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Agli Assessorati Competenti della Giunta REGIONE LIGURIA
Per le POLITICHE dell’AMBIENTE
Dott.ssa Renata Briano DIPARTIMENTO AMBIENTE
via D'Annunzio 111, 16121 Genova
e-mail: [email protected];
Per le POLITICHE della SALUTE
Dott. Claudio Montaldo DIPARTIMENTO SALUTE
via Fieschi 15, 16121 Genova
e-mail: [email protected]
[email protected]
Per le POLITICHE dell’AGRICOLTURA
Dott. Giovanni Barbagallo DIPARTIMENTO AGRICOLTURA
via Bosco 15 p.3, 16121 Genova
e-mail: [email protected]
ISTANZA DI INTERVENTO A TUTELA DEL SETTORE APICOLTURA, DELL’AMBIENTE, DELLA SALUTE PUBBLICA,
per chiedere provvedimenti normativi di interesse generale. (ex Articolo 12 Statuto Regionale )
Oggetto: PRESENZA SUL TERRITORIO REGIONALE di SPECIE ALIENA INVASIVA VESPA VELUTINA NIGRITHORAX
Le Associazioni Apistiche Regionali in epigrafe, unitamente a Nuova Assoapi Ligure, sono a presentare
unitariamente istanza d’intervento normativo, esecutivo, finanziario, per le necessarie azioni:
- di monitoraggio, di contrasto alla diffusione di “VESPA VELUTINA NIGRITHORAX”, finalizzati alla eradicazione;
- di tutela dell’entomofauna selvatica, dell’integrità del territorio, e a tutela del patrimonio apistico regionale;
- di sostegno per la sopravvivenza del mondo apistico ligure, già provato in questi ultimi anni da innumerevoli
avversità ed emergenze ambientali, climatiche stagionali, parassitarie, malattie opportuniste, patologie virali.
“Le specie aliene costituiscono attualmente una delle principali emergenze ambientali e sono considerate dalla
comunità scientifica internazionale la seconda causa di perdita di biodiversità a scala globale. Di particolare
rilevanza risulta inoltre l’impatto che le specie aliene invasive possono avere sulla salute umana e sulle attività
economiche.” Modificato da sito Natura Italia –Min. Ambiente
Atteso che nel territorio regionale è stato certificato il ritrovamento di nidi di VESPA VELUTINA NIGRITHORAXIS
Come da comunicato stampa UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - DISAFA, Grugliasco (TO) - Settore Entomologia e
Zoologia - Osservatorio di Apicoltura - Prof. Marco Porporato [email protected] Ritrovamenti successivi si sono succeduti in corso d’anno 2013 nell’Imperiese e in provincia di Cuneo.
Atteso che nel nostro Paese non esistono Enti nazionali o regionali da allertare per il controllo di specie aliene
invasive nei territori interessati dall’allarmante fenomeno che va diffondendosi, le Associazioni scriventi
stigmatizzano il grave pericolo incombente a danno dell’ambiente, della biodiversità, dell’agricoltura.
Il mondo dell’apicoltura già è alla ribalta, suo malgrado, sui Media per il “declino delle api”.
Il film MORE THAN HONEY: UN MONDO in PERICOLO, ne riflette un crudo compendio.
Riportiamo da “ IL MACROCOSMO DELLE API: “UN MONDO in PERICOLO: "MORE THAN HONEY":
“…Di che api parliamo?
Negli ultimi tempi si parla tanto di api perché sono insetti a noi molto cari e la preoccupazione che stiano soffrendo in silenzio non
può che disturbarci. Affascinati dalla loro organizzazione sociale di chi ha dedicato con interesse un momento della propria vita ad
osservarli? Nessun altro insetto viene onorato a tal punto da essere tollerato anche se punge! Animale domestico per eccellenza,
coesiste con l’uomo, fa parte della famiglia umana ed è sempre presente nella Fattoria insieme ai cugini suini, bovini, ovini...; … Le
api sono insetti pronubi, cioè impollinano le piante. Ne consegue che una loro diminuzione può produrre effetti avversi sulla
diversità delle specie vegetali (aspetto ecologico) e sulla produttività delle colture (aspetto economico)…;
… Quindi natura ma anche economia.
ALPA Miele Associazione Ligure Produttori Apistici Miele - Via Famagosta N. 9/5 - 17100 SAVONA –
APILIGURIA - Associazione Produttori Apistici, Via Cadorna N. 4 - 19100 La Spezia –
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… L’apicoltura è influenzata anche dalla globalizzazione, con la produzione di miele sempre più concentrata in Asia, Africa e Sud
America. In queste zone dove la monocoltura è estesa a superfici enormi, le api sono mezzi agricoli tecnologicamente avanzati per
aumentare la produzione intensiva.
Questa, ricordiamo, non è l’agricoltura sostenibile se indirizzata alla sola produzione agricola…
Il risultato dei progetti di monitoraggio multifattoriale fin qui riferiti sembra suggerire che l'acaro parassita Varroa spp,, presente in
quasi tutti gli apiari, sia il principale fattore causale dell’indebolimento delle colonie di api mellifere in Europa”. … Perché
l'apicoltura abbia successo è ritenuto che la lotta a tutte le avversità delle api sia il fattore essenziale.
… E le altri api ?
Gli studi, in particolare quelli multifattoriali sull’ape mellifera, indicano che le perdite di impollinatori sono causate da una
combinazione di fattori diversi, quali la perdita di habitat, il cambiamento del clima, le malattie, le pratiche apicole, le specie
infestanti e i pesticidi.
La distruzione dell'habitat è risultata essere una delle cause principali della diminuzione degli impollinatori. …
…
Quali azioni concrete ?

Occorre disporre con urgenza di trattamenti efficaci contro i parassiti delle colonie mellifere. …

È necessario disporre di strumenti di monitoraggio per raccogliere dati sulle perdite di colonie e Identifica-re i fattori che
vi contribuiscono; …

È particolarmente importante continuare e intensificare le attività di ricerca, comprese quelle sui parassiti, sulle malattie
delle api e sui pesticidi. …

ll sostegno economico agli apicoltori è fondamentale per compensare gli alti costi connessi con la lotta alle avversità e ai
parassiti delle api…
Modificato da “Documento di riflessione per il Caffexpò
Bibliografia essenziale da leggere: EFSA http://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/beehealth.htm?wtrl=01;
OPERA http://www.operaresearch.eu/en/documents/show/&tid=30
Prof. Ettore Capri, Direttore del Centro Ricerche OPERA
Nel caso di specie aliene invasive: non vi sono allo stato Normative UE di indirizzo e Nazionali di Recepimento !
In questo allarmante quadro preesistente all’avvento di Vespa Velutina, riportato a maggiore comprensione delle
crescenti difficoltà in cui versa il settore apistico ligure come quelli piemontese e nazionale, siamo consapevoli di
dover far fronte comune alla nuova grave avversità e di doverci apprestare con ogni mezzo e risorsa, ma non da
soli, ad affrontare la nuova emergenza di proporzioni mai affrontate: La preservazione dell’habitat territoriale
ligure, e quelli contigui al nostro, per conservare opportunità di vita alle api e ai pronubi utili per l’ambiente.
Il nostro settore offre la propria disponibilità per costruire una rete attiva solidale, capace di conseguire gli
obiettivi di monitoraggio della v. velutina su tutto il territorio regionale.
Altrettanto viene richiesto alle Istituzioni Preposte per la propria parte contestuale.
Sono assenti, lo rimarchiamo, normative cogenti UE di riferimento e Nazionali di recepimento, da troppo tempo
soltanto enunciate.
Vespa velutina (Lepeletier 1836) è una specie alloctona asiatica introdotta accidentalmente in Francia nel 2004
dalla Cina, con un carico di vasi di terracotta. Il suo habitat originale comprende la Cina Meridionale, l'India,
l'Indocina e l'Indonesia; per effetto dell’isolamento geografico delle popolazioni e della diversità di clima, V.
velutina si è differenziata in undici sottospecie, ma solamente V. v. nigrithorax (Du Buysson, 1905) è stata
accidentalmente trasferita dalla Cina nel resto del mondo (Porporato et al., 2014).
V. velutina costruisce i nidi solitamente sugli alberi, ad altezze superiori a 5 m. Le regine possono abbandonare il
nido primario per trasferirsi con le operaie in un sito più sicuro, nel quale costruire un nido secondario arrivando a
ospitare migliaia di individui e a superare i 50 cm di diametro. Alla fine dell’estate ogni nido produce oltre 300
nuove regine feconde in grado di superare l’inverno, e fondare nuove colonie nella primavera successiva
(Porporato et al., 2014).
Il calabrone asiatico è un predatore di Apis mellifera che si è rivelato vero flagello per gli apicoltori francesi. In
pochi anni, ha causato una significativa riduzione (fino al 50%) degli alveari produttivi.
Le Associazioni apistiche regionali, valutato il rischio, hanno organizzato a partire dall'autunno 2013 seminari
tematici per informare e allertare gli apicoltori, e segnalare la presenza di Vespa velutina. Gli eventi sono stati
organizzati in collaborazione con il Prof. M. Porporato, docente dell’Università degli Studi di Torino, DISAFA.
Ignorare la presenza di questa specie sul nostro territorio, non saperla riconoscere da altre specie, sottovalutarne
l’azione distruttiva per la nostra apicoltura e per i danni alle colture frutticole e viticole porta inevitabilmente alla
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colonizzazione stabile del territorio con le conseguente impossibilità ad un a efficace lotta di contenimento.
Realtà, questa, già sperimentata dal mondo apistico francese che ha subìto in breve tempo sul proprio territorio
una rilevante riduzione del patrimonio apistico, con gravi perdite e grave danno all’economia di riferimento.
Gli apicoltori francesi lamentano perdite di alveari fino al 50% e sono costretti a spostare gli alveari dalle postazioni
attaccate. Tale possibilità di “fuga” nel nostro territorio regionale risulterebbe impossibile stante la esiguità degli
areali accessibili e idonei; la conduzione stanziale dei nostri allevamenti; la maggior antropizzazione presente.
Le più importanti Associazioni Apistiche Nazionali hanno lanciato l’allarme sui loro organi d’informazione,
denunciando ai diversi MINISTERI la rapidissima impressionante colonizzazione nei paesi confinanti, (Francia, ecc.).
Le Associazioni apistiche esponenti sono pertanto a richiedere di discernere gli strumenti immediati più idonei a
fronteggiare la situazione con disposizioni normative, ruoli complementari e competenze, azioni, collaborazioni,
interventi concreti:
L’adozione del Progetto DISAFA di ricerca “Vespa velutina in Italia nord-occidentale. Monitoraggio della
diffusione, valutazione dell’impatto su apicoltura e ambiente, sviluppo di metodi di controllo.”, a partire dalla
primavera 2014. (Progetto già notificato all’Assessorato Agricoltura)
Un’ordinanza di lotta obbligatoria alla specie aliena “vespa velutina nigrithoraxis” su tutto il territorio
regionale, con l’individuazione degli Enti Delegati (Es.: Protezione Civile; C. Forestale; VV.FF. Isp. Agrari; ASL;
un quadro conoscitivo di tutte le iniziative messe in atto dalle Amministrazioni regionali e provinciali,
dagli Enti locali, e dagli Enti di ricerca in merito all’ingresso nel territorio nazionale di Specie Aliene Invasive: ARPAL:
(Anni 2007- 2008) - Indagine conoscitiva sulle iniziative finalizzate alla prevenzione, monitoraggio, e mitigazione degli
impatti delle specie aliene invasive in Italia (Regioni dell’Italia Settentrionale) (convenzione con APAT).
necessarie collaborazioni e consulenze con ricercatori universitari (Prof. Marco Porporato, DISAFA – TO).
Possibili collaborazioni e sinergie con i progetti ministeriali e regionali già esistenti e operativi: BEENET
di MIPAAF (tre moduli con 15 postazioni apistiche); Piano Ministero Sanità (5 postazioni apistiche).
possibili collaborazioni sul territorio per il monitoraggio e segnalazioni con tutte le Associazioni regionali.
Autorizzare gli Operatori (apicoltori compresi) all’acquisto cofinanziato, alla detenzione, all’impiego
sicuro per addetti e ambiente dell’anidride solforosa per la distruzione dei nidi di vespa velutina;
Sin d’ora e allo scopo le Associazioni sottoscriventi presentano istanza di convocazione urgente di un tavolo di
lavoro tra gli Assessorati a diverso titolo competenti, e le Associazioni apistiche regionali esponenti, per
affrontare le gravi problematiche evidenziate, con il contributo di proposte che portino a concrete risoluzioni
con atti vincolanti in materia di competenza regionale.
Davide Gazzoli
Andrea Casaretto
Presidente ALPAMiele
Presidente Nuova ASSOAPI Ligure
Savona, lì 15 febb. 2014
Allegati:
COMUNICATO STAMPA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - Dipartimento Scienze Agrarie Forestali e Alimentari
INDAGINE CONOSCITIVA SULLE PROBLEMATICHE LEGATE ALLA DIFFUSIONE DELLE SPECIE INVASIVE ALIENE IN ITALIA –
(Dr.ssa Maria Laura Pasqua) – doc. allegato-
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