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NICOLA CHIARI
NOTA BIOGRAFICA
Nicola Chiari nasce a Roma nel 1964.
Dal 1978 al 1983 frequenta il Liceo Scientifico Ulivi di Parma conseguendo il diploma di maturità
con il massimo dei voti. In tutta la sua carriera liceale Nicola si distingue per la capacità di
affrontare con grande disinvoltura tutte le materie di studio, da quelle scientifiche a quelle
umanistiche, mostrando capacità eccezionali e incessante desiderio di ‘andare oltre’ i normali
programmi scolastici, come dimostrano alcuni parziali esempi:
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Fin dai primi anni del liceo si abbona alla rivista Scientifican American,
appassionandosi particolarmente alla rubrica Giochi Matematici di Martin Gardner.
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Ancora studente, si avvicina all’informatica, disciplina allora nella sua fase embrionale,
diventando da subito un profondo conoscitore dei più innovativi linguaggi di
programmazione e dei programmi di simulazione;
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Esperto scacchista, si appassiona ai giochi complessi e durante il quarto anno di liceo
(1982) redige un trattato sul Cubo di Rubik, nel quale sviluppa teoremi basati sul
calcolo combinatorio in vista della risoluzione del gioco, allora molto popolare.
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Il 1981 si era rivelato particolarmente impegnativo per tutta la classe tanto che
l’elevato standard dei programmi didattici riduce, a conclusione dell’anno scolastico, i
componenti a meno del 50%: con grande ironia Nicola interpreta le difficoltà dei
compagni scrivendo la Divina Tragedia, una parodia dell’Inferno dantesco, che
rispecchia fedelmente la metrica dell’opera originale, in cui Nicola-Dante incontra i
compagni e i professori nelle vesti dei più celebri personaggi della cantica.
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Dopo il liceo frequenta il biennio propedeutico d’Ingegneria presso l’Università di
Parma e successivamente prosegue scegliendo l’indirizzo elettronico-informatico
presso il Politecnico di Milano.
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In ambito professionale è tra i primi utilizzatori di NI LabVIEW (piattaforma e ambiente
di sviluppo per acquisizione e analisi dati, controllo di processi, generazione di rapporti)
in Italia, sin dalla prima edizione del software. In veste di LabVIEW Champion e di
Certified Professional Instructor, Nicola può contribuire direttamente alla diffusione di
LabVIEW nel nostro paese e gioca un ruolo di attivo supporto della Ricerca e Sviluppo
di National Instruments Corporation.
Aperto, dolce, educato e leale, Nicola ha sempre avuto una sensibilità e un’intelligenza fuori del
comune. Ha sempre amato condividere con i compagni e gli amici ogni piccola e grande conquista
delle sue passioni di vita e di studio, mostrando paziente e amorevole disponibilità verso tutte le
persone che, per bisogno o comunanza d’interessi, si avvicinavano a lui.
DUE RICORDI DEI COMPAGNI DI CLASSE
Nicola era un ragazzo dall'intelligenza e dalla sensibilità talmente fuori dal comune da non poter
essere indicato come esempio da seguire se non per la generosità di sé. Ma, se devo trovare il
nome giusto per dare senso alla continuità della sua presenza nella mia memoria, allora penso alla
passione per la conoscenza: non per lo studio inteso solo come frequentazione produttiva dei libri
di testo, ma nel suo senso etimologico di studium, passione appunto. In Nicola la conoscenza era
intesa e vissuta come esperienza appassionata che nutriva anche la sua profonda sensibilità.
(Paolo Galloni)
Ricordo Nicola con un nodo alla gola e una forte emozione nel cuore...... Nicola il piccolo genio dai
capelli rossi e con un'intelligenza fuori dal comune, unica davvero. Un'intelligenza sorprendente
con grande capacità di aprirsi agli altri e trasmettere il suo sapere con assoluta naturalezza.
Ricordo quegli anni vissuti assieme in una durissima sezione, la C, in cui abbiamo condiviso tante
e tante ore di studio ma anche bei momenti di svago, le nostre feste, le nostre gite. Poi un atroce
destino ci ha tolto Nicola, ma lui ci ha fatto ritrovare; grazie a lui ci siamo riuniti e, grazie alla sua
generosa zia, rivediamo Nicola tornare nella sua e nella nostra scuola, per trasmettere un
importante messaggio ai ragazzi: siate curiosi, amate lo studio e appassionatevi nella ricerca.
(Cristina Mazza)