A Casalbore, la seconda Giornata Nazionale del Camminare,La
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A Casalbore, la seconda Giornata Nazionale del Camminare,La
Piadina Romagnola IGP Il prodotto simbolo dell’Emilia Romagna nel mondo, la Piadina Romagnola, “Pida”, “Piada”, “Pie” o come la si chiama in loco, quel disco rotondo picchiettato di bruno che sa di forno, friabile, tenero, e si consuma tiepido farcito di buoni salumi, formaggi e verdure, dopo una “odissea” decennale, è finalmente tutelato da un disciplinare. Con Decreto Ministeriale pubblicato sulla G.U. in gennaio di quest’anno, ha ottenuto il riconoscimento di indicazione geografica protetta, con protezione “transitoria”, ossia per ora limitata al suolo nazionale, in attesa del pronunciamento della Commissione Europea. Ed è già un buon successo, in un’epoca di contraffazioni selvagge. Subito dopo, nel mese di marzo 2013, si è costituito il ‘Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola’, una quindicina le aziende aderenti in rappresentanza di tutta la zona di lavorazione statuita dal Disciplinare, da Rimini ad un pezzo della Provincia di Bologna, passando per Forlì-Cesena e Ravenna. Il disciplinare tiene conto della tradizione e della storia di questo prodotto, che nasce come piatto povero e contadino e vanta parentele antichissime tipiche dell’area mediterranea, in pratica era un pane non lievitato, alla stregua del pane azzimo degli Ebrei, del pane carasao o della carta musica sardi, del pane arabo. Oggi, ben condito e arricchito con una varietà di ripieni, non sempre tradizionali, è diventato tra le preparazioni preferite da gran parte degli Italiani per sostituire lo snack di mezzogiorno, da gustare anche camminando. Tre sono i punti fermi, acqua, farina di grano tenero e sale, più lo strutto naturale di puro suino e il bicarbonato di sodio come agente lievitante. Variabili consentite, in aggiunta o in sostituzione: olio extravergine di oliva, lievito chimico, zucchero semolato, miele vergine integrale, latte vaccino in alternativa od assieme all’acqua. La piadina romagnola presenta un diametro compreso tra i 15 e 28 cm ed uno spessore compreso tra 0,3 ed 1 cm. Nella variante “Piadina Romagnola” il diametro è minore e maggiore lo spessore, nella variante “Piadina Romagnola alla Riminese”, maggiore il diametro e minore lo spessore. In pratica, si va dalla più bassa a Riccione alla più alta nel forlivese. Già tante le iniziative messe in campo dal Consorzio, a partire dalla presenza nei principali appuntamenti nazionali in ambito enogastronomico, Vinitaly, Emilia Romagna è un Mare di Sapori, Festival della Cucina Italiana, per finire con la trasmissione di Rai World (l’ex Rai International), “Community. L’Altra Italia”, canale visibile in tutti i paesi extraeuropei, ponte tra le tante comunità italiane sparse nel mondo e il nostro Paese. In questo contesto la Piadina Romagnola è stata chiama a rappresentare la regione. La puntata, registrata per mandarla in onda da lunedì 11 novembre, in dicembre sarà visibile in streaming sul sito Rai. Nell’occasione Elio Simoni, presidente del Consorzio ha dichiarato: «In vista del riconoscimento Igp a livello comunitario, è nostra intenzione realizzare una degustazione a Bruxelles davanti alla Commissione Europea raccontando storia, peculiarità, caratteristiche di questo prodotto simbolo della Romagna». Maura Sacher [email protected] Il tartufo bianco delle Crete Senesi in Mostra Due eccezionali week-end, il 9-10 e il 16-17 novembre 2013, saranno dedicati al “Diamante Bianco delle Crete Senesi” nella 28esima Mostra Mercato del Tartufo Bianco, organizzata dal Comune di San Giovanni d’Asso in collaborazione con l’Associazione Tartufai Senesi. Al convegno inaugurale, che si svolgerà nella Sala del Camino del Castello, verrà presentata la Legge Quadro sulla Regolamentazione del mondo del tartufo, alla presenza del Presidente della Commissione Agricoltura della Camera Luca Sani. Nelle quattro giornate, botteghe d’arte, artigianato locale e prodotti tipici del territorio faranno da sfondo alla Mostra Mercato. I visitatori potranno godere di degustazioni, gratuite a prenotazione obbligatoria, con abbinamenti di distillati e gelato artigianale al tartufo (domenica 10), tartufo, caffè e cioccolato (sabato 16). Altre eccellenze del territorio verranno messe in risalto nel primo week end: i vini del Consorzio DOC Orcia in abbinamento ai pecorini senesi, nell’ambito del “Premio Sapori Senesi – XVI edizione”, con il contributo del Consorzio Agrario Provinciale di Siena. Non mancheranno le apericene nelle strade del borgo, i menù a tema nei ristoranti del territorio aderenti all’iniziativa “Novembre a Tavola”, la musica e gli spettacoli degli artisti di strada. Sabato 9 e sabato 16 ci sarà l’opportunità di utilizzare il “Bussino del Gusto” che condurrà i visitatori in un tour alla scoperta dei sapori tipici del territorio direttamente nelle aziende, (prenotazione obbligatoria, massimo 15 posti) e per gli appassionati di partecipare alla “cerca” nell’area tartufigena del Mabbione con l’Associazione Tartufai Senesi e i loro preziosi cani. In calendario sabato 16 e domenica 17 novembre la premiazione del contest fotografico «Il trekking del Vino e del Tartufo», in collaborazione con la Pro Loco di San Giovanni d’Asso e il Consorzio del Vino Orcia DOC, domenica 17 l’incontro su «Le Crete Senesi e l’agricoltura: confronto tra esperti sulle nuove opportunità di mantenimento del paesaggio e di sviluppo futuro dell’agricoltura e delle aziende agricole» e la consegna del Premio Internazionale «Un tartufo per la pace». Chi viene da fuori, nelle due domeniche, potrà sfruttare una originale opportunità: arrivare a San Giovanni d’Asso con il Treno Storico a vapore. Domenica 10 novembre il convoglio partirà da Siena mentre il 17 partirà da Grosseto, con rientro nelle destinazioni di origine nel pomeriggio. Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare 3497504247 – 0577718811 (Biancane Servizi al Turismo). a: Maura Sacher [email protected] A Casalbore, la seconda Giornata Nazionale del Camminare Il borgo irpino aderisce all’iniziativa promossa da FederTrek: previsti percorsi di trekking e visite guidate alla Torre Normanna e al Museo dei Castelli. Sabato 12 e domenica 13 ottobre due giorni alla scoperta degli antichi itinerari frequentati da pastori, uomini di fede, guerrieri e viaggiatori. Un’opportunità culturale per quanti nel week end visiteranno il borgo di Casalbore, scoprendone la naturale bellezza e i tesori di storia e architettura. In occasione della seconda Giornata Nazionale del Camminare, l’iiniziativa promossa di FederTrek patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, l’Eco-Agriturismo “Oasi Masseria Sant’Elia” di Casalbore (AV), in collaborazione con le associazioni Via Tratturo, Terre di Casalbore, Terre di Campania e il Museo dei Castelli e con il patrocinio del Comune di Casalbore, organizza, infatti, uno speciale percorso di trekking ecoturistico, culturale ed enogastronomico che si snoderà lungo la via Francigena del Sud, alla scoperta delle tracce della civiltà del tratto campano “Valmiscano-Fortore”. Un itinerario che condurrà il visitatore sui resti dell’antica via Traiana e il Regio Tratturo per trascorrere due giorni rilassanti all’insegna della cultura, del contatto con la natura e del gusto tipico lungo le vie percorse dai pellegrini e la millenaria via dei pastori. Itinerari di storia che hanno visto il passaggio di antichissime civiltà in una terra che oggi si racconta attraverso il suo ricco passato. Sabato 12, a partire dalle ore 15,30, è previsto un percorso di trekking urbano alla scoperta dei tesori del borgo di Casalbore, con visita finale alla Torre Normanna e al Museo dei Castelli. A conclusione, alle ore 18,30, si terrà la presentazione del libro “I misteri del Goleto” di Marco Di Donato. Domenica 13, a partire dalle ore 9,30, sarà invece possibile, dopo la visita alla Torre Normanna e al Museo dei Castelli, partecipare ad un percorso di trekking guidato, della lunghezza di 12 km, lungo il Regio Tratturo e la Via Francigena del Sud, con soste panoramiche e possibilità di degustare i prodotti tipici locali. Per informazioni e prenotazioni: 333.7737555 Eco – Agriturismo Oasi Masseria Sant’Elia, Casalbore 83034 (AV) [email protected] ; www.agrisantelia.it Simone Ottaiano [email protected] La Caffetteria Torinese vince il premio “Bar dell’Anno 2014” Si è svolta stamane presso la Città del Gusto di Roma la dodicesima edizione del premio “Bar d’Italia 2014” organizzato dalla Gambero Rosso in collaborazione con la nota azienda produttrice di caffè Illy e Sanbittèr. Quest’anno il prestigioso premio è stato assegnato, per la seconda volta, alla Caffetteria Torinese in località Palmanova in provincia di Udine, considerata la migliore interprete del concetto di bar del terzo millennio, assommando qualità del servizio, originalità dell’offerta e capacità di innovazione. Un ulteriore premio speciale è stato quest’anno assegnato dalla giuria, (composta dai giornalisti Michela Auriti del settimanale Oggi, Luca Zanini delCorriere della Sera, Licia Granello del La Repubblica, Anna Scafuri del TG1, Giulia Segreti del Financial Times), al bar Lievita di Riccione distintosi per la sua particolare e facile proposta commerciale, privilegiando il rapporto con i piccoli artigiani e i loro prodotti declinati con capacità e passione. Nel corso della manifestazione di cui sopra è stato assegnato il premio “Aperitivo dell’anno”, realizzato in collaborazione tra Gambero Rosso e Sanbittèr, vinto quest’anno dalla pasticceria “d&g Patisserie” di Salvazzano Dentro in provincia di Padova, contraddistintasi per i particolari design del locale e per la particolare selezione dei prodotti gourmet che hanno contribuito a far diventare il d&g Patisserie una delle pasticcerie più amate dai padovani. La cerimonia di premiazione si è infine conclusa con una piccola digressione posta dagli organizzatori sulle straordinarie capacità dei bar italiani, i quali rappresentano oggi “una importante forza motrice della economia nazionale, costituendo al tempo stesso un importante punto di riferimento riguardante il concetto di italianità nel mondo”. [email protected] A Pesariis (Carnia) «Arlois e Fasois», “Orologi e fagioli” «Il mondo delle Malghe – la demonticazione – arlois e fasoi» è una festa che si svolge a Pesariis, suggestiva frazione del Comune di Prato Carnico, nel cuore della Val Pesarina, una delle sette valli della Carnia, ogni secondo fine settimana di settembre, in coincidenza con la data del ritorno delle mandrie dall’alpeggio, e fonde insieme tutte le più antiche tradizioni locali facendone un forte richiamo turistico. La manifestazione, organizzata dalla Proloco Val Pesarina nei giorni 7 e 8 settembre 2013, è imperniata sui prodotti tipici del posto. Due giornate intense di festa con mercatino folcloristico, mostra-mercato di orologi, degustazione delle specialità locali, precipuamente a base di fagioli, conditi da musica e balli, in scenografie che coinvolgono tutti i borghi. Come mai fagioli e orologi vengono celebrati abbinati? Per due ragioni. La prima perché il fagiolo delle coltivazioni di Prato Carnico, varietà borlotto, è famoso per l’alta qualità, specie il borlotto di Pesariis, strettamente e orgogliosamente autoctono, che già agli inizi del secolo scorso costituiva una grande risorsa per il territorio e successivamente alla Seconda Guerra Mondiale per l’economia nazionale. Nato come piatto contadino di tutte le regioni, da quando i semi sono stati importati dal Sudamerica, è sempre stato considerato la «carne dei poveri», tanto che negli anni del boom economico le pietanze di fagioli sono gradualmente scomparse dai menù dei ristoranti e introvabili persino nelle trattorie. Tuttavia in tantissime case si perpetua la tradizione, soprattutto nella stagione fredda, per l’alto apporto energetico che se ne ricava, tanto che dopo un piatto di minestrone colmo fino all’orlo non occorre mangiare altro. I Carnici ne fanno un essenziale componente della loro speciale «jota». La seconda ragione riguarda la produzione di orologi, che a Pesariis prende avvio nel XVII secolo, arte importata dalla Foresta Nera di Wurttenberg dove gli emigrati pesarini appresero il mestiere, diventato orgoglio degli artigiani locali. Fu la famiglia Solari ad iniziare nel 1725 la produzione degli orologi da torre, ambìti dalle famiglie nobili per posizionarli sulla facciata dello loro dimore ed esportati inizialmente nel Veneto, nel Friuli e in Tirolo, poi gradualmente in tutte la nazioni, affermando il marchio nel mondo. Motivo di fierezza carnica è l’orologio della Torre di Piazza Libertà di Udine. Durante la giornata di domenica è possibile visitare il Museo dell’Orologio ed il percorso dell’Orologeria Monumentale, la Casa Carnica Museo “Bruseschi” e la mostra di macchine per il cinema e la fotografia, nella frazione di Pieria. L’organizzazione fa presente, che a causa delle condizioni stagionali avverse, la raccolta dei fagioli destinati alla vendita sarà scarsa. Per la manifestazione vengono raccolti solamente fagioli coltivati in Val Pesarina, pertanto si ritiene che la vendita, da parte dei produttori, sarà minima. Maura Sacher [email protected] Degustazioni in Monastero Appagare il palato e gli occhi, degustando prodotti di alta qualità in uno splendido contesto. Si può riassumere così “Degustazioni in Monastero”, l’iniziativa programmata il 6 settembre 2013 dalle 19 alle 24, nel chiostro del Monastero di Santa Maria in Valle a Cividale del Friuli. L’evento, oltre che dall’amministrazione comunale, vede come partner anche il Consorzio per la tutela dei vini Doc, Strade del vino e sapori Friuli Venezia Giulia, Confcommercio Udine e i produttori regionali di olio. All’interno del Monastero, al quale è annesso il Tempietto Longobardo, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco, sarà possibile gustare vini, olio e prodotti gastronomici tipici. L’iniziativa, nasce anche come volano di promozione del patrimonio artistico e culturale locale non soltanto in Friuli Venezia Giulia, ma anche nei vicini territori di Veneto, Austria e Slovenia. Nel contesto della manifestazione, saranno allestiti circa 25 tavoli con l’esposizione dei prodotti enogastronomici presenti all’iniziativa e la partecipazione di aziende vitivinicole, ristoranti cividalesi e produttori di olio d’oliva. Il Monastero sarà allestito con un impianto luci scenografico nella zona centrale del giardino, completato da suggestive proiezioni video a parete di grande impatto per gli ospiti. Candele all’ingresso, candelieri nei tavoli, punti luce che al calare del sole creeranno una magia unica in una location straordinaria, dando vita a un evento da ricordare. Per la prima volta, il Monastero di Santa Maria in Valle ospita un appuntamento di questo genere. C’è già grande attesa anche da parte dell’amministrazione comunale di Cividale del Friuli, come testimonia Daniela Bernardi, assessore al turismo alle attività produttive: «con questo evento, il Municipio punta a dare grande risalto a prodotti preziosi quali olio, vino ed enogastronomia in generale, vere ricchezze del territorio – sottolinea -. Il fascino di una cornice stupenda come il chiostro del Monastero, la creatività dei nostri ristoratori e la suggestione dell’allestimento ambientale sono ingredienti di una serata tutta da ricordare. Oltre a valorizzare il nostro patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico, l’evento rappresenta un momento di incontro e socializzazione». E il Comune guarda già avanti: «Confidiamo – conclude l’assessore Bernardi – di riproporre manifestazione anche negli anni a venire». la Confesercenti Ferrara non è solo Associazione di Categoria Le piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi ma è anche formazione, Il laboratorio è nella disponibilità del CE.S.CO.T., l’agenzia formativa della Confesercenti Ferrara. Il laboratorio dove oltre ad ospitare l’iniziativa a “Quelli che … a tavola con il WEB”, vengono regolarmente svolte attività formative, finanziate e a mercato, per chi lavora e per chi vuole iimparare l’attività, dalla panificazione alla pizzeria, pasticceria dolce e salata, cucina del territorio e cucina amatoriale, barman e altri corsi riguardanti i pubblici esercizi che spaziano dalle nuove tendenze al banqueting. Le opportunità di finanziamento ed i canali ai quali attingere sono rappresentati dal Fondo Sociale Europeo, dai Fondi nazionali della L. 236/93 e dalla L. 53/00, Fonter, il fondo interprofessionale della Confesercenti e i Sindacati dei lavoratori e l’Ente Bilaterale Territoriale Emilia Romagna E.B.T. – E.R. Grande successo per sagra salentina Taraddota la IV della Si è conclusa da pochissimi giorni uno dei tanti eventi enogastronomici salentini oraganizzati, per l’occasione dalla pro loco del comune di Aradeo nella provincia di Lecce. Nel corso della manifestazione sono state offerte al folto pubblico presente, la degustazione di piccoli piatti tipici della tradizione enogastronomica salentina come ad esempio la famose orecchiette di grano ed orzo preparate seguendo i metodi delle più antiche tradizioni pugliesi, il pesce fritto, le poco conosciute pittule ovvero delle piccole frittelle a forma sferica e condite con del peperoncino, e gli immancabili panzerotti di patate. Particolare attenzione è stata infine rivolta dal folto pubblico presente alla degustazione dei c.d. lampascioni ovvero delle particolari tipologie di cipolle, più comunemente detti “cipollacci” forniti in degustazione per l’occasione dall’azienda Ekalo della provincia di Lecce, preparati mediante l’immersione di questi sott’aceto e ricoperti con del sale grosso. La manifestazione enogastronomica è stata accompagnata dalla esecuzione di numerose musiche folkloristiche salentine tra le quali non poteva di certo mancare la famosa pizzica che ha coinvolto, nell’occasione, i numerosi turisti sopraggiunti appositamente alla manifestazione. Dato il grandissimo successo riscontrato nel corso della sagra di cui sopra il Comune di Aradeo ha già annunciato la realizzazione della quinta edizione della Taraddota che si terrà nel medesimo comune all’interno della quale saranno presenti importanti e significative sorprese per il futuro pubblico partecipante. Il Palio Chiaretto in A Garda, sulla sponda veronese il 13 agosto con una disfida interamente al femminile. Vino il rosato rosa col dell’omonimo lago, appuntamento a colpi di remi tra equipaggi ufficiale della manifestazione, gardesano. Novità 2013 a Garda (Vr), il 13 agosto, due giorni prima del tradizionale Palio dell’Assunta, si disputerà il Palio in Rosa, una disfida tra equipaggi interamente al femminile, e il vino ufficiale della manifestazione sarà il Bardolino Chiaretto, classico rosato gardesano. Ben ventiquattro fra bar, ristoranti e hotel del lungolago di Garda, in apertura del Palio in Rosa offriranno ai loro clienti un aperitivo in rosa con il Chiaretto, oppure con il Chiaré, lo sparkling cocktail a base di Chiaretto spumante, sciroppo di fiori di sambuco e foglie di menta. L’iniziativa è promossa dalla Pro Loco di Garda, in collaborazione con i commercianti e i pubblici esercizi del paese e con il Consorzio di tutela del Bardolino. “I produttori del Chiaretto – ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – hanno aderito con entusiasmo a quest’iniziativa, che porta una ventata positiva di novità a una delle grandi tradizioni del nostro lago, così come il Chiaretto rappresenta un’altra novità positiva per la tradizione vinicola”. Se a correre il Palio maschile di ferragosto saranno gli equipaggi delle contrade del centro storico, a disputarsi il Palio in Rosa tutto al femminile del 13 agosto, invece sei contrade “extra mura”: Le Giare, Le Rasole, I Beati, La Val, San Vili e San Bernardo. Alle 19.00 la manifestazione si aprirà con quattro concertini sul lungolago, protagoniste vocalist al femminile. La gara si svolgerà dalle 21.15 alle 22.30. In contemporanea, i ventiquattro locali aderenti serviranno il Chiaretto agli ospiti, con circa trenta cantine presenti con i loro vini. E nei ristoranti del lungolago sarà servita la cena in rosa, con menù a 20 euro (gamberetti in salsa rosa, pasta al tonno rosa, trota salmonata, Chiaretto). Alle vincitrici del Palio andrà una magnum di Chiaretto spumante. Per finire ancora musica al femminile fin oltre la mezzanotte, tra palloncini e bandierine e decorazioni in rosa. Il Chiaretto, con 10 milioni di bottiglie è oggi leader assoluto del mercato dei vini rosati italiani a denominazione d’origine ed è particolarmente amato dal pubblico femminile. Brindisi sotto le stelle in alta quota La notte di San Lorenzo, prima edizione di “Calici di Stelle” sulle Dolomiti di Cortina d’Ampezzo. Un percorso di intrattenimento enogastronomico e culturale, che inizierà nel pomeriggio di sabato 10 Agosto e attraverserà le Dolomiti, coinvolgendo quattro rifugi e una malga. Una notte di San Lorenzo speciale, degustando un calice di buon vino su una suggestiva terrazza panoramica che guarda sulle vette dolomitiche. L’evento creato da Maria Botter di Veneziaeventi.com, ha il patrocinio del comune di Cortina d’Ampezzo in collaborazione con il Movimento del Turismo del Vino Veneto e Cortina Turismo. “È proprio durante una serata in un rifugio in compagnia di amici – ha detto Maria Botter – che è nata l’idea di organizzare un evento per tutti, anche per le famiglie, che unisse il piacere dell’enogastronomia alla bellezza paesaggistica della Regina delle Dolomiti”. Un percorso di intrattenimento enogastronomico e culturale, che inizierà nel pomeriggio di sabato 10 Agosto e attraverserà le Dolomiti, coinvolgendo quattro rifugi e una malga: il Rifugio Scoiattoli (2280m) con il Museo della Grande Guerra all’aperto; il Rifugio Averau (2416m) rinomato per la cucina d’alto livello; il Rifugio Lagazuoi famoso per l’incredibile panorama sulle vette dolomitiche (2225m); il Rifugio Col Drusciè (1780m) dov’è situato l’Osservatorio Astronomico “Helmut Ullrich” e la Malga Peziè de Parù (1535m) facilmente raggiungibile con mezzi propri e attrezzata per le famiglie con laboratori creativi gratuiti per i bimbi, a cura dei Servizi Educativi dei Musei delle Regole e in collaborazione con l’Associazione Astronomica di Cortina. Al prezzo di 10 euro verrà fornita l’apposita sacca con un calice di cristallo serigrafato per accedere a tutte le degustazioni organizzate in ciascun rifugio dalle ore 15.00 alle ore 19.00, con i produttori che presenteranno oltre 100 etichette, provenienti da tutta Italia. In abbinamento ai vini verranno proposti dei piattini con prodotti tipici a 5 euro. Alle ore 20.00 inizieranno le “Cene Stellari” nei quattro rifugi e nella malga, dove sarà possibile abbinare i vini in degustazione a un menu con specialità tipiche. Per la cena nei quattro rifugi e nella malga del costo di 40 euro ciascuno cui aggiungere il costo del biglietto della seggiovia o funivia è richiesta la prenotazione direttamente in rifugio o in malga. Al Rifugio Scoiattoli, in particolare, la cena sarà a quattro mani con lo chef Franco Favaretto che presenterà il suo delizioso Baccalà. Il Pasticcere Loison proporrà la sua strepitosa pasticceria in tutte le sedi. Dalle ore 21.30, nelle terrazze delle varie location, l’Associazione astrofili veneti e l’Associazione astronomica Cortina con i loro telescopi saranno a disposizione di appassionati e semplici curiosi per osservare le stelle. Ulteriori informazioni su www.veneziaeventi.com