Rosa Zaugg e Marcel Hug sono i «Paraplegici dell`anno»

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Rosa Zaugg e Marcel Hug sono i «Paraplegici dell`anno»
COMUNICATO STAMPA
Nottwil, 5 dicembre 2016
La Fondazione svizzera per paraplegici rende omaggio
Rosa Zaugg e Marcel Hug sono i «Paraplegici dell’anno»
Il loro impegno eccezionale merita un riconoscimento speciale: Rosa Zaugg di
Heimberg e Marcel Hug di Nottwil sono i «Paraplegici dell’anno» del 2016. La
premiazione ha avuto luogo domenica scorsa nell’ambito del tradizionale Concerto
d’Avvento tenutosi nel Centro svizzero per paraplegici a Nottwil.
a
Per la 24 volta, la Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) premia due mielolesi che si sono
contraddistinti per aver realizzato cose eccezionali nella loro vita, facendo da esempio ad altre
persone mielolese. A una giuria composta da cinque personaggi ben noti è spettata la scelta
(vedasi box). La cerimonia di premiazione è stata accompagnata da uno spettacolo dell'Opera
Studio internazionale IOS di Zurigo.
Rosa Zaugg: con grande impegno e pazienza ha spianato il terreno alle persone para e
tetraplegiche
È stata una caduta da un’impalcatura a dare, nel 1975, una svolta drastica alla vita della 19enne
giovane donna di Berna. Dopo la riabilitazione a Basilea, dove fece conoscenza di Guido A. Zäch,
portò a termine il suo tirocinio di pittrice. Molto presto, accanto alla sua formazione, si impegnò per la
FSP, mobilizzando in tutta la Svizzera sostenitori per la Fondazione insieme ad altri mielolesi in
occasione di apparizioni in pubblico.
Per Rosa lo sport era sin da subito un modo per trovare un equilibrio. Allora lo sport in carrozzella era
ancora agli albori e una sedia a rotelle pesava in media 34 chili! Grazie alla motivazione trasmessale
da atleti dello sport in carrozzella quali Heinz Frei, Franz Nietlispach o Rainer Küschall, partecipò
quattro volte ai Giochi Paralimpici tra il 1980 e il 1992. Dopo aver debuttato nella categoria Slalom in
carrozzella, cambiò alla categoria Tennis da tavolo, riportando grandi successi. L’impegno
instancabile di Rosa Zaugg, dimostrato in passato e fino ad oggi, va ben oltre il contesto sportivo. Ella
ha infatti collaborato alla pubblicazione della prima guida per persone in sedia a rotelle e si è data da
fare per allestire la prima sauna in Svizzera accessibile in carrozzella. Nel 1992 decise di occuparsi di
quattro bambini rifugiati somali, con i quali mantiene il contatto fino ad oggi. Seguendo la sua
massima «rendere possibile ciò che esce dall’ordinario» ha messo in moto molte cose, così Guido A.
Zäch ha elogiato nel suo discorso la donna di quasi 60 anni di età.
Marcel Hug: ambasciatore per l’autoimmagine di una giovane generazione di atleti
Marcel Hug ha appena compiuto trent'anni e da ben vent’anni pratica lo sport in carrozzella.
Turgoviese di origine, è cresciuto in una fattoria a Pfyn come il più giovane di quattro fratelli. Andava
da sé che sin da piccolo si aggregasse in qualsiasi occasione – sempre in sedia a rotelle a causa
della sua malformazione congenita, la spina bifida. Come prima persona in sedia a rotelle, Marcel Hug
frequentò la Scuola sportiva di Kreuzlingen, dove riuscì a coniugare perfettamente lo sport e la sua
formazione da impiegato di commercio. A soli 18 anni Marcel Hug vinse una medaglia d’argento e
una di bronzo alle Paralimpiadi di Atene nel 2004, grazie alle quali gli venne successivamente
conferito il titolo di Newcomer dell’anno in ambito sportivo.
Nel 2010, questo giovane atleta della Svizzera orientale decise di puntare tutto sullo sport, iniziando la
sua carriera di professionista. Dopo due medaglie d’argento ai Giochi Paralimpici di Londra, Marcel
Hug si è infine aggiudicato l'oro alle Paralimpiadi di Rio di quest'estate sugli 800m e nella maratona, la
regina delle discipline.
«È il rappresentante di maggior spicco a livello internazionale nell’atletica leggera in carrozzella
e grazie alla sua presenza mediatica è un importante ambasciatore per gli interessi della
Fondazione svizzera per paraplegici. E per le giovani leve dello sport, “Mäsi” è un esempio
straordinario, per la sua ambizione e la modestia mantenute malgrado tutti i suoi successi»,
esprime Heinz Frei nel suo elogio.
La giuria:
Daniel Joggi, presidente Fondazione svizzera per paraplegici FSP
Hans Peter Gmünder, direttore Centro svizzero per paraplegici CSP
Guido A. Zäch, fondatore e presidente onorario Fondazione svizzera per paraplegici FSP
Heinz Frei, presidente Unione dei sostenitori Fondazione svizzera per paraplegici FSP
Erwin Zemp, membro del Consiglio di fondazione Fondazione svizzera per paraplegici FSP
Didascalia:
Consegna del premio «Paraplegici dell‘anno 2016» al CSP Nottwil: Guido A. Zäch, presidente
onorario della Fondazione svizzera per paraplegici e Daniel Joggi, presidente della Fondazione
svizzera per paraplegici con i due premiati Rosa Zaugg e Marcel Hug.
Foto: Astrid Zimmermann-Boog, Fondazione svizzera per paraplegici (FSP)
Ulteriori immagini in risoluzione per la stampa sono scaricabili al sito:
www.paraplegie.ch/fotos
Per maggiori informazioni:
Susanne Zürcher, responsabile di progetto Public Relations, Fondazione svizzera per
paraplegici, Nottwil
Tel. 041 939 61 15, [email protected], www.paraplegie.ch
Fondazione svizzera per paraplegici (FSP)
La Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) è stata costituita nel 1975 dal Dr. med. Guido A. Zäch e conta tra le
maggiori opere di pubblica utilità nel nostro paese. Il Gruppo Svizzero Paraplegici intrattiene una rete di
prestazioni integrali a favore delle persone para e tetraplegiche. Unica nel suo genere è la concatenazione di
prestazioni dal primo soccorso sul luogo dell’infortunio, all’assistenza medica e riabilitazione, fino
all’accompagnamento e alla consulenza a vita dei mielolesi. Con la loro affiliazione all'Unione dei sostenitori della
Fondazione svizzera per paraplegici, 1,8 milioni di persone assicurano una solida base finanziaria per l’attività di
quest’opera solidale. Oltre 1500 collaboratori si adoperano quotidianamente per adempiere i propri esigenti
compiti. paraplegie.ch / Rapporto annuale 2015