Nuova filosofia di produzione - Settimanale della diocesi di Vittorio

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Nuova filosofia di produzione - Settimanale della diocesi di Vittorio
2
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 12 novembre 2006
SAI COSA MA
D
omenica 12 novembre dalle parrocchie
di tutta Italia sale il grazie al Creatore
per i frutti della terra. Abbiamo colto
l’occasione della Giornata del Ringraziamento
(che a livello provinciale viene celebrata il 19 novembre a Motta con una celebrazione presieduta
dal vescovo Giuseppe alle 11 in Basilica) per approfondire un tema che sta a cuore ai consumatori: la qualità di ciò che finisce nel nostro piatto, in particolare gli alimenti di origine vegetale.
Scandali successivi, amplificati in modo abnorme (e spesso strumentale) dai mass media,
hanno creato preoccupazione e allarmismo anche
tra la nostra gente e messo in ginocchio interi
settori produttivi. Come quello avicolo devastato, lo scorso anno, dalla psicosi per l’influenza aviaria.
In realtà gli alimenti sono soggetti a controlli
sempre più stringenti, anche a seguito della consapevolezza e dell’attenzione, nettamente accresciute negli ultimi anni, dei cittadini.
Indubbiamente la strada per ripristinare un
rapporto di fiducia tra produttori e consumatori
è ancora lunga e passa attraverso una informazione corretta, una trasparenza su qualità, origine e caratteristiche dei prodotti, una normativa
pesante nei confronti di chi, applicando pratiche
nocive, gioca con la vita dei consumatori.
concentrazioni, per ciascuno, entro i limiti fissati dalla legge. Sono da verificare le conseguenze
del sinergismo tra queste
sostanze».
Passiamo alle micotossine
«C’è un’attenzione molto particolare su questi
metaboliti velenosi prodotti da alcuni funghi microscopici che possono
svilupparsi sulle piante in
campo o sulle derrate alimentari durante lo stoccaggio. Anni fa era difficile rilevarle; oggi, grazie a
nuove tecniche di analisi,
siamo in grado di verificarne la presenza anche
in piccole quantità. Abbiamo realizzato uno studio
specifico e abbiamo riscontrato una presenza
abbastanza significativa,
in particolare sul mais.
Questa rilevazione ha dato luogo a controlli da parte delle Ulss e alla revisione dei sistemi Haccp da
parte delle aziende agricole».
E i metalli?
«Controlliamo puntualmente prodotti che possono presentarne traccia
come gli alimenti inscatolati e il vino. Devo dire che
i problemi creati dai contenitori non esistono più».
Attualmente vi state
concentrando sulla
diossina
«Va fatta una premessa:
la qualità dell’ambiente e
la qualità degli alimenti sono strettamente correlate.
Noi ci occupiamo dell’una
e dell’altra e anche delle
possibili correlazioni ricercando negli alimenti i
contaminanti antropici, come la diossina. Anche qui
vale il discorso fatto per la
aflatossine: le tecniche analitiche attuali ci consentono rilevazioni impensabili dieci anni fa. Possiamo
ricercare sostanze nell’ordine di parte per bilione».
Federico Citron
MAZZER:“VA MEGLIO”
RAPPORTO LEGAMBIENTE
e l’Arpav si occupa dei controlli sugli alimenti
finiti, al Servizio igiene alimenti e nutrizione
(Sian) dell’Ulss competono le verifiche sulle fasi precedenti. A Pieve di Soligo il responsabile del Sian è
il dottor Roberto Mazzer. «Negli ultimi anni c’è stato un netto miglioramento nel campo della sicurezza alimentare. Sono stati introdotti gli auto-controlli,
pensiamo solo all’Haccp, ci sono corsi di formazione, i prodotti fito-sanitari sono sempre meno tossici.
Le nostra legislazione in materia è una delle migliori in Europa. Direi che è cambiata la cultura dei produttori. La nuova frontiera - sottolinea Mazzer - è
quella della sicurezza nutrizionale. L’industria alimentare deve fare ancora grandi passi in avanti in
questo ambito. Pensiamo solo ai grassi vegetali che
per tanti anni sono stati utilizzati negli alimenti. Oggi le malattie sono dovute al fatto che mangiamo male e ci muoviamo poco».
I controlli dell’Ulss si concentrano soprattutto sulle attività che producono o somministrano alimenti
deperibili (ristoranti, mense scolastiche...). «Facciamo ciò che possiamo con le forze esigue che abbiamo» conclude Mazzer.
Pesticidi nel piatto:
dati confortanti
mo un nuovo testo di legge che consideri i multiresidui e i loro effetti sull’organismo umano a partire da quello dei bambini,
più sensibili agli effetti sanitari dei pesticidi perché
proprio loro sono i principali consumatori di prodotti ortofrutticoli freschi
o preparati nelle pappe di
prima infanzia».
Buone notizie dai dati
emersi dal Veneto: è alta
infatti la percentuale di
campioni regolari, soprattutto per la verdura, dove
addirittura non vengono
segnalati casi di multiresiduo. I campioni con più di
un residuo si concentrano
invece nella frutta, dove 30
agrumi su 65 presentano
contaminazioni, di cui 15
con più principi attivi contemporaneamente.
ALL’OSSERVATORIO REGIONALE ALIMENTI RISULTA
CHE SOLO IL 2,5% DEI CAMPIONI È IRREGOLARE
Nuova filosofia di produzione
C
osa finisce nel nostro
organismo
quando mangiamo una
gustosa mela royal, una bistecca fiorentina, un piatto di pasta e fagioli? Solo
proteine, lipidi, acidi grassi, fibre minerali, o anche
qualche porcheria rimasta
appiccicata durante la fase di produzione? La domanda è tutt’altro che peregrina, se solo pensiamo
al lungo rosario di emergenze sanitarie con cui abbiamo avuto a che fare negli ultimi anni: mucca pazza (1995), concentrato di
pomodoro cinese avariato
(2003), peperoncino con
colorante cancerogeno
(2004), latte per l’infanzia
contaminato con Ixt
(2005), frumento dal Canada contaminato con ocratossina (2006), mangimi del nord Europa alla
diossina (2006).
La risposta ai nostri timori l’abbiamo cercata all’Osser vatorio Alimenti
dell’Agenzia regionale per
la prevenzione e protezione ambientale del Veneto,
con sede a Verona. Nei
suoi laboratori vengono
realizzati i controlli chimici, microbiologici e fisici
di radioattività degli alimenti di origine vegetale
commercializzati in Veneto. Sono soprattutto le
Ulss a inviare i campioni;
in parte minore i Nas e gli
organi periferici del Ministero della Sanità. «I nostri controlli - spiega la
dottoressa Francesca Daprà, responsabile dell’Osservatorio - riguardano la
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
fase terminale della filiera
cioè i prodotti pronti all’uso o già in commercio mentre
la responsabilità
della
verifica
delle varie fasi
produttive è in
capo al produttore
stesso.
Spetta al Ser vizio igiene e alimenti dell’Ulss
andare a vedere il piano
delle verifiche, redatto dai
produttori, e il suo rispetto».
Tirando le somme
dei controlli, com’è
la qualità del cibo di
origine vegetale commercializzato in Ve-
Controlli
sofisticati
e risultati
positivi
S
ABBONAMENTI 2006:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22 - Sostenitore 80
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Redazione e amministrazione
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neto?
«In media i campioni irregolari sono
sull’ordine del
2,5 per cento.
Tenga conto
che tra le irregolarità non sono poche quelle
formali relative
all’etichettatura. Mi sento di
dire che negli
ultimi 15 anni è nettamente cambiata la filosofia di
produzione, anche in conseguenza di alcuni scandali, penso al metanolo, e
della maggiore attenzione
posta dal consumatore alla qualità di ciò che acquista».
Chiuso in redazione
il 8.11.2006 alle ore 18.30
Vediamo le voci nel
dettaglio. Partirei dai
pesticidi.
«I risultati sono molto
tranquilizzanti. Il numero
di campioni privi di residui supera abbondantemente i due terzi dei campioni analizzati e il numero delle irregolarità (pesticidi che superano il
massimo consentito dalla
legge ndr) è inferiore
all’1%. I principi attivi più
frequentemente riscontrati sono gli insetticidi organofosforici seguiti dai
fungicidi. Per alcuni frutti
- mele, arance, pere, pesche - abbiamo però riscontrato la compresenza
di più residui seppure con
O
gni anno Legambiente effettua l’indagine specifica Pesticidi
nel piatto, proprio sui residui di pesticidi sui prodotti ortofrutticoli. Il rapporto 2006 evidenza un lieve miglioramento generale pur con alcune eccezioni.
Il miglioramento è dato
dall’aumento dei campioni regolari senza residui
(+4,7% rispetto al 2005) e
dalla ulteriore diminuzione degli irregolari, che sono solo l’1% (erano l’1,4%).
Sono meno anche i campioni con più di un residuo
di pesticida (-4,3% rispetto
al 2005, ora siamo al 28%).
Permangono situazioni
preoccupanti, tra cui un’alta percentuale di campioni
di frutta contaminati (46%
nella frutta, meno nella
verdura con 15,5%), alcuni
prodotti con numerosi
principi attivi contempora-
neamente, laboratori pigri
che effettuano controlli esigui e casi di presenza di
sostanze vietate da molti
anni.
«Il lieve ma continuo
miglioramento - sottolineano a Legambiente - sta
nell’aumento della sensibilità delle istituzioni e dei
consumatori, ma soprattutto degli operatori del
settore che hanno fortemente contribuito a ridurre l’uso della chimica in agricoltura. Molto rimane
però da fare: permane un
grave buco normativo che consente di considerare come regolari campioni
alimentari con
presenza contemporanea di
numerosi principi attivi, regolati
solo singolarmente. Voglia-
e
L’AZiON
Primo Piano
AN
NG
GII??
ALLA PERLAGE DI SOLIGO
Prosecco biodinamico:
meno rame e zolfo
D
TRA PAURA DEI VELENI E DISINCANTO,
NONOSTANTE I PREZZI SIANO PIÙ ALTI...
Costa, ma compro bio
C’
è chi dice che il biologico sia un business, chi invece ci crede ad
occhi chiusi, chi lo guarda
con scetticismo e chi non
riuscirebbe a farne a meno.
Siamo andati a sentire cosa
pensa chi nei negozi di prodotti biologici ci va e compra. Nella fattispecie al negozio Ariele di Conegliano.
Piovesan Marilena
Non sono una consumatrice abituale di prodotti biologici. Li compro perché, in
seguito
ad una visita medica,
mi
hanno indicato dei
prodotti
specifici
da consumare. OrMarilena Piovesan
mai il biologico si trova anche al supermercato. Non è che abbia particolare fiducia, come non ne ho in generale
per ciò che è commerciale.
Certo i prodotti “bio” sono
più sani anche perché appartengono ad una filiera
certificata. Non capisco piuttosto perché debbano avere prezzi così alti, cosa li giustifichi.
Roberta
Compro biologico perché i prodotti non sono avvelenati. Viviamo in un mondo in cui tutto lo è, almeno
dove è possibile cerco di evitarlo. Ho maggior fiducia
in questa filiera perché rispettano dei canoni e delle
regole diversi dal mercato
tradizionale e poi bisogna
pur fidarsi di qualcuno.
Karin Olivato
Preferisco comprare cibi
biologici perché sono più sani, ho più
fiducia
nelle persone che
incontro
nel negozio biologico dove
vado di
Karin Olivato solito e le
conosco.
Fare la spesa è più costoso
ma ne conosco la provenienza.
Valeria De Conti
Non è che mi fidi del biologico, piuttosto non mi fido
per nulla degli altri. Sono
molto sensibile ai
prodotti
chimici
che troviamo nei cibi in commercio e
per questo seguo
Valeria De Conti
una dieta
macrobiotica. Qui trovo dei
prodotti specifici che non
trovo in altri negozi. Preferisco non far del male al mio
organismo, alla terra, agli animali anche se mi costa un
po’ di più.
Luigino Cattal
Nel negozio biologico dove vado compro solo alcuni prodotti,
pasta, riso,
pane e solo di
alcune marche di cui mi
fido maggiormente. Alcuni negozi di
biologico si sono ingranditi
al punto di diventare dei supermercati. Il prezzo è più
alto, ma è giustificato dal
maggior lavoro alle spalle e
per questo è giusto che costino di più rispetto ai supermercati anche se la cosa
migliore sarebbe coltivarsi il
proprio orto.
Mariangela Collaviti
Compro nel mio negozio
biologico perché preferisco
spendere di più per il cibo
che non per le medicine.
Certo quando c’è un commercio alle spalle non c’è
mai da fidarsi ciecamente,
ma rispetto al mercato tradizionale…
Anonima
Non mi fido dei prodotti
che trovo nei negozi biologici. Ci vado solo per comprare due prodotti per integrare quelli
che faccio io
in casa.
Anonimo
È da anni
che compro
prodotti biologici, mi fido
e conosco bene le persone
che ci lavorano. L’unico
problema è il prezzo, per
questo mi limito solo alcuni
prodotti.
Erica Bet
Meglio
spendere
per il cibo che
per medicine
al “Col de Manza”,
in territorio di Colle Umberto, laddove aveva
casa il sommo pittore Tiziano Vecellio, arriva il
“Col di Manza Valdobbiadene Prosecco”, spumante extra dry a denominazione di origine controllata ottenuto da uve con
marchio “Demeter”.
È un prosecco non convenzionale che i 7 fratelli
Nardi, titolari della “Perlage” di Soligo, hanno prodotto con la vendemmia
2005 da uve coltivate con
il metodo biodinamico,
che è una strategia che supera la cosiddetta “agricoltura biologica”.
Se l’“agricoltura biologica” (e certificata!) prescrive nella fattispecie, viticoltura compresa, il bando della chimica e l’uso come fertilizzante del solo letame (o suoi surrogati
strettamente naturali), la
difesa dalle crittogame
(peronospora, odio, ecc.)
con soltanto zolfo e rame,
e la lotta ai parassiti (in pri-
uando si sente dire che i Nas
hanno sequestrato un allevamento si grida allo scandalo, e si drammatizza. In realtà a fronte di un sequestro ci sono centinaia e centinaia di controlli andati a buon fine. Ecco perché
non bisogna drammatizzare».
Licia Ravarotto, biologa, opera all’Istituto Zooprofilattico del Triveneto,
braccio operativo della Regione nell’attività di prevenzione, controllo e ricerca
nella sanità animale, nella sicurezza alimentare e nella tutela ambientale. Cinquecento persone impegnate tra la sede
di Legnaro (Verona) e quelle del Friuli
e del Trentino.
«L’attenzione a queste tematiche è sicuramente aumentata, anche sulla base
di direttive comunitarie che sollecitano
continui controlli sui mangimi e sul benessere degli animali nell’allevamento.
Dalla "mucca pazza" in poi c’è stata una
svolta, anche nei paesi mediterranei, culturalmente meno attenti a queste problematiche, poi il regolamento europeo
178 / 2000 sulla sicurezza alimentare ha
innalzato il livello dei controlli, specialmente sui mangimi, punto di contatto
tra agricoltura e zootecnia. Il piano regionale per la sicurezza alimentare prevede anche l’attività di ispezione, svolta
mis la cicalina della flavescenza dorata) con solo e
soltanto piretro (da darsi
inoltre di notte perché la
luce solare lo rende meno
efficace), la filosofia biodinamica permette di ridurre sulla vite anche l’aspersione di rame e zolfo.
«Ciò in virtù -spiega il
dottor Ivo Nardi, uno dei
fratelli - dell’uso di principi attivi “dinamizzanti” (regolatori naturali della crescita, ndr) che nel terreno ravvivano i microbi utili all’umidificazione, e nella pianta, o vite che sia, attivano le difese naturali contro le aggressioni di parassiti vegetali e animali».
Al biodinamico si
sono convertiti specialmente i francesi, e
in particolare quelli
che fanno lo champagne “Fleury”, non
tanto- sottolinea il
dottor Ivo - per la passione del “buono, pulito e giusto”, ma per-
RISTORAZIONE INDUSTRIALE
“Biologico, più caro
e non conosciuto”
L
a City Service srl di
Motta di Livenza è
una delle principali realtà
del settore della ristorazione sul territorio diocesano. La sua attività si e-
CONTROLLI ATTENTI SULLE CARNI
«Q
Domenica 12 novembre 2006
da diversi enti: dall’Arpav al nostro istituto, assieme all’Ulss. Controlli diversi
a seconda delle tipologie animali, con
veterinari specializzati.
L’Usl fa controlli sistematici, ci invia
i prelievi, il nostro laboratorio chimico
fa le analisi e restituisce i risultati, sulla
base dei quali si dà l’ok o si prendono eventuali provvedimenti (blocco delle
merci, sequestri degli allevamenti...)».
Si riesce ad uscire dalle maglie di questa rete di controlli?
«Ne escono, ma è molto difficile.
Compare poco la grandissima mole di lavoro del servizio veterinario. Frodi ne esistono, e continueranno ad esistere, ma
sono sempre più difficili. La nostra chimica è alla continua ricerca di nuove molecole, per contrastare i passi in avanti,
per esempio, nel campo degli anabolizzanti».
C’è una crescita "culturale" degli allevatori in questo senso?
«Lenta, ma c’è. Purtroppo c’è una diffidenza di fondo (tipica veneta, un po’ in
tutti gli ambiti) dura da sconfiggere.
Quando però capiscono che stiamo lavorando seriamente, con trasparenza,
per il bene di tutti e quindi anche loro,
ci vengono dietro».
Alessandro Toffoli
splica nella fornitura di pasti a mense industriali, scolastiche, ospedaliere e in
servizi di catering. Alla
dottoressa Giulia Boccato,
laureata in sicurezza igienico - sanitaria degli alimenti, abbiamo chiesto
quanto sono richiesti i cibi biologici sulle mense.
«Il biologico in realtà non
è cercato più di tanto - spiega Boccato-. In alcuni appalti scolastici si danno indicazioni sulla fornitura di
pelati, pasta e alcune categorie di frutta ma sostanzialmente c’è indifferenza.
Di fronte ai maggiori costi
che la fornitura di cibi biologici comporta in genere
cala l’interesse».
L’atteggiamento è diverso per quanto riguarda le mense industriali?
«A dire il vero non mi è
mai capitata una richiesta
di fornitura di alimenti biologici da parte delle aziende. Qui manca assolutamente la sensibilità per il
biologico perchè non è conosciuto. Va pure detto
che non esiste capitolato
d’appalto nel caso di forniture industriali, dovendo
soddisfare le richieste di
un menù generalista al
quale attingono categorie
diverse di lavoratori con
gusti ed esigenze diverse».
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ché l’agricoltura biodinamica fa scattare un miglioramento qualitativo.
Il prosecco biodinamico dei Nardi come lo
champagne “Fleury” sono
garantiti dal “Demeter”,
ente certificatore internazionale.
I Nardi non sono però
solo gli autori del “Col di
Manza”, l’unico prosecco
del genere al mondo e con
un mercato già aperto in
Giappone, ma anche produttori da 21 anni a questa
parte di vino da uve biologiche regolarmente certificate, ed esportato per l’
80% in mezzo mondo (Germania, Inghilterra, Olanda,Giappone, Stati Uniti e
Brasile). (MS)
Ivo Nardi
E le forniture ospedaliere e domiciliari?
«La situazione può
cambiare perché è previsto il capitolato d’appalto.
Nel caso dell’assistenza
domiciliare siamo sui livelli della fornitura per le
mense scolastiche, tanto
per tipologia quanto per
ampiezza delle richieste di
cibo biologico. Le richieste sono, invece, minime
negli ospedali. Dirò di più:
generalmente di fronte ad
una gara d’appalto l’ente richiedente non dà alcuna
preferenza a chi fornisce,
almeno in parte, un’offerta di biologico. Se l’azienda di ristorazione presenta anche la possibilità del
biologico questo fattore
non influisce minimamente sull’ottenimento dell’appalto».
Perché il biologico è
così poco diffuso?
«Perchè non è conosciuto. Le informazioni in
merito sono scarse, l’accesso al biologico dipende
solo dall’interesse del consumatore. E non entro nel
merito della veridicità dei
marchi biologici».
Quali accorgimenti utilizza una società di
ristorazione per verificare la provenienza
biologica degli alimenti?
«Si cerca di fornirci da
produttori di garanzia. È,
comunque, possibile prevedere ispezioni presso i
fornitori: il capitolato di
fornitura, infatti, fissa anche le analisi sulla qualità
del prodotto».
Giacinto Bevilacqua
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e
L’AZiON
Attualità
Domenica 12 novembre 2006
SEGUE DALLA PRIMA
LA BATTAGLIA ALL’EVASIONE FISCALE
PARTE DALL’EDUCAZIONE CIVICA
Fisco non significa punizione
C
orre da giorni una battuta: “Che
differenza passa
fra un evasore e un evaso?”
Risposta: “Il secondo almeno un po’ in galera c’è stato!”. Non amo il “tintinnar
delle manette” e dunque il
discorso va portato lontano
dalle improprie associazioni di idee che le parole pur
suggeriscono.
Con riferimento alla nuova Legge Finanziaria, uno
dei pomi della discordia fra
gli opposti schieramenti è
rappresentato dal mettere
o meno le mani nelle tasche
degli italiani con nuove tasse. Proviamo, allora, a partire anzitutto dai fatti.
L’evasione fiscale in Italia ha proporzioni gigantesche, addirittura grottesche, se è vero che un
gioielliere denuncia un reddito inferiore a quello di un
maestro elementare. È altrettanto vero che un debito pubblico pari a quello i-
taliano ha come conseguenza uno svuotamento
quotidiano delle nostre tasche, senza che alcuno vi
infili le mani. Non occorre,
infine, un’acuta capacità
creativa per escogitare degli espedienti che permettano di eludere furbescamente il fisco o di evaderlo
deliberatamente. Questi si
leggono sui giornali: separazione consensuale dal coniuge a carico, società immobiliari appositamente costituite, consegne di merce
con scontrini fiscali fasulli,
fallimenti programmati,
sponsorizzazioni gonfiate e
ricattatorie, società fantasma messe in piedi nei cosiddetti paradisi fiscali e tanti altri ancora.
Che fare? La risposta
parrebbe pronta: nessuno
è mai riuscito a contrastare
l’evasione; perché tentare,
se la sconfitta è sicura?
Eppure un principio indiscutibile non manca. Al-
l’allora presidente Ciampi
inviai un quesito: per quali
ragioni dovrei mettere le
mie tasse nelle mani di un
primo ministro che in campagna elettorale si è dichiarato apertamente evasore, sia pure per tutelarsi
da un sistema tributario a
suo dire iniquo? La questione assumeva per me rilevanza dal punto di vista
professionale, dovendo ogni giorno educare degli
studenti alla legalità, cioè al
senso dello Stato e del bene comune. Il presidente rispose correttamente (anche lui, però, un po’ “evasivamente”): “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione delle loro capacità contributive”. Cosi recita l’articolo 53
della Costituzione.
Il fisco in quanto tale, allora, non è uno strumento
di punizione sociale, ma l’elemento costitutivo del patto su cui la comunità si reg-
Trevisani e tivù
M
a cosa faranno i trevisani la sera, visto che una famiglia su
quattro non ha la televisione? Stanchi
dal lavoro o dallo studio, andranno a letto, o magari andranno al bar con gli amici. Al cinema meno, a giudicare dall’andamento di alcuni cinema in provincia.
Che strani, questi dati pubblicati dalla Rai, quasi quasi ci sorprendono un
po’. Treviso, con il 73,27% delle famiglie
in regola col pagamento del Canone te-
S
ulla condanna a
morte di Saddam
Hussein da parte dell’Alta
corte irachena, il commento più completo mi
sembra essere quello espresso da Leandro Despouy, giurista argentino
che da molti anni si occupa, per conto delle Nazioni
Unite, di sistemi giudiziari. Saddam Hussein è stato
condannato a morte nell’ambito del primo dei processi che lo riguardano,
quello per la strage di abitanti, per lo più sciiti, della
città di Dujal, seguita ad un
fallito attentato al presidente nel 1982: svariate decine di persone, presunti
fiancheggiatori degli attentatori, sono state arrestate e uccise nei giorni e
mesi successivi all’attentato, sulla base di un ordine
emesso direttamente da
Saddam, contenuto in una
levisivo, è al 70º posto tra le
province italiane, penultima
tra quelle venete: Rovigo è la
migliore, addirittura al secondo posto dietro Ferrara (86,14%), Vicenza la peggiore, 82ª. Ultima in assoluto Napoli (46,51%). Possibile che così
pochi trevigiani abbiano la tivù in casa?
Allora critichiamo pure, e giustamente, chi gira in motorino senza casco a Napoli, infrangendo la legge. Ma
anche non pagare l’imposta per la televisione, piaccia o no, si usi il satellite o
no, è vietato. E se si vuole sputare sentenze sugli altri, bisogna avere la coscienza pulita.
lettera che è stata tra i punti di forza dell’accusa al
processo. Si tratta di un episodio relativamente “minore”, ma indicativo del clima creato dal regime di
Saddam. A giorni comincerà un altro processo, stavolta per fatti risalenti al
1987-88: la strage con armi
chimiche di migliaia di
curdi. Un’altra condanna a
morte è altamente probabile, ma forse non ci sarà
tempo di pronunciarla. I
giudici prevedono infatti un
processo d’appello molto
rapido per l’ex presidente
e la sua impiccagione potrebbe intervenire già a
febbraio 2007.
Despouy si dichiara
molto preoccupato per la
sentenza di condanna. Non
solo c’è il pericolo di destabilizzare il paese, ma la
corte che l’ha pronunciata,
a dispetto della solennità e
ge, per assicurare a tutti
servizi sociali e per finanziare beni comuni. Una comunità si regge sulla solidarietà, non certo sulla furbizia.
Il nostro sistema tributario può essere esoso e iniquo, oltre che inefficace
di fronte ad una spesa pubblica fuori controllo. Una valutazione pacata riconoscerebbe la complessità dei fattori in campo: crescita economica improcrastinabile,
garanzia del lavoro associata a giusto riconoscimento giuridico e retributivo, rigoroso equilibrio fra
imposte dirette e indirette,
servizi sociali pubblici e iniziativa privata, liberalizzazione del mercato ed equa distribuzione della ricchezza, eccetera. La lotta all’evasione da sola è impresa fallimentare in partenza?
Forse sì, ma inserita in un
piano strategico complessivo, potrebbe costituire il
presupposto di una sostanziosa riduzione del carico fiscale per tutti e la premessa di garanzie estese per
tutti.
La sola via d’uscita sta
nel federalismo fiscale? Dipende, perché anche in
questo siamo capaci di equivocare: il federalismo ha
sempre significato movimento verso l’unità nel rispetto dell’autonomia; da
noi significa processo di disunione.
Come si può vedere, la
materia non manca per una robusta educazione civica, disciplina che nelle
scuole occupa da sempre il
posto di Cenerentola.
Lamberto Pillonetto
MOLTI DUBBI SULLA CORTE
Condannato Saddam:
una giustizia ingiusta
delicatezza delle questioni
affrontate, presentava molte carenze. In primo luogo
i criteri di giurisdizione:
l’Alta corte è davvero un tribunale speciale, perché destinato a processare solo iracheni, con la conseguente esclusione dalla sua
giurisdizione degli eventuali crimini commessi in
Iraq da stranieri, come le
truppe multinazionali che
hanno combattuto la guer-
ra del 1990-91, ma anche
gli iraniani che avessero
commesso crimini di guerra durante il conflitto degli
anni Ottanta. Inoltre sono
stati esclusi i fatti successivi al 1º maggio 2003, come se in Iraq crimini di
guerra non ci fossero stati
dopo quella data. Inoltre, il
tribunale applica un insieme di norme che sono in
parte riprese dal più avanzato diritto internazionale,
T
utte le misure dall’esterno sono inutili se manca
questa civile rivolta dei napoletani. Se la gente
non collabora, è una fatica di Sisifo. Oppure bisogna trasformare la città in un fortino, ma nemmeno così si può
vivere.
Quando si parla degli altri e di quello che dovrebbero fare, bisogna mettere molta attenzione perché possono insinuarsi pensieri pericolosi. Tipo: queste cose
succedono perché loro mancano di senso civile, hanno
l’illegalità nel sangue, sono parassitari per natura. Meglio lasciarli al loro destino. Purtroppo sono i discorsi
che circolano tra noi del Nord. E non da ora. Ma ora queste posizioni sono teorizzate e anche organizzate. Questi giudizi non fanno altro che aggiungere male al male
e ricacciano sempre più a fondo i napoletani.
Intanto, non è vero che i napoletani e le genti del Sud,
siano tutti così. Sabato scorso a Lamezia Terme, in Calabria, c’è stata una reazione di tutti i commercianti contro le estorsioni e la settimana precedente una manifestazione di 50 mila persone contro le violenze della ’ndrangheta. Ci sono i giovani della Locride che combattono contro la criminalità e la disoccupazione organizzandosi in cooperative. In Sicilia è sorta Libera, un’associazione contro il racket. Anche a Napoli c’è gente che
reagisce. Solo che è difficile modificare certi aspetti negativi di una cultura che affonda le radici in secoli di storia.
Ma ogni tradizione umana è composta di elementi
buoni che elevano le persone e di elementi cattivi che le
degradano ed è pericoloso fare delle comparazioni. Corruzione e illegalità abbondano anche dalle nostre parti.
Tangentopoli è stata ed è una nostra specialità. L’evasione agli obblighi fiscali non è meno estesa, forse riusciamo a nasconderla meglio. Abbiamo più il senso dell’ordine e della pulizia, ma non basta questo per dire che
qui da noi fila tutto nel migliore dei modi e che la vita è
sana e pulita. Laboriosi e intraprendenti lo siamo di sicuro, soprattutto noi veneti, e questo ci ha portato ad un
buon livello di benessere, ma ci siamo chiusi in questo
benessere e vediamo attorno a noi solamente nemici
che vogliono metterlo in pericolo.
La paura è un sentimento che rende incapaci di affrontare in modo adeguato le nuove emergenze. I problemi di un mondo in cui, volere o no, ci si trova a vivere sempre più a fianco a fianco con altri, non si superano con rifiuti, muri, fossati, barricate. Questi sentimenti di paura e di rifiuto prevalgono nei confronti degli immigrati e persistono ancora verso il nostro Meridione.
La vita in questo modo diventa invivibile, per noi asserragliati e per loro esclusi e sempre più arrabbiati.
Bisogna incominciare a coltivare altri sentimenti. Non
che si risolva tutto con i buoni sentimenti. I problemi sono difficili, ma se non c’è questo atteggiamento iniziale
non si troveranno mai le soluzioni. Diceva don Milani:
uscire dai problemi da soli è egoismo, uscirne insieme
è politica. Abbiamo bisogno di una buona politica, ma la
si costruisce se c’è spirito di solidarietà. In fondo siamo
tutti napoletani, con i nostri limiti e difetti. Inutile accusarci gli uni gli altri. Pericoloso rifiutarci. Intelligente e
umano (e cristiano) guardarci con benevolenza e far funzionare la testa per trovare le soluzioni giuste. (GpM)
in parte derivate dal codice penale iracheno, e tra
queste la previsione della
pena di morte, che non c’è
nei documenti che istituiscono tribunali internazionali. C’è anche da segnalare che la corte è stata messa in piedi nei mesi dell’occupazione e con il contributo determinante di chi
aveva vinto una guerra che
molti considerano di aggressione: circostanza che
non favorisce la pacifica accettazione della legittimità
dell’istituzione. I modi in
cui si è celebrato il processo destano perplessità, dal
punto di vista del rispetto
dei diritti della difesa e del
diritto di essere giudicato
da un tribunale indipendente e imparziale...
Sia chiaro: non è in questione la colpevolezza di
Saddam e dei suoi gerarchi, che anzi andrebbe af-
fermata per tanti altri fatti,
oltre che per i pochi episodi che i giudici vorranno esaminare. Ma in queste
condizioni, il sospetto che
si usi la corte non per fare
giustizia, ma per consumare una vendetta, è particolarmente forte. Se poi
dalla sentenza e dalla sua esecuzione dovessero derivare ulteriori violenze e il ribaltamento dell’attuale governo, avremmo prodotto
un inedito esempio di “giustizia degli sconfitti”.
Despouy propone di
correre subito ai ripari: far
fare almeno il processo
d’appello ad una corte realmente indipendente, cioè
fatta da giudici internazionali e rispettosa di tutte le
garanzie. Ma molti penseranno che questo è un lusso che Saddam non merita...
Paolo De Stefani
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 12 novembre 2006
5
FINANZIARIA E LAVORO
U
na corposa parte della Legge Finanziaria
è dedicata alle questioni legate al lavoro,
e di conseguenza allo stato sociale, o come si dice oggi, al welfare.
Il tema è vasto, e coinvolge tanti aspetti, tra i
quali cerchiamo di fare un po’ di ordine.
Il Governo ha sintomaticamente intitolato il capitolo “per un lavoro più certo e stabile”: risulta
evidente che l’obiettivo è proprio dare certezze ai
lavoratori e quindi stabilità alle loro vite e famiglie. Risultato ambizioso: i posteri diranno se raggiungibile.
RIDUZIONE CUNEO FISCALE
L
a Finanziaria riduce
di cinque punti il cosiddetto cuneo fiscale. Ma
cos’è? È la differenza tra
quanto pagato dal datore
di lavoro e quanto incassato effettivamente dal lavoratore: la differenza è
quanto viene versato al fisco e agli enti di previdenza.
Nel suo annuale rapporto sul prelievo fiscale,
l’Ocse ha calcolato che nel
2005 in Italia il cuneo fiscale si attesta al 45,40% (al
settimo posto tra i Paesi
Ocse, cioè quelli maggiormente industrializzati),
contro una media Ocse del
37,28%. La situazione dell’Italia non è comunque tra
le peggiori in classifica: ci
sono infatti anche cunei
superiori al 50% (Belgio,
Germania, Francia e Ungheria).
Quindi la riduzione di 5
punti significa portare il
cuneo al 40%.
Tale riduzione delle
tasse del lavoro sarà per il
60% a favore delle imprese, e per il 40% a favore dei
lavoratori. La riduzione
verrà applicata solo alle
imprese che hanno alle
proprie dipendenze lavoratori stabili o che si impegnano a stabilizzarli.
La misura si applica sull’Irap: i datori di lavoro possono operare ora due nuove deduzioni: una riduzio-
EMERSIONE LAVORO NERO
S
ono diversi gli interventi attraverso i
quali la Finanziaria vuol
combattere il lavoro irregolare:
- verifica della congruità
tra qualità dei prodotti e
servizi e il tempo necessario per produrli;
- meccanismi per garantire il rispetto della regolarità contributiva (estensione ad altre categorie del cosiddetto Durc oggi vigente
nell’edilizia);
- multe più pesanti in
materia di lavoro: col ricavato si incrementa il fondo
per l’occupazione;
- obbligo per tutte le attività di comunicare l’instaurazione del rapporto di
lavoro il giorno precedente;
- finanziamento di progetti in materia di salute e
sicurezza sul lavoro;
- misure per promuovere l’emersione spontanea
senza danneggiare il lavoratore, garantendone invece la regolare e stabile occupazione;
- investimenti per azioni
istituzionali e informazione dei lavoratori in materia;
- rafforzamento delle capacità ispettive con adeguate competenze;
- coordinamento nazionale che sviluppi piani territoriali di emersione e promozione di occupazione
regolare e finanziamento
di servizi di sviluppo delle
imprese che attivano processi di emersione.
APPRENDISTI
P
er migliorare il trattamento pensionistico dei lavoratori “parasubordinati” e degli apprendisti, sale al 23% l’aliquota contributiva per chi non è iscritto ad
altre forme di previdenza o non è pensionato; per loro
viene corrisposta una indennità giornaliera di malattia
a carico dell’Inps (massimo di 20 giorni all’anno); in caso di maternità (anche nei casi di adozione o di ingresso in famiglia), è corrisposto per gli eventi di parto verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2007 un trattamento economico per congedo parentale (tre mesi entro il
primo anno di vita del bambino), pari al 30% del reddito
preso a riferimento per l’indennità di maternità. Sale al
16% anche l’aliquota contributiva degli altri parasubordinati. Passa al 10% il contributo previdenziale dei datori di lavoro per gli apprendisti artigiani e non artigiani;
è estesa agli apprendisti l’indennità di malattia, come
per i subordinati.
PENSIONI RITOCCATE
È
introdotto un cosiddetto “contributo triennale di solidarietà”
del 3% per le pensioni superiori ai 5 mila euro mensili.
ne di 5000 euro su base annua per ogni lavoratore a
tempo indeterminato impiegato nel periodo di imposta (il doppio per le imprese del Sud); la deduzione dalla base imponibile dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico dei datori di lavoro. Le
misure entrano in vigore
in due tempi: il 50% da febbraio a giugno 2007, per
l’intero da luglio 2007.
Sono ammesse in deduzione anche le spese relative agli apprendisti, ai
disabili e agli assunti con
contratto di formazione e
lavoro.
LAVORO STABILE
L
a Finanziaria mira a
stabilizzare i rapporti di lavoro, per favorire la piena trasformazione da co.co.co. (e i più
moderni co.co.pro.) a rapporti di lavoro subordinato, attraverso percorsi
consensuali di stabilizzazione.
Se è prevista l’assunzione del lavoratore, già utilizzato con co.co.pro.,
con contratto di lavoro subordinato, il datore di lavoro verserà una somma a
titolo di contributo straordinario integrativo alla gestione speciale presso l’Inps, cui corrisponderà, a
carico della finanza pubblica, un contributo nella
misura massima utile a
raggiungere l’aliquota
contributiva prevista per
il lavoro subordinato.
L’intento è dunque di
favorire i giovani e contribuire al contrasto della
precarietà, agendo sulle
convenienze offerte dall’ordinamento.
La Finanziaria prevede
anche misure per la stabilizzazione del personale
pubblico non dirigenziale,
in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, purché assunto con
concorso.
MAURIZIO CECCHETTO (CISL)
“Segnale importante
ma c’è da lavorare”
«Q
uesta Finanziaria dà un cambio di rotta, di direzione rispetto al passato, che tiene
conto del confronto avviato col sindacato di cui ha
accolto alcune istanze.
Guardiamo con interesse
il segnale sull’evasione fiscale e sul lavoro nero, sulle liberalizzazioni. Nella Finanziaria non ci sono odiosi tagli su sanità e previdenza, quindi il commento è positivo. Senza dimenticare che c’è molto da
fare sul piano delle riforme, a partire dalle pensioni e dalla pubblica amministrazione, cui dare funzionalità, efficienza e dignità».
È dunque moderatamente positivo, il commento sulla Finanziaria del
segretario provinciale della Cisl Maurizio Cecchetto.
Il Tfr delle grandi aziende andrà all’Inps.
«La dinamica di come si
è arrivati alla soluzione definitiva e le strumentalizzazioni che ne sono seguite (si è detto che i soldi
vanno all’Inps per coprire
la previdenza, e invece non
è vero, perché finanzieranno infrastrutture) hanno creato dei sospetti tra i
lavoratori. Tuttavia la posizione del sindacato è
chiara: la destinazione del
Tfr deve essere la previdenza integrativa per non
avere pensionati poveri tra
30/40 anni. Lanceremo
presto una grande campagna informativa.
Resta il problema delle
piccole imprese: non perché il Tfr sia denaro liquido necessario (entriamo
nell’ottica del Tfr alla previdenza integrativa!), ma
perché dove il Tfr resta in
azienda ci saranno pressioni nei confronti dei lavoratori perché non optino per i fondi di previdenza, senza dimenticare che
in alcuni settori non ci so-
PREVIDENZA E TFR
È
anticipato al 1º gennaio 2007 l’avvio della previdenza integrativa secondo le norme della Legge
252/2005. È estesa anche alla quota di Tfr destinata all’Inps la deduzione dal reddito d’impresa attualmente
prevista per la sola quota di Tfr destinata a forme pensionistiche complementari. Dal 1º gennaio 2007 le imprese saranno inoltre esonerate integralmente (in misura
pari allo 0,2% del monte retributivo) dal versamento al
Fondo di garanzia per la quota di Tfr trasferita a previdenza complementare o al Fondo Inps.
Per tutte le imprese con almeno 50 dipendenti sarà
integralmente destinato all’Inps il trattamento di fine
rapporto che matura dal 1º gennaio 2007 e non affluito
alla previdenza integrativa.
Il Governo si impegna a rivedere nel corso del 2007
il trattamento fiscale dei fondi integrativi con l’intento che
questo sia in linea con quello applicato alla previdenza
integrativa degli altri paesi europei.
TUTELA OCCUPAZIONE
L
a Finanziaria prevede interventi in materia di ammortizzatori sociali:
- possibile concessione della cassa integrazione e mobilità alle imprese commerciali o agenzie di viaggio con più di
50 dipendenti, o imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti;
- stanziati 15 milioni di euro all’anno per tre anni per la riqualificazione professionale e il reinserimento occupazionale di collaboratori a progetto che hanno lavorato in aziende in crisi;
- stanziato 1 milione di euro per il 2007 da assegnare a comuni con meno di 50 mila abitanti per lavori socialmente utili o per stabilizzare chi già li svolge.
Si prevede di sostenere gli interventi dei cosiddetti ammortizzatori in deroga: in particolare fino al 31 dicembre
2007 si potrà intervenire amministrativamente laddove la vigente normativa non permetteva di intervenire. Si potrà altresì mantenere l’attuale indennità di disoccupazione, non
più su base annuale. È prevista, per al massimo 6000 lavoratori, la “mobilità lunga”. Si punterà a sostenere l’apparato
produttivo in difficoltà economiche.
flessibile, ma la
no ancora fondi
flessibilità non
previdenziali. In
deve essere paun certo senso il
gata dai lavoraTfr all’Inps per
tori in termini di
tutti rendeva più
precarietà».
neutra la scelta
Si lavora per
del lavoratore
l’emersione
senza contrapdel lavoro neporre interessi
ro.
di impresa e la«Ci sono norvoratori. Nelle
Maurizio Cecchetto
me interessanti:
piccole imprese
c’è il rischio di esigibilità del ora bisognerà vederle in
Tfr nei casi di fallimento atto. Il segnale del “no” a
dell’azienda: sul Tfr in im- evasione e lavoro nero è
presa si è fatto un monu- netto. Ora aspettiamo
mento senza senso. Col T- successivi impegni del
fr all’Inps i diritti del lavo- Governo coerenti».
Che dire agli imratore rimangono gli stesprenditori che reclasi».
mano come necesSi interviene sul cusaria una parte di
neo fiscale e per la
nero?
stabilizzazione dei po«Che devono riaggiusti di lavoro.
«Quello sul cuneo fisca- stare le loro richieste: non
le è un intervento impor- si può andare avanti con etante, selettivo per chi sta- vasione fiscale e nero. Bibilizza e innova: lo ricono- sogna avanzare richieste
scono anche gli imprendi- moderne, di avanguardia.
tori. Siamo attenti alla par- Sono deluso dalle manifete che va ai lavoratori, quan- stazione della “lotta dura,
do l’intervento sarà a regi- ma senza fattura”: non
porta da nessuna parte.
me.
Quanto al lavoro stabile, So che ci sono problemi,
dopo anni nei quali si dava ma si risolvono portando
spazio alla precarizzazione, a Roma istanze serie e non
c’è un segnale importante di retroguardia. A partire
di cambio di rotta, anche se dalle associazioni di catesiamo solo all’inizio. Il mer- goria».
Alessandro Toffoli
cato del lavoro deve essere
6
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 12 novembre 2006
TAGLIATI I FONDI PER L’EVENTO 2006
Settimana delle biblioteche:
un brusco risveglio
U
na mostra didattica a Cappella Maggiore,
visite guidate in biblioteca
a Cison, apertura serale
della biblioteca a Follina,
incontri di “istruzioni per
l’uso” a Orsago. A Godega
un programma sontuoso:
“Caccia al libro”, “Aperitivo in biblioteca”, “I lettori
consigliano”, “Letture in
padella”. San Pietro di Feletto non era da meno: una serata di “dolci e poesie”, il progetto “Nati per
leggere”, l’incontro con il
poeta Luciano Cecchinel.
E ancora: letture animate,
aperture straordinarie,
presentazioni con l’autore,
mostre del libro…
La seconda edizione
della “Settimana delle biblioteche” sembrava un
sogno: nelle ventisette sedi del Sistema bibliotecario del Vittoriese era un
fiorire di iniziative culturali. Varie e tante. Valide e
differenziate. Completamente gratuite. Abbondantemente partecipate.
Sembrava un sogno: era il 2005. Un sogno che
all’alba del 2006 si è bruscamente interrotto.
La terza edizione della
“Settimana delle biblioteche”, che il Sistema bibliotecario vittoriese ha
celebrato dal 21 al 29 ottobre, ha infatti visto una
drastica diminuzione del
numero degli eventi in
programma rispetto a
quella precedente.
Ventisette biblioteche,
TREVISO
Centro di
aggregazione
per incontrare
persone
P
romosso da Ulss 9
di Treviso e cooperativa “Insieme si può”,
nell’ambito del progetto
europeo Equal, è aperto
da qualche settimana a
Treviso (in piazza del Grano 8) il Centro di aggregazione “Spontaneamente”, luogo libero e gratuito per incontrare altre persone, giovani e adulti, passare il proprio tempo libero, superare situazioni
di solitudine e sofferenza
psicologica... per stare assieme.
Il centro è aperto dal
martedì al sabato dalle 15
alle 18, e organizzandosi
anche la domenica. Informazioni: 0422-411461.
FABIO GIRARDELLO
NUOVO PRESIDENTE
È
Fabio Girardello,
assessore alla Cultura di Vittorio Veneto, il
nuovo presidente del Sistema bibliotecario del Vittoriese. Subentra a Guido
De Carlo, consigliere comunale di Cordignano. Era in carica dal 1993. Sconfitto alle elezioni di giugno
da Roberto Campagna, è
stato sostituito nel ruolo di
referente per la biblioteca
Fabio Girardello
da Guerrino Malagola, assessore alle Attività produttive di Cordignano, designato dal nuovo primo cittadino.
e solo due corsi di lettura
ad alta voce più la domenica delle biblioteche aperte. I due corsi sono di
Livio Vianello, ripetuto a
Colle Umberto e Follina,
e di Giacomo Bizzai, a Farra, Godega, Santa Lucia e
Vittorio Veneto. Quattro di
questi hanno tenuto il primo incontro nel corso della “Settimana”, gli altri due
sono partiti dopo, martedì
31.
“Domenica delle biblioteche” è stata il 29 ottobre: hanno partecipato
venti biblioteche, anzi 21
se aggiungiamo Fregona,
che però nel depliant ufficiale era assente. Vidor,
Miane, Tarzo e Cison niente. Ciascuna sede ha organizzato
un’apertura
straordinaria, di due ore al
minimo. Dieci biblioteche
hanno anche organizzato
eventi collaterali, dalle letture animate alle mostre
del libro. Una piacevole
parentesi di una domenica.
E allora più che “Settimana” l’avrebbero dovuta
chiamare, più onestamente, “Giornata delle biblioteche”. Così sarebbe stato
più evidente il netto calo
di eventi. Che ancor più
fortemente è stato percepito perché ancor più nettamente è calata la pubblicizzazione degli eventi.
Niente più borsette-gadget come gli anni scorsi,
ma anche quasi niente
manifesti e depliant. E
neppure una conferenza
stampa di presentazione.
La qualità del programma della “Settimana” 2005
era indiscussa, e la parte-
ADVAR: RACCOLTA DI FIRME
NEL GIORNO DI SAN MARTINO
A
nche quest’anno, in occasione della Giornata di San
Martino dedicata alla lotta contro la sofferenza inutile della persona inguaribile, l’Advar, associazione che da
diciotto anni si occupa di offrire assistenza domiciliare ai
malati di cancro nella fase terminale, aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dalla Federazione cure
palliative e dalla Società italiana di cure palliative.
In seguito all’approvazione, in via preliminare, del Consiglio dei ministri del decreto legge per la semplificazione
degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute, a partire dall’11 novembre e fino alla fine dell’anno l’Advar proporrà alla cittadinanza iniziative di informazione sull’utilizzo dei farmaci oppioidi e della morfina per
la terapia del dolore e le cure palliative chiedendo la sottoscrizione di una cartolina da inviare al ministro della Salute Livia Turco per sostenere il disegno di legge da lei proposto. Un altro importante obiettivo della giornata di San
Martino sarà quello di offrire occasioni di chiarimento dei
molti dubbi che il decreto ha sollevato: non si tratta, infatti, come qualcuno ha sostenuto, di un primo passo verso la
liberalizzazione delle droghe leggere ma di un provvedimento necessario per un’efficace terapia del dolore e per
garantire una migliore qualità della vita ai malati.
La prima iniziativa per la raccolta firme sarà il concerto
benefico dei Docs Off, gruppo musicale composto da medici e personale dell’Ulss 9, che si esibirà mercoledì 15 novembre alle 20.45 al teatro Cristallo di Oderzo.
cipazione non era mancata. Tanti sono i bibliotecari entusiasti pronti ad impegnarsi anche più di
quanto richiesto. Quindi
basta fare due più due: la
“Settimana” (anzi “Giornata”) 2006 si è svolta in
tono minore causa mancanza di fondi. Pochi soldi.
Presentando con ampio
rilievo la Settimana delle
biblioteche 2005, L’Azione
era stata buon profeta... o
buona Cassandra?
Scrivevamo: “Non basta l’entusiasmo (…). Servono anche i soldi. Che
purtroppo calano di anno
in anno. Non fosse per la
generosità della Banca
della Marca, la Settimana
delle biblioteche non sarebbe stata realizzata”.
E infatti nel 2006 niente Banca della Marca, poca Settimana.
L’istituto di credito con
base a Orsago infatti non
ha più sponsorizzato l’av-
venimento. Che sia perché
ha fatto una libera scelta
commerciale (ma non aveva detto di credere all’iniziativa?) o perché la richiesta del Sistema bibliotecario è partita in ritardo,
conta poco.
Fatto sta che senza i soldi della Banca è stato impossibile allestire un programma di avvenimenti e
una campagna di pubblicità come nel 2005. E orfani della Banca, i comuni
hanno tirato i remi in barca. Con i pochi fondi a disposizione, poco si poteva
fare. E se c’è da tagliare le
spese, la cultura è sempre
a rischio. Anche perché i
libri non costruiscono rotatorie a scomputo degli oneri di urbanizzazione.
Eppure malgrado la
Settimana in sordina, l’af-
fluenza non è stata scarsa.
Ci riferiscono di 100 persone, ad esempio, presenti alle letture animate in biblioteca a Cordignano.
E allora lo gridiamo ancora più forte: che occasione sprecata!
Ulteriore amara constatazione: una “Settimana” che valorizzi biblioteche e coltivi la passione anzitutto dei piccoli lettori
sarà possibile nel 2007 e
negli anni a seguire solo
se si troveranno generosi
mecenati privati. Da ringraziare se si impegneranno, e a cui non potremmo dire niente se invece lasceranno perdere.
Mi pare fosse, anche un
proverbio, no? Sopra la
banca la biblioteca campa,
senza la banca…
Tommaso Bisagno
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 12 novembre 2006
7
SPORT STRITOLATUTTO?
A
bbiamo ricevuto la lettera di un dirigente
sportivo che ci invita ad una riflessione sul
tema del rapporto tra lo sport dilettantistico e giovanile e la pratica religiosa, con riferimento in particolare alla messa della domenica e
alle feste religiose.
S
ono un dirigente
di 45 anni accompagnatore di una
squadra di calcio (Acd
Vazzolese) dilettantistica, sia per il settore
giovanile che per la
prima squadra, con diverse mansioni all’interno della società. Ho
ricevuto pure un riconoscimento da par te
del Coni l’anno scorso,
per l’impegno profuso
in molti anni di volontariato.
Venendo al nocciolo
della situazione, mi
Abbiamo pensato di sentire sull’argomento il
pensiero del vescovo Giuseppe e di Giancarlo Angelella presidente del Cavolano. Inoltre abbiamo
ripreso in mano un documento della Cei del 2003
dedicato a “Parrocchia e Pastorale del turismo, dello sport, del pellegrinaggio”.
LA LETTERA DEL DIRIGENTE
1 novembre in campo:
mi sento preso in giro
sento un po’ preso in giro vedendo che in data
1 novembre, giorno dei
Santi e commemorativo
per i nostri cari, la Federcalcio ci obbliga a far
rispettare le gare in calendario, facendo scendere in campo nel po-
meriggio, alle 14.30, le
prime squadre dalla terza categoria ai massimi
campionati regionali, e
al mattino, alle 10.15,
tutti i settori giovanili.
Immaginiamo i campi
spor tivi a ridosso dei
centri urbani ossia sotto
IL PENSIERO DEL VESCOVO GIUSEPPE
Alimentiamo il confronto
su sport, famiglia e valori
C
omplimenti all’accompagnatore
sportivo! Per il coraggio e
la schiettezza con cui pone
un problema serio. Soprattutto perché mostra di avere un gran buon senso. Che
oggi rischia di essere merce rara. Ciò che infatti si sta
dissolvendo è proprio il
buon senso, cioè la capacità
di comporre in armonia vari aspetti del vivere umano
tra loro non necessariamente in conflitto. Senza la
pretesa che uno abbia il netto sopravvento sugli altri,
come fosse l’assoluto e tutto il resto avesse i caratteri
di estrema relatività.
Il caso esposto è emblematico, anche se non unico.
Di fronte alle esigenze organizzative non ci sono situazioni familiari o festività,
o alcun che d’altro, che tengano.
Invece contiamo ancora
sul buon senso di chi,
preoccupato delle giovani
generazioni e della loro formazione globale dedicano
tempo, passione e competenza ad uno sport che va
per la maggiore. Siamo sinceramente riconoscenti a
loro.
Tuttavia vorremmo che
si aprisse un dialogo, franco e a tutto campo, proprio
nei riguardi di queste tre
realtà che vorrei sottoporre all’attenzione.
Anzitutto il rapporto
dell’organizzazione calcistica con le esigenze
della famiglia degli “atleti”. È vero che spesso almeno uno dei genitori se-
Il Vescovo Giuseppe
gue passo per passo allenamenti e partite dei figli.
E vi si immedesima. Magari sognando e trasognando. Occorre però
commisurare e allenamenti e partite ai tempi della
famiglia, che per una ragione o l’altra è a rischio di
vuoti persino nei momenti
più intimi e sacri, festività
comprese. Forse
il
prezzo è
un po’
troppo
elevato.
Come
riequilibrare le
cose perché si salvaguardi
il senso della festa in famiglia?
In secondo luogo: proprio il sistema calcistico
in vigore, tutto organizzazione e obiettivi, rischia di ingabbiare le leve dei calciatori e di metterli già su binari carichi di
attese e prospettive, ma che
di fatto per pochi si consolideranno in termini di riuscita, mentre la stragrande
maggioranza, dopo qualche scintilla di illusione, si
trova su binari morti. Do-
mando: che non sia un gioco fin troppo serio e strutturato, da grandi, e poco
gioco? Un gioco che ingenera distensione e senso di
amicizia fraterna, nella
competizione leale, e non
in antagonismi da avversari da battere a tutti i costi,
secondo la logica iniqua del
profitto con tutti i mezzi.
Sarebbe un calcio che non
giova alla causa dei rapporti
improntati a senso civico di
rispetto e di solidarietà.
Infine, vorremmo che si
avesse maggior attenzione alle celebrazioni festive (e agli incontri formativi parrocchiali!). È
vero che non tutti i calciatori “in erba” frequentano
abitualmente
la messa festiva. Alcuni
comunque ne
hanno l’abitudine, assimilata in famiglia
come
priorità valoriale. Il buon
senso e il senso del rispetto nei loro confronti fa organizzare, genialmente, i
tempi in modo da non metterli nelle condizioni di dover disertare la messa festiva, ma da favorirne la
partecipazione. Ne saremmo tutti ancor più grati.
Convinti che il calcio è
scuola di vita. Ma che la
messa è l’anima delle varie
scuole di vita.
Un po’ di confronto su
queste argomentazioni
gioverebbe.
+ Giuseppe Zenti
“Commisurare
allenamenti e
partite ai tempi
della famiglia”
chiese, campanili o
camposanti con relative funzioni liturgiche
dedicate alla giornata.
Lascio alla vostra
cor tese redazione elaborare il tutto. Lo so
che si risolverà in un
nulla di fatto. La speranza è che attraverso
i vostri mezzi venga
sollevata la questione
nelle istituzioni e negli
organi di comitato, perché la gente non va
proprio presa in giro.
Massimiliano
Zanella
I
n Friuli Venezia Giulia il calcio giovanile
ha regolarmente osservato la festività di Ognissanti, non scendendo in campo il 1° Novembre. Meglio
sarebbe dire: nessun turno infrasettimanale è stato
previsto nei calendari giovanili dalla Figc del Friuli
Venezia Giulia. E meno
male, sembra commentare nel suo intervento Giancarlo Angelella, storico
presidente della Polisportiva Cavolano, società pura e legata a doppio filo con
la parrocchia presso il quale campo le sue squadre
giovanili si allenano e disputano le partite di campionato. «È meglio stare
tranquilli - sottolinea Angelella.- Di tempo per giocare i ragazzi ne hanno
tanto nel corso dell’intero
anno agonistico. Ritengo
sacrosanto rispettare il culto dei morti per due giorni l’anno. Senza pensare all’altro aspetto che va ad aggiungersi all’impegno agonistico dei ragazzi: il co-
I
l rapporto tra i calciatori famosi e la
religione è molto particolare: difficile dire
quando sia fede vera,
quando scaramanzia.
Lo scorso anno il calciatore brasiliano Adriano, (in foto) dopo un gol
in Champions League
fece vedere la maglietta
che portava, su cui aveva stampato la citazione
di un versetto di San
Paolo (Filippesi 4, 13):
“Io tutto posso in colui
che mi dà forza”. La fede
ha animato l’impegno
sociale di Gianni Rivera fin dagli anni Sessanta, di Damiano Tommasi, ex azzurro romanista, che ha svolto il ser-
DOCUMENTO CEI:“SPORT
NON È FINE MA MEZZO”
«I
l “mondo vitale”
dello sport ha bisogno dell’attiva presenza
della Chiesa. Esso si è talmente dilatato nella società moderna da essere
tenacemente inclusivo e
strutturalmente vincolato
a se stesso da conformare
un “sistema organico” che
funziona come una macchina completamente autosufficiente e tendenzialmente avulsa da forti valenze etiche.
Perciò nel rapporto
“Chiesa-Sport” si è venuto
ad instaurare una separatezza che non è solo frutto di legittima distinzione
di natura e di ruolo, ma è
segno di diversità, di lontananza culturale, di reci-
proca indifferenza, anche
se a volte segno di eccesso di rispetto».
Questo recitava il documento della Cei dal titolo “Parrocchia e Pastorale
del turismo, dello sport,
del pellegrinaggio”, risalente al 2003, ma quanto
mai attuale. Semmai, ancor più attuale oggi.
«Lo sport non è un fine
ma un “mezzo” - continuava il documento - un “mezzo” di valore che trascende se stesso. Bisogna praticarlo come mezzo senza
trasformarlo in idolo. Se lo
si abbandona a se stesso,
lo sport si abbrutisce e diventa una spia dell’inaridirsi della vitalità espressiva della vita».
CAVOLANO
sorge a fianco della chiesa. Non sarebbe stato un
bello spettacolo accostare
il rito religioso, la canonica visita al cimitero e il raccoglimento che ciò comporta con l’agonismo dei
giovani calciatori, gli schiamazzi degli spettatori e
quanto circonda naturalmente una partita di calcio. Certo che se la federazione avesse previsto anche per il Friuli Venezia
Giulia un turno di campionato l’1 Novembre non avremmo potuto che scendere in campo anche noi,
sebbene sconcertati e contro voglia».
Giacinto Bevilacqua
Angelella:
“Rispettiamo
la religiosità
delle famiglie”
stringere anche i genitori,
i tecnici, i dirigenti a non
rispettare la festività e a
darsi da fare per la manifestazione sportiva».
Cosa pensa il massimo
dirigente di una società
sportiva che opera al confine con il Veneto dove, invece, i ragazzi sono scesi
regolarmente
in campo anche
il 1° Novembre?
«È poco opportuno. Pensiamo proprio
al caso del Cavolano che usufruisce di un
impianto parrocchiale che
CALCIATORI
Campioni
tra fede
vera e
scaramanzia
vizio civile con la Caritas.
Fece discutere anche il
ricorso all’acqua santa da
parte di Giovanni Trapattoni ai Mondiali nippo-coreani del 2002;
nota è la religiosità di calciatori brasiliani: Amarildo regalava la
Bibbia al suo
La sede del Cavolano calcio
avversario diretto, Amoroso aveva sulla maglia
la dicitura “Grazie Dio”,
Kakà che chiude il messaggio registrato sulla
segreteria telefonica di
casa con un “Che Dio vi
benedica”. Era invece
argentino Chamot, che
fece dono delle Scritture a tutti i suoi compagni
del Milan.
Frequenti,
ma
chissà
quanto sentiti,
sono invece i
frettolosi segni della croce prima di
entrare
in
campo da parte di calciatori.
8
e
L’AZiON
Camminamonti
Domenica 12 novembre 2006
CAMMINAMONTI IN FESTA
Concorso 2006: siamo tutti vincitori
La passione
nel motore
P
assione.
Ecco il segreto di Cammina-
monti.
«È la passione che ti fa
trovare lo stimolo e le occasioni per andare in montagna», hanno dichiarato
Bruno e Mirella Benedet
di Cordignano sabato 4 novembre.
Parlavano dall’alto del
palco dell’aula magna del
seminario, sede della festa
di Camminamonti: lo calcavano, per il secondo anno, come vincitori del premio per famiglia e anche
di quello per singoli escursionisti.
Ma parlavano anche
dall’alto delle 48, dico quaran-tot-to, mete raggiunte
insieme e testimoniate nel
libretto, che hanno permesso loro di aggiudicarsi le due vittorie.
Quasi cinquanta casere
o rifugi raggiunti rigorosamente a piedi, anche
perché in auto non si potevano raggiungere (e solo queste mete sono valide per il nostro concorso,
il regolamento parla chiaro).
Quasi cinquanta, o al
massimo qualcuna di meno, escursioni, nel breve
periodo tra la primavera e
l’autunno 2006.
Che voglia, che entusiasmo, che disponibilità
di tempo! Ma come fanno?
La loro risposta è quella che avete già letto: è la
passione. L’amore per la
montagna... e anche per la
fatica.
Non erano certo i soli, i
due Benedet, a sentire
un’ardente passione per la
montagna, tra le centinaia
di persone che hanno partecipato alla festa di Camminamonti.
La premiazione di Bruno e Mirella Benedet, vincitori di Camminamonti 2006
400 STUPITI DA MIOTTO
“O
oooh!”.
I mormorii di stupore
sono più volte risuonati tra i partecipanti alla festa di Camminamonti. Avevano davanti agli occhi le immagini delle imprese di Franco
Miotto, l’ospite d’onore. Qualcuno
riusciva ad articolare meglio: dal
mormorio a “ma dove ha i piedi?”.
Franco Miotto
Perché si vedeva Miotto passare su
rocce all’apparenza lisce, trovando cenge ed appigli
minuscoli su cui appoggiarsi, all’apparenza noncurante delle centinaia di metri di baratro che si aprivano sotto di lui.
Tagliava le montagne a metà: scopriva (e fotografava) i “viaz” delle Dolomiti bellunesi. Come quelli su
Pala Bassa, Pala Alta, Burel, Coro fino al suo capolavoro, “il viaz dei camorz e dei camorzieri”. E per oltre un’ora ha proseguito, Miotto, a raccontare le sue
imprese di cacciatore, scultore e soprattutto alpinista,
accendendo i riflettori in particolare sull’ascesa allo
Spiz di Lagunaz, sempre nelle sue montagne bellunesi.
Anzi: la passione era
nell’aria.
Perché è per passione,
più che per vincere, che si
partecipa al nostro concorso, anzi,
al nostro gioco.
Passione
per la montagna e anche
fedeltà a L’Azione e alle i-
Premio
speciale a don
Giovanni Dan
GLI ORGANIZZATORI
S
niziative del settimanale
diocesano. Come quella dimostrata dai magnifici
quaranta che sono saliti a
casera Cornetto, hanno organizzato
un’escursione al bivacco
Dal Mas, sono venuti al
rifugio Giaf
ad ascoltare
il “Concerto
tra le rocce” il 23 luglio, e
hanno partecipato al raduno Camminamonti di
domenica 10 settembre a
Cadolten: cioè che hanno
compiuto tutti e quattro gli
itinerari speciali di Camminamonti 2006, meritandosi un riconoscimento
speciale.
Ed è passione ad aver
mosso i passi, e non certo
metaforici!, di tutti i premiati di sabato 4. Dai tredici gruppi che si sono
guadagnati il titolo di
“Gruppi Camminamonti”
alle ben 102 famiglie che
totalizzando almeno sei
mete raggiunte insieme
possono fregiarsi del diplomino di “Famiglia Camminamonti”. Fino ai premiati principali: i sei appassionati del Gruppo Escursionismo; i Furlan di
Conegliano (secondi ai Benedet nella categoria “famiglie”); Natalino Dal Col
e Graziano De Giusti (secondi ai Benedet nella categoria “singoli”).
C’è poi la passione specialissima di Gabriele Radaelli di San Donà: dal 5 al
15 giugno ha percorso a
piedi e in bici 610 km del
Cammino di Santiago, in
Spagna... e in questa esperienza di pellegrinaggio, si è comunque portato anche il libretto Camminamonti.
Passione che ben conosce anche don Giovanni
Dan, che ha ricevuto un
premio speciale della giuria per i suoi 80 anni: il
papà di Camminamonti è
lui, che ogni volta che ha
un giorno libero e un cielo azzurro sopra di sé
inforca la sua Panda 4x4 e
ritorna sui monti.
E c’è infine la passione
nascente in Luca Zanette,
Martina Sonego e Alvise
Dal Mas, tre bambini classe 2004: due anni, ma già
il loro bravo libretto per i
timbri. Scorrazzati da
mamma e papà – un po’
sulle proprie gambette e
un po’ in braccio – per sentieri e montagne... perché
certe passioni vanno tramandate di generazione in
generazione!
LE VOSTRE FOTO NEL SITO
M
abato 4 non è stata solo la festa dei quattroolti libretti Camminamonti sono giunti in redacento camminamontisti. È stato anche l’agozione farciti. Non di prosciutto, ovviamente, ma
gnato traguardo per le associazioni e le
di foto. Decine e deciistituzioni che, assieme a L’Azione, si sone di foto: qualcuna inno prese la responsabilità di organizzadispensabile, per testire Camminamonti anche per il 2006: umoniare “io c’ero”. Alna nuova edizione portata a termine, utre inviate per il piacena nuova cima conquistata! Oltre agli orre di ricordare l’escurganizzatori, presenti e protagonisti ansione e per il desiderio
che le istituzioni: con il vittoriese Roberto
di condividere il ricorTonon a rappresentare la Comunità
do. E proprio per poter
Montana e l’opitergino Gian Luigi Cameglio condividere vi
sagrande presente per la Provincia. So- Natalino Dal Col e Graziano De Giusti, secondi classificati di Camminamonti annunciamo che a breno stati sia gli organizzatori che le istive in www.lazione.it
tuzioni ad offrire i premi dati ai camminamontisti.
verranno pubblicate le foto più belle del Camminamonti 2006.
Gabriele Radaelli, da San Donà a Santiago con Camminamonti
PREMIO CREATIVITÀ
A RENATA SERAFIN
C’
è poi chi coltiva una duplice passione. Quella
per le vette e quella per i versi. E
con il Premio creatività di Camminamonti trova l’occasione di coniugare le due passioni: si richiede infatti di appuntare nel libretto “pensieri di montagna”.
Per l’edizione 2006 la giuria ha
selezionato al terzo posto le rime
della vittoriese Veronica Minot;
al secondo la poesia “Fusione” di Marzia Rovato (nella
foto) di Colle Umberto. E lei, chiamata a leggere il proprio componimento dal palco, non poteva nascondere l’emozione. Prima classificata e vincitrice del Premio creatività è stata proclamata Renata Serafin di
Chiarano, ex sindaco del paese. Ecco il suo componimento:
“Percorri in silenzio i sentieri. In silenzio attraversa
i boschi.
Sia impercettibile il tuo respiro anche nella fatica di
salire.
Non rompere l’armonia della montagna.
In cima alle vette lo stupore ti assalirà
e mano nella mano dei tuoi amici
comprenderai che la bellezza dei monti
parla del creatore, il nostro Dio”.
TUTTI I PREMIATI
MAGGIOR NUMERO DI
METE RAGGIUNTE
Escursionista: Mirella Marchesin e Bruno Benedet, a pari merito con 48 timbri validi. Secondi
a pari merito Natalino Dal Col e
Graziano De Giusti.
Gruppo: “Gruppo Escursionismo”, composto da Bruna Vazzola,
Lino De Nardi, Roberta Tonon, Alfredo Mariani, Alessandro Segat, Katiuscia Ardengo.
Famiglia: Mirella e Bruno Benedet. Al secondo posto Carla ed
Americo Furlan.
ALTRI PREMI
Partecipante più giovane: Luca
Zanette di Colle Umberto, nato il
24.11.2004. Premiati anche Martina Sonego di Revine Lago, nata il
12.10.2004, e Alvise Dal Mas, nato
l’8.1.2004.
Partecipante più anziano: il vincitore ha rinunciato al premio.
Premio della giuria: a don Giovanni Dan per i suoi 80 anni.
Premio creatività: a Renata Serafin. Seconda Marzia Rovato; terza
Veronica Minot.
RICONOSCIMENTI
Hanno portato a termine tutti e
quattro gli itinerari speciali: Carlo Affabris, Ugo Agnoletto, Elena Agostini, Giuliana Agostini, Giuseppina Agostini, Marco Agostini,Angelica Biscaro, Giulietto Cadorin,
Claudio Calchera, Mauro Calchera,
Mariuccia Carlot, Marilena Crosera,
Lina Cuzzolin, Daniela Dal Col, Marco Dal Col, Dina Dallo, Graziano De
Giusti, Paola Dorigo, Loris Iridio,
Carmen Livan, Francesco Lot, Iginio
Lot, Maria Marchesin Zanet, Alessandra Mattiuzzi, Sandra Mies, Ivano Peruch, Luigi Piccin, Gabriele
Radaelli, Claudio Roverato, Fabrizio
Santarossa, Basilio Stival, Franco Tittonel, Larissa Yatsciu, Flavio Zanet,
Ignazio Zanet, Luca Zanet, Valentina Zanet, Otello Zanutto, Paola
Zoppè.
Attestato di Gruppo Camminamonti a: Alpinismo Giovanile Cai Pieve di Soligo, Baby
Club Cai Motta di Livenza, Cai Vittorio Veneto, Gruppo Camminatori
Fiorot, Gruppo Escursionismo, Gruppo Gas, Gruppo Insieme per Caso,
Gruppo Jonathan, Gruppo Nino Lot,
Gruppo Padola Forever, Gruppo San
Donà, Gruppo Sky Trek, Gruppo Università Aperta.
Attestato di Famiglia Camminamonti: lo ricevono 102
famiglie.
Menzione della giuria: a Gabriele Radaelli per aver portato “Camminamonti” sul Cammino di Santiago.
Camminamontisti che compivano gli anni il giorno della festa di Camminamonti: Alfonso Simoncini e Gemma Uliana.
e
L’AZiON
Attualità / Economia
ABBIAMO PASSATO QUALCHE ORA A CASA MARIA ADELAIDE
DOVE IL MANTELLO DI SAN MARTINO È DIVISO DAVVERO
Il frutto più buono
I
l frutto. Eccolo qui,
gradevole più che
mai. Ha il profumo
di una torta di mele che sta
cuocendo in forno e il sapore del tè alla rosa canina
che sta sbollendo in un
bricco. È un frutto buono
perché fatto maturare da
tanti, curato fin dalla semenza di una pianta che alcuni anni fa nessuno pensava crescesse così robusta. Il frutto si chiama “Casa Maria Adelaide Da Sacco”. Si può gustare semplicemente così: entrandovi, parlando del più e del
meno con i suoi abitatori,
sbirciando insieme dalla
finestra per capire il tempo che farà domani. C’è
un’atmosfera domestica,
calda.
Alla vigilia della giornata dedicata alla vendita delle mele, che cadrà il 12 novembre e si terrà in molte
piazze della provincia, siamo seduti attorno al grande tavolo del soggiorno,
per tentare di respirare a
fondo il piacere della generosità, che non è altro,
in questo caso, che il rispetto umano trasformato
DOMENICA 12 LE MELE DI SOLIDARIETÀ
T
orna domenica 12, ed è la sesta
edizione, “Frutto di un sostegno
sociale”, iniziativa solidaristica ideata e
realizzata dal Consorzio Pro loco Quartier del Piave con il patrocinio di Regione, Provincia, Comunità montana,
Comuni della Marca e Unpli,
oltre alla collaborazione di numerose associazioni locali.
L’iniziativa vuole contribuire alla realizzazione dei
progetti di comunità alloggio
della Fondazione “Il nostro
domani” Onlus (una di que-
in fatto concreto, in vita
quotidiana. Ci sono Rosanna, Cinzia, Assunta, Luca, Ornella, Rosa, Carmelo, Giuseppe, Rodolfo, Stefania, Filippo, Romina, Paola e Diego. Ognuno con la
propria storia, per qualcuno drammatica e acuita dal
peso della consapevolezza,
per altri, forse, più lieve per
l’impossibilità di percepirne la durezza. Sono “ragazzi” uomini e “ragazze”
donne. Hanno voglia di raccontarsi e di dire. «La notte passata era freddo qui, avevo il naso gelato. L’esta-
ste è Casa Maria Adelaide di Bosco di
Vidor, di cui parliamo nell’articolo di apertura), ma anche un momento di incontro e confronto con coloro che sono quotidianamente impegnati con le
persone disabili.
Anche quest’anno, a chi si
avvicinerà ad uno dei banchetti che saranno allestiti in
circa 200 piazze di 90 Comuni della Marca, verranno offerte mele biodinamiche (24
quintali) in cambio di un libero contributo.
te è più bella perché si sta
in giardino e si va a fare le
passeggiate». «Noi giriamo
per tutti i mercati, così pos-
Casa Maria Adelaide a Bosco di Vidor
SEMPRE GRANDE INTERESSE ATTORNO
ALLE FIERE DI SANTA LUCIA DI PIAVE
Pani e pesci in Fiera
S
e nel secolo scorso,
almeno nei primi anni Cinquanta, si veniva a
Santa Lucia di Piave alle
antiche Fiere per comprare bestiame (cavalli, asini,
manze...) o i primi trattori,
oggi vi si arriva invece soprattutto, e in particolare,
per mangiare bene (anche
“Buono, pulito e giusto”), e
per bere ancor meglio.
Una filosofia che, pur
mantenendo l’impronta
della “madre terra”, chiude
la filiera agricola nell’alimentare.
Su questa premessa,
per le Fiere di Santa Lucia
di quest’anno, 1346ª edizione, ci sono delle belle e
grosse novità, a cominciare dalla pagnotta “Sapori
del Piave” fatta con farina
di frumento tipo 0, farina
di mais gialla e fermenti naturali di mele. La novità risiede proprio nel “succo di
mela coi fermenti naturali” capace di lievitare l’impasto. Un segreto che per
il momento custodisce gelosamente Romeo Bortoluzzi, uno degli ideatori
nonché presidente dei panificatori trevigiani.
A Santa Lucia è presente in forze anche Slow
Food della Condotta di Co-
negliano: «Portiamo in
Fiera ad “Aromatica” – dice Renato Grando – il lardo di Colonnata, l’anguilla
del Parco del Delta del Po,
il riso di Grumolo delle Abradesse, il caffè guatelmateco, la birra di Pedavena, ma di orzo agordino,
e la salsiccia bianca, che
non è però la luganega».
Da non mancare! E sempre in argomento di agroalimentare, ma dei tempi che furono, il 10 novembre sera la 2ª cena medievale con menù tutto a
sorpresa, ma sul tema:
siamo trovare le cose che
ci servono per i nostri lavori». «Il pranzo è speciale,
ma non assaggiare mai il
“Antichi sapori alla corte
di Schinella VI, conte di
Collalto”. Evento ideato,
studiato e organizzato dal
Comitato Antica Fiera, e
come commenta il presidente, Aurelio Ceccon,
«con neanche più un buco
libero, avendo chiuso le
prenotazioni già un paio di
mesi fa».
Nell’ambito delle Fiere
s’è pure trovato uno spazio
anche per il pesce, ma di
fiume e di lago, che è un’altra novità in calendario la
sera del 24 novembre. Cucina Mirko De Luca, il bravo e capace chef dell’antico e celebre “Canon d’Oro” di Conegliano con portate di storione, carpa, tinca e pesce gatto. (MS)
PROGRAMMA DELLA 1346ª EDIZIONE
11 e 12 novembre
17ª Mostra dei vini novelli
11ª Mostra dei formaggi “Casari del Piave”
10ª Mostra del pane
dalle 14.30 alle 19 - ingresso 5,00 euro
12 novembre
Rievocazione storica
della Fiera di Santa Lucia
dalle 14 all’imbrunire ingresso libero
18 e 19 novembre
10ª Aromatica - Le bontà
in rassegna
dalle 14.30 alle 19 - ingresso 4,00 euro
8-9-10-11 dicembre
1346ª Fiera del bestiame
e merci varie (la mostra del
bestiame avrà luogo lunedì
mattina, con apertura alle
7)
60ª Fiera delle macchine
agricole
29ª Fiera delle macchine
movimento terra ed edili
18ª Mostra agroalimentare
12ª Agritur, Fiera dell’a-
griturismo, Turismo rurale e turismo equestre
11ª Informatica in agricoltura
11ª Fiera dei formaggi
“Casari del Piave”
10ª Mostra del pane
7º Made in Veneto
6ª Biologicus - Fiera dell’agricoltura biologica
6ª Verdissima - Mostra
del giardino d’inverno
4º Ecocasa - La casa naturale
dalle 8 alle 19 - il lunedì,
dalle 7 alle 18 - ingresso 6,50
euro interi, 4 euro ridotti.
Domenica 12 novembre 2006
riso con il latte… te lo sconsiglio!». «Invece le erbe
con la catalogna sono le più
buone del mondo, neanche
mia mamma le faceva così». Ogni tanto le voci si sovrappongono e qualcuno si
premura di zittire e di ripristinare l’ordine; qualcun
altro continua nel silenzio
e il compagno lo invita a intervenire. Scene di vita familiare, appunto. Spaccato
di un interno reale che l’esterno ha voluto così. Fra
qualche giorno è San Martino e ci viene in mente
quel mantello tagliato in
due: qui dentro non è solo
un simbolo pedagogico del
dare e dell’avere, ma la sua
rappresentazione toccabile.
A prendersi cura di questa grande famiglia ventitré operatori socio-sanitari
(due con funzioni infermieristiche), due coordinatori e due educatori. Con
loro “i ragazzi” ricamano,
disegnano, costruiscono
manufatti con legno, cartone e stoffa, escono, vanno in chiesa la domenica,
dipingono le tende delle
stanze, preparano gli oggetti per il Natale… Con
loro hanno stabilito una relazione diretta, che continua, imitandola, quella della famiglia d’origine e che
comprende l’incoraggiamento, le cure fisiche, l’aiuto, il richiamo, la vicinanza
affettiva.
9
«All’appello mancano
ancora sette ospiti – dice
Udino Buso, figura chiave
di Casa Maria Adelaide,
che ci sta accompagnando
e che conosciamo per la
sua schiettezza –. Ad un anno e mezzo dall’inaugurazione il meccanismo non
gira ancora a pieno ritmo».
Perché? «I tempi burocratici, una sintonia incompleta fra istituzioni, una
sensibilità ancora incerta
di chi ha responsabilità di
far camminare i progetti.
Moltissimo è stato fatto,
ma c’è ancora molto da fare». «E coi debiti come siamo messi?», chiediamo.
«Dobbiamo cercare di racimolare ancora 180 mila
euro. Ci servono per pagare il mutuo, gli interessi
e gli arredi per il centro
diurno».
Ad un certo punto si avvicina una ragazza, ha in
mano dei fogli sui quali –
dice – ha riportato alcuni
pensieri: sorprendenti note di diario, a pié delle quali annota di getto in perfetto italiano: «Avrei voluto
scriverti tante cose, ma l’amore capisce anche i silenzi». Forse il frutto che
stiamo assaporando è proprio questo: la conseguenza di un amore d’insieme
che non solo capisce i silenzi e dunque i bisogni degli altri, ma silenziosamente costruisce.
Elvira Fantin
FIRMATO IL CONTRATTO
DEI LAVORATORI EDILI
L’
Associazione costruttori edili ha
firmato con le sigle sindacali trevigiane il rinnovo
del contratto provinciale
della categoria dei lavoratori edili del settore industria, che interessa oltre 7
mila lavoratori trevigiani.
Un accordo che soddisfa i sindacati, perché dà
certezze contrattuali e normative per i prossimi anni.
Fillea Cgil, Feneal Uil e
Filca Cisl sottolineano come il nuovo contratto contenga alcuni punti fortemente voluti dalla rappresentanza sindacale e che
qualificano l’accordo:
- il potenziamento del
Cpt (Comitato paritetico
territoriale, l’ente per la
prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro, di cui fanno parte le associazioni imprenditoriali
e le confederazioni dei lavoratori), in particolare
considerati i risultati ottenuti recentemente nella
prevenzione degli infortuni in edilizia. La volontà delle parti è di migliorare ulteriormente, percorrendo
la linea già avviata sulla formazione-informazione nello specifico campo della
prevenzione;
- la conferma degli incentivi ai lavoratori che aderiscono al fondo previdenziale contrattuale;
- un adeguamento salariale nella misura di 55 euro mensili in due tranches,
con l’aggiunta di due unatantum di complessivi 344
euro che verranno erogati
alla fine dell’anno in corso;
- l’adeguamento delle indennità di trasferta e pranzo;
- l’incremento sostanziale delle prestazioni e dell’assistenza erogate dalla
cassa edile a tutti i lavoratori, allargando il diritto anche ai familiari fiscalmente
a carico; introduzione di
nuove prestazioni di assistenza.
CONVENTION CITTÀ DEL VINO
L’
Associazione nazionale Città del vino si incontra
nella terra del prosecco dal 9 al 12 novembre, in
occasione della sua convention d’autunno, cui prenderanno parte oltre 550 sindaci da tutta Italia. Quattro giorni per discutere del vino e dell’associazione stessa che nel
2007 festeggerà i vent’anni. Folto il calendario, tra convegni (venerdì 10, alle 15, a villa dei Cedri a Valdobbiadene “Enoturismo tra Città del vino e Strada del vino”),
visite ad aziende agricole e l’assemblea, che sabato 11 eleggerà il presidente che succederà a Floriano Zambon.
e
L’AZiON
Il vescovo Giuseppe ha ripreso
gli incontri domenicali con le
famiglie.“L’accompagnamento”
è stato il primo tema trattato.
si. È muovere i passi con
il ritmo degli accompagnati senza provocare accelerazioni impazienti o
fermate più prolungate del
necessario. È mettersi nei
panni del viandante, in atteggiamento di viandante
che non esita a caricarsi
dei suoi problemi. L’accompagnatore ha la certezza di andare verso un
traguardo, di cui lui stesso
è convinto, ma senza avere la sicurezza di quanto
dista e di quanto tempo ci
si impiega. L’accompagnatore vero, anche non fosse
un familiare, è un significativo modello di riferimento valoriale più attraente dei modelli in mano alla moda del momento e al fanatismo da identificazione. L’accompagnamento si fa condivisione di
tutto. Nella convinzione di
non essere in perdita ma di
averne giovamento. Specialmente nei momenti
cruciali e nodali delle difficoltà della crescita e delle relazioni interpersonali,
assicura la sua presenza
anche fisica, ma soprattutto di spirito. Un figlio intercetta immediatamente
se suo padre o sua madre
ci sono con il pensiero e il
cuore in famiglia, da veri
accompagnatori, o se
l’hanno altrove. L’opera di
accompagnamento va fino
alla locanda. Fino a quando davvero si aprono gli
occhi della persona accompagnata che si sperimenta capace di una certa
autonomia, ricaricata in
cuore di quanto gli è necessario per affrontare la
vita, nell’immersione autonoma nella realtà feriale. E l’accompagnatore è
lieto di aver assolto il proprio compito».
LO STILE “GUIDA DI MONTAGNA” DEI CONIUGI MEROTTO
IL VESCOVO INCONTRA LE FAMIGLIE
Accompagniamo
i nostri figli
S
i è concluso il
primo dei quattro cicli di incontri tenuti dal vescovo Giuseppe con le famiglie. L’itinerario formativo si articola in
quattro tematiche che
scaturiscono dalle esigenze dell’Amore: la famiglia accompagna, ascolta, incoraggia, corregge.
Gli incontri si tengono la domenica pomeriggio dalle 15 alle
17.30. È prevista l’animazione per bambini e
ragazzi. I prossimi incontri sono previsti a Oderzo (12 novembre) e
a Mel (19 novembre).
Tema: l’ascolto. Il percorso è introdotto da una relazione del Vescovo, seguono lavori di
gruppo e condivisione
delle riflessioni.
N
el presentare il tema dell’accompagnamento il Vescovo ha
proposto come icona di riferimento quella di Gesù e
i discepoli di Emmaus. «È
in atto uno scoramento, una voglia di buttare tutto
all’aria: tutte le aspettative
su Gesù, al punto da aver
lasciato per Lui tutto, fa-
P
miliari compresi, svanite
su una croce! Quel “Lui”,
oggetto di speranze escatologiche, da sogno, ed ora di radicale sconforto e
delusione, eccolo lì. Interessante quel “camminava
con loro”: un verbo al tempo imperfetto che dice
continuità. Con il loro passo, che seguiva i pensieri
e i discorsi. Neppure reso
frettoloso. Con la cadenza
al naturale. Come interes-
cessi e di qualche inevitabile fallimento, come
ben sanno tutti i genitori.
«Assicurare una presenza quotidiana nella vita
dei figli e nel contempo
non essere troppo invadenti od ossessivi, non è
uno scherzo
– riflettono i
due genitori
–. Dire “no”
con saggezza
alle loro infinite sollecitazioni, ci obbliga a un
continuo supplemento di
progettualità
e di “senso
della vita”. A
volte noi aLa famiglia Merotto di Col San Martino dulti siamo
portati a strafare, fatichiamo a tenere il passo,
a mantenere i tempi, ad adattarci al mondo dei nostri figli e finiamo o per
concedere troppo o per
non concedere nulla. È
difficile poi mantenere una rotta costante poiché
la società attuale ci spinge a vivere giorno per
giorno, rincorrendo l’ultimo capriccio lanciato
dalla pubblicità».
Mariano e Maria Laura
hanno scelto l’accompagnamento “stile guida di
montagna” la quale «durante l’escursione non esita ogni tanto a fermarsi
per rinfrancare l’animo
scoraggiato del camminatore e per verificare,
cartina alla mano, se il
sentiero intrapreso è
quello giusto».
Ma vediamo come si
attua nella concretezza
l’accompagnamento in
casa Merotto: «Nel non
mandare mai da sole le figlie agli appuntamenti in
parrocchia: dalla messa
domenicale alla confessione. Stando loro vicini
davanti alla televisione,
per avere sempre il polso
della vita che cresce e si
popola di interrogativi.
Nel concludere insieme
la giornata: il saluto della
buonanotte è uno dei momenti più intensi. Vengono fuori delle cose bellissime. Come questa confidenza di Michela: «Papà,
adesso prima di addormentarmi, parlo un po’
con Dio».
L’accompagnamento
però non è a senso unico.
«Anche noi – rivela Mariano – ci sentiamo accompagnati delle figlie
che, crescendo, condividono le preoccupazioni di
mamma e papà».
Alla sera, quando lo
scoraggiamento mette a
nudo le debolezze, Mariano e Maria Laura si affidano a Dio con una preghiera semplice: «Insegnaci ad ascoltare Grazia
e Michela, ad aiutarle, a
poco a poco, ad assumere le loro responsabilità,
secondo la loro vocazione, non secondo i nostri
desideri. Donaci di saper
discretamente scomparire, quando per loro verrà
l’ora di prendere in mano
la propria vita».
DON FABIO SOLDAN
pareri e sentimenti.
È importante comunque riuscire a non lasciarsi sedurre da proposte che soddisfano una carenza di identità personale ma non rispondono a
un vero bisogno di sacro
e autotrascendenza».
La ricerca dell’esoterismo non è forse
una minaccia all’integrità della fede del
giovane? In che modo la Chiesa può rispondere a questo
problema?
«Non parlerei di minaccia all’integrità del
giovane, quanto di strade
precarie che non danno
reali risposte al senso della vita. Il giovane non vuole surrogati, ma porta in
sé una domanda che ha
bisogno di percorsi significativi e seri che affron-
tino con coraggio e fino
in fondo i temi della vita e
della morte. I
cristiani da
parte
loro
possono essere significativi se sapranno incontrare
i giovani nel
loro terreno,
nel loro ambiente. In questo senso
c’è bisogno di testimoni
che condividano con
“quel giovane” momenti
di ascolto, di confronto ed
esperienze di fraternità.
In questo modo la Chiesa
potrà offrire ad ogni giovane stili di vita mai passati di moda e sempre attuali che nascono da un’adesione sincera al vangelo di Gesù Cristo. Noi sia-
mo portatori di una grande speranza, la risurrezione, non abbiamo bisogno di esorcizzare la morte perché Cristo è risorto, ma se non ci sono credenti portatori di questo
annuncio nel vissuto quotidiano, allora la nostra religione apparirà sempre
più istituzione e meno
luogo di esperienza di amore».
er Mariano e Maria
Laura Merotto, di
Col San Martino, l’impegno dell’accompagnamento delle figlie Grazia
e Michela, 11 e 8 anni, ricomincia ogni giorno. È
un percorso fatto di suc-
L’ambiguità dei riti
di origine pagana
F
anno discutere le
manifestazioni ispirate a riti pagani – tipo
il capodanno celtico – che
iniziano a ripetersi nel
territorio della diocesi.
«Una cosa è fare una rievocazione storica a titolo
culturale o forse folcloristico, creare un clima per
comprendere usi e costumi, un’altra è prestare fede a questi riti – sottolinea don Fabio Soldan, responsabile della Pastorale giovanile –. Il problema
si pone quando l’evento
sante è la conclusione del
testo. Gesù accetta di rimanere a mensa. Apre loro gli occhi della fede per
riconoscerlo nello spezzare il pane. Ma poi “sparì
dalla loro vista”. Il viandante, riconosciuto nella
sua identità eucaristica, ha
già assolto al suo compito
di accompagnatore. Al momento giusto. Ora deve
sottrarsi. Lasciando in
cuor loro tutte le risorse
necessarie per far ritorno
e reimmergersi nella quotidianità».
Partendo da questa bellissima pagina del vangelo
– che ci mostra Gesù accompagnatore per eccellenza – il Vescovo ha tratto alcune indicazioni concrete per i genitori: «L’accompagnamento anzitutto
è stare a fianco, soprattutto dal momento in cui subentrano situazioni di cri-
“culturale” si trasforma in
una fede, quasi una risposta al bisogno di mistero insito nel cuore dell’uomo».
Secondo lei, la domanda religiosa nei
giovani è sempre genuina, visto l’interesse per dottrine alternative?
«Direi che ho notato
nei giovani una domanda
religiosa interessante, anche se a volte non è ben
definita. Ricordiamoci
che sono ancora diversi i
giovani che frequentano
le nostre parrocchie e che
in varie associazioni come l’Azione cattolica o
l’Agesci, esprimono la loro appartenenza alla
Chiesa. Basterebbe cambiare stato, (Francia, Germania) per accorgersi di
come sia ancora presente una certa fetta di giovani nelle nostre comunità. Credo che altre forme di “religiosità”, fatte a
proprio uso e consumo,
siano destinate a morire
con il cambiare dei propri
e
L’AZiON
Chiesa
PRIMA TAPPA VERSO LA BEATIFICAZIONE
Luciani, chiusa
la fase diocesana
S
i chiude nella
Cattedrale di Belluno alle 18 di venerdì 10 novembre la fase diocesana della Causa
di beatificazione e canonizzazione del Ser vo di
Dio Albino Luciani, Giovanni Paolo I. Era il 23 novembre 2003 quando la
causa si apriva nella stessa sede, con la prima sessione del tribunale. A presiedere il tribunale il vescovo Vincenzo Savio.
Lo svolgimento
L’ultima sessione del
Tribunale, come la prima,
è presieduta dal Vescovo
diocesano. Monsignor
Giuseppe Andrich presiederà quindi la sessione conclusiva, che si aprirà con il canto dei primi Vespri della solennità
di San Martino, patrono
della diocesi di BellunoFeltre. È previsto l’intervento del postulatore don
Enrico Dal Covolo e del
vicepostulatore monsignor Giorgio Lise, oltre a
rappresentanti delle diocesi dove il servo di Dio
visse e operò. Interventi
saranno proposti per riassumere la storia del processo: si leggerà ufficialmente un verbale delle
sue fasi.
Tutti i plichi che contengono gli atti dell’ascolto dei testimoni, i documenti inediti raccolti e
quanto altro esaminato
dal Tribunale in questi tre
anni di lavoro saranno alla vista degli astanti: non
per una questione di scenografia, ma perché, in atto pubblico, dovranno essere chiusi e sigillati con
il sigillo vescovile prima
di essere spediti alla Congregazione per le cause
dei santi, cui sarà ora affidato l’esame della causa.
All’uscita dalla Cattedrale, saranno distribuiti
i santini con la preghiera
che il Vescovo ha composto per ottenere la beatificazione, santini che contengono anche una piccola reliquia ottenuta dalle vesti di papa Luciani.
Il lavoro del Tribunale
che ha operato sulla
causa
Il Tribunale è composto da un giudice delegato (monsignor Attilio Giacobbi), da un promotore
di giustizia (monsignor
Aldo Barbon) e da altri
componenti sacerdoti e
laici. Il Tribunale si è riunito a Belluno presso la
Curia diocesana per a-
“sporcizia” (come ha ribadito
il cardinal Ruini, riprendendo parole già
da tempo pronunciate dal
Papa), ma salvata e quindi
capace di riprendere
il
cammino sulle
orme di Cristo con rinnovata speranza.
L’esperienza dei lavori di
gruppo ha reso particolarmente vivo il senso di Chiesa comunione. Nei gruppi
sedevano, senza ordine gerarchico, vescovi e laici, sacerdoti e religiosi, con semplicità e attento ascolto di
ogni intervento. Sicché i laici, che ripetutamente durante il Convegno hanno
fatto sentire il bisogno di essere voce ascoltata nella
Chiesa, protagonisti e non
supplenti, hanno avuto il lo-
“M
chi, come me, pur consapevole di inadeguatezza, ha
partecipato all’assise di Verona.
Non so rispondere se
non a partire dall’esperienza vissuta. Ho sentito la consapevolezza delle comunità
del nord del Paese, ad esempio, della irrilevanza
preoccupante del valore sacramentale del matrimonio,
ma anche vescovi e laici del
sud leggere con grande
senso critico le alte percentuali di matrimoni cristiani, senza supporto adeguato di motivazione. Ho
sentito laici protagonisti di
iniziative feconde di ricerca
e di lancio di persone che,
nel recupero della fede, nell’esperienza di volontariato,
hanno ritrovato la positività
e la dignità del proprio esistere anche umano. È il caso di un’insegnante in pensione, a Pistoia, che sperimentando la condizione di
casalinga, si fa amica dell’esercito di donne “casalinghe”, tentate di auto svalutazione, di immiserimento nella solitudine, talora
nell’alcol o nel gioco: insieme divengono donne libere, pronte a servire e a farsi vicine a molte fragilità.
Ho sentito sacerdoti soffri-
re per i giovani che povertà
e periferia sociale espongono a vite sbandate e denunciare esiguità di risorse
a fronte di comunità più ricche e forse meno sensibili
a questo fronte. E ho sentito giovani, poco più che
ventenni, animati dalla stessa passione educativa dei
santi degli ultimi secoli della nostra storia cristiana e
ben radicati nell’oggi del nostro vivere, in cui il vuoto o
i danni educativi vengono
magari da strumenti supermoderni e tecnologici.
E allora penso che a Verona la Chiesa italiana c’era in tutta la sua forza e in
tutta la sua debolezza. E ho
visto e sentito una Chiesa
che ha felicemente superato la linea della protesta interna, delle reciproche accuse. Ho creduto di riconoscere una Chiesa più capace di comunione, più corresponsabile, più realistica,
disposta a guardare alle
realtà di oggi con occhi illuminati dal Cuore misericordioso del Crocifisso-Risorto, più consapevole di
essere chiamata a testimoniare che la speranza non è
illusione, perché ha il volto
stesso del Dio incarnato.
Suor Roberta Balduit
scoltare i testimoni provenienti dalla diocesi di
Belluno-Feltre, cioè da
Canale d’Agordo e altrove. Altre sessioni sono
state tenute presso la Curia di Vittorio Veneto per
ascoltare i testimoni che
Ora il testimone passa
alla Congregazione per le
cause dei santi, che esaminerà il transunto, nome
che indica i plichi contenenti gli atti del processo.
In tempi relativamente
brevi la Congregazione
dovrà emettere il decreto
super validitatem, cioè
circa la validità del lavoro
svolto. Se il giudizio sarà
positivo, la Congregazione riconoscerà che il lavoro fatto a Belluno-Feltre è stato esauriente,
completo ed accurato.—
IL PRESUNTO MIRACOLO
D
A Verona una Chiesa
capace di comunione
al Crocifisso risorto
nasce la speranza /
dalle sue piaghe la salvezza
/ nella sua luce noi cammineremo / Chiesa redenta dal
suo amore. In questo ritornello dell’inno per il Convegno di Verona, si sono unite le oltre 2.700 voci dei
delegati della Chiesa che è
in Italia. Il convenire dei vescovi insieme a sacerdoti,
laici e religiosi, a cattolici
delle comunità italiane all’estero, ad alcuni autorevoli
rappresentanti di altre confessioni cristiane e di altra
fede (ebrei), a fratelli nella
fede di altre nazioni (Francia, Inghilterra, Slovenia),
non è stato semplice evento sociale. È stato anzitutto
evento di grazia, evento di
una fede che si radica nell’assurdo-sapiente di un
Crocifisso morto e risorto,
della consapevolezza di essere povera Chiesa ferita,
stanca, perfino coperta di
Don Tarcisio
attende il Vescovo
i solito l’iter del “Processo romano” comporta dieci-quindici anni di tempo. Quando però giunge un
“segno dall’alto”, cioè un miracolo, i tempi vengono opportunamente accorciati. Nel caso di Giovanni Paolo I non
mancano certo segnalazioni di grazie speciali. Tuttavia per
un vero e proprio miracolo bisognerà ancora attendere. È
stato segnalato, ed è allo studio, il caso di una repentina e
permanente guarigione da linfoma maligno, ottenuta – come sembra – grazie all’intercessione del Servo di Dio. Al
paziente era stata avviata una chemioterapia, in verità con
poca speranza di successo. All’indomani di una grave crisi
notturna, durante il secondo ciclo di chemio, il paziente si
presentò all’ospedale. Le analisi trovarono il linfoma completamente regredito. Trascorsi ormai 14 anni, il paziente
non ha avuto ricadute di sorta. Naturalmente, spetta ai competenti tribunali provare l’autenticità di simili episodi.
Passi futuri
ro
spazio,
quasi metafora di quanto
la Chiesa italiana ha maturato – almeno in parte –
e si avvia a
maturare più
concretamente in ogni comunità.
Si è resa conto la Chiesa
italiana di essere “periferica”, minoranza nel nostro
Paese? Ha avvertito la
realtà in cui vive e a cui è
mandata? O non è stata
piuttosto espressione di pochi “specialisti”, che hanno
di essa una visione immaginaria, che ancora pensano in termini di “cristianità
condivisa”? Non vi è stato
un eccessivo consentire, un
chinare il capo a quanto già
deciso nella fantomatica
“stanza dei bottoni”? Sono
alcune obiezioni raccolte da
11
IN CIAD AD AM TIMAN
entre gli uomini fanno la
guerra, il Signore continua
a manifestare la sua bontà”.
Una riga, a poche dalla fine,
che riassume tutto il quadro tracciato don Tarcisio
Bertacco, missionario in
Ciad, nella più recente lettera mandata agli amici. La
prima dopo il ritorno in Africa al termine di quattro
mesi di vacanze italiane.
Da cui ha portato alla
sua comunità di Am Timan
una doppia bella notizia.
“Grande gioia c’è stata –
racconta don Tarcisio –
quando ho comunicato in
chiesa che il Vescovo di Vittorio Veneto mi permette
di continuare la mia missione e che spera di poter
un giorno venire in visita
ad Am Timan. Gli sono tanto riconoscente anche a nome della comunità”.
Comunità cristiana che
il missionario originario di
Chiarano ha ritrovato attiva
e fedele: “Tutto funzionava
meglio del solito. In questo
periodo (di sua assenza, ndr) la preghiera era guidata dai laici, ogni giorno mattino e sera. (…) Il cortile
del conventino dove abito è
stato curato e ornato di fiori. (…) In mia assenza, due
giovani vi passavano la notte”.
Buone notizie dal punto
di vista della pastorale sono giunte anche dal villaggio di Haraze, a 165 km da
Am Timan: “I cristiani no-
SUOR BALDUIT, DELEGATA DELLA DIOCESI
D
hanno conosciuto monsignor Albino Luciani durante il ministero episcopale in quella città, dal
1958 al 1969. Infine gli interrogatori sono stati fatti presso il Patriarcato di
Venezia per coloro che lo
hanno conosciuto più da
vicino quand’era patriarca: le sedi sono state differenti, a Mestre e a Venezia. Sono inoltre state
interrogate alcune persone a Roma. I testimoni ascoltati sono stati in tutto
190.
Domenica 12 novembre 2006
Don Tarcisio Bertacco
nostante l’insicurezza sono
fedeli alla messa della domenica, circa un centinaio.
Hanno programmato una
giornata di digiuno e preghiera per la pace e ci hanno invitato ad associarci a
loro”.
E di preghiera per la pace il Ciad ha ancora grande bisogno: “La situazione
politica è meno rosea. Incontro spesso dei militanti
che ritornano per qualche
giorno dal fronte del Darfur”. Ma anche dalla guerra don Tarcisio sceglie di
evidenziare le tracce di speranza. “Due soldati cristiani di mia conoscenza, Roger e Ferdinando, sono venuti a trovarmi. Uno dei
due ha preso la corona del
Rosario dal taschino per
dirmi che è la sua arma di
preghiera. Mi hanno chiesto un Nuovo Testamento
tascabile da portare quando vanno al fronte e non
possono fare la preghiera
comune. Così possono leggere la Parola di Dio là dove si trovano”.
TIVÙ
A Telechiara
diretta
col vescovo
Giuseppe
V
enerdì 17 novembre,
alle 21, il vescovo
Giuseppe partecipa alla trasmissione “Domande su Gesù” su Telechiara. In diretta
risponderà a domande di imprenditori, artigiani, commercianti, sindacalisti, lavoratori, giovani precari, disoccupati, sul tema del lavoro, con particolare riguardo alla sua ricaduta sulla vita della famiglia. Nel corso della trasmissione verranno anche proposti: una
riflessione sul Vangelo in tema di lavoro; domande tra
la gente raccolte per strada;
una scheda sulle varie forme di povertà; una sintesi di
quanto emerso al Convegno
di Verona.
Nei venerdì successivi interverranno i vescovi Mattiazzo (risponde ai ragazzi)
e Nosiglia (risponde ai giovani), e il cardinale Scola (risponde a domande sul rapporto tra le religioni).
12
INAUGURAZIONE A CASTELLO
Comunità vocazionale,
grande folla di amici
A
distanza di
quarant’anni
dalla presenza
a Castello Roganzuolo
del vescovo Albino Luciani (erano il 5 e il 6 novembre 1966) domenica
scorsa alla sommità del
colle è giunto l’attuale
successore di San Tiziano, Giuseppe Zenti. Allora si trattava della visita pastorale, questa
volta è stata l’inaugurazione della nuova sede
della Comunità vocazionale che ha fatto confluire una folla numerosissima dentro e fuori la
chiesa monumentale.
«Come allora – ha sottolineato il parroco don
Vittorio Bottan – oggi è
una data storica, siamo
qui per una circostanza
straordinaria, per pregare e benedire un’abitazione che sarà la casa
La cerimonia di inaugurazione della Comunità vocazionale
dei giovani che maturano la loro vocazione al
sacerdozio».
Ai cinque giovani ora
ospiti nella nuova sede
della Comunità vocazionale diocesana il Vescovo ha detto: «Siete qui a
Castello Roganzuolo per
imparare l’arte di amare Dio e il prossimo.
Questo luogo sia luogo
hanno bisogno di una
mano per capire che cosa Dio desidera da loro.
«Come comunità parrocchiale – ha detto Lucia Schincariol del consiglio pastorale – siamo
orgogliosi di ospitare la
Comunità vocazionale
alla quale diamo il benvenuto. La presenza di
questi giovani è una
grande ricchezza e una
testimonianza viva che
Cristo chiama anche
oggi a seguirlo».
Alla messa solenne e
alla benedizione della
canonica ristrutturata è
seguita la festa che ha avuto inizio con i fuochi
d’artificio appositamente preparati dalla famiglia di don Gianluigi.
Gerda De Nardi
dell’ascolto e del silenzio per voi e per tanti
giovani che qui giungono anche solo per una
breve esperienza».
La casa, ha sottolineato l’animatore della
Comunità, don Gianluigi
Papa, sarà segno di fede
e carità. Ci sarà sempre
qualcuno disponibile ad
accogliere persone che
V
NOMINA DEL PAPA / 1
Mons. Angelo Comastri nuovo
arciprete di San Pietro
enedetto XVI ha
nominato questo
martedì l’arcivescovo Angelo Comastri (nella foto),
di 63 anni, attuale vicario
generale del Papa per lo
Stato della
Città del Vaticano, come
nuovo arciprete della
Basilica di
San Pietro del
Vaticano. Sostituisce in
questo incarico il cardinale Francesco
Marchisano, di 77 anni
d’età. Monsignor Comastri, che si riconosce come figlio spirituale di madre Teresa di Calcutta, ha
NOMINA DEL PAPA / 2
Il card. Hummes nuovo prefetto
della Congregazione per il clero
B
enedetto XVI ha
nominato il cardinale brasiliano francescano Cláudio Hummes,
francescano, arcivescovo di San Paolo (Brasile), nuovo prefetto della
Congregazione per il clero. Il porporato sostituisce il cardinale Darío Castrillón Hoyos, che ha
presentato la sua rinuncia per ragioni d’età (ha
compiuto a luglio 77 anni).
Il cardinale Castrillón
Hoyos continua ad essere presidente della Commissione Pontificia “Ecclesia Dei”, istituita da
Giovanni Paolo II il 2 luglio 1988, dopo il gesto
scismatico delle ordina-
SETTIMANA RPC:VESCOVO,
TURCO E DAMIANO
di Aviano. Sempre in tema di salute Michela
Frezza, del Ser t di Conegliano, fa il punto sul
rappor to droga-minori.
Altro argomento di
grande novità, le assunzioni di lavoratori pensionati all’Electrolux: il
ministro del Lavoro Cesare Damiano spiega il
suo consenso all’operazione. E sempre a Radio
Palazzo Carli il ministro
D
omenica 12 novembre in tutta Italia si festeggia
la Giornata del Ringraziamento. La celebrazione
eucaristica a livello provinciale, promossa dalla Coldiretti,
è stata però spostata a domenica 19 novembre alle 11 nella basilica dei Miracoli di Motta di Livenza. Presiede il
vescovo Giuseppe.
CASA DI SPIRITUALITÀ: Festa
di San Martino di Tours
P
er il terzo anno consecutivo, in occasione della festa
di San Martino di Tours patrono del Castello vescovile e della Casa di spiritualità, la direzione propone un semplice momento di festa e di fraternità al personale di servizio della Casa e a quanti sono vicini, in qualunque modo, a
questa istituzione che compie il prossimo anno ben 60 anni
di vita.
Questo il programma di sabato 11 novembre: alle 11 celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da monsignor Martino Zagonel vicario generale, nella cappella di San Martino;
alle 12.15 pranzo fraterno (chi intende fermarsi al pranzo –
offerto dalla Casa – è pregato di prenotarsi avvisando don Adriano telefono 334-7548232).
La prevista conferenza del professor don Davide Fiocco,
patrologo e parroco di Cortina, su “San Martino uomo di ascolto e di preghiera” è stata sospesa per la concomitanza con
l’inaugurazione del nuovo Archivio diocesano in Seminario.
N
te, per questa materia, dagli oramai noti documenti
della Conferenza episcopale.
Di ogni eventuale “furbesca” irregolarità o trasgressione risponderà il parroco o chi, con lui, ha eventualmente collaborato per la realizzazione di tali iniziative.
Uf ficio musica sacra
scritto le meditazioni per
la Via Crucis presieduta
da Benedetto XVI al Colosseo nella notte di Venerdì Santo dello scorso
anno.
Il presule è
vicario generale del Papa
per lo Stato
della Città del
Vaticano e
Presidente
della Fabbrica di San Pietro dal febbraio 2005, incarichi questi
che continuerà a ricoprire. Precedentemente era
stato arcivescovo del Santuario mariano nazionale
di Loreto.
FESTA DEL RINGRAZIAMENTO:
Domenica 19 a Motta
Presentazione del vangelo
del nuovo anno liturgico
COMUNICATO SUI CONCERTI NELLE CHIESE
isti i recenti spiacevoli episodi relativi ad esecuzioni musicali in diocesi che hanno creato disorientamento e malintesi in più persone impegnate in
questo settore, si precisa che le autorizzazioni rilasciate dall’Ufficio diocesano musica sacra, per i concerti vocali o strumentali da eseguirsi nelle chiese, sono sempre in ottemperanza con le disposizioni stabili-
B
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 12 novembre 2006
zioni episcopali illegittime realizzate dall’arcivescovo Marcel Lefebvre ad Ecône (Svizzera),
per favorire la piena comunione delle persone
legate in qualche modo
alla Fraternità fondata
dall’arcivescovo.
Il cardinale Cláudio
Hummes è nato a Montenegro (nel sud del Brasile) in una famiglia di origine tedesca l’8 agosto
1934. È stato ordinato sacerdote a Divinópolis
(Minas Gerais) nel 1958,
appartenendo all’Ordine
Francescano dei Frati
Minori. Nel 1975 è stato
ordinato vescovo e dal 15
aprile 1998 è arcivescovo di San Paolo.
ella Casa di spiritualità San Martino di Tours venerdì 24 novembre, alle 20.30, viene presentato
il vangelo del nuovo anno liturgico. La stessa proposta
verrà ripetuta la mattina successiva, sabato 25 novembre alle 9.30. L’iniziativa è rivolta a tutti, in particolare a
quanti guidano i centri d’ascolto, agli animatori liturgici e ai catechisti. Portare la Bibbia.
SUSSIDI PER L’AVVENTO
P
er l’animazione liturgica del tempo di Avvento e
Natale verranno tra poco messe a disposizione alcune schede predisposte, con alcune modifiche, secondo le indicazioni contenute nel fascicolo “Servizio della
Parola”.
Chi desidera un’animazione più ampia può fare riferimento ai fascicoli diffusi negli anni precedenti.
Il materiale sarà disponibile alla libreria del Seminario a partire da lunedì 27 novembre e potrà anche essere scaricato dal sito internet della diocesi.
CONEGLIANO: Preghiera di Taizé
con frère Jhon
G
iovedì 16 novembre, alle 21 alla Nostra Famiglia
di Conegliano, incontro di preghiera in preparazione al Pellegrinaggio di fiducia di fine anno a Zagabria
promosso dalla comunità di Taizé.
Interviene frère Jhon.
CENTRO VOCAZIONALE: Domenica
12 incontro per genitori
D
omenica 12 novembre, alle 14.30 in Seminario a
Vittorio Veneto, sono invitati i genitori dei ragazzi/e dalla terza elementare alla seconda media
per un incontro sul tema “Educare i figli ad ascoltare
oggi la voce del Signore - Come educare a scoprire la
propria vocazione”.
AC1: Percorso per fidanzati
R
adio Palazzo Carli presenta un’edizione di “Rpc Settimana” da non perdere, sabato alle 10.30 e domenica alle 9.30. Federico
Citron, Francesco Dal
Mas e Antonio Rizzello,
i curatori, daranno conto della straordinaria
partecipazione popolare
all’inaugurazione della
Comunità vocazionale di
Castello Roganzuolo cui
ha partecipato il vescovo Giuseppe. Rpc ha accompagnato il ministro
della Salute Livia Turco
nella visita al Centro di
riferimento oncologico
delle Politiche giovanili
Giovanna Melandri illustrerà che cosa intende
fare per i giovani, soprattutto per gli universitari e i precari. A chiudere, un incontro col
presidente di Credit Agricole, René Carron, e
i vertici della Banca Popolare FriulAdria, il
maggiore istituto dell’area del Livenza che passa in mano francese.
D
omenica 12 novembre, dalle 15 alle 18 circa, incontro mensile del cammino diocesano fidanzati. Il luogo è casa Toniolo di Conegliano.
AC2: Giornata di spiritualità
per adulti-terza età
M
ercoledì 15 novembre, a Vittorio Veneto, nella
Casa Esercizi del Castello vescovile gli adulti e
gli adulti terza età sono invitati ad una giornata di riflessione e di preghiera che inizierà alle 9 per concludersi intorno alle 17. Guida l’incontro don Silvano De Cal.
Prenotazioni in Centro diocesano Ac (0438-940374).
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 12 novembre 2006
OGGI Domenica
Agenda
del Vescovo
IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO
Domenica 12 novembre: Celebra Messa e Cresime a Santa Maria del Piave (ore 9). Nel patronato parrocchiale di Oderzo guida l’incontro per il Percorso vocazionale con le famiglie
(ore 15).
Lunedì 13: In vescovado incontro con gli uffici pastorali diocesani (ore 9.30). Nel pomeriggio incontra i sacerdoti della forania Pedemontana.
Tiene una lezione alla Scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale al centro parrocchiale del Duomo di Oderzo (ore 20.30).
Martedì 14: Incontra i vicari foranei nella casa di
spiritualità San Martino a Vittorio Veneto (ore
9.30). A Solighetto benedice i nuovi locali della scuola materna e asilo nido (ore 18.30).
Mercoledì 15: A Francenigo incontra i cresimati con
genitori, padrini e madrine dell’unità pastorale (ore 20.30).
Giovedì 16: In seminario partecipa al ritiro del presbiterio (ore 9). Al palazzo Sarcinelli di Conegliano incontra gli amministratori pubblici (ore 20.30).
Venerdì 17: Celebra la Messa presso La Nostra Famiglia a Costa di Conegliano (ore 18). Partecipa
ad una trasmissione in diretta su Telechiara (ore 21).
Sabato 18: Celebra la Messa al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto (ore 10) e alla Casa M. Adelaide
di Vidor (ore 15).
Domenica 19: Celebra Messa e Cresime a Falzè di
Piave (ore 9). Alla basilica di Motta di Livenza
celebra la Messa per la Festa del ringraziamento
della Coldiretti provinciale (ore 11). Al palazzo
delle Contesse a Mel guida l’incontro per il Percorso vocazionale con le famiglie (ore 15).
I due spiccioli che fanno
di una vedova un modello
Domenica 12 novembre - 32ª
del tempo ordinario - anno B
1Re 17, 10-16; Sal 145; Eb
9, 24-28; Mc 12, 38-44
Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli
Quarta settimana del Salterio
I
modelli di vita variano in rapporto agli obiettivi che ci prefiggiamo e alla cultura che respiriamo. Di qui tante inquietudini
e tormenti: vorrei diventare come
quella persona; anzi essere al suo
posto. Che io ne abbia o meno il valore non importa. Importa il posto.
Posizionarsi su un piedestallo o in una nicchia. Quelli che ti fanno sentire qualcuno agli occhi di molti. E
ti pavoneggi. Illudendoti. Anche se
per poco tempo. Poiché è certo che
altri stanno insidiando quel posto,
che tu sei costretto a difendere a gomitate.
La cultura che respiravano i discepoli di Gesù era quella dei primi
posti, del prestigio, dell’esteriorità,
delle apparenze, dell’ostentazione.
Allora uno si sentiva un grande. Fuori dalla mischia che non conta.
Gesù invece cambia registro. È
vero che il modello in assoluto è Lui
stesso e più volte non ha esitato a
precisarlo ai discepoli. Tuttavia, a-
cutissimo e singolare osservatore
com’era, non temeva di evidenziare
altri esempi da imitare, come i bambini nella loro semplicità. Nel caso
segnalato da Marco si tratta di una
vedova. Povera. Ma dal cuore davvero grande.
E mentre i discepoli erano incantati nel constatare la “generosità”
dei ricchi che buttavano nel tesoro
del tempio manciate di denaro, la
cui eco risuonava in lungo e in largo, Gesù, cui certo non era sfuggito un tale comportamento, fa attenzione invece alla “toccata e fuga” di
una povera vedova che “ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri… nella sua povertà vi ha messo tutto quello che aveva, tutto
quanto aveva per vivere”.
Proprio per l’eccezionalità del fatto, Gesù, che ne è rimasto affascinato, lo segnala ai discepoli. Invece
di incantarsi di fronte al “superfluo”
sonante dei ricchi essi erano chiamati ad imparare alla scuola della
generosità nascosta. Testimoniata
proprio da una vedova che apparteneva ad una categoria sociale sulla
quale non temevano di infierire quegli stessi che ostentavano religiosità: “divorano le case delle vedove”.
Gesù precisa loro: agli occhi di
Dio, e perciò nel quadro di un’autentica religiosità, due spiccioli val-
13
gono di più di tanto denaro. Ciò che
fa grande un’offerta non è la quantità ma il cuore di cui è espressione.
La generosità eroica che non fa calcoli per sé ma si fida della provvidenza è la sorpresa di tante persone, magnifiche, che nella ferialità sono veri modelli di vita, per la loro
squisita sensibilità. Come nel caso
segnalato da Gesù e nella stessa vedova di Zarepta di Sidone che ha ospitato il profeta Elia.
Per le famiglie e per le comunità
cristiane. È facile lasciarsi travolgere dai modelli della cultura vincente ed essere ammaliati dal mondo
dello spettacolo e della moda. Le giovani generazioni rischiano di rimanerne vittime. Del resto l’impero
massmediatico si guarda bene dal
presentare modelli di vita riuscita
proprio nel dono di sé, nella generosità umile, nell’impegno nella quotidianità. Occorre il coraggio di offrire esempi affascinanti di persone
contente proprio nell’essere dono
di sé, e non solo del proprio superfluo, anche senza riscontri; e di educare, con determinazione, fin da
bambini e da ragazzi, ad essere
grandi dentro, senza essere schiavi
dell’idolatria del successo, delle apparenze, delle mode, dell’ostentazione.
+ Giuseppe Zenti
Altre cresime
San Pio X in Conegliano domenica 19 novembre (ore 11).
NUOVO PROPRIO DIOCESANO:
Consegna ai preti il 16 novembre
I
n occasione del ritiro del presbiterio diocesano di
giovedì 16 novembre in Seminario a Vittorio Veneto, guidato da don Antonio Marangon, verrà consegnato ai sacerdoti il testo provvisorio pro-manuscripto del
nuovo Proprio diocesano completato.
D
al sito www.novena.it riprendiamo
alcune testimonianze apparse nel Forum: “Essere
cristiani oggi. La spiritualità familiare”.
“Sono sposato, ho due figli e un lavoro che mi
impegna molto durante
la settimana. Il quesito
‘spirituale’ al quale sto
cercando di dare una risposta da tempo (anche
negli incontri con i gruppi di famiglie della mia
parrocchia) è il seguente: qual è la ‘spiritualità’
di un padre/madre di famiglia, nell’ambito della
Chiesa?
La domanda appare semplice, ma ha, a mio avviso, sfaccettature enormi.
Io lavoro per circa 12 ore al giorno, riesco a pregare nei ritagli di tempo
quando posso, il sabato
è dedicato alla gestione e
alla conduzione della casa, nonché a quel poco di
‘svago’ che ci si concede
insieme ai figli. La domenica faccio il mio umile servizio di ministro
straordinario della Comunione con cinque persone (tra anziani e ammalati), poi la Messa e
poi il resto della giornata con i figli… C’è chi mi
dice che nel mio stato
Quesiti spirituali
può essere sufficiente,
ma perché sento che invece devo e posso fare
qualcosa di meglio (non
ho detto di più, ma di meglio, con intenzione…,
senza denigrare quanto
faccio ora, ci mancherebbe).
La liturgia delle ore, praticamente è difficile da
applicare, la messa quotidiana non sempre è accessibile, gli esercizi spirituali portano via una
settimana di ferie… Tutti questi sono strumenti
usati e che funzionano
bene per i religiosi. Quale potrebbero essere gli strumenti
per agevolare, conservare, il cammino di fede di un laico sposato inserito
nel mondo e per
certi versi esposto
ad esso?”. Roberto
“Caro Roberto, lavoro 16 ore settimanali in un ospe-
dale, sono infermiera e
nel tempo libero vado a
trovare i morenti soli e
gli anziani abbandonati.
Gli anni precedenti ho lavorato nella pastorale dei
padri missionari, ho seguito tanti giovani e famiglie: ci incontravamo
settimanalmente per la
lettura del Vangelo della
domenica e ci aiutavamo
reciprocamente alla Luce del Vangelo. Per motivi di salute ho dovuto
“ritirarmi’ e fare di meno. Sta tutto nelle mani
di Dio e nella sua Misericordia, anche io non
sapevo se facevo troppo
e se pregavo male. Oggi,
dopo tanti anni, il Vangelo di Gesù mi ha fatto
capire che tutto doveva
essere così e che qui e adesso dovevo impegnarmi di più nell’incontro di
Dio, in Gesù”. Mariella
“Caro Roberto, anche io
spesso mi trovo nella tua
situazione e capisco benissimo il ‘vuoto’ che
senti: la voglia di essere
tutto per Gesù ma la difficoltà di metterlo in pratica. Io ogni mattina mi
ricarico leggendo qualche riga della Bibbia, e
durante la giornata cerco
di pensare, anche se solo per qualche istante, al
nostro migliore amico, il
nostro Gesù… Anche
senza pregare nel senso
canonico del termine.
Spero di esserti stata utile, almeno ora sai che
non sei l’unico ad avere
queste preoccupazioni”.
Senza firma
CENTRO STUDI BIBLICI:
Seminario di lingua ebraica
G
iovedì 9 novembre è cominciato, al Centro studi
biblici di Sacile, un seminario di lingua ebraica
tenuto dal professor Marco Grusovin. Le prossime lezioni sono fissate per giovedì 16, 23, 30 novembre, 7 e
14 dicembre, dalle 18 alle 19.30.
Il seminario è la prosecuzione degli incontri iniziati
lo scorso anno e si rivolge a quanti hanno già frequentato. È possibile la partecipazione anche di altre persone già in possesso di qualche conoscenza della lingua.
Per informazioni telefono 0434-71158, 0434-780702.
Incontro con i nuovi catecumeni
sia ragazzi che adulti
S
abato 18 novembre, alle 16 nella casa di accoglienza “Toniolo” di Conegliano, si terrà un incontro con i nuovi catecumeni – ragazzi in età scolare e
adulti – con i loro accompagnatori e parroci per organizzare la celebrazione dell’Ammissione al catecumenato del 3 dicembre prossimo. L’incontro è promosso dal
Servizio diocesano per il catecumenato. Chi non avesse
ancora presentato domanda per entrare nel gruppo dei
nuovi catecumeni è pregato di farlo entro il 18 novembre.
USMI: Ritiri spirituali zonali
S
abato 11 novembre ci sarà il ritiro spirituale zonale:
a San Fior di Sopra dalle Suore del S. Volto in via
Beata M. Pia Mastena, a Motta di Livenza al santuario
della Madonna dei Miracoli, a Pieve di Soligo dalle Suore di M. Bambina di via Cal Santa, a Vittorio Veneto dalle suore di M. Bambina di via San Tiziano 17. L’inizio è
per le 8.30.
MOSTRA AL SARCINELLI
Gli ottanta
di Renato Varese
I
l segno, netto ed
matiche
essenziale, predoun’aperta
mina su tutto, su forme
professione
e su colori. Appartiene
di sincerità
alla personalità artistica
dalla forte
di Renato Varese, conedimensione
glianese di nascita, neomorale
e
ottantenne dalla frizmetafisica,
zante vitalità intellettuatesa a dile, che la città del Cima
chiarare fino
onora fino al 10 dicemin fondo un
bre con una rassegna
pessimismo
collettiva a palazzo Sarsolido e radicinelli, dal titolo “Recato nei rinato Varese. Maestro “Il padrone delle barche”, olio guardi delveneto delle appariziodi Renato Varese l’uomo, eterna
ni, delle allegorie e racmaschera e
conti”. L’arte di Varese nel sublime mistificatore di se
suo inconfondibile stile anti- stesso. Nell’ambito dei feretorico e secco, tagliente steggiamenti per gli 80 anni
nei moduli grafici e gotica dell’artista, l’antologica conelle cromie del tutto umo- neglianese, curata dal prorali, consegna alle sale della fessor Giorgio Segato, apre
galleria coneglianese un ap- squarci interessanti sull’eparato florido di ben 150 o- voluzione figurativa del maepere tra produzioni grafiche, stro Varese e sul suo caratpannelli ceramici, incisioni, tere internazionale. Ciò che
lavori pittorici a spatole e a rimane nella mente, lascianpennello. Impregnato di to- doci alle spalle i cinque pianalismi veneti e capace di so- ni della galleria cittadina, è
lenni sintesi compositive di la percezione e, in fondo, la
matrice quattrocentesca, certezza che Varese sappia
specie nel “Trittico sulla vita molto bene come va il monconsumata” e nel ciclo do e con esso l’epopea tragisull’“Umana condizione”, en- co-grottesca dell’uomo di otrambi ammirabili nell’iter e- gni tempo, resa magistralspositivo coneglianese, Va- mente nelle sue opere.
rese compie nelle scelte teElena Pilato
INCONTRI
Bernardi a
Salvatoronda
e Ceschin
a Tezze
I
l Consorzio “Area coneglianese” ha organizzato il ciclo di incontri
“Alla ricerca delle nostre
origini”. Venerdì
10 sono
in programma i primi due
appuntamenti. Alle
20.30, nella struttura festeggiamenti di Salvatoronda di Godega Sant’Urbano, Ulderico Bernardi
terrà una conferenza sul
tema “Origine e storia dei
Veneti”. Alle 21, alla scuola elementare di Tezze di
Vazzola, Daniele Ceschin
(nella foto) relazionerà su
“La provincia di Treviso e
la Sinistra Piave dal dopoguerra alla grande trasformazione. 1946-1990”.
A SACILE
Dee Dee
Bridgewater,
stella a “Il
volo del jazz”
S
econdo appuntamento a Sacile con
“Il volo del jazz¨, rassegna
musicale organizzata dal
Circolo Controtempo. Al
teatro Zancanaro domenica 12, alle 21, canterà Dee
Dee Bridgewater, star internazionale del jazz. Artista tra le più eclettiche della scena contemporanea, in
virtù di notevolissimi mezzi vocali e di eccellenti capacità espressive ed interpretative, ha sempre goduto di una popolarità ben
oltre i confini del jazz grazie a frequenti incursioni
nei campi più disparati: dalla commedia musicale al cinema, dal blues alla pop-fusion, dal jazz più rigoroso
alla canzone d’autore transalpina. Accompagnata da
una ricca band, l’artista, nata a Memphis (Stati Uniti)
nel 1950 esporrà al pubblico sacilese il suo “Malian
project”, progetto di recupero della tradizione musicale del Mali, il Paese africano di sua origine.
Biglietti: interi 28 euro,
ridotti 25.
Il successivo appuntamento con “Il volo del jazz”
sarà il 18 novembre con il
Paolo Fresu Quartet.
ALL’OFFICINA DELL’ARTE:
Espone lo scultore Raccanelli
È
fissata alle 17 di sabato
11 la vernice della mostra di scultura di Alessandro
Raccanelli “Remoti impulsi”.
Nella sala espositiva “L’officina
dell’arte” a Conegliano la presentazione curata da Gianni De
Marchi sarà accompagnata dalla voce della collaboratrice de
L’Azione Marta Raminelli (nella
foto) e dalla chitarra a sette corde di Loris Collodel, che
si esibiranno in alcuni brani jazz. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 3 dicembre (lunedì-venerdì 912 e 15-19, sabato e domenica 16-19.30). I giovedì e i
venerdì sarà possibile osservare lo scultore Raccanelli all’opera. Nell’ambito della rassegna “Colori in musica”, inoltre, domenica 12 alle 21 si terrà il concerto
di musiche d’autore degli Incrocio Manzoni.
Giacinto Bevilacqua
VITTORIO VENETO: Cinema
astratto e d’animazione
T
orna la rassegna di cinema astratto e d’animazione “Kinoradar”. La seconda edizione, organizzata dall’associazione culturale Radar nella biblioteca civica di Vittorio Veneto, propone sei incontri filmati aprendo una finestra su “Abstracta. Mostra internazionale del cinema astratto” di Roma e sul “Futur film
festival” di Bologna, il più importante evento italiano
sull’animazione e gli effetti speciali. La rassegna si apre
martedì 14 alle 21 con una serata sul tema “Contaminazioni. L’animazione reinventa letteratura, pittura, musica e cinema”. Gli altri incontri sono in programma il
21 e 28 novembre, il 5, 12 e 19 dicembre. (GB)
Sabato
si inaugurano
i nuovi spazi
e i nuovi
servizi
dell’Archivio
diocesano
È
arrivata l’ora del
nuovo Archivio
diocesano. Dopo
il trasferimento dal palazzo della Curia al Seminario
vescovile, effettuato dalla
Coneglianese Traslochi,
sabato 11 novembre verrà
inaugurata la nuova sede
dell’Archivio diocesano. Il
cerimoniale prevede, nell’aula magna del Seminario
vescovile, a partire dalle
9.30 gli inter venti di Cristina Falsarella, direttrice
dell’Ufficio diocesano per
l’arte sacra e i beni culturali, del vescovo Giuseppe,
della delegata della Sovrintendenza ai beni archivistici del Veneto Alessandra Schiavon, del direttore dell’Archivio diocesano monsignor Nilo
Faldon (sul tema “La storia dell’Archivio diocesano”), dell’architetto Carlo
Piccin (“Recupero dei locali e realizzazione della
nuova sede”) e delle archiviste Nadia Giacomini e
Francesca Girardi (“Vita,
funzionamento e fruizione
dell’archivio”). Alle 11.15,
quindi, avrà luogo la benedizione dei locali e il taglio
del nastro ai quali seguiranno la visita guidata ai locali e il rinfresco. Ma che
cos’è precisamente un archivio diocesano? Secondo
le norme per disciplinare
la conservazione e la consultazione degli archivi
diocesano e parrocchiale,
approvate con decreto vescovile del 13 settembre
2005, l’archivio diocesano
“costituisce uno dei principali luoghi della memoria ecclesiale e anche civile, quindi un bene di notevole interesse per la cultura e la testimonianza storica in genere”. In sostanza
l’archivio diocesano è il
luogo deputato alla conservazione ma anche alla
valorizzazione di tutti i documenti che la diocesi di
Vittorio Veneto ha prodotto nei secoli attraverso i
suoi uffici e su ogni supporto (pergamena, carta,
pellicola fotografica, multimediale) anche nei suoi
contatti con le altre diocesi, le parrocchie e gli enti
ecclesiastici come collegi,
colonie e siti consacrati.
Per questa sua natura l’archivio diocesano, sviluppato in ambito ecclesiasti-
don Nilo Faldon, Nadia Giacomini
e Francesca Girardi all’archivio.
co, religioso e sociale, non
è un archivio storico chiuso ma, piuttosto, è in continuo allargamento e a disposizione degli uffici di
curia. Il primo luogo comune da sfatare, pertanto,
è che si tratti di un luogo
buio, polveroso e nascosto,
conservando anche quanto oggi è prodotto. La storia dell’archivio diocesano
segue di pari passo quella
della diocesi, trovando sede anticamente al castello
di San Martino (sede vescovile), quindi al convento dei Francescani a Ceneda (dopo il periodo napoleonico), in un’adiacenza
della cattedrale, in Seminario (fino alla fine degli
anni Trenta del Novecento) e a palazzo Ascoli-Zuliani sede della curia vescovile. Fu l’allora vescovo
Albino Luciani a trasformarlo nel 1966 in archivio
modernamente concepito.
La nuova sede si sviluppa
su due piani del Seminario
vescovile dopo un lungo lavoro di ristrutturazione
progettato dall’architetto
Carlo Piccin di Vittorio Veneto. Tutti i locali sono climatizzati e monitorati per
garantire il mantenimento
degli adeguati parametri di
conser vazione dei documenti. Al piano superiore,
sul cui perimetro interno è
stata conservata un’antica
panca lignea, sono dislo-
cati gli uffici, la sala studio
e parte dei depositi; nel piano interrato un altro deposito, una sala di condizionamento dei documenti e
un laboratorio di restauro.
Grazie ai nuovi spazi e alla
riorganizzazione generale
alla sala studio possono accedere fino ad otto ricercatori che possono consultare i fondi attraverso strumenti di ricerca cartacei e
informatici. È tuttora in
corso la catalogazione della biblioteca storico-locale
(sono circa 2100 i volumi
attualmente catalogati cui
si può accedere esclusivamente per la consultazione). L’Archivio diocesano
(telefono 0438-53489, fax
0438-950238) è aperto al
pubblico su appuntamento
il lunedì dalle 9 alle 12 e il
martedì dalle 9 alle 12 e
dalle 14.30 alle 16.30. Rimane chiuso nelle festività
nazionali, il 16 gennaio (festa del patrono san Tiziano), la seconda e la terza
settimana di agosto per revisione dei depositi. L’Archivio diocesano, inoltre,
funge da riferimento per
gli archivi parrocchiali e
per gli altri archivi ecclesiastici della diocesi e il
suo personale, su segnalazione, interviene per provvedere alla tutela, la conservazione e la valorizzazione degli altri archivi.
Giacinto Bevilacqua
Domenica 12 novembre 2006
PARTONO LE STAGIONI DI PROSA
15
NEI MUSEI DI VITTORIO VENETO
mostra
Arrivano Marco Paolini, la piccolaInscultura
Pagliai e Paola Gassman A
S
ettimana intensa e mato da Lorenzo Mon- na della notte” su codi qualità per i tea- guzzi (voce e chitarra a- reografie
di
Van
tri diocesani. Venerdì 10 custica); Piero Mucilli Hoecke. Ingresso: da 25
per “Conegliano sotto le (fisarmonica); Simone a 15 euro con biglietteria
stelle del cabaret 2006” Spreafico (chitarra clas- del Da Ponte (telefono
all’Accademia irrompe sica flamencata). Pre- 0438-553836) aperta lul’irriverente comico Da- vendita e informazioni: nedì e martedì dalle 15
niele Luttazzi che pro- telefono 0434-780623, alle 18. Alle 21 all’Accapone il suo nuovo spet- domenica dalle 15 alle demia di Conegliano la
tacolo
“Barracuda 17 e lunedì dalle 17 alle Compagnia della Rancia
2007”. Inizio alle 21, bi- 20, la sera dello spetta- presenta il musical “Jeglietti da 23 a 19 euro. colo dalle 17. Sempre sus Christ Superstar” di
Triplo
appuntaLlloyd Webber e
mento inaugurale
Tim Rice con la didella stagione di
rezione musicale
danza e prosa, indi Giovanni Maria
vece, martedì 14.
Monti, regia e coAllo Zancanaro, a
reografie di Fabricura dell’Ente rezio Angelini, in colgionale teatrale del
laborazione con
Friuli Venezia GiuMarco Paolini e I mercanti di liquore Gianfranco Vergolia, c’è Marco Paoni. Biglietti da 35 a
lini. L’acclamato at19 euro. Mercoledì
tore veneto, dopo
15, ancora all’Ac“Il sergente”, alle
cademia, tocca ad
20.45 porterà sulle
un omaggio a Dino
scene una nuova
Buzzati. È tratta da
puntata del suo “Alun racconto dello
bum di storie itascrittore e giornaliane” a cavallo tra
lista bellunese, del
passato prossimo e La coppia per eccellenza del teatro italiano, Ugo Pagliai e Paola Gassman quale ricorre il
presente: “Miseracentenario della
bili: io e Margaret That- martedì al Da Ponte di nascita, infatti, la piece
cher”. A Sacile sarà ac- Vittorio Veneto alle “7 piani” con la celebracompagnato dal gruppo 20.45 spettacolo di dan- ta coppia Ugo Pagliai e
musicale genovese I za con l’Ensemble di Mi- Paola Gassman. Biglietmercanti di liquore, for- cha Van Hoecke “Regi- ti da 22 a 16 euro. (GB)
CISON: Jazz con
Cifarelli
P
rosegue a Cison di
Valmarino la rassegna “Soul&Strings”, il
quinto festival internazionale di chitarra acustica. Sabato 11 al teatro La
Loggia avrà luogo un
concerto jazz di Gigi Cifarelli con il Dessi&Tagliata Duo.
I biglietti (15 euro) sono disponibili in prevendita anche al Comune di
Cison di Valmarino (telefono 0438-85449 o 3356994960).
TREVISO: Via alla
stagione di danza
G
li etoile di livello
mondiale Aurelie
Dupont e Manuel Legris,
accompagnati dai Solisti
de l’Opera di Parigi, sono
i protagonisti dello spettacolo inaugurale della stagione di danza al Teatro
comunale di Treviso. L’appuntamento è per domenica 12 alle 20.45. Biglietti: da 8 a 27 euro con biglietteria aperta venerdì
dalle 15 alle 18, sabato dalle 10 alle 12.30 e domenica dalle 19.45.
MOSTRE
SACILE Chiude domenica 12 nell’ex chiesa di San Gregorio
la mostra “Tessuti d’Africa”. Orario: venerdì-sabato 15.30-19.30,
domenica 10-12 e 15.30-19.30.
TREVISO Chiude domenica 12 alla galleria Pezzella Arte la
mostra di Lisa Perini “Il dominio del rosso”. Orario: venerdì-domenica 10-13 e 16-20.
CORDIGNANO Fino al 19 novembre al centro polifunzionale è aperta la mostra dei partecipanti al 17º Premio nazionale “Artisti in vetrina”.
VENEZIA Fino al 19 novembre a palazzo Fortuny è aperta
la mostra di Ida Barbarigo “I terrestri”. Orario: martedì-domenica 10-18.
VAZZOLA Fino al 19 novembre in municipio è aperta la
mostra fotostorica “Siamo passati. Luoghi della memoria a Vazzola,Visnà e Tezze”. Orario: lunedì 9-12, mercoledì-sabato 18-20,
domenica 10-12 e 15-18.
CORDENONS:
Dedica a Tenco
S
i conclude venerdì
10 al teatro Aldo
Moro di Cordenons “Se
piove o c’è il sole”, dedica
culturale a Luigi Tenco. Alle 20.45 Mascia Foschi e
Adolfo Margiotta, con l’accompagnamento musicale
di Alessandro Nidi e la regia di Gigi Dall’Aglio, sono
i protagonisti dello spettacolo teatrale di Carlo Lucarelli “Tenco a tempo di
tango”. Ingresso: 10 euro.
Informazioni: www.dedicafestival.it.
TREVISO Fino al
19 novembre nella
sede dell’Associazione
nazionale costruttori
edili e affini la mostra delle opere ammesse al Premio internazionale Ance. Orario: lunedì-venerdì 9-12 e 15-18.30.
VENEZIA Fino al 21 novembre alla Casa di Carlo Goldoni è
aperta la mostra “Ibsen e Eleonora Duse”. Orario: 10-16, chiuso la domenica.
PIAVON Fino al 26 novembre a Ca’ Lozzio è aperta la mostra di Giampiero Bertolini. Orario: 10-12 e 15-24, chiuso lunedì e martedì e dal 6 al 17 novembre.
MOTTA DI LIVENZA Fino al 26 novembre al Centro arti visive “La Castella” è aperta la mostra “Alla Motta nel Cinquecento”.Orario:martedì-venerdì 15.30-19,sabato-domenica 1012.30 e 15.30-19. Lunedì chiuso.
VENEZIA Fino al 3 dicembre a palazzo Ducale è aperta la
mostra “Il Paradiso di Tintoretto. Un concorso per palazzo Ducale”.
pre domenica 12 la Galleria civica d’arte. La terseconda edizione di za sezione, denominata
“GraviLievi”, la mostra della “Memoriette plastiche”, oscultura di piccolo formato spitata al Museo del Cenepromossa dai Musei civici e dese, alla Fondazione Midal Comune di Vittorio Ve- nucci-De Carlo, alla chiesa
neto. Fino al prossimo 14 di Santa Maria Nuova, al
gennaio la mostra coinvol- Museo diocesano e all’oragerà le principali sedi espo- torio di San Rocco, è quesitive della città della Vitto- st’anno dedicata alle opere
ria dal Museo
ottocentedel Cenedese alsche di artila Galleria Civisti nati e visca d’arte “Vittosuti a Vittorio Emanuele
rio Veneto
II”, dal Museo
come Luigi
diocesano “AlbiBorro, Antono Luciani” alla
nio Dal FaCasa museo di
vero, Guido
palazzo MinucGiusti e Arci. L’obiettivo è
cangelo Zapuntato sulla
nette o cocreazione sculmunque letorea dentro il
gati alla città
panorama arti- “Chira, centaura di Enea” di Alba Gonzales quali Mauro
stico contempoBenini, Marraneo con un occhio di ri- co Casagrande, Enrico Chiaguardo per la tradizione del radia e Vicenzo Gemito. L’iterritorio e per il confronto naugurazione di “GraviLiesui linguaggi della ricerca o- vi” avverrà alle 11 al Museo
dierna. Ospiti di prestigio a del Cenedese. Per informa“GraviLievi” sono gli artisti zioni: Museo del Cenedese
Alba Gonzales, testimone di (telefono
0438-57103,
spicco della scultura al fem- www.museocenedese.it),
minile italiana e internazio- Galleria civica (telefono
nale, le cui opere saranno in 0438-552905, www.galleriaesposizione al Museo del vittorio.it) e ufficio stampa
Cenedese, e Fabiano Amadi, Frontiere (telefono 0423maestro del vetro di Mura- 614209, www.frontiereprono, accolto nelle sale della getti.com). (GB)
OMAGGIO A VITTORIO SCHWEIGER
L
a mostra “Omaggio a Vittorio Schweiger”,
promossa dalla Fondazione Cima, commemora ad un anno
dalla morte l’intensa
ed incisiva vicenda
del pittore triestino,
stimato e apprezzato
presso i maggiori centri artistici europei. L’esposizione coneglianese ripercorre gli ultimi decenni di attività di uno Schweiger
(nella foto) lontano dai cla-
mori mercantili,
intriso di cultura
mitteleuropea e
sempre devoto all’essenzialità del
segno, all’armoniosità dei movimenti. Le opere,
più di 60, ricalcano i temi della
donna, della maternità, del
calore e dell’importanza della famiglia: le forme pittoriche generose ed avvolgenti
sono misurate su tonalità
cromatiche vive ed accese,
PORDENONE
Fino al 3 dicembre
al Palazzo della Provincia è aperta la
mostra “La leggenda di Primo Carnera”. Orario: martedì-venerdì
15.30-19.30, sabato-domenica 10-19. Ingresso: 5 euro, ridotto 3,
scolaresche 1.
MOGLIANO VENETO Fino al 10 dicembre al Brolo è aperta la mostra di Pablo Picasso “Il tempo della pace”. Orario:
tutti i giorni 10-19, chiuso il lunedì. Ingresso: 5 euro, ridotto 3.
CONEGLIANO Fino al 10 dicembre a palazzo Sarcinelli si
può visitare la rassegna “Renato Varese. Maestro veneto delle apparizioni, delle allegorie e racconti”. Orario: martedì-venerdì 1619, sabato-domenica 10-12 e 16-19.
VICENZA Fino al 10 dicembre al Museo Palladio in palazzo
Barbaran da Porto è aperta la mostra “Benché non sia professione”, su Michelangelo e il disegno di architettura. Orario: martedì-domenica 10-18.
TREVISO Fino all’8 aprile a Casa dei Carraresi è aperta la
che rievocano a tratti l’impronta di Matisse e dei
Fauves, oppure sono delineate da rigorosi bianco e
nero che ne esaltano l’inconfondibile potenza espressiva. “Omaggio a Vittorio Schweiger”, fino al 26
novembre a Casa Cima a
Conegliano; orari: martedìvenerdì 15-18.30, sabato e
festivi 10.30-12.30 e 1518.30; informazioni Fondazione Cima telefono
0438-21660.
Elena Pilato
mostra “Venezia ’900.Da Boccioni a Vedova”.Orari:martedì,mercoledì, giovedì e domenica 9-20, venerdì-sabato 9-21. Biglietti
da 9 a 6 euro.
MUSICA E DANZA
TREVISO Venerdì 10, alle 20.45 al Teatro comunale, concerto del pianista Arcadi Volodos su musiche di Schubert e Liszt.
Biglietti da 8 a 27 euro.
TREVISO Giovedì 16, a palazzo Bomben, concerto del Trio di
Parma su musiche di Rachmaninov e Cajkovskij.
ALTRI APPUNTAMENTI
VITTORIO VENETO Sabato 11, alle 18 alla libreria Fenice per la serie “Letture della stanza gialla”, aperitivi con l’autore, la scrittrice Luisa Carnielli Ervas presenterà il suo romanzo “Commesse di Treviso” edito da Marcos y Marcos.
PORDENONE Giovedì 16, alle 18 nella sala convegni del
palazzo della Camera di Commercio per “La voce della poesia”,
incontro con il poeta Gabriele Frasca.
e
L’AZiON
Curiosando
UN SUCCESSO IL LABORATORIO,TENUTO DA JULIA ARTICO,
PER INSEGNARE A REALIZZARE BAMBOLE CON PAGLIA E SPAGO
Non solo mele a Codognè
C
hi pensava che
dal fieno si potessero ricavare
solo dei covoni rimarrà
sorpreso nel vedere ciò
che Julia Artico realizza
proprio con questo materiale. Durante la “Festa
della mela cotogna” a Codognè, con paglia, spago
e poco altro, Julia e i bambini che l’hanno seguita
nel suo laboratorio (… a
dir la verità anche qualche
mamma) hanno dato forma a delle tradizionali “pa-
scate”, antiche bambole
della Bassa Friulana realizzate dai padri per le proprie figlie a Pasqua. Julia,
44 anni, 3 figli, originaria
della Svizzera, vive nel
Pordenonese.
«Vivo in mezzo al bosco
– dice – e proprio con ciò
che trovo nel bosco realizzo i miei laboratori rifacendomi alle tradizioni del
mondo rurale. Questo laboratorio del fieno è nato
quasi per caso: durante una festa paesana avevo in
RUZZENE DA MANSUÈ
L’ultimo taglio del
barbiere Raimondo
S
e prima lo si vedeva all’opera
nella sua bottega di
barbiere in piazza, d’ora in avanti lo si vedrà
a spasso per il paese o
per i Pra’ dei Gai, in
sella alla sua fida bicicletta. È Raimondo
Ruzzene, 86 anni di
Mansuè, che ha eseguito l’ultimo taglio di
capelli e ha abbassato
la serranda. L’aveva aperta, affacciata su
piazza Francesco Dall’Ongaro, nel 1956.
Con Raimondo Ruzzene se ne è andato un
pezzetto di storia: tanti gli uomini passati
nella sua bottega. «È
arrivato il momento di
smettere» ha detto, facendo l’occhiolino e lasciando capire che
non se ne starà a casa
tutto il giorno. «A casa, dove la padrona è
mia moglie? Giammai!»
ripete, pregustando qualche bel giro con la sua bicicletta. Un personaggio
che ha visto le trasformazioni del paese, da terra di emigrazione a realtà
dove oggi circolano le
Ferrari. Lui, Raimondo,
programma delle attività
con il legno, ma per problemi tecnici non avevo luce e così ho dovuto arrangiarmi con ciò che c’era
attorno, del fieno, appunto. Visto l’interesse suscitato ho pensato di approfondire il tema ed ampliarlo con delle ricerche
storiche sulla tradizione
friulana. Seguo questa attività dei laboratori da 15
anni e da quattro è diventata la mia professione. La
maggior parte delle atti-
è rimasto quello di
sempre: il barbiere
che si occupava dei
soldati italiani durante
la guerra, delle truppe
americane all’Hotel
Quisisana di Capri, degli uomini di Navolè, di
Mansuè, di Portobuffolè. Ha avviato alla professione ben 21
giovani, era il socio più
anziano di Confartigianato. Nel suo negozio, di uomini ne sono
passati tantissimi. Senza contare che Raimondo spesso si recava anche al domicilio
dei clienti, andava nelle grandi famiglie di un
tempo dove c’erano degli anziani che avevano difficoltà a muoversi. Lui, preciso e svelto, tagliava loro barba
e capelli. Ha un unico
rammarico: gli sarebbe piaciuto vedere ancora aperta la serranda del suo negozio. È
un piccolo rammarico
che certo non guasterà
il tempo meritato della
pensione di Raimondo,
barbiere storico di
Mansuè.
Annalisa Fregonese
vità vengono realizzate
nelle scuole elementari, a
mostre, fiere, in alcuni
musei, ma anche con i disabili. Hanno una grande
sensibilità ed è emozionante organizzare dei laboratori con loro, nell’ultima attività ho usato tre
tipi di fieno d’alta montagna per sentirne i diversi
profumi». Nei suoi laboratori sensoriali Julia utilizza vari materiali dal fieno fresco, tagliato al momento, così da mostrare
Julia Artico e il suo originale laboratorio
anche i passaggi della fienagione, al legno, ai sassi.
Tutto materiale naturale,
legato alla tradizione, con
delle attività che coinvolgano i bambini.
«Qualche esempio?
Con il fieno della zona di
Sauris abbiamo realizzato
delle sculture che rappresentavano delle figure mitologiche locali, legate al
mondo del bosco, delle acque e delle cavità o con il
legno abbiamo dato forma
agli animali del bosco»
racconta. «Con i miei figli,
che hanno tra i 23 e i 9 anni, ho visto crescere tre
generazioni diverse e proprio da loro ho imparato
molte cose. Vivo questa
mia attività come un grande dono che mi è stato dato, lo faccio per profondo
amore verso i bambini, è
come una missione».
Erica Bet
L’atlante dei sapori
DAL 30° DI COCOFUNGO
Coniglio all’Armonia
di profumi d’autunno
U
na bella cucina alla veneta, pur con i dovuti
aggiustamenti obbligati dai tempi che
passano, quella di
Antonio Palazzi del
“Terme” di Vittorio
Veneto e del suo alter ego Claudio Armellino, così schivo
ma così capace fra
pentole e fornelli. Un
sodalizio inossidabile che
continua da quasi mezzo
secolo, ma capace ancora
di emozionare come nel
30º di Cocofungo, evento
gastronomico inventato
da quel “vulcano” di idee
che fu Giuseppe Maffioli,
per dar il la, o, se vogliamo, il giusto merito ai
funghi che crescono sulla parte alta della “Marca
gioiosa”. La ricetta, o per
meglio dire, le ricette di
Da sinistra Antonio Palazzi e Claudio Armellino
Palazzi&Armellino sono
di pochi e semplici ingredienti, a cui si aggiunge
però il gran mestiere ai
fornelli, quindi una schietta bontà (e che bontà!). Al
30º di Cocofungo lo scorso ottobre la nostra coppia di ristoratori di Marca
ha presentato come piatto della ricorrenza una
“Armonia di profumi d’autunno”, davvero indovinata in quel nome della “ve-
neticità” di cui prima si diceva. La ricetta (ingredienti per 4 persone): 1
sella di coniglio, 1 lombetto di agnello, 1 etto di
porcini secchi e 1 di finferli trifolati, sale e pepe,
aglio, prezzemolo e 1 bicchiere d’olio. Procedimento: disossare la sella
di coniglio senza romperlo, appiattirla leggermente e quindi salare e pepare. Adagiarvi i funghi secchi ammollati, mettere il
lombo d’agnello, dopo averlo sgrassato, e farlo rotolare in un trito di prezzemolo, sale e pepe sui
porcini secchi ammollati.
Arrotolare la sella di coniglio sul lombetto ben
stretto, quindi avvolgerla
in doppia pellicola, stringere bene e cuocere a vapore per 40 minuti circa e
lasciarla
raffreddare.
«Quindi trifolare i finferli
e i porcini con aglio e olio
– aggiunge Armellino –
mettendoci poi sale, pepe
e prezzemolo tritato. Adagiarli, infine, sui piatti
e disporvi sopra la sella di
coniglio tagliata a fette».
Mario Sanson
Schegge di Storia
L’8 NOVEMBRE 1917 L’INVASIONE DI BASALGHELLE :
“Io speravo fosse quello un momento di passaggio...”
O
tto novembre 1917: le avanguardie austro-ungariche fanno irruzione a Basalghelle. È l’avvio del lungo e doloroso anno dell’occupazione. Dodici mesi incancellabili nell’immaginario collettivo, caratterizzati dalla difficile convivenza con l’affamato ed esasperato
nemico, di requisizioni e prepotenze, di fame e
malattie, di emigrazione forzata e di lutti interminabili. La situazione nel Mansuetano si fece
terribile, in particolare, quando le autorità austriache avvertirono le truppe occupanti che non
le avrebbero più assistite con vettovaglie (ormai
scarse anche a Vienna) e che avrebbero dovuto provvedere da se stesse al proprio sostentamento. Per la popolazione civile, la quale, per l’assenza della naturale forza lavoro (gli uomini abili erano già caduti oppure combattenti al fronte), non era più in grado di coltivare con profitto i campi, fu la fame più nera. Fonti orali tramandano che i civili più disperati erano ridotti a
cibarsi dei pampini delle viti e dell’erba dei fossi per mettere a tacere i morsi della fame, come pure i registri parrocchiali documentano dei decessi per indigenza. Ma come si presentarono gli invasori? Ha scritto nella sua dettagliata relazione sull’anno dell’occupazione l’allora parroco don Felice De Biasi:
“L’8 novembre 1917 alle ore 10 ant. vidi per la prima
volta la faccia degli austriaci. Era una prima pattuglia di
croati, si presentarono civilmente, ebbero da mangiare e da
bere. Alle ore 17 di quello stesso giorno provammo e sostenemmo tutta la pena di una vera e propria invasione. Erano circa 7000 tra bosniaci-croati e dalmati tutti arrabbiati per la lunga marcia sostenuta, per preconcetti verso il
popolo d’Italia, e per di più erano affamati terribilmente.
Immaginate che cosa non avrebbero fatto se io non avessi
per tempo istruita e predisposta la popolazione alla calma
ed alla rassegnazione. Io fui obbligato a girar per un’ora sotto una dirotta pioggia a cercar loro alloggi sufficienti. Erano il triplo di tutta la mia popolazione, volevano alloggi co-
La famiglia Silvestrini di Basalghelle posa assieme a dei soldati austriaci (1918)
modi e cibo pronto e copioso: io non so come me la sia cavata senza inconvenienti. Quella notte nessuno di noi poveri invasi poté avere il suo letto, tutte le camere, le cucine, le stalle erano zeppe di quella gente, stracciona, sporca, lurida, che lasciò per le case un puzzo da rancido che
eccitava al vomito. Io speravo fosse quello un momento
di passaggio poi mi lusingava che Basalghelle fosse lasciata
in pace ed invece sempre, per tutto l’anno continuò il passaggio a scadenze mensili”.
Giacinto Bevilacqua
e
L’AZiON
VENERDÌ 17 IN CONCERTO A SACILE:
Il rock targato Piero Pelù
È
tempo di rock al PalaMicheletto di Sacile. Venerdì 17 alle 21 in riva
al Livenza, infatti, è in programma il concerto di Piero
Pelù, una delle
più popolari voci
del rock italiano.
Ex-leader assieme a Ghigo Renzulli del gruppo
rock dei Litfiba,
dal quale Pelù si è distaccato nel 1999, la sua carriera
da solista ha incontrato alterne fortune. Nel cantante
fiorentino è rimasta comunque saldo l’impegno civile.
C
Obiettore di coscienza, nel
1986 ha promosso il comitato “La musica contro il silenzio” per un concerto tenuto a Palermo contro
la mafia, nel ’95 è stato testimonial per la
prevenzione all’aids
per il ministero della
Sanità, nel ’99 con Ligabue e Jovanotti ha
inciso “Il mio nome è
mai più” che ha venduto 500 mila copie pro Emergency e nel 2005 ha partecipato al Live8 a Roma. Lo
scorso giugno ha lanciato il
quarto album, “In faccia”,
con testi impegnati. (GB)
inema &
CONVINCE “THE DEPARTED”, FILM SULLA MAFIA
IRLANDESE A BOSTON CON MATT DAMON
Di Caprio e Scorsese
C
i sono diverse
ragioni per vedere The departed (i defunti), il nuovo film di Martin Scorsese (nella foto sul set con gli
attori Damon e Di Caprio). Tanto per cominciare, nonostante il boss
si chiami Frank Costello
(Jack Nicholson), non si
parla di mafia italiana a
T eatro
Cineforum
BELLUNO Giovedì 16, alle 20.30,
debutta al teatro Comunale “Elettra” di Hugo von Hofmannstal, con
Frédérique Loliée, Maria Grazia Mandruzzato, Moira Grassi, Gabriele Benedetti, diretti da Andrea de Rosa.
CULTURA
FICTION
CONEGLIANO Mercoledì 15, alle 21, Ugo Pagliai e Paola Gassman
portano in scena al teatro Accademia “7 piani” di Dino Buzzati, per
la regia di Paolo Valerio.
FILM
VITTORIO VENETO Martedì
14, alle 21, debutta la seconda edizione di Kinoradar, la rassegna
di cinema astratto e d’animazione, organizzata dall’associazione
culturale Radar in biblioteca civica, con il patrocinio del comune
di Vittorio Veneto. Si inizia con
“Contaminazioni. L’animazione
reinventa letteratura, pittura, musica e cinema”. Ingresso 3 euro.
SACILE Martedì 14, alle 20.45, il
teatro Zancanaro apre la sua stagione teatrale con “Miserabili. Io e
Margaret Thatcher”, interpretato da
Marco Paolini, con i Mercanti di Liquore.
P
hilippe Daverio si chiede “Chi ha
paura delle città?” in Passepartout (Raitre, domenica, 13.20), Alberto
Angela ci guida nei segreti della Basilica di San Pietro in Ulisse (Raitre, sabato, 21.30) e Milena Gabanelli ci fa conoscere le varie forme di precariato in “Gli
S
i concludono due serie di commedie: I Cesaroni di Canale 5
(domenica, 21) e Lo zio d’America
2 (Raiuno, martedì, 21), mentre continua la promozione di Capri (Raiuno,
domenica e lunedì, 21). Continuano
le investigazioni del Distretto di po-
esternalizzati”, l’inchiesta di Report
(Raitre, domenica, 21.30). Inchieste anche in Terra!, il settimanale di Canale 5
(domenica, 23.30) e nel nuovo Tv7
(Raiuno, venerdì, 23.20). In Speciale
Stargate (La 7, giovedì, 20.30) Manfredi si occupa dei miracoli di Gesù.
lizia 6 (Canale 5, martedì, 21) e della Squadra 7 (Raitre, giovedì, 21). È,
invece, un nuovo ingresso Codice
rosso (Canale 5, giovedì, 21) che ci fa
conoscere le avventure della Squadra
15A dei vigili del fuoco guidata da Alessandro Gassman.
P
talia 1, lunedì, 21.05). Domenica pomeriggio il confronto è fra Woody Allen su La 7: Provaci ancora, Sam
(16.10) e La rosa purpurea del Cairo (18.30) e Retequattro: il thriller Chi
ucciderà Charlie Warrick (14) e Sugarland Express di Spielberg (18.20).
R
sono i protagonisti di “Fuori orario” (Raitre, sabato, dall’1.30). Appaiono anche
Dramma della gelosia di Scola (Raiuno, domenica, 3.20), e i thriller Uno scomodo testimone di Yates (Canale 5,
domenica, 1.25) e La vedova nera di Rafelson (Retequattro, giovedì, 0.15).
I
no, con tono che invita alla riflessione,
il che non è poco. Alle 18 segue Damasco, uno spazio in cui un personaggio
della cultura viene lasciato parlare agli
ascoltatori di quello che gli piace, e alle 19 Hollywood Party che tenta ogni
giorno di portare il cinema in radio.
A
menica, 21), i detective di C.S.I. Miami (Italia 1, domenica, 20.45), L’ispettore Barnaby (La 7, martedì, 21.30),
Law & Order (La 7, sabato, 21.10) e il
suo spin off Unità speciale (Retequattro, sabato, 23). Il Dr House interpreta i sintomi (Italia 1, mercoledì, 21.05).
er famiglie sabato Raidue propone Spy Kids 3 (21) e Italia
1 contrattacca con il cartone La spada magica - Alla ricerca di Camelot (19.15) e la commedia Matilda 6
mitica (20.45); per loro anche La leggenda di un amore: Cinderella (I-
SACILE Sabato 11, alle 16 la rassegna Scenario Junior, proposte di
spettacolo per ragazzi, presenta al
teatro Ruffo lo spettacolo “Nik e la
Teatro
banda del levriero”, interpretato dalSACILE Venerdì 10, alle 21, Pi- la Compagnia Schio Teatro Ottanta,
no Costalunga accompagnato alla diretto da Paolo Balzani e tratto da
fisarmonica da Marco Toffanin e un racconto di Annamaria Gatti.
Sergio Marchesini propone al teatro Ruffo “Vozi dal mar e dala te- TREVISO Domenica 12, alle 16,
ra”, spettacolo di Enrico Gran- Gli Alcuni allestiscono al teatro
desso nell’ambito della IX rasse- Sant’Anna la festa del libro. Ingresgna di teatro amatoriale Scenario so 5 euro, abbonamento per 10 en2006.
trate 40.
itorna la prosa su Raidue: Shakespeare in Jazz di e con Giorgio
Albertazzi (sabato, 0.40). Seconda parte dello sceneggiato Una pistola in vendita di Cottafavi con Corrado Pani (Raitre, lunedì, 0.55). Clint Eastwood con
Breezy e Claude Chabrol di L’inferno
l pomeriggio di Radiotre Rai, da
lunedì a venerdì dalle 15 alle 18, è
di Fahrenheit, condotto da Marino Sinibaldi, che parla di libri e attualità, intrattiene ospiti, riceve telefonate di ascoltatori sugli argomenti trattati, propone un quiz con in palio un libro al gior-
nthony La Paglia e gli altri investigatori ritornano a occuparsi
di scomparsi in Senza traccia (Raidue,
giovedì, 21.05). Altri appuntamenti con
un doppio Commissario Cordier (Retequattro, sabato e mercoledì, 21), con
i marines di Navy N.C.I.S. (Raidue, do-
polizia. Probabilmente
questo è il difetto principale del film, che però
rappresenta la prima vera riuscita della collaborazione fra Scorsese e Di
Caprio dopo i deludenti
“Gangs of New York” e
“The aviator”, nei quali la
recitazione modesta dell’attore aveva avuto un
ruolo determinante: nel
primo film viene surclassato da Daniel Day
Lewis, nel secondo dalle
partner, Cate Blanchett
su tutte. In The departed, invece, udite udite,
Di Caprio non sfigura di
fronte a Jack Nicholson,
il quale da parte sua
sguazza nella parte del
boss crudele e paranoico, e straripa come sempre.
Gianfranco Da Re
TV
Teatro per ragazzi
NOTTE
PIEVE DI SOLIGO Venerdì
10, alle 21, il cinema Careni proietta nell’ambito della rassegna Altrocinema il film “Crash” con Matt
Dillon. Sabato 11 alle 18 e alle
21 e domenica 12 alle 18 e alle
20.30 è la volta di “Il diavolo veste Prada”, commedia di David
Frankel con Meryl Streep, Anne
Hathaway. Ingresso 5 euro, ridotto 4 euro.
VITTORIO VENETO Martedì
14, alle 20.45, la danza è di scena
al teatro Da Ponte con “Regina della notte”, interpretato dall’ensemble di Micha Van Hoecke.
liam Monaham è basata
su un successo di Hong
Kong del 2002, “Infernal
Affairs” di Andrei Lau e
Alan Mak. Come nei film
del grande Alfred Hitchcock, la tensione nasce
da quello che noi spettatori sappiamo in più dei
protagonisti, ma Scorsese, a differenza del regista inglese, è più interessato al ritmo della narrazione che alle implicazioni morali della storia. La
resa dei conti finale offre
elementi di riflessione,
che non sono indagati e
approfonditi: sembra che
conti di più il gioco di maschere e di specchi, molto sviluppato nelle azioni
parallele dei due infiltrati, tanto che i due si innamorano anche della stessa psicoterapeuta della
SCELTI PER VOI da GdR
RADIO
ODERZO Venerdì 10, alle 21, il
circolo Pietro Dal Monaco propone nella sala del Turroni il film
di Fernando Solanas “Diario del
saccheggio”.
PORDENONE Venerdì 10 e sabato 11 alle 21 Giuliana Musso calca il palco del Deposito Giordani
con la pièce “Nati in casa”, nell’ambito della rassegna “’900 civile”. Ingresso 10 euro, ridotto 5 per
studenti fino ai 25 anni e pensionati ultrasessantenni.
TELEFILM
VITTORIO VENETO Venerdì
10, alle 18.30, la biblioteca civica proietta il film di Ridley Scott
“I duellanti” nell’ambito della rassegna di cinema e psicoanalisi. Interverranno la psicanalista Maria
Elena Petrilli e l’esperto di cinema Diego Cillo.
New York, ma di quella
irlandese a Boston ai
giorni nostri. Buona parte della storia ruota attorno a due giovani, Billy Costigan (Leonardo Di
Caprio), agente della polizia metropolitana infiltrato nella banda di Costello dove è costretto ad
agire come un gangster,
e Colin Sullivan (Matt Damon), agente di polizia
metropolitana, infiltrato da Costello, che
passa informazioni al
boss; ognuno cerca di
smascherare l’altro. La
sceneggiatura di Wil-
RE
EMB
V
O
N
COSTANZO
I suoi programmi
non riscuotono più
interesse. Meglio
cambiare rotta
C
he cosa spinge un
uomo in età da pensione (68 anni) a rimettersi
in gioco? Maurizio Costanzo ha una lunghissima carriera alle spalle, da giornalista a “Paese sera” a intrattenitore di salotti televisivi,
passando per le redazioni di
rotocalchi, sceneggiature,
testi di canzoni, trasmissioni radiofoniche. Pochi personaggi hanno avuto altrettanta influenza sul pubblico:
assistere al “Maurizio Costanzo Show” è stato per anni una specie di dovere per
poter parlare dei suoi ospiti. Ma il nostro ha anche
continuato a scrivere per i
giornali, ha fatto carriera a
Mediaset diventandone direttore e trovando spazi per
le sue compagne. Chiuso lo
show, sta esplorando gli altri periodi della giornata televisiva: “Tutte le mattine/
Il diario”, “Buon pomeriggio”, “Conversando”, “Altrove - Liberi di sperare”,
viaggio nelle carceri italiane, in notturna su Italia 1.
Programmi che non hanno
gli ascolti sperati. Non sarà
che la formula si è esaurita
e cambiare
collocazione
non serve a
rivitalizzarla?
dai
Nostri Paesi
Vittorio V.
IL GRUPPO RICREATIVO DI COSTA ORGANIZZA
I FESTEGGIAMENTI DELLA MADONNA DELLA SALUTE
Impegnati per il Santuario
C’
è un evento
che non è citato nel calendario degli appuntamenti alla chiesa della Madonna
della Salute.
Non è citato perché dura tutto l’anno: è l’impegno
a trecentosessanta gradi
del Gruppo
ricreativo di
Costa, braccio, mente e
cuore dei
Festeggiamenti e del
Santuario.
Nonché padroni di casa: da due anni hanno acquistato gli spiazzi piani
sterrati attorno alla chiesa, ma anche gli ultimi due
tornanti e la balconata panoramica del sentiero che
sale da Costa e pure la
strada di accesso per le auto, via Madonna della Salute. Quest’ultima non per
intero, però: il
tratto vicino a
via Costa Rive
è di altri due
proprietari.
Col risultato,
bizzarro per un
lettore e di disagio per un
pellegrino, che
la prima parte
della strada è
sterrata, con
pietre ed erba,
e la seconda asfaltata.
Infatti
il
Gruppo ha asfaltato la propria parte (grazie anche al
contributo economico del
Comune), ma non è stato
trovato un accordo con gli
altri due proprietari per
completare l’opera.
È comunque un passo
avanti: in precedenza il
Gruppo doveva sobbarcarsi
ogni anno le
spese di manutenzione di
una
strada
sterrata e in discesa, vittima
della pioggia e
dell’usura.
Il passo successivo sarebbe un lifting al sentiero
che sale alla chiesa da davanti, che fu rimesso a
nuovo dalla generosità degli Alpini un decennio fa. E
forse solo gli Alpini, cui pure nessuno ha ancora presentato richiesta ufficiale,
Hanno anche
asfaltato
via Madonna
della Salute
potrebbero occuparsene,
perché «noi del Gruppo
non ce la facciamo, siamo
piuttosto anziani – spiega
Giovanni Petollino, che è
anche vicepresidente del
quartiere –. Siamo circa in
15, ma operativi in sette o
otto».
“Operativi” senza dubbio: ad esempio per il lavoro sommerso – «iniziato già a settembre!» –, per
la preparazione del Pozzo
di San Patrizio, pesca di beneficenza alla maniera di
Costa che serve a raccogliere fondi per la cura della chiesa. Per la cura della
quale «contiamo di termi-
nare in questi giorni la sistemazione di una pala per
riportarla al suo posto in
chiesa. Inoltre a breve sarà
necessario restaurare, in
accordo con la Sovrintendenza, gli affreschi sul soffitto, che stanno crollando».
Le prime celebrazioni
L
e celebrazioni della Madonna della Salute presso la parrocchia di Costa iniziano sabato 11 e si
concludono domenica 26, festa di Cristo Re.
Si celebreranno messe sabato 11 alle 15 (per la parrocchia di Costa) e domenica 12, Giornata del Ringraziamento, alle 10 (Costa), 11 (Valmareno) e 15 (Ceneda e Salsa).
Domenica 12 alle 9 parte la marcia non competitiva “Panoramica della salute”, mentre alle 14 apre il
Pozzo di San Patrizio.
Da lunedì a giovedì, alle 15 si prega il Rosario.
Giovedì 16 alle 20 liturgia mariana presieduta da don
Gianpietro Zago. Così presenta la celebrazione il parroco di Costa padre Battista Guidolin: “Don Gianpietro svilupperà e ci insegnerà come Maria abbia risposto al progetto della salvezza, a cui con suo Figlio partecipò attivamente e consapevolmente, fino a renderla grande agli occhi di Dio”.
Nel prossimo numero tratteremo nel dettaglio gli
appuntamenti successivi, come il concerto di sabato
18 alle 20.30 e la celebrazione tenuta del vescovo Giuseppe martedì 21, festa della Madonna della Salute,
alle 16.
Il santuario della Madonna della Salute
PER PAZIENTI E FAMILIARI
Biblioteca in
ospedale: grazie, Leo!
Don Mosè Furlan
Don Federico De Bianchi
oppia cerimonia
venerdì scorso all’ospedale di Costa. Dopo
trentaquattro anni di servizio ininterrotto don Mosè Furlan ha passato il testimone di cappellano dell’ospedale a don Federico
De Bianchi. A sancire il
passaggio delle consegne
è stato il vescovo Giuseppe che ha celebrato la
messa. «La sensibilità e la
delicatezza nei rapporti umani hanno distinto don
Mosè nel quotidiano lavoro di ascolto della sofferenza. Gli auguriamo –
hanno detto i vertici dell’Ulss – di poter vivere intensamente e serenamente il nuovo ruolo a cui è
stato dedicato. Manifestiamo a don Federico ampia disponibilità a collaborare alla sua nuova missione tra noi».
Venerdì nel nosocomio
di Costa è stato presentato anche il progetto di una
nuova biblioteca, nato un
anno fa dal Leo Club Vittorio Veneto, branca giovanile del Lions Club.
Lo scaffale-libri principale (2 metri di altezza e 2
di larghezza) si può già
trovare al piano terra dell’ospedale, di fianco agli
sportelli per il pagamento
del ticket. Altre sei piccole librerie di un metro di
altezza e 80 cm di larghezza, sono state invece
installate in ogni piano del
nosocomio. Avranno la
funzione di librerie secondarie e di supporto per la
riconsegna dei libri. Gli
scaffali biblioteca sono stati letteralmente costruiti
dai soci del club con il materiale fai da te, acquistato
con il contributo del Lions
e grazie ai proventi di una
vendita di torte fatte dai
soci e dalle loro mamme.
I libri presenti nella biblioteca dell’ospedale (finora 278) sono stati tutti
donati. Alcuni vengono
dalla biblioteca civica di
Vittorio Veneto. Altri provengono da alcuni punti di
raccolta nelle piazze, all’interno di negozi, nelle librerie. La nuova biblioteca servirà non solo ai pazienti dell’ospedale ma anche ai familiari che potranno prendere in prestito i libri.
Ogni due venerdì i giovani del Leo Club saranno
presenti a Costa per riordinare la libreria e catalogare i nuovi arrivi.
Francesca Gallo
D
S. GIACOMO: Dialogo sulla palestra? Incontro lunedì 13 alle Filande
R
iuscirà il miracolo
a Giovanni Bassetto? Il presidente del
quar tiere di San Giacomo ha organizzato per lunedì 13, alle 20.30 alle
VENERDÌ 10
Alle 18.30, alla biblioteca civica per
la “Rassegna di cinema e psicoanalisi” proiezione di “I duellanti”
(R. Scott 1977). Interventi di Maria Elena Petrilli (psicoanalista) e Diego Cillo (esperto di cinema).
Alle 20.30, in Seminario, scuola
di preghiera per giovani dai
17 ai 30 anni.
Alle 20.30, nel monastero di San
Giacomo, continua l’itinerario di
preghiera per coppie e famiglie
Filande, un incontro pubblico sul tema della palestra cui sono invitati il
sindaco
Giancarlo
Scottà, il procuratore del
monastero Alberico So-
in difficoltà. Tema:“Genesi: Abramo e Sara, ridere della promessa di Dio”.
Alle 21.30, al bar Duomo, concerto dei Jweco (country e bluegrass). Ingresso libero.
SABATO 11
Alle 9.30, in Seminario vescovile, inaugurazione del nuovo Archivio diocesano. A benedire i locali il vescovo Zenti.
Alle 18, alla libreria Fenice
per il ciclo “Le letture della stan-
nego, l’esponente del Comitato pro-monastero
Luigi Villanova (nella foto) e rappresentanti della Sovrintendenza. Se tutti parteciperanno, sarà la
za gialla”, incontro con Fulvio e
Luisa Ervas, autori di “Commesse
di Treviso”.
Alle 21.30, all’Art Cafè Le Maschere, concerto di Francesco Cusa “Skrunch”.
prima occasione di confronto faccia a faccia su
un tema per il quale l’ora di trovare una soluzione dignitosa è anche
già passata.
l’influenza. Orario 10-12.
DOMENICA 12
Alle 10.30 e alle 11.30 alla libreria Treno di Bogotà “Storie in libreria”, letture ad alta voce per bambini. Per prenotare:
0438-947653, [email protected].
MARTEDÌ 14
Alle 20 alla Taverna inizia City
tour, torneo di calcio sulla Playstation. Informazioni 340-4647050.
Alle 21, in biblioteca, primo appuntamento con la rassegna di cinema astratto e d’animazione Kinoradar 2. Titolo della serata:
“Contaminazioni. L’animazione reinventa letteratura, pittura, musica e
cinema”. Organizza l’associazione
Radar.
LUNEDÌ 13
Al distretto sanitario di via Rizzera è possibile vaccinarsi contro
Farmacia di turno: Marson, via Garibaldi, telefono 0438-53378.
CENEDA: Orti per gli anziani
presso il Luzzatti
D
opo il successo dell’iniziativa all’area Fenderl, il
Comune mette a disposizione nuovi orti per gli
anziani vittoriesi, questa volta presso l’area verde dell’istituto De Zorzi Luzzatti in via Pasqualis a Ceneda. Possono fare richiesta i vittoriesi con più di 60 anni e che
non possiedono campi o orti propri né ne beneficiano.
La domanda va presentata ai servizi sociali del Comune
in via Carducci 28 entro il 20 novembre. Per informazioni:
0438-569305.
CENEDA:
Castagne, artigianato e trenino
“C
astagne e vin novo” protagoniste domenica 12
in piazza Giovanni Paolo I per la tradizionale
castagnata organizzata da Insieme per Ceneda.
Ma in realtà non si esaurisce qui il programma della
giornata. Perché in piazza dalle 9 alle 20 ci sarà la mostra dell’artigianato familiare; perché dalle 9 alle 17 il bar
Duomo si tramuterà in “Tricot Cafè”, per apprendere insieme un hobby in atmosfera conviviale; e perché ritorna il trenino, che trasporterà i visitatori dal centro a Ceneda.
22
Domenica 12 novembre 2006
MOSTRA DI STAMPE SU VITTORIO
Il grande amore
di Alessandro D’Assiè
L
ontana dagli occhi, vicina al cuore.
Inverte i modi di dire il
rapporto di Alessandro
D’Assiè (fratello del fiorista Guido) con la sua città
natia, Vittorio Veneto.
Se infatti da 30 anni le
ragioni del cuore lo hanno
fatto traslocare a Bergamo, e le frequentazioni
lombarde hanno anche ormai segnato pure il suo accento, negli stessi tre decenni ha sviluppato un amore per la sua città che lo
ha portato a cercare, indagare, acquistare, studiare,
guardare, sognare, pensare, collezionare... amare!
stampe che la raffigurino.
Fino a produrre “Ceneda e Serravalle nelle antiche stampe”,
un libro e una
mostra che
verranno presentati sabato
11 alle 17 a palazzo Piazzoni
a Serravalle.
La prima
delle
126
stampe nel libro è del
1483: opera di Martin Sanudo, è la prima immagine
di Serravalle che si conservi. Stilizzata, ma orograficamente
precisa:
Il vittoriese-bergamasco Alessandro D’Assiè
monte Cucco a ovest, monte Marcantone a est, e in
mezzo, nella stretta tra le
due montagne, il Castrum.
Da lì inizia la cavalcata per
le pagine, che attraversa i
secoli: di xilografia in calcografia in litografia fino
alle riviste illustrate con
scorci vittoriesi e perfino alla pubblicità
primonovecentesca dello
stabilimento
bacologico Schiratti che
sullo sfondo mostra un panorama di Sant’Augusta.
Se è del 1483 la prima
volta di Serravalle, c’è di
che gonfiare il petto per i
Una
collezione
accumulata
in trent’anni
CAPPELLA / ARTE SACRA
DI ZARAMELLA PER PEONIS
serravallesi alla vista delle
stampe cinquecentesche
della Repubblica di Venezia: di tutto l’entroterra, i
cartografi segnano solo
Treviso e Serravalle.
Ceneda? Chi era costei?
Nei documenti in mostra
compare solo a partire dal
secolo XVIII, con evidenziato il suo “colle episcopale”.
Il 90% delle stampe del
libro, edito dall’associazione Serravalle Viva, appartiene alla collezione privata di D’Assiè. Cominciata quasi per caso, un quarto di secolo fa, quando, di
passaggio nella sua città,
tra i banchi del mercatino
dell’antiquariato in piazza
Flaminio trovò una stam-
4 NOVEMBRE
D
a Cappella
Maggiore a
Peonis, in provincia
di Udine, passando
per la Germania. È
questo l’itinerario
che ha dato vita ad
un’opera d’arte sacra che unisce in sé
la devozione per un
santo e il recupero
della storia religiosa di un luogo.
È infatti opera di
Anna Zaramella
d’Este, pittrice con
studio a Cappella
Maggiore, la tela
(nella foto) raffigurante “Il
martirio di San Bartolomeo” che abbellirà chiesa
di Peonis (Udine).
Chiesa che è stata ricostruita una decina di anni
fa in quanto il terremoto
del 1976 aveva praticamente distrutto l’edificio
sacro precedente. Il dipinto (olio su tela 2x1,50 m)
di Zaramella è stato donato da Antonio Zuliani, originario di Peonis che ora
risiede e lavora in Germania, in ricordo della madre
scomparsa tre anni fa.
Sullo sfondo del quadro
L’
si vede in tutta la sua bellezza l’interno della chiesa
distrutta dal terremoto e
l’altare maggiore ai lati del
quale c’è la statua di san
Bartolomeo. In primo piano emerge il santo mentre
i carnefici lo stanno
scuoiando. Per Anna Zaramella d’Este si tratta della prima opera di arte sacra realizzata e quindi di
un passo importante nella
carriera di un artista. L’inaugurazione dell’opera avrà luogo nella chiesa di
Peonis il 19 novembre.
Gerda De Nardi
e
iese
Vittorio Veneto / Vittor
anniversario del 4
novembre 1918,
anno della Vittoria, è stato
celebrato (con un giorno di
anticipo) a Vittorio Veneto,
Città della Vittoria, in nome
e per nome della “fine della Grande Guerra”. «Questa giornata – ha detto nel
discorso ufficiale il vice sindaco Giovanni Braido –
vuole inoltre rappresentare
un momento di riflessione
storica, e d’approfondimento dei motivi collegati ai
valori della pace e della libertà dei popoli al di là delle barriere nazionali, la cui
esasperata esaltazione ha
portato ai tragici eventi di
cui la Grande Guerra è testimonianza». Alla cerimonia dello scorso venerdì 3
novembre, in piazza del Popolo a Vittorio Veneto, è intervenuto anche, fra le altre autorità civili e militari,
il generale Paolo Reghenspurgher, comandante del
1º Comando Forze di Difesa.
Mario Sanson
pa del 1588 raffigurante
Serravalle.
Di lì lo spunto per una
raccolta carica di nostalgia: mercatino dopo mercatino, colpo di fortuna
dopo colpo di fortuna, ricerca internet dopo ricerca di biblioteca, incrociando fonti e dati spesso lacunosi.
Scontrandosi con un limite: «Ogni città che si rispetti – dice D’Assiè – ha
un libro con le stampe che
la riguardano, perché Vittorio no?». Non crede però
che la sua opera sia una risposta. «È solo una prima
provvisoria classificazione.
Molto resta ancora da fare».
La mostra proporrà le
più interessanti e preziose
stampe serravallesi-cenedesi presenti nel libro, ma
anche una selezione di carte di tutta la provincia di
Treviso: spesso gli autori
delle une e delle altre sono i medesimi. Le si potrà
ammirare da domenica 12
a domenica 26 novembre a
palazzo Piazzoni: tutti i
giorni dalle 15.30 alle 19,
domenica anche dalle 9.30
alle 12. Ingresso libero.
L’inaugurazione di libro
e mostra di sabato 11 sarà
impreziosita da un concerto rinascimentale con i
“Musici di Ca’ Zoiosa”,
previsto per le 18.
Tommaso Bisagno
L’AZiON
AGNELEZZA: Presenze record, in
250 alla messa di fine stagione
A
gnelezza da record!
Oltre duecentocinquanta persone hanno partecipato domenica 29, splendida giornata di sole, alla
tradizionale messa per la chiusura della stagione escursionistica. «Mai vista così tanta gente in questa stupenda cattedrale della natura!», racconta con soddisfazione don Giovanni, che dall’aprile 1992 celebra messa
all’Agnelezza. È alle porte quindi il quindicesimo anno
di questa tradizione: appuntamento all’Agnelezza nell’aprile 2007. Magari per battere ancora il record di presenze.
CANSIGLIO: tutti in marcia
per il “no” agli impianti sciistici
L
e associazioni Cai, Wwf, Legambiente Veneto e
Friuli, Mountain Wildemess, Italia Nostra, Comitato Fadalto, Ecoistituto del Veneto, Gaia Club, Amici dei
Tesori del Mondo dell’Unesco, Lipu Bird Life International e Lipu Pedemontana Trevigiana organizzano per
domenica 12 l’annuale marcia in difesa del Cansiglio:
anzitutto per dire no all’ipotesi di creazione di impianti
sciistici tra Piancavallo e Cansiglio. La manifestazione inizia alle 9.30 al villaggio cimbro di Pian Canaie e si conclude alle 16.30 in Pian Cansiglio davanti all’ex Caserma Bianchin. (AD)
e
L’AZiON
Vittoriese
Domenica 12 novembre 2006
MOSTRA E PARROCCHIA AIUTANO
I BAMBINI RIFUGIATI E ORFANI DI NAIROBI
CORDIGNANO: Musica, prodotti
tipici e poesie dialettali
L
Sarmede per l’Africa
A
l Paese della fiaba la solidarietà
va a braccetto
con la cultura e la Mostra
dell’illustrazione diventa
occasione per conoscere
e scoprire sfaccettature
nuove del continente africano con la possibilità
di dare un aiuto concreto
a chi ha bisogno. Prendendo spunto dal tema di
questa 24ª edizione dell’esposizione, “Tam tam
d’Africa”, viene infatti
proposto un appuntamento di promozione culturale e umana, nonché
di approfondimento, che
è programmato per domenica 12 novembre alle
17 nella sala parrocchiale di Sarmede, messa a
disposizione dalla parrocchia.
Karibu Afrika, Fondazione Mostra e parrocchia di Sarmede organizzano infatti una conferenza dal titolo “Vivere
per i rifugiati”.
Por terà la propria esperienza e testimonianza il professor Tarcisio
Kana Aslére, insegnante
burundese, quaranta- rwandesi e congolesi. Gli
treenne direttore della ultimi tre gruppi sono
scuola per rifugiati Hope giunti in Kenya a seguito
International School di dei conflitti nella zona dei
Grandi Laghi dal
Nairobi, capitale
1993 a oggi: in Budel Kenya.
rundi, in Rwanda
Racconterà
con il genocidio
dei 250 mila bamdei tutsi e degli
bini senza famihutu, poi in Conglia che vivono a
go. Burundesi,
Nairobi: keniani
r wandesi e congoma anche rifugialesi precariamenti sudanesi, etiopi, eritrei, ugan- L’Africa vista dall’illustratrice te rifugiati in
desi, burundesi,
Pia ValentinisKenya si aggrap-
Appuntamenti della Mostra
A
nche per questo fine settimana abbondano gli
appuntamenti con i laboratori collaterali alla Mostra dell’illustrazione di Sarmede. In municipio dal pomeriggio di sabato 11 novembre per due fine settimana corso di scrittura creativa condotto da Luigi Dal Cin;
sempre sabato nella sede Pro loco dalle 14.30 alle 18
laboratorio per bambini sul tema “Animali africani”
(contributo 1 euro, durata mezz’ora). Non mancano le
letture animate “Lo sciacallo e il falco del deserto e altre storie” sabato 11 alle 14.30 (dai 4 ai 6 anni) e alle 16
(dai 7 ai 10 anni) e “L’invincibile guerriero dai 100 passi e altre storie” domenica 12 alle 10 (dai 4 ai 6 anni) e
alle 11.30 (dai 7 ai 10). E per i grandi, domenica 12 presso la piazza del municipio alle 16 le più belle canzoni di
Mina e Battisti reinterpretate da giovani cantanti sotto
la direzione di Nadia Steffanino. (MR)
23
Tarcisio Kana Aslere
pano all’istruzione e all’educazione come sola
speranza. La Hope International School (scuola
internazionale della speranza) è nata proprio per
loro, che restano invece
esclusi dal sistema scolastico keniano. Ad oggi gli
alunni sono 102 tra scuola elementare e media.
Novantadue di loro sono
orfani: dieci hanno assistenza di parenti e amici,
altri ottantadue sono abbandonati a loro stessi,
con il campo profughi come unica sede possibile
nel presente e nel futuro.
È in particolare per questi 82 che il docente burundese chiede aiuto: e
così durante l’incontro di
Sarmede verranno raccolte adesioni per il progetto “Adotta un rifugiato”.
Per informazioni: [email protected], 3407777318.
Gerda De Nardi
Tommaso Bisagno
e giornate clou di
“Prealpi in festa” a
Cordignano sono fissate
per sabato 11 e domenica 12 novembre. Al teatro
comunale, alle 21 di sabato si terrà un concerto
della banda Biran di Vicenza e del Coro Mesulano di Cordignano. Domenica
ci sarà invece un’intera giornata di festa con la mostra
mercato dei prodotti agricoli, caseari, olio, miele e prodotti biologici; la presenza di pittori e scultori, la mostra
dei trattori d’epoca. Alle 11 all’oratorio di San Francesco
verrà presentata l’antologia della quinta edizione del concorso di poesia dialettale “Poesia par strada” organizzato da panificio Tami e Il Quindicinale, e verrà presentata la sesta edizione. Nel pomeriggio in centro a Cordignano animazione con i più piccoli ed esibizione de LaBandadiCordignano (nella foto).
FREGONA: Amnesty espone le
foto di Gianni Dal Mas a Londra
A
rrivano a Londra le foto di Gianni Dal Mas
(nella foto). “Illegal portaits”,
la mostra fotografica realizzata dall’operatore umanitario di Fregona ritraendo la vita degli immigrati haitiani
nelle piantagioni di zucchero della Repubblica Dominicana, sarà infatti esposta dal
5 all’8 dicembre nella sede di Londra di Amnesty International. La mostra è organizzata da Progressio, la ong
per cui Gianni ha lavorato ad Haiti e in Dominica, per
mobilitare l’opinione pubblica e il governo britannici a
fare pressione sul governo dominicano per il rispetto
dei diritti umani degli immigrati haitiani, di solito fortemente discriminati.
24
NOSTRO VIAGGIO NEL PAESE DI PREMAOR
Quatro gat
pieni di idee
D
opo aver dedicato ampio spazio alla partenza della Comunità vocazionale, che ha intrecciato
la sua storia con quella di
Premaor per ben 18 anni,
ritorniamo a scrivere della piccola frazione di Miane. Le interviste con la
gente del paese, avvenute
in occasione del saluto al
“piccolo Seminario”, ci
hanno fatto scoprire una
comunità che merita di essere raccontata. Soprattutto per la sua volontà di
non scomparire, di non
perdere le radici civili, sociali e religiose. Proprio in
questi giorni cade il patrono del paese, san Martino. Una festa sentita dagli adulti e dagli anziani.
Meno dai giovanissimi,
che più facilmente assorbono i modi e i costumi
“globalizzati”. Il capannone in centro paese è già
bell’allestito. «Siamo contenti della partecipazione
alla nostra festa paesana –
afferma il presidente del
Comitato festeggiamenti
Giuseppe Bernardi –. Ci
siamo fatti un nome per la
nostra gastronomia: le trippe alla parmigiana, cucinate dalla Maria Chech, il
bocon de San Martin (arista alla brace), il muset col
cren e le erbe». «La sagra è
nata nel 1963, ai tempi di
don Attilio Pradelle – racconta Gianpietro De Conto, memoria storica del
paese –. È stato un parroco intraprendente che ha
creato la pesca di beneficenza, l’associazione emigranti e anche la sagra. Erano anni epici. Fummo i
primi a installare un telotenda a un solo palo, tipo
circo. A metà anni Settanta arrivò Nilla Pizzi, che allora era caduta nel dimenticatoio, per una serata rimasta storica: quando scese dalla macchina continuava a ripetere: «Ma dove mi avete portato?», ma
alla fine del concerto si disse entusiasta dell’accoglienza. A questi tempi facevamo anche la gara delle “carriole” e le sfide al tiro alla fune con quelli di
Campea, i nostri rivali di
sempre». «Stiamo cercando di recuperare alcune
tradizioni – interviene Bernardi –. A luglio, infatti,
facciamo i giochi delle contrade: “i balordi” contro “i
Negli ultimi anni il nome Premaor si è fatto conoscere per un’originale iniziativa: il calendario che
ripropone episodi di vita
passata. Gli autori sono
Antonella
Gregoletto,
Gianni Tormena, Luana
Dall’Arche, Marilisa Bernardi e, soprattutto, Gianpietro De Conto. «L’idea ci
è venuta a fine anni Novanta – racconta Gianpietro – dopo una mostra fotografica sulla storia della
sagra. Come valorizzare
tutte le foto recuperate?
Nel 2000 il primo esperimento con due solo foto:
una veduta di Premaor ieri e una oggi. Dal 2001
passiamo a sei foto, una ogni due mesi. E così fino al
2005. I calendari sono tematici: momenti di vita di
ieri, mestieri de na ’olta,
boce de na ’olta, ricordi di
una gioventù perduta, eravamo emigranti. Nel
consigliere forzista dimissionario Lino Bianco.
Fino alle elezioni, che si
terranno la prossima primavera, il Comune verrà
retto dal commissario
straordinario Paola De Palma, viceprefetto aggiunto
a Treviso.
La caduta di Dal Mas e
lo scioglimento del consiglio comunale sono l’epi-
logo di un lungo ed estenuante braccio di ferro tra
le due anime della lista che
nel 2004 aveva vinto le elezioni comunali: Lega e
Forza Italia. A farne le spese, prima del sindaco, diversi assessori rimossi e
sostituiti per salvare l’alleanza. Fin da subito la Lega ha accusato il sindaco di
non rispettare i patti preelettorali, mentre Forza Italia si è dimostrata insofferente per i modi ritenuti
arroganti, accompagnati
da incompetenza, dimostrati dai leghisti.
Di fronte all’esasperato
clima di tensione che ormai regnava da mesi in Comune, le minoranze han-
Una foto tratta dal calendario 2004
Dal Mas sfiduciato
si torna a votare
arzo è senza sindaco, giunta e consiglio comunale. Con due
anni e mezzo di anticipo
Bruno Dal Mas ha dovuto
deporre la fascia tricolore.
Non per sua scelta, ma per
volontà di una parte della
maggioranza che lo sosteneva in consiglio comunale. Precisamente dei sei
consiglieri della Lega
Nord che hanno presenta-
to e votato, venerdì 3 novembre, una mozione di
sfiducia nei confronti di
Dal Mas. A favore della
mozione si sono espressi
anche i quattro gruppi di
minoranza: Margherita,
Democratici per Tarzo, Uniti e Ideale Comune. In
tutto dodici voti contro tre
(tutti di Forza Italia) a sostegno del sindaco, il quale si è astenuto. Assente il
bene”. Stiamo anche mettendo a punto un’associazione, “Premaor archeofrutta”, per il recupero della coltivazione dei pom dea
roseta. Ma dobbiamo pensare anche ai più giovani,
non sempre sensibili alle
tradizioni. Per questo abbiamo introdotto nel programma della sagra di San
Martino il raduno delle
Vespe e delle Cinquecento».
Il calendario, un piccolo
gioiello
TARZO / CRISI AMMINISTRATIVA
T
e
L’AZiON
Vallata
Domenica 12 novembre 2006
2006 un nuovo salto: una
foto ogni mese. Tema: le
famiglie di Premaor. Ogni
foto è stata corredata con
la storia della famiglia fino
ai giorni nostri». Notevole
la tiratura: il numero di copie è pari all’anno del calendario: 2006, 2007... Tutte numerate e donate gratuitamente, grazie agli
sponsor. «Ne spediamo 60
agli emigranti. Ci ringraziano con lettere commoventi – racconta Gianpietro –. Come toccante è la
raccolta di foto, casa per
casa. All’inizio la gente si
vergogna a mostrarti una
foto e a raccontare la propria storia, poi si illumina».
Il lavoro per il calendario 2007 è in fase avanzata.
Il tema sarà “El me cor... el
ve conta”. Dove il cuore
che parla è quello di Premaor. Sono previsti dei testi in dialetto scritti con la
consulenza di Terenzio
Gambin (c’è anche la traduzione in italiano). Di più
non riusciamo a farci anticipare. Ne prenotiamo già
da ora una copia da conservare nella biblioteca di
casa. Perché queste opere
hanno il valore documentaristico di un piccolo libro.
Abbiamo volutamente
lasciato alla fine i dati “tecnici” di Premaor. Perché
uno pensa che dietro a tutto questo attivismo vi siano dei numeri consistenti.
Invece a Premaor sono oggi solo in 480 anime. Ci sono un negozio di alimentari, due trattorie, una parrucchiera. Loro ci scherzano sopra. E hanno chiamato il comitato festeggiamenti “I quatro gat da
Premaor”. Quatro gat, ma
dalle sette vite.
Federico Citron
PREMAOR: Anni Settanta, corsa con le carriole
no deciso di sostenere la
mozione di sfiducia al fine
di arrivare a un rinnovo
completo dell’amministrazione.
Tarzo si conferma essere Comune particolarmente litigioso. La storia
amministrativa degli ultimi anni è costellata da aspri scontri, talora andati
oltre la dialettica politica
per finire in un’aula di tribunale. In queste condizioni è difficile costruire una convivenza civica serena e dare risposte ai problemi dei cittadini. Ma adesso ci sono davanti alcuni mesi di commissariamento. Chissà che portino
consiglio.
TARZO:
Alimentazione
nell’infanzia
M
ercoledì 15 novembre alle 20.45
nella sede del gruppo Aido
di Tarzo, di fronte al municipio, la dietista Giorgia
Grava tiene un incontro
sul tema “La corretta alimentazione nell’infanzia”.
Il venerdì
successivo
si parlerà
di donazione e trapianto con
i responsabili provinciali dell’Aido.
MIANE: PRONTA LA COPERTURA
DEL CAMPO POLIVALENTE
S
ono ormai nella fase conclusiva i lavori di copertura, in alluminio e tensostruttura, delle tribune e
del campo polivalente di Miane, posto vicino alla palestra. Il campo ospita allenamenti e partite di calcetto (il
Dibiesse milita oggi in C2), volley e basket. L’intervento è costato al Comune di Miane 250 mila euro.
Sempre in questo periodo l’amministrazione sta definendo le caratteristiche del parco sportivo che verrà
realizzato in via Cal di Mezzo grazie a un contributo statale di 950 mila euro.
e
L’AZiON
Quartier del Piave
A COL SAN MARTINO DOPO LO SFRATTO
I carabinieri
cercano casa
N
elle foto scattate in occasione
dell’inaugurazione della caserma dei
carabinieri di via Giarentine a Col San Martino si
vedono il sottosegretario
agli Interni Marino Corder e il (giovane) sindaco
Domenico Citron. Era il
1984. Ventidue anni dopo
Citron, sempre nelle vesti
di sindaco, è chiamato a
trovare una nuova soluzione logistica ai carabinieri. I militi dell’Arma, infatti, nel giro di qualche
mese dovranno lasciare
l’attuale caserma a seguito della decisione del proprietario di ritornare in
possesso dell’immobile.
In altre parole, hanno ricevuto lo sfratto. Era da
tempo che i proprietari paventavano questa soluzione, anche per i ritardi con
cui il ministero paga l’affitto. Ma qualche mese fa
pareva che l’allarme fosse
rientrato grazie a
un accordo a tre –
L’OPPOSIZIONE
proprietari, Arma e
Comune – che preostruiamo un nuovo vedeva: aumento
plesso per le scuole e- dell’affitto, realizlementari in località Le Pergole e zazione di lavori di
al posto dell’edificio delle scuole, adeguamento riormai vecchie di 50 anni e in una chiesti dall’Arma a
posizione inadeguata, facciamo la carico della procaserma». È questa la proposta a- prietà, intervento evanzata dal capogruppo di oppo- conomico del Cosizione “Farra per voi” Dino Gi- mune di Farra per
rardi per venire a capo del pro- sostenere la differenza tra il vecchio
blema-caserma.
affitto pagato dal
«C
Ministero e quello nuovo
concordato. Di recente
però la proprietà è ritornata sui propri passi ed ha
confermato lo sfratto.
I primi cittadini serviti
dalla caserma – Farra,
Miane e Moriago – sono
ora alla ricerca di una soluzione. A tal scopo si è
anche tenuto, lo scorso 6
novembre, un incontro in
Prefettura in cui è emersa
la volontà di Prefetto, Carabinieri e sindaci di mantenere il presidio di Col
San Martino.
Il problema è essenzialmente economico. Il
ministero degli Interni
non ha fondi per nuove caserme. I Comuni, da soli,
non sono in grado di affrontare la spesa, che si
aggira sul milione e mez-
zo/due di euro. «Con un
investimento di questo tipo sforiamo il patto di stabilità» osserva Citron. E,
di conseguenza, si bloccano tutte le opere pubbliche. «Per il terzo anno
invieremo una richiesta di
contributo in Regione» aggiunge. A Venezia si sta
muovendo il consigliere
regionale pievigino Marco Zabotti, già da tempo
in contatto con i sindaci
per individuare un percorso che porti a risolvere il caso.
In realtà, il Comune di
Farra avrebbe a disposizione a Col San Martino
un’area, in località Le Pergole. «C’è un progetto preliminare per una caserma
in quell’area ma servono
soldi per i successivi progetti – definitivo ed esecutivo – e poi per fare i lavori. Ricordo che la precedente amministrazione
acquistò nel ’98 la vecchia
farmacia di Farra per trasformarla in caserma ma
l’Arma ha giudicato inadeguato quello stabile.
Fatto sta che fino al 2013
il Comune deve pagare le
rate del mutuo di 650 milioni di vecchie lire, acceso per acquistare quell’edificio. Noi – conclude Citron – vogliamo che la caserma resti a Col San Martino perché i carabinieri
vogliono dire sicurezza.
Abbiamo anche dimostrato che siamo pronti ad assumerci degli oneri. Ma ci
serve un aiuto dagli enti
superiori».
UN CORSO A PIEVE
lla luce degli ottimi esiti ottenuti
dal progetto “Un ponte
per le donne”, il Comune
di Pieve ripropone l’iniziativa realizzando un
corso di apprendimento
della lingua italiana, finalizzato a un maggiore e
migliore accesso ai servizi pubblici e al mondo
del lavoro da parte delle
donne immigrate. In questa edizione s’intende sviluppare anche, in un modulo a par te dedicato a
chi conosce le basi della
lingua, alcuni temi del
mondo del lavoro che riguardano l’imprenditoria
femminile (per esempio
laboratori di cucito, sviluppo di nidi-famiglia, eccetera).
Il corso, condotto da
mediatrici linguistico-culturali che collaborano sia
con il Centro d’ascolto
della Caritas locale che
con altri ser vizi per l’immigrazione nell’ambito
della Conferenza dei sindaci, sarà integrato da esperti e operatori pubblici che tratteranno temi
quali: accesso al colloca-
l Comune di Farra di Soligo organizza, nell’ambito
della rassegna “Dentro la storia”, la presentazione
del libro “La lunga estate del 1944 - Civili e partigiani a
Farra di Soligo e nel Quartier del Piave”. L’incontro si
tiene mercoledì 15 novembre, alle 20.30, nell’aula magna della scuola media di Col San Martino. Presenta
l’autore Daniele Ceschin. I prossimi appuntamenti sono
il 22 novembre con testimonianze, immagini, cortometraggi sulle reazioni dei civili e sulla quotidianità sotto i
bombardamenti in Libano e il 29 novembre con due testimoni sopravvissuti ai lager nazisti.
SOLIGHETTO: Il Vescovo benedice
e inaugura il nuovo nido integrato
M
artedì 14 novembre, alle 18.30, il vescovo Giuseppe presenzierà alla cerimonia di benedizione e inaugurazione del nido integrato “Il mio nido” realizzato dalla parrocchia di Solighetto grazie a un ampliamento della scuola materna “Monumento ai Caduti”. Per la parrocchia,
che
quest’anno festeggia i 150 anni di fondazione,
è un traguardo
prestigioso che
risponde alle esigenze di tante
giovani famiglie.
REFRONTOLO: A Ulderico
Bernardi il premio Molinetto
S
abato 4 novembre è stato consegnato al professor Ulderico Bernardi, sociologo e studioso di storia e cultura venete, il premio “Molinetto”, riconoscimento che vuole premiare chi ha operato per la diffusione della cultura.
Il premio è stato istituito lo
scorso anno dal Comune
di Refrontolo e dall’associazione Molinetto della
Croda, con il patrocinio
dell’Amministrazione provinciale trevigiana.
Alla premiazione ha
preso parte anche il vicepresidente della Regione
Luca Zaia.
COL SAN MARTINO: I fattori
di rischio nell’adolescenza
“P
readolescenza e adolescenza: fattori di rischio,
fattori di protezione” è il titolo del quarto incontro per genitori di ragazzi in età adolescenziale promossi dal Comune di Farra. Relatore il dottor Carlo Cenedese. Alle 20.30 nella sala parrocchiale di Col San Martino.
L
mento, presentazione di
domande di lavoro, diritti e doveri della lavoratrice, accesso ai ser vizi
sanitari e cura della salute, prevenzione dei rischi
nei luoghi di lavoro, sviluppo di micro-proposte
imprenditoriali.
Il corso si tiene dal 10
novembre il venerdì dalle 14 alle 15.30 al Centro
Giovani (terzo piano palazzo Vaccari).
Per informazioni: telefonare alla mediatrice
culturale e insegnante
Monica: 339-8442971; o
ai Ser vizi sociali del Comune: 0438-985342. Il
corso è gratuito.
Il precedente corso di
lingua italiana, usi e costumi locali, regole del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro ha permesso la nascita di una sorta
di gruppo di auto-aiuto di
donne immigrate che
possono diventare oggi
risorsa attiva per le altre
immigrate neo-arrivate o
che per quelle donne che
necessitano di integrarsi
nel tessuto socio-occupazionale locale.
COL SAN MARTINO:
FALZÈ: PAESE IN FESTA
“DENTRO LA STORIA” PER IL PATRONO S. MARTINO
I
25
PIEVE: Araldi e la dieta
massmediale
Donne immigrate
obiettivo autonomia
A
Domenica 12 novembre 2006
È
in pieno svolgimento a Falzè di Piave la festa del patrono san Martino. Sabato 11, giorno del patrono, messa solenne di ringraziamento alle 18.30. Domenica 12, alle 12.30, pranzo delle coppie che celebrano l’anniversario di matrimonio e
alle 14 sfida calcistica Roma-Vaticano. Giovedì 16
gli alpini festeggiano, con una cena, il 50º di fondazione. Sabato 18, a conclusione dei festeggiamenti, concerto con i cori Zumellese, Santa Maria
Assunta (Pieve di Soligo) e parrocchiale di Falzè.
unedì 13 novembre, alle 20.30 nell’aula magna della scuola media “Toniolo” di Pieve di Soligo, Gian
Carlo Araldi – formatore – tiene un incontro per genitori sul tema “Nag factor: la dieta massmediale per crescere meglio”. Organizzano il Comune e l’Istituto comprensivo.
CAI: Serata sulla montagna
con Franco Donadel
I
l Cai di Pieve di Soligo organizza tre serate sulle
montagne nel mondo. Primo appuntamento sabato 11 novembre con i racconti delle avventure del socio
della sezione Franco Donadel. Alle 20.45 all’auditorium
Battistella Moccia a Pieve. Venerdì 17 al teatro La Loggia di Cison Damiano Zanocco, esperto di meteorologia,
presenta il suo libro “Sulle nuvole”.
PIEVE: Lieder e lettere di Mozart
per i 250 anni del compositore
M
ercoledì 15 novembre, alle 20.30 all’auditorium
della biblioteca comunale di Pieve di Soligo,
“Omaggio a Mozart” nel 250º anniversario della nascita. Silvano Zabeo al pianoforte e Antonella Ferroni soprano propongono alcuni Lieder, pagine bellissime che
accompagnano, quasi un contraltare di intimità salottiera, la produzione “maggiore”. Sandro Pizzolitto leggerà alcune lettere del genio salisburghese. Organizzano il Comune di Pieve e l’Università Adulti.
PIEVE: Cineforum QdP
M
ercoledì 15 novembre seconda proiezione della rassegna d’autunno del Cineforum QdP. Alle 20.30 nella sala polifunzionale del comune di Sernaglia verrà proposto il film “Anche libero va bene”.
e
L’AZiON
Conegliano
CA’ DI DIO, SOTTOPASSO, PIAZZA SCOMIGO
Il punto su tre
opere pubbliche
N
ei giorni scorsi
la giunta comunale ha visitato
i cantieri dei principali lavori pubblici in corso in
città. Abbiamo seguito gli
assessori nella visita. Su
questo numero proponiamo il punto su Ca’ di Dio,
sottopasso di via Tolmino
e piazzetta di Scomigo.
Sul prossimo lo stato dell’arte del nuovo centro
manutenzioni.
Il fabbricato Ca’ di Dio. Sotto: la piazzetta di Scomigo.
Ca’ di Dio restaurata, diverrà centro diurno per
anziani
È terminato l’intervento di risanamento e messa a norma dell’ex Ca’ di
Dio in parco Mozart, che
diventerà la sede di un
centro diurno per anziani
(la cui apertura era stata
in realtà ipotizzata per la fine del 2005, ma si sa poi
come vanno i tempi dei lavori pubblici). Per rendere utilizzabile lo stabile, il
cui restauro è costato alle
casse comunali circa 1 milione di euro, mancano so-
VENERDÌ 10
Alle 21, al teatro Accademia, anteprima dello spettacolo Barracuda 2007 di e con Daniele
Luttazzi. Ingresso a pagamento.
SABATO 11
Nel corso di tutta la giornata,
al ridotto del teatro Accademia,
Conegliano con… gusto, 6ª edizione della manifestazione culturale ed enogastronomica, nata per promuovere i prodotti del territorio coneglianese. Ingresso libero e degustazioni a pagamento. La manifestazione prosegue anche domani domenica 12.
Alle 14.30, alla cantina sociale
in via Maggior Piovesana 15,
“San Martin in cantina”, degustazione di castagne
e vino novello. Ingresso libero.
Alle 14.30, alla sede dell’asso-
lo le rifiniture oltre che
l’arredo. A un anno dal taglio del nastro della nuova ludoteca comunale (ottobre 2005), dunque,
verrà attivato anche il centro diurno anziani, che occuperà il piano terra dell’immobile e sarà dotato di
un salone, dei ser vizi igienici e di un cucinino. Al
primo piano, invece, è stata ricavata una sala molto
capiente, che sarà utilizzata per incontri, dibattiti,
conferenze. Il piano terra
sarà agibile già dai primi
ciazione Alpini, in via Calpena,
castagnata con ballo.
Ingresso libero.
Alle 19, alla parrocchia di San
Martino, Festa del patrono con castagnata e alle 21 esibizione musicale. Ingresso libero.
DOMENICA 12
Alle 10.30, nella chiesa di Parè,
messa di ringraziamento e festa degli anziani con
pranzo comunitario.
Alle 11, al ridotto teatro Accademia, Concerto aperitivo con musiche di Mozart. Ingresso 7 euro interi, 5 ridotti.
Alle 16, all’auditorium Dina Orsi, per la rassegna di spettacoli per famiglie Il
teatro che non c’è, la compagnia teatrale Il Teatro Telaio
mette in scena “Gocciolino”, le
avventure di una goccia d’ac-
di dicembre (di lì a poco si
insedierà quindi il centro
diurno per anziani che
sarà gestito, come quello
di via Carpenè, dall’associazione “Una proposta
per la terza età”) mentre il
taglio del nastro per il secondo è previsto per i primi mesi del 2007.
Terminato il sottopasso
di via Tolmino
Il “grosso” del lavoro è
stato fatto e finito nei tempi previsti, mancano invece i due pezzi di strada di
collegamento con via Friuli e con via Maggior Piovesana e le relative rotatorie, marciapiede e pista
ciclabile. Nonché l’impianto di illuminazione
lungo tutto l’asse stradale, la posa delle condotte
idrica e fognaria, il sistema di pompaggio delle acque meteoriche. Secondo
le previsioni del sindaco
Floriano Zambon, la nuova strada, battezzata via
XV di Artiglieria, sarà per-
qua fra immaginazione e
realtà. Ingresso 5 euro, gratuito per un genitore accompagnatore.
Alle 16, all’auditorium del collegio Immacolata, il Piccolo
Coro MdG interpreta la favola di Momo fra testo letterario e musica, “Momo e la musica del tempo”. Ingresso libero.
MARTEDÌ 14
Alle 21, al teatro Accademia, arriva il musical “Jesus Christ Superstar”, di Lloyd
Webber e Tim Rice nella versione italiana, messo in scena
dalla Compagnia della Rancia.
Ingresso a pagamento.
MERCOLEDÌ 15
Alle 21, al teatro Accademia, la
stagione di prosa inizia
con “Sette piani”, commedia firmata da Dino Buzzati e interpretata da Ugo Pagliai e Paola
Gassman, per la regia di Paolo
Valerio. Per informazioni
www.teatroaccademia.it.
corribile entro la fine del
2007. L’opera, il cui costo
complessivo è pari a 3 milioni 210 mila euro (spese
a cui concorrono Comune
di Conegliano, Regione
Veneto e Ferrovie), servirà a collegare le parti
nord e sud della città, facilitando la permeabilità
tra le due zone, oggi solo
in parte garantita dai due
sottopassi esistenti, quello troppo stretto di via dei
Zoppas e quello troppo
basso di via Matteotti. Il
sottopasso di via Tolmino,
lungo 60 metri e alto 4,3
metri, passa sotto nove binari, di cui tre attivi e sei
per la movimentazione dei
vagoni. La realizzazione
dell’opera è stata portata
avanti senza interrompere il funzionamento dei tre
binari di corsa.
La piazzetta di Scomigo
dedicata a don Rosso
Attesa da oltre 50 anni,
è già diventata un punto
di ritrovo per i scomighesi. Demolito l’edificio
preesistente, il Comune
ha potuto finalmente dare
vita alla piazza che sarà inaugurata il 19 novembre
e intitolata al parroco don
Alessandro Rosso, punto
di riferimento per la comunità di Scomigo dal
1931 al 1975. La piazza,
che sorge dietro alla chiesa di Sant’Elena sul lato
opposto di via Pastin Santin, è stata dotata di pavimentazione in porfido e
sassi, di panchine, alberi,
fioriere e di una fontana,
oltre che di tre posti auto.
L’intervento, costato alle
casse comunali circa 65
mila euro, è stato possibile grazie ad uno scambio
di area tra il Comune e un
privato. L’amministrazione auspica che il manufatto di pietra in fondo alla piazzetta venga restaurato per dare maggiore
decoro al borgo.
Francesca Nicastro
UNIVERSITÀ
ANZIANI:
Nuovi corsi
e solidarietà
L’
Università degli adulti e anziani di
Conegliano ha inaugurato
a inizio ottobre il 21º anno
accademico.
Oltre alla già rilevante
quantità e varietà di corsi
“storici” quest’anno l’Università propone alcune novità: corso di decorazione
su ceramica, scacchi, pittura decorativa su vari materiali, mitologia antica e
attuale, scienza della comunicazione.
L’Università continua
anche nel suo impegno di
solidarietà, sostenendo l’adozione di un bambino del
Burkina, e nella promozione del dialogo tra le
generazioni mediante azioni finalizzate alla valorizzazione dei giovani talenti locali.
Domenica 12 novembre 2006
27
È mancata Graziella Brusegan
impiegata in Cardiologia
I
n molti ricorderanno il suo sorriso cordiale, la sua
disponibilità e cortesia allo sportello del reparto di
Cardiologia dell’ospedale di Conegliano. Graziella Brusegan, 51 anni, impiegata dell’Ulss 7, a quello sportello
non si affaccerà più, è spirata dopo una inesorabile malattia nella serata di sabato 28 ottobre, lasciando nel dolore il marito Gelindo Campo Dell’Orto, la figlia Eva, il
fratello Walter con Francesca e i tanti amici che con lei
avevano condiviso momenti di gioia e di allegria.
Persona solare e cordiale, Graziella Brusegan aveva
la fiducia e la stima del personale medico con cui lavorava, grazie soprattutto alla
sua professionalità, che si traduceva anche in disponibilità, premura e cortesia con
l’utenza.
Molto partecipati il rosario e il funerale tenutosi martedì 31 ottobre nel Duomo di
Conegliano. (AM)
Centosei primavere
per nonna Maria Dalto
T
aglia il traguardo delle 106 primavere la signora
Maria Dalto, senz’altro la coneglianese “meno
giovane”.
Venerdì 10 novembre, “zia Marietta”, così è conosciuta dai più, festeggerà questa importante ricorrenza
attorniata dai nipoti e dalle amorevoli cure del personale
infermieristico del reparto di Casa Fenzi dove è ricoverata per la riabilitazione, causa la rottura del femore.
Nella sua lunga esistenza
“zia Marietta” ha superato
due guerre e momenti difficili e per suo espresso desiderio, prima dell’incidente,
viveva da sola ma era seguita quotidianamente da un
paio di nipoti, cosa che continuano a fare tuttora.
Tanti auguri “zia Marietta”!
Dal 19 novembre ritornano
le domeniche a piedi
D
a domenica 19 novembre ritornano a Conegliano le domeniche a piedi, al fine di migliorare la
qualità dell’aria: dall’inizio dell’anno, infatti, è stato superato di 44 volte il limite previsto di polveri sottili
(Pm10). Il divieto comporterà il blocco del traffico per
tutte le auto dalla rotonda del Cavallino a via Mazzini,
viale Carducci e via 20 Settembre. Il divieto durerà per
tutto l’inverno con una sospensione nel periodo natalizio.
DIBATTITO: Imparare
a convivere con gli immigrati
“I
mparare a convivere: le nostre relazioni con gli
immigrati tra lingua e costumi diversi e regole
comuni”. È questo il titolo del dibattito in programma
venerdì 10 novembre alle 20.30 all’Informagiovani. Intervengono: il sindaco Zambon, l’assessore Balliana, il
sindacalista Antonio Soldera, il dirigente scolastico Marco Bavosi e Diana Casarin in servizio al ministero Pari
Opportunità.
PARÈ: Al Dina Orsi lo spettacolo
teatrale “Storia di Nin”
È
“Storia di Nin”, scritto e diretto da Alberta Toninato con le coreografie di Silvia Salvagno, il secondo spettacolo che viene presentato nell’ambito della rassegna teatrale “Tremilioni a teatro”. Appuntamento sabato 11 novembre alle 21 all’auditorium Dina Orsi
di Conegliano. Ingresso 8 euro interi, 5 ridotti.
CAI: Multivisione dell’alpinista
Heinz Zak
V
enerdì 10 novembre, alle 21 all’auditorium Dina
Orsi di Conegliano, viene proposta la multivisione dell’alpinista austriaco Heinz Zak “Sinfonia delle montagne”. L’autore sarà ospite di eccezione della serata. Ingresso libero. Organizza il Cai.
e
L’AZiON
Coneglianese
COSTERÀ 1.663.000 EURO
Domenica 12 novembre 2006
LUTTO A VAZZOLA
Nuova palestra di Godega Luigi Grisostolo
pubblicato il bando di gara medico d’altri tempi
L
U
na cittadella
scolasticospor tiva dedicata ai ragazzi nella quale possano trascorrere le
giornate dedicandosi il
mattino alle lezioni scolastiche e il pomeriggio
ad attività ricreative.
Questo è il progetto, già
inserito nel piano regolatore di Godega di
Sant’Urbano, al quale
l’attuale amministrazione ha dato avvio con la
pubblicazione del bando
d’appalto per la costruzione della palestra comunale in via Liberazione, proprio dove col tempo sorgerà il resto della
cittadella. «La palestra è
il primo passo nella realizzazione di questo progetto che siamo orgogliosi di avviare - spiega
il sindaco Donatella Santambrogio -. Intendiamo
realizzare un piccolo parco nel quale i ragazzi possano passare le giornate
in un’area sicura e lontana dal traffico». La citta-
della infatti sarà composta di una scuola elementare unica, di un
campo sportivo per il calcio, di una piattaforma
per il tennis e il basket e
della palestra. «La palestra utilizzata attualmente dispone di spazi insufficienti: alle attività scolastiche, si aggiungono
gli allenamenti e le gare
delle società spor tive
della zona portando ad una promiscuità delle attività. È emersa la necessità di destinare un edificio alle società sportive,
e non solo, lasciando l’altra struttura alle attività
scolastiche. L’amministrazione, pensando ad u-
na palestra versatile, ha
previsto al suo interno
anche un campo di calcetto e di pallamano: abbiamo deciso di af frontare un investimento economico superiore per
offrire uno spazio alle società amatoriali presenti
nel Comune e sul territorio». L’impor to complessivo dell’appalto ammonta a 1.663.000 euro e
impegnerà il Comune in
un mutuo trentennale:
«Questa palestra è un
progetto importante sia
politicamente, per l’attesa nel territorio di una
struttura simile, che economicamente».
Erica Bet
a gente che, per i
funerali del dottor
Luigi Grisostolo, ha riempito venerdì 3 novembre
la chiesa parrocchiale di
Vazzola a tal punto da dover aprire le porte per dar
la possibilità a tutti di
prender parte alla celebrazione eucaristica, ha
dato testimonianza di
quanto il medico fosse stimato e amato in paese e
non solo. Quarant’anni di
impegno come medico di
base svolti con umanità e
competenza hanno lasciato il segno in molte
persone. Di lui c’è chi ricorda anche la fede
profonda vissuta prima di
tutto nel lavoro e in famiglia e nell’accostarsi ai sacramenti.
«La sua vita - afferma il
parroco don Rino Damo è stata intensa, tutta dedicata alla famiglia, che
per lui era sacra, e alla sua
professione di medico
che ha svolto con passione e totale dedizione. Fedele alle pratiche religiose, alla messa domenica-
le fino all’ultima domenica prima di entrare in ospedale».
Durante il funerale,
concelebrato da cinque
sacerdoti, il parroco ha
condiviso con quanti hanno conosciuto il dottor
Grisostolo alcuni tratti
della sua personalità. «Ovunque e sempre - ha affermato - pronto, paziente anche nei momenti più
stressanti; la sua presenza oltre che dare l’assistenza medica necessaria
diventava rassicurante
per il malato che sapeva
di essere seguito e sostenuto. Ho raccolto molte
29
testimonianze anche riguardo alla sua generosità e distacco dal denaro. Quando in passato
non c’era ancora per tutti
il servizio mutualistico, egli non ha mai richiesto o
accettato un compenso; il
suo animo lo spingeva a
comportarsi così, per un
senso di solidarietà e di amicizia».
La folla ha voluto salutare il medico con un lungo applauso che ha così
espresso tutta la sua gratitudine e ha sottolineato
la vicinanza di un’intera
comunità alla moglie Valeria e ai figli Renato e
Cristina.
Il dottor Luigi, dopo la
laurea in medicina, chirurgia e ostetricia e la
specializzazione in pediatria, per alcuni anni, fino
al 1968, ha svolto l’attività
come medico ospedaliero
ad Oderzo. Nel 1962 ha aperto l’ambulatorio a Vazzola e dal 1963 al 1981 è
stato direttore dei Consultori di Vazzola, Mareno di Piave, San Polo di
Piave, Cimadolmo ed Ormelle come specialista
pediatrico. Il 2000 è stato
l’anno della pensione. Per
diversi anni è stato anche
nel consiglio di amministrazione della Latteria di
Soligo.
Gerda De Nardi
30
CASTELLO ROGANZUOLO
40 anni fa
la nuova chiesa
L
a festa di San Martino viene celebrata quest’anno
dalla comunità parrocchiale di Castello Roganzuolo con particolare solennità. Ricorre infatti proprio in questi giorni il quarantesimo anniversario dalla benedizione della chiesa di San Martino che il
parroco don Vittorio Bottan e la parrocchia tutta vollero realizzare in una zona
posta lungo la statale Pontebbana per rispondere alle esigenze della popolazione sempre più numerosa.
In quegli anni nell’area
in cui oggi sorge la chiesa
c’erano solo campi e le funzioni religiose per gli abitanti che risiedevano nella
parte sud della parrocchia
si tenevano nella (preesistente) chiesetta di San
Martino la quale però era
ormai troppo piccola per
contenere tutti. Da qui l’idea di costruire una chie-
Il vescovo Luciani celebra messa a San Martino il 6 novembre 1966, dopo la
benedizione del nuovo edificio sacro
sa spaziosa e in posizione
centrale. Una volta concluso l’iter burocratico e affidata la progettazione all’architetto Giovanni Dal
Bo’ di Vittorio Veneto, il 21
novembre del 1965 si tenne la posa della prima pietra. Fu il vicario generale
mons. Mario Ghizzo a presiedere la messa all’aperto
nell’area in cui negli anni
si poi è sviluppato il complesso di piazza Venezia.
In molti collaborarono
per far sorgere questo nuovo punto di riferimento della parrocchia, pensato proprio per instaurare una
sempre maggior unione
tra i membri della comunità.
A distanza di nemmeno
un anno dalla benedizione
della prima pietra, la folla
delle grandi occasioni
tornò a riunirsi a San Martino, questa volta per la benedizione della chiesa. A
presiedere la celebrazione
L’INCIDENTE DI PONTE PRIULA
previsto entro 15-20 giorni.
Alla pericolosità di quella rotatoria L’Azione dedicò un articolo il 22 gennaio scorso. Allora i lavori
non erano ancora iniziati e
un gruppo di giovani chiedeva che il progetto “venisse rivisto con le migliorie necessarie per rispondere anche alle necessità
del traffico ciclo-pedonale”. In particolare, i giovani proponevano la costruzione di una rotatoria ciclabile, realizzando un logico collegamento con le
piste ciclabili esistenti e
quelle future. Oppure di
regolamentare con semafori a chiamata i passaggi pedonali che, in
Rotatoria, i giovani
furono profeti
Q
uindici giorni fa
davamo notizia
dell’apertura della nuova
rotatoria di Ponte della
Priula, ancorché provvisoria. Oggi siamo a dar conto di un incidente mortale
avvenuto all’interno della
rotatoria. Giovedì 2 novembre Lidia Rosatti, 50
anni, residente in via Piave 27 a Susegana, è stata
investita da un camion
mentre stava affrontando
la rotatoria. I soccorritori
non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna, che lascia il marito Giordano e i
figli Gino, Claudio e Marika.
Subito dopo l’incedente
è scoppiata la polemica sulla decisione della Provincia di aprire la rotatoria prima del completamento del
sottopassaggio, voluto e
realizzato dal Comune,
S. LUCIA DI PIAVE: Rievocazione
storica dell’Antica Fiera
S
abato 11 e domenica
12 novembre a Santa Lucia di Piave nona rievocazione storica dell’Antica Fiera. Preludio venerdì 10 alle 19.30 con la cena medievale nel
padiglione ex Filanda con spettacoli e sapori medioevali. Sabato
11 alle 9 apertura
delle
mostre:
“Ambiente medioevale - ricostruzione di una parte
del paese di Santa Lucia” e
“Sulle spalle dei Giganti luoghi e maestri della
scienza nel Medioevo”; dimostrazione di pittura medievale nel padiglione ex
filanda; apertura mercato
medioevale con spettacoli. Alle 20.30 serata corale
con “I Cantori di Sottoselva” e “Corte Antica” nella chiesa arcipretale. Domenica 11 alle 9 apertura mercato medievale con spettacoli continuativi;
alle 11.30 messa animata dal coro “I
Cantori di Sottoselva”; alle 14 inizio del
corteo storico; alle 18.30
grande spettacolo finale di
fuoco.
La manifestazione è
promossa dal Comitato
Antica Fiera di Santa Lucia.
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 12 novembre 2006
il 6 novembre 1966 e a benedire il nuovo edificio,
che in origine era pensato
anche come salone parrocchiale, fu il vescovo
mons. Albino Luciani.
Quella che fu l’inaugurazione della nuova chiesa
è legata anche alla grande
alluvione avvenuta proprio
nel novembre del 1966.
Due parrocchiani si recarono ad Ortisei per ritirare
la statua della Madonna
scolpita nel legno che venne poi collocata a destra del
presbiterio. «Non riuscirono - racconta un parrocchiano - a rientrare in serata perché le strade erano
state in parte interrotte, se
non completamente sommerse dall’acqua, alcuni
ponti erano crollati e tutte
le linee telefoniche erano
fuori uso a causa del maltempo. Quella sera le loro
famiglie e noi tutti eravamo molto in ansia per loro.
Il vescovo, mons. Luciani,
venuto a conoscenza della
situazione, ci disse di avere fiducia poiché la Vergine li avrebbe protetti. E così fu: rientrarono infatti il
giorno dopo sani e salvi».
La comunità di Castello
Roganzuolo si riunisce a
San Martino domenica 12
novembre alle 11 per la
messa solenne presieduta
dal vicario generale mons.
Martino Zagonel. (GDN)
V
enerdì 17 novembre alle 20.30 nella sala consiliare
del Comune di Orsago dibattito sul tema “Cellule staminali: aspetti medici ed etici”. Intervengono: Paolo Bonaldo, docente e ricercatore dell’Università
di Padova, e Gian Antonio
Dei Tos (nella foto), medico bioeticista. Moderatore: Federico Citron, redattore del nostro settimanale diocesano. Promuove il circolo culturale “Don Giuseppe Zago”.
ORSAGO: Termina la festa del
Novello con la vendita delle mele
S
econdo e ultimo fine settimana con il “Novello in
piazza” e la solidarietà a Orsago. Nel pomeriggio
di sabato 11 gli Alpini cucinano le castagne da degustare con il novello. La mattina di domenica 12 l’associazione
“Moreno e Roberto” promuove la vendita delle mele nell’ambito dell’iniziativa “Frutto di un sostegno sociale”.
S. FIOR: Alla rassegna del Pradevai
cori da Comacchio e Lavarone
I
l Coro Pradevai di San Fior organizza la 12° “Rassegna di canto corale” che avrà luogo presso la sala polifunzionale del municipio sabato 11 novembre alle
20.45. L’annuale appuntamento vedrà interprete del repertorio preparato per l’occasione la formazione sanfiorese diretta dal maestro Mario Gava, il coro Trepponti
di Comacchio (Fe) e il coro Stella Alpina di Lavarone
(Tn). Tutte e tre le compagini sono unite dal medesimo
obiettivo di tenere viva la tradizione popolare dei rispettivi territori. Per il coro Pradevai alla rassegna corale
farà seguito
l’impegno del
2 dicembre,
quando parteciperà ad Orsago alla serata “Quando la
radio entrò
nelle nostre
case”.
SAN FIOR: Sabato 18 spettacolo
teatrale “La fiacca”
prossimità della rotonda,
attraversano le strade:
questo avrebbe permesso
l’attraversamento in sicurezza di tutte e quattro le
strade interessate. Nessuno prese in considerazione le proposte o fornì la
motivazione per cui non
potevano essere realizzate.
GAIARINE: Bimbo muore a 19
mesi a causa di una miocardite
“A
ORSAGO: Dibattito su aspetti
medici ed etici delle cellule staminali
llora Gesù chiamò a sè un bambino, lo pose in
mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non
vi convertirete e non diventerete come i bambini, non
entrerete nel regno dei cieli». Don Piero Silvestrin ha
scelto il capitolo 18 del vangelo di Matteo per la liturgia
funebre del piccolo Filippo Zanchetta, deceduto a soli 19
mesi per una miocardite fulminante. La chiesa di Gaiarine non è riuscita a contenere, lunedì 6 novembre quanti hanno voluto stringersi intorno ai genitori, Luciano e
Giovanna, e al fratello Elia di 9 anni, per l’ultimo saluto
a Filippo. Rivolgendosi ai familiari don Piero ha usato parole di
consolazione, riprese dal libro di
Isaia.
Filippo era deceduto giovedì 9
novembre all’ospedale di Conegliano. Già da mercoledì era sofferente. Giovedì mattina era stato visitato da un pediatra che non
aveva ravvisato alcun motivo di
preoccupazione. Nel pomeriggio
il peggioramento e il decesso.
S
abato 18 novembre la compagnia Teatro Armathan
propone lo spettacolo “La fiacca” nella sala polifunzionale del municipio San Fior. Ingresso: 5 euro. Nell’ambito della rassegna “San Fior a teatro”.
SAN POLO: Bernardi e Tomasi
sull’evoluzione del paesaggio
S
abato 11 novembre, dalle 17.30, nella sala teatrale del patronato di San Polo di Piave, l’associazione “Premio letterario Giuseppe Mazzotti “ e l’amministrazione comunale di San Polo di Piave promuovono il
convegno “Il paesaggio agrario in Sinistra Piave. Storia,
evoluzione e prospettive”. Intervengono Ulderico Bernardi, docente di sociologia all’Università Cà Foscari di
Venezia, e Diego Tomasi, ricercatore presso il Cra, Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano.
GODEGA: Serate culturali
con Tomasi e Fadelli
A
Godega nei giovedì 16 e 23 novembre avrà luogo la nona edizione degli incontri di storia locale. Il primo appuntamento è con Giovanni Tomasi che
terrà una conferenza sulla toponomastica. Seguirà l’intervento di Alessandro Fadelli che parlerà di Godega
tra Ottocento e Novecento. Sede: la sala incontri della
biblioteca. Organizza l’amministrazione comunale.
PIANZANO: Pomeriggio musicale
D
omenica 12 novembre alle 16 nella chiesa parrocchiale di Pianzano pomeriggio musicale con
il coro Mesulano, il flauto Federica Feltrin e la mastra
Simonetta Mandis. Organizzano gli Alpini.
e
L’AZiON
Friuli / Mottense
ACCORDO COMUNE-GIRASOLE
Fogne e strade nuove
il Piruea risana Chiarano
U
n Piruea da due
milioni di euro è
stato avviato nel
comune di Chiarano.
Superati tutti i passaggi
obbligati, fra delibere di
giunta edi consiglio comunale e approvazioni in
Regione, ora si stanno già
vedendo le ruspe al lavoro.
Per l’occasione lo stesso sindaco Gianpaolo Vallardi ha messo i panni del
cicerone e ci ha accompagnato nei cantieri aperti
proprio in seguito all’approvazione di un programma di accordi fra il
Comune e la ditta Girasole.
Opere pubbliche in
cambio di un riassetto dell’azienda ora dislocata in
varie parti del comune,
che deve recuperare e risanare volumetrie.
«Il Piruea - spiega Vallardi - ci ha permesso di iniziare a sistemare l’assetto idraulico in tutta la zona
compresa fra la chiesa di
Fossalta e via Cella. Ad ogni pioggia più abbondan-
I lavori per il Piruea
te, da quando era stata urbanizzata l’area, andavano
sotto acqua. Ora faremo
nuove condutture che scaricheranno le acque bianche nel vicino canale, sarà
messa in sicurezza la strada che collega la chiesa al
cimitero di Fossalta e, a
fianco del cimitero stesso
è già stato fatto un grande
parcheggio. Prima d’ora le
auto stazionavano in strada».
Il progetto prevede anche la sistemazione di via
Vittorio Veneto. Lungo
SACILE:
chi vuole ospitare un fumettista?
C
ercasi famiglie residenti a Sacile disposte ad ospitare giovani fumettisti. Il Comune di Sacile, in
collaborazione con il Centro Giovani Zanca, infatti organizza per il 23- 24- 25 novembre “Sacile Quack!” il primo corso residenziale di fumetto. La nuova formula prevede che gli iscritti, ragazzi tra i 15 e i 30 anni provenienti
da varie parti d’Italia, siano ospiti famiglie del luogo. Parteciperà alle lezioni Giuseppe Palumbo, docente di disegno e fumetto presso la Scuola Internazionale dei Comics di Firenze. Info: 0434-735508, [email protected] (EB)
quella strada si trova la zona industriale e artigianale di Chiarano, ma è stretta, piena di curve perico-
CESSALTO: comitati e cittadini
protestano per i tagli nel bosco Olmè
U
n cittadino di Cessalto ha scritto a L’Azione tutta
la sua indignazione per come sono stati condotti
i recenti interventi fitosanitari all’interno del bosco Olmè.
La più grande foresta planiziale del Veneto orientale, protetta dalla Comunità europea con le classificazioni Zps e
Sic, ha subito il taglio di numerose piante. Il cittadino, come pure hanno formalmente fatto con atti diversi Legambiente Veneto, il Comitato Cittadini per il territorio di
Ceggia e il Comitato traversale per la tutela del bosco
Olmè di Cessalto, ha protestato in particolare per la brutalità con la quale i servizi forestali della Regione hanno
abbattuto piante d’alto fusto, acceso fuochi all’interno del
bosco e distrutto il prezioso sottobosco. Brutalità che ci
ha documentato con la foto qui sopra ed altre.
BIASI:AIUTIAMO TANTI ANZIANI SOLI
Sacile ha sempre più bisogno
del suo “Filo d’Argento”
S
i chiama “filo d’argento”, perché è un
legame prezioso fra gli
anziani e la società. È il
telefono della solidarietà,
che combatte la solitudine e l’emarginazione degli anziani.
Questo filo, creato dall’Auser (Associazione per
l’autogestione dei servizi
e la solidarietà), collega
anche Sacile ai suoi abitanti più bisognosi di aiuto. Basta infatti una chiamata per chiedere di poter essere aiutati nelle
piccole attività di ogni
giorno: fare la spesa, recarsi in farmacia, dal medico o in ospedale a Pordenone, Mestre, Padova,
per una visita o per terapie, andare in posta a ritirare la pensione.
Illustra così Dante Bia-
si, presidente della sezione Auser di Sacile, attiva
da 12 anni con sede in via
Ettoreo, a due passi dall’Ospedale di Sacile, uno
dei progetti più importanti messi in campo dall’associazione per far
fronte alle necessità crescenti degli elementi più
deboli di una popolazione sempre più anziana e sola.
«I bisogni sono in
continuo
aumento prosegue Dante, dieci anni da volontario - sale il
numero degli anziani autosufficienti che vivono
da soli e che hanno bisogno di aiuto per far fron-
lose con la carreggiata
sconnessa.
Il Piruea inoltre ha finanziato anche una parte
della sistemazione della
grande rotatoria sulla “curva di Cavalier”. Intanto,
nell’ambito di altri lavori
pubblici che si stanno
svolgendo nel territorio
comunale, si sta completando la pista ciclo-pedonale fra la chiesa di Chiarano ed il cimitero con una sistemazione dell’accesso al parcheggio. La pista sarà usata anche per il
passaggio dei cortei dei
funerali. In queste settimane, infine, i volontari
della Protezione civile e
delle associazioni d’arma
stanno smontando il monumento ai caduti che stava per crollare nel canale
Piavon. Il monumento sarà
ricostruito su un terreno
più stabile.
Giuseppina Piovesana
te, ad esempio, alle esigenze di spostamento di
tutti i giorni. Esigenze
che figli e nipoti non riescono a soddisfare perché impegnati nella gestione della propria famiglia e soprattutto nel lavoro».
Sorprendente ma vero,
sono infatti a
loro
volta
pensionati,
con famiglia
e conseguenti difficoltà, i
10 volontari
accompagnatori che tengono vivo il
“filo d’argento”. Altri 6 ricevono le telefonate e
danno una mano “con le
carte” in ufficio, mentre
14 signore si dedicano invece all’intrattenimento
Volontari
presenti anche
alla casa
di riposo
degli anziani della casa di
riposo. Ma fra le attività
organizzate dall’associazione, ci sono anche i corsi di ginnastica antalgica,
tenuti da un fisioterapista
esperto.
«Il nostro prossimo obiettivo è proprio quello
di trovare nuovi volontari. Cosa difficile perché
chi lavora è libero solo
nel fine settimana, quando gli ospedali non svolgono le visite. Forse gli
studenti universitari che
fanno i pendolari potrebbero essere più disponibili».
Nel frattempo, se non
nuovi volontari, è arrivato, ugualmente graditissimo, un nuovo automezzo: e così sono due i pulmini a disposizione dell’Auser sacilese per i servizi di trasporto. Dono
della regione, della Banca
della Marca, dell’amministrazione comunale e del
sindacato dei pensionati,
sarà utilissimo per rendere meno disagevole la
vita degli anziani soli.
Maria Pia Arpioni
Domenica 12 novembre 2006
31
SAN GIOVANNI DI MOTTA
Nuovo cimitero
spazio garantito
È
stato inaugurato lo
scorso mercoledì
pomeriggio, festività di
Tutti i Santi, il nuovo cimitero monumentale di
Motta, in località San Giovanni. La struttura potrà
contenere circa 1.100 nuovi loculi che dovrebbero
far fronte alla crisi di spazi registrata lo scorso anno.
I loculi non saranno in
realtà subito a disposizione: come detto dall’assessore ai Lavori pubblici
Giampaolo Gargan, occorreranno circa una ventina
di giorni per completare le
formalità burocratiche. Il
nuovo cimitero ha al centro un altare per le cele-
brazioni eucaristiche, alcune cappelle di famiglia e
lungo il perimetro, i loculi
nuovi. Il nuovo complesso
è attiguo a quello già esistente.
Nel nuovo complesso
verranno sepolti alcuni sacerdoti attivi a Motta negli
scorsi due secoli: si tratta
di don Leopoldo Palatini,
morto nel 1899; don Leonardo Generali, morto nel
1928; monsignor Agostino
Sandro, morto nel 1945;
Don Giuseppe Morandin,
morto nel 1972; don Nazareno Morandin, morto
nel 1991; e monsignor
Giuseppe Nardo, morto
nel 1998.
Gianandrea Rorato
LE MONDE: festa di San Martino
H
a radici antiche la Festa di San Martino a
Le Monde. Nella piccola località fra Ghirano e Villanova,
sotto la cui giurisdizione ecclesiastica ricade, la tradizione sarà perpetuata sabato 11
novembre in due diversi momenti. Alle 10 e alle 19 nella
chiesetta di San Martino vescovo (nella foto) sarà celebrata la messa. In serata, invece, presso la sede della pro loco di Villanova sarà servita la cena di San Martino con castagnata. I volontari
della Pro loco e del “Gruppo Le Monde”, inoltre, nei
giorni scorsi hanno proposto alle famiglie di Villanova
e Le Monde l’acquisto del tradizionale dolce riproducente San Martino a cavallo. Il ricavato sarà devoluto
per le spese di mantenimento e conservazione della chiesetta di San Martino. (GB)
PORCIA: don Fabio Soldan
presenta le poesie di Magentini
P
resso la Cantina San Simone a Porcia, nell’ambito della manifestazione “Arte e Vino”, domenica 12 alle 16 don
Fabio Soldan, responsabile della pastorale giovanile della nostra diocesi, presenta
la raccolta di poesie di meditazione sulla
vita e sul suo senso “Con gli occhi puntati all’infinito” di Fabrizio Magentini. Intervento musicale di Fiorella Vazzoler, Cinzia Visentin e
Federico Rossignoli.
PRATA: Centazzo racconta
l’alluvione del 1966
P
rata rievoca l’alluvione. Merito de “I filò storici la storia raccontata dai giovani di allora”, l’iniziativa dell’associazione culturale altoliventina XX Secolo.
Martedì 14 infatti sara protagonista della serata “La
grande alluvione del 1966” Deodato Centazzo, all’epoca
funzionatio del Consorzio di bonifica Cellina Meduna.
Introduce la serata il redattore de L’Azione Giacinto Bevilacqua. L’appuntamento è alle 20.30 nell’aula magna della scuola media Ungaretti di Prata.
32
Domenica 12 novembre 2006
e
L’AZiON
o
Mottense / Opitergin
MA SE NON SI INTERVERRÀ A MONTE, IN FRIULI, FEDELI AL PIANO PASTORALE
MOTTA RESTERÀ SEMPRE A RISCHIO
Pra’ de Gai pronto nel 2009
B
acino di sfogo a
Pra de´ Gai pronto tra tre anni.
Questa una delle novità emerse nel convegno di lunedì 6 a Motta sulla situazione idrogeologica del territorio a quarant´anni di distanza dall´alluvione del
´66. Il direttore del Consorzio Bonifica Sinistra Piave Massimo Patella, sta seguendo per conto della Regione il progetto. «Si tratta
di un´opera da 40 milioni
di euro - ha detto - che potrebbe risolvere parecchi
problemi. Pra de´Gai costituirebbe una valvola di
sfogo da 26 milioni di metri cubi d´acqua; in casi eccezionali si supereranno
anche i 30 milioni. Ma la
piena del ´66 ha altro tipo
di numeri, 100 milioni di
metri cubi; il che significa
che saranno necessari altri lavori a monte. Tempistica? Tra il 2009 e il 2010
la valvola di sfogo potrebbe essere conclusa». Ma la
serata ha avuto anche una
valenza politica; infatti gli
amministratori veneti si dono molto lamentati con i vicini del Friuli Venezia Giulia. «Noto con dispiacere ha detto il sindaco Panighel - l´assenza della Regione Friuli, comunque invitata a questo tavolo. Questa regione ha realizzato alcuni lavori molto importanti, a discapito dell´area
veneta a valle del fiume.
Proponiamo che si riprendano in mano i progetti di
Ravedis e Colle. Solo così
la sicurezza dell´intero territorio, da monte a valle, sarebbe garantita. Certi problemi superano i confini regionali e devono essere risolti di comune accordo».
Da qui la proposta dell´assessore provinciale Paolo
Speranzon: «Dobbiamo
sviluppare delle azioni amministrative verso la Regione Friuli per la sensibilizzazione di lavori in sinergia».
Gianandrea Rorato
A
rnaldo Brunetto,
tra gli anni ’70 e ’80
deputato alla Camera, sindaco di Motta e già funzionario della Provincia,
fu tra i protagonisti a Motta dei giorni dell’alluvione, nel novembre di 40 anni fa. All’epoca era dipendente comunale.
Quale la prima immagine che le viene in
mente?
«Insieme al sindaco andammo a San Giovanni: vidi distintamente l’acqua
che giungeva vorticosa e
con un’impetuosità che
non ho mai più rivisto; ricordo lo scirocco di quei
giorni, che ricoprì di un alone di umidità davvero sinistro le finestre del paese»
Motta però si mobilitò...
«Spesso si dimentica
l’importanza che ebbe il
sindaco Pavan; lavorò per
settimane intere 24 ore su
R
Pra de Gai vista dalla provinciale Pordenone-Oderzo
BRUNETTO
“Non sono
tranquillo,
potrebbe capitare
di nuovo”
24 sempre a disposizione
di tutti. Il giorno della disgrazia ricordo che con i
barconi e gli M113 dell’esercito tutto il paese fu
passato a tappeto; se non
ci furono disgrazie è anche per il grande lavoro di
quelle ore. E dell’impegno
dei tanti dai paesi vicini
che senza aspettare un
CONCERTO PRO ADVAR DEI DOCS OFF,
GRUPPO FORMATO DA DIPENDENTI DELL’ULSS 9
Musici in corsia
A
Oderzo, mercoledì
prossimo 15 novembre, presso il cinema
teatro Cristallo, alle ore
20.45, si terrà il concerto
dei Docs Off. Il ricavato andranno a favore dell’Advar,
associazione che da diciotto anni si occupa di offrire assistenza domiciliare ai malati di cancro nella fase terminale.
I Docs Off sono un
gruppo musicale composto da medici e dipendenti dell’Aulss 9 che mettono
il loro talento e la loro musica a disposizione. «Noi
suoniamo solo per raccogliere fondi per una moltitudine di associazioni di
beneficienza" sottolinea infatti Emilio Baraglia, chitarrista e fondatore del
gruppo, chirurgo a Oder-
zo. Gli altri componenti sono Tiziana Paoloni, cofondatrice, voce e assistente
amministrativo, nonchè direttore artistico del coro
polifonico "Voci dei tem-
I giovani opitergini
pregano a Rustignè
plari" di Tempio; Paolo
Dalla Pietà, flauto, insegna
presso diversi istituti musicali; Pietro Francescato,
basso elettrico; Valentina
Meneghetti, violinista;
cenno erano già lì pronti
ad aiutare»
La memoria torna alle grandi piogge del
2002
«La violenza dell’acqua
del 1966 non è paragonabile a quella del 2002. Ma
alcuni lavori che si fecero
dopo il 1966, come la ricalibratura della Livenza
in alcune zone verso San
Stino, furono determinanti anche per i fatti di quattro anni fa. Forse senza
quei lavori Motta non avrebbe potuto tirare un
sospiro di sollievo».
E oggi?
«Personalmente non
mi sento tranquillo. Apprezzo gli sforzi delle varie amministrazioni comunali; dico però che ci
vuole una mobilitazione a
tutti i livelli, soprattutto a
livello nazionale. Perché
statisticamente, spiace
dirlo, prima o dopo potrebbe ricapitare».(GR)
Franco De Luca alla batteria; e Maurizio Mores, tastierista, il quale ha partecipato a numerose trasmissioni Rai suonando
con diversi artisti.
La band suona musiche
celtiche, irlandesi e inglesi medievali, del XI e XII
secolo. «Però le riarrangiamo e interpretiamo in
termini di musica italiana,
le rendiamo più vicine al
nostro gusto», prosegue
Baraglia.
All’ingresso del teatro,
inoltre, i volontari raccoglieranno firme per la campagna di sensibilizzazione
sui farmaci antidolorifici
per sostenere l’approvazione definitiva del "decreto contro il dolore" proposto dal Ministro della salute Livia Turco.
I biglietti possono essere acquistati a Oderzo
presso: Ellepdischi in via
Garibaldi 48; Arcobaleno
d’arte e cultura in via
Mons. P. Artico 11/a; Cose di Casa in via Umberto
I 29; e presso il C.r.a.l. dell’ospedale.
Francesco Benedet
icominciano le veglie
di preghiera foraniali organizzate
dalla Commissione foraniale di pastorale giovanile
opitergina. La prima, sul tema “Una Chiesa
in ascolto di Dio”, si terrà
a Rustignè venerdì 17 novembre in chiesa parrocchiale alle ore 20.30.
Le prossime veglie si
terranno in Duomo a Oderzo e a Lutrano rispettivamente il 19 gennaio e il
16 febbraio 2007 sui temi
“Una Chiesa in ascolto dell’uomo” e “Una Chiesa in
ascolto della storia”, coerentemente alle indicazioni del piano pastorale diocesano.
Prosegue anche la preparazione del corso ani-
matori 2007: a
questo proposito
entro un mese
verrà indetto un
incontro a cui saranno invitati i
responsabili dei
dieci grest foraniali per sentire i loro suggerimenti.
Ancora una volta inoltre
una sottocommissione apposita sta lavorando su delle schede di formazione
per attività di Gruppi Giovanissimi, ed è ben accetto il contributo di chiunque.
Per ulteriori informazioni si può contattare il
responsabile don Roberto
Bischer (nella foto) al numero 328 7213058 o all’email [email protected].
Andrea Pizzinat
HALLOWEEN: vandali a Motta
L
a notte
di Halloween anche
a Motta ha lasciato il segno. Nella serata di martedì 31 centinaia sono stati i botti fatti
scoppiare da
decine e decine di ragazzi in tutto il centro storico ma anche nelle vie
limitrofe; più alcuni manifesti di carta fatti bruciare, forse per errore, e qualche recipiente fatto rovesciare, anche di fronte ai bar; addirittura è stato bruciato completamente un altro cassonetto della raccolta di carta. È
il secondo in una settimana. Ma è da verificare se questo episodio possa essere messo in relazione con i fatti
della piazza.
LUTRANO: concerto di musica
sacra con il coro Col di Lana
S
abato 11 novembre alle ore
20.30 nella chiesa (nella foto) di Lutrano si terrà un concerto
di musica sacre da inserirsi in quel
ciclo itinerante di manifestazioni legate all’anno liturgico. Nella prima
parte del concerto si esibirà all’organo, costruito nell’Ottocento da
G.B. De Lorenzi, il maestro Sandro
Carnelos, che accompagnerà il
maestro Mauro Piazzi, diplomato in Trombone presso
il Conservatorio di Trento. Nella seconda parte invece
si esibirà il coro “Col di Lana” di Vittorio Veneto, diretto da Sabrina Carraro.
PORTOBUFFOLÈ: concerto con
Sandro Carnelos e Mauro Piazzi
D
omenica 12 alle 16 in Duomo a Portobuffolè si
terrà un concerto di omaggio a San Prosdocimo,
che assieme a San Marco è il patrono della parrocchia retta da don
Giorgio Maschio.
Il concerto sarà diretto dal Maestro Paolo Vian con il coro “Natività della Beata Vergine” di Miane,
all’organo (nella foto) Sandro Carnelos e al trombone Mauro Piazzi.
Il programma si intitola “Anniversari 2006 e l’arte della trascrizione per ottoni e organo” e prevede, tra gli altri, canti gregoriani, Mozart e brani più recenti.
e
L’AZiON
no / Memorie
Veneziano / Opitergi
DAL GREST AL PALIO AL CARNEVALE, IMPEGNATI PER LA
COMUNITÀ CON LA REGIA DELL’ULSS
Giovani al servizio di Torre
S
ono partiti impegnandosi al grest, e oggi sono diventati una risorsa importante per la comunità:
si tratta dei due gruppi di
giovani attivi a Torre di
Mosto, uno dei ragazzi
che frequentano le prime
classi delle superiori (circa 15), e l’altro che include giovani di età più avanzata, fino all’università
(una ventina).
La loro formazione è
legata al Progetto Minori
seguito dall’Ulss 10 e costituisce un bell’esempio
di fruttuosa collaborazione tra istituzioni, comune, parrocchia, la pro loco e gruppi di volontari
del paese.
«Per noi Torre di Mosto è stato una sorta di laboratorio – spiega Paolo
Peretti, responsabile dell’equipe per il Progetto
Minori dell’Ulss 10 –. Tra
il centinaio di progetti che
l’azienda sanitaria segue
nei 20 comuni di sua
competenza, per i quattro
realizzati a Torre, un inter vento a livello scolastico, due extrascolastici
e uno estivo, il bilancio è
molto positivo». In particolare, l’esperienza estiva di animazione in oratorio, iniziata quattro anni fa con il grest, ha rivelato tutta la sua forza ag-
gregante. I quaranta animatori, che quest’anno
hanno seguito i 120 ragazzi iscritti al centro estivo, hanno da poco ri-
preso un vero e proprio
cammino annuale, che li
impegnerà in incontri settimanali e in varie iniziative, non ultime le mani-
TORRE DI MOSTO: Dal palio alle
mostre, gran festa per San Martino
S
an Martino, Torre di Mosto è in festa!
Sabato 11 novembre, festa del patrono, coincide con l’inizio dei festeggiamenti paesani e parrocchiali. Sabato alle 18 si terrà la messa con benedizione
del Palio; al termine, alle 19, la Lucciolata dalla chiesa
all’oratorio, a beneficio della “Via di Natale” di Aviano;
all’arrivo, castagnata in oratorio, dalle 20. Domenica 12
in piazza Indipendenza abbondanza di mostre, con i
prodotti tipici di “Castagne calde e vin novo” e la selezione tratta dal Museo della civiltà contadina. Dalle 13
alle 17 si svolgerà la seconda edizione del Palio di San
Martino, con le contrade di Torre centro, Staffolo, Tezze, Boccafossa e Sant’Elena a sfidarsi in corsa coi sacchi, tiro alla fune, “porta caliera” e “sgrana pancia”.
festazioni promosse dalla
Pro loco. Seguiti da Francesco Trevisiol, educatore dell’Ulss 10, i ragazzi
hanno trovato i giusti spazi e le modalità per esprimere i propri desideri, interessi, il proprio vissuto
emotivo, le proprie opinioni e di confrontarsi tra
loro nella continua ricerca di dialogo con gli adulti. Significativi sono i
pomeriggi di giochi da loro organizzati rivolti ai
bambini in occasione della sagra delle “serese” (ciliegie). Oppure l’impegnativa manifestazione
musicale durante i festeggiamenti del carnevale: una serata che dà voce ai gruppi musicali giovanili della zona, della
quale seguono interamente gli aspetti sia logistici che tecnici. Ora molti di loro sono stati coinvolti nei preparativi per la
Festa di San Martino per
animare il pomeriggio di
domenica 12 novembre
con una sorta di mini-palio per i più piccoli. «Hanno pensato a tutto loro –
tiene a sottolineare Francesco Trevisiol – dai giochi ai modi in cui coinvolgere i bambini. Un segnale positivo di creatività e autonomia del
gruppo».
Beatrice Doretto
Domenica 12 novembre 2006
33
CEGGIA: Raccolta differenziata
da record, e la Provincia premia
N
ovemila 634 euro: a tanto ammonta il maxi assegno che l’assessore alle Politiche ambientali
della Provincia di Venezia, Ezio Da Villa, ha consegnato al sindaco di Ceggia, Massimo Beraldo. Un premio
che la Provincia ha voluto riconoscere all’intera cittadinanza per i successi conseguiti nella campagna di differenziazione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ceggia infatti è in assoluto il Comune dell’area veneziana che
ha raggiunto il miglior risultato con una percentuale di
raccolta differenziata che supera il 70%: «Un risultato –
ha detto il sindaco Beraldo – per il quale voglio ringraziare la macchina amministrativa e tutti i cittadini che
hanno dimostrato di aver capito la filosofia e l’importanza della raccolta differenziata. Con i fondi ottenuti in
premio, il comune di Ceggia realizzerà un sistema automatizzato di controllo dei conferimenti presso l’ecocentro comunale». (BD)
ODERZO: Conferenza di don
Angelo Pavan al Cif
R
iprende anche quest’anno l’attività della sezione opitergina
del Centro italiano femminile. Sono già
partiti i corsi di ricamo, che si stanno
tenendo in sede ogni giovedì dalle
15.30 alle 17.30 grazie al contributo di
alcune volontarie guidate dalle signore Cappelletto e Cardin. Il Cif organizza anche alcuni incontri culturali: il 10 novembre in sede alle 16 don Angelo Pavan parlerà di “Oriente e Occidente: dalla parola di papa Benedetto XVI”; il 24 novembre nella sala concerti di palazzo Moro alle 17 sarà la volta del dottor Renato Favero sul tema “Medicinale generico: vero farmaco o brutta copia?”. Per informazioni contattare la
presidente Luisa Casonato, 0422-713651. (AP)
ODERZO:
Convegno sulla decrescita
D
omenica 12 novembre, alla scuola Amalteo alle
10, si terrà il convegno “Per un nuovo equilibrio
tra uomo e natura: antropocentrismo o biocentrismo,
sviluppo sostenibile o decrescita?” con il coordinamento del docente ed ecofilosofo Francesco Lamendola. Alle 13 la pausa pranzo con i prodotti della Bottega del
Mondo di Oderzo. Dalle 14.30 incontro conviviale tra i
gruppi culturali, ecologisti, animalisti e della decrescita, e singoli interessati.
AVIS DI MANSUÈ, 45 ANNI PER LA VITA
uarantacinque anni a servizio
della vita: è l’anniversario festeggiato dalla sezione comunale
dell’Avis.
Ben 36 i distintivi d’argento consegnati a: Jose Barriviera, Delfino Bertola, Paola Cancian, Carmelo Casonato, Francesco Consorti, Gianni Dalle Nogare, Mariagrazia Fagaraz, Anna Maria Gattel, Claudia Gerardo,
Mirko Gerotto, Adriana Lion, Fulvio
Lunardelli, Ketty Marchesin, Luca
Q
Marchetti, Dario Marcon, Michela
Marcon, Nora Marcon, Laura Maronese, Paolo Maronese, Dimitri Mattia, Davide Merlo, Francesco Migotto, Ennio Paro, Ivana Piccinato, Anna Pin, Pasquale Rosan, Fabio Sartori, Luigina Sartori, Natalino Sartori, Ornella Sartori, Alessandra Segat,
Ennia Segatto, Dario Taschetto, Milena Tomasella, Moreno Tonello, Roberto Vendruscolo.
Distintivi in argento dorato (36 do-
CAPPELLA MAGGIORE
CARLO GAVA
m. 16.11.1986
LUCIA DAL MAS in GAVA GIAN PAOLO GAVA
m. 21.8.2004
m. 1.12.2003
Nel 20º anniversario della tua scomparsa, vogliamo ricordarti
insieme alla mamma Lucia e al fratello Gian Paolo pensandovi
felici insieme nella casa del Signore.
I tuoi cari
Una messa in suffragio sarà celebrata giovedì 16 novembre a
Cappella Maggiore.
nazioni): Loris Baldo, Alberto Osvaldo Barel, Loris Brunetta, Angelo Businello, Paolo Dalla Nora, Margherita Dalla Torre, Loris Lunardelli, Sergio Marchese, Luciano Maronese, Donatella Ongaro, Flavio Spadotto.
Distintivi d’oro (50 donazioni): Carlo Anzanello, Sante Anzanello, Daniele
Artico, Alberto Barriviera, Ruggero
Bonan, Paola Dalla Nora, Franco Dall’Agnese, Claudio Lunardelli, Teresa
Marchesin, Giorgio Rosan, Arnaldo
Sandre, Sergio Segat. Croci d’oro: Lino Bertacchini, Giuseppe Tadiotto.
Distintivi in oro con rubino (75 donazioni): Giuseppe Damo (distintivo
con fronde), Claudio Pillon, Antonio
Pradella, Mario Rosan, Lucio Tonet.
Durante la cerimonia è stata anche
consegnata al cavalier Giuseppe Bucciol, quale socio fondatore e primo
presidente, una targa ricordo dell’evento da parte del direttivo dell’Avis e del Comune. (AF)
SCOMIGO
REVINE LAGO
GIULIA TOFFOLI
ved. SPERANDIO
n. 16.11.1920 - m. 3.11.1991
RINO SPERANDIO
n. 17.12.1913 - m. 4.5.1977
Cara mamma, nella ricorrenza del tuo anniversario, ti ricordiamo assieme al papà nella pace del Signore. Con affetto e gratitudine.
I vostri figli.
prof. MIRIAM CHIAREL
n. 5.12.1925 - m. 12.11.2001
A cinque anni dalla scomparsa, i parenti e gli amici la ricordano con immutato affetto.
Una messa in suffragio sarà
celebrata domenica 12 novembre, alle 9.30, nella chiesa
parrocchiale di Revine.
VENERDÌ 10 NOVEMBRE
Alle 21, nella sede del Cai a
Fratta, brindisi inaugurale della
stagione sciistica 2006/2007.
SABATO 11
Alle 17.30, al palasport per la
5ª giornata del campionato di
pallavolo la Lae Oderzo sfida il Polisportivo Villa d’Oro Modena.
Alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Fontanellette, castagnata offerta dalla parrocchia.
DOMENICA 12
Alle 15, al patronato Turroni, si
tiene il cammino formativo foraniale per famiglie con il
vescovo Giuseppe.
Mercatino dell’antiquariato a
Portobuffolè.
Nel pomeriggio a Camino,
presso la sala teatrale, castagnata offerta dall’Asr Camino.
Alle 14.30, allo stadio Opitergium, l’Opitergina sfida la
Feltrese.
Alle 18, al palasport per il campionato di serie B2 di basket,
la Pmp Oderzo sfida il Marostica.
LUNEDÌ 13
Alle 20.30, al centro parrocchiale
del Duomo, sesto incontro della
scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale, promossa dalla diocesi, sul tema
“Famiglia perno e volano della
politica, dell’economia e della
cultura”. Relatore il vescovo
Giuseppe.
MARTEDÌ 14
Alle 19.45, al cinema Cristallo,
quarto appuntamento della rassegna film d’autore con The
queen di Stephen Frears. Ingresso intero 5 euro, ridotto 4
euro. Si ripete il 16 novembre.
VENERDÌ 17
Alle 20.30, nella sala concerti di
palazzo Moro, quarto incontro
sul tema “Alzheimer: che fare?”
organizzato dall’associazione famigliari Alzheimer Conegliano-Oderzo. Interviene la psicologa
Silvia Vettor.
Alle 21, al cinema Turroni, il circolo Dal Monaco propone
il film “Bombon el perro” di Carlos Sorin (Arg/Spa 2004).
Farmacia di turno: Favero, via Garibaldi 18,
telefono 0422-207790.
LA VENTIQUATTRENNE DE MARCHI, PUGILE E PRESIDENTE
DELLA MARENO RING, PROMUOVE LO SPORT NELLE SCUOLE
La boxe in rosa di Romina
C
hi l’ha detto che la
boxe è uno sport
violento e rigorosamente maschile? Un esempio lampante della moderna concezione del pugilato è rappresentato da Romina De Marchi, pugile ventiquattrenne di grazioso aspetto e idee chiare, tanto da
essere stata eletta dal consiglio direttivo della società
quale presidente dell’Accademia pugilistica Mareno
Ring.
Romina, in Italia sono
pochissime le atlete (due
sole professioniste) ed
ancor meno le dirigenti di
società pugilistiche. È stato facile per te diventare
presidente?
«Per una ragazza è già difficile avvicinarsi al pugilato.
In Italia, infatti, è uno sport
ancora visto soltanto sotto l’aspetto agonistico. Chi frequenta la palestra, invece, sa
benissimo che la boxe contemporanea si basa sulla precisione della tecnica. Paradossalmente il luogo comune che vede nel pugilato uno
sport violento il cui obiettivo
è quello di abbattere l’avversario è più forte nel Nord-Est mentre nel Meridione sono più numerose le donne
che si allenano nelle palestre.
In Italia è pensato come uno
sport maschile, alla stessa
stregua del calcio quando in
Germania il pugilato femminile è la normalità. Resiste,
insomma, lo stereotipo di uno sport spettacolare e televisivo anche se, in realtà, i ko
sono davvero rari».
Come ti sei avvicinata
alla boxe?
«Nel 2001, quando frequentavo l’ultimo anno del liceo linguistico a Treviso, mi
sono iscritta ad un corso di
difesa personale. Mi sono
trovata bene per cui ho provato ad entrare in una palestra, frequentando l’accademia pugilistica di Ponte della Priula. Successivamente
sono passata alla Mareno
Ring. Devo dire che l’allenatore Aldo Pollesel, con il quale ancora collaboro, mi ha
messo pienamente a mio agio. Il rapporto con i colleghi
pugili è sempre stato senza
imbarazzo perché chi entra
in una palestra lo fa
per curare la salute
fisica, tralasciando
invidie e incomprensioni che sono più tipiche della sfera
femminile».
È stata subito
passione?
«Direi di sì. Pur
con i sacrifici richiesti dal fatto che lavoro in un’agenzia di
viaggi e che è difficile per me conciliare
questa attività con la
costanza degli allenamenti, con il sostegno di tecnici come Pollesel e Paolo Pilat, ex professionista ed attuale responsabile dei tecnici sportivi della Mareno Ring, sono
riuscita a togliermi qualche
soddisfazione. Nel 2004 mi
sono classificata seconda ai
campionati italiani e nel 2005
terza. Spero di farcela a preparare l’assalto al tricolore
dei gallo il prossimo anno«.
Come va l’attività dell’accademia pugilistica?
«Il 19 novembre organizzeremo a Mareno di Piave u-
ALLENATORI SFORTUNATI
L
Dopo De Biasi,
esonerato Bortoluzzi
M
ala tempora currunt per gli allenatori di calcio trevigiani. È di
questi giorni l’esonero del
vittoriese Diego Bortoluzzi,
ormai ex allenatore del Treviso Calcio, vittima del deludente avvio di stagione della
squadra presieduta dal mansuetano Ettore Setten. Dopo
il quarantenne Bortoluzzi è
stato esonerato anche l’allenatore in seconda, Albino Pillon, che da varie stagioni re-
sisteva nel ruolo nonostante
i frequenti cambi di guida
tecnica alla squadra biancoceleste. Non è un momento
fortunato, in realtà, per la famiglia Pillon. Fra i primi allenatori a “saltare”, infatti, si
annovera il fratello di Albino,
Giuseppe, sollevato dall’incarico come tecnico del
Chievo Verona dopo una
lunga serie di risultati negativi nel massimo campionato.
In termini di rapidità, però,
na riunione internazionale di pugilato
per dilettanti di I, II
e III serie. Sarà una
sfida fra sette pugili
italiani e sette croati. La Mareno Ring,
in base alle valutazioni federali, è la
prima società in provincia di Treviso, la
quinta in Veneto e la
74a in Italia su circa
500. Direi che è una
società di una certa
importanza. Contiamo una ventina di
pugili agonisti. Come società vogliamo portare avanti il progetto di inserire la boxe fra le discipline
sportive insegnate nelle
scuole elementari e nelle medie. Pilat sta frequentando
appositamente un corso di abilitazione ad Assisi superato il quale potrà istruire gli
scolari. È nostra intenzione
diffondere la nuova filosofia
del pugilato che è basata sul
culto della tecnica, sull’attenzione alla salute fisica e
sul rispetto dell’avversario».
Giacinto Bevilacqua
va ricordato il repentino licenziamento della coppia
diocesana protagonista della promozione dalla serie B
del Torino. Alla vigilia della
prima giornata di A la proprietà della società granata,
infatti, ha “cacciato” l’allenatore Gianni De Biasi (nella
foto), originario di Sarmede,
e il preparatore atletico Paolo Artico di Serravalle. Il proseguo di stagione stabilirà
chi avrà ragione. (GB)
a nostra rubrica
settimanale dedicata alle iniziative delle
sezioni Cai locali e delle
associazioni affini si apre
con il Cai di Pieve di Soligo che sfida domenica
12 Cima Crep a Miane
(nella foto la croce sul
monte, con alcuni escursionisti del Cai di Conegliano).
Festa con il gruppo alpinismo giovanile del Cai
di Motta di Livenza che
domenica 12 si ritrova alle 15.30 con i colleghi opitergini alla sede Cai di
Oderzo per proiettare
diapositive e discutere
del programma 2007, assaporando castagne.
CICLOCROSS: La nuova stella
azzurra è Alessandro Calderan
È
la nuova stella del ciclocross italiano. Alessandro Calderan, juniores della Rinascita Ormelle,
sta tenendo alto il vessillo azzurro agli appuntamenti
internazionali. Sabato scorso, infatti, Calderan, residente a Corva di Azzano Decimo (Pn), si è classificato secondo nella quarta prova di Coppa del Mondo disputata alle Bandie a Spresiano. Se non bastasse, l’azzurro domenica a Faè di Oderzo si è aggiudicato la prima prova degli internazionali di ciclocross, prova valida anche per il Trofeo Triveneto - Gran premio Mosole Calcestruzzi.
SPORT ESTREMI: Giacomini marcia
fra i ghiacci della Patagonia
C
’è anche la diocesana Antonella Giacomini (nella foto) fra le
componenti della sparuta spedizione
di tre esploratrici impegnate nell’attraversamento dei 400 chilometri di
superficie del più grande ghiacciaio
al mondo, lo Hielo patagonico Sur, nel
Sud del Cile. Giacomini, residente a
Mel, condivide l’avventura estrema in Patagonia, con pioggia ed umidità quali insidie maggiori, con la valdostana
Eloise Barbieri e la bresciana Nadia Tiraboschi.
FARRA DI SOLIGO: L’undicenne
Mauro Marcon triveneto di minitrial
C
ampione a 11 anni. Mauro Marcon, residente
a Farra di Soligo, ha vinto il campionato triveneto di minitrial categoria B. Mauro, che nel 2006 ha
vinto cinque corse, ha conquistato il titolo a Monte
Sant’Ambrogio Valpolicella (Verona). Marcon è tesserato per l’associazione Trial - Quat di Farra di Soligo.
CAI E DINTORNI
E bisboccia anche la
sezione di Conegliano
che domenica 12 imbandisce un pranzo sociale a
Praderadego, nelle Prealpi trevigiane, al ristorante “Ai faggi”.
Il Cai di Sacile propone giovedì 16 nella sala
parrocchiale di San Giovanni del Tempio la
proiezione “Il cammino
di Santiago”, a cura di Agostino Armellin e Roberto Furlan. E di proiezioni si tratta anche al centro parrocchiale San Felice a Trichiana dove sabato 11 alle 21
Walter Blanco e
Claudia Scagnet
presentano “Ultima Africa. Etiopia
da scoprire” per
“Autunno a Trichiana 2006”, serate di
diapositive sulla montagna e sull’avventura raccontate dai protagonisti.
Angela Deganis
e
L’AZiON
Lettere
& interventi
RACCONTARE LA MORTE AI BIMBI
Trasformare la morte
in occasione di crescita
H
o letto con grande interesse gli articoli pubblicati nel numero 43 de
L’Azione riguardanti il delicato quesito se e come affrontare con i minori il delicato argomento della morte.
Mi ha rincuorato scoprirmi in
sintonia con la linea di pensiero condivisa da personaggi diversi, di indiscussa autorevolezza, come il psicopedagogista, lo psichiatra, il sacerdote, l’insegnante e non ultimo
il giovane orfano.
Ho trovato un’importantissima conferma nel delicato ruolo di madre e di insegnante.
La scelta più sofferta è stata però al momento della pubblicazione del mio primo romanzo per ragazzi nel quale
ho inserito la morte come un
momento doloroso ma fisiologicamente naturale e quasi inevitabile nella vita di ciascuno, piccoli compresi. Ho
ripensato alla mia personale esperienza di piccolissima orfana, alla
difficile elaborazione del lutto che,
per quanto dolorosa, è stata a mio
avviso la sola strada percorribile per
trasformare una situazione di svantaggio in un momento di crescita e
di coraggio nell’affrontare la vita.
La consapevolezza della condivisione, maturata successivamente,
mi ha permesso di trasformare il
dolore della mancanza e della privazione in energia, in creatività per
BERLUSCONI, VERONA,
CRISTIANI E POLITICA
UNA DOMANDA ATTUALE
“La gente, chi
dice che io sia?”
S
ono rimasta colpita
da un’intervista
condotta da un giornalista di Rainews 24 a Corrado Augias, riguardo al
suo libro “Inchiesta su
Gesù”.
Per fortunata coincidenza, alcune sere prima
avevo partecipato al Toniolo ad una catechesi del
mio illustre Maestro su
“Il Gesù della Chiesa Primitiva” nella quale, a proposito dell’identità di Gesù, aveva citato il suddetto libro e il suo autore,
commentando come da
duemila anni si tentasse
di infrangere la verità su
di Lui.
Incuriosita ho perciò
seguito il dibattito in tivù
e mi ha sorpreso come la
domanda posta da Gesù
ai suoi discepoli a Cesarea di Filippo: “La gente,
chi dice che io sia?”, fosse quanto mai di attualità.
Nel rispetto della posizione dell’autore, il quale peraltro confessava di non
essere credente, con tristezza gli ho prestato attenzione, mentre chiariva
con le ultime scoperte chi
fosse Gesù, riducendolo
ad un grande profeta, taumaturgo certamente, e la
sua morte a una normale
esecuzione per quei tempi. Quanto poi alla comunione eucaristica a cui i
cristiani partecipano, un
atto di cannibalismo. A
suo dire, la conoscenza
che noi abbiamo di Gesù è
tutta un’impalcatura senza
fondamento, costruita dalla Chiesa, tanto da dimostrare di poter smontarla
pezzo per pezzo. Anche se
il giornalista obiettò che
con questi presupposti difficilmente avrebbe potuto
reggere per così tanto tempo, Augias rimase incrollabile nella sua posizione.
Sant’Agostino, che seppe mirabilmente coniugare ragione e fede, approdò
all’incontro con Cristo, che
irresistibilmente lo attraeva, quando riuscì ad abbandonarsi al suo ineffabile mistero. E quando riconobbe che la Verità che
egli aveva a lungo ricercata, è quella stessa Parola
che si fa carne in Gesù, di
cui la Chiesa è garante di
trasmissione, tanto da farne di Agostino uno strenuo
difensore contro ogni eresia.
Comunicare il Vangelo
in un mondo che cambia è
la sfida che attende ogni
cristiano che ha a cuore il
suo credo e che sa fare della Parola di Dio la passione della sua vita, per affrontare coraggiosamente
ogni opinione che gli viene
propinata.
E per saper rispondere
da vero discepolo alla domanda di Gesù: “E voi, chi
dite che io sia?”.
Lina
dimostrare agli altri, ma soprattutto a me stessa, che potevo farcela
comunque.
Credo sia stata questa la molla
che, da adulta, mi ha spinta ad affrontare l’esperienza della scrittura
sicuramente in controtendenza rispetto ai tradizionali filoni di successo.
Mi ha premiata, al di là di ogni parametro editoriale, l’interesse dimostrato dai colleghi ma specialmente dai ragazzi, durante gli “incontri con l’autore”, proprio sull’aspetto della morte che comunque
non rende meno bella la vita nella
sua pienezza.
È sempre commovente dare un
contributo, anche se piccolo, al bisogno dei ragazzi di parlare, capire,
condividere, esorcizzare ma soprattutto accettare la morte non come una finzione virtuale né un tabù
da ignorare quanto piuttosto
come un momento doloroso
ma non insuperabile nel corso dell’esistenza.
Personalmente quindi è
stata di inimmaginabile
conforto la lettura degli articoli sopracitati: quando verso le giovani menti si veicolano messaggi che possono
trasformarsi in valori, la responsabilità che ci si assume
è infinita.
Roberta Sorgato
E
gregio Direttore,
un episodio, non
certo lodevole, mi costringe a chiedere spazio nel
settimanale da lei diretto.
Alla fine del Convegno ecclesiale di Verona, con lo
stadio che si sta vuotando,
tra gli ultimi esce il cavalier Berlusconi: un gruppo
di persone lo applaude vigorosamente riservando
all’ex primo ministro elogi di ogni tipo. Applaudire
è un diritto per chi condivide la stessa linea così come lo è dissentire. Sulla
strada passa il professor
Prodi, al quale lo stesso
“gruppo” esprime frasi di
disprezzo sino al disgusto.
Quando il dissenso però va
oltre il civismo e la morale civile, allora è altra cosa.
Di fronte allo spettacolo
che la televisione ci ha reso, mi sono posta una domanda. Ma sono questi i
cattolici inviati dalle diocesi ad un convegno di alto tenore religioso che
traccerà il cammino di fede per un decennio? Ho avuto smarrimento per
qualche momento, poi riflettendo, mi sono rifiutata
di crederlo. Chi era quel
gruppo coinvolto nei due
episodi? La mia convinzione è che il Cavaliere si sia
portato dietro la claque.
Desolante strumentalizza-
zione servirsi di un convegno religioso per scopi
personali e di partito. Leggendo la stampa il giorno
seguente, la mia tesi è stata avvalorata. (...) Mentre
lo ascoltavo mi tornavano
alla mente le frasi ingiuriose riservate a chi per religione e cultura è diverso
da noi, da parte di un nostro rappresentante al Parlamento europeo che, tentando di difendere i valori
cristiani dell’Italia, attribuisce frasi come “voi
sporchi mediterranei”(...)
Sono questi i cristiani che
rappresentano il voto degli italiani? Ne L’Azione del
2 aprile 2006, un vecchio
amico scriveva che “in occasione del voto del 9 aprile avrebbe aperto bene
gli occhi per non sbagliare”. Dopo gli ultimi episodi al Convegno ecclesiale,
il disprezzo all’inno nazionale dimostrato con i fischi
alla manifestazione contro
il Governo di Vicenza, sono io a chiedere ai lettori
de L’Azione di aprire non
solo gli occhi ma gli orecchi al linguaggio non solo
scurrile che dovrebbe farci riflettere sui personaggi
da “Padroni delle ferriere”
che hanno la pretesa di
darci lezioni di cristianesimo.
Francesca Meneghin
Potete inviare le vostre lettere al direttore
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438. 555437
Domenica 12 novembre 2006
35
interventi
GRAZIE BATTISTA PRADAL
In musica
gaudium et caritas
N
ella chiesa parrocchiale di Gaiarine, sabato 14 ottobre era in programma un concerto “In memoriam” del nostro compianto don Armando, ad un anno
dalla scomparsa.
Organizzato dalla locale
Corale polifonica parrocchiale “S. Tomaso”, il concerto
prevedeva anche l’esibizione
del coro e orchestra “In muBattista Pradal
sica gaudium” della parrocchia di San Vincenzo De’ Paoli di Oderzo, ma la partecipazione degli ospiti al ricordo di un sacerdote che
anche loro avevano conosciuto è andata ben oltre alla
normalità del caso; l’amicizia tra i due gruppi era palpabile, e in chiesa si è creata una bella atmosfera di
comunità. Il particolare legame tra i due gruppi musicali è presto spiegato: il direttore è lo stesso, il gaiarinese Battista Pradal.
Arrivando all’ultimo momento ho dovuto piazzarmi
in una posizione infelice, dalla quale, invece del gruppo, vedevo il direttore, Battista, quasi di fronte; ecco
una sorpresa!
Negli anni ho assistito a mille tue direzioni del coro parrocchiale, e a diverse tue direzioni del coro e orchestra opitergino, ma era la prima volta che assistevo all’evento guardandoti in faccia. E per me si è rivelato uno spettacolo nello spettacolo!
Ho capito perché con te un piccolo coro parrocchiale cresce continuamente. Ho capito perché per i
componenti del gruppo di Gaiarine (gli altri non li conosco) sei un mito. Ho capito come hai fatto a crescere
insieme al gruppo opitergino, che rappresenta pressoché un unicum nella nostra zona, le cui esibizioni sono sempre impeccabili e vivamente apprezzate...
Pareva che tutta la musica uscisse dalle tue gesta e
il canto dalle tue labbra, tanto erano sincroni i tuoi movimenti e le tue espressioni con le voci e i suoni che
ascoltavo.
Dai tuoi occhi e dalle tue gesta si irradiavano tutta
la passione e l’amore che hai per la musica.
Ma nei tuoi occhi e nelle tue gesta c’era anche tutta la passione e tutto l’amore per le persone che ti stavano davanti! Questo mi ha colpito.
Hai composto un brano per il coro appositamente
per questa occasione, in ricordo del nostro parroco;
mi chiedevo se è una cosa che capita spesso. Mi chiedevo quanti tuoi colleghi comporrebbero un brano sui
versi di una zia sconosciuta ai più; tu lo hai fatto per amore di quella tua zia con la quale avevi un rapporto
speciale, alla tua maniera ne hai fissato il ricordo, e alla tua maniera ogni volta che lo esegui la fai rivivere.
Il gruppo, coro e orchestra, del quale rappresenti
l’anima, e che porta nelle nostre piazze musica di alto
livello eseguita con impeccabile qualità, a pensarci bene è un piccolo miracolo.
Non so quanti tuoi colleghi si impegnerebbero tanto per platee tutt’altro che metropolitane. E applaudire (tra l’altro, gratis!) a spettacoli come questi, a Gaiarine, non è cosa da poco; è un grande dono che ci fai.
Mentre ascoltavo e ti guardavo mi tornavano in
mente tanti momenti, più o meno remoti nel tempo, i
sacrifici che hai fatto, le comuni “avventure” con gli amici, anche qualche litigata…
Sei una delle persone più oneste che conosca; forse è per questo che non sei ancora “famoso”; sicuramente è per questo che sei ancora te stesso.
Forse non te l’ho mai detto, ma sei una delle persone che mi vengono in mente quando penso ai valori importanti della vita, a partire proprio dall’onestà e
dalla passione per il proprio operato; e poi l’umiltà, per
niente remissiva, ma complice di una giusta dose di
caparbietà, e il rispetto per le persone con cui lavori.
Se denaro e successo non sono in cima ai miei pensieri, è anche grazie alla frequentazione di persone come te.
Pur vincendo e piazzandoti in molti concorsi, la musica non ti sta arricchendo, ma tu e la tua musica fate
sentire ricchi chi vi avvicina!
Stefano