Berruti muove i suoi colonnelli

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Berruti muove i suoi colonnelli
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IL SECOLO XIX
SABATO
27 LUGLIO 2013
savona / provincia
IL PRIMO CITTADINO PROPONE PER LA SEGRETERIA PD SOLO RENZIANI DELLA PRIMA ORA. CRITICO MICELI
Berruti muove i suoi colonnelli
I sei nomi del sindaco: Bonjean, Briano, Negro, Musso, Pasquali e Rovere
MARIO DE FAZIO
SAVONA. Le sei frecce nell’arco del
sindacoBerrutihannounnomeecognome. Antonio Bonjean, Fulvio
Briano, Nicoletta Negro, Fabio Musso, Barbara Pasquali e Andrea Rovere: sono questi i sei “fedelissimi” che
il primo cittadino di Savona mette
sul tavolo del partito provinciale, indicandolicome«lepersonetracuiriteniamo possa essere individuato,
con un metodo nuovo per il Pd, fatto
di trasparenza e condivisione, il
prossimo segretario capace di guidare il nostro partito».
Una mossa a sorpresa ma studiata,
con cui Berruti spariglia i giochi ed
esce allo scoperto, con l’obiettivo dichiarato di avere un ruolo da protagonista nella federazione savonese.
«Una squadra coesa, entusiasta e
pronta a fare la propria parte per
contribuire al rilancio dell’iniziativa
politica del partito savonese»: così il
primo cittadino definisce la rosa di
nomi messa a disposizione del partito. Poco prima, nel documento - stilato durante una riunione con i fedelissimi - si specificano le parole d’ordine per il rilancio: nella ricetta ber-
IL VICESINDACO IRONIZZA SUI RENZIANI, IL BLOG DEL SINDACO RISPONDE CON UNA VIGNETTA
E CON DI TULLIO
SFOTTÒ E IRONIE
TRA TWITTER
E FACEBOOK
CHI NON ha mai giocato a soldatini,
dividendosi tra indiani e truppe del
generale Custer? L’ultimo botta e
risposta tra il sindaco Federico
Berruti e il vicesindaco Livio Di Tullio ha le forme di un divertissement
che strappa risate più che polemiche. Martedì, su Facebook, Di Tullio
posta una (simpatica) presa in giro
delle divisioni tra renziani, paragonando quelli della prima ora ai “nativi” americani. A stretto giro l’autoironica replica, su Twitter, di Bolina stretta, il blog dei renziani liguri. Nella vignetta di Fabio Filiberti,
Berruti è rappresentato come un
capo “ren-sioux”. «Visto che ci
chiamano nativi...», è il commento.
In un partito di cui spesso si ride,
per una volta ci scappa un sorriso.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA RIBADISCE IL SUO RUOLO DI COMMISSARIO PDL MA NON TUTTI GRADISCONO
VACCAREZZA SI “RIPRENDE” ALASSIO
Convoca riunioni, chiede incontri con la giunta, ma Melgrati e altri disertano
IL RETROSCENA
LUCA REBAGLIATI
ALASSIO. Vaccarezza si riprende il Pdl alassi-
no,eperleprossimeregionalisiprofilaunasfida in famiglia con Melgrati. Visto che la Provinciasarà(forse)cancellataechelastradaper
l’Europa sembra ancor più tortuosa del previsto, ecco che ad Angelo Vaccarezza sembra cominciare a far gola una poltrona in Regione.
Ma anche qui non è che sia tutto così semplice,
anche perché l’incognita grillina potrebbe
erodere ulteriormente la pattuglia di un paio
di consiglieri eletti per il Pdl savonese, ed il
principale ostacolo per Vaccarezza in una probabile corsa verso via Fieschi sarebbe certamente l’attuale capogruppo Marco Melgrati.
Forse è ancora un po’ presto per delineare le
listeelettorali,mainmoltihannolettoiquesto
senso il ritorno di fiamma di Vaccarezza nei
confronti di Alassio. Formalmente il presidente della Provincia è ancora commissario
del Pdl alassino, e nei giorni scorsi ha deciso di
prendere decisamente in mano le redini del
partito, convocando una riunione in cui ha sostanzialmente ribadito il suo ruolo fino al
prossimocongressoehachiestodipartecipare
alla vita politica alassina attraverso una serie
di periodici incontri tra la giunta di Enzo Ca-
Marco Melgrati e Angelo Vaccarezza
nepa e le forze che lo hanno sostenuto.
«Credo sia del tutto logico che nello spirito
di una lista civica avvenga un periodico confronto che coinvolga tutti coloro che la hanno
sostenuta – ha detto Vaccarezza -, a partire da-
GIOCHI E STRATEGIE
Per le prossime regionali si
rischia di assistere a una
sfida in famiglia con il
capogruppo Pdl a Genova
gli eletti per proseguire con i candidati non
eletti e con chi ha sostenuto dall’esterno. Io
parteciperò a questi confronti in qualità appuntodipersonachehasostenutoechesostiene questa lista e questo sindaco».
Alla riunione di partito, però, non hanno
partecipato proprio tutti. A quanto pare non
c’era Rocco Invernizzi, i fratelli Aicardi si sarebbero divisi (Gianni assente, Gabriele presente) né si sarebbero visti Vincenzo Zarrillo e
diversi altri, tra cui un certo Marco Melgrati.
«Non poteva essere presente per altri impegni inderogabili» lo giustifica formalmente
Vaccarezza, che ufficialmente si guarda bene
dal mettere in dubbio la posizione di Melgrati
in Regione, ma chi conosce bene i due è pronto
agiurarechel’exsindacononabbiaaffattogradito il ritorno di fiamma del presidente della
Provincia per quello che elettoralmente parlando è da anni territorio di praticamente incontrastato dominio melgratiano. Adesso non
resta che aspettare che venga convocata la prima delle riunioni tra l’amministrazione e i
suoisostenitori(cheVaccarezzarifiutadidefinire maggioranza) per capire se tra i due inizierà una sottile guerra neppur troppo a distanza per il posizionamento in vista delle elezioni regionali, o se invece il sindaco Enzo Canepa avrà la forza e la capacità di tenere
compatta la squadra, magari convincendo anche gli elementi di maggior carattere a lasciare
ogni questione (personale o regionale che sia)
fuori dallo “spogliatoio” alassino.
rutiana gli ingredienti sono
«innovazione, progresso, rinnovamento, pluralismo e meritocrazia».
Per centrare il bersaglio della conquistadelPdsavonese,ilprimocittadino forza la mano imprimendo
un’accelerata al dibattito (finora in
sordina) tra i democratici. Una mossachehapiùdiunamotivazione.Primo: il sestetto è assortito e pensato,
nel suo insieme, come un’offerta difficile da rifiutare in blocco. Basta
scorrere il curriculum di ognuno dei
magnifici sei per rendersi conto che
cen’èpertutti igusti.Seil presidente
della cooperativa “Il Faggio”, AntonioBonjean,puògarantireesperienza e collegamento con una realtà importante come il mondo delle cooperative, Fabio Musso può essere anello di congiunzione con altre aree del
partito, essendo il referente savonese della deputata - molto vicina alla
Cgil - Anna Giacobbe. L’avvocato
Barbara Pasquali e il consigliere provinciale Nicoletta Negro sono giovani, donne e capaci: se l’idea di dover
affrontare i tanti “volponi” del partito potrebbe sembrare un compito
difficile,èinnegabilecheportinocon
loro una ventata di rinnovamento
che, specie di questi tempi, è merce
rara. L’albenganese Andrea Rovere è
giovane e anch’egli ha abbracciato da
tempo il verbo rottamatore. Così come Fulvio Briano: il sindaco di Cairo
puòportareindotelecapacitàdimediazione affinate con l’esperienza
amministrativa. Un’offerta, si legge
nel documento, che punta alla «più
ampia convergenza sui temi e sulle
linee programmatiche».
Secondo: tutti i papabili sono renziani della prima ora e fanno parte di
quel gruppo che ha sostenuto il rottamatore di Firenze, al fianco di Berruti, dall’inizio. Un modo per respingere con garbo le avances dei renziani dell’ultima ora e riaffermare con
forza la leadership su una corrente
che s’ingrossa giorno dopo giorno.
L’obiettivo (non) dichiarato, è mettere spalle al muro sia i non renziani,
ancora alla finestra, sia quanti sono
stati folgorati sulla via di Firenze in
un secondo momento. Significativo
il commento di un renziano della seconda ora come il capogruppo in Regione Nino Miceli: «I nomi vanno
tutti bene - spiega - Ma il metodo mi
sembra che accentui le divisioni, rivendicando una primogenitura che
non si sposa bene con un’area che
puntaadesseremaggioranza».Enon
è certo una coincidenza che l’uscita
di Berruti arrivi a due giorni dall’assemblea provinciale che ha di fatto
sancitolaresaincondizionata,aivertici genovesi, della federazione savonese. Mentre gli altri chiedono il
commissario regionale, il sindaco
schiera i suoi colonnelli e cala le sue
carte.Soloiltempo,eilcongresso,diranno se sono vincenti.
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VIGILI IN VIA PALEOCAPA
Doppia fila, lite
tra una donna
e un corriere
SAVONA. Paura ieri poco dopo
mezzogiorno in pieno centro, tra
via Paleocapa e corso Italia per
una banale lite a causa di un‘auto
lasciata in doppia fila tra una donna e un corriere che era bordo di
un furgoncino per le consegne.
Quando gli animi si sono surriscaldati c’è chi ha temuto il peggio, vedendo la situazione degenerare e
ha chiesto l’intervento della polizia
municipale. I due automobilisti, la
donna e il corriere, dagli insulti sono passati poi agli spintoni. Alla vista delle divise, gli agenti sono arrivati a bordo di due pattuglie del
pronto intervento, la situazione è
ritornata alla calma. La donna e il
corriere alla richiesta dei vigili non
hanno voluto presentare denuncia
per le lesioni e le ingiurie.
AL CAMPING DI SASSELLO
Turista
si ustiona
con la bombola
SASSELLO. Una donna straniera
ospite del camping naturista in località Costalunga a Sassello si è
ustionata ieri sera a causa dell’esplosione di una bombola per il
gas. Ha riportato ustioni di secondo grado sul quaranta per cento
del corpo. Per soccorrerla è stato
allertato l’elicottero dei vigili del
fuoco partito da Genova che l’ha
trasportata a Villa Scassi per le cure del caso. Le sue condizioni non
sono state ritenute gravi dai sanitari intervenuti. Dopo la richiesta
di aiuto alla centrale operativa del
118 nel camping di località Costalunga è arrivata l’ambulanza della
Croce Rossa e i mezzi dei vigili del
fuoco.
GLI ELETTI A VALLEGGIA
Elezioni
con polemiche
alla sms Aurora
QUILIANO. Sono stati resi noti i
risultati delle (contestate) elezioni
per il rinnovo del cda della sms
“Aurora” di Valleggia. Alle urne nel
fine settimana scorso solo in 62 (su
208 aventi diritto) si sono presentati al voto. Le schede valide sono
state 60 (2 nulle). In larga parte
dalle urne è uscito riconfermato il
consiglio direttivo uscente. Enrico
“Nino” Alemanni, 79 anni, presidente uscente, rieletto con 58 voti.
Poi Silvia Bacino (58), Romano Bacino (56), Natale Gagliardo (58),
Giuseppe Minuto (58), Oreste Bruschi (59), Paolo Balestra (55), Antonio Casola (57), Sonia Elisei (57),
Giuseppe Frisina (55) e Giovanni
Veschi (55).
LA DOPPIA SFIDA IN MARE, UN SABATO DA GUINNESS DEI PRIMATI
Olbia-Ostia a nuoto:
Brancato tenta l’impresa
OLBIA. Comincerà oggi dalla Sardegna la caccia ad un nuovo guinness
dei primati e ad una particolare costruzionemisticacheGiovanniBrancato insegue da tempo. Il nutrizionista messinese, alassino d’adozione, si
apprestainfattiafaremoltodipiùche
coprire a nuoto il tratto Olbia-Ostia.
Il cinquantottenne oltre a cercare di
nuotare la distanza più lunga in assoluto - ovvero 128 miglia nautiche, il
corrispettivo di 206 chilometri – andrà a comporre idealmente l’ultimo
tratto di un disegno scritto sull’acqua. Una rappresentazione di cui,
scaramanticamente, svelerà il significato e le linee una volta compiuto il
percorso fino al lido laziale. Un fatto
di bracciate che si va ad unire con le
altre imprese realizzate dal medico
nuotatore, ovvero la Corsica-Alassio,
la Maiorca-Alghero e la SardegnaTunisia. Tutte imprese che hanno
creato il mito di Brancato, visto che
ha anche percorso distanze quali la
Stromboli-Lipari o, ad appena nove
anni, la Stromboli-Strombolicchio.
«Quellachemiapprestoanuotareèla
distanza più lunga in assoluto – racconta lo stesso Brancato – mi sono
preparato minuziosamente per
compiere questa
impresacheconto
diportareatermine per il tre o il
quattro di agosto.
Brancato
Le condizioni meteo sono date favorevoli. Le uniche
incognite saranno le correnti marine
contrarie che possono prolungare la
durata dell’impresa e, nel tratto intermedio, gli squali bianchi. E’ già capitato di incrociarne». A rendere ancora più affascinante l’impresa
(14/15oredinuotogiornaliere)pensa
una dedica particolare. «A Pietro
Mennea – conclude Brancato – mio
grande amico e persona oltre che
campione eccezionale».
R.D.N.
Spotorno, Cappucciati
sott’acqua per un giorno
SPOTORNO. Ventiquattr’ore di
permanenza sott’acqua. È il nuovo record internazionale che tenterà di battere Paolo Cappucciati,
57 anni, sommozzatore professionista, pescatore subacqueo in
apnea e Ct della nazionale italiana Fipsas. Cappucciati s’immergerà stasera, alle ore 18, dal molo
Sirio per riemergere 24 ore dopo
e pertanto alle ore 18 di domani.
Utilizzerà autorespiratori ad
aria e una muta umida di serie
della Mares, con la quale tenterà
di combattere uno dei tre princi-
pali rischi di questa impresa:
l’ipotermia. Altri due grandi nemici da combattere saranno la
concentrazione e il sonno.
Una cinquantina sono le persone in supporto a Cappucciati e
che, a due a due, s’immergeranno
per un’ora per sostituire le bombole e fargli compagnia. Ci saranno anche i sommozzatori dei carabinieri subacquei di Genova, la
Capitaneria, i vigili del fuoco, la
Cri.
Sarà ancorato al fondo un pallone trasparente che consentirà
al sub di mangiare e di bere,
anche perché
sott’acqua
è
molto forte la
disidratazione.
Durante
la
Cappucciati
permanenza in
mare, Cappucciati sarà sottoposto anche a test ed esami medici
per verificare eventuali cambiamenti delle funzionalità vitali
sott’acqua.
Le 24 ore d’immersione saranno visibili su un maxi schermo sul
quale si potrà seguire, minuto per
minuto, questo tentativo di record durante il quale il sub conta
di scattare foto e addirittura fare
le parole crociate.
S.AN.