- Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Periscopio
Mondo
“Volare” non vola più
la compagnia veneta in crisi
Sarà il consiglio dei Ministri ad occuparesi della crisi di
“Volare”, la compagnia aerea nata nel Vicentino che da
venerdì 19 novembre ha bloccato i voli ed ogni attività
operativa. L’azienda ha
deciso per ora di chiedere un mese di cassa
integrazione per i
1.400 dipendenti. I
concorrenti (da Meridiana a Blue Panorama Airlines)
si stanno facendo avanti per rilevare le attività, mentre
l’Enac sta valutando se l’azienda può mantenere le licenze di volo. Le dimensioni del crac sono imponenti:
si parla di 250 milioni di euro.
Foreste africane più in pericolo
di quelle dell’Amazzonia
Ogni due secondi nel mondo scompare un pezzo di foresta grande come un campo di calcio; ogni anno vengono abbattuti cinque milioni di ettari di foresta tropicale pregiata, dal golfo di Guinea al Congo. Ma i tronchi cadono perché milioni e milioni di africani hanno bisogno di legna per cuocere il cibo e riscaldarsi, non possedendo altra fonte di energia. Secondo i dati Fao, anche se si parla più della distruzione dell’Amazzonia, in
Africa nel decennio 1990-2000, il tasso medio annuo di
deforestazione era quasi il doppio di quello brasiliano.
Oggi nel mondo ci sono
più pagine Internet che persone
Oggi nel mondo ci sono più pagine web che persone.
Lo si deduce esaminando il sito di Google, il primo e
più diffuso motore di ricerca, che nelle ricerche richieste
dai suoi utenti sfoglia la bellezza di 8 miliardi di pagine
virtuali.
Eurispes: ci sono due milioni
di bambini poveri in Italia.
Il quinto Rapporto sulla condizione dell’infanzia curato
da Eurispes e Telefono Azzurro afferma che con i suoi
due milioni di bambini poveri l’Italia è al quarto posto
in Europa tra gli stati con più alto tasso di povertà: 23,3
% il dato italiano, preceduto solo da Gran Bretagna (28,5
%), Portogallo (26,3%) e Spagna (25,2 %). I Paesi che hanno meno bambini poveri sono Finlandia (5 %) e Danimarca (5,5%). In Italia la fetta più consistente dell’infanzia povera risieda al Sud: un milione 365 mila, 340
mila al Nord, 285 mila al Centro. La famiglia con un figlio spende mediamente 269 euro in più al mese, con
due 408 euro in più, con tre 413 euro.
Trenta milioni di euro all’anno
di spese sanitarie private
Le famiglie italiane spendono ogni anno trenta milioni
di euro per spese sanitarie private. «Questo dato - afferma Cittadinanzattiva - documenta quanto queste spese siano obbligate e non frutto di una libera scelta alternativa, ovvero siano la copertura dei buchi del servizio sanitario pubblico. La spesa sanitaria privata in Italia è in crescita costante ed è una delle più elevate in
Europa. Liste di attesa lunghe anche per prestazioni essenziali e interventi chirurgici programmati, la difficoltà di ricevere assistenza a domicilio, il poco o nulla
a disposizione delle famiglie di malati di Alzheimer, di
Parkinson e terminali sono solo alcuni dei motivi
per ricorrere alla sanità privata, soprattutto nelle
regioni del Centro-Sud».
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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ABBONAMENTI 2004:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22
Sostenitore 80
POSTI DI LAVORO...
N
el giro di
quindici giorni la Sinistra
Piave ospiterà tre grossi convegni sulla delocalizzazione. Uno è
promosso dal nostro
che noi abbiamo avvertito questo bisogno,
sebbene l’argomento
l’abbiamo già trattato
più volte negli ultimi
mesi. Cercando di andare oltre le forti emo-
zioni che questo fenomeno provoca, abbiamo cercato di capire
quali prospettive concrete si stanno aprendo per l’economia del
Nordest.
IL PARERE DELL’ECONOMISTA CORÒ
getti di innovazione che siano in grado di dare una prospettiva concreta».
Facciamo qualche caso di aziende che hanno raccolto la sfida...
«Una su tutte: la Geox.
Come avrebbe potuto diventare uno dei primi quattro produttori al mondo di
calzature, con serie possibilità di diventare il leader
mondiale del settore, se non
avesse sfruttato i potenziali
produttivi a basso costo dell’Est Europa e adesso anche
della Cina? Geox dimostra
che un’azienda non può innovarsi senza riorganizzarsi a livello internazionale».
Fatto sta che anche nel
Montebellunese molte
aziende hanno licenziato...
«Ma alla fine i tassi di disoccupazioni di queste zo-
giornale e si terrà il 3
dicembre in Seminario
vescovile. Tanta mobilitazione è sintomatica:
la delocalizzazione fa
paura e si sente il bisogno di parlarne. An-
“La delocalizzazione?
È un’occasione di crescita”
S
enza una bella iniezione di ottimismo il Nordest non
uscirà dalle secche in cui si
è incagliato. Ma per recuperare la fiducia in se stessi, i nordestini - a partire dalla classe dirigente - devono
smetterla di guardare alla
delocalizzazione come a una
sorgente di disgrazie, e
inforcare le lenti che la fanno vedere come condizione
propizia a una crescita generale. L’invito - per molti
versi controcorrente - viene
da Giancarlo Corò, vicentino, docente di Economia internazionale all’Università
Ca’ Foscari di Venezia e collaboratore della Fondazione
Nordest.
Professor Corò, dove
sta il positivo della delocalizzazione?
«È un processo che può
liberare delle risorse anche
di capitale umano, oltre che
di capitale industriale e imprenditoriale, per fare cose
migliori di quelle che facevamo in passato. Le cose
che facevamo in passato, e
che in parte continuiamo a
fare oggi, non sono più sostenibili, da un punto di vista economico, a causa di fenomeni che non siamo noi
a controllare. In Cina il reddito pro-capite è 20 volte inferiore a quello dell’Italia: è
impensabile che noi ci possiamo confrontare con i loro costi del lavoro. Come
possiamo pretendere di
bloccare questo processo
che è anche di emancipazione umana? Allora la questione è come restare dentro questi processi senza essere angosciati, senza vederli soltanto come minaccia e non come fonte di opportunità».
In realtà pare prevalere il timore sulla fiducia. Come mai?
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L’AZiON
Primo Piano
Domenica 28 novembre 2004
Chiuso in redazione
il 24.11.2004 alle ore 18.30
«Se il gruppo dirigente - economico,
sociale e politico riesce a dare un prospettiva, allora anche i costi di breve
periodo sono più facilmente sopportabili. Se la prospettiva
non c’è, ogni situazione nuova è vista
come una minaccia».
Ci dia alcune
buone ragioni
per trasformare
Giancarlo Corò, docente di Economia internazionale
l’angoscia in ottimismo...
Una seconda ragione?
«Primo: se le aree oggi
«Se andiamo a vedere il
marginali crescono, cresce
anche una domanda di beni, profilo commerciale veneto
vediamo che il 50 % di quello che noi esportiamo sono
tecnologie, molto spesso incorporate nei prodotti, soprattutto nelle macchine.
Queste macchine vanno ad
alimentare le nuove piattaforme produttive. La delocalizzazione sta alimentando una domanda di tecnologie che l’Italia è già cadi servizi, di tecnologie che pace di intercettare. Non lo
noi siamo in grado di pro- sta facendo con l’adeguata
durre e di fornire. Le pro- velocità, ma bisogna dare
duzioni “di lusso”, tipiche tempo alle imprese di adatdell’Italia, hanno la caratte- tare i propri processi proristica di essere molto ela- duttivi e le reti distributive».
La classe dirigente sostiche al reddito, cioè sono
stiene che formazione
acquistate da chi ha una proe tecnologia sono le arspettiva di crescita di reddimi per vincere la sfida
to. In effetti oggi i mercati
della delocalizzazione.
del lusso sono la Russia e la
Ma si sta investendo in
Cina, molto più della Geresse?
mania e degli Stati Uniti. Sul«La reazione è ancora
le produzioni di lusso e di
alta qualità, anche artigia- troppo lenta. Servirebbe più
nale, penso che come italia- coraggio nei gruppi dirini abbiamo pochi concor- genti e negli imprenditori
leader nell’elaborare prorenti nel mondo».
“Si dovrebbe
innovare
con maggior
coraggio”
“Servono
ingegneri,
nanotecnologi,
informatici...”
ne non sono aumentati».
Che ne sarà delle produzioni classiche del
Trevigiano?
«Francamente non credo
che dovremo riconvertire
tutte le nostre economie su
settori su cui non abbiamo
né familiarità né tradizione
né istituzioni tecnologiche.
Difficilmente ci metteremo
a fare telefonini e personal
computer. Piuttosto continueremo a fare scarpe, abbigliamento, mobili, macchine per costruire questi
prodotti. E ottimi prodotti agro-alimentari tipici, la cui
qualità locale sarà salvaguardata dalla possibilità di
inserirli in un mercato globale. I costi elevatissimi di
un Prosecco, di un Amarone o di un lampadario di Murano sono sostenibili solo
c’è un mercato mondiale disposto ad acquistarli».
Quali saranno le figure professionali del domani?
«All’interno dei settori
tradizionali crescerà la domanda di figure professionali da impiegare sugli aspetti più tecnologici della
produzione. A fare i prodotti saranno sempre più ingegneri, biologi, nanotecnologi, informatici, esperti di finanza e comunicazione».
Federico Citron
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 28 novembre 2004
DALLA PARTE DEI LAVORATORI
V O L AT I V I A
I consigli degli esperti
per... ritrovare lavoro
E
NE È CONVINTO LAURO BUORO,
TITOLARE DELLA “NICE” DI ODERZO
“Delocalizzare non conviene”
«C
on un tipo di azienda come la
nostra potremmo delocalizzare anche domani mattina. Ma non lo facciamo
perché non conviene».
Lauro Buoro, quarantunenne opitergino, dopo anni di lavoro per conto terzi,
nel 1991 ha fondato la Nice,
azienda che produce automazioni (via radio o a pulsanti) per cancelli, porte garage, tende, tapparelle, controllo accessi. Oggi il gruppo della Nice occupa 350
persone e fattura circa 100
milioni di euro.
«La nostra attività produttiva – continua Buoro –
è tutta in provincia di
Treviso, divisa in una
ventina di piccole aziende distribuite nel
territorio che sono
cresciute nel tempo
assieme a noi (diverse di loro sono diventate industrie) e diventate i nostri principali fornitori per l’elaborazione dei prodotti.
Noi in Cina ci siamo andati, ma in controtendenza, nel senso che
abbiamo aperto una filiale
commerciale: andiamo a
vendere il nostro prodotto,
convinti che lì e nel mondo
ci sia bisogno del Made in
Italy, controllando con attenzione il marchio e la contraffazione.
Andare in Cina per la fase produttiva è invece molto a rischio, perché se insegni ai cinesi il know how
e porti loro la tecnologia,
nel giro di sei-dodici mesi
sicuramente sono in grado
di immettere nel mercato
europeo lo stesso prodotto.
È fondamentale mantenere da noi il controllo della
produzione. Noi operiamo
così: qui la logistica, e rami
commerciali in Europa (abbiamo già 11 filiali) e nel
mondo».
Delocalizzare in Cina o
nell’Est Europa è profondamente diverso.
«Esatto. Quando si va
nell’est Europa c’è la consapevolezza che lì c’è forte
capacità di
manodopera a costo
molto basso, ma il
consumo
interno è
bassissimo.
E serve comunque una
forte
presenza italiana nelle
maestranze. In Cina invece
c’è anche un’esplosione di
consumi (ci sono tanti ricchi e hanno voglia di emergere) e quindi ci potrebbe essere anche un aumento di mercati. Ma co-
“É fondamentale
tutelare
le conoscenze
e mantenere
il controllo della
produzione”
me detto, vai a costruirti la
concorrenza».
La delocalizzazione nell’Est Europa sta cambiando.
«Dal Nord-Est tanti par-
tono per l’Est Europa: oggi
in Romania e Ungheria, ieri in ex Jugoslavia. Ci si accorge tuttavia che con l’ingresso in Europa di questi
paesi ci sono velocissime
trasformazioni anche nel
settore sociale ed economico che comporteranno inevitabilmente aumenti di
costi. Quindi c’è chi ha fatto grandi investimenti in
quelle zone che sarà costretto, per mantenere
competitività, a fare grandi
cambiamenti. Bisogna stare attenti: se in Cina il costo
azienda per un dipendente
è di 70 euro, in Romania è
di 130-140 euro, e in Polonia (dove andavano i primi
“delocalizzatori”) siamo già
sugli 800-900 euro. Nel giro di pochi anni si arriverà
su queste cifre, e quindi il
vantaggio di andare all’estero sarà svanito».
Alessandro Toffoli
ccomi. Sono una
vittima della delocalizzazione. Il mio posto
di lavoro è... volato altrove: il mio padrone lo ha
trasferito in Romania. E io
dopo una vita a lavorare
nell’industria che faccio?
Dove trovo lavoro?
Andrò a cercarlo alle agenzie per il lavoro. Ecco
cosa dicono alcune di loro: i consigli per situazioni come la mia.
Gaetano Curella, responsabile della filiale di
Treviso di Start.
«Già a 45 anni per un
lavoratore è difficile rientrare nel mondo del lavoro. Le aziende dicono che
l’età influisce negativamente sulla grinta, sulla
voglia di fare e di raggiungere obiettivi.
Se arriva da noi un quarantacinquenne che ha
sempre fatto l’operaio e
ha perso il posto a causa
della delocalizzazione?
Prima di pensare a eventuali corsi di formazione
per acquisire una nuova
professionalità, ci attiviamo anzitutto per trovargli
ancora un posto come operaio: in provincia di Treviso la richiesta di manodopera specializzata è ancora parecchia.
Più difficile sarebbe invece trovare un nuovo lavoro per un impiegato nella stessa situazione».
Elena Capitini, responsabile area Veneto di
Quanta.
«Molto dipende anche
dal singolo lavoratore e
dalla sua flessibilità, ad esempio se è disposto anche ad andare a lavorare
in un settore diverso da
quello di provenienza. Un
operaio che passa a lavorare nel settore sociale,
supponiamo nell’assistenza agli anziani. Impossi-
NEL DISTRETTO DELLA CALZATURA
sito dell’occupazione – precisa Durante
– non ci sono
problemi per i
giovani che si
inseriscono in
professionalità altamente
qualificate e specializzate,
mentre si trovano in una situazione più delicata coloro
che sono impegnati in mansioni generiche e non hanno una preparazione professionale e tecnica adeguata. È necessario però evidenziare che rispetto ad alcuni anni fa l’informatica e
l’inglese rappresentano dei
pre-requisiti per entrare nel
mondo del lavoro. Le aziende selezionano difatti sempre di più il personale da as-
Professionalità altamente
qualificate e specializzate
N
el regno dello scarpone da sci – che ha
la sua “capitale” a Montebelluna – già da tempo sono
alle prese con la delocalizzazione. E dalle chiacchiere
si è cercato di passare ai fatti per salvare quel distretto
della calzatura sportiva
(sportsystem) che ha fatto
la ricchezza del montebellunese.
«Il distretto – spiega Aldo Durante direttore del
museo dello scarpone di
Montebelluna e responsabile dell’Osem (Osservatorio socio economico montebellunese) – mi pare abbia
tutte le carte in regola per
recitare in uno scenario cosmopolita un ruolo da protagonista, ma non potrà essere un affare di sole aziende che allungano la filiera,
bensì dovrà tessere una trama di relazioni, promuovere valori aggreganti che superano le capacità e i compiti delle aziende. A propo-
bile convertire immediatamente chi ha passato 30
anni a lavorare da operaio.
In ogni caso, ritengo che
il ricollocamento di chi
perde il lavoro dopo la delocalizzazione sia più facile grazie alla legge Biagi».
Dall’agenzia Randstad di
Treviso
«Se perde il posto un operaio nel settore tessile
Richiesta la
disponibilità
alla
formazione,
a cambiare
settore
deve per forza cercare altro: ormai quasi tutto il
tessile è delocalizzato. In
altri settori produttivi, come ad esempio metalmeccanica e plastica, invece, è ancora possibile
trovare un impiego affine.
In ogni caso molto dipende dalla persona e dai suoi
precedenti lavorativi. Chi
ha operato
come addetto alle
macchine,
ad esempio,
ha
senz’altro
una competenza adattabile
anche ad
industrie
diverse. In
ogni caso
la situazione in provincia di
Treviso e
dintorni
non è ancora da alsumere e quindi la preparazione culturale e specialistica dev’essere approfondita.
Per esempio i laboratori di
orlatura sono praticamente
scomparsi (ma non mancano delle brave e ricercate orlatrici), gran parte della produzione è stata trasferita all’estero (est Europa) e così
coloro che erano impiegati
nel settore degli assemblaggi più semplici hanno
dovuto cambiare lavoro. Nel
caso poi dei laboratori di
stampaggio di materie plastiche e di serigrafia, la flessibilità e la diversificazione
della produzione sono state
le carte vincenti per uscire
dalla crisi».
Nell’analizzare la situazione del 2003 alla luce del
Rapporto Osem, Valentina
larme. Chi perde il lavoro
con un po’ di pazienza, umiltà e adattabilità riesce
a trovarne un altro. Oggi
certo è meno facile e meno immediato ottenere un
contratto a tempo indeterminato. Ma questo non
dipende dalla delocalizzazione».
Maria Raffaella Caprifoglio, responsabile relazioni col pubblico di Umana.
«È difficile fare considerazioni generali, e dire
che chi proviene da un tale settore senz’altro farà
più fatica a ricollocarsi di
un altro. Noi di Umana
guardiamo alla singola
persona, all’analisi delle
competenze di ciascuno.
Cercando per prima cosa
di trovargli lavoro nello
stesso settore da cui proviene. Però ad esempio
chi ha lavorato per anni
nel montaggio di schede
elettroniche ha acquisito
una manualità che potrà
impiegare in altri settori.
Comunque in provincia di Treviso il settore industriale, e in particolare
metalmeccanico, è ancora forte».
Tommaso Bisagno
Durante, coordinatrice dell’Osservatorio Moda Sportsystem, dimostra, dati alla
mano, che il settore calzaturiero italiano, al pari di
quello nazionale, era sostanzialmente fermo. E la situazione non è granché
cambiata negli ultimi mesi.
I lavoratori del settore sono
passati da 8 mila 608 del
2002 a 7 mila 997 del 2003 (7,09%) e, per quanto riguarda le aziende, sono rimasti
stabili nel distretto i produttori di abbigliamento sportivo, i suolettifici, gli studi di
design, i fustellifici, mentre
sono in crescita le realtà produttive che si occupano di
lavorazioni diverse e che
spaziano dalla produzione di
accessori, alla serigrafia e alla termoformatura. (GC)
4
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 28 novembre 2004
NordEst
NOTIZIE
Centro per clandestini in Veneto, a febbraio sapremo dove
In Veneto verrà allestito un centro di permanenza
temporanea, in cui tenere rinchiusi gli immigrati
clandestini sorpresi sul territorio regionale per il periodo di tempo
necessario a
definire la loro
espulsione
dall’Italia. Almeno un centro per regione, prevede la
legge Bossi Fini sull’immigrazione. E la
Camera ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo ad individuare entro tre mesi (quindi entro metà febbraio) il
sito dove realizzarlo. Il luogo non è ancora noto; netta opposizione ad ospitare il Cpt da parte dei presidenti delle province di Treviso, Vicenza e Rovigo.
Nella Marca la prostituzione
è (purtroppo) ancora un florido
business
Lo squallore della prostituzione non cala in provincia di Treviso. Al massimo cambiano le strade degli
adescamenti, e il sesso a pagamento è più spesso
svolto in case o locali.
Questi i risultati di un’indagine della Caritas di Treviso sulla prostituzione nella Marca. Con tanto di
(tristi) cifre. Sulla Pontebbana tra Treviso e Ponte
della Priula, ad esempio, da gennaio a oggi si sono
rilevate in media 30-35 donne ogni notte. Perfino 45
nel corso del mese di maggio.
«Le retate degli ultimi due anni non hanno fatto diminuire il fenomeno, che invece ha solo cambiato pelle», spiega don Bruno Cavarzan, direttore della Caritas trevigiana.
In Veneto 300 milioni in sei
mesi spesi per il Lotto
Senza esserne obbligati, volontariamente e in aggiunta alle tasse ordinarie, nel primo semestre del
2004 i veneti hanno versato nelle casse dello Stato
quasi trecento milioni di euro. Perché? Per gioco. L’iperbolica cifra è quello che si è speso per il Lotto.
Per puntare su numeri sperando che, per puro caso, proprio quelli vengano estratti.
In netta crescita dal 2003 le giocate – da una media
di 58 euro per abitante a 68 euro, circa 11 al mese,
per ciascun veneto – e anche le vincite: complessivamente i veneti incassano il 68,8% di quanto spendono. Mentre lo Stato incassa 93 milioni dalle giocate dei veneti. Ancora stupiti di tanta pubblicità del
Lotto?
Un Piano
seminuovo
per i rifiuti veneti
I
rifiuti del Veneto
hanno un nuovo Piano. A distanza di 16
anni dal precedente, lunedì scorso il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il nuovo Piano regionale per il recupero e lo
smaltimento dei rifiuti urbani. E contestualmente
ha approvato i Piani provinciali elaborati dalle varie Amministrazioni territoriali.
Con il nuovo strumento
di pianificazione il Veneto
è tra le prime regioni in
Europa a ottemperare alle
direttive comunitarie in
materia di rifiuti, sia riguardo ai livelli di raccolta differenziata raggiunti
sia nella pianificazione dei
N
ell’ambito dell’approvazione del Piano regionale è arrivato anche il “sì” ai Piani provinciali, tranne a quello di Verona.
Tuttavia, il Piano rifiuti
trevigiano appena approvato in Regione realisticamente è già vecchio, decisamente superato dagli eventi. Rispetto a quando fu
presentato, nel novembre
2001, e poi approvato dal
Consiglio provinciale nel
luglio 2002, infatti, tante
cose sono cambiate. Innanzitutto, mentre all’epoca ce n’erano due in attività, adesso nel territorio
di attive non ce ne sono
più. Quindi tutti i rifiuti finiscono altrove. L’unica
certezza è rappresentata
dai due impianti di selezione e trattamento di Lo-
percorsi per il trattamento
delle diverse frazioni dei
rifiuti. I criteri guida del
nuovo piano sono quelli
dell’autosufficienza a livello regionale e provinciale,
della prossimità degli impianti di smaltimento, del
recupero, della riduzione
delle discariche e della
prioritaria tutela dell’ambiente. Il Piano regionale
organizza il sistema di raccolta, recupero e smaltimento in ambiti provinciali, superando i trenta bacini inizialmente previsti dal
precedente piano del 1988,
in modo da rendere omogeneo il servizio di raccolta e trattamento e di responsabilizzare gli ambiti
territoriali nell’obiettivo
dell’autosufficienza.
«Il nuovo piano triennale – ha spiegato Maurizio Conte, relatore del
provvedimento e presidente della commissione
Ambiente – dà precise direttive normative alle Province, impegnandole ad
avviare a raccolta differenziata almeno il 50% dei
PROVINCIA DI TREVISO
Il Piano approvato
... e già superato
vadina e Trevignano.
All’epoca il motto “mai
più discariche” metteva fine all’ipotesi di discarica a
Chiarano; allo stato attuale il risultato è che il Piano
provinciale rifiuti non prevede alcun nuovo sito di discarica.
Per ottemperare alla
legge, tuttavia, il Piano
propone un allegato indicante venticinque potenziali siti, una quindicina dei
quali localizzati nell’Opitergino-Mottense.
Ed è cambiato anche il
punto di vista riguardo alla necessità, od opportunità, di un inceneritore per
Treviso e Belluno: al momento dell’approvazione
del Piano, esso veniva indicato come alternativo,
sostitutivo delle discariche; ora nemmeno la Provincia lo ritiene più necessario.
Ma l’inserimento di
questa nel Piano ha subito
risvegliato appetiti e interessi, riaprendo una polemica che poteva essere già
chiusa.
Raccolta
differenziata e
inceneritori.
Ed ora si passa
ad ambiti
provinciali
rifiuti prodotti nel proprio
territorio, a pianificare gli
impianti di stoccaggio, selezione, trattamento e
smaltimento secondo una
precisa griglia di criteri
ambientali e di sostenibilità economica, e a realizzare impianti per la produzione di combustibile da
rifiuti, in modo da convertire il problema della gestione dell’immondizia in
una risorsa, energetica e
occupazionale».
«Obiettivo ultimo del
nuovo piano – spiega ancora Conte – è la “chiusura” del ciclo di trattamento e recupero dei rifiuti tramite la realizzazione di impianti di incenerimento o
termovalorizzazione». Le
previsioni della nuova pianificazione regionale ne ipotizzano altri tre, in aggiunta a quelli già esistenti a Padova, Venezia, Verona e Vicenza: il primo a
servizio delle province di
Belluno e Treviso, il secondo tra Padova e Rovigo e il terzo tra Vicenza e
Verona. Progetti, siti e tecnologie di tali impianti dovranno essere individuati
dalle Province e autorizzati dalla Regione.
Hanno votato a favore
del nuovo Piano regionale
i consiglieri della Casa delle Libertà, hanno votato
contro i rappresentanti di
Ds, Margherita, Rifondazione, Socialisti democratici e Comunisti Italiani.
Il nuovo Piano appare,
quindi, più come una “fotografia” dello stato attuale che lascia aperte tutte le
strade - dalla raccolta differenziata spinta alle discariche agli inceneritori lasciando di fatto che nei
prossimi anni siano il
“mercato” e le realtà provinciali a far prevalere la
logica della riduzione dei
rifiuti o quella della termovalorizzazione.
SEGUE DALLA PRIMA
S
orprende il dato sul consenso all’apertura dei negozi di domenica, il che
significa che le compere sono ormai entrate nei servizi normali richiesti la domenica.
Però se andiamo a controllare nella pratica
non è che la gente sia ossessionata dalle
compere: i centri commerciali sono dichiarati dal 40% come un luogo per incontri e il
30% per divertirsi. Sono le nuove piazze. C’è
da chiedersi: che tipo di relazione può instaurarsi in un centro commerciale? Qualcuno, per renderli più funzionali, ha proposto di infilarci anche la messa, ma c’è stato
uno sdegnato diniego durante il congresso.
E la vita religiosa? Nelle risposte alla domanda sui desideri compare, sotto il termine generico di spiritualità, con un misero
3,3%. Attenzione, il momento religioso non
è presente soltanto in percentuale così piccola, la domanda voleva cogliere ciò cui si desidera dare maggior spazio nel giorno festivo. Alla specifica domanda sulla partecipazione alla messa risulta che il 21% degli italiani la frequenta con fedeltà ogni domenica,
mentre il 18% saltuariamente. Le percentuali nazionali sulla partecipazione all’eucaristia
sono molto ballerine, dipendono da com’è
formulata la domanda. Sarebbe molto utile
che proprio nell’Anno eucaristico le singole
parrocchie facessero un bel calcolo, contando i partecipanti, secondo l’età, per alcune
domeniche successive e in stagioni diverse.
Sarebbe una buona base conoscitiva per un’adeguata pastorale. Il fatto che solamente una piccolissima percentuale desideri dare più
spazio alla religiosità, significa che una buo-
na parte di coloro che vanno alla messa lo fanno più per obbedienza ad un precetto che per
un bisogno vitale. Il dato riferito all’inizio sulla noia la dice lunga. Una sfida per ogni parrocchia per trovare il modo di celebrare l’eucaristia che catturi l’attenzione e nello stesso
tempo faccia vivere il mistero. Le due cose
devono essere sempre unite. Per l’attenzione
basterebbe, forse, dare un tocco di spettacolarità alla celebrazione (qualche scenetta dei
bambini, sempre molto apprezzate dalle mamme, un coro di una certa fama, eccetera), ma
saremmo ancora lontani dal senso vero della
celebrazione. Molto dipende da colui che presiede: forme trasandate nei gesti e nelle parole che fanno più trasparire la routine che la
partecipazione consapevole, la prepotenza del
microfono per cui sui canti e sulle preghiere
comuni sovrasta sempre la voce del prete
piuttosto che quella dell’assemblea, senza
dire del vuoto di certe omelie non preparate, sono tutti ostacoli ad una vera partecipazione. Nell’inchiesta, sommando mancanza
di clima spirituale, sciatteria della predica,
modo di fare del prete, si raggiunge un 28%
dei motivi per cui non si va a messa.
La valutazione conclusiva degli esperti
del Censis è che la religiosità non è sparita
dalla domenica, ma c’è un forte rischio “di
una sua marginalizzazione in favore di una
relazionalità superficiale, fatta più di compresenze di persone che di scambio profondo, di reciproca crescita e maturazione”. La
secolarizzazione è inarrestabile, ma ci sia almeno, per chi lo desidera, l’offerta di un momento di vera spiritualità. (GpM)
e
L’AZiON
Attualità
NUOVO PIANO REGIONALE DI
RISANAMENTO DELL’ARIA
servizi di trasporto pubblico, la realizzazione
della metropolitana di
superficie
(Sfmr) e il potenziamento
della rete viaria e infrastrutturale del Veneto.
E poi interventi di mitigazione della domanda di
mobilità privata per far diminuire gli inquinanti più
pericolosi (PM 10 e idrocarburi policiclici aromatici). In questo caso la strategia adottata dal piano regionale è quella della zonizzazione e del coordinamento, garantito in primo
livello dal Comitato di indirizzo e di sorveglianza (Cis), composto dalla Regione, dalle sette
Province e dai sette Comuni capoluogo, che
fanno capo a sette tavoli tecnici zonali (Ttz),
uno per ciascuna provincia, che fungono da
secondo livello.
Lotta allo smog
I
n un periodo difficile
per l’inquinamento
delle città, con i provvedimenti per la limitazione del
traffico che fanno discutere, ha portato una ventata
di speranza l’approvazione,
da parte del Consiglio regionale del Veneto, del piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera.
Il piano individua fattori e cause dell’inquinamento atmosferico del Veneto, traccia gli scenari
per perseguire il miglioramento della qualità dell’aria e imposta una strategia di azioni per
contenere gli inquinanti atmosferici, suddividendo il Veneto in zone
a diverso grado di criticità (A ad alto tasso di
inquinamento, B di risanamento e C di mantenimento), con interventi nel breve, medio e lungo periodo.
Le misure di carattere
generale prospettate sono
di due tipi. Ci sono gli interventi di natura tecnologico-strutturale, come il
bollino blu per gli automezzi, gli incentivi al risparmio energetico, l’incremento delle piste ciclabili, il miglioramento dei
PROVINCIA: Incentivi per
gli impianti a gpl o metano
L’
obiettivo è abbattere quanto prima i fattori
inquinanti che stanno mandando in tilt tutti i centri storici italiani, costretti a ricorrere alle
strategie più svariate per abbassare in qualche modo le famigerate polveri sottili.
Parte così da Treviso un’iniziativa concreta per
raggiungere prima possibile qualche risultato soddisfacente. Lunedì scorso Provincia di Treviso, Consorzio Ecogas e Assogasliquidi hanno firmato la convenzione per promuovere nel Trevigiano la conversione dell’automobile all’alimentazione gpl e metano.
Dal 28 settembre scorso, con l’entrata in vigore della legge sul riordino del settore energetico, sono infatti disponibili alcuni incentivi nazionali per promuovere tale passaggio: 650 euro per chi possiede
un veicolo da non più di tre anni dalla data d’immatricolazione (per informazioni: 800-500503). Una
campagna che la Provincia di Treviso ha deciso di
sostenere, in collaborazione col Consorzio Ecogas e
Assogasliquidi, destinando 15 mila euro, cui si aggiungeranno i 20 mila delle due associazioni. Un primo passo che evidenzia la volontà di fare qualcosa
presto e subito, ma che non sono ancora la soluzione definitiva. Perché sono in arrivo auto innovative,
come quella ad idrogeno o quella ad aria compressa. (PF)
D
opo la Russia, l’Ucraina è il paese
più esteso dell’Europa e,
con i suoi 48 milioni di abitanti, di gran lunga il più
popoloso dell’Europa dell’Est. Già granaio dell’Unione Sovietica, è stato all’avanguardia nella produzione di energia atomica (chi non ricorda il “sarcofago” di Chernobyl?).
Qui, nell’era sovietica, erano concentrate alcuni
Ucraina: le proteste dopo il voto
Sabato 27 c’è
la Colletta alimentare
a fondazione Banco alimentare onlus, che ogni giorno si occupa di raccogliere le eccedenze alimentari
e di ridistribuirle ad associazioni che si occupano dei
più poveri, da sette anni a questa parte porta avanti
ogni ultimo sabato di novembre la giornata della Colletta alimentare. L’iniziativa coinvolgerà numerosi supermercati locali, davanti ai quali sarà possibile trovare volontari del Banco alimentare che inviteranno i clienti a comprare alcuni prodotti da offrire all’associazione. Dal ’97 ad oggi sono state raccolte, in questa giornata, più di 26 mila tonnellate di cibo, con un picco
di 5701 l’anno scorso, cifra in ascensione rispetto al
primo anno quando ne sono state raccolte 1693. Gli
enti aiutati da questa raccolta sono più di 6640 e comprendono, oltre a strutture di sostegno per gli indigenti,
anche comunità per anziani, minori, ragazze madri, tossicodipendenti e portatori di handicap.
Aderiranno all’iniziativa i supermercati Maxi a Chiarano, Codognè, Mansuè, Ponte della Priula, Pieve di Soligo, Prata e Tamai; Bennet a Pieve di Soligo; Coop a
Brugnera, Conegliano, Oderzo, Sacile, San Donà, San Vendemiano e Vittorio Veneto; Cadoro a Vittorio Veneto; Conad a Conegliano; Brugnera e Sacile; Iperspar, Pam e
Supercoop a Conegliano; Famila a Conegliano e Pieve di
Soligo; Il Pellicano a Follina, Salgareda e San Donà di
Piave. (GL)
L
dei più importanti siti dell’industria pesante, nonché
alcuni dei più imponenti
apparati di difesa atomica.
Questi discutibili benefici della pianificazione socialista voluta da Mosca andavano a ricompensare un
popolo che aveva sofferto
terribilmente durante la seconda guerra mondiale e
che si era mantenuto docile durante il regime sovietico. Un gigante tranquillo,
all’apparenza; tutto proteso a far ripartire un’economia che più di altre ha sofferto
della fine dell’Unione Sovietica.
Da quando ha
riacquistato la
piena indipendenza, nel 1991,
l’Ucraina si è scoperta un paese
sottosviluppato, con un
5
DALLA COSTA D’AVORIO
Suor Clara Bisol
barricata in casa
C
e l’aveva preannunciato la sorella Caterina
quando le abbiamo chiesto il numero di telefono
della missione di Abidjan
delle Maestre di Santa Dorotea: «Succeda quel che
succeda Clara resterà in
Costa d’Avorio». E infatti
così è. Suor Clara Bisol –
classe 1950, originaria di
Moriago – non ci pensa a
ritornare in Italia. Nonostante gli inviti dell’ambasciatore italiano a imbarcarsi sugli aerei predisposti per evacuare 5 mila
stranieri. Nonostante la
campagna d’odio in atto
contro tutti i “bianchi”, che
per gli ivoriani sono tutti
francesi. Nonostante sia rimasta barricata in casa per
nove giorni con le altre nove sorelle italiane.
«Da qualche giorno – ci
racconta al telefono – è ritornata un po’ di calma e
possiamo, con molta cautela, uscire di casa. Io sono arrivata in Costa d’Avorio solo un anno fa (prima era missionaria in Brasile ndr), quindi non so
molto delle vicende politiche. Non si capisce dove
sta la ragione, cosa vogliano i francesi e chi stia appoggiando i ribelli. Comunque le sorelle che sono qui da diversi anni dicono che la crisi passerà».
ELEZIONI CONTESTATE
NELLO STATO DELL’EX URSS
Ucraina contesa
prodotto interno lordo per
abitante di meno di 800 euro all’anno (in Italia sono
oltre 20 mila), una forte emigrazione e un bisogno
spasmodico di investimenti esteri.
Putin non ha fatto mistero, in questi anni, di voler ricostituire la leadership di Mosca sugli stati
che, già satelliti dell’Urss,
si sono polemicamente dichiarati indipendenti nei
primi anni Novanta, anche
Domenica 28 novembre 2004
con mezzi brutali, come
quelli impiegati contro l’indipendentismo (e il terrorismo) ceceno.
Nel caso dell’Ucraina, la
posta in gioco è alta. Si tratta infatti di un paese di
grandi potenzialità economiche e intimamente legato all’identità culturale e religiosa della Russia: nella
storia plurisecolare della
nazione russa e dell’ortodossia russo-slava, Kiev
non è meno importante del
Nella casa di Abidjan le
Maestre di Santa Dorotea
si occupano della formazione delle ragazze che intraprendono il cammino
per diventare religiose.
Hanno altre due comunità
all’interno, nella foresta,
dove neppure si sa della
guerra civile in corso.
«Stiamo vivendo in pace
questi momenti perché
confidiamo in Dio – ci tie-
Suor Clara Bisol, originaria di Moriago, da
un anno missionaria in Costa d’Avorio
ne a sottolineare suor Clara –. Siamo anche vicine al
popolo: ogni sera in cappella facciamo un’ora di adorazione per la pace insieme alla popolazione».
(FC)
l paese del cacao è
tornato a infiammarsi. Da inizio novembre la
Costa d’Avorio è attraversata da pesanti conflitti tra
opposte fazioni. Da una
parte le truppe regolari
del presidente Laurent Gbagbo (in carica dal 2000),
dall’altra i ribelli, provenienti dalle fila dell’esercito, del “Movimento patriottico della Costa d’Avorio”. In mezzo tanti altri
attori: la Francia (fino al
1960 “padrone” del Paese
e tutt’oggi suo partner privilegiato) che ha sul campo centinaia di suoi soldati a fare da cuscinetto, insieme all’Onu, tra i
ribelli
stanziati
al nord e
le forze
governative
che
controllano il sud; i
Paesi con-
finanti – Liberia e Burkina-Faso – fortemente sospettati di supportare i ribelli smerciando armi e
fornendo mercenari; il movimento – vicino a Gbagbo
– dei Jeunes Patriotes che
odia visceralmente i francesi ed è accusato di violenze (devastazione di case, scuole e negozi) e addirittura di stupri su cittadine francesi.
Come se non bastasse,
il Paese è spaccato in due
da un punto di vista religioso: il nord è in maggioranza musulmano, il sud
cristiano. E i ribelli vogliono destituire l’attuale
presidente, di religione
cristiana, per sostituirlo
con uno musulmano. Solo
un caso oppure c’è dietro
quel progetto islamico di
“occupazione” forzata dell’Africa che da tempo i nostri missionari vanno denunciando?
Oltre ad ambizioni personali e a irrefrenabile sete di potere e di ricchezza,
dietro alla guerra civile ivoriana ci sta una crisi economica iniziata a fine anni Novanta. A causarla è
stata la rovinosa caduta dei
prezzi del cacao e del
caffè, le due principali fonti di reddito del Paese.
Cremlino. Rinunciare all’Ucraina come proprio
“giardino di casa” equivale, per i russi, a lasciare il
Kosovo, la culla della nazione serba, per un nazionalista di Belgrado.
Anche la strategia recentemente adottata da
Putin per garantirsi la fedeltà dell’Ucraina è estremamente discutibile. In
pratica, il partito filorusso
ha vinto in questi giorni le
elezioni per la presidenza
della repubblica barando
sui voti, e Putin si è affrettato a brindare. Il candidato filo-occidentale, Jushenko, già primo ministro negli anni Novanta,
non ha accettato la sconfitta e, forte di un vasto appoggio popolare (che si era già clamorosamente
manifestato nel 2002), si è
autoproclamato presidente.
Le vicende dell’Ucraina sono molto importanti
per il futuro assetto europeo. È importante, in particolare, che l’Unione europea svolga un ruolo forte in questa vicenda. Non
sarebbe accettabile vedere insediarsi ai confini dell’Unione un paese retto da
un governo illegittimo, nato dai brogli. Ma è anche
inaccettabile che il ruolo
di difendere le buone ragioni di un popolo raggirato dai suoi governanti
sia lasciato agli Stati Uniti, i soli finora ad aver apertamente stigmatizzato
quanto avvenuto con le recenti elezioni. Dall’Europa ci aspettiamo non solo
parole, ma precise azioni
per ripristinare la democrazia in un paese chiave
per il futuro del continente.
Paolo De Stefani
SCHEDA
Costa d’Avorio,
una guerra civile
con tante cause
I
6
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 28 novembre 2004
I SITI INTERNET COMUNALI
VAI WEB ANZICHÈ ALLO SPORTELLO: COL
WEB RISPARMI TEMPO E BUROCRAZIA
Le ragioni del sito
S
empre di più ormai sono le amministrazioni comunali che hanno realizzato un proprio sito internet,
in questo caso detto “rete
civica”. Secondo l’ottimo sito www.comuni-italiani.it,
dei cinquanta comuni che
toccano la diocesi solamente dodici ancora non
hanno un proprio recapito
on-line, e sono per la maggior parte Comuni con meno di cinquemila abitanti.
Abbiamo quindi condotto un indagine su cosa
questi siti offrono e a cosa
servono, stilando una speciale classifica che è comunque soggettiva e quindi opinabile. A cosa serve
il sito di un amministrazione comunale? Principalmente a snellire la burocrazia: ci si può trovare modulistica da stampare e
compilare, evitando di perdere tempo per recarsi in
Comune. Ci potrà poi trovare tutti i recapiti degli uffici comunali con gli orari.
La rete civica può tornar utile anche ai non residenti,
visto che spesso contiene
una sezione con il calendario degli eventi organizzati nel Comune e
informazioni sulle attrazioni turistiche. Un interessante
servizio
messo a disposizione da
qualche Comune è il “filo diretto con l’amministrazione”, ovvero un forum dove i cittadini possono esporre pubblicamente problemi o segnalazioni e leggere poi
la risposta degli amministratori. Ma solo a Vittorio Veneto il servizio viene
utilizzato frequentemente
dai residenti.
A nostro parere la migliore rete civica è quella
di Brugnera: grafica piacevole con animazioni e foto,
buona sezione storica, molti servizi, aggiornamento
costante. Da segnalare per
gli stessi motivi Ponte di
Piave e Gaiarine. Fanalino
di coda Susegana, il più popoloso tra i dodici Comuni
senza web. Ma tra poco, come leggiamo qui sotto, anch’esso sarà online.
Tra i Comuni con più di
15 mila abitanti Oderzo la
BRUGNERA, SITO AL TOP
Il “gioiellino”
di Fabio Bortolussi
T
ra le trentotto reti
civiche presenti nel
territorio diocesano a nostro parere quella di Brugnera è la migliore. Presente nel web dal 1999, offre il miglior connubio fra
grafica, contenuti e navigabilità. Ne abbiamo parlato con Fabio Bortolussi,
il dipendente comunale incaricato della gestione e
dell’aggiornamento del sito.
Perché il Comune di
Brugnera ha deciso
di investire così fortemente su questo sito?
«L’Amministrazione comunale ha scelto di dare
in questo modo un servizio che permetta una comunicazione più veloce ed
immediata tra il cittadino e
l’ente locale».
Quanto tempo occupa per la gestione del
portale?
«Non è facile quantificare il numero di ore settimanali che dedico a questa attività perché in Co-
mune ho anche altri incarichi, ma facendo una stima potrei dire circa cinque».
Il web è il vostro principale strumento di
comunicazione con i
cittadini?
«No, perché non tutti i
cittadini hanno ancora l’accesso al web. Certamente
l’auspicio è che sempre
più persone possano interagire con l’ente più vicino a loro tramite Internet».
A quanto ammonta
l’investimento dell’Amministrazione
sul sito Internet in
termini di denaro?
«L’Amministrazione comunale nel 2002 decise di
aderire alla Rete Civica
Destra Tagliamento per la
gestione del nostro sito
web. L’aggiornamento del
sito viene effettuato dall’azienda Synergie al quale io
trasmetto tramite e-mail il
materiale da inserire nello
stesso ed eventuali note su
aggiornamenti o migliorie
da apportare. Il Comune
spunta. Un’indagine dell’Università di Udine segnalò la Rete Civica di Oderzo come “ottimo esempio di usabilità web”: ci associamo, ma la sua sezione
storico-turistica è decisamente da migliorare. Tra i
Comuni con meno di 5 mila abitanti vince il più piccolo, Portobuffolè: grafica
dinamica, buono il resto.
In generale, tranne qualche rara eccezione, i siti dei
Comuni della Diocesi sono
ben costruiti, hanno una
buona grafica e contenuti
soddisfacenti. Esame superato con “più che sufficiente”.(AP)
di Brugnera poi paga alla
ditta un canone annuale in
base al numero dei propri
residenti».
Usate internet anche
per comunicare con
i comuni limitrofi?
«Certamente: per comunicare con le altre pubbliche amministrazioni
mettendo loro a disposizione tutta una serie di
informazioni. Si è dato anche ampio sviluppo all’utilizzo della
posta elettronica, sia
per le comunicazioni all’interno dell’ente
che in quelle con i privati e le altre pubbliche amministrazioni».
Quante persone visitano il sito in media?
In che modo lo pubblicizzate?
«Non lo sappiamo di
preciso. Lo pubblicizziamo
attraverso tutti i contatti
che abbiamo con i cittadini e con gli utenti in generale, comunicando agli
stessi che le informazioni
di cui necessitano (orari,
modulistica, ecc.) sono
presenti on-line, così evitano di recarsi fisicamente
Comune
Brugnera
Ponte di Piave
Gaiarine
Oderzo
Conegliano
Portobuffolè
Vittorio Veneto
Chiarano
San Vendemiano
Cessalto
Colle Umberto
Sernaglia della Battaglia
Miane
Torre di Mosto
Prata di Pordenone
Ceggia
Cappella Maggiore
San Fior
Santa Lucia Di Piave
Caneva
Mareno di Piave
Tarzo
Fontanelle
Trichiana
Moriago della Battaglia
Gorgo al Monticano
Vazzola
Sacile
Ormelle
Cordignano
Mel
Codognè
Cison di Valmarino
Motta di Livenza
Pieve di Soligo
Lentiai
Godega di Sant'Urbano
Mansuè
MEDIA
Sito
Voto Gra Chi Agg
www.comune.brugnera.pn.it
8,0
5 5 5
www.comune.pontedipiave.tv.it
7,6
5 5 5
www.comune.gaiarine.tv.it
7,2
5 5 4
www.comune.oderzo.tv.it
7,6
4 5 5
www.comune.conegliano.tv.it
6,4
3 4
5
www.comune.portobuffole.tv.it
6,4
5 4
3
www.comune.vittorio-veneto.tv.it
6,8
3 4
5
www.comune.chiarano.tv.it
6,0
4 4
4
www.comune.sanvendemiano.tv.it
6,4
4 5
3
www.comune.cessalto.tv.it
6,0
3 4
5
www.comune.colle-umberto.tv.it
6,0
4 3
4
www.comune.sernaglia.tv.it
6,0
3 3
4
www.comunedimiane.it
6,0
3 4
4
www.comune.torredimosto.ve.it
5,6
4 4
3
www.comune.prata.pn.it
6,0
5 5
0
www.comune.ceggia.ve.it
5,6
3 4
4
www.cappellamaggiore.net
5,2
2 4
3
www.comune.san-fior.tv.it
5,6
3 3
5
www.comunesantalucia.it
5,6
3 4
3
www.comune.caneva.pn.it
5,6
3 4
2
www.comune.marenodipiave.tv.it
5,6
4 5
1
www.comune.tarzo.tv.it
5,2
3 4
3
www.comune.fontanelle.tv.it
5,2
3 4
2
http://trichiana.valbelluna.bl.it
4,8
3 4
1
www.comune.moriago.tv.it
4,4
3 2
3
www.comune.gorgoalmonticano.tv.it
4,4
4 4
0
www.comune.vazzola.tv.it
4,4
3 4
1
www.comune.sacile.pn.it
4,4
4 3
1
www.comune.ormelle.tv.it
4,4
3 4
2
www.comune.cordignano.tv.it
4,4
3 4
2
http://mel.valbelluna.bl.it
4,4
2 3
4
www.comune.codogne.tv.it
3,6
3 3
0
www.comunecisondivalmarino.com
3,6
3 2
1
www.mottadilivenza.net
3,6
3 2
2
www.comunepievedisoligo.it
3,2
2 3
1
http://lentiai.valbelluna.bl.it
3,2
3 4
1
www.comune.godega-di-sant-urbano.tv.it/princ.htm 2,4
2 3
0
www.comune.mansue.tv.it
2,0
1 2
1
5,2 3,3 3,8 2,7
Ser
5
4
4
5
4
4
5
3
4
3
4
5
4
3
5
3
4
3
4
5
4
3
4
4
3
3
3
3
2
2
2
3
3
2
2
0
1
1
3,3
Non hanno sito internet i seguenti Comuni
Farra di Soligo, Follina, Fregona, Orsago, Refrontolo, Revine Lago, San Pietro di Feletto, San
Polo di Piave, Salgareda,Sarmede, Susegana,Vidor.
LEGENDA
GRAFICA
5 -ottima e impreziosita da animazioni
4 - buona o ottima
3 - sufficientemente semplice e chiara
2 - sempliciotta, burocratica
1 - brutta o con cattivo accostamento cromatico
CHIAREZZA
5 - "si trova tutto facilmente; navigazione piacevole e
veloce"
4 - "grafica buona; navigazione buona"
3- sito sufficientemente chiaro
2 - sito troppo complesso o un po’ confusionario
1 - sito confusionario e lento
AGGIORNAMENTO
5 - costantemente aggiornato
4- costantemente aggiornato ma solo in parte o con
scarse informazioni
3 - viene aggiornato spesso
2 -non viene aggiornato da parecchio tempo
1 - contiene solo informazioni generali sulle manifestazioni ricorrenti
0 - non contiene informazioni che necessitano di aggiornamento
SERVIZI AL CITTADINO
5 - contiene servizi interattivi oltre ai recapiti e tanta modulistica
4 - ha molta modulistica, recapiti e servizi più che sufficienti
3- contiene la modulistica minima presente nella gran
parte dei siti comunali e sufficienti recapiti
2 - contiene solo qualche un minimo di orari o recapiti, spesso insufficienti
1 - in generale ha grosse lacune in quanto a recapiti, orari o servizi
0 - non si trovano né recapiti né modulistica, o quasi
IL SITO ANCORA NON CE L’HA
Comune di Susegana,
“grande” assente
S
presso gli uffici comunali,
dato che anche la trasmissione dei moduli compilati può poi avvenire a mezzo della posta tradizionale, del fax o della posta elettronica certificata. Inoltre invitiamo sempre le associazioni presenti sul territorio a segnalarci le loro
attività affinché le stesse
siano adeguatamente e
per tempo inserite nel sito
stesso».
Andrea Pizzinat
usegana è il più
grande dei comuni
della Sinistra Piave ancora
sprovvisto di presenza su
web.
Ma sta per abbandonare il limbo dei senza sito,
come ci informa il sindaco
Gianni Montesel.
«Ci stiamo lavorando
da qualche mese. Abbiamo aperto la gara e ricevuto i preventivi da parte
delle aziende. Contiamo di
affidare l’incarico entro fine anno per avere poi il sito pronto entro un paio di
mesi».
Come mai siete partiti in ritardo con il
sito rispetto ad altri?
«Uno dei motivi è che
in Comune c’erano necessità più impellenti».
Quali saranno i costi?
«Non posso precisare il
budget a disposizione per
la nascita del sito (perché
la gara è ancora in corso).
Stimiamo però che la manutenzione del sito ci costerà circa 4-5 mila euro all’anno».
Puntate a fare del sito il principale mez-
e
L’AZiON
Attualità
MUNICIPI&INTERNET
poche sono
le persone
che “navigano” usualmente
nelle Rete.
E
forse
non è nemmeno opportuno che lo diventi: almeno
nei confronti degli amministratori locali e degli uffici comunali è augurabile
che rimanga sempre un
rapporto di familiarità e
di accessibilità …dal vivo.
Ma il sito comunale può
dare alcuni vantaggi. Oltre
a mirare ad un’informazione spicciola, potrebbe rivelarsi utile mettendo a disposizione degli utenti “sistematici” degli uffici comunali una serie di documenti, riducendo così le code e ottimizzando l’impegno degli impiegati.
Per essere efficace, però,
il sito deve poter rendere
disponibili i vari materiali in modo completo: le delibere con tutti gli allegati;
i Piani urbanistici o d’altro
tipo con tutte le mappe, ecc.
E altrettanto utili possono
essere la possibilità di accedere alla modulistica, di
comunicare via e-mail con
il sindaco e gli altri amministratori, con i funzionari.
Comunque, tutto fa pensare che tutti i Comuni,
prima o poi, avranno un
sito e lo terranno puntualmente aggiornato. Il progresso non si ferma…
ntrare nel sito Internet del proprio
Comune non sarà mai la
stessa cosa che entrare in
Municipio; ma può far
guadagnare tempo e fornire lo stesso informazioni utili.
Dall’indagine realizzata dal nostro giornale risulta che sono ancora numerosi i Comuni diocesani non ancora dotati di un
proprio sito: 12 su un totale di 50. Ma dei 38 siti
“attivi” almeno una quindicina vengono aggiornati
ormai in modo saltuario e
quindi contengono informazioni poco affidabili.
A difesa delle Amministrazioni comunali restìe
va evidenziato che realizzare e tenere aggiornato un
sito costa, sia in termini di
denaro che di personale,
specialmente per i Comuni più piccoli. E, a conti
fatti, considerato che i potenziali utenti sono solo una piccola parte dei cittadini forse lo sforzo non paga.
Infatti é difficile oggi immaginare che il sito Internet di un’Amministrazione comunale diventi strumento di accesso per tanti
cittadini. Ancora troppo
ge Accesso ai disabili
g
e
l
a
L
La legge 4 del 2004 ,“disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” ha
rappresentato una svolta per i siti internet dei comuni.
Ora infatti i Comuni che vanno in rete devono garantire la massima accessibilità ai disabili di tutto il sito, attraverso il rispetto di ben precise regole stabilite a livello internazionale.
In particolare, è in via di definizione un regolamento
governativo di attuazione che dovrà stabilire i criteri e
i principi operativi e organizzativi generali per l’accessibilità, le modalità di attribuzione della certificazione
di accessibilità, le modalità di valutazione e controllo.
Per saperne di più: www.innovazione.gov.it/ita/egovernment/infrastrutture/sitiweb.shtml e www.innovazione.gov.it/ita/intervento/accessibilita.shtml
La piazza centrale di Susegana
zo di comunicazione
con i cittadini?
«Il sito non diventerà
mai il mezzo principale.
Sarà solo uno strumento,
come anche il giornalino
dell’amministrazione. Ma
il mezzo principale di comunicazione resta il contatto continuo con i cittadini»
Maggiori dettagli sul sito che verrà arrivano dall’amministratore di sistema del comune di Susegana Alessandro Gualtieri.
«Vogliamo anzitutto
realizzare una struttura di
base, con una trentina di
pagine statiche. Solo in una seconda fase attiveremo alcuni servizi per il cittadino, come il calcolo dell’Ici o la consultazione del
Prg».
Perché operare in
due fasi?
«Perché il sito comporta cambiamenti anche per
la nostra organizzazione
interna. Per attivare ogni
servizio nuovo come questo serve una certa maturità. Dobbiamo ad esempio individuare di chi si occuperà di ciascuna area
del sito».
Tommaso Bisagno
stema irriguo apporta notevoli benefici sul fronte
del risparmio dell’acqua.
«Per inciso, siamo stati citati in giudizio, insieme agli altri Consorzi trevigiani,
dalla Provincia di Belluno
per il problema dell’utilizzo
dell’acqua del Piave. Noi
abbiamo sempre sostenuto le ragioni di Belluno, le
esigenze del turismo. Ma
non bisogna dimenticare
che gli invasi montani artificiali sono stati creati con
il preciso scopo di servire
all’energia pulita e all’irrigazione. La Legge Galli
(che norma tutto il ciclo
dell’acqua ndr) stabilisce
delle priorità precise: per
primo l’uso umano, quindi
l’agricoltura. Non vi è alcuna indicazione circa il turismo. Ciò non toglie che
noi capiamo le esigenze espresse da Belluno, ma al
risparmio dell’acqua si può
arrivare soltanto attraverso gli investimenti».
Dal miglioramento dei
servizi all’agricoltura alla
difesa del suolo.
«Lo smaltimento delle
acque piovane è il grande
scotto che il nostro territorio sta pagando all’eccezionale sviluppo di questi
previsti convegni di generale interesse e qualificato organigramma di
relatori.
I convegni. Sabato
27 novembre alle 10.30
“Gli attori dell’istruzione e
formazione professionale
a Treviso: confronto e prospettive”, intervengono
Luca Zaia, presidente della Provincia di Treviso,
Sergio Rosato, di VenetoLavoro, Domenico Dal Bo,
presidente dell’Osservatorio economico trevigiano,
Federico Callegari della
Camera di Commercio di
Treviso, Vendemiano Sartor, presidente Confartigianato Veneto, Giamberto Petrucco, vicepresidente del Cifs. Domenica 28,
invece, alle 15.30, si parlerà di “Delocalizzazione:
quale futuro per l’impresa
trevigiana”. Saranno pre-
senti Candido Omiciuolo,
segretario provinciale Cgil, Franco Buran segretario provinciale Cisl, Franco Manzato, consigliere
regionale Lega Nord,
Giancarlo Corò, docente di
economia all’università Ca’
Foscari di Venezia, Danilo
Fattor, titolare della ditta
Plastal di Oderzo. Lunedì
29 alle 10.30 invece “Il sistema dell’istruzione e formazione professionale: i
connotati della ‘seconda
gamba’”. Un dibattito a cui
parteciperanno il senatore
Gian Pietro Favaro, l’onorevole Andrea Colasio, Ermanno Serrajotto, assessore alla cultura del Veneto, Carmela Palumbo, direttore generale ufficio
scolastico del Veneto, Silvano Furegon, segretario
nazionale Cisl-Scuola, Efrem Bigon, segretario Flc
Cgil Veneto, Roberto Nardello, presidente Anp Veneto, Bruno Gandini, presidente nazionale Forma.
Consorzi di bonifica:
un voto per l’acqua
É
tempo di rinnovo dei vertici dei
Consorzi di Bonifica. Domenica 5 dicembre si voterà per eleggere i nuovi amministratori del Consorzio di
Bonifica “Pedemontano”
Sinistra Piave. E andranno alle elezioni anche gli
altri, presenti nel territorio.
Enti poco importanti? I Consorzi di
Bonifica si occupano della gestione, per
conto dello Stato e della Regione, di nu-
L’
acqua, risorsa insostituibile per
l’uomo e per le sue attività,
si può trasformare in una
minaccia. Quest’aspetto,
solo in apparenza contraddittorio, traspare dalle parole di Massimo Patella, direttore generale del Consorzio di Bonifica “Pedemontano” Sinistra Piave
che traccia un quadro a 360
gradi delle attività dell’ente. Esse sono ricomprese
nel programma triennale
che prevede interventi per
86 milioni di euro, finanziati dallo Stato, dalla Regione Veneto ed anche dalla Comunità Europea.
Si tratta di progetti importanti, destinati a dare
un’impronta diversa al territorio.
«Esatto – conferma Patella – basti pensare a tutto ciò che è in corso per la
trasformazione del sistema
di irrigazione, da scorrimento a pluvirriguo. Se ne
parla da almeno vent’anni
ma è solo di recente che, a
livello politico, è stata compresa questa necessità. E
di conseguenza sono stati
trovati i finanziamenti. Un
primo programma, per sei
miliardi di vecchie lire, è
merosi corsi d’acqua e delle relative opere idrauliche. Inoltre assicurano il
servizio irriguo e curano
la riconversione di tratti di
impianto di irrigazione dal
sistema di scorrimento a
quello pluvirriguo.
Negli ultimi anni l’acqua è diventata un elemento prezioso, da utilizzare con parsimonia nei periodi di siccità, da governare con inter venti e strutture adeguate
quando le piogge sono abbondanti.
PATELLA
Problemi e
progetti del
Consorzio
Sinistra Piave
stato già attuato con la sistemazione dell’impianto
di Tezze e della relativa
centralina, che serve 1.100
ettari. In fase di ultimazione è l’impianto pluvirriguo
di Godega, di 2,5 milioni di
euro, per 350 ettari. Il Magistrato alle Acque ha approvato due programmi,
dichiarati di interesse nazionale. Il primo è relativo
ad un impianto su 1.200 ettari tra Tezze di Piave e Mareno per 10,2 milioni di euro, che vedrà la luce nel
2005. Il secondo è l’impianto di Mandre (zona
contigua a dove termina
l’impianto della Bolda a
Mareno, che si estende fino a Susegana), per un valore di 11 milioni di euro,
destinato ad irrigare 1.800
ettari. Anche questo dovrebbe trovare un’attuazione nel futuro prossimo».
La riconversione del si-
DAL 27 AL 30 NOVEMBRE
LA MOSTRA SU SCUOLA E LAVORO
A Godega c’è “Ed-Meet”
A
prirà i battenti alla
fiera di Godega di
Sant’Urbano, sabato 27 novembre, il quinto Salone Educational Meeting – in
breve Ed-Meet – che si
concluderà martedì 30 novembre. L’evento è organizzato (con una fitta rete
di appoggi istituzionali) dal
Cifs, Consorzio di istruzione e formazione superiore di Conegliano, presieduto da Pietro Panzarino. Oltre 50 gli espositori
presenti tra scuole, università, aziende private,
forze dell’ordine, Ulss, Unpli (Unione nazionale delle Pro loco).
Per gli studenti a EdMeet i giovani potranno
conoscere le offerte del
mondo della scuola – le superiori, per gli studenti di
terza media; l’università,
per gli studenti prossimi
alla maturità – e del lavoro,
in questo caso confrontandosi con le esigenze del
mercato. Sono previsti incontri in cui le scuole superiori presenteranno il loro piano dell’offerta formativa e le università la loro offerta didattica.
La mostra resterà aperta sabato 27 e domenica 28
dalle 9 alle 18, lunedì 29 e
martedì 30 dalle 9 alle 14.
Ma Ed-Meet non è solo
stand, e non è solo per studenti. Per tre delle quattro
giornate di apertura sono
7
anni Sul territorio la situazione si è notevolmente
complicata, complice l’intensa urbanizzazione».
Il pericolo principale?
«Senza dubbio è rappresentato dal fiume Livenza».
In tanti ricordano le
piogge del novembre 2002,
quando mancò davvero pochissimo a che il Livenza
uscisse dall’argine a Meduna ed a Motta.
«Un intenso campanello
d’allarme, sul quale tutti
dovrebbero riflettere. È da
questa riflessione che è
scaturita la volontà di riprendere in mano il progetto Prà dei Gai per la laminazione delle piene del
Livenza. E dal 1966 ad oggi la situazione di rischio
rappresentata dal Livenza
non è cambiata anzi, si è
aggravata. Il progetto, che
è stato completamente rivisto, prevede l’utilizzo dei
Prà dei Gai, come cassa di
espansione. Nulla di diverso da ciò che avviene oggi.
Solo che ora il bacino si
riempie ogni volta che il Livenza fuoriesce dall’alveo
e ciò non serve a decapitare l’onda di piena. Con la
costruzione del nuovo argine il bacino verrebbe allagato solo quando l’onda
di piena supera i 10,85 metri, cioè una volta ogni 1718 anni, invece delle due
volte l’anno come avviene
adesso. Se nel 2002 l’argine ci fosse stato, a Motta la
quota massima di piena si
sarebbe abbassata di 70
centimetri».
Il progetto è appena stato presentato alla Regione
Veneto.
«Stiamo collaborando
con il Genio Civile per il
Monticano , e non mancano problemi anche nei Comuni dell’alta pianura. Sono aspetti che riguardano
tutti i cittadini, per tale motivo mi auguro che il 5 dicembre ciascuno si senta
motivato e vada a votare».
(AF)
ELEZIONI DOMENICA 5 DICEMBRE
Il sito comumale costa,ma
alla lunga può essere utile
E
Domenica 28 novembre 2004
8
Speciale 90 anni
Domenica 28 novembre 2004
Domenica 5 dicembre l’anniversario
I novant’anni
evento per tutti
D
omenica 5 dicembre è la
giornata del
90º anniversario de L’Azione. Il primo numero del
settimanale è stato pubblicato la domenica 5 dicembre 1914 ed ha avuto
subito un grande successo. Nel numero seguente,
infatti, è scritto che erano
state stampate 6 mila copie, tutte vendute.
Considerando i mezzi
di informazione e di distribuzione di allora è stato un mezzo miracolo. Eravamo in pratica alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia, mentre già
essa infuriava in Europa,
tempi brutti per un’iniziativa del genere. Ci volle il
coraggio e la fede del vescovo Rodolfo Caroli per
tentare una simile avventura.
UN AVVENIMENTO DA CELEBRARE NELLE PARROCCHIE
Vorremmo che questa
ricorrenza fosse celebrata soprattutto nelle parrocchie durante le celebrazioni domenicali. In
che modo? Suggeriamo
alcune cose molto semplici che non richiedono
grande impiego di forze e
non disturbano la liturgia
dell’Avvento.
* Alla preghiera dei fedeli si ricordi di pregare
per questo mezzo di informazione a servizio dell’evangelizzazione secondo
la formula pubblicata qui
sotto.
* Al termine della liturgia il celebrante spenda
due parole per ricordare
il fatto, sottolineando l’importanza del giornale e
raccomandando l’abbonamento.
* In tutte le parrocchie
viene fatto per venire un
pacco del numero speciale de L’Azione che ricorda
l’avvenimento. È gratuito,
però non si lasci che venga raccolto in maniera impersonale. Suggeriamo
che sia allestito un banchetto con qualche manifesto, con l’espositore (per
chi lo ha ricevuto) e qualche persona che distribuisca ai presenti il giornale. Può essere anche una buona occasione per
raccogliere abbonamenti.
* Nelle settimane seguenti si insista nel raccomandare l’abbonamento. La cosa diventa più efficace se è presente qualche persona che a fine
messa si presta per questo servizio.
PREGHIERA DEI FEDELI:
L’intenzione per “L’Azione”
F
esteggiamo in questa giornata il 90º anniversario della fondazione del settimanale
diocesano L’Azione. Da quel lontano 5 dicembre
1914 il nostro giornale ha saputo essere testimone
degli eventi, strumento pastorale della diocesi, specchio delle comunità parrocchiali e amico delle famiglie, crescendo e migliorando con loro.
Nuove sfide ci aspettano in questa epoca così
complessa.
Ti preghiamo, Signore, benedici questo strumento di informazione e formazione perché possa
essere ancora a lungo voce della nostra gente.
Preghiamo.
IL 3 DICEMBRE
A VITTORIO VENETO
Dove va il Nordest?
Dibattito sulla delocalizzazione
con ilVescovo Giuseppe Zenti,
Zaia,Tomat,Sech e Pozza
Una manifestazione a livello diocesano si terrà venerdì 3 dicembre nell’aula magna del seminario alle 20.30.
Nella serata non sarà messo in primo piano L’Azione (solamente un ricordo iniziale), ma il territorio a servizio del quale il giornale ha lavorato durante questi novant’anni.
Parleremo del Nord-Est e del momento di incertezza che sta attraversando, con l’intervento di alcuni
rappresentanti qualificati del mondo sociale e istituzionale. Parlerà anche il nostro Vescovo.
Questo dibattito aprirà una serie di eventi di varia natura che caratterizzeranno l’anno del novantesimo. Tra questi, in calendario ce n’è subito un altro: l’incontro con il filosofo Cacciari e il poeta Zanzotto a Pieve di Soligo, venerdì 17 dicembre.
Paramenti sacri
Calici - Candelabri
Quadri - Capoletti
Icone - Cr ocefissi
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via Gorghi, 2 - tel. e fax 0432/505932
e
L’AZiON
A PIEVE DI SOLIGO
Il filosofo Cacciari e il
poeta Zanzotto,un
incontro da non perdere
S
i annuncia come un evento culturale di spicco. In occasione dei 90
anni di fondazione del settimanale diocesano il prossimo venerdì 17 dicembre
alle 18 al teatro Careni di Pieve di Soligo si terrà un incontro pubblico con protagonisti il filosofo veneziano Massimo
Cacciari e il poeta di Pieve
di Soligo Andrea Zanzotto.
La conversazione tra i
due “grandi” della cultura
veneta avrà come spunto iniziale il tema “Tra filosofia e poesia. Percorsi”.
Nell’organizzazione
hanno contribuito, oltre a
L’Azione, l’Associazione
culturale Aglaia Anassillide e l’Istresco.
Il filosofo Massimo Cacciari e il potea Andrea Zanzotto
e
L’AZiON
Economia
DAL 1999 AD OGGI NELL’ARTIGIANATO
Lavoratori stranieri
più che raddoppiati
C
on cadenza semestrale, Confartigianato del
Veneto effettua un’analisi
congiunturale sull’occupazione del Veneto, in collaborazione quest’anno con
il Centro studi delle Camere di Commercio del
Veneto.
Nell’ambito della corposa analisi, emerge come
la componente maggiormente dinamica dell’artigianato veneto negli ultimi
anni sia la forza lavoro straniera.
Dalla tabella a lato emerge chiaramente come
a livello regionale i lavoratori stranieri fossero il 5,7%
nel primo semestre del
1999, e siano diventati nel
primo semestre di quest’anno il 12,8% secondo un
aumento costante. In questo panorama, le province
di Treviso e di Vicenza sono le più coinvolte: in par-
ticolare quella di Treviso
ha avuto l’aumento percentuale
maggiore,
più del doppio, passando dal 7% al
15,9%.
L’esame
dei dati, in
relazione alle suddivisioni per categorie, a livello regionale fa emergere
un aumento diffuso, che
mette in rilievo tuttavia un
accentuato livello di eterogeneità.
Nel settore del manifatturiero si è passati dal 6,5%
del 1999 al 13,4% odierno,
mentre il settore delle costruzioni è quasi triplicato,
passando dal 6% al 16,3%. I
servizi triplicano, restando
comunque su valori bassi
(dal 2 al
6,1%).
In particolare è il settore dell’edilizia ad impegnare
la
maggioranza
relativa degli
extracomunitari
(25,8%), seguito da tessile abbigliamento e calzature, legno
e ceramica e vetro tutti attorno al 15-16%. Dall’altro
canto, emerge come i settori dove meno si è manifestato il fenomeno dell’assunzione di lavoratori stranieri siano quello della grafica (4,7%), dei riparatori di
auto e moto (3,3%) e dell’impiantistica, ovvero quelli che richiedono le maggiori preparazioni di tipo
tecnico e conoscitivo. (AT)
CITTADINO
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
a ripartizione delle spese dell’acqua nei condomini sta generando sempre più spesso liti. Arriva infatti una sola bolletta relativa a tutti i consumi condominiali segnati dal contatore centrale di ingresso, e
l’amministratore deve poi ripartire la spesa secondo vari criteri che differiscono da condominio a condominio.
Per la verità l’articolo 1123 del Codice civile stabilisce
che “se si tratta di cose destinate a servire i condómini
in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne”. Ciò nonostante, c’è
chi per ripartire le spese fa riferimento ai millesimi di
proprietà, chi al numero dei componenti familiari, chi a
un criterio misto e chi ai consumi registrati dai singoli
contatori individuali, ove esistono. Quest’ultimo criterio
sembra più rispondente a quanto stabilisce il Codice civile, al contrario della ripartizione in base ai millesimi di
proprietà che nessuno accetterebbe per il telefono o l’elettricità. Il problema comincia a scottare con gli aumenti
delle tariffe e in prospettiva della privatizzazione delle aziende acquedottistiche. La legge 36/1994 ha previsto,
sia pure con una formulazione molto generica, l’installazione di contatori d’acqua in ogni singola unità abitativa, che però spesso sono inaffidabili. Nei contatori si
dovrebbero leggere in nero i metri cubi misurati e in rosso i sottomultipli, con un’etichetta che dovrebbe riportare il nome o la ragione sociale del fabbricante, la portata nominale in metri cubi all’ora, la classe metrologica (A, B o C), l’anno di fabbricazione e il numero di serie, una o due frecce che indichino il senso del flusso,
l’approvazione CE del modello, la pressione massima di
servizio e la lettera V oppure H, secondo se può funzionare verticalmente od orizzontalmente. Basta dare un’occhiata al contatore di casa per verificare se ci sono queste prescrizioni e se, quindi, è teoricamente affidabile.
Avv. Nicola Todeschini
Unione nazionale consumatori
Comitato provinciale di Treviso
Telefono 0438-420581
1°sem
2°sem
1°sem
2°sem
1°sem
2°sem
1°sem
2°sem
1°sem
2°sem
1°sem
1999
1999
2000
2000
2001
2001
2002
2002
2003
2003
2004
Treviso
Veneto
7,0%
8,0%
9,4%
10,6%
11,9%
12,5%
13,0%
12,9%
13,5%
14,5%
15,9%
5,7%
6,6%
7,6%
8,4%
9,4%
9,7%
10,1%
10,9%
11,2%
11,9%
12,8%
In alto: gli extracomunitari
nell’artigianato in provincia di
Treviso e nel Veneto dal 1º
semestre 1999 al 2004.
A destra: l’andamento per settori
negli ultimi semestri
EXTRACOMUNITARI AL LAVORO
PER SETTORE DI OCCUPAZIONE
1°sem’99 2°sem’01 1°sem’04
Alimentari
3,9%
Tess. Abb. Calz. 5,4%
Legno
7,8%
Grafica
1,4%
Ceram. Ch. Vetr. 9,3%
Meccanica
7,4%
Altri manifat. 5,9%
MANIFATTUR. 6,5%
L
a vendemmia è davvero finita. Se vogliamo, mancano gli “ice
wine”, i vini del freddo, come certe uve rabose da
vendemmiare a Natale o
giù di lì. Tirare le somme
è ancora presto, anche se
per quantità è stata annata
abbondante, anche di qualità, ma caratterizzata da un
mercato ancora immobile,
sicché si parla non più timidamente di “crisi del vino”. Qualche esempio: uve
rosse, in particolare di pregio, vendute a 900 lire il kg
e il vino trattato per 450 lire il litro, e ancora i Novelli, che per l’ 80% sono venduti nella grande distribuzione fra 1,20 e 1,50 euro a
bottiglia. Un’isola felice è il
Prosecco, ciambella di salvataggio in un mare in burrasca. Sul Prosecco, in particolare quello Doc Conegliano&Valdobbiadene, ha
investito in tempo e per
tempo anche l’azienda agricola dell’Istituto diocesano per il sostentamento
del clero della nostra diocesi che di ettari ne ha 10
e mezzo. Fortuna o lungimiranza del suo presidente Fabio Sforza, ma comunque ci sono e «sono il
vero punto di forza – commenta il direttore Raffael-
5,8%
10,8%
12,1%
3,8%
13,6%
11,2%
9,8%
10,6%
10,0%
15,6%
16,5%
4,7%
15,2%
13,3%
11.4%
13,4%
Edilizia
10,2% 20,6% 25,8%
Impiantistica
1,5% 2,4% 3,6%
COSTRUZIONI 6,0% 12,2% 16,3%
Rip. Auto Moto
Servizi persona
Trasporti
SERVIZI
1,5%
1,6%
4,0%
2.0%
2,2% 3,3%
3,6% 5,0%
5,7% 11,3%
3,7% 6,1%
VENETO
5,7%
9,7% 12,8%
CRISI NEI RISTORANTI
Cala il fatturato
ma non i clienti
«I
niziative come
quella realizzata dal Consorzio di promozione turistica
alla Città del Gusto di Roma sono quel che serve
per rilanciare il settore della ristorazione, che in provincia accusa una sensibile flessione». È questo il
grido d’allarme di Dome-
“È il prosecco
la nostra forza”
del
L
EXTRACOMUNITARI
AL LAVORO
IL BILANCIO DELL’IDSC
Sportello
BOLLETTE DELL’ACQUA:
CHE LITI IN CONDOMINIO!
Domenica 28 novembre 2004
lo Tolot – dell’intero capitale fondiario dell’Istituto».
Nella “sfortuna” della
frammentazione fondiaria,
l’Istituto diocesano trova inoltre le sue carte vincenti, comprendendo possedimenti a Loncon nella Doc
“Lison Pramaggiore” (dove ci sono fra l’altro gli “emergenti”, nel senso di
trend mondiale del vino, 5
ettari a Merlot altrettanti a
Cabernet sauvignon, 2 di
Refosco dal peduncolo rosso e 4 di Tocai friulano), a
Campodipietra nella Doc
“Piave” (5 ettari di Merlot,
5 di Cabernet sauvignon, 3
di Raboso Piave e Veronese, 4 di Chardonnay, 3 di
Pinot bianco e 2 di Verduzzo trevigiano) e a Collalto
di Susegana nella prestigiosa e vincente Doc “Prosecco di Conegliano&Valdobbiadene”.
Complessivamente un
totale di 11 mila quintali per
il cosiddetto “Vino del Vescovo”, «d’uve sane, non
grandinate, con un 10% in
più rispetto l’anno scorso,
di qualità buona, di buon
grado alcolico, e altrettanto dicasi – spiega il dottor
Aldo Della Libera, agronomo dell’Istituto – per l’equilibrio fra alcol e profumi». (MS)
nico Camerotto, presidente del gruppo Ristoratori
della Marca trevigiana.
«Per la Marca promozione della ristorazione e
promozione turistica vanno a braccetto: l’idea è di
portare grandi appuntamenti, tipo “Superbe”, “Cocofungo”, “Amopesce” o
“Cocoradicchio”, alla ribalta nazionale. Il grande
successo di “Gusto di Marca” alla Città del Gusto deve rappresentare uno stimolo per fare ancora di
più.
Il fatturato – aggiunge
Camerotto – cala mediamente del 20%. Non è diminuito il numero di clienti, ma la spesa. Oggi insomma si punta su un piatto solo e si sta attenti con
i vini. Il prezzo? Per un locale di livello medio alto
non si scende sotto i 45 euro, a dimostrazione che
non ci sono stati sensibili
aumenti nel passaggio lira/euro. Sono cambiati
piuttosto i costi dei generi
alimentari: una costata costava tra le 9 mila e le 12
mila lire al chilo, oggi 12
euro. Quindi sotto i 40-45
euro si lavora in perdita;
dall’altro lato livelli più alti renderebbero i ristoranti inaccessibili alla nostra
clientela, in buona parte
composta da famiglie. La
soluzione è che anche la
ristorazione di qualità medio alta ha preso la strada
dei menù a prezzo fisso».
«La flessione del settore avrà conseguenze sul
piano degli occupati: ad
oggi ancora nessun taglio,
ma le assunzioni sono
bloccate. Ma se continua
così in molti cominceranno ad operare tagli. In attesa che la situazione economica migliori dobbiamo
andare a scovare nuove situazioni: sinergia fra turismo ed enogastronomia e
un occhio di riguardo ai
giovani, fascia sociale che
spende molto su altri fronti».
9
PREZZI
Cereali (alla tonn. + Iva)
Frumento tenero naz.le
Fino da 130,00 a 132,00
Buono mercantile da 123,00 a 125,00
Granoturco in granella
nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 113,00 a 114,00
Ibrido giallo Friuli 110,00 a 111,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
da 128,00 a 130,00
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% - i
mp. 2%) da 205,00 a 210,00
Prodotti d.macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7)
da 305,00 a 310,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9)
da 300,00 a 305,00
b) farine da pasticceria
da 464,00 a 474,00
Prodotti del granoturco
(franco partenza - imballato)
farina bianca granita
da 375,00 a 380,00
farina gialla nostrana (nazionale)
da 250,00 a 255,00
spezzato di granoturco degerminato
tenero da 190,00 a 195,00
Vini (alla produzione, lire
per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12
da 3,30 a 3,70
Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5
da 3,80 a 4,20
Cabernet del Veneto gr. 11-13
da 3,40 a 5,00
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11
da 3,50 a 3,80
Verduzzo del Veneto gr. 10/12
da 4,20 a 4,60
Pinot bianco del Veneto
gr. 9,5-12,5 da 6,20 a 6,70
Pinot grigio del Veneto
gr. 9,5/12,5 da 8,80 a 9,80
Chardonnay del Veneto
gr. 9,5/10,5 da 5,30 a 5,80
Prosecco del Veneto
gr. 10/11 da 8,30 a 8,80
Prodotti avicoli - conigli
pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 7,30
cat. M grammi 53/63 a 7,10
Pulcini da carne maschi (cadauno)
da 0,41 a 0,43
Pulcini femmine per uova (cadauno)
da 0,54 a 0,58
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo
a terra a pigmentazione gialla
- leggeri da 0,84 a 0,86
- pesanti da 0,88 a 0,90
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,18 a 0,20
- pesanti da 0,45 a 0,50
Galline allevamento intensivo
in batteria
- medie da 0,16 a 0,18
Anatre mute femmine da 1,86 a 1,90
Faraone all. tradizionale “di voliera”
da 2,15 a 2,19
Tacchini pesanti
- femmine da 1,03 a 1,05
- maschi da 1,03 a 1,05
Galletti
- polli a collo nudo da 1,83 a 1,87
- galletti livornesi da 1,96 a 2,00
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,97 a 2,03
Bestiame suino (prezzi al Kg.)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,42
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,38
Oltre 180 kg. fino a 1,28
Magroni da kg. 40 fino a 1,47
Magroni da kg. 50 fino a 1,40
Magroni da kg. 65 fino a 1,36
Lattonzoli da kg. 25 fino a 1,98
Lattonzoli da kg. 30 fino a 1,69
Prezzi aggiornati a mercoledì 24 novembre 2004
e
L’AZiON
INIZIA IL TEMPO DELL’AVVENTO
Attesa ricca
di speranza
I
giorni dell’Avvento
ripropongono al
credente, alla comunità dei credenti la
gioiosa consapevolezza
del venire di Dio dentro la
vita e la storia.
Dio il Signore è già venuto: ha visitato la terra,
ha stretto alleanza con i
nostri padri, si è mostrato
fedele alle sue promesse
e geloso verso un popolo
dalla dura cervice che ha
educato pazientemente e
tratto a sé con vincoli di amore. La speranza dei nostri padri non è andata delusa; i nostri padri hanno
sperato ciò che Dio il Signore ha promesso loro:
una terra e una numerosa
discendenza. E così si è
compiuto.
Con il venire di Gesù è
giunta a pienezza l’attesa
del resto fedele di Israele.
Sul suo volto brilla per
sempre l’amore misericordioso del Padre; è una
storia che continua: la croce, la morte, la risurrezione, lo Spirito, la Parola rinviano a Lui il Vivente e Veniente.
Noi ora viviamo in atte-
sa che Egli ritorni: un’attesa che si carica di responsabilità verso ogni uomo e donna, che si nutre
di fiducia, che si fa voce di
speranza,
che diventa riconciliazione con
il quotidiano che
è sempre
intreccio
di fiducia e di sconforto, di
confidenza e di chiusura.
La vita di ogni giorno
mi fa dire con Giobbe: “C’è
speranza per il misero”
(Gb 5, 16); in altri momenti sorge la domanda
“La mia speranza dov’è?”
(Gb 17, 15). Davanti alle
notizie vicine e lontane,
davanti ai segni di non rassegnazione alla violenza,
davanti a chi sa stare in silenzio non per paura di
prendere posizione ma
per un bisogno di capire
più in profondità, davanti
a chi non rinuncia a cercare strade di pace e di riconciliazione, davanti al
tanto soffrire di persone e
di popoli… ritorna la pre-
ghiera del Salmo (Sa 19,
19): “La speranza degli afflitti non sarà delusa”.
La speranza di un presente di pace, di dialogo,
di incontro;
la
speranza
legata al
progettare oggi, al
costruire
oggi una
vita dignitosa per tutti, un lavoro
meno precario, una cittadinanza più rispettata, una
comunità accogliente…
La mia speranza non si
esaurisce nell’oggi ma nell’oggi si verifica e si potenzia dentro le circostanze concrete del vivere.
Proprio perché attendo
il ritorno del Signore Gesù e il compimento di ogni
attesa vivo la speranza che
è possibile porre dei segni
che la anticipano e la invocano. La speranza di un
senso della vita: vivere con
fiducia il presente attendendo che “si compia la
beata speranza e ritorni il
Salvatore Gesù Cristo”.
Don Gianpietro Zago
Viviamo un’attesa
che si carica
di responsabilità
L’
attesa di un bambino è un tempo
speciale per una donna. Il
fisico mi chiede di rallentare il ritmo facendomi godere le cose che vivo, la mente si eleva a pensieri filosofici sul senso della vita, il
prodigio che si sta compiendo in me mi rende umile nel comprendere che
soli, noi donne e uomini,
non saremmo capaci di tanto.
Tutto il tempo che precede l’avvento di un bambino è necessario a lui, per
formarsi completamente, e
a me per prepararmi alla
nuova vita che cambierà
completamente la mia.
La carica d’amore che
porta il bambino fin da dentro il grembo, mi mette nello spirito di accettare, di adeguarmi con gioia alle sue
esigenze che comporteranno fatica, nuove priorità,
sacrifici, dolore.
Ma in questa attesa la
DI CARATTERE GENERALE
UFFICIO PER LA PASTORALE LITURGICA
Continuano nelle foranie gli incontri mensili di formazione
per i gruppi liturgici e i ministri della liturgia
(tema: La liturgia della Parola, prima parte);
Presentazione del nuovo Rito del matrimonio
martedì 14 sera (laici) e mercoledì 15 mattino (sacerdoti
e religiosi) in Seminario (in collaborazione con l'Ufficio
per la pastorale familiare); relatore mons.Giuseppe
Busani, già direttore dell'Ufficio liturgico nazionale;
Diffusione del sussidio liturgico per il tempo di Natale.
Incontro per i ministri straordinari dell’Eucarestia
domenica 12 dicembre, in Seminario dalle 14.30 alle 16.30
CARITAS
Domenica di solidarietà della Caritas
Domenica 12 dicembre
in tutte le parrocchie
Incontro sul tema “Caritas Christi erga migrantes”
Martedì 14 dicembre alle 20.30 nella sala
presso il Duomo di Oderzo
Vivere
l’Avvento
con un figlio
in grembo
mente è già volata oltre: ai
suoi sguardi carichi di domande, alle conquiste di ogni
giorno verso l’autonomia, a
cosa gli piacerà fare e ai pianti da consolare.
Una sola preghiera è nel
cuore di ogni mamma, nel
mio cuore: «Signore fa che
sia sano» e subito dopo mi rimetto nelle Sue mani invocando un altro aiuto per svolgere al meglio il compito di
genitore, perché sappia trasmettergli quei valori che lo
faranno un bambino, un ragazzo, un uomo sereno con
se stesso e disponibile con gli
altri.
Quante similitudini vedo
nell’attesa del mio bambino e nell’attesa del rinnovarsi di quel dono meraviglioso che Dio ci ha fatto: il
suo Bambino Gesù. Mi rendo conto che andrebbe vissuto così anche il tempo
dell’Avvento, non in spasmodica ricerca di cosa regalare, dove organizzare il
pranzo di Natale e come
trascorrere le ferie. Potrebbe essere un tempo
prezioso per fermarsi a riflettere e a pregare, nel senso di mettersi in ascolto di
quello che Dio ci vuole dire, fiduciosi che l’amore di
un padre non potrà che
suggerirci il meglio per noi.
Laura Ceccarini
Proprio mentre andavamo in stampa ci è giunta la
notizia che Tommaso ha visto la luce con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto. A mamma Laura – responsabile della promozione
de L’Azione – e papà Mirko
gli auguri della redazione.
DUE SUSSIDI DALLA DIOCESI
P
er aiutare le comunità cristiane della Diocesi a prepararsi
al Natale, la diocesi ha realizzato due sussidi. Il primo - redatto dagli Uffici pastorali - vuol essere un aiuto per la catechesi dei ragazzi, degli adulti e delle famiglie. Una copia del sussidio è arrivato la scorsa settimana a tutti gli abbonati de L’Azione.
“Celebriamo l’Avvento” è invece il
titolo del sussidio predisposto dall’Ufficio liturgico e musica sacra distribuito in numero di due copie a tutti i parroci. Propone testi e proposte
per l’animazione liturgica delle celebrazioni del periodo d’Avvento.
Appuntamenti pastorali
del mese di dicembre 2004
Novantesimo de L'Azione
domenica 5 dicembre
manifestazioni nelle parrocchie
Preparazione della liturgia domenicale da parte di Vescovo,
sacerdoti e laici
Lunedì 6, 13, 20 dicembre alle 20.30 in Seminario
Un posto al tuo pranzo di Natale
Raccolta di fondi, in tutte le parrocchie, a sostegno
dei missionari della Diocesi
Incontri del Vescovo con gli amministratori pubblici
giovedì 2 dicembre alle 20.30 all'auditorium Toniolo
di Conegliano per l'area del Coneglianese
ESPERIENZE
AZIONE CATTOLICA
Veglia associativa diocesana, alla vigilia della solennità
dell'Immacolata
Martedì 7 dicembre nella chiesa parrocchiale
di Pianzano alle ore 20.30
Festa dell'Adesione
mercoledì 8 dicembre
Incontro cammino diocesano fidanzati
domenica 12 dicembre a Conegliano (Casa Toniolo)
dalle 15 alle 18
Lectio biblica in preparazione al Natale
domenica 19 dicembre a Vittorio Veneto (Seminario
vescovile) alle 15. Guida don Graziano De Nardo
Esercizi spirituali per fidanzati e sposi
da giovedì 30 dicembre a domenica 2 gennaio 2005
a Spert d'Alpago
UFFICIO FAMIGLIA
Percorso formativo al senso vocazionale della vita, con la
presenza del Vescovo (2° ciclo di incontri)
Domenica 5 dicembre Seminario a Vittorio Veneto
dalle 15 alle 18.30
Mercoledì 8 dicembre Casa Toniolo a Conegliano
dalle 15 alle 18.30
Domenica 12 dicembre strutture parrocchiali di Oderzo
dalle 15 alle 18.30
Domenica 19 dicembre strutture parrocchiali di Pieve
di Soligo dalle 15 alle 18.30
Incontri di preghiera per sposi in difficoltà o separati
Venerdì 10 dicembre nella chiesa del Monastero
cistercense di San Giacomo di Veglia alle 20.30
Tema: Il bisogno di perdono e di perdonare
CASA ESERCIZI
“Giovedì della Parola” Lectio divina sui vangeli
delle quattro domeniche successive (per sacerdoti)
giovedì 30 dicembre (ore 9 fino al pranzo compreso)
in Castello vescovile
Ritiro spirituale per giovani sui testi biblici
del tempo di Natale
26 sera, 27 fino a 28 a pranzo in Casa Esercizi,
in collaborazione con la Pastorale giovanile (prenotarsi);
PASTORALE GIOVANILE
Pellegrinaggio a Roma
Dal 30 dicembre al 2 gennaio
sul tema "Eucaristia e testimonianza"
PASTORALE SOCIALE
Prosegue la Scuola di formazione all'impegno caritativo e
sociale
Sabato 4 e 11 dicembre dalle 16 alle 18, al centro
ricreativo della parrocchia di Lourdes in Conegliano
Lunedì 6 e 13 dicembre dalle 20.30 alle 22.30 nel centro
parrocchiale del Duomo di Oderzo
CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI
Domenica 5 dicembre
Gruppi Samuel e Giona (ragazzi) ed Ester (ragazze) (9-12
anni)
Domenica 12 dicembre
Gruppi David (ragazzi) e Sirio (ragazze) (dai 14 ai 16 anni)
Sabato 11 e domenica 12 dicembre
Gruppo Tabor (ragazzi dai 17 ai 18 anni)
Domenica 19 dicembre
Gruppo Miriam (ragazze dai 17 ai 18 anni)
Ritiro dal 27 al 30 dicembre
Gruppo Diaspora (ragazzi dai 19 anni in su)
Sabato 11 dicembre
Gruppo Sicar (ragazze dai 19 anni...)
e
L’AZiON
Chiesa
IL VESCOVO ORDINA SEI DIACONI
Vescovo nell’omelia: «Tra
voi e Cristo servo vi è una sorta di identificazione sul piano sacramentale in modo non dissimile
dall’identificazione del
presbitero con Cristo pastore, guida del suo popolo: quando sarete servitori è Cristo che serve
in voi. E la gente che è da
voi servita si farà un’idea
di Cristo appunto attraverso la vostra qualità di
servizio. Fategli fare sempre bella figura! Fategli onore! Se voi, infatti, in
qualche circostanza vi rifiutaste di servire o serviste più da schiavi che da
diaconi in Cristo, la gente
percepirà un’indifferenza
o trascuratezza da parte
di Cristo; crederà meno
in Lui. Se siete diaconi,
cioè servi in Cristo Servo,
non c’è da preoccuparsi
di stabilire con precisioIl Vescovo impone le mani su Elio Tardivo
ne l’area delle vostre competenze. La vostra sia usbiterato. Il diaconato non gnificato sta soprattutto na vita di servizio. Serviè un ripiego consolatorio, nel ser vizio, il termine re come Cristo, in Cristo:
ma il ricupero di un cari- diacono significa appunto sia l’oggetto dei vostri
sma ministeriale origina- ser vitore. Su questo a- pensieri, dei vostri desirio». Un carisma in cui si- spetto si è soffermato il deri, dei vostri progetti.
Gli specialisti
stabili,
in
quanto diaconi permanenti, del ser vizio secondo il
Vangelo, dopo esservi allenati e formati al senso
del ser vizio
proprio nel
cuore delle
vostre famiglie, nei confronti della
moglie e dei
Gianfranco Fantuzzi, Gino Moro, Pasquale Vito Giannini, Gino Poletta, Alberto Azzari, Elio Tardivo figli». (GpM)
“Identificatevi con
Cristo Servo”
S
ei nuovi diaconi
permanenti sono
stati ordinati domenica scorsa dal vescovo Giuseppe, in una cattedrale traboccante di
gente proveniente dai
paesi di origine degli ordinandi. Sono Alberto Azzari di Pieve di Soligo,
Gianfranco Fantuzzi di
San Polo, Pasquale Vito
Giannini di Sacile, Gino
Moro di Ceggia, Gino Poletta di Valmareno, Elio
Tardivo di Campolongo.
Una risorsa importante
per la nostra Chiesa «non
certo in competizione –
ha dichiarato il Vescovo –
o in alternativa con il pre-
I sei nuovi diaconi: da sinistra
DOMENICA IN CATTEDRALE
I Vespri solenni
aprono l’Avvento
C
on questa prima domenica di Avvento
la Chiesa inizia solennemente l’Anno liturgico nel
quale, come dice il Concilio
“essa distribuisce tutto il Mistero di Cristo, dall’Incarnazione e dalla Natività fino all’Ascensione, al giorno di
Pentecoste e all’attesa della
beata speranza e del ritorno
del Signore”. La liturgia delle ore, celebrata specialmente nel Giorno del Signore, secondo quanto sug-
gerito dalla Costituzione liturgica e recentemente ribadito dal Papa nella lettera
apostolica “Novo Millennio
Ineunte”, è il modo migliore
per prolungare nella preghiera e nello scorrere del
tempo il mistero della nostra
redenzione scandendo la vita delle nostre comunità cristiane.
Come Chiesa diocesana,
riunita attorno al suo pastore, vogliamo porre con la celebrazione dei Vespri in Cat-
A MOTTA OGNI SABATO
LA LITURGIA VIGILIARE
I
l santuario Madonna dei Miracoli di
Motta propone, per i
quattro sabato di Avvento, il canto dell’Ufficio vigiliare che ci prepara alla liturgia domenicale.
L’Ufficio è introdotto da
un lucernario, un accendere le luci segno di Cri-
sto luce del mondo. È una preghiera caratterizzata da un antico inno,
dal canto dei salmi, da
letture della Parola di
Dio e da catechesi fatte
dai Santi Padri per sottolineare i vari misteri della vita di Cristo e della
Chiesa oltre che da fer-
tedrale nella prima domenica di Avvento, e nelle prossime domeniche, questo segno che caratterizzi l’atteggiamento della vigilanza con
la quale la Chiesa, sposa, attende il ritorno glorioso del
Signore suo Sposo.
Ci uniamo così alla voce
di tutti i cristiani sparsi nel
mondo che iniziano questo
tempo di Avvento nella preghiera e nell’ascolto più intenso della Parola di Dio.
Partecipiamo quindi numerosi a questo momento che
speriamo diventi tradizionale ed esemplare per tutte le
nostre comunità anche in futuro. Domenica 28 novembre, prima di Avvento, in
Cattedrale alle 15.30 attorno
al nostro vescovo Giuseppe.
Don Adriano Dall’Asta
venti esortazioni a una
vita cristiana sempre più
impegnata. Lode e ascolto meditativo caratterizzano questa preghiera
che si conclude con la
proclamazione del Vangelo e con il canto del Te
Deum.
Per l’Ufficio vigilare ci
troveremo in basilica ogni sabato sera alle 20.30.
P. Giambattista
Casonato ofm
CONEGLIANO
Convegno
sul Toniolo
col Vescovo
di Prato
U
na riflessione sulla
spiritualità dell’impegno sociale dei cattolici a
partire dal pensiero di Giuseppe Toniolo viene proposta
martedì 30 novembre a Conegliano da monsignor Gastone Simoni, vescovo di Prato e direttore di “Supplemento d’anima”, e da Paolo Pecorari, ordinario di Storia economica dell’Università degli
studi di Udine. L’incontro,
che si tiene alle 20.30 all’auditorium del centro “Toniolo”, è moderato dal filosofo Aldo Trivellato. A promuovere
la serata è il Club Verdurin di
San Pietro di Feletto.
Domenica 28 novembre 2004
11
INCONTRO COL VESCOVO
4 preti al servizio
degli stranieri
E
chi l’ha detto che
i preti stranieri sono al servizio solo delle
comunità degli immigrati? «Guarda che ho appuntamento con te per le
lezioni di inglese!» ha
detto il vescovo Zenti a
padre Lello Salutaris
Massawe, scrutando un
volantino in inglese per
l’invito alla messa. «Già,
perché se diventa Papa
l’inglese lo deve sapere!»
ha commentato sorridendo don Ferruccio
Sant.
L’episodio proviene
dall’incontro del vescovo
Zenti con i sacerdoti che
operano al servizio delle
comunità straniere della
nostra diocesi, in sintonia con la fondazione Migrantes presieduta da
don Sant. Si tratta di padre Massawe, che celebra per le comunità di lingua inglese, e dell’altro
missionario della Consolata padre Renato Marti-
ni, che è italiano ma si
prende cura dei fedeli di
lingua spagnola e portoghese, in massima parte
provenienti dall’America
Latina; di padre Alexei, o
Alessio, che segue in tutto il Veneto la comunità
ucraina, secondo il cattolicesimo di rito greco; e
di padre Marius Kociorva, che in tutta la provincia di Treviso ha la cura
degli ortodossi romeni.
Manca invece un sacerdote incaricato della
pur numerosa comunità
cristiana albanese: a celebrare è don Sant con
l’ausilio di una suora albanese.
Nel corso dell’incontro è stata esposta la difficoltà a trovare in Conegliano un punto di ritrovo dove gli stranieri possano fermarsi e stare insieme anche al di là e dopo l’Eucaristia, per potersi conoscere e sentire
davvero spirito di gruppo. (TB)
A VILLA ELENA DI MESTRE
Corsi post-universitari
in bioetica
S
i svolgerà dal 14
gennaio all’11 giugno 2005 a villa Elena, via
Castellana 16 A, MestreZelarino, il corso di perfezionamento in bioetica livello base, anno accademico 2004-2005 approvato
dal Senato Accademico.
Il corso fornisce una
qualificazione post-universitaria, con titolo valido in
Italia, per docenti di bioetica delle professioni sanitarie, della scuola, per componenti dei comitati di etica.
Il corso è rivolto ai laureati in Medicina e Chirurgia, ai docenti delle
scuole medie e superiori,
ai laureati in Farmacia, Biologia, Filosofia, Psicologia,
Sociologia, Giurisprudenza, Teologia, o che abbiano
gradi accademici nelle
stesse discipline collegate.
Gli operatori sanitari
che partecipano al corso
sono esonerati dall’acquisire i crediti formativi Ecm
previsti per il 2005. Per gli
insegnanti delle scuole di
ogni ordine e grado l’attestato di perfezionamento
dà luogo a punteggio per
le graduatorie di istituto; inoltre il corso rientra nelle iniziative di formazione
dei docenti realizzate dalle
università e automaticamente riconosciuto dall’Amministrazione scolastica, ai sensi del Contratto collettivo nazionale integrativo comparto scuola
(anni 2002-2005), articolo
66, commi 1-3, esso dà luogo agli effetti contrattuali
della partecipazione alle iniziative di formazione.
L’Acebes, Associazione
culturale esperti di bioetica ed etica sanitaria costituita nel 1987, opera nel
Triveneto per promuovere
una cultura etica e bioetica
che rispetti la vita umana
nella sua dignità. Acebes,
lungomare D’Annunzio 4
E, 30126 Lido di Venezia,
telefono 041-5265191.
12
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 28 novembre 2004
CONSIGLIO PRESBITERALE A 10 ANNI DALLA BEATIFICAZIONE
Preparazione al matrimonio: A S. Lucia e Chiampo
indicazioni del Vescovo celebrato fra’ Claudio
I
l Consiglio presbiterale diocesano, riunitosi giovedì 18 novembre in Casa Esercizi, ha
dedicato la prima parte della seduta a una chiarificazione in merito alla revisione del rito del matrimonio
operata recentemente dalla
Conferenza episcopale. Tale revisione, ma sarebbe più
corretto definirla “adattamento”, nasce da due tipi di
motivazione: una di carattere teologico, dovuta alla riflessione sul sacramento sviluppatasi in questi ultimi anni, e una seconda legata alla lettura della situazione attuale della realtà sociale e
religiosa.
La seconda parte della
seduta ha avuto come tema
di riflessione, di scambio ed
offerta di prospettive il cammino di preparazione (remoto e prossimo) che i fidanzati dovrebbero percorrere per prepararsi adeguatamente al matrimonio. Il
Vescovo, richiamando i
presbiteri alla loro delicata missione di “paterna
maternità spirituale”, li ha
esortati a un forte impegno in questo senso, affinché i nubendi possano
sperimentare lungo il loro
cammino di preparazione
“tutta la sensibilità e l’attenzione della Chiesa Madre”.
In particolare il Vescovo si è
soffermato su tre aspetti della preparazione:
I percorsi formativi
verso la celebrazione del
sacramento del matrimonio: pur riconoscendo la validità dei corsi tradizionali,
è bene ci siano anche proposte differenziate per quelle coppie disponibili per una
preparazione più profonda.
Particolare attenzione deve
essere data agli aspetti antropologici e relazionali (conoscenza del carattere per-
sonale e del partner) della coppia, alla verifica
di una seria maturità in relazione alla fede e alle molteplici responsabilità derivate dalla coniugalità.
L’istruttoria
matrimoniale:
la fase prossima
della preparazione alla celebrazione del sacramento, per evitare fretta e superficialità, sia avviata quanto prima al fine di accordare un
responsabile percorso di
formazione spirituale liturgico-sacramentale (e non solo burocratico). In questa fase è particolarmente importante la figura del sacerdote
che accompagna i nubendi
e al quale sono richiesti atteggiamenti di simpatia e di
M
ma anche con chiarezza, le
eventuali problematiche religiose di fede dei fidanzati,
sia da loro condiviso e compreso il significato e il valore del sacramento e delle
conseguenti implicanze di
carattere morale.
Luogo della celebrazione e avvertenze: per favorire la crescita di una
mentalità ecclesiale e comunitaria, i luoghi previsti per la celebrazione del
matrimonio rimangono
quelli riconosciuti dalle
indicazioni diocesane da
qualche tempo emanate.
La celebrazione, infine,
deve essere caratterizzata
da una certa sobrietà dell’addobbo floreale, da una
corretta scelta delle musiche, da un dignitoso abbigliamento e da un’attenzione nelle spese che non dimentichi la solidarietà cristiana.
Il Consiglio presbiterale
si è riconosciuto nelle istanze del Vescovo, e nello scambio seguito, ha espresso l’esigenza di normative dettagliate alle quali la diocesi
possa fare chiaro riferimento.
Don Fabrizio Mariani
“I nubendi sentano
la sensibilità
della Chiesa Madre”
stima, mostrando nella concretezza il volto e il cuore di
una guida spirituale che non
fa pesare il passato, ma predispone a guardare al presente e al domani con speranza cristiana. Considerando attentamente a quale
“stadio” è giunta la coppia e
prendendola per mano dalla sua situazione concreta, il
sacerdote si deve impegnare ad aprirla alle nuove prospettive che stanno sull’orizzonte del matrimonio cristiano. È importante che a
questo punto del cammino
siano trattate con familiarità,
entre
a
Santa Lucia
monsignor
Mistrorigo e
monsignor
Pierdomenico
Amort ricordavano il decimo anniversario della beatificazione di
fra Claudio, a Chiampo
presso le reliquie del beato accanto alla “sua” Grotta di Lourdes, tre relatori
eccezionali hanno egregiamente presentato il
beato sotto profili ancora
inediti. Il professor Mariano Apa non ha avuto alcuna incertezza nel presentare il beato Claudio «all’altezza scultorea, come il
Beato Angelico sta all’altezza pittorica. Dentro la
storia dell’arte il posto che
spetta al Granzotto non
può essere sostituito, pena l’immissione di surrogati che stravolgono la
comprensione obiettiva
del già prodotto; verrebbe
a mancare un anello importante di coordinamen-
AC: Riflessione
di don Padovese
S
econdo appuntamento per il cammino di approfondimento etico per adulti
e giovani, guidato da
monsignor Luciano Padovese, domenica 28
novembre a Conegliano, casa Toniolo, dalle
9.30 alle 12.30. “Condivisione e chiesa - provocati ad essere fratelli” il titolo della riflessione. Non è prevista la
celebrazione
della
Messa; i bambini saranno animati e custoditi.
L’ESPERIENZA NEI BALCANI
RACCONTATA A MESSA
T
rasmettere. Condividere. Far partecipare. È con questo spirito
che i volontari del Gruppo
Balcani della Caritas diocesana andranno da questa
domenica nelle parrocchie
durante la messa. In chiesa
realizzeranno una piccola
mostra fotografica di quello che hanno visto in mezzo ai giovani di Pistull, in
Albania, e tra i rom di Kotor, in Montenegro. E alla fine della messa racconteranno quello che hanno vissuto laggiù, nel corso dei
campi di volontariato e condivisione della scorsa estate, cercando attraverso la
loro opera di sensibilizzazione di mettere l’accento
su questo Avvento di solidarietà.
Cominceranno questa
domenica 28 novembre da
Motta e Serravalle; proseguiranno poi in ciascuna
delle parrocchie d’origine
dei volontari; ma più che volentieri sono disponibili ad
animare messe in altre parrocchie. Come pure incontri con i gruppi giovanili o
le classi del catechismo; per
questi ultimi il calendario è
già fitto, si inizia martedì 7
dicembre a Caneva.
Ecco il calendario delle
testimonianze nel corso
Il Gruppo Balcani della Caritas diocesana
della messa: Serravalle, domenica 28 alle 10.30; Motta, domenica 28 alle 11; Susegana, sabato 4 alle 18.30;
Tarzo, domenica 5 alle
10.30; San Vincenzo, domenica 5 alle 10.30; Folli-
to tra le varie
espressioni
artistiche».
Il postulatore padre Fabio Longo
ha evidenziato la bellezza
del volto spirituale di fra
Claudio
sottolineando come «la luce dell’Eucaristia e
della Madonna non
potevano che dare
al beato lineamenti
caratterizzati dalla
bellezza
delle
virtù». Il vescovo
Zenti ha ricordato
che «la decisione di
fra Claudio di scegliere il Cristo come
unico Maestro, gli
ha trasmesso lo stile di regnare servendo, diffondendo
speranza e verità».
Don Italo Moras,
arciprete di Santa
Lucia, confida che
«anche le artistiche
riproduzioni della icona scritta da Nik-
La sua arte
è paragonata a
quella di Beato
Angelico
na, domenica 12 alle 10; Cison, domenica 12 alle 10;
Farrò, domenica 19 alle
10.30.
Informazioni: Caritas,
0438-550702, chiedere di
Gianluca Cariello.
la e i nitidi libretti di spiegazione dei significati, uniti alle originali recenti
pubblicazioni che raccontano il beato Claudio “pellegrino verso le vette della perfezione evangelica”,
siano occasione per una
più profonda conoscenza
della vita del santo frate e
soprattutto trasmettano
volontà di imitarne le
virtù». I libri, oltre che in
parrocchia di Santa Lucia,
si trovano alle librerie del
Seminario di Vittorio,
Quartiere Latino e Canova di Conegliano. (IS)
CONVEGNO A CONEGLIANO
Circhi in crisi,
la Chiesa si interroga
“I
l mondo come una
casa. Dalla diffidenza all’accoglienza”. Il tema
della Giornata nazionale dei
migranti è stato il punto di
partenza delle riflessioni emerse alla tavola rotonda tenutasi a Conegliano il 14 novembre e proposta dalla Pastorale dei fieranti e dei circensi della diocesi di Vittorio Veneto. Dall’accoglienza,
è stato sottolineato a più riprese, è necessario passare
all’ospitalità dei migranti, per
giungere poi all’incontro e alla condivisione di esperienze
di vita e di fede. Il direttore
nazionale per la pastorale dei
circensi, monsignor Piergiorgio Saviola, ha sottolineato come le cinquemila
imprese che in Italia si dedicano allo spettacolo viaggiante stiano attraversando
una fase difficile dovuta alla
flessione degli incassi. «Le
giornate di attività – ha sottolineato monsignor Saviola
– sono sempre meno, la fre-
quenza è solo nei fine settimana, a fronte delle enormi
spese di gestione. Le amministrazioni comunali concedono aree per tempi sempre
più brevi. C’è poi la concorrenza di nuove forme di divertimento, quali i centri
commerciali. La gente si rifugia lì e diserta non solo circhi e luna park, ma anche le
chiese. La periferizzazione
dei luna park riduce la possibilità di svolgere un’azione
sociale. Ciò non sollecita la
partecipazione a questi sani
divertimenti e si sta generando la selezione tra le imprese».
Salvatore Vassallo del Circo di Vienna, dove al mattino è stata celebrata la messa, e i lunaparchisti Paola e
Loris Rossetto hanno da parte loro espresso le molte difficoltà, dalla diffidenza nei loro confronti, al rifiuto delle
piazze o anche all’avere l’acqua nelle carovane.
Gerda De Nardi
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 28 novembre 2004
OGGI Domenica
Agenda
del Vescovo
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO
Suscita in noi la volontà
di andare incontro a Gesù
Con questa prima domenica dell’anno
liturgico la rubrica “Oggi Domenica” cambia. Ospiterà la sintesi preparata dal Vescovo di quanto il lunedì sera viene ampiamente presentato in Seminario, dal punto di vista liturgico, esegetico e pastorale,
integrato dagli interventi di presbiteri, consacrati/e e laici.
Esprimiamo un doveroso ringraziamento a don Fabrizio Mariani che ha commentato le letture domenicali dell’anno liturgico appena concluso.
Domenica 28 novembre - Prima di
Avvento
Is 2, 1-5; Sal 121; Rm 13, 11-14;
Mt 24, 37-44
Prima settimana del Salterio
I
l tempo forte liturgico dell’Avvento è al suo avvio. Un nuovo evento
di grazia che dischiude un itinerario liturgico carico di fatti di salvezza che
hanno come destinatari gli uomini del nostro tempo. Il dono è in offerta. Per tutti.
Ma è affidato alla libera accoglienza dell’uomo. In definitiva, alla sua buona volontà, cioè alla sua volontà di bene. Che,
purtroppo, si trova abitualmente in stato
di debolezza. Per questo la preghiera iniziale della messa, la colletta, dando il “la”
alla liturgia domenicale, si fa invocazione
a Dio: “O Dio nostro Padre, suscita in noi
la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene”.
La volontà, però, oltre che essere fortificata dall’amore del Padre, va allenata ogni giorno. Soprattutto in quella palestra
dell’umanesimo, e dell’umanesimo cristiano in particolare, che è la famiglia. Palestra di fedeltà coniugale, di servizio reciproco, di impegno professionale, di uso
corretto dei mass media, di sobrietà par-
simoniosa nelle spese, di preghiera… fatti tutti che irrobustiscono la volontà di bene.
Solo con un adeguato allenamento della volontà di bene, nelle opere buone, ci troveremo preparati all’incontro con Cristo
nell’oggi, nel Natale e alla fine della nostra
vicenda terrena. Quanto a dire che ci troveremo “svegli, pronti”, come ci ammonisce il testo di Matteo proclamato nel Vangelo.
Ci viene chiesto, e a tal fine siamo raggiunti da grazie specifiche da parte della
liturgia, di vegliare al punto da saper leggere e interpretare alla luce di Dio i segni
dei tempi, proprio nel nostro tempo, nel nostro oggi. Su scala mondiale, in ambito territoriale fino all’interno delle nostre famiglie. Avvenimenti come guerre, epidemie,
terremoti, carestie, ingiustizie sociali… sono un appello a cogliervi non solo il volto
sofferente e tragico della storia, ma segni
premonitori della venuta e della presenza
di Cristo, Re della storia, l’unica vera e radicale soluzione dei drammi umani.
Allora la venuta del Signore va colta
per quest’anno, prima ancora che alla fine
dei tempi. Perché Lui sia il salvatore oggi
della persona umana in tutte le sue dimensioni, corporea e spirituale, temporale ed eterna.
Dalla liturgia proviene un forte appello a “camminare alla luce del Signore”, come ci esorta il testo di Isaia. Espressione
equivalente all’essere svegli e pronti del
Vangelo, cui aggiunge semmai il senso del
passo nella storia, del muovere i passi verso il compimento della nostra storia e della storia dell’umanità alla luce della Verità
che è Dio.
Proprio camminando alla luce del Signore si rafforza la volontà di pace e si acquista sempre più la capacità di creare con-
13
Domenica 28 novembre: Alle 10 Messa e
Cresime nella parrocchia di San Rocco in Conegliano. Alle 15.30 in Cattedrale presiede la celebrazione dei Vespri per l’inizio solenne dell’anno liturgico.
Lunedì 29: Alle 10.30 in vescovado riceve i vicari epi-
dizioni di pace, immettendo le risorse umane strategiche ed economiche impiegate per la distruzione nel flusso delle
realtà che concorrono alla soluzione delle problematiche che travagliano l’uomo
di oggi, a livello planetario.
Si comprende allora la conclusione a
cui conduce la Parola di Dio nella sua articolazione di Vangelo, prima lettura e seconda lettura: “Ormai è tempo di svegliarvi
dal sonno. La notte è avanzata. Il giorno è
vicino. Gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce!”. Si
tratta del testo paolino che sta alla scaturigine della conversione di sant’Agostino.
E provoca anche noi ad una conversione
vera che ci sospinge ad andare incontro a
Cristo che muove per primo i suoi passi
verso di noi, alla ricerca di ciascuno di noi,
volendoci tutti salvi.
Il dono della conversione offerto gratuitamente a noi dal Dio della misericordia chiama in campo la nostra disponibilità responsabile, che ci premunisce dalle
“impurità e licenziosità, dalle contese e dalle gelosie”.
Gli stessi rapporti in famiglia, risentendo i benefici di questa qualità di conversione, vengono improntati a lealtà e non
a sotterfugio; a onestà e non ad imbrogli;
a limpidezza e non a torbidezza; a rappacificazione e non a contese; a benevolenza e non a gelosie.
Non in virtù delle sole nostre forze, ma
della grazia che promana dall’Eucaristia,
come precisa la preghiera conclusiva dopo la comunione: “La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla
terra rivela il senso cristiano della vita, ci
sostenga, Signore, nel nostro cammino e
ci guidi ai beni eterni”, cioè a Cristo, speranza della gloria!
+ Giuseppe Zenti
scopali. Alle 18 incontra i responsabili legali e didattici delle scuole materne delle foranie di Conegliano e La Colonna. In Seminario: alle 20 porta il
saluto alla Scuola diocesana di musica per la liturgia e alle 20.30 partecipa alla preparazione della
liturgia festiva.
Martedì 30: A Mestre partecipa alla riunione della Conferenza episcopale triveneta. Alle 20.30 all’auditorium Toniolo di Conegliano partecipa alla conferenza su Giuseppe Toniolo tenuta dal vescovo di Prato.
Mercoledì 1 dicembre: Alle 20 presiede un
incontro di preghiera per la forania Pedemontana.
Giovedì 2: Alle 9 incontra il consiglio di amministrazione dell’Oda. Alle 11 in casa esercizi celebra la
Messa per la Guardia di finanza. Nel pomeriggio visita sacerdoti. Alle 18 incontra i responsabili legali
e didattici delle scuole materne delle foranie Quartier del Piave e Vallata. Alle 20.30 a Conegliano, all’ex convento di San Francesco, incontra gli amministratori pubblici.
Venerdì 3: Al mattino udienze. Alle 18.30 a Premaor
celebra la Messa con la comunità vocazionale. Alle
20.30 partecipa alla tavola rotonda per il 90º del
settimanale diocesano L’Azione.
Sabato 4: Alle 11 a Verona celebra la Messa nel 50” della morte di san Giovanni Calabria. Alle 19 celebra
la Messa nella parrocchia di Sant’Andrea in Vittorio
Veneto.
Domenica 5: Alle 11 celebra Messa e Cresime a San
Pio X in Conegliano. Dalle 15 in Seminario guida il
“Percorso formativo familiare al senso vocazionale
della vita” e celebra la Messa.
UNITALSI:ASSEMBLEA
CON ARMANDO DONELLO
I
L
ibero da impegni
pastorali a causa
del mio ritorno in Italia, ultimamente mi sono dedicato agli impianti elettrici.
Maria Grazia, suora della
carità di S.ta Giovanna Antida, è responsabile di due
dispensari in una zona distante 150 chilometri da
Sarh e ha pensato bene di
approfittare della mia disponibilità per dare “luce
ai suoi malati”.
Che personaggio! Quasi sessanta anni, corporatura minuta, alta forse un
metro e sessanta ma tutta
la grinta e la forza di una
giovincella. Le sue consorella la chiamano “bio presto”: bio perché Biobé è
uno dei villaggi dove c’è il
dispensario, presto perché è sempre di fretta e ha
sempre qualcosa da fare!
Naturalmente è lei che
guida la sua Toyota in strade dove potrebbero passare solo dei muli, con una destrezza comparabile
LA TESTIMONIANZA DI UN’EROICA
SUORA CHE OPERA A 150 KM DA SARH
Suor “bio-presto”
ad un pilota di rally. Così
ogni settimana fa spola tra
la residenza della sua comunità e i due dispensari
distanti rispettivamente
30 e 75 chilometri di pista
da cross di cui lei conosce
ogni buca e pozzanghera!
Ad aiutarla c’è una équipe di sei infermieri per
ogni dispensario, alcuni
formati in una scuola locale fondata dai Gesuiti.
L’impianto elettrico a cellule fotovoltaiche non è un
capriccio, serve per le emergenze notturne al posto della lampada a petrolio.
Il dispensario, ovvero
curarsi con le medicine
dei “bianchi”, non è una
cosa scontata per la gente
del luogo. Ci vuole tempo
prima che acquistino la fiducia necessaria. Il guaritore tradizionale è ancora
una figura primaria nella
vita di questo popolo. Che
fa difficoltà è anche il pagamento del ticket.
Suor Maria Grazia mi
diceva che una sua consorella è andata in crisi
perché doveva domandare dei soldi a dei poveri.
Questo fa parte della promozione all’autonomia. Il
dispensario viene costruito con dei finanziamenti,
ma il mantenimento deve
essere a carico della popolazione locale. Ci sono
molti dispensari che or-
mai sono autonomi, riescono a pagare i dipendenti e anche i medicinali... e in ogni caso il guaritore tradizionale costa di
più!
Più volte durante quei
giorni mi sono domandato dove ero andato a finire tanto primitivo e selvaggio mi si presentava il
posto. Eppure anche lì Cristo è arrivato e cura le sofferenze dell’uomo tramite
un’eroica suora e un gruppo d’infermieri. Questo rimarrà sconosciuto alla
maggior parte del mondo,
ma a Dio non sfugge niente!
Don Adriano Bellotto
elettricista a Sarh-Ciad
l presidente della sezione triveneta dell’Unitalsi,
Armando Donello, sarà presente a Vittorio Veneto in occasione dell’assemblea annuale che la sottosezione vittoriese dell’associazione organizza a conclusione delle attività.
L’incontro è fissato per domenica 28 novembre nella Casa Esercizi di Vittorio Veneto. Il programma prevede alle 10 l’arrivo dei partecipanti, alle 10.30 l’intervento del dottor Donello sul tema “Valore dell’impegno nel volontariato e senso di appartenenza all’Unitalsi”. Alle 13 il pranzo e alle 14.30 l’adorazione eucaristica e la recita del rosario. Al convegno porterà
il proprio saluto anche il vescovo Giuseppe.
APOSTOLATO DELLA PREGHIERA:
Incontri di preghiera di Avvento
I
niziano questa domenica gli incontri di
preghiera, in attesa della
venuta del Signore, promossi dall’Apostolato della preghiera. Questo il calendario: domenica 28 novembre, alle 15, a San Vendemiano per le foranie di
Conegliano, La Colonna e
Pontebbana; martedì 30
novembre, alle 15, nella
basilica della Madonna dei
Miracoli di Motta per le foranie Mottense, Opitergina e Torre di Mosto; mercoledì 1º dicembre, alle 15,
a San Michele di Sacile per
le foranie di Sacile e Pe-
demontana; giovedì 2 dicembre, alle 15, nella chiesa dei frati di Vittorio Veneto per le foranie di Vittorio e Pedemontana; venerdì 3 dicembre, alle 15,
nell’abbazia di Follina per
le foranie Vallata, Zumellese e Quartier del Piave.
PER LE FIERE DEL TEATRO
Angelo Branduardi
a Sarmede
C
hiunque conosca la
Mostra dell’illustrazione per l’infanzia di Sarmede aspetta con trepidazione le fiere del teatro. È
un appuntamento che i
bimbi non vogliono perdere e che i genitori, con la
scusante dei bimbi, si godono appieno. Non sono
feste per
soli ragazzi ma coinvolgono
anche gli
adulti grazie alla varietà delle
proposte.
La prima sarà
domenica
28 novembre dalle
14.30 in
poi. Sotto il tendone issato
dietro la chiesa di Sarmede
vi saranno tante opportunità per creare lavoretti usando materiali base, come
il legno, la carta, l’argilla, la
lana, la gommapiuma, la
colla, i colori, le foglie, i semi. Per le strade ci saranno
tante bancarelle con oggetti di artigianato artistico e numerosi giocolieri,
saltimbanchi madonnari,
cantastorie provenienti da
tutta Italia.
Il 28, alle 18, interverrà
alla fiera Angelo Branduardi, il cantante che fa
poesia con la musica. Nel-
la piazza di Sarmede presenterà l’opera “Lauda di
San Francesco”. La storia
del Santo di Assisi è stata
scritta da Stefania Garibaldi e musicata da Branduardi per un cast composto da
attori, ballerini, musicisti,
sotto la guida del regista Oreste Castagna e della coreografa
Alberta
Palmisano. Branduardi ha
preso
spunto
dalle 28
scene di
Giotto,
che affrescano le
pareti delAngelo Branduardi la chiesa
superiore
ad Assisi. Da questa base
medievale di estrema semplicità rappresentativa, il
compositore ha “dipinto”
scene teatrali che si riveleranno estremamente contemporanee. L’articolazione di quest’opera è a più livelli. Infatti non si tratta solo di una commedia o di un
musical o di un balletto, ma
sarà un ensemble che racchiude in un connubio fluido e in uno svolgimento armonico i vari momenti, i fatti, i pensieri che hanno reso particolare e importante la vita di San Francesco.
Isabella Mariotto
PIEVE
Howard Shelley
e l’Orchestra
di Padova
al Careni
H
oward Shelley, pianista e direttore d’orchestra, è un nome conosciuto tra gli appassionati di musica sinfonica e operistica del nostro territorio diocesano. Nel
2002 ha inaugurato il rinnovato teatro Da Ponte di Vittorio
Veneto, dirigendo l’Orchestra
di Padova e del Veneto nel “Così fan tutte” di Mozart. Nel corso della carriera ha diretto altre importanti orchestre internazionali, tra cui la London
Symphony Orchestra e i London Mozart Players, questi ultimi ospiti lo scorso febbraio
della stagione concertistica
del teatro vittoriese.
Shelley vanta, anche come
pianista, numerose incisioni
discografiche. Da ricordare le
Sinfonie di Mozart e di Shubert e il ciclo completo dei
Concerti per pianoforte di
Beethoven.
Martedì 30 novembre, con
inizio alle 20.45, terrà il suo primo concerto al teatro “Careni”
di Pieve di Soligo, ancora una
volta insieme all’Orchestra di
Padova e del Veneto. Nella prima parte della serata sarà eseguita la Sinfonia n. 82 in do
maggiore Hob I:82 di Franz
Joseph Haydn. Successivamente verranno presentati
due concerti mozartiani per
pianoforte e orchestra: il n. 14
in mi bemolle maggiore K 448,
e il n. 15 in si bemolle maggiore K. 450.
Athos Tassi
CONEGLIANO: Il 4 all’Accademia
c’è Johnny Dorelli
J
ohnny Dorelli, Antonio Salines e Orazio
Bobbio sono gli interpreti
della commedia “I ragazzi
irresistibili”, scritta da Neil
Simon e tradotta da Masolino D’Amico, in programma sabato 4 alle 21 e domenica 5 alle 16 al teatro
Accademia di Conegliano.
Scritta nel 1975, “The Sun-
shine Boys” (I ragazzi irresistibili) racconta le vicende
di Al Lewis e Willy Clark,
celebre coppia di comici
dell’epoca del vaudeville americano, assurti alla fama
nazionale grazie ad un loro
famoso sketch. Biglietti:
platea e prima galleria 22
euro; numerati loggia 16 euro.
VITTORIO: Al Da Ponte concerto
dell’Accademia I Filarmonici
V
enerdì 26 novembre, alle 20.45, al
teatro Da Ponte di Vittorio
Veneto concerto dell’Ac-
cademia I Filarmonici (Alberto Martini primo violino e Fernando Caida Greco violoncello). L’orche-
CONEGLIANO: Presentazione
del libro di Giovanni Buffo
I
l circolo culturale
“Leonardo” di Conegliano ha organizzato per
domenica 5 dicembre, alle 16, nella galleria d’arte
“Magia del simbolo” (via
Manin 198), la presenta-
zione del libro di poesie
“Sillabario del nuovo giorno” di Giovanni Buffo,
con relazione di Maria
Grazia Sartori e Renato
Borsotti, dizione di Giò
Ferrante e l’inter vento
Johnny Dorelli
stra proporrà brani di
Gioacchino Rossini e Niccolò Paganini.
Biglietti: interi 20 euro
(I settore) e 15 euro (II settore); ridotti: 15 euro (I settore) e 10 euro (II settore).
dell’autore.
Giovanni Buffo, nato e
residente a Sacile, è un
giovane disabile motorio
che da alcuni anni si dedica alla poesia, ottenendo lusinghieri risultati in
vari concorsi letterari. Finora ha pubblicato due libri e liriche sparse.
Il 4 dicembre
in Seminario
vescovile
un convegno
dedicato
al monastero
delle monache
benedettine di
San Giacomo
di Veglia
L
a suggestione del
monastero cistercense di San Giacomo di Veglia, intitolato ai
Santi Gervasio e Protasio, rivivrà nell’importante convegno che avrà luogo il 4 dicembre a Vittorio Veneto
nell’aula magna del Seminario vescovile dalle 15.30 alle
18.30. Saranno chiamati a
raccolta studiosi delle università di Trieste, Urbino,
Padova. Per tracciare la storia del monastero, ma anche
per parlare di arte, cultura e
sviluppo urbanistico.
Il convegno un merito
l’ha già avuto. Quello di riportare alla luce la storia delle monache Benedettine della Comunità dei santi Gervasio e Protasio, raccontata
in un agile volumetto edito
dalle Grafiche De Bastiani.
È una storia iniziata settecento anni fa a Belluno e
poi continuata, dal 1909, a
San Giacomo di Veglia.
Sul passato remoto della
comunità non ci sono molte
fonti. Ma quello che è certo
è che il primo nucleo di monache si insedia a Belluno.
Lo testimonia lo storico Flavio Vizzuti in base alle ricerche dello studioso Luigi Zacchi. Da quanto riportato su
“Notizie storiche del convento di San Gervasio”
(stampato a Belluno nel
1901) si legge “che la famiglia Gervasis, discendente
dall’antico patriziato romano
e in seguito appartenente al
Nobile Consiglio di Belluno,
avesse fatto erigere intorno
al Settecento un ‘monasterio’ intitolato ai santi Gervasio e Protasio ‘extra muros
Civitatis Belluni’. Questa leggenda sarebbe stata ricopiata il 12 aprile 1836 da una
‘Carta autentica’ dall’allora
abbadessa donna Eugenia
Doglioni”.
Più attendibili invece appaiono le documentazioni
pubblicate da Rambaldo degli Azzoni e Lucio Doglioni
dove si afferma che il convento fu eretto nel 1212 per
volere di una nobile e ricca
vedova di nome Acega.
Le monache in quel tempo appartenevano all’ordine
delle Benedettine-Cistercensi e in alcuni documenti
L’arrivo
a S. Giacomo
risale
al luglio 1909
settecenteschi furono chiamate anche Camaldolesi
perché sotto la giurisdizione
degli abati commendatari di
Santa Maria della Follina.
All’inizio il monastero
non era soggetto a clausura.
Fino a quando nel 1298 il papa Bonifacio VIII ne impose
una rigorosa. Il monastero
bellunese nel corso dei secoli incontrò calamità diverse: un devastante incendio
nel marzo del 1493 e una tremenda carestia nel 1510. Una grave epidemia di peste
nel 1530, a quanto pare, risparmiò miracolosamente le
monache. Nel febbraio 1695
fu invece danneggiato da un
violento terremoto. Fu poi la
volta di Napoleone che con
decreto del 25 aprile 1810
scioglieva l’ordine delle benedettine di San Gervasio
con l’intimazione di uscire
dal convento in quanto fin
dal 1806 era di proprietà dello Stato. Il monastero rimase abbandonato finché il 31
agosto 1816 l’imperatore
Francesco I permise alle monache di ritornarvi. Dopo il
rientro altri episodi scossero
la vita della comunità. Come
la legge del 7 luglio 1866 che
contemplava la soppressione delle corporazioni religiose. E per quanto riguardava il monastero di San
Gervasio quando le monache fossero ridotte a meno di
sei. Così l’esiguo numero
delle religiose rimaste e la
voce ricorrente della realizzazione di un manicomio nel
chiostro benedettino contribuirono a farle traslocare definitivamente.
Il 20 luglio 1909 le benedettine entrarono nel palazzo della famiglia Calbo-Grotta a San Giacomo di Veglia
dove il canonico Benedetti
aveva provveduto ad acquistarne la residenza per le
“neo sfrattate”.
Da allora sono passati
quasi cento anni. Il monastero ha passato due guerre
mondiali e anche momenti
di crisi. Ma non quelle vocazionali. L’avvenimento più
importante del monastero
vittoriese è stato il 15 giugno
1985 quando papa Giovanni
Paolo II rese visita alle suore del monastero cistercense. Attualmente nella quiete
del complesso monastico ci
sono 32 suore, quattro professe semplici temporanee,
una novizia e una postulante. Le vocazioni ringraziando
il Cielo non mancano – affermano le suore –. A reggere le sorti del convento di
San Giacomo è la badessa
suor Maria Rosaria Saccol.
Francesca Gallo
Domenica 28 novembre 2004
DOPO IL LIBRO
Abydos, Renier
pensa alla mostra
P
aolo Renier, fotografo e grafico coneglianese con studio a
Pieve di Soligo, ha presentato giovedì 11 novembre a
Roma, all’Accademia delle
Arti della Repubblica Araba d’Egitto, il libro “Abydos, Egitto”, primo tassello di un progetto di cultura
e solidarietà internazionale. Renier vuole realizzare
una grande mostra itinerante sull’antichissimo sito
archeologico egizio di Abydos, uno sperduto villaggio
a 80 chilometri da Luxor,
dove intende costruire un
centro sociale e sportivo.
L’Accademia delle Arti
della Repubblica Araba
d’Egitto, con il suo direttore Samir Gharib ma soprattutto con il ministro egiziano della cultura Farauk Hosny, ha patrocinato l’evento e dato così il via
ufficiale all’“operazione
Abydos”.
Il libro, curato dalla
Nuova Stampa 3 di Pieve
di Soligo, è il racconto fotografico della grande esperienza culturale e umana che Renier ha vissuto ad
Abydos. L’autore mette in
fila immagini mozzafiato
TREVISO:
Al Teatro Comunale
“Stregata dalla
luna”
S. LUCIA
I ragazzi di Gorgo
al Monticano
vincitori del
concorso letterario
abato 27 novembre
alle 20.45 e domenica 28 alle 16 al Teatro Comunale di Treviso “Stregata dalla luna”, di John P.
Shanley, con Sandra Collodel, Pino Quartullo, Isa
Barzizza, regia di Gigi
Proietti, terzo spettacolo
della Stagione di prosa
2004-05 promosso da Teatri spa. Biglietti da 8 a 22
euro.
MUSICA E DANZA
CISON Per la rassegna “Soul &Strings”
sabato 27 alle 21 al teatro La Loggia
concerto di Paul Ponnuroi.
CONEGLIANO Per i “Concerti aperitivo 2004”, dedicati a Beethoven, domenica 28 novembre alle 11 al ridotto del teatro Accademia concerto del
Quintetto Benvenuti con Giuseppe Borin al pianoforte.
MOSTRE
SARMEDE La XXII edizione della Mostra internazionale dell’illustrazione per
l’infanzia, dedicata a Peter Pan, si può
visitare fino al 19 dicembre nei seguenti
orari: feriali 9-13, 14-16 e 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.3021.30.
CONEGLIANO Fino al 28 novem-
Les choristes
S
Paolo Renier
del deserto e ritratti di vita
quotidiana, in quel mondo
carico di misteri e di fascino che si nasconde dentro
templi abbandonati e tombe
di faraoni.
Il Progetto Abydos consiste in una grande mostra
internazionale sull’antico sito egizio: ben 500 metri lineari di pannelli fotografici
su tela e carta incastonati
tra colonne arricchite da
bassorilievi, passaggi, tunnel ricostruiti in fedeltà, ampi spazi, profumi, incensi,
musiche e danze. Con i proventi della mostra e con
sponsorizzazioni internazionali, Renier ha in animo
di realizzare ad Abydos una
struttura polivalente con un
ambulatorio, un circolo
sportivo e dei vani adibiti a
ritrovo per la popolazione.
Antonio Menegon
ono di Gorgo al
Monticano i vincitori della prima edizione del
concorso provinciale “Scrivere la storia”. Almeno 600
ragazzi, appartenenti alle
22 scuole elementari e medie della Marca, hanno assistito sabato 13 novembre
a Santa Lucia di Piave alla
cerimonia di premiazione
della selezione promossa
dal comitato “Antica Fiera” con la
collaborazione del
Comune e
delle associazioni
del paese.
Il primo premio è andato alla classe IV
della scuola primaria “Luciani” di Gorgo, autrice di
un’articolata e approfondita ricerca storica sul tema
“I castelli, scene e storie
medievali”. Nelle due categorie ordinarie (elementari e medie), i primi
premi sono andati alla V
della “Pascoli” di Vittorio
Veneto (per un cd) e alla II
della “Torretti” di Asolo
(per un libro).
LE OPERE DI TURNER AL MUSEO CORRER
S
UN “PICCOLO” FILM
CHE MERITA DI ESSER VISTO
A
i viaggi in Laguna del celebre ritrattista inglese, scanditi tra puri
prodigi di luce ed evanescenti riflessi, è
dedicata la sontuosa mostra “Turner &
Venice”, ospitata al Museo Correr fino al
prossimo 23 gennaio. Il rapporto tra il vedutista inglese e la città lagunare è affrontato per la prima volta come tema unico di una sua retrospettiva, riunendo circa 120
opere tra dipinti, acquerelli, oltre al prestigioso album di
schizzi veneziani, eseguiti da
William Turner nei suoi tre
soggiorni in Laguna, rispetti-
bre a palazzo Sarcinelli si
può visitare “Foto di famiglia con città”, mostra per
immagini su come sono
cambiati Conegliano e i coneglianesi dal
1872 al 1954. Orario: da lunedì a venerdì 9-13 e 15-19, sabato e domenica 10-19.
OGLIANO Fino al 28 novembre si
può visitare alla ex scuola elementare
“Foto dall’album di famiglia - fotografie di Ogliano nella prima metà del
’900”. Aperto sabato e domenica dalle
9 alle 12 e dalle 15 alle 19.
REFRONTOLO È aperta al Molinetto
della Croda fino al 28 novembre la collettiva “Forme colori emozioni”. Da venerdì a domenica dalle 14.30 alle 18.30,
domenica anche dalle 10 alle 12.30.
SAN DONÀ È aperta fino al 28 novembre la mostra “Vittorio Rorato - o-
re
t
s
o
M
vamente nel 1819, 1833,
1840. Nei suoi splendidi paesaggi veneziani Turner anticiperà, con eccezionale maestria, quella rivoluzione cromatica e quella percezione della luce del
tutto naturale, che animeranno, più tardi,
la pittura degli impressionisti francesi.
“Turner & Venice”; fino al
23 gennaio 2005; Museo Correr, piazza San Marco; orari:
tutti i giorni 10-19; costo del
biglietto 9 euro; informazioni e prenotazioni telefono 0415209070; sito web www.museiciviciveneziani.it. (EP)
pere 1968/2004”. Si visita dal martedì
al sabato dalle 16 alle 18, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
alla Galleria civica di arte moderna e
contemporanea.
VILLANOVA DI MOTTA Si può
visitare fino al 28 novembre a villa
Rietti Rota la mostra d’arte dei pittori
Andrea Valleri, Stefano Zanus e Darko.
Visitabile nei giorni feriali dalle 9 alle
12 e dalle 14 alle 18.
CONEGLIANO Fino al 29 novembre all’oratorio dell’Assunta in piazza Cima si può visitare la mostra di opere
natalizie fatte a mano “Fantasie natalizie”. Orari: feriali 10-12.30 e 15-19, sabato e domenica 10-13.30 e 14.3019.30.
C
hi l’ha detto che un
piccolo film deve essere necessariamente un’opera minore? “Les choristes
- I ragazzi del coro” opera prima di Christophe Barratier,
probabilmente non è il grande capolavoro, ma non merita né l’indifferenza delle recensioni italiane, né la stroncatura totale di un anonimo
francese (che si firma Frank
Soysoy) sul sito IMDb.
Il film è ispirato al libro
“La cage aux rossignols” (La
gabbia degli usignoli) di
Jean Dréville, pubblicato nel
1945, ed è la la storia di Clément Mathieu (Gérard
Jugnot), un insegnante di musica
che si trova a
cercare lavoro
come sorvegliante in un
istituto di
correzione
per minori
subito dopo la
guerra. Il clima
è di netta divisione: da una parte
il direttore e i sorveglianti che impongono una
disciplina ferrea, dall’altra i
ragazzi scatenati che sembrano fare di tutto per dimostrare che non c’è rimedio
alla loro malignità, tanto che
mandano il mite infermiere
Chabert in ospedale per
qualche settimana. Mathieu
però riesce a domare la sua
squadra con la musica e a far
loro accettare la disciplina,
con l’istituzione di un coro.
La musica di Bruno Coulais (ma un paio di canti sono del regista) dà il ritmo al
film e si integra perfettamente con le immagini di
Dominique Gentil e Carlo
Varin.
Probabilmente il direttore di François Berléand, tutto d’un pezzo, con le puni-
VITTORIO VENETO
Fino al 5 dicembre a palazzo Piazzoni di Serravalle è possibile visitare la
mostra fotografica “Animali al fronte protagonisti oscuri della Grande Guerra”. Aperta venerdì, sabato e domenica
dalle 15 alle 19. A cura di Sintesi e Cultura.
MOTTA Si inaugura sabato 27 alle
18 al palazzo comunale la personale di
Adriana Zampieri Calandrino. Resta aperta fino al 12 dicembre e si visita
dal mercoledì alla domenica dalle 15
alle 19, sabato e domenica anche dalle 10 alle 13.
CONEGLIANO È aperta fino al 19
dicembre nella sala espositiva in via
Manin 198 a Conegliano la mostra “L’essenzialità del segno”, con opere recenti del cenedese Vittorio Schweiger. Dalle 16.30 alle 19.30 e sabato e dome-
zioni e il suo motto “azionereazione” è forse troppo
semplificato, anche se poi si
rivela un funzionario tanto
ambizioso e frustrato quanto incapace di ricoprire la sua
posizione e alla fine verrà
punito. Ma lo stereotipo è il
destino dei “cattivi” dello
schermo. In compenso acquistano buon rilievo il protagonista e i due ragazzi attorno ai quali ruota la vicenda: Pierre Morhange (Jean
Baptise Maunier) e Pépinot
(Maxence Perrin). Il primo
ha un carattere fiero e orgoglioso e una voce d’ange-
lo, il
secondo è il
più piccolo, un orfano che aspetta fiducioso che i genitori lo vengano a prendere il
sabato.
I ragazzi sono tutti attori
non professionisti e con loro
Barratier fa miracoli, riempiendo il film di sottili annotazioni psicologiche: un ottimo esempio è il rapporto tormentato fra Pierre e la madre. Forse la parte meno
convincente del film è quella che si svolge ai giorni nostri e incornicia il racconto.
Ma mi sembra che il regista
sappia stare dalla parte dei
ragazzi, senza usarli per far
ridere o commuovere, ma ridendo e commuovendosi
con loro.
Gianfranco Da Re
nica anche dalle 10.30 alle 12.30. Informazioni: [email protected].
CEGGIA Fino al 29 gennaio 2005 al
“Progetto contemporaneo” in via Venezia si può visitare la mostra di architettura “Arquitectura - opera incompiuta” con opere di Manuel Cerda Perez.
Dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.
ODERZO Si apre sabato 27 novembre a palazzo Foscolo la mostra dei progetti del “Premio architettura città di
Oderzo”. Si visita dal mercoledì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.
ODERZO Fino al 27 febbraio è esposto per la prima volta al museo archeologico di Oderzo il Sigillum Biachini, sigillo del 1300 ritrovato a Camino.
Il Museo è aperto da mercoledì a sabato 9-12 e 15.30-18.30, domenica
15.30-18.30.
Curiosando
I consigli del medico
a cura della dottoressa Caterina Bisol
Chiodi di garofano e cipolla
per guarire il raffreddore
I
l raffreddore è una
malattia acuta delle vie respiratorie
superiori di origine virale che è caratterizzata dall’infiammazione della mucosa nasale e faringea.
I virus che provocano il raffreddore sono almeno cinque. Il più comune è il
Rhinovirus che si prende con il classico colpo di freddo. Il Coronavirus è il
più fastidioso e compare lungo tutto
l’arco dell’inverno. Il virus respiratorio
Sinciziale può provocare polmoniti nei
bambini, mentre i virus Parainfluenzali e gli Adenovirus causano sindromi analoghe a quelle dell’influenza ma in
forma più leggera.
L’infezione si trasmette per via aerea
attraverso le goccioline degli starnuti,
ma anche attraverso la cute: è ormai
dimostrato scientificamente come anche una semplice stretta di mano sia
sufficiente per contrarre la malattia.
Il raffreddore è una patologia benigna
che tende spontaneamente alla guarigione, ma se vogliamo facilitarla con
metodi naturali ecco alcuni consigli.
Si prepari una bevanda con acqua calda e un cucchiaino di chiodi di garofano meglio se macinati ma vanno bene
anche interi, si inalano i vapori e poi si
beve. È un ottimo rimedio per il raffreddore e la tosse. Per il naso chiuso
si taglia una cipolla a metà e si mettono le due parti sul comodino in modo
da aspirarne i vapori durante la notte.
Volendo si può preparare lo sciroppo di
cipolle che si ottiene triturando sei cipolle e cuocendole in un litro d’acqua
con mezza tazza di miele per due ore a
fuoco lento, quindi si filtra e lo sciroppo è pronto. Un ottimo collutorio per i
gargarismi si ottiene facendo bollire
mezzo litro d’acqua con l’aggiunta di
mezzo cucchiaino di pepe e una manciata di foglie di salvia, si lascia in infusione per dodici ore e poi si filtra.
Per il mal di gola consiglio di bere ogni
sera, prima di andare a letto, un bicchiere di acqua calda con il succo di
mezzo limone ed un cucchiaino di miele.
VITTORIO: al Flaminio Sara, Francesca
e Alessandro eccellenti a scuola e nello sport
M
edie alte
ne anno è stata promossa alla
a scuola
V
ginnasio
e ottimi risultati
con la media
nelle gare di adell’8. Alestletica non sono
sandro Zanin
contrasto.
chettin è stato
Mens sana in cormedaglia d’oro
pore sano. Come
nel calcio a cindimostrano alcuque, ed è stato
ni alunni dell’Ipromosso alla
stituto Flaminio
III Itis con la medi Vittorio Venedia dell’8.
to che non solo
La premiaziosono stati prone si è svolta nelmossi alla fine
le tre sedi dell’Idell’anno scolastituto. Sono stati sestico 2003-2004
gnalati anche gli stucon la media dell’otto,
denti che hanno ottenuma hanno anche ottenuto medaglie nelle comto medaglie nei tornei
petizioni, anche se le lostudenteschi.
ro medie sono risultate
Sara Redenti ha vinmeno brillanti. Si tratta
to la medaglia d’argento
di Luca e Tiziano Uliana,
nella corsa campestre ed
Nicola Meneghin, Simoè stata promossa alla II
ne Conforti dell’Itis, Maliceo scientifico con la
gherita Ganz, Andrea
media dell’8,9. FrancePoser, Elena Bassetto,
sca Naibo ha vinto il
Erica Naibo, Luca Torbronzo individuale nei
resin e Davide Fasan del
100 metri a ostacoli, il bronzo per lo Liceo Scientifico, Lalla Gallonetto e
sci alpino e l’argento per la corsa cam- Anna Lombardo del Liceo Classico.
pestre nelle squadre dell’istituto, a fiGianfranco Da Re
L’atlante dei sapori
G
La sapienza di don Pio Coan
per produrre l’“Hora Prima”
iovedì scorso, 18 novembre, all’Istituto
diocesano per il sostentamento del clero della nostra diocesi, complice la presentazione dell’ottimo Novello
2004 della Cantina Sociale di
Campodipietra (cooperativa di
cui è socio conferente l’Istituto medesimo), anche la lieta,
anzi lietissima sorpresa del
“nuovo” Hora Prima. Usiamo
l’aggettivo “nuovo”, giacché
questo pregiato “vino da messa” (fatto secondo i rigidi dettami del Codice Canonico,
cioè niente di “aggiunto” alle
uve, se non la bravura, l’abilità
delle mani dell’uomo cantiniere), già in produzione all’Istituto, ha subito con l’esperienza e la pazienza degli affi-
namenti straordinari, soprattutto sui profumi.
Artefici di tanta bontà e genuinità i coniugi Piazza, Bernardo e Luisa, che è la titolare dell’azienda agricola “Le Rive” di
Colbertaldo di Vidor. Il “nuovo”
Hora Prima è ottenuto dalla vinificazione del Prosecco, «di alta collina e appassito – precisa
Bernardo – sulla pianta almeno
sino alla fine di ottobre, più ancora uve in percentuale diversa,
ma appassite sui graticci, principalmente di Pinot bianco, Chardonnay, Manzoni bianco, Sauvignon e Riesling, comunque con
assoluta predominanza del Prosecco».
In buona sostanza quei “cesti” d’uva mista e scelti con cura, che i fedeli offrivano al parroco affinché provvedesse al
“vin da messa”, che nel nostro
caso è l’indimenticato don Pio
Coan, parroco a Colbertaldo, e
che ha lasciato in eredità la ricetta “orale”, oggi adoperata per
“Hora Prima”.
Fatto il mosto (invero assai
zuccherino), lo si lascia fermentare in un vecchio tino di rovere
per almeno un anno e sul proprio “deposito” di fondo, poi si
spilla e si affina per 4-8 mesi ancora in legno, nella fattispecie
piccole vecchie botti, e sempre
di rovere.
È dunque un vino di lunga
maturazione, e affinché non ci
siano sorprese più o meno sgradite, viene con cadenza quasi trimestrale degustato da un “panel” di esperti direttamente nominato dall’Istituto diocesano.
«Del “nuovo” Hora Prima, l’Istituto ne ha prodotto duemila
bottiglie, e fatto salvo il prenotato per le Messe – commenta il
presidente Fabio Sforza – il resto
è disponibile alla sede dell’Idsc
in via Stella».
SALVATORONDA: LA MADONNA DELLA SALUTE
L
a festa della
Presentazione
di Maria al Tempio si
celebra “ab immemorabili” il 21 novembre.
A Salvatoronda, dove
si trova un tempio della Presentazione, meglio conosciuto come
Madonna della Salute, i festeggiamenti
proseguono per due
settimane intere, con
celebrazione liturgica
domenicale e serate
in compagnia.
Nell’incontro promosso dalla Pro loco
di domenica 28 alle
15, nella chiesetta
stessa, Anna Menegaldo terrà una conferenza per spiegare
le origini, non ancora
determinate completamente, e la storia dell’edificio. Con lei inter verranno Giorgio Visentin,
che parlerà del restauro
fatto dagli alpini nell’88, e
il duo, cantante e chitarrista, Simonetta Mandis e
Marco De Biasi.
Il toponimo “Salvatoronda” è antico e di derivazione chiara: “Silva Rotunda”, una selva di forma
rotonda, un boschetto individuava la zona.
Quanto al tempietto, le
sue prime menzioni si trovano nelle relazioni delle
visite dei patriarchi di Venezia alla parrocchia di
Bibano. Un tempo, infatti,
prima di essere integrata
nel 1818 nella diocesi di
Vittorio Veneto, Bibano è
Di colore giallo paglierino
carico, con 13 gradi e mezzo di
alcol, “Hora Prima” sprigiona
un profumo speziato gradevole e aromatico che ricorda la
frutta esotica e gli agrumi,
mentre il sapore è morbido e
rotondo. Hora Prima, oltre all’uso canonico per la Messa, è
anche buono, anzi ottimo, laicamente parlando, su formaggi freschi e stagionati, biscotti
secchi e crostate di frutta.
Mario Sanson
stata sotto la diocesi di Venezia. In precedenza fu
parte della diocesi di Aquileia e prima ancora di
Grado.
Dalla denominazione
“Presentazione di Maria”
a quella di “Madonna di
Salute” si pensa si sia passati durante il Seicento,
secolo in cui numerose
pestilenze gravarono sulla salute della gente, quindi l’invocazione diventa una conseguenza. La chiesetta presenta un’architettura alquanto semplice
e priva di fregi o cornicioni, a parte quello posto
direttamente sotto il tetto
a spiovente. L’entrata
principale porta all’interno: un’unica aula a pianta
rettangolare;
mentre
quella secondaria fa entrare nella piccola sacrestia ricavata dietro l’alta-
re ligneo sistemato a più
di tre quarti della sala. Sopra l’altare è collocata una
pala raffigurante la presentazione di Maria e nella parte superiore un personaggio in abito civile
nero. Si presume che questo sia il notaio Nicolò
Battaglia, che per un certo periodo ebbe l’oratorio
in proprietà (ora il tempietto è di proprietà della
famiglia Marcolin). La
tomba del notaio si trova
nel corridoio centrale dell’aula, sotto al pavimento
in pietra. Sul soffitto è dipinta la Madonna in un
tondo che vola, sostenuta
dalle nubi e ai quattro angoli i quattro evangelisti.
Durante il mese di maggio, il mese dedicato alla
Madonna, si recita ogni
sera il Rosario.
Isabella Mariotto
e
L’AZiON
Domenica 28 novembre 2004
sabato
domenica
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
venerdì
12 ottobre
17
Chi vuol essere...
annoiato con Gerry?
corrente si è
quiz. Scelto il
di
aggiudicato il
più svelto,
Gianfranco Da Re dito
milione, i nuil concorrente
meri sono deludenti. Si è è partito a razzo, raggiundetto che nelle prime pun- gendo in poco più di mezz’otate si è sbagliato a sceglie- ra e senza interruzioni pubre concorrenti famosi per blicitarie il secondo traguarbeneficenza, gli spettatori do. Poi è cominciata la lagna:
vogliono una gara vera, ma ogni domanda ha preso quaforse la formula non è più u- si un quarto d’ora, contando
na novità e qualcosa non fun- i riassunti delle puntate preziona più come prima. Due cedenti, seguivano interrusettimane fa un altro stu- zioni pubblicitarie. Il ragazdente è arrivato ai trecento- zo parlava poco, d’accordo,
mila euro, ma non ha attira- di più diceva il suo amico tra
to molti spettatori dalle altre il pubblico, ma le chiacchiereti, nonostante i continui in- re non servivano a delineaviti di Gerry Scotti. E quella re meglio il personaggio, alpuntata aveva tutti i pregi e lungavano solo la minestra.
i difetti di questo ciclo del Il ritmo in un quiz è tutto, se
lo si interrompe continuamente subentra la noia. Chi
fa testo in materia è sempre
il buon vecchio Mike Bongiorno: lui sa che per portare gli spettatori a guardare la
pubblicità bisogna tenere vivo l’interesse, le chiacchiere
in certi momenti sono deleterie. Devo confessare che
anch’io nell’ultima mezz’ora
sono stato tentato più volte
di cambiare canale, ma alla
fine ha prevalso la curiosità
di vedere fin dove arrivava
lui e dove sarei arrivato io
(allo stesso punto per la cronaca, e probabilmente senza
aiuti: l’ultima domanda era
impossibile).
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
13 ottobre
CONEGLIANO
SAN POLO SabaSabato 27 novembre
to 27 novembre alle
alle 21 e domenica Will Smith è il protagonista 21, al patronato pardi “Io, Robot”, film del rocchiale, il Cinefo28 novembre alle 16
weekend al Careni rum promosso dalè di scena al teatro
Accademia “Il ponte
l’associazione Cultura
di San Luis Rey”, la piecè di cinematografica Sanpolese proThornton Niven Wilder, diretta pone il film di Silvio Soldini “Ada Paolo Poli e interpretata da gata e la tempesta”.
Mauro Marino e Ludovica ModuCEGGIA Domenica 28 novemgno.
bre alle 15 la Casa della DotCONEGLIANO Sabato 27 trina proietta il film “Harry Potnovembre alle 21 l’auditorium ter 3”.
Dina Orsi vi invita ad assistere
a “La buona novella. Racconto per SERNAGLIA Domenica 28
un cristiano comune”, lo spetta- novembre si conclude “Cartooncolo di Fabrizio De Andrè inter- cinema 2004” alla sala polifunpretato da Giovanni Giusto nel- zionale dietro il municipio: il film
l’ambito della rassegna teatrale d’animazione di commiato è “Atlantis. Il ritorno di Milo”. In“Tremilioni a teatro”.
gresso libero.
SAN FIOR Sabato 27 novembre alle 21 prosegue la rassegna CISON Domenica 28 novembre
“San Fior a teatro” alla sala po- alle 20.30 il teatro La Loggia fa
lifunzionale del municipio con spazio alla rassegna “Cinema…
“Black Comedy”, la pièce di Pe- ricerca il tuo popolo” organizzater Shaffer, uno dei più accla- ta dal Gruppo Giovani e dal Comati commediografi inglesi con- mune di Cison di Valmarino, con
temporanei, interpretata dalla “Paese di mondi!”. Ingresso licompagnia Colonna Infame di Co- bero.
negliano. Regia di Gianni Della
Libera, traduzione di Paolo Maz- SERNAGLIA Martedì 30 noza e Mauro Toaldo. Ingresso 5 vembre alle 20.30 prosegue neleuro. Gratuito per ragazzi fino la sala polifunzionale comunale
“Storie dalla storia”, l’VIII rasseai 16 anni.
gna d’autunno del Quartier del
Teatro per bambini
Piave, con “Frida”, il film americano del 2002, diretto da Julie
TREVISO Domenica 28 no- Taymor e interpretato da Salma
vembre alle 16 sono di scena al Hayek. Ingresso 5,50 euro.
teatro S. Anna “I tre porcellini”,
lo spettacolo di burattini in VITTORIO VENETO Mergomma spugna a guanto e ba- coledì 1 e giovedì 2 dicembre la
stone, animati in baracca dal rassegna “Svisti di stagione” procentro teatrale Corniani, nel- segue al multisala Verdi con “Vol’ambito della rassegna “Una fet- levo solo dormirle addosso”, il
ta di teatro”. Lo spettacolo è par- film italiano di Eugenio Cappucticolarmente indicato a bambini cio con Giorgio Casotti. Ingresso
dai 3 ai 7 anni. Ingresso 4 eu- 4 euro.
ro.
MOTTA Giovedì 2 dicembre
Cineforum
alle 21 il circolo cinematografico 4 Gatti proietta nella manODERZO Venerdì 26 novem- sarda di palazzo Giacomini il film
bre il Circolo cinematografico di Charlie Chaplin “Tempi moPietro Dal Monaco proietta il derni”.
14 ottobre
MORIAGO Sabato
27 alle 20.30 in palestra la compagnia
Asolo Teatro presenta “Prima el sindaco
e po’ el piovan”.
PIEVE DI SOLIGO Venerdì
26 novembre alle 21, sabato 27
alle 18.30 e alle 21
e domenica 28 noi
vembre alle 15,
C a re n
17.30 e 20 il cinema Careni proietta il
film di Alex Proyas
“Io robot” con Will
Smith. Ingresso 5 euro, ridotto 4 euro.
15 ottobre
SACILE Venerdì 26 novembre
alle 21 si conclude al teatro
Ruffo la rassegna teatrale “Scenario 2004” con “Gilberto Govi:
il volto e la maschera”, la serata di approfondimento e spettacolo a cura di Claudia Contin,
attrice e ricercatrice della Scuola sperimentale dell’attore di Pordenone, con tanto di proiezione
del video “A tutto Govi”. Ingresso libero.
film italiano di Paolo Sorrentino
“Le conseguenze dell’amore”, con
Toni Servillo, Olivia Magnani e Adriano Giannini. Il secondo film
di Sorrentino, girato nel 2004, è
un’originale e sottile combinazione di film giallo e meditazione sull’esistenza. Ingresso 6 euro.
16 ottobre
Teatro
T eatro
i concludono domenica 28 novembre le
puntate del ciclo autunnale
di “Chi vuol essere milionario”, il quiz condotto da
Gerry Scotti. Non sembra
che il risultato in termini di
spettatori sia stato esaltante.
La trasmissione della domenica di Canale 5 è stata sistematicamente battuta di
molte lunghezze dalla quarta serie di “Un medico in famiglia” di Raiuno. Ho sempre affermato che l’audience non è garanzia della buona qualità di una trasmissione, e in questi giorni il sistema di rilevamento dell’Auditel è stato nuovamente messo in discussione. Comunque i numeri ci dicono
grosso modo quanti hanno
preferito il quiz alle altre alternative. E, se si fa eccezione per la serata del 17 ottobre, in cui un giovane con-
17 ottobre
inema &
S
18 ottobre
C
Spettacoli
TV
P
lavolo femminile (foto) su
Raitre alle 16. Alle 19.35
su Retequattro ritornano
i telefilm di Alfred Hitchcock presenta. Alle
21, su Raidue va in onda “Il
piromane” della serie poliziesca Senza traccia,
L
nastero all’abbazia” in Passepartout. Il pomeriggio cinematografico, alle 15.30, offre la scelta fra il western Cor vo Rosso
non avrai il mio scalpo di Sydney Pollack con Robert Redford
su Retequattro e il fantastico
Hook - Capitan Uncino di Ste-
ven Spielberg su Italia 1. Alle 21
Raiuno presenta due episodi di
Un medico in famiglia, e su Retequattro c’è la commedia Inviati
molto speciali con Nick Nolte
e Julia Roberts. Di notte, all’1.25,
Raitre rende omaggio a Carmelo Bene attore e regista.
A
donna con Susan Hayward su
Retequattro alle 16.35. Alle 19
Raidue presenta una nuova serie
di telefilm polizieschi, The District. Alle 21 su Canale 5 va in
onda la prima parte di Don
Gnocchi - L’Angelo dei bimbi
di Cinzia Torrini con Daniele
Liotti, Raiuno trasmette la commedia Genitori in trappola con
Dennis Quaid e Natasha Richardson, su Raidue continuano
le vicende di E.R. Medici in prima linea. Più tardi, la stessa rete, presenta il film drammatico 1
km da Wall Street.
l film western Le furie
de il film biografico Don
di Antony Mann, del
Gnocchi (nella foto), su
1950, apre il pomeriggio de
Raidue c’è la commedia
La 7 alle 14.10. Più tardi, alLo scroccone e il lale 16.35 su Retequattro c’è
dro con Martin Lawla commedia Non spararence e Danny DeVito,
re, baciami con Doris Day. In se- su Retequattro va in onda il thriller
rata, alle 21, su Canale 5 si conclu- Giochi di potere con Harrison
Ford, e su Raitre Giovanni Floris
conduce Ballarò. Alle 21.30 La 7
trasmette la prima parte del film
Angels in America, un evento oltreoceano, regia di Mike Nichols,
interpretato da grandi attori. Alle
23.40 su Raitre, Correva l’anno si
occupa di “Arcipelago nero”.
er chi ama l’avventura Italia 1 presenta Il bambino
d’oro di Michael Ritchie con Eddie Murphy alle 14.40, e La 7 il
fantascientifico Countdown dimensione zero alle 17. Sport:
un’amichevole di rugby su La 7
alle 15, e l’all star game di pala rubrica religiosa Frontiere dello spirito va in
onda su Canale 5 alle 8.40. A Sua
immagine è invece su Raiuno alle 10.30. Raitre inizia alle 9.15 la
cronaca della Maratona di Milano, alle 13.20 Philippe Daverio
illustra i cambiamenti “Dal molle 13.10 su Raitre va in onda la nuova striscia Che
sarà sarà, che confronta passato e presente. Nel pomeriggio cinematografico ci sono Lucy Gallant, una commedia con Jayne
Wyman su La 7 alle 14.10, e il
drammatico Ossessione di
I
mentre su Raitre Mario Tozzi ci fa conoscere l’Arabia, in
Gaia, e su Italia 1 c’è
il cartone Abrafaxe A spasso nel tempo.
L
In serata, alle 21, su Italia
1 si conclude la prima serie di The O.C. (foto), su
Retequattro invece indaga Siska; Antonio Banderas è il protagonista di
La maschera di Zorro
su Canale 5. Alle 21.30 su
I
La mano sinistra di Dio di
Edwaud Dmytryk, con Humphrey Bogart, su Retequattro alle
17. Indagini e inseguimenti in serata alle 21: su Raiuno c’è Terence Hill - Don Matteo, su Raitre troviamo La squadra, su Retequattro Il commissario Cor-
dier è alle prese con “Un amore
impossibile” e su Italia 1 Bruce
Willis deve proteggere un piccolo testimone in Codice Mercur y. Su La 7, alle 22.30 si conclude Angels in America con Al
Pacino, Meryl Streep e Emma
Thompson.
I
Alle 21 su Raiuno si conclude
la serie di Un medico in famiglia con l’episodio “Itaca!” in cui
ricompare anche Giulio Scarpati.
Su Raidue va in onda il film commedia S1m0ne, in cui Al Pacino
è alle prese con un’eroina virtuale, su Raitre c’è il thriller De-
litto alla Casa Bianca di Dwight Little, e su Italia 1 la squadra
di C.S.I. Miami è alle prese con
“Fuoco in bocca” e “Il profumo
della morte”. Alle 23.30 su Raitre, La storia siamo noi ricostruisce la storia di “Alighiero
Noschese”.
a commedia Alle donne ci
penso io con Frank Sinatra va in onda su La 7 alle 14.10.
Nel pomeriggio di Raitre ci sono
Screensaver alle 15.15 e La melevisione alle 16.15. Il classico della commozione Marcellino pane
e vino è su Retequattro alle 16.45.
l pomeriggio di Raiuno si apre con i telefilm polizieschi: Il commissario Rex alle
14.15 e La signora in giallo alle 15.05, mentre su La 7, alle
14.10, si può seguire il film d’avventura Il re del sole con Yul
Brynner. È avventuroso anche
l western d’annata (1952) Il
giuramento dei Sioux con
Charlton Heston è su La 7 alle
14.10. Troy Donohue e Connie
Stevens sono i protagonisti del
dramma Qualcosa che scotta
di Delmer Daves, su Retequattro
alle 16.
La 7 prosegue Angels in America.
Su Retequattro alle
23.30 c’è il film
drammatico Philadelphia,
con
Tom Hanks e Denzel Washington.
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
E SE RIVEDESSIMO LA VIABILITÀ?
Si costituisce un “tavolo”
per valutare cambiamenti
al Put e fioccano
le proposte dei quartieri.
A quali acconsentirà la Giunta?
IL TAVOLO PER LA VIABILITÀ STUDIA MODIFICHE AL PUT
VUOLE CAMBIARE IL PERCORSO MESCHIO-CENEDA
Controrivoluzione
M
igliorare i sensi unici. È questo l’obbiettivo del tavolo di lavoro – impropriamente definito commissione - sulla
viabilità del comune di Vittorio, presieduto dal cenedese Rodolfo Maschio e a
cui partecipano esponenti
dell’Ascom, della Confartigianato e dei consigli di
quartiere unitamente all’assessore alla viabilità
Giovanni Braido.
O meglio, “dovrebbero
partecipare”. Perché di fatto la riunione di giovedì 26
– che avviene quando questo giornale è già in stampa - dovrebbe essere la prima a ranghi completi.
Ma cosa vorrebbe cambiare la commissione?
No alle piste ciclabili
«Siamo tutti d’accordo nel
voler eliminare le piste ciclabili - spiega anzitutto
Maschio - E non per insensibilità verso i ciclisti,
ma al contrario per una loro maggiore tutela. Chi ha
predisposto le piste ciclabili, in senso contrario a
Val dei Fiori
«I
l problema principale della viabilità
nel quartiere della
Val dei Fiori - sostiene Giuseppe Da Dalt - è certamente rappresentato dal traffico
pesante. Via Sotto le Rive e
via Canova sono attraversate ogni giorno da un gran
numero di automezzi provenienti sia dal casello autostradale di Vittorio Veneto
Sud che dalla A 28, attraverso Cordignano e San Giacomo di Veglia. La soluzione
migliore, che da tempo chiediamo, è quella di creare un
nuovo casello autostradale
nei pressi della zona industriale, in modo tale da convogliare i mezzi pesanti
quanto più distante possibile dalle zone densamente abitate». Di minore entità, ma
ugualmente importante, è
poi il problema della velocità
delle auto in via Col di Lana
ed in via del Giardino. «Un
rimedio - continua Giuseppe
Da Dalt - potrebbe essere
l’installazione di indicatori
automatici lampeggianti di
velocità a scopo di deterrente, del tipo di quelli già
presenti a Tarzo».
San Giacomo di Veglia
Dello stesso avviso circa
quello delle auto, forse
pensava che così i ciclisti
sarebbero stati obbligati a
percorrerla. Ma a rigor di
Codice della Strada così
non è». Le bici cioè possono anche percorrere la carreggiata delle auto, tenendosi sulla destra. «Ma così
ad esempio succede che se
un autobus che scende per
via Manin vuole superare
una bici che è sul lato destro della strada, deve invadere la pista ciclabile a
sinistra, violando il codice».
Togliere le piste ciclabili, è il ragionamento, permetterebbe di avere più
spazio sia in via GaribaldiManin-della Vittoria che in
via Galilei-Nannetti. In quest’ultima, si vorrebbero
spostare i parcheggi al posto della pista ciclabile, ritornando alle due corsie.
«E così – spiega Maschio - quando una manifestazione occupa il centro
(Victor, ad esempio) si può
ripristinare provvisoriamente il doppio senso di
SARANNO ELIMINATE LE PISTE CICLABILI?
La stretta pista ciclabile in via Manin a Salsa
marcia in via Nannetti per
evitare che si creino ingorghi sulla circonvallazione.
Meno sensi unici a Ceneda
Oltre alle difficoltà originate dai sensi unici in
centro, il Tavolo sulla Viabilità deve pensare anche a
rendere meno tortuoso andare da Meschio a Ceneda
o viceversa. Qui la proposta è di permettere a chi
“SERVE PIÙ SEGNALETICA”
I desideri
dei quartieri
le problematiche del traffico
pesante è il presidente di
quartiere di San Giacomo di
Veglia. «La questione dei
mezzi pesanti che attraversano il centro di San Giacomo è un affare di lunga data
- afferma Giovanni Bassetto
- la soluzione più adatta è
certamente la costruzione di
un nuovo casello autostradale presso la zona industriale, anche se ad onor del
vero negli ultimi anni il traffico di camion lungo via
Sant’Antonio è leggermente
diminuito». Non solamente
questo però preoccupa gli abitanti del quartiere. «Molto
spesso - continua Bassetto abbiamo la sensazione che i
veicoli nel giungere a San
Giacomo non si accorgano
di attraversare un centro abitato; sarebbe infatti necessario un incremento della segnaletica sia verticale che orizzontale e, perché no, anche un segnalatore automa-
tico lampeggiante della velocità. Inoltre sarebbe importante risolvere anche la
scomoda situazione della rotonda in zona industriale all’altezza dell’aeroporto, che
arriva ad accogliere, nelle ore di punta, più di 5000 persone e che manca di un rapido collegamento con l’autostrada».
Costa Meschio
Di parere assai diverso
circa il problema del traffico
pesante è invece il presidente del quartiere di CostaMeschio. «Il piano del traffico già approvato dal Comune (due direttive: una Est-Ovest ed una Nord-Sud)
va benissimo, - sostiene Aldo Piaia - tanto più che Vittorio Veneto possiede già la
bellezza di tre caselli autostradali e richiederne un
quarto alla Società Autostrade è eccessivamente pretenzioso. In assenza dell’approvazione di quest’ultima,
Togliendo la pista da via Nannetti si potrebbero ripristinare le due corsie
scende da via Lioni di andare dritto in via Diaz, per
sbucare in piazza Meschio,
anziché essere costretti a
passare per le vie Rizzera,
Perucchina, Galilei. Mentre chi dalla zona di Meschio deve salire a Ceneda
arrivato in fondo a via Oberdan potrebbe girare a
destra in via Garibladi - ora vietato- e raggiungere
via Lorenzo Da Ponte.
Tommaso Bisagno
poi, il costo di una eventuale simile installazione graverebbe esclusivamente sulle tasche dei cittadini». Per
quanto riguarda la viabilità
in senso stretto, il presidente preferisce non rivelare in
anticipo le proposte che presenterà in Commissione e si
dichiara amareggiato per il
fatto che alla prima riunione
non vi era traccia dell’amministrazione comunale.
Centro
Molto più sensibile al problema della viabilità è il presidente del quartiere del
Centro. «Solamente la rimozione delle piste ciclabili lungo via Manin, o la creazione
di una pista ciclo-pedonabile dove attualmente si trova
il marciapiede, - dichiara Sergio De Vescovi - può rappresentare uno stimolo all’apertura di un dialogo sereno
e costruttivo. Una volta reso
più fluido il traffico da e per
il centro di Vittorio Veneto
sarà possibile discutere le
varianti all’attuale Piano Urbano del Traffico, magari
permettendo la creazione di
un senso unico ascendente
da via Perrucchina fino a
Salsa o la creazione di qualche posto macchina in più».
Alberto Ferri
COMMENTO:
Sarà possibile cambiare?
a le proposte saranno accolte? «A quanto pare si potrà cambiare poco», hanno sostanzialmente detto sia il presidente di San Giacomo,
Bassetto, che quello del centro, De Vescovi, che quello di Costa Meschio,
Piaia. E per certi versi anche Maschio sembra confermarlo. «Noi chiediamo di eliminare tutte le piste ciclabili, ma giusto in questi giorni ne hanno riverniciata qualcuna. Questo significa che rimarrà almeno un anno».
Almeno quindi un anno di attesa. Un anno in cui eventualmente convincere la giunta a fare marcia indietro sulle piste ciclabili, uno dei punti
della “riforma dei sensi unici” su cui più ardentemente si era litigato.(TB)
M
CENEDA:OK,SPERIMENTIAMO
I CAMBIAMENTI IN ZONA FRATI
l consiglio di quartiere di Ceneda, presieduto da Marilena Perin, è tendenzialmente favorevole alla modifica dei percorsi Meschio-Ceneda proposta dal “tavolo” di Rodolfo Maschio. Pur con un dubbio: via Lorenzo Da
Ponte potrebbe sostenere il maggior volume di traffico che così facendo
si creerebbe? Tutti concordi nell’affermare che servirà una lunga sperimentazione per capire. Il quartiere chiede inoltre di rendere più sicura l’uscita da via Duca d’Aosta su via Pasqualis, e di rivedere la segnaletica per
Ceneda. Si osserva inoltre che al “tavolo” non sono stati forniti i dati sulla situazione del traffico attuale, che dovrebbero mostrare un aumento della circolazione rispetto ai primi mesi del Put. E senza questi dati non rischiano di essere monche le proposte di cambiamento? (TB)
I
DE NARDI: COSA VORREMMO
PER LA VAL LAPISINA
erravalle Sant’Andrea
Viabilità? Giovanni Da Ros, presidente di quartiere di Serravalle - Sant’
Andrea non rilascia dichiarazioni sull’argomento. A Vittorio ci sono problemi più urgenti da affrontare, afferma. Non ha senso fare polemiche
inutili.
Val Lapisina
Secondo il presidente della Val Lapisina Silvano De Nardi «vanno riviste
al più presto le piste ciclabili in centro città. Sono pericolose e non rendono il traffico più snello. In disaccordo anche sulla nuova direttrice di
marcia che non permette più la percorrenza nord - sud di via Caprera,
ma obbliga all’accesso verso via Can-
S
tore».
«Il quartiere nord è lasciato a sé stesso - protesta De Nardi -. Da tempo
chiediamo la messa in sicurezza della curva di San Floriano, all’altezza
dell’hotel Winkler, ma anche la curva sotto i dodici ponti. Manca inoltre una segnaletica orizzontale in via
Trementina sulla strada che porta a
Forcal. In via Piave - prosegue il presidente di quartiere - sotto il ponte
della ferrovia, nel tratto di strada che
porta a Longhere, c’è bisogno di un
sottopasso pedonale perché in quel
tratto le persone rischiano la vita ogni giorno. Sempre nella stessa via va
fatta la calibratura dei marciapiedi».
Francesca Gallo
24
UN CONVEGNO FESTEGGIA I DIECI ANNI
DEL CONSULTORIO FAMILIARE UCIPEM
Vicini alla famiglia
E
ssere vicino alle
famiglie o al singolo nei momenti difficili che si presentano
nella vita è lo scopo per cui
sono nati i consultori familiari Ucipem. Quest’anno il
Consultorio di Vittorio festeggia il decimo anno di
attività – si è infatti costituito ufficialmente nel 1994
– con un incontro in Seminario, sabato 27 novembre
alle 15.30, trattando il tema
“Ri-uscire con la famiglia,
per riscoprire risorse e potenzialità”.
La prima esperienza che
diede avvio nel 1994 al
“Centro di consulenza familiare”, situato attualmente nei locali della Casa
Pater in via Fogazzaro 28,
fu il corso di formazione
per consulenti della durata
di tre anni iniziato per interessamento di don Giacinto Padoin e di padre Luciano Cupia, direttore e fondatore del consultorio “La
Famiglia” di Roma. I corsi
si sono susseguiti, e nel
2002 il Consultorio fu uffi-
La sede del Consultorio
cialmente riconosciuto e iscritto nell’Albo regionale
dei consultori privati della
Regione Veneto.
Dai 17 casi del ’94 i consulenti sono passati a trattare 85 casi nel 2003. Le situazioni che si vengono a
creare nella famiglia talvolta prendono contorni
che sfociano in crisi personali, mettendo a repentaglio l’unità familiare stessa
e l’integrità personale. Da
soli non sempre è facile risolverle; molti che non sopportavano più tali pesi hanno raggiunto la consapevo-
lezza che rivolgersi al Consultorio in cerca di aiuto
non è una vergogna. Sono
aumentate
le frequentazioni sia
di persone
singole
che di famiglie:
mediamente in
circa una
decina di
incontri espongono quanto
li preoccupa di più.
I consulenti hanno avvertito dagli utenti una
roseguono i festeggiamenti parrocchiali a Sant’Andrea:
oltre al cinquantesimo della presenza delle suore in parrocchia si celebra anche il patrono sant’Andrea, in calendario il
30 novembre. Per questi due motivi domenica 28 alle 11 ci sarà
la messa solenne seguita dal pranzo comunitario, mentre fuori
dalla chiesa i giovani allestiranno uno stand per la vendita a scopo benefico di torte e libri. Martedì 30 alle 19 la messa per il
santo patrono. Resta aperta nel frattempo nei locali della scuola materna la mostra fotografica sulla storia di questa scuola.
VENERDÌ 26
NOVEMBRE
Nella cripta della Cattedrale alle 21
veglia di preghiera promossa dai giovani di Taizè. È anche occasione di
informazioni e prenotazioni sull’incontro mondiale dei giovani, a Lisbona dal 28 dicembre al 1º gennaio.
Informazioni: 329-1715570.
Festeggiamenti dell’Immacolata a
Formeniga: apertura dello stand
enogastronomico e alle 20.30 gara di
briscola.
SABATO 27
Apre in piazza del Popolo il Mercatino di Natale.
Oggi e domani in Cattedrale vendita
di oggetti confezionati dal laboratorio missionario. Il ricavato va a favore di un progetto di
sviluppo delle suore Figlie di San Giuseppe in Kenya.
Festeggiamenti dell’Immacolata a
Formeniga: apertura dello stand
enogastronomico e alle 21 concerto
dei Doppio Zero.
DOMENICA 28
Per il ciclo “Scopriamo il nostro territorio passeggiando insieme” curato
dal professor Guido Tonon, partenza
alle 9 da piazza del Popolo per una
passeggiata a San Lorenzo passando per casa Bastanzetti.
Alle 10.30 a Serravalle messa animata
dai volontari del Gruppo Balcani della Caritas diocesana.
Alle 11 nella sede della Comunità
Montana si tiene l’assemblea della
Pro Vittorio.
Dalle 14.30 alle 16.30 arrivano a
Formeniga il Ludobus e la Ludoroulotte che portano in giro i bambini
e ragazzi con giochi della Ludoteca comunale.
Alle 15.30 in Cattedrale il Vescovo
presiede i vespri solenni per l’avvio
dell’anno liturgico.
Alle 16 inaugurazione ufficiale del
Mercatino di Natale in centro; dalle 16.30 spettacolo degli artisti di strada Alex e Francesca.
Festeggiamenti dell’Immacolata a
Formeniga: apertura dello stand
enogastronomico e alle 21 concerto
di Aldo&Vittorio.
LUNEDÌ 29
Alle 11 dai Missionari della Consolata inaugurazione mostra:“Io non sono razzista ma…”. Con la partecipazione di 40 studenti dell’Istituto Beltrame. Aperta fino al 13 di-
maggior fiducia, che è uno
sprone per proseguire sulla strada oramai decennale.
Un impegno che porta gli
operatori a lavorare anche
sul territorio organizzando
incontri per coppie di fidanzati, famiglie, genitori,
coppie in via di separazione, adolescenti con incontri sull’affettività e sessualità, per bambini della scuola materna con la lettura di
fiabe, e ancora incontri per
scoprire le risorse della terza età.
Altri centri di consulenza familiare sono nel frattempo stati aperti. Uno a
Sacile, con sede a palazzo
Carli, e uno a Oderzo, al patronato Turroni.
Parteciperanno all’incontro del 27: Luciano Cupia (“I centri di consulenza
familiare: memoria dei primi passi”), Beppe Savelli
(“Consultorio: un servizio
per l’uomo
del 2000”),
Giorgio
Campanini (“Ri-uscire con
la famiglia”). Il
vescovo
Giuseppe
Zenti interverrà su “L’attenzione
della Chiesa verso il consultorio”.
Isabella Mariotto
85 i casi trattati
nel 2003
dai volontari
del Consultorio
SANT’ANDREA: Festa in parrocchia
P
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
Domenica 28 novembre 2004
Un convegno
ripercorre
la storia
del monastero
di San Giacomo.
A pag. 14
cembre, dal lunedì al venerdì, la mattina dalle 8.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30. Per
informazioni e prenotazioni: Cinzia
Bottecchia 0438-556060.
Dalle suore di Maria Bambina
in via San Tiziano, alle 20.15 incontro mensile di preghiera.
MARTEDÌ 30
Alle 20.30 al Castrum di Serravalle
corso di degustazione vini tenuto dal
sommelier Samuele Cavinato.
Informazioni 349-1672990.
MERCOLEDÌ 1
DICEMBRE
È ancora possibile iscriversi ai corsi di formazione finanziati dalla Regione Veneto per progettista Cad e
Tecnico della contabilità generale e
del bilancio. Per informazioni:
www.ciofsvittorioveneto.it.
GIOVEDÌ 2
Alle 20.30 all’oratorio della parrocchia Santi Pietro e Paolo secondo incontro per aspiranti volontari per imparare a stare al fianco di malati di
tumore. Organizza l’associazione Renzo e Pia Fiorot. Informazioni 0438402696.
Farmacia di turno: Comunale San Giacomo, piazza Fiume, telefono 0438-500351.
COLL. DANTE: concerto pro Cernobyl
È
dal 1998 che parecchie famiglie vittoriesi, e dei
paesi limitrofi, ospitano i bambini provenienti da
Cernobyl, vittime della tragedia avvenuta nel 1986. Per
questi 35 bambini, tale è il numero raggiunto con gli anni, è stato organizzato un concerto di beneficenza “Note per Cernobyl”, sabato 27 alle 20.45 al Collegio Dante
Alighieri, con Massimo Zermolin ed Enrica Bacchia e
gli allievi della Scuola di musica dell’Istituto A. Corelli;
l’intermezzo danzante sarà a cura dei ballerini di tango
della Scuola “Frenesy”. (IM)
COSTA: Il Vescovo celebra
alla Madonna della Salute
P
roseguono i festeggiamenti
per la Madonna della Salute a
Costa. Sabato 27 alle 10 Messa solenne al santuario, per la celebrazione liturgica della Madonna della
Salute. Nell’occasione il vescovo Giuseppe Zenti benedice la nuova pala.
Alle 20.30 nella chiesa di San Giuseppe concerto del coro della Cattedrale. Domenica alle 11 al santuario della Madonna della Salute Messa celebrata dal vicario generale Guerrino Pagotto con la benedizione delle moto.
Si concludono inoltre i pellegrinaggi delle parrocchie.
SAN GIACOMO:
per la scelta dopo la terza media
osa scegliere dopo la terza media? Gli studenti di Vittorio e le loro famiglie possono cercare la risposta giusta anche a “Le voci della scuola”, mostra rassegna che si svolge da giovedì 24 a domenica 28 alle Filande di San Giacomo. I dodici indirizzi di scuole superiori e centri di formazione professionale presenti in città presenteranno la propria offerta formativa in uno stand, con documentazione a disposizione e professori e alunni per spiegare e raccontare. Dopo le visite organizzate per i gruppi
scolastici, la rassegna resterà aperta alle libere visite delle famiglie sabato
dalle 14.30 alle 17 e domenica dalle 9 alle 12.
C
e
L’AZiON
Vittoriese
Viaggio nelle “case dei libri” del Vittoriese
Esplorando
le biblioteche
S
e pensate che le
biblioteche siano
luoghi polverosi
in cui carte e libri si accatastano, finalizzate esclusivamente al prestito di testi, vi sbagliate di grosso.
Reduci dalla settimana
delle biblioteche, iniziativa sperimentata per la prima volta a fine ottobre, le
biblioteche di Cordignano,
Fregona, Cappella Maggiore e Colle Umberto si
raccontano.
«La settimana delle biblioteche è stata accolta
molto bene dai nostri utenti – dichiara Tania Pessot, la bibliotecaria di Cordignano –. Una bella idea,
anche se probabilmente
l’aspetto pubblicitario poteva essere curato maggiormente».
La pensa così anche
Paolo Bisotti, il bibliotecario di Colle Umberto, che,
sorpreso dalle tempistiche
ristrette della realizzazione dell’iniziativa, conta su
«un maggior tempo a disposizione per il prossimo
anno».
Silvia Tomasella, la bibliotecaria di Cappella
Maggiore ha organizzato
in quella settimana un corso di fumetto per ragazzi
L’interno della biblioteca di Cordignano
della I e II media con il fumettista Paolo Cossi con
successiva mostra dei fu-
biblioteca di scolaresche e
scuole materne, organizza
ad ottobre la rassegna concertistica, in primavera incontri letterari
con docenti universitari, e l’estate la rassegna di cinema all’aperto. E ancora letture animate, incontri
sulla tecnologia e corsi musicali, con tanto
di concerti aperitivo
con gli allievi della
scuola di musica». Prossimi appuntamenti? «Il 4 dicembre ci sarà la presentazione del libro di Massimo Gava “Lo zoo”, mentre
il 7 dicembre, alle 11, si
terrà in biblioteca la premiazione “Premio Ottimo”, un’iniziativa che mette a disposizione una borsa di studio ai residenti di
Cordignano che prendono
ottimo all’esame di terza
media o 100 alla maturità».
Qui Fregona - Non è da
meno la biblioteca di Fregona che, parola di Daniela Da Ros, «promuove a dicembre incontri con l’autore e per il prossimo anno un ciclo di film con dibattito, corsi di informati-
A Fregona al via
da dicembre
un ciclo di incontri
con l’autore
metti realizzati dai ragazzi, ma ci lascia intendere
che avrebbe voluto fare di
più. Si dichiara soddisfatta
Daniela Da Ros della biblioteca di Fregona.
Qui Cordignano - «La
Biblioteca di Cordignano
– racconta Tania Pessot –
oltre alle consuete visite in
COLLE UMBERTO: mostra del libro
P
rende il via mercoledì 1 dicembre nell’aula magna della scuola media di Colle, per il dodicesimo anno, la Mostra del libro: dalle novità ai grandi
classici, dalla narrativa alla saggistica, dai libri per
bambini agli atlanti, tutto con il 20% di sconto.
Resta aperta fino al 6 dicembre tutti i giorni dalle
9 alle 12 e dalle 14 alle 18.
La regia è della biblioteca comunale di Colle.
DOPO IL RESTAURO, CONCERTO SABATO 27
Cappella, l’organo Pugina è rinato
I
l 31 ottobre 2003 è iniziato il restauro dell’organo, costruito nel 1907
dalla ditta Pugina, della parrocchiale di Cappella Maggiore.
A distanza di 20 anni dall’ultimo intervento, lo strumento manifestava gravi segni di degrado. Per evitare la
perdita inesorabile di questo
prezioso strumento si è
prontamente provveduto al
restauro.
La storia dell’organo L’organo di Cappella Maggiore è nato nel periodo della Riforma Ceciliana, la quale aveva come obiettivo quello di restituire dignità e proprietà idiomatiche alla musica sacra ed ovviamente a
quella liturgica, pesante-
mente influenzata dallo stile
melodrammatico proprio del
teatro musicale. L’organo
Pugina di Cappella rappresenta il tipico esempio di adesione alla riforma. Esposto come esemplare nel salone dell’Istituto Configliacchi di Padova in occasione
del Congresso regionale veneto di musica sacra, svoltosi nel giugno 1907, venne acquistato dalla fabbriceria di
Cappella Maggiore per 8 mila 500 lire, nello stesso anno.
Installato nella cantoria posta sopra la porta maggiore
della chiesa, venne inaugurato il 29 settembre 1907 con
uno straordinario concerto
tenuto da cinque fra i più prestigiosi organisti dell’epoca.
Nel 1948 venne trasferito
dietro l’altare maggiore dalla ditta Ruffatti di Padova e
nel 1984 venne nuovamente
restaurato e trasformato a
trasmissione elettrica dalla
ditta Piccinelli di Padova. In
quell’occasione il concerto
di collaudo venne tenuto dal
maestro Wolfango Dalla Vecchia.
Il nuovo restauro - Il nuovo restauro, approvato dalla
Soprintendenza del Veneto
e dalla Commissione liturgica diocesana è stato affidato
alla Cremona Organi di Cremona. Vari sono stati gli interventi necessari, fra i quali, un avanzamento di tutto il
corpo dell’organo per creare
un “passo d’uomo” interno,
sufficiente anche per l’aggiunta di due registri ad an-
ca per adulti e molte attività con le scuole, da laboratori teatrali e di illustrazione e costruzione di libricini, a corsi con esperti
d’arte, di ceramica e d’incisione, fino alla rassegna
teatrale al centro sociale,
prevista per marzo. A dicembre la probabile apertura serale della biblioteca, con la proposta di libri
a tema».
Qui Cappella - «A Cappella Maggiore – spiega
Silvia Tomasella – organizziamo corsi di inglese
gratuiti per le elementari
e a pagamento per adulti,
oltre alle consuete visite
delle scolaresche e alle attività di promozione alla
lettura. Prossimo il concorso “Giovani appassionati lettori” con la creazione di una classifica di libri,
il concerto gospel di Natale e poi la Festa di Carnevale”.
Qui Colle - «Attività
principali della biblioteca
di Colle Umberto – dichiara Paolo Bisotti – sono il Festival internazionale del teatro di figura e
la mostra del libro (vedi
box). Poi incontri con le
scuole, letture ad alta voce,
conferenze, corsi e incontri su vari argomenti».
Le cifre - Delle 10 mila
500 tessere di tutto il Sistema bibliotecario vittoriese, circa duemila provengono dalla biblioteca di
Cordignano; dai 15 ai 20 u-
tenti entrano giornalmente in quella di Fregona,
mentre quella di Colle Umberto registra circa 3 mila
200 prestiti annuali.
Angela Deganis
cia. Sono state aggiunte le
relative canne per i due registri. Sempre al registro
Tromba 8’ sono state aggiunte altre dodici canne al
grave ottenendo così un Fagotto 16’ al Pedale.
Il concerto di inaugurazione - Il concerto d’inaugurazione del restauro sarà tenuto sabato 27 novembre alle 21 dal maestro Roberto
Padoin che ha costantemente seguito il restauro, evidenziando e affrontando le
problematiche via, via emergenti. Il maestro, organista di fama internazionale
e direttore dell’orchestra da
camera Accademia Veneta,
suonerà brani di Bach,
Rinck, Franck, Langlais e
Widor, che esalteranno le ripristinate sonorità dell’organo ed evidenzieranno le diverse graduazioni di intensità e di colorito dei nuovi
registri ad ancia.
Bernardina Costalonga
Domenica 28 novembre 2004
25
BIBLIOTECA DI MONTANER
Scaffali multietnici
S
abato 23 e domenica 24 ottobre si
è conclusa la “Settimana delle biblioteche” All’interno di tale contesto si colloca la nuova
stagione della biblioteca comunale di Montaner, iniziata con una riunione tra alcuni consiglieri di maggioranza ed
opposizione e gli addetti ai lavori che hanno fatto il punto sui progetti
futuri e sulle iniziative
da
intraprendere
per l’anno a
venire.
«Pur riproponendo una gestione
in linea con
il
lavoro
dell’amministrazione
precedente
– afferma Lisa Pizzol, una delle responsabili
della gestione della biblioteca di Montaner –
l’attività di quest’anno
sarà movimentata da alcune iniziative particolarmente interessanti,
con un occhio speciale
all’integrazione e allo
scambio culturale». Tra
queste è
emersa
l’intenzione di
dotare gli
scaffali
dell’edificio
di
borgo
Gava di
volumi
dedicati a
storie e racconti, legati
alle tradizioni culturali
delle nazioni i cui cittadini, per lavoro o per
scelta, si trovano ora a
vivere nel nostro paese.
L
Il reperimento di tali opere sarà frutto di una
stretta collaborazione
con le altre biblioteche
della Marca e rappresenterà certamente un
veicolo d’integrazione,
offrendo la possibilità di
considerare la biblioteca anche come luogo di
scambio e di dialogo interculturale. «Parallelamente a tale iniziativa e
con l’appoggio di scuole
e associazioni – sostiene
Lorella Pizzol, bibliotecaria nelle
sedi di Sarmede
e
Montaner –
è stato proposto l’avvio
di una campagna
di
Lisa Pizzol sensibilizzazione
sul
commercio equo-solidale e sul commercio etico, attraverso convegni,
incontri illustrativi e materiale cartaceo. Tutto è
ancora in fase di progetto». Multiculturalità
e principi di etica globale non hanno però fatto
dimenticare le tradizioni
e le radici venete. Nei
prossimi mesi verranno
infatti organizzati degli
incontri in cui saranno
letti, recitati e commentati alcuni brani in lingua
dialettale, riferiti alle storie e alle leggende tipiche del nostro territorio.
L’inaugurazione di tale
attività ha avuto formalmente luogo giovedì 21
ottobre al Teatro Tenda
parrocchiale di Montaner, dove il sempre coinvolgente Vittorino Pianca ha narrato le “Storie
dei tabià”.
Alberto Ferri
COLLE
a via
della
speranza che
porta alla sorgente della fede
sarà ripercorsa
da bambini, ragazzi, genitori e
catechisti che
prenderanno
parte, insieme al Vescovo, all’incontro di preghiera organizzato per mercoledì 1º dicembre nella chiesa arcipretale di Colle Umberto.
L’iniziativa viene proposta
dalla Commissione catechesi
dei ragazzi della forania Pedemontana all’inizio del tempo di Avvento per offrire alle
famiglie un’opportunità di tro-
varsi insieme
per pregare
e prepararsi
al Natale, andando alle
radici delle
propria fede
per riscoprire la bellezza
dell’essere
cristiani. “Gesù fonte di speranza per le nostre famiglie”
è il tema della serata alla quale i bambini e ragazzi del catechismo dovranno presentarsi portando con sé una bottiglietta piena d’acqua. L’incontro avrà inizio alle 20 per
concludersi alle 21 e sarà presieduto da monsignor Giuseppe Zenti. (GDN)
Pregando
Gesù,“fonte
di speranza”
FORANIA PEDEMONTANA:
concerto dei cori parrocchiali
T
empo di musica a Colle Umberto. Venerdì 26 alle 20.30 in chiesa concerto in onore della patrona della musica santa Cecilia (che ricorreva lunedì 22)
con tutti i cori parrocchiali della Pedemontana.
26
GUIDA IL GRUPPO “VIVERE PIEVE”
la comunità».
Uso un aggettivo forte
ma i rapporti tra il suo
gruppo e la maggioranza, e viceversa, appaiono talora astiosi.
Come mai?
«Noi non abbiamo nessun astio. In campagna elettorale, però, si sono verificate una serie di situazioni
spiacevoli come la volontà
di Moro di non affrontare
dibattiti pubblici con gli altri candidati-sindaco. L’amministrazione in carica si dimentica che noi rappresentiamo il 27 per cento degli
elettori: è stato molto brutto che la maggioranza si sia
sostituita alla minoranza nella scelta dei candidati in Comunità Montana».
Veniamo alle vostre
prese di posizione. Primo: la tangenziale.
«Dopo la nostra richiesta
di chiarimenti la Provincia
ha compreso che l’uscita se
resta com’è oggi è pericolosissima e ha deciso di fare
una rotatoria, in attesa del
viadotto che porta al Lier-
za».
La tangenziale risolverà i problemi di traffico del centro di Pieve?
«Solo se saranno prese
altre misure, come la pedonalizzazione del centro».
Si è detto preoccupato
per la sorte dei negozi
del centro ma l’assessore Mazzero l’ha
smentita.
«Mazzero fa l’elenco di
chi ha aperto ma non di chi
ha chiuso. Resto della mia idea: bisogna lanciare messaggi ai piccoli e medi commercianti. Penso a interventi su Ici, Tosap, e altre
misure».
Il suo gruppo ha annunciato battaglia sul
Prg che verrà. Cosa temete?
«Temiamo un’ulteriore espansione edilizia. Mi chiedo: siamo quasi a 12 mila abitanti, non siamo saturi?
Nel Comune di Pieve ci sono, oggi, mille appartamenti sfitti di proprietà di immobiliari. Mi piacerebbe sapere chi andrà ad abitare in
quegli appartamenti e in
quelli oggi in costruzione.
Noi proponiamo una filosofia diversa rispetto a quella
dell’amministrazione: devono essere la vivibilità e il sociale a determinare le scelte».
Federico Citron
ronia dalla compagnia “Asolo Teatro”, con la regia di
Nina Martini Guarnier.
Un diverso, ma non meno divertente, tipo di teatro
è quello di “Black Comedy”, secondo spettacolo
della rassegna, in programma sabato 4 dicembre
sempre alle 20.30. Si tratta
di una commedia tipicamente anglosassone, scritta da Peter Shaffer, che sarà
proposta a Moriago, in una
nuova versione italiana, dalla compagnia “Colonna Infame” di Conegliano diretta da Gianni Della Libera.
“Teatro e tradizione” si
concluderà mercoledì 8 dicembre (alle 14) con la tradizionale sfilata di San Nicolò per le vie del paese. La
banda musicale di Moriago
accompagnerà i vari momenti della festa. (ATa)
Menegon, la spina
nel fianco di Moro
P
er i prossimi cinque anni il sindaco di Pieve Giustino Moro avrà a che fare con
una fastidiosa spina nel fianco che risponde al nome di
Roberto Menegon e del suo
gruppo di opposizione “Vivere Pieve”. I primi assaggi
si sono visti in questi cinque
mesi post-elettorali: Menegon e amici hanno posto all’attenzione dell’opinione
pubblica pievigina alcuni temi scottanti: dalla pericolosità dell’uscita della nuova
tangenziale sulla provinciale Conegliano-Pieve alla sorte dei negozi del centro dopo l’apertura del centro
commerciale, dai rischi che
si corrono nel percorrere la
pista ciclabile BarbisanoPieve alla richiesta di ripensare lo sviluppo edilizio del
Comune.
A questo punto la prima domanda d’obbligo
è: quale il prossimo
colpo in canna?
«La sorprenderò ma il
prossimo “colpo” sono tre
proposte di modifica del pro-
Roberto Menegon
gramma amministrativo del
sindaco Moro: destinare il
Vaccari a sede municipale,
promuovere la medicina di
gruppo, introdurre il consiglio comunale dei bambini».
Dalla protesta alla proposta, riprendendo uno slogan abusato...
«Il nostro gruppo è consapevole che molto probabilmente fra cinque anni
sarà chiamato a governare.
Perciò saremo attenti a tutto ciò che l’amministrazione fa ma nel contempo avanzeremo proposte e faremo quadrato intorno a scelte chiaramente a favore del-
MORIAGO: A teatro con “Prima
el sindaco e po’ el piovan”
L
a commedia brillante in dialetto “Prima
el sindaco e po’ el piovan”
inaugura sabato 27 novembre alle 20.30, nella palestra
della ex scuola media, la
rassegna “Teatro e tradizione”, organizzata come ogni anno dalla Pro loco e
dalla Biblioteca comunale
di Moriago della Battaglia.
La commedia affronta un
tema molto dibattuto a fine
Ottocento: la priorità o meno del matrimonio civile su
quello religioso. L’intreccio
del De Biasio verrà rappresentato con sobrietà e i-
FARRA: Camminata
C. S. MARTINO: La vita
durante la Grande Guerra notturna con don Egidio
“E
pisodi di vita quotidiana nel Comune di Farra di Soligo durante la prima guerra mondiale” è il titolo
dell’incontro promosso, per venerdì 26
novembre alle 20.30 nella Casa degli Alpini di Col San Martino, dal Comune di
Farra di Soligo. Intervengono Daniele Ceschin, storico, Paolo Martorel e Giovanni Biadene rispettivamente curatore e traduttore del volume “Diario di guerra di
Hans Oberhuber”. Apre la serata il coro
dei bambini delle elementari del Comune. È previsto un intermezzo col coro San
Lorenzo.
D
ove arriva don Egidio Dal Magro
sicuramente la passione per la
montagna ha un impulso. Succede anche
a Farra di Soligo dove sabato 27 novembre
è in programma la terza camminata notturna autunnale. Il ritrovo è previsto alle
20.30 al nuovo centro parrocchiale “Papa
Luciani”. Da qui il gruppone parte per un’escursione di due ore tra le colline di Farra. Al ritorno è in programma una piccola
festa con brulè, tè e dolci sempre al centro parrocchiale. L’iniziativa è aperta a tutti. Lo scorso anno alla camminata Pianezze-Posa Puner parteciparono 199 persone.
PIEVE: MERCATINO DELLA S.VINCENZO
R
itorna a Pieve di Soligo l’appuntamento
con il Mercatino di lavoretti di cucito e ricamo promosso dall’associazione S.
Vincenzo, che aprirà i battenti sabato 29 novembre e
chiuderà lunedì 8 dicembre. Anche quest’anno saranno cinque le date di apertura, e precisamente il
29 e 30 novembre, il 6, 7 e 8
dicembre, per l’intera giornata, a partire dalle 8.30. L’e-
e
L’AZiON
Quartier del Piave
Domenica 28 novembre 2004
sposizione di lavori eseguiti a mano da un gruppo di
signore della Conferenza
caritativa pievigina presieduta da Anna Maria D’Agostin, allestita nella sala dell’ex casa del sacrestano in
fianco al Duomo, potrà essere visitata per vedere da
vicino e acquistare le pregevoli opere realizzate dalle volontarie, che da tempo
hanno avviato un laboratorio di cucito aperto in un po-
meriggio settimanale. Il ricavato delle offerte del Mercatino sarà devoluto in beneficenza, in particolare per
prestare aiuto a situazioni
di povertà presenti anche
nella parrocchia di Pieve e
per sostenere le necessità
dei poveri del Terzo Mondo, specialmente la missione della San Vincenzo in
Colombia tramite padre Danilo, sacerdote già in passato presente a Pieve. (MZ)
SERNAGLIA / AVEVA 95 ANNI
Giuseppe Marchi
ci ha lasciati
I
l 13 novembre Giuseppe Marchi ha concluso la sua lunga esistenza. Con i suoi 95 anni ha vissuto tutto il cosiddetto “secolo breve”, del quale è divenuto testimone privilegiato. Nato nel 1909, aveva
8 anni quando vide giungere nella Piana della Sernaglia l’esercito invasore e
insieme alla famiglia prese,
come tutti i sernagliesi, la
via della profuganza, trovando rifugio a Cison. Vide
e interpretò con occhi di
bambino; i ricordi rimasero impressi nella sua memoria e nella sua sensibilità fino all’ultimo giorno.
Scoppiò il secondo conflitto mondiale e nel ’43 fu
chiamato alle armi. Dopo
l’8 settembre fu fatto prigioniero dalle milizie tedesche e deportato nei lager
della Germania. A casa lo
attesero per mesi e mesi,
senza alcuna notizia di lui,
la moglie e due figlioletti,
invocati come àncora di salvezza nelle avventurose e
tragiche peripezie di cui poi
è stato narratore avvincente. Liberato dalle forze alleate il 15 aprile 1945, giunse a casa il successivo 21 agosto. Durante la prigionia
Giuseppe Marchi mentre legge L’Azione
PIEVE: “I Rusteghi” per raccogliere
fondi pro Nostra Famiglia
V
enerdì 3 dicembre,
alle 20.30, al teatro
Careni di Pieve di Soligo la
gli fu assicurata l’immediata liberazione e il rimpatrio,
a patto che accettasse di arruolarsi nell’esercito della
Repubblica sociale italiana.
Non esitò un attimo nel rifiuto, fedele al giuramento
di fedeltà alla Patria; ebbe
per questo il riconoscimento ufficiale di “Volontario della libertà”. Nel dopoguerra fu apprezzato artigiano; aprì a Sernaglia il
primo negozio di ferramenta, articoli casalinghi e
elettrodomestici. Conservò
lucido il ricordo di tutto fino all’ultimo istante e affidò
ai giovani le sue memorie;
alla prima testimonianza
pubblicata in queste settimane seguirà una seconda
entro la fine dell’anno. All’annuncio della morte ha
preso ancor più risalto e valore questo passaggio di testimone fra le generazioni.
Le dure vicende della storia
vissute in prima persona lo
resero attento a tutto quanto accadeva e la lettura del
giornale lo ha accompagnato fin quasi alla fine. Il
venerdì mattina era il giorno dell’arrivo de L’Azione,
che scorreva da cima a fondo, così come lo ritrae una
delle sue ultime foto. (LP)
compagnia Tremilioni di Conegliano propone lo spettacolo teatrale “I Rusteghi” di
Carlo Goldoni. Il ricavato della serata verrà devoluto a favore della struttura pediatrica de La Nostra Famiglia in
Ecuador. Organizzatori dell’iniziativa sono il Comune di
Pieve e La Nostra Famiglia.
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L’AZiON
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SOLIGO / L’ORATORIO RISALE AL XIV SEC.
Domenica 28 novembre 2004
PARROCCHIA DI MEL
27
FARRA
Santa Maria Nova, riapre Gara di solidarietà
il cantiere di restauro per p. Francisco
Una scultura
ricorda
Fausto
Tacchini
D
È
opo dieci anni
riapre il cantiere
di restauro della
chiesetta di Santa Maria Nova in Soligo. Riapre per volontà della parrocchia decisa a portare a termine il recupero di uno degli oratori
più antichi della zona. Due
gli interventi, coordinati dall’arch. Franco Dozza e dall’ing. Luigi Toffolon. Il primo, già iniziato, riguarda il
consolidamento della parete verso la strada. I problemi di questa parete emersero nel 1993 a seguito dello “strappo” dell’affresco raffigurante la “Madonna in
trono” (poi ricollocata all’interno dell’oratorio). La rimozione dell’affresco mise
in evidenza lesioni profonde
sulla muratura causate dalle vibrazioni, provocate dal
passaggio delle auto, e dall’erosione del terreno fondale. In attesa di trovare i necessari finanziamenti si decise di imbragare la parete.
I puntelli sono rimasti lì per
otto anni. Finché la Banca
Prealpi, interessata dalla
parrocchia di Soligo,
ha posto a disposizione un sostanzioso
contributo per il lavoro. Con questi fondi, e
con altri stanziati dalla parrocchia stessa,
si stanno realizzando
le fondazioni delle pareti est e sud.
Il secondo intervento in programma
vedrà protagonisti gli
alpini del Gruppo solighese. Le penne nere hanno dato la loro
disponibilità ad eseguire i lavori di sistemazione della zona verde che circonda la chiesetta. Già in
passato gli alpini si erano
prodigati per l’oratorio: tra
il 1986 e il 1987, sotto la guida del compianto Sante Cietto, scavarono sotto il livello
delle fondazioni e interrarono particolari accorgimenti
per il drenaggio delle acque
sotterranee, quindi ricostruirono il pavimento. Un
lavoro di fino, come si dice
da queste parti. Nello stesso periodo i volontari della
INIZIATIVA DEL LIONS
Raccolta di occhiali
per il Terzo Mondo
I
mportante iniziativa
di solidarietà del
Lions Club di Pieve di Soligo, che ha messo in campo la proposta di una raccolta di occhiali usati in tutta l’area del Quartier del
Piave e della Vallata, da destinare alle popolazioni bisognose dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. I
contenuti e le ragioni della
mobilitazione targata Lions
sono stati illustrati dai vertici del sodalizio: il presidente Rinaldo Mazzocco, il
segretario Luigi Paoletti e
la cerimoniere Anna Rosa-
L
a chiesa parrocchiale di Barbisano era
gremita sabato scorso per i
funerali di Cesarina Padoin,
66 anni (nella foto), spentasi per un male incurabile,
dopo alcuni mesi di gravi
sofferenze affrontate con
grande coraggio e forza d’animo. La messa esequiale è
stata presieduta dal parroco
don Ugo Cettolin, concelebranti l’arciprete di Pieve,
monsignor Giuseppe Nadal, e monsignor Guglielmo
Furlan. Molto conosciuta e
stimata, Cesarina Padoin era nativa di Solighetto e si era poi trasferita a Barbisano, dove a lungo aveva amorevolmente assistito gli
da. «È una tradizione avviata dal
Lions Club Internazionale da
più di 50 anni,
con la raccolta
di oltre 5 milioni di paia di occhiali usati ogni anno - ha
confermato Mazzocco - ma
che per la prima volta viene fatta propria dal sodalizio pievigino: sino a fine
marzo 2005 saranno una
cinquantina i contenitori di
cartone, con scritte e disegni serigrafati, posizionati
presso altrettanti esercizi
F
La chiesetta di Santa Maria Nova
Pro loco sistemarono il tetto.
Ma c’è una terza buona
notizia. A breve dovrebbero
pure fare ritorno lo stemma
dei Caminesi e l’affresco di
S. Antonio abate “strappati”
all’esterno della chiesetta e
sottoposti a restauro. Verranno ricollocati all’interno.
Terminati gli interventi
Soligo potrà godere ancor
più di questo angolo trecentesco sopravvissuto allo
scorrere, talora tumultuoso,
della storia.
pubblici, farmacie e negozi della zona, dove potranno essere collocati occhiali da vista e da sole di qualsiasi foggia». Tutti gli oggetti raccolti verranno inviati in un centro specializzato italiano, nel quale saranno puliti, sterilizzati, calibrati e catalogati.
Verranno quindi garantiti l’arrivo e la distribuzione gratuita degli occhiali
riciclati alle genti povere di Paesi del Terzo Mondo. Come ha spiegato il segretario Paoletti,
per conoscere i luoghi scelti in zona per la distribuzione dei contenitori per gli
occhiali basterà cliccare
sul sito www.lionclubpievedisoligo.it.
Marco Zabotti
BARBISANO
È mancata
Cesarina
Padoin
anziani genitori. Ha lasciato
il marito Pietro Furlan, già
sindaco di Pieve per dieci
anni e poi assessore provinciale, attuale presidente
dell’associazione musicale
“Toti Dal Monte”, la figlia
Maria Teresa, la sorella Piera, il nipote Antu, zie e cognati.
Attraverso L’Azione il ma-
rito e la figlia Maria Teresa
esprimono sentimenti di viva gratitudine al dottor Maccioni, al dottor Pace, al dottor Possamai e a tutto il personale medico e paramedico dei reparti di Medicina e
Lungodegenza dell’ospedale civile di Conegliano per le
cure prestate e la dedizione
dell’assistenza.
ra qualche giorno
padre Francisco
Cunlela riceverà dalle mani del parroco di Mel un dono prezioso. Si tratta dei
soldi necessari per l’acquisto di un fuoristrada usato
da utilizzare nella sua attività pastorale in Mozambico. Padre Francisco è nato
e cresciuto in Mozambico.
Qualche anno fa è volato a
Roma per studiare. Nel periodo degli studi è stato diverse volte nello Zumellese per aiutare don Egidio e
don Luca nel servizio pastorale nelle parrocchie di
Mel, Carve e Pellegai.
Per raccogliere i fondi
necessari all’acquisto dell’auto (circa 10 mila euro)
a Mel hanno messo in moto tante iniziative. L’ultima
- in ordine di tempo - è una
grande castagnata. A inizio
ottobre i volontari della Caritas hanno installato due
gazebo dove appositi cartelloni illustravano l’iniziativa e per due giorni hanno
distribuito oltre 200 chili di
caldarroste. Molte delle castagne provenivano dalla
A
nche a Follina non
hanno saputo resistere alla tentazione del
mercatino di Natale. E così domenica 5 dicembre,
su iniziativa della Pro loco,
le bancarelle di una cinquantina di espositori (perlopiù artigiani) invaderanno le vie del centro. Ci sarà
di tutto: dai tessuti alle candele, dalle ghirlande agli
angeli, dai prodotti tipici
della Vallata ai santini. In
contemporanea aprono
due mostre in Abbazia: una di presepi (fino al 6 gennaio) e l’altra di icone (fi-
Don Egidio Lot
zona “le crode” di Pellegai
dove, la settimana precedente la castagnata, si sono
recati per la raccolta gli
stessi volontari insieme agli scouts. Anche i bambini della scuola elementare
di Carve hanno voluto aderire alla proposta portando in classe ognuno un
sacchetto con un chilo di
castagne.
Alla raccolta di fondi ha
collaborato anche il gruppo
“Vieni anche tu”. E l’idea di
concentrare le forze dei
due gruppi, di coinvolgere
nell’iniziativa persone nuove e di lavorare in sinergia
per uno stesso obiettivo si
è dimostrata vincente.
Sergio Cugnach
FOLLINA
Il 5 dicembre
il primo
mercatino
di Natale
lla scuola materna di
Miane da quest’anno
i bambini ricevono i primi rudimenti della lingua inglese.
Quella dell’insegnamento
della lingua straniera è la novità dell’anno scolastico
2004-2005 dell’asilo “Maria
Spadotto”. «Quest’anno abbiamo raggiunto i 70 iscritti
- spiega Corrado De Zotti
che da da qualche settimana
ha sostituito Marina Gallon
alla guida del Comitato di gestione -. Le iscrizioni aumentano di anno in anno e
penso che questo sia frutto
della stima di cui gode la
struttura. Il corpo docente continua De Zotti - è composto da due maestre laiche e
una suora, dell’ordine del
Santo Volto, con funzione di
coordinatrice. Inoltre vi sono due giovani suore, sempre del Santo Volto, che pre-
so per sabato 4 e domenica la rassegna “Gusti d’inverno”: nel nuovo centro
polifunzionale sabato cena
con pasta e fagioli, domenica pranzo con salsiccia e
radicchio e cena con trippe.
no all’8 dicembre). Il 5 pomeriggio, per iniziativa
dell’Ufficio informazioni
del Consorzio pro loco, vi
saranno visite guidate all’Abbazia. Infine, per gli appassionati del mangiar bene, la Pro loco ha promos-
MIANE: MUSICA
E INGLESE ALLA MATERNA
A
dedicato a Fausto
Tacchini il busto in
legno realizzato dallo scultore di Trichiana Dario Tormen, che è stato inaugurato sabato 19 novembre
presso le ex scuole elementari di Farra di Mel.
L’iniziativa è stata promossa dal Cral Farrese col
patrocinio di Comune di
Mel, Ana, Pro Loco Zumellese e Aics.
La scultura vuole ricordare Fausto, originario di
Rapallo (Ge) che dopo avere sposato Maria, originaria di Farra di Mel, ha scelto la frazione come meta per
le sue vacanze, instaurando
un ottimo rapporto con la
gente del luogo. Un legame
durato oltre trent’anni; iniziato negli anni settanta con
la collaborazione con il Cral,
partecipando attivamente
alla organizzazione di feste
e altre varie attività. Di lui rimangono alcune poesie che
verranno pubblicate su un
calendario che il Cral distribuirà alle famiglie di Farra a fine anno.
stano servizio volontario».
Le suore di San Fior sono arrivate a Miane pochi anni fa
sostituendo le Sorelle della
Misericordia. «C’è un legame forte tra Miane e il Santo Volto - ricorda De Zotti poiché la fondatrice, suor
Mariapia Mastena, è stata direttrice dell’asilo di Miane.
Proprio questo legame ha
spinto il Santo Volto a inviare a Miane delle suore».
Il tema di quest’anno sco-
lastico è “Insieme... giorno
dopo giorno” ed ha come obiettivo l’accoglienza e l’interscambio religioso (l’asilo
ospita bambini di 8 nazionalità!).
Come prevede la riforma
Moratti, la materna di Miane
accoglie anche bambini di
due anni e mezzo.
«Tra le iniziative promosse dalle scuola - conclude De
Zotti - vorrei segnalare, in
particolare, l’educazione musicale con il metodo Willems
e gli incontri di lettura in biblioteca in collaborazione col
Comune».
28
INTERVISTA AL SINDACO ZAMBON
Urbanistica,
critiche strumentali
C
on il sindaco Floriano Zambon dovevamo parlare di
urbanistica e territorio, ma è
stato impossibile lasciare fuori dalla conversazione qualche
accenno alle turbolenze che
stanno investendo la giunta
cittadina. Zambon è, come d’abitudine, controllato ed equilibrato. Le polemiche sulla sua
candidatura a segretario provinciale di Forza Italia e sulla
“scarsa produttività” dell’assessore Buffoni non lo stanno scalfendo più di tanto. Non
teme per la sua sorte politica:
sa fin troppo bene che senza
di lui la coalizione di centrodestra che governa Conegliano – primo laboratorio del Polo nato in provincia di Treviso
– andrebbe a farsi benedire.
Certo, ci sono delle cose
da aggiustare: con l’Udc che
non ha gradito la sua dichiarazione d’amore per Forza Italia (ma perché mai il liberalissimo Gava ha candidato il
democristianissimo Zambon
Floriano Zambon
alla segreteria provinciale?);
con An in fibrillazione per lo
stesso motivo; con i consiglieri di maggioranza che in
maniera scoperta manifestano il loro disagio per quanto
non sta facendo Buffoni; con
quella parte dell’opinione pubblica che lo ha votato per la
sua storia personale e la sua
simpatia ed ora è un po’ a disagio per l’abbraccio con Berlusconi; con la Lega per la gestione degli enti sovracomunali.
I nodi sono tanti, ma nessuno è tanto intricato da togliere il sonno al sindaco di
Il Vescovo incontra
gli amministratori locali
G
iovedì 2 dicembre, alle
20.30, il Vescovo incontra gli amministratori pubblici del
Coneglianese all’ex
convento di San Francesco. Tema: “L’identikit etico dell’amministratore pubblico”.
VENERDÌ 26
Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia Carli-Della Libera, in via Matteotti di
fronte al cinema Méliès.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi il
Club alpino italiano sezione di Conegliano presenta una serata dedicata all’alpinismo. Ingresso libero. Ulteriori
informazioni sul sito
www.caiconegliano.it.
SABATO 27
Alle 15, nell’aula magna
dell’Itt “Da Collo”, l’Auser Sinistra Piave presenta il concerto di solidarietà in occasione dell’inizio dell’anno accademico 2004-2005 dell’Università
Aperta di Conegliano. Ingresso ad
offerta libera.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi,
per la stagione teatrale
“Tremilioni a teatro” Giovanni Giusto e la compagnia “Teatro dei pazzi” di San Donà di Piave portano
in scena “La buona novella - Rac
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 28 novembre 2004
Conegliano uscito da poche
settimane da ben altra sfida
personale, quella sì da tenere
svegli di notte.
Ma torniamo all’oggetto
dell’intervista: lo sviluppo urbanistico. Che è tema cruciale per il futuro dei coneglianese.
Sindaco Zambon, da
mesi la sua amministrazione è sotto tiro per
le scelte urbanistiche.
L’accusa è pesante: state devastando Conegliano!
«Penso che l’“accanimento” sia provocato dall’attivismo
delle opposizioni: siamo arrivati al punto che vengono segnalate anche le frane che non
sono tali... Altrove l’azione delle minoranze è molto più dimessa».
I cannoni delle minoranze sono puntati sull’ex area Zanussi e le colline. E sparano colpi pesanti. Non è che qualche ragione ce l’abbiano?
«Quello che è stato deciso
per l’ex Area Zanussi è la conseguenza di un percorso travagliato di elaborazione. Il progetto lo abbiamo presentato e
ripresentato alla popolazione.
È evidente che sarebbe stato
bello farne un parco. Ma ricordiamo che quel terreno
non era di proprietà comunale ed eravamo di fronte a 900
mila metri cubi di capannoni.
Noi abbiamo cercato di dare
un nostro taglio: ad esempio
abbiamo convinto la società a
non usare tutta la cubatura».
E quanto sta accadendo
a Collalbrigo e Monti-
I nuovi edifici di via Vital
cella?
«Siamo nella media di
quanto succede nella Marca
trevigiana. Il Piano regolatore non ha assolutamente aperto all’edificabilità in
collina. Con questo non voglio dire che non si possa fare meglio,
però non si può affermare che stiamo permettendo
la distruzione della fascia collinare. Ad esempio abbiamo spinto la Provincia a riavviare la funzione di
controllo dei vincoli collinari a
tutto l’arco collinare».
Perché non normare in
modo uniforme l’area
collinare che va da Refrontolo a San Vendemiano?
«Sono d’accordo, ma partendo dal principio che le colline devono sopravvivere e
per far questo non è possibile
ridurle a museo».
C’è una campagna aperta contro l’assessore
all’urbanistica Maniero,
addirittura si raccolgono firme perché se ne
vada. Non la preoccupa
tutto ciò?
«Gli attacchi a Maniero sono una mossa politica: vogliono demolire colui che considerano il prossimo candidatosindaco del Polo. Per quel che
mi riguarda ritengo che il Prg
“Il Prg non
ha aperto
all’edificabilità
in collina”
COMUNE:
Cercasi vigili urbani e difensore civico
I
l Comune di Conegliano ha
indetto una selezione pubblica per esami per la formazione di una graduatoria per l’assunzione, a tempo determinato,
di vigili (cat. C) a tempo pieno
o parziale. Requisiti: diploma di
scuola superiore e patente di
guida cat. A e B. La scadenza
per la presentazione delle domande è fissata per lunedì 6 di-
conto per un cristiano comune”, di
Fabrizio De Andrè (nella foto). Ingresso a pagamento.A cura di compagnia teatrale Tremilioni con il
patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Alla stessa ora (e in replica domani alle 16),
al teatro Accademia, va in scena
“Il ponte di San Luis
Rey” di Paolo Poli, da
Thornton Niven Wilder,
con Mauro Marino e
Ludovica Modugno. Regia di Paolo Poli. Ingresso a pagamento.
Informazioni al numero 043822880 e sul sito internet www.teatroaccademia.it.
DOMENICA 28
Alle 9, nella sala “Luciano Venturin”
della parrocchia Immacolata di
Lourdes, prende il via il convegno
interregionale veneto-friulano-giuliano degli accompagnatori di alpinismo giovanile.A cura del Club
alpino italiano sezione di Co-
cembre.
Nel frattempo sono stati riaperti i termini di presentazione
delle domande per ricoprire
l’ufficio di Difensore civico previsto dall’articolo 52 dello Statuto comunale di Conegliano.
La proroga al 29 dicembre è dovuta al numero esiguo di istanze presentate entro la prima
scadenza del 25 ottobre scorso.
negliano.
Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, Istituto musicale “Benvenuti” e Amministrazione comunale presentano i Concerti aperitivo 2004.
Alle 16, all’auditorium Dina Orsi,
per la rassegna di spettacoli
per famiglie “Il teatro che non
c’è” la compagnia Piccole Voci di
Cesena porta in scena “I tre porcellini”. Ingresso a pagamento.A cura di associazione Piccolo Principe
e Amministrazione comunale.
Oggi è l’ultimo giorno utile per visitare, a palazzo Sarcinelli, la mostra “Foto di famiglia con
città”. Ingresso a pagamento. Orari di apertura: venerdì 9-13 e 1519, sabato e domenica 10-19. Informazioni al numero 0438-413317.
sitare, all’oratorio dell’Assunta in
piazza Cima, la mostra di addobbi
natalizi, découpage ed oggettistica
“Fantasie natalizie”, a cura di Elena Zangoni, Vanna Basile
e Fiorella Zanardo. Orari di apertura: venerdì e lunedì 10-12.30 e
15-19.30, sabato e domenica 1012.30 e 14.30-19. Ingresso libero.
LUNEDÌ 29
Alle 20.30, nel salone parrocchiale
di Santa Maria delle Grazie, proseguono i percorsi per genitori sul tema “Adolescenti e alimentazione: disturbi alimentari, anoressia e bulimia”. Informazioni ai
numeri 0438-413319 oppure 043834257. A cura di Amministrazione
comunale, Progetto Giovani e Gruppo Ego.
Oggi è l’ultimo giorno utile per vi-
MERCOLEDÌ 1º
DICEMBRE
Alle 20.30, nella sala parrocchiale
di via Marcorà, la giunta comunale incontra i residenti nel quartiere di Ogliano.
MARTEDÌ 30
Si inaugura oggi e sarà visitabile
fino al 10 dicembre, all’oratorio
dell’Assunta, la mostra di articoli
realizzati a mano “Idee natalizie”, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione per la ricerca
sulla fibrosi cistica di Verona. Orario di apertura: 15.30-19.30. Ingresso libero. A cura di La Bottega delle Donne Onlus.
GIOVEDÌ 2
Alle 20.30, alla scuola elementare
“Maset” di via Pastin Santin, la
giunta comunale incontra i residenti
nel quartiere di Scomigo.
fatto da questa amministrazione sia lo strumento urbanistico migliore possibile vista la storia urbanistica di Conegliano».
Fatto sta che
proprio a fine novembre partirà
una mostra,
al Dina Orsi, dei principali progetti
che
stanno interessando la città. È un
caso?
«Vogliamo far partecipare
la cittadinanza ai processi di
trasformazione del proprio
territorio».
Ma è del tutto contento
della nuova Conegliano
che viene avanti? Facciamo un esempio concreto: i nuovi palazzi di
via Vital...
«Le scelte architettoniche
sono frutto di valutazioni personali. I progetti di via Vital
portano la firma di Carlo Magnani, preside della facoltà di
Architettura di Venezia. Sinceramente neanche a me entusiasmano, ma penso sia questione di gusti. Anche in quel
caso, comunque, l’amministrazione ha fatto una scelta
di qualità: aver concesso volumetrie contenute per favorire chi compra in edilizia convenzionata».
Federico Citron
CENA DI BENEFICENZA
PER LA FOND. BERNARDI
È
alle porte una bella iniziativa di convivialità e di solidarietà per
la Fondazione Bernardi di
via Einaudi, a Parè. Giovedì 2 dicembre, al ristorante Relais “Le Betulle”,
in località Costa Alta a Conegliano, si terrà una cena di beneficenza, promossa dallo Studio coneglianese “Door & Associati”, i cui proventi saranno interamente devoluti alle attività e alle strutture
residenziali per minori con
disagio, facenti capo alla
Fondazione Bernardi. La
serata offrirà anche l’importante occasione per fare il punto sugli interventi concreti, realizzati in ambito locale dall’Ulss 7 di
Pieve di Soligo sul fronte
della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con la relazione della
dottoressa Marisa Durante, direttrice dei Servizi sociali dell’Ulss 7, dal titolo
“Il piano di zona dei servizi alla persona: area minori”. L’iniziativa, con inizio
alle 20.30, prevede un contributo partecipativo di 50
euro a persona, con relativa prenotazione da effettuarsi entro il 30 novembre.
Per informazioni contattare Daniela Perenzin,
segretaria della Fondazione Bernardi: telefono
0438-455200, fax 0438455228, e-mail [email protected].
AUSER: LA FISORCHESTRA
APRE L’ANNO SOCIALE
A
festeggiare l’avvio delle attività dell’Auser di Conegliano per il nuovo anno sono chiamate le 9 fisarmoniche, la chitarra, le percussioni e le due voci di cantanti della Fisorchestra School Band diretta da Francesco Salvador.
Saranno loro infatti ad esibirsi nell’aula magna dell’istituto turistico Da Collo domenica 28 alle 15, sfoggiando il nuovo repertorio 2004-2005: 23 brani che variano da Mozart alla canzone d’amore napoletana.
L’ingresso è a offerta
libera: tutti gli incassi saranno devoluti al progetto “L’altro come risorsa” portato avanti da
Auser, che prevede l’affiancamento di volontari
adeguatamente formati
a ragazzi in difficoltà.
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SONO IL 15 PER CENTO
San Polo,record
di alunni stranieri
I
numeri non mentono, meglio di ogni discorso o speculazione disegnano la realtà. A
San Polo di Piave la presenza di extracomunitari è
importante, costituiscono
ormai oltre il 12 per cento
della popolazione. Braccia
da lavoro per le imprese
della zona. Nordafricani, albanesi, bosniaci, croati, ma
anche senegalesi, molti indiani, kosovari, e ora anche
gli onnipresenti cinesi. Via
via che passano gli anni, al
tradizionale lavoratore che
giungeva qui da solo per
tentare l’avventura italiana
è subentrata
una diversa
tipologia immigratoria: ora il capofamiglia porta
con sé sempre più spesso moglie e figli. Una svolta che ha innumerevoli riflessi pratici,
sostanzialmente positivi.
Ma torniamo ai numeri.
Ebbene, nelle scuole elementari su 609 alunni i
bambini extracomunitari
sono 94, rappresentando
così oltre il 15 per cento della popolazione scolastica. I
conti quadrano.
Un dato
interessante, e significativo, che il
direttore
didattico
Pietro
Bortoluzzi
sottolinea
con soddisfazione. Sta infatti ad indicare il buon grado di scolarizzazione tra
questi piccoli. «Devo dire
che le famiglie di immigrati recepiscono bene l’importanza della frequenza
scolastica dei
propri figli;
non solo, rileviamo una situazione di
tranquillità e
di soddisfacente integrazione.
Certo, esiste
sempre quel
diaframma che è la lingua,
ma in genere possiamo constatare la buona volontà dei
bambini - attivamente aiutati dai genitori - ad apprendere l’italiano, cosa che
è resa più facile anche dalla collaborazione dei compagni di classe. Dirò di più,
Inserimento
più semplice
se si parte
dalla materna
se la scolarizzazione ha inizio fin dalla scuola per l’infanzia i problemi praticamente si azzerano…». Semmai, in negativo pesa sul
piatto della bilancia il diverso modo di concepire la
scuola - soprattutto per ciò
che concerne la partecipazione, il coinvolgimento familiare - da parte delle famiglie di immigrati, rispetto alle nostre.
Tuttavia, quello fondamentale è il problema della
conoscenza della lingua. Lo
conferma la signora Renata
Tonin, referente del Centro
territoriale permanente istruzione adulti: «Nell’anno
2003 - 2004 abbiamo avuto
oltre ottocento iscritti, dei
quali 500 stranieri. L’insegnamento della lingua l’ha
fatta da padrone, indubbiamente, ed è stato rivolto ad
una platea di fruitori pressoché tutti scolarizzati, minimi invece i problemi legati ad una qualche carenza di alfabetizzazione. C’è
semmai una forte richiesta
di perfezionamento linguistico, oltre che dello studio
di lingue straniere, e dell’apprendimento dell’informatica. In questo la
risposta istituzionale c’è,
Regione e Provincia offrono una buona risposta. Il discorso cambia
quando l’utente si rivolge a noi per l’acquisizione di professionalità, le
risposte sono scarse, sostanzialmente inefficaci».
Un discorso a sé merita una serie di casi grossomodo una ventina di adolescenti dai quindici
anni in su che portano con
sé il fardello di situazioni
personali scolastiche difficili che ne rendono più problematico l’inserimento. Si
sta tentando di porvi rimedio: in tal senso si muove la
convenzione stipulata con i
Cfp, Centri di formazione
professionale, in base alla
quale si cerca di accelerare
e “compattare” i tempi scolastici di questi ragazzi. Il
meccanismo è semplice, anche se indubbiamente richiede loro una buona dose di impegno nello studio:
il Centro territoriale si incarica di far conseguire il
diploma di terza media e, simultaneamente, essi frequentano il primo anno di
Cfp. Due anni in uno, in sostanza.
Valerio Cupidi
Domenica 28 novembre 2004
LA BUONA COLAZIONE
IN SETTE LOCALI
S
ono iniziate lunedì 22 novembre le due settimane dedicate
al “mangiar bene fuori casa”, iniziativa che rientra nel progetto del Comune di Conegliano “Nutriamoci bene con piacere”.
I sette locali pubblici che hanno aderito all’iniziativa proporranno, fino al 5 dicembre, tre tipi di prima colazione equilibrata,
ciascuna con nutrienti dei seguenti gruppi alimentari: latte e derivati, zuccheri semplici (miele, marmellata monodose, spremuta
d’arancia, frutto) e cereali (corn flakes, fette biscottate monodose, pane, biscotti secchi).
All’interno del locale si potranno trovare dei volantini che spiegano l’importanza dell’assunzione al mattino di nutrienti importanti per il fabbisogno nutrizionale giornaliero.
Elenco degli aderenti all’iniziativa: Ristorante Al Castello, Pasticceria Firmino, Pasticceria Battistuzzi, Caffè Al Teatro, Bar
Cantuccio, Toto Bar e Bar Al Pioppo.
SAN VENDEMIANO:
A SCUOLA DI SOLIDARIETÀ
T
emi di estrema attualità come la clonazione e le cellule staminali, la donazione degli organi e l’introduzione della
nuova figura dell’amministratore di sostegno nell’ambito della diversabilità
e del supporto alle persone in difficoltà sono gli argomenti che verranno trattati a San Vendemiano nell’ambito di tre serate di
informazione sanitaria e
sociale. A proporre l’iniziativa, che prenderà il via
il 2 dicembre, sono le associazioni Avis, Aido e Anffas che operano all’interno
del Comune. Ogni appuntamento avrà luogo presso il Centro sociale Fabbri
a Cosniga con inizio alle
20.30. Il 2 dicembre Rodolfo Piccin giudice tutelare del tribunale di Pordenone approfondirà la tematica “Amministratori di
sostegno - i valori della
riforma”. Collabora con
l’Anffas nel proporre l’incontro il Coordinamento
Associazioni Handicappati
dell’Usl 7. La seconda conferenza che vedrà in prima
linea l’Aido, tratterà l’argomento “La donazione di
organi e di tessuti: valore
da condividere”. Saranno
presenti i membri del
Gruppo di Coordinamento per il trapianto di organi e di tessuti dell’Usl 7 del
servizio di anestesia, rianimazione, terapia antalgica e il presidente della
sezione provinciale Aido,
Adriano Zago. Giovedì 16
dicembre l’Avis presenterà “Nuovi traguardi della scienza: clonazione - cellule staminali”. Relazionerà il dottor Dal Canton,
responsabile del Centro
Trasfusionale di Conegliano e Vittorio Veneto.
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e
L’AZiON
L A D I F F E R E N Z A.
30
SAN FIOR - LE PRIORITÀ DEL NEOSINDACO
De Martin parte
dalle piazze
A
l centro del programma amministrativo della
nuova giunta di San Fior,
guidata dal sindaco Cesare De Martin, ci sono le
piazze. La riqualificazione
del centro del capoluogo e
delle due frazioni del Comune, è una delle priorità
del programma recentemente presentato in consiglio comunale. Si tratta
di un programma basato
principalmente sui servizi
e caratterizzato da una desiderio profondo di dialogo con i cittadini perché diventino partecipi delle
scelte, almeno le più importanti, che riguardano il
loro Comune. L’unica opera consistente in cui il nuovo primo cittadino si vede
attualmente impegnato è
la realizzazione della scuola elementare unica che
verrà completata in tutti i
suoi stralci previsti.
Il municipio di San Fior
Per quanto concerne invece i centri dei paesi di
San Fior di Sopra, San Fior
di Sotto e Castello Roganzuolo verranno attuati alcuni interventi per rendereli maggiormente vivibili. «Riteniamo opportuno –
spiega Cesare De Martin
– non metabolizzare la cultura nord americana dove
il centro del paese è il centro commerciale. La nostra
cultura è molto diversa e il
centro del paese deve dare ancora la possibilità di
essere luogo di incontro.
Per questo stiamo intessendo dei rapporti per
attuare degli interventi
specifici sulle piazze, anche in collaborazione con
i privati».
La priorità assoluta sarà
data a San Fior di Sotto, seguirà Castello Roganzuolo, ovvero piazza Venezia,
e quindi San Fior capoluo-
S. LUCIA: SEDE ALPINI,
ACCORDO CON IL COMUNE
G
li alpini di S. Lucia di Piave avranno una nuova sede, in
via Foresto Est, di fronte alle scuole
medie, in un appezzamento di 2 mila 500 metri quadrati di proprietà del
Comune. Giovedì 11 novembre il sindaco Fiorenzo Fantinel e il capogruppo delle Penne Nere Claudio
Bernardi hanno siglato la relativa
convenzione sotto lo sguardo di una
folta rappresentanza di alpini. Il tempo previsto per la
costruzione dell’edificio - secondo
Bernardi - è di tre
anni. Attualmente
i 200 alpini di S. Lucia con i loro simpatizzanti (circa
50) hanno sede in
via Crispi e possono contare su una
superficie coperta
di 150 metri qua-
drati, situata in un granaio, che hanno
in affitto per altri 3 anni.
La nuova sede darà modo di ospitare varie iniziative, oltre ad avere un
magazzino molto utile per le attività
dell’associazione. «Grazie alla presenza di questi nostri amici- ha sottolineato
il primo cittadino di S. Lucia - possiamo contare sulla pulizia delle strade e
di altri siti: queste sono sinergie molto importanti per il Comune». (LB)
go. La giunta sta inoltre valutando la possibilità di rivitalizzare il centro di Castello “alto”, localizzato in
Borgo Gradisca. Quest’ultimo, attraverso iniziativa
privata, potrebbe trasformarsi in luogo di incontro
valorizzando tutti i suoi aspetti e quelli del territorio circostante, dall’attività
agricola a quella enogastronomica.
«In merito a San Fior di
Sotto – continua il sindaco
– in quanto primo intervento che andremo ad effettuare, verrà studiata con
attenzione la soluzione urbanistica da attuare, sia
per quanto riguarda la
piazza che l’area sportiva.
A tale proposito abbiamo
già avviato un primo discorso con il parroco e verranno presi accordi con la
Curia. Nella risistemazione degli spazi verrà tenuta in debita considerazione la presenza del Gruppo
Ricreativo, in quanto realtà
valida che merita di essere potenziata. Una volta
che sarà effettuato il trasferimento degli alunni
della frazione presso la
nuova scuola elementare
unica, l’ex plesso di San
Fior di Sotto, posto esso
stesso nel centro del paese, resterà a disposizione
delle associazioni».
Gerda De Nardi
TRAGEDIA A SANTA LUCIA
E’ scomparso
un giovane amico
Q
uando una giovane
vita si spezza è
sempre una tragedia, ma
lo è ancor di più quando
decide autonomamente di
spezzarsi: quella del diciassettenne di Santa Lucia di Piave che lunedì
scorso ha deciso di rinunciare alla vita è una notizia
che ha scosso il paese anche perché nessuno riesce
a darsene una spiegazione.
«Di lui abbiamo tutti un
ricordo bellissimo e non
sappiamo spiegarci questo
gesto», afferma don Italo
Moras, parroco di Santa
Lucia che lo conosceva bene, anche perché il giovane frequentava da anni la
parrocchia con grande
passione.
«Era molto attivo nei
nostri gruppi delle scuole
superiori (frequentava infatti la prima liceo classico
a Conegliano, ndr) ed era
tra gli animatori più bravi
dei gruppi estivi: in quelle
occasioni i bambini lo apprezzavano perché ci sapeva fare davvero, e gli an-
ORSAGO: Convegno sugli aspetti medici
e bioetici della fecondazione assistita
V
enerdì 3 dicembre alle 20.30 al teatro Cristallo di Orsago si
tiene il convegno su “Fecondazione assistita: aspetti medici
e bioetici” promosso dal Circolo culturale
“Don Giuseppe Zago” nell’ambito delle attività
dell’anno 2004-2005.
Interverranno Gian Antonio Dei Tos (nella foto), medico, vicepresidente del Comitato
etico regionale del Veneto e Francesco Tomei, ginecologo e responsabile del servizio di
fisiopatologia della riproduzione umana dell’Ospedale civile di Pordenone.
GODEGA: Domenica 28 convegno
sulla delocalizzazione
“D
elocalizzazione: quale futuro per l’impresa trevigiana” è
il titolo del convegno che si tiene domenica 28 alle 15.30
al Palaingresso di Godega. Saranno presenti Candido Omicciuolo, segretario provinciale Cgil, Franco Buran segretario provinciale
Cisl, Franco Manzato, consigliere regionale Lega Nord, Giancarlo Corò, docente di economia all’università Ca’ Foscari di Venezia
e l’ingegner Danilo Fattor, titolare della ditta Plastal di Oderzo.
Fiorenzo Fantinel e Claudio Bernardi
SUSEGANA: Roccon presidente
della Consulta delle Associazioni
I
l gran maestro della
Congrega dei “Radici
e Fasioi” Antonio Roccon
(nella foto) è stato eletto presidente della Consulta delle Associazioni Suseganesi.
La Consulta raccoglie 63 associazioni iscritte all’albo
comunale. Ma i sodalizi suseganesi sono oltre 90, tanto che un obiettivo fissato
dal presidente è stato proprio la regolarizzazione anche di chi non ha ancora
presentato la necessaria documentazione, pur operando attivamente con iniziati-
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 28 novembre 2004
TEZZE: Auguri
all’amico
Italo Polese
I
ve sul territorio comunale.
Roccon è a capo di una
associazione che si propone
di valorizzare l’antico cibo
dei “radici e fasioi” e più in
generale l’enogastronomia
e il territorio. (AM)
l 27 novembre Italo Polese e Zora Mantovani festeggiano a Tezze di
Piave il 57º anniversario di matrimonio,
sempre vissuto in armonia.
L’Azione, di cui lo
sposo è fer vente
promotore in parrocchia, si unisce
cordialmente agli
auguri degli amici.
davano sempre attorno. Era un ragazzo assolutamente tranquillo, sempre
col sorriso sulle labbra,
pronto alle battutine spiritose, con tanti amici. Un ragazzo vivace nel senso pieno della parola. Niente lasciava presagire questo
gesto: anche i suoi amici
più stretti lo vedevano tranquillo come al solito, io lo
avevo incontrato al gruppo venerdì scorso (tre
giorni prima della tragedia, ndr) e ci eravamo messi d’accordo di trovarci a
bere un caffè assieme nei
prossimi giorni. Ed era tra
i primi iscritti all’uscita che
il gruppo dei ragazzi farà
ad Auronzo il 4 e 5 dicembre. E invece quel gesto,
lunedì pomeriggio. Nel biglietto che aveva in tasca aveva scritto di avvertire un
“vuoto di vivere” che nessuno aveva percepito. Nessuno nemmeno di quegli
amici di scuola e del paese
che ha voluto ricordare,
scrivendone tutti i nomi
sul retro del foglio».
GODEGA:
Spettacolo teatrale
S
abato 27 novembre,
alle 16, a Godega di
Sant’Urbano presso il Palaingresso Fiera, la Compagnia Teatrale dell’Università Adulti e Anziani di
Conegliano, presenta “Un
dhènero pitòc” una commedia divertente in due
tempi di Gino Zanette con
la regia dello stesso autore. La manifestazione è organizzata dal Comune di
Godega S. U e dall’Assessorato ai Servizi Sociali, in
collaborazione coi Centri
Anziani di Godega, Pianzano e Bibano ed è rivolta,
oltre che agli anziani, anche alle scuole ed a tutti i
cittadini del comune nell’ambito dell’iniziativa denominata “Porta il nonno a
teatro - Primo incontro intergenerazionale”.
SAN VENDEMIANO: NOZZE D’ORO
R
esy e
Livio
hanno festeggiato, a San
Vendemiano,
le nozze d’oro circondati
affettuosamente da tutti i parenti.
Con immensa gratitudine i vostri
figli con le loro famiglie.
Resy Fasolo e Livio Poloni sposi dal 20 novembre 1954
e
L’AZiON
Friuli
BRUGNERA / DIRETTIVO AFDS RINNOVATO
L
a sezione di Brugnera dell’Associazione friulana donatori sangue
ha un nuovo consiglio direttivo. Alla presidenza per il quadriennio 2004-2008 è
stato confermato Graziano Montagner,
che verrà coadiuvato dal vicepresidente
Natalina Pessotto, dal rappresentante
dei donatori Angelo Martinuzzo, dai consiglieri Ivo Baita, Angelo Brait e Roberto Buttignol, dalla segretaria Laura Pessot, dall’alfiere Mario Brun, dal cassiere Pierluigi Pivetta, dal consigliere onorario Elio Carniello e dai revisori dei conti Gianni Rossetto, Denis Serafin e Mauro Verardo.
Negli ultimi quattro anni i nuovi donatori sono stati 89 per un totale di donazioni pari a 1283 delle quali 307 di pla-
sma e 976 di sangue intero.
Nei primi tre trimestri del 2004 i nuovi donatori sono stati 13, le donazioni
266. L’attività della sezione Afds, che raccoglie i donatori di Brugnera e di San
Cassiano di Livenza, è intensa non solo
in relazione alle donazioni di sangue.
Fra le varie iniziative svolte durante
l’anno, spesso in collaborazione con altre associazioni di volontariato locali,
spicca la Giornata dell’ambiente. La terza edizione della manifestazione, allestita in collaborazione con il Comune,
l’Acr, l’Associazione genitori insieme e
la Pro loco di Brugnera, ha coinvolto circa 150 persone impegnatesi nella pulizia
del cortile e delle adiacenze del complesso scolastico del centro.
1916: il sindaco di Prata comunica via
Snelos.ettelettera7marzonovembre
alla consorte l’avvenuta morte di Sante Car2004: le figlie di Sante, Concetta
e Pierina, ricevono dal sindaco di Prata Nerio Belfanti una pergamena con il testo originale della nefasta comunicazione. Dopo 88 anni si chiude il cerchio attorno ad un triste episodio della Grande Guerra. Sante Carnelos, il cui nome è ancora oggi inciso
sulla lapide del monumento ai caduti in piazza a
Prata, era caduto in combattimento sul fronte italoaustriaco l’11 novembre 1915, fra i primi soldati pratesi a perdere nella prima guerra mondiale. La definitiva certezza del sacrificio del giovane militare viene comunicata alla famiglia il 7 marzo 1916. Nelle
settimane precedenti l’allestimento della cerimonia dell’anniversario della Vittoria l’assessore comunale Michele Basso e i suoi collaboratori si imbattono nella lettera originale e decidono di approfondire la ricerca. Dopo pochi giorni si scopre che a Ormelle risiedono ancora due anziane figlie dello sfortunato
Un libro della gente
“È
so la modernizzazione
del centro altoliventino che nell’Ottocento
appariva ancora molto
lontano, sia dal punto
di vista economico che
sociale e urbanistico,
dall’attuale conformazione. «È un libro della gente, di chi ha incontrato e amato Sacile. Non è esattamente
una storia di Sacile, intesa come successione
di fatti sociali, economici eccetera,
ma piuttosto
della città di
Sacile, ovvero
urbanistica»
ha confermato, infatti, Roman in sede
di presentazione del volume. «Certo
la città ha irrimediabilmente perduto alcune occasioni di sviluppo presentatesi a partire dalla fine della dominazione napoleoni-
Un secolo
di vita
sacilese,
dal 1850
al 1950
È
stato recentemente presentato al pubblico un documento inedito che
getta nuova luce sull’antica via romana
Postumia. Il Gruppo
archeologico Cellina
Meduna “Conte Giuseppe di Ragogna” di
Tesis di Vivaro (Pordenone) ha dato alle stampe il volume “Le ricerche della Postumia
(1893-1896) di Camillo Panciera di
Zoppola” a cura di Armando D’Agnolo, Pietro Ceolin e Elio Dusso
con la collaborazione di Raffaele
Cadamuro ed Ermanno Contelli.
Il conte Camillo Panciera di Zoppola fu uno dei primi ricercatori ad
adoperarsi nel corso dell’Ottocento per stabilire l’esatto tracciato
della Postumia, la via consolare e
militare romana costruita nel 148
a.C. che univa Genova ad Aquileia.
Le tracce della Postumia, infatti, si
perdono dopo l’abitato di Oderzo
(l’antica Opitergium). “La proposta che emerge da questo studio,
di individuare il percorso dell’an-
ca. Con l’aiuto di tante persone ho cercato di riportare i personaggi che hanno caratterizzato la vita di
Sacile, a volte carpendo
confidenze e aneddoti raccontati ufficiosamente».
La godibilità di “Sacile
tra Ottocento e Novecento”, infatti, è data dal susseguirsi, come di voci di osteria, di aneddoti popolari, magari non suffragati
dalla storia, ma quanto
mai interessanti. Ne emerge una vetrina preziosa di racconti su fatti di sto-
tica via Postumia nella direttrice che va da
Traffe-Pasiano
ad OrcenicoNord Casarsa,
con l’importantissimo rinascimento
dell’identità fra
“Stradalta” e
“Levada”, ha infatti come inevitabile corollario la questione della
coincidenza tra via ed assi centuriati, poiché questa stessa direttrice costituiva con buona probabilità il decumano massimo della
centuriazione concordiese” ha
scritto Stefano Magnani dell’Università di Udine. «Si riaprono pertanto prospettive forse mai esaurientemente indagate, sul rapporto tra la via e la centuriazione e sulla precedenza dell’una rispetto all’altra, o viceversa; prospettive che
coinvolgono l’assetto del territorio
in età romana, la tipologia degli insediamenti e la loro distribuzione
in relazione agli assi di comunicazione regionale e interregionale».
ria passata e su sacilesi
passati alla storia. Fra questi: la traslazione della salma dell’orafo Gaspare Zuccaro durante la quale la
cassa tombale si sfasciò liberando i dobloni d’oro
che l’artigiano aveva nascosto nel doppio fondo
della bara (1911), il passaggio in treno del re Vittorio Emanuele II nei giorni successivi all’annessione all’Italia (1866), l’ascesa leggendaria di Giuseppe Lacchin (1857-1929) figlio di un carrettiere di
Budoia diventato industriale di rango europeo,
la bonifica dei Palù di Vistorta (1890-1910) e dei
Camolli (1910), il discorso di Giuseppe Garibaldi
da palazzo Casagrande
(1867), il funerale simbolico dell’Eroe dei due mondi con banda e copiosa affluenza di uomini e donne
(1882), la dimostrazione
popolare alla notizia dell’insurrezione di Venezia
(1848), l’epopea sportiva
di Giovanni Micheletto
vincitore del Giro d’Italia
(1912) e della prima tappa
del Tour de France (1913),
la visita di re Vittorio Emanuele III (1918) e quella del principe Umberto di
Savoia (1942).
Giacinto Bevilacqua
SACILE
CULTURA
Un nuovo libro
sull’antica
Postumia in terra
friulana
31
Prata ha ricordato Sante Carnelos 88 anni dopo
SACILE / PRESENTATO IL LIBRO DI NINO
ROMAN SULLA STORIA DELLA CITTÀ
un arazzo
che si fa leggere: ha la
trasparenza del Livenza”.
La poetica definizione dello storico Luciano Caniato
si riferisce all’ultima fatica
editoriale di Nino Roman
“Sacile tra Ottocento e Novecento”. Il giornalista e
storico coneglianese, già
autore di numerose ricerche storiche e di costume
sulla città di Sacile, stavolta ha dedicato all’ex Giardino della Serenissima un
volume ricco
di fotografie
provenienti
dalla collezione privata di Adriano Miotti.
Il periodo preso in considerazione ricopre, grosso
modo, un secolo di vita sacilese dal
1850 al 1950. Si tratta di una fetta di storia molto importante nel trapasso ver-
Domenica 28 novembre 2004
Domenica 28 alla
Caserma Slataper
si ricordano otto
partigiani
D
omemica 28 novembre
alla caserma Slataper di
Sacile l’Amministrazione comunale e l’Associazione Partigiani
ricordano in modo solenne gli
otto giovani partigiani che nel
1944 in quello stesso luogo furono fucilati: Olivo Bredariol (17
anni), Pietro Camarotto (32 anni), Mario Dal Fabbro (23 anni),
Carmelo Lazzer (37 anni), Giovanni Pizzinato (47 anni), Tullio
Regini (30 anni), Gino Spellanzon (24 anni), Luigi Zanin (23
anni).
Il programma, con inizio alle
10.30, prevede la deposizione di
una corona d’alloro e l’esecuzione dell’inno nazionale e i saluti
delle autorità civili e militari.
Carnelos, Concetta e Pierina, rispettivamente di 92 e
94 anni. Invitate a presenziare alla cerimonia protocollare, le due signore non hanno perso tempo, presentandosi regolarmente a Prata. Nell’occasione il sindaco Belfanti ha consegnato loro le pergamene a tardiva consolazione di una tragedia impareggiabile che
accomunò nel pianto centinaia e centinaia di famiglie diocesane. (GB)
IL 3 DICEMBRE AL RUFFO
Il Concerto
di San Nicolò
L’
associazione Amici della musica Romagnoli di Sacile si ripresenta al pubblico della città
con la settima edizione del
“Concerto di San Nicolò”,
appuntamento entrato ormai nella tradizione del
gruppo sacilese degli appassionati cultori della
buona musica. La serata
ha, già da qualche anno, una struttura di base ben
definita: ricevere e presentare come ospiti d’onore musicisti di valore internazionale; poi sottolineare il valore di artisti della città o della zona, di alto
livello; infine promuovere
dei giovani che, nell’ambito delle attività artistiche
di Sacile, si siano distinti
per passione e risultati.
Il programma conferma
le intenzioni: ospiti di qualità i componenti del “Fandango Guitar Quartet”
Maurizio Neso, Florindo
Baldissera, Nella Gazzi e
Pina Sabatini, capaci di esprimere la gioia e la vita-
lità della musica spagnola,
in pagine classiche e popolari, secondo tecniche e
arrangiamenti di straordinaria suggestione.
Gli artisti locali sono
rappresentati da Gianni
Della Libera al pianoforte
ed Ermanno Giacomel al
flauto, nell’esecuzione di
musiche di G. Faurè e F.
Borne: i due musicisti sono talmente noti, per gli alti livelli raggiunti, che non
hanno bisogno di ulteriori
presentazioni.
Novità gradita, nel settore giovani, è rappresentata dalle nuove voci liriche: Valentina Volpe, Fiorella Zanchetta, Laura Bisceglia, Daniela Pivetta e
Caterina Pez, della classe
di canto della professoressa Cristina Nadal, si esibiranno in brani di Bellini,
Mozart, Puccini, Lehar.
Per il valore artistico di
autori e interpreti, per la
varietà dei temi, lo spettacolo si preannuncia originale e interessante.
CENTRO STUDI BIBLICI: “I vangeli
del tempo d’Avvento”
I
l Centro di studi biblici di Sacile propone quattro incontri di lettura spirituale della Bibbia
dal titolo “I Vangeli del tempo d’Avvento”. Relatore don Alessio Magoga. Il primo appuntamento è
venerdì 26 novembre. I tre successivi si terranno
nei giovedì 2, 9 e 16 dicembre. Gli incontri iniziano alla 20.30 a palazzo Ovio-Gobbi.
ti
amen
t
n
u
p
Ap
VENERDÌ 26
NOVEMBRE
Dalle 17 alle 18.30 a palazzo Carli di Sacile è aperto il
Centro di consulenza familiare.
Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini a Sacile è aperto il
Centro di ascolto Caritas.
MERCOLEDÌ 1º DICEMBRE
Dalle 17 alle 18.30 si tiene il sesto appuntamento con
il Seminario di greco biblico tenuto da don Michele Favret.
GIOVEDÌ 2
Alle 20 alla Biblioteca civica Romano Della Valentina
a Sacile, nell’ambito della rassegna Appuntamento d’autore, verrà presentato il libro di Enzo Santese “Orizzonti
rivelati”. L’autore presenterà le sue poesie che verranno
lette durante la serata dagli attori della compagnia teatrale
“L’Iniziativa”.
32
L’INIZIATIVA DI 40 COMMERCIANTI
PER RILANCIARE IL CENTRO STORICO
“Oderzo è...” shopping!
U
na nuova iniziativa per promuovere il commercio nella città. Si tratta
di “Oderzo è...”, un progetto di ampio respiro, articolato su più fronti, che
intende per prima cosa
promuovere il centro storico. Si vuole in sostanza
rilanciare quel mix fatto di
storia, arte, tradizioni e
shopping che da sempre
caratterizza il centro storico opitergino, nel quale opera un’ottantina di negozi.
«L’Ascom – ha sottolineato il presidente Bruno
Andreetta nel corso della
presentazione dell’iniziativa – è l’unica vera, legittima associazione dei commercianti del territorio. Ci
eravamo accorti della necessità di rilanciare il centro storico e nel contempo
alcuni negozianti ce l’hanno fatto presente. Ecco
dunque perché è partita
quest’iniziativa, che fa capo a un gruppo di lavoro di
40 commercianti, del quale è presidente Marina
Marchetto Aliprandi». «L’idea muove da un gruppo
di commercianti non soddisfatti di ciò che già esiste
– ha aggiunto il direttore
dell’Ascom Mario Chiara
–. Ciò che viene costituito
è un organismo permanente che non si muoverà
solo su eventi specifici». Il
problema è stato analizzato a fondo. Da un lato c’è
quel grande numero di opitergini (-28% del mercato teorico; nell’abbigliamento si raggiunge quasi
il 50%) che effettua i suoi
acquisti fuori città; dall’altro l’attuale stagnazione,
con i consumi fermi e perdite rilevanti nel settore
del commercio. «Nell’alimentare – ha annotato Marina Marchetto – pare si
S
i accorciano i tempi per le due rotatorie sulla strada provinciale Oderzo-Pordenone,
opera attesa da anni. «Il
progetto è pronto – conferma il sindaco Giuseppe Vizzotto – martedì 30
novembre sarà ratificato
in consiglio comunale.
Servirà in seguito dell’altro tempo perché il Comune dovrà farsi carico
dell’esecuzione degli espropri. Ma da Treviso
ho avuto la rassicurazione che c’è la volontà precisa di attuarlo il prima
possibile».
Sono almeno cinque
anni che se ne parla: si
tratta da una parte della
sistemazione dell’incrocio che conduce alla zona
sfiori il 40%». Manovrare
in questo ambito non è
semplice. «Inutile scimmiottare la grande distribuzione – ha spiegato Tiziano Vescovi, professore
di marketing all’Università
di Venezia –, noi dobbiamo
cercare di dare qualcosa
che gli shopping center
non danno». Il progetto
messo a punto per l’Ascom
dal professor Vescovi e
dall’agenzia Dinamica Art
Work è articolato in più
punti. La formazione degli
operatori: commercianti e
loro collaboratori. Servizi
al consumatore, ad esempio il babysitting per le famiglie. Miglioramento dell’aspetto urbano, collaborando con il Comune. Sicurezza, ricorrendo anche
a vigilantes privati, creando un’atmosfera di shop-
TRE VOLTE LA SETTIMANA
A Lutrano adesso c’è
“Pomeriggio ragazzi”
P
er i più giovani
della parrocchia
di Lutrano c’è una novità.
I più accorti ricorderanno come sia stata proprio questa parrocchia,
che è retta da don Lucio
Marian, una delle primissime ad avviare il
Grest in estate. Ebbene
anche stavolta la parrocchia è in prima linea nel
proporre un “Pomeriggio ragazzi”, un’attività
di doposcuola rivolta a
tutti i ragazzi delle scuole elementari e medie. In
realtà il termine doposcuola è riduttivo, per-
ché l’obiettivo è quello di
formare ed educare i
giovani alla vera amicizia, al rispetto delle persone e delle cose, al ritrovarsi assieme dopo la
scuola per vivere esperienze che fanno crescere.
“Pomeriggio ragazzi”
non vuol essere un parcheggio, quest’ultimo
non educa né i bambini
né i genitori. È, oltre a
ciò che è stato specificato prima, anche un essere un modo per la parrocchia per stare vicina
alle famiglie, per essere
MANSUÈ
che l’elevata velocità
mantenuta da molti automobilisti, la PordenoneOderzo è teatro di gravi
incidenti.
La realizzazione delle
rotatorie avrà indubbi benefici: la riduzione della
velocità, un traffico più
ordinato, di conseguenza
maggiore sicurezza per
tutti. Oltre alle rotatorie,
l’accordo con la Provincia comprende anche la
riasfaltatura della strada
provinciale che conduce
a Fontanelle e di quella
che porta a Fossabiuba e
a Navolè. Ci vorrà del
tempo, ma il percorso per
una maggiore sicurezza
per gli automobilisti e i
residenti è stato finalmente imboccato. (AF)
L’accordo con
la Provincia per le
due rotatorie sulla
Oderzo-Pordenone
industriale, dall’altra di
mettere in sicurezza
quello che porta al centro del paese. Due punti
nevralgici della viabilità,
non soltanto comunale.
Perché sulla strada Pordenone-Oderzo transitano ogni giorno migliaia
di veicoli. Nelle ore di
punta, coincidenti con
l’ingresso e l’uscita dal lavoro nelle fabbriche, il
traffico è intensissimo.
Purtroppo, complice an-
e
L’AZiON
Opitergino
Domenica 28 novembre 2004
ping in relax. E poi una
speciale card che promuova sconti su beni e servizi. I commercianti associati a “Oderzo è...” si sono già impegnati a rispettare un codice di comportamento comune. Per elaborarlo l’Ascom intende rivolgersi ad un’associazione di consumatori. Mentre
i commercianti lanciano la
sfida alla grande distribuzione, in questi tempi di
“caro euro” una riflessione s’impone anche per i
consumatori. In prima linea, sempre e comunque,
dovrebbe esserci il consumo consapevole. Il chiedersi se davvero si ha bisogno di quel determinato
prodotto, o invece esso lo
si acquisti perché influenzati dalla pubblicità e dalla moda. Chiedersi se val
davvero la pena di acquistare quell’oggetto, è vero
a basso costo, ma prodotto in paesi stranieri dove i
bambini vengono fatti lavorare, dove gli stessi lavoratori non hanno alcuna
tutela. Una maggiore consapevolezza da parte di tutti non può che portare a un
beneficio generale.
Annalisa Fregonese
di sostegno ai genitori
che lavorano fino a sera.
Il servizio è già stato avviato, è attivo il lunedì,
mercoledì e venerdì dalle 12.15 alle 17.30, giorni nei quali gli alunni non
hanno il rientro a scuola.
L’oratorio è funzionale di cucina con un piccolo bar, sala giochi e
campo da calcio, pallavolo, tennis e basket. I
ragazzi possono giungere direttamente da scuola, pranzare in oratorio,
svagarsi un po’, fare i
compiti e giocare. Nei
giorni indicati possono
pure frequentare il catechismo. Tutta la struttura educativa è seguita da
educatori e da una mamma catechista. Non resta
che prendere contatti
con don Lucio, l’attività è
di sicuro interesse per
genitori e ragazzi. (AF)
AL DISTRETTO DI ODERZO
Una nuova palestra
per la riabilitazione
U
na nuova palestra
dedicata alla riabilitazione di pazienti affetti
da sclerosi multipla è stata
inaugurata la scorsa settimana al centro diurno disabili del Distretto SocioSanitario di via Pigozzi a Oderzo. Presenti tra gli altri
i rappresentanti delle giunte comunali
del comprensorio, dei presidenti dell’Avis provinciale e opitergina
Diego Sala e
Olindo Cescon, Giuseppe Dal Ben e
Claudio Dario, rispettivamente direttore del settore sociale e
presidente dell’Ulss 9, i rappresentanti dell’Ana di Oderzo e di varie associazioni di volontariato, per un totale di circa cento persone.
La palestra è stata rea-
redano lo stanzone al primo piano dell’edificio, sito
in una zona di Oderzo piuttosto tranquilla sebbene abbastanza vicina al centro.
La prima parte della cerimonia si è svolta all’entrata del complesso, con gli
interventi di alcuni presenti. Il dottor Dario ha sottolineato quanto sia forte il
legame tra
l’Azienda sanitaria locale
e la popolazione, al punto
che ancor’oggi vengono eseguite volontà testamentarie risalenti a cinque
secoli fa, mentre il sindaco
di Oderzo Pujatti ha lanciato l’appello ai fisioterapisti della zona a donare
un’ora del proprio tempo
da passare in questa nuova
palestra, visto che di do-
Per i pazienti
affetti
da sclerosi
multipla
Il momento dell’inuagurazione ufficiale della nuova palestra presso il centro diurno di via Pigozzi
lizzata con il contributo dell’Avis opitergina, in particolare grazie ai lasciti testamentari della signora
Delfina Pavan, la quale fu
una delle fondatrici della
sezione dei donatori opitergini. La Pavan infatti nel
2001 ha lasciato in eredità
tutti i ricavati dell’asta dei
suoi 46 quadri, per un totale di 8 mila 779 euro utilizzati per l’acquisto delle speciali attrezzature che ora ar-
manda ce n’è tanta: si stima infatti che i malati di
sclerosi multipla siano solo
a Oderzo cinquanta.
La cerimonia è proseguita con il classico momento del taglio del nastro
e la scopertura di un quadretto-targa prodotto dagli
ospiti della casa a ricordo
di Delfina Pavan, una donna di solidi principi e che
ha dedicato la sua vita agli
altri. (AP)
parrocchiale del duomo. “Il cattolicesimo democratico in Italia”: relatore
Arduino Salatin.
VENERDÌ 26 NOVEMBRE
In serata, a palazzo Foscolo. premiazione dei vincitori del “Premio architettura città di Oderzo”.
Alle 21, al cinema Turroni, proiezione
dei film “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino (2004).
SABATO 27
Da oggi fino al 15 gennaio 2005 a
palazzo Foscolo sono in mostra i progetti che hanno partecipato al “Premio architettura città di Oderzo” 2004.
ridosso del canale Bidoggia. Organizza la Società ciclistica sportivi “Del
Ponte”.
Dalle 14.30 alle 19, agli impianti parrocchiali di Colfrancui, giornata
degli animatori organizzata dal
gruppo Amici per sempre guidato da
Giampiero, Monia e Stefania.
Alle 15 continua la rassegna di cinema per ragazzi al cinema Turroni. Oggi verrà proiettato il film di animazione Disney Koda fratello orso.
Alle 17.30, per la 7ª giornata del campionato di serie B1 di pallavolo
la Lae Electronic Oderzo sfida lo Stadium Mirandola.
MERCOLEDÌ 1 DICEMBRE
Alle 20.30 presso la sala conferenze
del Primhotel: presentazione della nuova associazione “Oderzo è...” con un
convegno sul tema “Strumenti e tecniche per migliorare la gestione ed il
successo dei punti vendita”. Interverrà
il professor Tiziano Vescovi, docente di
marketing all’Università veneziana di
Cà Foscari.
GIOVEDÌ 2
Dalle 19.30 alle 21.20, al centro parrocchiale di San Vincenzo, terzo appuntamento della scuola di formazione teologica per laici
diretta da don Giorgio Maschio.
DOMENICA 28
Alle 10.30, a Faè, prova di ciclocross di livello nazionale di cateFarmacia di turno: Favegorie esordienti, allievi, juniores, un- LUNEDÌ 29
der ed elite maschili e femminili. Il Dalle 20.30 alle 22.30 Scuola di ro, via Garibaldi 18, tepercorso si snoderà nelle campagne a formazione sociale al centro lefono 0422-207790.
e
L’AZiON
o
Opitergino / Venezian
IN FRANCIA / RENZA FRESCH, FIGLIA DI
EMIGRANTI ORIGINARI DI FAÈ DI ODERZO
Domenica 28 novembre 2004
33
FORANIA DI TORRE DI MOSTO
Gruppi
missionari
Sindaco-donna, che grinta!
Primo:
sensibilizzare
T
orniamo a parlare di Renza Fresch, la francese
nativa di Faè di Oderzo
che, all’insaputa dei suoi
concittadini opitergini, continua la sua
scalata ai vertici della politica transalpina. Dopo le elezioni regionali di giugno, infatti, è stata
eletta tra i dodici
rappresentanti della regione dell’Oise. Si tratta di un ennesimo carico di
responsabilità per la nostra
emigrante, che continua a
mantenere il mandato di
primo cittadino del paese
di Venette nonché di segretaria del parlamentare
socialista
Michelle
Française, del quale sarà
la candidata alla successione alle elezioni politiche
del 2007.
In caso di elezione per
legge dovrà rinunciare ad
uno dei due incarichi amministrativi che ora ricopre. E non potrebbe essere altrimenti visto che già
oggi lavora a ritmi da staka-
novista: tre giorni alla settimana (fino a poco tempo
fa erano sei) si sveglia alle
cinque per percorrere in
treno i cento chilometri
ritrovata in pratica a fare
da sindacalista agli operai.
Finché qualche amico l’ha
presentata ad un parlamentare, e lì è cominciata
la sua carriera». La
quale, dopo venticinque anni passati nell’ombra, ha cominciato a dargli le prime
soddisfazioni, con l’elezione a sindaco nel
2001, la Legion d’Onore nel 2002 ed ora
appunto l’elezione a rappresentante regionale. «È
quasi tutti i giorni sul giornale… è molto battagliera», prosegue Maria. «Tra
i sindaci del comprensorio
è l’unica donna e l’unica del
suo partito. Recentemente
l’ha avuta vinta su una diatriba che andava avanti da
tre anni sull’ubicazione di
un nuovo ponte». Tutto il
mondo è paese insomma.
Quest’anno i tanti impegni
le hanno fatto saltare la vacanza in Italia ma, assicura la madre, «il prossimo
anno senz’altro non mancherà».
Andrea Pizzinat
Sindaco di Venette, è
ora anche consigliere
regionale nell’Oise
che la separano da Parigi;
dalle 9.30 alle 18 lavora in
Parlamento, e poi torna a
Venette. Se non c’è qualche riunione comunale, alle 21.30 finalmente può sedersi sul divano di casa.
«Da giovane non voleva
fare politica» racconta la
madre Maria Dal Ben, la
quale ha passato qualche
settimana di vacanza dai
parenti a Rustignè e Camino, «invece ha cominciato
senza rendersene conto. A
22 anni faceva la segretaria
in fabbrica dove lavoravo e
frequentava la scuola serale di italiano a Parigi. Conoscendo la legislatura si è
LUTRANO: Premiato
il pilota Favaretto
A
lessio Favaretto, il giovane pilota di
Lutrano, è stato premiato domenica
con una borsa di studio. Più d’uno nel circondario rammenta con emozione la coraggiosa impresa compiuta dal giovane che nell’agosto del 2003 riuscì a far atterrare un piccolo aereo da turismo, con altre tre persone
a bordo, nonostante un guasto al motore.
Alessio, che si è diplomato con il massimo dei voti, ha già conseguito diverse abili-
tazioni ed è stato premiato da Luciana Longhini Martini con una borsa di studio, dedicata alla memoria del tenente pilota Max
Antonio Longhini e consegnata in occasione del 60º anniversario della sua morte. Insieme a Favaretto saranno premiati anche i
ragazzi della scuola media che, guidati dal
professor Domenico Peruzzi, hanno realizzato un bassorilievo intitolato “Carro del sole”. In via Calstorta, presso il Tempietto Votivo eretto sul suolo dell’ultima battaglia aerea di Max Longhini, è stata apposta una targa che rammenta l’evento. (AF)
S
i è concluso da poco
ottobre, mese dedicato alle missioni, che ha
visto alcuni gruppi della forania di Torre di Mosto impegnati in varie attività, soprattutto finalizzate alla
raccolta fondi a sostegno
di missioni
nel Sud del
mondo. Ma
i modi per
essere fervente missionario all’interno
della comunità non si
limitano ai
“mercatini
di solidarietà” e non
riguardano
solo alcuni
periodi dell’anno: a ricordarlo è don
Sante Modolo, parroco di
Staffolo e Boccafossa e
presidente della commissione missionaria foraniale collegata al Centro diocesano, attiva da circa 15
anni e composta da circa
una decina di rappresentanti delle varie parrocchie.
Diverse sono, infatti, le
iniziative che promuove,
come la veglia missionaria
della forania con la quale si
dà inizio all’anno pastorale,
ma anche testimonianze
con laici e religiosi tornati
dalle missioni, momenti di
spiritualità e di formazione. All’interno di questo
cammino, particolarmente significativa è l’esperienza maturata dal Gruppo missionario di Ceggia,
formatosi nei primi anni
Ottanta, anche grazie alla
presenza viva in paese
delle Missionarie saveriane. Da
loro, che attualmente
gestiscono
la casa di riposo in via
Carducci, e
da un gruppo di circa
dieci persone, nacque
l’idea
di
un’associazione che esprimesse la
missionarietà della Chiesa
già all’interno della comunità, portando il vangelo e
facendosi carico dei più deboli. «Questo significa impegnarsi per le grandi missioni della Chiesa nel terzo mondo – spiega suor
Letizia, una delle saveriane
– senza dimenticarsi della
realtà locale».
«Sensibilizzare la comunità su certi temi significa essere presenti con il
messaggio cristiano nei
luoghi dove si svolge la
quotidianità – spiega Gino
Moro, uno degli animato-
Il gruppo
di Ceggia:
la missionarietà
tra i ragazzi
dell’Acr,
gli scout e...
dal barbiere
N
per cui la diocesi di Vittorio Veneto deve a lui imperitura riconoscenza.
Ed ora un esempio da imitare. Su un lembo della bella e
fertile campagna di Basalghelle, in posizione quanto mai
indovinata, è stato di recente
costruito un “capitello” in onore del beato Marco d’Aviano.
L’ultimo parroco, don Brunone De Toffol era persuaso
tornasse utile ai fini pastorali
far conoscere alla gente la vita
e il messaggio del beato Marco d’Aviano, richiamando nello stesso tempo il suo carisma
di taumaturgo.
In pratica ciò si è concretizzato anche con l’erezione del
“capitello” di cui ora ci occupiamo.
Questo di Basalghelle non
rientra nell’elenco ripetitivo, direi persino monotono, degli innumerevoli capitelli devozionali che si vedono un po’ dappertutto.
È qualche cosa di veramente nuovo e originale sia sotto
l’aspetto architettonico che funzionale.
Perché il progettista Delfo Spessotto
si è proposto di svolgere un tema non facile: richiamare con
forte immediatezza
la figura del beato
Marco e nello stesso
tempo la grandiosa
missione da lui compiuta. Mi pare che ci
sia veramente riuscito.
Non posso qui commentare nei particolari il significato
degli elementi strutturali e
compositivi che rendono questo “capitello”, nel suo genere,
un modello e una piccola ma
rara opera d’arte moderna. A
chi interessa, rivolgo l’invito a
rendersene conto personalmente non con occhio frettoloso ma con spirito di attenta
osservazione.
Oggi i “capitelli” vengono
sempre più rivalutati perché ci
si è accorti che essi costituiscono veramente un patrimo-
Don Sante Modolo
CEGGIA: L’uva e il vino
nelle opere di Grandin
BASALGHELLE / IL CAPITELLO IN ONORE
DEL BEATO MARCO D’AVIANO
el Calendario liturgico
generale è riportato
anche il Proprio di vari santi e
beati che nella nostra antica
diocesi, per vari motivi, meritano di essere ricordati e venerati.
Fra questi è incluso anche
il beato Marco d’Aviano la cui
memoria ricorre il 13 agosto
di ogni anno.
Il giornalista F. Molinari
scrisse: “Ogni eroe cristiano è
un frammento di Cristo fatto
vita e il santo deve essere storicizzato per coglierne grandezze e limiti…”.
Dopo più di tre secoli di silenzio e dopo la sua recente elevazione all’onore degli altari,
il beato Marco d’Aviano infaticabile missionario apostolo di
pace e di unità in mezza Europa, ha incominciato ad essere
conosciuto e più venerato anche dalla nostra comunità diocesana che egli in vita ha tanto beneficato spiritualmente.
A proposito: sta per essere
pubblicato un opuscolo che
metterà in evidenza i motivi
ri del gruppo – ecco perché a parrucchiere e barbieri di Ceggia abbiamo regalato l’abbonamento a riviste come “Nigrizia” o
“Missione Oggi”».
Accanto al mercatino
quindi, che rimane un appuntamento fisso e irrinunciabile del gruppo
(1400 euro il ricavato di
quest’anno a favore della
missione in Ciad di don Egidio Menon), il gruppo
punta a nuove strategie.
«L’obiettivo per il nuovo
anno pastorale – continua
don Sante – è quello di
coinvolgere i ragazzi nell’attività missionaria, magari attraverso collaborazioni con l’Ac o gli Scout
della forania. L’arrivo alla
guida del gruppo di suor
Licia, giovanissima saveriana di origine messicana,
potrebbe dare la spinta
giusta per aprirsi alle fasce
più giovani».
Beatrice Doretto
I
nio inestimabile di storia e di
arte.
Ma s’impongono soprattutto quale segno ed espressione
autentica della pietà popolare
a servizio del mistero di salvezza celebrato con ricchezza
ed organicità dalla liturgia che
è la vita della Chiesa.
È da augurarsi che l’esempio offerto da Basalghelle si ripeta anche in altre parrocchie
della diocesi dove il beato Marco d’Aviano svolse il suo storico e indimenticabile apostolato.
Rino Bechevolo
nizia con l’uva e con il vino quello
che Antonio Grandin annuncia come un percorso artistico “alla ricerca dei
tesori della nostra terra”. La sua mostra
di quadri, inaugurata domenica scorsa,
nella sala mostre del centro culturale di
via Roma a Ceggia, avrà come titolo proprio “L’uva, la vite e il vino”. In quaranta
opere, il pittore ciliense, che ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche in tutto il Veneto, esplora il tema attraverso molteplici e ardite rappresentazioni, lasciando di volta in volta che la
pianta o il frutto o la bevanda siano i veri
protagonisti della tela. Per eliminare ogni distrazione dal soggetto ad esempio,
le stesse cornici sono limitate ad un essenziale contorno blu, uguale per tutte le
opere. Inoltre la presenza umana si intuisce, ma non è mai esplicitata: le case
sono senza finestre, i luoghi senza persone.
Un tocco di originalità è dato anche
dall’allestimento, nello spazio espositivo,
di una mostra del vino novello, con possibilità di degustazione per tutti i visitatori.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, sarà aperta al pubblico fino a domenica 5 dicembre, tutti i giorni, dalle 15
alle 18. Sabato e domenica anche la mattina dalle 9 alle 12.
34
MOTTA DI LIVENZA / STANZIATI 40 MILA
EURO PER INTERVENTI SUL VERDE PUBBLICO
Allarme per gli alberi
U
e
L’AZiON
Mottense / Memorie
Domenica 28 novembre 2004
n inter vento
complessivo da
40 mila euro
per il verde pubblico. Questo in sintesi lo sforzo dell’Amministrazione comunale per salvare gli alberi
storici del Comune. «Stiamo attivando in questi
giorni – spiega l’assessore all’ambiente Renzo Cester – un’azione che si protrarrà nel tempo per salare i 90 ippocastani di viale
Madonna, notoriamente
malati. Infatti, immediatamente provvederemo alla
potatura e alla verifica delle cortecce. Poi proseguiremo con un’azione tecnicamente detta “endotropica”, ossia provvederemo
al trattamento per la malattia degli alberi. Abbiamo poi inviato una comunicazione agli abitanti della zona affinché provvedano alla verifica ed eventualmente al trattamento
di simili alberi inseriti nelle varie proprietà private.
Va da sé, infatti, che il trattamento deve essere ge-
neralizzato
altrimenti
non serve.
L’opera,
che prevede
un investimento da
diecimila
euro, non a caso cerca di
salvare uno dei patrimoni
verdi della città. Infatti recentemente si sono verificati due cedimenti, specie
durante violenti temporali e situazioni meteorologiche difficili».
Ma l’Amministrazione
CASTELLO ROGANZUOLO
LUTRANO
Gli ippocastani di viale
Madonna e i cipressi
di San Giovanni
non ha investito solo sugli ippocastani di viale Madonna: «L’azione sul viale
è stata concordata dopo uno studio approfondito
della stessa ditta che sta
seguendo i cipressi della
località San Giovanni. Infatti, anche lì i 65 alberi e-
rano stati colpiti dal cosiddetto “tumore del cipresso” che ha pesantemente compromesso il futuro delle piante. Sono stati impiegati anche lì diciottomila euro per una
malattia diversa dagli ippocastani del centro.
Altri dodicimila euro
sono stati utilizzati per ulteriori reimpianti nel territorio comunale; a questo
proposito sottolineo l’opera di reimpianto in via
Cordamola che con la
nuova imminente illuminazione diviene un angolo suggestivo del centro.
L’attenzione al verde pubblico è oggettiva perché
stiamo parlando di patrimoni storici che meritano
non solo la conservazione
ma anche un miglioramento».
Gianandrea Rorato
lità Per una nuova via Magnadola
Viabi
U
n accordo di programma da 3 milioni 600 mila euro. Si va verso un’intesa
del genere tra Provincia di Treviso e Comune di Motta per i lavori di via
Magnadola. La prospettiva è di realizzare una nuova via Magnadola a quattro corsie, con due nuove rotatorie realizzate all’altezza degli incroci tra via Marche e
via Cadamure. E lungo via Magnadola si prevede di realizzare un marciapiede e
una pista ciclabile. Riguardo ai tempi di realizzazione, nel 2005 l’Amministrazione comunale mottense conta di terminare l’iter burocratico e per la fine del prossimo anno punta di “cantierare” la zona.
Nel frattempo in questi giorni la conferma di alcuni contributi regionali: per
Motta contributo da 76 mila euro a fronte di un investimento di 190 mila euro relativamente al progetto rotatoria incrocio tra via Aldo Moro e via padre Bello.
CORDIGNANO
VISNÀ
S’INTITOLA “IL LAGO DI VAN”
Perissinotto: un
libro sui propri avi
U
n libro sui
sinotto, di una
propri an“shoah” del popotenati per rinnovalo armeno che forre il ricordo e per
se conoscono in
guardare al futuro
pochi ma che recon speranza. “Il
clama dignità e rilago di Van” è il
spetto. E dunque il
nuovo libro, che
romanzo si svilupUmberto Perissinotto pa tra le piaghe di
sarà pronto per l’inizio
dell’anno
un conflitto civile,
prossimo, di Umdi carestie e di corberto Perissinotto, respon- se all’oro. Perissinotto, prosabile del distaccamento o- nipote del protagonista Rapitergino-mottense dei Vi- pale, già in questa sua prigili del fuoco e consigliere ma fatica editoriale rimarcomunale con delega alla ca la sensibilità di chi vuol
Protezione civile. Perissi- mettere nero su bianco
notto pubblica per la prima non solo una storia ma anvolta ma il libro ha già in- che l’emozione di ricordacontrato il favore di molti re, attraverso il racconto, le
addetti ai lavori.
proprie radici con la silen“Il lago di Van” è un’o- ziosa fierezza di chi si senpera di circa 200 pagine te partecipe spiritualmenche narra la vicenda di una te di quel rocambolesco
famiglia armena che a cau- viaggio terminato nella
sa di un violento terremo- “terra promessa” veneta.
to vagherà per quasi un deCosa dovranno aspetcennio da una parte all’al- tarsi i lettori? «Questo è un
tra dell’Europa. Quattro ge- romanzo ambientato in un
nerazioni protagoniste di preciso contesto storico; i
questo romanzo storico: la protagonisti per diversi
famiglia del romanzo è ori- motivi sono costretti ad abginaria del piccolo centro bandonare per sempre la
armeno di Ercis, nello sta- loro terra per anni. Il rito di Urartu. Le peregrina- cordo si intreccia con la fiezioni vengono simbolica- rezza di un popolo che non
mente rappresentate da un ha mai smesso di ricordaalbicocco trapiantato dal re le proprie radici e la procapostipite in terra veneta pria storia per guardare al
al termine del lungo viag- futuro con un ottimismo
gio, esso stesso simbolo, reale e non di facciata».
come dice lo stesso Peris- (GAR)
IN BREVE
FERRUCCIO DAL POS
n. 10.3.1915 - m. 30.11.1989
Nel quindicesimo anniversario
della tua morte, sempre vivo il
tuo ricordo che accompagna
la nostra vita.
Moglie, figli, genero, nuora e
nipoti.
SARANO
DOMENICO CESTER
n. 4.3.1914 - m. 29.11.2003
L’amore e la saggezza che ci
hai donato ci accompagnano
in ogni momento della nostra
vita.
I tuoi cari
GIACINTO CHECH
n. 9.9.1918 - m. 27.11.1988
Nel sedicesimo anniversario i
figli e tutti i tuoi cari ti ricordano con affetto.
SARANO / GRATO RICORDO
DI DON BRUNO
È
LUIGI MENEGHIN
m. 17.8.1991
MARIA GIOVANNA
MENEGHIN ZAVA
m. 1.7.2003
Vi ricordiamo nella preghiera
e conserviamo nel nostro cuore il ricordo della vostra testimonianza di fede e di amore. I
famigliari. Una Messa in suffragio verrà celebrata domenica 5 dicembre alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Sarano.
ancora vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto il ricordo di don Bruno Meneghin. Colpisce l’attualità del suo testamento
spirituale scritto 19 anni fa,
pochi mesi prima di rispondere alla chiamata definitiva del Cristo della vita.
Ma, più della parola scritta,
rimane la testimonianza di
un cristiano-prete che ha
letto la sua esistenza come
disegno di Dio, consegnando così a chi l’ha incontrato significato pieno di vita.
Ricordare don Bruno è un
richiamo a comprendere e
a vivere con sempre maggiore coerenza la propria
vocazione personale. La sua
particolare sensibilità lo ha
portato a prendersi cura soprattutto di chi fatica e il suo
ELIGIO CESCON
n. 5.6.1926 - m. 28.11.2001
Sono passati tre anni dalla tua
improvvisa scomparsa, ma sei
sempre presente nei nostri pensieri. Con affetto i tuoi cari.
esempio ha indicato che solo la vicinanza umana, autenticamente spirituale,
guarisce i mali dell’uomo.
Il suo sorriso, che rivela l’affidamento a Dio, sia ancora
dono di speranza per i suoi
amici, familiari e per la
Chiesa diocesana.
Valerio Vendrame
Dalla parrocchia
In patronato alle 20.30 il settimo
incontro di preparazione al matri-
monio cristiano; alle 9.30 Messa
con battesimo animata dai ragazzi di prima e seconda elementare.
Caritas
Dalla Caritas si sottolinea la necessità di una raccolta coperte, trapunte e lenzuola; da portare al
Centro di ascolto dietro il Duomo
il martedì e giovedì dalle 10 alle
11.30.
SANTUARIO MADONNA DEI MIRACOLI:
La scomparsa di padre Verber
S
don BRUNO MENEGHIN
m. 2.12.1985
MOTTA
Serata della barzelletta
Sabato 27 novembre alle 20 “Spettacolo della barzelletta” by Ago e
Filo; in più “Serata del magnar nostran” al bar-trattoria-prosciutteria
“Al Ritrovo” in piazza Luzzatti.
i è spento giovedì
della scorsa settimana padre Augusto
Verber, frate amatissimo
in città e da tutti conosciuto come padre Vittore. Uomo di profonda
cultura e dall’animo calmo e gentile, padre Augusto per queste sue
qualità e per la sensibilità religiosa che dimostrava in ogni occasione
era particolarmente apprezzato. Padre Augusto ha svolto dapprima
per una ventina d’anni il
ruolo di confessore, poi
dalla fine degli anni Novanta ha fatto parte della comunità dei francescani che custodisce il
santuario della Madon-
na dei Miracoli.
Padre Augusto, 83 anni
lo scorso fine luglio, è deceduto in seguito ad uno
scompenso cardiaco che
l’aveva colpito non più tardi di un mese fa. Lo si vedeva spesso passare per il
centro storico e per tutti aveva sempre una buona
parola o un motto di incoraggiamento. I funerali del
religioso, originario di
Dambel, centro in provincia di Trento, si sono tenuti in basilica. Padre Vittore sarà trasferito nel suo
paese natale dove anche lì
è prevista una cerimonia
funebre.
Padre Augusto, colonna del santuario, scompare poche settimane dopo
un altro frate che per anni ha servito la basilica
ed era amatissimo: padre Ermenegildo Tonello, fondatore del coro Luca Lucchesi.
GLI SCOIATTOLI DI CORTINA RACCONTANO A TRICHIANA
LA LORO SPEDIZIONE AL K2 50 ANNI DOPO LACEDELLI
“Che fortuna ritornare sani e salvi!”
S
abato 20 novembre il gruppo degli Scoiattoli di
Cortina d’Ampezzo è stato
ospite della rassegna “Autunno a Trichiana”, serie
di serate promosse all’ex
cinema San Felice dalla
Pro loco e dedicate a “Storie di uomini e montagne”.
Il gruppo di alpinisti ampezzani ha raccontato, con
il supporto di suggestive
immagini, la scalata al K2
sulle orme di un altro
“scoiattolo”, Lino Lacedelli, che per primo scalò
quella montagna nel 1954.
Al ritorno dal K2 gli alpinisti cortinesi hanno lanciato un progetto di solidarietà a favore del paese
di Skambe, in Pakistan. È
il paese dei portatori, indispensabili protagonisti di
tutte le spedizioni, che nel
2001 è stato spazzato via
da una valanga di sassi.
Come valutate la vostra impresa sul K2
50 anni dopo?
«La nostra non è stata
Com’è nata l’idea della scalata al K2?
«L’idea è nata tre anni
fa ai piedi della Tofana,
proprio da Lino Lacedelli,
simbolo e immagine di
questa spedizione. Subito
abbiamo messo insieme
gli uomini e avviato l’organizzazione. È stato però
difficile trovare gli sponsor perché i costi di queste
spedizioni sono altissimi.
Anche la preparazione è
stata curata nei dettagli, in
modo che tutti i componenti la spedizione arri-
vassero nella condizione
migliore per raggiungere
la cima. Infatti su dieci alpinisti di Cortina ben cinque il 27 luglio hanno raggiunto la cima del K2. E
sono Marco Da Pozzo,
Marco Sala, Renzo De Benedetti, Renato Sottass e
Giuseppe Ghedina».
Che confronto si può
fare tra le Dolomiti e
il K2?
«Innanzitutto la quota,
alla quale noi non siamo
solitamente abituati ad arrampicare. Poi le dimensioni della montagna. La
parete della Tofana di Rozes che si vede da Cortina
è alta 900 metri, la parete
del K2 è quattro volte più
grande, ben 3600 metri!
Anche le pendenze sono
molto impegnative e pericolose, con delle verticali
ripidissime. Posso dire
che siamo stati fortunati a
ritornare sani e salvi».
Cos’è cambiato nel
modo di scalare il K2
dopo 50 anni?
mento di
un fiume il
cui percorso è ancora un mistero, dalle
pendici del monte Dletva,
nel Carso sloveno, fino alle grotte di San Canziano
e alle meravigliose cascate. Informazioni: telefono
0422-856001.
21 all’auditorium Dina Orsi di Parè. Questo venerdì
(il 26), invece, prosegue
alle 21, nello stesso auditorium, la rassegna “Montagna insieme. Spettacolo montagna” con “Sul tetto del Mondo - Everest e
K2”, incontro con Adriano Dal Cin e Giuliano De
Marchi.
Ancora baluardo del
più attivo per il Cai Conegliano. Si inaugura questo
sabato alle 18 alla Libreria
del Quartiere Latino la
mostra fotografica “Monte Civetta. Storie di rocce, neve, uomini e natura”, in esposizione fino al
6 gennaio. La premiazione del concorso che sottende alla mostra, avverrà
venerdì 3 dicembre alle
Infine vi segnaliamo il
Congresso accompagnatori di Alpinismo giovanile del Veneto e Friuli Venezia Giulia indetto dalla
Commissione interregionale VFG di Alpinismo
giovanile alla sala Venturin della parrocchia Immacolata di Lourdes di
Conegliano, questa domenica a partire dalle 9.
Angela Deganis
Un momento della scalata: sul Camino Bill
un’impresa – ha sottolineato il presidente degli
scoiattoli Stefano Di Bona
–. L’impresa la fecero nel
1954 Lino Lacedelli e Achille Compagnoni. La nostra è stata un’impegnativa
e grande scalata da parte
di un piccolo gruppo di alpinisti ben preparati in un
ambiente molto difficile e
pieno di insidie. Spinti dallo stimolo e dall’energia
che ci ha trasmesso Lino
Lacedelli, che era con noi
al campo base ad incitarci».
PER IL CAI SAN POLO 350 METRI
DI DISLIVELLO... MA SOTTO TERRA
U
ltima settimana di
novembre e sulle
vette tutto va bene! Anzi,
Cai e associazioni affini iniziano a rimpolpare i loro carnet di escursioni, incontri, concorsi, e perché
no, anche pranzi sociali.
Un inizio soft con il Cai
Sacile che non tira indietro la forchetta e organizza per sabato 27 novembre una cena al ristorante
Da Angelina, a Polcenigo.
In vena di romanticherie il Parco delle Dolomiti bellunesi dove sabato
sera si organizza un’escursione notturna, tra
Roncoi e rifugio Le Ere.
Ma non fatevi ingannare
dalle apparenze: i Panorami con la luna costano fatica, considerato il dislivello di 600 m che attende gli escursionisti della notte. 8 euro di partecipazione e prenotazione
obbligatoria. Informazioni: telefono 0439-42723,
329-0040808.
Il Cai San Polo fa sul
serio e organizza per questa domenica non una salita, bensì una discesa. Si
tratta dell’uscita speleologica all’Abisso Trebiciano del Timavo, a 350 m
di profondità. All’insegui-
Un momento della serata di Trichiana
«Nel ’54 raggiungere
gli 8611 metri della cima
del K2 è stata durissima.
Non c’erano né le conoscenze né i materiali di oggi. Posso dire che è stata
una salita verso l’ignoto.
Però anche oggi chi avvicina queste imponenti
montagne trova grosse difficoltà. L’ambiente del K2
è rimasto quello di 50 anni fa. Noi, invece, siamo
cambiati: non siamo più
quelli di un tempo, quando
anche nelle nostre vallate
montane la vita era dura e
si viveva con poco e questo
temperava i caratteri e il fisico. Oggi vivendo nel benessere, con tante comodità, quando si intraprendono spedizioni di questo
tipo veniamo catapultati in
una realtà che non conosciamo più, con conseguenti ulteriori difficoltà
di adattamento da superare».
Sergio Cugnach
novembre ilungo tutCALCIO derby
noltrato già
to il campionasi comincia ad
to. Ma si fa sotintuire qualcosa
to anche il VITdi chiaro nei noTORIO e non
stri campionati.
scherza neppure
E, su tutte, ela L. CEGGIA.
mergono Tamai
Sottotono il S.
di Brugnera e
MARTINOCOLLE;
Sarone, le due
così così l’ORvere protagoniste di questo pri- MELLE. In difficoltà il CODOGNÈ,
mo scampolo di stagione agoni- penultimo, ma ora ha mister Sistica.
monetta, specialista in rimonte.
Serie D. È il TAMAI a mono- Prima categoria. Gir. G.
polizzare il girone. La squadra di CESSALTO a 4 lunghezze dalla vetTomei, dopo la vittoria nel derby ta. Gir. H. Duellano in cima alla
col CORDIGNANO, ha consolidato classifica CAPPELLA M. e FONTAil suo ruolo di capolista ed ha o- NELLE. Un po’ attardato il VITTra 4 punti di vantaggio sull’Itala SANGIACOMO. Tranquille tutte le
S.Marco. È presto per dire se le altre; qualche problemino per la
furie rosse potranno reggere sino VAZZOLESE. Gir. A Friuli V. G. LIin fondo e lottare per salire in VENTINA SACILE e CANEVA sono
serie C2, tuttavia quello fatto sin terze. La vetta è già monopolio
qui sbalordisce. Le altre nostrane del Lignano, ma i play-off paiono
di D vivacchiano come, ad esem- prenotati. Soffre nelle zone basse
pio, i rossoblu cordignanesi, a mez- il CDM BRUGNERA.
za classifica. Più dietro S. LUCIA e Seconda categoria. Gir. O.
SACILESE e a seguire, il S. POLO. Terz’ultimo il TORRE DI MOSTO.
Langue, in coda alla graduatoria, Gir. Q. L’A. MORIAGO è seconda,
con zero punti, il CONEGLIANO.
ma a 7 punti dal capofila Seren
Eccellenza. In Friuli V. G. la del Grappa. Difficoltoso il passo
capoclassifica è il SARONE. La com- della FOLLINESE. Gir. R. GODEGA
pagine biancorossa ha due lun- primattore, CARENI PIEVE e GORghezze di margine sul Rivignano. GHENSE ad inseguire. Gir. A F. V.
Sta giocando un grande torneo! G. 4º posto per il PRATA.
In Veneto, la PIEVIGINA rialza il Terza categoria. Gir. C. È
capo e si pone nella media gra- bagarre a quattro fra GAIARINE,
duatoria.
LA SERNAGLIA, S. GIUSTINA V. V. e
Promozione. OPITERGINA e BARBISANO. Gir. S. Donà. STAFFOLIVENTINA GORGHENSE F. M. a LO e SANGIORGESE in zona playbraccetto in vetta alla lista. Oderzo off.
e Motta si apprestano a vivere un
Alessandro Russo
A
Cessalto
e Moriago
a un passo
dalla vetta
36
Domenica 28 novembre 2004
DOMANDA
LAVORO
Ragazzo 28enne con esperienza cerca lavoro come operaio
metalmeccanico, valuta anche altri settori. Disponibile in orario
diurno. Zona Pieve di Soligo, Sernaglia, Falzè, Follina e limitrofi. Tel.
349-6981195.
25enne con esperienza come muratore cerca lavoro anche
in altri settori. Zona: Follina, Pieve di Soligo, Sernaglia, Falzè di
Piave e limitrofi. Tel. 338-7421777.
Signore con esperienza come aiuto cucina in ristoranti e come operaio, cerca lavoro anche in
altri settori. Zona Follina, Cison di
Valmarino, Miane, Revine-Lago,Vittorio Veneto. Tel. 328-9749222.
Ragazza 29enne con esperienza cerca lavoro part-time pomeridiano come impiegata o babysitter. Conoscenza uso pc, esperienza commerciale. Disponibile per
zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel.
328-4789646.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica. Disponibile anche come
operaia, addetta alle pulizie, stiro,
lavapiatti. Zona Miane, Follina, Pieve di Soligo e Conegliano. Tel. 3336683232.
Signora automunita cerca
lavoro come collaboratrice domestica, baby-sitter, pulizie uffici, stiratura, commessa o altro. Disponibilità immediata, per tutto il
giorno o part-time. Tel. 3407383714.
Ragazza 23enne diplomata
Tecnico della gestione aziendale,
automunita e con esperienza, cerca lavoro come impiegata in zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel.
0438-568026, 348-4743669.
Ragazza 20enne cerca lavoro come addetta alle pulizie,
collaboratrice domestica, lavapiatti. Zona Revine-Lago e Vittorio Veneto. Tel. 333-5237912.
Signora cerca lavoro come
assistenza a persona anziana sola. Disponibile per piccoli lavori
domestici e compagnia 2-3 volte
alla settimana. Zona:Vittorio Veneto e limitrofi. No perditempo. Tel.
0438-500857.
Signora referenziata, cerca
lavoro come addetta alle pulizie,
baby-sitter o come operaia. Tel.
0438-550702 signora Anna, lunedìmercoledì-venerdì 9-12.
Ragazza 25enne, automunita laureata in servizio sociale,
offresi come baby-sitter. Disponibile nelle ore pomeridiane e serali sabato e domenica compresi,
in zona Vittorio Veneto e dintorni.
Tel. 340-4739831.
Signora 40enne referenziata con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, assistenza anziani, addetta alle pulizie. Disponibilità part-time. Zona
Vittorio Veneto. Tel. 0438-59742.
Signore con patente C-E
cerca lavoro come autista. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3492113382.
Signore con esperienza nel
settore legno cerca lavoro anche
in altri settori. Zona Vittorio Veneto dintorni e Conegliano. Tel. 349-
5154760.
Signore con esperienza nel
settore metalmeccanico, buon uso
muletto cerca lavoro come operaio e magazziniere. Disponibile
come saldatore con qualifica ed esperienza. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 329-5742446.
Ragazzo 29enne con esperienza cerca lavoro come autista
con patente B, disponibile a trasferte giornaliere. Tel. 3478066095.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica e addetta alle pulizie. Disponibile anche come assistenza
anziani in orario notturno. Zona
Vittorio Veneto. Tel. 333-9205149.
Ragazza cerca lavoro come
aiuto cuoco o pizzaiolo, lavapiatti, barista. Disponibilità immediata. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3408930590.
Ragazzo cerca lavoro come
camionista. Disponibilità immediata, turni, tempo pieno, trasferte all’estero e in Italia. Tel. 3334342011.
Ragazza 23enne cerca lavoro come baby-sitter. Disponibilità immediata per qualsiasi orario. Disponibile anche a tenere i
bambini al proprio domicilio. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel.
333-4342011.
Signora cerca lavoro come
addetta alle pulizie, collaboratrice
domestica, assistenza anziani, stiratura, lavapiatti. Disponibilità solo in orario diurno. Zona Vittorio
Veneto. Tel. 338-4884160.
Ragazza 23enne con espe-
rienza di stiratura cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore. Disponibilità a turni e a tempo pieno. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 333-4342011.
Ragazza con esperienza come baby-sitter e addetta alle pulizie, cerca lavoro in questi ambiti oppure come collaboratrice domestica, lavapiatti, operaia in qualsiasi settore. Zona Pieve di Soligo,
Conegliano, Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 338-4756124.
Saldatore a filo 37enne,
serio, italiano, metalmeccanico generico, cerca lavoro a tempo pieno. Disponibile per lavoro in qualsiasi settore. Zona: Conegliano-Susegana e limitrofi. Lasciare un messaggio in segreteria al 3397563900.
Ragazzo 17enne cerca lavoro come apprendista elettricista
o idraulico in Vittorio Veneto. Tel.
320-6777536.
Signora cerca lavoro come
addetta assistenza anziani diurna,
baby-sitter, collaboratrice domestica, aiuto cuoca o per pulizie negli uffici. Tel. 329-4747448.
Signore cerca lavoro come
operaio in qualsiasi settore, come
aiuto cuoco, pulizie, magazziniere
o altro. Tel. 335-8267921.
Signora impartisce lezioni
di recupero a studenti di scuola
elementare, media e superiore. Zona Vittorio Veneto, Revine-Lago, Tarzo. Tel. 338-1362256.
Ragazza 25enne automunita con diploma magistrale e laureata in psicologia si rende disponibile per sostegno scolastico.
Tel. 347-7695892, 0438-53065.
Ragazza neolaureata in psicologia si rende disponibile come
sostegno scolastico. Disponibile solo mezza giornata. Tel. 0438550529, 348-0102626.
Ragazza diplomata liceo
classico e laureata in servizio sociale offresi per lezioni private nelle aree umanistiche per ragazzi
delle scuole elementari e medie.
Disponibile nelle ore pomeridiane
e serali, in zona Vittorio Vento e
limitrofi. Tel. 340-4739831.
Ragazza 20enne con esperienza cerca lavoro come cameriera, impiegata o operaia. Disponibilità immediata. Zona Vittorio
Veneto. Conoscenza inglese e tedesco. No automunita. Tel. 3402647662.
Signore cerca lavoro come
operaio metalmeccanico. Zona Vittorio Veneto dintorni e Conegliano. Tel. 328-3054933.
Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anziani. Disponibile 24/24 ore fine settimana compresi. Zona Vittorio Veneto. Tel. 349-7239382.
Ragazzo con esperienza offresi come aiuto-pizzaiolo o snackista. Tel. 329-5384842.
Signore con esperienza come operaio metalmeccanico attualmente in stato di mobilità, cerca lavoro anche in altri settori. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 329-1964867.
Ragazza 24enne diplomata
in Tecnico della gestione aziendale, con esperienza nel settore assicurativo, cerca lavoro come impiegata amministrativa in azienda
o agenzia di assicurazione. Zona
Vittorio Veneto. Tel. 380-2928672.
Ragazza 24enne cerca lavoro come baby-sitter, stiratura,
cameriera o barista. Tel. 3402597942.
Signora automunita, con esperienza in case di riposo, cerca
lavoro come assistenza anziani. Disponibile anche come collaboratrice
domestica, addetta alle pulizie, in
uffici o alberghi o come operaia.
Zona Vittorio Veneto, dintorni e Conegliano. Tel. 339-5415554.
25enne diplomata massoterapista con attestati di frequenza a corsi di estetica, cerca lavoro nel settore. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 3478848933.
Causa cambio residenza, signore con esperienza come saldatore a filo cerca lavoro in zona
Sacile e limitrofi. Tel. 347-8029068.
Signore con esperienza nel
settore calzaturiero e agricolo cerca lavoro anche in altri settori. Tel.
340-7451096.
Ragazza 27enne referenziata con disponibilità immediata
cerca lavoro come impiegata nel
settore amministrativo, ma valuta
proposte anche nel settore commerciale. Tel. 347-0328261.
Ragazza 28enne con esperienza, cerca lavoro come impiegata operaia o commessa. Tel.
0438-308554, 340-8531174.
Signora cerca lavoro come
addetta alle pulizie, collaboratrice
domestica, operaia in qualsiasi settore. Disponibile solo in orario
diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel.
338-4682137.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica e stiro al proprio domicilio. Tel. 0438-959419.
30enne, in possesso di patente B, C, D, E, con pluriennale esperienza come autista e come tipografo, cerca lavoro. Disponibile
anche in altri settori. Tel. 3471024357.
Ragazza 24enne, con esperienza in ufficio commerciale cerca lavoro nel medesimo settore in
zona Vittorio Veneto e limitrofi. Offre conoscenza di francese, inglese e tedesco base, buon uso Pc.
Telefonare in orario pasti allo
0438-925072, 349-7209594.
Signora 44enne, mamma,
con esperienza, cerca lavoro come
baby-sitter o collaboratrice domestica in Vittorio Veneto e dintorni.
Disponibile dal lunedì al venerdì
in orario antimeridiano. Tel. 0438568103, 340-2310183.
Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anzia-
ni, collaboratrice domestica e addetta alle pulizie. Disponibilità immediata, part-time pomeridiano.
Zona: Vittorio Veneto. Tel. 3406812257.
Ragazzo si rende disponibile per collaborazioni con aziende per la creazione di siti web.
Retribuzione da concordare. Tel.
0438-560713 (12.30-15), 3938690279.
Signora con esperienza cerca lavoro come confezionista e sarta, o come operaia per saldatura
elementi informatici. Disponibile
anche come assistenza anziani e
ammalati e per pulizia uffici. Tel.
340-9844647.
Laureata in lingue impartisce lezioni di inglese e tedesco
a tutti i livelli o per aiuto nei compiti a ragazzi delle scuole elementari e medie. Offre massima serietà e flessibilità d’orario. Tel.
0438-553555.
Giovane signora con esperienza d’insegnamento, offresi per
ripetizioni di matematica e scienze ad alunni di scuola media inferiore e superiore. Tel. 3494712943.
Signora cerca lavoro come
pulizie, assistenza anziani, lavapiatti
o altro. Disponibile al part-time o
24/24 ore con possibilità di vitto
e alloggio. Zona:Vittorio Veneto. Tel.
349-3325237, 347-8122613.
Ragazza con esperienza
d’insegnamento offresi come babysitter in zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 328-9153298, 3395744115.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica o stiro. Disponibile solo nei
pomeriggi o sabato mattina. Zona
Vittorio Veneto. Tel. 0438-53222.
Ragazza con esperienza nel
settore metalmeccanico, legno e
tessile, cerca lavoro in qualsiasi
ambito. Tel. 334-1658341.
Signora 29enne cerca lavoro come operaia nel settore metalmeccanico, tessile o tipografico.
Disponibile a lavori a turno. Tel.
340-9189658, 0438-554175.
VENDESI
Vendesi asilo nido sito in
Cison di Valmarino. Per informazioni 0438-23790.