Abarth - VirtualCar

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Abarth - VirtualCar
Ritorna il mitico “Scorpione” Abarth
Al 77° Salone Internazionale di Ginevra parte un grande progetto: il rilancio di uno dei più
prestigiosi marchi dell’automobilismo sportivo mondiale. Il suo simbolo è lo scorpione, il suo
nome è Abarth.
Da sempre sinonimo di vetture grintose, di sfide, di passione e di grandi emozioni,
Abarth torna con una nuova linea per far sognare tutti gli amanti dell’automobilismo sportivo.
Sotto i riflettori della rassegna svizzera “sfila” la prima interpretazione Abarth applicata alla
Grande Punto, l’iniziativa che successivamente sarà estesa ad altri modelli.
Per la partenza di questa nuova avventura è stata scelta una cornice esclusiva come quella
offerta dal Salone di Ginevra, un contesto raccolto, unico e di grande suggestione. Qui è stato
realizzato uno stand di forte impatto visivo che, in linea con la filosofia del rilancio di Abarth, è
stato
pensato
come
uno
spazio
innovativo
contraddistinto
da un linguaggio
fresco,
contemporaneo, tecnologico ed estremamente ricercato in ogni dettaglio. Come dimostrano i
nuovi elementi della comunicazione del marchio Abarth sono esposti in tutta la loro forte e
originale personalità: la famosa e rinnovata striscia Abarth da gara è stata realizzata con piastrelle
di led mentre il nuovo logo, lo scorpione e la scritta, sono tutti elementi tridimensionali, di grandi
dimensioni e in alluminio satinato e lucido.
I valori e la tradizione di Abarth sono invece sottolineati in modo discreto e tecnologico: i
materiali nobili e le finiture preziose quali alluminio, fibra di carbonio, smalti e laccature
impreziosiscono l’area espositiva valorizzando le vere protagoniste dello stand: la Grande Punto
Abarth S2000, vettura omologata per competizioni, tornata come assoluta vincitrice nelle gare, e
la Grande Punto Abarth Preview, concept presentato in anteprima internazionale.
Sono queste le due anime del mondo Abarth: le competizioni e la produzione di serie.
Inoltre, il pubblico può conoscere a Ginevra un terzo ambito in cui opererà il Marchio:
infatti, attraverso un configuratore multimediale, i visitatori possono ripercorrere il concetto di
“Kit Abarth” visualizzando la flessibilità e la grande varietà di combinazioni che il brand metterà a
disposizione dei suoi clienti mediante le cassette di trasformazione. Alcune di queste scatole in
legno massello, intarsiate con finiture in alluminio satinato, sono esposte dentro cubi di cristallo e
contengono i componenti automobilistici storici delle cassette di trasformazione, meccanici ed
estetici.
Infine, attraverso un’esclusiva tecnologia a led e schermi al plasma, le pareti dello stand
propongono immagini e filmati storici alternandoli alla riproduzione della rinnovata striscia
Abarth da gara: così è possibile apprezzare quel sottile legame tra passato e futuro, oltre all’energia
e alla personalità, che un marchio come Abarth ha nel proprio carattere.
Grande Punto Abarth Preview
Protagonista assoluta dello stand è la Grande Punto Abarth Preview, un vero gioiello di
grinta ed eleganza. Questa vettura sarà lanciata sul mercato il prossimo settembre con l’intento di
rafforzare ulteriormente il posizionamento sportivo e giovanile della Grande Punto.
La vettura esposta a Ginevra è equipaggiata con un motore 1.4 benzina Turbo da 150 CV a
5500 rpm, incrementato a 155 CV con utilizzo di benzina a 98 RON. Inoltre, grazie ad un kit di
potenziamento, successivamente sarà anche disponibile una versione con una potenza doppia
rispetto alla versione base che raggiungerà i 180 CV. Si tratta di una peculiarità in linea con la
storia: per esempio, la Fiat 500 del 1958 aveva 13 CV a 4000 giri e una velocità massima di 85
km/h mentre la Fiat 500 Abarth del ‘58 sfoderava 26 CV a 5000 giri e una velocità di 118 km/h.
Dunque, la Grande Punto Abarth vuole rinverdire i fasti di quelle vetture prestazionali
offrendo la possibilità, soprattutto ai giovani, di entrare in un mondo di sportività in completa
sicurezza e a un prezzo accessibile.
Grande Punto Abarth S2000
A Ginevra il pubblico può ammirare anche la straordinaria Grande Punto Abarth S2000.
Vettura da competizione destinata alle Scuderie e che, tramite il Reparto Corse, disputerà nel 2007
il Campionato Italiano di Rally con i piloti Giandomenico Basso, con il suo navigatore Mitia
Dotta, e Davide Gatti, vincitore del Trofeo Fiat Abarth Internazionale 2006, che disputerà invece
la stagione al volante di una Fiat Grande Punto R3D ufficiale, spinta da un motore diesel. Inoltre, a
livello internazionale, la Grande Punto Abarth S2000 affronterà l’IRC (Intercontinental Rally
Challenge) con i piloti Andrea Navarra, con il suo navigatore Guido D’Amore, i giovani Umberto
Scandola e Anton Alen.
Il responsabile del reparto corse della Abarth & C. Spa sarà Claudio Berro.
Equipaggiata con un motore aspirato di 2000 cc da 270 CV e una trazione a 4 Ruote
Motrici, la nuova Grande Punto Abarth S2000 è l’erede della versione vincitrice del Campionato
Italiano Rally 2006 con Paolo Andreucci e Anna Andreussi che hanno vinto 7 delle 11 gare in
programma. Senza dimenticare l’ottima stagione dei compagni di squadra Andrea Navarra e Guido
D’Amore che sono giunti al terzo posto. Giandomenico Basso e Mitia Dotta hanno trionfato
nell’Europeo e nell’International Rally Challenge.
Insomma, fin dal suo esordio avvenuto nella scorsa stagione, la vettura da gara si è
dimostrata imbattibile qualunque fosse il tracciato o il terreno. Da sottolineare che la vettura
prodotta ad oggi in circa 15 esemplari è stata ordinata da diverse Scuderie, non solo europee, per
competere nei Rally Internazionali e Nazionali. E oggi, forte di questa superiorità tecnologica e
agonistica, la nuova Grande Punto Abarth S2000 è pronta ad affrontare i due campionati con la
stessa determinazione e grinta.
Infine, oltre a presentare una vettura di successo e un prestigioso team di piloti, la nuova
Abarth & C. può annoverare uno staff di grande esperienza nel settore racing: in totale sono 113
professionisti, dei quali 26 nell’area engineering, 43 nel manufacturing e 9 dedicate al racing.
La forza di un simbolo
Uno stemma vincente non cambia. Al massimo, si modernizza.
L’elemento caratterizzante del marchio Abarth, il leggendario scorpione, è parte essenziale
di un’eredità inestimabile, di un patrimonio di vittorie e passioni sui quali è nato uno dei grandi
fenomeni di culto dell’automobilismo moderno.
Un marchio che oggi è stato reso ancora più aggressivo grazie alla nuova cromia nera e
all’inserimento di elementi grafici molto netti e definiti. Il lettering, pur mantenendo
un’impostazione vicina al patrimonio tipografico originale, ritrova una forte carica distintiva,
mentre la sottile banda tricolore (tag) esalta la spiccata connotazione “Made in Italy” del marchio,
pur senza appesantirne l’immagine complessiva. Nell’ottica di un’identità moderna ma in linea
con i valori della tradizione sono stati rivisitati anche la struttura a scudo, simbolo legato al
concetto di vittoria, e la disposizione delle cromie giallo/rosse, da sempre rappresentative
dell’universo “racing”.
La rivisitazione del simbolo di Abarth ha quindi l’obiettivo di riprodurre in chiave attuale
tutta la potenza espressiva di un marchio che dal 1949 fa parlare di sé e che sarà sempre più
protagonista in futuro.
Il progetto Abarth tra passato e futuro
Un passato glorioso che si fa presente, una passione vincente ieri come oggi: è questo il
concetto che guida il progetto di rilancio del marchio Abarth da parte di Fiat.
La rivisitazione fedele di tutto un mondo di emozioni, vittorie, stile, simboli che hanno
fatto del marchio dello scorpione quell’autentica leggenda che è ancora oggi tra gli appassionati di
automobilismo. Un restyling che parte dal rispetto assoluto per un passato dal quale non si può
prescindere, ma proiettato nel futuro.
Il marchio Abarth rappresenta un’attitudine che declina tutti i significati del concetto di
sportività, anche nelle sue accezioni più esclusive: valeva negli anni 60, vale oggi, varrà domani.
La novità sta proprio nel richiamo, in chiave moderna, a tutte le attività che nel passato
svolgeva la Abarth & C. a partire dalle corse, per poi passare ai prototipi e ai kit di trasformazione
delle vetture, fino ad arrivare a veri e propri accessori di moda che riflettono lo stile Abarth.
Intorno al marchio Abarth sta per nascere un vero e proprio mondo, imperniato su un
nucleo di valori che nei decenni scorsi ne ha determinato la grande fortuna: innovazione nel
design, utilizzo di materiali d’avanguardia, cura del dettaglio. Alla base di tutto, la più autentica
passione per l’automobilismo, senza dimenticare il patrimonio umano e tecnologico, oltre
all’orgoglio professionale delle migliaia di persone, tecnici, operai e dirigenti che nel tempo si sono
avvicendati nelle fabbriche, negli uffici e sui campi di gara. Anche per questo è stato essenziale
nello sviluppo del progetto il coinvolgimento di chi ha direttamente o indirettamente collaborato
con Carlo Abarth negli anni passati.
Il connubio dei due brand ha dimostrato con forza come una collaborazione industriale
possa diventare una storia di successo, creando uno stile improntato alla determinazione, alla
volontà di superare qualunque ostacolo e di raggiungere obiettivi ambiziosi. La memoria,
naturalmente, va a tutte quelle vetture Fiat piccole ma allo stesso tempo, grazie ad Abarth,
grintose, dinamiche, scattanti. Dei veri “scorpioni” in grado di pungere sul vivo la passione di
migliaia di automobilisti con il gusto della sfida, della velocità e dello stile italiano.
E oggi, quello spirito è pronto a rivivere
nella nuova Abarth & C, il vero cuore del
progetto di Fiat. Una società completamente rifondata, con amministratore delegato Luca De Meo
e sede a Chivasso, che intende rinnovare i fasti del leggendario marchio trasportandolo nella realtà
di oggi, pronto ad affrontare le sfide di un mondo dell’automobile completamente trasformato
rispetto ai tempi gloriosi di Carlo Abarth. La nuova società agirà su più fronti: innanzitutto
l’ambito “racing”, l’universo più spiccatamente sportivo delle corse, dei trofei monomarca e delle
vetture preparate per i clienti privati. Il secondo ambito è quello commerciale che comprenderà il
tuning - quindi la produzione di kit per l’elaborazione – e una diffusa attività di licensing e
merchandising.
Il legame con la tradizione non è solamente ideale, ma tangibile e concreto. Una vera e
propria rinascita che parte dal ritorno in grande stile delle attività di Abarth nella sede storica di
Corso Marche a Torino, attraverso la rifondazione delle famose “Officine Abarth”.
Carlo Abarth e la sua storia di successo
Dietro a un marchio-mito c’è soprattutto l’opera di un vero genio dei motori. Karl Abarth,
nato a Vienna nel 1908, è stato l’artefice di un successo quasi senza precedenti nel campo
dell’automobilismo sportivo, frutto di una dedizione assoluta al mondo dei motori e a un talento,
una passione e un gusto per l’innovazione davvero prodigiosi.
Dunque, lunga e avvincente la storia di Carlo Abarth, in questa sede racconteremo del
consolidato e proficuo rapporto di collaborazione tra il marchio Abarth e il brand Fiat.
Ma la storia di Carlo Abarth non inizia con le automobili ma in moto. Infatti, a vent’anni
coglie già i primi successi in sella a una Motor Th un mentre l’anno successivo costruisce la sua
prima motocicletta personalizzata con il marchio Abarth. Purtroppo un grave incidente, durante
una competizione a Linz, lo costringe ad abbandonare le moto, ma non perde la voglia di sfidare
se stesso e i propri limiti, continuando a gareggiare con i sidecar, mezzo che proprio lui porta
all’apice della fama grazie a imprese come la sfida con il treno Oriente Express (vinta
naturalmente da Abarth). Un secondo grave incidente nel 1939 lo obbliga tuttavia ad abbandonare
le competizioni.
Iniziano qui la seconda vita di Abarth e il mito vero e proprio. Nel 1945 si trasferisce a
Merano e diventa cittadino italiano a tutti gli effetti. Poi, dopo una breve esperienza in Cisitalia,
nel 1949 fonda la Abarth & C. La prima vettura prodotta fu una 204 A Roadster, derivata da una
Fiat 1100, che vinse immediatamente il campionato italiano 1100 sport e quello di formula 2.
Contemporaneamente, Abarth ha l’intuizione geniale di affiancare all’attività corse
l’attenzione per il grande pubblico, e inizia a realizzare i famosi kit di elaborazione per vetture di
serie che aumentano potenza, velocità massima e accelerazione. Elementi di spicco nei kit furono
le marmitte di scarico che, nel corso degli anni, diventeranno una vera propria icona dello “stile
Abarth”. Grazie all’esperienza appresa anni prima sulle moto le marmitte Abarth diventarono un
prodotto tecnologicamente all’avanguardia. I primi prototipi prevedevano un tubo centrale di
sezione costante e passaggi laterali nella lana di vetro, ed eliminazione di tutti i diaframmi per
contenere al massimo la compressione dei gas. Un sistema semplice ma innovativo, che diede ai
suoi prodotti un chiaro vantaggio prestazionale ed un inconfondibile rumore sordo e pieno. In pochi
anni l’Abarth & C. raggiunge livelli globali: nel 1962 produce 257.000 marmitte con uno staff di
375 persone, il 65% è destinato all’esportazione.
Furono due gli elementi di fondamentale importanza che determinarono il successo dei
componenti e dei kit Abarth: un’abile campagna pubblicitaria e l’attività corse. Infatti, Carlo
Abarth introdusse tecniche di marketing e comunicazione ancora oggi attuali. Basti dire che per
convincere gli automobilisti a rimuovere la marmitta di serie e a installarne una Abarth, escogitò
un’abile campagna pubblicitaria, centrata su un’elegante presentazione del prodotto. Reclamizzata
con linguaggio nuovo e rivoluzionario sulle maggiori testate giornalistiche, la marmitta veniva
presentata in versione nero opaco e terminali cromati, e offerta ad un prezzo di gran lunga
superiore rispetto a quello della concorrenza (4.500 lire contro un massimo di 2.000 lire). I suoi
collaboratori, inizialmente scettici nei confronti della strategia, dovettero prontamente ricredersi: il
successo fu immediato e straordinario. Le prime 50 unità furono realizzate per la Fiat “ Topolino”.
L’ascesa del marchio nell’immaginario degli appassionati di motori è costante, incessante,
e con il trascorrere del tempo diventa quasi imperiosa, toccando il proprio apice alla fine degli anni
50 e lungo tutti gli anni 60. Carlo Abarth costruisce il mito dello “scorpione” con una dedizione
assoluta e un’attività quasi frenetica, nella quale si intravedono le caratteristiche del genio. Le
tappe di questo exploit continuo, di questa storia di successo quasi senza paragoni, si susseguono
secondo un ritmo che lascia sbalorditi ancora oggi. Una lunga marcia a suon di record, trionfi,
intuizioni epocali che cambiano il modo di vivere le auto sportive.
Con una Fiat Abarth 750 carrozzata Bertone nel 1956 sigla una lunga serie di record di
durata e velocità: il 18 giugno, sulla pista di Monza, batte il record delle 24 ore dove copre 3.743
km a una velocità media di 155 km/h. Poi, dal 27 al 29 giugno, sullo stesso circuito lombardo,
anella numerosi record: i 5.000 e i 10.000 km, le 5.000 miglia e anche le 48 e le 72 ore. Il
successo fu internazionale, addirittura l’autorevole giornale tedesco “Das Auto Moto Und Sport”
nel n°15 del 21 luglio del 1956 dedica la copertina alla Abarth 750. La medesima vettura fu
carrozzata Zagato in due versioni differenti la Fiat Abarth 750 Zagato (1956) e la Fiat Abarth 750
GT Zagato (1956). L’11 ed il 12 maggio del 1957 alla 24esima Mille Miglia erano presenti ben 20
vetture dello “scorpione” nella classe 750, di queste ben 16 terminarono la gara.
Il “rombo” di questa straordinaria vettura toccò persino gli Stati Uniti: Franklyn Delano
Roosvelt Jr., figlio del presidente degli USA, si precipitò in Italia per siglare personalmente con
Carlo Abarth un accordo di esclusiva per la distribuzione di queste automobili.
Nel 1958 Abarth compie un vero e proprio capolavoro sulla nuova Fiat 500, trasformando
completamente la piccola utilitaria ed esaltandone al massimo le potenzialità.
Nello stesso anno diventa sempre più stretta la partnership con Fiat, che si impegna a riconoscere
premi in denaro alla Abarth in base al numero di vittorie e record che la scuderia sarebbe riuscita a
realizzare. Un evento che sta alla base dell’impressionante palmares a venire: 10 record del
mondo, 133 record internazionali, più di 10.000 vittorie su pista.
Il mito cresce sempre più, entrando persino nel linguaggio comune. Gli anni 60 sono il
decennio d’oro di Abarth. Dire “Abarth” significava dire “velocità”, “coraggio”, “prestazione”,
“modifica”. Ed è davvero lungo l’elenco delle vetture che hanno scolpito il nome Abarth nella
storia dell’automobilismo: dalla 850 TC, che vinse su tutti i circuiti internazionali compreso il
Nurbrugring, alla Fiat Abarth “1000 Berlina” fino alla 2300 S, che sul circuito di Monza infila una
straordinaria serie di record nonostante condizioni atmosferiche proibitive.
Nel 1965 Carlo Abarth volle realizzare di persona un record. Il 20 Ottobre 1965 sulla pista
di Monza con la Fiat Abarth “1000 Monoposto Record” Classe G, potenza 105 CV siglò il record
di accelerazione sul quarto di miglio e sui 500 metri mentre, il giorno successivo con una
monoposto classe E da 2000 cc, siglò i medesimi primati per classi superiori. Anche questa volta
un aneddoto dice molto delle tenacia di quest’uomo, che per poter entrare nell’angusto abitacolo e
poter condurre alla vittoria le sue vetture dovette perdere 30 kg di peso all’età di 57 anni.
Dal 1971 la Abarth diventa a tutti gli effetti di proprietà di Fiat Auto, e l’ultima vettura
alla cui realizzazione partecipa attivamente il fondatore del marchio è la A112 Abarth. E nel corso
degli anni 80 la storia prosegue con vetture celebri quali la Fiat 131 Abarth campione del mondo di
rally e la Ritmo Abarth.
Carlo Abarth si era tuttavia spento il 24 ottobre 1979, sotto lo stesso segno della nascita:
quello dello scorpione.
Scheda tecnica di Grande Punto Abarth
Motore
3
• 4 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro, 1368 cm ;
• Potenza: 110 kW (150 CV) a 5500 rpm, incrementata a 155 CV con utilizzo di benzina a 98 RON;
• Coppia massima di 206 Nm a 2000 rpm, ma si possono ottenere ben 230 Nm a 3000 rpm mediante attivazione
della modalità SPORT;
• Comando dell’acceleratore “drive-by-wire”, senza collegamento meccanico;
• Sovralimentazione realizzata con un turbocompressore Garrett IHI RHF3-P10,5 a geometria fissa.
Trasmissione
• Cambio a 6 rapporti
• Comando cambio esterno a doppio flessibile.
Sospensioni e sterzo
• Anteriore con schema Mc Pherson e barra antirollio;
• Posteriore con schema ponte torcente;
• Assetto sportivo ribassato;
• Guida ad asservimento elettrico con modalità SPORT.
Freni
• Pinza anteriore fissa M4x40 marchiata Brembo, a doppio pistoncino;
• Disco freno anteriore ø 305 mm x 28 mm, ventilato;
• Pinza posteriore, pistoncino ø 54 mm;
• Disco freno posteriore ø 264 mm x 11 mm.
Carrozzeria
• Allargamento dei parafanghi anteriore e posteriore.
Ruote
• Cerchio in lega di alluminio 7” x 17”;
• Pneumatici: 215/45-17.
Scheda tecnica di Grande Punto S2000 Abarth
Motore
3
4 cilindri in linea, 1.997 cm , montato trasversalmente, sviluppato da FPT racing;
Potenza: 270 CV a 8250 g/1’ circa con flangia 64 (da regolamento);
Coppia massima: 22.5 kgm a 6500 g/1’.
Trasmissione
Cambio a 6 rapporti a comando sequenziale con innesti frontali e cut off in cambiata, scatola ed interni
unici per monofornitura da regolamento tecnico;
Differenziali anteriore, centrale e posteriore meccanici con rampe e frizioni per modifiche delle percentuali
di bloccaggio;
Differenziale posteriore monofornitura con frizione multidisco per limitazione di coppia
Semiassi specifici, giunti tripodi lato vettura e omocinetici lato ruota;
Albero di trasmissione specifico in acciaio a due rami con supporto intermedio al telaio.
Sospensioni
Anteriore con schema Mc Pherson;
Posteriore con schema Mc Pherson;
Traversa anteriore specifica;
Traversa posteriore specifica;
Ammortizzatori regolabili.
Freni
Pinza anteriore a 4 pistoncini monolitica;
Disco freno anteriore 355 mm per asfalto, 300 mm per terra;
Pinza posteriore a 4 pistoncini;
Disco freno posteriore 300 mm.
Carrozzeria
Allargamento dei parafanghi anteriore e posteriore sino ad una larghezza massima di 1800 mm;
Montaggio alettone posteriore, con dimensioni vincolate da regolamento tecnico, per incremento stabilità
vettura con aumento carico aerodinamico.
Ruote
Cerchio GOODRICH asfalto: 8’’ x 18’’;
Cerchio GOODRICH terra: 6.5” x 15 “;
Pneumatici Michelin asfalto: 20/65-18;
Pneumatici Michelin terra: 19/65-15;
Pneumatici Michelin neve: 10/65-16.
Schede dei piloti
Giandomenico Basso
Nato il 15 settembre 1973 a Montebelluna (TV)
1993
Debutto
1995
Trofeo Fiat Cinquecento
5° assoluto
1996
Trofeo Fiat Cinquecento
5° assoluto
1997
Trofeo Fiat Cinquecento
1° assoluto
1998
Trofeo Fiat Cinquecento Kit Car
1° assoluto
1999
Trofeo Fiat Punto
2° assoluto
2000
Campionato del Mondo Super 1600
5° assoluto su Fiat Punto
2001
Trofeo Fiat Punto
2° assoluto
2002
Campionato del Mondo Rally Junior
5° assoluto su Fiat Punto
2003
Campionato Italiano Rally
Trofeo Fiat Abarth
2° assoluto su Fiat Punto
1° assoluto
2004
Campionato Italiano Rally
4° assoluto su Fiat Punto Abarth
2005
Campionato Europeo Rally
2° assoluto su Fiat Punto Abarth
2006
International Rally Challenge
1° assoluto su Fiat Grande Punto
Campionato Europeo
1° assoluto su Fiat Grande Punto
Andrea Navarra
Nato il 25 febbraio 1971 a Cesena
1989
Debutto
1992
Trofeo Fiat Uno Turbo
3° assoluto
1993
Trofeo Italiano Rally Terra
2° assoluto
1998
Campionato Europeo Rally
1° assoluto
Campionato Italiano Rally
3° assoluto
1999
Campionato Italiano Rally
6° assoluto
2000
Trofeo Fiat Punto Kit
2° assoluto
2001
Trofeo Fiat Punto Kit
1° assoluto
Trofeo Italiano Rally Terra
4° assoluto
2002
Challenge Italiano Rally Terra
1° assoluto
2003
Challenge Italiano Rally Terra
1° assoluto
2004
Campionato Italiano Rally
1° assoluto
2005
Campionato Italiano Rally
2° assoluto
2006
Campionato Italiano Rally
3° assoluto su Fiat Grande Punto
Davide Gatti
Nato il 6 febbraio 1971 a Reggio Emilia
1993
Debutto con il Trofeo Fiat Cinquecento
1995
Coppa Csai Trofeo Terra
1996
Campionato 2 Litri
1° Gruppo N
2005
Trofeo Rally Asfalto
2° Super 1600
2006
Trofeo Fiat Abarth Internazionale
1° juniores
1° assoluto su Fiat Punto Abarth
Umberto Scandola
Nato il 5 dicembre 1984 a Verona
2003
Debutto
2004
2005
2006
corso AciCsai Rally
Campionato Italiano Rally
International Rally Challenge
Rally di Sanremo
1° assoluto
1° Under 25
Anton Alen
Nato il 3 giugno 1983 a Helsinki (Finlandia)
2004
2005
2006
Debutto
Campionato Italiano
Mondiale Produzione, Campionato Italiano e Trofeo Terra
6° assoluto su Fiat Grande Punto
Intercontinental Rally Challenge
9-11/03EAKSAFARI RALLY KENIAterra10-12/05TRRALLY OF TURKEYterra22-24/06BBELGIUM YPRES
WESTHOEK RALLYasfalto12-14/07RUSRALLY OF RUSSIAterra2-4/08PRALLYE VINHO DA
MADEIRAasfalto24-26/08CZBARUM RALLY ZLINasfalto27-29/09IRALLY DI SANREMOasfalto2527/10CHRALLY DU VALAISasfalto23-25/11CHRALLY CHINAterra
Campionato Italiano 2007
11marzo30° Rally del Ciocco e Valle del Serchio (LU)1aprile35° Rally di San Marino (RSM)22aprile31°
Rally 1000 Miglia (BS)6maggio91^ Targa Florio (PA)17giugno41° Rally del Salento (LE)8luglio27° Rally
S. Martino di Castrozza e Primiero (TN)29luglio40° Rally S. Crispino Terra di Romagna
(FO)2settembre43° Rally del Friuli e delle Alpi Orientali (UD)30settembre49° Rally di Sanremo
(IM)14ottobre26° Rally Costa Smeralda (SS)18novembre26° Rally AC Como (CO)
Vittorie di Fiat Grande Punto
Nel suo primo anno di corse la Fiat Grande Punto ha vinto tre campionati: l’International Rally Challenge e
l’Europeo con Giandomenico Basso e Mitia Dotta, l’Italiano con Paolo Andreucci e Anna Andreussi. Sempre
nell’Italiano Andrea Navarra e Guido D’Amore si sono piazzati terzi.
Gare vinte:
Rally Il Ciocco
campionato italiano
Andreucci-Andreussi
Rally 1000 Miglia
italiano/europeo
Andreucci-Andreussi
Rally Fiat Turchia
europeo
Basso-Dotta
Rally Targa Florio
italiano
Andreucci-Andreussi
Rally Ypres (Belgio)
europeo/IRC
Basso-Dotta
Rally Bulgaria
europeo
Rally Madeira (Portogallo)
europeo/IRC
Basso-Dotta
Rally Alpi Orientali
italiano
Andreucci-Andreussi
Rally Sanremo
IRC/italiano
Andreucci-Andreussi
Rally Costa Smeralda
italiano
Andreucci-Andreussi
Rally San Crispino
italiano
Andreucci-Andreussi
Basso-Dotta
I trofei dello Scorpione dal 1977 a oggi
I trofei promozionali fanno parte del DNA di Abarth. Risale al 1977 la prima edizione del
Trofeo A112 Abarth, primo campionato monomarca nei rallies, che aveva protagonista la
Autobianchi A112 Abarth 70HP. Una vettura piccola e scattante, che ben si è adattata ai percorsi
difficili e impegnativi dei rallies, portando al successo e alla notorietà moltissimi piloti italiani. Un
compito che ha assolto per otto anni, fino al 1984. Fiat ha poi proseguito la sua politica nei
confronti dei giovani piloti attraverso i campionati Fiat Uno, Uno Turbo, i Trofei Fiat
Cinquecento, Seicento e Punto, fino ai più recenti Fiat Panda Rally Cup, Fiat Abarth Nazionale e
Internazionale.
Quest’anno la tradizione viene rispettata con la grande novità rappresentata dal Trofeo
Abarth Grande Punto ORO DIESEL, il campionato riservato alle Fiat Grande Punto R3D che
precorre i tempi presentando una vettura già configurata secondo i regolamenti tecnici
internazionali che entreranno in vigore nel 2008. Infatti, la Fiat Grande Punto protagonista del
trofeo seguirà i dettami tecnici del Gruppo R e avrà un motore diesel Multijet di 1900 cm3 . Per la
sua elaborazione è stato predisposto un apposito kit, in vendita a circa 30.000 Euro, che prevede
tutte le misure di sicurezza e le componenti meccaniche necessarie alle competizioni. La vettura
riservata ai “trofeisti” potrà essere acquistata presso la rete di vendita Fiat Italia a un prezzo
scontato del 25%.
Il campionato 2007 scatterà nel mese di maggio con il Rally Targa Florio e si articolerà su 6
gare tutte su asfalto, di cui 5 del Campionato Italiano Rally. Come sempre interessante il
montepremi (350.000 Euro) che prevede la prosecuzione della carriera per il vincitore.
Nel 2007 viene inoltre organizzato anche un campionato monomarca riservato agli altri
modelli da competizione della Fiat e, in particolare alla Fiat Punto Super 1600 e alla Fiat Panda Kit
e 100HP, che disputeranno 5 gare scelte all’interno del Trofeo Rally Asfalto più una finale da
definire. La novità più evidente è che il Trofeo Fiat Panda cambia formula, con la possibilità di
correre con la propria vettura e con un proprio team. Anche in questo caso il montepremi è molto
consistente: oltre 100.000 Euro.
Calendario del Trofeo Abarth Grande Punto ORO DIESEL
5maggio91^ Targa Florio (PA)17giugno41° Rally del Salento (LE)8luglio27° Rally S. Martino
di Castrozza e Primiero (TN)2settembre43° Rally del Friuli e delle Alpi Orientali
(UD)30settembre49° Rally di Sanremo (IM)25-27ottobreRally Du Valais (CH)
Calendario del Trofeo Abarth per Punto S1600 e Panda
15aprile 7° Rally di Alba (CN)13maggio23° Rally della Lanterna (GE)1luglio23° Rally
dell’Appennino Reggiano (RE)22luglio22° Rally dell’Oltrepo (PV)9settembre17° Fabaria Rally
(AG)30settembre 49° Rally di Sanremo
Scheda tecnica Fiat Grande Punto R3D
Motore
4 cilindri in linea turbocompresso ciclo diesel, 1900 cm 3 ;
Potenza: 175 cv a 4500 g/1’ circa;
Coppia massima: 36 kgm a 1500 g/1’.
Trasmissione
Cambio a 6 rapporti a comando sequenziale;
Frizione bidisco metallocermica diametro 200 mm;
Differenziale autobloccante a lamelle;
Semiassi specifici.
Sospensioni
Anteriore con schema Mc Pherson;
Posteriore a bracci interconnessi;
Ammortizzatori regolabili a 2 vie anteriormente e posteriormente;
Barre antirollio maggiorate;
Snodi sferici tipo uniball;
Elementi rinforzati ed irrigiditi.
Freni
Pinza anteriore a 4 pistoncini;
Disco freno anteriore 350 mm asfalto e 300 mm per terra;
Pinza posteriore a 1 pistoncino;
Disco freno posteriore 250 mm;
Ruote
Cerchio asfalto: 7’’ x 17’’;
Cerchio terra: 6.0” x 15 “;
Pneumatici Goodrich asfalto: 19/63-17;
Pneumatici Goodrich terra: 17/65-15;
Scheda tecnica Fiat Panda KIT
Motore
4 cilindri, 8 valvole;
Alesaggio x corsa: 70,8 x 78,86;
Cilindrata 1242 cc;
Alimentazione ad iniezione con ECU specifica;
Potenza: 130 CV a 7800 rpm.
Trasmissione
Cambio a 6 marce ravvicinate, con innesti frontali;
Differenziale autobloccante a lamelle;
Semiassi rinforzati.
Sospensioni
Anteriori a montante telescopico, ammortizzatori con altezza regolabile;
Posteriore a ponte torcente;
Barra antirollio anteriore maggiorata, posteriore supplementare;
Carreggiate allargate di 60 mm.
Freni
Anteriori a disco autoventilante, Ø 284 mm;
Posteriori a disco, Ø 240 mm.
Ruote
Toora in lega leggera 6”x15”;
Pneumatici Michelin.
Corpo vettura
Scocca rinforzata da roll-bar a gabbia;
Spoiler anteriore e posteriore;
Codolini supplementari.