PREvisioni

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PREvisioni
a cura di Arianna Dagnino, Stefano Gulmanelli, Giordano Stabile
INTERNET
La Terra fatta
a fettine (e fotografata)
T
empo un paio di anni e, per quanto oggi appaiano straordinari, Google Earth e Microsoft Visual Earth – i servizi Web con cui è possibile visualizzare attraverso immagini satellitari aree e porzioni di territorio – sono, nella loro
versione odierna, destinati a divenire preistoria. Un
primo motivo dell’imminente svolta è la maggiore risoluzione delle riprese satellitari prossime venture.
«Il satellite che lanceremo nel 2007 trasmetterà immagini
di oggetti con dimensioni di 40 centimetri», ha dichiarato
al mensile Wired Matthew O’Connell, amministratore delegato di GeoEye, l’azienda di immagini spaziali dal cui sito
è possibile vedere nel dettaglio i luoghi che hanno ospitato
le Olimpiadi invernali
(www.spaceimaging.com).
«Con quella risoluzione»,
conclude Connell, «sarà letteralmente possibile contare uno a uno i tombini di
Manhattan». L’altro salto
qualitativo riguarderà la
superiore «portata visiva» dei futuri satelliti – la porzione
di pianeta coperta nel sorvolo – il che consentirà un aggiornamento molto più rapido delle immagini archiviate (punto
debole degli odierni servizi di visione aerea).
A quel punto il vero ostacolo alla possibilità di scrutare a
proprio piacimento il territorio terrestre dal computer in
maniera minuziosa e in tempo quasi-reale sarà normativo:
oggi molti governi non consentono la libera pubblicazione
di vedute aree così dettagliate; negli Usa per esempio il limite
massimo consentito per la diffusione commerciale di immagini satellitari è una risoluzione pari a mezzo metro.
NUMERI DAL MONDO
30.000
bambini americani che ogni anno
nascono con fecondazione artificiale
mediante sperma di donatori anonimi (Vdare.com)
Persone più ricche al mondo i cui beni
valgono quanto quelli posseduti dai 2,7
miliardi più poveri (Ted Conference 2006)
225
70.000
Led luminosi utilizzati per illuminare la facciata del nuovo
megastore Chanel a Tokyo (chanel.com )
I miliardi di dollari spesi ogni anno
dagli americani in cure dimagranti
(U.S. Centers for Disease Control in Atlanta)
50
URBANISTICA
Tokyo sale sul tetto del mondo
L’
hanno pensata così alta perché era l’unico modo per diffondere il segnale
della tivù digitale in tutte le case di Tokyo ma un pensierino al record
di palazzo più alto del mondo i suoi progettisti ce lo devono certamente
aver fatto. È la Sumida Tower, per la quale dopo varie discussioni è stata finalmente scelta la sede definitiva (il noto quartiere Taito) e che dovrebbe essere
pronta con i suoi 610 metri di altezza entro il 2010, in tempo per accompagnare il Sol Levante nel suo abbandono definitivo della televisione analogica.
Non a caso la Japan Broadcasting Corp. e cinque reti commerciali televisive
di Tokyo hanno già stipulato i contratti d’affitto delle strutture della Torre
con la Tobu Railways, l’azienda privata proprietaria del sito in cui sorgerà la
costruzione e che guiderà il consorzio di realizzazione del mega-progetto.
Una volta terminata, la Sumida
Tower ridicolizzerà la Cn Tower LA FRASE
di Toronto e i suoi attuali 553
metri ma a quanto pare sarà un
trionfo effimero: a Dubai stanno
infatti già pensando al Burj, un La nostra è
grattacielo la cui altezza sarà la prima società
«almeno» di 705 metri, circa in cui un bambino di sei anni è
trenta piani in più della Sumida meglio attrezzato ad affrontare
la vita di quanto non lo sia
Tower. Il tutto con probabile conun uomo di sessanta, perché
segna a fine 2010. Giusto il tempo le competenze acquisite
per la Sumida Tower di godersi il rappresentano un
titolo di edificio più alto del ostacolo rispetto a
mondo per qualche mese. Come quelle da acquisire
dire, sic transit gloria mundi.
Régis Debray
SPECCHIO | 25
PREvisioni
SCIENZA
Com’è difficile
clonare (soprattutto l’uomo)
MEDICINA
Acqua ossigenata
all’ennesima potenza
S
embra acqua, ne ha l’aspetto e persino il «gusto» eppure è il più potente
disinfettante che i medici potrebbero trovarsi a usare nel prossimo futuro
per la cura di ferite, ulcere e bruciature. Lanciato con il nome di Microcyn
da una piccola società californiana – Oculus Innovative Science –, si tratta in
sostanza di un’acqua super-ossigenata, cui una particolare carica ionica conferisce proprietà disinfettanti straordinarie: usato contro i 5 batteri più diffusi negli ospedali (fra cui lo Staphylococcus epidermidis, l’Escherichia coli e lo Pseudomonas aeruginosa), Microcyn ha mostrato di abbattere la presenza del 100
per cento di tutti e cinque in meno di 15 secondi. Inoltre, grazie alla sua efficacia anche contro le spore più difficili da eliminare, come quelle dell’antrace,
potrebbe venire utile in situazioni di contrasto di azioni bioterroristiche.
Ma il meglio di sé il Microcyn sembra darlo nei casi di lesioni e piaghe come
quelle indotte dall’avanzare degenerativo del diabete – come
dimostrato anche in un test condotto nell’unità per il «piede
diabetico» nell’ospedale di Abano terme. Il potere sterilizzante
associato al Ph neutro (per cui non aggredisce i tessuti sani circostanti le ferite) del Microcyn permette il recupero di situazioni
altrimenti votate all’amputazione. Non a caso Microcyn – che
negli Usa sta per ricevere l’approvazione della Fda – è stato subito
adottato in Paesi come Messico e India, in cui diabete e relative ulcere da gangrena sono un problema drammatico.
ARCHITETTURA
Il cemento amico del verde
I
l team di designer dell’Extrastudio di Lisbona ha infatti creato una variante
«organica»di cemento, con una superficie permeabile che consente a
erba e pianticelle di crescervi sopra. Il «nuovo» materiale sfrutta la porosità del
cemento e la sua caratteristica di intrappolare l’acqua e ritenere l’umidità, che
durante i periodi secchi vanno a nutrire le piante. Lo scopo è quello di mettere a disposizione dei progettisti un materiale
vivo che consenta di avere «un po’ di verde»
nelle nostre città (http://www.extrastudio.pt).
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I
timori per la clonazione umana dominano il dibattito
politico ed etico-religioso. Ma forse non servirà una legge
a fermare gli scienziati che stanno lavorando al progetto.
Clonare un mammifero (sopra,
TOPO
la celebre Dolly) non è così semplice. Il processo richiede quat1%
tro passi principali e a ogni
passo le possibilità di riuscita
finale diminuiscono.
GATTO
Prendiamo il caso di un topo.
Primo: rimpiazzare il nucleo
di una cellula uovo con il dna 0,5%
dell’animale da clonare. Possibilità di riuscita: 76 per
cento. Secondo: far moltipliPECORA
care le cellule finché non formano una blastocisti, precur2%
sore dell’embrione. Possibilità di riuscita: 49 per cento.
Terzo: impiantare l’embrione
MUCCA
nell’utero di una madre in
affitto. Possibilità di riuscita:
38 per cento. Quarto: gesta1%
zione fino alla nascita dell’animale. Possibilità di riuUOMO
scita: 2 per cento. Efficienza
complessiva: 1 per cento; su
cento tentativi, un successo.
?
Per l’uomo, si conoscono i
gradi di efficienza solo dei
due primi passi. Trasferimento del nucleo: successo nel 75 per cento dei casi; moltiplicazione delle cellule: successo nel 4 per cento dei casi.
Non sarà facile far nascere il primo bambino clonato.
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SCOPERTE
Piero Bianucci
Scienza, numeri
e divinazioni
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DOMANI
Dov’è l’altra metà del cielo?
U
fficialmente ci sono 106 cinesi maschi per ogni 100 cittadine dell’ex Impero Celeste, ma
è opinione di molti esperti che lo squilibrio sia ben più alto: in alcune aree del Paese la
«sproporzione» in favore degli uomini raggiungerebbe il 20 per cento: 6 maschi ogni 5 femmine. Una peculiarità demografica che nasce da un lato dalla politica intrapresa da Pechino
per il «figlio unico» (solo alle famiglie rurali ne sono concessi due) e dall’altro dalla cultura
cinese che attribuisce al maschio un «valore» superiore a quello della donna, il che – dinanzi
al vincolo di un solo figlio – porta molte famiglie a praticare l’infanticidio femminile.
Un simile rapporto numerico uomini-donne è ritenuto dagli analisti insostenibile e soprattutto destabilizzante. Società con larghe fasce di popolazione giovane maschile non sposata
sono tendenzialmente più violente e criminali. E da qui a vent’anni potrebbero esserci dai
30 ai 50 milioni di uomini cinesi senza possibilità di costruirsi una famiglia. Alcuni studiosi
occidentali sottolineano come Pechino potrebbe essere tentata da un uso spregiudicato (leggasi «militare») di un simile surplus maschile.
IL DATO
L’Asia è otto volte più popolata dell’America
Nel mondo ci sono in media 45 persone per chilometro quadrato, in Oceania 4
REGIONE
DEL MONDO
Asia (escluso Medio Oriente)
Medio Oriente & Nord Africa
Europa
Africa Subsahariana
Nord America
CentroAmerica e Caraibi
Sud America
Oceania
Totale mondo
DENSITÀ
DELLA POPOLAZIONE
135
31
61
27
16
64
19
4
45
▼
uesta è una previsione facile, ma
anche curiosa. Giovedì prossimo, il 4
maggio, alle ore una, due minuti e tre
secondi, per un istante sugli orologi digitali
si potrà leggere la seguente sequenza di
numeri: 01 : 02 : 03 04 / 05 / 06. D’accordo,
non sembra una divinazione sconvolgente.
L’evento è certo, e prevederlo non serve a
nulla. Ma un amico che abita in California,
Piero Scaruffi, brillante informatico,
poeta e grande esperto di musica rock, mi
ha fatto osservare che è la prima e per ora
unica volta nella storia dell’universo che si
verifica questa circostanza. Anche perché
in passato non c’erano orologi digitali e in
futuro, con il procedere della tecnologia,
non sappiamo se ce ne saranno. Scherzi a
parte, i fenomeni unici sono sempre spiazzanti in quanto la scienza ha bisogno della
ripetibilità, è affamata di statistica.
Ci sono settori della ricerca che devono fare
i conti con fenomeni irripetibili, per cui ci
si può domandare se di quei fenomeni si
possa dare scienza autentica. L’origine dell’universo, il Big Bang, non è ripetibile in
laboratorio. Eppure i fisici ce lo descrivono
fino a miliardesimi di miliardesimi di
secondo dall’istante zero.
Ma c’è di più. Noi tutti stiamo facendo un
esperimento unico senza accorgercene:
stiamo cambiando la Terra in modo irreversibile bruciando i combustibili fossili ad un
ritmo centomila volte più veloce rispetto al
tempo che quei combustibili hanno impiegato per formarsi. Con questo spirito si
dovrebbe leggere State of the World 2006, il rapporto sullo stato del nostro pianeta presentato dal Worldwatch Institute, Edizioni
Ambiente. Guardando ancora più a fondo,
dato che le lancette dell’orologio girano in
una sola direzione, in sostanza nulla è davvero ripetibile. Per altra via, ritroviamo il
panta rei, tutto scorre, di Eraclito, il filosofo che spiegava come non ci si possa mai
bagnare nello stesso fiume.

Q
Fonte: Earth Trends


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SCIENZA
La pianta ti dice
quando ha sete
B
LAVORO
Come imboscarsi in ufficio
E
ora anche i «pirati dell’ufficio» (che si divertono a perlustrare il Web facendo finta di
lavorare) hanno il loro sito di riferimento: Office Pirates (www.officepirates.com), in inglese.
Lo ha lanciato nientemeno che la blasonata casa editrice Time Inc. (la stessa che pubblica
la rivista Time), cercando di ingraziarsi una nuova nicchia di lettori-consumatori. Peraltro
una delle nicchie più nutrite a leggere le statistiche: secondo un recente studio condotto
dall’agenzia di ricerche Tickbox, con tutto il loro surfare su Internet a scapito dell’azienda
i lavoratori britannici aggiungerebbero 14 giorni di vacanze non ufficiali al loro pacchetto ferie annuale; ma l’azienda di tecnologie SurfControl sostiene che gli impiegati
trascorrono un’ora intera ogni giorno per rispondere alle proprie mail private, mentre la
società londinese di consulenza legale sul lavoro Peninsula fa arrivare fino a tre le ore trascorse ogni giorno dai «colletti bianchi» a surfare in Rete per motivi extra-lavorativi.
Così Office Pirates (condotto da Mark Golin, ex direttore di Maxim Usa) pare ben messo per
conquistarsi – con una carrellata giornaliera di micro-video divertenti, notizie curiose, barzellette da pub, scherzi goliardici e satira politica – il mondo dei giovani maschi tra i 21 e i
34 anni destinati a sedere dietro una scrivania. Non a caso DaimlerChrysler ha già firmato
un contratto per fare pubblicità sul sito piratesco, ideale per raggiungere un target sempre
più difficile da conquistare con i media tradizionali.
TECNOLOGIA
LA FRASE
Prendete le impronte alle dita sudate
È
lo strumento biometrico che più diverrà familiare al comune cittadino che presto se lo
ritroverà all’entrata delle banche e nel passaporto digitale: il riconoscimento mediante
lettura dell’impronta digitale. Una misura di sicurezza non così sicura, però. Lo hanno dimostrato una volta per tutte i ricercatori della Clarkson University di New York guidati dalla professoressa Stephanie Schuckers, i quali hanno realizzato con pasta modellante 60 finte
impronte digitali: nel 90% dei casi sono stati in grado di aggirare il sistema di sicurezza. Possibile contromossa: l’umidità
del dito. Siccome un dito di plastica non suda, il team ha
creato un algoritmo capace di misurare il grado di traspirazione del dito posto sul lettore dell’impronta. L’accorgimento ha permesso di abbattere al 10 per cento i casi di «falsi
positivi» (sulle impronte vedi anche servizio a pag. 74).
SPECCHIO | 30
Entro il 2050
saremo in
condizione di
determinare il
genoma
completo di
ogni essere
umano sulla Terra
Stephen H. Muggleton,
ricercatore al Centre for
Integrative Systems
Biology dell’Imperial
College di Londra

uone notizie per chi non ha il pollice
verde o almeno per quelli che si
dimenticano spesso di innaffiare le proprie piante. Un team di studenti del Politecnico di Singapore ha creato, utilizzando
un marker genetico fluorescente estratto
da una medusa, una variante di pianta che
diviene fosforescente quando entra in sofferenza a causa della disidratazione. Un
simile sviluppo – che a prima vista può
apparire un esercizio di ingegneria genetica fine a se stesso – potrebbe invece risultare assai utile ai coltivatori e agricoltori
per concepire modelli di irrigazione dei
raccolti più efficaci.