L`omeopatia è una scienza? E, soprattutto, funziona?
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L`omeopatia è una scienza? E, soprattutto, funziona?
L'omeopatia è una scienza? E, soprattutto, funziona? - dieci domande e risposte Questo documento è scaricabile da http://www.sbl.unisi.it/perColle/caffescienza.pdf 1. L’acqua ha memoria? Un buon punto di partenza potrebbe essere il sito www.acquainformata.eu dal quale si può accedere al materiale che descrive le rivoluzionarie scoperte di Montagnier sulle proprietà del DNA di virus e batteri. Tali ricerche rappresentano, infatti, la forma ad oggi più avanzata delle applicazioni in campo medico della memoria dell’acqua. Lo scorso anno Rainews24 e, più recentemente, Voyager ne hanno dedicato un lungo servizio con molteplici interventi che sono stati tutti a sostegno delle ricerche del virologo francese (vedi figura a lato) nonostante l’argomento abbia suscitato forti perplessità nella comunità scientifica internazionale. Da http://it.wikipedia.org/wiki/Jacques_Benveniste, è possibile avere informazioni su Jacques Benveniste, immunologo francese e primo ricercatore a proporre, e, a modo suo, a dimostrare, che l’acqua possiede capacità di immagazzinare informazioni molecolari. Questa pagina di Wikipedia, è un buon punto di accesso per informarsi sulle ricerche di Benveniste, ma ulteriori informazioni si possono avere all’indirizzo: http://medbunker.blogspot.com/2009/08/omeopatia-lincredibile-caso-del-dottor.html Utilizzando molte tecniche tra di loro anche assai diverse, i ricercatori hanno ottenuto molteplici evidenze sperimentali che indicano come una molecola d’acqua non rimanga in una posizione fissa per un tempo superiore al millesimo di miliardesimo di secondo. L’acqua, quindi, risulta essere tra le molecole più smemorate dell’Universo: è solo in questo modo che una singola molecola d’acqua ha la possibilità di partecipare, in rapida successione, ad una infinita varietà di azioni biologiche. Se da un lato non esistono studi per la produzione di acqua smemorata, l’ottenimento di acqua pura, ovvero senza altre molecole in essa disciolte, è un problema affrontato e risolto da tempo, dal momento che la purezza dell’acqua è spesso il prerequisito per condurre sperimentazioni di laboratorio o per l’ottenimento di particolari prodotti. Con distillazioni multiple e passaggi in resine opportune si può, infatti, ottenere acqua pura con una conducibilità elettrica ridotta fino ad un millesimo di quella di una buona acqua di sorgente. A questo proposito, è interessante osservare la quantità delle varie sostanze disciolte nelle acque minerali in commercio in Italia, come riportato dalla pagina del sito acqua2o: http://www.acqua2o.it/sinoxacque/sinoxacque.htm. Invece, collegandosi alla pagina www.publiacqua.it/qualita/firenze, è possibile sapere quanto delle stesse sostanze è disciolto nell’acqua che preleviamo dal rubinetto. Interessante è raffrontare le quantità di sodio, espresse in parentesi ed in milligrammi per litro, presenti nell’acqua minerale Lete (5), nell’acqua del rubinetto del Comune di Firenze (23) e nel rimedio omeopatico Natrum Muriaticum (si dovrebbe dire Natrium Cloridricum che è il corretto nome latino del sodio cloruro o sale da cucina) nella formulazione 9CH della Boiron (0). 2. Diventare Omeopati è difficile? Per diventare Omeopati, in Italia si possono seguire corsi organizzati da Università o da Istituti privati. Tra questi ultimi, spiccano i corsi residenziali organizzati dalla Scuola di Medicina Omeopatica di Verona rivolti a laureati o iscritti al penultimo anno delle Facoltà di Farmacia, Veterinaria o Medicina. Il costo del corso è di € 1.700/anno, come è riportato dalla pagina: http://www.omeopatia.org/it/scuola_di_omeopatia/dettaglio_corsi_della_scuola_di_medicina_omeopatica_di_veron a.php?ID=101 . Anche in assenza di una Laurea può, quindi, essere conseguito il Diploma di Omeopata che dà diritto di accesso al Master in Omeopatia proposto dallo stessa Scuola al costo di € 1.200. A tutti, invece, veniva offerta la possibilità di diventare un Omeopata da Boiron-USA. Il 13 dicembre scorso, a seguito dello “On-line Training Program” su “Homeopathic Medicines – The Basics” un diplomato d’eccezione: Paolino Paperino! (notizia da http://medbunker.blogspot.com/2011/01/paperinolomeopata.html). Probabilmente per colpa di Paperino, ora, almeno per gli Italiani, non è più possibile iscriversi a questo corso che in precedenza era accessibile all’indirizzo http://blog.boironusa.com/2009/archives/education/boiron-online-training-program/ provare per credere. Sono offerti corsi on-line a non laureati in Medicina anche dallo Institute of Classical Homoeopathy di San Francisco con lo “Online training in The Principles and Practice of Classical Homeopathic Medicine” per soli $450. In Internet di corsi simili che rilasciano attestazioni ingannevoli, se ne trovano a decine. 3. Fare un rimedio omeopatico è difficile? Per fare un rimedio omeopatico in granuli occorrono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. un principio attivo preparato in forma concentrata, detta tintura madre; un apparato per la succussione (metodo di agitazione per contenitori con liquidi all’interno); vetreria per gestire le molteplici diluizioni; acqua pura e smemorata per le ultra-diluizioni; granuli di zucchero e/o lattosio; vaporizzatore dell’acqua memorizzata del principio attivo. Proviamo a fare un preparato omeopatico 12CH di aspirina per curare il “dolor di stomaco”, visto che elevate dosi di questa molecola causano infiammazione alla parete gastrica, seguendo l’innovativo auspicio del Dott. Samuel Hahnemann secondo il quale “similia similibus curentur”. Per preparare questo ipotetico rimedio omeopatico, che chiamerò in mio onore Salicilnerinum, prima di tutto si deve fare qualche conto. La quantità massima di aspirina che si può sciogliere a 25 °C in un litro d’acqua, ovvero la sua solubilità, è 3 grammi. Grazie alle intuizioni di Amedeo Avogadro (vedi pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Amedeo_Avogadro) è possibile calcolare con esattezza il numero di molecole presenti in questo litro di soluzione “satura” di aspirina. Infatti, noto che la massa molecolare dell’aspirina è 180,157, è facile calcolare la concentrazione della tintura madre di aspirina: 3 : 180,157 = 0,016 concentrazione espressa come numero di moli presenti nel litro di soluzione. Dal momento che Avogadro ci indica che in una mole di qualsiasi sostanza il numero di molecole è fisso e corrisponde a 6 x 1023, nel litro di tintura madre di aspirina ci sono 6 x 1023 x 0,016 = 1,6 x 1021 molecole di aspirina. Ed ora potentizziamo la tintura con le diluizioni centesimali e le agitazioni suggerite da Hahnemann, ovvero prendiamo un cc di soluzione e portiamolo ad un litro con acqua accuratamente “smemorata” e agitiamo. Questa operazione dovrà essere fatta a mano o con uno strumento adeguato, dopo Struttura molecolare dell’aspirina ciascuna diluizione della soluzione. Il numero di molecole di - un ve ro be l f ar m ac o v ero - aspirina diminuisce cento volte per ciascuno dei dodici passaggi previsti per fare l’aspirina omeopatica 12 CH, come sotto riportato: 1CH = 1,6.1019 2CH = 1,6.1017 3CH = 1,6.1015 4CH = 1,6.1013 5CH = 1,6.1011 6CH = 1,6.109 7CH = 1,6.107 8CH = 1,6.105 9CH = 1,6.103 10CH = 16 11CH = 0,16 12CH = 0,0016 Nella soluzione ultra-diluita d’aspirina preparata per fare il Salicilnerinum 12CH, oltre ai miliardi di miliardi di altre specie chimiche presenti anche nelle migliori acque sorgive, ci sarà, quindi, una sola molecola dell’originario principio attivo ogni 625 litri di soluzione. Questa sarà la soluzione che dovrà essere accuratamente vaporizzata sopra i granuli di zucchero e lattosio. Il prodotto finale sarà dolce ed innocuo, ma, come ogni farmaco che si rispetti, dovremo stare attenti agli effetti collaterali. Infatti, dosaggi eccessivi di Salicilnerinum 12CH, come del resto di ogni altro farmaco omeopatico, potrebbero fare guadagnare molto peso a chi lo assume, visto l’alto contenuto zuccherino, e molto profitto a chi lo mette in commercio. 4. Fare un rimedio omeopatico è costoso? Il principio attivo, qualunque sia il suo valore commerciale, a causa della ultra-diluizione di fatto non riesce ad incidere nel costo finale della preparazione del rimedio omeopatico. Per preparare l’Oscillococcinum, prodotto di punta della Boiron a difesa delle sindromi influenzali e da raffreddamento, occorre cuore e fegato di anatra muschiata. Considerato che l’omogenato ottenuto deve essere sottoposto 200 volte a diluizioni con il metodo di Korsakov (http://www.my-personaltrainer.it/erbe-medicinali/diluizionikorsacoviane.html), qualunque sia il prezzo del volatile, minima sarà l’incidenza sul prezzo finale dell’Oscillococcinum. Il costo dell’apparato che sostituisce la dinamizzazione manuale delle canoniche 100 oscillazioni verticali non è proibitivo. Ad esempio, la ditta Debofar N.V. ( Farazijnstraat 9, 8670 Oostduinkerke, Belgio) propone il dinamizzatore Dyna HV1 a € 1.360. L’impregnatore automatico a 2 vetri (250ml-1L) per i granuli di saccarosio o di lattosio viene offerto dalla stessa ditta a € 5.400, insieme agli stessi granuli di lattosio i quali, nella pezzatura da 50 milligrammi, sono offerti al prezzo di € 19,50 al kilogrammo per acquisti superiori ai 20 Kg. Risulta, così, che con meno di 1 euro si possono acquistare oltre 1.000 granuli da 50 milligrammi di lattosio sui quali fare depositare la soluzione ultra-diluita. Nel caso si volesse usare granuli di zucchero, si può fare anche qualche risparmio. La produzione del rimedio omeopatico non richiede spese di investimento per la ricerca, dal momento che le ricette sono tutte precodificate. Le attrezzature sono di basso costo e la spesa finale per la produzione di ciascun rimedio è di fatto determinata solo dalle attività di inscatolamento, di distribuzione e di promozione. I meccanismi per la diversificazione dei prezzi dei vari rimedi omeopatici, quando proposti sullo stesso tipo di supporto solido o liquido, non è di immediata comprensione (vedi anche domanda 7). 5. I rimedi omeopatici hanno effetti superiori al placebo? Effetti placebo e nocebo sono oggetto di moltissimi studi sistematici con tecnologie avanzate. La banca dati dei riferimenti bibliografici PubMed, curata dalla National Library of Medicine, contiene oltre 55.000 citazioni e tra i più recenti al riguardo sono qui riportati come esempio: Tracey I. Getting the pain you expect: mechanisms of placebo, nocebo and reappraisal effects in humans. Nat Med. 2010 Nov; 16(11):1277-1283; Colloca L, Miller FG. Role of expectations in health. Curr Opin Psychiatry. 2011 Mar;24(2):149-155; Mitsikostas DD, Mantonakis LI, Chalarakis NG. Nocebo is the enemy, not placebo. A meta-analysis of reported side effects after placebo treatment in headaches. Cephalalgia. 2011 Jan 7. [Epub ahead of print]). E’ interessante notare che effetto placebo e Omeopatia sono stati messi in relazione in 181 studi censiti da PubMed. A questo riguardo, un buona notizia: se hai concrete prove per dimostrare che i rimedi omeopatici abbiano effetti superiori ad un placebo, potrai vincere un milione di dollari. Come? Consulta la pagina: http://www.randi.org/site/index.php/1m-challenge.html 6. I rimedi omeopatici sono sempre innocui? Prima dell’avvento della Omotossicologia (vedi pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Omotossicologia) detta anche l’Omeopatia del terzo millennio, i rimedi omeopatici erano caratterizzati, per effetto delle ultradiluizioni, dalla totale assenza di effetti nocivi alla salute. Nei rimedi omotossicologici, invece, vengono introdotti più alti dosaggi di componenti di potenziale pericolosità. Molti di questi, negli USA sono venduti soli dietro presentazione di una ricetta medica. La Farmacia di Sant’Orsola propone on-line all’indirizzo http://www.farmaciasantorsola.it/heel-echinacea-compositum-forte-heel-fiale-p-2609.html ed al prezzo scontato di € 26 il rimedio omeopatico Echinacea Compositum Forte S Heel in confezione da 10 Fiale. Come dichiarato da Biologische Heilmittel Heel GmbH (Dr.-Reckeweg-Straße 2-4D-76532 Baden-Baden, Germania) la formulazione di questo prodotto è descritta a pagina 84 della guida che messa a disposizione alla pagina http://www.meridianamerica.com/veterinary_guide1.pdf Echinacea compositum S: 1 fiala da 2.2 ml contiene: Echinacea angustifolia D 3, Aconitum D 3, Sanguinaria D 4, Sulfur D 8, Baptisia D 4, Lachesis D 10, Bryonia D 6, Eupatorium perfoliatum D 6, Pulsatilla D 8, Mercurius sublimatus corrosivus D 8 Thuja D 8, Influenzinum-Nosode D 13, Phosphorus D 8, Cortisonum aceticum D 13, Streptococcus-Nosode D 18, Staphylococcus-Nosode D 18, Phytolacca D 6, Pyrogenium-Nosode D 198, Zincum D 10, Gelsemium D 6, Hepar sulfuris D 10, Rhus toxicodendron D 4, Arnica D 4, Acidum arsenicosum D 8, Argentum nitricum D 8, Euphorbium D 6 22 μl ciascuno. Indicazioni: Stimolazione delle difese immunitarie durante stati febbrili o infiammatori, quali ascessi , foruncoli, gengiviti, sinusiti, , gastroenteriti, enterocoliti, cistiti, , vaginiti, fistole purulente, osteomieliti, otiti, malattie della pelle, mastiti, influenza suina ecc. ecc. (dati forniti da http://www.homotoxicology.net/matmed/combo/ID_ 0d98n.htm e traduzione di N.N.) In questo caso, tutti I componenti del rimedio omeopatico compaiono a diluizioni decimali non irrilevanti, come ad esempio il mercurio sublimato corrosivo D8. D8 significa una diluizione di 100 milioni di volte di una quantità iniziale non ben definita, ma che non esclude la reale presenza molecolare del tossico metallo, raggiungendo, forse, la concentrazione media presente nel tonno in scatola (secondo www.fda.gov). Alcuni rimedi di tipo omotossicologico, come lo Engystol sono pubblicizzati dalla ditta produttrice HEEL come regolati dalla Food and Drugs Administration (vedi http://heelusa.com/Engystol/Default.aspx), la quale, per altro, si limita a dire quanto è riportato nella lettera riportata dal sito dello FDA: http://www.fda.gov/ICECI/EnforcementActions/WarningLetters/2005/ucm075237.htm 7. Come si determina il prezzo di un rimedio omeopatico? A parità di tipo di supporto con il quale è proposto il rimedio omeopatico, ovvero granuli, fiale o quant’altro, la già accennata ininfluenza del costo del principio attivo suggerirebbe un identico prezzo per tutti i differenti prodotti a parte la variabile costituita dal numero delle potentizzazioni (diluizioni+ agitazioni). Apparentemente, questo non è il caso (vedi http://www.paginesanitarie.com/uniomeopaticii.htm). In ogni caso, il costo dei granuli (1.000 per € 0,97) suggerirebbe una ultra-diluizione anche nel prezzo finale del rimedio omeopatico. 8. I rimedi omeopatici quali controlli di qualità e sicurezza hanno? Se da un lato è possibile reperire le disposizioni in materia di commercializzazione di medicinali omeopatici, meno facile è trovare le norme che ne disciplinano la qualità e la sicurezza. In ogni caso, suscita perplessità il fatto che gli ingredienti siano espressi con nomi a volte di fantasia (Anas Barbariae, forse intendendo la Cairina moschata della figura a fianco) o in latino scorretto (come già accennato, Natrum forse si riferisce a Natrium) ed in quantità assai meno definite rispetto alle merendine in vendita nei supermercati. 9. L’Omeopatia è sostenuta dai Sistemi Sanitari Nazionali? L’Omeopatia è praticata da circa 300 milioni di persone nel mondo: questa è, almeno l’informazione che viene data dalla pagina http://www.loackerremedia.it/omeopatia_nel_mondo.aspx di Loacker Remedia. A seconda degli Stati, diverso è il rapporto tra Omeopatia e Sistema Sanitario nazionale. In Gran Bretagna, la Casa Reale ha sempre riposto, dalla Regina Vittoria in poi, una grande fiducia in questo tipo di pratica. Oggi Carlo, Principe del Galles e successore al trono d’Inghilterra, è il principale sostenitore dell’Omeopatia, guadagnandosi, così, la dedica del libro di Edzard Ernst e Simon Singh “Aghi, pozioni e massaggi. La verità sulla medicina alternativa” (2008, Editore Rizzoli). In Italia la Toscana è all’avanguardia nel campo delle Medicine complementari (vedi http://www.regione.toscana.it/salute/medicinecomplementari/index.html) con finanziamenti a sostegno di Centri regionale di riferimento. Da Internet è possibile vedere le differenti normative che regolamentano l’Omeopatia in altri Stati e lascio ai lettori lo sviluppo di questo argomento. 10. L’Omeopatia, oltre le molecole, verso la Medicina quantistica? Il Congresso mondiale di Medicina Quantistica si svolge annualmente ad Honolulu. Nel suo sito (http://quantumnaturopath.com/) sono esposte le finalità ed elencati i suoi principali relatori (http://quantumnaturopath.com/speakers) Appare subito evidente quanto il livello delle relazioni sia garantito dalla comune provenienza degli speaker, ovvero la Università on-line Quantum University (sito http://www.iquim.org/) Se la Medicina quantistica può lasciare perplessi, c’è sempre la Astro-Omeopatia come possibile alternativa (vedi sito: http://www.convivioastrologico.it/collaboratori/r_fianchini/astro_omeopatia.htm)