L`angelo dei morti Nove attori Tenebros, Jehuel, Michela

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L`angelo dei morti Nove attori Tenebros, Jehuel, Michela
L’angelo dei morti
Nove attori
Tenebros, Jehuel, Michela, Bug, Chat, Spam, Barbi, Tomtom, Manga.
Scena prima
Durante il monologo, Tenebros tiene Bug, Chat e Spam al guizaglio.
TENEBROS Sono un diavolo per bene,
ho l’inferno nelle vene,
i dannati li ho nel cuore,
sono un diavolo d’onore.
Vesto come un damerino,
ma ho lo sguardo da assassino,
sono falso sono matto,
io e te facciamo un patto.
Tu mi dai tutto di te
e diventi più di un re,
ma ricorda, ciò che è dato
ti fa mio: sei dannato.
JEHUEL
No! No no no e poi… no!
TENEBROS Jehuel. È un angelo. Ce ne sono di nove categorie. Troni, cherubini, serafini, dominazioni,
virtù, potestà, principati, arcangeli, angeli. Lassù è così. Gerarchie, titoli, cariche, riti,
cerimonie, complicazioni teologiche… Da me è tutto più semplice: Satana comanda e noi
obbediamo. Jehuel appartiene all’ultima categoria, sottolivello zeta. È frustrato, deluso e
amareggiato. Vorrebbe fare carriera. Diventare un serafino. Ma guardatelo! Al massimo gli
fanno fare l’angelo custode.
MICHELA
Va’ a prendere le anime, Jehuel.
JEHUEL
Vacci tu.
MICHELA
Bada a come rispondi. Io sono…
TENEBROS L’arcangela Michela. Non è solo un’arcangela. È un trono. Una consigliera del padrone.
Adesso vanno di moda le dirigenti. Da noi, no. Una femmina, al massimo, può fare la strega.
O la tarantolata.
JEHUEL
Guarda. Mi tolgo le ali. Butto via l’aureola. Io non faccio più il raccattamorti.
MICHELA
Jehuel! Non si può disobbedire! Non si può!
TENEBROS Tremenda. Va sempre in giro armata di spada. Basta una parola sblagliata… zac, vi taglia un
orecchio. Io e lei… uh, quante battaglie! Ha la fissa dei diavoli. Se la prende soprattutto con
uno che si chiama Tenebros. Eh eh eh. Sono io, Tenebros. Gran demonio figlio di buona
donna, carogna senza sentimenti, cinico tentatore infido. Amo il mio lavoro.
JEHUEL
Digli che me ne vado.
MICHELA
Ah, sì? E dove te ne vuoi andare?
JEHUEL
Giù.
MICHELA
Sciocco, alla porta c’è san Pietro che ti prende a calci nel didietro.
JEHUEL
Non me ne vado passando per la porta.
MICHELA
Ah, no? Senza ali non vai da nessuna parte.
JEHUEL
TENEBROS
Mi butto.
Devo riconoscere che mi piace, Jehuel. Ha carattere. Sono qui proprio per lui. Ottima
occasione per ingaggiare un angelo e farlo diventare un diavolo. Anzi, un diavoletto. Eh eh eh!
MICHELA
Che tu possa cadere sui rovi, rotolare giù per un burrone, essere sepolto da una frana, divorato
dai cani randagi, assalito dalle formiche rosse, scarnificato dai corvi e ridotto in polvere dal sole
cocente!
TENEBROS Maledizione biblica. Tipica di Michela.
JEHUEL
Amen.
MICHELA
Non buttarti! Jehueeel! S’è buttato. E adesso? Mi toccherà seguirlo. Sulla terra. Inquinata e
peccaminosa. In mezzo agli ateisti. Meno male che ho la spada. Zac zac. Gli taglio la A e l’ateista diventa teista