L`estate… - Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia
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L`estate… - Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia
Anno LXI N. 9 Agosto 2010 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO L’estate… … delle convenzioni Associazione Focus sulle Comunità di Valle Intervista a Ivan Bonvecchio, presidente del Gruppo Giovani sommario Nella foto in alto il momento della firma della convenzione tra Associazione Artigiani e Riva del Garda Fierecongressi RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO ADERENTE A CONFARTIGIANATO ANNO LXI N. 9 AGOSTO 2010 Nella foto in basso la stipula dell’accordo tra Associazione Artigiani, Cooperativa Artigiana di Garanzia e Cassa Centrale Editoriale … che autunno sarà (Roberto De Laurentis) 3 Direttore responsabile Stefano Frigo Comitato di redazione Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani, Samanta Turri Impaginazione e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 20 del 19.7.1949 Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534 Tiratura 13.250 copie Chiusura in redazione 6 agosto 2010 Associazione ACCORDI Accordo tra Associazione, CAG e Cassa Centrale (Stefano Frigo) 4 Uniti per crescere insieme (Stefano Frigo) 5 TERRITORIO Comunità di Valle: una sfida per il territorio (Franco Grasselli) 6 INTERVISTA «I giovani artigiani più partecipi» (Stefano Frigo) 8 WORKSHOP “Prima pensare e poi realizzare gli oggetti” 10 ENERGIA In Vallagarina è più facile installare il fotovoltaico 11 AREA STUDI Feste Vigiliane (Claudio Filippi) 12 EVENTI “I Giorni delle Rimanie” rievocazione storica 13 “Pedalando in Rotaliana” 4ª edizione (Giancarlo Berardi) 14 Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38121 Trento tel. 0461.803800 - fax 0461.824315 CORSI Riconquistare il mercato dopo la crisi 15 AREA APPALTI Nuovo regolamento dei contratti pubblici (Marzia Albasini) 16 CONSORZI Il Consorzio Artigianato Artistico di Qualità (Giorgio Dellagiacoma) 19 Posta elettronica [email protected] CATEGORIE 21 Sito internet www.artigiani.tn.it Sistema Artigianato COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA CEII TRENTINO TRENTINO CAF IMPRESE EBAT 28 32 34 36 Rubriche AVVISI La carta utilizzata per questa pubblicazione è stampata da Publistampa Arti Grafiche, azienda certificata FSC 40 Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta? Se subisco un infortunio cosa devo fare? IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI Il Patronato INAPA una risposta a tutte le tue domande inapa Il Patronato INAPA mette a tua disposizione la consulenza di medici ed avvocati Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta? Che cos’è il Pacchetto Famiglia? A chi posso rivolgermi per avere informazioni 2 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 editoriale … che autunno sarà di Roberto De Laurentis D opo anni di sviluppo economico quasi selvaggio, di consumi in continua ed incessante crescita, di mercati finanziari senza regole che sembravano dare spazio a chiunque – dilettanti faidate inclusi – giusto due anni fa si cominciava timidamente a parlare di crisi. Si sussurrava di importanti banche e strategiche società di assicurazione, soprattutto americane, ormai senza più capitali e dunque senza più capacità di fare fronte agli impegni assunti. Non erano sussurri, era tutto vero. Tra le poche smentite gridate, le molte conferme taciute, e malgrado l’intervento del Tesoro statunitense, fallivano la banca Lehman Brothers, le società di mutui Fannie Mae e Freddie Mac, le assicurazioni AIG e via elencando… Poi, come in un gigantesco domino, chiudevano le aziende da loro controllate. Tutti si accorsero all’improvviso, con stupore quasi infantile, come i titoli americani spazzatura fossero già arrivati in Europa, in Italia, perfino dentro le nostre banche locali, ed avessero iniziato a strangolare l’economia. Aziende ferme, cassa integrazione computata a milioni di ore, perdita di posti lavoro, interi settori – quali la metalmeccanica, la chimica, l’edilizia – completamente paralizzati. Insomma, tutto il sistema “mondo occidentale” a rischio di implosione e, soprattutto, di guerra sociale. Almeno sui media. In realtà le nostre autostrade hanno continuato e continuano ad essere intasate dai veicoli dei vacanzieri del fine settimana. In realtà trovare un posto libero al mare o in montagna durante le vacanze, estive o invernali, rimane il problema di sempre. In realtà pensare che l’afflusso delle famiglie ai centri commerciali sia diminuito, alla ricerca del necessario o del superfluo indistintamente, è solo una pia illusione. Ed in Trentino? Gli interventi di sostegno all’economia messi in campo dalla Giunta provinciale hanno concretamente risolto l’equazione “politica trentina = tempismo, serietà, lungimiranza”. Perché, se è vero che le risorse pubbliche in Trentino non mancano, è pure vero che – a differenza di altre regioni – da noi il loro utilizzo si vede e si tocca con mano. In termini di infrastrutture, di servizi, di qualità della vita. Da noi, il termine welfare, ha un significato preciso. Roberto De Laurentis Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Così l’onda lunga della crisi, che ha battuto e talvolta abbattuto altre regioni, da noi è arrivata smorzata. Tanto che la vera preoccupazione nasce adesso e ci si interroga su cosa accadrà a settembre. Se ripartirà l’edilizia (il più veloce ed autentico motore dello sviluppo) se terrà l’industria (obbligata a competere in termini di quantità, di prezzo e di produttività, elementi quasi sconosciuti alle nostre realtà del territorio) se terrà l’artigianato (colpito di striscio dal cambiamento con un 7-8% di aziende in sofferenza sulle 14 mila totali) se terrà il credito (perché il problema non è la mancanza del lavoro ma la difficoltà ad essere pagati per il proprio lavoro) insomma se terrà tutto il “sistema trentino”. Io credo che il “sistema trentino” terrà. Non solo per la necessità dell’imprenditore, soprattutto nei momenti difficili, di professare comunque ottimismo. Non solo per le risorse a disposizione, peraltro non infinite. Non solo per la nostra realtà, tutto sommato, piccola e dunque più facilmente governabile. Ma, innanzitutto, per i segnali positivi provenienti dall’esterno: maggiori ordini di acquisto, maggiore inflazione a causa di consumi più sostenuti, maggiore voglia (o, meglio, necessità) di investimenti in vista di una ripartenza dell’economia. Segnali importanti, da sommare alla forza della nostra autonomia. Ai quali dobbiamo tuttavia aggiungere qualchecosa di nuovo: una rinnovata fiducia nella nostra capacità, nel nostro sapere, nella nostra volontà di “fare azienda”. Che nessuna politica, per quanto buona, e nessun contributo pubblico, per quanto sostanzioso, potranno mai fornire alle nostre imprese. Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 3 associazione accordi Accordo tra Associazione, CAG e Cassa Centrale È stata sottoscritta nel pomeriggio di mercoledì 30 giugno presso la sede dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento un’importante convenzione volta a favorire l’imprenditoria artigiana a titolarità femminile mediante la concessione di finanziamenti a condizioni agevolate, sia in termini di condizioni economiche che di garanzie richieste. di Stefano Frigo «C’ è grande soddisfazione per la firma di questo accordo – ha commentato Roberto De Laurentis, presidente provinciale dell’Associazione Artigiani –. Il nostro mondo e quello delle Casse Rurali continuano ad andare avanti a braccetto: sono tante infatti le similitudini che ci legano a partire dalla presenza capillare sul territorio sino ad arrivare a un modus operandi molto simile che cerca di mettere la persona e le sue esigenze prima di tutto». Entrando nello specifico della convenzione, il merito creditizio di ogni richiesta di finanziamento sarà soggetto all’insindacabile giudizio della Cassa Rurale. Scendendo più nei dettagli dell’operazione i destinatari della convenzione saranno le ditte individuali a titolarità femminile e società di persone in cui almeno il 75% delle quote sociali sia detenuto da donne associate all’Associazione Artigiani. Saranno considerate iniziative finanziabili: 1) gli investimenti aziendali, materiali ed immateriali, compreso l’acquisto di beni usati, da effettuare o effettuati nei sei mesi antecedenti la domanda; 2) il consolidamento dei debiti a breve termine in debiti e medio-lungo termine; 3) apertura di credito in conto corrente e/o smobilizzi crediti SBF/fatture per le ordinarie necessità di gestione. Il plafond generale messo a disposizione dalle Casse Rurali Trentine ammonterà a 20 milioni di euro, mentre l’importo massimo per ogni iniziativa non potrà superare i 100 mila euro, 50 mila invece per quanto concerne le aperture di credito o smobilizzo crediti. Le forme tecniche prevederanno un finan- 4 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 Da destra Flavia Angeli, Giorgio Fracalossi, Roberto De Laurentis e Giuseppe Bertolini ziamento a medio termine con durata massima di 5 anni, fido in c/c con scadenza a revoca, fido anticipi SBF, fido anticipi fatture (max 80% importo fattura). Per quanto concerne invece le condizioni economiche la media mensile Euribor di periodo (div. 360) fissata dalla singola Cassa Rurale sarà maggiorata dei seguenti “spreads”: 1. finanziamento: più 1,90 b.p con tasso soglia del 3% 2. fido in c/c: più 1,50 b.p. con tasso soglia del 2,50% 3. anticipo sbf: più 0,90 b.p. con tasso soglia dell’1,75% 4. anticipo fatture 80%: più 1,25 b.p. con tasso soglia del 2,00%. Le condizioni di tasso sopra riportate sono da intendersi quali massime; le Casse Rurali potranno quindi applicare condizioni migliorative. Nel caso di impresa gestita da donne si prevede la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti attivati a valere del presente accordo, nel periodo in cui l’imprenditrice è assente dall’azienda in relazione al proprio stato di maternità e puerperio o malattie gravi che abbiano colpito le imprenditrici, i propri genitori, il proprio coniuge o i propri figli. Il periodo massimo di sospensione previsto è di 12 mesi. Da non sottovalutare che è prevista una garanzia fideiussoria, a prima richiesta, rilasciata dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia, per una percentuale massima pari all’80% dell’affidamento complessivo richiesto. La convenzione in questione avvrà valenza sino al 30 giugno 2011. Firmatari dell’accordo sono stati la stessa Associazione nella persona del presidente Roberto De Laurentis, la Cooperativa Artigiana di Garanzia con Giuseppe Bertolini e la Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord-Est Spa con Giorgio Fracalossi. Presente anche Flavia Angeli, presidente del Gruppo Donne Impresa dell’Associazione Artigiani. associazione accordi Uniti per crescere insieme È stato siglato lo scorso 29 giugno un accordo di collaborazione tra l’Associazione Artigiani e Riva del Garda Fierecongressi volto a promuovere e a sviluppare l’economia locale in particolare del settore artigianale e della piccola impresa. di Stefano Frigo L’ Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento e Riva del Garda Fierecongressi si legano. È stato infatti siglato lo scorso 29 giugno un accordo di collaborazione tra i due soggetti in questione volto a promuovere e a sviluppare l’economia locale in particolare del settore artigianale e delle piccole imprese. La firma è stata apposta dal numero uno provinciale dell’Associazione Roberto De Laurentis e dal presidente dell’ente fieristico rivano, Roberto Pellegrini. Il tutto sotto lo “sguardo vigile” dell’assessore provinciale all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi. L’obiettivo è quello di trovare insieme modalità nuove per fronteggiare e vincere la sfida della globalizzazione sul piano economico, culturale e sociale, stimolando la comunità provinciale. Da questi presupposti è nato quindi l’accordo quadro che prevede una concreta attuazione attraverso diverse direttrici. Innanzitutto l’individuazione di manifestazioni fieristiche tematiche all’interno delle quali sviluppare momenti di promozione e d’affari per le imprese socie dell’Associazione. In secondo luogo l’individuazione di tematiche di importante valenza innovativa ed informativa per le quali si rende necessaria un’ampia divulgazione, al fine di creare momento di formazione ed approfondimento da realizzarsi all’interno delle manifestazioni fieristiche o durante convegni e seminari appositamente dedicati. Il tutto senza dimenticare la creazione di una costante attività di reciproco scambio e di confronto che generino reciproco interesse di di promozione e di affari. Saranno concordate iniziative di co-marketing settoriali che coinvolgano le imprese aderenti all’Associazione Artigiani e gli eventi di Riva del Garda Fierecongressi. Allo stesso tempo si cercherà di sviluppare ogni altra iniziativa ritenuta idonea a valorizzare e a facilitare l’attività dell’Associazione, delle imprese aderenti e del polo fieristico in questione. «Credo proprio si possa ragionare su una Fiera dell’artigianato trentino da realizzarsi nel periodo estivo, quando la zona del Garda è sold out – ha esordito De Roberto De Laurentis, Alessandro Olivi e Roberto Pellegrini Laurentis –. Noi possiamo contare su eccellenze che spesso non vengono adeguatamente valorizzate, tanto che numerosi artigiani sono sovente costretti a partecipare a fiere in giro per l’Europa per promuovere i propri prodotti. Dare vita a un contenitore di qualità a Riva ci permetterebbe di crescere attraverso una vetrina tutta nostra, magari ospitando anche le eccellenze dell’artigianato continentale. In questo modo ci si potrebbe anche confrontare, quindi crescere ulteriormente, e il tutto acquisirebbe un respiro internazionale». Pellegrini ha invece sottolineato come: «In base all’accordo stipulato gli artigiani potranno avere anche delle agevolazioni per la presenza nelle nostre attuali fiere, da Expo Hotel passando per la Fiera della caccia e della pesca, a quella dei motori, ma anche all’Expo Schuh». L’assessore Olivi si è detto assolutamente convinto del fatto che «il futuro economico del Trentino è da ricercarsi proprio in accordi come questi, che mettono assieme il livello locale con quello internazionale. Troppi soggetti, ancora oggi, tendono invece ad operare in modo sfilacciato, seguendo la logica errata degli egoismi personali. In futuro non sarà più così: occorre fare rete e non solo a parole. L’Associazione Artigiani e Riva del Garda Fierecongressi stanno dimostrando concretamente cosa possa significare operare in maniera sinergica». Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 5 associazione territorio Comunità di Valle: una sfida per il territorio Con la riforma istituzionale, approvata con Legge provinciale n. 3 del 2006, una serie di poteri e competenze verranno trasferiti dalla Provincia alle 16 Comunità di Valle. Ecco un dettagliato resoconto di quello che cambierà concretamente e di come i nuovi soggetti opereranno sul territorio. di Franco Grasselli N egli ultimi mesi i giornali locali hanno dedicato ampio spazio alle costituzioni delle Comunità di Valle. In queste cronache però l’argomento è stato affrontato in modo frammentario, secondo gli stati di avanzamento in ogni singolo territorio, mettendo in evidenza soprattutto gli aspetti elettorali delle nascenti comunità e trascurando spesso i contenuti della riforma istituzionale. Riteniamo utile riportare sinteticamente i contenuti della legge di riforma, gli aspetti più rilevanti che coinvolgono anche i rappresentanti territoriali dell’Associazione Artigiani, nonché i meccanismi delle prossime elezioni di Comunità. Trasferimento e decentramento di poteri Con questa riforma istituzionale, approvata con Legge provinciale n. 3 del 2006, possiamo dire che la Provincia ha messo in atto alcuni principi propri del federalismo. Infatti una serie di poteri e di competenze che vengono ora esercitati centralmente dalla Provincia verranno trasferiti e distribuiti alle 16 Comunità, cioè ad un livello più vicino ai territori ed ai cittadini, responsabilizzando maggiormente gli amministratori del singolo territorio. La Giunta provinciale ha garantito che non vi saranno tagli nel trasferimento delle risorse ai territori e le scelte su come e dove impiegare le risorse spetteranno agli amministratori delle Comunità. Ne consegue che gli amministratori di Comunità risponderanno direttamente ai propri concittadini di valle e nessuno potrà scaricare responsabilità di eventuali scelte sbagliate sulla Provincia matrigna. Le Comunità di Valle eserciteranno funzioni amministrative in numerose materie, in pratica quelle che interessano il livello sovracomunale. Ricordiamo fra le più importanti: • l’edilizia abitativa (pubblica e sovvenzionata); • le azioni di interesse locale in agricoltura, sviluppo della montagna, artigianato, fiere e mercati, miniere e cave, turismo, commercio; 6 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 • l’urbanistica di ambito sovracomunale, fra cui anche la definizione delle aree produttive di livello provinciale; • gli espropri per opere di interesse locale o sovr comunale; • le infrastrutture a carattere sovracomunale; • i servizi pubblici locali, il ciclo dell’acqua, il ciclo dei rifiuti, il trasporto locale, la distribuzione dell’energia. Quindi le Comunità di Valle decideranno ad esempio dove costruire scuole, piscine, teatri, centri sportivi; dovranno ad esempio scegliere dove sviluppare l’edilizia pubblica e dove attivare le aree produttive. In pratica le Comunità di Valle dovranno decidere la programmazione economica e la destinazione urbanistica del proprio territorio. È ovvio che questa distribuzione di poteri dalla Provincia alle Comunità, dal capoluogo ai territori, implicherà un cambiamento di rapporti fra i territori stessi e le forze locali, che potranno incidere maggiormente sul proprio sviluppo economico e sociale. L’esempio più rilevante è costituito dalla competenza urbanistica: per preparare il Piano territoriale di Comunità (cioè il piano urbanistico del territorio) la La Giunta provinciale ha garantito che non vi saranno tagli nel trasferimento delle risorse ai territori e le scelte su come e dove impiegare le risorse spetteranno agli amministratori delle Comunità. Ne consegue che tali amministratori risponderanno direttamente ai propri concittadini di valle, senza scaricare le responsabilità sulla Provincia. associazione territorio Comunità è obbligata a coinvolgere preventivamente tutte le forze economiche e sociali. È evidente che in questo campo l’Associazione Artigiani è uno degli interlocutori principali; ma è altrettanto evidente che il Gruppo dirigente locale dell’Associazione dovrà adeguatamente attrezzarsi ad affrontare questo ruolo di importanza strategica, che prima era affidato in modo esclusivo al Gruppo dirigente di livello provinciale. In questo senso l’istituzione della Comunità di Valle rappresenta una sfida anche per i rappresentanti delle categorie economiche nel diventare vera classe dirigente sul proprio territorio. vato dovuto alla volontà di garantire la presenza in Assemblea dei rappresentanti di ogni amministrazione comunale, anche la più piccola. Le Assemblee delle Comunità vengono istituite adottando un sistema di elezione misto: • 2/5 dei componenti dell’assemblea sono eletti dai Consigli comunali • 3/5 dei componenti dell’assemblea sono invece eletti direttamente dai cittadini. A regime anche il Presidente della Comunità viene eletto direttamente dai cittadini, come succede con l’elezione dei Sindaci. Le Comunità, i nuovi organismi di governo, le prossime elezioni Le elezioni del prossimo 24 ottobre I territori che esprimono una Comunità di Valle sono 15. In alcuni casi il territorio della Comunità corrisponde esattamente al territorio del Comprensorio, come ad esempio per il Primiero o per la Valle di Non; in altri casi il territorio è stato disegnato ex novo. Anche per questo vi sono Comunità ampie e numericamente consistenti come la Vallagarina (85.025 abitanti) e l’Alta Valsugana (49.833 abitanti) e vi sono Comunità piccole, con pochi abitanti come quelle della Paganella (4.810 abitanti) e degli Altipiani cimbri (4.548 abitanti). Nel territorio della Val d’Adige invece i Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme non costituiranno una Comunità, per la disparità dimensionale dei quattro Comuni, ma i loro rapporti saranno regolati da una convenzione. Nella tabella è riportato l’elenco delle 15 Comunità. In tutti i territori (eccetto in Vallagarina e in Alto Garda - Ledro) si sono costituiti i nuovi organi di governo: il Presidente, la Giunta, l’Assemblea. Come si legge nella tabella, in alcuni casi le Assemblee sono piuttosto ampie, con un numero di componenti eleCOMUNITÀ Valle di Fiemme Ma perché tutti i cittadini trentini vanno a votare in ottobre? E per cosa votano? Per comprendere il meccanismo di queste nuove elezioni a sistema misto, nella tabella prendiamo ad esempio la Comunità della Valle di Fiemme. Essa presenta un’Assemblea composta di 29 componenti che si andrà costituendo nel modo seguente: gli 11 Comuni del territorio della Val di Fiemme hanno già eletto attraverso i Consigli comunali 11 componenti dell’Assemblea (cioè i 2/5 dell’assemblea totale); mentre con le elezioni del 24 ottobre prossimo tutti i cittadini della Valle di Fiemme eleggeranno direttamente i 17 componenti ancora mancanti (cioè i rimanenti 3/5 dell’Assemblea). A questi 28 componenti va aggiunto il Presidente, eletto con elezione diretta. Attualmente quasi tutte le Comunità di Valle sono formalmente costituite e sono operanti soprattutto per le competenze che erano finora esercitate dai Comprensori (ora soppressi). È probabile che solo dopo l’elezione diretta dei rimanenti 3/5 delle Assemblee le nuove istituzioni troveranno una vera legittimazione e attiveranno le impegnative competenze previste dalla riforma istituzionale. ABITANTI COMUNI 19.364 11 NUMERO COMPONENTI L’ASSEMBLEA 11 + 17 + 1 (il presidente) = 29 Primiero 10.097 8 8 + 12 + 1 = 21 Valsugana e Tesino 26.741 21 21 + 32 + 1 = 54 Alta Valsugana Bersntol 49.833 18 18 + 27 + 1 = 46 Cembra 11.315 11 11 + 17 + 1 = 29 Rotaliana Konigsberg 27.799 8 8 + 12 + 1 = 21 4.810 5 5 + 8 + 1 = 14 Paganella Valle dei Laghi 10.023 6 6 + 9 + 1 = 16 Valle di Non 38.693 38 38 + 57 + 1 = 96 Val di Sole 15.510 14 14 + 21 + 1 = 36 Giudicarie 37.098 39 39 + 59 + 1 = 99 Alto Garda e Ledro 46.315 7 7 + 11 + 1 = 19 Vallagarina 85.025 17 17 + 26 + 1 = 44 Altipiani Cimbri 4.548 3 3+5+1=9 Comun General de Fascia 9.530 11 11 + 17 + 1 = 29 116.656 4 // Val d’Adige Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 7 associazione intervista «I giovani artigiani più partecipi» Intervista a Ivan Bonvecchio eletto per la seconda volta alla guida del Gruppo Giovani dell’Associazione. Il presidente rimarrà in carica fino al 2014. Aumentare la partecipazione attiva e riuscire a farsi ascoltare di più gli obiettivi principali del mandato. di Stefano Frigo anche avuto i miei bei dubbi. L’incarico che mi appresto a ricoprire per la seconda volta richiede tempo, passione, rinunce e nessuna retribuzione, alla fine però ha vinto la voglia di impegnarsi in prima persona nella vita associativa. Provengo da una famiglia di artigiani e ho sempre creduto fortemente nei valori dell’associazionismo specie nei momenti di difficoltà. Saper muoversi insieme, creare sinergie e reti è assolutamente fondamentale». Di cosa è particolarmente orgoglioso e quale invece la delusione più grande del suo primo mandato? I l secondo mandato: «Quello che ci permetterà di concretizzare diverse iniziative costruite negli scorsi anni». Ivan Bonvecchio [nella foto], 34 anni titolare della Zanardi Servizi, è stato confermato presidente del Gruppo Giovani dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Resterà in carica fino al 2014. Aumentare la partecipazione attiva alla vita associativa e riuscire a farsi ascoltare di più, i principali obiettivi del rieletto. Presidente, intanto complimenti. In secondo luogo ci dica cosa l’ha spinta a ricandidare dopo la prima esperienza? «Senza dubbio la volontà di costruire sulle basi gettate nei primi quattro anni. La realtà associativa è complessa, varia, piena di sfaccettature. È assolutamente necessario avere del tempo per poterla capire a fondo, proprio per questo sono convinto servano due mandati per poter concretizzare ciò che si vorrebbe portare a termine. Non vi nascondo che ho 8 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 «Le soddisfazioni sono state diverse ma se devo sceglierne una direi l’organizzazione del corso F.A.I. (Formazione aspiranti imprenditori) Impresa. Si è trattato di un percorso dedicato ai giovani potenzialmente interessati a intraprendere la strada dell’imprenditoria, che si rivolgeva ai non associati. Il tasto dolente era e rimane la difficoltà a coinvolgere gli artigiani alle iniziative che organizziamo. Potenzialmente sarebbero circa 7.500 i soggetti che potrebbero essere parte attiva del Gruppo Giovani, al «Potenzialmente sarebbero circa 7.500 i soggetti che potrebbero essere parte attiva del Gruppo Giovani, al momento il nostro bacino d’utenza non supera le 250 unità. Qualche passo avanti rispetto al passato è stato fatto ma la strada è ancora lunga, personalmente mi sento di invitare tutti a diventare e sentirsi protagonisti in Associazione». associazione area appalti «Se effettuare un lavoro attraverso l’uso dell’informatica riduce i costi è necessario adeguarsi e non è possibile pensare il contrario. La difficoltà sta proprio nell’essere in grado di adeguarsi alle novità e quando possibile addirittura anticiparle». momento il nostro bacino d’utenza non supera le 250 unità. Qualche passo avanti rispetto al passato è stato fatto ma la strada è ancora lunga, personalmente mi sento di invitare tutti a diventare e sentirsi protagonisti in Associazione». Quali sono le problematiche più sentite tra i giovani imprenditori? «A me piace molto ascoltare per cui rispondo con particolare piacere a questa domanda. Direi che in generale gli ostacoli maggiori per noi sono rappresentati dalla velocità dei cambiamenti sotto tutti i punti di vista. Fino a una decina di anni fa un imprenditore poteva anche non interessarsi alle eventuali novità proposte dal mercato, ora è impossibile. Se effettuare un lavoro attraverso l’uso dell’informatica riduce i costi è necessario adeguarsi e non è possibile pensare il contrario. La difficoltà sta proprio nell’essere in grado di adeguarsi alle novità e quando possibile addirittura anticiparle. Bisognerebbe riuscire a dominare il cambiamento e non il contrario. Quasi superfluo aggiungere che attraverso il confronto continuo e quindi la vita associativa, questo risultato potrebbe risultare più semplice da raggiungere». Presidente, lei sarebbe contento se fra quattro anni…? «Fossero di più le persone che vivono in maniera attiva il Gruppo Giovani. So che potrei risultare ripetitivo ma per me questa è la priorità assoluta. Ora cominceremo cercando di coinvolgere maggiormente i singoli comprensori in modo che le iniziative non siano organizzate solo a livello provinciale ma possano partire anche dalle realtà di valle. Credo che la capillarità territoriale e quindi la vicinanza agli associati, il capire a fondo le problematiche che questi vivono, sia fondamentale per aumentare la propria capacità attrattiva. Solo incrementando la nostra massa critica potremo far sentire maggiormente la nostra voce sia con i vertici dell’Associazione che con il mondo esterno. Per citare una frase che ho sentito pronunciare dal presidente Roberto De Laurentis: “Noi siamo una splendida macchina da corsa con tanti cavalli che però non riusciamo ancora a scaricare completamente a terra”». Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 9 associazione workshop “Prima pensare e poi realizzare gli oggetti” … una giornata con Alessandro Mendini. I n occasione della mostra Mendini > Depero allestita alla Casa d’Arte Futurista Depero, il 14 ottobre Alessandro Mendini terrà un workshop a numero chiuso, rivolto agli artigiani e ai giovani designers trentini dal titolo “Prima pensare e poi realizzare gli oggetti”. Si tratta di un’occasione unica ed esclusiva per conoscere e lavorare a stretto contatto con una delle firme più prestigiose e originali del design e dell’architettura in Italia e nel mondo. Sotto la guida del noto architetto, i partecipanti avranno la possibilità di approfondire le dinamiche del processo creativo, di analizzare le motivazioni, le istanze estetiche, tecniche e produttive della realizzazione di un oggetto. Perché si progetta? Per chi? Che cosa? Dove? Quando? Sono queste solo alcune delle domande che Alessandro Mendini rivolgerà ai partecipanti in un percorso ricco di stimoli, suggestioni nell’atto del pensare e creare oggetti. IL WORKSHOP SARÀ TENUTO DA ALESSANDRO MENDINI IL 14 OTTOBRE 2010 Numero massimo di partecipanti: 40 persone Il programma del workshop sarà pubblicato sul sito www.mart.trento.it Per informazioni e iscrizioni contattare Sezione Didattica del Mart tel. 0464.454154 e-mail: [email protected] 10 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 associazione energia In Vallagarina è più facile installare il fotovoltaico L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento – Comprensorio della Vallagarina – ha stipulato un’intesa con la Cassa Rurale della Bassa Vallagarina per facilitare l’installazione di impianti fotovoltaici. L’ Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento – Comprensorio della Vallagarina – ha stipulato un’intesa con ASSeT Bassa Vallagarina srl (società di servizi partecipata da ASSeT associazione e Cassa Rurale Bassa Vallagarina) e Cassa Rurale della Bassa Vallagarina in merito alla possibilità per le imprese site nei territori in cui opera la Cassa Rurale stessa di sottoscrivere un contratto di locazione e collaborazione con ASSeT srl riguardante l’installazione di impianti fotovoltaici. Il contratto prevede la messa a diposizione per 20 anni di spazi e coperture delle Imprese Artigiane interessate ad essere locatarie per la messa in opera di impianti fotovoltaici di proprietà della ASSeT srl. Per la locazione verrà corrisposto un canone e, allo stesso tempo, ci sarà la possibilità di installare un impianto proprio della medesima dimensione e capacità produttiva. La AsseT srl si incarica di espletare tutta la parte progettuale e burocratica dell’operazione. Le condizioni pattuite (visionabili sul sito www.crbvallagarina.net) saranno valide per le richieste presentate entro e non oltre il 20.08.2010, dopo tale data potrebbero esservi delle modifiche. Si ringraziano, in particolare, i rappresentanti dell’Associazione di Avio S.F. e Ala per l’interessamento all’iniziativa. Per ulteriori informazioni: ASSeT srl - tel. 0464.678121 (Gianni Debiasi) Associazione Artigiani e Piccole Imprese - Ufficio Comprensoriale di Rovereto - tel. 0464.487784 (Elena Bertolini) Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 11 associazione area studi Feste Vigiliane Le Feste Vigiliane per la ventisettesima volta sono tornate ad animare il Centro Storico della città di Trento per due lunghi fine settimana. Il Borgo dell’Artigianato diventa palcoscenico della produzione provinciale. di Claudio Filippi L a manifestazione, organizzata ancora una volta con grande passione da Guido Malossini e dal suo Comitato, coordinato da Ileana Sontacchi, ha presentato un programma di eventi davvero unico. In realtà ormai le Vigiliane rappresentano un vero e proprio contenitore di eventi e spettacoli. Basti ricordare i più caratteristici: la Cena benedettina a lume di candela, i cortei di rievocazione storica, la disfida dei Ciusi e dei Gobi per la conquista dell’ormai famosa polenta, la zatterata del Palio dell’Oca, i fuochi della Magica Notte dedicata al patrono della città o l’ormai famoso rito della “Tonca” che ogni anno mette alla berlina i personaggi pubblici più in vista della città. Queste sono le occasioni che, durante le Vigiliane, richiamano in Centro ogni giorno migliaia di persone, per lo più trentini, anche se sono sempre più numerosi i turisti provenienti da fuori provincia. Anche 12 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 per questa ragione con il passare degli anni questa che è, e resta, una splendida festa popolare si è arricchita di sempre nuove offerte e manifestazioni che vogliono essere la vetrina di tutto ciò che la terra trentina è in grado di offrire. Ma cosa meglio dei prodotti dell’Artigianato rappresenta l’immagine e la cultura del saper fare di una comunità e di un territorio? Per questo motivo all’interno dell’evento si è consolidata la presenza di una rappresentanza di produzioni artigianali a creare una sorta di grande “bottega a cielo aperto” in grado di riprodurre un piccolo ma significativo spaccato di ciò che gli artigiani trentini possono creare. Anche quest’anno quindi, nel secondo fine settimana delle Feste, da giovedì a domenica, si sono presentate una quarantina di realtà artigianali in altrettanti stand in quello che è stato appunto denominato il Borgo dell’Artigianato, porzione di Centro Storico che da Piazza Battisti arriva a Piazza Fiera. In via Mazzini ha trovato posto l’esposizione dei manufatti e la presentazione di alcune lavorazione degli Artigiani-Artisti che fanno parte del Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino. In Stretta Vigilio sono state localizzate alcune imprese dei settori più diversi – dai gelati ai salumi passando per l’oggettistica in legno fino all’editoria per bambini – che hanno aderito al Progetto di valorizzazione territoriale dell’artigianato denominato ST.ART (Le Strade dell’Artigianato). Ai piedi delle mura medievali infine gli orafi trentini hanno dato vita alla Via dell’Oro e dell’Argento presentando manufatti di altissimo valore realizzati appositamente per l’occasione. Nelle Feste appena concluse, per la prima volta hanno esposto nel Borgo anche una decina di artigiani provenienti dalla Liguria grazie ad un accordo di collaborazione tra il nostro Consorzio dell’Artistico e le aziende di Confartigianato Liguria che aderiscono al protocollo LiguriaStyle.it nato per promuovere l’artigianato d’eccellenza di quella regione. associazione eventi “I Giorni delle Rimanie” rievocazione storica Anche quest’anno, sabato 30 e domenica 31 ottobre, l’Associazione Culturale “Giulia Turcati” è lieta di aprire le porte al passato a tutti coloro che avranno la curiosità di rivivere le tradizioni e i sapori di secoli che vengono spesso denominati come “bui” ma che portano dentro di sé le origini della nostra società. [foto da www.sopramonte.it] A gli albori del Medioevo, ogni anno nel mese di ottobre, al termine del raccolto, il Gastaldo saliva da Trento a Sopramonte per la raccolta delle tasse che, all’epoca, consistevano in prodotti della terra e del nascente artigianato locale. Le imposte venivano denominate per l’appunto “Rimanie”, termine che designava la loro origine semplice e naturale. Ed è proprio in ricordo di quest’antico rituale che nasce l’idea di rievocare, con cadenza biennale, l’atmosfera dei secoli passati nel cuore di quello che fu l’antico borgo di Sopramonte. Nell’estate 2005 nasce quindi la nuova Associazione Culturale “Giulia Turcati” di Sopramonte con lo scopo di poter dar vita a manifestazioni e ricerche storiche che possano coinvolgere il sobborgo di Trento. L’Associazione vuole onorare la nobildonna Giulia Turcati, anima vivace e predisposta all’amore della cultura e delle origini della sua terra. La contessa soggiornava volentieri nella sua residenza estiva di Sopramonte dove si circondava della compagnia dei più illustri letterati e artisti del capoluogo e dell’intera regione; il suo contributo alla vita del paese non può che essere ricordato come pregio per l’intera popolazione e proprio per questo a lei viene dedicata l’attività della nuova e attiva associazione. La rievocazione storica “I Giorni delle Rimanie” ha il suo inizio nel dicembre 2005 in cui una cospi- Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 13 associazione eventi cua partecipazione di figuranti ha avvolto in un mantello di sogni l’antico centro storico di Sopramonte facendo assaporare a tutti i visitatori la vita del Medioevo attraverso musiche, antichi mestieri e antiche pietanze. Con le successive edizioni la manifestazione ha riscosso sempre maggior successo pregiandosi del sostegno degli enti locali e della collaborazione con altre associazioni ad interesse storico. Anche quest’anno, sabato 30 e domenica 31 ottobre, l’Associazione Culturale “Giulia Turcati” è lieta di aprire le porte al passato a tutti coloro che avranno la curiosità di rivivere le tradizioni e i sapori di secoli che vengono spesso denominati come “bui” ma che portano dentro di sé le origini della nostra società. Più di 180 figuranti vi aspetteranno per condurvi alla scoperta di professionisti falconieri, artigiani e nobili; non mancherà un punto di ristoro anch’esso legato alle antiche tradizioni che vi lascerà gustare le antiche ricette. L’atmosfera notturna sarà in grado di sorprendervi in un viaggio di storia e di emozioni al cui termine i sogni sembreranno per un attimo aver vissuto nei meandri della memoria e lasceranno negli occhi il ricordo di quei secoli in cui la vita era appesa al filo leggero dello scorrere inesorabile e riflessivo del tempo. “Pedalando in Rotaliana” 4ª edizione Come per gli anni scorsi, l’evento si terrà in concomitanza della festa di “Fine Estate a Mezombart” e prevede due percorsi di 6 e 22 km, rispettivamente per bambini e per adulti. di Giancarlo Berardi Domenica 29 agosto 2010 a Mezzolombardo, si svolgerà la quarta edizione della manifestazione “Pedalando in Rotaliana”, iniziativa cicloturistica non competitiva, voluta dall’Ufficio Comprensoriale C.5 dell’Associazione per raccogliere fondi a favore del Progetto Oncologia in Trentino. 14 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 Gli interessati possono confermare la partecipazione, inviando la scheda allegata alla nostra rivista, unitamente alla quota di partecipazione. Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme una giornata di festa e di solidarietà! associazione corsi Riconquistare il mercato dopo la crisi Come creare e strutturare la propria forza vendita. I n seguito ai risultati positivi in termini di gradimento del corso sperimentale sulle reti di vendita organizzato nel settembre del 2009, Trentino Sviluppo ripropone una nuova edizione del corso denominato “Riconquistare il mercato dopo la crisi: come creare e strutturare la propria forza vendite”, destinato alle imprese del territorio trentino desiderose di acquisire nuove conoscenze e strumenti per migliorare la propria efficienza nell’approccio al cliente. Composizione del modulo formativo • 16/09/2010, h. 9-18 I PARTE - “Come creare e strutturare la propria forza vendite”. • 17/09/2010, h. 9-18 II PARTE - “Come creare e strutturare la propria forza vendite”. viando il modulo allegato debitamente compilato entro e non oltre il 25 agosto 2010, ore 13.00: • via mail, inviando a [email protected] • via fax, allo 0464.443112 • o consegnandolo allo sportello di Trentino Sviluppo, via F. Zeni, 8 - Rovereto, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Sarà data priorità alle richieste di partecipazioni singole e all’ordine cronologico di arrivo. Destinatari Piccole e medie imprese produttive di beni e servizi con almeno una sede legale in provincia di Trento. Quota d’iscrizione 120 euro a persona. Luogo Iscrizione e modalità di pagamento Polo Tecnologico di Rovereto - via F. Zeni 8, Rovereto (TN). Numero di posti disponibili Massimo due persone per azienda, per un numero massimo di 15 persone. Richiesta di iscrizione Le aziende interessate dovranno far pervenire una manifestazione di interesse a Trentino Sviluppo, in- Selezionate le manifestazioni d’interesse pervenute, Trentino Sviluppo contatterà coloro che saranno stati ammessi al corso entro il 30 agosto 2010. Gli ammessi completeranno la propria iscrizione effettuando il versamento anticipato della quota di iscrizione entro e non oltre il 3 settembre 2010 a mezzo bonifico bancario presso la Cassa Rurale di Rovereto codice IBAN IT 33 G 08210 20800 000000124625. Per ulteriori informazioni: [email protected] o telefonare allo 0464.443111 chiedendo di Laura Maffei Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 15 associazione area appalti Nuovo regolamento dei contratti pubblici In dirittura d’arrivo il tanto atteso Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, che unisce in un unico testo di legge le innumerevoli disposizioni normative in materia di appalti, con l’intento di rendere più agevole la consultazione per tutti i soggetti interessati, semplificando i vari passaggi dell’appalto: dal progetto alla realizzazione dell’opera, passando dalla qualificazione dell’impresa per la partecipazione agli appalti pubblici. di Marzia Albasini L o scorso 18 giugno 2010, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via (quasi) definitiva il Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (D.Lgs. 163/2006). Il Regolamento è stato trasmesso al Presidente della Repubblica, che lo emanerà (con eventuali ultimi ritocchi) con proprio decreto e, successivamente, sarà sottoposto alla registrazione alla Corte dei Conti ed alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. L’entrata in vigore sarà comunque subordinata ad una ulteriore tempistica: il nuovo Regolamento entrerà in vigore dopo 180 giorni dalla data della sua pubblicazione sulla G.U., salvo per alcune norme, relative alle sanzioni alle imprese e alle S.O.A., che entreranno in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il nuovo Regolamento, atteso da anni, è frutto di un’importante opera di revisione (la prima versione definitiva risale al 21 dicembre 2007), che unisce in un unico testo di legge le innumerevoli disposizioni normative di rango regolamentare in materia di appalti, fino ad ora sparse in una miriade di testi differenti. Per questo motivo è stato accolto da molti consensi. Apprezzato perché rende più agevole la consultazione 16 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 per tutti i soggetti interessati, semplificando le procedure e garantendo maggiore trasparenza negli appalti e perché è stato studiato con l’obiettivo di migliorare la qualità delle opere pubbliche e di favorire la riduzione delle varianti in corso d’opera e del contenzioso, soprattutto relativamente alla fase di esecuzione dell’opera. Critiche, tuttavia, sono state avanzate per talune carenze del regolamento. In particolare, viene lamentata l’insufficienza del regolamento su due temi che stanno particolarmente a cuore alle imprese: • il sistema di aggiudicazione degli appalti mediante il massimo ribasso, che con un intervento più deciso avrebbe potuto, più opportunamente, essere abolito e sostituito dall’offerta economicamente più vantaggiosa; • il subappalto a catena, che comportando lo sfruttamento della manodopera, con ripercussioni soprattutto sulla sicurezza nei cantieri, dovrebbe essere eliminato con maggiore vigore. Luci ed ombre, quindi, come spesso accade per le nuove normative con progetti ambiziosi. Per il dettaglio degli istituti e le novità introdotte è necessario attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, poiché non sono esclusi aggiustamenti dell’ultima ora. In ogni caso possiamo anticipare alcune novità e la struttura del regolamento, suddiviso in 7 parti: • PARTE I - Disposizioni comuni. • PARTE II - Contratti pubblici relativi a lavori nei settori ordinari. • PARTE III - Contratti pubblici relativi a servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria nei settori ordinari. • PARTE IV - Contratti pubblici relativi a forniture e altri servizi nei settori ordinari. • PARTE V - Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture nei settori speciali. • PARTE VI - Contratti eseguiti all’estero. • PARTE VII - Disposizioni transitorie e abrogazioni. Di particolare rilievo per le nostre imprese, sono, evidentemente, la Parte II e la Parte IV del regolamento. In particolare: Nella seconda parte sono riportate le norme che devono essere utilizzate per i contratti pubblici relativi a lavori nei settori ordinari. In questa parte sono confluiti i due principali regolamenti attuativi della Merloni: quello generale, il D.P.R. n. 554/1999, che è rimasto fino ad ora il riferi- associazione area appalti Vi sono, poi, talune norme che tendono a riconoscere all’appaltatore una maggiore garanzia rispetto al passato nei confronti della Pubblica amministrazione, in particolare è stata rivista la normativa sulla consegna tardiva degli appaltatori per fatto o colpa della Stazione appaltante o, ancora, la normativa in tema di sospensione illegittima dei lavori. Sul fronte della qualificazione delle imprese mento quale Regolamento di attuazione del Codice dei Contratti, unitamente al D.P.R. n. 34/2000, che disciplina il sistema di qualificazione dei soggetti esecutori di lavori pubblici (attestazione S.O.A.). In particolare, è trattata la regolamentazione dei lavori nei settori ordinari, con un ordine degli argomenti che ricalca l’evoluzione temporale dell’opera: dall’inserimento dell’opera nella programmazione (articoli da 11 a 13) alla progettazione e verifica del progetto (articoli da 14 a 59), all’esecuzione dei lavori (articoli da 147 a 177), alla contabilità (articoli da 178 a 214), fino al collaudo (articoli da 215 a 238). Talune norme (articoli 9 e 10) sono dedicate all’individuazione del Responsabile Unico del procedimento dei lavori, figura tecnica con idonea professionalità. Punti più significativi Una definizione più analitica dei livelli di progettazione, soprattutto attraverso la verifica dei progetti affidata a organismi esterni con il compito di certificarne l’effettiva tenuta, congruità dei prezzi e buona qualità. Inoltre, per la prima volta, disciplina in maniera organica la materia della verifica del progetto, indicando con chiarezza i contenuti minimi obbligatori di tutte le fasi progettuali, già a partire dallo studio di fattibilità. Sono stati introdotti i contenuti dello studio di fattibilità, l’individuazione a un alto livello di dettaglio dei contenuti degli elaborati progettuali e la definizione di una rigorosa procedura di verifica dei progetti, mediante disposizioni volte ad accertare la rispondenza della progettazione ad una serie di requisiti che ne garantiscano l’appaltabilità e la conseguente realizzazione del progetto, rispetto ai tempi, ai costi, alla qualità e alla sicurezza. Le nuove norme, che mirano a migliorare la qualità progettuale, tendono a minimizzare i rischi derivanti dall’introduzione di varianti e sospensioni, anche in termini di contenzioso. e, quindi, dell’accesso ai lavori pubblici, dall’ultima versione è stato stralciato il contestato “allegato A1” (che era presente nella precedente bozza di decreto) contenente rigidi requisiti per la qualificazione delle imprese nella categoria di opere specializzate. La questione della definizione di tali requisiti verrà rinviata ad un successivo apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Si segnala la nascita di due nuove classifiche di lavori di attestazione S.O.A., pensate per le Piccole e medie imprese: • la nuova categoria III BIS – che si inserirà tra la III e la IV classifica attuale – comprendendo i lavori tra 1,033 milioni e 1,5 milioni; • la categoria IV BIS, che interverrà dopo la IV classifica, comprendendo i lavori tra 2,5 e 3,5 milioni. Sono state inoltre introdotte norme per la qualificazione di imprese maggiormente strutturate sotto il profilo del patrimonio netto (pari o superiore al 10% della cifra di affari media annuale dell’ultimo quinquennio), che assume maggiore rilevanza rispetto al fatturato e lavori eseguiti (incremento convenzionale premiante). Sono state, poi, riviste e ridefinite talune categorie di lavori già esistenti. In particolare sono state ridefinite: • la categoria OS2, divisa in OS2 A e OS2 B, relativa ai Beni culturali mobili di interesse archivistico e librario; • la categoria OS12, divisa in OS12 A volta a migliorare le opere di sicurezza del traffico stradale e in OS12 B per le altre opere di sicurezza (barriere paramassi, fermaneve e simili); • la categoria OS18, divisa in OS18 A per Componenti strutturali in acciaio e OS18 B per Componenti per facciate continue, con telai in metallo e elementi modulari in vetro; • la categoria OS8 comprenderà ora le sole lavorazioni di impermeabilizzazione; rinviando le restanti lavorazioni che in precedenza erano comprese nella categoria alla categoria OS7, in cui sono riportate la manutenzione o ristrutturazione di isolamenti termici e acustici, controsoffittature e barriere al fuoco; • rilevanti novità si registrano per la categoria OG11, che qualifica per l’esecuzione dei lavori di categoria OS3 - OS28 e OS30. Un’importante novità sarà la nuova norma che dà attuazione all’art. 50 del Codice dei contratti, che consente di utilizzare l’istituto dell’avvalimento (già conosciuto per la partecipazione ad una singola gara Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 17 associazione area appalti di appalto) in sede di attestazione S.O.A., purché tra le imprese (ausiliaria ed ausiliata) esista un rapporto di controllo ai sensi dell’art. 2359 Codice Civile. È prevista anche l’introduzione di uno sconto su talune tariffe di attestazione S.O.A., che, si ricorda, sono stabilite dal decreto e non possono essere fatte oggetto di alcuna scontistica difforme dalle previsioni del decreto da parte degli Organismi di attestazione. Sempre in materia di qualificazione, come anticipato, le uniche norme che entreranno in vigore subito (dopo i 15 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) saranno quelle sulle sanzioni alle imprese che non collaborano con l’Autorità di vigilanza, per le quali sono previste multe fino a 25.000 euro e, in caso di recidiva, anche l’espulsione dal mercato. E altre sanzioni più pesanti per le imprese che utilizzano certificati dei lavori falsi (sanzione raddoppiata a 51.000 euro più la segnalazione nella banca dati dell’Autorità di Vigilanza dei contratti). Sanzioni immediate anche per le società di attestazione S.O.A., che, vi è da ritenere, essendo ulteriormente responsabilizzate effettueranno controlli più rigorosi e rigidi in fase di attestazione e qualificazione delle imprese. Sotto questo aspetto, il nuovo Regolamento è stato accolto con forti critiche da parte degli Organismi di attestazione S.O.A., che lamentano una eccessiva responsabilizzazione a loro carico, senza che venga loro garantita un’effettiva possibilità di controllo e di verifica della documentazione a loro presentata da soggetti terzi, ma è probabile che i rigorosi requisiti richiesti alle S.O.A. finiranno per ridurre sensibilmente il fenomeno delle qualificazioni rilasciate senza gli opportuni controlli e restringerà l’ambito degli operatori economici a quelli effettivamente idonei al loro ruolo, garantendo di conseguenza un accesso al mercato pubblico alle imprese realmente e seriamente qualificate. Nella quarta delle sette parti che compongono il Regolamento sono riportate le norme che devono essere utilizzate per i contratti pubblici relativi a forniture e altri servizi nei settori ordinari. 18 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 Il regolamento segue l’orientamento generale del Codice dei contratti, volto a garantire i maggiori vincoli che caratterizzano tradizionalmente la normativa sui lavori, nel rispetto delle differenze e delle particolarità del settore dei servizi e delle forniture. In particolare, introduce alcuni profili di rilevante innovatività nella disciplina in ordine alle varie fasi in cui si articola la procedura di affidamento, oltre a chiarire e dettagliare le modalità applicative di alcuni istituti. Tra gli elementi di maggior rilievo segnaliamo l’introduzione di: • una disciplina della programmazione degli appalti di forniture e di servizi, formulata tenendo conto dell’esigenza di fornire alle stazioni appaltanti criteri utili per l’elaborazione di una efficiente programmazione degli appalti di servizi e forniture; • una disciplina di dettaglio dei compiti e delle attività del Responsabile del procedimento (art. 273); • una riorganizzazione della disciplina relativa ai requisiti di partecipazione e selezione delle offerte, contenente i criteri di selezione delle offerte e le procedure di scelta del contraente nonché i presupposti, le condizioni e le modalità di svolgimento dell’asta elettronica; • l’introduzione di un’articolata disciplina in tema di esecuzione del contratto e contabilità, tenendo conto anche delle modifiche in corso di esecuzione del contratto; • una nuova disciplina in tema di collaudo per le forniture e di verifica di conformità delle prestazioni contrattuali per i servizi, il cui obiettivo è quello di dettare una regolamentazione generale per una procedura che, fino ad oggi, nei settori delle forniture e dei servizi era disciplinata a livello di singolo affidamento, negli atti contrattuali; • viene infine introdotto il profilo della finanza di progetto (art. 278), con procedure semplificate rispetto al settore dei lavori, che consentiranno di attivare risorse private per la prestazione di pubblici servizi. A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto provvederemo ad un esame più approfondito delle singole novità introdotte. In particolare è trattata la regolamentazione dei lavori nei settori ordinari, con un ordine degli argomenti che ricalca l’evoluzione temporale dell’opera: dall’inserimento dell’opera nella programmazione (articoli da 11 a 13) alla progettazione e verifica del progetto (articoli da 14 a 59), all’esecuzione dei lavori (articoli da 147 a 177), alla contabilità (articoli da 178 a 214), fino al collaudo (articoli da 215 a 238). associazione consorzi Il Consorzio Artigianato Artistico di Qualità Spaziando tra i vari consorzi associativi questo mese rivolgiamo la nostra attenzione al Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino che a mezzo del suo attuale presidente, Stefano Armellini, ci testimonia gli aspetti più salienti di questa esperienza consortile, ormai decennale. di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino Nome Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino Nato nell’anno 2000 Locazione Via Brennero, 182 - 38121 Trento Categoria Marketing Consorziati 64 Il Consorzio è nato nell’anno 2000 per volere dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento che ha raccolto la volontà di 51 aziende fondatrici di essere maggiormente rappresentate, soprattutto per gli aspetti della promozione e della commercializzazione. Oggi conta 64 imprese artigiane consorziate di cui 12 specializzate nel settore Artigianato di Qualità (arredamenti e beni durevoli su misura) e 52 nel settore Artigianato Artistico (oggettistica e complementi di arredo). Si tratta, nella maggior parte dei casi, di piccole aziende, che hanno trovato nel Consorzio un appoggio e uno strumento utile per ampliare e migliorare i propri orizzonti commerciali. Tutti i consorziati partecipano regolarmente alle iniziative volte a migliorare la formazione tecnica, la conoscenza storica, la condivisione di valori estetici, nonché la salvaguardia delle produzioni a completa tutela del cliente. Il Consorzio si occupa di una serie di attività volte alla promozione e alla vendita dei prodotti dei consorziati. Elabora annualmente il programma delle fiere e delle altre manifestazioni a cui gli artigiani partecipano, a seconda della tipologia merceologica prodotta e delle singole strategie commerciali. Determina e gestisce le azioni promozionali in generale: pubblicazioni, brochure, trasmissioni televisive e radiofoniche, sito internet, eccetera. Organizza e gestisce materialmente le fiere e attività promozionali per conto dei consorziati, che godono di particolari agevolazioni. Gestisce e vende prodotti dei consorziati anche attraverso i Bookshop presenti presso le prestigiose sedi del Castello del Buonconsiglio e di Castel Thun. Ha in essere anche un accordo commerciale con Casa d’arte Depero a Rovereto per la vendita di prodotti artigianali ispirati al Maestro futurista roveretano. Elabora i piani ed attività programmate dal Consorzio da presentare all’ente pubblico per le agevolazioni previste dalle leggi vigenti. Garantisce infine, per la massima tutela del consumatore, l’originalità e la tipicità delle opere, perché sottoposte ad accurata e rigorosa selezione. Nell’ottica di tutela e garanzia sopra descritte il Consorzio si fa promotore della diffusione di un nuovo Marchio di Eccellenza, da assegnare ai consorziati in possesso dei requisiti che sono contenuti in un apposito e dettagliato disciplinare. Il marchio di eccellenza depositato in CCIAA “ArtigianArte Trentino” è destinato a promuovere, tutelare e valorizzare le opere ed i lavori realizzati in modo artigianale. A rafforzare questi scopi va anche aggiunto che sono tutti elementi presenti nella Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, sottoscritta ad aprile 2010 da parte del Centro Europeo di Impresa e di Innovazione del Trentino (CEii Trentino) e da altri 10 soggetti. Nel 2009 i soci del Consorzio hanno rinnovato le cariche sociali. È stato eletto presidente Stefano Armellini, rieletto vicepresidente Fiorenzo Scartezzini, che rappresenta la continuità con la precedente amministrazione. Nel Consiglio Direttivo so- Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 19 associazione consorzi no stati confermati Fabio Vettori, Sergio Ravelli e Ivana Penasa. Eletta per la prima volta Maria Chiara Weiss e rieletta in un secondo momento Raffaella Milani. Il collegio Sindacale invece è composto dal rag. Carlo Matassoni e dai sindaci Rita Bindolo e Claudio Widmann. Il nuovo Consiglio Direttivo raccoglie un’eredità molto importante, in nove anni infatti il Consorzio ha conosciuto uno sviluppo continuo, sia in termini di numeri che di visibilità. Molti sono i progetti da portare avanti, quali il rinnovo del sito Internet, vetrina fondamentale per molti artigiani, nuove fiere e mostre che necessitano di un fattivo intervento del Consorzio per avere la garanzia di alta qualità e originalità dei prodotti esposti e interventi di promozione volti a valorizzare il lavoro degli artigiani. Ultime iniziative L’esperienza ha fatto in modo che il Consorzio selezionasse gli eventi più interessanti e di sicura resa per i propri consorziati. Sempre più spesso il consorzio è stato contattato da organizzatori di fiere e mostre anche internazionali, come ad esempio l’istituto del Commercio Estero Italiano con il quale è stato avviato un progetto importante, come referente per la promozione dei prodotti artigianali dei suoi soci, e l’agenzia Volpi di Milano, con la quale è stato possibile portare alcuni artigiani alla ribalta del mercato del lusso nipponico. Il fatto che il Consorzio sia referente per una serie di iniziative strategiche ha fatto sì che la sua posizione diventasse sempre più importante nell’organizzazione dell’anno di lavoro di molti artigiani. Le iniziative consortili infatti seguono le esigenze degli associati e ne tutelano vari interessi, primo fra tutti quello commerciale e di tutela del prodotto artistico e locale. Molte sono poi le collaborazioni che in questi ultimi mesi hanno visto impegnato il Consorzio. Con la Confartigianato Liguria è stato possibile portare cinque artigiani liguri alle Feste Vigiliane di Trento. In aggiunta agli artigiani è stato ospitato anche il marchio Liguria Style, Centro Permanente dell’Artigianato ligure d’Eccellenza. Sono stati poi presi contatti con altri enti italiani che si occupano di artigianato 20 l’Artigianato Elenco cariche sociali • STEFANO ARMELLINI, presidente • FIORENZO SCARTEZZINI, vicepresidente I membri del Consiglio Direttivo sono: FABIO VETTORI • SERGIO RAVELLI • IVANA PENASA MARIA CHIARA WEISS • RAFFAELLA MILANI artistico, quali Artex di Firenze, Viart di Vicenza, Cna Bologna e l’Artigianato Valdostano IVAT. I contatti con queste realtà hanno messo in evidenza l’esigenza di strutturare una rete commerciale comune per poter rispondere alle nuove esigenze del cliente e per avere un peso maggiore nelle strategie politiche non solo in ambito locale. Interessante anche la collaborazione tra Artisti e il gruppo giovani Artigiani, che ha portato alla creazione di una serie di opere in cui il territorio trentino è stato protagonista attraverso l’ispirazione di 8 artisti e il lavoro di altrettanti artigiani. Rinnovamenti interni Il Consorzio sta predisponendo anche importanti rinnovamenti al suo interno: lo statuto è sottoposto ad un attento lavoro di adeguamento alle nuove esigenze maturate, sia da parte dei consorziati sia da parte del mercato. È stata poi intrapresa una collaborazione con un consulente esterno per rafforzare la presenza del movimento consortile nelle iniziative già rodate e per intraprenderne di nuove. La difficile congiuntura economica e finanziaria non ha fermato l’entusiasmo degli artigiani consorziati, che anzi hanno rilanciato con una serie di nuove iniziative, proponendosi in alcune manifestazioni regionali con una serie di lavorazioni dal vivo e con progetti strutturati per la commercializzazione di alcuni prodotti specifici anche all’estero. Radicando maggiormente Anno LXI N. 9 Agosto 2010 le produzioni artistiche e di qualità sul territorio, si vuole mostrare un nuovo modo di affrontare il mercato e le sfide odierne: uscire dalle proprie officine e botteghe per poter dimostrare come arte, cultura e tradizione possono essere risposte adeguate a quello che richiede il mercato. Il forte interesse verso questa realtà artigianale ha comportato per il Consorzio una posizione privilegiata nell’organizzazione del lavoro di molti suoi artigiani, soprattutto quelli più strutturati che hanno potuto provare nuove esperienze di marketing e commercializzazione. L’identità degli artigiani consorziati deve essere sicuramente difesa e tutelata, ma deve anche essere uno strumento sano e caratterizzante della produzione locale, da sempre fiore all’occhiello dell’artigianato e del territorio. Nell’ottica di una offerta artigianale più ampia, il Consorzio si è deciso di ampliare la propria compagine consortile. In occasione del decennale dalla sua costituzione il Consiglio Direttivo ha deliberato di ridurre il costo dell’adesione al Consorzio che tra l’altro viene richiesto solo al momento dell’iscrizione. Il Consiglio Direttivo del consorzio “Artigianato Artistico e di Qualità Trentino” è quindi assolutamente disponibile a valutare l’opportunità d’ingresso di nuovi consorziati che volessero presentare eventuale domanda di ammissione al Consorzio inviandola alla propria segreteria di Via del Commercio, 30 a Trento, o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected], o a mezzo fax al n. 0461.829332. Per qualunque altra informazione è a disposizione il coordinatore del Consorzio Emiliano Defrancesco al numero telefonico 0461.829332 e consultabile il sito www.artearti gianatotrentino.com. AUTOTRASPORTATORI associazione categorie Adeguamento requisiti piccole portate e speciali on circolare n. 3 del 23 luglio 2010, la Direzione Generale del Trasporto Stradale ha comunicato che con Decreto Ministeriale 22 luglio 2010 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha disposto, in forza del cd. mille proroghe 2010 (art. 5, comma 7-quinquies, della Legge 25/2010 – cfr. circolare NOR10044 del 1 marzo 2010) la proroga, dal 17 agosto 2010 al 4 dicembre 2011, del termine per la dimostrazione dei tre requisiti di accesso alla professione da parte delle imprese che esercitano con veicoli di portata utile non superiore a 3,5 tonnellate o di massa complessiva non superiore a 6 tonnellate, nonché di quelle esercenti con i seguenti veicoli: a) autobetoniere anche se eccedenti i pesi legali; b) veicoli attrezzati con carrozzeria speciale atta al carico, alla compattazione, allo scarico e al trasporto di rifiuti solidi urbani; c) veicoli permanentemente attrezzati con cisterna per il carico, lo scarico e il trasporto di liquami o liquidi di spurgo pozzi neri. C Come noto, la data del 4 dicembre 2011 è quella di definitiva attuazione del nuovo regolamento comunitario sull’accesso alla professione (Reg. UE 1071/2009), entro la quale il nostro Stato dovrà decidere se la soglia per l’accesso alla professione sarà quella dei veicoli con massa complessiva non superiore a 3,5 oppure inferiore. I presidenti di categoria Per mancanza di spazio lo scorso mese non è stata pubblicata la foto scattata in occasione dell’assemblea dei 36 presidenti di categoria del sistema artigianato trentino. L’incontro, datato 17 giugno, ha avuto luogo presso l’aula magna dell’Istituto Professionale Pertini di Trento. Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 21 associazione categorie AUTOTRASPORTATORI Quesiti sull’autotrasporto di merci e persone La Direzione Centrale per la Polizia Stradale ha fornito alcuni chiarimenti a seguito di quesiti ricevuti, riguardanti problematiche legate alla diversa interpretazione di alcune disposizioni inerenti all’attività di autotrasporto stradale. 1. Circolazione di autocarri in aree private La circolazione di veicoli in aree private è sottratta all’ambito di applicazione delle disposizioni del Regolamento (CE) 561/2006. Perciò, l’attività svolta dal conducente di un veicolo tenuto al rispetto delle predette disposizioni all’interno di un cantiere o di una cava è esclusa dal computo dell’attività di guida giornaliera. Tuttavia, poiché questa attività impegna il conducente in un lavoro che non gli consente di godere liberamente del proprio tempo, la stessa non può comunque essere considerata come riposo giornaliero o settimanale e, quindi, deve essere necessariamente computata ai fini del rispetto delle disposizioni sopraindicate. Ciò induce a ritenere che l’attività stessa debba essere comunque registrata. Tale registrazione, per i veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, può avvenire attraverso annotazioni manuali su un foglio di registrazione in cui sia registrata l’attività come permanenza sul lavoro (simbolo martelletti incrociati). Per i veicoli dotati di tachigrafo digitale, invece, l’attività di cui trattasi può essere registrata selezio- Modulo di controllo delle assenze dei conducenti (L’articolo è di interesse anche per tutte le aziende in possesso di veicoli in conto proprio dotati di tachigrafo) In una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti viene ribadito che in base alla normativa attualmente vigente, l’obbligo di redazione, conservazione a bordo e presso la sede delle imprese del modulo di controllo delle assenze debba essere assolto da chiunque sia, anche solo per un breve periodo, alla guida di veicoli per i quali è previsto l’obbligo di installazione del tachigrafo in quanto soggetto alle disposizioni del Regolamento (CE) 561/2006. Il modulo è scaricabile in formato word dal sito www.artigiani.tn.it 22 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 nando sull’apparecchio di controllo l’opzione “out of scope” o equivalente. 2. Attestazione riposo settimanale Il modulo attestante l’assenza del conducente di cui all’art. 12 del D.L.vo 144/08 non serve a documentare l’effettuazione del riposo settimanale. Nell’ambito dell’attività settimanale del conducente, infatti, il riposo settimanale deve essere oggetto di documentazione attraverso le registrazioni dell’apparecchio di controllo. Se il conducente guida abitualmente un veicolo munito di cronotachigrafo analogico, la documentazione dell’effettuazione del riposo è, di fatto, fornita dalla circostanza che, per quel periodo, non sono stati utilizzati fogli di registrazione. Perciò, in occasione di controlli stradali, il conducente esibisce solo i fogli di registrazione delle giornate in cui ha lavorato. Se il veicolo che conduce, invece, è dotato di tachigrafo digitale, al momento in cui riprende servizio dopo un periodo di riposo settimanale, il conducente deve provvedere a confermare che il periodo intercorrente tra l’estrazione della carta tachigrafica ed il successivo reinserimento della stessa è da considerare come periodo di riposo. Tale opzione viene presentata, in genere, in modo automatico al momento dell’inserimento della carta. 3. Consegna dell’attestato di ferie o malattia L’attestato di cui al D.L.vo 144/08 deve essere consegnato in copia al conducente affinché lo possa esibire ad ogni controllo di polizia. Quando il conducente riprende l’attività di guida dopo un periodo di assenza in luogo diverso dalla sede dell’azienda da cui dipende e, perciò, senza avere la possibilità di acquisire il documento originale compilato dal datore di lavoro, in luogo del modulo in originale, può esi- AUTOTRASPORTATORI bire una copia dello stesso che gli è stata trasmessa in fax o per via telematica. 4. Computo delle attività diverse dalla guida Viene certamente rappresentata un’erronea interpretazione ed applicazione delle disposizioni normative del Regolamento (CE) 561/2006. In proposito si forniscono le seguenti osservazioni. Occorre premettere che nel computo dei periodi di guida dei conducenti non devono essere ricomprese anche le “altre mansioni” svolte dal conducente che, viceversa, devono essere comprese nel computo generale dell’orario di lavoro. Nel caso rappresentato, ai sensi del citato Regolamento (CE) 561/2006, il conducente non doveva osservare alcuna interruzione dei tempi di guida, non avendo raggiunto il prescritto limite temporale di “guida” di almeno 4 ore e 30 minuti. La restante parte di attività lavorativa, non computabile ai fini della guida, deve essere presa in considerazione per la verifica del rispetto dell’orario di lavoro di cui alla Direttiva 2002/15/CE, recepita con il D.L.vo 243/2007. Quest’ultima disciplina prevede anch’essa dei periodi di riposo intermedi in base alla quale, fermo restando le disposizioni del Regolamento (CE) 561/2006, le persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporto non possono lavorare per più di 6 ore consecutive senza riposo intermedio. Nel particolare, l’orario di lavoro – guida ed altro – deve essere interrotto da riposi intermedi di almeno 30 minuti se il totale delle ore di lavoro è compreso tra le 6 e 9 ore, e di almeno 45 minuti se supera le 9 ore. Il mancato rispetto di queste disposizioni comporta l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 9, comma 2 del D.L.vo 234/2007. 5. Esibizione documentazione attestante il rapporto di lavoro Per quanto attiene l’esibizione della documentazione attestante l’esistenza di un rapporto di lavoro, si rappresenta che questa deve trovarsi a bordo del mezzo solo quando questo è impiegato in attività di trasporto per conto di terzi. Nessun obbligo, invece, esiste quando il veicolo è utilizzato per il trasporto in conto proprio. Infatti, nelle attività di trasporto in conto proprio, l’articolo 31 della L. 6 giugno 1974, n. 298, stabilisce le condizioni necessarie per l’effettuazione di tali tipologie di trasporti ma non prevede che l’attestazione del rapporto di lavoro debba essere portata a bordo durante il trasporto. Tuttavia, secondo le disposizioni dell’articolo 180, commi 7 e 8 del C.d.S. gli Organi di polizia stradale che effettuano il controllo di un veicolo commerciale hanno facoltà di richiedere al conducente e al proprietario del veicolo l’esibizione di documenti dai quali possa evidenziarsi il rispetto delle disposizioni di cui al richiamato articolo 31 della L. 298/1974. associazione categorie 6. Decurtazione di punti sulla Carta di Qualificazione del Conducente Per quanto attiene la decurtazione dei punti in caso di violazioni al Codice della Strada, quando il conducente di un veicolo effettua trasporti professionali per conto di terzi ed è in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (C.Q.C.), la sottrazione del punteggio avviene su quest’ultima. La stessa disposizione ha effetto in tutti i casi in cui il conducente di un veicolo immatricolato per trasporto in conto proprio abbia obbligo di avere la predetta Carta di Qualificazione e, cioè, quando egli sia stato assunto con l’esclusiva mansione di autista. Perciò, qualora il conducente di un mezzo in conto proprio non è inquadrato con mansioni di autista, in caso di violazione, la decurtazione dei punti avviene sulla patente di guida e non sulla C.Q.C., anche se egli è titolare di questa abilitazione. 7. Sottoscrizione del modulo assenze del conducente Il “modulo assenze del conducente”, secondo le disposizioni comunitarie, va compilato per ogni conducente del veicolo e firmato dal legale rappresentante dell’impresa o da altro soggetto dell’impresa autorizzato alla firma. Perciò, l’imprenditore può delegare a sottoscrivere il documento un qualsiasi preposto o rappresentante, purché diverso dallo stesso conducente. 8. Guida di veicoli in regime di esenzione dal rispetto del Reg. (CE) 561/2006 Nel caso in cui un conducente guidi un veicolo esente dall’obbligo di cronotachigrafo e conduca sempre il medesimo, questi non deve compilare il modulo assenze al fine di giustificare le altre mansioni svolte. Viceversa, se alterna la guida di veicoli esenti con veicoli per cui il predetto obbligo sussiste, il modulo assenze deve essere compilato per giustificare l’assolvimento di altre mansioni diverse dalla guida ovvero la conduzione di veicoli esenti. 9. Sottoscrizione del documento di trasporto (D.D.T.) Il D.D.T., redatto senza le prescrizioni del D.P.R. 472/96, è considerato documento equipollente alla scheda di trasporto di cui all’art. 7 bis del D.L.vo 286/2005 a condizione che contenga tutti gli elementi essenziali richiesti per quest’ultimo documento. La sottoscrizione in originale del documento, tuttavia, non è elemento essenziale per la validità del D.D.T. a condizione che, comunque, anche attraverso l’apposizione di timbri o analoghe stampigliature meccanizzate, sia possibile risalire agevolmente al soggetto che ha compilato il documento. Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 23 associazione AUTORIPARATORI categorie Servizio festivo estate in Primiero Per un errore di stampa nell’ultimo numero de “l’Artigianato” è stato pubblicato il calendario 2009 del servizio estivo degli autoriparatori artigiani del Primiero. Ce ne scusiamo con i lettori e provvediamo a fornire quello corretto 2010. 4 LUGLIO Officina meccanica Soccorso stradale SALVADORI FIORENZO Mezzano (cellulare 349.1344867) SALVADORI FIORENZO Mezzano (cellulare 349.1344867) tel. 0439.64305 tel. 0439.64305 11 LUGLIO Officina meccanica Soccorso stradale ER SNC (Distributore ESSO) Transacqua CARROZZERIA ALPINA Mezzano (cellulare 328.9448889) tel. 0439.64318 tel. 0439.67520 18 LUGLIO Officina meccanica Soccorso stradale SCALET RICCARDO Transacqua (cellulare 329.2269418) CARROZZERIA BELCAR Tonadico (cellulare 329.8115166) tel. 0439.762157 / 25 LUGLIO Officina meccanica Soccorso stradale DEL VASTO VINCENZO Tonadico CARROZZERIA TRENTINA Transacqua (cellulare 336.457568) tel. 0439.62878 tel. 0439.762224 1 AGOSTO Officina meccanica Soccorso stradale F.LLI ROMAGNA SNC Mezzano (cellulare 328.6022195) SCALET RICCARDO Transacqua (cellulare 329.2269418) tel. 0439.67060 tel. 0439.762157 8 AGOSTO Officina meccanica Soccorso stradale ER SNC (Distributore ESSO) Transacqua SCALET RICCARDO (cellulare 329.2269418) tel. 0439.64318 tel. 0439.762157 15 AGOSTO Officina meccanica Soccorso stradale DEL VASTO VINCENZO Tonadico CARROZZERIA ALPINA Mezzano (cellulare 328.9448889) tel. 0439.62878 tel. 0439.67520 22 AGOSTO Officina meccanica Soccorso stradale F.LLI ROMAGNA SNC Mezzano (cellulare 328.6022195) CARROZZERIA BELCAR Tonadico (cellulare 329.8115166) tel. 0439.67060 / 29 AGOSTO Officina meccanica Soccorso stradale SCALET RICCARDO Transacqua (cellulare 329.2269418) CARROZZERIA TRENTINA Transacqua (cellulare 336.457568) tel. 0439.762157 tel. 0439.762224 CANAL SAN BOVO Tutte le domeniche di luglio - agosto STEFANON MASSIMO Officina meccanica e Soccorso stradale AUTONOLEGGIO DA RIMESSA CON CONDUCENTE • Autonoleggi Primiero (Mezzano) • Autoservizi G. Crose (San Martino di Castrozza) • Autoservizi Origano Snc (Siror) • Bernardin Enea (Mezzano) • Bettega Loris (Imer) • Cazzetta Enrico & Loreno (Tonadico) • John 55 Travel (San Martino di Castrozza) • Tavernaro Bruno (San Martino di Castrozza) • Zanetel Vittore 24 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 tel. 0439.678149 tel. 0439.768822 tel. 0439.64422 tel. 0439.64393 tel. 0439.67080 tel. 0439.62836 tel. 0439.68004 tel. 0439.68227 tel. 0439.763142 tel. 0439.719118 cell. 329.4432724 cell. cell. cell. cell. cell. cell. cell. cell. cell. 348.3051779 338.1466155 338.6053941 348.5827270 329.2269382 328.7038930 347.2945261 347.2606818 349.8507423 AUTORIPARATORI associazione categorie Riparare ora si può Poco meno di un mese fa la Commissione Europea ha ribadito la sua posizione in merito alla necessità di garantire la libera concorrenza all’interno del settore automotive; proprio in questa direzione ha rinnovato il Block Exemption Regulation per altri tre anni. A questa importante novità si aggiunge il sistema MCTCNET2 e l’Euro 5 presente su tutte le vetture di nuova immatricolazione. tratto da “Il giornale del Meccanico” giugno 2010 ono fermamente convinto che il nuovo quadro normativo apporterà vantaggi tangibili ai consumatori con un abbassamento dei costi per le riparazioni e le manutenzioni che incidono eccessivamente sul costo totale di una macchina durante l’arco della sua durata. Anche il costo della distribuzione risulterà ridotto grazie alla soppressione delle norme troppo restrittive» ha affermato Joaquin Almunia, vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per la concorrenza dopo l’approvazione del prolungamento della normativa BER. Lo abbiamo detto diverse volte e lo confermiamo ancora oggi: il lavoro dell’autoriparatore sta cambiando anche grazie all’attività della Comunità Europea. La politica, in alcuni casi, sembra dare una mano e, infatti, il Regolamento Monti (in Italia venne anche chiamato normativa BER) è riuscito in questi anni a ritagliarsi uno spazio nell’interesse dei meccanici e in generale degli operatori del settore autoriparazione che forse nei primi tempi lo hanno sottovalutato e, nel tempo, hanno iniziato ad appassionarsi alla questione e ad attribuirgli la dovuta importanza. Proprio nel momento in cui sembrava stesse scadendo, qualcosa di nuovo è successo. Il merito lo possiamo attribuire, senza dubbio, alla Commissione Europea, che dopo mesi trascorsi a riflettere e a valutare successi e insuccessi del Regolamento, ha deciso di prorogare i termini di scadenza per non interrompere gli effetti positivi che la BER cominciava ad avere almeno sul «S settore auto, e per dare al settore una seconda (ma più breve) possibilità. Il BER dunque è stato rinnovato solo per il settore automotive, da cui bisogna sottolineare sono arrivate forti pressioni a favore della decisione di rinnovo da parte di associazioni di categoria, esponenti politici e, in particolare, di un movimento europeo (Right 2 Repair, ormai noto a tutti) nato ad hoc, il quale ha inaugurato e condotto per mesi una campagna di informazione e di sensibilizzazione, rivolta a tutti gli operatori del settore (il primo suo successo infatti è stato riuscire ad unirli tutti insieme in una battaglia comune), un movimento che speriamo non muoia adesso, perché la sua missione è appena cominciata. La legge c’è e, per almeno tre anni, riparare sarà considerato ancora un diritto oltre che un dovere, ma questo è solo il primo di una serie di traguardi che ora il settore della riparazione deve “tagliare”. In ordine di importanza, subito dopo questo, impegnarsi affinché la legge venga debitamente appresa e applicata da tutti gli esponenti del settore interessati, allo scopo comune di garantire alle proprie singole imprese la libertà di muoversi e di operare a favore del proprio business individuale e a beneficio di tutto il mercato. Un impegno che forse nel 2002 quando fu emanata per la prima volta la legge, non era stato preso troppo sul serio. Questa legge era stata voluta principalmente dall’Europa proprio allo scopo di liberalizzare, nonché incentivare la concorrenza, e di rendere accessibile a tutti i dati tecnici per la riparazione. Quello che in “soldini” si voleva fare, era di assicurare a tutti il diritto di riparare a qualsiasi longitudine e latitudine qualunque vettura di qualsiasi marca e modello. I punti fondamentali Cosa succede di nuovo? Rispetto al cosiddetto “mercato primario” la Commissione non ha riscontrato significative limitazioni della concorrenza; questo significa che il Block Exemption Regulation 1400/2002 è stato particolarmente efficace. Tuttavia, nel rispetto di una sana competitività, ci sono alcune condizioni che andranno salvaguardate, attraverso l’introduzione di specifiche linee guida. Sempre nell’ambito del mercato primario, i cosiddetti pericoli da scongiurare sono: prevenire l’eventuale esclusione di case costruttrici concorrenti e salvaguardare il loro accesso alle reti di vendita e riparazione; proteggere la competitività all’interno di uno stesso marchio; tutelare i rivenditori indipendenti. Come già affermato in precedenza, per quanto riguar- Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 25 associazione La nuova BER Un incontro per conoscere le evoluzioni nel post-vendita Si è svolta lo scorso 3 luglio al CFP ENAIP di Villazzano l’Assemblea Provinciale dell’Autoriparazione organizzata dall’Associazione Artigiani e sponsorizzata da Autronica - Gruppo ETAI. Nel corso dell’incontro sono stati analizzati gli aspetti che maggiormente coinvolgeranno l’autoriparatore a seguito dell’entrata in vigore della New Ber, la normativa europea che regolamenta il commercio, la distribuzione e l’assistenza delle auto in Europa per garantire al consumatore la concorrenza. All’incontro erano presenti: Roberto De Laurentis, Presidente Provinciale dell’Associazione Artigiani, Alberto Dalla Pellegrina, Vicepresidente Vicario dell’Associazione, Paolo Malesardi, Presidente degli autoriparatori, Giuliano Tafner, Presidente dei carrozzieri, Maria Cristina Bridi, Direttore d’Ente di Formazione, Dario Pedrotti, insegnante presso il Centro di Formazione, ed infine Vittorio Bacchetti in qualità di relatore. da gli accordi per la vendita di nuovi veicoli, verranno applicate le regole generali presenti nella normativa sugli accordi verticali. Al fine poi di consentire a tutti gli operatori di adeguarsi in tempo al nuovo regime generale, la Commissione propone di tenere in vigore le normative relative agli accordi per la distribuzione di veicoli, fino al 31 maggio 2013. Se consideriamo le normative che devono regolare gli accordi per i servizi di riparazione, manutenzione, per la fornitura e la distribuzione di pezzi di ricambio, possiamo affermare che sono ancora al vaglio della Commissione alcune delle ipotesi proposte dall’Impact Assessment Report. In ogni caso, come per il mercato primario, è probabile che si farà riferimento ad un regolamento generale, per poi pensare a specifiche clausole che possano portare alla risoluzione delle questioni più complicate. Accanto all’ipotesi di ricorrere ad un regolamento generico, c’è anche quella di lavorare ad un nuovo Block Exemption degli accordi verticali, da integrare con orientamenti mirati per il settore. Come anticipato a proposito delle ipotesi vagliate dall’IAR, non è da escludere una combinazione tra più strumenti legislativi, al fine di consentire alle autorità garanti della concorrenza di rispondere in modo efficace e più ampio alla questione. Come accennavamo, gli aspetti che preoccupano maggiormente gli operatori riguardano il controllo delle clausole di garanzia sui nuovi veicoli, la possibilità di accesso al- 26 l’Artigianato AUTORIPARATORI categorie Anno LXI N. 9 Agosto 2010 le informazioni tecniche, ai pezzi di ricambio e alle reti dei riparatori autorizzati. La possibilità di continuare a “utilizzare” il nuovo regolamento con le sue eventuali linee guida, può portare a dei benefici immediati per le aziende coinvolte nell’aftermarket, per l’andamento del mercato e per i consumatori. Per questo motivo, la commissione propone di continuare ad applicare la BER ancora per altri tre anni e, successivamente, fare entrare in vigore la formula legislativa più adatta per tutelare al meglio il settore. Euro 5 Tutti gli interventi relativi alla manutenzione, riparazione e riprogrammazione delle centraline passano dalla Euro 5. Partiamo dal presupposto che le vetture immatricolate da qualche mese sono equipaggiate con propulsori Euro 5 che rispettano le severe normative antinquinamento. In queste condizioni i costruttori automobilistici sono obbligati a fornire l’accesso ai dati da parte di concessionari e officine indipendenti. Oggi per le informazioni obbligatorie ci sono i codici di identificazione del veicolo, manuale di manutenzione, manuali tecnici, informazioni sui componenti diagnosi, schemi elettrici, codici di diagnosi di guasto, informazioni sui propri strumenti e altro. È anche vero che i costruttori auto possono imporre un tariffario sulle varie informazioni fornite, che possono essere comunicate anche attraverso i propri siti Internet. MCTCNet 2 Con questa sigla si inizia ad affrontare il tema delle revisioni. Attraverso questo nuovo protocollo si vorrà ottenere un riscontro ulteriore tra i vari centri abilitati e la sede competente. Gli strumenti e le attrezzature all’interno dei centri dovranno, infatti, essere aggiornati con dei nuovi sistemi informatici in grado di verificare se l’intervento di revisione è veramente eseguito sulla vettura dichiarata e se la stessa automobile è in grado di superare la prova. Nella prima fase della revisione, per esempio, i dati erano tutti cartacei e questo, oltre ad allungare i controlli, offriva agli operatori la possibilità di eseguire la stessa con più serenità perché il foglio di carta poteva essere stracciato in caso di errori. Con il nuovo protocollo, invece, ogni singola revisione dovrà essere fatta solo e solamente da un’unica linea e/o da un centro di revisioni. Gli strumenti, inoltre, dovranno essere muniti anche di una webcam in grado di imprimere la targa della vettura (oltre al 70 per cento sulla superficie dell’auto) sulla quale si sta eseguendo le prove, in modo da verificare se il mezzo non è stato già controllato. Quali sono i tempi di applicazione? Fino a maggio 2011 i centri potranno adeguare le proprie attrezzature e, ovviamente, anche i centri di revisione. Entro il 1° gennaio 2014 le officine dovranno avere tutta la struttura abilitata secondo i nuovi standard. LATTONIERI associazione categorie Fra un anno i primi Maestri Lattonieri Il primo corso per Maestri Lattonieri terminerà il prossimo giugno. Sono 18 le figure trentine che stanno frequentando il percorso organizzato dalla Provincia di Bolzano. «Un’ottima occasione per migliorarci» commenta il presidente della categoria Maurizio Ognibene. di Stefano Frigo U n accordo di collaborazione con la Provincia di Bolzano e 400 ore per diventare Maestro lattoniere. Maurizio Ognibeni, presidente della categoria lattonieri dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, è giustamente orgoglioso del percorso intrapreso da 18 professionisti trentini. «Nella nostra provincia non c’era la possibilità di far partire il corso dedicato al nostro mestiere per carenze strutturali e di figure capaci di poter “insegnare” e guidarci attraverso un percorso che non è assolutamente facile né scontato». I lattonieri iscritti all’Associazione sono 120: «L’idea di provare a conseguire il titolo di Maestro è nata diversi anni fa – continua il presidente –. La nostra professione qui in Trentino è troppo spesso dequalificata e si tende ad affiancarla ad altre attività: penso all’idraulico-lattoniere piuttosto che al carpentierelattoniere. In Alto Adige invece hanno capito da molto prima che è fondamentale approfondire tutto ciò che fa parte del nostro mestiere, non si può improvvisare nulla ma è necessario essere “padroni” as- soluti di tutte le tecniche e i materiale presenti sul mercato. A tal proposito lasciatemi ringraziare di tutto cuore il Maestro Lattoniere Andreas Hofer, vero e proprio esperto del nostro settore che ci sta seguendo durante il corso presso il centro di formazione professionale di Bressanone». I lattonieri trentini sono arrivati al giro di boa: «Fino ad ora abbiamo frequentato circa 200 ore, tutte chiaramente durante il nostro tempo libero, quindi nei fine settimana o la sera – continua Ognibene –. Un impegno non da poco che però ci sta ripagando e non poco dal punto di vista della preparazione tecnica e qualitativa. Dovremo terminare il percorso entro giugno-luglio 2011. La speranza è che altri colleghi della nostra provincia possano seguire il nostro esempio, dando così sempre più lustro all’intera categoria». Il presidente vuole infine: «Ringraziare i nostri colleghi altoatesini in particolare Hubert Trenkwalder e Walter Schmidt (rispettivamente presidente e vicepresidente di categoria) che ci hanno accordato piena collaborazione per la realizzazione del corso dandoci contestualmente la possibilità di conseguire un titolo che ha valore europeo». Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 27 sistema artigianato cooperativa artigiana di garanzia I tassi Euribor hanno iniziato a salire Raggiunto il valore di 10 mesi fa, ma la situazione è “tranquilla” Apertura di credito in c/c max 75.000 e durata 18 mesi Rinnovabile Prestito/mutuo durata max 84 mesi Operazioni garantite Casse Rurali 3,25 Fido per accredito effetti sbf durata 18 mesi Rinnovabile 4,00 Unicredit Banca Anticipo su fatture durata 18 mesi Rinnovabile 3,00 Aggiornamento 3,00 1 luglio 2010 1 luglio 2010 Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Banca di Trento e Bolzano 2,942 3,192 Banca Sella-Calderari 2,192 2,442 1 luglio 2010 1 luglio 2010 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 2,25 a 2,75 da 2,50 a 3,00 da 1,75 a 2,25 da 2,00 a 2,50 1 luglio 2010 Banca Popolare Alto Adige 2,00 2,50 1,55 1,55 1 luglio 2010 Credito Valtellinese 3,25 2,472 1,722 1,722 1 luglio 2010 2,00 2,70 1,80 1,80 1 luglio 2010 Euribor 1M - - - 1 luglio 2010 Cassa Risparmio Bolzano Banca Valsabbina Artigiancassa da 1,10 a 1,40 Banca Popolare del Trentino UNICREDIT BANCA Rating Tassi per nuove operazioni attivate dal 20 aprile 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread 1. Sicurezza massima 2. Sicurezza elevata 3. Sicurezza 4. Ampia solvibilità 5. Solvibilità regolare 6. Discreta solvibilità 7. Solvibilità sufficiente Mutuo durata < 5 n SPREAD Mutuo durata > 5 n SPREAD Fido di c/c SPREAD 1,70 1,75 1,90 2,10 2,35 2,85 3,55 1,85 1,90 2,05 2,25 2,50 3,00 3,70 2,50 2,50 3,00 3,00 3,50 3,50 4,00 Mutuo BANCA POPOLARE DEL TRENTINO Rating Tassi per nuove operazioni validi dal 23 marzo 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread Rating A Rating B Rating C BANCA SELLA - BOVIO CALDERARI Tassi per nuove operazioni validi dall’1 giugno 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread 28 l’Artigianato 1 luglio 2010 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) C/C S.B.F. ANT.FATT. MUTUI CHIROGRAFARI Anno LXI N. 9 Agosto 2010 Garanzia 50 % 1,60 1,80 2,00 Garanzia 80 % 1,60 1,80 2,00 RATING AAA-AA 1,60 0,65 0,70 3,75 Fido di c/c Garanzia Garanzia 50 % 80 % 4,00 2,50 4,00 2,50 4,00 2,50 RATING A - BBB 1,80 0,95 1,15 4,00 C/c smobil. cred. SPREAD 1,50 1,50 2,00 2,00 2,50 2,50 3,00 C/c smobilizzo crediti Garanzia Garanzia 50 % 80 % 2,35 1,25 2,35 1,25 2,35 1,25 RATING BB-B 2,50 1,80 2,00 4,20 FASCIA C 3,70 3,00 3,20 4,75 sistema artigianato cooperativa artigiana di garanzia 2009: un anno di salute per Confidi Il Bilancio, che è stato presentato ai Soci lo scorso 18 giugno per l’approvazione, presenta una Cooperativa solida dal punto di vista patrimoniale-economico e finanziario e con una struttura competente per erogare dei servizi di qualità, e sicuramente in grado di affrontare, con la necessaria tranquillità, il delicato passaggio a Intermediario Finanziario vigilato dalla Banca d’Italia. di Stefano Frigo L’andamento della Cooperativa 2008 per goderne i benefici, con richieste che hanno superato i 130 milioni di euro. Nel corso del primo trimestre 2009 sono state istruite e deliberate tutte le richieste presentate dalle aziende, per un volume complessivo di affidamenti garantiti pari a euro 88.930.000. Nel corso del 2009 sono stati liquidati, con utilizzo dell’apposito Fondo stanziato dall’Ente Pubblico, contributi ad abbattimento degli interessi delle rate scadute e pagate dalle aziende per complessivi euro 352.000. Ad Aziende di nuova costituzione sono state rilasciate garanzie su 51 affidamenti, per un importo nominale complessivo di euro 368.000, mentre sono stati garantiti affidamenti per complessivi euro 12.800.000 erogati dagli Istituti di Credito a favore di Aziende costituite da titolari/soci di nazionalità non italiana. Oltre il 77% degli affidamenti garantiti nell’anno sono stati appoggiati dalle Aziende sulle Casse Rurali. Gli affidamenti complessivamente garantiti alla data del 31.12.2009 sono pari a euro 202.067.000 (garanzie euro 116.273.000), contro gli euro 127.786.000 (garanzie euro 83.957.000) dell’anno 2008. La base sociale Alla data del 31.12.2009 le Aziende associaLa gestione delle pratiche a valere te erano 5.698, contro le 5.737 alla stessa data sulla L.P. 6/99 dell’anno precedente. I nuovi Soci sono stati L’attività istituzionale di gestione degli 314, mentre si sono rilevate 353 uscite. incentivi svolta su convenzione con la ProLa compagine sociale a fine esercizio è comvincia Autonoma di Trento, si è articolata posta da 3.460 ditte individuali e 2.238 società. sulle seguenti linee di intervento a sosteLe Aziende associate con titolari/soci di nagno e sviluppo dell’economia locale. zionalità non italiana sono 749, pari al 13% Giuseppe Bertolini L’attività dell’Ufficio Incentivazioni ha del totale. segnato un incremento di attività, specie se I settori economici più rappresentati sono le Presidente Cooperativa Artigiana di Garanzia calata nel contesto macroeconomico all’inCostruzioni (42% del totale), i Trasporti (9% del segna della stagnazione; le domande di totale) e Servizi alla persona (7% del totale). contributo 2009 raccolte sono state 1.257. Rispetto al dato precedente si registra una crescita Le garanzie del 25% (le domande protocollate nell’esercizio 2008 In un contesto macro-economico difficile e comerano 1.002). plesso, la Cooperativa ha chiuso l’esercizio 2009 regiOsservando le spese per investimenti fissi inseriti strando un volume di affidamenti garantiti di importo in domanda, si nota il medesimo trend statistico serilevante, con una crescita del 139% rispetto allo scorgnato dal numero delle domande (+30%). Nelle pratiso esercizio. che presentate le Aziende trentine hanno sostenuto Nel corso dell’anno 2009 gli Organi sociali hanno investimenti per 68 ml di euro (con riferimento alla deliberato garanzie su 2.970 affidamenti, per un imcompetenza assegnata alla Cooperativa Artigiana di porto nominale totale di euro 155.772.000, contro gli Garanzia) contro i 52,5 ml di euro nel 2008. Un valore euro 65.165.000 dell’anno 2008. senz’altro positivo vista la crisi diffusa che ha colpito Solo per il Fondo “Riassetto Finanziario”, vale a dianche l’economia locale; il dato si spiega tuttavia anre finanziamenti a tasso agevolato per generare liquiche con il profilo tecnico delle domande di agevolaziodità alle aziende, sono state oltre mille le aziende che ne che, proprio in procedura automatica, consente di si sono rivolte ai nostri Uffici tra novembre e dicembre 30 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 sistema artigianato recuperare accanto alle spese fatturate nel 2009 anche quelle dell’esercizio precedente. Nel 2009 sono state raccolte sugli speciali interventi previsti dai Patti Territoriali n. 41 domande (+156% rispetto al valore precedente che ha registrato 16 domande). 1.216 (+23%) invece le pratiche che riguardano investimenti finanziati dal regolamento settoriale, erano 985 nel 2008. 59 sono state le domande per sostituzione di veicoli Diesel inquinanti (con rottamazione di un autocarro inquinante Euro 0/1), contro le 50 del 2008; la spesa sostenuta per queste tipologie di investimento ammonta a euro 1,5 ml di euro, in sostanziale stabilità con il dato dell’esercizio precedente, con contributi concessi pari a 308.000 euro e aliquota di agevolazione fissata al 20%. Le risultanze di Bilancio L’esercizio 2009 si chiude con utile netto di euro 1.495.799, contro gli euro 227.016 dello scorso esercizio. Nel 2009 i ricavi da servizi sono cresciuti del 150% rispetto all’esercizio precedente. La gestione del Fondo “Riassetto Finanziario” ha portato a una crescita esponenziale degli affidamenti garantiti con conseguente aumento dei proventi per «I numeri anticipati dal segno positivo rappresentano soprattutto una garanzia per il futuro, mi piace paragonarli a del fieno messo in cascina – ha commentato il presidente Giuseppe Bertolini – Temo infatti che il 2010 sarà più duro del 2009 e per questo siamo ancora più soddisfatti del bilancio». cooperativa artigiana di garanzia commissioni di garanzia, pari a euro 1.610.000 al 31.12.2009, contro gli euro 449.000 dell’esercizio precedente. In questo contesto va rilevato che, a fronte di una crescita esponenziale del volume degli affidamenti garantiti con connesso aumento dei rischi assunti dalla Cooperativa, il Consiglio di Amministrazione ha mantenuto immutato l’importo delle commissioni richieste per la prestazione della garanzia, tutto questo a vantaggio dei Soci, già alle prese con uno scenario economico-finanziario negativo. I ricavi collegati alla gestione di Leggi provinciali sono invece diminuiti rispetto all’esercizio precedente, per effetto del rallentamento dell’economia con conseguente frenata degli investimenti da parte delle Aziende. All’attività ordinaria della Cooperativa che, come documentato, ha visto impegnata costantemente la nostra struttura, si è aggiunto e concluso anche l’iter per la presentazione della domanda di iscrizione nell’Elenco dei Confidi Intermediari Finanziari presso la Banca d’Italia. Questo ha comportato un serio e impegnativo lavoro di preparazione coordinato dal Professor Erzegovesi dell’Università di Trento in collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione, per definire adeguatamente l’organizzazione, il business plan, la “governance”, il sistema dei controlli, la gestione della finanza del nostro Confidi. La trasformazione dell’Ente in Intermediario Finanziario, sta richiedendo in sostanza una rivisitazione del nostro sistema gestionale. L’obiettivo che si vuole raggiungere è di saper coniugare un sano e rigoroso rispetto dei dettami imposti dalla vigilanza della Banca di Italia, con il dovere sancito dallo Statuto Sociale di tutelare e sostenere, secondo un autentico spirito mutualistico, le imprese socie. Il commento del presidente «Siamo riusciti a presentare senza dubbio ottimi risultati – ha commentato il presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia, Giuseppe Bertolini –. I numeri anticipati dal segno positivo rappresentano soprattutto una garanzia per il futuro, mi piace paragonarli a del fieno messo in cascina. Temo infatti che il 2010 sarà più duro del 2009 e proprio per questo siamo ancora più soddisfatti di essere riusciti a chiudere positivamente gli ultimi dodici mesi. Quello che è certo comunque è che nessuno di noi si monterà comunque la testa, ora siamo tutti concentrati sul passaggio a pieno regime ad intermediario finanziario, un passaggio impegnativo e allo stesso tempo molto stimolante per quanto concerne la formazione del personale e i nuovi scenari che potrà proporci». Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 31 sistema artigianato CEii Trentino Aspettando Artingegna Dal 10 al 12 settembre in programma un fitto calendario di eventi per promuovere e valorizzare le mille sfaccettature dell’artigianato trentino. di Silvia Gadotti evento più importante dedicato all’artigianato trentino è alle porte. Da venerdì 10 a domenica 12 settembre nel centro storico di Rovereto torna Artingegna, la Mostra provinciale dell’Artigianato d’Eccellenza, che quest’anno vede coinvolti 150 espositori, un vero e proprio record per questa manifestazione. Tra questi 127 sono le realtà aziendali artigiane provenienti da tutta la provincia (delle quali 30 quelle già insediate nel centro storico di Rovereto) e 7 i consorzi. I comparti più rappresentati sono l’alimentare (20 aziende), l’artigianato artistico (28) e quelli della produzione e dei servizi, tra i quali spiccano il legno, la casa e l’energia. Forte anche la presenza del settore istituzionale: oltre naturalmente alla Provincia di Trento e all’Associazione Artigiani, ci saranno anche Habitech, Ivalsa, il Museo Civico di Rovereto, la Cassa Rurale di Rovereto, Manifattura Domani, le Scuole Secondarie, gli Istituti e i Centri di Formazione Professionale. Per le vie del centro, accanto all’esposizione di prodotti, sono previste anche le dimostrazioni di particolari lavorazioni dal vivo del porfido, della ceramica, dei gioielli preziosi, e la realizzazione di dolciumi, di disegni e altre decorazioni. Un’attenzione particolare viene ri- L’ servata all’artigianato alimentare, con le degustazioni di prodotti tipici in programma sabato e domenica pomeriggio. I golosi appuntamenti sono guidati dallo chef Cristian Bertol, protagonista del programma televisivo “La prova del Cuoco”, in collaborazione con l’Enoteca Provinciale del Trentino. Si inseriscono nel programma di Artingegna anche le visite guidate alle botteghe artigiane del centro storico e i momenti speciali dedicati agli operatori del settore. Tra questi si ricordano la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio Artigiano, il concorso che premia l’originalità e la creatività delle aziende e le presentazioni della ricerca Artigianato Alimentare Trentino: la filiera dei piccoli e della guida Le botteghe artigianali del gusto. Storie di persone, tradizioni e sapori del Trentino, per far conoscere la situazione dell’artigianato alimentare trentino e le aziende che lavorano in questo settore. Ad Artingegna viene premiata anche la fantasia e la creatività grazie al concorso Cortingegna, realizzato in collaborazione con la categoria Fotografi e Videoperatori dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. È ricco anche il calendario di giochi e di laboratori creativi per bambini, tanti appuntamenti ispirati al tema dell’energia che non faranno certo annoiare i piccoli visitatori. Da non perdere domenica mattina la caccia al tesoro per le vie del centro storico, alla quale i più piccoli potranno partecipare con mamma e papà. Per le vie del centro, accanto all’esposizione di prodotti, sono previste anche le dimostrazioni di particolari lavorazioni dal vivo del porfido, della ceramica, dei gioielli preziosi, e la realizzazione di dolciumi, di disegni e altre decorazioni. 32 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 sistema artigianato CEii Trentino Simone Cristicchi in concerto L’energia dell’eclettico cantante romano non poteva non contagiare Artingegna. Sabato 11 settembre l’artista proporrà alcuni brani tratti dal suo nuovo disco, ambientato nelle metaforiche stanze del suo ultimo lavoro “Grand Hotel Cristicchi”. Dopo la fortunata presenza al Festival di Sanremo con “Meno Male” e l’uscita dell’omonimo singolo, Cristicchi nei panni di un eclettico Maître di sala, accompagnerà il pubblico dentro le sue storie, raccontate ora con garbo e poesia, ora con rabbia e ironia. “Grand Hotel Cristicchi” è il disco della maturità, costruito come un labirinto di musica e testi, le cui canzoni diventano “Stanze musicali” arredate tutte in modo diverso, come diversi sono gli arrangiamenti nella versione “live”. Il concerto, ad ingresso gratuito, è alle ore 21 in via Lungo Leno Sinistro (area ex Bimac). Artingegna per il 2010 diventa anche internazionale ed accoglie anche le espressioni dell’artigianato di altri Paesi, come la mostra fotografica “Al di là delle nuvole genti e montagne dell’Himalaya” realizzata dall’alpinista e fotografo Fausto De Stefani. Anche l’artigianato russo sarà presente con i propri prodotti tradizionali. Non è finita qui! Tutti i giorni, dalle 18 alle 19 e dalle 21 alle 23, Via Rialto, Piazza San Marco, Via della Terra e Piazza Malfatti si trasformano in Strade d’Arte, Strade d’Artingegna, un percorso di installazioni ed eventi fra cultura musica e danze. Show realizzati da compagnie di attori, spettacoli di danza urbana, immagini di sabbia che fanno sognare e poi svaniscono, rappresentazioni che vengono proiettate sulle pareti degli edifici del centro storico, momenti musicali e canti della tradizione con i cori trentini. Sono solo alcuni esempi delle tantissime iniziative che si ispirano all’energia e che animeranno per tre giorni gli angoli più suggestivi del centro storico di Rovereto. Il programma dettagliato degli spettacoli si può consultare sul sito ufficiale www.artingegna.it. La casa in legno Nel centro di Rovereto si può visitare una vera e propria casa in legno a basso impatto energetico, che in futuro mira ad essere certificata LEED. È il frutto di un progetto che vede una forte collaborazione con Habitech e Ivalsa di San Michele all’Adige e naturalmente con gli artigiani trentini della filiera del legno e della casa, tra i quali molti carpentieri, impiantisti, serramentisti, produttori di arredi, edili, lattonieri e pavimentisti. Si tratta di una struttura composta da cinque moduli (la base è di 2,5 x 4 metri, per un’altezza di 3,5 metri) che vengono assemblati e agganciati tra loro in modo da formare un unico edificio di cinque stanze completamente arredato e fornito di tutti i confort di un’abitazione ad alto risparmio energetico. L’appartamento di 33 metri quadrati è composto da due stanze da letto, un bagno, una cucina, un soggiorno e due terrazze esterne di 16 metri quadrati. Per far conoscere le caratteristiche della casa in legno sabato e domenica sono in programma visite guidate. L’inaugurazione di Artingegna 2010 è per venerdì 10 settembre alle ore 12.00 nel centro storico di Rovereto (Via Tartarotti). Sito web: www.artingegna.it Il convegno Si sposa perfettamente con il tema della manifestazione l’incontro con Robert Weissbourd, consulente di Barack Obama, dal titolo “L’energia del futuro per l’economia del presente”. Chiacchierando insieme al giornalista trentino Alberto Faustini, Weissbourd ci aiuterà a fare una seria riflessione sulle fonti rinnovabili come motore di sviluppo di nuovi settori economici. L’appuntamento è per sabato 11 settembre alle ore 10 presso la Sala Conferenze del Mart. Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 33 TRENTINO IMPRESE I MIGLIORI SERVIZI AI MIGLIORI PREZZI CONTABILITÀ DICHIARAZIONE DEI REDDITI CONSULENZA FISCALE 6 MESI DI CONTABILITÀ GRATIS SCONTO DEL 25% PER DUE ANNI PER I NUOVI CONTRATTI PER ESSERE CONTATTATI: ✂ RICHIESTA PREVENTIVO DEI NOSTRI SERVIZI (da restituire compilato presso gli uffici riportati sul retro o inviare fax al n. 0461.803987 o alla nostra e-mail: [email protected]) Denominazione …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Codice fiscale ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… C.A.P. Tel. ……………………………………………………… …………………………………………………………… Persona da contattare Attività esercitata Comune Fax …………………………………………………………………………… ……………………………………………………… Cell. Via ………………………………………………………………………………………………………………………………………… ................................................................ e-mail …………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Informativa ai sensi del D.Lgs. 196/2003, art. 13: I dati da Lei forniti saranno trattati esclusivamente con riferimento al procedimento per il quale ha presentato la documentazione, con supporto cartaceo e/o informatico, dal titolare TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. INVIATE I VOSTRI DATI: SENZA IMPEGNO RICEVERETE via mail LE NOSTRE INFORMATIVE PER LE NOVITÀ fiscali, scadenze, contributi pubblici e quant’altro di interesse delle imprese Data ………………………………………………………………………………………………… TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | TRENTO | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. TN c.f. p.iva 01722340229 e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it TRENTINO IMPRESE • tutela le imprese nei confronti del fisco (CAF) • fa parte del gruppo Associazione Artigiani Trento • leader di consulenza e contabilità per le piccole imprese UFFICI DI TRENTINO IMPRESE BORGO Corso Vicenza, 47 CAVALESE Via degli Artigiani, 13 CEMBRA Via dei Rododendri, 1/2 CLES Piazza C. Battisti, 1/A FIERA Via A. Guadagnini, 21 MALÉ Piazza Regina Elena, 10 MEZZOLOMBARDO Via Trento, 117 PERGINE Viale Dante Alighieri, 300 POZZA Strada Dolomites, 151 PREDAZZO Via Gabrielli, 1 RIVA Via S. Nazzaro, 2/B ROVERETO Via del Garda, 44/G STORO Str. Prov. 69, 8/b Zona Ind. SEDE TIONE ZUCLO - Loc. Tonello 5/A TRENTO Via Brennero, 182 STAFF DI DIREZIONE TRENTO AMMINISTRATORE Avanzo Giovanni 0461.753454 [email protected] Goss Piergiorgio 0462.341898 [email protected] Favaron Mario 0461.683780 [email protected] Recla Cristina 0463.421650 [email protected] Bertocco Stefano 0439.62393 [email protected] Leuzzi Alessandro 0463.901548 [email protected] Favaron Mario 0461.601485 [email protected] Vicentini Paola 0461.532477 [email protected] Goss Piergiorgio 0462.763133 [email protected] Turrini Michele 0462.501196 [email protected] Bortolameotti Marica 0464.552342 [email protected] Della Valentina Roberto 0464.437272 [email protected] Boeri Celeste 0465.686477 [email protected] Nicolli Marta 0465.338811 [email protected] Tomasi Luciano 0461.803840 [email protected] Poletti Roberto 0461.803899 [email protected] Tonina Alessandro 0461.803995 [email protected] TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | TRENTO | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. TN c.f. p.iva 01722340229 e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it sistema artigianato ebat Tre indirizzi di PEC per dialogare con Ebat Sono state attivate tre nuove caselle di Posta Elettronica Certificata per migliorare il rapporto di dialogo con le aziende e i dipendenti e sono: [email protected], [email protected], [email protected]. llo scopo di favorire un miglior rapporto di comunicazione tra le aziende, i dipendenti e l’Ente Bilaterale sono state attivate tre nuove caselle di Posta Elettronica Certificata a cui si possono inviare mail per avere la garanzia della Certificazione del ricevimento. Questo passaggio è stato fatto nell’ottica di evitare il più possibile disagi ai nostri utenti e di eliminare il ricorso alle Raccomandate postali che sono quanto meno perdita di tempo e di denaro. A Ecco gli indirizzi e le loro funzioni [email protected] Questa casella dovrebbe essere usata per tutte le comunicazioni inerenti alle attività di sostegno al reddito di cui EBAT si occupa presentando domande, allegati e documentazioni varie per le richieste di sospensione dei dipendenti, comunicazioni inerenti alla variazione di queste, e alle richieste e documentazione di Cassa Integrazione in Deroga. [email protected] Questa casella dovrebbe essere utilizzata per le comunicazioni che riguardano la sicurezza in particolare per l’invio del Documento di Valutazione dei Rischi, dei POS e di tutte le richieste in materia di sicurezza e igiene del lavoro. Per gli aspetti degli invii documentali la PEC fornisce al mittente la ricevuta di avvenuto invio e questa costituisce data certa per i DVR che verranno presentati all’Organismo Paritetico tramite questo sistema, alleggerendo le aziende di ulteriori gravose incombenze. [email protected] A questo indirizzo dovrebbero essere inviate tutte le corrispondenze “istituzionali” che non trovano spazio nei due settori precedenti e per cui i mittenti vogliono essere sicuri dell’avvenuta ricezione. 36 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 sistema artigianato ebat Lavori elettrici… sicurezza non solo per elettricisti! Svolgere in sicurezza lavori su, con o in prossimità di parti attive di macchine o di impianti elettrici quali prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti, montaggi ed ispezioni. di Adriano Chinellato uando si parla di lavori elettrici, e in particolare della sicurezza, si è portati a pensare agli elettricisti e a chi lavora in aziende di impianti elettrici, dimenticando che oggigiorno moltissimi macchinari, apparecchiature, strumenti e mezzi costituiscono a tutti gli effetti degli impianti elettrici, spesso anche molto complessi e articolati. I lavori che possono causare incidenti di natura elettrica sono essenzialmente di due tipi: da un lato i veri e propri lavori elettrici che coinvolgono le parti attive di un impianto elettrico con invasione di quella che la normativa (CEI 11-27 e CEI 11-48) definisce zona prossima o zona di guardia e, dall’altro lato, i lavori su, con o in prossimità di un impianto elettrico, quali prove, misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti, montaggi ed ispezioni. La casistica di lavori elettrici (come pure la tipologia di rischi e di incidenti, purtroppo) è amplissima, Q andando a riguardare moltissime professioni e attività, basti pensare alle situazioni in cui si eseguono lavori in prossimità di apparecchiature e impianti elettrici. Si tratta di situazioni comuni e molto diffuse, spesso sottovalutate dal punto di vista del possibile rischio e della sicurezza, con gravi conseguenze in caso di incidente e infortunio. Per quanto riguarda il rischio elettrico, nel D.Lgs. n. 81/2008 gli artt. 82 e 83 indicano che i lavori in prossimità di parti attive non protette, come pure, a maggior ragione, i lavori su parti in tensione, che prevedano l’avvicinamento a parti attive e conseguente rischio di shock elettrico o arco elettrico (ad esempio la manutenzione o la ricerca di guasti su macchine funzionanti tramite energia elettrica) possono essere eseguiti solamente da personale appositamente addestrato e riconosciuto idoneo ad operare dal datore di Anno LXI N. 9 Agosto 2010 l’Artigianato 37 sistema artigianato ebat tricità può creare, è abilitata all’esecuzione dei lavori fuori tensione o in prossimità, in autonomia. • Persona idonea (PEI): persona in possesso di specifica esperienza, alla quale è stata riconosciuta la capacità tecnica ad eseguire lavori sotto tensione su sistemi di categoria 0 e 1 (bassa tensione). La validità e l’estensione dell’idoneità al lavoro sotto tensione deve essere rivista ogniqualvolta necessario; è comunque buona norma riesaminare l’idoneità con cadenza annuale. L’attribuzione delle suddette qualifiche è di esclusiva pertinenza (e responsabilità!) del datore di lavoro, e richiede una valutazione e una verifica delle competenze e delle conoscenze del personale. Detta attribuzione, accompagnata dall’indicazione della tipologia o delle tipologie di lavori cui si riferisce, deve essere formalizzata per iscritto nell’ambito aziendale. Con questi presupposti, l’Organismo Sicurezza Artigianato (OSA) e l’Ente Bilaterale Artigianato Trentino (EBAT), con la Provincia Autonoma di Trento, hanno avviato un progetto allo scopo di promuovere una maggiore sensibilità sui rischi e sulla sicurezza nei lavori elettrici e per supportare le aziende artigiane nella realizzazione dei percorsi di formazione previsti dallavoro sulla scorta di formazione documentata e verificata, esperienza e attitudini personali. La formazione del personale è quindi un elemento essenziale richiamato dalla norma e, come gli impianti elettrici, deve essere fatta a regola d’arte, per poter certificare che il lavoratore conosce le norme tecniche e di antinfortunistica elettrica. L’Organismo Sicurezza Artigianato (OSA) e l’Ente Bilaterale Artigianato Trentino (EBAT), con la Provincia Autonoma di Trento, hanno avviato un progetto allo scopo di promuovere una maggiore sensibilità sui rischi e sulla sicurezza nei lavori elettrici. Grazie al concorso finanziario dell’Unione Europea - Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, la formazione è accessibile alle aziende artigiane aderenti ad EBAT senza alcun costo, con la possibilità di ottenere per i partecipanti l’attestazione del percorso frequentato a norma di legge. A tale proposito, la norma CEI 11-27 (3a ed.), che fornisce le prescrizioni minime di sicurezza per lo svolgimento dei lavori elettrici, e la norma CEI EN 50110 stabiliscono le figure professionali idonee ad operare in relazione alla specifica tipologia di intervento, classificate come segue: • Persona comune (PEC): persona che non è esperta e non è avvertita. • Persona avvertita (PAV): persona adeguatamente avvisata da persone esperte per essere in grado di evitare i pericoli che l’elettricità può creare, è abilitata all’esecuzione dei lavori fuori tensione o in prossimità, non in autonomia. • Persona esperta (PES): persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle di analizzare i rischi e di evitare i pericoli che l’elet- 38 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 la normativa attraverso la collaborazione con personale docente certificato CEI. Grazie al concorso finanziario dell’Unione Europea - Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, la formazione è accessibile alle aziende artigiane aderenti ad EBAT senza alcun costo, con la possibilità di ottenere per i lavoratori partecipanti l’attestazione del percorso frequentato a norma di legge. Per ulteriori informazioni: OSA - Organismo Sicurezza Artigianato EBAT - Ente Bilaterale Artigianato Trentino via S. Daniele Comboni 13 - 38122 Trento tel. 0461.420681 - fax 0461.420746 [email protected] rubriche avvisi Tre caschi professionali per parrucchieri, 100 euro ciascuno, trattabili. Tel. 0464 684939 AFFITTO Locale uso uffici, 100 mq a Mezzolombardo. Tel. 337 459113 Locale uso ufficio/studio, 50 mq, con parcheggio, ottima posizione a Pergine Valsugana. Tel. 349 2254281 Ufficio in Vicolo del Vò a Trento, con ingresso, due locali bagno e ripostiglio. Tel. 333 5289414 Centro di estetica con possibilità di acquisto attrezzature a Besenello. Tel. 333 2677472 Locali uso uffici/commerciale 130 mq a Besenello. Tel. 333 2677472 Macchina lavasecco Böwe 525 (12 kg), elettrica circuito chiuso, per cessazione attività. Tel. 335 6867640 Furgone Ford Transit, anno 1998 ribaltabile su tre lati, 248.000 km, 3.100 euro. Tel. 346 2156188 ore pasti Licenza autotrasporto c/o terzi, 115 q. Tel. 338 3551880 Fresatrice universale CNC Maho, mod. MH 500W, corse 500x380x350, anno ‘90. Tel. 347 1328217 Scorniciatrice Weinig Unimat 23el, 6 alberi, cabinata, vel. avanzamento 36 m/minuto, perfette condizioni. Tel. 0461 706378 Centro di lavoro busellato 4002 XL. Tel. 340 5707900 CEDO Avviatissima Pizzeria al taglio a Trento nord. Prezzo impegnativo. Tel. 339 7955449 Avviata attività di estetica, clientela consolidata e affezionata, possibile affiancamento a Trento. Tel. 335 5306142 Avviata attività lavasecco in centro a Fiemme, conduzione persona singola, interessanti condizioni. Tel. 335 6867640 ore pasti Attività di parrucchiera nel centro storico di Levico Terme, muri in affitto. Tel. 0461 706650 Avviata attività “Lavasecco e Lavacqua”. Tel. 338 5917442 Attività artigianato del tendaggio con licenza commercio centro storico Arco - muri in affitto. Tel. 348 2710989 Avviata attività di estetica a Trento nord causa pensionamento, possibilità di affitto. Tel. 346 7216220 Attività di parrucchiera ben avviata in zona centrale Madonna di Campiglio. Tel. 346 7770152 CERCO Urgentemente capannone minimo 150 mq, in affitto uso carpenteria, possibilmente zona bassa Val di Non. Tel. 333 4484036 Sega a nastro (bindella), diametro volano da 60 a 70 cm, usata. Tel. 328 8662744 Panda Van autocarro usata in buone condizioni (Fiat Panda Van). Tel. 349 7245843 Miniescavatore q.li 12/15 in ottimo stato di qualsiasi marca, usato. Tel. 349 7245843 Miniescavatore q.li 12/15 in buono stato di qualsiasi marca, usato. Tel. 346 2445648 Attività pluriennale di lavanderia, ben collocata a Rovereto, riconosciuta professionalità per pensionamento. Tel. 338 5917442 Gru Potein HD10 in ottime condizioni, appena revisionata. Tel. 348 9047199 Autocarro Isuzu 35 q, 9.500 euro, doppia cabina, 7 posti, ottimo stato, anno 2003, 61.000 km. Tel. 0461 723293 Ford Transit Turbo ribaltabile - Trira, 242.000 km, anno 1998, Euro 2. Tel. 0461 858806 ore pasti Escavatore cingolato cat. 315 BSVA, con attacco rapido benna e impianto versality, varie benne e martellone. Tel. 335 1207422 Pala gommata cat. 14G con attacco rapido benna, varie benne e forche KW 67 - HP 90. Tel. 335 1207422 Escavatore cingolato cat. 320 CLNVA con benna da carico, da scogliera, valvola di sicurezza sui bracci. Tel. 335 1207422 Compressore aria con motore elettrico da 3 kw, serbatorio aria, gomme e spruzzatrici intonaco. Tel. 349 4264889 Si invitano gli artigiani associati interessati alla eventuale pubblicazione di annunci (inerenti l’attività lavorativa) ad utilizzare questo tagliando, compilandolo a macchina o in stampatello e spedendolo a: Redazione “l’Artigianato” Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38100 Trento fax 0461 824315 Vi prego di pubblicare gratuitamente il seguente avviso: ........................................................................................................................................................... VENDO ........................................................................................................................................................... Pala gommata FR7 con sganciamento automatico, forche e benna miscelatrice, 0,600 mc. Tel. 349 2254281 Macchina piccola per la spremitura dell’uva, uso famiglia, manuale, 60,00 euro. Tel. 0461 212187 Autovettura Mercedes E200 Sw elegance familiare, grigio met., benzina, anno ‘96 a 3.000 euro. Tel. 0461 985255 Fiat Doblò 1900 TD, anno ’06, 96.000 km, in buone condizioni, 6.500 euro. Tel. 0461 245483 40 l’Artigianato Anno LXI N. 9 Agosto 2010 ........................................................................................................................................................... Cognome e nome .................................................................................................................. Ditta Via ............................................................................................................................................... ........................................................................................................................ n. .................... Cap ......................... Città ............................................................................................................ Tel. ................................................................................................................................................... ✂ Capannone piano terra, 400 mq, piazzale 270 mq, uffici 72 mq e soppalco 72 mq a Rovereto Z.I., 450.000 euro. Tel. 366 6686888