NUOVA TERAPIA PER LA CURA DELLA

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NUOVA TERAPIA PER LA CURA DELLA
NUOVA TERAPIA PER LA CURA DELLA STOMATITE AFTOSA
Premessa
L’invenzione qui descritta è frutto dell’impegno e della volontà di una mamma che per diversi anni
si è applicata per trovare una cura alla stomatite aftosa che affliggeva ripetutamente se stessa ed i
propri figli. Soggetta con i suoi figli a subire gli effetti della patologia in modo ricorrente, la nostra
cliente non aveva trovato in commercio alcuna efficace terapia. Spinta dalle necessità di “mamma”,
la titolare della domanda di brevetto ha dunque iniziato un articolato percorso di ricerca ed ha
approfondito le sue conoscenze sul processo che conduce alla manifestazione della stomatite
aftosa. Dopo anni di ricerche e personale sperimentazione, una volta conosciute le cause principali,
ha individuato i fattori che, a parità di condizioni di partenza, implicano l’insorgere delle
manifestazioni in alcuni soggetti mentre in altri no, per poi realizzare (e tutelare con domanda di
brevetto internazionale) un prodotto che è una terapia in grado di intervenire efficacemente sulle
cause scatenanti.
La stomatite aftosa
La stomatite aftosa ricorrente è una affezione del cavo orale che implica la formazione di una o più
ulcere dolorosissime localizzate sulle labbra, guance, gengive, palato e pavimento del cavo orale,
che possono durare da 1 a 4 settimane. Colpisce ambedue i sessi e, pur potendo presentarsi ad
ogni età, si osserva più spesso nei bambini e nei giovani. Viene colpita oltre il 20% della
popolazione (con percentuali differenti in base alle fasce di età, che vanno dal 2 al 65%,
quest’ultima relativa all’età scolastica) e ne può soffrire per tutta la vita. Si presenta ciclicamente e
le recidive sono in aumento sempre maggiore con l’avanzare dell’età.
In base alle dimensioni si distinguono alcune varianti cliniche:
• afta/SAR minor, la forma clinicamente più frequente (>80 % dei casi): con lesioni del
diametro di 5 mm circa;
• afte/SAR major, rappresenta il quadro più grave. L’afta major è caratterizzata da lesione più
grande (anche >1 cm), più profonda (fino a 3 cm). Nella SAR major le lesioni sono in numero
minore e persistono per più tempo (anche 6 settimane);
• afta/SAR erpetiforme è caratterizzata da lesioni estremamente dolorose. Talora anche c’è
febbre. Costituisce il tipo meno comune.
La SAR può essere un quadro a sè stante o rappresentare un epifenomeno di numerose altre
patologie anche non esclusivamente mucose.
L’attenzione che merita la Stomatite Aftosa Ricorrente è proprio per la frequenza degli episodi
(fortemente recidivante con intervallo libero inferiore ai due mesi) che condizionano un vero e
proprio
stato
di
malattia,
talvolta
fortemente
debilitante.………………………………………………………………………….
L’eziologia della stomatite aftosa risulta a tutt’oggi sconosciuta, mentre è conosciuta l’esistenza di
fattori che ne favoriscono l’insorgenza, quali situazioni di deficit alimentari, di stress, traumi locali,
periodi mestruali, disfunzioni ormonali, turbe gastrointestinali, celiachia, consumo di droghe,
parassiti intestinali, malassorbimento gastrico e/o intestinale, affaticamento fisico e mentale,
allergie, febbre e impiego di amalgame nelle cure dentarie.
La Terapia tradizionale
La terapia della Stomatite Aftosa Ricorrente è tuttora controversa ed i risultati sono
deludenti.…………………………………………………………………………….
Il medico deve scegliere un indirizzo terapeutico in grado di volta in volta di:
1) alleviare la sintomatologia dolorosa causata dalla singola afta
2) diminuire il tempo di guarigione della singola afta
3) ridurre la possibilità di un'eventuale sovrainfezione batterica o da funghi
4) aumentare il tempo di benessere tra un episodio aftoso e l'altro
5) prevenire la comparsa di nuove afte.
Per il trattamento della stomatite aftosa, è noto assumere colluttori disinfettanti e antinfiammatori
per lenire il dolore e seguire terapie cortisoniche per contenere l’infiammazione. Tuttavia tali
terapie non sono in grado di intervenire sulle cause scatenanti la stomatite aftosa, essendo
piuttosto limitate ad evitare che l’infiammazione si aggravi ulteriormente. Inoltre, la
somministrazione di farmaci cortisonici non può essere sostenuta per lunghi periodi di tempo,
soprattutto nel caso in cui i soggetti siano bambini, e, una volta sospesa, risulta inevitabile la
ricomparsa delle ulcere.
Sono, inoltre, noti prodotti in forma spray, gel, patch e pellicole protettive per applicazione topica
locale che formano uno strato protettivo sulle singole ulcere in grado di isolare (in via teorica) le
stesse ed agevolare quindi il loro riassorbimento. In questo caso si interviene sulla stomatite aftosa
dopo la sua comparsa e per evitare contaminazioni, nonché
l’ulteriore aggravamento
dell’infiammazione. Semplicemente viene coperta fisicamente.
Anche i complessi vitaminici e gli integratori alimentari noti si sono dimostrati insoddisfacenti
poiché non sono in grado di guarirle né sono in grado di prevenirne o anche solo limitarne
l’ulteriore insorgenza nel tempo.
La nuova terapia
Il prodotto oggetto dell’invenzione qui proposta agisce direttamente sulla causa ed è per questo
efficace e specifico, soprattutto se somministrato tempestivamente (durante il periodo premonitore
e preulcerativo – prodromico - di 24-48 h., caratterizzato da sensazione di bruciore e/o dolore, con
comparsa di una chiazzetta rossa/macula eritematosa. Ciò comporta l’esigenza di averlo sempre in
casa per essere subito disponibile).
Il trattamento fa scomparire il dolore in un giorno e rimargina la ferita in due/tre giorni. La nuova
composizione si è mostrata notevolmente efficace sia per la sorprendente rapidità con cui le
stomatiti aftose recedono che per la significativa riduzione della ricomparsa delle stesse nel tempo.
Purtroppo il trattamento non comporta l’eliminazione definitiva della patologia (tutto ciò che porta
il formarsi dell’afta - stress, cause ormonali, stanchezza fisica e mentale, disturbi gastrointestinali,
malassorbimento e quant’altro atto a “consumare” parte delle risorse del nostro organismo
difficilmente “recuperabili” - sono variabili collegate ad eventi/situazioni/comportamenti non
controllabili dai singoli soggetti. E’ suggerito l’utilizzo del prodotto anche in via preventiva in caso
di presentazione di uno o più fattori notoriamente scatenanti l’insorgenza).
Altra caratteristica integrante il prodotto è rappresentata dalle modalità di assunzione, per via
sublinguale. E’ stato osservato che questa via di somministrazione consente di accelerare
ulteriormente i tempi di guarigione delle afte, alleviandone più rapidamente il dolore. Il prodotto è
infatti messo a contatto con la membrana mucosa e si diffonde nell’epitelio sotto la lingua, un’area
densa di vasi sanguigni, entrando in circolo, ovvero nel sangue, molto più velocemente rispetto ad
esempio alla somministrazione orale e convenientemente senza passare per lo stomaco. In questo
senso, evitare il passaggio nello stomaco non è apprezzabile soltanto in considerazione della
vulnerabilità gastrica, che per di più è particolarmente delicata in soggetti sia molto giovani che
molto anziani, ma è anche estremamente auspicabile in casi di malassorbimento gastrico. Infatti,
quest’ultimo è, come detto, uno dei fattori che favoriscono l’insorgenza della stomatite aftosa, ma
rappresenta al tempo stesso un ostacolo all’assimilazione dei farmaci, e quindi anche all’eventuale
assimilazione dei componenti della soluzione.
Il nuovo prodotto non presenta controindicazioni. E’ consigliato sia in età adulta che in età
pediatrica, con la sola variante del dosaggio.
Il prodotto è stato provato con successo per trattare numerosi episodi di stomatite aftosa, dalla
richiedente il brevetto su una decina di soggetti e da un medico su altri 5 soggetti.
Per ulteriori informazioni:
Paolo Foa'
+39 02 362161
Fax +39 02 36216366
mailto:[email protected]
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