A Casalbore, la seconda Giornata Nazionale del Camminare,La

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A Casalbore, la seconda Giornata Nazionale del Camminare,La
Piadina Romagnola IGP
Il prodotto simbolo dell’Emilia Romagna nel mondo, la Piadina
Romagnola, “Pida”, “Piada”, “Pie” o come la si chiama in loco,
quel disco rotondo picchiettato di bruno che sa di forno,
friabile, tenero, e si consuma tiepido farcito di buoni
salumi, formaggi e verdure, dopo una “odissea” decennale, è
finalmente tutelato da un disciplinare.
Con Decreto Ministeriale pubblicato sulla G.U. in gennaio di
quest’anno, ha ottenuto il riconoscimento di indicazione
geografica protetta, con protezione “transitoria”, ossia per
ora limitata al suolo nazionale, in attesa del pronunciamento
della Commissione Europea. Ed è già un buon successo, in
un’epoca di contraffazioni selvagge.
Subito dopo, nel mese di marzo 2013, si è costituito il
‘Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola’, una
quindicina le aziende aderenti in rappresentanza di tutta la
zona di lavorazione statuita dal Disciplinare, da Rimini ad un
pezzo della Provincia di Bologna, passando per Forlì-Cesena e
Ravenna.
Il disciplinare tiene conto della tradizione e della storia di
questo prodotto, che nasce come piatto povero e contadino e
vanta parentele antichissime tipiche dell’area mediterranea,
in pratica era un pane non lievitato, alla stregua del pane
azzimo degli Ebrei, del pane carasao o della carta musica
sardi, del pane arabo. Oggi, ben condito e arricchito con una
varietà di ripieni, non sempre tradizionali, è diventato tra
le preparazioni preferite da gran parte degli Italiani per
sostituire lo snack di mezzogiorno, da gustare anche
camminando.
Tre sono i punti fermi, acqua, farina di grano tenero e sale,
più lo strutto naturale di puro suino e il bicarbonato di
sodio come agente lievitante. Variabili consentite, in
aggiunta o in sostituzione: olio extravergine di oliva,
lievito chimico, zucchero semolato, miele vergine integrale,
latte vaccino in alternativa od assieme all’acqua.
La piadina romagnola presenta un diametro compreso tra i 15 e
28 cm ed uno spessore compreso tra 0,3 ed 1 cm. Nella variante
“Piadina Romagnola” il diametro è minore e maggiore lo
spessore, nella variante “Piadina Romagnola alla Riminese”,
maggiore il diametro e minore lo spessore. In pratica, si va
dalla più bassa a Riccione alla più alta nel forlivese.
Già tante le iniziative messe in campo dal Consorzio, a
partire dalla presenza nei principali appuntamenti nazionali
in ambito enogastronomico, Vinitaly, Emilia Romagna è un Mare
di Sapori, Festival della Cucina Italiana, per finire con la
trasmissione di Rai World (l’ex Rai International),
“Community. L’Altra Italia”, canale visibile in tutti i paesi
extraeuropei, ponte tra le tante comunità italiane sparse nel
mondo e il nostro Paese. In questo contesto la Piadina
Romagnola è stata chiama a rappresentare la regione. La
puntata, registrata per mandarla in onda da lunedì 11
novembre, in dicembre sarà visibile in streaming sul sito Rai.
Nell’occasione Elio Simoni, presidente del Consorzio ha
dichiarato: «In vista del riconoscimento Igp a livello
comunitario, è nostra intenzione realizzare una degustazione a
Bruxelles davanti alla Commissione Europea raccontando storia,
peculiarità, caratteristiche di questo prodotto simbolo della
Romagna».
Maura Sacher
[email protected]
Il tartufo bianco delle Crete
Senesi in Mostra
Due eccezionali week-end, il 9-10 e il 16-17 novembre 2013,
saranno dedicati al “Diamante Bianco delle Crete Senesi” nella
28esima Mostra Mercato del Tartufo Bianco, organizzata dal
Comune di San Giovanni d’Asso in collaborazione con
l’Associazione Tartufai Senesi.
Al convegno inaugurale, che si svolgerà nella Sala del Camino
del Castello, verrà presentata la Legge Quadro sulla
Regolamentazione del mondo del tartufo, alla presenza del
Presidente della Commissione Agricoltura della Camera Luca
Sani.
Nelle quattro giornate, botteghe d’arte, artigianato locale e
prodotti tipici del territorio faranno da sfondo alla Mostra
Mercato.
I visitatori potranno godere di degustazioni, gratuite a
prenotazione obbligatoria, con abbinamenti di distillati e
gelato artigianale al tartufo (domenica 10), tartufo, caffè e
cioccolato (sabato 16).
Altre eccellenze del territorio verranno messe in risalto nel
primo week end: i vini del Consorzio DOC Orcia in abbinamento
ai pecorini senesi, nell’ambito del “Premio Sapori Senesi –
XVI edizione”, con il contributo del Consorzio Agrario
Provinciale di Siena.
Non mancheranno le apericene nelle strade del borgo, i menù a
tema nei ristoranti del territorio aderenti all’iniziativa
“Novembre a Tavola”, la musica e gli spettacoli degli artisti
di strada.
Sabato 9 e sabato 16 ci sarà l’opportunità di utilizzare il
“Bussino del Gusto” che condurrà i visitatori in un tour alla
scoperta dei sapori tipici del territorio direttamente nelle
aziende, (prenotazione obbligatoria, massimo 15 posti) e per
gli appassionati di partecipare alla “cerca” nell’area
tartufigena del Mabbione con l’Associazione Tartufai Senesi e
i loro preziosi cani.
In calendario sabato 16 e domenica 17 novembre la premiazione
del contest fotografico «Il trekking del Vino e del Tartufo»,
in collaborazione con la Pro Loco di San Giovanni d’Asso e il
Consorzio del Vino Orcia DOC, domenica 17 l’incontro su «Le
Crete Senesi e l’agricoltura: confronto tra esperti sulle
nuove opportunità di mantenimento del paesaggio e di sviluppo
futuro dell’agricoltura e delle aziende agricole» e la
consegna del Premio Internazionale «Un tartufo per la pace».
Chi viene da fuori, nelle due domeniche, potrà sfruttare una
originale opportunità: arrivare a San Giovanni d’Asso con il
Treno Storico a vapore. Domenica 10 novembre il convoglio
partirà da Siena mentre il 17 partirà da Grosseto, con rientro
nelle destinazioni di origine nel pomeriggio.
Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare
3497504247 – 0577718811 (Biancane Servizi al Turismo).
a:
Maura Sacher
[email protected]
A
Casalbore,
la
seconda
Giornata
Nazionale
del
Camminare
Il borgo irpino aderisce all’iniziativa promossa da FederTrek:
previsti percorsi di trekking e visite guidate alla Torre
Normanna e al Museo dei Castelli. Sabato 12 e domenica 13
ottobre due giorni alla scoperta degli antichi itinerari
frequentati da pastori, uomini di fede, guerrieri e
viaggiatori.
Un’opportunità culturale per quanti nel week end visiteranno
il borgo di Casalbore, scoprendone la naturale bellezza e i
tesori di storia e architettura. In occasione della seconda
Giornata Nazionale del Camminare, l’iiniziativa promossa di
FederTrek
patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio, l’Eco-Agriturismo “Oasi Masseria
Sant’Elia” di Casalbore (AV), in collaborazione con le
associazioni Via Tratturo, Terre di Casalbore, Terre di
Campania e il Museo dei Castelli e con il patrocinio del
Comune di Casalbore, organizza, infatti, uno speciale percorso
di trekking ecoturistico, culturale ed enogastronomico che si
snoderà lungo la via Francigena del Sud, alla scoperta delle
tracce della civiltà del tratto campano “Valmiscano-Fortore”.
Un itinerario che condurrà il visitatore sui resti dell’antica
via Traiana e il Regio Tratturo per trascorrere due giorni
rilassanti all’insegna della cultura, del contatto con la
natura e del gusto tipico lungo le vie percorse dai pellegrini
e la millenaria via dei pastori. Itinerari di storia che hanno
visto il passaggio di antichissime civiltà in una terra che
oggi si racconta attraverso il suo ricco passato. Sabato 12, a
partire dalle ore 15,30, è previsto un percorso di trekking
urbano alla scoperta dei tesori del borgo di Casalbore, con
visita finale alla Torre Normanna e al Museo dei Castelli. A
conclusione, alle ore 18,30, si terrà la presentazione del
libro “I misteri del Goleto” di Marco Di Donato. Domenica 13,
a partire dalle ore 9,30, sarà invece possibile, dopo la
visita alla Torre Normanna e al Museo dei Castelli,
partecipare ad un percorso di trekking guidato, della
lunghezza di 12 km, lungo il Regio Tratturo e la Via
Francigena del Sud, con soste panoramiche e possibilità di
degustare i prodotti tipici locali.
Per informazioni e prenotazioni: 333.7737555
Eco – Agriturismo Oasi Masseria Sant’Elia, Casalbore 83034
(AV)
[email protected] ; www.agrisantelia.it
Simone Ottaiano
[email protected]
La Caffetteria Torinese vince
il premio “Bar dell’Anno
2014”
Si è svolta stamane presso la Città del Gusto di Roma la
dodicesima edizione del premio “Bar d’Italia 2014” organizzato
dalla Gambero Rosso in collaborazione con la nota azienda
produttrice di caffè Illy e Sanbittèr.
Quest’anno il prestigioso premio è stato assegnato, per la
seconda volta, alla Caffetteria Torinese in località Palmanova
in provincia di Udine, considerata la migliore interprete del
concetto di bar del terzo millennio, assommando qualità del
servizio, originalità dell’offerta e capacità di innovazione.
Un ulteriore premio speciale è stato quest’anno assegnato
dalla giuria, (composta dai giornalisti Michela Auriti del
settimanale Oggi, Luca Zanini delCorriere della Sera, Licia
Granello del La Repubblica, Anna Scafuri
del TG1, Giulia
Segreti del Financial Times), al bar Lievita di Riccione
distintosi per la sua particolare e facile proposta
commerciale, privilegiando il rapporto con i piccoli artigiani
e i loro prodotti declinati con capacità e passione.
Nel corso della manifestazione di cui sopra è stato assegnato
il premio “Aperitivo dell’anno”, realizzato in collaborazione
tra Gambero Rosso e Sanbittèr, vinto quest’anno dalla
pasticceria “d&g Patisserie” di Salvazzano Dentro in provincia
di Padova, contraddistintasi per i particolari design del
locale e per la particolare selezione dei prodotti gourmet che
hanno contribuito a far diventare il d&g Patisserie una delle
pasticcerie più amate dai padovani.
La cerimonia di premiazione si è infine conclusa con una
piccola digressione posta dagli organizzatori sulle
straordinarie capacità dei bar italiani, i quali rappresentano
oggi “una importante forza motrice della economia nazionale,
costituendo al tempo stesso un importante punto di riferimento
riguardante il concetto di italianità nel mondo”.
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A Pesariis (Carnia) «Arlois e
Fasois», “Orologi e fagioli”
«Il mondo delle Malghe – la demonticazione – arlois e fasoi» è
una festa che si svolge a Pesariis, suggestiva frazione del
Comune di Prato Carnico, nel cuore della Val Pesarina, una
delle sette valli della Carnia, ogni secondo fine settimana di
settembre, in coincidenza con la data del ritorno delle
mandrie dall’alpeggio, e fonde insieme tutte le più antiche
tradizioni locali facendone un forte richiamo turistico.
La manifestazione, organizzata dalla Proloco Val Pesarina nei
giorni 7 e 8 settembre 2013, è imperniata sui prodotti tipici
del posto. Due giornate intense di festa con mercatino
folcloristico, mostra-mercato di orologi, degustazione delle
specialità locali, precipuamente a base di fagioli, conditi da
musica e balli, in scenografie che coinvolgono tutti i borghi.
Come mai fagioli e orologi vengono celebrati abbinati? Per due
ragioni.
La prima perché il fagiolo delle coltivazioni di Prato
Carnico, varietà borlotto, è famoso per l’alta qualità, specie
il borlotto di Pesariis, strettamente e orgogliosamente
autoctono, che già agli inizi del secolo scorso costituiva una
grande risorsa per il territorio e successivamente alla
Seconda Guerra Mondiale per l’economia nazionale. Nato come
piatto contadino di tutte le regioni, da quando i semi sono
stati importati dal Sudamerica, è sempre stato considerato la
«carne dei poveri», tanto che negli anni del boom economico le
pietanze di fagioli sono gradualmente scomparse dai menù dei
ristoranti e introvabili persino nelle trattorie. Tuttavia in
tantissime case si perpetua la tradizione, soprattutto nella
stagione fredda, per l’alto apporto energetico che se ne
ricava, tanto che dopo un piatto di minestrone colmo fino
all’orlo non occorre mangiare altro. I Carnici ne fanno un
essenziale componente della loro speciale «jota».
La seconda ragione riguarda la produzione di orologi, che a
Pesariis prende avvio nel XVII secolo, arte importata dalla
Foresta Nera di Wurttenberg dove gli emigrati pesarini
appresero il mestiere, diventato orgoglio degli artigiani
locali. Fu la famiglia Solari ad iniziare nel 1725 la
produzione degli orologi da torre, ambìti dalle famiglie
nobili per posizionarli sulla facciata dello loro dimore ed
esportati inizialmente nel Veneto, nel Friuli e in Tirolo, poi
gradualmente in tutte la nazioni, affermando il marchio nel
mondo.
Motivo di fierezza carnica è l’orologio della Torre di Piazza
Libertà di Udine.
Durante la giornata di domenica è possibile visitare il Museo
dell’Orologio ed il percorso dell’Orologeria Monumentale, la
Casa Carnica Museo “Bruseschi” e la mostra di macchine per il
cinema e la fotografia, nella frazione di Pieria.
L’organizzazione fa presente, che a causa delle condizioni
stagionali avverse, la raccolta dei fagioli destinati alla
vendita sarà scarsa. Per la manifestazione vengono raccolti
solamente fagioli coltivati in Val Pesarina, pertanto si
ritiene che la vendita, da parte dei produttori, sarà minima.
Maura Sacher
[email protected]
Degustazioni in Monastero
Appagare il palato e gli occhi, degustando prodotti di alta
qualità in uno splendido contesto.
Si può riassumere così “Degustazioni in Monastero”,
l’iniziativa programmata il 6 settembre 2013 dalle 19 alle 24,
nel chiostro del Monastero di Santa Maria in Valle a Cividale
del Friuli. L’evento, oltre che dall’amministrazione comunale,
vede come partner anche il Consorzio per la tutela dei vini
Doc, Strade del vino e sapori Friuli Venezia Giulia,
Confcommercio Udine e i produttori regionali di olio.
All’interno del Monastero, al quale è annesso il Tempietto
Longobardo, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco, sarà
possibile gustare vini, olio e prodotti gastronomici tipici.
L’iniziativa, nasce anche come volano di promozione del
patrimonio artistico e culturale locale non soltanto in Friuli
Venezia Giulia, ma anche nei vicini territori di Veneto,
Austria e Slovenia.
Nel contesto della manifestazione, saranno allestiti circa 25
tavoli con l’esposizione dei prodotti enogastronomici presenti
all’iniziativa e la partecipazione di aziende vitivinicole,
ristoranti cividalesi e produttori di olio d’oliva. Il
Monastero sarà allestito con un impianto luci scenografico
nella zona centrale del giardino, completato da suggestive
proiezioni video a parete di grande impatto per gli ospiti.
Candele all’ingresso, candelieri nei tavoli, punti luce che al
calare del sole creeranno una magia unica in una location
straordinaria, dando vita a un evento da ricordare.
Per la prima volta, il Monastero di Santa Maria in Valle
ospita un appuntamento di questo genere. C’è già grande attesa
anche da parte dell’amministrazione comunale di Cividale del
Friuli, come testimonia Daniela Bernardi, assessore al turismo
alle attività produttive: «con questo evento, il Municipio
punta a dare grande risalto a prodotti preziosi quali olio,
vino ed enogastronomia in generale, vere ricchezze del
territorio – sottolinea -. Il fascino di una cornice stupenda
come il chiostro del Monastero, la creatività dei nostri
ristoratori e la suggestione dell’allestimento ambientale sono
ingredienti di una serata tutta da ricordare. Oltre a
valorizzare il nostro patrimonio culturale, artistico ed
enogastronomico, l’evento rappresenta un momento di incontro e
socializzazione». E il Comune guarda già avanti: «Confidiamo –
conclude l’assessore Bernardi – di riproporre
manifestazione anche negli anni a venire».
la
Confesercenti Ferrara non è
solo
Associazione
di
Categoria
Le piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi ma
è anche formazione, Il laboratorio è nella disponibilità del
CE.S.CO.T., l’agenzia formativa della Confesercenti Ferrara.
Il laboratorio dove oltre ad ospitare l’iniziativa a “Quelli
che … a tavola con il WEB”, vengono regolarmente svolte
attività formative, finanziate e a mercato, per chi lavora e
per chi vuole iimparare l’attività, dalla panificazione alla
pizzeria, pasticceria dolce e salata, cucina del territorio e
cucina amatoriale, barman e altri corsi riguardanti i pubblici
esercizi che spaziano dalle nuove tendenze al banqueting.
Le opportunità di finanziamento ed i canali ai quali attingere
sono rappresentati dal Fondo Sociale Europeo, dai Fondi
nazionali della L. 236/93 e dalla L. 53/00, Fonter, il fondo
interprofessionale della Confesercenti e i Sindacati dei
lavoratori e l’Ente Bilaterale Territoriale Emilia Romagna
E.B.T. – E.R.
Grande successo per
sagra
salentina
Taraddota
la IV
della
Si è conclusa da pochissimi giorni uno dei tanti eventi
enogastronomici salentini oraganizzati, per l’occasione dalla
pro loco del comune di Aradeo nella provincia di Lecce.
Nel corso della manifestazione sono state offerte al folto
pubblico presente, la degustazione di piccoli piatti tipici
della tradizione enogastronomica salentina come ad esempio la
famose orecchiette di grano ed orzo preparate seguendo i
metodi delle più antiche tradizioni
pugliesi, il pesce
fritto, le poco conosciute pittule ovvero delle piccole
frittelle a forma sferica e condite con del peperoncino, e gli
immancabili panzerotti di patate.
Particolare attenzione è stata infine rivolta dal folto
pubblico presente alla degustazione dei c.d. lampascioni
ovvero delle particolari tipologie di cipolle, più comunemente
detti “cipollacci” forniti in degustazione per l’occasione
dall’azienda Ekalo della provincia di Lecce, preparati
mediante l’immersione di questi sott’aceto e ricoperti con del
sale grosso.
La manifestazione enogastronomica è stata accompagnata dalla
esecuzione di numerose musiche folkloristiche salentine tra le
quali non poteva di certo mancare la famosa pizzica che ha
coinvolto, nell’occasione, i numerosi turisti sopraggiunti
appositamente alla manifestazione.
Dato il grandissimo successo riscontrato nel corso della sagra
di cui sopra il Comune di Aradeo ha già annunciato la
realizzazione della quinta edizione della Taraddota che si
terrà nel
medesimo comune all’interno della quale saranno
presenti importanti e significative sorprese per il futuro
pubblico partecipante.
Il
Palio
Chiaretto
in
A Garda, sulla sponda veronese
il 13 agosto con una disfida
interamente al femminile. Vino
il rosato
rosa
col
dell’omonimo lago, appuntamento
a colpi di remi tra equipaggi
ufficiale della manifestazione,
gardesano.
Novità 2013 a Garda (Vr), il 13 agosto, due giorni prima del
tradizionale Palio dell’Assunta, si disputerà il Palio in
Rosa, una disfida tra equipaggi interamente al femminile, e il
vino ufficiale della manifestazione sarà il Bardolino
Chiaretto, classico rosato gardesano.
Ben ventiquattro fra bar, ristoranti e hotel del lungolago di
Garda, in apertura del Palio in Rosa offriranno ai loro
clienti un aperitivo in rosa con il Chiaretto, oppure con il
Chiaré, lo sparkling cocktail a base di Chiaretto spumante,
sciroppo di fiori di sambuco e foglie di menta. L’iniziativa è
promossa dalla Pro Loco di Garda, in collaborazione con i
commercianti e i pubblici esercizi del paese e con il
Consorzio di tutela del Bardolino.
“I produttori del Chiaretto – ha spiegato il presidente del
Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – hanno
aderito con entusiasmo a quest’iniziativa, che porta una
ventata positiva di novità a una delle grandi tradizioni del
nostro lago, così come il Chiaretto rappresenta un’altra
novità positiva per la tradizione vinicola”.
Se a correre il Palio maschile di ferragosto saranno gli
equipaggi delle contrade del centro storico, a disputarsi il
Palio in Rosa tutto al femminile del 13 agosto, invece sei
contrade “extra mura”: Le Giare, Le Rasole, I Beati, La Val,
San Vili e San Bernardo. Alle 19.00 la manifestazione si
aprirà con quattro concertini sul lungolago, protagoniste
vocalist al femminile. La gara si svolgerà dalle 21.15 alle
22.30. In contemporanea, i ventiquattro locali aderenti
serviranno il Chiaretto agli ospiti, con circa trenta cantine
presenti con i loro vini. E nei ristoranti del lungolago sarà
servita la cena in rosa, con menù a 20 euro (gamberetti in
salsa rosa, pasta al tonno rosa, trota salmonata, Chiaretto).
Alle vincitrici del Palio andrà una magnum di Chiaretto
spumante. Per finire ancora musica al femminile fin oltre la
mezzanotte, tra palloncini e bandierine e decorazioni in rosa.
Il Chiaretto, con 10 milioni di bottiglie è oggi leader
assoluto del mercato dei vini rosati italiani a denominazione
d’origine ed è particolarmente amato dal pubblico femminile.
Brindisi sotto le stelle in
alta quota
La notte di San Lorenzo, prima edizione di “Calici di Stelle”
sulle Dolomiti di Cortina d’Ampezzo. Un percorso di
intrattenimento enogastronomico e culturale, che inizierà nel
pomeriggio di sabato 10 Agosto e attraverserà le Dolomiti,
coinvolgendo quattro rifugi e una malga.
Una notte di San Lorenzo speciale, degustando un calice di
buon vino su una suggestiva terrazza panoramica che guarda
sulle vette dolomitiche. L’evento creato da Maria Botter di
Veneziaeventi.com, ha il patrocinio del comune di Cortina
d’Ampezzo in collaborazione con il Movimento del Turismo del
Vino Veneto e Cortina Turismo.
“È proprio durante una serata in un rifugio in compagnia di
amici – ha detto Maria Botter – che è nata l’idea di
organizzare un evento per tutti, anche per le famiglie, che
unisse il piacere dell’enogastronomia alla bellezza
paesaggistica della Regina delle Dolomiti”.
Un percorso di intrattenimento enogastronomico e culturale,
che inizierà nel pomeriggio di sabato 10 Agosto e attraverserà
le Dolomiti, coinvolgendo quattro rifugi e una malga: il
Rifugio Scoiattoli (2280m) con il Museo della Grande Guerra
all’aperto; il Rifugio Averau (2416m) rinomato per la cucina
d’alto livello; il Rifugio Lagazuoi famoso per l’incredibile
panorama sulle vette dolomitiche (2225m); il Rifugio Col
Drusciè (1780m) dov’è situato l’Osservatorio Astronomico
“Helmut Ullrich” e la Malga Peziè de Parù (1535m) facilmente
raggiungibile con mezzi propri e attrezzata per le famiglie
con laboratori creativi gratuiti per i bimbi, a cura dei
Servizi Educativi dei Musei delle Regole e in collaborazione
con l’Associazione Astronomica di Cortina.
Al prezzo di 10 euro verrà fornita l’apposita sacca con un
calice di cristallo serigrafato per accedere a tutte le
degustazioni organizzate in ciascun rifugio dalle ore 15.00
alle ore 19.00, con i produttori che presenteranno oltre 100
etichette, provenienti da tutta Italia. In abbinamento ai vini
verranno proposti dei piattini con prodotti tipici a 5 euro.
Alle ore 20.00 inizieranno le “Cene Stellari” nei quattro
rifugi e nella malga, dove sarà possibile abbinare i vini in
degustazione a un menu con specialità tipiche. Per la cena nei
quattro rifugi e nella malga del costo di 40 euro ciascuno cui
aggiungere il costo del biglietto della seggiovia o funivia è
richiesta la prenotazione direttamente in rifugio o in malga.
Al Rifugio Scoiattoli, in particolare, la cena sarà a quattro
mani con lo chef Franco Favaretto che presenterà il suo
delizioso Baccalà. Il Pasticcere Loison proporrà la sua
strepitosa pasticceria in tutte le sedi.
Dalle ore 21.30, nelle terrazze delle varie location,
l’Associazione astrofili veneti e l’Associazione astronomica
Cortina con i loro telescopi saranno a disposizione di
appassionati e semplici curiosi per osservare le stelle.
Ulteriori informazioni su www.veneziaeventi.com