiedendo di
dichiarare l’intervenuto usucapione in favore del terreno di sua proprietà
(foglio xxx, part.xxx), di un filare di n.vvv piante Cupressacee e di una
pianta di Fico, per essere stati posti a dimora da oltre venti anni (sin dal
1985).
Allegava a tal fine un Relazione tecnica a firma del Dott.xxxxxx.
Con
comparsa
di
costituzione
e
risposta
del
……….eccepiva
preliminarmente la inammissibilità della azione e, nel merito, chiedeva di
respingere la domanda attrice, sostenendo a tal fine che gli alberi in filare
sarebbero stati posti a dimora in epoca più recente (tra il 1988 e il 1989
quando avevano già 3 anni di età) e che il fico sarebbe stato piantato solo 8
anni fa.
Svolgimento delle operazioni peritali
In data 29 ottobre …… il sottoscritto, previa convocazione con lettera Racc.
AR (All.B), inviata presso il domicilio dei difensori risultante negli atti di
causa, accedeva sui luoghi della controversia ed effettuava i rilievi ritenuti
più opportuni per rispondere ai quesiti.
Al sopralluogo, di cui al processo verbale All. C, nessuno era presente per la
parte ………...
Nella successiva udienza il difensore delegato faceva presente di non aver
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ricevuto tempestivamente l’avviso di convocazione, non essendo più il
recapito dello studio legale quello che venne indicato negli atti di causa.
Il sottoscritto chiedeva un rinvio per il deposito della CTU, avendo anche in
animo di ripetere la convocazione e gli accertamenti peritali alla presenza di
tutte le parti.
Ad oggi, però, nessun nuovo recapito dove ripetere la convocazione è stato
in alcun modo fornito. Si rappresenta comunque che le ricevute di ritorno
della raccomandata di convocazione sono ritornate, anche se quella inviata al
domicilio del difensore di …………..non contiene la data di ricevimento
(All.D).
Pertanto, ritenuto di aver acquisito ogni utile elemento per rispondere ai
quesiti e ritenuto che la presenza di tutte le parti non possa dare alcun
ulteriore contributo per la risposta agli stessi (trattandosi di questioni
meramente tecniche) rimette la relazione che segue.
Stato dei luoghi
Il lotto di terreno su cui insiste il fabbricato di proprietà di……….. è distinto
in Catasto al Foglio xxx, particella xxxx, derivata dalla fusione e
soppressione di 3 particelle preesistenti, avvenuta in data xxxxxx , come
risulta dalla copia della denuncia di cambiamento (All.E).
Tale fabbricato, però, non risulta ancora essere stato riportato in mappa,
come risulta dalla visura del ……. (All.F).
Il lotto di terreno su cui insiste il fabbricato di proprietà ……… (Foglio xxx,
part. xxxx) confina per un breve tratto con il lotto precedente come evidente
dallo stralcio del foglio di mappa n.xxx (All.G).
In prossimità di questo tratto confinario, sul lotto di xxxxx, sono
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presenti le alberature per cui è causa (vedi Allegato Fotografico).
Trattasi di n….. alberi appartenenti alla famiglia delle Cupressacee, della
specie Cupressus arizonica (e non di Thuja occidentalis, come asserito nelle
perizia di parte a firma del Dott.Agr. ………) che, originariamente,
costituivano una siepe di recinzione tra du proprietà, come usualmente si
faceva in zona in casi similari.
La gestione
delle piante a “siepe” avrebbe dovuto comportare la loro
cimatura periodica, per limitare la crescita in altezza, e la potatura dei rami
laterali, per limitare la crescita in larghezza.
Mentre la potatura dei rami laterali è sicuramente avvenuta, peraltro
addirittura in modo radicale per quanto riguarda i rami più bassi, che sono
stati completamente asportati fino ad un’altezza di circa 2 metri, non è stato
così per la cimatura, che non è stata effettuata, tanto che l’altezza delle
piante è diventata considerevole da dover far considerare “alberi” quelli che
erano originariamente “arbusti” da siepe.
La parte alta della “chioma” di detti alberi, considerando il rilevante
sviluppo, si protende ovviamente, per circa la sua metà (almeno 1 metro), sul
fondo di xxxxxxx (vedi Allegato Fotografico).
Tra un tronco e l’altro, su quasi tutta la linea di confine, è stata posta
successivamente a dimora una siepe di piante sempreverdi (Lauroceraso),
che risulta regolarmente potata sia ai lati che in altezza .
I fusti degli alberi di Cupressus, disposti in filare per una lunghezza di
m.7,90, sono ubicati a 75 centimetri dal confine con …… (sul confine c’è
anche un muretto di recinzione) ad una distanza dalla proiezione a terra del
balcone della casa di proprietà ……… di m. 5,20.
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La distanza dal confine della casa di ………, misurata graficamente
sull’estratto di mappa (All.D) varia da m.6 a m.8 circa; quindi la distanza
dalla siepe, misurata dal punto centrale dei fusti è compresa tra un minimo di
m.6,75 ed un massimo di m.8,75.
In direzione Est, a m.2,90 dall’ultimo cipresso del filare ed allineata con tale
filare, è presente una pianta di Fico, anche questa caratterizzata da sviluppo
arboreo similare alle altre piante.
Determinazione della età delle piante
Per la determinazione della età delle piante (che non vuol dire però il
momento in cui sono state piantate a dimora ma solo il momento della loro
“nascita”in vivaio) il metodo più sicuro è certamente quello “distruttivo” del
loro abbattimento e del successivo conteggio degli anelli annuali di
accrescimento del legno, evidenti sulla sezione del fusto (o tronco).
Quando questo abbattimento, come nel caso di specie non è possibile,
risultati sufficientemente attendibili si ottengono prelevando delle “carote”
di legno dai tronchi, dove poi effettuare il conteggio di tali cerchi.
Tale metodo è poco invasivo e non causa danni sensibili alle piante.
Per far ciò si adopera uno strumento denominato “Succhiello di Pressler”,
che è una sorta di trapano cavo, azionato a mano, con cui è possibile estrarre
una “carota” di legno dal tronco degli alberi e su questa effettuare i rilievi.
Tale metodica è stata adoperata anche dal Dott.Agr……… nella Perizia di
Parte in atti, il quale, alla data del ………., ha determinato l’età delle
conifere in questione compresa tra anni 21 e 22.
Per comprendere cosa siano i cerchi annuali di accrescimento giova
richiamare brevemente alcune elementari nozioni di fisiologia degli alberi.
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Si ricorda a tal fine che l’accrescimento in spessore del fusto e dei rami degli
alberi è determinato dalla attività di un tessuto meristematico detto
“cambio”, il quale si forma poco dopo la germinazione del seme, quando
cioè dalla “plantula” si passa alla “pianta” (dove sono presenti e sono in
rapido accrescimento i tre organi: radice, fusto e foglie).
Le cellule del cambio si moltiplicano producendo cellule figlie che si
differenziano in legno o xilema quando si trovano verso l’interno dei fusti ed
in libro o floema quando si trovano verso l’esterno. Essendo il legno formato
da cellule fortemente ispessite (soprattutto da una sostanza molto resistente
denominata lignina) queste cellule dello xilema non possono essere più
distrutte ma si accumulano in cerchi sovrapposti ad espansione radiale, di cui
il più interno è il più vecchio ed il più esterno quello dell’anno in corso.
L’attività del cambio si interrompe ogni anno con la caduta autunnale delle
foglie per riprendere a primavera con il germogliamento. Tra l’interruzione
autunnale e la ripresa primaverile c’è un distacco netto nella morfologia dei
cerchi annuali, evidenziato soprattutto dal colore, e proprio su ciò si basa il
calcolo della età. Basta contare i cerchi.
Quando si effettua un conteggio dei cerchi nel periodo compreso tra la fine
di ottobre e la fine di marzo l’anello annuale più superficiale (il più recente)
è nettamente differenziato ed è più difficile commettere errori nella
valutazione dell’età.
Quando invece la valutazione viene effettuata durante il periodo di attività
del cambio (da fine marzo- a fine ottobre) ci si trova in presenza di un anello
in corso di formazione, che magari è poco spesso per motivi ambientali
avversi, ed è quindi più facile commettere l’errore di un anno in più o in
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meno nella determinazione dell’età.
E’ il caso della determinazione di parte eseguita dal Dott………….., in data
…………., cioè in un periodo dove il cambio è in piena attività, tanto che
Egli non ha indicato una età certa ma un’età compresa tra 21 e 22 anni.
E’ pertanto sicuro, secondo le determinazioni fatte da Perito di parte, che le
piante al …………. avessero 21 anni, ma non è sicuro che ne avessero 22.
Il sottoscritto ha effettuato il carotaggio con il Succhiello di Pressler su due
delle otto piante prese a caso.
Il conteggio dei cerchi annuali ha dato per entrambe le piante indagate lo
stesso risultato: 24 anni alla data del …………; questo dato conferma che
l’età determinata dal Perito di parte, in anni 21 al ………., è giusta.
Come già detto in precedenza una cosa è però l’età della pianta, che è
abbastanza agevole determinare, altra cosa è la determinazione del momento
(e quindi della età) in cui le piante, provenienti dal vivaio dove sono state
riprodotte, sono state poste a dimora.
Questa età non è tecnicamente determinabile se non al momento della messa
a dimora.
Le piante del tipo di quelle oggetto della controversia vengono infatti
usualmente riprodotte in vivaio specializzato per essere poi espiantate e
ripiantate nella dimora definitiva.
Tale riproduzione può avvenire per seme o per talea (porzione di giovane
rametto posto a radicare in idoneo substrato.
L’età della nuova pianta che viene espiantata dal vivaio e reimpiantata
a
dimora è variabile, ma comunque compresa tra i due anni ed i tre anni ed
oltre.
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Tale età, come evidente da quanto riferito in precedenza, è impossibile da
determinare dall’esame delle piante, ma deve essere dedotta solo da altri
elementi (prove testimoniali, documentazione di acquisto, ecc.)
Conclusioni
Sulla base dei rilievi effettuati si può così riassumere sinteticamente la
risposta ai quesiti:
1- Sul fondo di proprietà …………., a m.0,75 dalla linea di confine
con il fondo di…………. è presente un filare di alberi costituito da
n.xx Cupressacee della specie Cupressus arizonica, e da una pianta
di Fico;
2- L’età attuale di tali alberi è di anni 24.
3- Non è possibile determinare tecnicamente l’età che avevano le piante
quando vennero messe a dimora.
Tanto doveva il sottoscritto in evasione dell’incarico ricevuto.
Dott.Agr.Prof.Bruno CIRICA CTU
Allegati:
Allegato A: Copia verbale di udienza
Allegato B:Avviso di convocazione delle parti
Allegato C: Verbale di accesso
Allegato D: Ricevute di ritorno delle Racc.AR
Allegato E: Stralcio denuncia di cambiamento
Allegato F: Mappa catastale attuale
Allegato G: Stralcio del Foglio di Mappa
Allegato Fotografico (n.4 foto digitali)
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