Gennaio 2012.indd - C.A.I. Sesto San Giovanni

Transcript

Gennaio 2012.indd - C.A.I. Sesto San Giovanni
Sezione di Sesto San Giovanni
via Giardini, 8 - tel. e fax 02-2426875 e-mail:[email protected] www.caisestosg.it
Notiziario:
GENNAIO 2012
Ripartiamo per una nuova stagione di Alpinismo Giovanile. Puntiamo decisamente a un promontorio in riva al mare....incredibile: di solito a gennaio andiamo al freddo e sulla neve ,invece il nuovo
corso prevede qualcosa che va oltre l’immaginario; non a caso abbiamo scelto come titolo del
corso “Miti e leggende della montagna”! Sulle montagne, in riva al mare, le leggende hanno una
caratteristica particolare, che racconteremo meglio sul luogo;.per ora vi lascio alla sola narrazione.
La leggenda narra che nella notte di san Giovanni Battista (24 giugno), sul Monte di Portofino, nel
punto in cui si incrociano 4 sentieri per le Pietre Strette, per il Semaforo, per Ruta e per San Rocco, si radunino gli spiriti di tutti gli amanti che il destino non volle lasciare unire. Questa è anche
l’unica notte in cui si può raccogliere il misterioso quanto portentoso “olio di rovere”, uno speciale
unguento che, per essere efficace, deve essere raccolto proprio tra il primo e l’ultimo rintocco della
mezzanotte…!
I sentieri sono percorsi oggi da turisti e amanti della natura, ma la loro storia ha un “cuore” antico:
essi sono costituiti, per la maggior parte, da antichi tracciati in selciato o terra battuta che servivano
per raggiungere i luoghi del culto religioso (S. Fruttuoso, S. Nicolò, La Cervara), per collegare i
vari nuclei abitati e per raggiungere i luoghi del lavoro rurale (gli oliveti, i boschi e le carbonaie, la
macchia e i pascoli). L’asse principale del sistema dei sentieri del parco è rappresentato dalla direttrice Portofino Vetta - Portofino Mare, che attraversa da Nord-Ovest a Sud-Est l’intero promontorio: da esso si dipartono i diversi percorsi che raggiungono e lambiscono la fascia costiera e i diversi
nuclei. Inoltrandosi lungo i sentieri, man mano che ci si allontana dal rumore del traffico cittadino,
ci si immerge progressivamente nel silenzio, negli odori e nei colori della natura del parco, isola
incontaminata a sole poche decine di km dall’area metropolitana di Genova.
Come perdersi un’occasione simile!. E poi ripartiamo comodi: andiamo in pullman. Come cominciare meglio?! Un arrivederci dal gruppo accompagnatori A.G.
2
AUGURI DI BUON COMPLEANNO A:
Ivan Andreoni
Giuseppe Duse
rro
e
i
F
e
p
Giusep
grada
a
D
o
e
t
t
a
M
SETTIMANA BIANCA 2012
La settimana bianca a S. Caterina Valfurva è confermata in calendario dal 29 gennaio al 4 febbraio .
Sebbene il numero degli iscritti quest’anno è al minimo storico (alla data solo 7 iscritti), il gruppo accompagnatori rispetterà il programma proposto; unica variazione
sarà la mobilità: utilizzeremo il treno più l’autobus di linea che parte da Tirano.
Sarà in ogni caso una bella esperienza, che vale la pena di provare! Ci ritroviamo
con i partecipanti alla settimana bianca, martedì 24 gennaio, alle ore 21 presso la
nostra sede, per i dettagli operativi ed il saldo della quota del soggiorno.
3
ALPINISMO GIOVANILE
Corso di Base
15 GENNAIO 2012
“da Portofino a Camogli”
PROGRAMMA:
ore 06:15
ore 06:30
ore 09:30
ore 12:30
ore 15:30
ore 16:00
ore 19:00
ritrovo alla stazione F.S. di Sesto S.G.
partenza in pullman per Portofino
arrivo a S. Margherita Ligure - si prosegue per Portofino
pranzo al sacco
arrivo a Camogli
partenza in pullman da Camogli
previsto arrivo a Sesto FS
costo della gita 20 euro
(pranzo al sacco)
Equipaggiamento: abbigliamento invernale
(sempre con il metodo “ a cipolla”)
Inviare e-mail a:[email protected] + copia: [email protected]
oppure chiamare direttamente il n° 348-2511570
termine iscrizioni mercoledì 11 gennaio
Per motivi organizzativi della gita, tale scadenza è tassativa. Ringraziamo per la collaborazione!
4
ALPINISMO GIOVANILE
CORSO DI BASE
Percorso: E = Escursionistico - Tempo di percorrenza 3-4 ore
Questo itinerario prevede la partenza da Portofino e l’arrivo a Camogli. Con il nostro
pullman privato arriveremo a S. Margherita Ligure; per problemi di limitazione
del traffico a mezzi privati superiori a 6 metri, proseguiremo con un autobus locale
(15 min) sino a raggiungere Portofino, da dove ha inizio la nostra escursione.
Imbocchiamo il sentiero che dalla fermata dell’autobus (di fronte alla chiesa) sale a sinistra: un percorso in salita, che s’inoltra tra alti muri da cui si possono intravvedere belle
ville e giardini curatissimi; questa prima parte di percorso è accompagnata da incantevoli scorci sulla baia di Paraggi.
Il sentiero carrabile, largo e ben tenuto, passa da località San Sebastiano, piccolo nucleo
di case attorno ad una chiesetta rossa e, salendo in mezzo alle fasce, arriva ad un punto
di sosta attrezzato, in cui interseca il sentiero proveniente da San Fruttuoso; la salita si
fa ora un po’ meno ripida e, abbandonando le belle vedute panoramiche sul Golfo del
Tigullio, si addentra nel “Monte” passando da località Olmi (250mt. sl.m. da dove parte
la diramazione per Nozarego), località Il Casone e località Crocetta (363mt.
sl.m.), dotato di una panchina per potersi concedere una pausa.
Il percorso, in lieve pendenza, avanza sul bel sentiero di ghiaia e pietra, ombreggiato
da magnifi ci alberi di castagno,lecci e pini marittimi, arrivando a località Bocche (454
mt. sl.m.), crocevia di numerosi sentieri e punto di sosta attrezzato con tavoli, panche
e rubinetto di acqua potabile, dove con molta probabilità ci fermeremo per pranzare al
sacco.
Mantenendosi sul cammino principale, segue un altro punto di sosta attrezzato in località
Pietre Strette (464 mt. s.l.m.), considerato il fulcro del Monte di Portofino: in questo
tratto di strada vale la pena soffermarsi qualche minuto sulla panchina, alla nostra destra,
che si affaccia su Santa Margherita Ligure e San Lorenzo della Costa.
Da Pietre Strette si prosegue in direzione Portofino Vetta fino a località Gaixella (412 mt.
s.l.m. qui c’è un altro rubinetto di acqua potabile), dove si svolta a sinistra per inoltrarsi
nella valle ombrosa seguendo le indicazioni per San Rocco di Camogli; dopo il primo
tratto in mezzo al bosco, si scende tra fasce coltivate e abitazioni di contadini arrivando
al piccolo nucleo di Galletti, superato il quale, davanti agli occhi, si apre un meraviglioso scenario su Punta Chiappa, capo Mele e via via sull’intero Golfo Paradiso. La scalinata termina sul panoramico sagrato della chiesa di San Rocco di Camogli (219 metri
s.l.m.).
La discesa per Camogli inizia sotto al piazzale con via San Rocco e prosegue con una
serie di gradini che si snodano tra alti muri e fasce, incontrando qua e là qualche abitazione; dopo circa 25 minuti, costeggiando Rio Gentile, s’immette nel parcheggio di
Camogli, dove ci aspetta il nostro pullman che ci riporterà a Sesto S. Giovanni.
5
Il muso di scimmia sul Monte di Portofino
Viveva un tempo a Camogli, sulla costa ligure dove la montagna degrada nel mare,un
Principe.
Era bello, alto, aveva due splendidi occhi verdi e fieri che rispecchiavano la forza
e i colori del mare. Governava con saggezza il suo popolo ed era molto amato.
Aveva però un grande cruccio: non riusciva a trovare una Principessa da amare e
sposare. Ne aveva conosciute tante, tutte bellissime, ma in nessuna aveva trovato
ciò che cercava. Diceva sempre che la “sua” Principessa doveva essere “una donna
speciale”.
Un giorno il Principe venne a sapere che sulla montagna viveva un mago, che sapeva are grandi incantesimi, e decise di rivolgersi a lui.
Così un giorno, di buon mattino, in gran segreto, il Principe salì i sentieri del Monte
ed arrivò alla capanna del mago che lo accolse con molto rispetto.
”Tu, che sai fare incantesimi”, – disse il Principe – “puoi farmi trovare la mia Principessa ?”
Il mago rispose : “La tua Principessa arriverà, ma sarà tra mille anni”. “Sarà troppo
tardi per me, io non ci sarò più. Grande Mago, puoi fare per me un incantesimo che
mi permetta di aspettarla ?” chiese allora il Principe.
Dopo una breve riflessione il mago rispose che lo poteva fare, ma il prezzo sarebbe
stato altissimo: “Ti trasformerò nella roccia di questa montagna, ma non potrò
lasciarti le tue belle sembianze. Avrai l’aspetto di un muso di scimmia e solo chi
vedrà la tua vera anima dietro queste rocce potrà rompere l’incantesimo”.
Il Principe non ci pensò due volte ed accettò. Il Mago lo condusse sulla scogliera, ai
piedi della montagna, dove questa si bagnava nel mare, lo fece appoggiare alla roccia e pronunziò la formula magica. Subito sulla montagna apparve il grande profilo
di una scimmia che tutti, ancora oggi, possono ammirare dal mare .
Da allora nessuno ha mai più sentito parlare del buon Principe, ma un giorno, dal
mare, verrà una fanciulla che, alzando gli occhi alla montagna, vedrà, capirà, amerà
e finalmente romperà l’incantesimo!
6
I RAGAZZI PUBBLICANO!
Ciao io sono Alessandro Verziera per incominciare vi scrivo qualche barzelletta:
(queste barzellette associano i comportamenti dei ragazzi di scuola a dei film)
Gli studenti alla prima ora
L’alba dei morti viventi.
L’interrogazione
Nightmare.
La pagella
Profondo rosso.
L’interrogazione
Il silenzio degli innocenti.
La sala dei professori
Non aprite quella porta.
La malattia dei prof
Una settimana da dio.
I supplenti
A volte ritornano.
Un 8 nel compito
Io sono leggenda.
Un 4 nel compito
Dejavu.
Sapete che cosa fanno 3 maiali sul divano?????
I porci comodi!!!!!
A me in particolare mi è piaciuto l’arrampicata cosa che dovremmo
fare più spesso…
7
Stefania Verziera
… I Promessi Sposi …
Ciao a tutti soci del C.A.I., mi sono permessa di scrivere qualcosa
sul sito qualcosa che mi ha particolarmente colpita!!!
Questo è il secondo anno che studio Alessandro Manzoni e il suo
romanzo (i Promessi Sposi) ma avendo cambiato prof. In questo
periodo sono venuta a conoscenza di una particolare sfuggito alla
mia teacher precedente … cercherò di non annoiarvi infatti sarò
breve promesso!!!!!!!!!!!!!!!
Dunque come molti di voi già sanno, questo romanzo è stato il
primo della letteratura italiana, ma Manzoni prima di pubblicare
il vero e proprio romanzo, aveva provato a scrivere la storia
dei due sposini nella lingua parlata in quel tempo. Non contento
dell’opera, dal 1824 al 1860, cambia sia il contenuto che la lingua
e questo portò molta importanza allo scrittore proprio perché successivamente
gli fu chiesto di riformare la lingua italiana facendo
così del romanzo de “I Promessi Sposi” un’opera innovativa ma
soprattutto umile perché la storia rispecchiava in ogni singolo ambito
la vera situazione politica presente in quell’epoca.
Ok ho finito…tutto quello che ho scritto era solo a titolo informativo
per le persone che magari non sapevano…
Tanto per rimanere a tema vi presento una barzellettaaaaa!!!!
(nota ironica )….
Studenti : prof. Scusi ha portato le verifiche???
Professoressa: Mi spiace ragazzi, ma ho 3 classi … avete fatto i
compiti????
Studenti : Ci dispiace prof. Ma noi abbiamo 12 materie…..