BREVE ANALISI SUL MERCATO DEI PRODOTTI COSMETICI IN
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BREVE ANALISI SUL MERCATO DEI PRODOTTI COSMETICI IN
BREVE ANALISI SUL MERCATO DEI PRODOTTI COSMETICI IN ALBANIA - 2014 L’Albania è il paese balcanico con più legami storici con l’Italia dove è maggiormente diffusa la lingua italiana e con rapporti economico – commerciali di lunga data. Secondo l'ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni, effettuato dall'Istituto Albanese delle Statistiche nel 2011, la popolazione residente in Albania ammonta a 2.821.977 unità. Dalla ripartizione per fasce d’età della Popolazione, quella che va dai 20 ai 34 anni è pari al 30% del totale mentre dai 35 ai 64 anni è del 37%. La popolazione femminile rappresenta il 49.84% del totale, mentre gli uomini il 50.16%. Le donne che superano i 65 anni rappresentano il 10% del totale femminile, mentre gli uomini di questa fascia d’età rappresentano l’8 % del totale maschile. Gli innumerevoli emigranti, sparsi in America, ma soprattutto in Europa e specialmente in Italia ed in Grecia, contribuiscono con le loro rimesse – pari annualmente a circa 1 mld di euro – a coprire il disavanzo commerciale. Anche il reddito pro-capite annuo, nonostante sia uno dei più bassi dei Balcani, calcolato a 2.450 euro circa, deve tener conto delle rimesse degli emigranti, che alzano considerevolmente il tenore di vita, incentivando la richiesta di beni di consumo. Le donne albanesi spendono sempre di più per la propria cura. Dal 2000 ad oggi le importazioni locali del settore sono cresciute in maniera esponenziale. Alla fine del 2013 l’import albanese di prodotti cosmetici ha raggiunto i 39 milioni di euro circa, con un incremento del 6% circa rispetto all’anno precedente. In termini quantitativi, gli acquisti dall’estero sono stati pari a 8.097 tonnellate in confronto con le 6.734 tonnellate del 2012. Le valutazioni effettuate dalle più grandi compagnie del settore evidenziano un utilizzo sempre maggiore di profumi, creme per il viso, tinte per capelli e prodotti per il make-up, compresi i cosmetici curativi, come quelli a base vegetale (aloe vera). Gli uomini invece sembrano più propensi verso l’utilizzo di prodotti per l’igiene. La quota più rilevante di questi prodotti proviene dall’Italia, ma è una stima sicuramente non attendibile perché non tiene conto del gran numero dei prodotti cosmetici italiani provenienti anche attraverso altri paesi o attraverso acquisti fatti direttamente in Italia da parte di rivenditori, sfuggendo così ai rilevamenti statistici. Nonostante la mancanza dei dati ufficiali, le stime evidenziano che la cosmetica professionale rappresenta il 40% del valore del mercato dei prodotti cosmetici. Anche la maggior parte dei prodotti cosmetici professionali proviene dal nostro paese. Come evidenziato precedentemente, la penetrazione commerciale dei prodotti “Made in Italy” è buona, ma le accresciute esigenze dei consumatori albanesi (che si riscontra dai Copyright : la riproduzine anche parziale del testo è vietata senza l’autorizzazione preliminare della Labormest Shpk dati del commercio) e l’assenza di efficaci controlli da parte delle autorità locali, fa sì che pur apprezzando la qualità del prodotto cosmetico italiano quale punto di riferimento del mercato, lo stesso si approvvigiona sempre più da altri paesi esteri e soprattutto da quelli, che offrono prodotti a basso costo di “ispirazione italiana”, se non addirittura contraffatti. Il fenomeno della contraffazione in questo settore ha raggiunto ormai livelli di guardia molto alti, presentando un serio rischio per gli utilizzatori finali. Molti sono i casi registrati di consumatori che hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie dopo l’applicazione di questi prodotti. L’Italia è il partner preferito dell’Albania in quanto ha una posizione predominante nelle importazioni albanesi, ma abbiamo rilevato nel contempo anche una poca attenzione dei produttori italiani verso il miglioramento delle proprie posizioni, nonostante il mercato sia in continua crescita ed il paese debba ricorrere ad altri fornitori per soddisfare il trend della domanda. In definitiva la prospettiva che si devono porre gli esportatori tutti, inclusi quelli dei prodotti cosmetici, non è solo quella di trovare un valido distributore, ma soprattutto di sostenere ed incrementare le proprie esportazioni in collaborazione con il partner locale, sulla base di un progetto condiviso di Marketing Territoriale, per mantenere vivo l’interesse degli albanesi che nella stragrande maggioranza considerano l’Italia come modello di sviluppo. Negli ultimi anni si è verificata un’accresciuta sensibilità dei consumatori albanesi verso l’aspetto salutistico dei prodotti nonostante nel mercato locale continuano a circolare prodotti con qualità e sicurezza non sufficientemente garantiti. L’obiettivo non solo di catalizzare la curiosità dei consumatori e l’interesse degli operatori locali verso i prodotti cosmetici italiani e quindi di incrementare la domanda e le vendite di tali prodotti ma anche di spiegare le peculiarità della cosmesi italiana, allertare gli addetti al settore, così come i consumatori ed informare sulla pericolosità dei prodotti non certificati e contraffatti. Il Made in Italy esercita un forte fascino ed il consumatore considera l’utilizzo di cosmetici non più come un fenomeno legato al miglioramento della bellezza bensì ad un concetto di benessere. essere. Copyright : la riproduzine anche parziale del testo è vietata senza l’autorizzazione preliminare della Labormest Shpk