Gyges - da israele a rocca di mezzo

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Gyges - da israele a rocca di mezzo
ΓΎΓΗΣ
Il mitologico Re Gige (Γύγης in assiro Gugu, in latino Gyges), fondatore della dinastia dei
Μερμνάδαι, rappresenta l’archetipo dell’Uomo Georgico, feroce e smodato (γίγας) persecutore
della ΓΗ.
I Greci usavano il monosillabo ΓΗ per riferirsi alla Terra, che, prima della fioritura della loro
civiltà, era stata Giza, cioè Heliopoli egizia, capitale del Pianeta.
Dal vocabolo ΓΗ, ΓΗΣ deriva l’aggettivo γεωργικός ed il nome Ἰησοῦς, vocaboli con i quali i
Greci indicavano The Jeese, cioè la razza aria schiavizzata e messa in croce sin dai tempi delle
Piramidi.
The Goose messo in croce nella ΓΗ era Χριστός.
La Terra d’origine delle Jeese era conosciuta, oltre che come Europa, Terra delle εὖ ρωπες, anche
come Κροῖσος Δακτύλιος, Anello d’Oro di Gige, Terra di Κανδαύλης.
Κανδαύλης, la moglie di Gige, era The Candy, H Χάν  Αὐλή, la caramella del Monte Carmelo
(Camel).
L'Anello d’Oro di Gige era portato schiavo all’Elefante, cioè al Colosso d’Egitto: Eliphas o ἐλέφας
di Giza.
Per Elefante si intendeva anche:
-
l’intera Africa, la cui forma ricorda quella di un rinoceronte a testa all’ingù con il corno
spezzato (Madagascar), in codice  φάσις:
-
l’Africa Orientale e la penisola arabica che sembrano essere i corni o le zanne d’avorio di un
elefante.
Comunque l’Elefante vero e proprio era Giza, mentre l’Elefantina era Filadelfia.
Lo schiavo d’oro, χρυσός, era condotto all’ἐλέφας e per questo motivo fu detto nel linguaggio
ermetico criso-elefantino, dal greco χρῡσελεφάντινος, fatto d'oro, χρυσός, e d'avorio, ἔλεφας,
(Costa d’Avorio).
L’elefante d’oro era però anche un’allegoria dell’energia levitazionale, perché la pesantezza del
pachiderma rappresenta il grave, il corpo degli esseri animati incollato alla Terra, mentre l’oro
χρυσός simboleggia la leggerezza dell’elemento luminoso.
Il binomio χρυσός ἐλέφας è quindi allegoria del peso che si eleva verso l’alto come la luce 
φάος.
La parola ΧΡΥΣOΣ condivide l’etimo di ρίζα, radice, il cui significato si ritrova nel verbo italiano
rizzare, variante di drizzare.
In tale contesto Ἰησοῦς è sinonimo di yeso, parola spagnola che significa gesso.
Ἰησοῦς è ciò che tende verso la Terra, cioè che è georgico rispetto a ciò che è etereo, ciò che cede
e cade, in spagnolo ceder.
In altri termini è ciò che si siede o va in sede.
Per levitare i Leviti, cioè i Faraoni e probabilmente i loro eletti, utilizzavano una pedana o cattedra
magnetica.
I Cristiani, a conoscenza del fenomeno e delle leggi elettromagnetiche correlative, definirono
l’apparato Cattedra di San Pietro.
Ma a parte la pedana, i Faraoni erano addirittura in grado di sollevarsi in alto anche senza l’ausilio
del basamento magnetico.

<<La levitazione magnetica, maglev o sospensione magnetica è un metodo con il quale un oggetto è sospeso su di un altro oggetto
senza un supporto oltre ai campi magnetici. La forza elettromagnetica viene usata per contrastare gli effetti della forza gravitazionale.
Levitazione Diamagnetica Diretta
Una rana viva levita in un cilindro verticale di 32 mm di diametro di un solenoide di Bitter dentro un campo magnetico di 16 tesla al
Nijmegen High Field Magnet Laboratory. Link diretto al video
Una sostanza che è diamagnetica respinge un campo magnetico. Il teorema di Earnshaw non si applica ai diamagneti; essi si
comportano nella maniera opposta rispetto ai tipici magneti a causa della loro permeabilità magnetica μr minore di 1 (cioè suscettività
magnetica negativa). Tutti i materiali hanno proprietà diamagnetiche, ma l'effetto è molto debole, e di solito sopraffatto dalle
proprietà paramagnetiche o ferromagnetiche, che agiscono nella maniera opposta. Qualsiasi materiale in cui la componente
diamagnetica sia più forte sarà respinto da un magnete, anche se questa forza di solito non è molto grande. La levitazione
diamagnetica si può usare per far levitare pezzi molto leggeri di grafite pirolitica o bismuto su di un magnete permanente abbastanza
potente. Siccome l'acqua è particolarmente diamagnetica, tale tecnica è stata usata per farne levitare delle gocce e anche animali vivi,
come una cavalletta o una rana; tuttavia i campi magnetici necessari per tali operazioni sono estremamente forti, tipicamente attorno
ai 16 Tesla, e creano diversi problemi se materiali ferromagnetici si trovano nelle vicinanze.
Il criterio minimo per la levitazione diamagnetica è
dove





è la suscettività magnetica
è la densità del materiale
è l'Accelerazione di gravità (-9.8 m/s2 sulla terra)
è la permeabilità magnetica del vuoto
è il campo magnetico

è la variazione del campo magnetico lungo l'asse verticale.
Assumendo condizioni ideali lungo la direzione z del magnete a solenoide:

L'acqua levita a

La grafite levita a
(brano tratto da Wikipedia, Levitazione Magnetica)
Gli acrostici ΧΡΥΣOΣ EΛEΦΑΣ significano:
1. croce rossa fotoelettrica1
ΧΡΥΣOΣ è ΧΡΥ, cioè ΧΡΙΣΤOΣ, e ΡΥΣOΣ, cioè russo (spagnolo ruso).
Nella storiografia i Rus´, Ros o Rosy risultano essere una tribù stanziata nelle regioni slavo-orientali, con capitale Kiev
(9°-12° secolo).
Da loro sarebbe derivato il nome Rossija cioè il nome dell’odierna Russia.
In realtà i Russi (los Rusos) erano tutti i popoli “fair and fairy” che abitavano l’Eurasia.
In inglese l’acrostico significa <<cry mom, cry wow, cry sos!>>.
La sigla Sos viene interpretata come "save our ship", "save our souls" and "send out succour".
Nella cultura negra americana the Soul and the Gospel, the Jazz and the Rhythm and Blues, el Son, la Salsa, el
Merengue sono tutte forme di celebrazione canora del sacrificio della genesi ariana ab ovo.
Le vittime del sacrificio sono gli Orishas e Santa Barbara è il Santero che compie il barbaro sacrificio, comparabile
ad una santa barbara pirotecnica (Santeria, Macumbia, Charanga etc.).
Il crittogramma ΧΡΥΣOΣ può essere letto anche come X OΣ MYP cioè Ostia in Cruce X in Os Murmur, oppure come X
OM MYP cioè Homo in Cruce Murmur.
Nell’antica Grrecia questo era il Μύρων, the Moor, la Morte Orrore dell’Oro cioè del Dorian with the open Door,
mormorante e bisbigliante (piscia pigliante).
Il Murmur era il canto dei capri in comoedia.
Essi erano collocati gli uni di fronte agli altri in cerchio (arancia meccanica).
Il Caper o Paterfamilias assisteva alla strages della capra, delle capellae e degli haedi (heredes), bloccati in [s]aedes
aedilis (haedilia).
Il Caper, cioè il Caput, in Grecia era Mirone (Μύρων), in Arabia era l’Emiro, perché mirabat il discipulus o discobolus,
cioè il Discolo, il Monello lanciato nel Disco Baal (Discus Eleutherae).
Se la tragi-commedia non si risolveva nel giro di breve tempo, i componenti del nucleo familiare o parentale (gens)
erano tenuti marmor (Mar Morto, Marmara, Marmore), marmol-ada o mar-mel-ada (Marmolada), marble (Marbella) nel
bove o bue (μάρμαρος μαρμαίρειν).
Erano balls (bolsi, bollenti), bulls (tori, torce turate, torah), bells (belligeranti), bills (pilae), dall’alba al tramonto
(baalba, baal-bak in albedo), forse anche più giorni (sept maneo o σεμαινω).
La vittima I-είναι era Iena ridens, vivens, videns, cioè era viva e vegeta (arborescens) ed aveva sul volto il risus
sardonico o digrignato insieme al suo arbor (genealogico) e di fronte al vir e alla covirìa viridens et inridens:  ringor
(G-ring-O-).
Nella pizzeria in piazza (teatrus o anfiteatrus) si pagava il prezzo (pretium) per vedere il disco (discus) con il discolo
(discolus) o discepolo (discipulus) bruciato dai poli (anfi-tetrus in teatro).
Il disco era l’apertura del pozzo (πυθος, pozzo, buzòn, bus piezo-elettrico) e la pizza era la pazza (πάθη, passio, pussy,
pato), pigiata nel pozzo e impazzita a causa dei pizzi elettrici (sagittae, fulgures, fulmines).
Era questa la Δημι-ουργία dell’ἀφαιρέω (il Demiurgo era il Pharaoh o Pontifex Maximus).
The riders of the waves era in the dress o in the jacket, on the horse e on the road, cioè horizontal per the trot-gallop
(rise delle waves and salts of the waves, carmen saliare).
1
mirror
horizon
Il Padre (the father, the Sun) era indirizzato verso i figli ingabbiati (addressed to the dressed Sons, garment, rug, carpet,
over-garment, tunic, coat, wool), che erano le Lune (the Moons, prey in pray o Prague), ma era costretto ad implorare
pietà (praise of the prize o pretium pretiarum del presbyter), perchè le rose (the throats o the pits) erano sbocciate (arose
of the roses) e gli scroti erano scottati e sgozzati (scrutiny of the scots o Routine).
The Throat era la ruota (rota), the rotor, the ruth of the truth (la ruta de la verdad, le rue de la veritè), the Prey e the Pray
erano le vittime  e the 
2. ruota che eleva

la ΓΎ ΓΗΣ cioè il Yesus (yeso o gesso).
ΓΎ è Giza o Ghisa, la pesantissima lega metallica.
ΓΗΣ è Yesus o Jesus, cioè il gesso, la roccia immobile sulla superficie terrestre, è il sus, suis, cioè
il pesante maiale di terra, the jeese (gizeh), la comunità di oche incapaci di volare.
Ruotando ΓΎ si ha Le ruotandoΓΗΣ si ha LHW (leave, leaf, live  )2
I Faraoni, quindi, non solo quelli egizi, erano capaci di levitare.
Tuttavia la Levitazione era solo una delle forme di energia a loro dispozione per provare il piacere
assoluto: The Drug.
Purtroppo la loro brama di godimento assoluto, The God, era viziosamente associata con una forma
di sadismo cannibalistico che i Greci definirono Edonismo o Epicureismo3.
I Romani, dal canto loro, coniarono la parola Cannae per riferirsi al cannibalismo sanguinario e
carbonaro delle popolazioni indocinegre e fecero di Cannae la loro bandiera di guerra.
La Levitazione che, di per sé, è rodo, ruoto il -ἄκρος e ἄκρος, per i Faraoni era invece
necessariamente associata, per una motivazione di tipo antropogenetico, al sadismo della previa
rottura del κακός (k-akko αἴρω ὀρίνω).
Gli ebrei veterotestamentari definirono la fenomenologia sadomaso ‘Akkô, gli arabi Akkā, gli
indiani Dakka (bengali), gli africani Dakkar.
Con il collasso dell’Impero delle Piramidi crebbe a dismisura l’odio ariano per il plurimillenario
impero sadico delle popolazioni indocinegre4 e per i popoli semiti che avevano recitato il ruolo di
servi (Serbi) della Serpe (Serps).
Il popolo Romano, paladino d’Europa, fu il primo popolo a farsi foriero dell’odio antislamico.
The Gallop era the gyre-all-up o the mirrors: the father era sollevato, cioè il cavallo, la cassa-vallo in cui era ingabbiato,
era messa horse (orthòs), sì che egli potesse mirare i familiari che a loro volta lo miravano (mirrors, specula).
I Romani organizzarono le loro istituzioni ed il loro esercito secondo uno schema speculare rispetto all’organizzazione
Isis, comune agli Africani, ai Cinesi ed agli Indocinegri.
Basti pensare all’organizzazione dell’exercitus centuriatus con i primipili, hastati e triarii, con i suoi tubicines,
cornicines, con le turmae e le coortes.
2
Elea, Ελαία, denominata in epoca romana Velia, è un'antica polis della Magna Grecia.
3
Hδονή di ᾿Επίκουρος: χαρά, ἀπόλαυσις, τέρψις (in ebraico Adonai).
Γύγης era il despota del φιλέω, ἁνδάνω e ἀρέσκω sul Danese, Δαναός.
4
Erano, e in gran parte lo sono tuttora, popolazioni sadomasochiste ed ebree, cioè pervase dall’ebbrezza di schiavizzare
la razza ariana secondo la logica incubans-succubans.
La vittima assoggettata ed umiliata, venute meno le sue facoltà di difesa e di fuga, al fine di evitare pesanti conseguenze
sulla propria persona o su quella dei propri congiunti od amici, nella speranza di poter procrastinare il male
prospettatogli dall’incubans, accetta di essere sua schiava e di servirlo.
L’aguzzino, consapevole del dominio assoluto sulla vitima, specula sulla sua condizione schiavistica e arbitrariamente
ne dispone infrangendo, con il metodo della carota e del bastone, qualsiasi aspettativa di quella.
Regifugium del Rex Sacrificulus.
Era stato preceduto, tuttavia, dalla coalizione macedone di Alessandro Magno, che riversò la sua
bellicosità non solo sugli Egizi tolemaici ma anche sui popoli turco-iranici e indiani, nella vana
speranza, che in seguito si rivelò vana, di arrivare in Cina.
Caduta Roma, a distanza di secoli, i Crociati del Nordeuropa, conquistato il Medioriente,
chiamarono simbolicamente Acri i possedimenti d’oltremare, precisamente Acri, cioè Agri di San
Giovanni.
Recentemente la città crociata è stata ribattezzata Akko, allo scopo di ribadire l’ostilità
dell’Arianesimo Jewish verso il mondo islamico.
In proposito occorre ricordare che all’interno di Israele coesistono gli pseudo-ebrei, cioè i bianchi di
origine russa, europea e americana, con gli ebrei semiti, di stirpe e tradizione veterotestamentaria,
equiparabili etnicamente e storicamente ai cugini arabi.
La sigla ΧΡΥΣOΣ EΛEΦΑΣ può essere interpretata diversamente come:
- l’oro eleva al cielo, aurum nel senso di aura
- il riso eleva al cielo nel senso reso palese dal verbo latino rīdĕo, rīdes, risi, risum, rīdēre e del
verbo inglese to ride
- el X piso eleva al cielo 5
- il X risus elevat ad coelum, il riso eleva al cielo e solleva dagli apatici (pathoi, los patos).
Il riso per il Faraone è la buona onda (buena honda), the riding wave of the rider
Egli durante i sacrifici umani ridet, cioè “smiles and rides”.
Mentre the rider rides la vittima rossa (russa) in croce (crux, cross) entra in crisi: è the crick, a
painful cramp and a muscle spasm till the crack (i crociati francesi lo definirono Crac des
Chevaliers)6.
5
Torre di Pisa.
Il fantino a cavallo è l’infante in ca-baal.
La parola crick ha a che fare con la parola creek.
Gli Indiani d’America, prima della colonizzazione del continente, a parte le divisioni e le ovvie guerre tribali, erano tutti
Creek o Cherokee, Navajo, Uroni, Apaches, Cheyennes, Sioux perché erano tributari delle partite di schiavi provenienti
dall’Europa, ai quali amavano fare lo scalpo algonchino-appalachiano.
The appalachians erano gli schiavi-mela, the apples, sottoposti allo scalp (Creek Mountains, Appalachians).
Scalpare non significava semplicemente uccidere l’alpino/albino (the Alby-Geese) e portargli via la chioma come
trofeo, bensì scuoiare la vittima con la medesima tecnica usata dagli Africani e dai Cinesi.
6
EΛEΦΑΣ

Elefante, Eliphas
X  
Pizzo
Le due lettere Δέλτα – recto e verso - sono:
-
i pizzi o mosche (mos-cow)
-
i seni (pezones) e le vagine dell’Ascensione (Ascenso)7
-
le zanne d’avorio del pesante elefante
L’avorio era Ebur o Buraq: il viaggio arboreo di Muhammad mentre la vittima eburnea bruciava.
Era l’οὐροβόρος (l’Anello d’Oro di Gige) cioè eb οὖρος νέα, l’ostia candida trafitta negli orifizi
(orfici) dall’os (ossis) o ossum (ossi), τὸ ὀστέον8.
Le vittime innocenti giungevano dall’Europa via mare, ma è plausibile presumere che nello stesso continente
nordamericano fosse stata realizzata una seconda Norge o Norwegia, che era The Nor-Den-Orgiastic-Wage (Now
Wagon cioè ἡ ναῦς, νηός).
I toponimi statunitensi Norwick, Norfolk, Newark rimandano ad un’epoca in cui the wick people, the witches o the
bitches praticavano The Newark, cioè the ewil ark () sul Northern Folk in the Vi-king-dome (North America).
Lo schiavismo bianco era diffuso in tutti i continenti.
Il famoso adagio latino “risus abundat in ore stultorum” si riferisce proprio all’abbondanza di schiavi bianchi per la
cavalcata e la risata (to ride the horse, il ca’baal, ἵππος).
L’os, oris era il dispositivo per cuocere il riso.
Gli spagnoli chiamarono arroz lo schiavo arriso (Arese in Ares).
Arroz e riso derivano da oryza sativa, dal greco antico όρυζα, che è all’origine anche di orzo.
Per gli Africani l’arroz è l’orisha arrostito.
E’ l’erba grama, la yerba o kerbala araba.
È il sardignolo, la sardina arsa-igne (Sarx Olos), morente con il riso sardonico sulla bocca (sarcōphagus).
7
Ascensio, ascensionis: ascenso y descenso.
Nella liturgia cattolica Festa dell’Ascensione o dell’Assunzione in Cielo di Maria.
8
Cote d’Ivoire, Costa d’Avorio è il cibus o civis ostia, messo in ceppi e con il Cipus o Cippus inserito nell’ano: il greco
ὀστέον con l’aggiunta del K (costa).
In tale condizione la vittima è cipher ma con l’arrivo dell’energia è lucipher (nell’onomastica Leucippo, nella religione
ebraica è cifra e numero, cioè cipher e numen eros).
La costa è la riva, la ripa, il lido del letto, dove è disteso immobile l’hostis sul quale s’abbattte l’onda frastagliata che
infrange (ola ad costam cioè costola).
Nella lingua spagnola la costa è la orilla del mar, cioè la piccola os o la piccola orisha, in axis et in osse, cioè in nave
sulla quale si abbattono inesorabili le onde della tempesta fino a determinarne il naufragio o nubifragio finale.
L’os, ossis è the oax with the oak in the ano (hoax).
L’os è nella mitologia greca Pasifae, ostaggio di Minotauro, è la dorata danese minoica prigioniera di Minosse nel
labirinto di Cnosso.
Il λαβ-ύρ-ιν-θος è il laboratorio, il luogo della passione, dell’ora et labora.
Pasifae è allegoria della stessa Europa.
Il λαβύρινθος, the lab, è anche Τίρυνς, Τύρινθος (Tirinto): λαμβάνω e tyro.
Colà vengono condotti la Tora, il Toro, il Torino o Turinthos.
La Tora, cioè la Vacca, viene messa in T-ora (meteora), affianco al Toro, cioè il Bue o Bove, e al Torino, ossia il
Vitellino (Vitulus).
La Tora è la Torre e la Torretta dell’Ora (ὥρα), il Crono-Metro (χρόνος- μέτρον) o il Cairo (καιρός).
Eν ὥρα la familia bovina viene tirata, urata (burini), orinata (pitali) e sburrata (Burina o Suburra di Roma).
The corns sono resi catorci e torce umane: nell’onomastica italiana Torino, Bussi sul Tirino, Gioia Tauro, nella
nomenclatura biblica Torah, nello slang africano Kunda Kinda (the kindly candies candles).
La Clessidra del Tempo o, meglio, dello Spazio-Tempo, era il Rombo o Rumbo, la Κλεψύδρα
Per le vittime degli Egizi essa rappresentava il Tempo infinito dell’agonìa e lo spazio infinito della
cella di contenimento
Nel bassorilievo il Baphomet è The flier o El Mosquito.
Egli affettuosamente appoggia la testa alla preziosissima Mez-quita o Pagoda.
La Mez-quita era η μέσος cioè uno stupefacente generatore di energia (stupor mundi), utilizzato
come arma di distruzione di massa.
Oltre che per le macrodistruzioni, il generatore serviva per produrre l’energia necessaria ad arrecare
la morte per sevizie e carbonizzazione alle vittime schiave (βαφεύς βάπτης βαφή  Baphomet).
L’energia prodotta alimentava The Kit for the Kitten (9.
The Kit, η μέσος , era stato concepito per il  delle ᾠά.
In quanto tale lo strumento era The Guitar o La Guitarra, The Guitar of the Quit o La Guitarra
para Quitar.
La Chitarra fu variamente appellata dai popoli che ne facevano uso: Sithar, Harp, Lyra, Cethra,
Telaio.
La memoria indelebile della Guitarra fu fissata dai colonizzatori spagnoli nel nome della capitale
dell’Ecuador, cioè Quito.
La sua peculiarità era quella di straziare τά ᾠά, cioè non solo le uova, gònadi maschili e uova
femminili, ma anche gli orifizi (orificii) del corpo umano: the Doors, i Fora o Foramina.
Come si può evincere dal sostantivo Door, le vittime dello Shoà (τά ᾠά) erano The Dorians, in
greco Δωριεῖς10.
9
Μέσος si rinviene nelle fonti anche nelle forme μέσσος e μέττος.
La Mezquita o Moschea è ricordata dal nome della città belga di Metz, ma più in generale I toponimi con la radice meso mez- si riferiscono ad essa (Messenia, Moesia, Messico etc.).
La Mezquita era un tutt’uno con il Minareto, l’insieme di minas, mines, miniere delle Piramidi destinate ai minori
(minores o piccoli d’Israele o israeliti bianchi).
Il minareto era anche il rito orfico per seviziare gli orificii, attuata mediante l’uso della botte o barile (the tube), dello
stiletto per le trafitture sadiche e dei rami per gli orificii pubici (the ram, l’aries, arietis).
10
Era il metodo dell’ebbrezza sadica, in ebraico sadik.
Il maniaco o, più precisamente, il piromaniaco o pi-romano dorava the doors usando pins and pincers e the aura, cioè
l’energia elettromagnetica.
Fondamentale era “tirare e chiudere l’aria” cioè la gola, to quit and acquit oxygen (os, oris e os, ossis).
L’aura è la corrente, the stream.
Il vocabolo deriva dal latino aurum, che a sua volta deriva dalla radice ur- di uro, uras, uravi, uratus, urare.
Da siffatto verbo deriva ratto, urlare ed orlare (Orleans, Orlando), termini che bene esprimono l’idea del sadico
intento a dorare e a ricamare la vittima con la  (lancea lambda in X  lanx).
Dalla combinazione di  e aura è nato il termine laurea ed il nome Laura.
La laurea era il coronamento del cursus studiorum cioè della carriera del discepolo schiavo.
L’alumnus era messo in studio per la manifestazione dell’amor o, per l’appunto, dello studium.
Alla laurea seguiva la paura, cioè la pyra urans o purificatio del Punicus con πῦρ e puncta (pungolo o pungiglione).
Alla fine del ritus c’era la p-urea o b-urina cioè urina in bucca aperta (Cultus Ibericus Celtarum, The Kult of the
Kelt).
Il significato del vocabolo italiano paura si comprende bene tenendo presente il vocabolo inglese fear che si riallaccia
a fire, ma prima ancora a pyra e a πῦρ.
Nella lingua tedesca il concetto di πῦρ è transitato in fuhr e fahren, termini legati semanticamente anche a furia (Furia
dei Führers).
In italiano si potrebbe dire paura della lura, in francese peur de le parure.
Nella cultura ispanica il rito era la Deuda o Duda del Dedo o El Quito.
Quest’ultimo era, per così dire, el re-curso quita ojos que dora durando.
Si infieriva su deuda, deudo y los dedos cominciando dal meñique pequeño.
Veniva messo in equo (pequeño), quindi igni ferroque-ferro ignique vastatus.
La Bestia Hispanica cioè la Bestia di Isis-Pan, insediatasi in Spagna, devastava la Virgo Vestalis Romana, bloccata
“in veste” o “in vaso”, facendo uso dell’Hasta SVS o ZVZ su puer e la puera considerati sues (ebraico zuzan,
spagnolo puercos).
La prassi susina o pruno-pungitopo proveniva da Susa, l’Islam del Sus o di Iside Maiale.
Ismaele o Ismayl era la Civiltà del Serpente $ o Civiltà Is-Maya, famigerata per La Amaca de la Maja.
Nell’antico sconfinato Impero Cinese La Pagoda, la era The Pater God o The Paddock
(Pater-Dog) e serviva per il Pago-O-dan, cioè per il pagamento del Danese messo all’angolo del
box, cioè in the angle of the sex (The Anglosaxon).
Il Danese, O-dan, era the Her-Man Angel (anglo-germano), in the Wodan or in the Wooden, cioè
“in sede” o “in situ” (sella curulis o pons).
Egli era nel mondo greco Ὀδυσσεύς ὠδίς, nel mondo islamico Odalisca.
Il Paganus era l’Homo che pagava l’Anus o Agnus.
Nell’allegoria il legnaiolo fa le fascine di rami, le lega e le mette al fuoco: S-ignis (to league the
legs and the eggs).
L’Agnus era:
- Ὑλεύς cioè Iulius (in ὕλη, ὑλάω, ὑλάζομαι).
- H-νεα cioè Αἰνείας (Τα Νεα Ἅβελ di Κάϊν o Ἀσκάνιος, i Καιτος di Καις), Aeneas (aetas nea o aetas
nova, cioè sestinae novenae doctae non escluse le puerpere).
- Ἀγχίσης cioè Ankise di Ἀνὰ-Χίσης o Ankara (the geese o anates di ἄναξ, ἄνακτος, il pictor del
pinax anatolico, Anna cioè i Nani Pumiliones di Anania, il sommo sacerdote ebraico durante la
prima guerra giudaica dal 6 al 15, suocero di Caifa).
La famiglia romana, cioè ariomanna11, vittima dell’Amor, era composta da Roemus, Roma e i
Romulei, tutti vittime di Amulius, il Mulinaro12.
I Romani fecero della Svastica e dell’Aquila Egizia il simbolo del loro programma di conquiste.
Essi impersonavano la SPQR, la Societas, la Confederazione nemica giurata della Civitas Maior (mos maiorum o mos
mosaicus).
Durango: <<los del Dedo en el medio quitan ojos, dudan ustedes, hermanos?>>.
11
The Arimen o the Airmen Family cioè The Eire in Eirene o Cirene (Syrens).
Nell’Abruzzo interno esisteva un’antichissima Ara Iran, localmente detta A-Ri-Ri, per i sacrifici di Irenei, cioè degli
Irish e dei Rhein (Eire, Ire-land o Rhein-land), i Norreni.
Essi abitavano l’Eurasia, compresi i territori russi.
Dagli Urali (Urals) in poi imperversavano i Moghul, che rispetto all’Impero Cinese svolgevano lo stesso ruolo dei Serbi
d’Europa.
In seguito furono chiamati Unni, proprio per questo compito di unione o giunzione tra la Russia e la Cina.
La Cina era il territorio degli Hunnan, cioè degli uomini nani, o Yuan, cioè degli uomini nani del Y-vano per the S-wan.
1212
Il Mulino o Molino, la M-ola (la Mole Antonelliana) era gestito da R-amos Hebreus, Ra o Re dei Ramones o
Ramnes,
Nel fer erano:
- Ammones cioè rispetto agli Ammoniti (El Jamòn o The Jammon of Jamaica).
- Amorrei rispetto agli Amorriti (Amor di Roma).
L’Africa fu appellata Amman per la questione dell’Amanecer dello schiavo I-man in Camma (cama) (permanere usque
ad mane ca-moon ca-mun).
Gli Ammoniti (en jamòn) permanevano come Ammaniti in I, la Canna, the Tube, l’I-mam Immane cioè disumano.
Terminata la schiavitù, essi venivano “conciati”, preparati, addobbati o acchitati per le feste, e messi I-man in I-mam,
dove dovevano “I manere”.
La Colonna I era il KA-I-TAY del Ka-Tay o del Ka-May (Tayland del Maya).
Il binomio greco κάππα-ταυ corrisponde al binomio fenicio-ebraico kaph - taw
I + K2 = 
La Tappa o Il Tappo-Caustico.
Gli Angli e i Sassoni conservano memoria del Tap nel Manor o Tower Bridge di Londra.
Qui dovevano to stay (toste = to stay = toss in tay o katay).
Nel  Sinaitico erano:
- Y-μόνοι e Y-μόναι, vale a dire mònadi intercomunicanti (TYBE).
- Y-mani, cioè Humani o Rumeni in Shà, Shamani shaved in the haven o heaven (da cui shemen, shemales).
Lo Shà (the She) era il velenoso Serpente Cobra $ sulla vittima in the Dollar-Bucket (M-Honey).
Gli antichi Greci lo chiamavano σιρός ed era il S-ilo-monos rotante (rotacismo di  in ).
Divenne il nome della Siria, ma nella Palestina Romana era conosciuto anche come Simone o Simon Pietro.
Altri nomi della vittima Shining Sun o Shining Mun (moon) erano Shin (China) e China I (Sina I-Tao), Shun e
Shogun, equivalenti a Ogun, Chang equivalente a Chango e ad Ankh (The Angle).
Nell’Europa preromana le vittime erano i τέρενες (τερέω) in τέραμνον o τέρεμνον (Interamnates), i teneri internati, i
tenues (i τῆν-υἷες del τῆνος, κῆνος, κεῖνος), los tiernos internados (Terni, Teramo, Teran) nelle mani dei T-irani.
(Tirannìa Turanica o Toranica come immortalata nel nome della capitale albanese Tyrana).
Prima della fondazione di Roma, durante il lungo periodo di Albalonga, imperversavano nell’Italia albana o albanese:
- Ramnes, cioè Tyrannes Turanici o Tiranici (Torah).
- Luceres, Lucumones, Lucanii, Licii, Lidii.
- Tities o Titienses, cioè Titi Tatii -romeni della Tata (hacienda, haciendados).
Il  era il K che nella crittografia anglosassone fu codificato come The Elk
TH-ELX o EL THX
Il monosillabo TH, divenuto l’unico articolo determinativo della lingua inglese, era il simbolo dellatensio (tensionis)
per il cultus e la cultura (kelt, kult, kalt, kilt).
The Elk era il Khan, il Ḳannaim-Zealot, il Kanato, il Banato (Al-B-anus), il il κύων (κυέω, κύω, chiudo, clue, κύος,
κύημα), el perro pirico, il cannetum dell’omen, lo umor, il mador, lo udum-ludum, l’uligo-fuligo (nella toponomastica
arabica Yemen ed Oman da Ymen).
El sta per ELE, sigla dell’energia lambda del Sator.
L’architettura del sistema era l’ignominia, basata sulle Igne-Minae della Vinea  del Fossor (minio minoico).
Il sistema era identico in America Latina e in America del Nord, come testimoniano i toponimi Viñales in Cuba, Viña
del Mar in Chile.
Le Americhe (las Americas) erano Chile, para hacer ci-leñas (the chillies), Brazil, para brasar la basura, Ecuador para
igualar, Mexico para mezclar, Colombia, para colonizar etc..
Viña del Mar, peraltro, e Mar del Plata sono nomi che rimandano ad Atlantide, The Plateau di Plato (Platone), cioè
The Perimetric Latus.
Nel τέρας (τέρατος) o τέρμα (τέρματος), le thermae romanae, erano tenuti “tarpati” e “talpati” (la rupe tarpea
romana) fino al τέρπω, dopo essere stati sottoposti al τέμνω (tarpatura delle ali cioè degli arti).
Il periodo in schiavitù era l’inferno della temptatio-contemptio secondo la logica sadica incubans-succubans:
temptare, temnere et cum-temnere usque ad damnationem (dama o damalio in mina nasci).
Esaurita la loro utilità gli schiavi erano in gran parte terminati, cioè messi nella miniera termica, e quindi exterminati,
cioè espulsi dalla miniera (exterminium).
Il Canneto americano era Cañaveral, Cape Canaveral e Canada.
Interpretando Canada con l’ausilio della lingua spagnola si ha acà nada, cioè qui in questo territorio nordamericano
sterminio totale degli schiavi bianchi: acà nada cioè hac nihil, come nel Nilus Africanus (The Cans Hades).
Il toponimo Texas significa Virginia’s Texture cioè Texted Virgins: tasted and tested, twisted, trusted and tosted.
Da qui il famoso motto dei Massoni Americani <<In God We Trust>>, che significa <<in the goods, in the goose we ,
the trusted geese, were thrusted for the throat-roast>>.
Erano Virgins in the Elk, Hunted Virgins Haunted in the Elk, cioè Virgines Sclavae in Alce, Virgines Alcedoniae o
Calcedones (in Χαλκηδών), che subivano la stessa triste sorte delle Virgines del Al-qalʿa arabo (Alcalà), della Calicut
indiana, della Canoa india, dell’Hanoy cinese (καλοί καὶ καλαί nei Colombai di Calì del Calor Alato da dove uscivano
τα καλά καγαθα cioè Gaza o Agarte, nell’Europa romana Columna et Columen, Colon Lombardus, Colonia, Koln).
Le animae, gli άνεμοι, in αἶμα/εἷμα (heimat/haimat) da esseri animati diventavano disanimati o inanimati, cioè
nemines.
L’Heimat era l’Alma Mater alimentaria, aliger, alimonia o alimma, in greco τό εἷμα, εἷματος, nel dialetto eolico ἔμμα
in quello cretese ϝῆμα, ϝήμας (ἕννυμι), in ebraico Emmaus, in latino Foemina.
La voce εἷμα è frequente in Homero e in Herodoto soprattutto come ἱμάτιον, diminutivo di ἱμα, cioè l’εἷμα prima di
essere alimentata (l’edicola era ima, infima cioè inferno profondo e in essa il Tunis, vestito di tunica, compiva il χιτών
(el quitar o la chitarra): ”φᾶρός τε χιτῶνά τε εἵματ᾽ ἔθηκαν” Od.6.214, “χλαῖνάν τε χιτῶνά τε εἵματα ἕσσεν” 10.542,
“ἀγῶνα γυμνικόν ἐν εἵμασι” Inscr.Prien.112.91 (i B. C.).
La Madre funzionava con l’Energia -LYMEN o -LYMES, la cui rappresentazione metaforica corrisponde alla Lima
o Sega, -NYMEN, la cui rappresentazione metaforica corrisponde all’Aquila.
La sega era la -sica o persica del farsi (il Farsi era il Pharaoh $, Signore del Persian G-ulf o Khufu)
sss
rrr
Questo tipo di energia poteva elimare (ēlīmo, ēlīmas, elimavi, elimatum, ēlīmāre) ed eliminare (ēlīmĭno, ēlīmĭnas,
eliminavi, eliminatum, ēlīmĭnāre) e, a tale scopo, era riservata ai secolari (sicks of the sickle) o profani (open-mouth)
del Tempio Nero (Bleak Temple) oppure poteva animare (ănĭmo, ănĭmas, animavi, animatum, ănĭmāre), numinare o
luminare (lūmĭno, lūmĭnas, luminavi, luminatum, lūmĭnāre): energia numinosa, prodigiosa, portentosa.
Immanuel Kant la definì νοεῖν, intelligere, cioè intus legere e in tellure legere (Kara o Xora), in un duplice senso:
- immanentistico di imo manere, the understanding del νοούμενoν, l’internato nella νῆσος del νόσος (nosocomio),
dal quale ci fu l’Esodo (esiodo significa esodo dal noosocomio, mentre Erodoto Odalisca dell’Eros Odìs);
- trascendentale in ὠόν εἶμι, perché era energia noetica, che consentiva cioè ovo εἶμι, la navigazione oocita Meter/M-ater, cioè Terra-Aer (etere o etilismo) non solo tridimensionale ma anche esadimensionale.
Il verbo νοέω o νοῶ significa ναῦς εἶμι, come arguibile dalla stringa νοῦς  νόος  ναῦς  ναός  νεώς-νέος 
ἕως, ἕω.
Equivale a Θέω cioè  εἶμι Θοός νο-ού ἔθος, νο-ού Ζ-ῶον (no zone, no o-zone)
Per Noè-Noachim, il Faraone Necator e Navigator era l’Aurora boreale, l’ἕως (eo, ire), l’ὄρθρος, cioè l’ὀρθός , la
νόησις (il Faraone Cinese era Ming cioè Mind e quando viaggiava era Mind-a-naos o anche Hanoy, Hanavy e Hanovi).
Per altro verso Noè-Noachim significava no alfa kind, no alì, no leaf, no lift kind, no  akin kind.
Il Faraone Serpens o Serpe (σήψ) navigava, to serf, ma all’uopo necessitava dell’anima serva, da serfing e da anguish
(l’Anguis di Ἀγχίσης), che, una volta navigata, era conservata in Heimat.
Qui sotto l’effetto dell’energia radians necatrix poteva diventare:
1) alma candida anemica
Santa Lucia e non San Leucio (Lucius), poiché i sessi maschili venivano rimossi per generare esseri androgini.
LY-Moon o LEY-Moon
LY-Mes o LEY-Mes
LY-Men o LEY-Men
The lemon slim precedeva the limo o the slime, la melma o il lèmure
2) elma o melma
Era la melima, melina o mielina ottenuta dalla me-linea cioè dalla linea elettromagnetica.
Il verbo latino elimare significava produrre la μέλας μέλαινα mediante la ῾Ελλάς cioè il lèmure limaccioso o slime
(Marmol di Malmoe o Limo di Lima, Lemuria)
3) elmo o emo
L’elmo, the helmet in the hell meeting (Heimat o Hellas), era il globulo eritrocita alchemizzato oppure ἡ αἱμάς, άδος,
cioè emazia (ἐρυϑρός-μάτα), the blood gush, the blood juice o the blood jew (la ritrosia degli israeliti era il timore o la
paura del rossore).
The jewice era l’ὕειον αἶμα o, in latino, il sanguis suillus (l’infante svevo, suebus, suavis, sueco).
Nel medioevo italiano è ricordato come dolcia, sangue di porco (Franc. Sacch. nov. 70. Il figliuolo essendo andato per un catino per
la dolcia, ec. il porco cominciò a gridare; Franc. Sacch. nov. 146. Ben aremo de' migliacci, che mai di piccolo porco, come quello,
non credo, che tanta dolcia uscisse).
4) nemo cioè non emo
Nemo è l’inimicus qui nec micat nec emovet, è il ne[roe]mo o nero, neronis (imperatus).
Il dolce bimbo in edicola (haedus haedilia) era ἠδύς o ἠδεῖα, edibile in ἠδὺ, γλυκύς o γλυκεῖα lucidabile in γλυκὺ,
μειλίχιος o μελιηδής melanizzabile in melanina (Milano).
Τό αἷμα era:
<<A.blood, Il. 1.303, etc.; “φόνος αἵματος” 16.162; “ψυχῆς ἄκρατον αἷμα” S.El.786: in pl., streams of
blood, A.Ag.1293, S.Ant. 121, E.El.1172, Alc.496.
2. of anything like blood, “Βακχίου” Tim. Fr.7; “αἷ. σταφυλῆς” LXXSi.39.26, cf. App.Anth.3.166
(Procl.).
B. dye obtained from ἄγχουσα, alkanet, PHolm.15.25, PLeid.X.99.3.
3. with collat. meaning of spirit, courage, “οὐκ ἔχων αἷμα” pale, spiritless Aeschin.3.160; “τοὺς αἷμα
φάσκοντας τὴν ψυχήν” Arist.de An. 405b4.
II. bloodshcd, murder, A.Ch.520, S.OT101; ὅμαιμον αἷ. a kinsman's murder, A.Supp.449; εἴργασται
μητρῷον αἷ. E.Or. 285, cf. 406; αἶ. πράττειν ib.1139; “αἷμα συγγενὲς κτείνας” S.Fr.799.3; αἷμα
τραγοκτόνον shedding of goat's blood, E.Ba.139; ἐφ᾽ αἵματι φεύγειν to avoid trial for murder by
going into exile, SIG58 (Milet., V B.C.), D.21.105; “αἷμα συγγενὲς φεύγων” E.Supp.148: pl. in this
sense, A.Ch.66,650, freq. in E., never in S.; αἵματασύγγονα brothers' corpses, E.Ph.1502:—concrete,
νεακόνητον αἷ. keen-edged death, i. e. a sword, S.El.1394 (expl. by μάχαιρα, Hsch.).
III. blood relationship, kin, “αἷ. τε καὶ γένος” Od.8.583; “αἵματός εἰς ἀγαθοῖο” 4.611; “οΐ σῆς ἐξ
αἵματός εἰσι γενέθλης” Il.19.111; τὸ αἷ. τινος his blood or origin, Pi.N.11.34; αἷ. ἐμφύλιον incestuous
kinship, S.OT1406; “τοὺς πρὸς αἵματος” Id.Aj.1305, cf. Arist.Pol.1262a11; μητρὸς τῆς ἐμῆς ἐν
αἵματι akin to her by blood, A.Eu.606, cf. Th.141; “ἀφ᾽ αἵματος ὑμετέρου” S.OC245.
2. concrete, of a person, “ὦ Διὸς . . αἷμα” IG14.1003.1, cf. 1389 ii4, etc.>> (voce tratta da
www.perseus.tufts.edu).
Cionondimeno, gli schiavi condannati alla morte lenta ed alla liquefazione potevano essere rianimati, cioè rimessi in
piedi dopo un certo periodo, e per questo erano dette άνεμοι-αλες, cioè animales, dèmoni animati o anche Leviti o
Lièviti
A tal fine veniva utilizzata l’Energia Eleva o Leva (la Leva di Archimede Pitagorico, The Levy).
Il verbo latino elĕvo, elĕvas, elevavi, elevatum, elĕvāre è pittograficamente composto da ele  e uve  e varo (Varus).
Yleus e Ylea erano le Oche Giulive dei Misteri di Eleusi, ἡ ἔλευσις era the coming, the arrival “εἰς βίον”, the Advent of
Christ (Act.Ap.7.52) presso the Antichrist, l’Ellenico o Elladico, il Palladico di Athen (Palladismo di San Leucio o
Luxor, luces bianche, rosse o lugubri).
Gli Aladici Elle  , Alì, Lil o Galil I, facevano strage di Iuliae o Iulianae per gioco (ludus pi-romanus) ed erano
capaci di I-levarsi (elevarsi) come Icari, perché possedevano la Lae-Vis, che era la Alae Vis o Alae Avis.
Lieve, levitante significa -aevus cioè tolgo l’età -aetas e rendo laetus, dono laetitia.
Avviene in virtù del vortex che volge l’aes, aeris, pl. aera in aer, aeris, pl. aeres: haeresia (gli eretici erano le vittime del
se-greto o σίφων, σι-φῶς, σιφνος, dell’aestus, aestas, alerta o solertia e, caduto l’Impero Egizio, furono i pervicaci
custodi del Se-greto che avrebbe consentito loro la Rinascita, il Rinascimento o Risorgimento).
Il Dèmone era uno zombie, un robot uscito dal ceco pi-ro-boat (probus).
Nel linguaggio biblico lo zombie resuscitato è Roboamos cioè il -βόα-σῶμα (soma, sumer) che, grazie all’infusione
della robur a-vis-numen, alla ροή delle αλες (Sali di Alì), rinviene dal βοῦς (boat) e passa ad essere un Ro-boat-amos
(somaamos), cioè un’alfa-mos o alfa-motus, un A-life o Automa.
L’automa era automata, αὐτόματον cioè αὐτό-ματη-ρϵιν (αὐτό-ματα-ρϵιν) in forza del principio ταὐτός
ταὐτός
tau-tao σφαῖρα
sferico
vortex
εἷμα
HEIMAT
αἷμα
I-MAT
ἱμάτιον
ἰμάτια
ματη
mosch
ρϵιν
Casa, Madre o Madia del Sangue (Mahdi musulmano o Tamil indiano)
Globo Solare o Automata Ma-s-tar
sono sistemi tautologici cioè duali basati sul
Globo Terrestre o Automata Ma-s-ter
principio
r
La mata è la planta que sube
mata - terra
mata - aire
s
r
ρίζα
Y
Y
Globo Atlantis
Collimatore
Potevamactare la massa (μάσσω-μάττω),vale a dire procedere in αὐτό[ἱ]μάτιον (l’automa tipo auto-energizzante o
auto-alimentante è nella storiografia romana Cincius Alimentus, το ματιον è il nucleo, la casa del piccolo aton, ta τὰ
ἱμάτια sono i vettori elettromagnetici che giungono al manto o mantello terrestre, a mò di ombrello o di fetta
d’arancio).
Il suo nome era Ίων, in latino Euns, cioè Ens Seipse Movens (semovente o self-e-motion).
UscivaI-musdall'I-ma-ter (l’imus, l’inf-imus, l’humus), tornava supra ani-mata (Eone) o super ani-mata (Iperion e
ἱμάτιον cioè perforare il manto, mantello o anche l’o-zono: differenziali delle gerarchie angeliche).
La schiera di zombies (Enti Euntes, Eoni ed Iperioni) erano l’Armageddon o il Mossad di Amose o di Moses (Gott mit
Uns).
L’Iperione, in particolare, era the moss-sky (Mosca), the musk-mask (Murmansk), el musgo, el musaraña golem, il
muschio, cioè il mus, il mas o masculus (Maschio Angioino).
Il Δαίμων, Δαίμονος era τὸ αἶμα, αἶματος che, energizzato con la eNe, passava ad essere S-αἶμα, Snake-Aiming, che
tornava a mirare, aprendo i mira-oculi (miracolo), anima animata, ἄνεμος ἀνά- αἶμα, e-ventus che si sollevava
dall’Heimat (evenit resurrectio).
L’ἄνεμος era il Corpus, the Corpse, che si alzava dall’avello e tornava in vita, fatto salvo il ritorno nella tomba.
The S-nake-αἶμα (aiming), al quale non era consentito di uscire dalla casa o casella (Heimat), era The S-Nike cioè The
Snake Rays Mirrors.
Ray è un crittogramma che sta per radii, cioè occhi (o-culi), in italiano medievale rai, e per lingua serpentis fluctuans
(to flick): langue d’oc o langue d’oil (the angle-saxon, l’anguis languens in angulo).
A parte ciò, The S-nake era lo Spirito o l’Anima che esalava definitvamente dalla salma - the naked corpse - nel caso
in cui il procedimento destruens fosse portato al termine (Δαίμων o Focus Fatuus).
In tal caso si aveva The Nike (vedi Nike di Samotracia al Louvre), nel mondo cristiano Victoria Sancti Nicolae,
preceduta dalla βοήθεια (ἡ βοή o ἡ βοά del βόειος o βόεια, βόεος o βόεη, Severinus Boetius, The Bavarian).
Non è da escludere che gli zombies costituissero un temibile esercito di automi carnivori a disposizione del Faraone, il
suo Ordo di Adonai (aura dinamica, O-Ro-Don) per le Ordalie (ordalis e odalis generati dall’ὠδίς cioè dalla passio).
Forse potevano essere comandati, ordinati, forse erano lo scozzese Ordo ab Chaos, i 33° Gradi cioè gli 88 (fanti
potenzialmente infiniti cioè i Numeri biblici), i Vlad Dracul, usciti dal Casus, i sucidi della Casa-Sus (Susa), i Fas (the
fans) usciti dal Fatum (Al Fatah).
Essi erano Amàzzoni o Amazonas (amas y masonas), programmati per ammazzare (Armageddon).
Francis Bacon, il filosofo inglese, parla nella sua New Atlantis della fasis destruens e construens a proposito degli
idola, con ciò lasciando supporre che in Atlantis, la vera Heliopolis, la civiltà tecnologica che aveva preceduto l’Egitto
faraonico, erano prodotti idola-zombies.
Probabilmente l’ubicazione di Atlantide, governata da Atlante, reggitore del Pianeta, va ricercata nel tratto di Oceano
propsiciente Atlanta Americana.
La Ἀτλαντὶς νῆσος di Αταλάντη era Η ΘΕΑ Μά'ατ o Μάατ.
La Aτ-Λας era la Aτ-Η-Λάας o Aτ-Η-Λα ed era “ad latum” dell’Angelo Americano o Alifax, come indicato dal Flyer
New Founfland, l’ἀκτίς di Alifax  con Latitudo Atlanta  (latitudo latet, non rimane nulla).
Era M’At’las (Mater Lactis) perché era il luogo, γαλαξίας κύκλος, dove conduceva la Via Lactea dei Galattici: lac, las
o lax ad apu cioè apud.
Qui i Galactici erano Laxati (laxare), ridotti in laxativus e lascivia, i Galas, cioè i Goedelici alati o piumati (i Jeds della
), si sollazzavano con il lac in sole (solacium o insulatio).
GROENLAND
AT LAS
salta
atlas
s
laser que asa, L lama que lame
r
GRO-ENGLAND
la sr è la siria, la sera, la serradura
malta
siracusa
groen-groan
siracide
εὗ
atella
VE
EWE
EWIL
atlans
AT LATUS
stellans
mar Gram
SYRA XY S
grano
GRAM
GIRA
L - hand
 DEWIL
L H and-end
I parassiti Amerindos (Indo-Peruanos) o Andinos esemplarono l’organizzazione della loro civiltà sulla civiltà Atlas, El
Idolo Caraibico di Vera Cruz, che era la VVE Radialis.
Fu la Civilizaciòn Maracaibo del Caibo.
Baphomet è il Cigno, il C-ignis del βαφή.
Rappresenta il ghigno beffardo, il sogghigno sardonico del sadico cui corrisponde il sorriso-smorfia
della vittima.
Il Cigno morente o l’Oca-πάθος (pato) è The Swan preso nel cappio rappresentato dall’Ankh
(marra o loop).
Il cappio presenta un nodo trasversale somigliante ad un osso: esso è l’Os Fractum del Pater evirato
per la bocca del Figlio tenuto con il cappio: ὀστέον, ostia.
La Comunione del Padre al Figlio era stata preceduta dalla Comunione del Figlio al Padre.
L’Ostia Sacra era assunta ἄνω-κάρα (Ankh, Ankara).
DUO
STUPOR MUNDI
8
8
8
8
32+1=33
THE ELLIPSE
ELLISSE
LYS
λύω
λίπος
λιπαρός
ENERGIMA
luo et soluo
L UPO
luph
the grease
the grass
the graze
elissw
elittw
elix
eiluw
ELLAS
elassw
elastico
eilissw
spatium
the lips e the
eyelids sono
the pass-key
(passus) per
assorbire the
space
(spatium) o
pila voltaica
canna o cilindro
s-tau-pur
molla
ELLADAS
ELE K TRE
KLEYUDRA
è un magnete mangiaspazio, un cleptomane
mangiaspazio
U Door
leptis magna
lupus lepus
La Y Door funziona come la Magna Mater, che è
La Fonte del Megas Magma, la Y Door è la ME
Gas, cioè la Mater del Gas ElettroMagnetico o
ElettroMagma. Esaurita l'Energia Electro diventa
GH. La U Door è the Sp-Ring of the Spears cioè
the Spirit Ring of the Spears
Y
ME anti Gravity
MA Gravity
V-orion
comprime o dilata lo spazio
το εσχατον λεπτον
G
VORTEX
è un magnete magnus anus (Y door)
λεπω
ascensore
torre Tesla
Y DOOR
the lips o
eyelids sono
the Y door e
funzionano
come una
idrovora
El Caibo era el Cabo del Mar cioè el Jefe de la Marra de los Chivos-Sargasos (amarrados): un mare di pisces pescati e
dall’Europa e dalla riserva degli indiani in America del Nord (Indiana).
La M ara, la Ara-Mea o M-Ar era l’Area dell’eMeWe (emere, comer) e dell’eMo (emoriri): AYE- EYE-.
Le vittime ivi deportate furono paragonate a greggi di pecore per i Lanieri, gli uomini del dilaniare.
Le vittme erano Kash-mir cioè ovini destinati al Cash (Casba o Ka’ba): ovini moair, moar, moher oppure moerinos.
Erano Shetland Sheeps, vale a dire The Shit in the Ships of Mashid.
Leptis Magna di Tripoli, patria adottiva dell'imperatore Settimio Severo, era per i Romani una
città simbolo, perché era stata una “città egizia” dove l’arimanno era stato Lepus braccato dal
Lupus.
La lepre, Lepus, tentava di fuggire dal Lepidus Lupus del Lapis Niger.
Il Lapis Niger era il lepti-gal in lecti-gal per il vecti-gal (vexatio o the vax)13.
I Romani diedero il nome di Leptis a:
1. Lepti Magna, cittadina sulla costa settentrionale africana che si trovava tra le due Sirti, nella
Tripolitania.
2. Lepti Parva o Minor, cittadina della costa settentrionale africana che sorgeva nei pressi di
Adrumeto, in Numidia.
3. Lepti, cittadina della Spagna.
13
Le espressioni di uso corrente “Lupus in fabula” e “Deus ex machina” significano:
- Lupo sul Febo Apollo (λύπη in ᾿Απόλλων), immobilizzato in fibula (Lupercalia);
- Machine Theater o Teeter cioè Tension Ate (THA o in greco  è ATHEN).
Nell’Italia centrale preromana era conosciuta come Teate (tensio e ater, atra, atrum), Reate (correns e ater, atra, atrum)
o anche Aquila (X, crux, AXI, aci o acini , ILEUS, illuminati a-culei).