Belle storie
Transcript
Belle storie
Belle storie 2 l’albergo gestito dai ragazzi alcuni educatori, come regolare la vita comune. Sono loro a occuparsi delle faccende quotidiane. E sono ancora loro che con il passaparola coinvolgono altri ragazzi nel progetto. Per accedervi bisogna avere meno di 10 anni e impegnarsi a fare uno dei tanti lavori che la strada offre, ma non elemosinare. La retta quotidiana è di 50 centesimi di soles (20 centesimi di euro). I soldi ricavati vengono messi in una cassa comune, utilizzata principalmente per il pranzo domenicale, cure mediche e altre piccole esigenze. L’ associazione che gestisce Qosqo Maki vive all’80 per cento di donazioni. Un 10 per cento è garantito dalla municipalità di Cuzco. L’altro 10 per cento viene dalla cassa comune. Il dormitorio riapre alle cinque, mentre si richiude alle undici. Può essere questa la via per salvare i ragazzi dall’emarginazione da ghetto e dalle tentazioni di violenza. Mettere subito i ragazzi nella vita lavorativa. Infatti a Berlino, all’ultimo piano del numero ottantacinque della Wittenbergstrasse è stato da poco aperto un albergo, Pensione undicesimo cielo, di cinque stanze, gestito da ragazzi tra gli undici e i sedici anni. Tutto questo è stato possibile grazie al governo della città che ha donato diecimila euro. Il prezzo è di otto euro al giorno, un prezzo veramente ridicolo per avere vitto e alloggio. L’albergo è occupato soprattutto durante i wekeend e si prevedono molti incassi in vista dei mondiali. Inoltre si prevede di acquistare nuovi appartamenti dato che il lavoro va a gonfie vele. I bambini svolgono i ruoli di cuochi, camerieri, Una scuola di magia ecc. Le stanze sono tutte arredate da loro. Però tutto questo è fatto sotto la supervisione di un’a dulta, Marina Bi- Per i circa 750.000 abitanti che vivono kadi, anche se i ragazzi ne sono il a Khayelitsha, in Sudafrica, una delle più estese e violente baraccopoli, la vero motore. vita è dura. Quel poco denaro che circola, sparisce velocemente o per acquistare beni indispensabili o rubato nei furti che qui avvengono molto I ragazzi di Qosqo Maki spesso. Anche Phumile Dyasi fa sparire il denaro ma in modo piuttosto inconsueto. Phumille ha 16 anni e dai Da un lato i lavandini, numerosi, siste- se i st udi a p re stidi git azi one al mati a diverse altezze. Dall’a ltro, uno College of Magic di Cape Town, specchio che ha conosciuto tempi mi- una specie di scuola per aspiranti magliori. Uno solo, come uno è il pettine ghi, che va dalla materna alla maturiche una cordicella assicura a un chio- tà. Qui si insegna l’arte dell’illusione a do sul muro. I ragazzi di Qosqo Maki chi lo desidera. Il suo scopo è di rivolche si trovano nella peruviana Cuzco, gersi ai bambini poveri che vivono in si fanno bastare l’uno e l’altro. Cuzco brutti quartieri. Le rette dei bambini conta 300 mila abitanti e almeno 4000 vengono pagate interamente o in partra bambini e adolescenti che vivono te da benefattori. Da timido ragazzino per strada. I 50 ragazzini che, come di 10 anni che sapeva parlare solo ogni mattina, lasciano il dormitorio di Xhosa, la principale lingua del Sudafricalle Fierro sono ninos de rua ca, Phumile ha imparato a esprimersi (bambini di strada). Ognuno ha con in inglese e a muoversi disinvolto al sé il necessario per guadagnarsi da cospetto del pubblico. Nel 2004 è stamangiare e da vivere. Il dormitorio di to scelto come miglior mago della proCuzco fu creato nel 1991 dalla volon- vincia di Western Cape mentre nel taria francese Isabel Baufumè. Da marzo del 2005 era a Las Vegas per quando è arrivata in Perù, più di 20 affinare la sua arte, in compagnia di anni fa, si è sempre dedicata ai ragaz- alcuni dei più famosi maghi del monzi di strada. Questa è forse l’unica do. Il direttore è David Gore, 45 anni, struttura per bambini di strada gestita che ha fondato il College nel 1980. direttamente dagli stessi ragazzi. Decidono loro, in lunghe discussioni con Glamour CHI DI NO I, ALZANDOSI ALLA MATTINA, NON PENSA AL SUO LOOK???? Abbiamo notato che nella nostra scuola c’è un look particolarmente gettonato e modernizzato. I pantaloni a vita bassa sono i “re” dell’abbigliamento; ma non tutti si adeguano a questa moda. Infatti certi ragazzi portano ancora i pantaloni a vita alta e, loro malgrado, vengono etichettati “Fantozzi”. Vanno per la maggiore soprattutto i jeans dall’aspetto usato, con buchi, tagli e con grandi tasche. Le marche più ricercate anche se più costose sono: Diesel, Phard – Onix e Guru. Oltre ai jeans ci sono pantaloni più sportivi, ma rigorosamente a vita bassa come quelli che indossavano i ragazzi del programma “Amici” di Maria de Filippi attualmente terminato. Questi pantaloni della marca “Deha” sono noti anche nella nostra scuola: sono larghi e di solito con in fondo un’ elastico. Volendo fare una classifica dei capi d’abbigliamento, dovremmo assegnare il secondo posto ai pantaloni alla pescatora che si possono considerare “principi” della moda primaverile, i quali, seppur durante l’i nverno sono stati molto desiderati ed apprezzati, non riescono a superare gli intramontabili jeans. Questi pantaloni alla pinocchietto sono indossati soprattutto con calze da colori spenti o freddi (nero, marrone, viola) e con stivali alti e a punta degni dei mitici cow-boy del Far West!!!! In genere non hanno colori vivaci ma simili alla tinta delle calze quindi marrone, verde militare, grigio e gradazioni. Le T-shirt più ricercate sono quelle aderenti e corte (naturalmente per fare vedere la pancia) con stampati diversi disegni. Per quanto riguarda le felpe, le più gradite sono quelle con i cappucci. I “fanciulli” vanno pazzi per le scarpe Nike Silver ed ora molto più primaverili le Asics Tiger o le scarpe Puma. Alessia e Francesca Una lettera femminile a Vuc su un tema spinoso. Scritta con garbo e sensibilità ,apre molti interrogativi e chiede una risposta. Caro Vuc, ti scriv o per porti alcune domande, ma soprattutto una che mi sta molto a cuore. Fra noi femmine parliamo molto di amore e di sesso, ci scambiamo delle cose da leggere, ci raccontiamo delle esperienze (quasi tutte insoddisfacenti!!!!), v ediamo assieme delle cose e parliamo anche di pedofilia… Ti spiego cos’è per noi la pedofilia che è quando un adulto (un proff!!!) ci guarda in un certo modo, e ci sfiora, e fa certe battute, e sembra più un nostro compagno di classe che un proff!!! Adesso ti parlo del mio caso. Io v ivo in un brutto periodo, mio papà è come se non ci fosse, con mia mamma continuo a litigare: mi restano le amiche e gli amici. Per fortuna ne ho tante di amiche e con quelle vado d’accordo e parliamo delle nostre cose, con i maschi invece, anche se mi considerano carina e ci provano a starci io non ci trov o niente che mi soddisfi xchè con loro non si può mai parlare di cose serie!!! Ecco il mio problema. Mi piace invece un proff!!! lo trov o gentile, che ti sta ad ascoltare, ti da consigli e non ti chiede niente in cambio e non ti infastidisce. Io so che lui non accetterebbe mai di avere una “storia” con me, ma se per caso io gli chiedessi di darmi quello che non ho mai av uto da mio papà e lui me lo dasse, sarebbe pedofilia??? E io chi sarei? Una di “quelle” (come dicono i maschi)??? Ecco la domanda che v olev o porti!!! XXXX CIAO!!! Donna 2006 Giugno 2006 Vucumprà pag 17