L`estate… - Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia

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L`estate… - Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
TAB. B - Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento
contiene I.R. e I.P.
MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO
L’estate…
… delle convenzioni
Associazione
Focus sulle Comunità di Valle
Intervista a Ivan Bonvecchio, presidente del Gruppo Giovani
sommario
Nella foto in alto
il momento della firma della
convenzione tra Associazione
Artigiani e Riva del Garda
Fierecongressi
RIVISTA MENSILE
DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO
ADERENTE A CONFARTIGIANATO
ANNO LXI N. 9 AGOSTO 2010
Nella foto in basso
la stipula dell’accordo tra
Associazione Artigiani,
Cooperativa Artigiana di
Garanzia e Cassa Centrale
Editoriale
… che autunno sarà (Roberto De Laurentis)
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Direttore responsabile
Stefano Frigo
Comitato di redazione
Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi,
Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani,
Samanta Turri
Impaginazione e stampa
Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 20 del 19.7.1949
Iscrizione all’ex Registro Nazionale
della Stampa/ROC n. 5534
Tiratura
13.250 copie
Chiusura in redazione
6 agosto 2010
Associazione
ACCORDI
Accordo tra Associazione, CAG e Cassa Centrale (Stefano Frigo)
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Uniti per crescere insieme (Stefano Frigo)
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TERRITORIO
Comunità di Valle: una sfida per il territorio (Franco Grasselli)
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INTERVISTA
«I giovani artigiani più partecipi» (Stefano Frigo)
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WORKSHOP
“Prima pensare e poi realizzare gli oggetti”
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ENERGIA
In Vallagarina è più facile installare il fotovoltaico
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AREA STUDI
Feste Vigiliane (Claudio Filippi)
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EVENTI
“I Giorni delle Rimanie” rievocazione storica
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“Pedalando in Rotaliana” 4ª edizione (Giancarlo Berardi)
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Direzione, redazione,
amministrazione e pubblicità
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
Via Brennero, 182 - 38121 Trento
tel. 0461.803800 - fax 0461.824315
CORSI
Riconquistare il mercato dopo la crisi
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AREA APPALTI
Nuovo regolamento dei contratti pubblici (Marzia Albasini)
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CONSORZI
Il Consorzio Artigianato Artistico di Qualità (Giorgio Dellagiacoma)
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Posta elettronica
[email protected]
CATEGORIE
21
Sito internet
www.artigiani.tn.it
Sistema Artigianato
COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA
CEII TRENTINO
TRENTINO CAF IMPRESE
EBAT
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32
34
36
Rubriche
AVVISI
La carta utilizzata per questa pubblicazione
è stampata da Publistampa Arti Grafiche,
azienda certificata FSC
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Ho contributi sufficienti per andare in pensione?
Come devo fare per presentare la domanda?
Quale sarà l’importo che mi spetta?
Se subisco un infortunio
cosa devo fare?
IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI
Il Patronato INAPA
una risposta
a tutte
le tue domande
inapa
Il Patronato INAPA
mette a tua disposizione
la consulenza
di medici ed avvocati
Sono andato in pensione ma lavoro ancora.
Pago sempre gli stessi contributi?
Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione.
Di cosa si tratta?
Che cos’è il Pacchetto Famiglia?
A chi posso rivolgermi per avere informazioni
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l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
editoriale
… che autunno
sarà
di Roberto De Laurentis
D
opo anni di sviluppo economico quasi selvaggio, di consumi in continua ed
incessante crescita, di mercati finanziari senza regole che sembravano dare spazio
a chiunque – dilettanti faidate inclusi – giusto due anni fa si cominciava
timidamente a parlare di crisi. Si sussurrava di importanti banche e strategiche
società di assicurazione, soprattutto americane, ormai senza più capitali e dunque
senza più capacità di fare fronte agli impegni assunti. Non erano sussurri, era tutto
vero. Tra le poche smentite gridate, le molte conferme taciute, e malgrado
l’intervento del Tesoro statunitense, fallivano la banca Lehman Brothers, le società
di mutui Fannie Mae e Freddie Mac, le assicurazioni AIG e via elencando…
Poi, come in un gigantesco domino, chiudevano le aziende da loro controllate.
Tutti si accorsero all’improvviso, con stupore quasi infantile, come i titoli americani
spazzatura fossero già arrivati in Europa, in Italia, perfino dentro le nostre banche
locali, ed avessero iniziato a strangolare l’economia.
Aziende ferme, cassa integrazione computata a milioni di ore, perdita di posti
lavoro, interi settori – quali la metalmeccanica, la chimica, l’edilizia –
completamente paralizzati. Insomma, tutto il sistema “mondo occidentale” a rischio
di implosione e, soprattutto, di guerra sociale. Almeno sui media. In realtà le nostre
autostrade hanno continuato e continuano ad essere intasate dai veicoli dei
vacanzieri del fine settimana. In realtà trovare un posto libero al mare o in
montagna durante le vacanze, estive o invernali, rimane il problema di sempre.
In realtà pensare che l’afflusso delle famiglie ai centri commerciali sia diminuito,
alla ricerca del necessario o del superfluo indistintamente, è solo una pia illusione.
Ed in Trentino? Gli interventi di sostegno all’economia messi in campo dalla Giunta
provinciale hanno concretamente risolto l’equazione “politica trentina = tempismo,
serietà, lungimiranza”. Perché, se è vero che le risorse pubbliche in Trentino non
mancano, è pure vero che – a differenza di altre regioni – da noi il loro utilizzo si
vede e si tocca con mano. In termini di infrastrutture, di servizi, di qualità della vita.
Da noi, il termine welfare, ha un significato preciso.
Roberto De Laurentis
Presidente dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese della
Provincia di Trento.
Così l’onda lunga della crisi, che ha battuto e talvolta abbattuto altre regioni, da noi
è arrivata smorzata. Tanto che la vera preoccupazione nasce adesso e ci si interroga
su cosa accadrà a settembre. Se ripartirà l’edilizia (il più veloce ed autentico motore
dello sviluppo) se terrà l’industria (obbligata a competere in termini di quantità,
di prezzo e di produttività, elementi quasi sconosciuti alle nostre realtà del territorio)
se terrà l’artigianato (colpito di striscio dal cambiamento con un 7-8% di aziende
in sofferenza sulle 14 mila totali) se terrà il credito (perché il problema non è la
mancanza del lavoro ma la difficoltà ad essere pagati per il proprio lavoro) insomma
se terrà tutto il “sistema trentino”.
Io credo che il “sistema trentino” terrà. Non solo per la necessità dell’imprenditore,
soprattutto nei momenti difficili, di professare comunque ottimismo. Non solo per le
risorse a disposizione, peraltro non infinite. Non solo per la nostra realtà, tutto
sommato, piccola e dunque più facilmente governabile. Ma, innanzitutto, per i segnali
positivi provenienti dall’esterno: maggiori ordini di acquisto, maggiore inflazione a
causa di consumi più sostenuti, maggiore voglia (o, meglio, necessità) di investimenti
in vista di una ripartenza dell’economia. Segnali importanti, da sommare alla forza
della nostra autonomia. Ai quali dobbiamo tuttavia aggiungere qualchecosa di nuovo:
una rinnovata fiducia nella nostra capacità, nel nostro sapere, nella nostra volontà di
“fare azienda”. Che nessuna politica, per quanto buona, e nessun contributo pubblico,
per quanto sostanzioso, potranno mai fornire alle nostre imprese. Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
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associazione
accordi
Accordo tra Associazione,
CAG e Cassa Centrale
È stata sottoscritta nel pomeriggio
di mercoledì 30 giugno presso la sede
dell’Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia di Trento
un’importante convenzione volta
a favorire l’imprenditoria artigiana
a titolarità femminile mediante
la concessione di finanziamenti a
condizioni agevolate, sia in termini
di condizioni economiche che di
garanzie richieste.
di Stefano Frigo
«C’
è grande soddisfazione per la firma di
questo accordo – ha commentato Roberto De Laurentis, presidente provinciale dell’Associazione Artigiani –. Il nostro mondo e
quello delle Casse Rurali continuano ad andare avanti a
braccetto: sono tante infatti le similitudini che ci legano
a partire dalla presenza capillare sul territorio sino ad arrivare a un modus operandi molto simile che cerca di
mettere la persona e le sue esigenze prima di tutto».
Entrando nello specifico della convenzione, il merito creditizio di ogni richiesta di finanziamento sarà
soggetto all’insindacabile giudizio della Cassa Rurale.
Scendendo più nei dettagli dell’operazione i destinatari della convenzione saranno le ditte individuali a titolarità femminile e società di persone in cui almeno il
75% delle quote sociali sia detenuto da donne associate
all’Associazione Artigiani. Saranno considerate iniziative finanziabili: 1) gli investimenti aziendali, materiali ed immateriali, compreso l’acquisto di beni usati, da effettuare o effettuati nei sei mesi antecedenti
la domanda; 2) il consolidamento dei debiti a breve
termine in debiti e medio-lungo termine; 3) apertura
di credito in conto corrente e/o smobilizzi crediti
SBF/fatture per le ordinarie necessità di gestione.
Il plafond generale messo a disposizione dalle
Casse Rurali Trentine ammonterà a 20 milioni di euro, mentre l’importo massimo per ogni iniziativa
non potrà superare i 100 mila euro, 50 mila invece
per quanto concerne le aperture di credito o smobilizzo crediti. Le forme tecniche prevederanno un finan-
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l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
Da destra Flavia Angeli, Giorgio Fracalossi, Roberto De Laurentis
e Giuseppe Bertolini
ziamento a medio termine con durata massima di 5 anni, fido in c/c con scadenza a revoca, fido anticipi SBF,
fido anticipi fatture (max 80% importo fattura).
Per quanto concerne invece le condizioni economiche la media mensile Euribor di periodo (div. 360)
fissata dalla singola Cassa Rurale sarà maggiorata dei
seguenti “spreads”:
1. finanziamento: più 1,90 b.p con tasso soglia del 3%
2. fido in c/c: più 1,50 b.p. con tasso soglia del 2,50%
3. anticipo sbf: più 0,90 b.p. con tasso soglia dell’1,75%
4. anticipo fatture 80%: più 1,25 b.p. con tasso soglia
del 2,00%.
Le condizioni di tasso sopra riportate sono da intendersi quali massime; le Casse Rurali potranno quindi
applicare condizioni migliorative.
Nel caso di impresa gestita da donne si prevede la
possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti attivati a valere del presente accordo, nel
periodo in cui l’imprenditrice è assente dall’azienda in
relazione al proprio stato di maternità e puerperio o
malattie gravi che abbiano colpito le imprenditrici, i
propri genitori, il proprio coniuge o i propri figli. Il periodo massimo di sospensione previsto è di 12 mesi.
Da non sottovalutare che è prevista una garanzia fideiussoria, a prima richiesta, rilasciata dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia, per una percentuale massima
pari all’80% dell’affidamento complessivo richiesto.
La convenzione in questione avvrà valenza sino al
30 giugno 2011.
Firmatari dell’accordo sono stati la stessa Associazione nella persona del presidente Roberto De Laurentis, la Cooperativa Artigiana di Garanzia con Giuseppe
Bertolini e la Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord-Est Spa con Giorgio Fracalossi. Presente
anche Flavia Angeli, presidente del Gruppo Donne Impresa dell’Associazione Artigiani. associazione
accordi
Uniti
per crescere insieme
È stato siglato lo scorso 29 giugno un accordo di collaborazione tra
l’Associazione Artigiani e Riva del Garda Fierecongressi volto a promuovere
e a sviluppare l’economia locale in particolare del settore artigianale e della
piccola impresa.
di Stefano Frigo
L’
Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento e Riva del Garda Fierecongressi si legano. È stato infatti siglato lo
scorso 29 giugno un accordo di collaborazione tra i
due soggetti in questione volto a promuovere e a sviluppare l’economia locale in particolare del settore artigianale e delle piccole imprese.
La firma è stata apposta dal numero uno provinciale dell’Associazione Roberto De Laurentis e dal presidente dell’ente fieristico rivano, Roberto Pellegrini. Il
tutto sotto lo “sguardo vigile” dell’assessore provinciale all’industria, artigianato e commercio Alessandro
Olivi. L’obiettivo è quello di trovare insieme modalità
nuove per fronteggiare e vincere la sfida della globalizzazione sul piano economico, culturale e sociale, stimolando la comunità provinciale.
Da questi presupposti è nato quindi l’accordo quadro che prevede una concreta attuazione attraverso diverse direttrici. Innanzitutto l’individuazione di manifestazioni fieristiche tematiche all’interno delle quali
sviluppare momenti di promozione e d’affari per le imprese socie dell’Associazione. In secondo luogo l’individuazione di tematiche di importante valenza innovativa ed informativa per le quali si rende necessaria
un’ampia divulgazione, al fine di creare momento di
formazione ed approfondimento da realizzarsi all’interno delle manifestazioni fieristiche o durante convegni e seminari appositamente dedicati.
Il tutto senza dimenticare la creazione di una costante attività di reciproco scambio e di confronto
che generino reciproco interesse di di promozione e
di affari. Saranno concordate iniziative di co-marketing settoriali che coinvolgano le imprese aderenti
all’Associazione Artigiani e gli eventi di Riva del Garda
Fierecongressi. Allo stesso tempo si cercherà di sviluppare ogni altra iniziativa ritenuta idonea a valorizzare
e a facilitare l’attività dell’Associazione, delle imprese
aderenti e del polo fieristico in questione.
«Credo proprio si possa ragionare su una Fiera dell’artigianato trentino da realizzarsi nel periodo estivo,
quando la zona del Garda è sold out – ha esordito De
Roberto De Laurentis, Alessandro Olivi e Roberto Pellegrini
Laurentis –. Noi possiamo contare su eccellenze che
spesso non vengono adeguatamente valorizzate, tanto
che numerosi artigiani sono sovente costretti a partecipare a fiere in giro per l’Europa per promuovere i propri
prodotti. Dare vita a un contenitore di qualità a Riva ci
permetterebbe di crescere attraverso una vetrina tutta
nostra, magari ospitando anche le eccellenze dell’artigianato continentale. In questo modo ci si potrebbe
anche confrontare, quindi crescere ulteriormente, e il
tutto acquisirebbe un respiro internazionale». Pellegrini ha invece sottolineato come: «In base all’accordo
stipulato gli artigiani potranno avere anche delle agevolazioni per la presenza nelle nostre attuali fiere, da
Expo Hotel passando per la Fiera della caccia e della pesca, a quella dei motori, ma anche all’Expo Schuh».
L’assessore Olivi si è detto assolutamente convinto
del fatto che «il futuro economico del Trentino è da ricercarsi proprio in accordi come questi, che mettono
assieme il livello locale con quello internazionale.
Troppi soggetti, ancora oggi, tendono invece ad operare in modo sfilacciato, seguendo la logica errata degli
egoismi personali. In futuro non sarà più così: occorre
fare rete e non solo a parole. L’Associazione Artigiani
e Riva del Garda Fierecongressi stanno dimostrando
concretamente cosa possa significare operare in maniera sinergica». Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
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associazione
territorio
Comunità di Valle:
una sfida per il territorio
Con la riforma istituzionale, approvata con Legge provinciale n. 3 del 2006,
una serie di poteri e competenze verranno trasferiti dalla Provincia alle
16 Comunità di Valle. Ecco un dettagliato resoconto di quello che cambierà
concretamente e di come i nuovi soggetti opereranno sul territorio.
di Franco Grasselli
N
egli ultimi mesi i giornali locali hanno dedicato ampio spazio alle costituzioni delle
Comunità di Valle. In queste cronache però
l’argomento è stato affrontato in modo frammentario, secondo gli stati di avanzamento in ogni singolo
territorio, mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti elettorali delle nascenti comunità e trascurando
spesso i contenuti della riforma istituzionale. Riteniamo utile riportare sinteticamente i contenuti della
legge di riforma, gli aspetti più rilevanti che coinvolgono anche i rappresentanti territoriali dell’Associazione Artigiani, nonché i meccanismi delle prossime
elezioni di Comunità.
Trasferimento e decentramento di poteri
Con questa riforma istituzionale, approvata con Legge provinciale n. 3 del 2006, possiamo dire che la Provincia ha messo in atto alcuni principi propri del federalismo. Infatti una serie di poteri e di competenze che
vengono ora esercitati centralmente dalla Provincia
verranno trasferiti e distribuiti alle 16 Comunità, cioè
ad un livello più vicino ai territori ed ai cittadini, responsabilizzando maggiormente gli amministratori del
singolo territorio. La Giunta provinciale ha garantito
che non vi saranno tagli nel trasferimento delle risorse
ai territori e le scelte su come e dove impiegare le risorse spetteranno agli amministratori delle Comunità. Ne
consegue che gli amministratori di Comunità risponderanno direttamente ai propri concittadini di valle e
nessuno potrà scaricare responsabilità di eventuali scelte sbagliate sulla Provincia matrigna.
Le Comunità di Valle eserciteranno funzioni amministrative in numerose materie, in pratica quelle
che interessano il livello sovracomunale. Ricordiamo
fra le più importanti:
• l’edilizia abitativa (pubblica e sovvenzionata);
• le azioni di interesse locale in agricoltura, sviluppo
della montagna, artigianato, fiere e mercati, miniere e cave, turismo, commercio;
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l’Artigianato
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• l’urbanistica di ambito sovracomunale, fra cui anche la definizione delle aree produttive di livello
provinciale;
• gli espropri per opere di interesse locale o sovr comunale;
• le infrastrutture a carattere sovracomunale;
• i servizi pubblici locali, il ciclo dell’acqua, il ciclo
dei rifiuti, il trasporto locale, la distribuzione dell’energia.
Quindi le Comunità di Valle decideranno ad esempio dove costruire scuole, piscine, teatri, centri sportivi; dovranno ad esempio scegliere dove sviluppare l’edilizia pubblica e dove attivare le aree produttive. In
pratica le Comunità di Valle dovranno decidere la programmazione economica e la destinazione urbanistica
del proprio territorio.
È ovvio che questa distribuzione di poteri dalla
Provincia alle Comunità, dal capoluogo ai territori,
implicherà un cambiamento di rapporti fra i territori
stessi e le forze locali, che potranno incidere maggiormente sul proprio sviluppo economico e sociale.
L’esempio più rilevante è costituito dalla competenza urbanistica: per preparare il Piano territoriale di
Comunità (cioè il piano urbanistico del territorio) la
La Giunta provinciale ha garantito
che non vi saranno tagli
nel trasferimento delle risorse
ai territori e le scelte su come
e dove impiegare le risorse
spetteranno agli amministratori
delle Comunità.
Ne consegue che tali
amministratori risponderanno
direttamente ai propri concittadini
di valle, senza scaricare le
responsabilità sulla Provincia.
associazione
territorio
Comunità è obbligata a coinvolgere preventivamente tutte le forze economiche e sociali. È evidente che
in questo campo l’Associazione Artigiani è uno degli
interlocutori principali; ma è altrettanto evidente
che il Gruppo dirigente locale dell’Associazione dovrà adeguatamente attrezzarsi ad affrontare questo
ruolo di importanza strategica, che prima era affidato
in modo esclusivo al Gruppo dirigente di livello provinciale. In questo senso l’istituzione della Comunità
di Valle rappresenta una sfida anche per i rappresentanti delle categorie economiche nel diventare vera
classe dirigente sul proprio territorio.
vato dovuto alla volontà di garantire la presenza in
Assemblea dei rappresentanti di ogni amministrazione comunale, anche la più piccola.
Le Assemblee delle Comunità vengono istituite
adottando un sistema di elezione misto:
• 2/5 dei componenti dell’assemblea sono eletti dai
Consigli comunali
• 3/5 dei componenti dell’assemblea sono invece
eletti direttamente dai cittadini.
A regime anche il Presidente della Comunità viene eletto direttamente dai cittadini, come succede
con l’elezione dei Sindaci.
Le Comunità, i nuovi organismi di governo,
le prossime elezioni
Le elezioni del prossimo 24 ottobre
I territori che esprimono una Comunità di Valle
sono 15. In alcuni casi il territorio della Comunità
corrisponde esattamente al territorio del Comprensorio, come ad esempio per il Primiero o per la Valle di
Non; in altri casi il territorio è stato disegnato ex novo. Anche per questo vi sono Comunità ampie e numericamente consistenti come la Vallagarina (85.025
abitanti) e l’Alta Valsugana (49.833 abitanti) e vi sono Comunità piccole, con pochi abitanti come quelle della Paganella (4.810 abitanti) e degli Altipiani
cimbri (4.548 abitanti). Nel territorio della Val d’Adige invece i Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme non costituiranno una Comunità, per la
disparità dimensionale dei quattro Comuni, ma i loro rapporti saranno regolati da una convenzione.
Nella tabella è riportato l’elenco delle 15 Comunità. In tutti i territori (eccetto in Vallagarina e in Alto Garda - Ledro) si sono costituiti i nuovi organi di
governo: il Presidente, la Giunta, l’Assemblea. Come
si legge nella tabella, in alcuni casi le Assemblee sono
piuttosto ampie, con un numero di componenti eleCOMUNITÀ
Valle di Fiemme
Ma perché tutti i cittadini trentini vanno a votare in
ottobre? E per cosa votano? Per comprendere il meccanismo di queste nuove elezioni a sistema misto, nella
tabella prendiamo ad esempio la Comunità della Valle
di Fiemme. Essa presenta un’Assemblea composta di
29 componenti che si andrà costituendo nel modo seguente: gli 11 Comuni del territorio della Val di Fiemme hanno già eletto attraverso i Consigli comunali
11 componenti dell’Assemblea (cioè i 2/5 dell’assemblea totale); mentre con le elezioni del 24 ottobre prossimo tutti i cittadini della Valle di Fiemme eleggeranno
direttamente i 17 componenti ancora mancanti (cioè i
rimanenti 3/5 dell’Assemblea). A questi 28 componenti va aggiunto il Presidente, eletto con elezione diretta.
Attualmente quasi tutte le Comunità di Valle sono formalmente costituite e sono operanti soprattutto per le competenze che erano finora esercitate dai
Comprensori (ora soppressi). È probabile che solo dopo l’elezione diretta dei rimanenti 3/5 delle Assemblee le nuove istituzioni troveranno una vera legittimazione e attiveranno le impegnative competenze
previste dalla riforma istituzionale. ABITANTI
COMUNI
19.364
11
NUMERO COMPONENTI
L’ASSEMBLEA
11 + 17 + 1 (il presidente) = 29
Primiero
10.097
8
8 + 12 + 1 = 21
Valsugana e Tesino
26.741
21
21 + 32 + 1 = 54
Alta Valsugana Bersntol
49.833
18
18 + 27 + 1 = 46
Cembra
11.315
11
11 + 17 + 1 = 29
Rotaliana Konigsberg
27.799
8
8 + 12 + 1 = 21
4.810
5
5 + 8 + 1 = 14
Paganella
Valle dei Laghi
10.023
6
6 + 9 + 1 = 16
Valle di Non
38.693
38
38 + 57 + 1 = 96
Val di Sole
15.510
14
14 + 21 + 1 = 36
Giudicarie
37.098
39
39 + 59 + 1 = 99
Alto Garda e Ledro
46.315
7
7 + 11 + 1 = 19
Vallagarina
85.025
17
17 + 26 + 1 = 44
Altipiani Cimbri
4.548
3
3+5+1=9
Comun General de Fascia
9.530
11
11 + 17 + 1 = 29
116.656
4
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Val d’Adige
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
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associazione
intervista
«I giovani artigiani
più partecipi»
Intervista a Ivan Bonvecchio eletto per la seconda volta alla guida del Gruppo
Giovani dell’Associazione. Il presidente rimarrà in carica fino al 2014.
Aumentare la partecipazione attiva e riuscire a farsi ascoltare di più gli obiettivi
principali del mandato.
di Stefano Frigo
anche avuto i miei bei dubbi. L’incarico che mi appresto a ricoprire per la seconda volta richiede tempo, passione, rinunce e nessuna retribuzione, alla fine però ha vinto la voglia di impegnarsi in prima
persona nella vita associativa. Provengo da una famiglia di artigiani e ho sempre creduto fortemente nei
valori dell’associazionismo specie nei momenti di
difficoltà. Saper muoversi insieme, creare sinergie e
reti è assolutamente fondamentale».
Di cosa è particolarmente orgoglioso
e quale invece la delusione più grande
del suo primo mandato?
I
l secondo mandato: «Quello che ci permetterà di
concretizzare diverse iniziative costruite negli
scorsi anni». Ivan Bonvecchio [nella foto], 34 anni
titolare della Zanardi Servizi, è stato confermato presidente del Gruppo Giovani dell’Associazione Artigiani
e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Resterà in
carica fino al 2014. Aumentare la partecipazione attiva
alla vita associativa e riuscire a farsi ascoltare di più, i
principali obiettivi del rieletto.
Presidente, intanto complimenti.
In secondo luogo ci dica cosa l’ha spinta
a ricandidare dopo la prima esperienza?
«Senza dubbio la volontà di costruire sulle basi
gettate nei primi quattro anni. La realtà associativa è
complessa, varia, piena di sfaccettature. È assolutamente necessario avere del tempo per poterla capire
a fondo, proprio per questo sono convinto servano
due mandati per poter concretizzare ciò che si vorrebbe portare a termine. Non vi nascondo che ho
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l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
«Le soddisfazioni sono state diverse ma se devo
sceglierne una direi l’organizzazione del corso F.A.I.
(Formazione aspiranti imprenditori) Impresa. Si è
trattato di un percorso dedicato ai giovani potenzialmente interessati a intraprendere la strada dell’imprenditoria, che si rivolgeva ai non associati. Il
tasto dolente era e rimane la difficoltà a coinvolgere
gli artigiani alle iniziative che organizziamo. Potenzialmente sarebbero circa 7.500 i soggetti che potrebbero essere parte attiva del Gruppo Giovani, al
«Potenzialmente sarebbero circa
7.500 i soggetti che potrebbero
essere parte attiva del Gruppo
Giovani, al momento il nostro
bacino d’utenza non supera
le 250 unità. Qualche passo avanti
rispetto al passato è stato fatto ma
la strada è ancora lunga,
personalmente mi sento di invitare
tutti a diventare e sentirsi
protagonisti in Associazione».
associazione
area appalti
«Se effettuare un lavoro attraverso
l’uso dell’informatica riduce i costi è
necessario adeguarsi e non è possibile
pensare il contrario. La difficoltà sta
proprio nell’essere in grado di
adeguarsi alle novità e quando
possibile addirittura anticiparle».
momento il nostro bacino d’utenza non supera le 250
unità. Qualche passo avanti rispetto al passato è stato
fatto ma la strada è ancora lunga, personalmente mi
sento di invitare tutti a diventare e sentirsi protagonisti
in Associazione».
Quali sono le problematiche più sentite
tra i giovani imprenditori?
«A me piace molto ascoltare per cui rispondo con
particolare piacere a questa domanda. Direi che in generale gli ostacoli maggiori per noi sono rappresentati
dalla velocità dei cambiamenti sotto tutti i punti di vista. Fino a una decina di anni fa un imprenditore poteva anche non interessarsi alle eventuali novità proposte dal mercato, ora è impossibile. Se effettuare un lavoro
attraverso l’uso dell’informatica riduce i costi è necessario adeguarsi e non è possibile pensare il contrario.
La difficoltà sta proprio nell’essere in grado di adeguarsi alle novità e quando possibile addirittura anticiparle.
Bisognerebbe riuscire a dominare il cambiamento e
non il contrario. Quasi superfluo aggiungere che attraverso il confronto continuo e quindi la vita associativa,
questo risultato potrebbe risultare più semplice da raggiungere».
Presidente, lei sarebbe contento
se fra quattro anni…?
«Fossero di più le persone che vivono in maniera attiva il Gruppo Giovani. So che potrei risultare ripetitivo
ma per me questa è la priorità assoluta. Ora cominceremo cercando di coinvolgere maggiormente i singoli
comprensori in modo che le iniziative non siano organizzate solo a livello provinciale ma possano partire anche dalle realtà di valle. Credo che la capillarità territoriale e quindi la vicinanza agli associati, il capire a fondo
le problematiche che questi vivono, sia fondamentale
per aumentare la propria capacità attrattiva. Solo incrementando la nostra massa critica potremo far sentire
maggiormente la nostra voce sia con i vertici dell’Associazione che con il mondo esterno. Per citare una frase
che ho sentito pronunciare dal presidente Roberto De
Laurentis: “Noi siamo una splendida macchina da corsa
con tanti cavalli che però non riusciamo ancora a scaricare completamente a terra”». Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
9
associazione
workshop
“Prima pensare e poi
realizzare gli oggetti”
… una giornata con Alessandro Mendini.
I
n occasione della mostra Mendini > Depero
allestita alla Casa d’Arte Futurista Depero, il
14 ottobre Alessandro Mendini terrà un workshop a numero chiuso, rivolto agli artigiani e ai giovani designers trentini dal titolo “Prima pensare e poi realizzare gli oggetti”.
Si tratta di un’occasione unica ed esclusiva per conoscere e
lavorare a stretto contatto con una delle firme
più prestigiose e originali del design e dell’architettura in Italia e nel mondo.
Sotto la guida del noto architetto, i partecipanti
avranno la possibilità di approfondire le dinamiche
del processo creativo, di analizzare le motivazioni, le
istanze estetiche, tecniche e produttive della realizzazione di un oggetto.
Perché si progetta? Per chi?
Che cosa? Dove? Quando?
Sono queste solo alcune delle domande che Alessandro
Mendini rivolgerà ai partecipanti in un percorso ricco di stimoli,
suggestioni nell’atto del pensare e creare oggetti. IL WORKSHOP SARÀ TENUTO
DA ALESSANDRO MENDINI
IL 14 OTTOBRE 2010
Numero massimo di partecipanti:
40 persone
Il programma del workshop sarà pubblicato sul sito
www.mart.trento.it
Per informazioni e iscrizioni contattare
Sezione Didattica del Mart
tel. 0464.454154
e-mail: [email protected]
10 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
associazione
energia
In Vallagarina è più facile
installare il fotovoltaico
L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento – Comprensorio della Vallagarina – ha stipulato un’intesa con la Cassa Rurale della Bassa
Vallagarina per facilitare l’installazione di impianti fotovoltaici.
L’
Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento – Comprensorio della Vallagarina – ha stipulato un’intesa con
ASSeT Bassa Vallagarina srl (società di servizi partecipata da ASSeT associazione e Cassa Rurale Bassa Vallagarina) e Cassa Rurale della Bassa Vallagarina in merito
alla possibilità per le imprese site nei territori in cui
opera la Cassa Rurale stessa di sottoscrivere un contratto di locazione e collaborazione con ASSeT srl riguardante l’installazione di impianti fotovoltaici.
Il contratto prevede la messa a diposizione per 20
anni di spazi e coperture delle Imprese Artigiane interessate ad essere locatarie per la messa in opera di
impianti fotovoltaici di proprietà della ASSeT srl. Per
la locazione verrà corrisposto un canone e, allo stesso
tempo, ci sarà la possibilità di installare un impianto
proprio della medesima dimensione e capacità produttiva. La AsseT srl si incarica di espletare tutta la
parte progettuale e burocratica dell’operazione.
Le condizioni pattuite (visionabili sul sito www.crbvallagarina.net) saranno valide per le richieste presentate entro e non oltre il 20.08.2010, dopo tale data
potrebbero esservi delle modifiche. Si ringraziano, in
particolare, i rappresentanti dell’Associazione di Avio
S.F.
e Ala per l’interessamento all’iniziativa. Per ulteriori informazioni: ASSeT srl - tel. 0464.678121 (Gianni Debiasi)
Associazione Artigiani e Piccole Imprese - Ufficio Comprensoriale di Rovereto - tel. 0464.487784 (Elena Bertolini)
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
11
associazione
area studi
Feste
Vigiliane
Le Feste Vigiliane per la
ventisettesima volta sono tornate
ad animare il Centro Storico della
città di Trento per due lunghi fine
settimana. Il Borgo dell’Artigianato
diventa palcoscenico della
produzione provinciale.
di Claudio Filippi
L
a manifestazione, organizzata ancora una volta
con grande passione da Guido Malossini e dal
suo Comitato, coordinato da Ileana Sontacchi,
ha presentato un programma di eventi davvero unico.
In realtà ormai le Vigiliane rappresentano un vero e
proprio contenitore di eventi e spettacoli. Basti ricordare i più caratteristici: la Cena benedettina a lume di
candela, i cortei di rievocazione storica, la disfida dei
Ciusi e dei Gobi per la conquista dell’ormai famosa polenta, la zatterata del Palio dell’Oca, i fuochi della
Magica Notte dedicata al patrono della città o l’ormai
famoso rito della “Tonca” che ogni anno mette alla
berlina i personaggi pubblici più in vista della città.
Queste sono le occasioni che, durante le Vigiliane,
richiamano in Centro ogni giorno migliaia di persone, per lo più trentini, anche se sono sempre più numerosi i turisti provenienti da fuori provincia. Anche
12 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
per questa ragione con il passare degli anni questa
che è, e resta, una splendida festa popolare si è arricchita di sempre nuove offerte e manifestazioni che
vogliono essere la vetrina di tutto ciò che la terra
trentina è in grado di offrire.
Ma cosa meglio dei prodotti dell’Artigianato rappresenta l’immagine e la cultura del saper fare di una comunità e di un territorio? Per questo motivo all’interno dell’evento si è consolidata la presenza di una
rappresentanza di produzioni artigianali a creare
una sorta di grande “bottega a cielo aperto” in grado di riprodurre un piccolo ma significativo spaccato di ciò che gli artigiani trentini possono creare.
Anche quest’anno quindi, nel secondo fine settimana delle Feste, da giovedì a domenica, si sono presentate una quarantina di realtà artigianali in altrettanti stand in quello che è stato appunto denominato
il Borgo dell’Artigianato, porzione di Centro Storico
che da Piazza Battisti arriva a Piazza Fiera.
In via Mazzini ha trovato posto l’esposizione dei
manufatti e la presentazione di alcune lavorazione
degli Artigiani-Artisti che fanno parte del Consorzio
Artigianato Artistico e di Qualità Trentino.
In Stretta Vigilio sono state localizzate alcune
imprese dei settori più diversi – dai gelati ai salumi passando per l’oggettistica in legno fino all’editoria per bambini – che hanno aderito al Progetto di valorizzazione territoriale dell’artigianato
denominato ST.ART (Le Strade dell’Artigianato).
Ai piedi delle mura medievali infine gli orafi
trentini hanno dato vita alla Via dell’Oro e dell’Argento presentando manufatti di altissimo valore
realizzati appositamente per l’occasione.
Nelle Feste appena concluse, per la prima volta
hanno esposto nel Borgo anche una decina di artigiani provenienti dalla Liguria grazie ad un accordo di collaborazione tra il nostro Consorzio
dell’Artistico e le aziende di Confartigianato Liguria che aderiscono al protocollo LiguriaStyle.it nato per promuovere l’artigianato d’eccellenza di
quella regione. associazione
eventi
“I Giorni delle Rimanie”
rievocazione storica
Anche quest’anno, sabato 30
e domenica 31 ottobre,
l’Associazione Culturale “Giulia
Turcati” è lieta di aprire le porte al
passato a tutti coloro che avranno
la curiosità di rivivere le tradizioni
e i sapori di secoli che vengono
spesso denominati come “bui” ma
che portano dentro di sé le origini
della nostra società.
[foto da www.sopramonte.it]
A
gli albori del Medioevo, ogni anno nel mese
di ottobre, al termine del raccolto, il Gastaldo saliva da Trento a Sopramonte per la raccolta delle tasse che, all’epoca, consistevano in prodotti della terra e del nascente artigianato locale. Le
imposte venivano denominate per l’appunto “Rimanie”, termine che designava la loro origine semplice
e naturale.
Ed è proprio in ricordo di quest’antico rituale che
nasce l’idea di rievocare, con cadenza biennale, l’atmosfera dei secoli passati nel cuore di quello che fu
l’antico borgo di Sopramonte.
Nell’estate 2005 nasce quindi la nuova Associazione Culturale “Giulia Turcati” di Sopramonte con lo
scopo di poter dar vita a manifestazioni e ricerche storiche che possano coinvolgere il sobborgo di Trento.
L’Associazione vuole onorare la nobildonna Giulia Turcati, anima vivace e predisposta all’amore della
cultura e delle origini della sua terra. La contessa soggiornava volentieri nella sua residenza estiva di Sopramonte dove si circondava della compagnia dei
più illustri letterati e artisti del capoluogo e dell’intera regione; il suo contributo alla vita del paese non
può che essere ricordato come pregio per l’intera popolazione e proprio per questo a lei viene dedicata l’attività della nuova e attiva associazione.
La rievocazione storica “I Giorni delle Rimanie”
ha il suo inizio nel dicembre 2005 in cui una cospi-
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l’Artigianato
13
associazione
eventi
cua partecipazione di figuranti ha avvolto in un
mantello di sogni l’antico centro storico di Sopramonte facendo assaporare a tutti i visitatori la vita
del Medioevo attraverso musiche, antichi mestieri e
antiche pietanze.
Con le successive edizioni la manifestazione ha riscosso sempre maggior successo pregiandosi del sostegno degli enti locali e della collaborazione con altre associazioni ad interesse storico.
Anche quest’anno, sabato 30 e domenica 31 ottobre, l’Associazione Culturale “Giulia Turcati” è lieta
di aprire le porte al passato a tutti coloro che avranno
la curiosità di rivivere le tradizioni e i sapori di secoli
che vengono spesso denominati come “bui” ma che
portano dentro di sé le origini della nostra società.
Più di 180 figuranti vi aspetteranno per condurvi
alla scoperta di professionisti falconieri, artigiani e
nobili; non mancherà un punto di ristoro anch’esso
legato alle antiche tradizioni che vi lascerà gustare le
antiche ricette.
L’atmosfera notturna sarà in grado di sorprendervi
in un viaggio di storia e di emozioni al cui termine i
sogni sembreranno per un attimo aver vissuto nei
meandri della memoria e lasceranno negli occhi il ricordo di quei secoli in cui la vita era appesa al filo leggero dello scorrere inesorabile e riflessivo del tempo. “Pedalando in Rotaliana”
4ª edizione
Come per gli anni scorsi, l’evento si terrà in concomitanza della festa di “Fine Estate a Mezombart” e prevede due percorsi di 6 e 22 km, rispettivamente per bambini e per adulti.
di Giancarlo Berardi
Domenica 29 agosto 2010 a Mezzolombardo, si
svolgerà la quarta edizione della manifestazione
“Pedalando in Rotaliana”, iniziativa cicloturistica
non competitiva, voluta dall’Ufficio Comprensoriale C.5 dell’Associazione per raccogliere fondi a
favore del Progetto Oncologia in Trentino.
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Gli interessati possono confermare la partecipazione, inviando la scheda allegata alla nostra rivista, unitamente alla quota di partecipazione.
Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme
una giornata di festa e di solidarietà!
associazione
corsi
Riconquistare il mercato
dopo la crisi
Come creare e strutturare la propria forza vendita.
I
n seguito ai risultati positivi in termini di gradimento del corso sperimentale sulle reti di vendita
organizzato nel settembre del 2009, Trentino Sviluppo ripropone una nuova edizione del corso denominato “Riconquistare il mercato dopo la crisi: come creare e strutturare la propria forza vendite”, destinato alle
imprese del territorio trentino desiderose di acquisire
nuove conoscenze e strumenti per migliorare la propria efficienza nell’approccio al cliente.
Composizione del modulo formativo
• 16/09/2010, h. 9-18 I PARTE - “Come creare e
strutturare la propria forza vendite”.
• 17/09/2010, h. 9-18 II PARTE - “Come creare e
strutturare la propria forza vendite”.
viando il modulo allegato debitamente compilato
entro e non oltre il 25 agosto 2010, ore 13.00:
• via mail, inviando a [email protected]
• via fax, allo 0464.443112
• o consegnandolo allo sportello di Trentino Sviluppo, via F. Zeni, 8 - Rovereto, dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Sarà data priorità alle richieste di partecipazioni
singole e all’ordine cronologico di arrivo.
Destinatari
Piccole e medie imprese produttive di beni e servizi
con almeno una sede legale in provincia di Trento.
Quota d’iscrizione
120 euro a persona.
Luogo
Iscrizione e modalità di pagamento
Polo Tecnologico di Rovereto - via F. Zeni 8, Rovereto (TN).
Numero di posti disponibili
Massimo due persone per azienda, per un numero
massimo di 15 persone.
Richiesta di iscrizione
Le aziende interessate dovranno far pervenire una
manifestazione di interesse a Trentino Sviluppo, in-
Selezionate le manifestazioni d’interesse pervenute, Trentino Sviluppo contatterà coloro che saranno
stati ammessi al corso entro il 30 agosto 2010. Gli ammessi completeranno la propria iscrizione effettuando
il versamento anticipato della quota di iscrizione entro e non oltre il 3 settembre 2010 a mezzo bonifico
bancario presso la Cassa Rurale di Rovereto codice
IBAN IT 33 G 08210 20800 000000124625. Per ulteriori informazioni:
[email protected] o telefonare allo 0464.443111
chiedendo di Laura Maffei
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l’Artigianato
15
associazione
area appalti
Nuovo regolamento
dei contratti pubblici
In dirittura d’arrivo il tanto atteso
Regolamento di attuazione del
Codice dei Contratti Pubblici di
Lavori, Servizi e Forniture, che
unisce in un unico testo di legge le
innumerevoli disposizioni normative
in materia di appalti, con l’intento di
rendere più agevole la
consultazione per tutti i soggetti
interessati, semplificando i vari
passaggi dell’appalto: dal progetto
alla realizzazione dell’opera,
passando dalla qualificazione
dell’impresa per la partecipazione
agli appalti pubblici.
di Marzia Albasini
L
o scorso 18 giugno 2010, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via (quasi) definitiva
il Regolamento di attuazione del Codice dei
Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture
(D.Lgs. 163/2006).
Il Regolamento è stato trasmesso al Presidente della Repubblica, che lo emanerà (con eventuali ultimi
ritocchi) con proprio decreto e, successivamente, sarà
sottoposto alla registrazione alla Corte dei Conti ed
alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
L’entrata in vigore sarà comunque subordinata ad
una ulteriore tempistica: il nuovo Regolamento entrerà in vigore dopo 180 giorni dalla data della sua
pubblicazione sulla G.U., salvo per alcune norme, relative alle sanzioni alle imprese e alle S.O.A., che entreranno in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale.
Il nuovo Regolamento, atteso da anni, è frutto di
un’importante opera di revisione (la prima versione
definitiva risale al 21 dicembre 2007), che unisce in un
unico testo di legge le innumerevoli disposizioni normative di rango regolamentare in materia di appalti,
fino ad ora sparse in una miriade di testi differenti.
Per questo motivo è stato accolto da molti consensi.
Apprezzato perché rende più agevole la consultazione
16 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
per tutti i soggetti interessati, semplificando le procedure e garantendo maggiore trasparenza negli appalti e
perché è stato studiato con l’obiettivo di migliorare la
qualità delle opere pubbliche e di favorire la riduzione
delle varianti in corso d’opera e del contenzioso, soprattutto relativamente alla fase di esecuzione dell’opera.
Critiche, tuttavia, sono state avanzate per talune
carenze del regolamento. In particolare, viene lamentata l’insufficienza del regolamento su due temi che
stanno particolarmente a cuore alle imprese:
• il sistema di aggiudicazione degli appalti mediante il massimo ribasso, che con un intervento più
deciso avrebbe potuto, più opportunamente, essere abolito e sostituito dall’offerta economicamente più vantaggiosa;
• il subappalto a catena, che comportando lo sfruttamento della manodopera, con ripercussioni soprattutto sulla sicurezza nei cantieri, dovrebbe essere eliminato con maggiore vigore.
Luci ed ombre, quindi, come spesso accade per le
nuove normative con progetti ambiziosi.
Per il dettaglio degli istituti e le novità introdotte
è necessario attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, poiché non sono esclusi aggiustamenti dell’ultima ora. In ogni caso possiamo anticipare
alcune novità e la struttura del regolamento, suddiviso in 7 parti:
• PARTE I - Disposizioni comuni.
• PARTE II - Contratti pubblici relativi a lavori nei
settori ordinari.
• PARTE III - Contratti pubblici relativi a servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria nei settori ordinari.
• PARTE IV - Contratti pubblici relativi a forniture e
altri servizi nei settori ordinari.
• PARTE V - Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture nei settori speciali.
• PARTE VI - Contratti eseguiti all’estero.
• PARTE VII - Disposizioni transitorie e abrogazioni.
Di particolare rilievo per le nostre imprese, sono,
evidentemente, la Parte II e la Parte IV del regolamento. In particolare:
Nella seconda parte sono riportate le norme
che devono essere utilizzate per i contratti pubblici relativi a lavori nei settori ordinari.
In questa parte sono confluiti i due principali regolamenti attuativi della Merloni: quello generale, il
D.P.R. n. 554/1999, che è rimasto fino ad ora il riferi-
associazione
area appalti
Vi sono, poi, talune norme che tendono a riconoscere all’appaltatore una maggiore garanzia rispetto
al passato nei confronti della Pubblica amministrazione, in particolare è stata rivista la normativa sulla
consegna tardiva degli appaltatori per fatto o colpa
della Stazione appaltante o, ancora, la normativa in
tema di sospensione illegittima dei lavori.
Sul fronte della qualificazione delle imprese
mento quale Regolamento di attuazione del Codice
dei Contratti, unitamente al D.P.R. n. 34/2000, che
disciplina il sistema di qualificazione dei soggetti esecutori di lavori pubblici (attestazione S.O.A.).
In particolare, è trattata la regolamentazione dei
lavori nei settori ordinari, con un ordine degli argomenti che ricalca l’evoluzione temporale dell’opera:
dall’inserimento dell’opera nella programmazione
(articoli da 11 a 13) alla progettazione e verifica del
progetto (articoli da 14 a 59), all’esecuzione dei lavori (articoli da 147 a 177), alla contabilità (articoli da
178 a 214), fino al collaudo (articoli da 215 a 238).
Talune norme (articoli 9 e 10) sono dedicate all’individuazione del Responsabile Unico del procedimento
dei lavori, figura tecnica con idonea professionalità.
Punti più significativi
Una definizione più analitica dei livelli di progettazione, soprattutto attraverso la verifica dei progetti affidata a organismi esterni con il compito di certificarne l’effettiva tenuta, congruità dei prezzi e
buona qualità. Inoltre, per la prima volta, disciplina in
maniera organica la materia della verifica del progetto,
indicando con chiarezza i contenuti minimi obbligatori di tutte le fasi progettuali, già a partire dallo studio
di fattibilità. Sono stati introdotti i contenuti dello studio di fattibilità, l’individuazione a un alto livello di
dettaglio dei contenuti degli elaborati progettuali e la
definizione di una rigorosa procedura di verifica dei
progetti, mediante disposizioni volte ad accertare la rispondenza della progettazione ad una serie di requisiti
che ne garantiscano l’appaltabilità e la conseguente
realizzazione del progetto, rispetto ai tempi, ai costi,
alla qualità e alla sicurezza. Le nuove norme, che mirano a migliorare la qualità progettuale, tendono a minimizzare i rischi derivanti dall’introduzione di varianti e sospensioni, anche in termini di contenzioso.
e, quindi, dell’accesso ai lavori pubblici, dall’ultima versione è stato stralciato il contestato “allegato
A1” (che era presente nella precedente bozza di decreto) contenente rigidi requisiti per la qualificazione
delle imprese nella categoria di opere specializzate.
La questione della definizione di tali requisiti verrà
rinviata ad un successivo apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Si segnala la nascita di due nuove classifiche di lavori di attestazione S.O.A., pensate per le Piccole e
medie imprese:
• la nuova categoria III BIS – che si inserirà tra la III
e la IV classifica attuale – comprendendo i lavori tra
1,033 milioni e 1,5 milioni;
• la categoria IV BIS, che interverrà dopo la IV classifica, comprendendo i lavori tra 2,5 e 3,5 milioni.
Sono state inoltre introdotte norme per la qualificazione di imprese maggiormente strutturate sotto il profilo del patrimonio netto (pari o superiore al 10% della
cifra di affari media annuale dell’ultimo quinquennio),
che assume maggiore rilevanza rispetto al fatturato e
lavori eseguiti (incremento convenzionale premiante).
Sono state, poi, riviste e ridefinite talune categorie
di lavori già esistenti. In particolare sono state ridefinite:
• la categoria OS2, divisa in OS2 A e OS2 B, relativa
ai Beni culturali mobili di interesse archivistico e
librario;
• la categoria OS12, divisa in OS12 A volta a migliorare le opere di sicurezza del traffico stradale e in
OS12 B per le altre opere di sicurezza (barriere paramassi, fermaneve e simili);
• la categoria OS18, divisa in OS18 A per Componenti strutturali in acciaio e OS18 B per Componenti per facciate continue, con telai in metallo e
elementi modulari in vetro;
• la categoria OS8 comprenderà ora le sole lavorazioni
di impermeabilizzazione; rinviando le restanti lavorazioni che in precedenza erano comprese nella categoria alla categoria OS7, in cui sono riportate la
manutenzione o ristrutturazione di isolamenti termici e acustici, controsoffittature e barriere al fuoco;
• rilevanti novità si registrano per la categoria OG11,
che qualifica per l’esecuzione dei lavori di categoria
OS3 - OS28 e OS30.
Un’importante novità sarà la nuova norma che dà
attuazione all’art. 50 del Codice dei contratti, che consente di utilizzare l’istituto dell’avvalimento (già conosciuto per la partecipazione ad una singola gara
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
17
associazione
area appalti
di appalto) in sede di attestazione S.O.A., purché tra
le imprese (ausiliaria ed ausiliata) esista un rapporto di
controllo ai sensi dell’art. 2359 Codice Civile.
È prevista anche l’introduzione di uno sconto su
talune tariffe di attestazione S.O.A., che, si ricorda, sono stabilite dal decreto e non possono essere fatte oggetto di alcuna scontistica difforme dalle previsioni
del decreto da parte degli Organismi di attestazione.
Sempre in materia di qualificazione, come anticipato, le uniche norme che entreranno in vigore subito (dopo i 15 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale) saranno quelle sulle sanzioni alle imprese
che non collaborano con l’Autorità di vigilanza, per le
quali sono previste multe fino a 25.000 euro e, in caso
di recidiva, anche l’espulsione dal mercato. E altre
sanzioni più pesanti per le imprese che utilizzano certificati dei lavori falsi (sanzione raddoppiata a 51.000
euro più la segnalazione nella banca dati dell’Autorità
di Vigilanza dei contratti).
Sanzioni immediate anche per le società di attestazione S.O.A., che, vi è da ritenere, essendo ulteriormente responsabilizzate effettueranno controlli
più rigorosi e rigidi in fase di attestazione e qualificazione delle imprese.
Sotto questo aspetto, il nuovo Regolamento è stato
accolto con forti critiche da parte degli Organismi di attestazione S.O.A., che lamentano una eccessiva responsabilizzazione a loro carico, senza che venga loro garantita un’effettiva possibilità di controllo e di verifica
della documentazione a loro presentata da soggetti terzi, ma è probabile che i rigorosi requisiti richiesti alle
S.O.A. finiranno per ridurre sensibilmente il fenomeno
delle qualificazioni rilasciate senza gli opportuni controlli e restringerà l’ambito degli operatori economici a
quelli effettivamente idonei al loro ruolo, garantendo
di conseguenza un accesso al mercato pubblico alle imprese realmente e seriamente qualificate.
Nella quarta delle sette parti che compongono
il Regolamento sono riportate le norme che devono essere utilizzate per i contratti pubblici relativi
a forniture e altri servizi nei settori ordinari.
18 l’Artigianato
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Il regolamento segue l’orientamento generale del
Codice dei contratti, volto a garantire i maggiori vincoli che caratterizzano tradizionalmente la normativa sui lavori, nel rispetto delle differenze e delle particolarità del settore dei servizi e delle forniture.
In particolare, introduce alcuni profili di rilevante
innovatività nella disciplina in ordine alle varie fasi in
cui si articola la procedura di affidamento, oltre a chiarire e dettagliare le modalità applicative di alcuni istituti.
Tra gli elementi di maggior rilievo segnaliamo l’introduzione di:
• una disciplina della programmazione degli appalti di forniture e di servizi, formulata tenendo
conto dell’esigenza di fornire alle stazioni appaltanti criteri utili per l’elaborazione di una efficiente
programmazione degli appalti di servizi e forniture;
• una disciplina di dettaglio dei compiti e delle attività del Responsabile del procedimento (art. 273);
• una riorganizzazione della disciplina relativa ai requisiti di partecipazione e selezione delle offerte, contenente i criteri di selezione delle offerte e le
procedure di scelta del contraente nonché i presupposti, le condizioni e le modalità di svolgimento
dell’asta elettronica;
• l’introduzione di un’articolata disciplina in tema
di esecuzione del contratto e contabilità, tenendo
conto anche delle modifiche in corso di esecuzione del contratto;
• una nuova disciplina in tema di collaudo per le
forniture e di verifica di conformità delle prestazioni contrattuali per i servizi, il cui obiettivo è quello
di dettare una regolamentazione generale per una
procedura che, fino ad oggi, nei settori delle forniture e dei servizi era disciplinata a livello di singolo
affidamento, negli atti contrattuali;
• viene infine introdotto il profilo della finanza di progetto (art. 278), con procedure semplificate rispetto
al settore dei lavori, che consentiranno di attivare
risorse private per la prestazione di pubblici servizi.
A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
del Decreto provvederemo ad un esame più approfondito delle singole novità introdotte. In particolare è trattata la
regolamentazione dei lavori nei
settori ordinari, con un ordine degli
argomenti che ricalca l’evoluzione
temporale dell’opera:
dall’inserimento dell’opera nella
programmazione (articoli da 11 a 13)
alla progettazione e verifica del
progetto (articoli da 14 a 59),
all’esecuzione dei lavori (articoli da
147 a 177), alla contabilità (articoli
da 178 a 214), fino al collaudo
(articoli da 215 a 238).
associazione
consorzi
Il Consorzio Artigianato
Artistico di Qualità
Spaziando tra i vari consorzi associativi questo mese rivolgiamo la nostra
attenzione al Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino che a
mezzo del suo attuale presidente, Stefano Armellini, ci testimonia gli aspetti
più salienti di questa esperienza consortile, ormai decennale.
di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa
Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino
Nome Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino
Nato nell’anno 2000
Locazione Via Brennero, 182 - 38121 Trento
Categoria Marketing
Consorziati 64
Il Consorzio è nato nell’anno 2000
per volere dell’Associazione Artigiani
e Piccole Imprese della Provincia di
Trento che ha raccolto la volontà di 51
aziende fondatrici di essere maggiormente rappresentate, soprattutto per
gli aspetti della promozione e della
commercializzazione. Oggi conta 64
imprese artigiane consorziate di cui
12 specializzate nel settore Artigianato di Qualità (arredamenti e beni
durevoli su misura) e 52 nel settore
Artigianato Artistico (oggettistica e
complementi di arredo). Si tratta, nella maggior parte dei casi, di piccole
aziende, che hanno trovato nel Consorzio un appoggio e uno strumento
utile per ampliare e migliorare i propri
orizzonti commerciali. Tutti i consorziati partecipano regolarmente alle
iniziative volte a migliorare la formazione tecnica, la conoscenza storica,
la condivisione di valori estetici, nonché la salvaguardia delle produzioni a
completa tutela del cliente.
Il Consorzio si occupa di una serie di attività volte alla promozione e alla vendita dei prodotti dei consorziati. Elabora
annualmente il programma delle fiere
e delle altre manifestazioni a cui gli artigiani partecipano, a seconda della tipologia merceologica prodotta e delle
singole strategie commerciali. Determina e gestisce le azioni promozionali
in generale: pubblicazioni, brochure,
trasmissioni televisive e radiofoniche,
sito internet, eccetera. Organizza e gestisce materialmente le fiere e attività
promozionali per conto dei consorziati,
che godono di particolari agevolazioni.
Gestisce e vende prodotti dei consorziati anche attraverso i Bookshop presenti presso le prestigiose sedi del Castello del Buonconsiglio e di Castel
Thun. Ha in essere anche un accordo
commerciale con Casa d’arte Depero a
Rovereto per la vendita di prodotti artigianali ispirati al Maestro futurista
roveretano. Elabora i piani ed attività
programmate dal Consorzio da presentare all’ente pubblico per le agevolazioni previste dalle leggi vigenti. Garantisce infine, per la massima tutela
del consumatore, l’originalità e la tipicità delle opere, perché sottoposte ad
accurata e rigorosa selezione.
Nell’ottica di tutela e garanzia sopra
descritte il Consorzio si fa promotore della diffusione di un nuovo Marchio di Eccellenza, da assegnare ai
consorziati in possesso dei requisiti
che sono contenuti in un apposito e
dettagliato disciplinare.
Il marchio di eccellenza depositato in
CCIAA “ArtigianArte Trentino” è destinato a promuovere, tutelare e valorizzare le opere ed i lavori realizzati in
modo artigianale. A rafforzare questi
scopi va anche aggiunto che sono tutti elementi presenti nella Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico,
sottoscritta ad aprile 2010 da parte
del Centro Europeo di Impresa e di Innovazione del Trentino (CEii Trentino)
e da altri 10 soggetti.
Nel 2009 i soci del Consorzio hanno
rinnovato le cariche sociali. È stato
eletto presidente Stefano Armellini,
rieletto vicepresidente Fiorenzo
Scartezzini, che rappresenta la continuità con la precedente amministrazione. Nel Consiglio Direttivo so-
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato 19
associazione
consorzi
no stati confermati Fabio Vettori,
Sergio Ravelli e Ivana Penasa. Eletta
per la prima volta Maria Chiara Weiss
e rieletta in un secondo momento
Raffaella Milani. Il collegio Sindacale
invece è composto dal rag. Carlo Matassoni e dai sindaci Rita Bindolo e
Claudio Widmann. Il nuovo Consiglio
Direttivo raccoglie un’eredità molto
importante, in nove anni infatti il
Consorzio ha conosciuto uno sviluppo continuo, sia in termini di numeri
che di visibilità. Molti sono i progetti
da portare avanti, quali il rinnovo del
sito Internet, vetrina fondamentale
per molti artigiani, nuove fiere e mostre che necessitano di un fattivo intervento del Consorzio per avere la
garanzia di alta qualità e originalità
dei prodotti esposti e interventi di
promozione volti a valorizzare il lavoro degli artigiani.
Ultime iniziative
L’esperienza ha fatto in modo che il
Consorzio selezionasse gli eventi più
interessanti e di sicura resa per i propri consorziati. Sempre più spesso il
consorzio è stato contattato da organizzatori di fiere e mostre anche internazionali, come ad esempio l’istituto
del Commercio Estero Italiano con il
quale è stato avviato un progetto importante, come referente per la promozione dei prodotti artigianali dei
suoi soci, e l’agenzia Volpi di Milano,
con la quale è stato possibile portare
alcuni artigiani alla ribalta del mercato
del lusso nipponico.
Il fatto che il Consorzio sia referente
per una serie di iniziative strategiche
ha fatto sì che la sua posizione diventasse sempre più importante nell’organizzazione dell’anno di lavoro di
molti artigiani. Le iniziative consortili
infatti seguono le esigenze degli associati e ne tutelano vari interessi, primo
fra tutti quello commerciale e di tutela
del prodotto artistico e locale. Molte
sono poi le collaborazioni che in questi ultimi mesi hanno visto impegnato
il Consorzio. Con la Confartigianato
Liguria è stato possibile portare cinque artigiani liguri alle Feste Vigiliane
di Trento. In aggiunta agli artigiani è
stato ospitato anche il marchio Liguria Style, Centro Permanente dell’Artigianato ligure d’Eccellenza. Sono
stati poi presi contatti con altri enti
italiani che si occupano di artigianato
20 l’Artigianato
Elenco cariche sociali
• STEFANO ARMELLINI, presidente
• FIORENZO SCARTEZZINI, vicepresidente
I membri del Consiglio Direttivo sono:
FABIO VETTORI • SERGIO RAVELLI • IVANA PENASA
MARIA CHIARA WEISS • RAFFAELLA MILANI
artistico, quali Artex di Firenze, Viart di
Vicenza, Cna Bologna e l’Artigianato
Valdostano IVAT. I contatti con queste
realtà hanno messo in evidenza l’esigenza di strutturare una rete commerciale comune per poter rispondere alle nuove esigenze del cliente e per
avere un peso maggiore nelle strategie politiche non solo in ambito locale.
Interessante anche la collaborazione
tra Artisti e il gruppo giovani Artigiani,
che ha portato alla creazione di una
serie di opere in cui il territorio trentino è stato protagonista attraverso l’ispirazione di 8 artisti e il lavoro di altrettanti artigiani.
Rinnovamenti interni
Il Consorzio sta predisponendo anche
importanti rinnovamenti al suo interno: lo statuto è sottoposto ad un attento lavoro di adeguamento alle nuove esigenze maturate, sia da parte dei
consorziati sia da parte del mercato.
È stata poi intrapresa una collaborazione con un consulente esterno per
rafforzare la presenza del movimento
consortile nelle iniziative già rodate e
per intraprenderne di nuove. La difficile congiuntura economica e finanziaria non ha fermato l’entusiasmo degli
artigiani consorziati, che anzi hanno
rilanciato con una serie di nuove iniziative, proponendosi in alcune manifestazioni regionali con una serie
di lavorazioni dal vivo e con progetti
strutturati per la commercializzazione di alcuni prodotti specifici anche
all’estero. Radicando maggiormente
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
le produzioni artistiche e di qualità sul
territorio, si vuole mostrare un nuovo
modo di affrontare il mercato e le sfide odierne: uscire dalle proprie officine e botteghe per poter dimostrare
come arte, cultura e tradizione possono essere risposte adeguate a quello
che richiede il mercato. Il forte interesse verso questa realtà artigianale
ha comportato per il Consorzio una
posizione privilegiata nell’organizzazione del lavoro di molti suoi artigiani,
soprattutto quelli più strutturati che
hanno potuto provare nuove esperienze di marketing e commercializzazione. L’identità degli artigiani consorziati deve essere sicuramente
difesa e tutelata, ma deve anche essere uno strumento sano e caratterizzante della produzione locale, da
sempre fiore all’occhiello dell’artigianato e del territorio.
Nell’ottica di una offerta artigianale più ampia, il Consorzio si è
deciso di ampliare la propria compagine consortile. In occasione del
decennale dalla sua costituzione il
Consiglio Direttivo ha deliberato di ridurre il costo dell’adesione al Consorzio che tra l’altro viene richiesto
solo al momento dell’iscrizione.
Il Consiglio Direttivo del consorzio “Artigianato Artistico e di Qualità Trentino” è quindi assolutamente disponibile a valutare l’opportunità d’ingresso
di nuovi consorziati che volessero presentare eventuale domanda di ammissione al Consorzio inviandola alla propria segreteria di Via del Commercio,
30 a Trento, o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected], o a mezzo
fax al n. 0461.829332.
Per qualunque altra informazione
è a disposizione il coordinatore del
Consorzio Emiliano Defrancesco
al numero telefonico 0461.829332
e consultabile il sito www.artearti
gianatotrentino.com.
AUTOTRASPORTATORI
associazione
categorie
Adeguamento requisiti
piccole portate e speciali
on circolare n. 3 del 23 luglio 2010, la Direzione Generale del Trasporto Stradale ha comunicato che con Decreto Ministeriale 22 luglio
2010 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale)
il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disposto, in forza del cd. mille proroghe 2010 (art. 5,
comma 7-quinquies, della Legge 25/2010 – cfr. circolare NOR10044 del 1 marzo 2010) la proroga, dal 17
agosto 2010 al 4 dicembre 2011, del termine per la
dimostrazione dei tre requisiti di accesso alla professione da parte delle imprese che esercitano con veicoli di portata utile non superiore a 3,5 tonnellate o
di massa complessiva non superiore a 6 tonnellate,
nonché di quelle esercenti con i seguenti veicoli:
a) autobetoniere anche se eccedenti i pesi legali;
b) veicoli attrezzati con carrozzeria speciale atta al
carico, alla compattazione, allo scarico e al trasporto di rifiuti solidi urbani;
c) veicoli permanentemente attrezzati con cisterna
per il carico, lo scarico e il trasporto di liquami o
liquidi di spurgo pozzi neri.
C
Come noto, la data del 4 dicembre 2011 è quella di
definitiva attuazione del nuovo regolamento comunitario sull’accesso alla professione (Reg. UE 1071/2009),
entro la quale il nostro Stato dovrà decidere se la soglia per l’accesso alla professione sarà quella dei veicoli con massa complessiva non superiore a 3,5 oppure inferiore. I presidenti di categoria
Per mancanza di spazio lo scorso
mese non è stata pubblicata la
foto scattata in occasione
dell’assemblea dei 36 presidenti
di categoria del sistema
artigianato trentino. L’incontro,
datato 17 giugno, ha avuto luogo
presso l’aula magna dell’Istituto
Professionale Pertini di Trento.
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
21
associazione
categorie
AUTOTRASPORTATORI
Quesiti sull’autotrasporto
di merci e persone
La Direzione Centrale per la Polizia Stradale ha fornito alcuni chiarimenti a
seguito di quesiti ricevuti, riguardanti problematiche legate alla diversa
interpretazione di alcune disposizioni inerenti all’attività di autotrasporto
stradale.
1. Circolazione di autocarri in aree private
La circolazione di veicoli in aree private è sottratta
all’ambito di applicazione delle disposizioni del Regolamento (CE) 561/2006. Perciò, l’attività svolta dal conducente di un veicolo tenuto al rispetto delle predette
disposizioni all’interno di un cantiere o di una cava è
esclusa dal computo dell’attività di guida giornaliera.
Tuttavia, poiché questa attività impegna il conducente
in un lavoro che non gli consente di godere liberamente del proprio tempo, la stessa non può comunque essere considerata come riposo giornaliero o settimanale e,
quindi, deve essere necessariamente computata ai fini
del rispetto delle disposizioni sopraindicate.
Ciò induce a ritenere che l’attività stessa debba essere comunque registrata. Tale registrazione, per i
veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, può avvenire attraverso annotazioni manuali su un foglio
di registrazione in cui sia registrata l’attività come
permanenza sul lavoro (simbolo martelletti incrociati). Per i veicoli dotati di tachigrafo digitale, invece,
l’attività di cui trattasi può essere registrata selezio-
Modulo di controllo delle
assenze dei conducenti
(L’articolo è di interesse anche per tutte le aziende in
possesso di veicoli in conto proprio dotati di tachigrafo)
In una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti viene ribadito che in base alla normativa
attualmente vigente, l’obbligo di redazione,
conservazione a bordo e presso la sede delle imprese
del modulo di controllo delle assenze debba essere
assolto da chiunque sia, anche solo per un breve
periodo, alla guida di veicoli per i quali è previsto
l’obbligo di installazione del tachigrafo in quanto
soggetto alle disposizioni del Regolamento (CE)
561/2006. Il modulo è scaricabile in formato word dal
sito www.artigiani.tn.it
22 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
nando sull’apparecchio di controllo l’opzione “out of
scope” o equivalente.
2. Attestazione riposo settimanale
Il modulo attestante l’assenza del conducente di cui
all’art. 12 del D.L.vo 144/08 non serve a documentare
l’effettuazione del riposo settimanale. Nell’ambito
dell’attività settimanale del conducente, infatti, il riposo settimanale deve essere oggetto di documentazione
attraverso le registrazioni dell’apparecchio di controllo.
Se il conducente guida abitualmente un veicolo
munito di cronotachigrafo analogico, la documentazione dell’effettuazione del riposo è, di fatto, fornita
dalla circostanza che, per quel periodo, non sono stati utilizzati fogli di registrazione.
Perciò, in occasione di controlli stradali, il conducente esibisce solo i fogli di registrazione delle giornate in cui ha lavorato.
Se il veicolo che conduce, invece, è dotato di tachigrafo digitale, al momento in cui riprende servizio
dopo un periodo di riposo settimanale, il conducente
deve provvedere a confermare che il periodo intercorrente tra l’estrazione della carta tachigrafica ed il
successivo reinserimento della stessa è da considerare
come periodo di riposo. Tale opzione viene presentata, in genere, in modo automatico al momento dell’inserimento della carta.
3. Consegna dell’attestato di ferie o malattia
L’attestato di cui al D.L.vo 144/08 deve essere
consegnato in copia al conducente affinché lo possa
esibire ad ogni controllo di polizia. Quando il conducente riprende l’attività di guida dopo un periodo di
assenza in luogo diverso dalla sede dell’azienda da
cui dipende e, perciò, senza avere la possibilità di acquisire il documento originale compilato dal datore
di lavoro, in luogo del modulo in originale, può esi-
AUTOTRASPORTATORI
bire una copia dello stesso che gli è stata trasmessa in
fax o per via telematica.
4. Computo delle attività diverse dalla guida
Viene certamente rappresentata un’erronea interpretazione ed applicazione delle disposizioni normative del Regolamento (CE) 561/2006. In proposito si
forniscono le seguenti osservazioni.
Occorre premettere che nel computo dei periodi di
guida dei conducenti non devono essere ricomprese
anche le “altre mansioni” svolte dal conducente che,
viceversa, devono essere comprese nel computo generale dell’orario di lavoro. Nel caso rappresentato, ai sensi del citato Regolamento (CE) 561/2006, il conducente
non doveva osservare alcuna interruzione dei tempi di
guida, non avendo raggiunto il prescritto limite temporale di “guida” di almeno 4 ore e 30 minuti.
La restante parte di attività lavorativa, non computabile ai fini della guida, deve essere presa in considerazione per la verifica del rispetto dell’orario di
lavoro di cui alla Direttiva 2002/15/CE, recepita con
il D.L.vo 243/2007.
Quest’ultima disciplina prevede anch’essa dei periodi di riposo intermedi in base alla quale, fermo restando le disposizioni del Regolamento (CE) 561/2006, le
persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporto non possono lavorare per più di 6 ore consecutive senza riposo intermedio. Nel particolare, l’orario di
lavoro – guida ed altro – deve essere interrotto da riposi
intermedi di almeno 30 minuti se il totale delle ore di
lavoro è compreso tra le 6 e 9 ore, e di almeno 45 minuti se supera le 9 ore. Il mancato rispetto di queste disposizioni comporta l’applicazione delle sanzioni di
cui all’art. 9, comma 2 del D.L.vo 234/2007.
5. Esibizione documentazione attestante
il rapporto di lavoro
Per quanto attiene l’esibizione della documentazione attestante l’esistenza di un rapporto di lavoro, si rappresenta che questa deve trovarsi a bordo del mezzo solo quando questo è impiegato in attività di trasporto per
conto di terzi. Nessun obbligo, invece, esiste quando il
veicolo è utilizzato per il trasporto in conto proprio.
Infatti, nelle attività di trasporto in conto proprio,
l’articolo 31 della L. 6 giugno 1974, n. 298, stabilisce
le condizioni necessarie per l’effettuazione di tali tipologie di trasporti ma non prevede che l’attestazione
del rapporto di lavoro debba essere portata a bordo
durante il trasporto. Tuttavia, secondo le disposizioni
dell’articolo 180, commi 7 e 8 del C.d.S. gli Organi di
polizia stradale che effettuano il controllo di un veicolo commerciale hanno facoltà di richiedere al conducente e al proprietario del veicolo l’esibizione di
documenti dai quali possa evidenziarsi il rispetto delle disposizioni di cui al richiamato articolo 31 della
L. 298/1974.
associazione
categorie
6. Decurtazione di punti sulla Carta
di Qualificazione del Conducente
Per quanto attiene la decurtazione dei punti in caso
di violazioni al Codice della Strada, quando il conducente di un veicolo effettua trasporti professionali per
conto di terzi ed è in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (C.Q.C.), la sottrazione del punteggio avviene su quest’ultima. La stessa disposizione
ha effetto in tutti i casi in cui il conducente di un veicolo immatricolato per trasporto in conto proprio abbia obbligo di avere la predetta Carta di Qualificazione
e, cioè, quando egli sia stato assunto con l’esclusiva
mansione di autista. Perciò, qualora il conducente di
un mezzo in conto proprio non è inquadrato con mansioni di autista, in caso di violazione, la decurtazione
dei punti avviene sulla patente di guida e non sulla
C.Q.C., anche se egli è titolare di questa abilitazione.
7. Sottoscrizione del modulo assenze
del conducente
Il “modulo assenze del conducente”, secondo le disposizioni comunitarie, va compilato per ogni conducente del veicolo e firmato dal legale rappresentante
dell’impresa o da altro soggetto dell’impresa autorizzato alla firma. Perciò, l’imprenditore può delegare a sottoscrivere il documento un qualsiasi preposto o rappresentante, purché diverso dallo stesso conducente.
8. Guida di veicoli in regime di esenzione
dal rispetto del Reg. (CE) 561/2006
Nel caso in cui un conducente guidi un veicolo
esente dall’obbligo di cronotachigrafo e conduca sempre il medesimo, questi non deve compilare il modulo
assenze al fine di giustificare le altre mansioni svolte.
Viceversa, se alterna la guida di veicoli esenti con
veicoli per cui il predetto obbligo sussiste, il modulo
assenze deve essere compilato per giustificare l’assolvimento di altre mansioni diverse dalla guida ovvero
la conduzione di veicoli esenti.
9. Sottoscrizione del documento di trasporto
(D.D.T.)
Il D.D.T., redatto senza le prescrizioni del D.P.R.
472/96, è considerato documento equipollente alla
scheda di trasporto di cui all’art. 7 bis del D.L.vo
286/2005 a condizione che contenga tutti gli elementi essenziali richiesti per quest’ultimo documento.
La sottoscrizione in originale del documento, tuttavia, non è elemento essenziale per la validità del D.D.T.
a condizione che, comunque, anche attraverso l’apposizione di timbri o analoghe stampigliature meccanizzate, sia possibile risalire agevolmente al soggetto che
ha compilato il documento. Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato 23
associazione
AUTORIPARATORI
categorie
Servizio festivo estate
in Primiero
Per un errore di stampa nell’ultimo numero de “l’Artigianato” è stato pubblicato
il calendario 2009 del servizio estivo degli autoriparatori artigiani del Primiero.
Ce ne scusiamo con i lettori e provvediamo a fornire quello corretto 2010.
4 LUGLIO
Officina meccanica
Soccorso stradale
SALVADORI FIORENZO Mezzano (cellulare 349.1344867)
SALVADORI FIORENZO Mezzano (cellulare 349.1344867)
tel. 0439.64305
tel. 0439.64305
11 LUGLIO
Officina meccanica
Soccorso stradale
ER SNC (Distributore ESSO) Transacqua
CARROZZERIA ALPINA Mezzano (cellulare 328.9448889)
tel. 0439.64318
tel. 0439.67520
18 LUGLIO
Officina meccanica
Soccorso stradale
SCALET RICCARDO Transacqua (cellulare 329.2269418)
CARROZZERIA BELCAR Tonadico (cellulare 329.8115166)
tel. 0439.762157
/
25 LUGLIO
Officina meccanica
Soccorso stradale
DEL VASTO VINCENZO Tonadico
CARROZZERIA TRENTINA Transacqua (cellulare 336.457568)
tel. 0439.62878
tel. 0439.762224
1 AGOSTO
Officina meccanica
Soccorso stradale
F.LLI ROMAGNA SNC Mezzano (cellulare 328.6022195)
SCALET RICCARDO Transacqua (cellulare 329.2269418)
tel. 0439.67060
tel. 0439.762157
8 AGOSTO
Officina meccanica
Soccorso stradale
ER SNC (Distributore ESSO) Transacqua
SCALET RICCARDO (cellulare 329.2269418)
tel. 0439.64318
tel. 0439.762157
15 AGOSTO
Officina meccanica
Soccorso stradale
DEL VASTO VINCENZO Tonadico
CARROZZERIA ALPINA Mezzano (cellulare 328.9448889)
tel. 0439.62878
tel. 0439.67520
22 AGOSTO
Officina meccanica
Soccorso stradale
F.LLI ROMAGNA SNC Mezzano (cellulare 328.6022195)
CARROZZERIA BELCAR Tonadico (cellulare 329.8115166)
tel. 0439.67060
/
29 AGOSTO
Officina meccanica
Soccorso stradale
SCALET RICCARDO Transacqua (cellulare 329.2269418)
CARROZZERIA TRENTINA Transacqua (cellulare 336.457568)
tel. 0439.762157
tel. 0439.762224
CANAL SAN BOVO
Tutte le domeniche di luglio - agosto
STEFANON MASSIMO Officina meccanica e Soccorso stradale
AUTONOLEGGIO DA RIMESSA CON CONDUCENTE
• Autonoleggi Primiero (Mezzano)
• Autoservizi G. Crose (San Martino di Castrozza)
• Autoservizi Origano Snc (Siror)
• Bernardin Enea (Mezzano)
• Bettega Loris (Imer)
• Cazzetta Enrico & Loreno (Tonadico)
• John 55 Travel (San Martino di Castrozza)
• Tavernaro Bruno (San Martino di Castrozza)
• Zanetel Vittore
24 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
tel. 0439.678149
tel. 0439.768822
tel. 0439.64422
tel. 0439.64393
tel. 0439.67080
tel. 0439.62836
tel. 0439.68004
tel. 0439.68227
tel. 0439.763142
tel. 0439.719118
cell. 329.4432724
cell.
cell.
cell.
cell.
cell.
cell.
cell.
cell.
cell.
348.3051779
338.1466155
338.6053941
348.5827270
329.2269382
328.7038930
347.2945261
347.2606818
349.8507423
AUTORIPARATORI
associazione
categorie
Riparare
ora si può
Poco meno di un mese fa la
Commissione Europea ha ribadito la
sua posizione in merito alla
necessità di garantire la libera
concorrenza all’interno del settore
automotive; proprio in questa
direzione ha rinnovato il Block
Exemption Regulation per altri tre
anni. A questa importante novità si
aggiunge il sistema MCTCNET2 e
l’Euro 5 presente su tutte le vetture
di nuova immatricolazione.
tratto da “Il giornale del Meccanico” giugno 2010
ono fermamente convinto che il nuovo
quadro normativo apporterà vantaggi tangibili ai consumatori con un abbassamento
dei costi per le riparazioni e le manutenzioni che incidono eccessivamente sul costo totale di una macchina
durante l’arco della sua durata. Anche il costo della distribuzione risulterà ridotto grazie alla soppressione
delle norme troppo restrittive» ha affermato Joaquin
Almunia, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per la concorrenza dopo l’approvazione del prolungamento della normativa BER.
Lo abbiamo detto diverse volte e lo confermiamo
ancora oggi: il lavoro dell’autoriparatore sta cambiando anche grazie all’attività della Comunità Europea.
La politica, in alcuni casi, sembra dare una mano e, infatti, il Regolamento Monti (in Italia venne anche
chiamato normativa BER) è riuscito in questi anni a ritagliarsi uno spazio nell’interesse dei meccanici e in
generale degli operatori del settore autoriparazione
che forse nei primi tempi lo hanno sottovalutato e,
nel tempo, hanno iniziato ad appassionarsi alla questione e ad attribuirgli la dovuta importanza. Proprio
nel momento in cui sembrava stesse scadendo, qualcosa di nuovo è successo. Il merito lo possiamo attribuire, senza dubbio, alla Commissione Europea, che
dopo mesi trascorsi a riflettere e a valutare successi e
insuccessi del Regolamento, ha deciso di prorogare i
termini di scadenza per non interrompere gli effetti
positivi che la BER cominciava ad avere almeno sul
«S
settore auto, e per dare al settore una seconda (ma più
breve) possibilità. Il BER dunque è stato rinnovato solo
per il settore automotive, da cui bisogna sottolineare
sono arrivate forti pressioni a favore della decisione di
rinnovo da parte di associazioni di categoria, esponenti politici e, in particolare, di un movimento europeo
(Right 2 Repair, ormai noto a tutti) nato ad hoc, il quale ha inaugurato e condotto per mesi una campagna di
informazione e di sensibilizzazione, rivolta a tutti gli
operatori del settore (il primo suo successo infatti è
stato riuscire ad unirli tutti insieme in una battaglia
comune), un movimento che speriamo non muoia
adesso, perché la sua missione è appena cominciata.
La legge c’è e, per almeno tre anni, riparare sarà considerato ancora un diritto oltre che un dovere, ma questo è solo il primo di una serie di traguardi che ora il
settore della riparazione deve “tagliare”.
In ordine di importanza, subito dopo questo, impegnarsi affinché la legge venga debitamente appresa e
applicata da tutti gli esponenti del settore interessati,
allo scopo comune di garantire alle proprie singole imprese la libertà di muoversi e di operare a favore del
proprio business individuale e a beneficio di tutto il
mercato. Un impegno che forse nel 2002 quando fu
emanata per la prima volta la legge, non era stato preso
troppo sul serio. Questa legge era stata voluta principalmente dall’Europa proprio allo scopo di liberalizzare,
nonché incentivare la concorrenza, e di rendere accessibile a tutti i dati tecnici per la riparazione. Quello che
in “soldini” si voleva fare, era di assicurare a tutti il diritto di riparare a qualsiasi longitudine e latitudine qualunque vettura di qualsiasi marca e modello.
I punti fondamentali
Cosa succede di nuovo? Rispetto al cosiddetto “mercato primario” la Commissione non ha riscontrato significative limitazioni della concorrenza; questo significa che il Block Exemption Regulation 1400/2002 è
stato particolarmente efficace. Tuttavia, nel rispetto di
una sana competitività, ci sono alcune condizioni che
andranno salvaguardate, attraverso l’introduzione di
specifiche linee guida. Sempre nell’ambito del mercato
primario, i cosiddetti pericoli da scongiurare sono: prevenire l’eventuale esclusione di case costruttrici concorrenti e salvaguardare il loro accesso alle reti di vendita e
riparazione; proteggere la competitività all’interno di
uno stesso marchio; tutelare i rivenditori indipendenti.
Come già affermato in precedenza, per quanto riguar-
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato 25
associazione
La nuova BER
Un incontro per conoscere le evoluzioni
nel post-vendita
Si è svolta lo scorso 3 luglio al CFP ENAIP di
Villazzano l’Assemblea Provinciale dell’Autoriparazione organizzata dall’Associazione Artigiani e sponsorizzata da Autronica - Gruppo
ETAI. Nel corso dell’incontro sono stati analizzati gli aspetti che maggiormente coinvolgeranno l’autoriparatore a seguito dell’entrata in
vigore della New Ber, la normativa europea che
regolamenta il commercio, la distribuzione e
l’assistenza delle auto in Europa per garantire
al consumatore la concorrenza. All’incontro
erano presenti: Roberto De Laurentis, Presidente Provinciale dell’Associazione Artigiani,
Alberto Dalla Pellegrina, Vicepresidente Vicario dell’Associazione, Paolo Malesardi, Presidente degli autoriparatori, Giuliano Tafner, Presidente dei carrozzieri, Maria Cristina Bridi,
Direttore d’Ente di Formazione, Dario Pedrotti,
insegnante presso il Centro di Formazione, ed
infine Vittorio Bacchetti in qualità di relatore.
da gli accordi per la vendita di nuovi veicoli, verranno
applicate le regole generali presenti nella normativa sugli accordi verticali. Al fine poi di consentire a tutti gli
operatori di adeguarsi in tempo al nuovo regime generale, la Commissione propone di tenere in vigore le
normative relative agli accordi per la distribuzione di
veicoli, fino al 31 maggio 2013.
Se consideriamo le normative che devono regolare
gli accordi per i servizi di riparazione, manutenzione,
per la fornitura e la distribuzione di pezzi di ricambio,
possiamo affermare che sono ancora al vaglio della
Commissione alcune delle ipotesi proposte dall’Impact
Assessment Report. In ogni caso, come per il mercato
primario, è probabile che si farà riferimento ad un regolamento generale, per poi pensare a specifiche clausole che possano portare alla risoluzione delle questioni più complicate. Accanto all’ipotesi di ricorrere ad un
regolamento generico, c’è anche quella di lavorare ad
un nuovo Block Exemption degli accordi verticali, da
integrare con orientamenti mirati per il settore.
Come anticipato a proposito delle ipotesi vagliate
dall’IAR, non è da escludere una combinazione tra
più strumenti legislativi, al fine di consentire alle autorità garanti della concorrenza di rispondere in modo efficace e più ampio alla questione. Come accennavamo, gli aspetti che preoccupano maggiormente
gli operatori riguardano il controllo delle clausole di
garanzia sui nuovi veicoli, la possibilità di accesso al-
26 l’Artigianato
AUTORIPARATORI
categorie
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
le informazioni tecniche, ai pezzi di ricambio e alle
reti dei riparatori autorizzati.
La possibilità di continuare a “utilizzare” il nuovo regolamento con le sue eventuali linee guida, può portare
a dei benefici immediati per le aziende coinvolte nell’aftermarket, per l’andamento del mercato e per i consumatori. Per questo motivo, la commissione propone di
continuare ad applicare la BER ancora per altri tre anni
e, successivamente, fare entrare in vigore la formula legislativa più adatta per tutelare al meglio il settore.
Euro 5
Tutti gli interventi relativi alla manutenzione, riparazione e riprogrammazione delle centraline passano dalla Euro 5. Partiamo dal presupposto che le vetture immatricolate da qualche mese sono equipaggiate
con propulsori Euro 5 che rispettano le severe normative antinquinamento. In queste condizioni i costruttori automobilistici sono obbligati a fornire l’accesso ai
dati da parte di concessionari e officine indipendenti.
Oggi per le informazioni obbligatorie ci sono i codici di identificazione del veicolo, manuale di manutenzione, manuali tecnici, informazioni sui componenti
diagnosi, schemi elettrici, codici di diagnosi di guasto,
informazioni sui propri strumenti e altro. È anche vero
che i costruttori auto possono imporre un tariffario sulle varie informazioni fornite, che possono essere comunicate anche attraverso i propri siti Internet.
MCTCNet 2
Con questa sigla si inizia ad affrontare il tema delle
revisioni. Attraverso questo nuovo protocollo si vorrà
ottenere un riscontro ulteriore tra i vari centri abilitati
e la sede competente. Gli strumenti e le attrezzature all’interno dei centri dovranno, infatti, essere aggiornati
con dei nuovi sistemi informatici in grado di verificare
se l’intervento di revisione è veramente eseguito sulla
vettura dichiarata e se la stessa automobile è in grado
di superare la prova. Nella prima fase della revisione,
per esempio, i dati erano tutti cartacei e questo, oltre
ad allungare i controlli, offriva agli operatori la possibilità di eseguire la stessa con più serenità perché il foglio di carta poteva essere stracciato in caso di errori.
Con il nuovo protocollo, invece, ogni singola revisione dovrà essere fatta solo e solamente da un’unica linea e/o da un centro di revisioni. Gli strumenti, inoltre, dovranno essere muniti anche di una webcam in
grado di imprimere la targa della vettura (oltre al 70
per cento sulla superficie dell’auto) sulla quale si sta
eseguendo le prove, in modo da verificare se il mezzo
non è stato già controllato. Quali sono i tempi di applicazione? Fino a maggio 2011 i centri potranno adeguare le proprie attrezzature e, ovviamente, anche i
centri di revisione. Entro il 1° gennaio 2014 le officine
dovranno avere tutta la struttura abilitata secondo i
nuovi standard. LATTONIERI
associazione
categorie
Fra un anno
i primi Maestri Lattonieri
Il primo corso per Maestri Lattonieri terminerà il prossimo giugno. Sono 18 le
figure trentine che stanno frequentando il percorso organizzato dalla Provincia
di Bolzano. «Un’ottima occasione per migliorarci» commenta il presidente
della categoria Maurizio Ognibene.
di Stefano Frigo
U
n accordo di collaborazione con la Provincia
di Bolzano e 400 ore per diventare Maestro
lattoniere. Maurizio Ognibeni, presidente della categoria lattonieri dell’Associazione Artigiani e
Piccole Imprese della Provincia di Trento, è giustamente orgoglioso del percorso intrapreso da 18 professionisti trentini. «Nella nostra provincia non c’era
la possibilità di far partire il corso dedicato al nostro
mestiere per carenze strutturali e di figure capaci di
poter “insegnare” e guidarci attraverso un percorso
che non è assolutamente facile né scontato».
I lattonieri iscritti all’Associazione sono 120: «L’idea di provare a conseguire il titolo di Maestro è nata
diversi anni fa – continua il presidente –. La nostra
professione qui in Trentino è troppo spesso dequalificata e si tende ad affiancarla ad altre attività: penso
all’idraulico-lattoniere piuttosto che al carpentierelattoniere. In Alto Adige invece hanno capito da
molto prima che è fondamentale approfondire tutto
ciò che fa parte del nostro mestiere, non si può improvvisare nulla ma è necessario essere “padroni” as-
soluti di tutte le tecniche e i materiale presenti sul
mercato.
A tal proposito lasciatemi ringraziare di tutto cuore il Maestro Lattoniere Andreas Hofer, vero e proprio
esperto del nostro settore che ci sta seguendo durante il corso presso il centro di formazione professionale di Bressanone». I lattonieri trentini sono arrivati
al giro di boa: «Fino ad ora abbiamo frequentato circa 200 ore, tutte chiaramente durante il nostro tempo libero, quindi nei fine settimana o la sera – continua Ognibene –. Un impegno non da poco che però
ci sta ripagando e non poco dal punto di vista della
preparazione tecnica e qualitativa. Dovremo terminare il percorso entro giugno-luglio 2011.
La speranza è che altri colleghi della nostra provincia possano seguire il nostro esempio, dando così
sempre più lustro all’intera categoria». Il presidente
vuole infine: «Ringraziare i nostri colleghi altoatesini in particolare Hubert Trenkwalder e Walter Schmidt (rispettivamente presidente e vicepresidente di
categoria) che ci hanno accordato piena collaborazione per la realizzazione del corso dandoci contestualmente la possibilità di conseguire un titolo che
ha valore europeo». Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato 27
sistema artigianato
cooperativa artigiana di garanzia
I tassi Euribor
hanno iniziato a salire
Raggiunto il valore di 10 mesi fa, ma la situazione è “tranquilla”
Apertura di credito
in c/c max 75.000 e
durata 18 mesi
Rinnovabile
Prestito/mutuo
durata max 84 mesi
Operazioni garantite
Casse Rurali
3,25
Fido per accredito
effetti sbf
durata 18 mesi
Rinnovabile
4,00
Unicredit Banca
Anticipo su fatture
durata 18 mesi
Rinnovabile
3,00
Aggiornamento
3,00
1 luglio 2010
1 luglio 2010
Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
Banca di Trento e Bolzano
2,942
3,192
Banca Sella-Calderari
2,192
2,442
1 luglio 2010
1 luglio 2010
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
Euribor 3M
da 2,25 a 2,75
da 2,50 a 3,00
da 1,75 a 2,25
da 2,00 a 2,50
1 luglio 2010
Banca Popolare Alto Adige
2,00
2,50
1,55
1,55
1 luglio 2010
Credito Valtellinese
3,25
2,472
1,722
1,722
1 luglio 2010
2,00
2,70
1,80
1,80
1 luglio 2010
Euribor 1M
-
-
-
1 luglio 2010
Cassa Risparmio Bolzano
Banca Valsabbina
Artigiancassa
da 1,10 a 1,40
Banca Popolare del Trentino
UNICREDIT BANCA
Rating
Tassi per nuove operazioni
attivate dal 20 aprile 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
1. Sicurezza massima
2. Sicurezza elevata
3. Sicurezza
4. Ampia solvibilità
5. Solvibilità regolare
6. Discreta solvibilità
7. Solvibilità sufficiente
Mutuo durata < 5 n
SPREAD
Mutuo durata > 5 n
SPREAD
Fido di c/c
SPREAD
1,70
1,75
1,90
2,10
2,35
2,85
3,55
1,85
1,90
2,05
2,25
2,50
3,00
3,70
2,50
2,50
3,00
3,00
3,50
3,50
4,00
Mutuo
BANCA POPOLARE
DEL TRENTINO
Rating
Tassi per nuove operazioni
validi dal 23 marzo 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
Rating A
Rating B
Rating C
BANCA SELLA
- BOVIO CALDERARI
Tassi per nuove operazioni
validi dall’1 giugno 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
28 l’Artigianato
1 luglio 2010
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
C/C
S.B.F.
ANT.FATT.
MUTUI CHIROGRAFARI
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
Garanzia
50 %
1,60
1,80
2,00
Garanzia
80 %
1,60
1,80
2,00
RATING
AAA-AA
1,60
0,65
0,70
3,75
Fido di c/c
Garanzia
Garanzia
50 %
80 %
4,00
2,50
4,00
2,50
4,00
2,50
RATING
A - BBB
1,80
0,95
1,15
4,00
C/c smobil. cred.
SPREAD
1,50
1,50
2,00
2,00
2,50
2,50
3,00
C/c smobilizzo crediti
Garanzia
Garanzia
50 %
80 %
2,35
1,25
2,35
1,25
2,35
1,25
RATING
BB-B
2,50
1,80
2,00
4,20
FASCIA C
3,70
3,00
3,20
4,75
sistema artigianato
cooperativa artigiana di garanzia
2009: un anno
di salute per Confidi
Il Bilancio, che è stato presentato ai
Soci lo scorso 18 giugno per
l’approvazione, presenta una
Cooperativa solida dal punto
di vista patrimoniale-economico
e finanziario e con una struttura
competente per erogare dei servizi
di qualità, e sicuramente in grado di
affrontare, con la necessaria
tranquillità, il delicato passaggio
a Intermediario Finanziario vigilato
dalla Banca d’Italia.
di Stefano Frigo
L’andamento della Cooperativa
2008 per goderne i benefici, con richieste che hanno
superato i 130 milioni di euro.
Nel corso del primo trimestre 2009 sono state istruite
e deliberate tutte le richieste presentate dalle aziende,
per un volume complessivo di affidamenti garantiti
pari a euro 88.930.000. Nel corso del 2009 sono stati
liquidati, con utilizzo dell’apposito Fondo stanziato
dall’Ente Pubblico, contributi ad abbattimento degli
interessi delle rate scadute e pagate dalle aziende per
complessivi euro 352.000.
Ad Aziende di nuova costituzione sono state rilasciate garanzie su 51 affidamenti, per un importo nominale
complessivo di euro 368.000, mentre sono stati garantiti affidamenti per complessivi euro 12.800.000 erogati
dagli Istituti di Credito a favore di Aziende costituite da
titolari/soci di nazionalità non italiana.
Oltre il 77% degli affidamenti garantiti nell’anno sono stati appoggiati dalle Aziende sulle Casse Rurali.
Gli affidamenti complessivamente garantiti alla data
del 31.12.2009 sono pari a euro 202.067.000
(garanzie euro 116.273.000), contro gli euro 127.786.000 (garanzie euro 83.957.000)
dell’anno 2008.
La base sociale
Alla data del 31.12.2009 le Aziende associaLa gestione delle pratiche a valere
te erano 5.698, contro le 5.737 alla stessa data
sulla L.P. 6/99
dell’anno precedente. I nuovi Soci sono stati
L’attività istituzionale di gestione degli
314, mentre si sono rilevate 353 uscite.
incentivi svolta su convenzione con la ProLa compagine sociale a fine esercizio è comvincia Autonoma di Trento, si è articolata
posta da 3.460 ditte individuali e 2.238 società.
sulle seguenti linee di intervento a sosteLe Aziende associate con titolari/soci di nagno e sviluppo dell’economia locale.
zionalità non italiana sono 749, pari al 13%
Giuseppe Bertolini
L’attività dell’Ufficio Incentivazioni ha
del totale.
segnato un incremento di attività, specie se
I settori economici più rappresentati sono le Presidente Cooperativa
Artigiana di Garanzia
calata nel contesto macroeconomico all’inCostruzioni (42% del totale), i Trasporti (9% del
segna della stagnazione; le domande di
totale) e Servizi alla persona (7% del totale).
contributo 2009 raccolte sono state 1.257.
Rispetto al dato precedente si registra una crescita
Le garanzie
del 25% (le domande protocollate nell’esercizio 2008
In un contesto macro-economico difficile e comerano 1.002).
plesso, la Cooperativa ha chiuso l’esercizio 2009 regiOsservando le spese per investimenti fissi inseriti
strando un volume di affidamenti garantiti di importo
in domanda, si nota il medesimo trend statistico serilevante, con una crescita del 139% rispetto allo scorgnato dal numero delle domande (+30%). Nelle pratiso esercizio.
che presentate le Aziende trentine hanno sostenuto
Nel corso dell’anno 2009 gli Organi sociali hanno
investimenti per 68 ml di euro (con riferimento alla
deliberato garanzie su 2.970 affidamenti, per un imcompetenza assegnata alla Cooperativa Artigiana di
porto nominale totale di euro 155.772.000, contro gli
Garanzia) contro i 52,5 ml di euro nel 2008. Un valore
euro 65.165.000 dell’anno 2008.
senz’altro positivo vista la crisi diffusa che ha colpito
Solo per il Fondo “Riassetto Finanziario”, vale a dianche l’economia locale; il dato si spiega tuttavia anre finanziamenti a tasso agevolato per generare liquiche con il profilo tecnico delle domande di agevolaziodità alle aziende, sono state oltre mille le aziende che
ne che, proprio in procedura automatica, consente di
si sono rivolte ai nostri Uffici tra novembre e dicembre
30 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
sistema artigianato
recuperare accanto alle spese fatturate nel 2009 anche
quelle dell’esercizio precedente.
Nel 2009 sono state raccolte sugli speciali interventi previsti dai Patti Territoriali n. 41 domande (+156%
rispetto al valore precedente che ha registrato 16 domande).
1.216 (+23%) invece le pratiche che riguardano investimenti finanziati dal regolamento settoriale, erano
985 nel 2008. 59 sono state le domande per sostituzione di veicoli Diesel inquinanti (con rottamazione di
un autocarro inquinante Euro 0/1), contro le 50 del
2008; la spesa sostenuta per queste tipologie di investimento ammonta a euro 1,5 ml di euro, in sostanziale
stabilità con il dato dell’esercizio precedente, con contributi concessi pari a 308.000 euro e aliquota di agevolazione fissata al 20%.
Le risultanze di Bilancio
L’esercizio 2009 si chiude con utile netto di euro
1.495.799, contro gli euro 227.016 dello scorso esercizio.
Nel 2009 i ricavi da servizi sono cresciuti del 150%
rispetto all’esercizio precedente.
La gestione del Fondo “Riassetto Finanziario” ha
portato a una crescita esponenziale degli affidamenti
garantiti con conseguente aumento dei proventi per
«I numeri anticipati dal segno
positivo rappresentano soprattutto
una garanzia per il futuro, mi piace
paragonarli a del fieno messo in
cascina – ha commentato il
presidente Giuseppe Bertolini –
Temo infatti che il 2010 sarà più duro
del 2009 e per questo siamo ancora
più soddisfatti del bilancio».
cooperativa artigiana di garanzia
commissioni di garanzia, pari a euro 1.610.000 al 31.12.2009, contro
gli euro 449.000 dell’esercizio precedente.
In questo contesto va rilevato
che, a fronte di una crescita esponenziale del volume degli affidamenti
garantiti con connesso aumento dei
rischi assunti dalla Cooperativa, il
Consiglio di Amministrazione ha
mantenuto immutato l’importo delle commissioni richieste per la prestazione della garanzia, tutto questo
a vantaggio dei Soci, già alle prese
con uno scenario economico-finanziario negativo.
I ricavi collegati alla gestione di
Leggi provinciali sono invece diminuiti rispetto all’esercizio precedente,
per effetto del rallentamento dell’economia con conseguente frenata degli investimenti da
parte delle Aziende.
All’attività ordinaria della Cooperativa che, come
documentato, ha visto impegnata costantemente la nostra struttura, si è aggiunto e concluso anche l’iter per
la presentazione della domanda di iscrizione nell’Elenco dei Confidi Intermediari Finanziari presso la Banca
d’Italia.
Questo ha comportato un serio e impegnativo lavoro di preparazione coordinato dal Professor Erzegovesi dell’Università di Trento in collaborazione con la
Federazione Trentina della Cooperazione, per definire
adeguatamente l’organizzazione, il business plan, la
“governance”, il sistema dei controlli, la gestione della
finanza del nostro Confidi.
La trasformazione dell’Ente in Intermediario Finanziario, sta richiedendo in sostanza una rivisitazione del
nostro sistema gestionale. L’obiettivo che si vuole raggiungere è di saper coniugare un sano e rigoroso rispetto dei dettami imposti dalla vigilanza della Banca di
Italia, con il dovere sancito dallo Statuto Sociale di tutelare e sostenere, secondo un autentico spirito mutualistico, le imprese socie.
Il commento del presidente
«Siamo riusciti a presentare senza dubbio ottimi risultati – ha commentato il presidente della Cooperativa
Artigiana di Garanzia, Giuseppe Bertolini –. I numeri
anticipati dal segno positivo rappresentano soprattutto
una garanzia per il futuro, mi piace paragonarli a del
fieno messo in cascina. Temo infatti che il 2010 sarà
più duro del 2009 e proprio per questo siamo ancora
più soddisfatti di essere riusciti a chiudere positivamente gli ultimi dodici mesi. Quello che è certo comunque
è che nessuno di noi si monterà comunque la testa, ora
siamo tutti concentrati sul passaggio a pieno regime ad
intermediario finanziario, un passaggio impegnativo e
allo stesso tempo molto stimolante per quanto concerne la formazione del personale e i nuovi scenari che potrà proporci». Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato
31
sistema artigianato
CEii Trentino
Aspettando
Artingegna
Dal 10 al 12 settembre in programma un fitto calendario di eventi per
promuovere e valorizzare le mille sfaccettature dell’artigianato trentino.
di Silvia Gadotti
evento più importante dedicato all’artigianato
trentino è alle porte. Da venerdì 10 a domenica 12 settembre nel centro storico di Rovereto
torna Artingegna, la Mostra provinciale
dell’Artigianato d’Eccellenza, che
quest’anno vede coinvolti 150 espositori, un vero e proprio record per
questa manifestazione. Tra questi
127 sono le realtà aziendali artigiane provenienti da tutta la provincia (delle quali 30 quelle già insediate nel centro storico di Rovereto) e
7 i consorzi. I comparti più rappresentati sono l’alimentare (20 aziende), l’artigianato artistico (28) e quelli della
produzione e dei servizi, tra i quali spiccano il legno, la
casa e l’energia. Forte anche la presenza del settore istituzionale: oltre naturalmente alla Provincia di Trento e
all’Associazione Artigiani, ci saranno anche Habitech,
Ivalsa, il Museo Civico di Rovereto, la Cassa Rurale di Rovereto, Manifattura Domani, le Scuole Secondarie, gli
Istituti e i Centri di Formazione Professionale.
Per le vie del centro, accanto all’esposizione di prodotti, sono previste anche le dimostrazioni di particolari
lavorazioni dal vivo del porfido, della ceramica, dei
gioielli preziosi, e la realizzazione di dolciumi, di disegni
e altre decorazioni. Un’attenzione particolare viene ri-
L’
servata all’artigianato alimentare, con le degustazioni di
prodotti tipici in programma sabato e domenica pomeriggio. I golosi appuntamenti sono guidati dallo chef
Cristian Bertol, protagonista del programma televisivo “La prova del Cuoco”, in collaborazione con l’Enoteca Provinciale del Trentino.
Si inseriscono nel programma di Artingegna anche le visite
guidate alle botteghe artigiane
del centro storico e i momenti
speciali dedicati agli operatori del
settore. Tra questi si ricordano la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio Artigiano, il concorso che premia l’originalità e la
creatività delle aziende e le presentazioni della ricerca
Artigianato Alimentare Trentino: la filiera dei piccoli
e della guida Le botteghe artigianali del gusto. Storie
di persone, tradizioni e sapori del Trentino, per far conoscere la situazione dell’artigianato alimentare trentino e le aziende che lavorano in questo settore.
Ad Artingegna viene premiata anche la fantasia e la
creatività grazie al concorso Cortingegna, realizzato
in collaborazione con la categoria Fotografi e Videoperatori dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. È ricco anche il calendario di
giochi e di laboratori creativi per bambini, tanti appuntamenti ispirati al tema dell’energia che non faranno certo annoiare i piccoli visitatori. Da non perdere domenica mattina la caccia al tesoro per le vie del
centro storico, alla quale i più piccoli potranno partecipare con mamma e papà.
Per le vie del centro, accanto
all’esposizione di prodotti, sono
previste anche le dimostrazioni di
particolari lavorazioni dal vivo del
porfido, della ceramica, dei gioielli
preziosi, e la realizzazione di dolciumi,
di disegni e altre decorazioni.
32 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
sistema artigianato
CEii Trentino
Simone Cristicchi in concerto
L’energia dell’eclettico cantante romano non poteva
non contagiare Artingegna.
Sabato 11 settembre l’artista proporrà alcuni brani
tratti dal suo nuovo disco,
ambientato nelle metaforiche stanze del suo ultimo
lavoro “Grand Hotel Cristicchi”. Dopo la fortunata presenza al Festival di
Sanremo con “Meno Male” e l’uscita dell’omonimo singolo, Cristicchi nei panni di un eclettico Maître di sala, accompagnerà il pubblico
dentro le sue storie, raccontate ora con garbo
e poesia, ora con rabbia e ironia. “Grand Hotel
Cristicchi” è il disco della maturità, costruito
come un labirinto di musica e testi, le cui canzoni diventano “Stanze musicali” arredate tutte in modo diverso, come diversi sono gli arrangiamenti nella versione “live”. Il concerto, ad
ingresso gratuito, è alle ore 21 in via Lungo Leno Sinistro (area ex Bimac).
Artingegna per il 2010 diventa anche internazionale
ed accoglie anche le espressioni dell’artigianato di altri
Paesi, come la mostra fotografica “Al di là delle nuvole genti e montagne dell’Himalaya” realizzata dall’alpinista
e fotografo Fausto De Stefani. Anche l’artigianato russo
sarà presente con i propri prodotti tradizionali.
Non è finita qui! Tutti i giorni, dalle 18 alle 19 e dalle 21 alle 23, Via Rialto, Piazza San Marco, Via della
Terra e Piazza Malfatti si trasformano in Strade d’Arte,
Strade d’Artingegna, un percorso di installazioni ed
eventi fra cultura musica e danze. Show realizzati da
compagnie di attori, spettacoli di danza urbana, immagini di sabbia che fanno sognare e poi svaniscono,
rappresentazioni che vengono proiettate sulle pareti
degli edifici del centro storico, momenti musicali e
canti della tradizione con i cori trentini. Sono solo alcuni esempi delle tantissime iniziative che si ispirano
all’energia e che animeranno per tre giorni gli angoli
più suggestivi del centro storico di Rovereto. Il programma dettagliato degli spettacoli si può consultare
sul sito ufficiale www.artingegna.it.
La casa in legno
Nel centro di Rovereto si può visitare una vera e
propria casa in legno a basso impatto energetico, che
in futuro mira ad essere certificata LEED. È il frutto di
un progetto che vede una forte collaborazione con Habitech e Ivalsa di San Michele all’Adige e naturalmente
con gli artigiani trentini della filiera del legno e della
casa, tra i quali molti carpentieri, impiantisti, serramentisti, produttori di arredi, edili, lattonieri e pavimentisti. Si tratta di una struttura composta da cinque
moduli (la base è di 2,5 x 4 metri, per un’altezza di 3,5
metri) che vengono assemblati e agganciati tra loro in
modo da formare un unico edificio di cinque stanze
completamente arredato e fornito di tutti i confort di
un’abitazione ad alto risparmio energetico. L’appartamento di 33 metri quadrati è composto da due stanze
da letto, un bagno, una cucina, un soggiorno e due terrazze esterne di 16 metri quadrati. Per far conoscere le
caratteristiche della casa in legno sabato e domenica
sono in programma visite guidate.
L’inaugurazione di Artingegna 2010 è per venerdì
10 settembre alle ore 12.00 nel centro storico di Rovereto (Via Tartarotti). Sito web: www.artingegna.it Il convegno
Si sposa perfettamente
con il tema della manifestazione l’incontro con
Robert Weissbourd, consulente di Barack Obama,
dal titolo “L’energia del
futuro per l’economia del
presente”. Chiacchierando insieme al giornalista trentino Alberto Faustini, Weissbourd ci aiuterà a fare una seria riflessione sulle fonti rinnovabili come motore di
sviluppo di nuovi settori economici. L’appuntamento è per sabato 11 settembre alle ore 10
presso la Sala Conferenze del Mart.
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato 33
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e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it
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0461.803995
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TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | TRENTO | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. TN c.f. p.iva 01722340229
e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it
sistema artigianato
ebat
Tre indirizzi di PEC
per dialogare con Ebat
Sono state attivate tre nuove caselle
di Posta Elettronica Certificata per
migliorare il rapporto di dialogo
con le aziende e i dipendenti e
sono: [email protected],
[email protected],
[email protected].
llo scopo di favorire un miglior rapporto di
comunicazione tra le aziende, i dipendenti e
l’Ente Bilaterale sono state attivate tre nuove
caselle di Posta Elettronica Certificata a cui si possono inviare mail per avere la garanzia della Certificazione del ricevimento.
Questo passaggio è stato fatto nell’ottica di evitare
il più possibile disagi ai nostri utenti e di eliminare il
ricorso alle Raccomandate postali che sono quanto
meno perdita di tempo e di denaro.
A
Ecco gli indirizzi e le loro funzioni
[email protected]
Questa casella dovrebbe essere usata per tutte le
comunicazioni inerenti alle attività di sostegno al
reddito di cui EBAT si occupa presentando domande,
allegati e documentazioni varie per le richieste di sospensione dei dipendenti, comunicazioni inerenti alla variazione di queste, e alle richieste e documentazione di Cassa Integrazione in Deroga.
[email protected]
Questa casella dovrebbe essere utilizzata per le comunicazioni che riguardano la sicurezza in particolare
per l’invio del Documento di Valutazione dei Rischi,
dei POS e di tutte le richieste in materia di sicurezza e
igiene del lavoro.
Per gli aspetti degli invii documentali la PEC fornisce al mittente la ricevuta di avvenuto invio e questa
costituisce data certa per i DVR che verranno presentati all’Organismo Paritetico tramite questo sistema,
alleggerendo le aziende di ulteriori gravose incombenze.
[email protected]
A questo indirizzo dovrebbero essere inviate tutte le
corrispondenze “istituzionali” che non trovano spazio
nei due settori precedenti e per cui i mittenti vogliono
essere sicuri dell’avvenuta ricezione. 36 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
sistema artigianato
ebat
Lavori elettrici… sicurezza
non solo per elettricisti!
Svolgere in sicurezza lavori su, con o in prossimità di parti attive di macchine
o di impianti elettrici quali prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche,
ampliamenti, montaggi ed ispezioni.
di Adriano Chinellato
uando si parla di lavori elettrici, e in particolare
della sicurezza, si è portati a pensare agli elettricisti e a chi lavora in aziende di impianti elettrici, dimenticando che oggigiorno moltissimi macchinari, apparecchiature, strumenti e mezzi costituiscono
a tutti gli effetti degli impianti elettrici, spesso anche
molto complessi e articolati.
I lavori che possono causare incidenti di natura elettrica sono essenzialmente di due tipi: da un lato i veri
e propri lavori elettrici che coinvolgono le parti attive
di un impianto elettrico con invasione di quella che la
normativa (CEI 11-27 e CEI 11-48) definisce zona prossima o zona di guardia e, dall’altro lato, i lavori su, con
o in prossimità di un impianto elettrico, quali prove,
misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti, montaggi ed ispezioni.
La casistica di lavori elettrici (come pure la tipologia di rischi e di incidenti, purtroppo) è amplissima,
Q
andando a riguardare moltissime professioni e attività, basti pensare alle situazioni in cui si eseguono
lavori in prossimità di apparecchiature e impianti
elettrici.
Si tratta di situazioni comuni e molto diffuse, spesso sottovalutate dal punto di vista del possibile rischio
e della sicurezza, con gravi conseguenze in caso di incidente e infortunio.
Per quanto riguarda il rischio elettrico, nel D.Lgs.
n. 81/2008 gli artt. 82 e 83 indicano che i lavori in
prossimità di parti attive non protette, come pure, a
maggior ragione, i lavori su parti in tensione, che prevedano l’avvicinamento a parti attive e conseguente rischio di shock elettrico o arco elettrico (ad esempio la
manutenzione o la ricerca di guasti su macchine funzionanti tramite energia elettrica) possono essere eseguiti solamente da personale appositamente addestrato e riconosciuto idoneo ad operare dal datore di
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
l’Artigianato 37
sistema artigianato
ebat
tricità può creare, è abilitata all’esecuzione dei lavori
fuori tensione o in prossimità, in autonomia.
• Persona idonea (PEI): persona in possesso di specifica esperienza, alla quale è stata riconosciuta la capacità tecnica ad eseguire lavori sotto tensione su sistemi di categoria 0 e 1 (bassa tensione). La validità
e l’estensione dell’idoneità al lavoro sotto tensione
deve essere rivista ogniqualvolta necessario; è comunque buona norma riesaminare l’idoneità con cadenza annuale.
L’attribuzione delle suddette qualifiche è di esclusiva pertinenza (e responsabilità!) del datore di lavoro, e richiede una valutazione e una verifica delle
competenze e delle conoscenze del personale. Detta attribuzione, accompagnata dall’indicazione della tipologia o delle tipologie di lavori cui si riferisce, deve essere
formalizzata per iscritto nell’ambito aziendale.
Con questi presupposti, l’Organismo Sicurezza Artigianato (OSA) e l’Ente Bilaterale Artigianato Trentino (EBAT), con la Provincia Autonoma di Trento, hanno avviato un progetto allo scopo di promuovere una
maggiore sensibilità sui rischi e sulla sicurezza nei lavori elettrici e per supportare le aziende artigiane nella
realizzazione dei percorsi di formazione previsti dallavoro sulla scorta di formazione documentata e verificata, esperienza e
attitudini personali.
La formazione del personale è
quindi un elemento essenziale richiamato dalla norma e, come gli
impianti elettrici, deve essere fatta
a regola d’arte, per poter certificare
che il lavoratore conosce le norme
tecniche e di antinfortunistica elettrica.
L’Organismo Sicurezza Artigianato (OSA) e l’Ente
Bilaterale Artigianato Trentino (EBAT), con la
Provincia Autonoma di Trento, hanno avviato un
progetto allo scopo di promuovere una maggiore
sensibilità sui rischi e sulla sicurezza nei lavori
elettrici. Grazie al concorso finanziario dell’Unione
Europea - Fondo Sociale Europeo e del Ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, la
formazione è accessibile alle aziende artigiane
aderenti ad EBAT senza alcun costo, con la
possibilità di ottenere per i partecipanti l’attestazione
del percorso frequentato a norma di legge.
A tale proposito, la norma CEI
11-27 (3a ed.), che fornisce le prescrizioni minime di sicurezza per
lo svolgimento dei lavori elettrici,
e la norma CEI EN 50110 stabiliscono le figure professionali idonee ad operare in relazione
alla specifica tipologia di intervento, classificate come
segue:
• Persona comune (PEC): persona che non è esperta
e non è avvertita.
• Persona avvertita (PAV): persona adeguatamente
avvisata da persone esperte per essere in grado di evitare i pericoli che l’elettricità può creare, è abilitata
all’esecuzione dei lavori fuori tensione o in prossimità, non in autonomia.
• Persona esperta (PES): persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle
di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che l’elet-
38 l’Artigianato
Anno LXI N. 9 Agosto 2010
la normativa attraverso la collaborazione con personale docente certificato CEI. Grazie al concorso finanziario dell’Unione Europea - Fondo Sociale Europeo e del
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, la formazione è accessibile alle aziende artigiane
aderenti ad EBAT senza alcun costo, con la possibilità
di ottenere per i lavoratori partecipanti l’attestazione
del percorso frequentato a norma di legge. Per ulteriori informazioni:
OSA - Organismo Sicurezza Artigianato
EBAT - Ente Bilaterale Artigianato Trentino
via S. Daniele Comboni 13 - 38122 Trento
tel. 0461.420681 - fax 0461.420746
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