Cuffia dei rotatori - Fisioterapia Osteopatia Udine

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Cuffia dei rotatori - Fisioterapia Osteopatia Udine
Studio di Fisioterapia e Osteopatia Patriarca Lorenzo
04 ottobre 2014
LA CUFFIA DEI
ROTATORI
Come
diagnosticarne le
lesioni?
Le lesioni della cuffia dei
rotatori richiedono una
valutazione attenta e necessita
del supporto di adeguati
esami strumentali.
L'ecografia rappresenta
l'esame più rapido e meno
costoso ma non è sempre
completo nelle informazioni
che riporta.
Con la risonanza magnetica si
ottenere un quadro preciso
della situazione; ma può
risultare sgradevole da
eseguire, ha liste d'attesa più
lunghe ed un costo superiore.
Come si cura?
Per fortuna nella maggioranza
dei casi le infiammazioni di
questo tendine sono
efficacemente trattabili.
La cosa più importante è
identificare la causa scatenante
e porvi rimedio: abitualmente
la correzione degli
atteggiamenti posturali
scorretti è il primo passo verso
la guarigione.
Che cos'è?
La cuffia dei rotatori è un gruppo di quattro muscoli della
spalla: Sovraspinato, Infraspinato, Sottoscapolare e Piccolo
Rotondo.
Dalla scapola questi muscoli vanno ad avvolgere con i loro
tendini la testa dell'omeo, appunto come una cuffia.
La loro funzione è quella di assicurare che in ogni istante la
testa dell'omero rimanga centrata esattamente in posizione
centrica sulla glena della scapola. Cosa vuole dire? La
porzione sferica dell'omero che contatta la scapola è di gran
lunga più grande della porzione di scapola che è adibita al suo
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appoggio (zona chiamata "glena"). In questa situazione,
quando muoviamo la spalla, correremmo il rischio di continue
lussazioni!
Quali aspetti della
postura curare?
Molti sono gli errori che vengono
abitualmente commessi a livello
posturale. La maggior parte delle
persone svolge un lavoro
sedentario davanti al computer o
un'attività nella quale sia favorita
la postura in flessione anteriore.
Di conseguenza si sviluppa la
tendenza a rimanere "gobbi" con
immediata riduzione dell'efficacia
del movimento della scapola e
quindi della spalla.
In automatico il peso delle
braccia va a ricadere sul cranio e
sul collo, la regione lombare
perde la fisiologica curva e fatica
a sostenere la parte alta del
corpo.
Correggere le abitudini della vita
quotidiana si rivela spesso
l'azione più importante da attuare
per uscire dalla sindrome della
cuffia dei rotatori.
Ma per fortuna a questo punto entra in gioco la cuffia dei
rotatori: grazie alla loro posizione e ad un incredibile
controllo da parte del sistema nervoso centrale essi riescono
ad adattare in ogni istante del movimento la loro contrazione
per tenere le due ossa nel corretto rapporto reciproco ed
evitare così danni all'articolazione.
Perchè se ne sente parlare tanto?
Purtroppo l'efficacia del meccanismo di controllo della spalla
può essere inficiato da svariati fattori.
In prima linea i disordini posturali: spalle "in avanti", muscoli
pettorali sviluppati in modo non equilibrato rispetto ai
muscoli posteriori, traumi e alcune condizioni patologiche
sistemiche possono mettere in difficoltà la fisiologica
esecuzione della propria funzione da parte della cuffia.
La più comune lesione è la degenerazione del tendine del
muscolo sovraspinato che spesso viene frizionato tra il tetto
acromiale (la porzione della scapola che sentiamo sul bordo
superiore della spalla) e l'omero stesso; a lungo andare tale
meccanismo porta infiammazioni e la conseguente
formazione delle calcificazioni. A causa della frizione possono
anche infiammarsi le borse sinoviali, delle strutture poste tra
tendine ed osso per ridurne l'attrito.
Nella peggiore delle ipotesi, qualora la degenerazione vada
avanti per lungo tempo si giunge alla rottura parziale o totale
del tendine con la necessità di intervenire chirurgicamente.
Chiedere a specialisti un parere è
fondamentale per poter
organizzare il luogo di lavoro al
meglio e imparare quali siano i
punti cardine dei propri specifici
errori posturali.
Non tutte le persone presentano
le stesse difficoltà posturali ed è
perciò essenziale una corretta
valutazione.
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